Apri il giornalino scolastico del 2012/2013
Transcript
Apri il giornalino scolastico del 2012/2013
Giornalino scolastico dell’ I.C. “Grazia Deledda” di Catania 2012--2013 Anno Scolastico 2012 Sommario del Deledda News Bacheca dei Progetti; Il Rito della Luce; Ciuriddi e Ciancianeddi; Le regole d’oro dell’alimentazione; Educazione alimentare; Il fumo nemico della salute; Abbiamo un nuovo Papa; Il mio mare in musica; Riciclare; Al mio Papà; Adotta la tua Scuola; Book fotografico “Adotta la tua Scuola”; La Mamma; Il dolce alfabeto della Mamma; Per la mia Mamma; Il volontariato di protezione civile; L’ambiente; Mulan; Gli agrumi; Visita al Monastero dei Benedettini; Biblioteca Mia; Progetto CLIL; Addio scuola elementare; Progetto Pupi e Marionette; Progetto Continuità; Laboratorio d’Italiano; Benvenuta Primavera; Giornata mondiale della Terra; Giornata mondiale della Terra … in Corsia; Un saluto; I migliori scatti. Inserto speciale: Canone Inverso; I colori del Verde; Il giardino ZEN; …Ancora ZEN; Giardino Zen … Lavori in corso. LA REDAZIONE Direttore responsabile: Ins. Santa D’Amico Dirigente Scolastico: Dott.ssa Maria Cettina Maccarone Hanno collaborato docenti ed alunni di tutte le classe di scuola primaria, dell’infanzia e di scuola secondaria di primo grado e gli alunni ed i docenti del plesso Ospedaliero Vittorio Emanuele di Catania. Pubblicazione su www.scuoladeledda.it : Prof. Renato Bellino Redatto e stampato nel laboratorio di Giornalismo dell’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”- Catania Durante l’intero Anno scolastico 2012/2013 nel nostro Istituto gli alunni di tutte le classe di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado sono stati coinvolti in diversi Progetti ed Attività formative ! LA REDAZIONE La scuola “Grazia Deledda “, nell’ambito dell’offerta formativa, ha partecipato con le classi III D e IV A al Progetto “Il Rito della luce” organizzato dalla Fondazione Antonio Presti- Fiumara d’arte. Il senso del rito della luce è una risposta spirituale volta a un futuro di condivisione e conoscenza che, partendo proprio da noi giovani, assume un valore universale per i bambini di tutto il mondo. L’evento è stato svolto all’interno dell’Istituto Comprensivo Campanella Sturzo il 21 dicembre, giorno del Solstizio d’inverno dove si registra la giornata più corta dell’anno, per affermare che la conoscenza e la cultura, vinceranno sul buio del consumismo, sulla caduta dei valori etici e morali. La luce, come elemento spirituale di energia nuova e pura, è linfa vitale che rischiara gli animi. La Poesia è la grande protagonista del Rito della Luce, l’obiettivo è quello di manifestare il valore poetico, perché il mondo ha bisogno di un percorso di rinascita interiore, che si nutre di bellezza e conoscenza da consegnare al futuro, cioè ai giovani che rappresentiamo il domani. Il Progetto prevedeva anche l’ideazione e la composizione artistica di un “MANDALA” . Non esiste disegno simbolico così universale come il mandala, catalizzatore energetico e spiritale che lega l’uomo all’universale. Il mandala è un disegno, realizzato spesso con la sabbia, che riveste un significato spirituale e rituale. I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce hanno accompagnato noi protagonisti e visitatori; ci hanno reso partecipi del rito, in una ricerca sonora e percettiva di bellezza con lo spirito volto all’ascolto. Bisogna condividere l’ascolto con il cuore, così diventerà esso stesso opera, e quindi protagonista del Rito. Migliaia di fiammelle hanno accompagnato il percorso di luce lungo i corridoi, diventando tempio, spazio sacro dove arte e poesia si sono sposati armoniosamente. Noi alunni abbiamo recitato le poesie e i componimenti scritti da noi ispirati al tema della luce affiancati da poeti. Congiungere la parola alta dei poeti e la parola nascente ci ha dato un senso di speranza per il futuro. L’arte, la musica, la parola cantata, accennata, recitata, esplosa ha arricchito spazi e luoghi. E’ stato bello condividere con tanta gente le nostre emozioni, e raccontare con entusiasmo il dono della poesia. Sarà sicuramente una grande emozione che conserveremo! La poesia è una cosa bella ....non scorderemo la prova con le candele accese, si respirava di luce: una fiaccola di energia che ci portava in alto a sognare … Testo collettivo IV Sez. A LA LUCE Luce, tu sei nel mio cuore come un angelo che porta amore. E se tanto amore porterai, tu con me resterai per sempre mi illuminerai e tutto il mondo esplorerai. N. C. III Sez. D LUCE Luce che arrivi da lassù fammi bella come vuoi tu. Luce che arrivi fin qua giù vestimi con un tutù. B. N. III Sez. D LA LUCE Luce ! Tu sei nel mio cuore come un angelo che porta amore. E se porti molto amore sarai sempre nel mio cuore, sempre vi resterai e mi illuminerai. Z. C. III Sez. D LA LUCE La luce che ti sta nel cuore è l’amore. La luce è l’amicizia che butta via ogni orrore. La luce più grande è un mondo di pace. La luce è anche gioia, e se l’orrore ti oscura il cuore la gioia ti difenderà. DN. S. IV Sez. A L’ARCOBALENO La luce mi apre una strada: la strada della libertà e di credere che la gioia per tutti verrà. E se la tua strada si presenta oscura, cambia postura! Cerca luce nel sorriso e fuggi da un brutto viso, chiudi gli occhi e in un baleno, vedi un lucente arcobaleno. M. E. IV Sez. A LA LUCE DEL CORAGGIO La luce della libertà è quella lasciata dalle persone piene di coraggio e senza nessun timore. Questa luce è quella che ci ha permesso di avanzare di cento passi e oltre. Falcone, Borsellino, Montana e Impastato questa luce hanno lasciato. Hanno combattuto il buio della morte con gesti chiari e forti. Ora tocca a noi dargli onore e custodire le loro idee nel nostro cuore. A. P. IV Sez. A Il 19 ottobre 2012, nella palestra della scuola, si è svolto il primo incontro del progetto “Ciuriddi e Ciancianeddi”. Il progetto nasce dalla volontà della scuola G. Deledda di aderire alle indicazioni sulla attuazione della legge 31 maggio 2011 n° 9 recante “Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”, del 14 settembre 2011. Noi alunni della scuola secondaria di 1° grado abbiamoo assistito ad una dimostrazione sull’uso di “friscaletto”, mandolino, fisarmonica, chitarra, marranzano, tamburello ed altri strumenti popolari tipici, avente lo scopo di recuperare la memoria storica attraverso la cultura, le tradizioni e il folklore siciliano, consolidare l’identità personale, creare in noi