Scarica - Trekking Italia

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Scarica - Trekking Italia
02/2016
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVA
INDICE
28/29
CORNOVAGLIA,
VERDI SCOGLIERE
17
INSERTO STACCABILE
24
IL REGNO DEI FANES
SENTIERI_METROPOLITANI
GRANDI TREK
TREK DEL WE E GIORNALIERI
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
4
5
6
8
9
10
12
14
LE SERATE DI TREKKING ITALIA
LA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE
IL PROFILO DEI NOSTRI CAMMINATORI
ANTICHE VIE D’EUROPA: LA VIA FRANCIGENA
PERCHÉ ACCOMPAGNO
MAROCCO, LA CAROVANA DEL DESERTO
FOCUS - S_M#02: IL SENTIERO DELLA MILANO POPOLARE
FOCUS - VAL DI MELLO, LA VALLE DEI SASSI
17 INSERTO STACCABILE
SENTIERI_METROPOLITANI
GRANDI TREK
I TREK DEL WE E GIORNALIERI
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
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SENTIERO ROMA
NEL CUORE DELLA MIA VAL D’OSSOLA
ASSOCIATI!
Riceverai i programmi dell’Associazione, potrai partecipare ai trek
di tutte le sedi, avrai l’assicurazione infortuni durante i trek, utilizzerai le nostre attrezzature, dove previste. La quota ordinaria 2016
è di euro 20, per iscriverti invia la quota tramite:
CCP n. 31777204 intestato a Trekking Italia oppure
Banca Prossima, IBAN IT76B0335901600100000011868
Per i soci over 80: prima di iscriversi ad un trek contattate le sedi
per gli aspetti assicurativi.
IL REGNO DEI FANES
ISOLE DELLA CROAZIA
CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE
MEDITAZIONE E TREKKING
EQUIPAGGIAMENTO
ORGANIZZAZIONE
ura
king e della Nat
Amici del Trek
Associazione
CARTOLINE
SEZIONE LOMBARDIA
20122 Milano
via Santa Croce 2
tel. 02 8372838 - 8375825
fax 02 58103866
da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12
[email protected]
www.trekkingitalia.org
Ringraziamo tutti i soci che hanno contribuito alla stesura di
questo catalogo e a donare i pensieri e le immagini delle loro
esperienze sui sentieri.
Il marchio FSC® garantisce che i prodotti acquistati derivano da
fonti gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard
ambientali, sociali ed economici. Trekking Italia ha deciso di farne uso.
EDITORIALE
Il sole non è mai così bello
quanto nel giorno
che ci si mette in cammino.
(Jean Giono)
Un po’ di numeri... perché anche i numeri ci dicono chi siamo.
Nel 2015 i soci della sede di Milano (più correttamente sezione Lombardia) sono stati 1.797, 16 in più del 2014.
Il trend positivo è in crescita: se facciamo una comparazione sul periodo, al 30/03/2015 i soci 2015 erano 1.003, mentre al 30/03/2016 i soci
2016 sono 1.128. Un aumento del 12%.
Hanno camminato nei trek organizzati dalla sede 5.791 partecipanti totali, di tutte le sedi, in 327 trek, per un totale di 1.002 giorni camminati e
14.957 persone/giorno.
Questo ci da un’idea dell’impatto e della portata che ha l’attività della nostra Associazione.
Il nostro obiettivo è diffondere la cultura del cammino: ci interessa che
sempre più persone conoscano il mondo a piedi, meglio se in compagnia, e ci piacerebbe che chi non ha mai camminato inizi a farlo.
Anche per questo sono importanti le iniziative di Sentieri_Metropolitani,
che ci fanno riscoprire un legame con le nostre città attraverso la narrazione delle molteplici storie che vi si intrecciano, percorrendo strade
meno battute che rivelano identità nascoste. Avvicinando allo stesso
tempo al cammino anche i cittadini inizialmente restii.
In effetti la maggior parte di noi ha cominciato così, dai trek giornalieri,
magari quelli più vicini a Milano e più facili... Per poi scoprire che a camminare in gruppo si sta bene, e tornare magari su tracciati un po’ più impegnativi e meno familiari, con sempre più voglia di scoprire e scoprirsi.
Si contatta il socio conosciuto la domenica prima, con cui ci siamo scambiati il numero, ci si dà appuntamento per la prossima... e così si crea
l’Associazione.
Trekking Italia è fatta soprattutto da chi cammina di frequente nei trek
del fine settimana, i nostri soci abituali che ci conoscono e si conoscono.
Ed è per favorire questo sano processo di aggregazione sui sentieri che
un anno fa abbiamo deciso di abbassare le quote dei trek giornalieri, da
12 euro + mezzo di trasporto, a 10 o 8 euro per molti trek.
Oggi abbiamo deciso di fare un nuovo passo in questa direzione con lo
stesso intento, quello di favorire la partecipazione di un sempre più ampio numero di persone, e a più trek.
Troverete anche che nella maggior parte dei casi per i trek giornalieri è
previsto che ogni socio acquisti in autonomia il biglietto ferroviario: gli
strumenti tecnologici hanno reso sempre più facile reperirlo, le tariffe
scontate per over 60/65 rendono più conveniente l’acquisto indipendente per molti soci, mentre invece sono quasi scomparsi i treni su cui si
possa richiedere la tariffa comitiva.
Snellendo in questo modo il lavoro della nostra segreteria operativa, riusciamo a ridurre ulteriormente la quota trek da 10 a 8 euro, e a curare
maggiormente altri importanti dettagli, a favore della qualità del trek.
Da maggio dunque tutti i trek di un giorno avranno un ricarico associativo di 8 euro, a copertura delle spese dirette dell’accompagnatore volontario (viaggio e spese) ma soprattutto indirette (la struttura, il “dietro le
quinte”). Faranno eccezione le escursioni con viaggio in auto, quelle con
destinazione Liguria (dove il costo del treno è alto e quindi va ad incidere maggiormente nella copertura spese del socio accompagnatore),
dove il ricarico rimarrà 12 euro.
Abbiamo mantenuto un trek giornaliero a settimana con biglietto fornito
dalla sede, per non penalizzare chi avesse problemi nell’acquisto, con
ricarico di 10 euro.
L’intento è quello di venire incontro alle esigenze dei Soci, che preferiscono spendere meno ed essere più autonomi.
Attenzione però... sarà sempre necessario iscriversi ai trek telefonando
in sede entro le 12 del venerdì o mandando una mail e attendendo risposta: sapere quanti soci saranno presenti ci consente di organizzare al
meglio il trek, per esempio prevedendo un secondo socio accompagnatore per gruppi più numerosi; verificare che tutti siano soci serve anche
per essere certi che tutto il gruppo abbia la copertura assicurativa, e
camminare tranquilli.
La bella stagione ci aspetta... Buon cammino con Trekking Italia!
Elena Cortellessa
Coordinatrice sede Milano
SEGUICI SU FACEBOOK
Su Facebook, nella meravigliosa Community di Trekking Italia Milano,
puoi trovare le nostre attività, i nostri sentieri d’incontro e i tuoi compagni di trek, le foto e le storie dei nostri viaggi, tante notizie dal mondo
dell’escursionismo ma, soprattutto, tutta la nostra amicizia!
Piace... a tante persone!
MILANO
trekkingitalia.org
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VITA ASSOCIATIVA
APPUNTAMENTI
LE SERATE
DI TREKKING ITALIA
Lunedì 2 maggio
ore 19
via Santa Croce 2
I FILM SCELTI DA ENRICO
via Santa Croce 2
ore 20
NORDIC WALKING:
LEZIONE DI PROVA E APERINORDIC
con Rita e Cristiana
Giovedì 12 maggio
WILD
Giovedì 23 giugno
A SPASSO NEL BOSCO (A WALK IN THE WOODS)
ore 19 - breve lezione- prova al Parco delle
Basiliche
ore 20 - aperitivo autogestito
CAMMINARE IN SINCRONICITÀ
Un modo più sensibile e partecipato di connetterci
con noi stessi, la Natura, gli Altri, il Mondo intorno
a noi
Mercoledì 25 maggio
via Santa Croce 2
ore 19
con Cristina Senappi
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “UNO SPIRITO PURO.
ENNIO DE GIORGI, GENIO DELLA MATEMATICA”
via Santa Croce 2
ore 20,30-22
La “Beautiful Mind” italiana sull’Alta Via n° 2 delle
Dolomiti
Giovedì 19 maggio: il vedere
Giovedì 16 giugno: sentire
Giovedì 7 luglio: l’intuizione
con Andrea Parlangeli, autore
Martedì 7 giugno
via Santa Croce 2
ore 19,30
Giovedì 5 maggio
via Santa Croce 2
ora 20,30-22
DANZE POPOLARI DI GRUPPO
CON APERITIVO AUTOGESTITO
(graditi contributi enogastronomici)
ABBRONZARSI CON MENO RISCHI
con Dott.ssa Anita Cappello e Chiara Blasone
con Massimo Teruzzi
Venerdì 27 maggio
via Santa Croce 2
ore 20
Martedì 31 maggio
via Santa Croce 2
ore 19
DON’T PANIC!
LEGGENDE E VERITA’ DALLA PARTE DEI SERPENTI
ACQUARELLO & CO
con Luciano Lanzarini, erpetologo e proprietario
del Reptilarium di San Marino, e Chiara Blasone
4 trekkingitalia.org MILANO
con Patrizia Incerti e Chiara Blasone
VITA ASSOCIATIVA
STRUMENTI E COMUNICAZIONE
LA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE
DI TREKKING ITALIA: TAPPE E CONTENUTI
DI UN PROGETTO IN REALIZZAZIONE
Paolo Barbieri, responsabile di progetto
Dopo un lungo “cammino” (è il caso di dirlo!) sta finalmente per arrivare in porto il progetto che per brevità
definiamo ”nuovo sito”, ma che in realtà riguarda la progettazione e realizzazione di una nuova piattaforma
digitale integrata che abbraccia sia il sito pubblico propriamente detto (trekkingitalia.org), sia il sistema
gestionale dell’associazione (l’ambiente ad accesso interno chiamato “trekpanel”).
Il progetto “nuovo sito” avrà ricadute importanti non solo sulle
capacità di comunicazione e di interazione con i soci (attuali e
potenziali), ma anche nella efficienza/efficacia di gestione delle
attività caratteristiche (i Trek Classici e Trek Scuola) e di quelle di
supporto tecniche, contabili e amministrative. Un progetto dunque
complesso e impegnativo, anche sotto il profilo economico, ma
strategico per il futuro dell’associazione e reso necessario dalla
consapevolezza che le crescenti esigenze di comunicazione e di
gestione richiedono un rinnovamento complessivo delle dotazioni
esistenti, per mettere l’associazione in grado di mantenere e aumentare il livello di servizio verso i propri soci e
la vasta platea di utenti in rete e agevolando l’organizzazione delle proprie attività tramite soluzioni
condivise online.
A partire da tale consapevolezza il Consiglio
Esecutivo Nazionale aveva deliberato nel giugno
2014 di rinnovare i due siti internet nazionali (istituzionale e scuola) e il sistema gestionale operando
in due fasi, la prima di individuazione di un partner che
ci aiutasse a focalizzare le nostre specifiche esigenze e a
mettere a punto idonei capitolati tecnici da utilizzare per scegliere, nella seconda fase, il soggetto realizzatore della nuova piattaforma digitale. Si è così dato avvio a due procedimenti di gara,
accuratamente documentati: la prima gara ha coinvolto complessivamente 8 aziende del settore e si è conclusa nell’ottobre 2014,
la seconda ha coinvolto 18 aziende e si è svolta tra aprile e luglio
2015. In entrambe le gare l’incarico è stato aggiudicato a Connexia,
società di primaria importanza nel settore della web comunication.
I lavori per la progettazione e la realizzazione della nuova piattaforma digitale hanno avuto inizio nell’ottobre 2015 e si concluderanno entro luglio 2016, sulla base di un piano di lavoro, che ne
definisce in dettaglio tempi e attività. I mesi successivi saranno
dedicati alla formazione interna e alla messa in esercizio del nuovo
sistema, che sarà operativo a tutti gli effetti entro la fine dell’anno.
La conduzione complessiva del progetto è affidata ad un gruppo
operativo di lavoro formato dall’equipe tecnica specialistica di
Connexia e, lato Trekking Italia, da un Comitato di Pilotaggio (CdP),
composto dallo scrivente, che ne è il coordinatore, da Jean-Marie
Bouroche e da Gianluca Migliavacca. Il CdP segue tutte le fasi di la-
voro ed è responsabile dell’approvazione dei work in progress e dei
documenti di analisi e progettazione.
Le attività sono raggruppate in quattro macro aree, per ciascuna
delle quali si sviluppa un ciclo di analisi dei requisiti, progettazione, sviluppo e rilascio: Sito pubblico (inclusa la scuola), Trek Panel
(sistema gestionale), Dashboard (cruscotto reportistica), E-commerce (acquisti e pagamenti on line).
Dopo aver riassunto molto sinteticamente le tappe e la metodologia del progetto, vediamo ora di fornire almeno qualche
flash su contenuti e caratteristiche tecniche. Innanzitutto il nuovo sito sarà centrato sulla relazione
(interattiva) con il socio-utente: ciò si esprimerà
in particolare con la profilazione degli utenti in
diverse tipologie (utente anonimo, utente registrato, socio, socio accompagnatore, insegnante
socio e non socio) per ciascuna delle quali potrà
aversi un accesso differenziato ai contenuti e alle
funzionalità disponibili sul sito. Il socio-utente da un
lato avrà accesso alle esperienze di trekking a lui tendenzialmente più congeniali a livello nazionale (Grandi Trek)
e locale (Trek Giornalieri e Week End), dall’altro sarà indirizzato alla
partecipazione alla vita associativa nelle Sezioni regionali, secondo un approccio che potremo definire “spirito nazionale, identità
locali”.
Di rilievo le funzionalità di associazione e iscrizione ai trek on line,
inclusi i pagamenti. Ciascun utente disporrà inoltre di una propria
scheda utente (my profile, my download area) e potrà inserire contributi fotografici e recensioni ai trek effettuati. I soci accompagnatori disporranno di uno specifico “forum” dedicato. Sotto l’aspetto
tecnico segnaliamo il layout “responsive” del sito, ottimizzato per
i diversi tipi di device (desktop, tablet e smartphone) e l’utilizzo di
piattaforme software opensource leader di mercato (Liferay, Magento). In conclusione l’associazione verrà a disporre di una strumentazione web di comunicazione e gestione tecnologicamente
avanzata e funzionalmente potente e articolata.
Starà poi a tutti noi, ciascuno nel proprio ambito e ruolo, farne l’uso
migliore e sfruttarne le potenzialità: un impegno importante che
nei mesi a venire ci coinvolgerà ai diversi livelli associativi.
MILANO
trekkingitalia.org
5
VITA ASSOCIATIVA
GOOD NEWS
I SOCI DELLA SEDE DI MILANO NEL 2015:
IL PROFILO DEI NOSTRI CAMMINATORI*
Paola Zito e Fanny Gerli
ASSOCIATI NEL 2015
28%
SOCI DA
OLTRE 10
ANNI
19%
DISTRIBUZIONE DEI
SOCI PER ANZIANITÀ DI
ISCRIZIONE
SOCI DA 6 A 10 ANNI
15%
SOCI DA 1 A 2
ANNI
19%
SOCI DA 3 A 5 ANNI
19%
A QUALI TREK SI SONO ISCRITTI QUESTI SOCI NEL 2015?
A seconda del tipo di trek cui partecipano, è possibile raggruppare i
quasi 1.700 soci della sezione di Milano in tre grandi categorie: nella prima categoria, i MORDI E FUGGI, che concentra il 39% dei soci,
rientrano coloro che si sono iscritti esclusivamente a trek di uno o
due giorni (giornalieri o week end). La seconda categoria, i FEDELI
AFFEZIONATI, con una quota del 25%, concentra coloro interessati
sia a trek “brevi” sia a trek “lunghi”, mentre la terza, i VIAGGIATORI
con il 36%, comprende i soci interessati soltanto ai trek di lunga durata.
Sono quasi 1.700 i soci della sezione Lombardia che nel 2015 si
sono iscritti ad almeno un trek organizzato da Trekking Italia. Di
questi, circa il 28% sono soci che in quell’anno hanno per la prima
volta scelto di camminare con l’associazione.
Un ulteriore 19% è costituito da persone che si erano associate a
Trekking Italia nel corso dei due anni precedenti (2013 e 2014): i
soci “nuovi” o comunque “recenti” sono quindi circa la metà del totale.
L’altra metà dei soci è invece rappresentata da persone “affezionate”, che frequentano Trekking Italia da più tempo, e di cui una parte
significativa è socia da oltre 10 anni.
Questi dati mostrano una situazione di equilibrio tra soci “nuovi o
recenti” e soci “affezionati”, ma sarà interessante osservare cosa
accadrà nei prossimi anni, in particolare in quale misura i soci recenti diventeranno soci affezionati.
MORDI E FUGGI
ISCRITTI A TREK
DI 1 O 2 GIORNI
39%
FEDELI
AFFEZIONATI
ISCRITTI A
TREK
DI TUTTE
LE DURATE
25%
VIAGGIATORI
ISCRITTI A TREK
DI 3 O PIÙ GIORNI
36%
LE CATEGORIE DI RIFERIMENTO
MORDI E FUGGI
Per i soci in questa categoria, interessati soltanto ai trek di uno o due giorni, si rilevano 3, 4 giorni di cammino in media per socio nel corso del
2015, un dato molto più basso rispetto a quello che si osserva in riferimento alla categoria “VIAGGIATORI”. Ciò si deve naturalmente al fatto
- forse sorprendente - che anche nella categoria “MORDI E FUGGI” i soci partecipano a pochi trek: durante il 2015, la metà di essi si è iscritta
a soltanto un trek, e il 29% a due o tre trek. Gli iscritti ad almeno quattro trek, che possiamo considerare “fidelizzati”, sono quindi soltanto il
21% del totale.
