Pale gommate - SCI editrice

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Pale gommate - SCI editrice
PRIMO PIANO
n di Roberto Negri
Pale gommate
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Pale gommate
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empre più diffusa in virtù
della grande versatilità e di
un’eccellente produttività,
la pala gommata rappresenta un concentrato di tecnologie e
soluzioni costruttive di grande raffinatezza. Doti, queste, che hanno determinato una progressiva espansione di questo particolare segmento di
mercato, caratterizzato dalla presenza di un consistente numero di costruttori e dal moltiplicarsi delle linee
di prodotto, variamente diversificate
per caratteristiche costruttive, dimen-
compressi caratterizzati da fattori di
rendimento particolarmente elevati hanno progressivamente privato
di valore la classica equazione maggiore cilindrata = maggiore potenza.
Ma non solo. In virtù del tipo di lavoro (e di sforzi) cui è generalmente
sottoposto il propulsore di una pala
gommata, determinante risulta anche la curva di erogazione della potenza, che dovrà essere il più possibile in linea con il regime di rotazione
dello stesso. Non ultimo, l’efficienza
del motore è strettamente dipendente
sionali e prestazionali. Anche per le
pale gommate, cosi come per qualsiasi altro mezzo d’opera, è possibile individuare, tra molte, alcune caratteristiche particolarmente qualificanti e che rappresentano altrettanti
parametri critici nella valutazione del
mezzo stesso. In questo caso sono
rappresentate da motore, trasmissione, idraulica, cabina e bracci.
Il propulsore è tradizionalmente il
principale parametro di valutazione
di una pala gommata, tanto che la
potenza erogata viene generalmente
adottata come criterio di classificazione di tale mezzo d’opera. Un criterio
che, tuttavia, deve essere interpretato
con il classico ‘grano di sale’.
In particolare, infatti, l’evoluzione della tecnologia motoristica e soprattutto l’introduzione di propulsori turbo-
anche dall’accoppiamento di quest’ultimo con un sistema di trasmissione
e un impianto idraulico che siano in
grado di operare congiuntamente in
maniera ottimizzata.
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Trasmissione
e impianto idraulico
La trasmissione, infatti, costituisce
un elemento di particolare criticità,
in quanto ha il compito di assicurare
una traslazione del mezzo il più possibile regolare e senza perdite di trazione anche sui terreni più difficili; non a
caso, del resto, quella della trazione
integrale è una scelta che accomuna
tutti i maggiori costruttori. Circa i sistemi di trasmissione, a dominare il
mercato è oggi la trasmissione idrostatica, che nella sua configurazione
più semplice comprende una pompa
idraulica e un motore idraulico, collegati in circuito chiuso; quest’ultimo,
a propria volta, impegna mediante
un apposito trasferitore gli assali della macchina. Tra i vantaggi offerti da
questa soluzione vi sono: la libertà di
posizionamento del motore termico
sulla macchina; la possibilità di trasmettere potenza a distanze relativamente elevate o a utilizzi montati su
parti mobili della macchina; l’elevato
rapporto peso/potenza; la facilità di
regolazione; il funzionamento bidirezionale. Tali benefici sono stati ulteriormente evidenziati dall’’introduzione di pompe e motori studiati per
l’utilizzo in circuito chiuso; in tal modo, infatti, è stato possibile integrare
l’organo di regolazione della potenza
direttamente nella pompa, evitando
così inutili sprechi energetici e dissipazioni di calore e migliorando conseguentemente il rendimento della trasmissione stessa.
Una filosofia comune a pressoché tutti i maggiori costruttori è quella che
riguarda la tipologia del cambio: nella totalità dei casi, ormai, la soluzione
adottata è quella del cambio automatico powershift, definizione che indica la capacità dello stesso di non interrompere la trasmissione di potenza
dal motore alle ruote anche nella fase
di inserimento delle marce. Per ottenere questo risultato il cambio deve
controllare parallelamente due frizioni, che comandano rispettivamente le
marce in fase di inserimento e disinserimento; ciò consente un’eccezionale
fluidità degli innesti, a ogni velocità
e senza contraccolpi, favorendo inoltre il comfort e la manovrabilità della
macchina.
