notiziario, dal territorio - Sindacato Nazionale Forestale

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notiziario, dal territorio - Sindacato Nazionale Forestale
NOTIZIARIO, DAL TERRITORIO
11 e 12 luglio 2014
Seviziava e uccideva gattini poi con le foto delle torture molestava donne. Preso dalla
Forestale un 40enne di Bergamo. Le immagini dei gatti morti mandate via Whatsapp alle sue
vittime umane.
Bergamo, 12 luglio 2014
(www.tgcom24.mediaset.it) – Gli agenti del Corpo forestale di Bergamo
hanno arrestato quello che si può definire mostro: stalker di donne e
serial killer di gatti. In manette un quarantenne con precedenti che
seviziava e uccideva gli animali e poi mandava le foto delle torture subite
dagli animali via whatsapp alle sue vittime umane. I gatti venivano presi
attraverso annunci gratuiti sui siti specializzati. Almeno 4 casi accertati.
La prima denuncia è arrivata il 30 giugno, subito sono scattate le indagini
e i pedinamenti, con almeno quattro casi accertati anche se l'ipotesi è che ce ne siano di più. Nel
frattempo è iniziato il monitoraggio su tutti i siti di annunci gratuiti cercando di allertare chi aveva messo
inserzioni per cedere gattini, persone spesso già contattate dall'uomo che però non si erano fidate del
suo modo di fare e non gli avevano lasciato i mici. L'uomo seguiva infatti su internet gli annunci di donne
che cedevano gratuitamente gattini in provincia di Bergamo. Poi le contattava per farsi dare gli animali e
iniziava a molestarle. Quando loro chiedevano come stavano i mici, per tutta risposta mandava foto
raccapriccianti dei gatti morti o in agonia per le sevizie. La perquisizione effettuata nel suo appartamento
in evidente stato di degrado ha permesso di trovare evidente tracce di sangue e riscontrare che alcune
delle foto inviate alle inserzioniste erano state scattate in casa. Al momento è stato denunciato per
maltrattamento e uccisione di animali, mentre continuano le indagini per le molestie alle donne
che contattava.
Forestale al canile di Colleluna.
Terni, 12 luglio 2014
(corrieredellumbri.corr.it) – Un blitz in piena regola, con perquisizioni che
hanno interessato le abitazioni di sei volontarie dell’associazioni ‘Grandi
Amici’ e lo stesso canile di Colleluna. Ad eseguirlo, su disposizione del
sostituto procuratore Francesco Novarese, sono stati gli agenti del corpo
forestale dello Stato nella serata di venerdì. L’indagine sarebbe legata a
un esposto relativo a presunti ‘furti’ di cani, detenuti illegalmente dalle
stesse volontarie. “Al momento - afferma l’avvocato Francesco Mattiangeli
che rappresenta l’associazione Grandi Amici - di queste contestazioni non c’è traccia e non è ipotizzato
alcun reato a carico delle persone interessate dalle perquisizioni”. Le verifiche si sono protratte a lungo:
dopo i controlli nelle sei abitazioni, dai quali non sarebbero emerse irregolarità di sorta, gli uomini della
Forestale hanno passato al setaccio tutti i cani della struttura di Colleluna.
Segreteria Nazionale - Via G. Carducci 5 Roma - www.sindacatonazionaleforestale.it
Scaricavano liquami in tombini e pozzi neri: tre persone denunciate nel Sud Salento.