FEDELI AFFEZIONATI
Risultano decisamente fidelizzati i soci che partecipano a tutte le tipologie di trek, sia di breve sia di lunga durata, a differenza di “MORDI E
FUGGI” e “VIAGGIATORI”. Per questo gruppo, il “tasso di fidelizzazione” è pari al 71% (il 47% dei soci si è iscritto a un numero di trek compreso tra
4 e 10, e ben il 24% si è iscritto a più di 10 trek nel corso dell’anno). Questi soci sono infatti dei gran camminatori, facendo registrare, ciascuno,
una media di 19 giornate di cammino nel 2015.
* le informazioni qui presentate riguardano i soci della sezione Lombardia che nel 2015 si sono iscritti ad almeno un trek, di qualsiasi durata e organizzato da qualsiasi sede. I dati sono stati estratti
dal sistema interno di gestione dei trek nel mese di marzo 2016. Fonte: elaborazione su dati estratti da TrekPanel
6 trekkingitalia.org MILANO
VIAGGIATORI
I soci in questa categoria, che sono effettivamente più viaggiatori che “trekker”, partecipano a pochi trek ogni anno: circa tre quarti di essi si
sono iscritti soltanto ad un viaggio nel corso del 2015. Occorre però considerare che un solo trek di lunga durata corrisponde a molte giornate
di “cammino”. Infatti ognuno di questi viaggiatori ha “camminato” in media 9,1 giorni nel corso del 2015.
DISTRIBUZIONE DEI SOCI PER CATEGORIA E NUMERO DI TREK EFFETTUATI DURANTE L’ANNO
MORDI E FUGGI: ISCRITTI A TREK DI 1 O 2 GIORNI
FEDELI AFFEZIONATI: ISCRITTI A TREK DI TUTTE LE DURATE
50%
29%
29%
17%
47%
24%
76%
VIAGGIATORI: ISCRITTI A TREK DI 3 O PIÙ GIORNI
4%
20%
4%
PARTECIPAZIONE A UN SOLO TREK DURANTE L’ANNO
PARTECIPAZIONE DA 4 A 10 TREK DURANTE L’ANNO
PARTECIPAZIONE A 2 o 3 TREK DURANTE L’ANNO
PARTECIPAZIONE A PIÙ DI 10 TREK DURANTE L’ANNO
VERSO LA FIDELIZZAZIONE...
Sarebbe indubbiamente interessante - nonché utile - indagare sui
motivi che determinano una differenza così accentuata tra la fidelizzazione dei soci che partecipano soltanto ai trek giornalieri (o
week end) e quelli che partecipano anche ai trek di durata più lunga.
In altre parole, per quale ragione i “trekker giornalieri” non partecipano con maggior frequenza alle uscite di uno o due giorni? E perché non partecipano anche ai trek lunghi?
Inoltre, da cosa deriva l’elevata fidelizzazione di coloro che partecipano ai trek di tutte le durate?
È indubbio che la fidelizzazione vada di pari passo con il livello di
“affezionamento” di queste persone a Trekking Italia, ossia da
quanti anni esse sono socie. Dai dati emerge infatti che ben il 45%
dei partecipanti ai trek di tutte le durate è socio da più di 5 anni, il
37% è socio da 1-5 anni, e solo il 18% si è associato nel 2015 stesso.
Per il gruppo dei partecipanti esclusivamente ai trek di un giorno, la
quota di coloro che sono soci da oltre 5 anni è invece decisamente
più bassa, pari al 30%. Questa riduzione va a favore dei “nuovi soci”,
la cui quota quasi raddoppia, raggiungendo il 35%.
SOCI DA OLTRE 10 ANNI
13%
SOCI DA OLTRE 10 ANNI
25%
SOCI DA 6/10 ANNI
17%
SOCI DA 3/5 ANNI
16%
SOCI DA 1/2 ANNI
19%
SOCI DA 6/10 ANNI
20%
SOCI DA 3/5 ANNI
16%
SOCI DA 1/2 ANNI
21%
ASSOCIATI NEL 2015
35%
MORDI E FUGGI
Solo trek di 1 o 2 giorni
ASSOCIATI NEL 2015
18%
FEDELI AFFEZIONATI
trek di tutte le durate
Ciò apre spazio a un’ulteriore domanda: cosa porta le persone ad affezionarsi a Trekking Italia?
La risposta richiede altre analisi per le quali ci piacerebbe avere anche il vostro contributo.
Che cosa vi ha fatto affezionare a Trekking Italia? Che cosa vorreste di diverso per potervi affezionare?
Scriveteci e faremo tesoro dei vostri spunti!
[email protected]
[email protected]
MILANO
trekkingitalia.org
7
VITA ASSOCIATIVA
ANNI IN CAMMINO
2016 ANNO DEI CAMMINI
ANTICHE VIE D’EUROPA: LA VIA FRANCIGENA
Loretta Dante e Giovanni Schiavi
Lungo le strade che hanno percorso i pellegrini si è costruita nel Medioevo la coscienza dell’Europa e della
sua comune identità. La Via Francigena, o Romea, è parte di un fascio di Vie dette anche Vie Romee che conducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Gerusalemme passando per Roma.
Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tomba dell’apostolo Pietro, era
nel Medioevo una delle tre “peregrinationes maiores”, insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per questa ragione l’Italia era percorsa continuamente da pellegrini provenienti da ogni parte d’Europa.
I primi documenti d’archivio che citano l’esistenza della Via Francigena risalgono al IX secolo, mentre nel X secolo il vescovo Sigerico descrisse il percorso di un pellegrinaggio che fece a Roma per ricevere
dalle mani del pontefice il “pallium”, cioè l’investitura a Vescovo di Canterbury. Il documento di Sigerico rappresenta una delle testimonianze più significative della Via Francigena. Nel 990, dopo aver visitato
in due giorni 23 chiese romane, ritornò a Canterbury annotando le 80
“mansiones”, le tappe dove fece sosta.
Il tragitto originario da Canterbury a Roma era di 1.600 chilometri e le
difficoltà incontrate, considerate un atto di penitenza, consegnavano
simbolicamente il pellegrino nelle mani di Dio. La Via divenne strategica
per trasportare verso il nord Europa le merci provenienti dall’oriente,
in particolare seta e spezie, e scambiarle nelle fiere della Champagne
con i panni di Fiandra e di Brabante. Nel XIII secolo i traffici commerciali
crebbero a tal punto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi
alla Via Francigena che si frazionò in numerosi itinerari.
Oggi non si corrono più i pericoli di un tempo e percorrere la Via Francigena è l’occasione per un rinnovato rapporto con la natura e il territorio,
ma anche con la storia, le tradizioni, il folclore del passato e del presente. Il cammino lungo la Francigena rappresenta per i viandanti e i pellegrini moderni un viaggio alle radici della cultura italiana ed europea.
Un viaggio che procede dai pascoli valdostani ai campi arati del Piemonte, dalle acque del Po alle colline dell’Emilia, passando dalle salite
della Toscana alle discese senesi e ai laghi laziali fino a Roma.
Il Ministero dei Beni Culturali ha proclamato il 2016 Anno Nazionale dei
8 trekkingitalia.org MILANO
Cammini, “che rappresenterà il punto di svolta per il turismo italiano:
non più vacanze mordi e fuggi nelle città d’arte italiane, ma una valorizzazione dell’intero territorio nazionale che racchiude in sé perle di
bellezza ancora poco conosciute”. L’intento che il Ministero si propone
ora è da anni la mission di Trekking Italia che scopre e valorizza percorsi e territori poco conosciuti e spesso dimenticati.
Trekking Italia ha già presente nel suo catalogo tratti di cammini storici: la Via Romea, la Via degli Abati, il Cammino di San Benedetto e la Via
Francigena da Pontremoli ad Aulla.
Quest’anno ci si propone di ampliare le offerte e soprattutto di far
conoscere e valorizzare i tratti di Francigena ancora poco conosciuti
dell’antico territorio “longobardum”. Le proposte riguardano percorsi
giornalieri e di weekend per conoscere e riconoscere i segni e le testimonianze dei pellegrini e dei viandanti nostri antenati che per centinaia di anni ci hanno preceduto lungo le strade della Lombardia.
Dormiremo presso le strutture messe a disposizione dalle Associazioni della Via Francigena per essere più facilmente coinvolti nell’atmosfera che caratterizza il pellegrinaggio. Il nostro progetto prevede
l’esplorazione di altri tratti nell’area piemontese ed emiliana.
PROPOSTE IN PROGRAMMA
PIEMONTE - Santhià - Palestro: 7/8 maggio, pernottamento a Vercelli
LOMBARDIA - Palestro - Mortara: 21 maggio
LOMBARDIA - Mortara - Pavia: 11/12 giugno, pernottamento a Garlasco
Valutazione: facile
Viaggio in treno
Pernottamento nelle strutture delle Associazioni della Via Francigena
Soci accompagnatori: Loretta Dante e Giovanni Schiavi
VITA ASSOCIATIVA
ACCOMPAGNARE IN ASSOCIAZIONE
PERCHÉ
ACCOMPAGNO
di Maria Tirico
Trekkers,
sono luminosa, bella e dai bei riccioli biondi; sono dolce e soavemente
incito le ancelle e gli scudieri. Sempre gentile e premurosa; senza scatti
di ira e non mi lascio prendere dalla disperazione.
Pensate forse che io sia Maria? Dopo il trek a Malta potrei essere la ninfa
Calipso!
No, in realtà sono Ulisse... un Ulisse al femminile!!!
Forse oggi è venuto il momento di fare due chiacchiere su questa mia
passione di viaggiare, desiderio di scoperta che mi ha sempre contraddistinto sin dal primo viaggio a 14 anni nell’Unione Sovietica del 1982.
Ho combattuto contro Vulcano: il Piton des Neiges e il Piton de la Fournaise all’isola de la Reunion, percorrendo falsopiani che in realtà erano solo
altopiani. In Perù ho scoperto altre civiltà a Machupicchu, e ho giocato a
dadi Maxime con gli Indios; mi sono avventurata in terre selvagge e inospitali nel GR 20 in Corsica, sopravvivendo alle cimici grazie al Biokill e
valicato la Breche du Roland nei Pirenei emulando le gesta del paladino.
Attraversando i sentieri della bellissima Creta mi sono imbattuta nello
Spirito di Minosse che, con fare alquanto irato, mi chiese: “Oh che ci fai tu
con quel gruppo al seguito?”. “Vieni con me e capirai da solo! Viaggio per
ammirare i tramonti mozzafiato, i fiori dai mille colori, paesaggi sorprendenti nella loro unicità, popoli dai molteplici suoni e sapori, per scoprire
luoghi sempre nuovi, che in solitudine non avrebbero la stessa vivacità
e la stessa intensità”.
A questo punto perché non trasmettere l’entusiasmo ai miei gruppi di
Argonauti ? Questo è uno dei punti di forza dell’Associazione: mirare alla
condivisione e al coinvolgimento appassionato di un insieme di persone
con l’obiettivo di sentirsi bene e in libertà. Organizzazione, programmazione, svolgimento, termine, sembra la griglia di un tema, ma quanto la-
voro si svolge dietro le scrivanie della Trekking!
Per quanto mi riguarda, viaggio dopo viaggio, ho conosciuto persone
fantastiche con cui continuo a condividere momenti di socialità anche
dopo anni di frequentazioni. Eh sì, perché il nocciolo è proprio questo. Le
relazioni sempre più multimediali e sempre meno personali ci rendono
desiderosi di trovare il Vello d’Oro dell’Amicizia, capace di farci sognare e
spartire esperienze che ricorderemo per tutta la vita.
Con spirito di avventura, dormendo in camerate con chi ti russa nell’orecchio, con la sveglia che suona alle sei, o meglio, alle cinque, perché
anticipata da qualche trekker che inizia a far scricchiolare tutti i sacchetti del suo zaino; camminando in montagna, e non avere i piedi, ma i calli
con le dita!
Addormentandoti la sera col ginocchio fuori uso, sei vesciche, otto cerotti, e al mattino, come se nulla fosse, fresca come una rosa, vai a CAMMINARE! ...E avere voglia di camminare!
Naturalmente ho capito il panismo di D’Annunzio con la natura mentre
facevo la pipì da sola in mezzo ad un bosco. Per non parlare di altro...
Capita anche questo a un eroe, ma si sa benissimo che quel male ai piedi
passa in secondo piano davanti a tutti quei sorrisi, a quelle gentilezze
così vere e incondizionate che ogni giorno si danno e si ricevono. Quanto
è emozionante e bello parlare lungo i sentieri, cenare, conoscere persone che ti insegnano ed imparano.
Questa è la storia di Ulisse al femminile che spera di aver lasciato qualcosa a qualcuno, quanto meno di aver dato un po’ di quello che ha ricevuto.
Di quanto ogni trek non sia altro che un inizio, un piacevole inizio, non
una esperienza meravigliosa scollegata dalla vita di tutti i giorni, l’inizio
di un nuovo modo di stare con gli altri.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
MILANO
trekkingitalia.org
9
RACCONTO
MAROCCO, LA CAROVANA DEL DESERTO
ABBIAMO VISSUTO COME NOMADI,
SEGUENDO LE ROTTE DI ALTRI NOMADI
Carmelo Vanadia
Abbiamo attraversato il deserto. Anzi, i deserti! Perché non ne esiste solo uno. Nell’immensa pianura, l’hammada, sono poggiati ordinatamente sassi, lucidi per il sole e il vento. Sulle rocce, come una carezza lunga
un’era, resta impressa la direzione del vento. I sassi si sbriciolano in ghiaia e sembra di camminare sul letto di
un fiume pietrificato. Passaggi stretti tra scheletri di montagne, consumate e nude. Guardano dall’altro lato,
in lontananza, ad altri monti spalmati come loro. A separarli l’infinito plateau.
Ho conosciuto Adid, un cammelliere. Batte con la mano il suo
“djellaba” per togliere qualche ciuffo secco d’erba e si mette fiero
in posa. Migra e lavora con i dromedari da sempre. Non conosce
una parola di francese, solo berbero. Abbiamo bevuto tè alla sera:
ci è bastato scambiarci rassicuranti sorrisi, dicendoci “bismillah”,
accompagnato da lenti cenni della testa. Un pomeriggio, arrivati
finalmente sull’erg, vedo il mio amico che cammina in cima alla
duna. Lo seguo con lo sguardo finché non sparisce oltre il crinale. Il
suo giovane aiutante lo segue anche lui con lo sguardo, accarezza
un dromedario. Mi fa pensare a una leggenda della lontana Mongolia che parla di un’epoca antichissima in cui il cammello aveva un
aspetto altamente fiero ed elegante: una lunga coda rendeva morbide le sue linee e un imponente palco in testa lo rendeva regale e
possente. Il cammello era anche un animale molto generoso ed è
per questo che, quando si presentò a lui un cavallo che gli chiese in
10 trekkingitalia.org MILANO
prestito la sua coda, lui non batté ciglio e gliela diede. Diede in prestito anche il suo bel palco a un cervo furbo, ma con la testa priva
di qualsiasi ornamento: così si presentavano i cervi in quell’epoca
antica. Il cammello fu beffato, perché mai, né il cervo né il cavallo,
tornarono per restituirgli i suoi ornamenti preziosi. Ecco perché il
cammello ha sempre questo sguardo malinconico che guarda l’orizzonte, in attesa di veder tornare l’eleganza perduta. Ho visto che
i dromedari, che invece vivono nel Maghreb, hanno lo stesso sguardo dei loro cugini asiatici. È una malinconia intercontinentale.
Nel deserto ti aspetti di trovare l’assenza della vita. Invece la vita è
forte nel deserto! Altamente specializzata, difficile da sopprimere
anche per i letali 52 gradi estivi.
Ci sono piante e animali che hanno imparato con la calma imposta
dall’evoluzione. Sanno cavare fuori l’acqua da falde profonde e con-
servarla usando la chimica e la fisica dei fluidi oppure chiudendosi
e riducendo al minimo i bisogni. Crescono alte palme da dattero
che fanno ombra a ricchi frutteti e a
curatissimi orti verdi. Cocomeri selvatici, grossi come un pugno, profumano di cetriolo, ma sono amari
al punto che solo le capre e qualche
dromedario inesperto si azzardano a
mangiarli. Alcune piante sono ritte e
orgogliose, ma morbide e gialle; altre
invece hanno un’essenza balsamica,
di un colore verde sbiancato da teneri
peli. Olio per conservare, reti per catturare.
E poi ci sono le persone. Nel deserto
s’incontra molta gente: pastori, allevatori, gruppi di ragazzi sbucati dal
nulla tra le dune che scimmiottano
il modello occidentale, sognando Ronaldo sullo smartphone e chiedendo
soldi. Bambini scalzi e meravigliati,
bambini con la cartella, bambini nascosti dietro alle zampe dell’asino,
altri che invece per attirare l’attenzione ci salivano in groppa, al volo.
Anziani soli, anziani produttivi, anziani babysitter e anziani come mio
nonno. Alcuni, timidi, guardavano da
lontano, altri invece ridevano compiaciuti e sdentati.
In città, a Marrakech, la gente è diversa da quella che s’incontra nel deserto rurale: altre pose, altri sguardi,
altri atteggiamenti, altra simmetria.