All’impianto idraulico spetta invece il
non facile compito di gestire la potenza operativa della macchina, per
assolvere al quale sono generalmente adottati tre diversi sistemi, ognuno caratterizzato da specifiche peculiarità, vantaggi e controindicazioni:
a saturazione di potenza, a due sta-
primo piano
di di potenza, a regolazione continua
di potenza.
Il primo, normalmente basato su una
pompa a cilindrata fissa che provvede
all’alimentazione dell’impianto, consente un utilizzo contemporaneo della pressione e della portata massima
del circuito idraulico e il dosaggio della potenza viene effettuato essenzialmente attraverso il regime di rotazione del motore. Rappresenta un sistema molto semplice e di una certa diffusione, che tuttavia presenta alcuni
limiti, in particolar modo sotto il profilo del rendimento energetico.
Il secondo, invece, gestisce congiuntamente pressione e portata massima
tra un valore di potenza minimo e
uno massimo ed è a tale scopo equipaggiato con due pompe, anche in
questo caso a cilindrata fissa: fintanto che il livello di pressione si mantiene su valori bassi, le due pompe
lavorano congiuntamente garantendo piena portata al circuito, mentre
quando il livello di pressione si eleva
al di sopra di un determinato valore
di soglia, una delle due viene scollegata, determinando una riduzione
della portata a vantaggio di una salita della pressione fino al massimo valore consentito. Affidabile e collaudata, questa particolare soluzione garantisce inoltre risultati soddisfacenti anche sotto il profilo dei consumi.
I sistemi a regolazione continua di
potenza, infine, sono caratterizzati
dalla capacità di adeguare il valore
della portata disponibile a quello della pressione operativa. Generalmente
equipaggiati con una o più pompe a
portata variabile, tali sistemi offrono il notevole vantaggio di assicurare una fasatura ottimale tra richieste della trasmissione e dell’impianto idraulico attraverso un accurato
controllo dell’erogazione del propulsore; da segnalare, tuttavia, la notevole complessità della circuitazione
necessaria, che richiede regolazioni
particolarmente accurate.
Potenza e bracci
Per quanto riguarda, invece, la distribuzione della potenza idraulica ai vari attuatori presenti sulla macchina,
questo è un compito assegnato al distributore idraulico, oggi pressoché
sempre di tipo Load Sensing, soluzione che consente la contemporaneità
di tutti gli azionamenti grazie al fatto
che il dosaggio della portata ai singoli
attuatori è indipendente dal relativo
livello di pressione.
Quanto alla cabina, l’ergonomia è
progressivamente diventata un elemento di notevole importanza anche in un comparto tradizionalmente
spartano come quello delle macchine
Le aziende citate
• Case - www.casece.com
• Caterpillar - www.cgt.it
• Doosan www.doosaneurope.com
• Hitachi - www.hcme.com
• Hyundai - www.hyundai.eu
• JCB - www.jcb.com
• Komatsu - www.komatsu.it
• Kramer Allrad www.wackerneuson.com
• Liebherr - www.liebherr.com
• New Holland www.newholland.com
• Officine Piccini www.officinepiccini.it
• Palazzani - www.palazzani.it
• Terex - www.terexitalia.com
• VF Venieri - www.vf-venieri.com
• Volvo - www.volvoce.com
movimento terra. Ciò ha significato,
innanzitutto, cabine e posti guida più
confortevoli per l’operatore, studiati
per agevolarne le operazioni e ridurne l’affaticamento: quindi sedili ammortizzati, comandi a joystick servoassistiti, efficiente insonorizzazione,
grandi superfici vetrate per una visibilità completa e una maggiore sicurezza nelle fasi di manovra.
Venendo infine ai bracci, l’architettura
costruttiva adottata è determinante ai
fini delle prestazioni operative del mezzo e deve quindi essere attentamente
considerata in relazione alle applicazioni cui la macchina sarà prevedibilmente
destinata. Tre sono le tipologie che a
oggi sono comunemente adottate dai
costruttori: a “Z”, a “Z” parallelo e a
sollevamento parallelo.
