Camera con vista 130509

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Camera con vista 130509
Marcello De Carli
Scuola di Architettura del Politecnico di Milano
Lezioni
CAMERA CON VISTA
LO SPAZIO INTERNO
E
LA VISIONE DEL PAESAGGIO
Architettura 7
30/04/2013
Aggiornamento aprile 2013
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CAMERA CON VISTA
Indice
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ESEMPI. SEQUENZA DELLE IMMAGINI
Esempio n° 1: Frank O. Gehry. Casa sulla spiaggia di Malibù. California. USA
Esempio n° 2: Eric Miralles. Parlamento di Scozia. Edimburgo. 1998-2004
Esempio n° 3: Louis Kahn. Exeter library. Exeter. New Hampshire. USA. 1967-72
Esempio n° 4: Tadao Ando. Case sull’oceano «4x4 House». Hyogo. Kobe. Giappone. 2001-03
Esempio n° 5: James Stirling. Casa dello studente. St. Andrews. Scozia. 1964-67
Esempio n° 6: Louis Kahn. Salk Institute for Biological Studies. La Jolla. California. USA. 1959-66
Esempio n° 7: Le Corbusier. Convento di Santa Maria de La Tourette. Éveux. Francia. 1957/60
Esempio n° 8: Tadao Ando. Chiesa della luce. Ibaraki, Osaka. Giappone. 1987-89
Esempio n° 9: Tadao Ando. Chiesa sull’acqua. Tomamu. Hokkaido. Giappone. 1985-88
Esempio n° 10: Steven Holl. Museo d’arte. Nanjing. Cina. 2003-13
Esempio n° 11: Richard Meier. Getty Center. Los Angeles. California. USA. 1985/97
Esempio n° 12: Renzo Piano. Studio. Genova. 1989-91
Esempio n° 13: Adalberto Libera. Casa Malaparte. Capri. 1938–42
Esempio n° 14: Frank Lloyd Wright. Fallingwater. Bear Run. Pennsylvania. USA. 1935-39
Esempio n° 15: Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009
Esempio n° 16: Reiulf Ramstad Architects. Trollstigen National Tourist Route. Norvegia. 2004-12
Esempio n° 17: Renzo Piano. The Shard. Londra. 2000-12
Esempio n° 18: Steven Holl. Dip. di filosofia. Università di New York. New York. USA. 2004-07
Esempio n° 19: Rafael Moneo. Centro civico. Murcia. Spagna. 1991-98
Esempio n° 20: SANAA. Zollverein School for Management and Design. Essen. Germania. 2004-06
Esempio n° 21: Kengo Kuma. Bamboo House. Beijing. Cina. 2000-02
Esempio n° 22: Fernand Pouillon. Piazzza delle duecento colonne. Algeri. 1955-57
Esempio n° 23: Ludwig Mies van der Rohe. Padiglione. Barcellona. 1929
Esempio n° 24: Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Illinois. USA. 1945/51
Esempio n° 25: Andrea Palladio. La Rotonda. Vicenza. 1566-91
Esempio n° 26: Emilio Ambasz. Casa retiro espiritual . Siviglia. 1975
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Indice
1.
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3.
ESEMPI. COMMENTI
Esempio n° 1: Frank O. Gehry. Casa Norton. Venice. California. USA. 1982-84
Esempio n° 2: Eric Miralles. Parlamento di Scozia. Edimburgo. 1998-2004
Esempio n° 3: Louis Kahn. Exeter library. Exeter. New Hampshire. USA. 1967-72
Esempio n° 4: Tadao Ando. Case sull’oceano «4x4 House». Hyogo. Kobe. Giappone. 2001-03
Esempio n° 5: James Stirling. Casa dello studente. St. Andrews. Scozia. 1964-67
Esempio n° 6: Louis Kahn. Salk Institute for Biological Studies. La Jolla. California. USA. 1959-66
Esempio n° 7: Le Corbusier. Convento di Santa Maria de La Tourette. Éveux. Francia. 1957/60
Esempio n° 8: Tadao Ando. Chiesa della luce. Ibaraki, Osaka. Giappone. 1987-89
Esempio n° 9: Tadao Ando. Chiesa sull’acqua. Tomamu. Hokkaido. Giappone. 1985-88
Esempio n° 10: Steven Holl. Museo d’arte. Nanjing. Cina. 2003-13
Esempio n° 11: Richard Meier. Getty Center. Los Angeles. California. USA. 1985/97
Esempio n° 12: Renzo Piano. Studio. Genova. 1989-91
Esempio n° 13: Adalberto Libera. Casa Malaparte. Capri. 1938–42
Esempio n° 14: Frank Lloyd Wright. Fallingwater. Bear Run. Pennsylvania. USA. 1935-39
Esempio n° 15: Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009
Esempio n° 16: Reiulf Ramstad Architects. Trollstigen National Tourist Route. Norvegia. 2004-12
Esempio n° 17: Renzo Piano. The Shard. Londra. 2000-12
Esempio n° 18: Steven Holl. Dip. di filosofia. Università di New York. New York. USA. 2004-07
Esempio n° 19: Rafael Moneo. Centro civico. Murcia. Spagna. 1991-98
Esempio n° 20: SANAA. Zollverein School for Management and Design. Essen. Germania. 2004-06
Esempio n° 21: Kengo Kuma. Bamboo House. Beijing. Cina. 2000-02
Esempio n° 22: Fernand Pouillon. Piazzza delle duecento colonne. Algeri. 1955-57
Esempio n° 23: Ludwig Mies van der Rohe. Padiglione. Barcellona. 1929
Esempio n° 24: Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Illinois. USA. 1945/51
Esempio n° 25: Andrea Palladio. La Rotonda. Vicenza. 1566-91
Esempio n° 26: Emilio Ambasz. Casa retiro espiritual . Siviglia. 1975
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Immaginiamo uno spazio confinato da pareti su tutti i lati;
siamo in penombra, apriamo un varco in una parete; di colpo
insieme alla luce “entra” (nella percezione) la vista del
paesaggio esterno.