Snodo fondamentale di piste carovaniere, è un luogo dove ci s’incrocia
da sempre. La gente del deserto qui
diventa gente di mondo: del sole, della sabbia, dei dromedari restano solo
tracce visibili a distanza. Cammino,
sperduto per le vie del suk, in cerca
di contatti non filtrati con gli abitanti
di Marrakech.
Dopo un lungo viaggio a piedi, un barbiere dagli occhi azzurri e i capelli
d’argento mi ha sfoltito la barba ed
eliminato qualche ciocca di troppo.
Parla un francese precario ma ci tiene a dirmi che è contento di armeggiare sui miei capelli giallissimi. Si è
commosso quando gli ho detto che
mio nonno faceva il barbiere come lui,
nel centro della Sicilia, e che mi piaceva per questo il rumore delle sue
forbici cigolanti.
Un giovane macellaio beve un tè nella
sua bottega piastrellata. La foto del
Re Muhammed VI pare benedire le sue bistecche. Gli dico che somiglia a qualche attore italiano di cui non ricordo il nome. Questo è
sufficiente a concentrare su di lui l’attenzione di altri bottegai. In
breve in molti si avvicinano, esclamando nomi di attori italiani: uno
dice Giancarlo Gianninì! Un altro dice
Francesco Benigno! Un altro Raffaella
Carrà! Alla fine diventa una festicciola
prima di cena dove ognuno dice cose
a caso.
Lontano da tutto il fragore della
piazza, piena di musicisti di strada e
imbonitori, incantatori di serpenti e
scimmie beffarde, cibo e spremute
d’arancia, lontano dai turisti, lontano
dal centro ma anche dal deserto c’è
un signore stanco e fiacco. Mi chiama
con un verso flebile della voce. Allunga la mano secca, chiede la carità. Nel
deserto, in mezzo al mondo rurale,
che in tutto il mondo soffre per l’infinita potenza della cultura industriale, non ho elargito una sola matita.
Viaggiatori-salvatori, con il pesante
fardello del senso di colpa, generiamo
terremoti culturali. La nostra presunta ricchezza ha creato in “loro” una
reale insoddisfazione e la nostra carità cieca il “loro” bisogno crudo. Di
fronte a quest’uomo, però, mi sento
solo, come lui. L’antropologia non mi
serve. La sociologia nemmeno. Così,
protetto dal buio, prendo dalla mia
tasca 20 dirham, due euro, e li poggio
stropicciati sul palmo della sua mano.
Quest’uomo, con il suo viso intarsiato, mi ha benedetto.
Marrakech è il Sud di tutti i sud. Qui ribolle l’umanità che si muove come se
volasse in preda all’estasi, ma che si
siede a terra quando vuole riposare.
Trovi meraviglia dove meno te l’aspetti: al fianco di una porta mangiata dal
vento, nei tappeti che scaldano interi
quartieri, nel cesso di una griglieria
sporca e affumicata, dove la luce taglia il fumo come se modellasse un
diamante e ti viene voglia di aspettare e guardare finché non arrivi la notte. È una città fatta di vene e sangue
pulsante. È energia pura, ancestrale,
chiassosa e fine a se stessa. Respira.
Inspira polvere ed espira luce.
Io e i miei fantastici compagni di viaggio, guidati da Brahim abbiamo sperimentato che il deserto è un concetto
che va sbriciolato, valorizzato nelle
mille sfaccettature che lo compongono. Non c’è spazio che sia vuoto. Non
c’è nulla che sia morto. Viaggiare, ancora una volta, ci ha cambiati
e illuminati.
MILANO
trekkingitalia.org
11
ITINERARI
FOCUS
LOMBARDIA
S_M#02: IL SENTIERO
DELLA MILANO POPOLARE
sabato 21 maggio
Sembra incredibile oggi raccontare che Corso
Garibaldi, ancora alla metà del secolo scorso era
considerato un quartiere popolare. Così come oggi
molti non sanno che l’Isola era considerato un posto pericoloso, abitato dai ranghi più bassi della
società. E che dire della Bovisa operaia, o di Quarto
Oggiaro, quartiere sorto per accogliere la nuova
immigrazione dal sud Italia? A Milano le periferie
sono sempre state nel centro della città. E oggi
della metropoli.
Albergo Diurno Cobianchi
Ermanno, 6 anni sul finire degli anni ‘50. La sua casa di Via Ciovasso, ultimo piano, abbaini,
bilocale, bagni in comune nel corridoio. Esce dal portone, mano nella mano del padre, un po’ di
nebbia e ciottoli che torcono le suole. Sabato, o domenica, indistintamente: il giorno del bagno.
Dove? All’Albergo Diurno Cobianchi, piazza del Duomo. Ecco due storie legate ad una città ancora piccola, popolare ed industriosa, che viveva nel pieno centro cittadino con servizi essenziali
e collettivi. Cleopatro Cobianchi di ritorno da Londra decide di importare una struttura dedicata
alla cura della persona: un riferimento nella città, un luogo di vapori ed effluvi di eau de toilette.
Il progetto “Sentieri Metropolitani” (www.sentierimetropolitani.org) è una infrastruttura leggera
da utilizzare individualmente o in gruppo, grazie
all’ausilio di strumenti (app, sito, mappe). Sentieri
che si arricchiranno nel tempo grazie ai contributi
degli esploratori metropolitani, rendendolo così un
progetto aperto e condiviso. Il progetto ha ottenuto il sostegno di Fondazione Cariplo, di AKU e l’interesse del Comune di Milano, della Regione
Lombardia.
Trek giornaliero
ITINERARIO
Piazza Duomo, Piazza della Scala, Madonnina,
San Sempliciano, Corso Garibaldi, Piazza XXV
aprile, Maroncelli, Bussa, Isola, S.M. della Fontana, Jenner, Boscaiola, Ex Ospedale Bassi, Bausan,
Bovisa, Villapizzone, Negrotto, De Pisis, Parco Villa Scheibler
media tappa 4,30 ore
ascesa: 90 metri - discesa: 70 metri
sviluppo: 13 km
Valutazione: facile
Viaggio con mezzo pubblico
FACILE
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traccia e costruisci con noi la narrazione di
questo sentiero. Come? Quando troverai delle
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12 trekkingitalia.org MILANO
Quarto Oggiaro
Un quartiere popolare al cui centro un brano di città per molti anni dimenticato. Un recinto considerato la più grande piazza di spaccio del nord Italia. Ora, dalle rovine e dalla natura inselvatichita, è rispuntata Villa Scheibler e il suo parco. E grazie alla forte presenza delle associazioni
la vita è ripresa. Come lo Spazio Baluardo con il piccolo locale: è contenitore di un energico
progetto di aggregazione dal basso, gestito da volontari, per i giovani e motore di creatività per
le associazioni della zona.
“A Quarto dobbiamo andarci tutti. Ma non oggi o fra una settimana a fare i turisti dell’orrore.
Dobbiamo andarci, numerosi, il mese prossimo e quello dopo ancora. Non per l’ennesimo albero criminale che crolla, ma per la foresta di legalità che cresce. Rigogliosa.”
Gianni Biondillo
Il borgo “nato sulla Via”: Corso Garibaldi
“Meritano dunque ammirazione, in tanta città e nel suo contado le belle, innumerevoli case. Le chiese consacrate, i borghi, le ville, i municipi, i
mulini, le cascine, le case dei religiosi, le canoniche, i cenobi, e... inoltre gli orti, i frutteti, i prati, le vigne, i pascoli, le selve, le riserve, i fiumi, le
fonti vive, gli eremi”.
Bonvesin de la Riva “De magnalibus Mediolani” (1288).
Non sembra, passeggiando al giorno d’oggi, che si tratti di un borgo fra i più popolari di Milano. Nato a ridosso delle mura medievali e cresciuto
sulla direttrice per le “Groane” milanesi e Como, legando tre grandi insediamenti religiosi: Chiesa del Carmine, San Simpliciano e la “chiesa doppia” di Santa Maria Incoronata, superata la quale si sfociava nel contado attraverso la Nuova Porta Comasina. Borgo “nato sulla Via”, dunque: con
un via-vai di scambi e mercati, casa e bottega, ospitando mano d’opera avventizia nel ramo edile e agricolo. Ora di popolare resta ben poco...
Quartiere Isola
El Lenin, Papillon, El Negrett, Micetto il rosso...
Soprannomi legati ad un mondo e ad un luogo:
un’Isola che c’è, con tutta la sua storia radicata e difesa, dagli strattonamenti di una città
in trasformazione, dagli abitanti del quartiere.
Popolare, artigiana e industriale: le trattorie con
biliardo, le macchine elettriche della Tecnomasio Italiano Brown-Bovery, la fabbrica di pettini
Janecke e quella di saponi Heinemann. Un profilo identitario ben definito: un’eredità, un sentimento attrattivo, che in questi ultimi decenni
l’ha trasformata e l’ha resa esclusiva.
Via Negrotto e la tenda degli indiani
Quante “tende degli indiani” a Milano! Con la carta cittadina alla mano, si può notare come, con
l’accrescimento urbano, nuovi confini si formavano e contenevano la città. Il piano dei trasporti
su ferro circonda la città formando degli snodi alcuni dei quali, seguendo la curvatura ferroviaria,
tracciano delle figure triangolari che i bambini (di qualche decennio fa...), carta geografica alla
mano, chiamavano le “tende degli indiani”. Ora, siamo proprio in una di queste tende: in quella
parte di via Negrotto, superato il ponte pedonale di Villapizzone, compressa dai fasci ferroviari in
cui, anche qui, l’artigianato e la piccola industria sono riusciti ad insediarsi.
La Cascina Boscaiola e la Fernet-Branca
Campagna, siamo in aperta campagna! La Cascina Boscaiola è lì con il suo toponimo a ricordarci il bosco che la circondava e i lieti giochi di
caccia dell’epoca sforzesca. È una superstite...
Sino a qualche anno fa non la riuscivamo a vedere perché assediata dalle attività industriali
legate allo Scalo Farini, avvolta da capannoni
e dopolavori, confinata dalle circonvallazioni
poco rispettose e solo attente a fluidificare il
nuovo traffico di Milano, al carico e scarico delle
merci.
Ehi, cosa è questo profumo intenso?
È una città che cresce sempre più e che dispone le nuove fabbriche nella sua periferia ancora
disabitata. Un’alta ciminiera di mattoni, ora diventata un murales cilindrico che svetta colorato nel cielo, circondata da una sobria fabbrica
con ampie vetrate e alte mura: la Fernet-Branca.
Una storia tutta milanese, con un intruglio
tutt’ora misterioso: un amaro curativo, si diceva allora, di malaria e colera.
MILANO
trekkingitalia.org
13
ITINERARI
FOCUS
LOMBARDIA
VAL DI MELLO
LA VALLE DEI SASSI
domenica 31 luglio
Silenziosa e selvaggia, la Val di Mello è una sintesi
completa di quasi tutti i processi presenti nell’arco alpino. Modellata dal lavoro dei ghiacciai, la valle presenta un tipico profilo ad U con due versanti
molto diversi tra loro. Un lato coperto di boschi fitti
e ombrosi, L’altro sovrastato da immense muraglie di granito dove sopravvivono larici rigogliosi
e faggi secolari. In testa la valle è chiusa da un
ampio circo montuoso dominato dalle pareti del
Monte Pioda (m 3.431) e del Monte Disgrazia (m
3.678). Nel fondovalle s’incontrano numerose cascine e malghe che svelano un passato produttivo. Da molti viene considerata la valle più bella di
tutte le Alpi.
Trek giornaliero
ITINERARIO
San Martino (m 937), Rifugio Rasega (m 1.164),
Casera Pioda (m 1.559), Contrada Piana (m
1.102), San Martino (m 937)
media tappa: ore 3 (escluse le soste)
ascesa: 700 metri - discesa: 700 metri
sviluppo: 13 km
Valutazione: facile/medio
FACILE MEDIO
Viaggio in pullman
EL GIGIAT
Sappi che il Gigiat ci guarda! “El Gigiat, nume
tutelare de esta splendida valle. Buono con lo
homo che natura rispetta, mala sorte a chi lo
trovasse non rispettoso. Onori et gloria a chi
el vedesse e notizia ne desse...”.
Questa scritta campeggia sulla parete di una
casa a San Martino. Ci mette in guardia sul
fatto che la valle è popolata e protetta da una
creatura leggendaria, il Gigiat, dalle sembianze che ricordano il dio Pan, con corna e zoccoli, ma più grosso di statura e soprattutto
puzzolente. Nonostante il suo difficile ruolo
di custode della valle, il suo umore è comunque giocoso. Ama infatti saltare da un picco
all’altro e farsi tosare in primavera da qualche
pastore ignaro. La gente del luogo lo rispetta
molto e in cambio dell’abbondanza nei raccolti futuri lascia ancora oggi qualche grappolo appeso alle vigne o delle mele, qualche
pagnotta di pane e del fieno pulito fuori dalle
stalle.
14 trekkingitalia.org MILANO
CASERA PIODA
SAN MARTINO
m 937
CONTRADA PIANA
RIFUGIO RASEGA
m 1.164
m 1.559
m 1.102
SAN MARTINO
m 937
Sulla via della transumanza
Come lische di pesce, le valli laterali si immettono, verticali e ordinate, in quella centrale. A
differenza di altre valli in cui lo sviluppo è stato determinato dall’essere sempre state vie di
passaggio, il motore dello sviluppo antropico di questo paesaggio è stata invece la transumanza. In passato la valle ospitava numerosi nuclei familiari provenienti dal paese di Mello, nella
costiera dei Cèch, ed era una sorta di “campo base” del percorso di transumanza del bestiame.
Da qui le mandrie risalivano le rigogliose valli laterali per trascorrervi i mesi estivi. I “melàt”
potevano in tal modo prolungare un po’ di più la stagione utile sfruttando i ricchi pascoli della
Valle dei Sassi, rimasti intatti per l’assenza di vie di comunicazione, sia in primavera sia nel
primo autunno.
La Cascata del ferro
Non ci sono miniere di ferro ne particolari depositi ferrosi ma l’onomastica della cascata e della
valle ci permette di sbirciare la storia geologica di questi luoghi. Guardano il rosso ferruginoso
dei sassi che costeggiano il torrente e i grandi bastioni della cascata si ipotizza che questo
colore sia il frutto dell’ossidazione dei minerali presenti nelle rocce. Queste si sono formate nel
quaternario e sono definite genericamente “plutone del Masino”. Sono rocce vulcaniche raffreddatesi in profondità, permettendo ai cristalli di ricomporsi con lentezza. Alte temperature
e forti pressioni le hanno poi “metamorfizzate” facendole diventare granito.
Trovanti...
Lungo tutto il sentiero, in particolar modo nei pressi del rifugio Rasega, saltano subito all’occhio
gli enormi “sassi” ormai inglobati nel paesaggio. Elementi così grandi non possono che essere
stati modellati da forze ancor più grandi: il ghiacciaio ha scavato il paesaggio solcando la valle
ma anche creando una pressione enorme e profonde crepe sulle sue pareti. Al momento del suo
ritiro è venuta a mancare la forza di contenimento e quindi sono avvenuti dei crolli di grossi pezzi di montagna poi trasportati per tutto il territorio. Toccare quel sasso è come essere appesi alle
verticali pareti che costeggiano la valle. Il movimento dei ghiacciai ha creato il paesaggio che a
sua volta, coi suoi sassi, ha influenzato il movimento dell’arrampicata. La valle dei sassi è infatti famosa in tutto il mondo per essere la mecca del boulder. Cos’è il boulder? È una disciplina
dell’arrampicata sportiva che ha portato all’ennesima potenza l’isolamento del gesto tecnico:
niente corde, niente protezioni, niente verticalità, solo passaggi ultra tecnici in orizzontale e
un materasso a protezione delle cadute. Oggi questa disciplina fa parte del tessuto economico
della valle in cui si organizza un importantissimo festival -il Melloblocco- che attira atleti da
tutto il mondo.
Architettura rurale
In contrada Piana è impossibile non notare un enorme sasso piatto. Sul sasso, adagiata, c’è una
casa. Questo elemento del paesaggio è un evidente segnale di come l’adattamento al territorio
sia diventata qui un’arte. Sfruttando le insenature e la solidità della roccia si è potuto ottimizzare sui materiali, costruendo sulle pareti della roccia esclusivamente quelle mancanti. Inoltre,
gli spazi freschi e asciutti si sono rivelati adatti alla conservazione del cibo e hanno in qualche
modo contribuito al perfezionamento di salumi e formaggi ormai considerati delle eccellenze
culinarie.
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PROGETTI
SENTIERI_METROPOLITANI
I SENTIERI DELLE PROPRIE EMOZIONI
Gianluca Migliavacca, responsabile di progetto
E così, dopo un anno di lavoro, siamo arrivati al lancio del progetto. Gli obiettivi che ci eravamo posti sono stati raggiunti: un’applicazione per camminare su Milano e per contribuire alla raccolta di storie, “Passaggio a Nord-Ovest” il libro scritto da Gianni Biondillo e la mappa del SM#01 verso
Nord-Ovest, appunto.
Sono il risultato visibile del lavoro. Ma quanto c’è di invisibile? Nei progetti è sempre così: la parte più interessante è quell’iceberg sommerso di
relazioni, incontri, fogli di calcolo, confronti serrati, risa e suole consumate visti i sentieri e i km percorsi...