I bracci a “Z”, definizione derivante
dal fatto che la linea di potenza attraversa i bracci portanti descrivendo una
zeta, presentano una notevole semplicità costruttiva e garantiscono all’attrezzatura di lavoro una forza di strappo molto elevata; per questo motivo
risultano particolarmente indicati nei
casi in cui alla macchina vengano richieste elevate prestazioni in termini
di capacità estrattiva, a fronte tuttavia di una minore efficacia sia in fase
di movimentazione che di posizionamento. I bracci a “Z” parallelo rappresentano una “variazione sul tema”
della precedente soluzione, rispetto
alla quale risultano tuttavia caratterizzati da un’esatta inversione di caratteristiche e attitudini; dal punto di
vista costruttivo, infatti, risultano di
complessità maggiore e, per la loro
particolare architettura, danno il meglio in fase di movimentazione e posizionamento. I bracci a sollevamento parallelo, infine, grazie alla capacità di mantenere un assetto costante
della benna in fase di sollevamento
(dovuta alla loro particolare architettura costruttiva), sono particolarmente indicati per le operazioni di movimentazione.
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Pale gommate
Caterpillar
Macchina da 32 t, la pala gommata Cat 980H – equipaggiata con un
propulsore Cat C15 a sei cilindri da
15,2 l controllato da un computer
A4:E4V2 che ne regola costantemente le funzioni – è dotata di trasmissione Cat powershift a planetari
(ampiamente utilizzata da tempo su
tutte le pale gommate medio grandi del costruttore americano), caratterizzata da componenti di grande
robustezza realizzati per gli impieghi
più gravosi. Il telaio articolato della
980H è caratterizzato da una sezione posteriore scatolata e una anteriore con telaio a quattro piastre, saldati con robot di precisione. Questa
tecnica garantisce una penetrazione profonda della saldatura e
un’eccellente fusione del materiale, per assicurare robustezza e
durata. Il collegamento tra i due
semitelai è realizzato distanziando notevolmente i cuscinetti inferiore e superiore per meglio
distribuire le sollecitazioni e garantire una maggiore durata ai
cuscinetti. La 980H mantiene il
Case
tradizionale leverismo a doppio “Z”,
che assicura elevate forze di strappo
e un ottimo angolo di richiamo della
benna, favorendone il riempimento e la tenuta del materiale; inoltre,
questa soluzione consente di avere
minor peso anteriore rispetto ad altri
sistemi e, di conseguenza, una maggiore capacità di carico. La 980H è
equipaggiata con il sistema di monitoraggio Cat CMS, che gestisce costantemente il funzionamento della
macchina: il sistema ne monitorizza
le funzioni vitali, regolando eventualmente il motore per proteggerlo e,
se necessario, avverte l’operatore
con segnali luminosi e sonori sull’insorgere di eventuali anomalie.
Case presenta le pale 721F,
821F e 921F della “F Series”.
I modelli impiegano un motore da
6,7 l certificato Tier 4 interim, che
utilizza la tecnologia SCR (Selective
Catalytic Reduction) per rispettare la
normativa sulle emissioni in vigore.
Il Sistema di Controllo della Potenza
Case a quattro modalità (Economy,
Standard, Auto e Max) è stato migliorato per garantire una maggiore
flessibilità di abbinamento della potenza del motore al compito da svolgere. Una trasmissione opzionale a
cinque velocità con convertitore di
coppia e lock-up, differenziali a centro aperto e un sistema di programmazione avanzato contribuiscono
alla riduzione dei consumi. Assieme
alla maggiore potenza e alla migliore trazione, la capacità delle benne,
incrementata, assicura produttività e
la 921F fa entrare Case in una nuova
classe produttiva grazie alla benna
da 3,6 m3. Con un maggior carico di
ribaltamento e una migliore forza di
strappo alla benna, la 921F da 20 t
è pensata per l’immagazzinamento di aggregati e per operazioni di
carico autocarri ad alta produttività, ma si adatta a una vasta gamma di settori industriali. Le capacità per le macchine più piccole sono
di 2,5 m3 per la 721F e di 3,25 m3
per la 821F. La cabina della Serie F
offre una visuale priva di ostacoli su
entrambi gli angoli della benna e
dell’attrezzatura; un’ampia vetratura e il cofano motore spiovente
consentono un’eccellente visuale
anche sul retro.
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Doosan
La pala caricatrice DL420
Doosan permette di raggiungere livelli di produttività particolarmente elevati.
