A Catherine, Nicholas e Peter, i miei altri contributi alla

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A Catherine, Nicholas e Peter, i miei altri contributi alla
A Catherine, Nicholas e Peter,
i miei altri contributi alla
prossima generazione
Prefazione
PER IL DOCENTE
La mia carriera di studente è stata molto lunga. Ma in quei
20 anni il corso che è riuscito a coinvolgermi di più è stato quello di introduzione alla teoria economica, che mi impegnò per due semestri. Lo affrontai nel primo anno di università e non è esagerato affermare che mi abbia cambiato
la vita.
In famiglia avevamo l’abitudine di discutere spesso di politica, soprattutto a tavola: i problemi della società, e i pro
e i contro delle relative soluzioni, generavano accese discussioni. A scuola, però, mi sentivo attratto dalle materie
scientifiche: la politica mi sembrava vaga, incerta e soggettiva; la scienza mi appariva analitica, sistematica e oggettiva; il dibattito politico non trovava mai fine, la scienza compiva progressi.
Il corso propedeutico di economia politica mi aprì gli occhi su un nuovo modo di pensare: la teoria economica combina le virtù della politica e della scienza; è una vera scienza sociale. Il suo oggetto è la società – il modo in cui gli individui decidono di vivere la propria vita e come interagiscono tra loro – ma l’approccio alla materia è assolutamente
scientifico. Applicando il metodo scientifico ai dibattiti politici, la teoria economica cerca di compiere progressi rispetto alle questioni fondamentali con le quali la società si
confronta.
Sono stato spinto a scrivere questo libro dalla speranza
di riuscire a trasmettere l’entusiasmo per la teoria economica che mi prese frequentando le lezioni del primo corso
di economia politica all’università. La teoria economica è
una materia nella quale alcuni rudimenti possono permettere di compiere molta strada; lo stesso non può essere detto, per esempio, dello studio della fisica o della lingua giapponese. Gli economisti hanno un modo particolare di osservare il mondo: un modo che può essere insegnato nel
corso di uno o due semestri accademici. Il mio obiettivo,
in questo libro, è trasmettere agli studenti questo modo di
pensare e convincerli della sua validità per l’osservazione di
molti aspetti del mondo che li circonda.
Credo fermamente che ognuno dovrebbe studiare le idee
fondamentali che la teoria economica ha elaborato. Uno
degli obiettivi dell’istruzione è informare gli individui sul
mondo, in modo che diventino cittadini migliori. Lo stu-
dio dell’economia, come quello di molte altre discipline,
ha esattamente questa funzione. Scrivere un libro di testo
di teoria economica, perciò, è un grande onore e una grande responsabilità. È un modo con il quale un economista
può favorire un miglior governo e un futuro più prospero.
Come ebbe a dire il grande economista Paul Samuelson:
«Non mi interessa chi scrive le leggi di questa nazione, o
chi ne stila i trattati internazionali, se posso essere io a scrivere i manuali di economia».
Cosa c’è di nuovo nella quarta edizione?
Rispetto ad altri manuali introduttivi di economia, Principi di economia privilegia le applicazioni alla teoria economica formale. La maggior parte dei capitoli è corredata da
analisi di casi che illustrano come si applicano i principi
dell’economia. Inoltre, le schede «Prima pagina» presentano brani di articoli tratti dalla stampa, per mostrare come
lo studio dell’economia possa contribuire alla comprensione dei più importanti temi di attualità. Dopo aver completato il primo corso di economia, gli studenti dovrebbero essere in grado di analizzare i fatti di attualità da una
nuova prospettiva e con maggiore discernimento.
Se è vero che i principi economici sono universali, il modo
in cui vengono applicati cambia nel tempo, seguendo l’evoluzione degli eventi e le iniziative prese dai responsabili
della politica economica per contrastarli o assecondarli. Affinché lo studio della disciplina sia sempre rilevante per
ogni nuova classe di studenti, i docenti di economia devono continuamente aggiornare i propri corsi. La quarta edizione di Principi di economia agevola questo compito, includendo molte nuove analisi di casi e altro materiale di approfondimento.
Le novità del volume sono troppo numerose perché sia
possibile elencarle tutte; ne riportiamo soltanto alcune:
• Una nuova scheda spiega come Bill Belichick, allenatore di football americano, abbia usato la ricerca economica per migliorare la strategia di gioco della propria squadra.
• Una nuova scheda riassume una recente ricerca dell’economista Ed Prescott, vincitore del premio Nobel, che
analizza l’impatto delle imposte sull’offerta di lavoro in
Europa.