Se ci è andata bene, potrebbe essere la vista dei faraglioni di
Capri, nel mare, come in casa Malaparte, o di un bosco con
un torrente, come nella Casa sulla cascata, o la vista di
piazza S. Marco di Venezia, o del campo dei Frari, o della
cima del Cervino.
La finestra oltre a dare luce (se è giorno) ha stabilito un
rapporto col sito, che è la scena fissa. Noi abbiamo deciso
un’inquadratura.
Panorama, belvedere, terrazza panoramica, camera con
vista. Le parole del linguaggio quotidiano attribuiscono un
valore alla vista. Lo stesso fanno i prezzi degli immobili
(prova provata del valore, perché significa che gli umani sono
disposti a spendere più “fatica” per appropriarsi della vista).
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Ci sono innumerevoli modi di inquadrare un sito, che
possiamo classificare in numerosi tipi. Ad esempio:
• l’inquadratura con cornice, intesa come foro (quadro,
rettangolare, circolare, …) in una parete, come in casa
Malaparte a Capri.
• L’inquadratura con finestra a nastro orizzontale, che
delimita la vista sopra e sotto, ma la apre sui lati, senza
soluzione di continuità, come nella Casa sulla cascata di
Wright.
• L’inquadratura con finestra sull’angolo di due pareti, che fa
entrare il paesaggio nel punto più solido della struttura,
rendendolo più fragile, come, sempre, nella Casa sulla
cascata, o in tanti progetti di Carlo Scarpa.
• L’inquadratura a tutta parete alla fine di un tunnel in
penombra, come nel Museo d’arte di Steven Holl a Nanjing,
e come usa fare spesso Zaha Hadid (anche al Maxi di
Roma).
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• La smaterializzazione di tutti i confini (come nella casa
Farnsworth di Ludwig Mies van der Rohe): la vista come
stare all’aperto, all’ombra.
Questa operazione di composizione, la creazione della vista,
somiglia un po’ alla regia: la scenografia è data, si tratta di
decidere le inquadrature e le loro sequenze.
È un’operazione fondativa del progetto; incrocia il programma
edilizio con le risorse panoramiche del sito; stabilisce criteri
per l’ubicazione e la forma degli spazi, in relazione al sito;
stabilisce criteri per la formazione delle vedute dagli spazi
confinati verso il paesaggio.
NB:
Nell’impaginazione la sequenza delle immagini precede la sequenza delle schede corrispondenti, con commento e
bibliografia, mentre nella lezione, ovviamente, il commento a voce accompagna l’immagine.
Anche se è più scomodo consultare l’immagine con la sua scheda, mi sembra che la sequenza delle immagini senza
interruzioni abbia maggiore capacità comunicativa.
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1. Frank O. Gehry. Casa Norton sulla spiaggia di Venice. California. USA. 1982-84. Veduta
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1. Frank O. Gehry. Casa Norton sulla spiaggia di Venice. California. USA. 1982-84. Vista, veduta e sezione
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2. Eric Miralles. Parlamento di Scozia. Edimburgo. 1998-2004. Vista interna e vedute esterne
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3. Louis Kahn. Exeter library. Exeter. New Hampshire, USA. 1967-72. Vista interna, vedute esterne e sezione
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4. Tadao Ando. Case sull’oceano «4x4 House». Hyogo, periferia di Kobe. Giappone. 2001-03. Viste interne, vedute esterne,
piante, prospetti e sezione
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5. James Stirling. Casa dello studente. St. Andrews. Scozia. 1964-67. Vedute e piante
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5. James Stirling. Casa dello studente. St. Andrews. Scozia. 1964-67. Vista interna e vedute esterne
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6. Louis Kahn. Salk Institute for Biological Studies. La Jolla. California. USA. 1959-66. Pianta, schizzo e vedute esterne.