Il motivo è, da una parte, la
notevole potenza di scavo
anche nei confronti dei materiali più duri e, dall’altra,
la potenza di trazione che
consente una facile penetrazione. Cuore di questa
pala caricatrice è il motore
Cummins QSM 11 a basso
livello di emissioni, dotato di
un sistema iniettore ad alta pressione con elettronica full-authority per elevate
prestazioni con un notevole aumento di coppia e due
modalità operative, Power
ed Economy. La trasmissione offre invece tre modali-
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tà operative: Manuale, Automatica con cambio automatico per tutte le marce
e semiautomatica (cambio
automatico con kick-down
per la prima marcia). L’asse
posteriore e quello anteriore della macchina hanno in
dotazione dei differenziali ZF a limitazione di slittamento. Ciò assicura auto-
maticamente il massimo
sforzo di trazione e una facilità di guida su terreni soffici
e fangosi. Riduce inoltre il
rischio di slittamento e, allo
stesso tempo, evita un’usura eccessiva dei pneumatici.
I dischi del freno, integrati
negli ingranaggi di riduzione planetari dei mozzi rinforzati con materiale me-
tallico, assicurano molte ore
di attività e richiedono una
manutenzione ridotta. La
geometria di sollevamento
a “Z” del braccio, con stabilizzatore di carico di serie,
è particolarmente solida ed
è stata progettata per i carichi pesanti. Comoda e confortevole la cabina, con una
strumentazione completa,
comandi ergonomici e tutte le regolazioni necessarie
per adattarsi alle esigenze
dell’operatore.
More info:
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primo piano
Hyundai
Equipaggiate con i nuovi motori
Cummins serie QSL, le pale caricatrici gommate della serie 9, fra
le quali spicca il modello HL770-9
da 23 t, sono progettate per consentire all’operatore di personalizzare la potenza del
motore, la sincronizzazione del cambio e il disinnesto della frizione in base alle
proprie preferenze tramite
pratici commutatori rotativi.
Inoltre, possono essere equipaggiate con un sistema di
controllo del percorso, dotato di accumulatore ammortizzatore che attutisce le sollecitazioni dei
cilindri del braccio principale per
migliorare il comfort dell’operatore e ridurre le perdite di materiale.
La versatilità delle modalità operative contribuisce a migliorare la
produttività, aumentare il comfort
dell’operatore e ridurre il consumo
di carburante. Il nuovo impianto
idraulico con rilevamento del carico, pompa a pistoni a cilindrata
variabile e valvola di controllo prin-
Kramer Allrad
cipale a ciclo chiuso, fornisce una
maggiore potenza idraulica consentendo di risparmiare energia.
La ventola di raffreddamento e il
motore della ventola sono integrati
nella porta posteriore per facilitare l’accesso per la manutenzione.
La pratica ubicazione degli indicatori del liquido refrigerante e
dell’olio di trasmissione consente
di effettuare il controllo del livello in modo veloce ed efficiente.
L’accesso da terra ai filtri carburante e olio, raccordi di lubrificazione, fusibili, componenti elettronici,
unitamente ai vani ad ampia apertura, facilitano ai meccanici la manutenzione della serie 9.
La Serie 80 di pale gommate del
costruttore comprende sei nuove
macchine, a cominciare dalla 380
fino alla 780, che compongono un
gamma completa tale da coprire il
segmento tra i 0,3 e 2,5 m3 di capacità benna. Per quanto riguarda
le prestazioni, la nuova serie offre
il 15% di spinta in più e il 10% di
forza di strappo in più, unitamente a una spiccata versatilità. Ogni
pala può essere realizzata secondo
le richieste dei clienti. Già a partire
dal modello 380 tutte le macchine
possono essere dotate di cambio
idrostatico Ecospeed sovramoltiplicato, con cui la velocità può essere regolata in modo progressivo fino a un massimo di 40 km/h. Se
si combina l’opzione Ecospeed con
un gancio di traino, la pala gommata Kramer può essere impiegata
come macchina trattrice. La nuova
Serie 80 dispone inoltre dell’omologazione CE per trattori, che ne permette la circolazione su strade pubbliche. Molte opzioni di configurazione garantiscono l’alta funziona-
lità delle pale gommate Kramer.
