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COSIGLIO
DELL'UIOE EUROPEA
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(OR. fr)
COMUICATO STAMPA
2902ª sessione del Consiglio
Affari generali e relazioni esterne
Affari generali
Bruxelles, 10 novembre 2008
Presidente
Sig. Bernard KOUCHER
Ministro francese degli affari esteri e europei
STAMPA
Rue de la Loi, 175
B – 1048 BRUXELLES
Tel.: +32 (0)2 281 6319 / 6319
Fa x: +32 (0)2 281 8026
[email protected] http://www.consilium.europa.eu/Newsroom
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Principali risultati del Consiglio
Il Consiglio ha prorogato l'embargo sulle armi dell'UE nei confronti dell'Uzbekistan, pur
decidendo di non prorogare i divieti di soggiorno applicati a determinate persone del regime
uzbeco. Questo fa seguito alle conclusioni della riunione del 13 ottobre scorso in cui si rallegrava
dei progressi compiuti dall' Uzbekistan nel rispetto dello Stato di diritto e nella protezione dei
diritti dell'uomo, pur restando preoccupato per la situazione in taluni settori.
IL Consiglio ha anche deciso di non applicare, per un periodo di sei mesi rivedibile, i divieti di
soggiorno nei confronti di alcuni responsabili dell'attuale regime in Bielorussia, a seguito delle
conclusioni della riunione del 13 ottobre scorso. La decisione intende, dopo le recenti elezioni in
Bielorussia, incoraggiare il dialogo con le autorità bielorusse nonché l'adozione di misure per
rafforzare la democrazia e il rispettto dei diritti dell' uomo.
Il Consiglio ha approvato la concessione di oltre 215 milioni di EUR del Fondo europeo di
sviluppo a favore della Somalia, per sostenere il rafforzamento delle istituzioni e lo sviluppo
economico e sociale in tale paese, tenendo conto dei bisogni delle popolazioni indigenti.
Ha deplorato la mancanza di progressi per una transizione della Birmania/Myanmar verso la
democrazia. Le elezioni previste per il 2010, ha ricordato, non saranno credibili se le autorità non
rilasciano incondizionatamente tutti i prigionieri politici, e avviano un processo politico con la
piena partecipazione dell'opposizione e dei gruppi etnici.
Il Consiglio si è inoltre rallegrato del fatto che le istituzioni libanesi abbiano ripreso a funzionare
normalmente e ha esortato tutte le parti a dialogare con spirito di consenso e di compromesso,
secondo l'interesse di tutti i Libanesi. Si è compiaciuto dell'annuncio dell'instaurazione di relazioni
diplomatiche tra il Libano e la Siria.
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SOMMARIO1
PARTECIPATI .......................................................................................................................... 5
PUTI DISCUSSI
PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DI DICEMBRE................................................ 7
ALTRI PUTI APPROVATI
Relazioni esterne
–
Uzbekistan - Misure restrittive ...........................................................................................................................8
–
Bielorussia - Misure restrittive ...........................................................................................................................8
–
Iran - Misure restrittive......................................................................................................................................9
–
Aiuto per la Somalia........................................................................................................................................10
–
Birmania/Myanmar - Conclusioni del Consiglio...............................................................................................10
–
Libano - Conclusioni del Consiglio..................................................................................................................11
–
Relazioni trilaterali con l'Africa e la Cina - Conclusioni del Consiglio ..............................................................13
–
Partenariato UE-Africa - Conclusioni del Consiglio .........................................................................................14
–
Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche................................................................................................15
POLITICA EUROPEA DI SICUREZZA E DI DIFESA
–
Somalia - pirateria ...........................................................................................................................................15
–
Medio-Oriente - Missione di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah ......................................................16
–
Sviluppo delle capacità militari dell'UE............................................................................................................16
–
Agenzia europea per la difesa ..........................................................................................................................16
–
Missioni civili PESD - Insegnamenti tratti dall'esperienza acquisita..................................................................16
1
Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto
pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette.
I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili sul sito Internet del Consiglio
http://www.consilium.europa.eu.
Gli atti adottati che contengono dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono
contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del
Consiglio o possono essere ottenute presso il Servizio stampa.