XVIII
Prefazione
• Una nuova scheda esamina chi trae un beneficio e chi un
danno dall’aumento dello scambio di prodotti tessili con
la Cina.
• Una nuova scheda analizza i vantaggi economici di dislocare l’attività manifatturiera all’estero.
• Una nuova analisi di un caso descrive le difficoltà che
l’invecchiamento demografico pone al sistema previdenziale e ai conti dello Stato.
• Una nuova scheda spiega come l’amministrazione londinese sia riuscita a risolvere i problemi di traffico con
un nuovo tipo di pedaggio.
• Una nuova scheda esamina come la rapida crescita nel
continente asiatico stia rendendo più equa la distribuzione globale del reddito.
• Una nuova scheda riassume i risultati di studi recenti sulle cause del lavoro infantile nei paesi poveri.
• Una nuova analisi di un caso analizza il problema del rischio morale applicato ai manager delle grandi società
multinazionali.
• Una nuova scheda spiega le determinanti del risparmio
sulla base di quanto previsto dall’economia comportamentale.
• Una nuova scheda considera il problema della mancata
rilevazione dell’economia sommersa nelle statistiche ufficiali.
• Una nuova scheda illustra i differenti tenori di vita della
Gran Bretagna, del Messico e del Mali ricorrendo a tre
eloquenti fotografie.
• Una nuova scheda riporta un articolo dei presidenti del
Mali e del Burkina Faso, che spiegano come una maggiore libertà degli scambi internazionali apporterebbe benefici ai contadini poveri dei loro paesi.
• Una nuova scheda esamina alcuni aspetti caratteristici
delle assicurazioni sanitarie negli Stati Uniti.
• Una nuova scheda discute il problema dell’elevata disoccupazione in Germania.
• Una nuova analisi di un caso valuta la probabilità che gli
Stati Uniti possano sperimentare una fuga di capitali.
• Due nuove schede analizzano le conseguenze economiche dell’uragano Katrina, il primo valutando l’impatto
macroeconomico di breve periodo, il secondo esaminando
le attività di ricostruzione.
• Infine, una nuova analisi di un caso nel capitolo 2 discute
l’esperienza dell’autore quale consigliere economico del
presidente degli Stati Uniti.
Soltanto la versione completa del manuale, comprendente
36 capitoli, include tutte le applicazioni elencate; più avan-
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ti illustreremo le fondamentali differenze tra le tre versioni del testo disponibili.
Oltre ad aggiornare il testo, ho provveduto ad ampliarne i contenuti e a perfezionarne la didattica, sulla base dei
suggerimenti offerti dai molti fruitori dell’edizione precedente. Sono stati apportati numerosi cambiamenti grandi
e piccoli, per cercare di rendere la trattazione più chiara e
agevole per lo studente.
Tutte le modifiche introdotte, e le molte altre che ho esaminato, sono state valutate alla luce della loro brevità. Come
tutto ciò che si studia in economia, il tempo degli studenti è una risorsa scarsa; quindi, tengo sempre a mente una
frase del grande scrittore Robert Davies: «La virtù più importante, quando si scrive, è farla breve e non annoiare nessuno».
Com’è organizzato il libro
Per riuscire nell’intento di scrivere un libro sintetico e gradito agli studenti ho dovuto organizzare il materiale tradizionale dei corsi in modo innovativo. Di seguito espongo
in sintesi i contenuti del libro, in modo da offrire ai docenti un’idea della struttura organizzativa del testo.
Il materiale introduttivo Il capitolo 1, «I dieci principi
dell’economia», introduce lo studente alla visione del mondo condivisa dagli economisti, anticipando alcune delle
idee fondamentali che diventeranno ricorrenti nel testo,
come il costo-opportunità, il pensiero «marginale», la funzione degli incentivi, i benefici del commercio e l’efficienza allocativa del mercato. In tutto il volume ho fatto riferimenti continui ai dieci principi dell’economia presentati
nel capitolo 1 per rammentare allo studente che essi sono
i fondamenti dell’analisi economica.
Il capitolo 2, «Pensare da economista», esamina l’approccio
degli economisti al loro campo di studi, discutendo il ruolo delle ipotesi nello sviluppo di una teoria e introducendo il concetto di modello economico. Vi si discute anche
il ruolo assunto dagli economisti nel determinare la politica economica. L’appendice al capitolo spiega sinteticamente
come vengono utilizzate – e come possono essere abusate
– le rappresentazioni grafiche per aiutare la comprensione
della materia.