giovani interesse nei confronti delle proprie origini e tradizioni in modo che possano, a loro volta, tramandarle alle generazioni future. I contenuti del progetto sono stati: tradizioni popolari; detti e proverbi siciliani; musiche, canti e danze popolari; strumenti popolari della tradizione siciliana; abiti folk; decori della tradizione su vari supporti; arte della marionettistica; storia e caratteristiche del teatro dell’opera dei pupi; visite a luoghi di interesse artistico, storico e antropologico relativi ai contenuti progettuali (laboratorio della decorazione del carretto); le vanniate; happening sui temi trattati; mostra graficopittorica e plastica; fruizione di rappresentazioni teatrali, spettacoli e manifestazioni culturali ed artistiche relativi a temi, tecniche, contenuti e autori della tradizione siciliana. Durante lo spettacolo realizzato a dicembre abbiamo avuto un ospite d’onore, il bravo presentatore Salvo La Rosa, tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado si sono esibiti in canti e tarantelle siciliane. Dopo lo spettacolo abbiamo chiesto all’egregio La Rosa di aiutarci in questo cammino che ci sta portando a compiere i primi passi e di ampliare la nostra creatività in modo tale da far si che il nostro essere unici sia condiviso da altri, noi speriamo che i nostri sogni si avverino concretizzando i nostri progetti! Una persona, che abbiamo molto stimato, in questo nostro percorso e che è stata per noi fonte d’ispirazione, è stato l’artista Alfio Antico. Questi attraverso le sue canzoni riesce ad esprimere in modo emozionante tutto ciò che ha dentro, il cuore semplice e l’animo allegro. Noi siamo contentissimi di averlo avuto a scuola, come ospite, e di aver avuto l’opportunità di ascoltarlo. L’artista catanese costruisce i suoi tamburi, dopo vengono intarsiati con immagini di divinità agresti, che racchiudono una saggezza eterna. La musica di Alfio Antico è diretta e immediata, nasce da una esigenza poetica, da una unica radice: la natura. Il tamburo e la voce dell’artista compiono il prodigio della nascita del suono, la pelle balla , canta, piange, ride, dialoga e la magia passa dal mito alla realtà. Gestualità, musica, ed improvvisazioni, si mescolano in una umana necessità di cuore e animo. Ascoltando le sue storie d’amore, ci ha fatto rivivere le favole, le storie e i miti della cultura contadina. E’ stata per noi tutti una grande emozione che conserveremo nei nostri cuori. DA. R., LF.G., M.G., P.F., P.C., R.B., R.F., V.R. 3^B Secondaria I Grado L’alimentazione è molto importante per il nostro benessere e la nostra crescita. Mangiare bene, non vuol dire mangiare tanto, ma basta seguire le regole d’oro e saremo in perfetta forma! Noi alunni della classe seconda sezione B abbiamo creato alcune regole: – Mangiare ad orari regolari e il nostro stomaco lavorerà molto meglio. – Masticare bene ogni boccone, la digestione sarà più facile. – Non mangiare solamente i cibi preferiti, per crescere bene bisogna mangiare un poco di tutto. – Se fuori pasto abbiamo tanto appetito, occorre consumare frutta oppure verdura cruda come carote o finocchi; nella frutta vi si trovano minerali e fibre che per la nostra crescita sono indispensabili. – Beviamo le spremute, fanno bene alla salute. Consumiamo cibi semplici e naturali. – Abbiamo cura dei denti! Laviamoli dopo ogni pasto. L’acqua è fondamentale per la nostra salute. Bisogna bere tanto, soprattutto fuori pasto. Forza ragazzi, diamoci da fare, che a mangiar sano dobbiamo imparare! Testo collettivo II Sez. B Una corretta alimentazione assicura la tutela della salute e la qualità della vita. L’educazione alimentare deve essere la nostra guida; vuole insegnarci a nutrirci bene, a scegliere i cibi più adatti alle nostre esigenze e allo stile di vita che conduciamo. Le proteine della carne, delle uova e del pesce sono indispensabili per la nostra crescita. Nella pasta e nel pane, ci sono i carboidrati: sentirai che energia dopo averli mangiati! Ricordiamoci che gli zuccheri devono essere consumati con moderazione, meglio mangiarli a colazione. Latte e formaggi devi consumare, se le ossa vuoi rinforzare, ma non grassi in quantità o avrai il problema dell’obesità! Frutta e verdure si devono mangiare perché costituiscono una delle principali fonte di vitamine. Le vitamine svolgono una funzione regolatrice e protettiva in quanto permettono lo sviluppo e il funzionamento di organi, aiutano l’organismo a difendersi dalle malattie. E per restare sani, dobbiamo fare tanto movimento, ne troveremo un gran giovamento. Per crescere, correre e saltare correttamente dobbiamo mangiare! Mangiamo sani e guadagneremo salute. Alimentiamoci bene, e staremo in salute. E, per concludere , ecco alcuni proverbi siciliani sui cibi della cucina popolare, sana, varia e profumata che o mettono in risalto la sfiziosità e il potere calorico e nutritivo degli alimenti o sottolineano quel segno di grande civiltà che educa ogni siciliano a vivere a tavola come piacere e convivialità. “A tavola si scordano li trivuli” cioè a tavola in buona compagnia si scordano le tribolazioni. “Nun c’è megliu sarsa di la fami”- tutto sembra buono e gustoso se si ha fame. “Carni cruda e pisci cottu – la carne si può mangiare anche cruda , ma il pesce deve essere ben cotto. Testo collettivo IV Sez. C Il fumo è dannoso alla salute perché provoca seri danni per colpa della nicotina, e perché inquina l’aria. La nicotina è una sostanza nociva (alcaloide) contenuta nel tabacco. Il tabacco è un prodotto vegetale che si ricava dalla pianta della nicotina “nicotiana tabacum”, sostanza a cui attribuiscono gli effetti farmacologici indesiderati. Le foglie della pianta vengono sottoposte ad essiccamento e fermentazione e poi successivamente aromatizzate per rendere più gradevole il fumo. Spesso i giovani vogliono imitare i grandi e cominciano a fumare, senza capire il danno che provocano a se stessi. Il fumo può essere attivo, se fumi personalmente, o passivo, se stai vicino a chi fuma, perché assorbi la nicotina espirata da questi. Lo stato ha emanato alcuni provvedimenti, per cui non si può fumare nei luoghi pubblici, ma i gestori devono avere un luogo idoneo per i fumatori, e i trasgressori sono multati. La legge Sirchia è la legge antifumo, entrata in vigore dal 1/1/2005, fortemente voluta dall’allora ministro della salute Girolamo Sirchia, che vieta di fumare nei luoghi pubblici al fine di tutelare la salute dei non fumatori, e incentivare