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POLITICA COMMERCIALE
–
Ucraina - Scambi di servizi - Adesione all'OMC ..............................................................................................17
COOPERAZIO4E ALLO SVILUPPO
–
Contributi al fondo europeo di sviluppo nel 2009 e 2010 ..................................................................................17
–
Assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo - Conclusioni del Consiglio .....................................................17
–
Autorità locali quali attori di sviluppo - Conclusioni del Consiglio ...................................................................18
AFFARI GE4ERALI
–
Lavori nelle varie formazioni del Consiglio......................................................................................................18
SPAZIO ECO4OMICO EUROPEO
–
Consiglio dello Spazio economico europeo ......................................................................................................18
PESCA
–
Tonno dell'Oceano atlantico.............................................................................................................................19
–
Mar Nero - Possibilità e condizioni di pesca per il 2009*..................................................................................19
TRASPORTI
–
Navi adibite alla navigazione interna - Procedura di regolamentazione con controllo ........................................19
TRASPARE4ZA
–
Accesso del pubblico ai documenti ..................................................................................................................20
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PARTECIPATI
I Governi degli Stati membri e la Commissione europea erano così rappresentati:
Per il Belgio:
Sig. Karel DE GUCHT
Ministro degli affari esteri
Per la Bulgaria:
Sig. Ivailo KALFIN
Vice Primo Ministro e Ministro degli affari esteri
Per la Repubblica ceca:
Sig. Karel SCHWARZENBERG
Ministro degli affari esteri
Per la Danimarca:
Sig. Michael ZILMER-JOHNS
Sig. Ib PETERSEN
Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri
Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri
Per la Germania:
Sig. Frank-Walter STEINMEIER
Ministro federale degli affari esteri
Per l'Estonia:
SIG. Urmas PAET
Ministro degli affari esteri
Per l'Irlanda:
Sig. Micheál MARTIN
Ministro degli affari esteri
Per la Grecia:
Mme Theodora BAKOYANNI
Ministro degli affari esteri
Per la Spagna:
Sig. Miguel Ángel MORATINOS CUYAUBÉ
Sig. Diego LÓPEZ GARRIDO
Ministro degli affari esteri e della cooperazione
Sottosegretario di Stato all'Unione europea
Per la Francia:
Sig. Bernard KOUCHNER
Sig. Jean-Pierre JOUYET
Ministro degli affari esteri e europei
Sottosegretario di Stato agli affari europei
Per l'Italia:
Sig. Alfredo MANTICA
Sottosegretario di Stato agli affari esteri
Per Cipro:
Sig. Marcos ΚΥPRIANOU
Ministro degli affari esteri
Per la Lettonia:
Sig. Māris RIEKSTIŅŠ
Ministro degli affari esteri
Per la Lituania:
Sig. Juozas OLEKAS
Ministre della difesa
Per il Lussemburgo:
Sig. Jean ASSELBORN
Sig. Nicolas SCHMIT
Vice Primo Ministro, Ministro degli affari esteri e
dell'immigrazione
Ministro incaricato degli affari esteri e dell'immigrazione
Per l'Ungheria:
Sig.ra Kinga GÖNCZ
Ministro degli affari esteri
Per Malta:
Sig. Richard CACHIA-CARUANA
Rappresentante permanente
Per i Paesi Bassi:
Sig. Maxime VERHAGEN
Sig. Frans TIMMERMANS
Ministro degli affari esteri
Ministro degli affari europei
Per l'Austria:
Sig. Hans WINKLER
Per la Polonia:
Sig. Radosław SIKORSKI
Sig. Mikolaj DOWGIELEWICZ
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Sottosegretario di Stato presso il Ministero federale degli
affari europei ed internazionali
Ministro degli affari esteri
Sottosegretario di Stato, Ministero degli affari esteri
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Per il Portogallo:
Sig. Luís AMADO
Sig.ra Teresa RIBEIRO
Per la Romania:
Sig. Lazăr COMĂNESCU
Sig. Anton NICULESCU
Ministro di Stato, Ministro degli affari esteri
Sottosegretario di Stato, responsabile degli affari europei
Ministro degli affari esteri
Sottosegretario di Stato agli affari internazionali e alle
relazioni interistituzionali, Ministero degli affari esteri
Per la Slovenia:
Sig. Dimitrij RUPEL
Ministro degli affari esteri
Per la Slovacchia:
Sig. Ján KUBIŠ
Ministro degli affari esteri
Per la Finlandia:
Sig. Alexander STUBB
Sig.ra Astrid THORS
Ministro degli affari esteri
Ministro della migrazione e degli affari europei
Per la Svezia:
Sig. Carl BILDT
Ministro degli affari esteri
Per il Regno Unito:
Sig. David MILIBAND
Sig.ra Caroline FLINT
Ministro degli affari esteri e del Commonwealth
Ministro degli affari europei
Per la Commissione:
Sig. Louis MICHEL
Membro
Segretariato Generale del Consiglio:
Sig. Javier SOLANA
Segretario generale/Alto Rappresentante per la PESC
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PUTI DISCUSSI
PREPARAZIOE DEL COSIGLIO EUROPEO DI DICEMBRE
Il Consiglio ha preso atto di un progetto di ordine del giorno commentato elaborato dalla Presidenza
per la riunione del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il prossimo 11 e 12 dicembre
(doc. 14956/08). Esso preparerà la riunione più dettagliatamente nella sessione dell'8 dicembre.
