Esoterismo dei Colori – Parte seconda
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Esoterismo dei Colori – Parte seconda
cristiani“Eden”,edaltriinsvariatidiversimodi(2). Ilriferimentoèadunacondizioneperdutadipienezzaeperfezionedell’essere,cheèstata scissa (mito del giardino perduto dell’Eden) con la creazione della dualità e con la conseguentenecessitàdiunpercorsodi“riunionediciòcheèsparso”(Guenon). Una delle vie di ricostruzione dell’unità e della perfezione sembra essere proprio l’Arte, perché facilita l’astrazione e la spiritualizzazione. L’artista vero, in particolare il pittore dallametàdell’800adoggi,inconseguenzadell’impattochel’artehasubitodainvenzioni scientifiche come la fotografia e il cinema -che hanno costretto i pittori a reinventare il loro mestiere-, non rappresenta più oggettivamente la realtà, ma cerca di cogliere soggettivamente,dalpuntodivistadell’artistaesecondolasuacapacitàesensibilità,ciò che di profondo esiste ed è innato nell’oggetto che l’artista stesso vede o vuole rappresentare ovvero la verità nascosta e velata dalla materia, e ciò viene fatto trasfigurandoi2elementichecaratterizzanoillavorodelpittore:formaecolore. Attraversolatrasfigurazionediquestielementièpossibileperl’artistaconferireall’opera “ilgradodesideratodiriproduzionedelreale”(3),cioègraduareilprocessodiri-velazione delmondosuperiorecheegliintuiscenellapropriainteriorità. QuestopercorsohaportatoungrandedellastoriadellapitturacomeWassilyKandinskya teorizzare,inqueltestostraordinariochesichiama“Lospiritualenell’Arte”,unsignificato spiritualeesimbolicodeicolori,connessoallalorotonalità,alloro“suono”edalconcetto dimovimento. Poiché la pittura non è più fatto oggettivoma simbolico (prima lo era solo l’arte sacra), ecco che Arte e Spirito si fondono in quella che gli studiosi della materia chiamano semeiotica figurativa: una organizzazione dello spazio pittorico del tutto autonoma rispetto all’oggetto della rappresentazione; quello spazio è visto come lo sfondo su cui l’Artistarappresentasimbolicamentel’essenzaprofondadellarealtà,oltreilvelo. Insintesi,una“mappaturadellarealtàtrascendente”: “Vediamocosìcheiproblemigrandiepiccolidellapitturadipenderannodall’interiorità.La via che percorriamo, e che è la nostra più grande fortuna, ci porterà a non basarci più sull’esteriorità,masulsuoopposto:lanecessitàinteriore.Anchelospirito,comeilcorpo,si rafforza e si sviluppa con l’esercizio. Anche lo spirito, come il corpo, diventa debole e impotenteselotrascuriamo. Lasensibilitàinnatadell’arteèappuntoiltalentoevangelico, chenondeveesseresotterrato.L’artistachenonsfruttalesuedotièunservoinutile.Perciò non solo non è un male, ma anzi è indispensabile che l’artista conosca l’origine di questi esercizi. E l’origine è la valutazione oggettiva del valore interiore della materia, cioè in questocasol’analisidelcoloreedeisuoieffettipiùomenogenerali”(4). Lecombinazionicaldo-freddo-chiaro-scuroacuifariferimentoKandinskycorrispondono perfettamenteallediversevibrazionidellelunghezzed’ondaedellefrequenzedellaluce:i toni verso l’infrarosso, ci dice la scienza profana,implicano temperature più alte, quindi 6 più calore, più dinamicità e radiazioni spettrografiche più chiare, mentre i toni verso l’ultraviolettocomportanotemperaturepiùbasse,menodinamicitàecoloripiùscuri. EdèsignificativocheKandinskyassociaicoloriisuoni,proprioperchésitrattainfondodi vibrazioni della luce. E tutte le vibrazioni emettono delle frequenze, in quanto sono il frutto di movimento, ed il movimento emana energia che è vibrazione, frequenza. Le frequenze producono rumore. Quelle emesse dalla materia sono talvolta così basse che nonesistonoapparecchiatureadatteperregistrarneilsuono.Malefrequenzeesistono. Lavibrazionec’è. Perfino i cristalli interni ad un materiale apparentemente inerte, nel disporsi diversamenteasecondadeglistimoliesternicomeadesempiolatemperatura,emettono una vibrazione conseguente al movimento da loro effettuato per costituire un diverso allineamento,equindinecessariamenteemettonounsuono,sebbenenonregistrabileallo