interclub 12 settembre 2010 a sovana (sorano) gr
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interclub 12 settembre 2010 a sovana (sorano) gr
ROTARY INTERNATIONAL Service Above Self Distretto 2070 - Italia Emilia Romagna – Toscana - Repubblica di San Marino VINICIO FERRACCI Governatore 2010 – 2011 Lettera del Governatore n. 3 – settembre 2010 Care Amiche e cari Amici, il R.I. dedica il mese di settembre alle Nuove Generazioni ma, prima di parlare di quello che il Rotary fa a favore dei giovani, voglio esprimere un mio pensiero. Io credo che il Rotary, sia prima di tutto, un sentimento personale, che ci porta ad agire in un certo modo e ad assumere certi impegni, tra i quali è compresa l’attenzione al mondo giovanile. Siamo qui, con tutti i nostri pregi ed i nostri difetti, ma è indubbio che la nostra partecipazione all’Associazione ci raccomanda alcune regole “ideali”, sulle quali abbiamo convenuto quando accettammo di farne parte. Se è così, se accettiamo questo sentimento, dobbiamo anche ammettere che, se lo vogliamo e lo desideriamo, noi Rotariani possiamo fare molto per le giovani leve. Vedete, noi siamo stati accolti nel Rotary anche perché svolgiamo professioni di responsabilità ed è fuori dubbio che nell’espletamento della nostra attività lavorativa veniamo continuamente a contatto con i giovani. Qualche esempio? Ce ne sono tantissimi: il professionista che ammette nel proprio studio il giovane che una volta conseguito il titolo di studio chiede di fare pratica professionale, il docente e l’alunno, il primario ospedaliero con il medico giovane laureato, il bravo artigiano nella sua bottega con l’apprendista e così via. Ecco allora che dobbiamo chiederci, in queste occasioni che ci sono state offerte: siamo riusciti a trasmettere al giovane quello che sappiamo? Siamo stati capaci di aiutarlo quando si è staccato per volare in proprio? Ed ancor più, siamo stati per lui, con il nostro comportamento, un buon esempio, come ci ricorda il Rotary che pone per il mese di settembre ai Club il motto: “Ogni Rotariano deve essere d’esempio ai giovani”? Forse è necessario interrogarci e dare a noi stessi una risposta Il Rotary e i giovani. Il R.I. include nei suoi programmi molte azioni a favore delle giovani leve. Inizio ricordando le Associazioni giovanili Interact e Rotaract che interessano rispettivamente la fascia di età da 14 a 18 anni e da 18 a 30. Lo scopo che il Rotary si propone è quello di orientare la formazione di questi giovani nella vita e nelle future professioni, cercando di far comprendere loro che il successo professionale non sarà un vero successo se non accompagnato da un comportamento integro ed onesto. Parlando di Interact c’è una buona notizia, perché il 9 settembre sarà consegnata la carta costitutiva ad un nuovo Club in Firenze, padrino il R.C. di Firenze Est. I migliori auguri al nuovo Club ed ai giovani soci, insieme al ringraziamento al Padrino e all’apposita Commissione per il buon lavoro rotariano che è stato fatto. Una riflessione su Rotaract e Rotaractiani. Cerchiamo di seguire, quando possibile, il loro percorso professionale e di vita, potranno essere buoni rotariani quando in possesso di quelle caratteristiche che il R.I. ci chiede per essere ammessi nei nostri Club. Il nostro Distretto vanta poi un’ottima tradizione per il RYLA, che quest’anno sarà tenuto all’Isola d’Elba, ed è auspicabile che tutti i Club partecipino al programma. Da anni si tiene un’altra iniziativa dedicata ai più giovani, organizzata non a livello di Distretto ma di Club, il RYPEN, che , nell’ultimo anno rotariano, è stato tenuto sia a sud che a nord degli Appennini. Particolarmente importante è poi lo scambio giovani, non solo per l’aspetto culturale ma anche perché consente relazioni internazionali, fa visitare nuovi Paesi, il tutto favorisce senza dubbio la pace. Confido nella Vostra collaborazione con le Commissioni Distrettuali che sono impegnate nella realizzazione di tutti i progetti dei quali abbiamo parlato, ricordandoVi che i Club sono il vero motore del Rotary. Prima di chiudere questa mia lettera, mi piace ricordare un brano del discorso di Michael McQueen, relatore all’Assemblea Internazionale di San Diego: “ Qui oggi, nel mese di gennaio 2010, non posso fare a meno di chiedervi: che futuro immaginate per il Rotary? Certo, è bellissimo celebrare il successo di questa Associazione e ciò che ha realizzato nel secolo scorso. Però, si sa che il vero banco di prova del leader è la successione. Il successo a lungo termine non si misura da ciò che avete fatto o che farete, ma dagli strumenti con cui metterete la prossima generazione in condizione di fare. Ognuno di voi, nella sua veste di Governatore distrettuale, ha l’opportunità di gettare le basi dei prossimi cento anni del Rotary. Io sono qui per garantirvi che esiste una schiera di giovani dotati di passione, talento e ispirazione, candidati ideali a diventare Rotariani e perpetuare la straordinaria opera del Rotary a livello locale e globale: però spetta a Voi fare in modo che abbiano la possibilità ed i mezzi per farlo. Vi auguro di riuscirci al meglio.” Cari saluti e buon Rotary. Vinicio Rotary Club Orbetello Costa d’Argento Distretto 2070 Annata Rotariana 2010 – 2011 Il Presidente 1 settembre 2010 Carissimi, siamo arrivati già alla fine di agosto e, nonostante le mie prime preoccupazioni, devo dire che questo mese è passato piacevolmente in fretta. La cena di “mezza estate”, del 20 agosto, che abbiamo organizzata al ristorante ”Torre di Cala Piccola” è stato un evento veramente unico, vuoi per la presenza di molte persone, ben oltre le nostre previsioni, tra le quali il Sindaco di Monte Argentario che ci ha onorato della sua presenza e del Presidente del Lyons Club “I Presidi” Sig.Gabellieri, e di molti ospiti che si trovano nella nostra zona in questo periodo e che ormai considerano l’incontro rotariano come un appuntamento fisso, vuoi per il meraviglioso tempo che ci ha permesso di ammirare il panorama che là sopra, al tramonto, è indescrivibile, mentre il passaggio di due navi illuminate a festa davanti all’Hotel, hanno completato il quadro. Non si può tralasciare, inoltre, l’ottima cena per la quale tutti si sono complimentati. Un ringraziamento, a tal proposito, va anche al direttore dell’albergo, Sig. Vittori, che si è messo a nostra completa disposizione per l’organizzazione e per la buona riuscita della serata: un servizio veramente eccellente di cui terremo conto anche in futuro per eventuali nostre riunioni. Come al solito non si può che ringraziare il nostro instancabile prefetto