Le questioni che saranno affrontate dal Consiglio europeo sono le seguenti:
–
Trattato di Lisbona;
–
questioni economiche e finanziarie (stabilità e vigilanza finanziarie, sistema finanziario
internazionale, crescita e occupazione, competitività, sviluppo tecnologico e scientifico);
–
energia e cambiamenti climatici (pacchetto legislativo);
–
politica agricola comune (valutazione dello "stato di salute" della PAC);
–
relazioni esterne e sicurezza (sicurezza e difesa, partenariato orientale).
Il progetto di ordine del giorno commentato servirà di base al progetto di conclusioni del Consiglio
europeo che la presidenza deve elaborare.
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ALTRI PUTI APPROVATI
Relazioni esterne
Uzbekistan - Misure restrittive
Il Consiglio ha adottato una posizione comune che modifica e proroga la posizione comune
2007/734/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell’Uzbekistan (doc. 14531/08).
In seguito alle conclusioni del Consiglio del 13 ottobre scorso (cfr. comunicato stampa 14137/08,
pag. 9) tale posizione comune proroga l'embargo sulle armi imposto dalla posizione
comune 2007/734/PESC per una durata di 12 mesi, ossia fino al 13 novembre 2009.
Il Consiglio si è rallegrato in tali conclusioni per i progressi compiuti dall'Uzbekistan nell'ultimo
anno per quanto concerne il rispetto dello Stato di diritto e la protezione dei diritti dell'uomo. In
questo contesto, ha deciso di non prorogare i divieti di soggiorno applicati a determinate persone di
cui alla posizione comune 2007/734/PESC, che erano stati sospesi nell'ottobre 2007 e
nell'aprile 2008.
Il Consiglio nutre ancora qualche preoccupazione per la situazione in un certo numero di settori e ha
invitato le autorità di questo paese ad assolvere pienamente i loro obblighi al riguardo ed è disposto
ad assisterle nei loro sforzi di riforma.
Bielorussia - Misure restrittive
Il Consiglio ha adottato una posizione comune che modifica la posizione comune 2006/276/PESC
relativa a misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia (doc. 14537/3/08
REV 3).
Tale posizione comune fa seguito alle conclusioni adottate dal Consiglio il 13 otttobre scorso
(cfr. comunicato stampa 14137/08, pag. 7). Essa proroga per un periodo di dodici mesi le misure
restrittive previste dalla posizione comune 2006/276/PESC e sospende, per un periodo di sei mesi
rivedibile, i divieti di soggiorno nei confronti di alcuni responsabili bielorussi, ad eccezione di
coloro che sono implicati nelle sparizioni verificatesi tra il 1999 e il 2000 e della presidente della
Commissione elettorale centrale.
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Il Consiglio ha deciso di non applicare i divieti di soggiorno per un periodo di sei mesi al fine di
incoraggiare il dialogo con le autorità bielorusse e l'adozione di misure per rafforzare la democrazia
e il rispetto dei diritti dell'uomo. Al termine del suddetto periodo, esso riesaminerà la situazione alla
luce dei progressi compiuti dalle autorità bielorusse. Se necessario, potrà decidere di applicare i
divieti di soggiorno prima, alla luce delle azioni delle autorità bielorusse nel campo della
democrazia e dei diritti dell'uomo.
Iran - Misure restrittive
Il Consiglio ha adottato una decisione che modifica gli allegati III e IV della posizione comune
2007/140/PESC concernente misure restrittive dell'UE nei confronti dell'Iran (doc. 13336/1/08
REV 1).
Il 7 agosto scorso il Consiglio aveva adottato la posizione comune 2008/652/PESC che modifica la
posizione comune 2007/140/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran per dare
attuazione alla risoluzione 1803 (2008) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (cfr.
comunicato stampa 12426/08).