Il capitolo 3, «Interdipendenza e benefici dello scambio»,
presenta la teoria del vantaggio comparato per spiegare la
ragione per la quale gli individui e le nazioni stabiliscono
dei commerci tra loro. La maggior parte della teoria economica riguarda le modalità con le quali i mercati coordinano le innumerevoli decisioni di produzione e di consumo che vengono prese in ogni istante in ogni sistema economico del mondo. Come punto di partenza per questa
analisi lo studente può verificare, in questo capitolo, le ragioni per le quali specializzazione, interdipendenza e scambi commerciali possano essere vantaggiosi per tutti i soggetti coinvolti.
Uno strumento fondamentale: domanda e offerta I tre
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capitoli che seguono introducono lo strumento di analisi
fondamentale della microeconomia: domanda e offerta. Il
capitolo 4, «Le forze di mercato della domanda e dell’offerta», sviluppa la nozione di curva di offerta e di curva di
domanda, oltre a quella di equilibrio di mercato. Il capitolo 5, «L’elasticità e le sue applicazioni», introduce il concetto di elasticità e lo utilizza per analizzare tre eventi particolari su tre particolari mercati. Il capitolo 6, «Offerta,
domanda e politica economica», utilizza gli strumenti sviluppati nei due capitoli precedenti per analizzare le politiche di controllo dei prezzi (come l’equo canone e la legge
sul salario minimo) e l’incidenza della tassazione.
Il capitolo 7, «Consumatori, produttori ed efficienza dei
mercati», estende l’analisi di offerta e domanda introducendo i concetti di surplus del consumatore e del produttore. Ciò viene fatto sviluppando il collegamento tra la disponibilità a pagare del consumatore e la curva di domanda e tra i costi del produttore e la curva di offerta. Si procede poi alla dimostrazione che l’equilibrio del mercato
massimizza la somma dei surplus del consumatore e del
produttore. In tal modo lo studente apprende l’efficienza
dei mercati per l’allocazione delle risorse.
A questo punto due capitoli vengono dedicati all’applicazione del concetto di surplus a questioni di politica economica. Il capitolo 8, «Un’applicazione pratica: il costo della tassazione», spiega la ragione per la quale la tassazione
produce una perdita secca e quali sono le determinanti della sua grandezza. Il capitolo 9, «Un’applicazione pratica: il
commercio internazionale», stabilisce chi guadagna e chi
perde nel commercio internazionale e introduce il dibattito sulle politiche protezionistiche.
Ancora microeconomia Avendo esaminato perché l’allocazione determinata dal mercato è di solito efficiente, si
passa a stabilire in quali condizioni l’intervento dello Stato può migliorarla. Il capitolo 10, «Le esternalità», spiega
come gli effetti esterni di attività economiche, come, per
esempio, l’inquinamento possano produrre risultati inefficienti sul mercato e discute le possibili soluzioni, pubbliche e private, al problema di queste inefficienze. Il capitolo 11, «I beni pubblici e le risorse collettive», prende in considerazione le inefficienze provocate dall’assenza di prezzo
per alcuni beni, come – per esempio – la difesa nazionale.
Il capitolo 12, «Il sistema tributario», descrive le modalità
con le quali i governi raccolgono le risorse che sono loro
necessarie per pagare i beni pubblici, presentando alcuni
fondamenti istituzionali del sistema tributario degli Stati
Uniti e discutendo il ruolo di efficienza ed equità nella progettazione del sistema tributario stesso.
I cinque capitoli seguenti sono dedicati al comportamento
delle imprese e all’organizzazione dei settori. Il capitolo 13,
«I costi di produzione», spiega che cosa vada considerato
costo di produzione in un’impresa e introduce le curve di
costo. Il capitolo 14, «Le imprese in un mercato concorrenziale», analizza il comportamento di un’impresa che non
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sia in grado di influenzare il prezzo di mercato e da questo
deriva la curva di offerta di mercato. Il capitolo 15, «Il monopolio», discute il comportamento delle imprese che si
presentano come unico venditore su un mercato, introducendo nell’analisi l’inefficienza del processo di determinazione del prezzo di monopolio, le possibili soluzioni politiche e i tentativi di discriminare il prezzo. Il capitolo 16,
«L’oligopolio», analizza i mercati sui quali sono presenti
solo pochi venditori e utilizza il dilemma del prigioniero
per esaminare l’interazione strategica tra soggetti economici. Il capitolo 17, «La concorrenza monopolistica», prende in considerazione il comportamento delle imprese su un
mercato nel quale molti venditori offrono prodotti simili,
ma non perfettamente identici, e introduce il dibattito sugli investimenti pubblicitari.