le persone con problemi di salute a smettere di fumare. Da alcune indagini, si è potuto constatare che sono diminuite le malattie respiratorie, e ciò permette di continuare a lottare contro il tabagismo. Il 31 maggio viene celebrata la Giornata Mondiale senza tabacco, indetta dalla organizzazione Mondiale per la sanità, è una ricorrenza annuale che incoraggia le persone ad astenersi per almeno 24 ore del consumo del tabacco , con l’obiettivo di non continuare a fumare. Essa serve per richiamare l’opinione pubblica sugli effetti negativi che esso comporta sulla salute di tutti i cittadini. In questi ultimi giorni, il mondo della scienza sta prendendo in considerazione l’uso della sigaretta elettronica, al fine di limitare i danni del fumo. C. F., P. V., G. D. V Sez. C Papa Benedetto XVI si è dimesso, il suo papato è durato circa otto anni. Si è riunito il conclave, con tutti i cardinali del mondo per eleggere il nuovo Papa. Giorno 13 marzo 2013 migliaia di fedeli stavano a Piazza San Pietro, aspettando l’esito delle fumate. Circa alle ore 19.00, sotto gli occhi sorpresi di tanta gente, si vede uscire dal comignolo del fumo bianco. La Piazza esplode in un boato e tutti gridavano: ”VIVA IL PAPA”, “VIVA IL PAPA”. IL Cardinale protodiacono dalla loggia centrale della Basilicata di San Pietro in Vaticano, si affaccia dalla finestra e comunica: “Annuntio vobis gaudium magnum Habemus Papam”. Jeorge Mario Bergoglio , di nazionalità argentina, è il nuovo PAPA ed ha scelto il nome di FRANCESCO. IL Papa si affaccia dal balcone e saluta tutti, rivolgendosi al popolo. Ci chiama fratelli e sorelle dicendo preghiamo insieme, recitando il Padre Nostro e L’Ave Maria. E’ un Papa umile che ci insegna la carità, è molto vicino ai poveri e tutti preghiamo affinché affronti il suo viaggio con l’aiuto di Gesù. La sua figura umile è come quella di San Francesco che trasmetteva umiltà nella letizia. Questo è il segreto che lo rende capace di parlare al cuore della gente con estrema semplicità e luminosa povertà. Il Vescovo di Roma ha intrapreso, come lui afferma, “Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo perché nel mondo ci sia una grane fratellanza “. Papa Francesco sin dal primo momento al soglio pontificio ha dato una immagine speciale di sé, una umiltà e semplicità fuori del comune, doti che hanno colpito il cuore di tutti, grandi e piccoli. Testo collettivo III Sez. B Ascoltando in classe la musica della “Barcarola “ di Offenbach i pensieri volano, e vediamo nel nostro io, il cielo sereno, il sole che sorge, i gabbiani che corrono veloci e tante ali in cielo gli fanno compagnia, il rumore delle onde, i pesci che guizzano, le conchiglie, ed i nostri animi sono sereni, sentiamo un senso di serenità e pace. Al suono della musica, con gli occhi aperti, pensavamo il mito delle onde che pian piano ci cullava, che immensa gioia si provava! Il mare sa narrare, magnifiche avventure di grandi marinai, il mare sa danzare, il mare sa cambiare. Mentre le onde spumeggiano, diventano di colore azzurro, verde, blu. Il mare che immensa gioia ci dà! Abbiamo studiato che la barcarola è una forma vocale o strumentale inizialmente evocatrice dei canti dei barcaiuoli e gondolieri veneziani, simili alla romanza, ed evoca il movimento lento e cullante di una barca. La barcarola è una suonata a due mani, e … un dolce pensiero vola lontano, questo veliero su un’isola; il tempo fugge irrimediabilmente, lontano da questa isola felice il tempo vola per sempre. “Bella notte, Oh notte d’amore sorriso sulle nostre gioie! Ah sorriso sulle nostre gioie, il tempo vola lontano da questa oasi felice e non ritorna”. Questa musica è inserita nella colonna sonora del famoso film “La vita è bella” di Roberto Benigni. E’ stato bello condividere queste emozioni, che ci hanno arricchito, e formato, in questa esperienza fatta di ascolto, di curiosità, di rilassamento del corpo, nelle immagini, sentimenti, emozioni, ricordi, silenzio e rumori. Ascolto come autoascolto, ci ha fornito le risorse per l’esplorazione ed il cambiamento. C. G., DM. S., P. D., V Sez. D Noi piccoli alunni di prima A della scuola Primaria abbiamo capito che è importante fare il riciclaggio perché si possono trasformare i rifiuti in materiali riutilizzabili. Dire, fare, creare, impariamo a riciclare! Abbiamo ad esempio riciclato le bottiglie di plastica per fare le lanterne di NATALE, fogli di carta e bicchieri di plastica per fare delle buste e delle borsette con una margherita. Lavoro di gruppo I Sez. A Mio caro Papa’ Se tu fossi una canzone Non è la natura umana ma il cuore che ci rende padri e figli. Johann Schiller saresti la melodia del mio cuore. Se tu fossi un fiore saresti una rosa brillante. Se tu fossi un colore saresti blu come il mare. Se tu fossi una stella saresti gialla come il sole Se tu fossi il sole saresti luminoso come il mio cuore. Tu se mio padre e sei l’unico grande uomo che amerò per sempre. Ti voglio bene papà. G. M.C. Lavoro di gruppo II Sez. C Desidero esprimere grande apprezzamento per la riuscita dell’iniziativa “Adotta la tua scuola” che, sabato 20 aprile 2013, ha visto genitori, nonni, nonne, zie, alunni e personale della scuola impegnati nella cura dell’area a verde che circonda l’edificio scolastico. Nel corso della giornata sono state messe a dimora più di 180 piante, tra le quali anche due alberi. L’iniziativa, che rientra nel progetto del POF “Suola-Famiglia-Territorio”, ha riscontrato il favore di tutte le componenti della scuola. Aver trascorso una tiepida mattinata di aprile tutti insieme – adulti e bambini, famiglie e docenti – oltre alla gioia di consumare una ricca colazione all’aperto, ha consentito a noi adulti la possibilità di insegnare ai più piccoli i valori del bene collettivo, della solidarietà, della collaborazione e del volontariato, ha dimostrato come tutta la comunità scolastica può ritrovarsi coesa nella realizzazione di un progetto educativo comune che diventa esempio per il territorio e valore per il quartiere. Il merito della riuscita dell’iniziativa non può che attribuirsi esclusivamente alla sensibilità, al lavoro e alla collaborazione dei partecipanti e di chi, direttamente o indirettamente, ha contribuito all’organizzazione e alla realizzazione di questo nostro giardino fiorito. Sarà certamente impegno di ciascuno di noi difendere le aree a verde e i fiori della nostra scuola insegnando ai bambini e talvolta – ahimè! – anche a qualche adulto distratto che le