È stata un’esperienza che ha superato ogni aspettativa sotto ogni punto di vista. Ma un accento lo vogliamo porre sull’aspetto emozionale. Perché un conto è affacciarsi al Grand Canyon, scendere nelle sue viscere, e godere di “un’emozione naturale”. E un’altra cosa è sbirciare, tra le sbarre,
il cortile della tua vecchia scuola media, o passare davanti alla casa che ti ha visto nascere: ritrovare camminando i luoghi che appartengono alla
nostra sfera personale. I nostri paesaggi interiori. La città, la metropoli è l’habitat che ci ha cresciuto.
Al termine del progetto non possiamo che abbracciare Trekking Italia che l’ha coltivato, la rete delle realtà associative che ha collaborato, gli enti
che l’hanno sostenuto, il Team che l’ha fertilizzato prima e condotto al termine poi.
Grazie
1. La App SENTIERI_METROPOLITANI,
su AppleStore e GooglePlay.
3. PASSAGGIO A NORD-OVEST
di Gianni Biondillo, edito da
Terre di Mezzo, racconta il
SM#01.
2. MAPPA SM#01 - IL SENTIERO DEI
MERCANTI, DELLE FIERE E DELLE
ESPOSIZIONI, 18 km dal Duomo alla Fiera
di Rho.
LE PROSSIME ESPERIENZE
SABATO 30 APRILE
S_M#10: IL SENTIERO DELLE CAVE
SABATO 14 MAGGIO
S_M - ITINERARIO TEMATICO
AL DI LÀ DI BAGGIO: LA CAMPAGNA DI MILANO
SABATO 21 MAGGIO
S_M#02: IL SENTIERO
DELLA MILANO POPOLARE
SABATO 11 GIUGNO
S_M#03: IL SENTIERO
DELLA RENOVATIO URBIS
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
ITINERARI
I GRANDI TREK
mercoledì 6, 5 gg.
Trentino-Alto Adige, NEL REGNO DI FANES
trek itinerante
MAGGIO
sabato 7, 8 gg.
Grecia, ISOLE DI TINOS E MIKONOS
trek residenziale
mercoledì 6, 5 gg.
Slovenia, TRIGLAV: IL TRICORNO SLOVENO
trek itinerante
mercoledì 11, 4 gg.
Inghilterra, LONDRA È UNA MODERNA BABILONIA
trek residenziale
sabato 9, 8 gg.
Trentino-Alto A., LA VALLE DI NON
trek residenziale
sabato 14, 9 gg.
Sicilia, ISOLE EOLIE
trek residenziale
sabato 21, 8 gg.
Malta, MALTA E LE SUE ISOLE
trek residenziale
giovedì 2, 4 gg.
Francia,LE GRAND CANYON DU VERDON
trek residenziale
sabato 28, 9 gg.
Sardegna, SENTIERO SELVAGGIO IN FIORE
trek itinerante
giovedì 2, 4 gg.
Trentino/Alto Adige, SUL CIGLIONE DELL’ADIGE
trek itinerante
sabato 28, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI RAB
trek residenziale
giovedì 2, 4 gg.
Germania, REICHENAU E IL LAGO DI COSTANZA
trek residenziale
sabato 28, 8 gg.
Grecia, GOLE E MARE DELL’ISOLA DI CRETA
trek con bagaglio trasportato.
domenica 12, 7 gg.
Sicilia, ISOLA DI MARETTIMO E ZINGARO
trek residenziale
sabato 28, 8 gg.
Portogallo, TRILHO DOS PESCADORES
trek con bagaglio trasportato
martedì 14, 4 gg.
Olanda,ROTTERDAM: LA BOCCA D’EUROPA
trek residenziale
domenica 29, 7 gg.
Lazio, PARCO DEL CIRCEO E ISOLA DI PONZA
trek residenziale
giovedì 16, 4 gg.
Svizzera, SENTIERI DI GRUYÈRE
trek residenziale.
GIUGNO
sabato 18, 8 gg.
Molise, NELL’ALTO SANNIO
trek con bagaglio trasportato.
Sezione Toscana e Lombardia
mercoledì 1, 6 gg.
Germania, TRAVERSATA DELLA FORESTA NERA
trek con bagaglio trasportato
sabato 18, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE
trek residenziale
mercoledì 1, 5 gg.
Emilia-Romagna/Marche, MONTEFELTRO
L’ELEGANZA DELLA STORIA
trek residenziale
sabato 18, 7 gg.
Veneto, ASIAGO: SETTE GIORNI SULL’ALTOPIANO
trek residenziale
sabato 9, 5 gg.
Lombardia, SENTIERO ROMA
trek itinerante
domenica 10, 7 gg.
Marche/Umbria, UN TREK A QUATTRO ZAMPE
trek con bagaglio trasportato dai muli
sabato 16, 8 gg.
Francia, PARCO DES ÉCRINS
trek residenziale
domenica 17, 7 gg.
Valle d’Aosta, NEL PAESE DEGLI STAMBECCHI
trek residenziale
venerdì 22, 9 gg.
Inghilterra, IL VALLO DI ADRIANO
trek con bagaglio trasportato
sabato 23, 15 gg.
Francia, ILE DE LA REUNION
trek itinerante
sabato 23, 10 gg.
Piemonte, SULLE ALPI LEPONTINE
trek itinerante
sabato 23, 9 gg.
Francia, CORSICA, TRA MARE E MONTI
trek residenziale
domenica 24, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE
trek residenziale
domenica 24, 8 gg.
Austria, I SENTIERI DELL’OTZTAL E LANGEFELD
trek residenziale
sabato 25, 9 gg.
mercoledì 1, 5 gg.
Portogallo, ISOLA DI MADEIRA
Toscana, FIORI E COLORI DELL’ISOLA DEL GIGLIO trek residenziale
trek residenziale
domenica 24, 7 gg.
Trentino-Alto Adige, DOLOMITI: ALTA VIA N° 8
trek itinerante
giovedì 2, 4 gg.
Liguria/Piemonte, LA VIA DEL SALE
trek itinerante
LUGLIO
domenica 24, 7 gg.
Trentino-Alto Adige, VAL SARENTINO
trek residenziale
giovedì 2, 4 gg.
Francia, HYERES E LE SUE ISOLE
trek residenziale
sabato 2, 9 gg.
Inghilterra, CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE
trek con bagaglio trasportato
lunedì 25, 8 gg.
Olanda, PAESAGGI D’OLANDA IN VELIERO E BICI
viaggio&trek
sabato 2, 8 gg.
giovedì 2, 4 gg.
Friuli/Venezia Giulia,TRIESTE, IL CARSO, IL MARE Trentino-Alto Adige, DOLOMITI DI SESTO
trek residenziale
trek residenziale
18 trekkingitalia.org MILANO
venerdì 29, 5 gg.
Piemonte, DOVE... IL VENTO FA IL SUO GIRO
trek residenziale
ITINERARI
I GRANDI TREK
sabato 30, 10 gg.
Trentino-Alto Adige, Veneto,
DOLOMITI: ALTA VIA N° 1
trek itinerante
sabato 30, 9 gg.
Francia, CORSICA MARE E MONTI
trek con bagaglio trasportato
domenica 31, 8 gg.
Trentino-Alto Adige, ORTISEI
trek residenziale
domenica 31, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE
trek residenziale
venerdì 12, 10 gg.
Francia, CORSICA, GR 20 SUD
trek itinerante
venerdì 12, 4 gg.
sabato 10, 8 gg.
Valle d’Aosta, ALTA VIA N° 2 DELLA VAL D’AOSTA Molise, NELL’ALTO SANNIO
trek itinerante
trek con bagaglio trasportato
sabato 13, 9 gg.
Francia, Svizzera, Italia,
GRAND TOUR DU MONT BLANC
trek itinerante
sabato 13, 8 gg.
Lombardia, SEGRETI DELLA VALMALENCO
trek con bagaglio trasportato
domenica 14, 8 gg.
Irlanda, WESTERN WAY
trek con bagaglio trasportato
AGOSTO
lunedì 1, 6 gg.
Trentino-Alto A., PARCO NATURALE ODLE-PUEZ
trek residenziale
sabato 6, 11 gg.
Trentino-Alto A., ALTA VIA N° 2 DELLE LEGGENDE
trek itinerante
sabato 6, 10 gg.
Francia, BRETAGNA, LA COTE D’EMERAUDE
trek con bagaglio trasportato
sabato 6, 10 gg.
Francia, CORSICA MARE E MONTI, IL CLASSICO
trek itinerante
sabato 6, 8 gg.
Trentino-Alto A., ALPE DI SIUSI ALLO SCILIAR
trek residenziale
domenica 7, 9 gg.
Francia, BRETAGNA MEDIOEVALE
trek con bagaglio trasportato
domenica 7, 8 gg.
Trentino-Alto Adige, ORTISEI
trek residenziale
domenica 7, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE
trek residenziale
martedì 9, 7 gg.
Piemonte, NATURA E SAPORI
DELL’ALPE DEVERO
trek residenziale
sabato 10, 9 gg.
Sicilia, ISOLE EOLIE
trek residenziale
domenica 14, 8 gg.
Croazia, ISOLA DI LUSSINO: COSTE E SPIAGGE
trek residenziale
domenica 14, 8 gg.
Friuli-Venezia Giulia, NELLE ALPI CARNICHE
trek residenziale
domenica 14, 7 gg.
Germania, TRAVERSATA DELLA FORESTA NERA
trek con bagaglio trasportato
mercoledì 14, 4 gg.
Inghilterra, LONDRA LA WORLD CITY
trek residenziale
sabato 17, 8 gg.
Croazia, SELVAGGE ISOLE DEL QUARNARO
trek residenziale
sabato 17, 8 gg.
Grecia, SENTIERI DELL’ISOLA DI ANDROS
trek residenziale
mercoledì 21, 4 gg.
Francia, PARIGI LES TRAVERSÉES DE PARIS
trek residenziale
sabato 24, 8 gg.
Malta, MALTA E LE SUE ISOLE
trek residenziale
domenica 25, 4 gg.
Piemonte, LANGHE DAL BARBARESCO AL BAROLO
trek residenziale
lunedì 15, 7 gg.
Veneto, DOLOMITI DI CORTINA
trek con bagaglio trasportato.
sabato 20, 15 gg.
Tanzania, ZANZIBAR, LA COSTA DEI PESCATORI
viaggio&trek
sabato 20, 9 gg.
Inghilterra, CANTERBURY, LUNGO LE ANTICHE
VIE DELLA STORIA
trek con bagaglio trasportato.
sabato 20, 8 gg.
Croazia, MARE E SENTIERI DELL’ISTRIA
trek residenziale.
sabato 20, 8 gg.
Trentino-Alto Adige, LA VAL D’EGA:
trek residenziale
Alla
scoper ta
della
natura
Alla
scoperta
della
natura
2016
Amici
Associazione
g e della Natura
del Trekkin
giovedì 25, 4 gg.
Marche, CONERO E GROTTE DI FRASASSI
trek residenziale
mercoledì 10, 13 gg.
Turchia, DAI MONTI TAURO ALLA CAPPADOCIA
trek con bagaglio trasportato
SETTEMBRE
mercoledì 10, 12 gg.
Germania, TRAVERSATA DRESDA-BERLINO
trek con bagaglio trasportato
venerdì 2, 10 gg.
Scozia, WEST HIGLAND WAY
trek con bagaglio trasportato
CONSULTA IL CATALOGO
GRANDI TREK O IL SITO
WWW.TREKKINGITALIA.ORG
MILANO
trekkingitalia.org
19
VITA ASSOCIATIVA
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
FACILE
FACILEMEDIO
MEDIO
MEDIOIMPEGNATIVO
IMPEGNATIVO
DISTANZA PERCORSA
< 10 km
10/15 km
15/20 km
> 20 km
> 25 km
ORE DI CAMMINO
< 4 ore
< 5 ore
4/6 ore
5/7 ore
• 7 ore
DISLIVELLO IN SALITA
< 300 m
300/600 m
600/900 m
900/1200 m
• 1200 m
DISLIVELLO IN DISCESA
< 500 m
500/800 m
800/1000 m
1000/1500 m
> 1500 m
CARATTERISTICHE
TERRENO
pianeggiante
non sconnesso
(strade bianche)
pianeggiante/sconnesso
(mulattiere, sentieri
ben battuti)
sconnesso
(sentieri tracciati con
gradoni e breccia libera)
diversi tipi di fondo: da
sconnesso, sdrucciolevole, fangoso, con neve
sdrucciolevole,
scivoloso, roccette, neve
ZAINO E LOGISTICA
zaino
in giornata
zaino
in giornata
zaino da 2/3 gg
a stella
zaino grande
itinerante
per iniziare,
buona salute
minimo,
buona salute
“cammino regolarmente
ho effettuato del dislivello”
“sono allenato e posso
percorrere trek di più
giorni/dislivello”
ALLENAMENTO
NECESSARIO
AUTOVALUTAZIONE
IMPEGNATIVO+
possibilità di:
catene, corde, cenge,
scale, passaggi su roccia
itinerante con zaino in
spalla; pernottamento
in tenda o bivacco
“ho un buon allenamento,
ho l’attrezzatura necessaria e sono disposto a
condizioni impegnative”
“non soffro di vertigini
ne ho timore di passaggi
più complicati”
Tabella di valutazione per aiutare i soci a meglio comprendere l’itinerario e a valutare la propria preparazione fisica per affrontare il trek.
A OGNUNO IL SUO TREK
TREK ITINERANTE
prevede ogni giorno una diversa tappa (albergo o rifugio). Bisogna quindi portare
lo zaino con tutto l’equipaggiamento richiesto per l’intera durata del trek.
TREK CON RACCHETTE DA NEVE
per continuare a camminare anche d’inverno! Un’esperienza priva di difficoltà nella
suggestiva cornice dell’innevamento montano.
TREK RESIDENZIALE
si tratta di escursioni ogni giorno diverse che hanno come base un solo albergo o
rifugio. Basta avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.
VIAGGIO & TREK
proposta che unisce al trek la visita di luoghi di alta valenza ambientale, storica, artistica, che arricchiscono la qualità della conoscenza di un territorio con un approccio
più ravvicinato al paesaggio. Le differenti tipologie delle attività sono:
Viaggio & Trek itinerante
Viaggio & Trek residenziale
Viaggio & Trek con bagaglio trasportato
TREK CON BAGAGLIO TRASPORTATO
trek itinerante di più giorni in cui il bagaglio (preferibilmente una borsa molle) dei
partecipanti viene trasportato ad ogni posto tappa. È necessario avere uno zaino
per le proprie esigenze quotidiane.
TREK DELLA SCOPERTA
trek composto da un ristretto numero di soci che hanno partecipato, nei mesi
precedenti, alla progettazione e organizzazione del viaggio coadiuvati da un
esperto dell’Associazione. Una serie di incontri, organizzati dalla sede proponente, viene indirizzata dal tutor alla costruzione del trek e del suo Pre-libro.
Al rientro il gruppo dovrà redigere una relazione, il definitivo Libro del Trek, che
consentirà al trek stesso di entrare, l’anno successivo, nella programmazione
dell’Associazione.
20 trekkingitalia.org MILANO
INCONTRI PREPARATORI
In corrispondenza della partenza di alcuni Grandi Trek può essere previsto un incontro preparatorio, organizzato dalla sede promotrice: è il momento in cui il gruppo si
incontra e si prepara al trek. Infatti, il socio-accompagnatore, o la guida prescelta, darà
in questa occasione tutte le informazioni riguardo il territorio che si andrà a scoprire,
le difficoltà dell’itinerario, l’equipaggiamento e gli appuntamenti principali.