I tre capitoli seguenti sono dedicati alla discussione di
temi collegati ai mercati del lavoro. Il capitolo 18, «I mercati dei fattori di produzione», mette in luce il rapporto che
lega il prezzo dei fattori alla loro produttività marginale. Il
capitolo 19, «Retribuzioni e discriminazione», discute le
determinanti del salario di equilibrio, tra cui il differenziale compensativo, il capitale umano e la discriminazione. Il
capitolo 20, «Disuguaglianza del reddito e povertà», esamina il grado di disuguaglianza della società statunitense,
i punti di vista alternativi sul ruolo dello Stato nella ridistribuzione del reddito e i diversi provvedimenti volti ad
aiutare i membri più poveri della società.
Gli altri due capitoli contengono materiale facoltativo.
Il capitolo 21, «La teoria delle scelte del consumatore», analizza il processo decisionale individuale ricorrendo al vincolo di bilancio e alle curve di indifferenza. Il capitolo 22,
«Le frontiere della microeconomia», introduce i temi dell’informazione asimmetrica, dell’economia del processo politico e dell’economia comportamentista. Molti docenti potrebbero decidere di non affrontare tematiche così sofisticate. Ma i docenti che intendessero assegnarli agli studenti, potrebbero volerli affrontare in una fase preliminare: per
questa ragione il capitolo è stato scritto in modo da poter
essere inserito in un corso con la massima flessibilità.
La macroeconomia Il mio approccio all’insegnamento della macroeconomia parte dall’esame dell’economia nel lungo periodo (con prezzi flessibili) prima di passare all’analisi di breve periodo (con prezzi vischiosi). Ritengo che questa organizzazione della materia semplifichi l’apprendimento
per diverse ragioni. (1) L’ipotesi classica di flessibilità dei
prezzi è più strettamente collegabile a quanto appreso attraverso lo studio della teoria della domanda e dell’offerta.
(2) La dicotomia classica permette di spezzare lo studio dell’economia nel lungo periodo in moduli più facilmente «digeribili» dallo studente. (3) Dato che il ciclo economico
rappresenta una deviazione transitoria dal sentiero di crescita di lungo periodo dell’economia, la comprensione delle oscillazioni transitorie è più facile una volta assimilati i
meccanismi dell’equilibrio di lungo periodo. (4) La teoria
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macroeconomica di breve periodo è più controversa di quella di lungo periodo. Per queste ragioni la maggior parte dei
corsi avanzati di macroeconomia seguono questo approccio. Ho ritenuto che gli studenti del corso propedeutico
debbano godere dei medesimi vantaggi.
Tornando ai dettagli, la trattazione della macroeconomia
prende le mosse dalla questione della misurazione. Il capitolo 23, «Misurare il reddito di una nazione», discute il significato del prodotto interno lordo e delle statistiche a esso
collegate che vengono derivate dalla contabilità nazionale.
Il capitolo 24, «Misurare il costo della vita», è invece dedicato alla misurazione degli indici del costo della vita e al
loro utilizzo.
I quattro capitoli successivi descrivono il comportamento di un sistema economico nel lungo periodo, con salari
e prezzi flessibili. Il capitolo 25, «Produzione e crescita»,
esamina le determinanti delle grandi differenze nel tenore
di vita che si possono riscontrare in diversi paesi e, nello
stesso paese, nel tempo. Il capitolo 26, «Risparmio, investimento e sistema finanziario», presenta i tipi di istituzioni finanziarie che agiscono nella nostra economia ed esamina il ruolo svolto da tali istituzioni nel processo di allocazione delle risorse. Il capitolo 27, «Gli strumenti di base
della finanza», introduce i concetti di valore attuale, gestione del rischio e valutazione delle attività finanziarie. Il
capitolo 28, «La disoccupazione», prende in considerazione le determinanti di lungo periodo del tasso di inflazione,
incluse le leggi sul salario minimo, il potere di mercato dei
sindacati, il ruolo del salario di efficienza e l’efficacia del sistema di collocamento.
Dopo avere descritto il comportamento dei sistemi economici nel lungo periodo, ci si rivolge all’analisi, sempre
nel lungo periodo, di moneta e prezzi. Il capitolo 29, «Il sistema monetario», introduce il concetto di moneta condiviso dagli economisti e il ruolo svolto dalla banca centrale
per il controllo della quantità di moneta presente nell’economia. Il capitolo 30, «Crescita della moneta e inflazione»,
sviluppa il collegamento tra crescita della quantità di moneta e inflazione, oltre ad analizzare i costi sociali dell’inflazione.