aiuole fiorite non vanno sporcate e calpestate, bensì coltivate e difese dall’incuria e da ogni forma di deturpazione. Il giardino ci rappresenta agli occhi di chi entra per la prima volta nella scuola, ma soprattutto ci accoglie ogni mattina con gli odori, la freschezza e i colori che noi tutti saremo capaci di mantenere vivi. La Dirigente Scolastica LA REDAZIONE Gli alunni della classe prima C abbiamo preparato per la festa della mamma un libricino dedicato alle nostre mamme. Mamma sei una bella come una stella ! Sei come una piuma e profumata come un fiore. Se io fossi un musicista scriverei per te una meravigliosa melodia. Mamma sei la stella più luminosa del firmamento. Se io fossi un poeta , mammina mia scriverei per te una dolce poesia per dimostrarti quanto bene ti voglio. Le mamme sono fiori che germogliano e donano frutti che maturano in qualsiasi stagione della vita. M madre A amorevole e affettuosa M musica per le mie orecchie M magicamente unica A abbagliante e radiosa come una stupenda giornata di sole. Testo Collettivo I Sez. C A come l’amore che provo per te B come i baci che vorrei darti C come le carezze sul tu bel viso D come il dono della vita che tu mi hai regalato E come l’energia che sai infondermi F come la fiamma del nostro cuore G come la gioia che sai donarmi H come Hei! Che bella mamma tu sei! I come l’intensità dei nostri sguardi L come la luce che brilla nei tuoi occhi M come Mamma non c’è nome più bello! N come noi siamo una forza O come l’orologio quando mi sei vicina P come la Pace che sento nel cuore se penso a te Q come le qualità che tu possiedi R come il rispetto che provo per tè S come la sincerità che ti distingue T come le torte deliziose che prepari per me U come UNICA e insostituibile V come i valori che mi hai trasmesso Z come lo zelo con cui mi riempi il cuore. Testo collettivo III Sez. C Per la mia mamma! La mia mamma è sempre una stella ma che bella! È un cuore che mi dà sempre amore in tutte le ore. P. D. IV Sez. D Alla mia mamma! Mammina mia sei un cuore colmo di amore. Sei una stella, per me la più bella. Oh mammina mia, sei la più bella che ci sia! Z. G. IV Sez. D A mia madre! Mamma voglio regalarti una rosa la più bella, la più profumosa. Voglio regalarti una stella ma tu sei sempre la più bella! Quando mi stai vicina, mi sento una regina. Mamma altro non mi viene, ti dico solo: TI VOGLIO BENE! S. R. IV Sez. D La Storia della protezione Civile è strettamente legata alle calamità che hanno colpito le varie nazioni. Terremoti, alluvioni, hanno segnato la storia e l’evoluzione del paese, contribuendo a creare quella coscienza di protezione civile, di tutela della vita e dell’ambiente che ha portato la nascita di un sistema di protezione civile in grado di reagire in caso di emergenza, di mettere in campo azioni di previsione e prevenzione. Il concetto di protezione civile come espressione di solidarietà, spirito di collaborazione e senso civico, ha radici lontane. La Protezione Civile Nazionale è composta da molte strutture operative: il corpo nazionale dei vigili del fuoco, le Forze armate, le Forze di polizia, il Corpo forestale dello Stato, i servizi tecnici nazionali, la Croce Rossa Italiana, le strutture del Servizio sanitario nazionale, le organizzazioni di volontariato. Grazie agli incontri con dei volontari della Croce Rossa Italiana, noi alunni della suola secondaria di primo grado abbiamo avuto la grande opportunità di apprendere la straordinaria storia di questa organizzazione, principi del movimento internazionale umanitario e il raid cross che è un gioco di ruolo realizzato dalla Croce Rossa Francese e dalla sezione francofona della Croce Rossa Belga. Raid Cross insegna loro a proteggere la vita e la dignità umana durante i conflitti armati e, di conseguenza, in ogni altra circostanza, aiuta a creare la mentalità dei cittadini del mondo, fornisce informazioni sui diritti ed enfatizza le importanze delle regole nella vita quotidiana. Gli stati aderenti alle convenzioni di Ginevra hanno il dovere di diffondere la conoscenza del diritto internazionale umanitario che è un insieme di regole che mirano ad alleviare le sofferenze delle vittime dei conflitti armati e trasmettere nelle guerre, un po’ di umanità, prevedendo la perdita delle vittime e i numerosi danni. Raid Cross utilizza il diritto internazionale umanitario come uno strumento per incoraggiare riflessioni più profonde sul comportamento umano, si concentra sulla protezione della vita e della dignità umana in tempo di guerra e, anche nelle situazione quotidiane. In questi approcci, il gioco, le dimostrazioni ed i casi pratici sono stati validi supporti per l’arricchimento e la formazione. DA. A ., R. F., P. F. 3^B Secondaria I Grado Ogni anno si celebra la giornata mondiale della Terra, giornata in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del nostro pianeta. L’intento è quello di ricordare a tutti i cittadini del mondo che il nostro pianeta continua a correre forti rischi di sostenibilità ambientale. Il clima è mutato a causa di tanti fattori: l’aumento della temperatura della terra, il continuo e rapido scioglimento dei ghiacciai, la crescita degli oceani, il buco dell’ozono sempre più sottile, l’intensificazione degli uragani, il disboscamento delle foreste e dei boschi, sono i fattori più importanti. Ognuno di noi deve contribuire a inquinare meno il nostro pianeta, compiendo dei gesti semplici ma importanti come la raccolta differenziata, il riciclaggio della plastica e del vetro, l’utilizzo corretto della corrente elettrica e dell’acqua. Rifiuti … Una risorsa. Noi, dobbiamo assumere un comportamento più attento e corretto nei confronti dei rifiuti che produciamo. La crescita dei consumi ha portato inevitabilmente un aumento dei rifiuti che sono diventati sempre più ingombranti e dannosi per la nostra salute. L’impegno di noi cittadini nel separare i rifiuti diventa di grande importanza per poter salvaguardare l’ambiente e recuperare risorse preziose. Impariamo a rispettare e salvaguardare l’ambiente perché è un dovere fondamentale di noi cittadini. DP.G., B.S., B. S., IV Sez. B Il cartone animato unico nel suo genere, racconta la forza di una giovane donna che per salvare la vita di suo padre, e della sua gente mette a repentaglio la sua vita in più di una occasione, senza pensare mai a se stessa, ma al bene degli altri. Narra la storia di una ragazza cinese dal nome Mulan che cerca di essere fedele a se stessa. Bella