interclub 12 settembre 2010 a sovana (sorano) gr

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interclub 12 settembre 2010 a sovana (sorano) gr
ROTARY INTERNATIONAL
Service Above Self
Distretto 2070 - Italia
Emilia Romagna – Toscana - Repubblica di San Marino
VINICIO FERRACCI
Governatore 2010 – 2011
Lettera del Governatore n. 3 – settembre 2010
Care Amiche e cari Amici,
il R.I. dedica il mese di settembre alle Nuove Generazioni ma, prima di parlare di
quello che il Rotary fa a favore dei giovani, voglio esprimere un mio pensiero.
Io credo che il Rotary, sia prima di tutto, un sentimento personale, che ci porta ad
agire in un certo modo e ad assumere certi impegni, tra i quali è compresa l’attenzione al
mondo giovanile.
Siamo qui, con tutti i nostri pregi ed i nostri difetti, ma è indubbio che la nostra
partecipazione all’Associazione ci raccomanda alcune regole “ideali”, sulle quali abbiamo
convenuto quando accettammo di farne parte.
Se è così, se accettiamo questo sentimento, dobbiamo anche ammettere che, se lo
vogliamo e lo desideriamo, noi Rotariani possiamo fare molto per le giovani leve.
Vedete, noi siamo stati accolti nel Rotary anche perché svolgiamo professioni di
responsabilità ed è fuori dubbio che nell’espletamento della nostra attività lavorativa veniamo
continuamente a contatto con i giovani.
Qualche esempio? Ce ne sono tantissimi: il professionista che ammette nel proprio studio il
giovane che una volta conseguito il titolo di studio chiede di fare pratica professionale, il
docente e l’alunno, il primario ospedaliero con il medico giovane laureato, il bravo artigiano
nella sua bottega con l’apprendista e così via.
Ecco allora che dobbiamo chiederci, in queste occasioni che ci sono state offerte:
siamo riusciti a trasmettere al giovane quello che sappiamo? Siamo stati capaci di aiutarlo
quando si è staccato per volare in proprio? Ed ancor più, siamo stati per lui, con il nostro
comportamento, un buon esempio, come ci ricorda il Rotary che pone per il mese di settembre
ai Club il motto: “Ogni Rotariano deve essere d’esempio ai giovani”?
Forse è necessario interrogarci e dare a noi stessi una risposta
Il Rotary e i giovani.
Il R.I. include nei suoi programmi molte azioni a favore delle giovani leve.
Inizio ricordando le Associazioni giovanili Interact e Rotaract che interessano rispettivamente
la fascia di età da 14 a 18 anni e da 18 a 30.
Lo scopo che il Rotary si propone è quello di orientare la formazione di questi giovani
nella vita e nelle future professioni, cercando di far comprendere loro che il successo
professionale non sarà un vero successo se non accompagnato da un comportamento integro
ed onesto.
Parlando di Interact c’è una buona notizia, perché il 9 settembre sarà consegnata la
carta costitutiva ad un nuovo Club in Firenze, padrino il R.C. di Firenze Est.
I migliori auguri al nuovo Club ed ai giovani soci, insieme al ringraziamento al Padrino e
all’apposita Commissione per il buon lavoro rotariano che è stato fatto.
Una riflessione su Rotaract e Rotaractiani. Cerchiamo di seguire, quando possibile, il
loro percorso professionale e di vita, potranno essere buoni rotariani quando in possesso di
quelle caratteristiche che il R.I. ci chiede per essere ammessi nei nostri Club.
Il nostro Distretto vanta poi un’ottima tradizione per il RYLA, che quest’anno sarà
tenuto all’Isola d’Elba, ed è auspicabile che tutti i Club partecipino al programma.
Da anni si tiene un’altra iniziativa dedicata ai più giovani, organizzata non a livello di
Distretto ma di Club, il RYPEN, che , nell’ultimo anno rotariano, è stato tenuto sia a sud che a
nord degli Appennini.
Particolarmente importante è poi lo scambio giovani, non solo per l’aspetto culturale
ma anche perché consente relazioni internazionali, fa visitare nuovi Paesi, il tutto favorisce
senza dubbio la pace.
Confido nella Vostra collaborazione con le Commissioni Distrettuali che sono
impegnate nella realizzazione di tutti i progetti dei quali abbiamo parlato, ricordandoVi che i
Club sono il vero motore del Rotary.
Prima di chiudere questa mia lettera, mi piace ricordare un brano del discorso di
Michael McQueen, relatore all’Assemblea Internazionale di San Diego:
“ Qui oggi, nel mese di gennaio 2010, non posso fare a meno di chiedervi: che futuro
immaginate per il Rotary? Certo, è bellissimo celebrare il successo di questa Associazione e
ciò che ha realizzato nel secolo scorso. Però, si sa che il vero banco di prova del leader è la
successione. Il successo a lungo termine non si misura da ciò che avete fatto o che farete, ma
dagli strumenti con cui metterete la prossima generazione in condizione di fare. Ognuno di
voi, nella sua veste di Governatore distrettuale, ha l’opportunità di gettare le basi dei
prossimi cento anni del Rotary.
Io sono qui per garantirvi che esiste una schiera di giovani dotati di passione, talento
e ispirazione, candidati ideali a diventare Rotariani e perpetuare la straordinaria opera del
Rotary a livello locale e globale: però spetta a Voi fare in modo che abbiano la possibilità ed
i mezzi per farlo.
Vi auguro di riuscirci al meglio.”
Cari saluti e buon Rotary.
Vinicio
Rotary Club Orbetello Costa d’Argento
Distretto 2070
Annata Rotariana 2010 – 2011
Il Presidente
1 settembre 2010
Carissimi,
siamo arrivati già alla fine di agosto e, nonostante le mie prime
preoccupazioni, devo dire che questo mese è passato piacevolmente in fretta.
La cena di “mezza estate”, del 20 agosto, che abbiamo organizzata al
ristorante ”Torre di Cala Piccola” è stato un evento veramente unico, vuoi per la
presenza di molte persone, ben oltre le nostre previsioni, tra le quali il Sindaco
di Monte Argentario che ci ha onorato della sua presenza e del Presidente del
Lyons Club “I Presidi” Sig.Gabellieri, e di molti ospiti che si trovano nella
nostra zona in questo periodo e che ormai considerano l’incontro rotariano come
un appuntamento fisso, vuoi per il meraviglioso tempo che ci ha permesso di
ammirare il panorama che là sopra, al tramonto, è indescrivibile, mentre il
passaggio di due navi illuminate a festa davanti all’Hotel, hanno completato il
quadro.
Non si può tralasciare, inoltre, l’ottima cena per la quale tutti si sono
complimentati. Un ringraziamento, a tal proposito, va anche al direttore
dell’albergo, Sig. Vittori, che si è messo a nostra completa disposizione per
l’organizzazione e per la buona riuscita della serata: un servizio veramente
eccellente di cui terremo conto anche in futuro per eventuali nostre riunioni.
Come al solito non si può che ringraziare il nostro instancabile prefetto
Paolo, il quale non solo riesce ad organizzare al massimo qualsiasi evento, ma
riesce altrettanto bene a mantenere i rapporti del nostro Club con il club francese
di Hyères a noi gemellato tanto da aver ricevuto dal medesimo, in questi giorni
che si è recato colà, un Paul Harris; e questo ci riempie di orgoglio.