Nei due capitoli successivi viene sviluppata la macroeconomia delle economie aperte. Il capitolo 31, «La macroeconomia delle economie aperte: concetti e fondamenti»,
spiega la relazione tra risparmio, investimento e saldo della bilancia commerciale, introduce la distinzione tra tasso
di cambio nominale e tasso di cambio reale e la teoria della parità del potere d’acquisto. Il capitolo 32, «Una teoria
macroeconomica delle economie aperte», presenta un modello classico dei flussi internazionali di beni e capitali, facendo luce su svariate questioni, tra le quali il collegamento tra deficit di bilancio e deficit commerciale e gli effetti
macroeconomici dei provvedimenti di restrizione degli
scambi internazionali. I docenti possono desiderare di porre un’enfasi diversa su questo argomento: per questa ragione i capitoli relativi sono scritti in modo da poter essere uti-
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lizzati in modo diverso. Sarà possibile assegnare il capitolo
31, ma non il capitolo 32; o non assegnarli entrambi. Sarà
anche possibile differire l’analisi macroeconomica dell’economia aperta alla conclusione del corso.
Dopo avere completato la teoria dell’economia nel lungo periodo, nei capitoli da 25 a 32, la nostra attenzione si
sposta sulla spiegazione delle fluttuazioni dell’economia nel
breve periodo. Questa struttura semplifica l’insegnamento
della teoria delle fluttuazioni cicliche perché, a questo punto del corso, lo studente dovrebbe già avere solide basi di
macroeconomia. Il capitolo 33, «Domanda aggregata e offerta aggregata», introduce il modello di domanda aggregata e offerta aggregata partendo da alcune considerazioni
sui cicli economici. Il capitolo 34, «L’influenza della politica monetaria e della politica fiscale sulla domanda aggregata», spiega come i governi possono utilizzare gli strumenti
che hanno a disposizione per spostare la curva di domanda aggregata. Il capitolo 35, «Il trade-off di breve periodo
tra inflazione e disoccupazione», spiega perché, controllando la domanda aggregata, i governi sono costretti a scegliere tra inflazione e disoccupazione, analizzando le ragioni
per le quali questa alternativa sussiste nel breve periodo,
perché l’alternativa è variabile nel tempo e perché non esiste nel lungo periodo.
Il libro si conclude con il capitolo 36, «Cinque dibattiti
sulla politica macroeconomica», nel quale vengono analizzati cinque argomenti controversi di politica economica: il
livello appropriato di intervento dello Stato per stabilizzare le fluttuazioni di breve periodo dell’economia; la scelta
tra discrezionalità e regolamentazione dell’azione della banca centrale nella determinazione della politica monetaria;
la desiderabilità dell’inflazione zero come obiettivo di politica monetaria; l’importanza della riduzione del debito
pubblico; la necessità di una riforma tributaria nel senso di
una maggiore incentivazione del risparmio. Per ciascuno di
questi argomenti nel capitolo vengono presentate le ragioni di entrambe le parti, in modo da stimolare la capacità di
giudizio dello studente.
Gli strumenti didattici
Lo scopo di questo libro è aiutare gli studenti ad apprendere i fondamenti della teoria economica, dimostrando la
loro applicabilità al mondo che li circonda. A questo scopo ho fatto ricorso a diversi strumenti didattici ricorrenti.
Analisi di un caso La teoria economica è utile e interessante solo se viene utilizzata per comprendere gli eventi reali. In quasi tutti i capitoli, quindi, è stato introdotto almeno un caso pratico esemplare per la materia trattata.
Prima pagina Uno dei benefici che si possono trarre dallo studio della teoria economica è la capacità di comprendere più approfonditamente – e da un punto di vista inedito – i fatti. Per enfatizzare questo vantaggio, ho fatto ricorso a molti articoli di giornale che, anche grazie a un breve commento iniziale, dimostrano come i principi teorici
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studiati siano applicabili quotidianamente. Alcuni di questi articoli sono editoriali scritti da economisti di spicco.
Post scriptum Queste schede offrono allo studente spunti di approfondimento: a volte si tratta di brevi note sulla
storia del pensiero economico; in altri casi si tratta di chiarimenti e approfondimenti sulle questioni «tecniche» più
ostiche; in altri ancora vengono introdotti argomenti più
avanzati che il docente potrebbe voler trattare per arricchire
il contenuto del corso.
Definizioni dei concetti fondamentali Si è fatto ricorso
al grassetto nel testo in ogni caso in cui un concetto fondamentale viene introdotto per la prima volta; inoltre, una
definizione sintetica del concetto è aggiunta a margine, in
modo da aiutare lo studente a comprendere e assimilare la
materia.
Quick quiz In chiusura di ciascun paragrafo allo studente vengono sottoposte una o più domande che gli permettono di verificare l’effettiva comprensione di ciò che ha appena appreso. Nel caso in cui lo studente non fosse in grado di rispondere a queste domande, è consigliabile che ripassi l’argomento prima di procedere.