e divertente, la giovane è determinata a dimostrare il proprio valore, prendendo con grande coraggio il posto del padre nell’esercito Imperiale aiutata dal suo drago guardiano (Mushu)un personaggio divertente e da un grillo fortunato Crikee. Mulan parteciperà ad una battaglia scatenata sul tetto del Palazzo Imperiale, dove l’onore della sua famiglia, il destino dell’imperatore e il futuro della Cina sono appesi ad un filo. Le sue gesta eroiche permettono all’esercito cinese di sconfiggere gli Unni invasori di salvare l’intera Cina. Mula diventa così eroina del suo paese grazie alle grandi gesta che compie per salvare il suo popolo. In questa storia notiamo il bisogno di affermarsi della nostra eroina, la ricerca della propria identità sociale, il riscatto di una posizione culturale umiliante, la necessità di dimostrare che anche le donne possono fare ciò che fanno gli uomini. Testo collettivo III Sez. A Gli agrumi sono frutti dalla buccia rugosa e dalla polpa contenenti un succo più o meno agro da cui prendono il nome. Essi sono: arance, mandarini, pompelmi, limoni, cedri. Sono i frutti di un gruppo di piante sempreverdi. Gli agrumi sono degli ottimi frutti, oltre che per la bontà, anche per il valore nutrizionale, la loro importanza nell’alimentazione è dovuta soprattutto all’elevato contenuto di vitamina C che ci aiuta a prevenire i raffreddori invernali. Tra i prodotti della nostra SICILIA, gli agrumi, si preferisce mangiarli freschi o spremuti, da soli o eventualmente con aggiunta di poco zucchero. Un altro semplice modo di consumare agrumi è la preparazione di marmellate. L’industria agroalimentare li utilizza anche per produrre canditi e liquori. In pasticceria con gli agrumi si preparano gelati, dessert e dolci. Gli oli essenziali estratti dalla buccia vengono utilizzati in profumeria. Son figlia del sole, profumo, son vera, son tutte rotonde che sembrano una sfera. Spremuto il mio succo, rimane eccellente, disseto, fa bene, ed è nutriente. Non do mal di pancia: ho buccia e semini e sono ……..l’arancia Testo collettivo I Sez. B Gli alunni della classe III Sez. D abbiamo visitato il Monastero dei Benedettini, sito in Piazza Dante, grazie all’opportunità che ci ha offerto la visita guidata l’Associazione “Officine Culturali”. Il percorso, tra chiostri, domus romane, corridoi lunghi a perdita d’occhio, la cucina, e i sotterranei, è stata una occasione per conoscere la storia della città di Catania. San Nicolò l’Arena è un monastero avente sede nel centro storico di Catania, ritenuto secondo in Europa. I Benedettini fecero storia non solo per il loro potere, ma anche perché vivevano nel più assoluto benessere. Nel 700, la popolazione provata dalla carestia, aveva risentimento verso i monaci poiché assisteva all’abbondanza della loro agiatezza, per cui molta gente della Catania povera, attendeva la fine dei pranzi davanti al monastero per potersi sfamare con gli avanzi. Nell’anno 1669, la lava dell’Etna raggiunse il monastero, facendo crollare la Chiesa. I monaci, si impegnarono a riparare i danni, ma il terremoto del 1693 distrusse quasi del tutto il monastero. Ne 700 fu realizzata una cappella il “Coro di notte”, oggi utilizzata per concerti e letture. Dopo alcuni anni l’intero complesso monastico fu ceduto all’Università degli Studi di Catania che iniziò l’opera di restauro e vi fondò la facoltà di lettere. Oggi fa parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. Interessante, al suo interno sono la biblioteca, di forma rettangolare, la sala è molto grande ed è illuminata fa finestre ovali, il pavimento è in maiolica napoletana. Testo collettivo III Sez. D Noi piccoli alunni della classe seconda A guidati dalla nostra insegnante Angela abbiamo creato la biblioteca di classe. I nostri genitori hanno comprato dei bei libri di fiabe quali : “La fattoria di Pratofiorito”, “Nel mondo rotondo”, “Il gigante Tenerone”, “Il Fantasma dispettoso”, “ Il Pianeta della Felicità “, “Vacanze pazze”, “L’oca Genoeffa”, ”Una stella e un mostro”, “Un cavallino troppo solo” ed altri ancora. In un angolino della classe abbiamo creato uno spazio dedicato alla lettura ed ognuno di noi si sceglieva il libro preferito da leggere, da sfogliare, guardare le immagini e dopo aver letto lo riponeva nella biblioteca di classe per poterlo leggere un altro compagno e così a turno ci scambiavamo i libri. Tutti in classe abbiamo avuto la gioia di leggere le figure, raccontare la storia, organizzare piccoli gruppi e portare i libri a casa o a scuola ed effettuare il prestito. In classe abbiamo creato delle carpette personalizzate dove nella scheda del libro abbiamo scritto il titolo, l’autore, i personaggi principali, l’episodio che mi era piaciuto di più, il nostro giudizio personale o il voto, se consigliavamo il libro ad altri compagni e perché, ed infine il disegno, mettendo in risalto, l’episodio che era piaciuto molto. Abbiamo compreso che la lettura è vita, e vivere significa anche leggere. Ognuno di noi ha avuto la sensazione di vivere un luogo conosciuto e amico, vivendo così una biblioteca tutta per sé! Questa attività ci ha dato l’opportunità di entrare nei libri, appassionarci alla lettura utilizzando la biblioteca. Leggere ad alta Niente come la lettura di un libro, voce ci ha nell'apparente quiete e nel abituato all’ascolto, e ci ha fornito il desiderio silenzio può dischiudere in modo imparare a leggere o di migliorare la tecnica di imprevedibile la vista di nuovi lettura appresa da poco. I testi che abbiamo orizzonti di vita. (T. De Mauro) letto sono stati scelti tra il materiale disponibile in biblioteca. Lavoro di gruppo II Sez. A Content and language integrated learning Il CLIL è un metodo di studio finalizzato al potenziamento di un lingua straniera, utilizzato come veicolo per seguire percorsi educativi e didattici interdisciplinari. Gli alunni della classe IV A hanno usufruito di questa metodologia per approfondire obiettivi di geografia e apprezzare aspetti della tradizione e della cultura catanese e anche in lingua inglese. The “Fish’ s market” in Catania. The “Fish marhet” is called “Piscaria” in Catania. It is between the see and Piazza Duomo. It is very large and coloured, because there are many fishes: sardines, tumafishes, sword fishes, mussels, red nuillets, cuttlefishes, codfishes. You can hear wendoors’ voices. It is much populated. C. C., G.F., M.D., S.G. IV Sez. A The Sicilian Hand cart The hand carter is a very im portant Sicilian