Il giorno 28 agosto il grande Luca e Roberta, hanno organizzato un torneo
di burraco nella loro dimora. Sotto i gazebo eravamo circa 40 giocatori e
l’incasso di € 885 andrà alla Rotary Foundation. Il torneo che si è svolto in
un’atmosfera di simpatica allegria ed è stato allietato dai bellissimi premi messi
a disposizione dal fratello e dalla cognata di Luca, si è concluso con una cena
che comprendeva, oltre a degli ottimi primi piatti di riso e farro, anche una pizza
da leccarsi i baffi e dei dolci buonissimi fatti dalle mani di Carla, mamma di
Luca; il tutto sotto un celo limpido e pieno di stelle.
Che si poteva voler di più?!!!.
Da ricordare che si è classificata prima la nostra cara socia Italia.
Andiamo adesso verso l’ottobrata del 10 ottobre, augurandoci che ci sia
sempre questo entusiasmo e questa voglia di collaborazione, e voglio
sottolineare che sono sempre pronto a ricevere, da voi tutti, qualsiasi tipo di
suggerimento il cui fine sia quello di stare bene insieme, ma soprattutto di
aiutare chi ne ha bisogno, perché questo è lo scopo principale del Rotary.
Un abbraccio.
Efisio
I NOSTRI LUTTI
Il 15 agosto 2010 è deceduto a Grosseto, l’amico Tommaso
Cerulli, nostro ex socio e Presidene del Club per l’anno 1987/1988.
Il club e tutti i soci si associano al dolore dei familiari per la
grave perdita.
CONVIVIALE DEL 6/VIII/10 – RISTORANTE “IL CACCIATORE”
Erano presenti i soci:
Italia Baldi, Angelo Barbetti, Paolo Brama, Mario de Caro, Raffaele De Luca,
Vittorio Fidati, Marcello Galeazzi, Enzo La Gamba, Efisio Lucignani, Marcello
Pancrazi, Ezio Reverberi, Claudio Santi, Rodolfo Torri.
Ha partecipato Dominique Brama del Club francese di Hyères Les Iles
d’Or.
Alle 20,30, s’è tenuta, prima, la riunione del Consiglio Direttivo nel corso
del quale il Presidente Efisio, ha introdotto l’argomento del XXXII Forum
“Interclub tra i Rotary della Fascia Costiera Ligure – Tosco – Laziale e della
Sardegna Centrale”. Il meeting quest’anno si terrà a Dogali (Nuoro) nei giorni 4
e 5 settembre 2010. Il tema sarà: “Evoluzione delle civiltà lungo le vie del
Mediterraneo. Un modello di sviluppo eco-compatibile per la salvaguardia
del mare e la valorizzazione della fascia costiera”. Il Segretario del Forum,
Antonio Ludovico, invita il nostro Club a partecipare all’importante riunione.
Un altro punto di discussione, ha riguardato la proposta d’ammissione al
Club di un nuovo socio il cui curriculum è stato portato a conoscenza dei
consiglieri nel corso di una precedente riunione. L’iter è stato formalizzato e la
Segreteria invierà la lettera di prammatica a tutti i soci.
Efisio ci ha comunicato che il Presidente del R.C. di Pistoia – Montecatini
Terme, che ci aveva chiesto lumi sull’impostazione di una lotteria ed al quale
avevamo mandato un vademecum riepilogativo, ha risposto con una lettera di
ringraziamento al supporto che il nostro Club gli ha inviato.
Il Presidente, poi, ha manifestato la sua soddisfazione per l’ottima riuscita
della cena sulla motonave Revenge, alla quale hanno partecipato circa 110
persone nonostante il tempo inclemente. Efisio ha elargito complimenti al
Prefetto Paolo Brama, che è riuscito a coinvolgere tante persone, chiamandole al
cellulare all’ultimo momento, e al Capitano Paolo Loffredo che ci ha fatto un
prezzo di favore, permettendoci di accantonare una discreta somma per
l’operatività del Club. A questo punto della discussione, per una sequenza di
considerazioni e prendendo spunto dal discorso iniziale dell’incremento
dell’organico, c’è stato un exploit di proposte relative all’ingresso di nuovi soci
che potrebbe concretizzarsi, complessivamente, in quattro nuove acquisizioni,
mentre abbiamo appreso che Marisa Donati ha avanzato una richiesta di
dimissioni per conto del marito Forese per l’impossibilità di partecipare alle
nostre conviviali e ci dispiace non poter più incontrare alle nostre riunioni la
simpaticissima coppia fiorentina alla quale inviamo i nostri affettuosi saluti.
Abbiamo poi affrontato l’argomento della scelta di un incaricato per la
gestione degli incassi per la vendita dell’ultimo libro di Alvaro. E’ stato
proposto a Marcello Galeazzi di interessarsi della cosa e Marcello ha dato la sua
disponibilità. S’è deciso, inoltre, di inviare una lettera circolare ai presidenti
degli altri quattro Club dell’Area Maremma, invitandoli ad acquistare parte dei
libri da dare ai soci o a relatori delle conviviali. Efisio provvederà ad inviare la
lettera. Ovviamente per fare fondi per la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro
i Tumori, Sede di Orbetello) Organizzazione alla quale sarà devoluto per intero
l’incasso della vendita dei volumi, dovremmo impegnarci, in primis, tutti noi
soci, individualmente.
Infine Efisio ci ha comunicato di aver ricevuto dal Past President, Luca
Agostini, che non ha potuto partecipare alla riunione di questa sera, una
comunicazione con la quale ci rende edotti che un suo amico, di cui non fa il
nome, è rimasto cosi entusiasta della nostra campagna per la vaccinazione
contro la poliomielite, da avergli voluto consegnare un assegno di 1.000 euro per
la causa. La cifra sarà versata per il Progetto PolioPlus, ed il versamento ci darà
diritto a ricevere un altro PHF.
Con quest’ultima notizia terminava la riunione consiliare, mentre
prendevano posto a sedere gli altri soci.
Durante e dopo la cena, il Presidente Efisio Lucignani, alla sua prima vera
esperienza di gestione di una conviviale, perché quella del 30 giugno sulla
motonave Revenge è stata solamente una cena e non una conviviale, ha creato
non poche difficoltà al sottoscritto che doveva prender nota di quello che si
diceva, per commentare la riunione, perché andava a briglia sciolta,
cominciando a trattare gli argomenti man mano che gli venivano in mente,
anche mentre si mangiava. Ci ha fatto piacere notare tutto questo fervore, ma gli
abbiamo fatto notare, scherzando sul suo impeto, che era meglio seguire la
prassi di affrontare gli argomenti su cui discutere a fine cena. Ed Efisio,
finalmente, s’è uniformato, dopo essersi reso conto, con una sonora risata, che
magari si stava lasciando prendere un po’ la mano presidenziale.
Alla fine della cena, con un bel colpo di martello alla campana, menato da
Dominique, che gli sedeva accanto, e che voleva collaborare, ha ripreso la
parola il Presidente Efisio, per informarci che la conviviale, con familiari, di
venerdì 20 agosto, sarà tenuta, grazie anche all’interessamento di Rodolfo Torri,
all’Hotel Torre di Cala Piccola di Porto Santo Stefano. Il locale dovrebbe poter
contenere un’ottantina di persone. Il gestore s’è detto entusiasta di poter ospitare
una riunione rotariana e ha stilato due tipi di menu che ci sono stati letti.