MAGGIO - SETTIMANA 17
MAGGIO - SETTIMANA 18
MAGGIO - SETTIMANA 19
MAGGIO - SETTIMANA 20
MAGGIO - SETTIMANA 21
SAB. 30 APR / DOM. 1 MAG - VALLE D’AOSTA
MERCOLEDÌ 4 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 11 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 18 - PIEMONTE
MERCOLEDÌ 25 - LOMBARDIA
VIA FRANCIGENA IN VALLE D’AOSTA
VIA VALERIANA: MARONE-PISOGNE
FRANCIACORTA
PARCO CAPANNE DI MARCAROLO
MONTE MEGNA
ASSO-MADONNA DEL GHISALLO
Valutazione: medio
S.A. in definizione
DOMENICA 1 - SVIZZERA
CASTELLI DI BELLINZONA
Valutazione: facile / Viaggio: in pullman
S.A. Valentino / [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 1 - LOMBARDIA
NARCISI DEL MONTE LINZONE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 14 - LOMBARDIA
SABATO 21 - LOMBARDIA
PIAN DELLE BETULLE
VAL BIANDINO-INTROBIO
S_M - ITINERARIO TEMATICO
AL DI LÀ DI BAGGIO:
LA CAMPAGNA DI MILANO
S_M#02: IL SENTIERO
DELLA MILANO POPOLARE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 14 - LOMBARDIA
IL CANCERVO E IL VENTUROSA
TREK SOLO PER ACCOMPAGNATORI IN
VAL CURONE
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
SABATO 7 / DOMENICA 8 - PIEMONTE
VIA FRANCIGENA: SANTHIÀ-PALESTRO
Valutazione: medio
S.A. Giovanni Schiavi
[email protected]
VILLE DI CORBETTA
SABATO 21 / DOMENICA 22 - LOMBARDIA
GIRO DEI 5 LAGHI E PIZZO DEI 3 SIGNORI
Valutazione: medio
S.A. in definizione
PANORAMI DEL LAGO MAGGIORE
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. Riccardo / [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 15 - LOMBARDIA
DOMENICA 22 - PIEMONTE
ESPERIENZE IN CAMMINO: IL BIVIO
DOMENICA 15 - LOMBARDIA
SAMOLACO-SORICO, FESTA DI SAN MIRO
VIA FRANCIGENA: PALESTRO-MORTARA
SABATO 14 / DOMENICA 15 - LOMBARDIA
DOMENICA 8 - LOMBARDIA
LOMBARDIA - DOMENICA 8
SABATO 21 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
Valutazione: facile
S.A. Giuseppe / [email protected]
Valutazione: facile
S.A. Gianni/[email protected]
Valutazione: medio
S.A. Giovanni Schiavi
[email protected]
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
[email protected]
CASCATA CENGHEN
TREK DEL WE E GIORNALIERI
Valutazione: facile
S.A. Umberto/[email protected]
SABATO 7 - LOMBARDIA
DOMENICA 8 - LOMBARDIA
MAGGIO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 7 - LOMBARDIA
DOMENICA 1 - PIEMONTE
MONTORFANO
Valutazione: medio / Viaggio: in treno
S.A. [email protected]
SACRA DI SAN MICHELE
Valutazione: facile/medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 22 - LOMBARDIA
METEOTREK A CERNOBBIO E VILLA ERBA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
DOMENICA 15 - LOMBARDIA
RIFUGIO MURELLI
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 15 - LOMBARDIA
TRAVERSATA DEL CORNO MEDALE
Valutazione: impegnativo
S.A. Valentino / [email protected]
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)
LE VIE D’ACQUA: MILANO-GESSATE
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
DOMENICA 22 - LOMBARDIA
MONTE BOLETTONE
Valutazione: facile / medio
S.A. Giuseppe / [email protected]
DOMENICA 22 - LOMBARDIA
MONTE MAGNODENO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 28 / DOMENICA 29 - LIGURIA
SAN FRUTTUOSO CON IL FAI
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 29 - LOMBARDIA
VAL TALEGGIO
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
DOMENICA 29 - LOMBARDIA
LUNGO LA VALLE DELL’OGLIO
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
DOMENICA 29 - LOMBARDIA
PARCO REGIONALE DI MONTEVECCHIA
Valutazione: facile
S.A. Valentino / [email protected]
GIUGNO - SETTIMANA 22
GIUGNO - SETTIMANA 23
GIUGNO - SETTIMANA 24
GIUGNO - SETTIMANA 25
GIUGNO - SETTIMANA 26
MERCOLEDÌ 1 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 8 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 15 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 22 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 29 / GIOVEDÌ 30 - EMILIA
RIFUGIO CALVI
VAL GEROLA
CASCATE DELL’ACQUA FRAGGIA
TRAVERSATA BASSA DELLE GRIGNE
DAI RESINELLI
PARCO DEI 100 LAGHI
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
GIOVEDÌ 2 - LIGURIA
SABATO 11 - LOMBARDIA
LIGURIA - SABATO 18
SENTIERI LIGURI, LA VIA DEL PURCHIN
S_M#03: IL SENTIERO
DELLA RENOVATIO URBIS
FORTI DI LEVANTE DI GENOVA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
VENERDÌ 3 / DOMENICA 5 - LOMBARDIA
PARCO DELL’AVETO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 4 - LOMBARDIA
MULINI DI GURONE
Valutazione: facile
S.A. Sonia /[email protected]
Valutazione: facile
S.A. Gianluca/ [email protected]
SABATO 11 - LOMBARDIA
LE DIGHE DEL PANPERDUTO
Valutazione: facile
S.A. Sonia /[email protected]
SABATO 11 - PIEMONTE
SPECIALE AVVENTURA
PIZZO CAMINO
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
SABATO 4 / DOMENICA 5 - LIGURIA
CINQUE TERRE E ISOLA PALMARIA
Valutazione: medio
S.A. Valentino / [email protected]
DOMENICA 5 - LOMBARDIA
SABATO 11 / DOMENICA 12 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
SABATO 18 / DOMENICA 19 - VALLE D’AOSTA
RIFUGIO SELLA
PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. Riccardo / [email protected]
TRAVERSATA TORRIGLIA-BARGAGLI
SANT’ALBERTO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 5 - LOMBARDIA
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)
LE VIE D’ACQUA: GESSATE-PORTO D’ADDA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
VICENZA E IL PALLADIO
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
DOMENICA 5 - LOMBARDIA
MONTE SAN MARTINO
Valutazione: medio
S.A. Giuseppe / [email protected]
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
[email protected]
SABATO 25 - LOMBARDIA
VILLA BOZZOLO CON IL FAI
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
MADESIMO, TREK E DANZE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 25 / DOMENICA 26 - PIEMONTE
COLLETTA DEI CORNI
SPECIALE AVVENTURA
MONTE MASSONE
DOMENICA 12 - PIEMONTE
DOMENICA 19 - LOMBARDIA
ANELLO DELLA VAL D’OTRO
SELVAGGIA VAL MERIA
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 12 - PIEMONTE
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
LEGENDA
AUTO
AUTOBUS DI LINEA O RISERVATO
TRENO
SABATO 25 / DOMENICA 26 - LOMBARDIA
DOMENICA 19 - LOMBARDIA
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
FUNIVIA
BATTELLO
OGNI TITOLO UN COLORE,
OGNI COLORE UN’ESPERIENZA
PENNE BIANCHE
DOMENICA 26 - LOMBARDIA
LAGHI DEL PORCILE
1 VIAGGIO 2 TREK
SENTIERI_METROPOLITANI
Valutazione: facile; medio / impegnativo
S.A. in definizione
MONTE CAMOSCIO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 12 - LOMBARDIA
DOMENICA 5 - VENETO
ESPERIENZE IN CAMMINO: LA META
Valutazione: medio
S.A. Giovanni Schiavi
[email protected]
VIA FRANCIGENA, MORTARA-PAVIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 25 - LOMBARDIA
DOMENICA 19 - LIGURIA
VAL BIANDINO
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 26 - LOMBARDIA
MONTISOLA
Valutazione: medio
S.A. Valentino / [email protected]
LAGHI GEMELLI
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
GIUGNO
TREK DEL WE E GIORNALIERI
DOMENICA 26 - LOMBARDIA
ANELLO ZUCCONE CAMPELLI
Valutazione: medio / impegnativo
Viaggio: in treno e bus
S.A. [email protected]
LUGLIO - SETTIMANA 26
LUGLIO - SETTIMANA 27
LUGLIO - SETTIMANA 28
LUGLIO - SETTIMANA 29
LUGLIO - SETTIMANA 30
VENERDÌ 1 / DOMENICA 3 - PIEMONTE
MERCOLEDÌ 6 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 13 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 20 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 27 / GIOVEDÌ 28 - LOMBARDIA
ALPI MARITTIME
VAL CODERA E TRACCIOLINO
RIFUGIO ROSALBA
TRAVERSATA BOBBIO-ARTAVAGGIO
VIA DEL LATTE
PREMANA-PIAN DELLE BETULLE
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio / Viaggio: in treno e bus
S.A. [email protected]
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
SABATO 2 - LIGURIA
SABATO 9 - LOMBARDIA
SABATO 16 - PIEMONTE
SABATO 23 - LOMBARDIA
ANDAR PER CREUZE
DIGA DEL GLENO
SPECIALE AVVENTURA
ROCCE DEL GRIDONE
CAPPELLA SAVINA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
SABATO 2 / DOMENICA 3 - PIEMONTE
SABATO 9 / DOMENICA 10 - LIGURIA
SPECIALE AVVENTURA
SENTIERI DEL BALZALESK
PARCO NAZIONALE MONTE DI
PORTOFINO SOTTO LE STELLE
SABATO 16 / DOMENICA 17 - VALLE D’AOSTA
DOMENICA 3 - PIEMONTE
SABATO 9 / DOMENICA 10 - LOMBARDIA
DOMENICA 17 - SVIZZERA
LAGO GABIET E SENTIERI WALSER
LA VIA DEL BITTO
ALLE SORGENTI DEL TICINO
DOMENICA 3 - LOMBARDIA
DOMENICA 10 - SVIZZERA
DOMENICA 17 - LOMBARDIA
PIANI D’ERNA, CULMINE SAN PIETRO,
MAGGIO
PASSO DEL LUCOMAGNO
MANTOVA E I FIOR DI LOTO
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. Andrea / [email protected]
MONTE AVIC
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
CIME DEL BRENTA
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. Valentino / [email protected]
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
PASSO DEL SEMPIONE
Valutazione: facile / medio
S.A. Claudio / [email protected]
DOMENICA 24 - VALLE D’AOSTA
Valutazione: facile / medio
S.A. Claudio / [email protected]
DOMENICA 3 - LOMBARDIA
LA VIA DEL LATTE
Valutazione: medio
S.A. in definizione
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 10 - LOMBARDIA
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
(SI PAGA SOLO IL VIAGGIO)
LE VIE D’ACQUA: ADDA INDUSTRIALE
POZZUOLO-CRESPI-TREZZO
SABATO 30 - LOMBARDIA
VAL LESINA
Valutazione: medio
S.A. in definizione
SABATO 23 / DOMENICA 24 - TRENTINO
SVIZZERA - DOMENICA 24
Valutazione: facile / medio
S.A. Riccardo / [email protected]
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
Valutazione: facile
S.A. in definizione
PASSO SALEROTORKO
GRESSONEY, CHAMPOLUC
Valutazione: medio
S.A. in definizione
DOMENICA 17 - LOMBARDIA
DOMENICA 24 - LOMBARDIA
ALPE DELEGUACCIO
LA VIA DEL PELLEGRINO
Valutazione: medio
S.A. in definizione
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
SABATO 30 / DOMENICA 31- PIEMONTE
OSPIZIO SOTTILE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 31 - LOMBARDIA
VAL DI MELLO
Valutazione: medio
S.A. Valentino / [email protected]
DOMENICA 31 - LIGURIA
SENTIERO LIGURIA
LA VIA DEL PELLEGRINO
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
DOMENICA 31 - LOMBARDIA
ZUCCO DI SILEGGIO
Valutazione: impegnativo
S.A. in definizione
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
DOMENICA 10 - LOMBARDIA
NASCOSTA VAL DEI RATTI
Valutazione: impegnativo
S.A. in definizione
LUGLIO
TREK DEL WE E GIORNALIERI
AGOSTO - SETTIMANA 31
AGOSTO - SETTIMANA 32
AGOSTO - SETTIMANA 33
AGOSTO - SETTIMANA 34
AGOSTO - SETTIMANA 35
SABATO 6 - LOMBARDIA
SABATO 13 - LOMBARDIA
LUNEDÌ 15 - LOMBARDIA
SABATO 27 - LOMBARDIA
LOMBARDIA - MERCOLEDÌ 31
POLENTATA AL CHIARO DI LUNA
AI PIANI DI ARTAVAGGIO
VAL DI TOGNO
PIANONI DEL FORMICO
RIFUGIO ELISA
TRAVERSATA PIANI D’ERNA
RIFUGIO MONZESI
Valutazione: facile / medio
S.A. Riccardo / [email protected]
SABATO 6 / DOMENICA 7 - PIEMONTE
SPECIALE AVVENTURA
ALTA VAL GRANDE: PIZZO RAGNO
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
DOMENICA 7 - LOMBARDIA
GOLE DEL CARDINELLO
Valutazione: medio
S.A. in definizione
S.A. [email protected]
Valutazione: medio
S.A. in definizione
Valutazione: facile
S.A. in definizione
Valutazione: impegnativo
S.A. in definizione
SABATO 13 / DOMENICA 14 - LOMBARDIA
SABATO 20 / DOMENICA 21 - VALLE D’AOSTA
SABATO 27 / DOMENICA 28 - PIEMONTE
MONTE LEGNONE
MONTE EMILIUS
SOTTO LA GRANDE PARETE EST
DEL MONTE ROSA
Valutazione: impegnativo
S.A. in definizione
Valutazione: impegnativo+
S.A. Riccardo / [email protected]
SABATO 13 / LUNEDÌ 15 - SVIZZERA
DOMENICA 21 - LIGURIA
TRENINO ROSSO DEL BERNINA
TREK ITINERANTE
BAIA DEI SARACENI CON BAGNO
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. in definizione
Valutazione: facile / medio
S.A. in definizione
Valutazione: facile / medio
S.A. in definizione
Valutazione: medio
S.A. Maurizio / [email protected]
DOMENICA 28 - LOMBARDIA
CONSONNO, IL PAESE FANTASMA
Valutazione: facile
S.A. Riccardo / [email protected]
DOMENICA 21 - LOMBARDIA
DOMENICA 14 - LOMBARDIA
RONCO DELLE MONACHE
UN BAGNO NEL LAGO MAGGIORE
Valutazione: facile
S.A. in definizione
AGOSTO
ANTEPRIMA
SETTEMBRE
TREK DEL WE E GIORNALIERI
SABATO 3 / DOMENICA 4 - PIEMONTE
VAL PERLANA
Valutazione: medio
S.A. in definizione
DOMENICA 28 - LOMBARDIA
PANORAMI DELLA GRIGNA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MONTE GIOVE UN 3000 PER SOGNARE
Valutazione: impegnativo
S.A. Claudio / [email protected]
DOMENICA 4 - LIGURIA
RISERVA BERGEGGI
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
20122 Milano
via Santa Croce 2
tel. 02 8372838 - 8375825 / fax 02 58103866
da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12
[email protected]
www.trekkingitalia.org
ITINERARI
SENTIERO ROMA,
ALTA VIA DELLA
VALTELLINA
Riccardo Cerastico
Questa alta via rappresenta un sogno, una meta da raggiungere per molti escursionisti. Quest’anno la sezione
lombarda la ripropone dopo un periodo di assenza: è stato argomento di discussione se inserirla o meno in programma. I favorevoli sostengono che si tratti di uno dei più bei percorsi delle Alpi e che bisogna offrire ai soci più
esperti la possibilità di cimentarsi anche su un percorso così difficile. I contrari pensano che sia un po’ troppo
difficile e che sia meglio proporre escursioni accessibili a tutti.
Io comprendo le ragioni dei contrari, ma mi schiero tra i favorevoli. Consapevole del fatto che si tratta di un’eccezione, mi sembra giusto offrire
un’opportunità di cammino così bella. Certamente vi possono partecipare solo persone ben allenate e con piede ben fermo: si tratta di un’esperienza indimenticabile.
Le alte vie sono una delle grandi ricchezze del nostro territorio e dobbiamo ringraziare i francesi che per primi hanno iniziato a praticare
questa modalità. Oggi anche in Italia c’è una rete impressionante di
percorsi: solo tra Alpi e Appennini sarebbe possibile, partendo da La
Spezia, arrivare a Trieste rimanendo costantemente in quota! In tutte le
zone montuose si possono effettuare camminate di più giorni restando
sempre immersi nella natura, a volte anche selvaggia. Spesso le uniche
presenze di insediamenti umani sono rappresentate da malghe di pastori o da rifugi alpini e può succedere di fare un’intera settimana senza
vedere automobili. Gli interessi storici e culturali sono inferiori rispetto
al fondo valle, ma la ricchezza è nell’esclusivo rapporto con la natura e
con i compagni di avventura. L’aria di montagna e le difficoltà rendono
le persone più disponibili all’aiuto reciproco: se imparassimo a comportarci in città allo stesso modo che su un’alta via, forse vivremmo in un
mondo migliore. Succede di sovente che nascano amicizie così profonde da resistere anni.
Per affrontare queste esperienze di cammino è necessario essere adeguatamente preparati e attrezzati. Cosa si deve mettere nello zaino prima di partire? Anche in questo caso ci sono due scuole di pensiero. La
prima: “viaggiate leggeri”. La seconda: “portatevi tutto”. Penso che sia
necessario trovare l’equilibrio corretto tra l’esigenza di mettersi sulle
spalle poco peso e quella di controllare la propria ansia all’idea di aver
lasciato a casa cose indispensabili.
Le cose indispensabili sono, a mio parere, le dotazioni di sicurezza e gli
indumenti per proteggersi dal freddo. Scarponi adeguati, bastoncini, nel
caso di attraversamento di grandi nevai i ramponi, anche quelli piccoli
o con aggancio rapido e, se si affrontano zone di facile arrampicata, imbracatura e casco. Queste ultime attrezzature vengono richieste molto
di rado: le alte vie che abitualmente percorre Trekking Italia si sviluppano su sentieri più facili. La prima dotazione di sicurezza però non si
mette nello zaino ma sta nella nostra testa: serenità, concentrazione e
senso dei propri limiti. Indumenti caldi e impermeabili ci devono essere, anche se siamo in luglio e splende il sole: se si raggiungono quote
superiori ai 2500 metri un improvviso cambio del meteo o temperature
notturne rigide devono essere messe in conto. Quando il vostro zaino
sarà pronto, salite su una bilancia prima senza e poi indossandolo. Se
la differenza è superiore a dieci kg dovete alleggerire: quel peso tende
a sbilanciare il camminatore e una zona scoscesa diventerebbe problematica. Si tratta chiaramente di un’indicazione generica: contano anche
la stazza e la forza del trekker.
Siamo quasi pronti per affrontare quattro incantevoli giorni sulle Alpi
lombarde!
LOMBARDIA
SENTIERO ROMA
Trek itinerante di 5 giorni da sabato 9 luglio
Valutazione: impegnativo +
Viaggio con mezzi pubblici
Pernottamento in rifugio
Socio accompagnatore: Riccardo Cerastico
MILANO
trekkingitalia.org
21
ITINERARI
NEL CUORE DELLA MIA VAL D’OSSOLA
ESTREMA PUNTA DEL PIEMONTE VERSO LA SVIZZERA
Enrico Ferrari
1996 - 2016: venti anni che sono un socio accompagnatore di Trekking Italia. Sta arrivando una nuova estate e con lei la mia voglia di camminare, di guardare, di sentire la montagna. Ho accompagnato tanti trek, in
questi 20 anni, ma c’è un posto in particolare dove il mio cuore mi porta spesso: l’Ossola, il mio parco giochi.