statodell’arte.Perchéi5sensi,ancheseespansiamezzodellatecnologia,nonbastano. Edinsiemeaisuoni,entraingiocoilmovimentoin3ordinidicontrasti,alcentrodeiquali Kandinskymettel’osservatorechelivaluta:unprimomovimentolungol’asseorizzontale, in allontanamento o avvicinamento; un secondo movimento rotatorio centrifugo o centripeto;unterzomovimentointeriore/esterioresulpianospirituale. Secondo la teorizzazione dell’Artista, i colori caldi, che noi sappiamo tendenti verso la sfera dell’infrarosso e che associamo alle alte temperature, danno l’impressione di avvicinarsiallospettatoredirigendol’occhioversoilcentro;quellifreddi,tendenti verso l’ultravioletto, sembrano allontanarsi dall’osservatore portando l’occhio verso l’esterno conunmovimentocentripeto. Poicisonoicoloridell’introspezione(3°movimento):ilverde,chesimboleggialastabilità (colonnaJ)eilrossochesimboleggial’azione(colonnaB). Ai 2 estremi di tale scala di dinamicità ci sono i 2 non colori, il bianco dal lato dell’infrarosso e il nero dal lato dell’ultravioletto: dal freddo e dal nero (negredo) attraverso l’introspezione ed il rosso (rubedo) si giunge alla pura luce ed al bianco (albedo). 5.RAFFRONTOTRAVISIONEDIKANDINSKY,VIAMASSONICA,VIAALCHEMICA E’ un percorso non convenzionale dal puntodi vista alchemico, più simile alla logica del percorsomassonico,spessoritenutocoincidenteconquelloalchemico,laddovemisembra invece di poter riscontrare un metodo ed un percorso spiritualmente e logicamente diverso. Il percorso alchemico si stabilizza nell’opera al rosso, chesecondo Kandinsky è il colore dell’introspezioneattiva,alcentrodellasuavisionecromatica. Nellasuateorizzazioneartistica,Kandinskysembradapprimaconfermareepoiinvertire inrealtàanchequestaipotesidipercorso,comeseilbiancofossel’inizioenonilpuntodi 7 arrivodellamateria: “In particolare il bianco, che spesso è considerato un non-colore (soprattutto grazie agli Impressionistichenonvedono«nessunbiancoinnatura»)èquasiilsimbolodiunmondoin cui tutti i colori, come princìpi e sostanze fisiche, sono scomparsi. È un mondo così alto rispetto a noi, che non ne avvertiamo il suono. Sentiamo solo un immenso silenzio che, tradotto in immagine fisica, ci appare come un muro freddo, invalicabile, indistruttibile, infinito. Per questo il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto. Interiormente lo sentiamo come un non-suono, molto simile alle pause musicali che interrompono brevemente lo sviluppo di una frase o di un tema, senza concluderlo definitivamente. È un silenzio che non è morto, ma è ricco di potenzialità. Il bianco ha il suono di un silenzio che improvvisamente riusciamo a comprendere. È la giovinezza del nulla,omegliounnullaprimadell’origine,primadellanascita”. Ilbranosulneroèconseguenziale: “Ecomeunnullasenzapossibilità,comelamortedelnulladopocheilsolesièspento,come uneternosilenziosenzafuturoesenzasperanza,risuonadentrodinoiilnero.Daunpunto divistamusicalesipuòparagonareaunapausafinale:dopo,qualsiasiprosecuzioneappare comel’iniziodiunnuovomondo,perchéciòcheconquestapausasiècompiutoèterminato per sempre: il circolo è chiuso. Il nero è qualcosa di spento, come un rogo arso completamente.Èqualcosadiimmobile,comeuncadaverechenonconoscepiùglieventie lasciachetuttoscivoliviadasé.Ècomeilsilenziodelcorpodopolamorte,dopoilcongedo dalla vita. Esteriormente è il colore con minor suono: su uno sfondo nero qualsiasi colore, anche se ha un suonoflebile, sembra forte e preciso. Sul bianco, invece, quasi tutti i colori affievolisconodisuono,eavoltesidissolvono,lasciandosolounadeboleeco”. Maineffetti,solodopolamorteprofananelgabinettodelleriflessionisipuòripartireper ricondurre tutto ad uno, riunendo ciò che è sparso cioè lo spettro dei colori e delle conseguenti vibrazioni e infine giungere al bianco, tornando poi, una volta acquisiti gli strumentipermettereafruttolepotenzialitàdelbianco,alveropuntodipartenzacheè oltrelanostradimensionemateriale,nellaradiazionepura. IlciclodeicolorinellavisionediKandinsky,chevedeilbiancocomepuntodipartenza,si può accettare purché si intenda il bianco come potenzialità, ovvero nel senso di compimentodelmondodellaCreazioneedipossibilitàdipassaggionelmondosuperiore