Su input, poi, di Italia, s’è parlato della scarsa partecipazione dei soci alle
conviviali, alcuni dei quali hanno un’assiduità molto, ma molto bassa. E’ stato
osservato che il problema purtroppo esiste e non è una questione esclusivamente
del nostro club.
A proposito della gita in Turchia, ad Istanbul, dal 4 all’8 dicembre, il
Presidente ha incaricato Paolo Brama di inviare una e-mail a tutti i soci con
l’indicazione del programma e gli adempimenti per la prenotazione.
Infine, Efisio ci ha letto la lettera del Presidente del Club di Massa
Marittima, Maurizio Di Tomassi, relativa al Progetto che coinvolge tutti i Club
dell’Area Maremma, per creare fondi per l’Ospedale pediatrico di Kimbondo, a
Kinshasa, nel Congo. La struttura fu fondata, vent’anni fa, dalla dr.ssa Laura
Perna e dal cileno Padre Hugo Rios. Il Presidente del club di Massa Marittima,
c’invita a partecipare alla conviviale interclub, per raccolta fondi, che dovrebbe
tenersi il giorno 10 settembre prossimo, a Grosseto, presso la Base
dell’Aeronautica Militare – IV Stormo.
A conclusione della conviviale, Italia ha ricordato che anche quest’anno
vorrebbe ripetere la serata al Pellicano, organizzata per conto dell’Accademia
della Cucina. La festa culinaria si dovrebbe tenere in uno dei primi dodici giorni
di settembre. Siamo stati invitati a partecipare.
Per ultima ha preso la parola Dominique che ci ha informati che il suo
Club di Hyères Les Iles d’Or, da un po’ di tempo raccoglie abiti usati, perlopiù
jeans e magliette, che invia, tramite container nel Benin. I consoci francesi
l’hanno pregata di estendere anche a noi l’invito affinché si possa incrementare
questa raccolta, per aiutare quanto più possibile questa popolazione che ha
bisogno di tutto. Dominique c’ha tenuto a precisare che non è il caso di inviare
indumenti nuovi, ma solo quelli dismessi che fungono senz’altro alla bisogna.
Coloro che vogliono aderire, possono mettersi in contatto con lei che assemblerà
i capi e penserà a recapitarli in Francia. Considerato lo scopo altamente
umanitario dell’operazione, abbiamo preso tutti buona nota. L’unico problema è
che la raccolta, per questa spedizione, si dovrebbe fare entro il 21 di questo
mese, cioè prima della partenza dei coniugi Brama per la Francia e ciò vuol dire
che l’invito, per voi che leggerete queste note in settembre, non potrà, per questa
volta, essere accolto. Comunque Dominique, ha riferito che il suo Club effettua
spedizione continue, per cui potete contattarla per inviare indumenti usati ogni
volta che vorrete.
Con quest’ultimo appello è terminata quella che, abbiamo detto, può
essere considerata la prima vera conviviale condotta, da titolare, da Efisio, al
quale facciamo i complimenti per l’abbondanza dei temi trattati, basta che la
prossima volta li esponga tutti alla fine o prima della cena e non anche durante.
Mario de Caro
CONVIVIALE DEL 20/VIII/10 – HOTEL “TORRE DI CALA PICCOLA”
Bella idea, quella del Presidente Efisio di fare la conviviale di mezza
estate all’Hotel di Cala Piccola a Porto Santo Stefano. Molti degli ottantaquattro
partecipanti, tra cui il sottoscritto, hanno potuto vedere per la prima volta questo
incantevole luogo, incastonato in un promontorio, e sviluppato intorno ad una
torre d’avvistamento (la torre saracena - costruita nel 1600) dal quale si gode un
panorama tra i più belli, se non il più bello dell’Argentario. Il Complesso
alberghiero Calapiccola è stato definito: “Uno dei più affascinanti alberghi
marini d’Europa”.
E’ stato un po’ arduo raggiungere l’Hotel, anche perché una volta arrivati
al suo ingresso, si era costretti a raggiungere, attraverso un’infinità di curve, il
parcheggio, a livello mare, da dove poi la navetta del ristorante riportava gli
ospiti al complesso residenziale. Ma una volta giunti a destinazione ci si rendeva
conto che il gioco era valsa la candela, perché ci si trovava immersi in uno dei
più bei siti turistici esistenti.
Dopo aver preso l’aperitivo e gli stuzzichini, all’ingresso, abbiamo preso
posto a sedere, secondo una disposizione programmata ed affissa ad un
cartellone dal Prefetto Paolo Brama che, anche questa volta, ha fatto le cose a
puntino.
Il Presidente, dopo aver percossa la campana d’inizio conviviale, ha atteso
inutilmente che suonassero gli inni in onore alle bandiere rotariane, ma
purtroppo gli addetti all’apparecchiatura fonica, non sono riusciti a far partire la
registrazione, per cui Efisio ha tralasciato le formalità di rito ed è passato a
salutare i presenti, tra i quali il Sindaco di Monte Argentario, ing. Arturo Cerulli
e consorte, il Vice Sindaco di Monte Argentario, dr.ssa Priscilla Schiano, il
Presidente del Lions di Orbetello sig. Marco Gabellieri e consorte, oltre ai molti
soci rotariani di club di altri Distretti ed altri amici. Il Presidente ha ringraziato
Rodolfo Torri per avergli suggerito di programmare la conviviale a Cala Piccola
e per essersi anche interessato a fissare la prenotazione. Infine s’è
complimentato con il Prefetto Paolo Brama che: ”riesce sempre a stupirci per
l’entusiasmo che mette e trasmette nell’organizzazione di tutto”. Infine Efisio ci
ha ricordato la data della nostro prossimo meeting, esteso anche agli amici non
rotariani, la nostra “ottobrata” annuale che si terrà, al Convento dei Passionisti,
domenica 10 ottobre prossimo.
Dopo l’elenco dei nominativi degli ospiti, da parte del Prefetto Paolo
Brama, ha preso il microfono il Sindaco Arturo Cerulli, il quale ha ringraziato
per aver avuto l’invito a partecipare alla nostra conviviale e ha riferito che la sua
amministrazione lavora per i cittadini e per gli ospiti dell’Argentario, per cui
tutto ciò che può fare apprezzare le bellezze e l’efficienza delle strutture della
zona è motivo di gioia per loro che ce la mettono tutta per fare sentire a proprio
agio coloro che vivono o vengono a vivere qui. Anzi, rivolgendosi ai molti ospiti
presenti e non abitanti in zona, ha riferito che la sua amministrazione ha
intenzione di promuovere un Comitato di non residenti, tra i turisti che scelgono
come meta l’Argentario, per scambiarsi opinioni e suggerimenti che possano
interessare e soddisfare anche questo settore di “residenti stagionali” o
“turistici”. A tale proposito il Sindaco ha invitato i presenti non residenti fissi a
voler mettersi in contatto con il Comune per poter partecipare, se lo desiderano,
a questo Comitato. Il primo cittadino di Monte Argentario ha ricevuto un
caloroso applauso ed è stato subito contattato dal socio dr. Roberto Di Liberato
del Club di Roma Sud Est che s’è documentato sull’iniziativa trovandola molto
interessante e ripromettendosi di approfondire l’argomento.