Riepilogo In conclusione di ogni capitolo viene proposta
una sintesi dei principali argomenti toccati; tali riepiloghi
costituiscono un eccellente strumento di ripasso e di verifica della preparazione.
Elenco dei concetti fondamentali Alla fine di ogni capitolo è presente un elenco dei concetti fondamentali, con
riferimenti di pagina, in modo che lo studente sia facilitato nella verifica della propria preparazione.
Domande di ripasso Alla fine di ogni capitolo vengono
proposte alcune domande per verificare la comprensione
della materia trattata. Gli studenti potranno utilizzare queste domande per valutare la propria preparazione e prepararsi all’esame.
Problemi e applicazioni In fondo a ogni capitolo è presente anche una sezione nella quale lo studente può applicare quanto appreso a problemi pratici. Il docente potrà
utilizzare questo materiale anche per assegnare compiti o
per avviare discussioni in aula.
Un libro in tre versioni
Quella che tenete in mano è una delle tre versioni disponibili di questo libro. L’editore e io abbiamo pensato di offrire a studenti e insegnanti la possibilità di utilizzare versioni diverse dello stesso manuale a seconda delle esigenze
del corso. Ecco una breve descrizione di ciascuna versione:
• Principi di economia. Si tratta della versione completa del
libro, composta di 36 capitoli, ed è pensata per un corso introduttivo, comprendente sia la micro- sia la macroeconomia.
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• Principi di microeconomia. Questa versione comprende
22 capitoli ed è stata pensata per un corso di base di microeconomia.
• L’essenziale di economia. Questa versione contiene 24 capitoli ed è pensata per un corso che fornisca le nozioni
fondamentali sia della micro- sia della macroeconomia.
PER LO STUDENTE
«L’economia è lo studio dell’umanità nelle sue attività quotidiane». Così scriveva Alfred Marshall, il grande economista ottocentesco, nel suo Principi di economia. Dai tempi di Marshall l’economia ha compiuto molti progressi, ma
questa definizione conserva ancora oggi l’attualità che aveva nel 1890, quando venne pubblicata la prima edizione di
quell’opera.
Perché dovreste, come studenti del ventunesimo secolo,
dedicarvi allo studio della teoria economica? Ecco tre buone ragioni.
La prima è che lo studio dell’economia aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo. Sono molte le questioni che riguardano l’economia e che potrebbero stimolare
la vostra curiosità. Perché è così difficile trovare un appartamento in affitto nelle grandi città? Perché le linee aeree
applicano una tariffa preferenziale a chi viaggia durante i
fine settimana? Perché i grandi attori ricevono compensi
così elevati per recitare in un film? Perché il tenore di vita
di molti paesi africani è così basso? Perché alcune nazioni
hanno prezzi stabili, mentre altre devono fare i conti con
un’inflazione galoppante? Perché in alcuni anni è più facile trovare lavoro che in altri? Queste sono alcune delle domande alle quali un corso di economia politica può dare
una risposta.
La seconda buona ragione è che dedicarsi allo studio dell’economia può fare di voi una persona meglio «equipaggiata» ad affrontare la vita. Ogni giorno siete costretti a
prendere un gran numero di decisioni economiche: da studenti dovete decidere quanti anni dedicare all’istruzione e,
una volta entrati nel mondo del lavoro, dovrete decidere
quanta parte del vostro reddito consumare e quanta risparmiarne e come investire i vostri risparmi. In futuro potreste trovarvi a gestire una piccola impresa o una grande
azienda e a dover decidere quali prezzi applicare ai vostri
prodotti. Lo studio dell’economia non vi renderà automaticamente più ricchi, ma vi potrà offrire strumenti utili per
facilitare i vostri sforzi.
La terza ragione per studiare l’economia è che vi darà una
comprensione più ampia e profonda di quali sono i veri limiti della politica economica. Da elettori, contribuirete a
determinare le politiche che guidano l’allocazione delle risorse nella società e, nel decidere quali politiche sostenere,
vi dovrete porre molte domande che riguardano l’economia. Quali sono gli oneri associati a forme alternative di
tassazione? Quali sono i veri effetti degli scambi commer-
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Prefazione
ciali con le altre nazioni? Qual è il modo migliore per proteggere l’ambiente? In che modo il deficit del bilancio dello Stato influenza l’andamento dell’economia? Queste e altre domande sono al centro dei pensieri e delle strategie dei
politici, sia a livello locale, sia a livello nazionale.
