Lettera-appello a Barbanente

Transcript

Lettera-appello a Barbanente
LETTERA APERTA – COMUNICATO STAMPA
APPELLO ALL’ ASSESSORE ALL’ASSETTO DEL TERRITORIO DELLA
REGIONE PUGLIA
ANGELA BARBANENTE
A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONE PUGLIA ONOFRIO
INTRONA
AL PRESIDENTE IV COMMISSIONE
AI CAPI GRUPPO
P.C. PRESIDENTE REGIONE PUGLIA
NICOLA VENDOLA
Oggetto: sospensione proposta di Legge bipartisan “Promozione del sistema
golfistico regionale”
Il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” invita la Regione a sospendere la
proposta di legge bipartisan“Promozione del sistema golfistico regionale” firmata
da quattro consiglieri del Pdl (Marmo, Friolo, Palese e Iurlaro), dell'Udc (Negro),
della Puglia prima di tutto (Caroppo), Pd (Donato Pentasuglia) e dell'Idv (Orazio
Schiavone), che prevede procedure amministrative semplificate e "disposizioni
speciali in materia di indici di edificabilità" per la realizzazione di ulteriori impianti
golfistici, anche in aree protette e lì dove ci sono casali abbandonati, in nome del
turismo da incrementare e destagionalizzare. "L'ente locale - …… - sentita la
Regione e d'intesa con gli enti parco nazionali, e gli enti gestori nelle aree marine
protette, favoriscono la realizzazione di impianti golfistici integrati da strutture di
ricezione turistica e residenziale, con gestione connessa a titolo permanente
all'esercizio dell'impianto". (art 7) .
Gli undici articoli, di cui si compone la legge, ammettono agevolazioni per gli enti
locali e le società sportive iscritte alla Federazione italiana golf e, anche, a società e
consorzi a capitale misto o "interamente privato" (art 6)
Si rileva, inoltre, nell’art.10 l’ introduzione ambigua di un vincolo che sembra
essere più un'opportunità per la speculazione edilizia “ E' fatto divieto ai soggetti
privati che costruiscono le strutture ricettive, di vendere sia la totalità sia le
singole parti delle stesse, almeno per i cinque anni successivi alla realizzazione
del campo da golf, fatto salvo il caso in cui l'acquirente compartecipi
finanziariamente alla gestione e al buon mantenimento del campo medesimo".
Il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” oltre a denunciare questo ulteriore
indiscriminato consumo del territorio a beneficio di imprenditori del mattone e delle
multinazionali, non certo dell’economia locale, vuole sottolineare gli effetti disastrosi
che queste mega strutture provocheranno sui Beni Culturali, Ambientali e
Paesaggistici del Territorio sfigurando i complessi storico-archeologici e
paesaggistici stratificati , testimonianze preziose della civiltà contadina, con il
rischio di stravolgimento irreversibile dell'habitat naturale.
In particolare ci allarmano le conseguenze che la realizzazione di questi mega
progetti avrebbero sull’ecosistema della nostra Regione con particolare riferimento al
problema acqua. E’notorio il grande fabbisogno di acqua necessaria per garantire la
vita del prato verde e l’assetata Puglia comunque deve cederne una quantità che, sia
pur ridotta, non può essere inferiore a 2.000 metri cubi di acqua al giorno (vedi
studio della Regione Puglia su Golf e Ambiente, pag.7-8, secondo il quale “È
interessante rilevare che la quantità d’acqua che mediamente serve per irrigare un
campo da golf in una giornata estiva rappresenta l’equivalente del fabbisogno di un
paese di 8.000 abitanti, nonché l’equivalente per la produzione di due tonnellate di
grano”.) , confliggendo con le attività economiche preesistenti (agricoltura e
allevamento in particolare). Dunque un lusso che entra in conflitto con
l’assicurazione dell’uso agricolo dopo quello umano come sancisce art.28 Legge
nazionale n.36 del 5 gennaio 1994, oltre a contribuire al processo di desertificazione.
Infatti, l’abbattimento del manto vegetazionale esistente, l’ eccessivo trattamento
chimico del terreno di un campo da golf possono essere all’origine del processo di
desertificazione”.( Conferenza delle Nazioni Unite svoltasi a Rio De Janeiro nel
1992)Altro rischio ambientale ancora più insidioso, soprattutto per noi pugliesi, è la
salinizzazione delle falde acquifere che si determina quando non viene utilizzata
l’acqua di acquedotti o dighe e si utilizzano pozzi, trascurando che le trivellazioni
per pozzi sono causa diretta del fenomeno di salinizzazione in particolare nella falda
nelle zone costiere. Un esempio, in Puglia,è il campo che sorge vicino al Parco
Naturale delle Cesine (Acaya Golf Club) dove l’abbassamento della falda di acqua
dolce è all’origine della salinizzazione delle acque del Parco”(Regione Puglia, Golf e
Ambiente).
Infine c’è da rilevare l’assenza della valutazione Costi/Benefici, alla sottrazione di
terreno agricolo e forestale, distruzione del paesaggio naturale, bonifica di aree umide
per creare campi da gioco, laghi artificiali, ecc rischio ambientale, non corrisponde
una redditività immediata. Svolgendo una sommaria indagine sulla produttività dei
golf club, ci si accorge che questi impianti si sono rivelati un fallimento Se infatti
l’investimento necessario per la realizzazione di un nuovo campo da golf (18 buche)
si aggira mediamente intorno ai 5 milioni di euro e la gestione può essere stimata in
almeno 300.000 € l’anno, il lungo tempo di recupero del capitale costituisce un alto
rischio per l’investimento, che in tempi di crisi come quella che stiamo attraversando
è quanto meno inopportuno, ma l’arcano si svela se si legano i percorsi golfistici ad
operazioni immobiliari, spesso legate a successive speculazioni edilizie, a ridosso dei
centri abitati. A Toritto (Bari) per esempio fu presentato nel 2003 da un gruppo di
imprenditori un progetto mediante lo strumento degli accordi di programma, che,
assieme al golf, prevedeva250 ville, torre panoramica, albergo da 300 posto, sala
conferenze da 600 posto, ristorante, piscine, beauty farm, campi da calcio , tennis, ecc
Il tutto nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Sito d’Interesse Comunitario e Zona di
protezione speciale.
In base a queste motivazioni il Movimento “Per il Bene Comune Puglia” chiede che
venga sospesa e rigettata la proposta di legge in oggetto in difesa del territorio e del
suo paesaggio e a beneficio delle economie tradizionali agricole e turisticonaturalistiche.
Movimento politico di Liberazione
Per il Bene Comune