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WORLD BOAT SUPER yacht Aslec 4 Cambio di marcia Tommaso Spadolini firma per Rossinavi un superyacht dislocante di 45 metri che restituisce all’armatore il contatto con il mare. Facendogli scoprire i piaceri del “navigar lento” di Bianca Ascenti - foto di Justine Ratcliffe Y&S 87 WORLD BOAT SUPERYACHT Aslec 4 Chiaro e scuro, bianco e nero: è giocato sui contrasti il salone principale di Aslec 4: linee essenziali per divani, lampade e tavoli, mobili in ebano lucido, finiture in acciaio e ‘colata’ d’oro per il top. Notare l’effetto specchio dei cielini ottenuto utilizzando una lamina di alluminio trattata secondo una tecnica giapponese. 88 Y&S Y&S 89 WORLD BOAT SUPERYACHT Aslec 4 A slec 4 nasce nell’inverno del 2008 quando Tommaso Spadolini mostra il bozzetto di uno yacht a una coppia di amici armatori che se ne innamorano a prima vista; ma non si tratta affatto di un colpo di fortuna: l’architetto conosce molto bene le persone che ha davanti - ha disegnato per loro quattro imbarcazioni - ed è quindi in grado di interpretare perfettamente le loro esigenze e di anticiparne i desideri. Al punto da permettersi di azzardare, proponendo un megayacht di 45 metri dislocante che al primo momento spiazza gli interlocutori – abituati a correre su scafi plananti – ma che subito dopo li conquista. Con tre frecce che vanno dritte ‘al cuore’: contatto con l’acqua, prua a piombo, wide body. Approvato il progetto, l’architetto si rivolge al cantiere Rossinavi dove, a marzo del 2010 viene tagliata la prima lamiera di acciaio e dove Aslec 4 comincia a prendere forma e vita. Il megayacht di 45 metri si sviluppa su quattro ponti e ha le linee eleganti di una barca pensata per reggere non solo il mare ma anche i capricci del tempo: pulite, contemporanee, certamente, ma senza quelle forzature estetiche destinate a stancare nel giro di qualche anno. A fare da contraltare allo stile squadrato, rigoroso, aggressivo della “plumb bow” c’è una struttura sul sun deck che rievoca nella forma i ‘fumaioli’ delle navi del secolo scorso e che contiene i sistemi elettronici e le antenne, previsti per una barca di queste dimensioni. I materiali utilizzati - gli unici, secondo l’architetto, possibili, per realizzare un ‘sogno’ dislocante totalmente custom di queste dimensioni - sono acciaio per lo scafo e Main deck: il pozzetto riparato (a fianco), attrezzato con tavolo, divani e mobili contenitori è molto marino, nelle forme e nei colori. Si congiunge tramite due porte di vetro al salone interno (sopra): le sedie di design ricordano le conchiglie e dappertutto si nota un gioco di specchi e di riflessi dato dalle particolari vernici ‘effetto lacca’ utilizzate per mobili e cielini da Remi Tessier. 90 Y&S Y&S 91 WORLD BOAT SUPERYACHT Aslec 4 Tommaso spadolini (Architetto navale) “Famola” bene, non strana alluminio per le sovrastrutture, che consentono anche grandi volumetrie interne. Ma la vera scommessa per Spadolini era ‘riportare’ la famiglia a contatto con il mare, creare uno spazio che mettesse in comunicazione chi è a bordo con chi è in acqua, dove tutti potessero interagire con tutti e contemporaneamente mantenere la propria privacy. Una sfida difficilissima, date le dimensioni del megayacht, ma proprio per questo stimolante. Spadolini la vince con un grande pozzetto aperto (70mq) con scala e piattaforma che si abbassa sul mare, quasi a pelo d’acqua, un prolungamento tra esterno e interno, un ‘ponte’ tra due mondi che normalmente su