Dunque i fondamenti della teoria economica possono
essere applicati a molte vicende della vita. Il futuro potrà
riservarvi in sorte la gestione di un’impresa, una vita contemplativa, o la carriera politica: in ogni caso lo studio dell’economia si dimostrerà per voi di grandissima utilità.
RINGRAZIAMENTI
Nello scrivere questo libro ho beneficiato del contributo di molte persone di straordinaria competenza. L’elenco di coloro che
hanno dato il loro apporto a questo progetto è talmente lungo
che il fatto che un solo nome compaia sulla copertina del libro
sembra quasi un’ingiustizia.
Vorrei cominciare col ringraziare i miei colleghi nella professione economica, che hanno fornito importanti contributi alla
stesura della quarta edizione di questo manuale e del materiale
supplementare. Nelle valutazioni e nelle interviste che abbiamo
condotto hanno offerto suggerimenti, identificato le difficoltà e
condiviso le idee maturate in tanti anni di insegnamento. Sono
in debito con loro per i diversi punti di vista che sono confluiti
nel manuale. Sfortunatamente l’elenco è troppo lungo per ringraziare anche coloro che hanno contribuito all’edizione precedente, anche se gli studenti che leggeranno l’edizione attuale trarranno ancora beneficio dai loro suggerimenti.
Un ruolo particolarmente rilevante, in questo processo, hanno svolto Ron Cronovich (University of Nevada, Las Vegas) e David Hakes (University of Northern Iowa). Ron e David sono insegnanti scrupolosi; entrambi si sono prestati a un importante
scambio di idee e hanno lavorato duramente con me alla stesura
dei supplementi didattici a questo volume.
Per questa nuova edizione, i seguenti insegnanti e studenti hanno tenuto un diario della loro esperienza didattica quotidiana nel
corso di un semestre, offrendo suggerimenti dettagliati per il miglioramento del testo.
Insegnanti Anne Bunton, Cottey College; Margaret Chapman,
Illinois Wesleyan University; Sean Corcoran, California State University, Sacramento; Susanne Currier, University of Central Oklahoma; Susan Dadres, Southern Methodist University; David
Eaton, Murray State University; Pat Euzent, University of Central Florida; Fred Foldvary, Santa Clara University; Daniel Marburger, Arkansas State University; Jeffrey Michael, Towson University; Michael Nieswiadomy, University of North Texas; Gyan
Pradhan, Westminster College; Thomas Rhoads, Towson University.
Studenti Adam Aft, Anthony Barbato, Jared Podnos e Andy
Shiffman, Indiana University; Bryanna Barrett, Murray State University; Laura Cohen e Juris Pupcenoks, Westminster College;
Cidrick Espejel e Carah Ronan, Southern Methodist University;
Lauren Jeffries, Jennifer Seidel e Bryan Shrode, University of Central Florida; Cameron Alexis Moore, Illinois Wesleyan University; Xuan Thuong Nguyen e Anne Scudder, Santa Clara University; Eric Rader, Stormy Shippy e Kevin Smith, University of
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North Texas; Sarah Ritterhoff e Jyoti Singh, Towson University.
I seguenti revisori della terza edizione hanno fornito suggerimenti
per migliorare i contenuti, l’organizzazione e l’approccio della
quarta:
Rashid Al Hmoud, Texas Tech University; Mark Ashe, Westminster College; Greg Brock, Georgia Southern University; Bruce
Brown, California Polytechnic, Pomona; Tom Casey, DeVry University; Brad Causey, Sycamore High School; Sandy Chau, The
Hong Kong Polytechnic University; Barbara Craig, Oberlin College; Anna Della Valle, Columbia University; Elizabeth Dickhaus,
University of Missouri, Saint Louis; Mike Driver, Farragut High
School; Ali Faegh, Houston Community College; Kent Ford,
Onondaga Community College, Syracuse; Roger Frantz, San
Diego State University; Steve Freeman, Capital High School;
Shailendra Gajanan, University of Pittsburgh, Bradford; Tommy
Georgiades, DeVry University; Larry Hagan, DeVry University;
Phil Holleran, Radford University; Hans Isakson, University of
Northern Iowa; Leo Kahane, California State University, Hayward; Christopher Klein, Middle Tennessee State University; Jim
Lee, Texas A&M University, Corpus Christi; John Lovett, Texas
Christian University; Fiona C. Maclachlan, Manhattan College;
Peter Martinez, Danbury High School; Kate Matraves, Albion
College; Pete Mavrokordatos, Tarrant County College; Tom
Means, San Jose State University; Kim Merritt, Cameron University; Debrasi Mukherjee, Western Michigan University; Chris
Nguyen, Plaza Business Institute; Matt Nowakowski, Minnesota School of Business; Una Osili, Indiana University – Purdue
University, Indianapolis; Kathy Parkison, Indiana University,
Kokomo; Thomas Pogue, University of Iowa; Diane Primont,
Southeast Missouri State University; Lou Quiros, College of
Westchester; James Ragan, Kansas State University; Raymond
Robertson, Macalester College; James Roumasset, University of
Hawaii, Manoa; Udayan Roy, Long Island University; William
Sander, DePaul University; Sue Lynn Sasser, University of Central Oklahoma; Martin Schreiber, DeVry University; Robert
Schwab, University of Maryland; Juha Seppälä, University of Illinois; William Seyfried, Winthrop University; Tim Sloan, Jenks
High School; Kenneth Smith, Millersville University; Abdulhamid
Sukar, Cameron University; Phillip Szmedra, Georgia Southwestern State University; Serena Tong, Long Island Business Institute; Jogindar S. Uppal, State University of New York, Albany;
Walter Wessels, North Carolina State University; Kathryn Wilson, Kent State University; Sheng-Ping Yang, Wayland Baptist
University; Bassam Yousif, California State University, Fullerton.