La posizione comune 2008/652/PESC prevede, tra l'altro, che gli Stati vigilino sulle attività svolte
da istituzioni finanziarie nella loro giurisdizione con tutte le banche domiciliate in Iran, e relative
succursali e filiali all'estero, al fine di evitare che tali attività contribuiscano ad attività nucleari
sensibili in termini di proliferazione o allo sviluppo di sistemi di lancio di armi nucleari.
Il Consiglio ha individuato le succursali e filiali all'estero delle banche domiciliate in Iran alle quali
si applicano le disposizioni di vigilanza finanziaria della posizione comune 2008/652/PESC. Gli
allegati III e IV della posizione comune 2007/140/PESC sono modificati di conseguenza.
Inoltre, il Consiglio ha adottato un regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 423/2007
concernente misure restrittive nei confronti dell'Iran (doc. 13473/08, 13473/08 COR 1).
Il regolamento intende attuare nella normativa comunitaria alcune misure previste nella posizione
comune 2008/652/PESC al fine di garantirne l'applicazione uniforme da parte degli operatori
economici di tutti gli Stati membri.
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Aiuto per la Somalia
Il Consiglio ha approvato la posizione che la Comunità europea dovrà adottare in sede di Comitato
degli ambasciatori ACP-CE in merito a una decisione sull’assegnazione di risorse alla Somalia nel
quadro del decimo Fondo europeo di sviluppo (doc. 14060/08).
A titolo dell'accordo di partenariato ACP-CE, gli Stati ACP firmatari delle precedenti convenzioni
ACP-CE i quali, mancando di istituzioni statuali normalmente costituite, non sono stati in grado di
firmare o ratificare l’accordo di partenariato ACP-CE, possono tuttavia beneficiare di sostegni
speciali. Per continuare a sostenere la popolazione della Somalia, il Consiglio ritiene che sia
opportuno prevedere un importo di 212 milioni di EUR destinati al potenziamento delle istituzioni e
ad attività di sviluppo economico e sociale, con particolare attenzione ai bisogni dei settori più
vulnerabili della popolazione nonché un importo di 3,8 milioni di EUR destinati a coprire necessità
impreviste per il periodo dal 2008 al 2013.
Birmania/Myanmar - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato le conclusioni seguenti:
"Il Consiglio si rallegra della dichiarazione della presidenza adottata a Pechino il 24 e 25 ottobre 2008
in occasione del vertice dell'ASEAN, in cui si chiede la sospensione delle restrizioni nei confronti
dei partiti politici, la rapida liberazione delle persone detenute e si incoraggia il governo ad invitare
tutte le parti interessate a partecipare ad un processo politico inclusivo e ad avviare una più stretta
cooperazione con le Nazioni Unite. Il Consiglio esorta inoltre le autorità della Birmania/ Myanmar
ad agevolare il rilascio dei visti.
Il Consiglio deplora tuttavia che quest'anno, dopo la violenta repressione delle manifestazioni
pacifiche da parte delle autorità militari, non sono stati registrati progressi per una autentica
transizione della Birmania/Myanmar verso la democrazia.
L'Unione europea ricorda che le elezioni previste per il 2010 non saranno credibili se le autorità
della Birmania/Myanmar non rilasciano incondizionatamente tutti i prigionieri politici, in
particolare Daw Aung San Suu Kyi, e avviano, con il sostegno delle Nazioni Unite, un processo
politico basato su un dialogo con tutte le parti, strutturato nel tempo e con la piena partecipazione
dell'opposizione e dei gruppi etnici.
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Il Consiglio ribadisce il suo sostegno, forte e incondizionato, alla missione di buoni uffici del
Segretario generale delle Nazioni Unite e si compiace del suo rinnovato impegno personale per
porre fine all'attuale situazione di stallo.
Il Consiglio plaude al lavoro svolto dall'inviato speciale dell'Unione europea Sig. Piero Fassino a
sostegno degli sforzi delle Nazioni Unite e per realizzare una più stretta cooperazione con i paesi
della regione e si rallegra del rinnovo del suo mandato.
Alla luce dell'evoluzione della situazione, l'Unione europea è pronta a rivedere, modificare o
rafforzare le misure già adottate. Essa resta determinata ad aiutare il popolo della Birmania/
Myanmar a raggiungere la stabilità, la prosperità e la democrazia ed è sempre pronta a reagire
positivamente ad effettivi progressi sulla via della democrazia.
L'Unione europea esprime compiacimento per la stretta cooperazione tra l'ASEAN, l'ONU e le
autorità della Birmania/Myanmar dopo il ciclone Nargis. Il Consiglio ricorda che l'Unione europea
e i suoi Stati membri si sono impegnati ad apportare un'assistenza sostanziale a tutti coloro che ne
hanno bisogno e ad adottare un approccio più globale di fronte alla situazione umanitaria in
Birmania/Myanmar."
