Il futuro SA di mare

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Il futuro SA di mare
PROGRAMMA ELETTORALE
DEL CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI SALERNO
ANTONIO IANNONE
Il futuro SA di mare
La valorizzazione della risorsa mare rappresenta l’occasione mancata dello sviluppo della città di
Salerno, una città naturalmente bella che trova nel mare il suo destino. Salerno rima d’eterno
come scriveva Alfonso Gatto.
Negl’ultimi vent’anni le Amministrazioni di centrosinistra non hanno capito quale ricchezza poteva
scaturire da questa risorsa, non è stata sviluppata una politica che mettesse al centro il mare quale
elemento generatore di un’ economia diffusa, sana e pulita.
La nostra visione di Salerno parte da questa considerazione.
Necessita ricostruire le spiagge erose, necessita combattere l’inquinamento delle acque marine
dando attuazione agli ingenti finanziamenti che grazie alla nostra esperienza di Governo all’Ente
Provincia abbiamo ricevuto per il ripascimento delle spiagge e il risanamento dei corpi idrici
superficiali.
Necessita controllare i tratti di fiume e i torrenti per fare in modo che essi non siano fonte di
contaminazione e degrado delle acque marine.
Le spiagge ancora esistenti vanno perfettamente pulite ed attrezzate.
La nautica può essere per noi un grande polmone economico nonostante le scelte scellerate dei
Governi nazionali di centrosinistra. Anche su questo l’Amministrazione Comunale ha segnato un
grande fallimento. Tutti ricordano i roboanti annunci del Capitolo San Matteo ma la montagna ha
partorito il solito topolino, anzi si è trattato di una gravidanza isterica. Del Capitolo San Matteo è
rimasta solo una traversa all’estrema periferia di Salerno dove risiedono ventiquattro famiglie
lasciate al proprio destino tra degrado e carenza di igiene, con una spiaggia a pochi metri che sono
costretti ogni anno a pulire da volontari.
La realizzazione del Porto Marina d’Arechi si deve unicamente al coraggio dell’impresa privata ma
il piccolo diporto è la vera scommessa. Bisogna aumentare i posti barca e creare servizi per
rendere fruibili le bellezze delle nostre coste.
Le vie del mare non possono che partire ed arrivare a Salerno.
La nostra tradizione marinara va tutelata facendo avvertire concretamente agli operatori del mare
la vicinanza dell’Istituzione Comune.
Anche il turismo crocieristico va organizzato rendendolo degno di questo nome: il porto
commerciale va dragato e vanno organizzati dei veri percorsi culturali ed enogastronomici. Troppe
volte assistiamo a turisti che si aggirano spaesati senza trovare una Città pronta ad accoglierli.
Salerno, oltre ad essere il Capoluogo della nostra provincia, è la cerniera tra la Costa d’Amalfi e il
Cilento. Salerno deve diventare la “piattaforma logistica” del turismo balneare, culturale e
religioso di un territorio capace di esprimere eccellenze.
Non una Città che vive chiusa in sé e di un’immagine che spesso deve fare i conti con una realtà
ben diversa: la Città dei servizi che interpreta realmente le sue vocazioni identitarie e il suo ruolo
politico di Capoluogo devono essere i presupposti a cui dare concretezza.
Mettere da parte un certo municipalismo sterile utile soltanto a creare una patina di propaganda
tolta la quale la Città vive gravi rimpianti per le mancate realizzazioni.
Per rendere, realmente, Salerno una realtà turistica c’è bisogno di migliorare la cultura
dell’accoglienza, organizzare eventi e realizzare strutture ricettive degne di questo nome.
Luci d’artista non basta, lo abbiamo visto nei mesi successivi all’evento: Salerno sembrava il
deserto dei tartari gia’ nelle prime ore della sera. Noi siamo per il mantenimento dell’evento che,
tuttavia, va riqualificato: portato sull’intera Città accorciato nel periodo e con servizi
perfettamente organizzati. Siamo convinti che si possano generare numeri economici migliori
riqualificando il flusso dei fruitori e senza stressare i residenti che nei giorni della manifestazione
rimangono liberi prigionieri della propria Città.