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7. Le Corbusier. Convento di Santa Maria de La Tourette. Éveux. L'Arbresle. Francia. 1957/60. Viste interne
Refettorio
Corridoio
Biblioteca
Cella
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8. Tadao Ando. Chiesa della luce. Ibaraki, Osaka. Giappone. 1987-89. Vista interna, modello, pianta
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9. Tadao Ando. Chiesa sull’acqua. Tomamu. Hokkaido. Giappone. 1985-88. Vista interna
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10. Steven Holl. Museo d’arte. Nanjing. Cina. 2003-13. Vista interna (render)
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10. Steven Holl. Museo d’Arte. Nanjing. Cina. 2003-13. Schizzo, plastico e veduta esterna.
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11. Richard Meier. Getty Center. Los Angeles. California. USA. 1985/97. Viste di spazi interni
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12. Renzo Piano. Studio. Genova. 1989-91. Sezioni e viste interne
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13. Adalberto Libera. Casa Malaparte. Capri. 1938–42. Immagini dal film di Jean-Luc Godard, Le Mépris, 1963; disegni.
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14. Frank Lloyd Wright. Fallingwater (Casa Kaufmann). Bear Run. Pennsylvania. USA. 1935-39. Veduta esterna.
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14. Frank Lloyd Wright. Fallingwater (Casa Kaufmann). Bear Run. Pennsylvania. USA. 1935-39. Viste interne e vedute
esterne.
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15. Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009. Vista dalla copertura, schizzo, plastico e vedute
esterne.
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15. Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009 .Vista interna e vedute esterne
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16. Reiulf Ramstad Architects. Trollstigen National Tourist Route Project. Norvegia. 2004-12. Viste
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17. Renzo Piano. The Shard. Londra. 2000-12. Viste interne e vedute esterne.
Sul sito dello Shard è pubblicata la veduta di Londra a 360° dalla cima dello Shard http://the-shard.com/overview/
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18. Steven Holl. Dipartimento di filosofia. Università di New York. New York. USA. 2004-07. Viste interne e veduta esterna.
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19. Rafael Moneo. Centro civico. Murcia. Spagna. 1991-98. Vedute esterne. Vista interna, schizzo.
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20. Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA. Zollverein School for Management and Design. Essen. Germania. 2004-06
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21. Kengo Kuma. Bamboo House. Beijing. Cina. 2000-02. Viste della sala aperta e disegni.
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22. Fernand Pouillon. Piazza delle duecento colonne. Algeri. 1955-57. Vista dalla piazza. Plastico del quartiere e veduta
della piazza
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23. Ludwig Mies van der Rohe. Padiglione. Barcellona. 1929. Vista interna
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23. Ludwig Mies van der Rohe. Padiglione. Barcellona. 1929. Pianta e vedute esterne.
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24. Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Kendall County. Illinois. USA. 1945/51. Veduta
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24. Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Kendall County. Illinois. USA. 1945-51. Viste interne e veduta
esterna
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25. Andrea Palladio. La Rotonda. Vicenza. 1566-91. Veduta, foto aerea, sezione e pianta
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26. Emilio Ambasz. Casa retiro espiritual . Siviglia. 1975. Vedute e pianta.
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Vi faccio notare
Frank O. Gehry. Casa Norton. Venice. California. USA. 1982-84
Gehry progetta, nel periodo “pop”, in un paesaggio che sembra Paperopoli
sull’oceano, questa casa ordinaria (fatta con elementi del lessico popolare) con
uno straordinario belvedere sull’oceano: la grande finestra del soggiorno, la
gradinata e, soprattutto lo studiolo, una contaminazione fra la testa di un robots e
una capanna. Lì c’è solo la persona, con le sue scartoffie, e negli occhi, come un
bagnino sul suo trespolo, la vista dell’oceano, del cielo e della spiaggia deserta o
popolata (dove le persone, viste dall’alto, appartengono alla spiaggia).
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Francesco Dal Co, Kurt W. Forster, Hadley Soutter Arnold, Frank O. Gehry: Tutte le opere, Electa., Milano, 1998
• Mildred Friedman, Frank Gehry: The Houses, Rizzoli, New York, 2009
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.arcspace.com/calif/build/norton.htm
• http://www.archdaily.com/337607/ad-classic-norton-house-frank-gehry/
• http://www.bluffton.edu/~sullivanm/gehryca/norton.html
• http://www.corbisimages.com/stock-photo/rights-managed/RR016705/a-standalone-room-at-the-norton-house
• http://www.flickr.com/photos/markhogan/2454147914/in/photostream/
• http://leonardofinotti.com/projects/norton-house/image/20502-090224-003d
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Vi faccio notare
Eric Miralles. Parlamento di Scozia. Edimburgo. 1998-2004
Per il nuovo Parlamento di Scozia, Miralles progetta, come un anfratto nel muro,
delle nicchie a sbalzo con sedute e finestra. Rievocano le nicchie delle
architetture murarie medioevali, quando, di fianco alla finestra, negli spessi muri
esterni, venivano scavate due sedute. Ospitano le attese.