Si è passati poi alla cena, di cui riportaimo il menu: Lamelle di baccalà in
tempura su crema di porro; Paccheri di Gragnano con ragù di astice
nostrano; Trancio di cernia con chips di patate e gazzettini di fagiolini con
lardo di colonnata; semifreddo al croccantino con salsa al cioccolato
“Amedei”; Caffè; Vino: Ansonica dell’Argentario.
Bisogna dare onore al merito allo chef che ci ha servito delle portate
inappuntabili per sapore, genuinità, leggerezza, e presentazione estetica.
Dopo il simposio, il Past President Luca Agostini ha annunciato che
sabato 28 agosto, alle ore 18, si terrà, presso la sua abitazione, una gara di
“Burraco” con cena. Il ricavato sarà devoluto ancora alla Rotary Foundation per
il programma PolioPlus.
Infine, dopo la cena summenzionata, è stato un piacere intrattenersi, ai
tavoli disposti sul prato, per continuare le piacevoli conversazioni iniziate ai
tavoli del banchetto con gli amici soliti o appena creatisi a seconda delle
disposizioni dei posti a sedere.
Mario de Caro
P.H.F. FRANCESE A PAOLO BRAMA
Denis Matiasy Politi, Past President del nostro Club gemello francese di Hyères
Les Palmiers, ogni anno, a fine agosto, organizza nella sua villa, una conviviale
con familiari. Quest’anno, nel corso di questa ricorrenza, alla presenza di circa
100 ospiti, tra cui il Past Governor e Sindaco di Hyères, Jaques Politi e membri
dell’altro Club francese di Hyères Les Isle d’Or, di cui è socia Dominique, il
nostro prefetto Paolo Brama, ha ricevuto ufficialmente dal Presidente in carica,
Yves Lahoute: ”per l’impegno a rendere forte il quasi trentennale gemellaggio”,
l’alto riconoscimento rotariano del P.H.F. che, a detta di Paolo, vale doppio
perché preso in trasferta. Ecco alcune foto della cerimonia:
LEGGENDE, MAGIE, CURIOSITA’ E COSE SERIE DI ROMA MIA
di Vittorio Fidati
IL MUSEO MAXXI - seconda parte
Nel Bollettino del mese scorso, vi ho parlato del MAXXI – Museo delle
arti contemporanee del XXI secolo – e concludevo che, data la mia ignoranza in
materia, mi sarei documentato al fine di “capire” …
Ho così iniziato a leggere qualcosa sui movimenti artistici successivi al
1960, nati tutti dopo la pittura metafisica di Giorgio De Chirico o il
neoplasticismo di Piet Mondrian, dopo il cubismo di Braque e Picasso o il
futurismo di Marinetti e Balla e dopo il surrealismo di Salvator Dalì…
Mi riferisco all’arte concettuale (dal 1960) che rifiuta di identificare il
lavoro dell’artista con la produzione di un qualsiasi oggetto di più o meno
rilevante qualità estetica e ritiene che l’essenza dell’arte sia invece nell’idea,
nel concetto che precede e conforma l’opera. Protagonisti di questa forma
artistica sono gli statunitensi Joseph Kosuth e Sol Lewitt. Tra gli italiani Agnetti
e tutto il gruppo di arte povera, tra cui Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933).
Ho fotografato un’opera del Pistoletto al MAXXI (foto1) dal titolo Quadro di
fili elettrici - tenda di lampadine –
1967 (cm. 268 x 440) realizzato con
cavi elettrici e lampadine.
Mi riferisco poi al gruppo
Cobra
(così chiamato poiché
sviluppatosi nel 1948-51, nelle città
di
Copenaghen,
Bruxelles,
Amsterdam che
rifiutava
la
tradizione e si opponeva alla ricerca
della bellezza e dell’armonia
nell’arte. Si ispirava all’arte
primitiva, ai disegni infantili e a quelli degli handicappati mentali…
- all’espressionismo astratto, sviluppatosi a New York negli anni quaranta; i
pittori appartenenti a questo movimento erano per la maggior parte: pittori
gestuali… usavano regolarmente tele di grandi dimensioni, dipinte
rapidamente e con energia, a volte con grandi pennelli, a volte lasciando
colare o gettando il colore direttamente sulla tela…
- all’esasperatismo, fondato in Italia nel maggio 2000 da Adolfo Giuliani, che:
Nasce dalla constatazione del grado di esasperazione raggiunto:
- dal vivere quotidiano;
- dalla natura violentata;
- dalla scienza incontrollata;
- dall’arte non più fruibile…
Il simbolo di questo movimento sarà il bidone (foto 2), non più inteso come
contenitore di materiali o come tradizionale metafora dell’imbroglio, ma come
la vita stessa. E’ il bidone che tutti ricevono alla nascita secondo modi e forme
diverse, estetiche, sociali, economiche, culturali. E’ il contenitore sofferto,
ammaccato, consumato, pieno di esperienze, di tradimenti, di delusioni, di
dolori… (dal Manifesto del fondatore Adolfo Giuliani).
- al nuovo movimento Hkosmoh, sorto in Italia nel 2000
(principale esponente Meg De Simone): nasce
dall’esigenza di abbinare Ordine ed Armonia alla velocità
telematica. Usa il simbolismo come ponte per collegarsi
ad una nuova tappa evolutiva. Uno degli obbiettivi è
l’Unità mediante l’uso dell’Osservazione. Le tele
rappresentano nuovi stadi da scoprire…
- all’informale, nato in Francia negli anni Cinquanta (in
Italia: Burri e Capogrossi) indica la tendenza verso un
nuovo modo di creare immagini senza il ricorso alle
forme riconoscibili precedentemente usate. Al posto del
repertorio di strumenti formali dell’arte tradizionale,
prendono possesso del quadro macchie di colore, trame di
segni, matasse, grovigli, grumi di materia pittorica…
- al minimalismo (dagli Usa, 1960-70): l’arte minimalista
è ridotta all’essenzialità; è puramente astratta, libera da
decorazioni superficiali o gesti espressivi. Pittura e disegno sono
monocromatici, spesso tracciati su griglie e matrici di origine matematica,
eppure in grado di evocare il senso del sublime e di stati essenziali…
- all’optical art, arte astratta sviluppatasi negli anni sessanta: esplora i limiti
della visione umana. L’artista gioca con l’osservatore creando immagini che
sembrano vibrare e pulsare. L’opera d’arte in sé è statica, ma forma e colore
suscitano un’illusione ottica di movimento.
