un punto d`incontro tra la scuola e il mondo

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un punto d`incontro tra la scuola e il mondo
L’AltroParlante
UN PUNTO D’INCONTRO TRA LA SCUOLA E IL
MONDO
L'importanza della comunicazione e della condivisione delle idee è un
aspetto fondamentale della vita dell'uomo.
Nasce da un'attenta osservazione della realtà, continua per mezzo del
desiderio di progettare insieme e si sostanzia nella realizzazione di un
programma.
L'informazione, inoltre, genera autentica e positiva comunicazione
quando tende al vero, al bello, al giusto. Pertanto, ritengo che questa
iniziativa editoriale possa essere un modo per far sentire la propria voce,
confrontarsi su temi di varia natura che riguardano tutti noi, far rimanere
nel tempo il ricordo di bei momenti trascorsi insieme creando così una
memoria della nostra storia, dare spazio ai veri protagonisti della scuola,
i ragazzi, al di fuori degli angusti limiti dell'aula.
Questo giornale può essere una bella occasione per aprirsi al mondo, per
far entrare nella nostra dimensione scolastica la conoscenza di quello
che accade fra noi e oltre noi, nella consapevolezza che senza vera informazione non può esserci formazione, che la nostra vita, per essere vissuta pienamente, deve incontrare continuamente nuovi orizzonti
conoscitivi.
SOMMARIO
Incontro con l’autore .................. 2
Sport ........................................... 3-4
Cinema e attualità ....................... 5-6
Recensioni Viaggi ........................ 6-8
Poesie……………………………………… 8-9
AUTORI
-Editoriale: Don Carmelo Umana
-Interviste: Giuseppe Cerami
-Sport: Giulio Girgenti,
Enrico Cipolla
-Cinema: Leonarda Gennaro,
Il progetto è sicuramente invitante, starà ora ai ragazzi realizzarlo in maniera originale, unica e memorabile!
Francesca Stella
-Attualità: Michele Cancascì
Manfredi Mavaro
-Recensioni Viaggi: Filippo Artioli
Don Carmelo Umana
Claudia Lo Cascio
Veronica Mariani
-Poesie: Flavia Triassi,
Matteo Guercia
Interviste
UNA CHIACCHIERATA CON MARCO MARSULLO
In occasione della Giornata dello Studente, al Don Bosco è stato invitato un autore a parlare del proproprio libro “I miei genitori non hanno figli”.
Fin dal primo momento in cui si è presentato si è dimostrato simpatico ed aperto alle domande degli
studenti, ed è stato così anche con me che ho deciso di intervistarlo!
D: La prima cosa che volevo chiederti è: questo personaggio che hai creato è solo te stesso oppure
per te è qualcosa di più grande?
R: Allora, io per questo personaggio mi sono ispirato tantissimo a me stesso, nel senso che ha moltissime cose di me, di quand’ero ragazzo, di quando avevo quell’età, ecc. ecc. Però è un personaggio che
secondo me può racchiudere tantissimo tutti i ragazzi di quell’età. Proprio per questo non gli ho dato
un nome, perché volevo che chiunque si potesse immedesimare in questo personaggio, poi… Sì, il
concetto di personaggio è un concetto molto più ampio, non credo che circoscrivere un personaggio
all’interno dei limiti dell’immedesimazione, in una persona piuttosto che in tante o in un’altra, rispetto a te stesso che scrivi, sia limitante. Cioè, un personaggio è una “cosa che vive di vita propria”, con
un proprio futuro, il più delle volte sconosciuto, nel senso che non si sa dopo cosa potrà fare, ed è
uno dei motivi per cui mi diverto tantissimo a scrivere. Mi piace l’idea di creare personaggi che non
esistevano, che di fatto non esistono, che però quando uno inizia a leggere hanno delle proprie caratteristiche che ne fanno una vita propria, un futuro proprio, anche un destino proprio.
D: Hai detto di preferire i finali aperti: li preferisci perché così lasci spazio alle riflessioni di una persona o perché semplicemente sono più teatrali, lasciano più sospensione alla fine?