Non so quanto abbia giocato in questa scelta un desiderio di composizione di
facciata. Miralles aveva una fantasia esuberante e non sopportava (quasi mai) un
muro liscio. Certo è molto più interessante e ospitale lo spazio interno della
nicchia (aspettare in uno spazio deputato, guardando il paesaggio da una propria
finestrina, controllando al contempo il corridoio) piuttosto che la decorazione
barocca che ne risulta in facciata.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Eric Miralles + Benedetta Tagliabue. 1995 2000, El Croquis n° 100 – 101, Numero monografico
• In genere consultare la bibliografia del sito dello studio Miralles Tagliabue:
http://www.mirallestagliabue.com/project_b.asp?id=55#
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.mirallestagliabue.com/project.asp?id=55
• http://en.wikipedia.org/wiki/Scottish_Parliament_Building
• http://en.wikiarquitectura.com/index.php/Scottish_Parliament
• http://www.arcspace.com/features/enric-miralles-benedetta-tagliabue-embt/scottish-parliament/
• http://europaconcorsi.com/projects/134155-The-Scottish-Parliament
• http://www.mimoa.eu/projects/United%20Kingdom/Edinburgh/The%20Scottish%20Parliament
• http://www.archdaily.com/111869/ad-classics-the-scottish-parliament-enric-miralles/
• http://www.architectureweek.com/2005/1019/news_1-1.html
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Vi faccio notare
Louis Kahn. Exeter library. Exeter. New Hampshire, USA. 1967-72.
Dice Kahn: “Exeter iniziò con la periferia, dove è la luce. Ho sentito che la stanza
di lettura avrebbe dovuto essere dove una persona è sola, vicino ad una finestra,
ed ho sentito che avrebbe dovuto essere uno spazio di lettura privato, una specie
di luogo svelato nelle pieghe della costruzione. Ho realizzato lo spessore più
esterno dell’edificio come un anello di mattoni, indipendente dai libri. Ho realizzato
lo spessore più interno come un anello di calcestruzzo, dove sono raccolti i libri
lontano dalla luce. L’area centrale è il risultato di questi due anelli continui; è solo
l’entrata, dove i libri, attraverso le grandi aperture circolari, sono visibili tutto
intorno. Così si sente l’invito dei libri.”
Ogni nicchia, che ospita chi legge, collocata a fianco dello spazio collettivo in
penombra, ha la sua finestra sul mondo, in questo caso su un parco, e la luce
della finestra illumina il libro. Ognuno ha il suo posto, la sua luce, la sua vista, e
insieme, girando il capo, partecipa allo spazio della comunità di studiosi.
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Vi faccio notare
Louis Kahn. Exeter library. Exeter. New Hampshire, USA. 1967-72.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• R. Giurgola, J Mehta, Louis I Kahn , Zanichelli SA 8, 1981
• D.B. Bronwlee, D.G. De Long, Louis I. Kahn , Rizzoli, 1995
• G. Fiorese (a cura di), Biblioteche Architettura Città, Politecnico di Milano, 1999
• G.E. Wiggins, Louis I. Kahn: The Library at Phillips Exeter Academy, John Wiley & Sons, 1997
RIFERIMENTI INTERNET
• http://es.wikiarquitectura.com/index.php/Biblioteca_de_la_Phillips_Exeter_Academy
• http://www.edilone.it/opere/scheda/exeter-library_30.html
• http://www.flickriver.com/photos/atelier79033/sets/72157621749144401/
• http://www.archweb.it/dwg/arch_arredi_famosi/L_Kahn/biblioteca_phillips_exeter/biblioteca_phillips_exeter.htm
• http://www.archhis.com/bldg/?bI=16914
FILM
• Nathaniel Kahn, My Architect: viaggio di un figlio, film documentario su Louis Kahn, 2003
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Vi faccio notare
Tadao Ando. Case sull’oceano «4x4 House». Hyogo, periferia di Kobe.
Giappone. 2001-03
Nelle case 4x4 di Tadao Ando, case isolate a torre, la vista diventa, nel salire le
scale, una sequenza. Tutti i piani si affacciano sull’oceano. Ma ogni piano ha le
sue inquadrature e l’inquadratura è il carattere del piano. Col finale che è una
grande vetrata a tutta parete, col solaio a balzo verso l’oceano.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: Complete Works (1969-1994), Phaidon Press, London, 1997
• Masao Furuya, Tadao Ando: 1941, Taschen, Basic Architecture, Köln, 2006
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: 1995-2010, Prestel, New York and London, 2010
• Philip Jodidio, Tadao Ando: Complete Works 1975-2012, Taschen, 2012
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.scribd.com/doc/24285042/Tadao-Ando-4x4-House-Architectural-Analysis-Complete
• http://milimet.com/2010/01/4x4-house-by-tadao-ando.html
• http://en.wikiarquitectura.com/index.php/4x4_House
• http://www.architizer.com/en_us/projects/view/ando-4x4-house/18999/#.Uawz7UD0F8G
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
James Stirling. Casa dello studente. St. Andrews. Scozia. 1964-67
Il college di ST. Andrews è una corte aperta affacciata sul declivio della collina. Il
corpo centrale ospita gli spazi comuni, affacciati con vetrate sulla valle. Dal piano
terra del corpo centrale si diramano i corridoi che ospitano gli spostamenti
principali, per raggiungere le stanze, che sono anche spazio di sosta affacciato
sulla corte.