Bisogna creare un Centro Fiere e Congressi dalla ristrutturazione del polo agroalimentare presente
nella zona industriale di Salerno.
È possibile legare lo sviluppo turistico ai grandi attrattori culturali di cui Salerno dispone.
Dal Castello Arechi all’Area archeologica di Fratte, dal Museo Archeologico provinciale alla
Pinacoteca, dai Giardini della Minerva a San Pietro a Corte, disponiamo di un patrimonio culturale
invidiabile ed è indispensabile che divengano il fiore all’occhiello della Salerno della cultura. Da
Amministratori dell’Ente Provincia abbiamo creato la rete dei musei ma è necessario che il
Comune sfrutti questi luoghi ritrovati della nostra cultura e delle nostre origini.
Il teatro Verdi è una realtà piccola nelle dimensioni e grande nella qualità artistica. La spesa va
moralizzata e la struttura deve essere accessibile a tutti. Troppe volte abbiamo avuto la
dimostrazione che il Verdi fosse il divertimento della “casta”, del solito cerimoniale non pagante
che spesso non ha neanche gli strumenti culturali per partecipare alle rappresentazioni. Capita,
poi, che persone veramente appassionate che vorrebbero accedere pagando vengono inibite o
devono pietire un ingresso.
A Salerno sono custodite le reliquie di San Matteo, il Santo Apostolo Protettore della Città ed una
grande tradizione culturale e spirituale non può vivere del solo momento della ricorrenza del 21
Settembre. Valorizzando il percorso legato alla traslazione del Santo attraverso un progetto
pensato e realizzato con l’Arcidiocesi sarà facile dare respiro a questa grande storia che potrà
attrarre pellegrini per tutto l’anno.
Naturalmente realizzare queste attese significa avere, innanzitutto, una Città curata nell’igiene e
nel decoro urbano, un ambiente salubre per i suoi Cittadini e per i suoi visitatori: negli ultimi tempi
è calata l’attenzione per questi aspetti.
Sia al centro che nelle periferie il degrado avanza: strade sporche e dissestate, invasione di ratti e
soprattutto d’estate le blatte la fanno da padrone con grave pregiudizio per gli abitanti e i
commercianti: bisogna subito correre ai ripari ed investire risorse per igienizzare e recuperare
decoro dei luoghi.
Bisogna puntare sulla manutenzione programmata per tenere le strade in perfetta efficienza.
È assolutamente indifferibile ridurre il livello di polveri sottili nell’aria, troppe volte sono stati
sforati i parametri massimi registrati dalle centraline.
Le Fonderie Pisano vanno delocalizzate con urgenza per tutelare la salute pubblica. È una grave
colpa dell’Amministrazione Comunale aver dormito per oltre vent’anni nonostante ci fosse la
disponibilità dell’imprenditore a sostenere costi a condizione di avere un’area adeguata alle
attività. Oggi, per colpa di questa negligenza, continuiamo ad essere attanagliati tra il rischio per la
salute dei Cittadini e la tutela di rilevanti livelli occupazionali.
Anche la raccolta differenziata va migliorata e perfezionata. Ogni cosa fatta bene si può sempre
fare meglio è il nostro motto. Più cultura della differenziata, più repressione dei fenomeni di
mancanza di senso civico, più ricorso a soluzioni che evitino l’esposizione di sacchetti in strada
soprattutto nei punti di maggiore interesse e frequentazione della Città.