Libano - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato le conclusioni seguenti:
"1.
Il Consiglio si rallegra del fatto che le istituzioni libanesi abbiano ripreso a funzionare
normalmente a seguito dell'accordo di Doha del 21 maggio, e conferma il suo pieno
sostegno alle autorità libanesi, in particolare al presidente Suleiman e al governo guidato
dal primo ministro Siniora.
2.
Esso plaude alla ripresa del dialogo nazionale, sotto l'autorità del presidente Suleiman,
conformemente all'accordo di Doha. Esorta tutte le parti a dialogare con spirito di consenso
e di compromesso al fine di compiere progressi sulla questione della strategia di difesa
nazionale, secondo l'interesse di tutti i libanesi.
3.
Il Consiglio si compiace dell'annuncio dell'instaurazione di relazioni diplomatiche tra la
Siria e il Libano. Questo annuncio, che dovrà concretizzarsi con la nomina degli
ambasciatori e l'apertura effettiva di due ambasciate entro la fine dell'anno, costituisce una
tappa storica. Il Consiglio esorta entrambe le parti ad attuare gli altri impegni che figurano
nel comunicato in sei punti convenuto nello scorso agosto dai Presidenti Assad e Suleiman,
segnatamente la demarcazione e il controllo della frontiera comune, nonché la questione
dei prigionieri e delle persone scomparse.
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4.
L'Unione europea e gli Stati membri sono pronti a fornire, se del caso, il loro sostegno allo
sviluppo e all'attuazione della strategia nazionale libanese di gestione delle frontiere.
5.
Il Consiglio plaude all'adozione, da parte del parlamento libanese, di una nuova legge
elettorale che ha tenuto conto di una parte delle raccomandazioni della Commissione
Boutros quale primo passo verso una riforma elettorale più completa. L'Unione europea
conferma la sua piena disponibilità a sostenere la preparazione, l'organizzazione e il
controllo delle elezioni legislative del 2009 affinché esse si svolgano in condizioni di
trasparenza e di equità conformi alle norme internazionali. È altresì disposta a prevedere lo
spiegamento di una missione d'osservazione elettorale se le autorità libanesi ne faranno
richiesta.
6.
Il Consiglio sottolinea il ruolo essenziale svolto dallo Stato libanese e dalle sue autorità
incaricate del mantenimento dell'ordine, in particolare dalle sue forze armate, nella lotta
contro il terrorismo. Ricorda solennemente il suo attaccamento al principio del monopolio
dello Stato nell'uso legittimo della forza. Esorta le autorità libanesi a proseguire la loro
azione volta all'instaurazione di una politica globale di mantenimento dell'ordine pubblico
basata sul rispetto del diritto e l'uso proporzionato della forza.
7.
Il Consiglio ribadisce il pieno sostegno dell'Unione europea alla Commissione
investigativa nonché al Tribunale speciale per il Libano e attende che quest'ultimo avvii
quanto prima i suoi lavori.
8.
Il Consiglio ricorda le possibilità offerte dall'accordo di associazione e dalla politica
europea di vicinato per contribuire all'attuazione delle riforme annunciate alla Conferenza
di Parigi III. Sottolinea l'importanza di concretizzare gli aspetti economici, finanziari e
commerciali del piano d'azione UE-Libano e di proseguire le riforme necessarie al rilancio
dell'attività economica del paese.
9.
Il Consiglio constata che l'Unione europea è il principale finanziatore della ricostruzione
del campo profughi di Nahr-al-Bared e ritiene necessario che altri attori contribuiscano
anche finanziariamente a tale ricostruzione. Esorta le autorità libanesi a migliorare lo status
economico e sociale dei profughi palestinesi e a proseguire le iniziative per migliorare le
condizioni di vita nei campi, lasciando impregiudicati i risultati dei negoziati di pace sullo
status definitivo dei Territori palestinesi.
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10.
Il Consiglio conferma il suo sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite per compiere
progressi sulla questione delle fattorie di Sheba'a e resta favorevole all'opzione di porle
sotto la tutela dell'ONU, conformemente al piano in sette punti del primo ministro Siniora.
Sostiene altresì gli sforzi in atto, segnatamente il piano dell'UNIFIL, volti a fornire una
soluzione alla questione di Ghajar. Conferma il suo pieno sostegno all'UNIFIL la cui
azione a fianco dell'esercito libanese rimane essenziale per la pace nella regione.