Premendo semplicemente un pulsante, le macchine possono passare dallo sterzo integrale allo sterzo
anteriore e/o a granchio, permettendo così di ampliare le possibilità di impiego e la maneggevolezza
delle macchine. L’impianto idraulico
servoassistito permette rapidi cicli di
carico, anche nel caso di importanti
quantità da movimentare, ed è sincronizzato in modo ottimale con la
trasmissione.
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New Holland
I tre nuovi caricatori gommati W170C, W190C e
W230C di New Holland
si affidano alla tecnologia
SCR (Selective Catalytic
Reduction) per rispettare
la nuova normativa sulle
emissioni Tier IV interim.
Il motore Common Rail
ad alta pressione da 6,7 l
eroga potenza e coppia
ai vertici della categoria.
Oltre ai motori ad alte
prestazioni, i nuovi modelli presentano quattro
nuove modalità di lavoro e di potenza che consentono all’operatore di
abbinare i cavalli motore
all’applicazione richiesta,
massimizzando efficienza
del motore e produttività.
Grazie all’idraulica più forte e veloce, la macchina è
in grado di offrire prestazioni eccellenti. Inoltre, la
nuova trasmissione a cinque velocità con convertitore di coppia e funzione di lock-up consente
maggiore accelerazione,
cicli di lavoro più rapidi e
una velocità di traslazione
maggiore. L’opzione Pacchetto Efficienza, disponibile sui tre nuovi modelli,
comprende la nuova trasmissione con convertito-
re di coppia a cinque velocità, il disinnesto progressivo della trasmissione PowerInch, gli assali Heavy
Dduty e la programmazione avanzata del sistema,
per una produttività elevata e consumi inferiori.
Gli assali aperti opzionali
con differenziale frontale
autobloccante (automatico o manuale) sono ideali per applicazioni dove
la forza di spinta risulta
determinante e in quelle
a ciclo breve continuato.
I nuovi assali Heavy Duty
possono affrontare gli ambienti più ostili e sono ideali per lavorare nelle applicazioni in cava e in quelle
di waste handling.
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Pale gommate
Liebherr
La pala gommata L 586 si caratterizza per un peso operativo di 31 t e
per un carico di ribaltamento di 20,4
t. Il motore diesel Liebherr a sei cilindri raffreddato ad acqua, con turbocompressore a gas di scarico e intercooler, fornisce una potenza massima di 250 kW. Propulsore, elettronica e impianto di raffreddamento
sono conformi, come su tutte le
pale gommate Liebherr, alle attuali
normative sui gas di scarico Stage
III/Tier 3. Anche per quanto attiene
alla trasmissione idrostatica, la L 586
corrisponde ai collaudati standard
di tutta la serie Liebherr. Sulla L 586
(come pure sui cinque modelli più
piccoli della serie delle pale gommate di grandi dimensioni del gruppo
Liebherr) la trasmissione idrostatica
consente di ottenere un risparmio di
Officine Piccini
carburante fino al 25% rispetto alle
macchine con trasmissione convenzionale della medesima categoria.
Questa riduzione dei consumi non
offre solo vantaggi in relazione ai
costi d’esercizio, bensì si ripercuote anche sulla tutela dell’ambiente.
Altri vantaggi in termini di redditività
rispetto alle trasmissioni convenzionali sono offerti dal freno di servizio
pressoché esente da usura, dal consumo minimo degli pneumatici e dalla possibilità di un azionamento dei
comandi tramite monoleva sicuro e
confortevole. L’effetto frenante automatico della trasmissione idrostatica offre grandi vantaggi in termini
di sicurezza e riduce contemporaneamente il surriscaldamento dell’impianto frenante e degli assali.