Morciano di Leuca (LE), 12 luglio 2014
(www.leccesette.it) – Un blitz ha portato a rintracciare due autisti di auto
spurgo, colti in flagrante, mentre smaltivano illecitamente i reflui: il primo in
un tombino della fogna bianca nel centro di Morciano, il secondo nel
pozzo nero di un residence a Lido Marini. Un blitz all’alba nel Sud Salento ha
portato al sequestro di due mezzi di autospurgo, colti in flagrante mentre
scaricavano illegalmente liquami. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato e
della Polizia provinciale hanno proceduto al sequestro dei due mezzi
denunciando tre persone. Le operazioni sono partite in seguito ad un esposto
raccolto dal pm Ennio Cillo, in cui si segnalava l’atteggiamento sospetto di un 48enne di Morciano,
effettivamente sorpreso a sversare i liquami prelevati da un lido di Torre Vado nel tombino della fogna
bianca, nel suo comune di residenza, in pieno centro. Per lui, è scattata la denuncia per
smaltimento illecito di reflui. L’altro autospurgo aveva prelevato i liquami da uno stabilimento balneare di
Lido Marini, recandosi all’interno di un residence, dove aveva provveduto a rimetterli nel pozzo nero
all’insaputa del proprietario: sia l’autista 34enne che la proprietaria della ditta sono stati deferiti
all’autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti.
RINVENUTO IL RADIOCOLLARE APPARTENENTE ALL’ORSA GEMMA NEL PARCO NAZIONALE
D'ABRUZZO.
Scanno (AQ), 11 luglio 2014
(www.ladeadellacaccia.it) – Proseguono da due giorni le operazioni di ricerca
dell’orsa Gemma, noto orso confidente che da anni frequenta le località di
Scanno e Villalago (AQ). Il personale del Coordinamento Territoriale per
l’Ambiente (CTA) di Pescasseroli (AQ) del Corpo forestale dello Stato, durante
lo svolgimento di un servizio di dissuasione rivolto all’allontanamento degli
orsi cosiddetti “confidenti” dalle attività antropiche, ha rintracciato il suo
radiocollare sospeso su un albero. Ancora ignote le possibili cause. Non si
esclude che l’animale si sia privato dello strumento in maniera del tutto
autonoma, magari per un semplice prurito provocato da una dermatite, o perché lo strumento sia
rimasto impigliato tra i rami di qualche albero in considerazione del fatto che in questo periodo gli orsi
nutrono soprattutto di frutta. Non si escludono nemmeno altre ipotesi. Sul posto sono state posizionate
due foto trappole in alcuni punti di passaggio utilizzati dagli animali che, al momento, hanno dato esiti
negativi. L’esemplare negli anni ha provocato numerosi danni a strutture di ricovero animali domestici,
campi coltivati e frutteti. Sono ancora in corso le operazioni di monitoraggio nella zona di abituale
frequenza dell’orsa da parte della Forestale, coadiuvate dal Servizio di Sorveglianza del Parco Nazionale
Abruzzo, Lazio e Molise, alla ricerca di eventuali tracce.
Blitz della Forestale nel Gargano, sequestrato un intero villaggio abusivo.
Monte Sant'Angelo (FG), 11 luglio 2014
(www.greenreport.it) – Proprio mentre il governo presentava italiasicura,
la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo
delle infrastrutture idriche, che prevede 3.395 cantieri anti-alluvioni e per
la messa in sicurezza dalle frane e 183 opere per depurazione scarichi
urbani e disinquinamento di fiumi e laghi, il Corpo forestale dello Stato
preparava in Puglia un’operazione che ha dimostrato quanto sarà difficile
rimettere in sesto un Paese che ha fatto dell’abusivismo la normalità.
Infatti, dopo poche ore dall’annuncio dell’avvio della fase operativa della
struttura di missione di Palazzo Chigi “contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture
idriche”, coordinata da Erasmo D’Angelis e con direttore Mauro Grassi, un blitz del Corpo forestale dello
Stato sequestrava decine di villette nel territorio del comune di Monte Sant’Angelo a due passi dal mare
del Gargano, più che una lottizzazione un vero e proprio villaggio abusivo. Le indagini condotte insieme
dagli uomini della stazione Cfs di Mattinata (FG) e della polizia municipale di Municipale di Monte
Sant’Angelo, dirette dalla Procura di Foggia, hanno ricostruito il percorso abusivo con il quale si è riusciti
a realizzare ben 40 abitazioni, quasi tutte a scopo turistico, a pochi chilometri da Manfredonia, tra la zona
industriale “ex Enichem” ed il mare Adriatico. Il blitz del Cfs poi ha messo i sigilli agli abusi ed all’intera
area del “villaggio turistico” che si estende su 65.000 m2.