Nei bracci lunghi le camere “girano la testa verso il paesaggio. Così ogni studente
ha, nella vista, la sua parte di collina.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• James Stirling, Building and Projects. James Stirling Michael Wilford Associates , Introduction by Colin Rowe, Rizzoli
New York, 1984
• Amanda Reeser Lawrence, James Stirling: Revisionary Modernist, Yale University Press, London, 2013
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://en.wikipedia.org/wiki/James_Stirling_(architect)
• http://www.edinburgharchitecture.co.uk/james_stirling_standrews.htm
• http://www.scotlandsplaces.gov.uk/search_item/index.php?service=RCAHMS&id=93297&image_id=DP016513
• http://www.flickr.com/photos/spacelightorder/7850504916/in/photostream/
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Vi faccio notare
Louis Kahn. Salk Institute for Biological Studies. La Jolla. California. USA.
1959-66
Il progetto del Salk Institute a La Jolla è razionale. Due grandi capannoni
simmetrici liberi da pilastri ospitano i laboratori. Fra i capannoni una piastra, con
segni d’acqua, affacciata sull’oceano. Sui fronti esterni i capannoni si articolano in
corpi minori: uffici sulle testate ovest, con vista sull’oceano, spazi di servizio a est,
scale e ascensori a nord e sud. Sui fronti interni Kahn progetta due corpi che
ospitano piccoli uffici di ricerca, a scala umana, aggrappati a delle quinte teatrali,
con grandi luci e ombre, e piegati a guardare l’oceano.
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Louis Kahn. Salk Institute for Biological Studies. La Jolla. California. USA. 1959-66
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• D.B. Bronwlee, D.G. De Long, Louis I. Kahn, Rizzoli, 1995
• R. Giurgola, J Mehta, Louis I Kahn, Zanichelli SA 8, 1981
• Mateo Kries, Jochen Eisenbrand, Stanislaus von Moos (a cura di), Louis Kahn: The Power of Architecture, Vitra Design
Museum, Weil am Rhein, 2013
• Maria Bonaiti, Louis I. Kahn 1901-1974, Mondadori Electa, Milano, 2013
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.salk.edu/about/architecture.html
• http://figure-ground.com/salk/
• http://it.wikipedia.org/wiki/Salk_Institute_for_Biological_Studies
• http://www.archinfo.it/salk-institute-biological-studies/0,1254,53_ART_126749,00.html
• http://www.archdaily.com/61288/ad-classics-salk-institute-louis-kahn/
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Le Corbusier. Convento di Santa Maria de La Tourette. Éveux. L'Arbresle.
Francia. 1957-60
L’architettura del convento di la Tourette è esemplare, anche per il progetto delle
vedute.
Nella cella del monaco, spazio individuale a scala umana, si guarda il paesaggio
attraverso una finestra che occupa tutto il fronte, integrata con l’arredo per chi sta
seduto, a lavorare, meditare, guardare; il loggiato media fra interno ed esterno,
con l’ombra e con un parapetto che accoglie chi si appoggia.
Nel corridoio un taglio orizzontale, di luce e di paesaggio, entra negli occhi e
accompagna il cammino
Le sale comuni, di ordine gigante, si affacciano sul paesaggio della vallata con
una vetrata continua, scandita dal ritmo delle ombre create dai sottili setti in
calcestruzzo.
Verso corte la parete è scandita (come un quadro di Mondrian) da una partitura di
“righe”, quadrati e rettangoli, in proporzione aurea, opachi e trasparenti. Non è
una vista della natura; è la vista di una composizione (l’involucro della corte)
filtrata da un’altra composizione.