Paolo, il quale non solo riesce ad organizzare al massimo qualsiasi evento, ma riesce altrettanto bene a mantenere i rapporti del nostro Club con il club francese di Hyères a noi gemellato tanto da aver ricevuto dal medesimo, in questi giorni che si è recato colà, un Paul Harris; e questo ci riempie di orgoglio. Il giorno 28 agosto il grande Luca e Roberta, hanno organizzato un torneo di burraco nella loro dimora. Sotto i gazebo eravamo circa 40 giocatori e l’incasso di € 885 andrà alla Rotary Foundation. Il torneo che si è svolto in un’atmosfera di simpatica allegria ed è stato allietato dai bellissimi premi messi a disposizione dal fratello e dalla cognata di Luca, si è concluso con una cena che comprendeva, oltre a degli ottimi primi piatti di riso e farro, anche una pizza da leccarsi i baffi e dei dolci buonissimi fatti dalle mani di Carla, mamma di Luca; il tutto sotto un celo limpido e pieno di stelle. Che si poteva voler di più?!!!. Da ricordare che si è classificata prima la nostra cara socia Italia. Andiamo adesso verso l’ottobrata del 10 ottobre, augurandoci che ci sia sempre questo entusiasmo e questa voglia di collaborazione, e voglio sottolineare che sono sempre pronto a ricevere, da voi tutti, qualsiasi tipo di suggerimento il cui fine sia quello di stare bene insieme, ma soprattutto di aiutare chi ne ha bisogno, perché questo è lo scopo principale del Rotary. Un abbraccio. Efisio I NOSTRI LUTTI Il 15 agosto 2010 è deceduto a Grosseto, l’amico Tommaso Cerulli, nostro ex socio e Presidene del Club per l’anno 1987/1988. Il club e tutti i soci si associano al dolore dei familiari per la grave perdita. CONVIVIALE DEL 6/VIII/10 – RISTORANTE “IL CACCIATORE” Erano presenti i soci: Italia Baldi, Angelo Barbetti, Paolo Brama, Mario de Caro, Raffaele De Luca, Vittorio Fidati, Marcello Galeazzi, Enzo La Gamba, Efisio Lucignani, Marcello Pancrazi, Ezio Reverberi, Claudio Santi, Rodolfo Torri. Ha partecipato Dominique Brama del Club francese di Hyères Les Iles d’Or. Alle 20,30, s’è tenuta, prima, la riunione del Consiglio Direttivo nel corso del quale il Presidente Efisio, ha introdotto l’argomento del XXXII Forum “Interclub tra i Rotary della Fascia Costiera Ligure – Tosco – Laziale e della Sardegna Centrale”. Il meeting quest’anno si terrà a Dogali (Nuoro) nei giorni 4 e 5 settembre 2010. Il tema sarà: “Evoluzione delle civiltà lungo le vie del Mediterraneo. Un modello di sviluppo eco-compatibile per la salvaguardia del mare e la valorizzazione della fascia costiera”. Il Segretario del Forum, Antonio Ludovico, invita il nostro Club a partecipare all’importante riunione. Un altro punto di discussione, ha riguardato la proposta d’ammissione al Club di un nuovo socio il cui curriculum è stato portato a conoscenza dei consiglieri nel corso di una precedente riunione. L’iter è stato formalizzato e la Segreteria invierà la lettera di prammatica a tutti i soci. Efisio ci ha comunicato che il Presidente del R.C. di Pistoia – Montecatini Terme, che ci aveva chiesto lumi sull’impostazione di una lotteria ed al quale avevamo mandato un vademecum riepilogativo, ha risposto con una lettera di ringraziamento al supporto che il nostro Club gli ha inviato. Il Presidente, poi, ha manifestato la sua soddisfazione per l’ottima riuscita della cena sulla motonave Revenge, alla quale hanno partecipato circa 110 persone nonostante il tempo inclemente. Efisio ha elargito complimenti al Prefetto Paolo Brama, che è riuscito a coinvolgere tante persone, chiamandole al cellulare all’ultimo momento, e al Capitano Paolo Loffredo che ci ha fatto un prezzo di favore, permettendoci di accantonare una discreta somma per l’operatività del Club. A questo punto della discussione, per una sequenza di considerazioni e prendendo spunto dal discorso iniziale dell’incremento dell’organico, c’è stato un exploit di proposte relative all’ingresso di nuovi soci che potrebbe concretizzarsi, complessivamente, in quattro nuove acquisizioni, mentre abbiamo appreso che Marisa Donati ha avanzato una richiesta di dimissioni per conto del marito Forese per l’impossibilità di partecipare alle nostre conviviali e ci dispiace non poter più incontrare alle nostre riunioni la simpaticissima coppia fiorentina alla quale inviamo i nostri affettuosi saluti. Abbiamo poi affrontato l’argomento della scelta di un incaricato per la gestione degli incassi per la vendita dell’ultimo libro di Alvaro. E’ stato proposto a Marcello Galeazzi di interessarsi della cosa e Marcello ha dato la sua disponibilità. S’è deciso, inoltre, di inviare una lettera circolare ai presidenti degli altri quattro Club dell’Area Maremma, invitandoli ad acquistare parte dei libri da dare ai soci o a relatori delle conviviali. Efisio provvederà ad inviare la lettera. Ovviamente per fare fondi per la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Sede di Orbetello) Organizzazione alla quale sarà devoluto per intero l’incasso della vendita dei volumi, dovremmo impegnarci, in primis, tutti noi soci, individualmente. Infine Efisio ci ha comunicato di aver ricevuto dal Past President, Luca Agostini, che non ha potuto partecipare alla riunione di questa sera, una comunicazione con la quale ci rende edotti che un suo amico, di cui non fa il nome, è rimasto cosi entusiasta della nostra campagna per la vaccinazione contro la poliomielite, da avergli voluto consegnare un assegno di 1.000 euro per la causa. La cifra sarà versata per il Progetto PolioPlus, ed il versamento ci darà diritto a ricevere un altro PHF. Con quest’ultima notizia terminava la riunione consiliare, mentre prendevano posto a sedere gli altri soci. Durante e dopo la cena, il Presidente Efisio Lucignani, alla sua prima vera esperienza di gestione di una conviviale, perché quella del 30 giugno sulla motonave Revenge è stata solamente una cena e non una conviviale, ha creato non poche difficoltà al sottoscritto che doveva prender nota di quello che si diceva, per commentare la riunione, perché andava a briglia sciolta, cominciando a trattare gli argomenti man mano che gli venivano in mente, anche mentre si mangiava. Ci ha fatto piacere notare tutto questo fervore, ma gli abbiamo fatto notare, scherzando sul suo impeto, che era meglio seguire la prassi di affrontare gli argomenti su cui discutere a fine cena. Ed Efisio, finalmente, s’è uniformato, dopo essersi reso conto, con una sonora risata, che magari si stava lasciando prendere un po’ la mano presidenziale. Alla fine della cena, con un bel colpo di martello alla campana, menato da Dominique, che gli sedeva accanto, e che voleva collaborare, ha