dellaEmanazione,chepreparaasuavoltaalritornonelnonmanifestato. Ma prima di essere punto di partenza per tale salto, quello definitivo, il bianco è stato punto di arrivo del percorso di emanazione, punto di partenza del percorso di discesa nellamateriaepuntodiarrivodelpercorsodiritorno. Ilverdeedilrosso,chesonoicoloridell’introspezioneequindidellavoroiniziatico(ma pursemprenelmondodellaformazione)sicollocanoprimadelbiancolungolastradadi risalita.Perquestoilrossononpuò,differentementedacomerecitailpercorsoalchemico, 8 essere il vertice del perfezionamento, ma solo il punto di massimo sforzo lavorativo nell’elaborazionedellamateria. 6.CORRISPONDENZATRAVIAMASSONICAECOSMOLOGIAUFFICIALE Miparecollegabileaquestacosmologiailconcettoditempociclicotradizionale,incuidei periodi temporali determinati si aprono e chiudono, spesso riattivandosi ex novo ma ad un livello superiore di consapevolezza. Mi pare tuttavia di capire che ogni piccolo ciclo (come potrebbe intendersi quello delle camere azzurre e quello delle camere dell’Arco Reale, all’interno dei quali vi sono i percorsi -microcicli- delle singole camere) è compresoall’internodelciclomaggioredelcolorechesiapreconilnero(gabinettodelle riflessioni del profano) per finire con il bianco (4° velo di Maestro dell’Arco Reale) nel punto spirituale più alto consentito ad un essere vivente, prima di rientrare nell’Emanazionecomepurospirito. Ho pertanto l’idea che il percorso massonico abbia saputo cogliere il meglio dalla spiritualitàdeicoloriedalletecnichealchemiche,rielaborandoquesteultimeinfunzione dei primi, ed in accordo con la cosmologia ufficiale e con la cosmologia del Rito che ripercorriamoognivolta. E vale la pena di riflettere anche sulla funzione dell’esoterismo, questo riunire ciò che è sparso come continuamente e giustamente ripetiamo: l’esoterista, differenziandosi dalle visioniconfessionalipiùusate,pensachelaframmentazioneeladiscesanellamateriasia indispensabileedunquebenefica(epertantononpuòesserefontedicolpadaperdonare) perché necessaria per ritornare all’Eden con consapevolezza, mentre in precedenza visi appartenevainmodoinconsapevole.L’esoteristasachelaconoscenzadelbeneedelmale è indispensabile per scegliere la via del bene e poi essere capace di superare la distinzione: allora l’Eden ha un senso, mentre non ne avrebbe nel caso di paradiso inconsapevole. Eccoperchéènecessariocheilbiancodell’universoprimitivodegradinuovamentefinoal neroiniziale,perpoirisalireecompiersi. Edilcerchiosichiude,usandoleparolediKandinsky:“comeungrandecerchio,comeun serpente che si morde lacoda(simbolo dell’infinitoe dell’eternità) ci appaiono allora i sei colori, che divisi in coppie (viola-arancione; giallo-blu; verde-rosso) formano tre grandi contrasti. A destra e a sinistra stanno le duegrandipossibilità delsilenzio: il silenzio della nascitaeilsilenziodellamorte”. Mirisultachiarounpercorsoaritrosodalneroimmobileattraversoildiveniredelcolore fino al bianco immobile. I non colori sono il punto di inizio e poi la fine del viaggio. Esistonoprimaedopol’epopeadeicolori,nefissanoiterminiinvalicabili. Ilcoloreèallorasuonoemovimentodellamaterianelsuopercorsoditrasformazionetra nigredoealbedo:apartiredallamorte,dalbuio,inizialaspiritualizzazionedellamateria 9 che,perviadell’effettodiallontanamentodall’osservatoretipicodeitoniscuri,finisceper portare ad un superamento della cornice della tela e quindi della superficie rappresentativacheneèilsupportomateriale,cioèalsuperamentodellamateriastessa, inunadimensionechevaoltrei5sensiechepreparal’artistacomeKandinskyel’artefice nelnostrocasoaipassisuccessivi. Dalla nigredo nel gabinetto delle riflessioni si passa attraverso i lavori di Loggia e si alimenta l’atanor che ribolle dove è disegnato il Quadro di Loggia, nel Santo dei Santi delimitatodallePiccoleLuci:vièilfuocodell’intensolavoroiniziatico(rubedo,secondola mia personalissima idea). Ad oriente, si erge il M.:V.:, che nel momento in cui si concludonoilavoriesispegneiltestimone,rappresental’assedelmondoversol’albedo, egli stesso centro immobile in contrasto con il movimento dei Fratelli nel Tempio, al confine con il centro