R: Per entrambi i motivi, nel senso che a me, da spettatore, da lettore, piace lasciare degli interrogativi, che siano teatrali anche per il semplice fatto di appassionarmi proprio al gusto della bellezza di una
scena di un film o di una pagina nel caso del libro. Da scrittore faccio proprio in modo di lasciare quella voglia a chi ha letto il libro di rimanerci ancora per qualche giorno dentro, se il libro ha funzionato,
perché poi se è un libro brutto e non piace, finisce la lettura, uno se lo scorda, poi magari lo lascia
pure prima, solo che il finale a me piace moltissimo così, con l’idea di poter lasciare al lettore qualche
altro giorno all’interno del libro, una volta finito il libro.
D: Secondo te, hai già trattato la tematica più importante oppure arriva qualche altro libro in cui tratterai qualche altra tematica, magari ci fai qualche anticipazione?
R: In realtà questa è una tematica importante, ma quando scrivo un libro non penso a che tematica
trattare, questo è stato l’unico libro fin’ora, e credo per molto tempo, che tratterà una tematica, perché a me la cosa che ossessiona sono le storie, i personaggi, come dicevo prima. Quindi ho parlato
della famiglia con questo libro anche perché la casa editrice aveva voglia di fare un libro sulla famiglia,
mi ha chiesto se avessi delle idee, ne abbiamo parlato e abbiamo costruito un po’ ,tra virgolette, questo libro insieme con le idee reciproche. Questo è uno dei temi più importanti, ma ci sono tanti altri
temi importantissimi da trattare, che si potrebbero e dovrebbero trattare, quello che so è che ci saranno sempre le storie e i personaggi, che sicuramente supereranno i temi in importanza, quindi
l’ossessione è la storia più che il tema.[…] L’anno prossimo uscirà un libro con Einaudi molto surreale,
però non vi posso dire ancora niente, perché devo fare il contratto e tutto… non posso proprio, però
ti darò lo scoop il giorno che avrò tutto, grazie ragazzi.
D: Grazie a te per l’intervista!
Giuseppe Cerami
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Sport
TARGA FLORIO, 110 ANNI FA LA PRIMA
EDIZIONE DELLA “CURSA”
Dal 5 all’8 Maggio si è tenuta la 100esima edizione della Targa Florio, una delle più famose corse
automobilistiche italiane.
Quest’anno il Sindaco di Palermo e l’amministrazione comunale hanno dimostrato grande entusiasmo durante la fase organizzativa.
“In questi giorni Palermo è capitale dell'automobilismo internazionale. Decine di migliaia di palermitani e turisti - commenta Orlando - hanno accolto e stanno accogliendo con entusiasmo questa
splendida manifestazione, progettata e organizzata da ACI nazionale e palermitano in collaborazione con il Comune di Palermo” (Giornale di Sicilia).
Le quattro tipologie di gara, tra le quali anche Rally e Historic, hanno in gran parte contribuito a
richiamare diversi piloti da tutto il mondo.
La presentazione degli equipaggi in Piazza Giuseppe Verdi, e la partenza delle auto da Piazza Politeama, quest’anno hanno visto come protagonisti moltissimi piloti di alto rilievo come John Elkann e Jean Todt.
Nel circuito delle Madonie, tra splendidi scorci di paesaggio siciliano e tra paesini che ancora oggi
conservano l’originaria storicità, si sono svolte le gare decisive.
Vincitore della categoria Rally è stato Paolo Andreucci (nella foto a al momento della premiazione), a bordo della sua Peugeot 208 T16 r5, un vero e proprio gioiello a trazione integrale con una
cilindrata di 3,2 litri e 4 cilindri in linea.
Questo motore sviluppa una potenza massima di 280 CV a 2500 giri al minuto ed una coppia motrice di 400 Nm.
Il 6 Maggio del 1906 vi fu la prima edizione della corsa finanziata da Vincenzo Florio e, da allora,
la corsa regionale è diventata una delle
gare italiane più famose al mondo, soprattutto una passione radicata, che
esprime e condivide i valori della Sicilia,
un evento che esterna al meglio i colori,
i profumi, i sapori, le tradizioni e la storia di una terra dove l’ospitalità è culto.