- alla pop art (USA e Gran Bretagna dal 1950) movimento definito da Richard
Hamilton (uno degli esponenti) come “popolare, transitorio, usabile,
economico, prodotto di massa, giovane, spiritoso, sexy, atletico, affascinante, e
un grosso affare”…
- al surrealismo allegorico, nato in Italia nei primi anni del 1990, con la
pubblicazione/manifesto di Vita Nuovissima di Nadia Cavalera e la diffusione
in Internet di “prototipi di materia in arte” dove, nel solco di un’avanguardia da
riattualizzare nei suoi stereotipi imperanti (e lungo una visione materialistica
della storia), c’è una implosione di generi e tecniche espressive, si supera il
supporto della tela e nascono “sculture miste in quadro, nature vive”
elementi di una realtà frantumata. Da leggere in allegorie…
………………………………………
Le mie ricerche mi hanno fatto scoprire Piero Manzoni (discendente di
Alessandro Manzoni), “enfant prodige dell’arte italiana tra gli anni 50 e 60,
nato il 13 luglio 1933 a Soncino (Cremona) che andò oltre i vincoli dello
spazio e del tempo…”
Egli afferma che “il quadro è la nostra area di libertà, è in questo spazio che
noi andiamo alla scoperta, all’invenzione delle
immagini…” e realizza i suoi Achrome (foto 3):
“una superficie bianca di gesso che non
manifesta alcuna manipolazione, la tela è lasciata
asciugare affidando le trasformazione del
materiale ad un processo temporale, creativo che
avviene da sé. Autosufficiente. L’opera non è
più una mera rappresentazione ma diventa
essere…”
Il 21 giugno 1960 nel corso della performance
Consumazione
dell’arte
dinamica
del
pubblico, divorare l’arte, Manzoni imprime
l’impronta del suo pollice su alcune uova sode,
offrendole al pubblico da mangiare “ il pubblico
partecipa all’arte, in un rituale di comunione
con la fisicità dell’artista…”
Il 12 agosto 1961, in una mostra alla Galleria
Pescetto di Albisola Marina, presenta le scatolette di Merda d’artista
(“contenuto netto gr. 30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel
maggio 1961”).
Il prezzo fissato dal Manzoni per le 90 scatolette, rigorosamente numerate,
corrispondeva al valore corrente dell’oro…
Nel 1961, alla Galleria La Tartaruga di Roma, sancisce la trasformazione del
pubblico in opera d’arte firmando le sculture viventi: modelle e persone del
pubblico autografate dall’artista…
“Rotti i vincoli di spazio e tempo, unito l’elementare artistico (l’Achrome)
all’elementare fisico ( la merda, le uova) adesso tutto è opera d’arte”…
Piero Manzoni è morto improvvisamente nel suo studio di Milano, aveva
30 anni … lasciando ai posteri un’arte al di sopra del tempo dichiara Vanessa
Russo.
La Mostra “Se-creazioni da Piero Manzoni al fallimento Lehman
Brothers” inaugurata il 23 agosto 2009 al castello di Nocciano ha provocato
scalpore, orrore ed entusiasmo in amanti dell’arte e critici. L’Arte organica,
oggetto della mostra, ha presentato non tele dipinte ma scarti umani, sangue,
urine, unghie, merda e tanto altro.
Oltre alle “opere” del Manzoni vi erano quelle di Angelo Colangelo,
Simone Ialongo con Grammi d’artista (le sue unghie in una boccetta di vetro),
Vincenza Cavalluzzi, vittima del crack della Banca Lehman Brothers che, in
seguito a questa sventura, ha realizzato in collaborazione con i CODACONS
(associazione dei consumatori) l’opera Merda di Fallita Lehman (fig.4) come
“simbolo della metabolizzazione della sua umiliazione…”
… e quelle di altri
artisti.
Devo riconoscere che,
a tutt’oggi, ancora non sono
riuscito a
comprendere
granché di questa arte
contemporanea anche se, in
alcuni momenti della mia
vita ho realizzato dipinti e
sculture astratte (ma mi
ispiravo ad artisti degli anni
1910-1940)…
comunque
nel bollettino del prossimo
mese vedrete alcune mie
fotografie di opere esposte
attualmente al MAXXI.
CURIOSITA’ NELLE PIEGHE DELLA SCIENZA
di Alvaro Meossi
SCIENZA E INCANTI DELLE AURORE POLARI
“Luci del Nord” sono poesia, salto quantico, fisica delle particelle,
superstizioni, mitologia e fiaba, ispirazione e meraviglia.
Fenomeno che da sempre ammalia l’occhio dell’uomo con uno tra i più
maestosi spettacoli che ha luogo sul nostro pianeta. Ben pochi spettacoli naturali
sono in grado di suscitare stupore e meraviglia come le “aurore polari“.
Mutevoli ghirlande di luci dagli sfuggenti colori si alzano e danzano in un cielo
che ti costringono ad ammirare. La conoscenza dei fenomeni fisici alla base del
loro apparire, nulla toglie al loro incanto: l’ammaliante fascino resta ed è un
peccato che alle nostre latitudini mediterranee non ci sia dato di ammirarle, se
non in circostanze eccezionali.
Le aurore polari non sono uno spettacolo esclusivamente terrestre. Dallo
Space Shuttle si erano osservate le aurore terrestri da una prospettiva spaziale, e
il telescopio spaziale ha rivelato la loro presenza anche attorno ai poli di Giove e
di Saturno; sembra inoltre che una parte delle particelle, all’origine del
fenomeno, nel caso di Giove, provengano non solo dal Sole ma anche dai
vulcani di Io, uno dei suoi satelliti.
In Italia l’espressioni più usata è “aurora boreale”, ma il fenomeno si
manifesta anche nell’emisfero inferiore con il nome di “aurore australi”. Con
aurore polari si indicano entrambe le manifestazioni. Un'altra espressione usata è
“Luci del Nord” e analogamente “Luci del Sud”.
L’aurora nel passato …
E’ facile intuire che uno spettacolo così maestoso abbia sempre stimolato
l’immaginario delle popolazioni, che attraverso leggende “gestivano”
l’apparizione; e così credevano che quelle baluginanti luci fossero le torce degli
spiriti del cielo, necessarie per guidare le anime dei defunti verso regioni più alte
del cielo. Si credeva, nel Medioevo, che fossero il respiro dei guerrieri deceduti
in battaglia, e venivano considerate spesso come presagio di sventure e segno di
prossime guerre e pestilenze. Gli aborigeni australiani le vedevano come “danze
degli dei sulla volta celeste”. E giungiamo ad oggi, con le moderne
apparecchiature, osservatori polari e palloni sonda, dopo che missioni spaziali
hanno rivelato e fotografato le aurore dallo spazio, all’odierno panorama
scientifico.
… e ai giorni nostri.
Oggi conosciamo piuttosto bene i meccanismi alla base dell’apparizione
delle luci aurorali: è il vento solare il responsabile di tutto. Un flusso di
particelle che collidono con l’atmosfera terrestre e attraverso scambi energetici
producono quei bagliori di cui noi possiamo godere. Tutto accade grazie
all’attività che ha luogo sulla superficie solare, in cui la temperatura raggiunge
circa i 6.000° (diversi milioni invece nelle parti interne), nella corona solare (lo
strato più esterno) la temperatura risale nuovamente a diversi milioni di gradi.
L’energia delle collisioni tra atomi, che si verificano in tale ambiente, determina
la separazione di questi in elettroni e nuclei. Si produce così un gas di elettroni
liberi e protoni che prima insieme costituivano l’atomo di idrogeno. Questo gas
riesce a sfuggire al campo magnetico solare e viene poi allontanato grazie alla
rotazione del Sole in una spirale che va a sparpagliarsi poi nello spazio come
vento solare.