ripreso la parola il Presidente Efisio, per informarci che la conviviale, con familiari, di venerdì 20 agosto, sarà tenuta, grazie anche all’interessamento di Rodolfo Torri, all’Hotel Torre di Cala Piccola di Porto Santo Stefano. Il locale dovrebbe poter contenere un’ottantina di persone. Il gestore s’è detto entusiasta di poter ospitare una riunione rotariana e ha stilato due tipi di menu che ci sono stati letti. Su input, poi, di Italia, s’è parlato della scarsa partecipazione dei soci alle conviviali, alcuni dei quali hanno un’assiduità molto, ma molto bassa. E’ stato osservato che il problema purtroppo esiste e non è una questione esclusivamente del nostro club. A proposito della gita in Turchia, ad Istanbul, dal 4 all’8 dicembre, il Presidente ha incaricato Paolo Brama di inviare una e-mail a tutti i soci con l’indicazione del programma e gli adempimenti per la prenotazione. Infine, Efisio ci ha letto la lettera del Presidente del Club di Massa Marittima, Maurizio Di Tomassi, relativa al Progetto che coinvolge tutti i Club dell’Area Maremma, per creare fondi per l’Ospedale pediatrico di Kimbondo, a Kinshasa, nel Congo. La struttura fu fondata, vent’anni fa, dalla dr.ssa Laura Perna e dal cileno Padre Hugo Rios. Il Presidente del club di Massa Marittima, c’invita a partecipare alla conviviale interclub, per raccolta fondi, che dovrebbe tenersi il giorno 10 settembre prossimo, a Grosseto, presso la Base dell’Aeronautica Militare – IV Stormo. A conclusione della conviviale, Italia ha ricordato che anche quest’anno vorrebbe ripetere la serata al Pellicano, organizzata per conto dell’Accademia della Cucina. La festa culinaria si dovrebbe tenere in uno dei primi dodici giorni di settembre. Siamo stati invitati a partecipare. Per ultima ha preso la parola Dominique che ci ha informati che il suo Club di Hyères Les Iles d’Or, da un po’ di tempo raccoglie abiti usati, perlopiù jeans e magliette, che invia, tramite container nel Benin. I consoci francesi l’hanno pregata di estendere anche a noi l’invito affinché si possa incrementare questa raccolta, per aiutare quanto più possibile questa popolazione che ha bisogno di tutto. Dominique c’ha tenuto a precisare che non è il caso di inviare indumenti nuovi, ma solo quelli dismessi che fungono senz’altro alla bisogna. Coloro che vogliono aderire, possono mettersi in contatto con lei che assemblerà i capi e penserà a recapitarli in Francia. Considerato lo scopo altamente umanitario dell’operazione, abbiamo preso tutti buona nota. L’unico problema è che la raccolta, per questa spedizione, si dovrebbe fare entro il 21 di questo mese, cioè prima della partenza dei coniugi Brama per la Francia e ciò vuol dire che l’invito, per voi che leggerete queste note in settembre, non potrà, per questa volta, essere accolto. Comunque Dominique, ha riferito che il suo Club effettua spedizione continue, per cui potete contattarla per inviare indumenti usati ogni volta che vorrete. Con quest’ultimo appello è terminata quella che, abbiamo detto, può essere considerata la prima vera conviviale condotta, da titolare, da Efisio, al quale facciamo i complimenti per l’abbondanza dei temi trattati, basta che la prossima volta li esponga tutti alla fine o prima della cena e non anche durante. Mario de Caro CONVIVIALE DEL 20/VIII/10 – HOTEL “TORRE DI CALA PICCOLA” Bella idea, quella del Presidente Efisio di fare la conviviale di mezza estate all’Hotel di Cala Piccola a Porto Santo Stefano. Molti degli ottantaquattro partecipanti, tra cui il sottoscritto, hanno potuto vedere per la prima volta questo incantevole luogo, incastonato in un promontorio, e sviluppato intorno ad una torre d’avvistamento (la torre saracena - costruita nel 1600) dal quale si gode un panorama tra i più belli, se non il più bello dell’Argentario. Il Complesso alberghiero Calapiccola è stato definito: “Uno dei più affascinanti alberghi marini d’Europa”. E’ stato un po’ arduo raggiungere l’Hotel, anche perché una volta arrivati al suo ingresso, si era costretti a raggiungere, attraverso un’infinità di curve, il parcheggio, a livello mare, da dove poi la navetta del ristorante riportava gli ospiti al complesso residenziale. Ma una volta giunti a destinazione ci si rendeva conto che il gioco era valsa la candela, perché ci si trovava immersi in uno dei più bei siti turistici esistenti. Dopo aver preso l’aperitivo e gli stuzzichini, all’ingresso, abbiamo preso posto a sedere, secondo una disposizione programmata ed affissa ad un cartellone dal Prefetto Paolo Brama che, anche questa volta, ha fatto le cose a puntino. Il Presidente, dopo aver percossa la campana d’inizio conviviale, ha atteso inutilmente che suonassero gli inni in onore alle bandiere rotariane, ma purtroppo gli addetti all’apparecchiatura fonica, non sono riusciti a far partire la registrazione, per cui Efisio ha tralasciato le formalità di rito ed è passato a salutare i presenti, tra i quali il Sindaco di Monte Argentario, ing. Arturo Cerulli e consorte, il Vice Sindaco di Monte Argentario, dr.ssa Priscilla Schiano, il Presidente del Lions di Orbetello sig. Marco Gabellieri e consorte, oltre ai molti soci rotariani di club di altri Distretti ed altri amici. Il Presidente ha ringraziato Rodolfo Torri per avergli suggerito di programmare la conviviale a Cala Piccola e per essersi anche interessato a fissare la prenotazione. Infine s’è complimentato con il Prefetto Paolo Brama che: ”riesce sempre a stupirci per l’entusiasmo che mette e trasmette nell’organizzazione di tutto”. Infine Efisio ci ha ricordato la data della nostro prossimo meeting, esteso anche agli amici non rotariani, la nostra “ottobrata” annuale che si terrà, al Convento dei Passionisti, domenica 10 ottobre prossimo. Dopo l’elenco dei nominativi degli ospiti, da parte del Prefetto Paolo Brama, ha preso il microfono il Sindaco Arturo Cerulli, il quale ha ringraziato per aver avuto l’invito a partecipare alla nostra conviviale e ha riferito che la sua amministrazione lavora per i cittadini e per gli ospiti dell’Argentario, per cui tutto ciò che può fare apprezzare le bellezze e l’efficienza delle strutture della zona è motivo di gioia per loro che ce la mettono tutta per fare sentire a proprio agio coloro che vivono o vengono a vivere qui. Anzi, rivolgendosi ai molti ospiti presenti e non abitanti in zona, ha riferito che la sua amministrazione ha intenzione di promuovere un Comitato di non residenti, tra i turisti che scelgono come meta l’Argentario, per scambiarsi opinioni e suggerimenti che possano interessare e soddisfare anche questo settore