“Floriopoli”, come ogni anno, ha riportato in Sicilia la passione per le auto,
ma quest’anno il fascino delle vetture
storiche e sportive ha fatto rivivere ai
siciliani un secolo di amore per le corse.
Giulio Girgenti
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Sport
LEICESTER CITY: UNA CAVALCATA FORMIDABILE
Il calcio, come molti altri sport di squadra, è dominato dalle grandi proprietà monetarie. Dirigenze di
squadre come il Real Madrid, il Manchester City o il
Paris Saint Germain hanno di certo ottime abilità
organizzative nella gestione di una società calcistica,
ma molto del loro operato è stato possibile grazie
all’investimento di grandi capitali, spesso appartenenti a sceicchi pronti a tutto per vedere la loro società tra le più forti del mondo. Queste squadre dominano il calcio dentro e fuori il proprio campionato
d’appartenenza, dando spettacolo a molti appassionati di calcio.
Ma quest’anno, nel campionato nazionale inglese, a
vincere il titolo non è stata una delle solite grandi
squadre di cui questo campionato è pieno. Squadre
come il Chelsea, il Manchester United o il sopra citato Manchester City, sono state surclassate da
un’altra che fino a pochi anni fa militava in seconda
divisone. Stiamo parlando del Leicester City. I
bookmakers ad inizio anno davano la vittoria del
titolo da parte di questa squadra a 5000:1. E pensare
che lo scorso campionato questa squadra aveva rischiato di retrocedere, con soli 19 punti nelle prime
29 giornate, salvo poi recuperare con un incredibile
rush finale, collezionando ben 7 vittorie nelle ultime
9 partite, media da prima in classifica, concludendo il
campionato 14ª con 41 punti.
Oltre ai demeriti delle grandi squadre inglesi, che
sono state discontinue per tutta le durata del campionato, non si può non sottolineare il grandissimo
campionato del team capitanato da un allenatore
italiano troppo spesso sottovalutato nel nostro paese, Claudio Ranieri.
Con un gioco tipicamente italiano, caratterizzato da
una grande fase difensiva e da un contropiede letale,
Ranieri è riuscito a compiere un’impresa che in molti
definiscono “la più grande impresa calcistica di tutti i
tempi”. Anche il modulo scelto dall’allenatore italiano è ‘all’antica’, un 4-4-2 che andava di moda molti
anni fa rispetto ai moduli molto offensivi dei nostri
tempi.
Un altro dato di cui tenere conto è il possesso palla:
questa squadra ha la terza peggiore media di possesso palla del campionato, a testimoniare come la sua
tattica non sia sopraffina ma molto efficace.
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Nella formazione titolare di quest’anno possiamo
individuare tre punti cardine.
Sopra, Jamie Vardy e Riyad Mahrez: artefici del
successo Leicester
Il primo è N’golo Kante, neo acquisto del Leicester
rispetto alla scorsa stagione, centrocampista molto
fisico ma allo stesso tempo molto rapido. Ha avuto
un ruolo fondamentale in questa squadra per una
sua caratteristica, il recupero palloni: 149 palloni
recuperati. Record stagionale!
Il secondo è Riyad Mahrez, nominato anche giocatore dell’anno nella Premier League. É un’ala molto
rapida e tecnica: 17 gol e 10 assist in tutto il campionato ed un rendimento costante ed eccellente durante tutto il campionato.
Il terzo è Jamie Vardy, ‘l’operaio’, così chiamato per il
fatto che pochi anni fa lavorava in fabbrica. Esploso
forse troppo tardi nel calcio che conta, è stato il trascinatore del Leicester City in questa stagione, con 25
gol in tutto il campionato, andando a segno consecutivamente nelle prime 11 giornate, battendo il record
di Van Nistelrooy.
Questi giocatori sono già finiti nel mirino di molte
big, bisognerà vedere se il Leicester li venderà o li
terrà per continuare la sua favola e provare a vincere
anche in Europa.
Enrico Cipolla
Cinema & Attualità
TURBO ZALONE!