segue
Sono stati individuati e denunciati per lottizzazione abusiva e violazioni dei vincoli paesaggistici e dei
Piani regolatori comunali una trentina di proprietari. In un comunicato il comando del Corpo forestale
dello Stato spiega che «Attraverso il frazionamento e la vendita di terreni in un’area attualmente a
vocazione industriale ma originariamente destinata a zona agricola sono state abusivamente costruite
numerose abitazioni con altrettante opere di urbanizzazione per la viabilità interna e per l’illuminazione e
la recinzione dei lotti, di entità tale da costituire una vera e propria lottizzazione abusiva. Tutto questo è
avvenuto in assenza di adeguati titoli abilitativi a una distanza dal mare inferiore a 300 metri su terreni,
su terreni “incontaminati” dove non esisteva nessuna opera edificatoria. La ricostruzione storica dei vari
passaggi notarili ha permesso di ridisegnare l’intera procedura illegale che si è concretizzata nel tempo
frazionando un’area di oltre 65.000 metri quadrati in piccoli appezzamenti, dove sono state realizzate le
circa 40 case e villette corredate di servizi urbanistici». Il sequestro del villaggio abusivo nel Gargano è
solo l’operazione più eclatante del contrasto ad un abusivismo edilizio aggressivo e spregiudicato, che
minaccia il Gargano non solo la costa ma anche il Parco nazionale. La Forestale ricorda che, per quanto
riguarda l’abusivismo, negli ultimi due anni ha effettuato nel foggiano 800 controlli e inoltrato 53
comunicazioni di notizie di reato.
Roma: scoperta area abusiva stoccaggio rifiuti destinati a Nigeria.
Roma, 11 luglio 2014
(www.asca.it) – Un'area recintata di 6mila mt2 adibita allo stoccaggio
abusivo di rifiuti, anche pericolosi. L'hanno scoperta a Roma, in localita' La
Rustica, gli uomini del Corpo forestale e della Polizia stradale nel corso di
un'operazione congiunta denominata 'Naira', la valuta nigeriana. In Nigeria
infatti erano destinati molti dei rifiuti stoccati e a cittadini nigeriani erano
affittate le numerose piazzole a cielo aperto destinate al deposito di
materiali vari: rifiuti di natura meccanica, parti di veicoli, elettrodomestici
usati, pneumatici, abiti e giocattoli usati, nonche' 129 veicoli, nella maggior parte dei casi furgoni
contenenti una miscela delle diverse tipologie di rifiuti, anche pericolosi - decine di batterie
esauste di autoveicoli - rinvenute allo stato sfuso. Il tutto pronto per essere spedito in Africa. L'area - in
uso a un cittadino italiano - e' stata posta sotto sigilli dalle gforze dell'ordine. Per il momento sono
contestati i reati di gestione illecita di rifiuti e di abuso edilizio in relazione alla realizzazione del piazzale e
delle strutture annesse su un terreno originariamente a destinazione agricola. Ha preso parte
all'operazione anche il Nucleo Nbcr del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Roma che ha effettuato
verifiche tecniche finalizzate alla individuazione della eventuale presenza di rifiuti pericolosi. Gli
accertamenti proseguono allo scopo di valutare la sussistenza di ulteriori ipotesi di reato.
FIUGGI, STRADA ABUSIVA IN BOSCO: DENUNCIATI PROPRIETARIO E TITOLARE DITTA.