di “residenti stagionali” o “turistici”. A tale proposito il Sindaco ha invitato i presenti non residenti fissi a voler mettersi in contatto con il Comune per poter partecipare, se lo desiderano, a questo Comitato. Il primo cittadino di Monte Argentario ha ricevuto un caloroso applauso ed è stato subito contattato dal socio dr. Roberto Di Liberato del Club di Roma Sud Est che s’è documentato sull’iniziativa trovandola molto interessante e ripromettendosi di approfondire l’argomento. Si è passati poi alla cena, di cui riportaimo il menu: Lamelle di baccalà in tempura su crema di porro; Paccheri di Gragnano con ragù di astice nostrano; Trancio di cernia con chips di patate e gazzettini di fagiolini con lardo di colonnata; semifreddo al croccantino con salsa al cioccolato “Amedei”; Caffè; Vino: Ansonica dell’Argentario. Bisogna dare onore al merito allo chef che ci ha servito delle portate inappuntabili per sapore, genuinità, leggerezza, e presentazione estetica. Dopo il simposio, il Past President Luca Agostini ha annunciato che sabato 28 agosto, alle ore 18, si terrà, presso la sua abitazione, una gara di “Burraco” con cena. Il ricavato sarà devoluto ancora alla Rotary Foundation per il programma PolioPlus. Infine, dopo la cena summenzionata, è stato un piacere intrattenersi, ai tavoli disposti sul prato, per continuare le piacevoli conversazioni iniziate ai tavoli del banchetto con gli amici soliti o appena creatisi a seconda delle disposizioni dei posti a sedere. Mario de Caro P.H.F. FRANCESE A PAOLO BRAMA Denis Matiasy Politi, Past President del nostro Club gemello francese di Hyères Les Palmiers, ogni anno, a fine agosto, organizza nella sua villa, una conviviale con familiari. Quest’anno, nel corso di questa ricorrenza, alla presenza di circa 100 ospiti, tra cui il Past Governor e Sindaco di Hyères, Jaques Politi e membri dell’altro Club francese di Hyères Les Isle d’Or, di cui è socia Dominique, il nostro prefetto Paolo Brama, ha ricevuto ufficialmente dal Presidente in carica, Yves Lahoute: ”per l’impegno a rendere forte il quasi trentennale gemellaggio”, l’alto riconoscimento rotariano del P.H.F. che, a detta di Paolo, vale doppio perché preso in trasferta. Ecco alcune foto della cerimonia: LEGGENDE, MAGIE, CURIOSITA’ E COSE SERIE DI ROMA MIA di Vittorio Fidati IL MUSEO MAXXI - seconda parte Nel Bollettino del mese scorso, vi ho parlato del MAXXI – Museo delle arti contemporanee del XXI secolo – e concludevo che, data la mia ignoranza in materia, mi sarei documentato al fine di “capire” … Ho così iniziato a leggere qualcosa sui movimenti artistici successivi al 1960, nati tutti dopo la pittura metafisica di Giorgio De Chirico o il neoplasticismo di Piet Mondrian, dopo il cubismo di Braque e Picasso o il futurismo di Marinetti e Balla e dopo il surrealismo di Salvator Dalì… Mi riferisco all’arte concettuale (dal 1960) che rifiuta di identificare il lavoro dell’artista con la produzione di un qualsiasi oggetto di più o meno rilevante qualità estetica e ritiene che l’essenza dell’arte sia invece nell’idea, nel concetto che precede e conforma l’opera. Protagonisti di questa forma artistica sono gli statunitensi Joseph Kosuth e Sol Lewitt. Tra gli italiani Agnetti e tutto il gruppo di arte povera, tra cui Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933). Ho fotografato un’opera del Pistoletto al MAXXI (foto1) dal titolo Quadro di fili elettrici - tenda di lampadine – 1967 (cm. 268 x 440) realizzato con cavi elettrici e lampadine. Mi riferisco poi al gruppo Cobra (così chiamato poiché sviluppatosi nel 1948-51, nelle città di Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam che rifiutava la tradizione e si opponeva alla ricerca della bellezza e dell’armonia nell’arte. Si ispirava all’arte primitiva, ai disegni infantili e a quelli degli handicappati mentali… - all’espressionismo astratto, sviluppatosi a New York negli anni quaranta; i pittori appartenenti a questo movimento erano per la maggior parte: pittori gestuali… usavano regolarmente tele di grandi dimensioni, dipinte rapidamente e con energia, a volte con grandi pennelli, a volte lasciando colare o gettando il colore direttamente sulla tela… - all’esasperatismo, fondato in Italia nel maggio 2000 da Adolfo Giuliani, che: Nasce dalla constatazione del grado di esasperazione raggiunto: - dal vivere quotidiano; - dalla natura violentata; - dalla scienza incontrollata; - dall’arte non più fruibile… Il simbolo di questo movimento sarà il bidone (foto 2), non più inteso come contenitore di materiali o come tradizionale metafora dell’imbroglio, ma come la vita stessa. E’ il bidone che tutti ricevono alla nascita secondo modi e forme diverse, estetiche, sociali, economiche, culturali. E’ il contenitore sofferto, ammaccato, consumato, pieno di esperienze, di tradimenti, di delusioni, di dolori… (dal Manifesto del fondatore Adolfo Giuliani). - al nuovo movimento Hkosmoh, sorto in Italia nel 2000 (principale esponente Meg De Simone): nasce dall’esigenza di abbinare Ordine ed Armonia alla velocità telematica. Usa il simbolismo come ponte per collegarsi ad una nuova tappa evolutiva. Uno degli obbiettivi è l’Unità mediante l’uso dell’Osservazione. Le tele rappresentano nuovi stadi da scoprire… - all’informale, nato in Francia negli anni Cinquanta (in Italia: Burri e Capogrossi) indica la tendenza verso un nuovo modo di creare immagini senza il ricorso alle forme riconoscibili precedentemente usate. Al posto del repertorio di strumenti formali dell’arte tradizionale, prendono possesso del quadro macchie di colore, trame di segni, matasse, grovigli, grumi di materia pittorica… - al minimalismo (dagli Usa, 1960-70): l’arte minimalista è ridotta all’essenzialità; è puramente astratta, libera da decorazioni superficiali o gesti espressivi. Pittura e disegno sono monocromatici, spesso tracciati su griglie e matrici di origine matematica, eppure in grado di evocare il senso del sublime e di stati essenziali… - all’optical art, arte astratta sviluppatasi negli anni sessanta: esplora i limiti della visione umana. L’artista gioca con l’osservatore creando immagini che sembrano vibrare e pulsare. L’opera d’arte in sé è statica, ma forma e colore suscitano un’illusione ottica di movimento. - alla pop art (USA e Gran Bretagna dal 1950) movimento definito da Richard Hamilton (uno degli esponenti) come “popolare, transitorio, usabile, economico, prodotto di massa, giovane, spiritoso, sexy, atletico, affascinante, e un grosso affare”… - al surrealismo allegorico, nato in Italia nei primi anni del 1990, con la pubblicazione/manifesto