Quando il vento solare raggiunge il campo magnetico terrestre, viene
incanalato naturalmente dalle sue linee di forza e una parte della particelle
scende verso l’atmosfera terrestre nelle aree polari. Nella ionosfera (la zona più
esterna dell’atmosfera terrestre) si verifica poi la parte più consistente del
fenomeno, che va a produrre le luci dell’aurora. Gli elettroni che ruotano attorno
al proprio nucleo possono in realtà occupare diverse “posizioni” (livelli
energetici), poiché quando una qualche particella lo colpisce, acquista subito
energia e muta livello attraverso un salto quantico. Ma così diventa anche
instabile, e quando ricade sull’originale livello energetico, abbiamo un rilascio
di energia che si manifesta come fotone di luce. Milioni di questi salti quantici
producono le aurore polari. Si hanno anche aurore di colore diverso: la luce
giallo-verdolina è legata ai salti quantici dell’ossigeno, mentre il rosso è
determinato da transizioni energetiche all’interno dell’ossigeno e dell’azoto; il
violetto e il blu sono ancora dovuti a processi legati all’azoto.
Nelle aurore di particolare rilevanza, il colore rosso è tipicamente
dominante e l’area di visibilità può raggiungere anche l’Europa centrale e
meridionale. Questi cieli infuocati seminarono grande allarme nei passati secoli.
E il manifestarsi del fenomeno venne considerato come un segnale di sventura.
Dove e quando
Le regioni in cui è più facile osservare un’aurora sono le attuali posizioni
dei poli magnetici: la Scandinavia, il sud della Groenlandia, il Canada, l’Alaska
e le coste settentrionali della Siberia. Anche le coste norvegesi sono una buona
posizione. Collateralmente, “le luci del sud” possono essere osservate dal
continente antartico, intraviste dalla Tasmania e zone della Nuova Zelanda. Per
inciso, le aurore boreali e australi avvengono simultaneamente e possono dirsi
immagini speculari dello stesso fenomeno. Ma anche dal suolo italiano sono
state osservate. La serie d reazioni che generano le aurore, avvengono per la
maggior parte ad altezze comprese tra 80 e 130 km, ma alcune volte si possono
verificare ad altezze di alcune centinaia di chilometri.
Essendo generate dall’interazione del vento solare con il campo
magnetico terrestre, è chiaro che la frequenza e intensità con cui le aurore polari
si verificano sono legate all’intensità del vento solare, e quindi, ai cicli del Sole.
Naturalmente le condizioni più favorevoli per godere dello spettacolo di
un’aurora polare sono legate a diversi fattori: il cielo deve essere limpido e
senza Luna; la stagione deve essere quella delle lunghe notti (autunno e inverno)
per assicurare un cielo buio; ci si deve allontanare dall’inquinamento luminoso
della città; l’attività solare deve essere significativa.
Il cielo che sussurra?
Una questione più dibattuta è forse quella del “suono” delle aurore
boreali. Molti osservatori riferiscono infatti di un peculiare suono che sarebbe
associato all’evolversi delle aurore sulla volta celeste, una sorta di sibilo, udibile
in sincronia con l’evoluzione delle formazioni luminose. Secondo alcuni si tratta
semplicemente di un normale rumore di fondo; secondo altri di un processo in
atto nella zona in cui le luci aurorali si originano e che si propagherebbero poi
verso la superficie terrestre; secondo altri ancora, quando si verifica una
differenza di potenziale piuttosto alta, in presenza di oggetti appuntiti (per
esempio alberi) si genera una scarica elettrica, che produce un suono (schiocco,
sibilo). Analogo fenomeno è quello dei fuochi di Sant’Elmo, che si verificano
sugli alberi delle navi durante alcuni temporali a causa del campo elettrico che si
sviluppa. Secondo un’altra ipotesi, più credibile, alcune onde elettromagnetiche
possono tradurre parte della loro energia in onde acustiche grazie ad appropriati
oggetti nelle vicinanze dell’osservatore, (capelli, erba, alberi) che funzionano da
“trasduttori”.
La scienza si appresta, quindi, a comprendere e descrivere i diversi aspetti
legati all’apparire delle luci aurorali, ma ci piace pensare che nulla vada perduto
dell’incanto e della poesia con la quale la natura riesce a nutrire l’immaginario
dell’uomo, che, oltre che di teoremi ed equazioni, ha anche bisogno di leggende,
miti e sogno.
TRADUZIONE DI STRALCI DAI BOLLETTINI DI
HYERES
a cura di Gigliola VALIANI
Bollettino nr. 3032 del 29 luglio 2010
Cena con familiari al ristorante "Les Voiliers"
Cambio di programma.
Il progetto iniziale di raggiungere Porquerolles, a causa di un vento funesto, è
stato cambiato. Quindi tutti a "Les Voiliers"!
Qui la riunione è stata molto "volatile" a causa del mistral. Ma pur essendo breve
ha dato l'occasione di parlare dei diversi progetti e di ragguagliare i presenti sulle
condizioni di salute, buone, della madre di Lenain.
MISTRAL
Il mistral (in occitano provenzale mistrau, in occitano della Linguadoca mistral, e in
corso maestrale) è un vento catabatico dal nord-ovest al nord, fresco o freddo e
talvolta violento.
Generalmente secco e accompagnato da un tempo molto soleggiato, gioca un
ruolo importante nell'originalità del clima provenzale.
Nella tradizione della Provenza il mistral è una delle tre calamità della provincia,
essendo le altre due la Durance e il Parlamento di Provenza.
Il mistral soffia su tutta la Provenza dal Languedoc (a est di Montpellier) al Var
(Fréjus) e su tutta la valle del Rodano (da Lione a Marsiglia) così come sulla
Corsica e sulla Sardegna.
Esso nasce dalla differenza di pressione tra una dorsale anticiclonica sul vicino
Atlantico o Europa del Nord e un minimo depressionario sul Mediterraneo (Golfo di
Genova).
Il mistral d'estate non è necessariamente generato da una tale configurazione. Si
produce in luglio e in agosto e riguarda la valle del Rodano e la costa provenzale,
esso è generato dalla formazione di una depressione termica nell'entroterra
provenzale (Var e Alpi dell'Alta Provenza) surriscaldato durante il giorno.
Il richiamo d'aria creato, genera un flusso da nord a ovest della Provenza.
Questo mistral non soffia che durante il giorno poiché la sua formazione è legata
all'evoluzione della temperatura diurna.
Esso è temuto perché rafforza l'effetto della secchezza estiva, attizza e propaga gli
incendi dei boschi.
Per i provenzali il mistral è un elemento importante nell'identità della regione.
Libera sveltamente l'atmosfera, secca le acque stagnanti e il fango, da cui il suo
nome di"mange-fange".
Esso è anche temuto per essere capace di propagare molto rapidamente il minimo
accenno di fuoco e di saltare sopra i rilievi.
Infine è responsabile di un fenomeno che a noi piace poco, in effetti, sulla costa
esso respinge al largo le acque calde in superficie che sono rimpiazzate da acque
fredde più profonde.
Se esso è un amico che ci assicura un cielo blu e soleggiato è anche un briccone
che ci provoca dei bagni rinfrescanti.
La Malaria
La malaria uccide un bambino ogni 30 secondi in Africa e da uno a tre milioni di
persone all'anno secondo la stima dell'OMS.
Due miliardi di individui ovvero il 40% della popolazione mondiale è esposta e si
stima a 500 milioni il numero di casi clinici che sopraggiungono ogni anno.