un mega yacht a motore non si incontrano mai. Gli armatori ne sono entusiasti, perché hanno conquistato una dimensione ‘marina’ che sconoscevano. Complice anche una carena dislocante che ha rivoluzionato il loro concetto di andar per mare, e ha insegnato loro a godersi la navigazione in quanto tale, magari rilassati nella jacuzzi sul sun deck, oppure leggendo un libro, senza paura che il vento lo porti via. Nell’ottica di una barca da vivere all’aperto, Spadolini ha concepito spazi outdoor particolarmente grandi e attrezzati: il ‘main’, molto pulito, è lasciato sgombro nella zona poppiera, mentre, a filo con l’ingresso del salone, ospita un tavolo da pranzo con sedie, divani e mobili contenitore: lo stile semplice, lineare, fresco e i colori che alternano legno e bianco, ritornano sull’upper deck, attrezzato con coffee-table e grande cuscineria a ferro di cavallo. Il ‘sun’ – con timoneria - è lasciato ‘scoperto’ perché destinato ai bagni di sole e alla jacuzzi. All’interno il layout è classico, con il main deck dedicato all’ampio salone finestrato e a tutto baglio seguito, verso prua, dalla cucina con crew mess e quindi dalla suite padronale. Il 92 Y&S La splendida suite armatoriale (sopra) occupa la parte prodiera dell’upper deck: Il calpestio è in wenge spazzolato effetto ‘naturale’, il tappeto è di pelle intrecciata. Notare la particolare lamina che sembra formare una cascata d’oro. Tutto il mobilio è stato realizzato dalla ditta italiana ‘Caniparoli Vinicio’. Quella dei 45 metri è la misura giusta per avere uno yacht grande sì, ma ancora ‘umano’ come gestione e come dimensioni. Aslec 4 è una barca di cui sono particolarmente orgoglioso perché - rispettando il limite delle 500 tonnellate di stazza - sono riuscito a offrire agli armatori la massima disponibilità di spazio sia sopra sia sotto coperta e soprattutto, sono riuscito a stabilire un contatto con il mare, cosa che sui grandi yacht manca quasi completamente. In ultimo, sono contento di aver centrato i tre desideri dei committenti che volevano la prua a piombo, uno yacht a tutto baglio e un contatto diretto con il mare, appunto. Mi piace fare barche che durino nel tempo; anche io sarei tentato dall’azzardo stilistico, quale progettista non lo è? Ma poi bisogna pensare all’uso che ne faranno gli armatori e al valore che la barca deve mantenere nel tempo. ‘Famolo strano’ può anche divertire, ma per quanto? Anche la prua verticale, così di moda oggi, non è affatto una stravaganza stilistica dei tempi moderni, anzi. Pensiamo solo che è stata ‘inventata’ dalle navi militari anni fa. Con l’armatore abbiamo deciso di rinunciare al ‘balcone sul mare’ nella sua suite perché considerato superfluo, come la palestra. In mare non c’è modo migliore per tenersi in forma che fare una bella nuotata. Aslec 4 vista da prua (a fianco): il bordo libero alto e la prua verticale le conferiscono un aspetto aggressivo che viene stemperato dal ‘fumaiolo’ sul sun deck. Notare i camminamenti laterali ampi e ben protetti e lo spazioso salottino all’aperto: perfetto per il breakfast in banchina, lontano dagli sguardi dei curiosi. Y&S 93 WORLD BOAT SUPERYACHT Aslec 4 Costruzione Sull’upper deck la sala p r a n z o o r i u n i o n i con gr an de t avol op er 12 pre c e d e la cabi n a del com an dan t e e la timo ne ria . A l l ’est er n o, a p r u a, c’è u n ‘sal ot t i n o’ p er un br eakfast al l ’ap er t o, l on t an o dagl i sgu ar di dei cu r i o s i. Costruita in acciaio (scafo) e alluminio (sovrastrutture), l’imbarcazione