di Vita Nuovissima di Nadia Cavalera e la diffusione in Internet di “prototipi di materia in arte” dove, nel solco di un’avanguardia da riattualizzare nei suoi stereotipi imperanti (e lungo una visione materialistica della storia), c’è una implosione di generi e tecniche espressive, si supera il supporto della tela e nascono “sculture miste in quadro, nature vive” elementi di una realtà frantumata. Da leggere in allegorie… ……………………………………… Le mie ricerche mi hanno fatto scoprire Piero Manzoni (discendente di Alessandro Manzoni), “enfant prodige dell’arte italiana tra gli anni 50 e 60, nato il 13 luglio 1933 a Soncino (Cremona) che andò oltre i vincoli dello spazio e del tempo…” Egli afferma che “il quadro è la nostra area di libertà, è in questo spazio che noi andiamo alla scoperta, all’invenzione delle immagini…” e realizza i suoi Achrome (foto 3): “una superficie bianca di gesso che non manifesta alcuna manipolazione, la tela è lasciata asciugare affidando le trasformazione del materiale ad un processo temporale, creativo che avviene da sé. Autosufficiente. L’opera non è più una mera rappresentazione ma diventa essere…” Il 21 giugno 1960 nel corso della performance Consumazione dell’arte dinamica del pubblico, divorare l’arte, Manzoni imprime l’impronta del suo pollice su alcune uova sode, offrendole al pubblico da mangiare “ il pubblico partecipa all’arte, in un rituale di comunione con la fisicità dell’artista…” Il 12 agosto 1961, in una mostra alla Galleria Pescetto di Albisola Marina, presenta le scatolette di Merda d’artista (“contenuto netto gr. 30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961”). Il prezzo fissato dal Manzoni per le 90 scatolette, rigorosamente numerate, corrispondeva al valore corrente dell’oro… Nel 1961, alla Galleria La Tartaruga di Roma, sancisce la trasformazione del pubblico in opera d’arte firmando le sculture viventi: modelle e persone del pubblico autografate dall’artista… “Rotti i vincoli di spazio e tempo, unito l’elementare artistico (l’Achrome) all’elementare fisico ( la merda, le uova) adesso tutto è opera d’arte”… Piero Manzoni è morto improvvisamente nel suo studio di Milano, aveva 30 anni … lasciando ai posteri un’arte al di sopra del tempo dichiara Vanessa Russo. La Mostra “Se-creazioni da Piero Manzoni al fallimento Lehman Brothers” inaugurata il 23 agosto 2009 al castello di Nocciano ha provocato scalpore, orrore ed entusiasmo in amanti dell’arte e critici. L’Arte organica, oggetto della mostra, ha presentato non tele dipinte ma scarti umani, sangue, urine, unghie, merda e tanto altro. Oltre alle “opere” del Manzoni vi erano quelle di Angelo Colangelo, Simone Ialongo con Grammi d’artista (le sue unghie in una boccetta di vetro), Vincenza Cavalluzzi, vittima del crack della Banca Lehman Brothers che, in seguito a questa sventura, ha realizzato in collaborazione con i CODACONS (associazione dei consumatori) l’opera Merda di Fallita Lehman (fig.4) come “simbolo della metabolizzazione della sua umiliazione…” … e quelle di altri artisti. Devo riconoscere che, a tutt’oggi, ancora non sono riuscito a comprendere granché di questa arte contemporanea anche se, in alcuni momenti della mia vita ho realizzato dipinti e sculture astratte (ma mi ispiravo ad artisti degli anni 1910-1940)… comunque nel bollettino del prossimo mese vedrete alcune mie fotografie di opere esposte attualmente al MAXXI. CURIOSITA’ NELLE PIEGHE DELLA SCIENZA di Alvaro Meossi SCIENZA E INCANTI DELLE AURORE POLARI “Luci del Nord” sono poesia, salto quantico, fisica delle particelle, superstizioni, mitologia e fiaba, ispirazione e meraviglia. Fenomeno che da sempre ammalia l’occhio dell’uomo con uno tra i più maestosi spettacoli che ha luogo sul nostro pianeta. Ben pochi spettacoli naturali sono in grado di suscitare stupore e meraviglia come le “aurore polari“. Mutevoli ghirlande di luci dagli sfuggenti colori si alzano e danzano in un cielo che ti costringono ad ammirare. La conoscenza dei fenomeni fisici alla base del loro apparire, nulla toglie al loro incanto: l’ammaliante fascino resta ed è un peccato che alle nostre latitudini mediterranee non ci sia dato di ammirarle, se non in circostanze eccezionali. Le aurore polari non sono uno spettacolo esclusivamente terrestre. Dallo Space Shuttle si erano osservate le aurore terrestri da una prospettiva spaziale, e il telescopio spaziale ha rivelato la loro presenza anche attorno ai poli di Giove e di Saturno; sembra inoltre che una parte delle particelle, all’origine del fenomeno, nel caso di Giove, provengano non solo dal Sole ma anche dai vulcani di Io, uno dei suoi satelliti. In Italia l’espressioni più usata è “aurora boreale”, ma il fenomeno si manifesta anche nell’emisfero inferiore con il nome di “aurore australi”. Con aurore polari si indicano entrambe le manifestazioni. Un'altra espressione usata è “Luci del Nord” e analogamente “Luci del Sud”. L’aurora nel passato … E’ facile intuire che uno spettacolo così maestoso abbia sempre stimolato l’immaginario delle popolazioni, che attraverso leggende “gestivano” l’apparizione; e così credevano che quelle baluginanti luci fossero le torce degli spiriti del cielo, necessarie per guidare le anime dei defunti verso regioni più alte del cielo. Si credeva, nel Medioevo, che fossero il respiro dei guerrieri deceduti in battaglia, e venivano considerate spesso come presagio di sventure e segno di prossime guerre e pestilenze. Gli aborigeni australiani le vedevano come “danze degli dei sulla volta celeste”. E giungiamo ad oggi, con le moderne apparecchiature, osservatori polari e palloni sonda, dopo che missioni spaziali hanno rivelato e fotografato le aurore dallo spazio, all’odierno panorama scientifico. … e ai giorni nostri. Oggi conosciamo piuttosto bene i meccanismi alla base dell’apparizione delle luci aurorali: è il vento solare il responsabile di tutto. Un flusso di particelle che collidono con l’atmosfera terrestre e attraverso scambi energetici producono quei bagliori di cui noi possiamo godere. Tutto accade grazie all’attività che ha luogo sulla superficie solare, in cui la temperatura raggiunge circa i 6.000° (diversi milioni invece nelle parti interne), nella corona solare (lo strato più esterno) la temperatura risale nuovamente a diversi milioni di gradi. L’energia delle collisioni tra atomi, che si verificano in tale ambiente, determina la separazione di questi in elettroni e nuclei. Si produce così un gas di elettroni liberi e protoni che prima insieme costituivano l’atomo di idrogeno. Questo gas riesce a sfuggire al campo magnetico