I mezzi di lotta esistono, sono le cure antimalariche e la lotta contro le zanzare
vettrici. Comunque la situazione diviene preoccupante poiché i parassiti
sviluppano sempre più resistenza ai medicinali e le zanzare sviluppano resistenza
agli insetticidi.
La malaria colpisce i paesi delle zone tropicali svantaggiate d'Africa, d'Asia e
dell'America Latina.
L'Africa è, di gran lunga, il continente più colpito. Si contano 4 specie di parassiti
fra cui il Plasmodium falciparum che è la specie più patogena, responsabile di casi
mortali. Questa forma è dominante in Africa. Le tre altre forme di Plasmodium non
uccidono ma possono causare delle ricadute dopo 4 o 5 anni, persino dopo 20
anni dalla prima infezione.
La malattia è trasmessa all'uomo dalla puntura di una zanzara femmina del genere
Anofele, essa stessa infettata dopo aver punto un uomo affetto da malaria. Il ciclo
del parassita è complesso e comporta due tappe: una fase asessuata presso
l'uomo e una fase sessuata presso la zanzara.
L'anofele femmina inietta nell'uomo il parassita sotto forma di "sporozoite" che
migra verso il fegato. Là esso si divide attivamente per creare decine di migliaia di
nuovi parassiti. Le cellule del fegato scoppiano e le liberano nel sangue o
all'interno dei globuli rossi. Dopo qualche ciclo di replica dei parassiti sessuati
maschili o femminili sono formati all'interno del globulo rosso.
Quando una zanzara punge una persona infetta ingerisce i suoi gamenociti. Nel
tubo digerente della zanzara le sue cellule sessuate si fecondano e producono dei
nuovi sporozoiti che raggiungono le ghiandole salivarie della zanzara.
La malaria si manifesta con una febbre da 8 a 30 giorni dopo l'infezione,
accompagnata, o non, da mal di testa, da dolori muscolari, da stanchezza, da
vomito fino a diarrea o tosse; sopravvengono allora i cicli tipici che alternano
febbre, tremiti con sudori freddi e traspirazione intensa: si tratta dell'accesso
malarico (accès palustre)
Molte molecole antimalariche possono essere utilizzate nella profilassi
(prevenzione in occasione di un viaggio in zone endemiche) o in terapia.
Comunque i medicinali antimalarici non garantiscono una protezione assoluta
contro l'infezione ed è anche importante proteggersi dalle punture di zanzare.
Bisogna portare abiti ampi e coprenti e utilizzare prodotti antizanzara.
Nelle abitazioni si deve ricorrere alle zanzariere, ai diffusori elettrici o alle
serpentine. Malgrado ciò non esiste alcun mezzo di prevenzione che assicuri una
protezione totale!
I primi sintomi sono spesso poco allarmanti ma la malaria può essere mortale se il
suo trattamento è ritardato per cui, in caso di febbre anche leggera, di nausea, di
mal di testa, di spossatezza o di affaticamento durante il soggiorno in zona
endemica o nei mesi che seguono il ritorno, si deve consultare con urgenza un
medico. Ogni febbre al ritorno dai tropici deve essere considerata a priori come
una malaria fino a prova contraria.
Ecco alcuni dati statistico dell'OMS, oltre a quelli già menzionati, che indicano la
portata di questa malattia e un'informazione su un progetto semplice ed efficace
che il Rotary Internazionale promuove - come Polio Plus- in associazione con
l'ONU:
-Ogni anno si registrano 500 milioni di casi e un milione di morti;
-In Africa questa malattia uccide un bambino su cinque;
-Le zanzariere impregnate di insetticida costituiscono un mezzo efficace e poco
costoso di lotta contro la malattia. Ben preparati per una utilizzazione a lungo
termine queste zanzariere possono proteggere per 5 anni;
-Il progetto di aiuto alle Isole Salomone di zanzariere impregnate e di educazione
sanitaria preventiva ha permesso di ridurre il numero dei casi da 330 per 1000
abitanti a 20 per 1000.
Henri Lenain e Antoine Carvalho
Bollettino nr. 3033 del 5 agosto 2010
Cena con i familiari presso Francois Ravel. Un" Mistral gagnant"-Un Maestrale
vincente
Per la seconda volta, a causa del maestrale, i membri del club si sono dovuti
adattare. Cacciati dal fogliame dei grandi alberi di Chateau Montaud si sono
riparati nella corte interna, comunque graziosa e accogliente dove sia
l'accoglienza che la splendida paella e i vini hanno reso la serata perfetta. la
seduta di lavoro densa e corta, come si conviene.
Tra le varie comunicazioni si è ricordata l'esposizione delle opere di Anne-Marie
Jorro, del messaggio di Mizuki che ringrazia ancora e si dice nostalgica della
Francia e di Hyères, del bollettino di Orbetello, una parte del quale è tradotta in
francese, in cui gli amici orbetellani ringraziano calorosamente dell'accoglienza e
si complimentano per la qualità della festa del passaggio e del 60° anniversario.
Hello Doc! o il seguito del feuilleton delle zanzare portatrici di malattie virali:
oggi La Chikungunya
La prima epidemia dovuta al virus Chikungunya è stata descritta in Tanzania nel
1952. Il virus prende il suo nome dalla lingua Makondé "colui che cammina curvo
in avanti" ed evoca la postura che hanno i malati a causa degli intensi dolori
muscolari:
L'infezione da virus è trasmessa all'uomo da certe zanzare e si evolve in modo
endemio-epidemico sui continenti africano e asiatico. Il virus Chikungunya è un
arbovirus cioè trasmesso dagli artropodi la cui area di distribuzione si estende a
tutta l'Africa subsahariana e all'Asia del Sud-Est
In Africa il virus si mantiene all'interno di un ciclo boscoso che fa intervenire dei
primati e delle zanzare delvatiche.
In Asia in cui la sua introduzione è più recente, il virus circola in un ciclo urbano
che implica le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. Un’importante ondata
epidemica colpisce l'India dal Gennaio del 2006, con circa 2 milioni di casi
sospetti registrati ad oggi.
Nell'Oceano Indiano nessuna attività del virus era stata registrata prima dell'inizio
dell'anno 2005. Il virus verosimilmente importato da viaggiatori provenienti
dall'Africa dell'Est, ha provocato un’epidemia alle Comores e di là, nel marzo del
2005, l'epidemia si è estesa all'Isola di Rèunion
Su quest'isola la trasmissione del virus è assicurata principalmente dalla zanzara
Aedes albopictus che si è diffusa grazie alla sua grande plasticità ecologica
poiché essa colonizza indifferentemente sia zone urbane che boschive così
come rifugi artificiali e naturali.
In parallelo da fine marzo del 2005 le isole Seychelles, Maurice, Mayotte,
Madagascar, sono state ugualmente toccate dall'epidemia.
Due casi di importazione provenienti dal Madagascar sono stati identificati nella
Guiana francese nel marzo del 2006 concretizzando il rischio di emergenza nei
Caraibi.
Nel settembre del 2007, un’impennata epidemica è sopraggiunta in Italia nella
zona di Ravenna.
La zanzara Aèdes albopictus è ugualmente presente nel Sud della Francia.