Un impegno specifico sarà dedicato ai canili comunali. La civiltà di un Popolo si giudica anche dalla
cura che riserva ai suoi amici a quattro zampe. Ci impegniamo ad aumentare gli stanziamenti e a
migliorare le strutture valorizzando l’impegno dei tanti volontari che dedicano spassionatamente
tempo ed attenzione a questi animali meno fortunati. La loro opera è preziosa e il Comune deve
partire da essi e non da interessi privati di gestione che essendo finalizzati al lucro sacrificano la
qualità del cibo e delle cure. A questo proposito il bando per l’affido dei canili predisposto
dall’attuale Amministrazione risulta ridicolo per stanziamenti e modalità di realizzazione del
servizio.
I Cittadini di Salerno pagano le tasse locali più elevate d’Italia. Noi crediamo che sia possibile
ridurle azzerando i tanti sprechi che si annidano nel bilancio comunale. La nostra esperienza di
Amministratori dell’Ente Provincia ha dimostrato come sia possibile risanare i bilanci e, al tempo
stesso, migliorare la qualità dei servizi. Il patrimonio comunale va messo a reddito seriamente
senza consentire più ad alcuni di avere in fitto beni ad un canone ridicolo. Va predisposto un serio
regolamento per decidere le assegnazioni.
Un moderno Ente deve dotarsi di un ufficio per le Politiche Comunitarie: le risorse che non ci sono
bisogna andarle a prendere attingendo ai bandi comunitari. La programmazione 2014-2020 stanzia
ingenti risorse per lo sviluppo e la coesione sociale. È fondamentale presentare progetti per
combattere la disoccupazione giovanile e difendere l’ambiente con particolare riferimento alla
tutela del territorio e del mare.
Nella nostra visione non esistono Cittadini di serie A e cittadini di serie B. Tutti pagano tasse
salatissime allo stesso modo e tutti hanno diritto a risposte efficienti che non chiudano ogni
Cittadino nell’isolamento del proprio quartiere. La Città compatta e di tutti si realizza veramente
con una viabilità adeguata, con trasporti che servono con frequenza ogni zona della Città, con
infrastrutture complete e operanti, con l’eliminazione di ogni forma di barriera architettonica.
L’illusione della Metropolitana ad esempio non può essere pagata dai Cittadini delle zone collinari
che ormai non hanno più collegamenti con il resto della Città: studenti, anziani, persone non
munite di auto sono costretti ad attendere per ore un autobus che non passa mai: c’è bisogno di
trovare un equilibrio nell’utilizzo delle risorse dedicate al trasporto urbano.
C’è bisogno di un piano per realizzare parcheggi: Salerno è diventata impenetrabile, dal centro alla
zona orientale trovare spazio per la sosta è impossibile con grave nocumento per tutti gli utenti e i
commercianti. Noi siamo per la riduzione anche dei costi di sosta per ora con l’introduzione della
frazione. A Salerno i pochi posti auto che sono disponibili hanno costi che fanno “concorrenza” al
Principato di Monaco.
Sulle infrastrutture diciamo che si sono viste troppe inaugurazioni e poche realizzazioni concrete e
definitive: la Cittadella Giudiziaria (lavori iniziati nel 2002) incompiuta, Palazzetto dello Sport
(lavori iniziati nel 2005) incompiuto, Stazione Marittima (lavori iniziati nel 2007) inaugurata ma
non funzionante, Solarium ex nave Concord (lavori iniziati nel 2009) incompiuto, Progetto area ex
pastificio Amato (dell’anno 2009) annullato, Piazza della Libertà (lavori iniziati nel 2009) sotto
sequestro giudiziario, Polo per la cantieristica nautica (dell’anno 2010) annullato, Crescent (lavori
iniziati nel 2011) è stato a lungo sotto sequestro e siamo lontani dalla ultimazione, Progetto ex
MCM (dell’anno 2012) non ha conosciuto ancora ultimazione.
A prescindere dal giudizio politico che si può avere circa il merito delle scelte realizzative è
evidente che la tanto decantata capacità amministrativa è un elemento autocertificato. Questi
aborti dicono inequivocabilmente che sono stati commessi molti errori probabilmente determinati
dalla smania di tagliare nastri a consumo dei momenti elettorali.