è stata commissionata da un ‘vecchio’ cliente di Tommaso Spadolini, per il quale l’architetto aveva in passato disegnato altre barche di 19, 24 e 32 metri, tutte plananti. Questa è per l’armatore, la prima imbarcazione in acciaio a carena dislocante. Lunghezza f.t. 45,37m Lunghezza gall. 43,50m Larghezza 9,20m Pescaggio 2,60m GRT 496t Arch. navale Design Studio Spadolini Interni Rémi Tessier Design Rap. armatore La grande suite padronale si trova sul main deck a prua; non ha ‘balconi sul mare’ perché l’armatore (e l’architetto) l i r i t en gon o su p er fl u i su u n a bar ca p r i vat a. Umberto Tagliavini Ospiti 10/12 Equipaggio 8 Motore: Cat 2x1.300 CV Potenza: 2 x 956 kW a 1835 rpm Autonomia 4,500 miglia a 10 nodi Velocità di crociera 15 nodi Tecnologia Il sal on e si ap r e su l p ozzet t o di 70m q basso sull’acqua, per vivere a contatto con il mare e p e r con di vi der e con gl i am i ci i l p i acer e del l a cr oci e ra . Il lower deck è riservato alla zona notte e ai locali tecnici: gli ospiti hanno a disposizione quattro grandi cabine di cui due con letto pulman aggiuntivo. L’equ i p aggi o (t r an n e i l com an dan t e) occu p a l a zon a pro d ie ra , m ol t o cu r at a, sp azi osa e r i fi n i t a, p er esp r essa vol on t à degl i a rma to ri. Il pozzetto dell’upper deck (in alto) è arredato con mobili modulari, come i tavoli quadrati, che si possono utilizzare per una partita a carte, o unire per una cena ‘al fresco’; la cabina ospiti di sinistra a prua (a fianco) con letto in ebano lucido e il bagno armatoriale (sopra) con pregiato marmo ‘Canova’ di Carrara e onice nero. 94 Y&S ponte superiore ospita una grande sala pranzo (o riunioni) per 12 e la cabina del comandante collegata alla timoneria, mentre il ponte inferiore è tutto riservato alla zona notte: la porzione centrale è dedicata agli ospiti, con 4 grandi cabine; quella prodiera è per l’equipaggio mentre a poppa c’è la sala macchine. Gli interni portano la firma, inconfondibile e raffinatissima di Remi Tessier che ha scelto uno stile «pratico e funzionale che rispecchia gli spazi all’aperto, ma contemporaneamente, caldo e accogliente». Da ex ebanista, Tessier conosce tutti i segreti del legno e sa accoppiare essenze e venature come nessun altro. Wenge spazzolato per sembrare naturalmente invecchiato, sycamore sbiancato e pelle intrecciata sono i materiali scelti per Aslec 4, cui si aggiungono del magnifico marmo ‘Canova’ di Carrara nei bagni, onice ed ebano lucido per letti e mobilio. I colori variano dal crema al bianco, dall’avorio all’oro, con tocchi di acciaio inossidabile per un effetto contemporaneo ed elegantissimo. Y A bordo non ci sono né palestra né balcone sul mare, perché considerati superflui da architetto e armatore. Se serve c’è uno spiazzo “touch & go” per l’elicottero. Dall’altro lato, l’armatore ha fatto installare a bordo, tutta la tecnologia e la domotica più all’avanguardia. Equipaggio felice... ... fa l’armatore felice, si dice. E, infatti, i proprietari di Aslec 4 hanno voluto un’ampia zona ‘crew’ con finiture di pregio e are tecniche efficienti, accessibili e comode. Come la grande sala macchine a poppa del lower deck con due accessi (dritta e sinistra), aria condizionata e con un’altezza d’uomo ideale per poterci lavorare in sicurezza e comodità. Il garage di poppa contiene un tender di 6 metri; il secondo di 4m è incassato a prua del main deck. Rossinavi Via dei Pescatori, 56 55049 Viareggio (Lucca) Tel +39.0584.384227 www.rossinavi.it Y&S 95