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Macchina da 8,3 t, la pala gommata Loader 24.15 monta un motore
Perkins 1104D-44TA da 4.400 cc
in grado di erogare una potenza di
87 kW, accoppiato a una trasmissione idrostatica a circuito chiuso
con regolazione automatica di potenza, pompa e motore a pistoni
assiali a cilindrata variabile, pedale di regolazione “inching”, selezione automatica marcia di lavoro,
due velocità avanti e due indietro
con comando elettrico al volante e su servocomando. L’impianto idraulico adotta una pompa
idraulica a ingranaggi, distributore modulare con valvola di massima principale e valvole antiurto e
anticavitazione sugli utilizzi;
il tutto, per una portata massima di 95 I/min a una pressione massima di esercizio di
225 kg/cm2. Lo sterzo, servo-
Il caricatore è azionato da un servocomando con singola leva per
comando braccio e benna; il braccio adotta un cinematismo a “Z”,
flottante e con livellamento elettronico del piano benna. La forza
di strappo della Loader 24.15 è di
8,1 t, per una capacità di sollevamento alla massima altezza di 3,7 t
con benna standard da 1,5 m³.
L’allestimento standard comprende, tra l’altro: servocomando pala, differenziale autobloccante automatico proporzionale su assale
anteriore e posteriore, comando
Inching a pedale (regolazione velocità di trasmissione) e servofreno idraulico.
assistito a mezzo idroguida e
telaio articolato, presenta un
angolo totale di sterzata di
80°, per un raggio di sterzata alla benna di 5.350 mm.
Hitachi
La gamma di pale gommate Hitachi – distribuite in Italia da Scai (Pg) - si
è recentemente ampliata con i tre nuovi modelli
ZW330, ZW370 e ZW550,
equipaggiate con potenti
ed economici motori e trasmissione powershift con
convertitore di coppia, che
permette il cambio automatico delle marce gestito
tramite computer di bordo.
Di serie il TPD, differenziale di coppia, che facilita gli
spostamenti anche su terreni sconnessi. Le capacità benna per le tre ZW è
di 4,6, 5 e 6,2 m3. Di serie
viene fornito il posizionatore benna automatico
che ne controlla l’inclina-
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zione tramite un sensore
angolare. Grazie al RCS,
le pale gommate Hitachi
sono stabili anche nei movimenti con benna piena.
Il cinematismo a “Z” garantisce una forza di
strappo notevole. Le pale
Hitachi sono dotate di
ventola di raffreddamento idrostatica con inversione della rotazione automatica che permette
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l’auto-pulitura dei radiatori. Il sistema frenante è
composto da freni a bagno d’olio montati esternamente e sigillati, per un
arresto immediato in perfetta sicurezza. Il design
dei tre nuovi prodotti rispecchia la linea delle ZW
di Hitachi. Le cofanature sono robuste e di tipo
scorrevole, così da facilitare la visione dei pun-
ti di ispezione. La cabina
è dotata di vetrate ampie
che permettono una visione globale a 360° del luogo di lavoro, confortevole
per l’operatore e conforme
alle normative ROPS/FOPS.
I punti di accesso al motore sono facilmente accessibili grazie all’ampia apertura dei carter. I filtri, ispezionabili in ogni momento, sono raggruppati per
facilitare la sostituzione e
la lubrificazione.
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primo piano
Palazzani
La pala gommata PL 1105.2 appartiene alla serie Skyline, vera e
propria evoluzione della specie della gamma di pale gommate della
Casa bresciana. Molteplici i miglioramenti apportati a questa versione, nuova nell’estetica ma soprattutto nella distribuzione dei pesi,
nel cinematismo pala, nel potenziamento del motore diesel, nella
trasmissione idrostatica e nell’impianto idraulico, che ora utilizza
una pompa a pistoni con recupero
di energia in fase di scavo e di trasferimento (Eco-Run). Tra le principali innovazioni tecniche rispetto
alla precedente versione sono da
sottolineare: l’aumento di potenza
del motore diesel elettronico, che
Terex
passa a 109 kW; un nuovo sistema
di raffreddamento del motore ad
alto rendimento e bassi consumi,
che entra in azione sopra i 50°C,
dotato di radiatore di ampie dimensioni e sistema intelligente di gestione della
ventola; filtri aria maggiorati e con nuova tecnologia di
pre-filtraggio, per una migliore pulizia e durata del
motore; trasmissione idrostatica con cilindrata 80 cc
+ 107 cc, che assicura migliore forza di trazione, migliore modularità
di erogazione e maggiore spunto
nelle accelerazioni; impianto idraulico in grado di erogare 158 l/min
a una pressione di 260 bar, prestazioni che si traducono in una capacità di sollevamento alla massima altezza attuale di 6.850 kg e di
forza di strappo di 11.200 kg; benna standard di maggiori dimensioni
(2,1 m3), con nuovo profilo e nuovi
rinforzi strutturali. Il peso operativo
è aumentato a 11,5 t; il peso massimo è di 12,1 t.