Noi siamo per completare tutte le opere possibili perché sono stati utilizzati soldi della Comunità
ma ci riserviamo una severa verifica di tutti gli atti amministrativi posti in essere. La
sburocratizzazione e lo snellimento delle procedure amministrative sono un fine al quale tendere
ma la Legge va sempre rispettata.
Il giudizio politico che ricaviamo su vent’anni di Amministrazione di centrosinistra è che è stato
fatto con riguardo agli arredi urbani ma pochissimo è stato realizzato in termini di infrastrutture e
manutenzione.
A proposito di manutenzione il lungomare di Salerno è l’emblema del degrado, quello che doveva
essere il fiore all’occhiello della Città è diventato la passeggiata dei passi perduti: da Santa Teresa
alla zona Orientale sono visibili a tutti i segni di un’ incuria che si sostanzia in palme tagliate,
voragini che attendono da tempo di essere riparate, sicurezza dei luoghi che manca totalmente.
Noi poniamo come priorità un piano per il risanamento del Lungomare di Salerno.
La vivibilità di Salerno ha avuto un crollo verticale e lo testimonia la grave perdita di abitanti che
ha avuto la Città sulla base dei dati ufficiali dei censimenti 2001-2011 (perdita di quasi seimila
abitanti).
Bisogna creare condizioni per fermare questa emorragia.
Il Comune dovrà impegnarsi mettendo in campo politiche sociali che svolgano una seria lotta alla
povertà anteponendo i bisogni dei Cittadini salernitani in difficoltà a quelli di accoglienza degli
immigrati.
Basta sbarchi al Porto di Salerno.
Il Comune dovrà aiutare le donne impegnate con il lavoro e le giovani coppie ad avere un accesso
facilitato agli asili nido di cui c’è un maggiore bisogno.
Ogni anno a Salerno nascono meno di mille bambini, noi ci proponiamo di fornire un kit bebe’ con
tutto il necessario per i primi giorni di vita dei futuri Cittadini salernitani come avviene nelle
evolute realtà scandinave.
A Salerno ci sono anche tanti anziani che vivono soli nell’angoscia di sentirsi male o di essere
aggrediti in casa.
Noi vogliamo istituire per gli ultraottantenni un sistema di telesoccorso a spese del Comune per
essere pronti, insieme ai familiari e alle persone care, ad intervenire in caso di necessità.
Gli anziani sono la nostra Memoria, rappresentano ciò che siamo stati e ciò che diventeremo.
Amarli e rispettarli è un nostro dovere.
La sicurezza, tuttavia, è un problema di tutti.
Salerno ha conosciuto una escalation criminale fatta di rapine e reati predatori molto
preoccupante.
Noi vogliamo mettere più vigili in strada e toglierne quanti più è possibile dagli uffici.
Solo il Sindaco uscente non vede il problema e si è dovuto giungere a picchi di quattro rapine in
trentasei ore per chiedere alla Prefettura la convocazione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza.
Le Forze dell’Ordine fanno tutto quello che possono seppur il governo Renzi ha tagliato risorse,
mezzi e continua a tenere bloccate le assunzioni.
Non è possibile altra soluzione per arginare il problema che rafforzare il coordinamento tra forze
di polizia tenendo meglio sotto controllo il territorio comunale.
Esistono fenomeni di devianza giovanile che vanno combattuti con la promozione della cultura
della legalità: a Salerno da anni sono sparite le politiche giovanili.
Noi istituiremo un apposito Assessorato che si propone di mettere in campo azioni politiche
finalizzate alla creazione di spazi di aggregazione giovanile, la realizzazione di una sala prove per
chi fa musica, di sostenere gli oratori che rappresentano un argine anche alla disoccupazione
intellettuale.