11.
Il Consiglio conferma la sua determinazione a rafforzare la sovranità, l'indipendenza,
l'integrità territoriale, l'unità e la stabilità del Libano. Rammenta l'importanza che
attribuisce alla piena attuazione delle risoluzioni 1559, 1680, 1701 e 1757 del Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite."
Relazioni trilaterali con l'Africa e la Cina - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato le conclusioni seguenti:
"1.
Il Consiglio ringrazia la Commissione per la sua comunicazione e sostiene la proposta di
istituire un dialogo e una cooperazione trilaterali tra l'Unione europea, l'Africa e la Cina,
nella prospettiva di promuovere la pace e la sicurezza e di contribuire agli sforzi per
conseguire gli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG) in Africa.
2.
L'Africa rappresenta un partner strategico dell'UE nel quadro del piano d'azione adottato in
occasione del vertice Africa-UE tenutosi a Lisbona nel 2007. Anche la Cina svolge un
ruolo crescente in Africa e offre nuove prospettive per lo sviluppo economico del
continente africano. Impegni importanti tra la Cina e l'Africa sono stati assunti nel
novembre 2006 nel quadro del Forum per la cooperazione Cina-Africa (FOCAC).
3.
In tale contesto rinnovato, appare utile coordinare meglio gli sforzi dell'UE e della Cina,
incentrandoli sulle priorità che corrispondono ai bisogni dell'Africa. Il Consiglio ritiene che
l'istituzione di un dialogo trilaterale, sulle scia delle iniziative intraprese dal vertice UECina del 2006, sia di natura tale da rafforzare i partenariati bilaterali che l'UE intrattiene sia
con la Cina, sia con l'Africa, compresa l'Unione africana, consentendo di individuare gli
interessi comuni e settori di cooperazione. Il dialogo trilaterale in questione contribuirà a
sostenere gli sforzi profusi dall'Africa e dalla comunità internazionale a favore della
democratizzazione, dell'integrazione politica ed economica, del buon governo e del rispetto
dei diritti dell'uomo.
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4.
Il Consiglio ritiene che tale cooperazione debba essere sviluppata nel quadro di un
approccio congiunto e attuata attraverso iniziative nei settori della pace, della sicurezza e
dello sviluppo economico e sociale sostenibile in Africa. Le proposte della Commissione
in materia di cooperazione trilaterale, ossia iniziative nei settori della pace e della sicurezza
in Africa, del sostegno alle infrastrutture africane, della gestione sostenibile dell'ambiente e
delle risorse naturali, nonché dell'agricoltura e della sicurezza dell'approvvigionamento
alimentare avvalendosi dei piani e dei programmi esistenti, vanno in questo senso. Occorre
dedicare un'attenzione particolare alla cooperazione nel settore della pace e della sicurezza,
nell'ambito del quale l'Unione europea e la Cina possono contribuire insieme alla stabilità
dei paesi africani e al rafforzamento delle capacità africane di gestione delle crisi. Tenuto
conto dell'interdipendenza tra sviluppo e sicurezza, una cooperazione trilaterale su queste
iniziative dovrebbe favorire la coerenza delle azioni in questi diversi settori.
5.
A fini di efficacia, il Consiglio auspica che tale cooperazione trilaterale si sviluppi
gradualmente nelle sedi esistenti e all'interno delle strutture previste dai partenariati
bilaterali. Il Consiglio sottolinea l'interesse che riveste un approccio comune al
miglioramento dell'efficacia dell' aiuto pubblico allo sviluppo e alla prevenzione delle crisi
di indebitamento eccessivo tenendo conto della dichiarazione di Parigi e del programma di
azione di Accra.
6.
Il Consiglio prende atto con interesse delle raccomandazioni della Commissione. Invita la
Commissione, gli Stati membri e gli organi competenti del Consiglio ad esaminare in
modo più approfondito tali proposte e a partecipare attivamente al processo di attuazione di
proposte concrete. Il Consiglio incoraggia l'Africa e la Cina a cooperare con l'UE
nell'istituzione di un dialogo e di una cooperazione trilaterale."
Partenariato UE-Africa - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato le conclusioni seguenti:
"1.