simbol. The women is behind the man. The man is in front of the woman, they are on the hand cart. In the hand – cart the red colour is like Muntain Etna ‘s love. This hand – cart is made in Catania , because it has got the red colour and the “Paladini ‘s story. F.M., F. G., P.I. IV Sez. A Addio Scuola Elementare, ci dobbiamo salutare! Ci ricorderemo sempre di te, perché sei stata un grande aiuto per me. Ci hai insegnato quanto è difficile studiare e fino a mille ci hai insegnato a contare, perché tante sono state le emozioni con te vissute, anche quando ad un starnuto si diceva “Salute”! Grazie anche alle maestre, che ci hanno fatto divertire, in classe o nelle palestre. Anche ai bidelli, pure a quelli meno belli … Grazie alla direttrice preparata e un poco rigorosa, ma pur sempre molto fascinosa. Grazie, Scuola Elementare, perché fra tanti, ci hai dato un consiglio fondamentale: Amare, amare e mai dimenticare! V. E. V Sez. A Il 14 giugno alle ore 19,00 presso il Teatro “S.M. della Consolazione “ gli alunni della classe V Sez. B hanno messo in scena lo spettacolo “Mediterraneo in …..volo”, scritto e diretto dall’insegnante di classe. Esso ha rappresentato il momento conclusivo del Progetto “Pupi e Marionette”. La protagonista è una bambina che si addormenta mentre studia con aria annoiata un argomento di geografia : Il Mediterraneo. Durante il sogno ella incontra lo spirito della conoscenza che le manifesta preoccupazione per il suo futuro, poiché i bambini impegnati con apparecchi sempre più sofisticati e tecnologie lascino spazio alla fantasia. Lo Spirito della Conoscenza , con le ali della fantasia, la conduce in viaggio nel tempo e nello spazio per farle conoscere usi e costumi di alcuni paesi lambiti dal Mediterraneo: Grecia, Spagna, Egitto, e Sicilia. Civiltà antiche e moderne si mescolano, si confrontano, ma è la realtà odierna a prendere il sopravvento, ricacciando indietro il passato. Noi alunni ci siamo esibiti in interpretazioni recitative, mimico gestuali, e in coinvolgenti danze. I principali temi trattati sono stati: il gusto della conoscenza, della ricerca e della scoperta, il valore dell’immaginazione e della fantasia; il delitto d’onore che anticamente non solo era tollerato, ma perfino giustificato dalla gente e dalla legge, ciò si contrappone all’idea che l’onore è un valore ma non un movente che possa giustificare un omicidio e grazie a grandi uomini come Falcone, Borsellino, Puglisi, Levatino, ed altri … i principi della legalità man mano si affermano come principi di valori assoluti, infine il tema della tolleranza e della integrazione e della dura realtà dei clandestini che approdano sulle nostre coste. Testo Collettivo V Sez. B Hanno partecipato tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia delle Sez. A, B, C, D, E, F, e quelli della Scuola Primaria I A, B, C. Quelle che tra un po’ leggerete sono alcune delle nostre favole, nel senso che sono proprio nostre, inventate da noi durante il laboratorio d’italiano dal titolo “I racconti del mercoledì”. Questo lavoro, effettuato, appunto, ogni mercoledì, guidato dalla prof.ssa Rampulla, ha visto tutti gli alunni della classe 1^A, divisi in gruppi, più o meno, spontanei inventare, fare a gara per produrre, dopo aver studiato le regole per la favola o la fiaba, i propri lavori, abbelliti da disegni colorati che accompagnano la produzione scritta. GLI ALUNNI DELLA 1^A SECONDARIA I GRADO Un giorno un cervo ed un coniglio si trovarono insieme in un bosco. Il cervo si vantava di aver ucciso un orso e il coniglio ascoltando questa storia, lo guardava con ammirazione. Lo scelse come amico pensando di poter diventare coraggioso come lui. Qualche giorno dopo passò di lì un orso e il coniglio, che in precedenza aveva sempre avuto paura degli orsi, con la vicinanza del suo amico si sentiva molto forte, quindi non scappò perché pensava che il cervo lo avrebbe difeso, ma non fu così: il cervo appena vide l’orso scappò velocemente ed al coniglio non restò che nascondersi nella sua tana. Dopo un po’ capì che l’orso non era così pericoloso. Uscì dalla sua tana e fece con lui amicizia. A questo punto pensò di giocare un brutto scherzo al cervo, utilizzando proprio l’orso. Il cervo nel frattempo aveva radunato tutti gli animali del bosco e aveva raccontato di aver salvato il coniglio dall’orso. Fu così che Il coniglio decise di mettere in atto lo scherzetto, dopo che aveva appreso che il cervo si vantava di tale impresa coraggiosa. Portò quindi l’orso in mezzo agli altri animali, intenti ad ascoltare il racconto del cervo. Quando quest’ultimo si accorse del nuovo arrivato, scappò a gran velocità, facendo capire a tutti che era un bugiardo ed un codardo. Da quel giorno tutti gli animali lo derisero e non gli credettero più. La morale di questa favola è chiara: chi è causa del suo male, pianga se stesso. Il cervo infatti a causa delle sue bugie fu deriso da tutti. G.F., C. S., G. I., Z. F., D. T. 1^A Secondaria I Grado Un elefante, di nome Forzuto, si credeva forte, maestoso, intelligente e soprattutto cercava sempre di fare il capo; diceva di non temere nessuno e di non avere paura di niente. Tutti lo ammiravano, ma l’animale che credeva in lui più di tutti era un lemure, di nome Tiritillo. Un giorno Tiritillo vide che un topolino, mentre Forzuto passeggiava per le vie del regno, gli aveva tagliato la strada e l’elefante per la paura era scappato a gambe levate. Per avere la prova del suo sospetto, Tiritillo organizzò una festa e naturalmente invitò anche il topolino. Non appena Forzuto lo vide per la paura scappò via, andando a finire dentro una grossa buca. In seguito a questo episodio gli abitanti della foresta impararono a non fidarsi solo delle apparenze e delle chiacchiere. S.A., F.G., F.J.,C. M.,P. I. 1^A Secondaria I Grado In occasione dell’arrivo della primavera, si è realizzato un laboratorio curriculare che ha visto come protagonisti i personaggi creati, con materiale riciclato, da noi alunni delle seconde e terze classi della Scuola Secondaria di primo grado. “ La primavera è il momento di piani piani e di progetti” progetti” Tolstoj- tratto da Anna Karenina Abbiamo preparato personaggi fantastici abitanti della natura in risveglio, come alberi, piante, fiori, rami, prato, ai quali sono stati abbinati spot pubblicitari, poesie e racconti a tema. I personaggi hanno avuto un nome formato in parte dal nome dell’alunno e in parte dalla fantasia di ciascuno. Al termine del laboratorio