City camper: partito il progetto per la prevenzione delle

Transcript

City camper: partito il progetto per la prevenzione delle
City camper: partito il progetto per la prevenzione delle tossicodipendenze Esperti e giovani volontari andranno incontro soprattutto ai giovani di età compresa tra i 12 e i 30 anni Il Faro on line ‐ “Emozionamoci‐Liberi dalla droga” è lo slogan scelto per il progetto “City car‐Sportello sociale” per la prevenzione e la formazione contro le tossicodipendenze. Ancora una volta, un progetto pilota del quale il municipio XIII si onora di fare da apri pista. Un progetto che mira alla informazione ed eventualmente, all’approccio per la cura da parte di chi è dipendente non solo dalle usuali droghe ma anche da alcol, doping e persino dal gioco d’azzardo, una delle ultime pericolosissime dipendenze. A bordo di un camper, esperti e giovani volontari andranno incontro soprattutto ai giovani, in particolare a quanti sono nella fascia d’età compresa tra 12 e 30 anni. Il camper riconoscibile dai colori giallorossi che identificano la Capitale, trascorrerà l’intera estate sul litorale lidense e, in particolare sul lungomare dove è massiccia la presenza dei ragazzi sia di giorno al mare, che di notte nelle discoteche della movida. Alla presentazione alla stampa dell’iniziativa alla quale erano presenti Massimo Canu, Presidente dell’Agenzia per le Tossicodipendenze del Comune di Roma, Mario Sapia, della cooperativa sociale COSS, Antonio Grassi, Direttore UOCI, servizi dipendenze Asl RmD e Luigi Rapisarda, responsabile Sert di Ostia. A fare gli onori dei casa, il vice presidente della commissione politiche sociali, Monica Picca. “Siamo particolarmente onorati di lanciare da questo territorio, un progetto così importante e proprio nel periodo estivo quando la presenza giovanile è più massiccia. Sappiamo inoltre che lo stesso progetto proseguirà nella Capitale anche nelle scuole e in proposito invito gli esperti qui presenti a prendere parte ad incontri nei nostri istituti e a contatto con i nostri ragazzi, per parlare di un tema così fondamentale per la loro vita”. Il delegato alla cultura, Salvatore Colloca si è soffermato sull’aspetto divulgativo di City car. “Desidero ringraziare Massimo Canu per questa occasione. Ho avuto modo di vedere il cronoprogramma e devo dire che la scelta di iniziare dal litorale romano e in questo periodo, è particolarmente importante come prevenzione del fenomeno tossicodipendenze perché è facendo conoscere il problema e le conseguenze di questo fenomeno, che è possibile prevenirlo. E a proposito di prevenzione ‐ ha concluso Colloca ‐ l’aspetto culturale è di grande rilievo. Cultura intesa come conoscenza”. Il consigliere Stefano Salvemme ha voluto invece ricordare come proprio Ostia, negli anni ’70, sia stata identificata con la droga. “Dal film Amore tossico ad oggi ne sono passati di anni ed è di grande rilievo il fatto che oggi siamo qui a vedere la nascita di una iniziativa che si rivolge ai giovani, in un territorio come questo particolarmente abitato dai giovani”. Mario Sapia, nel suo intervento ha voluto evidenziare l’importanza dell’andare incontro al problema e a chi ne è investito. “Potremmo dire, se Maometto non va alla montagna… ‐ ha affermato Sapia ‐ perché con questa iniziativa intendiamo stimolare la curiosità dei ragazzi con la nostra presenza e con quella dei giovani volontari. Siamo a disposizione per l’ascolto e, in questo modo, intendiamo anche informare. Da questi primi giorni di presenza con il camper abbiamo potuto verificare come l’interesse ci sia e sia molto. È un discorso a lunga gittata che, ne siamo certi, produrrà i suoi frutti. Oggi i ragazzi ‐ ha concluso Sapia ‐ non hanno più il gusto del trasgredire perché tutto è alla loro portata. Ecco perché la presenza dei nostri giovani volontari (studenti dell’istituto tecnico aeronautico Nobile di Roma) è di vitale importanza. Con la loro presenza normale stimolano la curiosità dei loro coetanei che individuano così, proprio nella normalità, la trasgressione. Ribaltandone così il concetto”. Per Antonio Grassi “City car” copre un vuoto assistenziale che consente di andare incontro al problema mettendo in atto la vera prevenzione e con l’auto di personale specialistico qualificato. Si tratta di un ponte con il Sert per poter arrivare allo sportello giovani della Asl RmD. E per far capire che il Sert non è lo sportello appannaggio di tossici da metadone ma anche per quanti hanno necessità di un sostegno”. Luigi Rapisarda, responsabile Sert di Ostia, ha parlato di una iniziativa utile che va dalla semplice informazione all’educazione e che spesso la prima non incide mentre la seconda può essere determinante. Il nostro lavoro è spesso considerato ultima spiaggia dal dipendente che inizia spesso per emulazione e senza colpevolezza per seguire falsi miti”. Massimo Canu ha esordito affermando che Roma e la sua provincia “hanno purtroppo il più alto tasso di mortalità legato al consumo di droga e questo perché non si distingue tra uso e abuso delle sostante psicotrope. Questo progetto è un messaggio che coinvolgerà l’intera Capitale con un sistema chiaro e impegnativo per arginare un fenomeno che oggi interessa anche bambini di 9 anni che iniziano con il fumo e proseguono con cocaina e cannabis”. A conclusione della conferenza stampa l’intervento di uno dei giovani volontari di supporto agli esperti di City car: “Stiamo parlando di giovani ed ecco perché è necessario essere qui, giovani tra i giovani e per un messaggio di responsabilità rivolto ai politici”.