Il Consiglio ringrazia la Commissione della sua comunicazione dal titolo "Un anno dopo
Lisbona: il partenariato Africa - UE in azione". A suo giudizio la comunicazione
rappresenta un utile contributo ai lavori avviati dall'UE nell'ottica di valutare i progressi
realizzati un anno dopo il vertice di Lisbona e di individuare le principali sfide da
raccogliere. Esso ritiene parimenti che il contenuto della comunicazione contribuisca, in
particolare a fianco dei contributi delle squadre di attuazione del partenariato Africa - UE,
alla preparazione della relazione comune sullo stato di avanzamento dei lavori, che dovrà
essere approvata nel corso della riunione della troika ministeriale Africa -UE, prevista per
il 20 e il 21 novembre 2008 a Addis Abeba.
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2.
Il Consiglio prende atto delle proposte relative ad attività prioritarie contenute nel
documento di lavoro della Commissione. Invita le squadre europee di attuazione del piano
d'azione Africa-UE a tenerne conto nei loro lavori e, in particolare, in vista delle prossime
riunioni dei gruppi misti di esperti.
3.
Il Consiglio prende altresì atto delle raccomandazioni formulate nella comunicazione.
Invita gli Stati membri a perseverare nei loro sforzi intensificandoli, nella prospettiva
dell'attuazione degli impegni assunti al vertice di Lisbona. Li invita inoltre ad incoraggiare
la mobilitazione delle regioni e dei paesi africani partner ai fini dell'attuazione degli otto
partenariati del piano d'azione Africa-UE."
Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche
Il Consiglio ha adottato un'azione comune a sostegno della convenzione sulle armi biologiche e
tossiniche nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di
distruzione di massa (14362/08).
Il Consiglio europeo aveva adottato nel dicembre 2003 la strategia dell'UE, che contiene un elenco
di misure volte a combattere tale proliferazione. Fra le suddette misure figurano l'universalizzazione
della convenzione sulle armi biologiche e tossiniche e l'assistenza ai paesi terzi per rafforzare
l'attuazione della convenzione a livello nazionale.
POLITICA EUROPEA DI SICUREZZA E DI DIFESA1
Somalia - pirateria
Il Consiglio ha adottato un'azione comune relativa all'operazione militare dell'Unione europea volta
a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine
a mano armata al largo della Somalia. (13989/08).
1
Cfr. comunicato "Relazioni esterne" (doc. 15396/08) per l'insieme delle conclusioni e
decisioni sulla PESD.
15394/08 (Presse 318)
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10.XI.2008
Medio-Oriente - Missione di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah
Il Consiglio ha prorogato, fino al 24 novembre 2009, l'azione comune del Consiglio che istituisce
una missione dell'UE di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, in Medio-Oriente. L'azione
comune attuale doveva scadere il 24 novembre 2008 (doc. 13692/08).
Sviluppo delle capacità militari dell'UE
Il Consiglio ha preso atto di una relazione sullo sviluppo delle capacità militari dell'UE, e ne ha
approvato la trasmissione alla NATO per conoscenza.
Agenzia europea per la difesa
Il Consiglio ha adottato un progetto di orientamenti del Consiglio per i lavori dell'Agenzia europea
per la difesa nel 2009.
Missioni civili PESD - Insegnamenti tratti dall'esperienza acquisita
Il Consiglio ha approvato gli orientamenti per l'individuazione e l'applicazione delle esperienze e
migliori pratiche nelle missioni civili nel quadro della politica europea di sicurezza e di difesa
(PESD).
Gli orientamenti mirano a migliorare la gestione civile delle crisi in ambito PESD e a migliorare
continuamente le pratiche che riflettono l'elevata ambizione politica della PESD.
Cinque anni di missioni civili condotte dall'UE a titolo della PESD hanno permesso di accumulare una
grande quantità di informazioni e conoscenze che devono essere sottoposte ad un processo sistematico
di analisi in modo che si possano trarre degli insegnamenti dall'esperienza acquisita.
15394/08 (Presse 318)
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10.XI.2008
POLITICA COMMERCIALE
Ucraina - Scambi di servizi - Adesione all'OMC
Il Consiglio ha adottato una decisione che approva un accordo con l'Ucraina ai fini del
mantenimento delle disposizioni in materia di scambi di servizi contenute nell'accordo di
partenariato e di cooperazione con l'Ucraina, tenendo conto della recente adesione di tale paese
all'Organizzazione mondiale del commercio (8968/08).
COOPERAZIO%E ALLO SVILUPPO
Contributi al fondo europeo di sviluppo nel 2009 e 2010
Il Consiglio ha adottato una decisione che fissa il massimale dell’importo annuale dei contributi
della Commissione e della Banca europea per gli investimenti al Fondo europeo di sviluppo
nel 2010, l'importo annuale dei loro contributi per l'anno 2009 e l'importo della prima quota dei
contributi degli Stati membri per l'anno 2009 (14995/1/08 REV1).
Assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato delle conclusioni sul rafforzamento dei sistemi sanitari nei paesi in via di
sviluppo.
Nella prospettiva di permettere a termine un accesso universale all'assistenza di buona qualità, il
Consiglio ritiene che il miglioramento dell'accesso all'assistenza sanitaria nei paesi in via di
sviluppo comporti un doppio rafforzamento dei sistemi sanitari: la lotta contro la carenza di
operatori, da un lato e il finanziamento permanente dei sistemi sanitari, dall'altro.
Consapevole del ruolo particolare che l'UE può e deve svolgere in questi settori, il Consiglio
incoraggia gli Stati membri e la Commissione a focalizzare di più la loro azione in tal senso.
Tali conclusioni figurano nel documento 15391/08.
15394/08 (Presse 318)
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10.XI.2008
Autorità locali quali attori di sviluppo - Conclusioni del Consiglio
Il Consiglio ha adottato delle conclusioni, che fanno seguito alla comunicazione della
Commissione, sulle autorità locali quali attori di sviluppo per la riduzione della povertà.
Le conclusioni sottolineano l'importanza del contributo delle autorità locali alla governance
democratica a livello locale, ad uno sviluppo locale inclusivo ed equo e all'offerta dei servizi di base
necessari alle popolazioni, in particolare quelle più povere. Per la loro conoscenza del contesto
locale e la vicinanza ai cittadini, le autorità locali possono in effetti agevolare la concertazione e i
partenariati tra diversi tipi di attori in materia di cooperazione.
Le conclusioni figurano nel documento 15293/08.
AFFARI GE%ERALI
Lavori nelle varie formazioni del Consiglio
Il Consiglio ha preso atto di una relazione sui lavori nelle sue varie formazioni (doc. 14955/08).
SPAZIO ECO%OMICO EUROPEO
Consiglio dello Spazio economico europeo
Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno e un progetto di conclusioni per la 30a sessione del
Consiglio dello Spazio economico europeo, che avrà luogo a Bruxelles il 13 novembre prossimo.
15394/08 (Presse 318)
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10.XI.2008
PESCA
Tonno dell'Oceano atlantico
Il Consiglio ha adottato una decisione che stabilisce la posizione della Comunità in seno alla
Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT).
La prossima riunione straordinaria dell'ICCAT si terrà a Marrakech (Marocco) dal 17 al
24 novembre.
Mar ero - Possibilità e condizioni di pesca per il 2009*
Il Consiglio ha adottato un regolamento che fissa, per il 2009, le possibilità di pesca e le condizioni
ad esse afferenti applicabili nel MarNero per alcuni stock ittici, a seguito dell'accordo politico
concluso nella riunione del 27 e 28 ottobre scorso (doc 13846/08).
Il regolamento stabilisce un totale ammissibile di catture (TAC) e contingenti immutato di 100
tonnellate per il rombo chiodato (Psetta maxima), provvisoriamente ripartite in parti uguali tra la
Bulgaria e la Romania - e un TAC di 12750 tonnellate per lo spratto (Sprattus sprattus), vale a dire
con una diminuzione del 15% rispetto al 2008.
Una dichiarazione allegata al regolamento prevede una cooperazione con i paesi terzi rivieraschi del
Mar Nero (14694/08).
TRASPORTI
avi adibite alla navigazione interna - Procedura di regolamentazione con controllo
Il Consiglio ha deciso di non opporsi all'adozione da parte della Commissione di una direttiva che
modifica la direttiva 2006/87/CE che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna.
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10.XI.2008
Il progetto di direttiva è volto a far sì che il certificato comunitario per la navigazione interna e il
certificato relativo alle navi sul Reno siano rilasciati sulla base di requisiti tecnici che garantiscano
un livello di sicurezza equivalente.
In conformità della procedura di regolamentazione con controllo dell'UE, il Consiglio può opporsi
all'adozione di atti giuridici da parte della Commissione. Ciò implica che, a meno che il Parlamento
europeo non vi si opponga, la Commissione è in grado di adottare la direttiva.
TRASPARE%ZA
Accesso del pubblico ai documenti
Il Consiglio ha adottato:
–
una risposta alla domanda di conferma di Yaman AKDENIZ (16/c/02/08), con il voto
contrario delle delegazioni finlandese e svedese (doc. 13728/08);
–
una risposta alla domanda di conferma di Robert ZBÍRAL (17/c/01/08), con il voto
contrario delle delegazioni danese, slovena, finlandese e svedese (doc. 13782/08).
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