Il film Quo Vado?, uscito quest’anno nelle sale di tutt’Italia, è diventato famoso ancora prima di essere proiettato. Ambientato in Italia, diretto da Gennaro Nunziante, è interpretato da Checco Zalone. Questo
film, in meno di due mesi, ha incassato oltre sessantacinque milioni di
euro ed è stato visionato da un numero stratosferico di spettatori, superando di gran lunga il successo di Sole a catinelle, anch’esso di Checco Zalone. È, senza dubbio, una storia molto divertente con diversi
riferimenti a problemi attuali che sono legati alle azioni del protagonista. Ne consigliamo la visione, a chi ancora non l’abbia visto, per riflettere su alcune tematiche e per trascorrere un po’ di tempo con la simpatia del comico pugliese.
Leonarda Gennaro e Francesca Stella
"Allora mettiamo caso che tu ogni mese prendi un cinghiale: a gennaio una freccia, un cinghiale; febbraio, una freccia, un cinghiale... poi arriva dicembre, tiri la tua freccina... e trovi due cinghiali! Ti è mai
successo? Si chiama tredicesima... se il tuo cuore non conosce questa gioia allora taci, perché i tuoi dei
ti hanno condannato alla partita IVA. "
SULL’ECONOMIA
Per economia si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite), quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che
garantisce tale tipo di organizzazione, detto anche
sistema economico.
Da come ci è presentata la definizione d'economia,
risalta subito l'incongruenza tra la realtà e l'utopica
definizione, dal momento che queste nostre risorse
vengono adoperate e tenute sotto il controllo di persone che, pur tecnicamente preparate, non riescono
a gestirle al meglio per garantire un’equilibrata distribuzione della ricchezza tra la popolazione, considerata la sempre crescente percentuale di povertà.
Tutto questo si potrebbe evitare attraverso dei rappresentanti eletti dal popolo, ognuno per la propria
città ed uno a capo degli altri a livello regionale, dato
che una considerazione fatta da una persona di un
determinato territorio vale molto di più di una semplice statistica fatta su scala nazionale. In questo modo si potrebbe avere un risparmio di risorse, attraverso interventi mirati e risolutivi, e in generale un
migliore uso delle risorse stesse, che verrebbero impiegate a sostegno delle persone meno agiate per un
tempo limitato, in attesa che trovino un'occupazione.
In Italia non si parla infatti di mancanza di fondi e, se
lo si fa, ciò avviene in modo inappropriato poiché si
tratta di uno spreco di risorse dovuto ad interventi
fallimentari che aumentano il debito statale e quello
tra Italia ed Europa. Un intervento efficace, dunque,
aiuterebbe l'Italia stessa ad uscire dalle difficoltà
economiche.
Un altro fattore che affligge il nostro paese è lo spreco di denaro pubblico anche a causa di rappresentanti statali che ottengono risorse economiche e
vantaggi sociali che gravano sulle nostre spalle: una
proposta appropriata sarebbe, quindi, un controllo
più accurato prima di usare risorse preziose, ma sopratutto una Camera il cui scopo sia gestire e assicurare l'efficacia degli interventi finanziari e, in caso
negativo, bloccarli tempestivamente per evitare
sprechi; infine, presentare una manovra efficace da
realizzare dopo la presentazione alle Camere ed attuare così un piano funzionale e parsimonioso. Che
sia il momento di cambiare le cose in Italia?
Michele Cancascì
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SUL TERRORISMO
Il termine terrorismo si può intendere come l'uso di violenza finalizzata a incutere terrore nei membri di
una collettività, più o meno evoluta, organizzando attentati, rapimenti, dirottamenti aerei e azioni simili.
Questa è una delle tante definizioni che possiamo trovare cercando online dai nostri telefoni cellulari o dai
nostri computer.
Negli anni abbiamo affrontato vari tipi di terrorismo: politico, militare, religioso, ecc.