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Le Corbusier. Convento di Santa Maria de La Tourette. Éveux. L'Arbresle. Francia. 1957-60
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• W. Boesiger (a cura di) – Le Corbusier. Oevre complète 1957-1965 – Les Editions d’Architecture Zurich, 1965
RIFERIMENTI INTERNET
• http://www.fondationlecorbusier.fr/ Sito della Fondazione Le Corbusier, che pubblica una vasta documentazione di
architettura, scultura, pittura, design. In particolare il convento è pubblicato all’indirizzo:
http://www.fondationlecorbusier.fr/corbuweb/morpheus.aspx?sysId=13&IrisObjectId=4731&sysLanguage=frfr&itemPos=17&itemSort=fr-fr_sort_string1%20&itemCount=78&sysParentName=&sysParentId=64
• http://www.couventlatourette.com/
• http://www.edilone.it/Convent-Of-La-Tourette_opere_y_37.html
• http://www3.bk.tudelft.nl/scripts/architectuur/agram/fcard.asp?lookforthis=66&dir=corbu&pics=cb
• http://www.architectural-review.com/archive/1961-june-dominican-monastery-of-la-tourette-by-le-corbusier-eveux-surarbresle-france/8600790.article
• http://www.ocaiw.com/catalog/index.php?lang=en&catalog=arch&author=29#cat1
• http://www.diap.polimi.it/didattica/MorfoTipo/schede/denti/scheda1.pdf
50
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Tadao Ando. Chiesa della luce. Ibaraki, Osaka. Giappone. 1987-89
La vista come un taglio di luce. L’uso del taglio riappare nella Chiesa della Luce di
Tadao Ando. La croce astratta, nella sua perfezione geometrica, non rappresenta
il dramma della crocefissione, rappresenta l’illuminazione dell’anima (se vogliamo,
è la luce dello Spirito Santo). Luce e paesaggio che entrano nella camera oscura,
metafora dell’”illuminazione dello spirito”.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: Complete Works (1969-1994), Phaidon Press, London, 1997
• Masao Furuya, Tadao Ando: 1941, Taschen, Basic Architecture, Köln, 2006
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: 1995-2010, Prestel, New York and London, 2010
• Philip Jodidio, Tadao Ando: Complete Works 1975-2012, Taschen, 2012
• Philip Drew, Church on the water, church of the light : Tadao Ando, Phaidon, London, 1996
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.plinto.net/file.axd?file=2010%2F11%2FLuis+Barragan+e+Tadao+Ando++La+Cappella+di+Tlalplan+e+la+Chiesa+della+Luce.low.pdf
51
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Tadao Ando. Chiesa sull’acqua. Tomamu. Hokkaido. Giappone. 1985-88
Nella chiesa sull’acqua ci sono unione e separazione. Unione nella vista,
separazione col vetro, senza passaggi. L’altare (un tavolo in legno) non è
sull’asse della sala; è spostato a destra (per i fedeli), in disparte. Dietro l’altare, in
faccia ai fedeli, c’è una vetrata a tutta parete, affacciata su uno specchio d’acqua;
in mezzo all’acqua, in asse con la sala, una croce. È la croce nell’acqua che
governa la composizione, non l’altare. Il pavimento della chiesa e lo specchio
d’acqua, appena increspata dal vento, sono sullo stesso piano. La vetrata non ha
zoccolo e non ha spalle. La croce si specchia nel mezzo. Sospesa, come il
camminare sull’acqua di Gesù a Betsaida. Tutte le cose sono al loro posto, come
nella cultura giapponese.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: Complete Works (1969-1994), Phaidon Press, London, 1997
• Masao Furuya, Tadao Ando: 1941, Taschen, Basic Architecture, Köln, 2006
• Francesco Dal Co, Tadao Ando: 1995-2010, Prestel, New York and London, 2010
• Philip Jodidio, Tadao Ando: Complete Works 1975-2012, Taschen, 2012
• Philip Drew, Church on the water, church of the light : Tadao Ando, Phaidon, London, 1996
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• www.iuav.it/Ateneo1/...-/PresentazioneTADAO_Anna_Ranuzzi1.ppt
• http://architecturalmoleskine.blogspot.it/2011/09/tadao-ando-church-on-water.html
• http://www.archdaily.com/97455/ad-classics-church-on-the-water-tadao-ando/
• http://www.clarkart.edu/museum/content.cfm?ID=75
• http://architectuul.com/architecture/church-on-the-water
• http://en.wikiarquitectura.com/index.php/Church_on_the_Water
• http://www.flickr.com/photos/ellens_album/225901019/in/photostream/
52
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Steven Holl. Museo d’arte. Nanjing. Cina. 2003-13
Una grande vetrata alla fine di un tunnel, alla fine di un cammino con lo sguardo
sulle pareti. Vetrata senza cornici. Il tunnel è il percorso del museo, in penombra,
lo sguardo si concentra sulle opere; rapporto, a scala umana, fra visitatore e
opere. Poi, di colpo, ritorno alla realtà, luce abbagliante e vista del paesaggio
sconfinato: la campagna, il lago e il profilo della città dall’altra parte della baia.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Kenneth Frampton, Steven Holl architetto, Mondadori Electa, Documenti di architettura, Milano, 2002
• Valerio P. Mosco, Steven Holl, Motta Architettura, Milano, 2009
• Lambert M. Surhone, Mariam T. Tennoe, Susan F. Henssonow (a cura di), Nanjing 4Cube Museum of Contemporary
Art: Jiangsu, Steven Holl, Betascript Publishing, 2011
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.stevenholl.com/project-detail.php?type=museums&id=56&page=0
• http://www.archdaily.com/136551/nanjing-sifang-art-museum-steven-holl-architects/
• http://iwan.com/photo_CIPEA_Nanjing_China_Steven_Holl.php
• http://www.socialdesignmagazine.it/site/architettura/nanjing-sifang-art-museum-steven-holl-architects.html
• http://milimet.com/2011/05/nanjing-sifang-art-museum.html
53
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Richard Meier. Getty Center. Los Angeles. California. USA. 1985/97
Visitare un museo d’arte è un camminare e un fermarsi, per una serie di
appuntamenti con le opere.
Meier offre a questi spostamenti un intreccio di visioni: quelle delle opere d’arte,
inframmezzate dalla vista del paesaggio interno e, al di là dell’involucro
trasparente, del paesaggio esterno, quello confinato della corte del museo e
quello sconfinato della collina, fino all’oceano.
