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Anice verde, la scuola di cucina per una Puglia tutta da gustare
C’era proprio da leccarsi le dita alla Fiera del Levante! Nel padiglione 19, in occasione del salone nazionale
Promessi Sposi 2010, ha ospitato, nell’ambito del progetto “Puglia da Gustare”, la scuola di cucina Anice
Verde di Corato.
I giornalisti sono stati invitati ad improvvisarsi maghi dell’ars culinaria preparando la creme brulèe con uva
nera e mele cotogne in uno dei cinque appuntamenti con Anice
Verde che, per l’occasione, ha allestito una cucina permanente
ricca di prelibatezze realizzate seguendo ricette pugliesi
tradizionali e gustosissime.
Dopo aver brevemente presentato il progetto e le attività
previste per 2010-2011, lo chef Pasquale Procacci Leone,
direttore della scuola coratina, insieme al suo collega, lo chef
romano Paolo Dalidandro, ha sottolineato il grande privilegio
e l’importanza di appartenere alla Puglia quale terra ricca di
prodotti unici e genuini che ha suscitato l’ammirazione (e
perché no anche l’invidia) di tutto il mondo. Il nostro territorio,
infatti, custodisce un’invidiabile tradizione culinaria ma al
tempo stesso vuole essere al passo con le innovazioni nel
campo della ristorazione. “Tantissimi turisti”, ha aggiunto, “scelgono la Puglia come meta turistica
impareggiabile ed unica e su questo punta Anice Verde: la promozione delle materie prime, dei prodotti e della
cultura enogastronomica pugliese che mira a “prendere per la gola” i connazionali e gli stranieri”.
Il maestro della buona forchetta ci ha illustrato anche l’impegno sociale dell’Associazione Chefs Sans
Frontieres, di cui fa parte, che promuove la campagna: “Aiuta un ragazzo di strada a diventare cuoco”.
L’onorevole obiettivo dell’associazione è di aprire scuole di cucina nei paesi in cui la povertà rappresenta un
problema molto serio e, grazie alla volontà didattica dei cuochi, i ragazzi appartenenti a quelle realtà disagiate
potrebbero apprendere le pratiche culinarie abbandonando la strada ed inserendosi nel mondo della ristorazione
inteso come fonte di guadagno.
Il grande connubio tra gusto, musica e spettacolo è stato offerto dalle “Cene
Teatro”, in cui l’arte della cucina è stata illustrata dagli chef attraverso le
telecamere mentre gli spettatori-apprendisti si cimentavano nell’altra sala.
Per i giornalisti coinvolti nella “Conferenza Chef” era giunto il momento di
“mettere le mani in pasta”. Dinanzi a noi erano disposti gli ingredienti e, con
entusiasmo e voglia di imparare l’arte culinaria, abbiamo abbandonato carta e
penna e ci siamo rimboccati le maniche, pronti per creare qualcosa di buono.
Grazie alle spiegazioni dello chef Procacci Leone, dello chef Dalicandro e del
loro stuff abbiamo lavorato sapientemente gli ingredienti, latte, zucchero di
canna, vino rosso, baccello di vaniglia, uva nera, mele cotogne e il gioco è fatto:
una deliziosissima creme brulèe alla pugliese ha conquistato il nostro palato non
senza timore però! Fortuna che gli chef, con pazienza e dedizione, hanno aiutato
gli imbranati ma volenterosi giornalisti nel cimentarsi tra i fornelli. Vi confesso
che, a missione compiuta, ronzavano intorno al caramello come api intorno al
miele e che soddisfazione conviviale, poi, quando abbiamo assaggiato quella
creatura caramellata!
A seguire, lo chef Dalicandro è stato il protagonista del corso gratuito, “Sorprendere gli amici con l’arte del
finger food”, in cui ha illustrato alcune ricette tipiche pugliesi da gustare con le mani: i quadratini di sformatino
di pane con zucchine, provola affumicata, pomodori secchi e ricotta o il bicchierino di pappa al pomodoro con
pop corn e cioccolato, o ancora i mini spiedini di pollo marinati con senape e miele accompagnati con salsa di
yogurt, fra le altre.
È stata un’esperienza divertente e originale, e diamo il merito alla coratina scuola di cucina per averci
coinvolto. La dedizione e la straordinaria cultura culinaria di questi grandi chef ti fanno proprio rimanere a
bocca aperta… o con la bocca piena piuttosto!
Le foto sono di Lucia Ruggiero
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