Negli ultimi anni, però, sono usciti molto allo scoperto i terroristi islamici. Secondo il loro pensiero, la religione islamica è l'unica vera non contaminata dalle parole dell'uomo. Essi si considerano gli unici veri musulmani, coloro che incarnano il vero pensiero di Allah, ovvero quello di sterminare le persone credenti in
altre religioni, reputate impure. Nonostante questo, essi trovano pensieri contrastanti anche tra gli altri
componenti della loro comunità religiosa. Gli Imam (i sacerdoti degli islamici), infatti, sono completamente in disaccordo con questo estremismo religioso poiché, secondo loro, Allah non avrebbe mai riportato
questo nel Corano. Nonostante queste accuse, i terroristi non arretrano di un passo e, anzi, continuano ad
avanzare invadendo Stati e città e soggiogandoli con la forza. Negli ultimi tempi hanno attaccato nel cuore
dell'Europa, due volte in Francia e una in Belgio. Le vittime di questi tre attentati sono 176 più altre centinaia di feriti. Gente innocente che stava per prendere il volo per una vacanza da Bruxelles oppure voleva
passare una serata con gli amici in un locale parigino. Vite che non torneranno indietro per un’esagerata
smania di potere. Bisogna trovare un modo per fermarli, il prima possibile! Forse sottovalutiamo il problema perché pensiamo che Parigi e Bruxelles siano posti lontani, lontani dalla nostra routine, dalla nostra
famiglia e dai nostri amici, ma ci sbagliamo: ci possono attaccare in qualsiasi momento e dove vogliono
loro, può essere Parigi come Londra o Roma, per questo la minaccia è grande e deve essere affrontata, più
che con le armi soprattutto con la parola, con la stampa, con la cultura, portando la luce della conoscenza
e della bellezza nelle stanze buie dell’ignoranza. Bisogna combattere a testa alta e senza paura! Si sbaglierebbe, però, a dire che ogni musulmano sia un terrorista, e che basterebbe far chiudere moschee e rimpatriare ogni islamico per risolvere il problema, poiché così facendo si creerebbe solo astio nei confronti di
questa religione e dei suoi fedeli. Ripeto: il terrorismo va combattuto con l'istruzione, per cui bisogna avere un'idea ben precisa, senza dar retta a politici o pseudo-esperti di turno che non sempre danno informazioni vere, ma leggendo e approfondendo la conoscenza della situazione attuale e documentandosi con
esattezza.
Manfredi Mavaro
Recensioni gite
“MONELLI MA EDUCATI !”
Quest’anno le classi del I, III e V Liceo dell’Istituto Tecnico Economico hanno svolto lo stage aziendale presso
Modica e Ragusa, durato tre giorni dal 26 al 28 aprile. L’obiettivo è stato quello di vedere applicato ciò che abbiamo appreso nel corso di quest’anno scolastico: conoscere alcune realtà aziendali, la loro produzione, il fatturato e confrontarle con quanto abbiamo studiato.
Arrivati a Modica verso l’ora di pranzo del 26, dopo esserci sistemati nel magnifico Hotel Modica Palace e aver
pranzato, siamo andati a visitare l’Azienda Dolciaria Rizza per ammirare la produzione del tradizionale cioccolato modicano. Questo particolare cioccolato è granuloso, opaco, senza conservanti e per produrlo utilizzano
soltanto tre ingredienti: fave di cacao, zucchero e vino di Marsala. Questo prodotto, inoltre, ha anche qualità
antiossidanti. In questa azienda producono 40 tipologie di gusti fino a 10.000 tavolette al giorno. Per ogni tavoletta occorrono 40 fave. Inutile narrarvi la nostra ammirazione e spasmodica attesa per la degustazione finale!
In serata, dopo aver cenato, siamo rientrati in hotel per il pernottamento, non prima però di aver svolto il tipi-
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co rituale di una scolaresca in viaggio d’istruzione: un bel po’ di baccano. Commento dei professori:
“Monelli ma educati !”.
La mattina seguente ci siamo trasferiti in pullman a Chiaramonte Gufi in provincia di Ragusa per visitare
l’Azienda Conserviera Agromonte che produce principalmente salsa di ciliegino siciliano. Lì ci hanno mostrato come questo viene selezionato, lavato e calibrato e poi posizionato sul nastro trasportatore che lo
porta nel forno per far sì che si essicchi.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Vittoria per conoscere l’Azienda Agriplast, famosa per la produzione di
imballaggi.