La Val d’Ossola, estrema punta del Piemonte verso la Svizzera, ha
una schietta e silenziosa bellezza. L’Ossola è una terra stupenda
che può soddisfare sia l’escursionista appassionato della natura che
l’alpinista amante delle altezze vertiginose: Ed è proprio con l’alpinismo che ho imparato a conoscerla, arrampicandomi sulle sue pareti,
sciando sui suoi ghiacciai, camminando con le ciaspole nel fitto dei
suoi boschi.
Sin da bambino, con mio padre e in ogni stagione, ho percorso l’Ossola e i suoi sentieri che portavano all’attacco delle pareti, ho dormito
sotto coperte di foglie nei suoi boschi, bevuto il latte appena munto
sugli alpeggi, superato creste e vallate, fatto bagni gelati nei suoi laghetti di montagna o nei torrenti.
Per arrivare in Ossola prendevo il traghetto da Laveno a Intra: da ragazzino ci arrivavo in bici, poi in motorino, in auto e ultimamente, con
i soci di Trekking Italia, anche con i mezzi pubblici. Ma ogni volta che
passo sotto i Corni di Nibbio il mio cuore cambia il suo pulsare: non
è più un battito meccanico che varia con l’intensità del movimento.
Il suo battito è legato all’emozione, ai ricordi, al sogno di una nuova
avventura. La vista delle pareti della Val Grande, sul versante osso-
22 trekkingitalia.org MILANO
lano, ha sempre esercitato su di me una forza di gravità inversa, una
spinta verso l’alto, verso le cime, verso i versanti impervi.
La Val Grande! Come potevo rimanere insensibile al fascino della sua
natura, della più grande area selvaggia d’Europa? Con i suoi silenzi e
le sue meraviglie è stata per me una fucina di sogni, di idee, di incredibili scoperte. Una notte passata all’Arca, nel cuore di quel parco, vale
un’enormità, e conservo il ricordo di sentieri inesistenti, dei guadi, dei
passaggi esposti appesi ad un filo da bucato, degli incontri con i suoi
abitanti, degli animali, delle storie del suo passato.
Ma l’Ossola non è solo la Val Grande. Questo luogo nasconde tesori vari
e pittoreschi: altre valli, altopiani, laghi, cime e ghiacciai. È famosa per
le sue rocce e per i minerali, per l’oro un tempo estratto dalle miniere e
per le acque minerali, per l’orgoglio di un passato ricco di storia e per la
passione per le attività tradizionali, le feste e i cibi genuini.
Il parco Veglia Devero, ad esempio - e ammetto di essere poco obiettivo - è per me il posto più bello delle Alpi: è come una seconda casa! La
prima volta che ci sono stato ero dentro uno zaino sulle spalle di papà.
Ho scalato le sue pareti da ragazzo, ho percorso tutti i sentieri e quan-
do mi sono sposato ho trascorso una fantastica luna di miele in una
baita. Era il 1979 e in quei tempi d’inverno ci si arrivava solo in funivia
e solo la domenica: così, quella domenica sera, scesi tutti a valle, io e
Lorella siamo rimasti soli nella piana: una settimana indimenticabile!
La Val d’Ossola, formata dal bacino idrografico del fiume Toce, ha poi
sette valli laterali, ognuna con la sua storia e il suo fascino. Vi troviamo la Val Anzasca, che termina nella Walser Macugnaga, dove incombe l’himalayana parete est del Monte Rosa, la più alta delle Alpi. La
Val Antrona, ricca di acqua, stretta e montuosa, ha una piccola curiosità nel paese di Viganella: qui, data la scarsa insolazione nei mesi
invernali, è stato sviluppato un progetto molto interessante che ha
permesso l’installazione di uno specchio sul monte antistante: a
circa 870 metri di distanza, 480 di dislivello e con una grandezza di
ben 40 m², riflette il sole nella piazza del paese dando luce per parecchie ore al giorno. La Val Bognanco era un tempo famosa per le
sue acque termali: proprio l’acqua di Bognanco fu la prima in Italia
dal 1928 ad essere imbottigliata con procedimento completamente
automatizzato. C’è poi la Val Divedro, porta d’accesso alla vicina Svizzera, attraverso il passo del Sempione: oggi è percorribile a piedi con
il rinnovato Sentiero Stockalper. La Val Antigorio, che, oltre a portare
all’Alpe Devero, continua verso nord con il nome di Val Formazza, è
interamente percorsa dal fiume Toce, che vi si immette con la sua
famosa cascata e che nasconde angoli suggestivi e misteriosi, come
gli orridi di Uriezzo. C’è la Val Isorno, stretta e incassata, con pochi
paesi, che ha il più alto campanile dell’Ossola a Montecrestese. E per
finire c’è la Val Vigezzo: quante storie in questa valle, con i suoi famosi spazzacamini e i suoi numerosi pittori!
È in questo contesto che, la prossima estate, ho voluto rendere
omaggio alle mie montagne, promuovendo dei trek solo nel suo territorio per soddisfare il mio desiderio di accompagnarvi verso orizzonti
meno angusti, in un’aria più libera e pulita. Accompagnarvi non soltanto in un’avventura che percorre un sentiero sconosciuto o vi permette di sperimentarvi su crinali difficili, nella tensione di raggiungere la meta e con essa il meritato relax, ma verso una vera “avventura”
che stimoli una sorta di nomadismo e di vagabondaggio mentali che
producano, come contropartita, la ricostruzione di un equilibrio più
sereno con se stessi, con gli altri e con la natura. Qui l’espressione
di energie psichiche e spirituali normalmente represse, l’effusione
romantica e contemplativa, la violazione e insieme il recupero della
propria intimità più profonda - pensiamo ai rifugi di montagna! - si costituiscono come l’anima dell’esperienza del trekking.
Così il camminare insieme ad altri diventerà una sorta di autoeducazione al guardarsi dentro, al guardar fuori, al vedere finalmente ciò
che solo l’emozione di un panorama spettacolare, di un’intesa profonda coi compagni di viaggio, di una sintonia tra la fisicità dello sforzo, della materialità degli imprevisti, della spiritualità del pensiero
che si libera passo dopo passo, ci può comunicare.
In questo quadrimestrale abbiamo cercato di organizzare per voi le
occasioni che ci sembravano più adatte per farvi vivere questo genere di avventura. Abbiamo sperimentato e selezionato percorsi, sentieri, visioni che, seppure nel breve volgere di un week-end, potessero consentirvi di sperimentarvi nella situazione a voi più consona: dai
trek più impegnativi, per chi desidera unire lo sforzo fisico e un minimo di rischio, alla sensazione di libertà connaturata al trekking, alle
camminate notturne dove sono più intense le fragranze del bosco o
della macchia, alle esperienze di bivacco, col fuoco, il vino, le risate e
le confidenze. E infine le “tranquille passeggiate” con un passo meditativo e insieme foriero di possibili nuove conoscenze.
PROPOSTE IN PROGRAMMA
LOMBARDIA - PANORAMI DEL LAGO MAGGIORE: 21/22 maggio Valutazione: medio
PIEMONTE - PIZZO CAMINO: 11 giugno - Valutazione: impegnativo
PIEMONTE - MONTE MASSONE: 25/26 giugno - Valutazione: impegnativo
PIEMONTE - SENTIERI DEL BALZALESK: 2/3 luglio - Valutazione: impegnativo
PIEMONTE - ROCCE DEL GRIDONE: 16 luglio - Valutazione: impegnativo
PIEMONTE - ALTA VAL GRANDE, Pizzo Ragno: 6/7 agosto - Valutazione:
impegnativo
PIEMONTE - SULLE ALPI LEPONTINE: Trek itinerante di 10 giorni da sabato 23
luglio - Valutazione: impegnativo
Viaggio con mezzi pubblici
Pernottamento in rifugio
Socio accompagnatore: Enrico Ferrari
MILANO
trekkingitalia.org
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ITINERARI
IL REGNO
DEI FANES
Roberto Monguzzi
“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre”
(Sallustio, Degli dei e del mondo)
Le Dolomiti: crode e cime celebrate da poeti, scrittori, alpinisti e naturalisti son state inserite per “bellezza
e unicità paesaggistica” nel Patrimonio dell’Unesco. Fra queste le lunari Dolomiti del Parco Fanes-SenesBraies, legate alle leggende dei Monti Pallidi, con i grandiosi panorami del Sass dla Crusc: luoghi segnati da
muraglie rocciose, valloni detritici, praterie alpine, altipiani calcarei che cadono nei silenzi contemplativi.
Nell’immagine sopra, le ombre del tramonto, che risalgono l’imponente muraglia del Sass dla Crusc, evocano la fantastica “tessitura”
delle Dolomiti dei gnomi Salvani per non immalinconire la principessa
venuta dalla Luna in sposa al principe. Così la leggenda dei Monti Pallidi di Karl Felix Wolff. Il cuore del “C’era una volta...” abita qui. La Saga
dei Fanes: un mosaico di eventi fantastici raccolti in “Dolomitesagen”
all’esordio del Novecento dall’etnografo Wolff, grazie ai racconti d’una anziana valligiana e, da adulto, intervistando i vecchi montanari
ladini sulle antiche fiabe popolate da re, principi, principesse, fate,
gnomi, streghe e mostri della tradizione orale.
La storia locale fa riferimento a una tribù che tra il XVI-XIII sec. a.C. vive
di caccia e abita nelle grotte degli altipiani di Senes e Fanes. In quel tempo dal valico di San Candido sopraggiungono le prime ondate d’invasori che costringono la tribù dei Fanes a rifugiarsi negli anfratti e grotte
della montagna. I Fanes occupano così il lunare e omonimo altopiano
costruendo un solido rifugio nelle Conturines. Si instaura cosi una forma
di monarchia ereditaria che trae la sua sacralità dall’alleanza simbolica
con la marmotta (incarnata dalla principessa Dolasilla) e, in seguito, con
l’avvoltoio (il fratello principe erditario). La rivalità che ne segue porterà
ad armare Dolasilla con l’infallibile arco dalle frecce d’argento.
...C’era una volta un feroce drago che viveva sul Sasso della Croce e che
terrorizzava le genti della val Badia. Ma ecco che un giorno un possente
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cavaliere di nome Gran Bracun comparve nelle valli di Marebbe deciso
a uccidere il mostro. E cosi, il cavaliere, risalita la val Medesc, raggiunse la grotta. Attese l’uscita del drago e, teso l’arco, scagliò la freccia
dritta al cuore che fece stramazzare al suolo con urla terrificanti il terribile mostro.
“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre” ci ricorda lo storico Sallustio. Così Dolasillas e la corte di nani, la si può incontrare all’Alpe
Fanes con la bionda chioma, il lucente corsetto stellato, la vaporosa
gonna, l’arco in spalla e le 13 frecce d’argento nel canestro. Alla forcella Travenanzes, sopra il Passo Falzarego (Falza-rego = Falso-re) è
imprigionato per sempre nella roccia, per aver tradito il suo popolo, il
malvagio re dei Fanes. Nei pressi del rifugio Lavarella, invece, un luogo
caro a Dolasilla, l’anfiteatro naturale roccioso rappresentato dal “parlamento delle marmotte”.
Facile farsi contagiare dalle suggestioni delle leggende della memoria
ladina e dell’enigmatico mondo fiabesco. Sollecita il cammino annunciato e, ci piace pensare, meglio preparati rispetto ai frammenti orali
della Saga dei Fanes. Scarponi ai piedi scendiamo dall’autobus in val
Badia che ci scodella al principio dell’itinerario. Un percorso di 60 km
con altimetria di 3.500 m salita, 3.300 m discesa e che cammina circolare attorno al gigantesco atollo dolomitico costituito dal Sass dla
Crusc-Conturines.
— GIORNO 1
Pederoa-Pra d’Armantera-Rifugio Santa Croce. L’auspicio d’un avvio
decoroso si dissolve presto con le suole penzolanti dagli scarponi
dell’incredula Sonia. Fasciate le malmesse pedule con il cerotto-telato si riprende il cammino passando accanto alla sorgente termale
di Al Bagn dove inizia il sentiero che risale il bosco. Usciti dalla fitta
pineta l’itinerario attraversa i ricchi pascoli d’Armentara e dove improvviso appare l’imponente Sass dla Crusc. Guadagnata quota affiorano le cime dei monti: Gardenaccia, Sass di Putia, Odle, Sassongher,
Sella... Risalito un dosso erboso ecco il campanile della chiesa di Santa Croce ai piedi della spettacolare Croda della Croce. La leggenda
narra che il santuario fu fatto erigere dal conte Volkhold di S. Lorenzo
Sebato. La chiesa attuale fu consacrata nel 1484 dal vescovo di Brixen. Nel 1650 fu collocata la statua di “Gesù che porta la croce”. Al
tramonto il luogo è contemplativo con le pareti del Sasso della Croce
che avvampano rossastre.
— GIORNO 2
Rifugio S. Croce-Forcella dla Crusc-Rifugio. La luce del mattino illumina la Marmolada con i riflessi del ghiacciaio sommitale: buon augurio per l’impegnativa giornata di cammino. Il sentiero fra balzi di
roccia, pini mughi, ghiaioni e cenge (corde fisse), raggiunge l’altopiano del massiccio della Croda della Croce. Dalla forcella spettacolare
il catino roccioso del gruppo Fanes e chiuso dall’anfiteatro lunare
dove torreggiano le cime Cavallo e i Sassi Nove e Dieci. A ridosso di
quest’ultima, nel deserto di pietra, si trova un isolato castello di roccia (Ciastel) con i resti d’una possente cinta muraria con 60 metri di
diametro e leggibile per 50 metri di lunghezza. Un insediamento preistorico scoperto dall’archeologo G. Innerebner che accredita la tradizione del regno dei Fanes e Salvanes. Si segue la traccia che saltella
fra rocce montonate e fazzoletti prativi alla forcella de Medesc: qui
si apre lo spettacolare omonimo vallone con detriti di frana, ghiaioni e rocce scomposte che ospitano il sentiero e che giunge a valle
celandosi nella boscaglia di mughi. I prati di Medes, tra pini e larici,
accompagnano alla quiete alpestre dell’ospizio.
— GIORNO 3
Rifugio S. Croce-Passo Sant’Antonio-Alpe Fanes. Aggirata a nord la
possente muraglia del Sass dla Crusc, affrontiamo l’assolato Vallon
di Fanes dove gli scarponi semi-affondano nel ghiaione. Il caldo sole,
esaltato dall’ambiente lunare, rende la salita lenta e faticosa (non
così per Tiziano, maratoneta, che guadagna di buon passo il valico,
schiaccia un pisolo e, ridestato, ridiscende in aiuto). Dopo la meritata
sosta, affrontiamo l’avvincente discesa nella “valle sospesa” che culmina al gradone glaciale della Costaccia con aerea veduta sul Vallon
di Rudo, serrato dalla Forca di Fers e dal dirimpettaio Ciastel Bancdale. L’articolato sistema di altipiani delle alpi Fanes e Senes è movimentato da dossi rocciosi, gradinate calcaree, serpeggianti torrenti,
minuscoli laghi alpini e ampi pascoli. La sosta indugia nell’incanto
dell’Alpe Fanes Piccola con la verde prateria, solcata dalle acque cristalline del rio e il lago dove s’abbevera il pascolo e si specchiano le
vanitose crode dolomitiche. Un breve tratto di sentiero ed eccoci al
leggendario lago del Limo: ormai prossimi all’arrivo di tappa e incoraggiati da Cristina, ci concediamo un rigenerante bagno di gruppo.
— GIORNO 4
Alpe Fanes G.-Vallon Bianco-Monte Cavallo. Attorno alla malga, le sorgenti del rio Fanes che zigzaga nell’ampio pianoro prativo e dove pascolano in libertà mucche e cavalli. Attraversato il bucolico ambiente,
si risale il brecciato militare fra affioramenti rocciosi, disordinati cembri e macchie erbose. Raggiunto il bivio ai piedi delle crode della Furcia
Rossa, pieghiamo verso l’inospitale Vallon Bianco, caratterizzato dalla
lucente pietraia. Spettacolare affaccio alle forcelle Castello e Casale sulla Val Travenanzes e Tofane. Ancora un balzo e raggiungiamo il
superbo belvedere del monte Cavallo con vedute sui maggiori gruppi
dolomitici. Il ritorno in discesa con i propri ritmi (alcuni s’affrettano a
raggiungere il rio Fanes per un tonificante pediluvio) invita alla riflessione sulla bellezza del luogo e si comprendono i valori scenografici del
“paesaggio dolomitico”: i caratteri chiave del dettato Unesco.
— GIORNO 5
Alpe Fanes G.-Col dla Locia-San Cassiano. Inaspettata partenza tardiva perché i tuoni del temporale di ieri sera han fatto fuggire Lindàrosa... e così s’è dovuto attendere il ritorno della mucca latterina per la
colazione del mattino. Percorriamo un tratto dell’Alta Via Classica che
passeggia tra i pascoli di fondovalle, chiusi da un lato dal trio Campestrin-Cavallo-Fanes e, dall’altro, dal severo Piz Conturines. Al bivio ci
separiamo dall’AV-1 e proseguiamo sul sentiero principale che arriva
al Col dla Locia. Osservato il panorama e stretti i lacci degli scarponi,
affrontiamo la lunga discesa con ripidi gradoni della selvaggia forra
Gardera. Approdo alla Capanna Alpina per un caffè e, seguendo la pedonale di valle, concludiamo a San Cassiano dove riappare con gran
soddisfazione la grande muraglia rocciosa del mitico Sass dla Crusc.