solare e viene poi allontanato grazie alla rotazione del Sole in una spirale che va a sparpagliarsi poi nello spazio come vento solare. Quando il vento solare raggiunge il campo magnetico terrestre, viene incanalato naturalmente dalle sue linee di forza e una parte della particelle scende verso l’atmosfera terrestre nelle aree polari. Nella ionosfera (la zona più esterna dell’atmosfera terrestre) si verifica poi la parte più consistente del fenomeno, che va a produrre le luci dell’aurora. Gli elettroni che ruotano attorno al proprio nucleo possono in realtà occupare diverse “posizioni” (livelli energetici), poiché quando una qualche particella lo colpisce, acquista subito energia e muta livello attraverso un salto quantico. Ma così diventa anche instabile, e quando ricade sull’originale livello energetico, abbiamo un rilascio di energia che si manifesta come fotone di luce. Milioni di questi salti quantici producono le aurore polari. Si hanno anche aurore di colore diverso: la luce giallo-verdolina è legata ai salti quantici dell’ossigeno, mentre il rosso è determinato da transizioni energetiche all’interno dell’ossigeno e dell’azoto; il violetto e il blu sono ancora dovuti a processi legati all’azoto. Nelle aurore di particolare rilevanza, il colore rosso è tipicamente dominante e l’area di visibilità può raggiungere anche l’Europa centrale e meridionale. Questi cieli infuocati seminarono grande allarme nei passati secoli. E il manifestarsi del fenomeno venne considerato come un segnale di sventura. Dove e quando Le regioni in cui è più facile osservare un’aurora sono le attuali posizioni dei poli magnetici: la Scandinavia, il sud della Groenlandia, il Canada, l’Alaska e le coste settentrionali della Siberia. Anche le coste norvegesi sono una buona posizione. Collateralmente, “le luci del sud” possono essere osservate dal continente antartico, intraviste dalla Tasmania e zone della Nuova Zelanda. Per inciso, le aurore boreali e australi avvengono simultaneamente e possono dirsi immagini speculari dello stesso fenomeno. Ma anche dal suolo italiano sono state osservate. La serie d reazioni che generano le aurore, avvengono per la maggior parte ad altezze comprese tra 80 e 130 km, ma alcune volte si possono verificare ad altezze di alcune centinaia di chilometri. Essendo generate dall’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre, è chiaro che la frequenza e intensità con cui le aurore polari si verificano sono legate all’intensità del vento solare, e quindi, ai cicli del Sole. Naturalmente le condizioni più favorevoli per godere dello spettacolo di un’aurora polare sono legate a diversi fattori: il cielo deve essere limpido e senza Luna; la stagione deve essere quella delle lunghe notti (autunno e inverno) per assicurare un cielo buio; ci si deve allontanare dall’inquinamento luminoso della città; l’attività solare deve essere significativa. Il cielo che sussurra? Una questione più dibattuta è forse quella del “suono” delle aurore boreali. Molti osservatori riferiscono infatti di un peculiare suono che sarebbe associato all’evolversi delle aurore sulla volta celeste, una sorta di sibilo, udibile in sincronia con l’evoluzione delle formazioni luminose. Secondo alcuni si tratta semplicemente di un normale rumore di fondo; secondo altri di un processo in atto nella zona in cui le luci aurorali si originano e che si propagherebbero poi verso la superficie terrestre; secondo altri ancora, quando si verifica una differenza di potenziale piuttosto alta, in presenza di oggetti appuntiti (per esempio alberi) si genera una scarica elettrica, che produce un suono (schiocco, sibilo). Analogo fenomeno è quello dei fuochi di Sant’Elmo, che si verificano sugli alberi delle navi durante alcuni temporali a causa del campo elettrico che si sviluppa. Secondo un’altra ipotesi, più credibile, alcune onde elettromagnetiche possono tradurre parte della loro energia in onde acustiche grazie ad appropriati oggetti nelle vicinanze dell’osservatore, (capelli, erba, alberi) che funzionano da “trasduttori”. La scienza si appresta, quindi, a comprendere e descrivere i diversi aspetti legati all’apparire delle luci aurorali, ma ci piace pensare che nulla vada perduto dell’incanto e della poesia con la quale la natura riesce a nutrire l’immaginario dell’uomo, che, oltre che di teoremi ed equazioni, ha anche bisogno di leggende, miti e sogno. TRADUZIONE DI STRALCI DAI BOLLETTINI DI HYERES a cura di Gigliola VALIANI Bollettino nr. 3032 del 29 luglio 2010 Cena con familiari al ristorante "Les Voiliers" Cambio di programma. Il progetto iniziale di raggiungere Porquerolles, a causa di un vento funesto, è stato cambiato. Quindi tutti a "Les Voiliers"! Qui la riunione è stata molto "volatile" a causa del mistral. Ma pur essendo breve ha dato l'occasione di parlare dei diversi progetti e di ragguagliare i presenti sulle condizioni di salute, buone, della madre di Lenain. MISTRAL Il mistral (in occitano provenzale mistrau, in occitano della Linguadoca mistral, e in corso maestrale) è un vento catabatico dal nord-ovest al nord, fresco o freddo e talvolta violento. Generalmente secco e accompagnato da un tempo molto soleggiato, gioca un ruolo importante nell'originalità del clima provenzale. Nella tradizione della Provenza il mistral è una delle tre calamità della provincia, essendo le altre due la Durance e il Parlamento di Provenza. Il mistral soffia su tutta la Provenza dal Languedoc (a est di Montpellier) al Var (Fréjus) e su tutta la valle del Rodano (da Lione a Marsiglia) così come sulla Corsica e sulla Sardegna. Esso nasce dalla differenza di pressione tra una dorsale anticiclonica sul vicino Atlantico o Europa del Nord e un minimo depressionario sul Mediterraneo (Golfo di Genova). Il mistral d'estate non è necessariamente generato da una tale configurazione. Si produce in luglio e in agosto e riguarda la valle del Rodano e la costa provenzale, esso è generato dalla formazione di una depressione termica nell'entroterra provenzale (Var e Alpi dell'Alta Provenza) surriscaldato durante il giorno. Il richiamo d'aria creato, genera un flusso da nord a ovest della Provenza. Questo mistral non soffia che durante il giorno poiché la sua formazione è legata all'evoluzione della temperatura diurna. Esso è temuto perché rafforza l'effetto della secchezza estiva, attizza e propaga gli incendi dei boschi. Per i provenzali il mistral è un elemento importante nell'identità della regione. Libera sveltamente l'atmosfera, secca le acque stagnanti e il fango, da cui il suo nome di"mange-fange". Esso è