Al rientro in hotel, abbiamo fatto un bagno nella bellissima piscina e dopo cena siamo andati in un oratorio
a Modica nel quale ci hanno raccontato la storia di Antonino Baglieri: un signore che, da giovane, ha avuto
un incidente che lo ha paralizzato interamente e a causa di questo handicap è morto a circa 50 anni. La sorella ci ha testimoniato la sua fede che oggigiorno lo sta portando al processo di beatificazione.
Il terzo giorno siamo andati a visitare l’Azienda Magazzè che si
occupa dell’allevamento di bufale e produzione di latticini e lì
ci siamo fermati per pranzare con i loro prodotti a km 0. Finito
di pranzare, siamo saliti sul pullman destinazione Palermo ma
con una sosta premio presso il Fashion Outlet Village, dove
abbiamo girato per i negozi. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a scuola e dal quel momento è terminato il nostro divertimento.
Il viaggio nel suo complesso è stato davvero bello e interessante: conoscere queste aziende ci ha entusiasmato. Questa esperienza è stata anche divertente perché ci ha permesso di socializzare e stringere amicizie con altri compagni e compagne di altre classi. Un ringraziamento speciale ai nostri insegnanti accompagnatori: la professoressa Debora Smeraglia, i professori Fabio Mattaliano, Antonio Palermo, Vincenzo Sciacchitano.
Filippo Artioli
VIAGGIO NATURALISTICO, PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO...
I giorni 6 e 7 maggio, noi del 1º scientifico A insieme al 1º classico A, accompagnati dai professori
Milazzo e Semilia, abbiamo partecipato allo Stage Naturalistico al Parco delle Madonie, avente
come programma "Il progetto Geologia e Acque Fluviali".
Lo scopo della gita é stato quello di approfondire le nostre conoscenze riguardo lo studio della
fauna e flora marina, attraverso uno studio meno tradizionale perché basato interamente sulla
pratica.
Siamo partiti giorno 6 mattina alle ore 8.15 da scuola e in meno di due ore siamo arrivati al Torrente Castelbuono nel Parco delle Madonie per dare inizio alle nostre attività.
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Il professore Milazzo ha preparato per noi un'attività molto interessante che ci ha permesso di vivere momenti molto divertenti nonché di grande interesse a stretto contatto con la splendida natura marina che ci
circondava.
Grazie al campionamento e al metodo dell'Indice Biotico Esteso (IBE) delle specie, abbiamo potuto scoprire la biodiversità e l'indice di inquinamento, fattori essenziali per una buona e corretta analisi del fiume.
Il nostro lavoro é stato agevolato grazie ad una guida che ci ha accompagnato per tutto il viaggio e che ha
reso il lavoro da svolgere molto più semplice. Grazie all'analisi dell'acqua siamo riusciti a verificare che il
fiume in questione era poco inquinato grazie all'abbondanza di specie presenti. Successivamente ci siamo
recati al Rifugio Marini di Piano Battaglia per mangiare e prendere sistemazione nelle camere.
Durante il pomeriggio, grazie alla disponibilità della nostra guida, abbiamo potuto ammirare gli splendidi
paesaggi pomeridiani ricolmi di storia e di bellezza presso il sentiero della Battaglietta e dell'inghiottitoio
carsico che hanno occupato il nostro tempo fino a sera. Siamo rientrati in albergo e dopo avere cenato
siamo andati fuori ad osservare le stelle. È stato un momento ricco di emozioni perché, data la posizione
poco illuminata, siamo riusciti a individuare le costellazioni del Piccolo e Grande Carro e del più luminoso
corpo celeste, la Stella Polare. L'indomani mattina siamo partiti verso le 8.30 per dirigerci verso la Riserva
Naturale Orientata di Montecapodarso (Caltanissetta) dove abbiamo analizzato le acque salmastre del
Fiume Salso e ci siamo accorti che, a differenza del torrente Castelbuono, l'analisi delle acque dimostrava
un grave inquinamento dovuto alla minore presenza di specie marine.