Dai seguenti insegnanti ho ottenuto un feedback accurato su specifici elementi nel testo, inclusi i problemi e le applicazioni a fine
capitolo:
Josiah Baker, University of Central Florida; J. Ulysses Balderas,
University of Colorado, Boulder; King Banaian, Saint Cloud State
University; Bruce Brown, California State Polytechnic, Pomona;
Byron Chapman, Ohio State University; Margaret Chapman,
Illinois Wesleyan University; Basanta Chaudhuri, Rutgers University; Sean Corcoran, California State University, Sacramento;
Christopher Cornell, Fordham University; Barbara Craig, Oberlin College; Eleanor Craig, University of Delaware; Susanne Currier, University of Central Oklahoma; Susan Dadres, Southern
Methodist University; Alan Deardorff, University of Michigan;
Stratford Douglas, West Virginia University; David Eaton, Mur-
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ray State University; Can Erbil, Brandeis University; Patricia Euzent, University of Central Florida; Fred Foldvary, Santa Clara
University; Lynn Gillette, University of Kentucky; Phillip Holleran, Radford University; James Hvidding, Kutztown University;
Hans Isakson, University of Northern Iowa; Leo Kahane, California State University, Hayward; Brian Kench, University of
Tampa; Christopher Klein, Middle Tennessee State University;
Todd Knoop, Cornell College; Charles Krusekopf, Austin College; John Lovett, Texas Christian University; Fiona C. Maclachlan, Manhattan College; Thomas Makemson, Webster University; Daniel Marburger, Arkansas State University; Catherine Matraves, Michigan State University; Tom Means, San Jose State
University; Jeffrey Michael, Towson University; Debasri Mukherjee, Western Michigan University; Peter Olson, Indiana University; Drew Parkes, University of Northern Iowa; Jodi Pelkowski,
Wichita State University; Michael Pisani, Central Michigan University; Marlene Reed, Samford University; Thomas Rhoads, Towson University; Raymond Robertson, Macalester College; June
Roux, Salem Community College; Udayan Roy, Long Island University; William Sander, DePaul University; Juha Seppälä, University of Illinois; William Seyfried, Winthrop University; Charles
Sicotte, Rock Valley College; Kenneth Smith, Millersville University; Jogindar S. Uppal, State University of New York, Albany;
Prefazione
XXIII
John Volpe, Trinity College; David Wihry, University of Maine;
Virginia Wilcox-Gok, Northern Illinois University; William Wood,
James Madison University; Sheng P. Yang, Black Hills State University.
L’accuratezza di un libro di testo è di importanza fondamentale.
Anche se la responsabilità di tutti gli errori è mia, sono grato ai
seguenti professori per aver rivisto le ultime bozze con me:
Josiah Baker, University of Central Florida; Ronald Elkins, Central Washington University; Marlene Reed, Baylor University;
Thomas Rhoads, Towson University.
Devo anche un ringraziamento al mio editor «casalingo»: Deborah Mankiw. Come prima lettrice del manoscritto, mi ha dato la
giusta dose di critiche e di incoraggiamenti.
Infine, sono grato ai miei figli, Catherine, Nicholas e Peter, le
cui occasionali e imprevedibili intrusioni nel mio studio mi hanno offerto la necessaria distrazione da scrittura e riscrittura. Oggi
hanno solo tredici, undici e sette anni, ma un giorno cresceranno e forse studieranno i principi dell’economia. Spero che questo libro dia ai suoi lettori un po’ della scienza, del divertimento
e della guida che vorrei desse ai miei figli.
N. GREGORY MANKIW