immobile non manifestato. Infatti il M.:V.: della Loggia azzurra è il catalizzatoredelleenergiecheprovengonosiadall’alto(dalleCameresuperiorinelmondo dellaCreazione)chedalbasso(dallavorodeiFratellinelmondodellaFormazione). SecondoillibrodelloZohar,chefungedatestodiriferimentodellamateriacabalistica(5), il Maestro Venerabile-Mikhael-Metatron si pone nel centro del dominio sefirotico, al confinetrailmondodellaCreazione(OlamhaBeriah)equellodellaFormazione(Olamha Yezirah). E’ in quel punto infatti, su Tipheret, che il M.:V.:, assistito dal M.:d.:Cerimonie, portalafiammadelTestimoneperaccenderelepiccoleluci.E’lavoroalchemicoalrosso. Secondolatradizionecabalistica,mentrelaprimatriadedelleSephirothèinconoscibilein quantoattinenteall’intelligenzadivina(“almondo“intellettuale”divino”),èpossibileun rapporto con la seconda triade sefirotica, in cui è centrale proprio Tipheret, che rappresenta la Bellezza dell’Essere Supremo. E proprio per questo, come accennato in precedenza,l’Arteèunodeimezzipiùefficaciperavvicinarsialdivino(6). Tuttocoincide. NellospegnereilTestimoneall’Oriente,incorrispondenzadiKether,ilM.:V.:riconducela Luce alla sua qualità vera e non illusoria di indistinto-uno-indivisibile Luce-TenebraRadiazione,versocuisidirigeillavorodiLoggia. EdilritualefunebredeiLiberiMuratoriloricordaespressamenteinunadelleinvocazioni: “G.A.D.U.,LucediVita.TuttelecosevivonodavantiaTe.PerTeletenebreelalucenonsono che uno. E per te non vi è oscurità. Energia inesauribile che determina ogni materia! Immutabileoriginediognitrasformazione…” Questoavvieneduranteinostriarchitettonicilavori. 7.LAFINEDELPERCORSO Lecameredell’ArcoReale,amioavviso,sipongonolungolacolonnaverticaledell’assedel mondo, che congiunge il M.:V.:/Metatron della Loggia azzurra con il Gran Sacerdote dell’ArcoReale epoicongli stati superioridell’Essere: al verticedellascala(Genesi,28) 10 superato il 4°velo, quello bianco, acquisito il gioiello, bianco anch’esso, compiuta l’operazioneditrasformazione(albedo),siritrovalaparolaperduta:ilNome. TrovareilNomesignificatrovarelaviaperl’EssereSupremo. E’illimitesuperioreinvalicabiledelmondodellaCreazione. Aquestopunto,siègiuntiallimitemassimoconsentitoallamateriaincarnata,aconferma della perfetta inutilità di tutte le altre superfetazioni esistenti dentro e fuori del Rito di York.TuttosicompienellacameradiMaestrodell’ArcoReale. Perandareoltre,bisognaliberarsifisicamentedalcorpoedentrarenellaradiazionepura, risalendo nel mondo della Emanazione fino al non manifestato, all’Uno con l’Essere supremo,chesoloalloradiventaconoscibile. Edognivoltacheiltestimonesispegne,neivarigradiincuisilavora,sièconsapevolidi averripercorsounciclo,cheserveoltrechepernoistessi,peraccompagnarenelcammino chiperlaprimavoltalopercorre. Lamiaconclusioneècheilciclodeicolorinellarealtàmaterialesegueunsuoparticolare andamento,differentedalpercorsoalchemico,macomunqueadimitazionedellaGrande Operaeperfettamenteconformealpercorsomassonico. Fermo, C.:VincenzoDeLauretis BIBLIOGRAFIA (1) Cfr. gli studi di Luca Pietro Congedo, descritti anche nella stampa non specialistica: http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2013-07-19/ecco-perscultronic-materia-suonaanche091535.shtml?uuid=AbOkjZFI. (2) Se ne trova traccia anche nelle teorie gnostiche, ad esempio nei Vangeli gnostici di Nag Hammadi (in particolare, nel cosiddetto “Vangelo della verità”, che paragona il ricordo del mondo di provenienza alla condizione di un ubriaco che si risveglia e torna alla consapevolezza del suo essere. (3) Cfr. la voce di Figurativisation in Greimas-Courtés, 1979 (citato da Valentina Manchia, Profondo come il blu. Per una lettura delle dinamiche dei colori nello Spirituale nell’arte di Wassily Kandinsky in www.ocula.it/files/manchia; questo mio lavoro è fortemente ispirato da tale studio); 11 (4) W. Kandinsky, Lo spirituale nell’arte, Milano, Se Editore, 1989, cap. VI. (5) M. Bizzarri, Simboli della massoneria tradizionale, Atanor, Roma, 2011, pag. 78 e ss; A. Nangeroni, La Cabbala. L’ebraismo esoterico, Xenia Edizioni, Milano, 1998, pag. 74. (6) A. Nangeroni, La Cabbala, cit., pag. 69. 12