Successivamente ci siamo diretti in un posto vicino il torrente per pranzare e, a causa della pioggia imprevista, ci siamo diretti verso il pullman per fare rientro verso Palermo .
Claudia Lo Cascio
...E PUNTO DI VISTA CLASSICO
Nei giorni 6 e 7 Maggio le classi 1° Classico corso A di cui faccio parte, e il 1° Scientifico corso A, sono andate in
gita d’istruzione sulle Madonie per vivere un’esperienza naturalistica. La prima tappa è stata presso il fiume
Castelnuovo, dove abbiamo effettuato un campionamento delle acque utilizzando il metodo IBE, che ne qualifica il livello d’inquinamento. Nel pomeriggio, dopo una breve sosta al rifugio Marini, abbiamo fatto
un’escursione a Piano della Battaglietta per ammirare il fenomeno del carsismo. Il giorno dopo, invece, sono
state esaminate con lo stesso procedimento di campionamento le acque del fiume Imera Meridionale, che ha
evidenziato, a differenza del primo, un elevato grado d’inquinamento. Questa esperienza è stata molto gratificante per tutti e a me è piaciuta molto, poiché mi ha aiutata ad avvicinarmi alla natura e a capire che luoghi
come questi devono essere protetti perché sono considerati non solo dei “doni” della natura ma anche luoghi
dove trovare pace e serenità.
Veronica Mariani
Angolo poesie
“DISTANZA”
Io non so niente di te
Tu non sai niente di me
Non sai quante volte ti penso
Non sai quanto desidero poter sentire veramente la tua voce
Tu non sai quante volte ho maledetto il destino per avermi fatto conoscerti.
Tu non lo sai.
Sogno i tuoi occhi color verde come smeraldo,
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Troppo distanti per potersi posare su di me.
Sogno i tuoi capelli ricci sempre scompigliati come se fosse passato un uragano.
Troppo lontani per poterli toccare.
Sogno un giorno poterti vedere e avere veramente,
troppo difficile per potersi realizzare.
Tu non sai quante volte ho maledetto il destino per avermi fatto conoscerti.
Tu non lo sai.
Se due persone non potranno mai stare insieme,
Perché Dio le fa conoscere?
Se i loro occhi non si sono mai visti e le loro bocche toccate,
perché, dimmi, perché Dio li fa incontrare?
Non lo so, io non lo so il perché: ed è proprio questo il problema.
Io non so niente di te.
E tu purtroppo…
Tu purtroppo non sai niente di me.
Flavia Triassi
“LA GENERAZIONE”
Siam la generazione dei ribelli,
la generazione dei bei vestiti e bei capelli,
la generazione dei risvoltini sui jeans
delle Hogan, delle Nike e delle Vans.
La generazione del primo bacio a 12 anni.
La generazione della prima volta a 16 anni.
La generazione delle sigarette, dell’Alcool, e del divertimento
La generazione delle canzoni cantate a squarciagola,
La generazione che spesso è incompresa e si sente sola.
La generazione delle esperienze premature
La generazione che è soggetta a troppe congetture
La generazione delle corse sotto la pioggia come ghepardi
La generazione dei voglio un cane, un gatto o dei pappagalli.
Siamo la generazione dell’amore finto
Quello per il quale nessuno di noi ha mai vinto
Siamo la generazione della droga e della discoteca
La generazione dei capelli con le mash e con la piega
Siamo la generazione del “Samsung o iPhone?”
Giudicandoci per la moda e non per quello che sono
Siamo la generazione social di Facebook, Whatsapp e Snap
La generazione delle belle foto con i filtri
Siamo la generazione delle parlate a distanza
dove si ascolta con gli occhi e non si capisce abbastanza
Siamo la generazione dell’amicizia e degli abbracci
la generazione dell’iniziale sui catenacci
Siamo la generazione del motore e della macchinetta
Quella che prende il patentino con troppa fretta
Siamo la generazione della delusione e del timore
La generazione che dell’amore ne vogliono sentire il tepore
Insomma siamo la generazione dove ogni esperienza deriva
da un errore.
Matteo Guercia
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