“Le Dolomiti non son sempre state montagne - ci ricordano gli studiosi - e nel Permiano erano una pianura solcata da fiumi. Nel Triassico un ampio mare tropicale punteggiato da atolli e qualche vulcano.
Quando si formò l’Oceano Atlantico tutta l’area sprofondò! Poi l’Africa
ruotò verso l’Europa e si formarono le Alpi, e le Dolomiti emersero
così dal mare”. Fantastico! Un processo fantastico che si marita con
la genesi leggendaria dei Monti Pallidi e che farà dire all’esteta Le Corbusier: “les plus belles constructions du monde!”.
TRENTINO ALTO-ADIGE
IL REGNO DEI FANES
In cammino nel Parco naturale Fanes-Senes-Braies, legato alle leggende
dei Monti Pallidi con i grandiosi panorami del Sasso della Croce: ampi solchi vallivi, lunari altipiani, laghetti e praterie alpine.
Trek itinerante di 5 giorni da mercoledì 6 luglio
Itinerario: Pederoa, Ospizio Santa Croce, Sass dla Crusc, Valico di San Antonio, Alpe Fanes, Vallon Bianco, Monte Cavallo, San Cassiano
Valutazione: medio-impegnativo (brevi tratti con corde fisse)
Viaggio in treno e pullman di linea
Pernottamento in rifugio
Socio accompagnatore: Roberto Monguzzi
MILANO
trekkingitalia.org
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ITINERARI
ISOLE DELLA CROAZIA
CHE MERAVIGLIA!
Luisa Mambretti
Un arcipelago di 1.000 isole e più se si contano scogli e isolotti: un regalo che lo scioglimento dei ghiacciai,avvenuto
circa 12.000 anni fa, ci ha fatto. L’acqua, insinuandosi nelle vallate, ha trasformato le cime delle montagne in isole e secche di sabbia. Situate nell’arcipelago settentrionale, Krk, Cherso, Lussino e Rab sono facilmente raggiungibili in treno fino a Trieste per poi proseguire con un minibus.
Ho percorso più volte i sentieri di queste Isole: a Lussino come partecipante e negli ultimi anni come accompagnatrice. Mi piace viaggiare e scoprire
luoghi diversi, ma a Krk e a Rab, anche senza gruppo, ogni tanto ritorno:
l’attrazione dei loro profumi è troppo forte!
Lussino, l’isola per tutte le stagioni, è senza dubbio la più frequentata: è la
più verde, ricoperta da macchia mediterranea e da pinete, con un microclima salubre. Dai tempi degli Asburgo venne riconosciuta stazione climatica.
Nella stagione invernale è possibile fare delle escursioni al riparo dalla
bora e, costretti dalla brevità delle giornate ad un rientro anticipato in albergo, approfittare degli spazi di relax che la struttura offre. Nella stagione estiva l’ombra dei lecci permette di camminare al riparo dal sole e c’è
sempre una baia in cui sostare per uno splendido bagno: i fondali sabbiosi
e l’acqua cristallina non fanno invidiare i Caraibi!
I percorsi, quasi privi di dislivelli, si snodano lungo il promontorio. Si costeggia la turistica baia di Cikat e si sale al Monte Baston, da qui si comincia a percepire la complessa geografia del luogo.
Attraversando i borghi di Mali e Veli Losinj con le case colorate che fanno
da cornice ai porticcioli, si sente ancora nell’aria il respiro dei capitani di
vascello che al rientro dai loro viaggi portavano con sé opere notevoli: una
di queste è un dipinto del Vivarini, custodito nella chiesa di Lussingrande.
Di baia in baia si percorre tutto il periplo della penisola tra macchia mediterranea, muretti a secco e ampi scorci sul mare. La possibilità di gustare
un piatto di calamari alla griglia non manca.
Ma per me l’escursione più attesa è quella che raggiunge i circa 600 metri
della vetta del monte Osor. La traversata parte da Nerezine e il panorama
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che si presenta, giunti alla chiesetta di San Nicola, non mi ha ancora saziato. Sotto di noi è un susseguirsi di insenature mentre di fronte, tra le
tante isole minori, spiccano Unije, la più lontana e selvaggia e Susak, l’isola di sabbia fossile: le sue stradine ricordano le vie cave e, all’interno della
chiesa dell’abitato, un crocifisso del XII secolo, venuto dal mare, si mostra
in tutta la sua grandezza. Infine appare Ilovik, la più ridente.
Inizia poi la discesa verso il piccolo rifugio, dove è impossibile resistere
alla fagiolata, piatto tipico non propriamente estivo ma che ridà la carica.
Raggiunta la storica Osor, si assiste all’apertura del ponte che collega le
isole di Cherso e Lussino, ora separate da un taglio fatto anticamente dai
Romani.
La sera, al rientro dalle escursioni, ci attende la cucina semplice a base di
piatti locali, prevalentemente di terra, preparati dal proprietario della pensione che ci ospita.
Krk, l’isola aurea, così definita fin dall’antichità per le sue bellezze, è forse quella che prediligo. Ho percorso più volte la sua fitta rete di sentieri
accompagnata da Loredana. Quello che più mi affascina sono le sue tinte
pastello, il bianco abbagliante della roccia calcarea che a volte, specchiandosi nel mare, lo colora di rosa.
Una parte dell’isola è ricoperta dal verde, ma la più caratteristica è quella
aspra che racchiude anche il vallone di Baska: è impressionante il contrasto della fascia boscosa che ricopre le pendici con quella lunare delle sue
alture: quasi sempre, alzando lo sguardo verso il cielo, ho visto i grifoni
volteggiare sopra di noi. Al ritorno si raggiunge la chiesetta romanica di
Santa Lucia nei cui pressi è stata ritrovata la lapide di Baska, documento
linguistico importante per i croati scritto in caratteri glagolitici.
La geometria dei muretti a secco è una caratteristica forte dell’isola: costruiti per delimitare le proprietà e per riparare dal vento i piccoli lembi
di terra coltivabili strappati alla pietraia, evocano antichi siti megalitici.
Dall’alto la vista spazia sulle altre isole e tra saliscendi si raggiungono le
baie sottostanti.
A Vbrnik, antico borgo arroccato su uno sperone che si affaccia sul mare,
ci si arriva camminando nel verde: qui si coltiva la vite. Perdersi nelle sue
tortuose viuzze e degustare un bicchiere di vino in compagnia è un immenso piacere! La giornata può così terminare con la visita alla cittadina
fortificata di Krk ricca di monumenti storici.
Ma una delle mete che mi attirano di più sono le Baie di Mala e Vela Luka,
due profonde insenature che assumono il colore delle lagune glaciali.
Rab, la bella dell’Adriatico: così fu definita agli inizi del secolo scorso dai
suoi primi visitatori. Nonostante la sua originalità mi è apparsa come una
sintesi tra Lussino e Krk.
È piacevole percorrere i vicoli dell’antico capoluogo delimitato da mura
e da un bellissimo parco. E sono molteplici le occasioni per interessanti
escursioni lungo i sentieri del bosco Dundo circondato da calette. Partire
dall’antichissima chiesa di San Pietro per raggiungere l’altopiano Fruga,
punteggiato da giganteschi lecci e caratterizzato da fenomeni erosivi. Da
qui, proseguire sulla cosiddetta “via romana” fino all’apparire della penisola di Lopar e di Krk per terminare poi sulla spiaggia di S. Marino.
Inoltre è facile raggiungere Kameniak, il punto più alto dell’isola, aspro e
inospitale da cui si domina la terraferma. Camminare a saliscendi lungo le
baie della Penisola di Lopar, immersi nella macchia mediterranea, è un’esperienza emozionante: qui si percepisce tutta la fragilità di questo territorio, osservando le strane formazioni a fungo, frutto dell’erosione, per
raggiungere poi Sahara, la profonda baia con le sue dune di sabbia.
Spesso, ricordando questi luoghi, il mio pensiero va a Domenico e a Laura che oggi non ci sono più. Domenico, che per anni si è fatto carico della
spedizione dei cataloghi della Trekking a tutti i soci, insieme a Loredana ha
esplorato i sentieri di queste isole per poi accompagnare, sempre con lei,
centinaia di partecipanti. Lo vedo ancora in fondo al gruppo in paziente
attesa di chi, non ancora sazio di scatti fotografici, si attardava.
E in quei luoghi penso sovente a Laura, una nostra accompagnatrice che,
come me, amava anche essere accompagnata. Non posso dimenticare i
momenti in cui, affiancandomi sul sentiero e guardandomi, sussurrava...
“che meraviglia”!
ISOLA DI RAB
Trek residenziale di 8 giorni da sabato 28 maggio
Valutazione: facile
ISOLA DI LUSSINO
Trek residenziale di 8 giorni,
dal 18 al 25 giugno,
dal 24 al 31 luglio,
dal 31 luglio al 7 agosto,
dal 7 al 14 agosto,
dal 14 al 21 agosto,
Valutazione: facile
SELVAGGE ISOLE DEL QUARNARO: UNIJE, SUSAK E ILOVIK
Trek residenziale di 8 giorni da sabato 17 settembre
Valutazione: facile
Viaggio in treno e pulmino riservato
Pernottamento in hotel
MILANO
trekkingitalia.org
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ITINERARI
CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE
“South West Coast Path - National Trail”
Alberto Del Re
Il South West Coast Path si snoda per 1.014 chilometri lungo le coste sud occidentali dell’Inghilterra, da Minehead nel Somerset fino alla Contea di Devon per raggiungere la mitica Cornovaglia di Re Artù: sfiora i suoi
villaggi di pescatori nei tramonti velati dalle umide brume che anticipano i cieli notturni di stelle nascenti
dal mare.
Un tempo era il sentiero dei doganieri che tra faro e faro vigilavano
sugli approdi dei contrabbandieri. Oggi è un susseguirsi di forti emozioni scandite dal variare della luce che accende di verde le ripide
scogliere e sbianca lo spumeggiare del mare che si infrange nelle loro
sinuose calette. Così ci appare la tiepida “riviera inglese”, mitigata
dalla Corrente del Golfo. Eriche viola e fiori di campo arancioni fanno
da sponda, col giallo intenso delle ginestre, al lento cammino. Sopra
volteggiano a coppie i gabbiani a contendere i nidi a strapiombo degli
uccelli che migreranno. Il vento è fresco e leggero, ma a volte bizzarro: può sollevarsi animoso tra improvvisi e fugaci scrosci di pioggia.
Poi, repentino, riappare il sole a far luccicare le cupe e nere pietraie.
Una storia geologica che tiene insieme un grande mare emerso tra
affioramenti granitici antichi e giovani strati arenari. Qui l’uomo si è
insediato nei millenni ad estrarre il rame e lo stagno fusi nel bronzo
delle legioni dell’Impero Romano. Le miniere furono chiuse sul finire
del 900 e la migliore gioventù espatriò. Rimangono non solo leggende ma anche ricordi legati a un laborioso passato.
— GIORNO 1
Dopo aver raggiunto Londra in aereo si prosegue il viaggio con il treno
verso Newquay dove inizia il percorso del South West Coast Path.
Newqway, villaggio di pescatori di granchi e sardine e di cavatori di
argilla fino alla seconda metà dell’800, con l’arrivo dei primi treni passeggeri, diventa una delle più famose cittadine balneari per le sue
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numerosissime spiagge sabbiose, oggi frequentate anche dagli appassionati di surf. Caratteristici i pub e i locali notturni che offrono
musica dal vivo.
— GIORNO 2
Trek: Newquay - Kelsey Head - Holywell - Perranporth
Sviluppo: 20 km - Media tappa: 6 ore
Lungo il limitare del mare si incomincia ad assaporare l’aria carica di
salsedine portata dai venti dell’ovest. Occorrerà attendere la bassa
marea per guadare un tratto del fiume Gannel. Il percorso continua
su alte falesie fino a raggiungere un’immensa striscia di dune sabbiose: un’oasi preziosa per piante rare e per una ricca avifauna. Perranporth, un tempo villaggio minerario, appare in lontananza adagiato
su una dolce collina.
— GIORNO 3
Trek: Perranporth - Saint Agnes Head - Porthtowan - Portreath
Sviluppo: 22 km - Media tappa: 7 ore
Il sentiero diventa molto selvaggio e panoramico. Le onde del mare
si abbattono sulle scogliere frastagliate delle falesie cesellate dal
vento. Qui nidificano le chiassose colonie dei gabbiani reali in competizione con le urie e le gazze marine. Immense brughiere, macchiate
dalle eriche in fiore, si estendono lungo i perimetri marroni e color
ocra dei campi arati e falciati. Si giunge al piccolo e accogliente villag-
gio di Portreath: dal suo strettissimo porto partivano per il Galles le
imbarcazioni cariche di rame per ritornare poi colme di carbone.
— GIORNO 4
Trek: Portreath - Godrevy Point - Gwithian Towans - Hayle
Sviluppo: 21 km - Media tappa: 6 ore
Il cammino procede tra pascoli e distese di ginestre. La vista, dall’alto,
continua a spaziare su una miriade di rocce affioranti che invadono le
morbide sabbie durante la bassa marea. Slanciato, al largo, verso il
suo faro, il promontorio di Godrevy appare nella sua preistorica bellezza: antichissimo lascito di arenarie sedimentarie, oggi è dimora
di rare farfalle e cormorani. Superata la riserva naturale di Gwithian,
ricca di stagni e di erbe alte, si entra in un ampio estuario che ospita
la cittadina di Hayle. Le scorie della fusione del rame, mescolate negli
scuri mattoni degli edifici, testimoniano il suo fiorente passato.
— GIORNO 5
Trek: Saint Ives - Zennor Head - Porthmeor Point - Pendeen Watch
Sviluppo: 24 km - Media tappa: 7 ore
La mattinata inizia negli ateliers delle strette stradine di Saint Ives,
un famoso e pittoresco villaggio di pescatori che ha sempre attratto
per ispirarsi artisti da tutti i paesi. Ben presto il paesaggio diventa di
un’asprezza impressionante: possenti graniti a forma di lingue che si
gettano tra i flutti di un blu cobalto, grandi dita di pietra protese al
cielo e spezzate dal vento, cuspidi piramidali mozzate dall’erosione. È
mare possente di leggendari naufragi di marinai scomparsi al tramonto nel canto ammaliante delle sirene.
— GIORNO 6
Trek: Pendeen Watch - Bottalack Mine - Cape Cornwall - Land’s End
Sviluppo: 18 km - Media tappa: 6 ore
La visita alla miniera di Geevor è imperdibile per comprendere la vita
dura degli abitanti di questa parte di Cornovaglia che scendevano in
pozzi profondi sotto il livello del mare per scavare i filoni di stagno e di
rame posti in verticale. È un’introduzione al paesaggio archeologico e
minerario che seguirà tra turrite ciminiere a strapiombo sul mare. Il cammino procede lento e rilassato fino a Cape Cornwall: è qui che avviene
l’impercettibile incontro delle acque della Manica con il Mare d’Irlanda.
— GIORNO 7
Trek: Land’s End - Porthcurno - Lamorna - Mousehole
Sviluppo: 19 km - Media tappa: 7 ore
Sulle rumorose scogliere di Land’s End i falchi pellegrini roteano
in cielo in cerca di prede e guidano l’occhio verso il lontano faro di
Longships, custode di rotte di grandi navi e vascelli nel tratto più turbolento di queste acque insidiose, passaggio obbligato anche di molti
cetacei intenti a migrare. Il Teatro di Minack, scavato nella roccia, attende i suoi attori tra le quinte di sfolgoranti tramonti. Da qui gli ultimi
passi verso il porticciolo di Mousehole dove le mani si stringono davanti al giallo schiumare del sidro!
— GIORNO 8
La bella cittadina di Penzance con le sue regolari abitazioni a schiera
di epoca georgiana è famosa per il suo clima mite e salubre. I suoi piccoli parchi e i giardini sono ricchi di camelie, rododendri e magnolie.
Molto vivaci e animate sono le strade che dal centro portano verso
il porto e il lungomare. L’isolotto di Saint Michael’s Mount è raggiungibile dalla vastissima spiaggia che emerge durante la bassa marea.
L’abbazia benedettina, dedicata al santo a cui sono devoti i pescatori,
riporta alla memoria Mont Saint Michel in terra di Francia proprio sulla
costa opposta della Normandia.
INGHILTERRA
CORNOVAGLIA, VERDI SCOGLIERE
South West Coast Path - National Trail
Scogliere a picco e spiagge lavorate dal rinnovarsi delle maree, unite
dall’antico ”sentiero dei doganieri” che corre lungo la costiera dal quale si
potranno avvistare foche e rapaci.
Trek itinerante con bagaglio trasportato di 9 giorni, da sabato 2 luglio
Valutazione: medio
Viaggio in aereo e treno
Pernottamento in albergo e B&B
Socio accompagnatore: Alberto Del Re
MILANO
trekkingitalia.org
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NUOVE ESPERIENZE
MEDITAZIONE E TREKKING?
UNA NUOVA E COINVOLGENTE PROPOSTA
Cristina Bhalia Senappi
Prima di addentrarmi nella risposta alla domanda, voglio fare una premessa relativa alla mia storia con
Trekking Italia. Era il 1991 quando mi approcciavo alle prime escursioni in Associazione. Avevo già un po’ di
esperienza di montagna, ma l’opportunità di avventurarmi in gruppi nuovi a contatto con la natura mi affascinava molto. E proprio in un momento storico della mia vita, appena separata con una bambina ancora
piccola, questa mi pareva una grande occasione di divertimento, apertura e socializzazione.