Fiuggi (FR), 11 luglio 2014
(roma.repubblica.it) - Hanno realizzato abusivamente una strada lunga
500 metri in un bosco di querce e di pino nero. Un danno importante ad
una bellezza paesaggistica che non è sfuggito ai controlli del Corpo
Forestale dello Stato che ha sequestrato l'area del cantiere e l'opera già
realizzata. La strada in questione è larga circa cinque metri e per
realizzarla sono stati tagliati alberi e sradicando anche le ceppaia
riducendo così la superficie boschiva e movimentando la terra in
violazione alle normative vigenti. Per questo sono stati denunciati il
proprietario che ha commissionato il lavoro e la ditta che lo ha realizzato.
Segreteria Nazionale - Via G. Carducci 5 Roma - www.sindacatonazionaleforestale.it
Terra dei Fuochi: ad Acerra un rilevatore di raggi gamma contro i veleni.
Acerra (NA), 11 luglio 2014
(www.ilmediano.it) - La macchina, più potente e precisa di un contatore
Geiger, sta passando al setaccio i terreni di contrada Frassitelli. L'Arpac
stamane effettuerà lo scavo dei campi sospetti. Polemiche per la conferenza
dei servizi sull'inceneritore. Ieri sono iniziati i sondaggi dell’Arpac, sorvegliati
dagli agenti del corpo Forestale dello Stato, in una delle zone agricole più
fertili ma anche più sospette di Acerra, in località Frassitelli, vasta area del
Napoletano al confine con la provincia di Caserta. Qui i tecnici dell’Agenzia per
l’ambiente hanno setacciato i terreni con un rilevatore di raggi gamma, un
costoso apparecchio in grado di rilevare la radioattività. E’una macchina molto più evoluta del contatore
Geiger, che può determinare solo il numero di particelle gamma, le più penetranti prodotte dal
decadimento nucleare, che colpiscono il rilevatore al secondo. Questo strumento più moderno riesce
invece a determinare anche l'energia di queste particelle, risultando quindi più potente e preciso. Ma la
prima giornata di analisi dei terreni è stata difficile. Sul posto si sarebbero dovuti presentare, per legge,
tutti i proprietari, sono una dozzina, dei terreni sospetti rilevati dalle ricognizioni aree, effettuate nei mesi
scorsi. Ieri però sul posto si è presentato solo uno dei titolari dei campi. Altri due proprietari sono invece
del tutto irreperibili. Secondo quanto trapelato nel corso dell’indagine al catasto risulterebbero intestati a
persone inesistenti ( i nomi e i dati anagrafici sarebbero fittizi ) circa 1500 metri quadrati di spazi che
costituiscono il cuore dell’area in cui si teme che possa essere stata occultata una valanga di rifiutitossici.
Ieri anche le operazioni di rilevamento nucleare sono state complesse. Per ore i tecnici dell’Arpac hanno
aspettato l’arrivo di un decespugliatore in grado di spianare una parte rilevante dei terreni
completamente sommersa dall’erba alta. A ogni modo stamane le operazioni proseguiranno con gli scavi
nel sottosuolo. Scavi con cui saranno prelevati i campioni da destinare alle analisi chimiche. Accanto
all’area in cui si stanno effettuando le analisi vige il divieto di coltivare, emanato nel 2009 dai commissari
prefettizi a causa di una pesante contaminazione da diossine e metalli pesanti. Divieto che però è stato
sistematicamente violato: produzioni agricole dappertutto. Intanto c’è tensione ad Acerra. Ieri gli
ambientalisti della zona non hanno potuto assistere alla conferenza dei servizi regionale, riunita al Centro
Direzionale allo scopi di valutare il rinnovo delle autorizzazioni alle attività dell’inceneritore. I responsabili
della conferenza non li hanno fatti entrare. “ Abbiamo sempre partecipato a tutte le riunioni come
auditori – racconta Virginia Petrellese, esponente dei comitati – stavolta ce lo hanno impedito ”. Gli
ambientalisti preannunciano un esposto in Procura. La conferenza ha rinviato ogni decisione ad agosto.
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