anche temuto per essere capace di propagare molto rapidamente il minimo accenno di fuoco e di saltare sopra i rilievi. Infine è responsabile di un fenomeno che a noi piace poco, in effetti, sulla costa esso respinge al largo le acque calde in superficie che sono rimpiazzate da acque fredde più profonde. Se esso è un amico che ci assicura un cielo blu e soleggiato è anche un briccone che ci provoca dei bagni rinfrescanti. La Malaria La malaria uccide un bambino ogni 30 secondi in Africa e da uno a tre milioni di persone all'anno secondo la stima dell'OMS. Due miliardi di individui ovvero il 40% della popolazione mondiale è esposta e si stima a 500 milioni il numero di casi clinici che sopraggiungono ogni anno. I mezzi di lotta esistono, sono le cure antimalariche e la lotta contro le zanzare vettrici. Comunque la situazione diviene preoccupante poiché i parassiti sviluppano sempre più resistenza ai medicinali e le zanzare sviluppano resistenza agli insetticidi. La malaria colpisce i paesi delle zone tropicali svantaggiate d'Africa, d'Asia e dell'America Latina. L'Africa è, di gran lunga, il continente più colpito. Si contano 4 specie di parassiti fra cui il Plasmodium falciparum che è la specie più patogena, responsabile di casi mortali. Questa forma è dominante in Africa. Le tre altre forme di Plasmodium non uccidono ma possono causare delle ricadute dopo 4 o 5 anni, persino dopo 20 anni dalla prima infezione. La malattia è trasmessa all'uomo dalla puntura di una zanzara femmina del genere Anofele, essa stessa infettata dopo aver punto un uomo affetto da malaria. Il ciclo del parassita è complesso e comporta due tappe: una fase asessuata presso l'uomo e una fase sessuata presso la zanzara. L'anofele femmina inietta nell'uomo il parassita sotto forma di "sporozoite" che migra verso il fegato. Là esso si divide attivamente per creare decine di migliaia di nuovi parassiti. Le cellule del fegato scoppiano e le liberano nel sangue o all'interno dei globuli rossi. Dopo qualche ciclo di replica dei parassiti sessuati maschili o femminili sono formati all'interno del globulo rosso. Quando una zanzara punge una persona infetta ingerisce i suoi gamenociti. Nel tubo digerente della zanzara le sue cellule sessuate si fecondano e producono dei nuovi sporozoiti che raggiungono le ghiandole salivarie della zanzara. La malaria si manifesta con una febbre da 8 a 30 giorni dopo l'infezione, accompagnata, o non, da mal di testa, da dolori muscolari, da stanchezza, da vomito fino a diarrea o tosse; sopravvengono allora i cicli tipici che alternano febbre, tremiti con sudori freddi e traspirazione intensa: si tratta dell'accesso malarico (accès palustre) Molte molecole antimalariche possono essere utilizzate nella profilassi (prevenzione in occasione di un viaggio in zone endemiche) o in terapia. Comunque i medicinali antimalarici non garantiscono una protezione assoluta contro l'infezione ed è anche importante proteggersi dalle punture di zanzare. Bisogna portare abiti ampi e coprenti e utilizzare prodotti antizanzara. Nelle abitazioni si deve ricorrere alle zanzariere, ai diffusori elettrici o alle serpentine. Malgrado ciò non esiste alcun mezzo di prevenzione che assicuri una protezione totale! I primi sintomi sono spesso poco allarmanti ma la malaria può essere mortale se il suo trattamento è ritardato per cui, in caso di febbre anche leggera, di nausea, di mal di testa, di spossatezza o di affaticamento durante il soggiorno in zona endemica o nei mesi che seguono il ritorno, si deve consultare con urgenza un medico. Ogni febbre al ritorno dai tropici deve essere considerata a priori come una malaria fino a prova contraria. Ecco alcuni dati statistico dell'OMS, oltre a quelli già menzionati, che indicano la portata di questa malattia e un'informazione su un progetto semplice ed efficace che il Rotary Internazionale promuove - come Polio Plus- in associazione con l'ONU: -Ogni anno si registrano 500 milioni di casi e un milione di morti; -In Africa questa malattia uccide un bambino su cinque; -Le zanzariere impregnate di insetticida costituiscono un mezzo efficace e poco costoso di lotta contro la malattia. Ben preparati per una utilizzazione a lungo termine queste zanzariere possono proteggere per 5 anni; -Il progetto di aiuto alle Isole Salomone di zanzariere impregnate e di educazione sanitaria preventiva ha permesso di ridurre il numero dei casi da 330 per 1000 abitanti a 20 per 1000. Henri Lenain e Antoine Carvalho Bollettino nr. 3033 del 5 agosto 2010 Cena con i familiari presso Francois Ravel. Un" Mistral gagnant"-Un Maestrale vincente Per la seconda volta, a causa del maestrale, i membri del club si sono dovuti adattare. Cacciati dal fogliame dei grandi alberi di Chateau Montaud si sono riparati nella corte interna, comunque graziosa e accogliente dove sia l'accoglienza che la splendida paella e i vini hanno reso la serata perfetta. la seduta di lavoro densa e corta, come si conviene. Tra le varie comunicazioni si è ricordata l'esposizione delle opere di Anne-Marie Jorro, del messaggio di Mizuki che ringrazia ancora e si dice nostalgica della Francia e di Hyères, del bollettino di Orbetello, una parte del quale è tradotta in francese, in cui gli amici orbetellani ringraziano calorosamente dell'accoglienza e si complimentano per la qualità della festa del passaggio e del 60° anniversario. Hello Doc! o il seguito del feuilleton delle zanzare portatrici di malattie virali: oggi La Chikungunya La prima epidemia dovuta al virus Chikungunya è stata descritta in Tanzania nel 1952. Il virus prende il suo nome dalla lingua Makondé "colui che cammina curvo in avanti" ed evoca la postura che hanno i malati a causa degli intensi dolori muscolari: L'infezione da virus è trasmessa all'uomo da certe zanzare e si evolve in modo endemio-epidemico sui continenti africano e asiatico. Il virus Chikungunya è un arbovirus cioè trasmesso dagli artropodi la cui area di distribuzione si estende a tutta l'Africa subsahariana e all'Asia del Sud-Est In Africa il virus si mantiene all'interno di un ciclo boscoso che fa intervenire dei primati e delle zanzare delvatiche. In Asia in cui la sua introduzione è più recente, il virus circola in un ciclo urbano che implica le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus. Un’importante ondata epidemica colpisce l'India dal Gennaio del 2006, con circa 2 milioni di casi sospetti registrati ad oggi. Nell'Oceano Indiano nessuna attività del virus era stata registrata prima dell'inizio dell'anno 2005. Il virus verosimilmente importato da viaggiatori provenienti