è stata poi allestita una mostra dei manufatti artistici, accompagnati anche dal testo scritto fra spot, poesia o racconti, stampati in una locandina. Nella location creata con i colori e le sfumature primaverili, sono stati, infine, esposti anche i lavori degli alunni della classe prima, che hanno così completato la scenografia dell’intero progetto. Lavoro di gruppo 2^B Secondaria I Grado Ogni anno il 5 giugno si celebra la giornata mondiale dell’Ambiente, in ricordo della Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente del 1972: questo anno il tema della giornata è stato sugli sprechi, prodotto dall’estremo consumismo. L’iniziativa si propone come momento di solidarietà, riflessione, e azione comune al di là di qualsiasi confine geografico e distinzione di razza, religione, o ceto sociale. La giornata mondiale della Terra rappresenta una giornata di informazione e condivisione, una occasione per noi cittadini, organizzazioni e governi di celebrare il Pianeta e capire come intervenire e proteggerlo. EARTY DAY 2013 ITALIA ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Io ci tengo” per educare a comportamenti sostenibili. Noi cittadini abbiamo il dovere di contribuire con delle azioni, quali il riciclo dei materiali e delle risorse di impiego quotidiano, come vetro, plastica, batterie e farmaci scaduti, evitare sprechi idrici, risparmiare energia grazie ad una serie di piccoli accorgimenti, come la scelta di lampadine e di elettrodomestici a basso consumo. Anche il Papa Francesco, nella ricorrenza della 41° giornata mondiale dell’ambiente contro gli sprechi, ha lanciato il suo messaggio contro gli sprechi alimentari, sostenendo che il cibo che si butta via è come se fosse rubato dalla mensa di chi è più povero, richiamando così gli uomini alla necessità i eliminare gli sprechi della distruzione di alimenti. Papa Francesco dunque ha esortato tutti a “pensare “ prima di “consumare” in modo che si possa salvare il più possibile perché da noi stessi dipende il nostro futuro, non soltanto della nostra città, o della nostra regione, ma di tutto il mondo. Lo spreco del cibo rappresenta anche una emergenza ambientale perché la gran parte di questo cibo diventa immondizia. La lotta allo spreco alimentare significa una riduzione del consumo delle risorse naturali e un risparmio energetico e di emissioni di CO2. C. L., C.T., DL.F., F.J., M.S., T.F., Z.F. 1^A Secondaria I Grado At the Supermarket Don’t buy unnecessary food that you don’t eat and throw but … In the car When you have too much food you waste it. It is not correct to waste food. Think about all children who have no food ! A.G., C. A.,P. A., Z.A. 1^B Secondaria I Grado Lavoro di gruppo degli alunni dell’O.V.E. Cara Dirigente e carissimi Professori Eccoci qua, a cercare di esprimere in poche righe tutte le emozioni che ci hanno accompagnato in questi tre anni. Abbiamo tante cose da dirVi e non sappiamo da dove cominciare. La prima cosa che ci viene in mente è innanzitutto un grazie speciale… Grazie di essere stati al nostro fianco, grazie di averci “cresciuto”, grazie di essere stati la nostra famiglia quotidiana. Siete stati sempre nei nostri pensieri soprattutto quando nel pomeriggio facevamo i compiti, come potevamo non pensarvi mentre ci sforzavamo a risolvere i problemi di matematica, a scrivere le nostre considerazioni personali su tutto quello che studiavamo o a tradurre qualche testo di inglese o spagnolo. Come dimenticare i lunghissimi pomeriggi quando eravamo disperati a fare quei disegni di tecnica o i pomeriggi a esercitarsi a saltare con la corda perché l’indomani c’era l’ora di scienze motorie…..? Grazie per aver sopportato i nostri malumori e i nostri impreparati. Ebbene, così, i velocissimi tre anni sono passati, volati via con un colpo di vento e purtroppo voleremo via anche noi! Ci ricorderemo sempre di tutte quelle cose fatte insieme, delle gite, delle feste, degli happening, delle domande imbarazzanti fatte al Prof. di Scienze o tutte quelle volte che correvamo dalla Dirigente per risolvere qualsiasi tipo di problema …ci ricorderemo di tutto e di più e speriamo che anche per voi sia la stessa cosa. Sono stati, però, anche anni difficili e a volte abbiamo dovuto superare degli ostacoli che ci sono serviti per crescere e affrontare con responsabilità il futuro che ci attende. Soddisfatti del nostro percorso vi lasciamo col sorriso, incerti se piangere o sorridere, ma più convinti di sorridere perché felici di essere stati vostri alunni. Ci mancherà tutto di voi, da un semplice “Buon giorno” ad un urlato “Basta !!!”. Ci mancherete tantissimo e quando penseremo a tutti i momenti straordinari che abbiamo trascorso insieme forse non riusciremo a trattenere le lacrime. Adesso siamo più convinti di essere pronti per una nuova avventura, anzi, pronti per altre mille di queste avventure, per coloro che ci hanno preparato per i nuovi viaggi che faremo, siete stati voi! … E speriamo tanto che i nostri Professori, ogni tanto, magari rileggendo questa lettera si ricorderanno dei loro alunni della III B e III A. Adesso ci siamo quasi, il traguardo è vicino ! Proseguiremo sempre a testa alta, fieri di avervi conosciuto, fieri di aver appreso tutto ciò che ci avete insegnato. Grazie tante per tutto questo !!! Lavoro di gruppo degli alunni di III B e III A Secondaria I Grado La posa delle piantine … Adotta la tua Scuola ! Raccolta fondi … per il Giardino ZEN Allestimento scenografico per la festa della Mamma Fiera del Dolce nel parco dell’Istituto … per il giardino ZEN Allestimento mostra Progetto Ciuriddi e Ciancianeddi Pittura siciliana: i Paladini Benvenuta Primavera …in collaborazione con UNICEF Esposizione di manufatti e performance … Benvenuta Primavera Happening Progetto Ciuriddi e Ciancianeddi Visita guidata al museo dei pupi siciliani Visita d’istruzione: Grotta dei ladroniMonti SartoriusMuseo della lava Giornalino scolastico dell ’ I.C. “Grazia Deledda” di Catania 2012--2013 Anno Scolastico 2012 Progetto Progetto Canone Canone inverso Giardino ZEN Giorno 6 giugno, presso la scuola G. Deledda, si è realizzata una manifestazione, al fine di raccogliere fondi per la realizzazione del giardino Zen-mediterraneo all’interno della nostro Istituto, nell’ambito del progetto paesaggistico dell’area verde. Tutte le famiglie dell’Istituto hanno collaborato alla realizzazione del progetto, infatti alcune hanno portato delle piantine, mentre altre le hanno comprate. Diverse piante