Bisogna, inoltre, avvicinare i giovani all’arte, alla cultura e allo sport.
A Salerno c’è sempre stata una grande tradizione teatrale.
Bisogna prevedere serate e spettacoli ai quali possano accedere a prezzi politici i giovani.
È necessario creare una card giovani che eroghi possibilità concrete per acquisto di libri e
materiale culturale da realizzare attraverso appositi accordi da stipulare con librerie e negozi di
musica.
I social non possono essere l’unica strada di espressione ed affermazione della propria personalità.
Lo sport è una straordinaria valvola di sfogo sociale positivo.
Salerno ha una carenza di spazi spaventosa e dobbiamo puntare sull’edilizia sportiva per risolvere
il problema: con una spesa contenuta è possibile realizzare palazzetti dello sport prefabbricati che
darebbero una favorevole risposta a tutti i bisogni delle tante Federazioni ed Associazioni sportive.
Sono stati spesi circa nove milioni di euro per non realizzare il Palazzetto dello Sport con la stessa
cifra si potevano realizzare tre palazzetti prefabbricati che nelle realtà del Nord Italia ospitano
attività agonistiche di alto livello.
È nostra intenzione organizzare insieme al CONI i Giochi dei quartieri di Salerno. Una Olimpiade
che metta in concorrenza sportiva le diverse realtà della Città, aumentando il senso
dell’appartenenza e dando ai giovani atleti delle diverse discipline un’occasione d’espressione
sana. I giochi si terranno nel periodo immediatamente successivo alla chiusura delle scuole e
prima dell’estate in modo da tenere i giovani impegnati e lontani dai rischi della vita di strada.
Il Comune è competente per le scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori.
La nostra priorità è mettere in sicurezza gli edifici dedicati alle attività didattiche, garantire
l’assistenza agli alunni diversamente abili come abbiamo già fatto nell’esperienza all’Ente Provincia
con il trasporto e l’assistenza alla comunicazione in aula, istituire delle borse di studio per
premiare gli alunni più meritevoli di ogni anno scolastico.
Bisogna promuovere tra i giovani alunni la storia e la cultura salernitana a partire dalla grande
esperienza del Principato Longobardo che rappresenta il periodo di massimo splendore di Salerno.
Formare bene i nostri ragazzi significa avere Cittadini del domani migliori e più pronti ad affrontare
la sfida del lavoro.
A riguardo del lavoro tutti siamo coscienti di vivere un grave momento di crisi che sta togliendo
fiato ad imprese, professioni, commercianti ed artigiani.
Le scelte del governo Renzi prone ad una Unione Europea che è matrigna con l’Italia certamente
non vanno nella direzione della ripresa ma a livello locale è possibile intraprendere iniziative
efficaci con azioni semplici che vadano nella direzione di realizzare le vocazioni di Salerno.
Bisogna puntare su artigianato, agricoltura, attrazione di investimenti nella nostra zona industriale
che è assolutamente desertificata.
La logica secondo la quale a Salerno possano lavorare solo coloro che trovano nel potere politico
un protettorato va abiurata.
Salerno deve diventare una Città delle opportunità: clientelismo, affarismo speculativo, la cultura
del diritto che viene fatto passare per un piacere deve essere espunta dal costume sociale e dal
rapporto tra classe politica e società civile.
Un passaggio fondamentale del nostro programma di Governo per la Città vogliamo dedicarlo alla
tutela del commercio tradizionale.
È tristissimo vedere storiche attività in via Mercanti ed in altri punti della Città chiudere i battenti.
Perdiamo tutti una ricchezza che ha sempre qualificato Salerno come un’eccellenza.
Anche a questo proposito è mancata la politica dell’equilibrio e del buon senso perché sono state
spalancate le porte alla Grande Distribuzione e ad attività di “lavanderia” che si permettono di
aprire a fitti insostenibili.