Il paesaggio interno occupa uno spazio di ordine gigante, su cui si affacciano
corridoi, ballatoi, con i loro belvedere, e sale.
Il paesaggio esterno appare come cielo, dai lucernai o come collina o piazza,
dalla pareti trasparenti.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• M. Brawne, The Getty Center. Richard Meier & Partners, Phaidon, 1998
• K.Frampton e J. Rykwert, Richard Meier Architect. 1985/1991, Rizzoli international, 1991
RIFERIMENTI INTERNET
http://www.richardmeier.com/
http://www.richardmeier.com/www/#/projects/architecture/icons/1/92/0/
Google heart . È attiva la funzione «street view» per la visita della piazza interna del museo.
http://www.bluffton.edu/~sullivanm/meiergetty/gettyindex.html
http://academic.reed.edu/getty/
http://en.wikipedia.org/wiki/Getty_Center
54
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Renzo Piano. Studio. Genova. 1989-91
Terrazzamenti sulla collina. Lo studio di Renzo Piano a Genova è come una serra.
Si sta su piani appoggiati al suolo, con negli occhi il cielo, il mare, la campagna
(inquadrati dalle strutture in legno) e gli altri terrazzi dello studio, che si
mescolano, senza soluzione di continuità col paesaggio esterno, quasi senza
quinte.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Vittorio Magnago Lampugnani, Renzo Piano, Progetti e Architetture 1987-1994, Electa, Milano, 1994
• In genere consultare la bibliografia del sito della Fondazione Renzo Piano
http://www.fondazionerenzopiano.org/a/38/pubblicazioni/69/bibliografia/
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.fondazionerenzopiano.org/project/76/renzo-piano-building-worshop/images/
• http://rpbw.com/
55
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Adalberto Libera. Casa Malaparte. Capri. 1938–42
Casa Malaparte a Capri, di Libera e Malaparte. Come un conchiglia fissata alla
roccia. Si sale con una gradinata sul tetto; una quinta accoglie chi guarda il mare
infinito. Seduti sui gradini della scalinata si vedono le rocce della costa e i
faraglioni. La copertura appartiene all’infinito del mare. L’interno appartiene alla
costa. Il grande soggiorno e le stanze hanno grandi finestre, che inquadrano, in
diverso modo i faraglioni. Nessuna finestra a tutta parete. Solo inquadrature. Solo
una finestra dello studio guarda il mare aperto.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• V. Savi, J. Bostik, Orfica, surrealistica: Casa Malaparte a Capri e Adalberto Libera, in: «Lotus International» n. 60, 1989,
pp. 6-31.
• Giallo Libera-Malaparte, in: «L'Architettura, cronache e storia» n. 443, 9/1992, pp. 594-595.
• Nicoletta Setola, Casa Malaparte: il cantiere, le tecnologie, i materiali, in "Costruire in laterizio" n. 124, luglio-agosto
2008.
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://been-seen.com/travel-blog/movie-atlas/le-mepris-contempt
• http://www.youtube.com/watch?v=H-SYpoLrVwI
• http://www.mr-erno.com/2012_01_01_archive.html
• http://drusilia.blogspot.it/2011/02/adalberto-libera.html
• http://www.arch.unige.it/did/l2/architettura/quarto0607/labrestauroa/galleria/malaparte.pdf
56
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Frank Lloyd Wright. Fallingwater (Casa Kaufmann). Bear Run. Pennsylvania.
USA. 1935-39
La «casa sulla cascata» è architettura che si mescola, con analogie, alla natura
del luogo. Su una figura centrale, verticale, in pietra, come le rocce su cui la casa
si appoggia, si aggrappano dei vassoi, a sbalzo sul bosco e sulla cascata del
torrente. L’involucro è trattato con partizione orizzontale e finestre a nastro e,
come faceva spesso Wright, con figure aperte (L o U) di muratura o di vetro
(serramento). Con questa tecnica la visione non era mai «inscatolata»; lo sguardo
corre sul paesaggio esterno senza soluzione di continuità.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Bruno Zevi, Edgar Kaufmann jr., La casa sulla cascata di F. Ll. Wright, Etas,
• Milano, 1962.
• Paul Rudolph, Frank Lloyd Wright: Kaufmann House Fallingwater, Bear Run,
• Pennsylvania, 1936, «GA», n. 2, 1970.
• Donald Hoffmann, Frank Lloyd Wright’s Fallingwater: the House and its History, Dover Publications, New York, 1978.
• Edgar jr Kaufmann, Frank Lloyd Wright. Casa sulla cascata, Universale di architettura, Marsilio, 1997
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.fallingwater.org/assets/Site%20Plan%20and%20Floor%20Plans.pdf
• http://www.archweb.it/dwg/arch_arredi_famosi/F_L_Wright/Fallingwater/scheda_fallingwater.pdf
• http://it.wikipedia.org/wiki/Casa_sulla_cascata
• http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Fallingwater?uselang=it
57
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009
È il museo dello scrittore Knut Hamsun, che visse alcuni anni ad Hamarøy. È una
torre, con rivestimento in legno nero, come le chiese norvegesi, che sovrasta il
villaggio e si misura col paesaggio del fiordo.