sono state donate per la fiera del verde: sia ornamentali da ambiente interno che da esterno. Tutto ciò è stato possibile grazie alla nostra Dirigente scolastica, che ci ha permesso di creare un cortile vivibile ed anche bello. Inoltre in quel giorno si è svolta una performance in cui noi alunni indossavamo un abbigliamento di colore verde per simboleggiare la bellezza della natura che è dentro il parco della nostra scuola. Il verde, che ci rappresentava, è il colore della vegetazione, e della vita stessa. E’ il colore della rinascita primaverile, della forza della natura. Al verde corrispondono sensazioni di solidità, stabilità, forza e costanza ed un comportamento caratterizzato dalla perseveranza. Il verde è il colore della natura del mondo vegetale, è vita, crescita, colore della speranza, è il colore dell’evoluzione della mente e del corpo, è simbolo di speranza. B.G., F.F., F.S., P.A., V.S. 2^A Secondaria I Grado Eccolo il nostro giardino Zen, frutto delle nostre idee e del nostro lavoro. Siamo alla fine dell’anno scolastico, ma i disegni delle classi 3^A e 3^B hanno preso forma. Abbiamo lavorato per tutto l’inverno a questo progetto dal titolo “Canone inverso” con la nostra prof.ssa Benintende e con le lezioni del prof. Nino Sottile. Durante le ore di lezione abbiamo appreso varie tecniche dell’arte orientale ed abbiamo imparato la differenza tra l’arte orientale e quella occidentale. Abbiamo anche avuto l’onore e la fortuna di conoscere l’artista Hidetoshi Nagasawa, maestro nell’arte orientale. Il nostro intento, alla fine del percorso didattico svolto, era quello di creare un giardino Zen nel nostro cortile, proprio sotto i resti dell’antico acquedotto dei Benedettini, con l’aiuto dell’architetto Tindara Crisafulli; in questo nostra esperienza abbiamo anche avuto la collaborazione di alcuni alunni del Liceo Artistico “Emilio Greco”, che con la loro bravura ci hanno aiutato a realizzare gli schizzi per il nostro progetto. Per chiudere in bellezza questo momento il 7 maggio il maestro Nagasawa ha accettato il nostro invito e ci ha dato la possibilità di mostrargli i nostri bozzetti. E finalmente il giardino si realizza, i disegni si concretizzano sotto i nostri occhi, quelli che prima erano tracce di matita e colori, ora sono fiori e piante; e non solo, chiusi dentro bottiglie interrate in parte, all’ombra dell’antico acquedotto abbiamo affidato i nostri desideri all’aiuola della nostra scuola. Noi abbiamo quest’anno concluso un ciclo di studi ed andremo via, ma resterà un pezzetto di noi, qualcosa di costruttivo alla “Deledda”: rimarrà la nostra traccia nel giardino ed i nostri pensieri chiusi nel cuore di una bottiglia, all’ombra del “grande” acquedotto. S.M. 3^A Secondaria I Grado Durante l’anno scolastico, noi alunni delle classi di III A e III B della scuola Secondaria di primo grado e le classi V del Liceo Artistico “E. Greco, diretto dal Prof. Antonio Massimino, siamo stati coinvolti in un progetto di rete che aveva come obiettivo la realizzazione di un giardino di Zen, sia nella nostra scuola, sia al liceo. Il nome del progetto: ”Canone inverso” è stato ispirato alle opere del maestro Hidetoshi Nagasawa, un famoso scultore e architetto giapponese. In questo percorso abbiamo avuto la fortuna di conoscere, comprender e vivere il vero profondo significato dell’arte orientale, grazie all’agronomo paesaggista Tindara Crisafulli che attraverso le immagini che ci ha mostrato in video, relative ad un suo viaggio in Giappone, abbiamo portato la nostra mente a vedere oltre e a liberare la nostra immaginazione. Anche il supporto didattico del Dottor Sottile Zumbo è stato utile per il nostro percorso di preparazione. Abbiamo compreso che il mondo giapponese è ben lontano dalla cultura occidentale. Il Giappone è come le pagine di un diario scritto tra aceri, ciliegi, e rocce che parlano, dove la gente parla poco, ma ti sorride sempre e ti saluta inchinandosi. Essi hanno anche un forte senso di benvenuto che dimostrano mettendo all’ingresso delle loro case un animale in pietra che augura prosperità e buon auspicio. Nel giardino orientale c’è una forte intimità, cioè tutto ha un’anima, un significato profondo. Il paesaggio giapponese non è solo natura spontanea, ma è natura creata dall’uomo, natura come forma d’arte. Non è la somma di ponti, lanterne, muschi, azalee, ed aceri, non viene creato solamente per essere osservato, ma per rilassare lo spirito in silenzio, per essere percorso e vissuto. E’ un microcosmo che racchiude significati, simboli, e soprattutto una nuova filosofia di vita. Sentire parlare Tindara veramente ci allontanava dalla realtà e portava ad immaginare un luogo pieno di colori e dolci armonie. Questa armonia suscitata, l’abbiamo riportato in concreto e così abbiamo cercato di mettere su carta le nostre idee, creato dei bozzetti che abbiamo esposto nella giornata dell’inaugurazione del cantiere davanti alla presenza del grande artista. Il maestro giapponese Nagasawa ascolta noi allievi e risponde alle tante domande e ci dice che è importante cercare ciò che accomuna le colture anziché ciò che le divide. L’artista commenta che il giardino che i giovani hanno pensato per la scuola Deledda segue le traccia dell’acquedotto benedettino che taglia il cortile della scuola. L’aiuola che procede a zig zag sarà reinterpretato. Il cordolo diventerà un ruscello fatto di bottiglie di vetro interrate capovolte, ognuna custodirà un desiderio, o un messaggio. L’acqua come simbolo di armonia. Un fiume che sporgerà in un mare vegetale di fioriture bianche e azzurre come le onde. E poi gli alberi: il mandorlo, che esiste in Giappone come la Sicilia, e l’ulivo simbolo del mediterraneo ed all’ingresso del giardino, il melograno e il corbezzolo, simbolo di benvenuto, ed infine le essenze profumate: l’arancio, il limone, la citronella ed il gelsomino. B.A., N.S., P.L., Q. F., S.F., T.F. 3^A Secondaria I Grado D.R., R.F., P.G. 3^B Secondaria I Grado Tutto come era ad inizio Lavori Si riempiono di sassolini le bottiglie con i nostri pensieri Si interrano le bottiglie Si dispongono le piante e poi si interrano Si dispone il telo pacciamante Si mettono i sassolini bianchi o neri sopra il telo pacciamante Dopo tanto divertimento, impegno e fatica … tutto è pronto ! LA REDAZIONE Si placa il tramestio, finisce il mormorio dei bimbi indaffarati, ognuno sui banchi chinati. L’estate è già iniziata e la vacanza … assicurata. Buone vacanze a tutti! LA REDAZIONE