Con un peso operativo di 17,6 t,
una potenza motore di 149 kW,
una benna da 3-4,5 m3 e un carico di ribaltamento di 13,2 t, la
pala gommata Terex TL310 è al
vertice della gamma d’offerta del
costruttore per questo segmento.
Azionata da un motore Cummins
QSB 6.7 da 6.700 cc, la macchina
adotta una trasmissione idrostatica a circuito chiuso, indipendente
dall’idraulica della pala, con adeguamento automatico della forza
di trazione e velocità. La trazione
idrostatica, in circuito chiuso, agisce come freno di servizio, resistente all’usura, mentre la trasmissione powershift del motore
idraulico permette la selezione di
due rapporti di marcia, con trazione integrale dal riduttore sull’assale posteriore a
quello anteriore, attraverso l’albero di trasmissione. Un pedale acceleratore freno “inch” garantisce la marcia e l’arresto
preciso della macchina.
La sezione idraulica, basata su una
pompa da 220 l/min a una pressione di 350 bar, adotta un monoblocco di comando a tre circuiti con distribuzione del flusso
indipendente dalla pressione del
carico (LUDV). Tutti i movimenti
possono essere effettuati simultaneamente e indipendentemente;
la regolazione di precisione rimane attiva in tutti gli stati di carico.
Il circuito di comando supplementare viene azionato elettricamente, con distribuzione della quantità
preselezionabile e funzionamento a impulsi e continuo. La TL310
offre una forza di sollevamento a
terra (ISO 14397-2) di 232.000 N e
una forza di strappo (ISO 14397-2)
di 128.900 N.
JCB
Parte dell’ampia gamma
di pale gommate JCB, la
436E ZX da 17 t monta
un motore turbo Cummins QSB da 133 kW con
intercooler aria-aria a basse emissioni con sistema di
iniezione a gestione elettronica, che eroga una
coppia elevata ai bassi regimi del motore, consentendo all’operatore di riempire più rapidamente
la benna. Il propulsore è
accoppiato a un cambio
ZF Smoothshift completamente automatico, che seleziona la marcia più adatta, garantendo la massima
produttività ed efficienza
nei consumi di carburante e prolungando al tem-
po stesso la durata utile
della macchina. L’impianto idraulico Load Sensing
dispone di un’efficace portata d’olio “on demand”
grazie a un circuito di rilevamento del carico. Ciò
limita al minimo i consumi di carburante, alimenta
la potenza dove questa è
più necessaria e consente
il posizionamento preciso
ed efficace dei carichi. La
436 è disponibile con una
serie di bracci HT standard,
High-Lift e Super-High-Lift
o ZX standard. I bracci con
leverismo a “Z” generano
la massima forza di strappo per un caricamento
più efficace dei materiali
in banco, mentre i bracci HT possono essere usati per svariate applicazioni
con attrezzature diverse.
Le opzioni High-Lift e Super High-Lift consentono
di caricare tramogge o veicoli con sponde alte senza
l’impiego di rampe di carico o benne a scarico alto.
In più, il sistema di controllo elettronico EMS
(Electronic Monitoring
System) gestisce e controlla i componenti, attivando
quando necessario i dispositivi di sicurezza integrati
nella macchina.
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S E T T E M B R E
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Pale gommate
VF Venieri
La nuova gamma di pale gommate
VF Venieri, al cui vertice si trovano
i tre modelli 11.63, 12.63 e 13.63,
è equipaggiata con i nuovi motori
Perkins a quattro valvole Common
Rail a sei cilindri a iniezione diretta, turbo wastegate con intercooler
e raffreddamento ad acqua; allineati alle specifiche Tier3, questi
propulsori sono in grado di sviluppare una forza di traino e di strappo importanti. La gamma monta
una trasmissione idrostatica Bosch
Rexroth prodotta in base alle specifiche Venieri, che garantisce efficienza e prestazioni. In più, l’integrazione tra motore e trasmissio-
Volvo
ne idrostatica può abbattere fino a
un 30% i consumi di carburante.