L'infezione da virus Chikungunya provoca una poliartrite febbrile acuta, con un
inizio violento dopo un’incubazione da due a dieci giorni. Questa affezione
articolare riguarda principalmente le articolazioni dei polsi, delle dita, delle
caviglie e dei piedi, ma anche delle ginocchia e più raramente delle anche e delle
spalle. Essa si limita a forti dolori articolari ma sono osservate artriti
infiammatorie gravi. Queste sono responsabili di una impotenza funzionale
maggiore. I dolori articolari si accompagnano a mal di testa, a dolori muscolari e
a una eruzione cutanea maculo-papulosa del tronco e degli arti.
Talvolta appaiono dei gangli al livello del collo o congiuntivite. Infine delle forme
emorragiche minori con sanguinamento delle gengive e del naso sono state
notate, specialmente in Asia.
Bisogna sottolineare che al momento dell'epidemia a Réunion, i medici hanno
notato l'esistenza di forme neurologiche gravi, principalmente presso persone
anziane, pazienti afflitti da patologia latente e presso i neonati. L'evoluzione si
ha verso un miglioramento rapido. In genere la malattia non è conosciuta per
essere responsabile di mortalità diretta ma l'epidemia di Réunion ha provocato
molte decine di decessi in un contesto di infezione acuta.
L'affezione articolare può durare in maniera cronica per molti mesi, fino a molti
anni e questo più frequentemente se l'età del malato è alta.
La presa in carica medica è puramente sintomatica, basandosi su trattamenti
antidolorifici e antinfiammatori. La prevenzione si basa sulla lotta antivettoriale.
Individualmente essa si basa su una profilassi di esposizione (abiti lunghi,
repellente cutaneo, insetticida sugli abiti o zanzariere).
Essa si accompagna a una lotta antivettoriale su grande scala, con
spargimento di insetticidi e eliminazione di covi larvali potenziali. Un vaccino vivo
attenuato è stato testato dall'esercito americano. i risultati preliminari hanno
mostrato una buona immunizzazione e tolleranza accettabile. Comunque la
messa a disposizione rapida non è imminente.
Come abbiamo detto la "zanzara-tigre" o Aedes albopictus comincia a
propagarsi in Francia, in particolare sul nostro territorio mediterraneo. Dal 2004
essa ha progressivamente invaso le Alpi Marittime, la Corsica e il Var. Molto
recentemente la sua presenza è stata ugualmente segnalata a Marsiglia. Questa
zanzara è particolarmente aggressiva e provoca delle punture percettibili dalla
vittima anche se questa cacci o uccida l'insetto.
Bisogna ricordare che la zanzara è vettrice non solo del Chikungunya, ma anche
della Dengue, di cui parleremo prossimamente.
Il Ministero della Sanità ricorda che al momento nessun caso di Chikungunya è
stato registrato nella Francia metropolitana; comunque una sorveglianza
entomologica è stata attivata per reagire all'insediamento della zanzara-tigre sul
nostro territorio.
Si consiglia di evitare le acque stagnanti (sottopiatti di vasi di fiori, pneumatici
usati e recipienti diversi abbandonati...)
In effetti è là che le zanzare amano deporre le loro uova e, diventato adulto,
l'insetto non si allontana quasi dal suo luogo di nascita; è ugualmente
consigliato di consultare il proprio medico in caso di febbre violenta associata a
dolori articolari specialmente di ritorno da un viaggio in una zona tropicale.
Henri Lenain
PROSSIME RIUNIONI
Venerdì 3/IX/2010 – ore 19,30 - Ristorante “Il Cacciatore”
Riunione del Consiglio Direttivo.
A seguire – ore 20,30 – Conviviale per soli soci
Domenica 12/IX/2010 interclub a Sovana – ore 9,15 (vedi programma in seconda pagina)
Venerdì 17/IX/2010 – ore 20,30 - Ristorante “Il Cacciatore
Conviviale per soli soci
Venerdì 24/IX/2010 – ore 19,30 Sede “Il Cacciatore”
Caminetto
ROTARY INTERNATIONAL
Service Above Self
Distretto 2070 – Italia
Romagna – Repubblica di
San Marino – Toscana
Club di:
PITIGLIANO
SORANO
MANCIANO
Vinicio FERRACCI
Governatore 2010 - 2011
Carmine PIUNNO
Presidente 2010 - 2011
“Impegniamoci nelle comunità, uniamo i continenti”
Pitigliano 12 settembre 2010
INTERCLUB 12 SETTEMBRE 2010 A SOVANA
(SORANO) GR
“ IL TESORO DI SOVANA”
PROGRAMMA:
09,15: RIUNIONE IN PIAZZA DEL PRETORIO A SOVANA
09,30: VISITA GUIDATA DEL BORGO E DEL DUOMO
DURANTE LA VISITA DEL BORGO SI POTRANNO AMMIRARE
GLI ARREDI INTERNI DELLA TOMBA ILDEBRANDA RIPORTATI
A SOVANA DA FIRENZE PER QUESTA OCCASIONE
11,30: SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CLUB CARMINE PIUNNO
DEL SIDACO DI SORANO PIERANDREA VANNI
12,00:CONFERENZA DELLA DR.SSA GABRIELLA BARBIERI
DELLA SOVRAITENDENZA ARCHEOLOGICA TOSCANA
SUL RITROVAMENTO DEL TESORO DI SOVANA E
SUL PERIODO STORICO DI RIFERIMENTO
(V SECOLO D.C. DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE).
13,15 CONVIVIALE RISTORANTE SCILLA.
15,30 MOSTRA ED ASTA DI QUADRI
(PITTORI
CONTEMPORANEI
TOSCANI)
I NOSTRI SOCI
ABBATE
AGOSTINI
ALDI
ANDREINI
BALDI
BARBETTI
BRAMA
CASALINI
CLEMENTE
COLLANTONI
de CARO
DE LUCA
DESTEFANO
DONATI
FABBRI
FEROCI
FIDATI
GALEAZZI
LA GAMBA
LUCIGNANI
MEOSSI
MICHELACCI
MONETTI
MURZI
NOCERA
PANCRAZI
PAOLINI
PARO VIDOLIN
PIANELLI
REVERBERI
SANTI
TAMBELLI
TOMMASI
TORRI
VALENTI
VALIANI
Armando
Luca
Simone
Ferdinando Antonio
Italia
Angelo
Paolo
Gianfrancesco
Riccardo
Roberto
Mario
Raffaele
Luigi
Forese
Fabrizio
Angiolo
Vittorio
Marcello
Enzo
Efisio
Alvaro
Raniero
Carlo
Angelo
Bruno
Marcello
Antonio
Fabrizio
Fabrizio
Ezio
Claudio
Giulio
Alessandro
Rodolfo
Maurizio
Igino
SOCI ONORARI
BRAMA
GRAZIANI
MAIORINO
Salvatore
Ennio
Gerardo
Onelia
Roberta
Francesca
Fiorella
Rossana
Dominique
Anna
Silvia
Luciana
Giovanna
Cristina
Marisa
Patrizia
Gabriella
Alda
Eliana
Carla
Nada
Fernanda
Maria
Roberta
Serenella
Ida
Katia
Luciana
Luisa
Hilde
Fiorenza
Caterina
Giovanna
Vladimira
Alessandra
Gigliola
Luigina