dall'Africa dell'Est, ha provocato un’epidemia alle Comores e di là, nel marzo del 2005, l'epidemia si è estesa all'Isola di Rèunion Su quest'isola la trasmissione del virus è assicurata principalmente dalla zanzara Aedes albopictus che si è diffusa grazie alla sua grande plasticità ecologica poiché essa colonizza indifferentemente sia zone urbane che boschive così come rifugi artificiali e naturali. In parallelo da fine marzo del 2005 le isole Seychelles, Maurice, Mayotte, Madagascar, sono state ugualmente toccate dall'epidemia. Due casi di importazione provenienti dal Madagascar sono stati identificati nella Guiana francese nel marzo del 2006 concretizzando il rischio di emergenza nei Caraibi. Nel settembre del 2007, un’impennata epidemica è sopraggiunta in Italia nella zona di Ravenna. La zanzara Aèdes albopictus è ugualmente presente nel Sud della Francia. L'infezione da virus Chikungunya provoca una poliartrite febbrile acuta, con un inizio violento dopo un’incubazione da due a dieci giorni. Questa affezione articolare riguarda principalmente le articolazioni dei polsi, delle dita, delle caviglie e dei piedi, ma anche delle ginocchia e più raramente delle anche e delle spalle. Essa si limita a forti dolori articolari ma sono osservate artriti infiammatorie gravi. Queste sono responsabili di una impotenza funzionale maggiore. I dolori articolari si accompagnano a mal di testa, a dolori muscolari e a una eruzione cutanea maculo-papulosa del tronco e degli arti. Talvolta appaiono dei gangli al livello del collo o congiuntivite. Infine delle forme emorragiche minori con sanguinamento delle gengive e del naso sono state notate, specialmente in Asia. Bisogna sottolineare che al momento dell'epidemia a Réunion, i medici hanno notato l'esistenza di forme neurologiche gravi, principalmente presso persone anziane, pazienti afflitti da patologia latente e presso i neonati. L'evoluzione si ha verso un miglioramento rapido. In genere la malattia non è conosciuta per essere responsabile di mortalità diretta ma l'epidemia di Réunion ha provocato molte decine di decessi in un contesto di infezione acuta. L'affezione articolare può durare in maniera cronica per molti mesi, fino a molti anni e questo più frequentemente se l'età del malato è alta. La presa in carica medica è puramente sintomatica, basandosi su trattamenti antidolorifici e antinfiammatori. La prevenzione si basa sulla lotta antivettoriale. Individualmente essa si basa su una profilassi di esposizione (abiti lunghi, repellente cutaneo, insetticida sugli abiti o zanzariere). Essa si accompagna a una lotta antivettoriale su grande scala, con spargimento di insetticidi e eliminazione di covi larvali potenziali. Un vaccino vivo attenuato è stato testato dall'esercito americano. i risultati preliminari hanno mostrato una buona immunizzazione e tolleranza accettabile. Comunque la messa a disposizione rapida non è imminente. Come abbiamo detto la "zanzara-tigre" o Aedes albopictus comincia a propagarsi in Francia, in particolare sul nostro territorio mediterraneo. Dal 2004 essa ha progressivamente invaso le Alpi Marittime, la Corsica e il Var. Molto recentemente la sua presenza è stata ugualmente segnalata a Marsiglia. Questa zanzara è particolarmente aggressiva e provoca delle punture percettibili dalla vittima anche se questa cacci o uccida l'insetto. Bisogna ricordare che la zanzara è vettrice non solo del Chikungunya, ma anche della Dengue, di cui parleremo prossimamente. Il Ministero della Sanità ricorda che al momento nessun caso di Chikungunya è stato registrato nella Francia metropolitana; comunque una sorveglianza entomologica è stata attivata per reagire all'insediamento della zanzara-tigre sul nostro territorio. Si consiglia di evitare le acque stagnanti (sottopiatti di vasi di fiori, pneumatici usati e recipienti diversi abbandonati...) In effetti è là che le zanzare amano deporre le loro uova e, diventato adulto, l'insetto non si allontana quasi dal suo luogo di nascita; è ugualmente consigliato di consultare il proprio medico in caso di febbre violenta associata a dolori articolari specialmente di ritorno da un viaggio in una zona tropicale. Henri Lenain PROSSIME RIUNIONI Venerdì 3/IX/2010 – ore 19,30 - Ristorante “Il Cacciatore” Riunione del Consiglio Direttivo. A seguire – ore 20,30 – Conviviale per soli soci Domenica 12/IX/2010 interclub a Sovana – ore 9,15 (vedi programma in seconda pagina) Venerdì 17/IX/2010 – ore 20,30 - Ristorante “Il Cacciatore Conviviale per soli soci Venerdì 24/IX/2010 – ore 19,30 Sede “Il Cacciatore” Caminetto ROTARY INTERNATIONAL Service Above Self Distretto 2070 – Italia Romagna – Repubblica di San Marino – Toscana Club di: PITIGLIANO SORANO MANCIANO Vinicio FERRACCI Governatore 2010 - 2011 Carmine PIUNNO Presidente 2010 - 2011 “Impegniamoci nelle comunità, uniamo i continenti” Pitigliano 12 settembre 2010 INTERCLUB 12 SETTEMBRE 2010 A SOVANA (SORANO) GR “ IL TESORO DI SOVANA” PROGRAMMA: 09,15: RIUNIONE IN PIAZZA DEL PRETORIO A SOVANA 09,30: VISITA GUIDATA DEL BORGO E DEL DUOMO DURANTE LA VISITA DEL BORGO SI POTRANNO AMMIRARE GLI ARREDI INTERNI DELLA TOMBA ILDEBRANDA RIPORTATI A SOVANA DA FIRENZE PER QUESTA OCCASIONE 11,30: SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CLUB CARMINE PIUNNO DEL SIDACO DI SORANO PIERANDREA VANNI 12,00:CONFERENZA DELLA DR.SSA GABRIELLA BARBIERI DELLA SOVRAITENDENZA ARCHEOLOGICA TOSCANA SUL RITROVAMENTO DEL TESORO DI SOVANA E SUL PERIODO STORICO DI RIFERIMENTO (V SECOLO D.C. DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE). 13,15 CONVIVIALE RISTORANTE SCILLA. 15,30 MOSTRA ED ASTA DI QUADRI (PITTORI CONTEMPORANEI TOSCANI) I NOSTRI SOCI ABBATE AGOSTINI ALDI ANDREINI BALDI BARBETTI BRAMA CASALINI CLEMENTE COLLANTONI de CARO DE LUCA DESTEFANO DONATI FABBRI FEROCI FIDATI GALEAZZI LA GAMBA LUCIGNANI MEOSSI MICHELACCI MONETTI MURZI NOCERA PANCRAZI PAOLINI PARO VIDOLIN PIANELLI REVERBERI SANTI TAMBELLI TOMMASI TORRI VALENTI VALIANI Armando Luca Simone Ferdinando Antonio Italia Angelo Paolo Gianfrancesco Riccardo Roberto Mario Raffaele Luigi Forese Fabrizio Angiolo Vittorio Marcello Enzo Efisio Alvaro Raniero Carlo Angelo Bruno Marcello Antonio Fabrizio Fabrizio Ezio Claudio Giulio Alessandro Rodolfo Maurizio Igino SOCI ONORARI BRAMA GRAZIANI MAIORINO Salvatore Ennio Gerardo Onelia Roberta Francesca Fiorella Rossana Dominique Anna Silvia Luciana Giovanna Cristina Marisa Patrizia Gabriella Alda Eliana Carla Nada Fernanda Maria Roberta Serenella Ida Katia Luciana Luisa Hilde Fiorenza Caterina Giovanna Vladimira Alessandra Gigliola Luigina