L’idraulica gestisce in modo pronto e preciso il cambio di direzione,
gli avvicinamenti micrometrici e la
selezione della velocità a seconda
delle esigenze. La forza di trazione
e la velocità della macchina assumono automaticamente e in tempo
reale la configurazione ottimale; lo
slittamento delle ruote è minimo e
l’usura dei pneumatici si riduce fino al 25%. L’impianto idraulico è
composto da due pompe indipendenti, una variabile a pistoni e una
a ingranaggi: la prima per il circuito
anteriore con valvola “unloading”,
la seconda con valvola prioritaria
per il circuito dello sterzo, capace
di un ottimo angolo di svolta (80°).
Nella cabina, la poltroncina di guida
e il piantone dello sterzo sono regolabili, permettendo al conducente di
trovare l’assetto migliore e di mantenerlo a lungo. L’ampia finestratura
aumenta la percezione dello spazio
interno. La strumentazione del cruscotto è chiara e funzionale.
La nuova pala gommata L250G
adotta il design della nuova serie G
di Volvo e implementa un cinematismo a “Z” che offre la forza di strappo necessaria per lavorare anche
in presenza di materiali compatti.
Dotata di motore Volvo da 13 l/290 kW
conforme alle specifiche Tier 4i/Stage IIIB, con ricircolo dei gas e filtro
antiparticolato a rigenerazione at-
tiva, monta trasmissione, impianto idraulico e cinematismi di sollevamento progettati e costruiti dalla
Casa svedese. L’impianto idraulico
Load Sensing fornisce potenza ai
vari utilizzi solo quando necessario. Capacità di sollevamento e scarico sono elevate grazie alle pompe
a pistoni assiali a portata variabile.
La trasmissione adotta il sistema
Automatic Power Shift.
Costituito da un nuovo convertitore
di coppia con lock-up e uno statore
a ruota libera, l’OptiShift è una soluzione che integra il sistema Reverse-by-Braking, in grado di ridurre il
consumo di carburante fino al 15%.
La cabina è dotata di strumentazione posta in posizione centrale e offre visibilità sia sul lato posteriore
che a bordo benna. I servocomandi
includono impostazioni preselezionabili, come le funzioni Return to
Dig e Boom Kick Out. La serie G è
equipaggiata con un sistema di diagnostica e monitoraggio elettronico
concepito per prolungare la vita della macchina, migliorarne il tempo
operativo utile e massimizzarne la
produttività.
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Komatsu
Komatsu ha recentemente
migliorato le sue pale gommate WA470-6 e WA4806 introducendo le versioni
LC (Large Converter) che,
rispetto ai modelli precedenti, abbattono sensibilmente i consumi di carburante. La serie adotta una
nuova tipologia di treno di
potenza, dotato di un convertitore di coppia di grande capacità (LC) e una trasmissione che consente
di ottimizzare l’efficienza e presenta un rapporto trazione-peso ottimale,
garantendo un’adeguata
penetrazione nel materiale. Ciò significa maggiore
produzione nei cicli di carico anche in spazi ristret-
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M T S E T T E M B R E
ti. Le nuove macchine LC
vantano inoltre una notevole accelerazione e possono raggiungere velocità
di traslazione elevate anche in pendenza. Ciò aumenta la produttività e risulta particolarmente vantaggioso per le operazioni di carico e trasporto.
Un’altra novità è il sistema di blocco sequenziale
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del convertitore, che si avvia già in seconda marcia
e assicura alta produttività
e un notevole risparmio di
carburante in tutte le applicazioni. L’efficienza di
queste pale è ulteriormente migliorata dall’impianto idraulico di tipo Load
Sensing dotato di pompe
a portata variabile comandate elettronicamente per
la pala e lo sterzo. Questa
tecnologia consente di risparmiare carburante fornendo sempre l’esatto
flusso idraulico richiesto
migliorando così la velocità del lavoro. Inoltre, le pale gommate WA470-6 LC
e WA480-6 LC presentano
di serie il sistema Komtrax
(versione 2.5), in grado di
fornire anche le importanti informazioni sui consumi di carburante mensili e
giornalieri.
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