Abbiamo bisogno di creare un osservatorio per il commercio, uno sportello anti racket, realizzare i
centri commerciali naturali e rinsaldare il dialogo e il confronto con le associazioni di categoria.
Non si parla più di movida che prima veniva magnificata come la creazione più bella del pensiero
progressista.
La movida era straordinaria, la movida sta morendo.
Esistono a Salerno discriminazioni e favoritismi che gridano vendetta: ci sono bar e attività di
ristorazione che vengono trattati a seconda delle appartenenze politiche e familiari, in modo
molto discrezionale nella concessione degli spazi pubblici e negli arredi esterni da realizzare.
È tempo di smetterla con la politica dell’elemosina del diritto. Bisogna predisporre un serio
regolamento che dia a tutti i medesimi doveri e gli stessi diritti.
Salerno è sempre stata la Città dei tavolini e della vita all’aperto ci deve essere possibilità di una
serena espressione lavorativa per tutti e chi è più bravo deve fare la differenza.
A tutto questo si aggiunge l'interpretazione di un ruolo politico del Sindaco che deve difendere
quelle Istituzioni ed Enti dotati di autonomia funzionale che servono i Cittadini salernitani:
difendere l'Autorita' portuale di Salerno dalla soppressione prevista dal Governo Renzi; difendere
il ruolo dell'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona che deve diventare un policlinico
universitario all'altezza della Grande storia della Scuola Medica Salernitana; battersi per il
mantenimento della Corte d’Appello a Salerno che il Governo Renzi vorrebbe sopprimere
accorpando tutto a Napoli; rafforzare il rapporto con l'Università degli studi di Salerno riportando
in Città almeno la sede di rappresentanza del Rettorato (come avevo disposto nell’ultima Delibera
di Giunta Provinciale della mia presidenza dove avevo destinato un piano del restaurato Palazzo
Pinto alla sede di rappresentanza del Magnifico Rettore. Con l’avvento dell’amministrazione di
centrosinistra guidata da Canfora non se n’è fatto più nulla).
Assumiamo un impegno specifico per la trasparenza e la legalità: dotare il Comune di un sito di
facile e veloce consultazione che risponda a tutti i criteri di trasparenza previsti dal Ministero;
affidare gli appalti per un importo superiore ai 500 mila euro alla Stazione Unica Appaltante a
condizione che vengano garantiti tempi rapidi nell'espletamento delle gare ed assunzione di
responsabilità nella difesa legale in eventuali contenziosi che potrebbero nascere. A noi non
interessa chi vince gli appalti ma che vengano realizzati lavori di qualità in tempi adeguati e nel
pieno rispetto della Legge.
Sarà possibile realizzare tutto questo solo coinvolgendo e motivando il personale dell’Ente
Comune che rappresenta il capitale umano al servizio del Cittadino.
Azzereremo le consulenze esterne convinti come siamo che esistono professionalità interne che
possono fare un ottimo lavoro se valorizzate.
Questa è la nostra visione della Città, queste sono le nostre proposte per dare risposte concrete ai
Cittadini di una Grande Città che non solo è stata Capitale d’Italia ma che ha svolto un ruolo
fondamentale nella nascita del concetto di Popolo Italiano.
Come scrive Gennaro Sangiuliano il concetto di Popolo Italiano nasce dalla fusione della cultura
latina con quella Longobarda e dunque Salerno ha un ruolo centrale nella storia della nostra
Patria.
Senza complessi né di superiorità né di inferiorità siamo convinti di avere Idee, Valori e Passione
per realizzare questo progetto con una squadra nuova di donne ed uomini che realmente
intendono la politica come spirito di servizio per la propria Comunità.
Pongo a garanzia la mia storia politica fatta di Onestà, Umiltà, Coerenza, Sacrificio, Militanza ed
Esperienza amministrativa maturata alla guida dell’Ente Provincia in anni molto difficili.
Salerno 2 Maggio 2016
Antonio Iannone