Infatti fu così: di trek ne feci diversi, di persone ne conobbi molte, di
luoghi più o meno selvaggi ne vidi tanti fino a quando decisi di portarci anche compagnie più insolite, come i “miei” ragazzi dei “Martinitt” e delle “Stelline”, di cui già da qualche tempo ero educatrice.
Esplorare insieme a loro mi sembrava davvero un’avventura: da
una parte mi erano grati per l’esperienza che offrivo loro, dall’altra
mi apparivano scalpitanti nel respirare libertà, spazio, avventura,
amicizia, accoglienza e natura! Erano veramente esperienze belle
e impegnative. Ho ancora negli occhi sguardi fecondi di bellezza,
amore e curiosità. Un’epoca che ricordo con tanta gratitudine per
me e per loro e naturalmente per chi ci ha accolto sempre con simpatia e comprensione!
Alla fine degli anni ‘90 decisi di cambiare città e mi trasferii in Emilia
Romagna. Anche questo fu un viaggio insolito e un po’ stordente:
così ritornai in breve tempo a Milano e da qui nel Varesotto dove per
il momento abito ancora. I miei contatti con Trekking Italia cessarono per un po’ di anni, ma non con la montagna e l’esplorazione.
Fu proprio l’esplorazione che, per varie vicissitudini di vita, mi portò
ad “indagare” più su me stessa attraverso gruppi di terapia e meditazione. Il Maestro che mi fece da guida è stato Osho, un illuminato
che fece scalpore negli anni ‘70 e ‘80, ma che ha lasciato, a chi lo
segue ancora oggi, un patrimonio di consapevolezza e crescita nel-
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la grande sfida per conoscere più profondamente se stessi dentro
la dimensione della gioia, della risata, della totalità, del silenzio e
dell’amore per la vita e per l’esistenza.
Davvero un “viaggio” interessante e bello, di quelli che ti ribaltano
un po’ e ti portano su strade mai conosciute ed incerte, ma altrettanto ricche di doni e di novità!
Così addentratami nella “ricerca spirituale” - ci sarebbe da dire molto su questo anche in senso ironico - ho cominciato ad interessarmi
di più di meditazione e di varie pratiche affini fino a quando, sostenuta dai miei insegnanti meravigliosi dell’Oregon, ho conseguito e
seguito un Counseling sui talenti e un Training di Meditazione sul
Chakra del Cuore.
Affascinata da questa nuova esperienza, non ho però mai perso
l’interesse per il trekking e la natura: tra l’altro in un momento ancora difficile della mia vita, dovuto alla grave malattia di mia madre
che mi ha lasciato circa otto mesi fa. Ho reagito riproponendomi alla
Trekking Italia con la partecipazione al Corso Formativo per Soci
Accompagnatori che si è svolto nel 2015: un’altra bella opportunità
per esplorare ed essere consapevoli di ciò che ci circonda e ci stimola nel “nostro” meraviglioso ambiente naturale.
È stato un supporto importante in un passaggio esistenziale veramente triste ed impegnativo, ma intriso di energia e di voglia di fare.
Le serate del giovedì erano un bel “tirare il respiro” per me e i ritorni
in metrò con la mia amica Pinuccia rappresentavano una bellissima
condivisione di apertura e comprensione: lei che la mamma l’aveva
persa di recente.
Ho pensato che questa mia premessa fosse utile per offrire qualche spunto di riflessione in più sulle nostre storie personali, ognuna
diversa dall’altra, ma tutte indicative delle scelte che il corso della
vita ci porta a fare.
E ora torniamo alla domanda iniziale: “perché meditazione e trekking?”
Camminare, sentire il corpo, usare i nostri sensi e la nostra gestualità, come comunicare e come diventare responsabili di noi stessi
sono ottimi stimoli per conoscerci meglio, per raggiungere una maggiore consapevolezza, per amare di più la natura e il nostro mondo.
Muovere il corpo attraverso il cammino, a piedi, con le ciaspole o in
cordata appesi ad una parete, necessariamente ci porta nel “momento” e in questo momento possiamo aprire di più la nostra sensibilità, sia verso noi stessi che verso l’ambiente che ci circonda: i
sensi sono delle bellissime porte che ci danno il dono di una consapevolezza più espansa in cui possiamo anche rilassarci e godere
del silenzio.
Riuscire a non riempirci di parole quando camminiamo o di falsi
gesti ripetitivi, ma semplicemente godere di noi stessi, nell’attraversamento di un ambiente naturale o di una città con tutti i loro
elementi, è un atto già di per sé profondo e contemplativo, intriso
di benessere e di gratitudine per ciò che ci circonda, compenetrati,
come siamo, nell’energia del luogo e della sua bellezza.
Sì, il trek offre questa bellissima opportunità e più ne siamo consapevoli più la nostra partecipazione diventa qualitativa e profonda, il
nostro umore migliora e il nostro modo di stare con gli altri diventa
più comprensivo e accogliente, circolare e rilassante. Non di corsa
ma “presenti”!
Credo a tutto questo e la mia proposta “meditazione e trekking” è
stata così sperimentata a Framura il 27 marzo scorso insieme a
sette persone che, altamente motivate e a cui sono grata, hanno
percorso insieme a me i sentieri tra Framura e Bonassola, in uno
squarcio di tempo e in un luogo davvero sublime e nutriente, in una
cornice di amichevolezza e comunicazione davvero toccanti!
Anche il brindisi nella casa sospesa sul mare dopo il “salto della lepre”, presso una mia cugina acquisita e ritrovata per caso, ha ben
inframmezzato il percorso che si è concluso presso la Cappelletta di
Bonassola, sulla punta del golfo davanti ad un mare parlante.
Ascoltare il mare, i ruscelli nel bosco, le nostre voci, vedere il glicine
e avvertire i profumi delle erbe aromatiche, oltre che sentire i nostri
corpi nella fatica ma anche nell’entusiasmo, mi hanno riempito di
bellezza.
Per questa prima giornata di meditazione ringrazio ancora i partecipanti e tutta l’Associazione: è stata grande l’opportunità offerta e
spero in futuro di continuare a proporre molti altri itinerari ad un’infinità di persone!
PUOI INCONTRARE IL PROGETTO E CRISTINA NELLE SERATE DI:
Giovedì 19 maggio: il vedere
Giovedì 16 giugno: sentire
Giovedì 7 luglio: l’intuizione
MILANO
trekkingitalia.org
31
VITA ASSOCIATIVA
EQUIPAGGIAMENTO
lo zaino (30 litri per un giorno e
40 - 60 litri per i trek itineranti) va
preparato limitandosi all’essenziale,
alle cose strettamente utili al trek!;
- riempirlo in modo omogeneo ed
equilibrato: uno zaino ben caricato
“sta in piedi da solo”;
- mettere sul fondo e contro la
schiena le cose pesanti e sopra
quelle leggere
gli scarponi e le calze sono a volte
snobbati, eppure sono le attrezzature
che garantiscono maggiore sicurezza
sui sentieri, minor affaticamento
al cammino e cura dei nostri piedi.
Particolare importante è allacciare le
stringhe in modo che piede-scarpa
siano corpo unico (l’inosservanza è
spesso causa di slogature, lussazioni,
cadute)
l’abbigliamento corretto è a strati
per assecondare le variazioni
di temperatura, sia esterna che
corporea. Consigliamo magliette
tecniche traspiranti, pile, pantaloni
comodi, giacca e pantaloni in
materiale impermeabile e traspirante,
mantellina impermeabile, borraccia,
guanti, berretto, coltello milleusi,
occhiali da sole
i bastoni telescopici li possiamo
considerare come il prolungamento
artificiale degli arti superiori.
Rappresentano un valido supporto
perché favoriscono il perfetto
equilibrio, ed il bilanciamento del
corpo, durante la camminata. Per una
maggiore stabilità e l’uso corretto è
bene utilizzare due bastoncini
Scegliere lo zaino:
- spallacci larghi ed imbottiti
- schienale ergonomico, rigido
per aderire il più possibile alla
schiena
- tasche laterali
- cintura ventrale che scarichi il
peso sul bacino
Come va usato:
- va indossato ed equilibrato su
entrambe le spalle
- regolare gli spallacci in modo
che lo zaino non scenda sui
glutei per evitare un effetto leva e
gravare sulla zona lombare
- allacciare sempre la cintura
ventrale perché “scarica” il peso
sul bacino e quindi sulle gambe,
alleggerendo il carico della
schiena.
SBAGLIATO
CORRETTO
Una buona “educazione al cammino” prevede di camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà
premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi
le orecchie con auricolari d’ogni genere, utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare la sicurezza e il buon
esito dell’escursione.
32 trekkingitalia.org MILANO
VITA ASSOCIATIVA
ORGANIZZAZIONE
Essere soci di Trekking Italia vuol dire essere in sintonia con i principi che lo statuto definisce ed essere soggetti che hanno intenzione di curiosare
nella natura ed approfittare del trek per aprire, o ristabilire, rapporti di amicizia orientati alla creazione di socialità. Conviene ricordare che Trekking
Italia non è un’agenzia viaggi e che gran parte dell’organizzazione poggia sul contributo responsabile di soci volontari; il suo obiettivo è quello di
educare chi la frequenta a camminare sui sentieri del mondo, accentuando in loro la capacità di autorganizzarsi un viaggio a piedi. L’iscrizione
all’Associazione permette, oltre che di partecipare alle sue attività, di riceverne la programmazione attraverso il catalogo annuale Grandi Trek e
il quadrimestrale Week End delle sedi. Le attività dell’Associazione vengono sviluppate solo ed esclusivamente per i propri iscritti. L’iscrizione è
annuale, con apertura dei rinnovi dal 1° dicembre di ogni anno, ed include la copertura assicurativa.
Trekking Italia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
IL CARATTERE DEI NOSTRI TREK
Alle definizioni statutarie, possiamo aggiungere che
i nostri sono VIAGGI A PIEDI: puntano a creare un bagaglio di emozioni, percorrendo i sentieri del mondo,
incoraggiando la curiosità, il desiderio di conoscere e
di incontrarsi. Non è detto che questi siano solamente immersi nella natura e che il trek si svolga solo in
montagna: la nostra avventura è un girovagare per
la Terra nei suoi aspetti naturali, culturali e antropici e tra le sue contraddizioni. Questo lento viaggio è
volto all’incremento della conoscenza, alla creazione
di uno stile di vita che rispetti le risorse della Terra e
le culture del mondo. È fondamentale, dunque, che i
nostri soci si dimostrino aperti all’incontro e che si
dispongano serenamente allo scambio delle idee
e sensazioni che “l’andare a piedi” promuove e, nel
momento in cui risultasse necessario, dimostrino capacità di affrontare costruttivamente i disagi che si
potrebbero presentare in condizioni avverse o in paesi lontani, molto diversi dal nostro. Il nostro viaggio
a piedi è quindi l’occasione per valutarsi in situazioni
non domestiche, incrementando la propria autostima
in condizioni d’impegno fisico e di autosufficienza.
IL GRUPPO
Tutti i nostri trek si svolgono in gruppo perché questa entità favorisce la circolazione delle idee, delle
esperienze - quelle proprie della vita, quelle legate
all’attività dell’Associazione ed ai viaggi intrapresi - il
reciproco aiuto: in gruppo si crea amicizia e solidarietà utili alla ricostruzione/costruzione di una nuova
cittadinanza.
Ebbene sì! Il trekking è un’attività che, nella stragrande maggioranza, viene praticata da cittadini. E le
sedi urbane, con le loro attività, oltre alle opportunità
che indubbiamente forniscono rischiano tuttavia di
orientare i rapporti verso aridità e solitudine. Il nostro gruppo, in cammino sui sentieri del mondo, è
un antidoto a questa possibile tendenza, se in grado
di reimportare, nelle relazioni della vita cittadina, la
stessa tensione amicale e la stessa curiosità presenti durante l’esperienza del camminare nei diversi
ambienti, naturali e culturali. Questa sintonia si fonda
sulla disponibilità di ogni socio partecipante ad essere attore di tale progetto, ad accettare le limitazioni
presentate dalle situazioni per l’armonia generale:
entusiasmo e disponibilità sono le doti efficaci per il
superamento delle difficoltà che l’individuo, da solo,
raramente affronterebbe.
DATE & ORARI DI EFFETTUAZIONE
Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, potrà
verificare le date definitive tramite il sito o telefonando nelle sedi dell’Associazione. Gli orari dei tre-
ni, pullman (riservati o di linea) delle iniziative del
week-end e giornalieri saranno riportati nei rispettivi
programmi-trek e consultabili sul sito una settimana prima della partenza oppure richiesti in sede al
momento dell’iscrizione. Per queste iniziative i Soci
devono prenotarsi entro le ore 12 del venerdì prima
della partenza, telefonando a: 02 8372838 o per email a: [email protected].
Non sarà quindi possibile presentarsi direttamente
alla partenza senza la preventiva iscrizione al trek e
il Socio Accompagnatore non potrà accogliere chi non
si è attenuto a questa indicazione. Confidiamo nella
collaborazione dei Soci.
Le date delle proposte, compresi i Grandi Trek, possono comunque variare a seguito della disponibilità dei
vettori o eventi imprevedibili, ma vengono definite
con il Programma Definitivo.
L’Associazione si riserva la facoltà di non effettuare
le escursioni, qualora non venga raggiunto il numero
minimo di 6 / 8 partecipanti.
_pasti
solitamente il trattamento è di mezza pensione con
pasti e colazioni presso la struttura di pernottamento. Altre volte sono previsti pasti al di fuori della struttura; altri trek prevedono il solo trattamento di Bed
& Breakfast; altri ancora non comprendono il trattamento di mezza pensione per motivi organizzativi o
di trasferimento e questo viene risolto mediante l’utilizzo della Cassa Comune: ciò viene specificato nel
Programma Definitivo.
Durante i bivacchi l’attrezzatura per la cucina da
campo e le stoviglie vengono fornite in loco; in alcuni itinerari è prevista una tenda refettorio, in altri no.
L’Associazione può fornire le tende e i fornelletti.
LA QUOTA NON INCLUDE
Tutti i servizi che non possono essere preventivati e
comunque che non sono esplicitati nelle voci precedenti o non compresi nel Programma Definitivo.
In linea indicativa possiamo così sintetizzarli:
visti d’ingresso, contratti di assistenza sanitaria, asQUOTA DI PARTECIPAZIONE
sicurazioni di viaggio integrative, estensione polizza
Le proposte qui contenute non definiscono la quota assicurativa noleggio auto, i supplementi treni, delle
di partecipazione per motivi legati all’impossibilità di cuccette e delle cabine, le camere singole e ogni tipo
preventivare, con anticipo, la quantità dei trek propo- di bevande.
sti. Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, verrà
aggiornato sulle quote di partecipazione tramite il ALTRE UTILI INFORMAZIONI
sito dell’Associazione.
Per la variegata proposta risulta molto difficile essePer quanto riguarda le iniziative del week-end e gior- re esaustivi: oltre alle informazioni sopra scritte e
nalieri in caso di iscrizione e rinuncia alla partecipa- a quelle che seguiranno, chiediamo ai nostri soci di
zione al trek, verranno addebitate al socio iscritto le contattare le sedi organizzatrici per integrare le lacuspese di viaggio e, se previsto, le spese del pernot- ne con i corretti ragguagli.
tamento.
Per quanto riguarda i Grandi Trek al momento dell’i- Assicurazione
scrizione il socio provvederà a versare un acconto Tutti i soci dell’Associazione sono coperti da polizze
pari al 25% della quota di partecipazione e il saldo per i casi di morte, invalidità permanente conseguenentro la data specificata prima della partenza.
te ad infortunio occorso durante il trek. Le polizze
La quota di partecipazione è stabilita per le partenze sono consultabili presso le diverse sedi.
dalle località definite dal Programma Definitivo e può Per i soci partecipanti ai Grandi Trek all’estero, l’Assoincludere:
ciazione prevede un’estensione assicurativa tramite
_trasporti
contratto di assistenza Allianz. Questo ulteriore sertreno in seconda classe, pullman turistici o pulmini vizio in genere è escluso dalla quota di partecipazioad uso esclusivo del gruppo o bus pubblici. Alcuni ne ed il suo costo varia a seconda della destinazione
trek prevedono il noleggio di veicoli.
e verrà versato, dal socio partecipante, al momento
L’Associazione non è responsabile di eventuali ritardi dell’iscrizione al trek. L’assistenza decorre dal giorno
o annullamenti da parte delle compagnie aeree;
di partenza dall’Italia e termina il giorno di rientro in
_pernottamenti
Italia. Al momento della partenza verranno consegnase non precisato diversamente, i pernottamenti si in- te, a ciascun socio partecipante, le condizioni genetendono in alberghi, ostelli, rifugi o gîte d’étape, case rali e particolari dell’assistenza.
locali, con sistemazioni variabili dalla camera doppia
o tripla solitamente dotate di servizi, alla camerata Itinerari
con più letti. In alcuni pernottamenti bisogna essere Gli itinerari dei trek possono essere modificati per
dotati di sacco a pelo o sacco lenzuolo e di salviette avverse condizioni meteorologiche, per interruzioni
personali.
di sentieri o eventi non prevedibili.
MILANO
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l’impresa,
si costruisce
il successo
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per l’avventura
Milano, Via Burigozzo 11 - tel 0258314666 - fax 0258324408 - [email protected]
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