Lo spazio interno è organizzato lungo un percorso che attraversa sale, anche
soppalcate, e prosegue con scale, non allineate, che collegano i piani.
Ogni tanto il percorso appare all’esterno, o perché la scala esce a sbalzo, o
perché sbuca in belvedere, affacciati all’esterno, sospesi nel vuoto.
Nella visione del visitatore si mescolano i documenti del museo con le vedute del
paesaggio, che è anche il paesaggio dello scrittore e delle sue storie.
La copertura è un tetto giardino con vista, schermata da un paravento di canne
verticali semitraspatente, come fossero i capelli a spazzola del “gigante” torre.
58
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Steven Holl. Hamarøy Knut Hamsun Center. Norvegia. 1994-2009
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Kenneth Frampton, Steven Holl architetto, Mondadori Electa, Documenti di architettura, Milano, 2002
• Valerio P. Mosco, Steven Holl, Motta Architettura, Milano, 2009
• Steven Holl, Parallax. Architettura e percezione, Postmedia Books, Milano, 2005.
• Erik Fenstad Langalen (a cura di), Hamsun Holl Hamaroy, Lars Muller Publisher, Zürich, 2010
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.stevenholl.com/project-detail.php?type=museums&id=39
• http://www.positive-magazine.com/architecture/steven-holl-knut-hamsun-center-in-hamar%C3%B8y-norway/
• http://www.dezeen.com/2009/08/10/knut-hamsun-center-by-steven-holl-architects-more-images/
• http://www.architectural-review.com/knut-hamsun-centre-by-steven-holl-architects-presteid-hamary-islandnorway/8600872.article
• http://europaconcorsi.com/authors/8943-Steven-Holl-Architects
• http://www.youtube.com/watch?v=MDJIiUHObgw
• http://www.youtube.com/watch?v=8KHnUkO3tSs
59
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Reiulf Ramstad Architects. Trollstigen National Tourist Route Project.
Norvegia. 2004-12
Un percorso che ospita la visita a un paesaggio dei fiordi norvegesi, con
foresteria, ristorante e soprattutto un sentiero attrezzato. Camminare e guardare il
paesaggio, belvedere a sbalzo sulla profonda valle, anche sopra le nubi.
I parapetti del sentiero e dei belvedere sono in corten o, quando serve per creare
e vincere l’ansia del vuoto, in vetro; di tanto in tanto si elevano inserti massicci in
c.a. a vista lavato non lisciato (quasi col colore e colla grana della roccia); in c.a. a
vista anche gradini e pavimenti, inframmezzati ogni tanto da lastre di corten.
Tutto con la durezza di linee spezzate, oblique, niente curve, pochi angoli retti ,
per non addolcire o ordinare troppo la natura.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Boris Brorman Jensen (a cura di), Reiulf Ramstad, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern, Deutschland, 2012
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.reiulframstadarkitekter.no/projects.asp?menu=projects&category=landscape&submenu=&IDwork=79&page=1
&IDimage=1182
• http://thisispaper.com/RRA-Reiulf-Ramstad-Architects-Trollstigen-National-Tourist-Route
• http://europaconcorsi.com/projects/1731-Trollstigen-National-Tourist-Route-Project
• http://www.archilovers.com/p37500/Trollstigen---National-Tourist-Route
• http://www.archdaily.com/32441/national-tourist-route-trollstigen-rra/
• http://www.dezeen.com/2012/07/07/trollstigen-by-reiulf-ramstad-architects/
60
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Renzo Piano. The Shard. Londra. 2000-12
The Shard (La Scheggia) è il grattacielo più alto di Londra. Il belvedere, agli ultimi
piani è già meta turistica. Ci si affaccia sul vuoto protetti da serramenti con grandi
vetrate e profili in ferro. Quella vista è offerta, un po’ sotto, anche a chi ci lavora.
Lo sguardo dall’alto in basso è sempre nuovo e sempre ambito.
Anche se non è l’argomento di questa lezione, poi certe cose vanno dette.
La scheggia è conficcata sulla sponda sud del Tamigi, dall’altra parte della City.
Quell’assottigliarsi verso il cielo, l’involucro in fogli di vetro, mai chiusi sugli angoli,
il suo color di nube, per la natura del vetro usato e per riflesso, fanno già
appartenere la Scheggia al paesaggio naturale di Londra, più del "cetrioloʺ (The
Gherkin, 30 St Mary Axe, progettato da Norman Foster), e del Walkie-Talkie di
vetro verde (20 Fenchurch Street, progettato da Rafael Viñoly), che entrano nelle
vedute in modo più prepotente e modaiolo.
61
62
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Renzo Piano. The Shard. Londra.
The Gherkin, 30 St Mary Axe
Walkie-Talkie, 20 Fenchurch Street
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Renzo Piano, The Shard: London Bridge Tower, Fondazione Renzo Piano, Genova, 2013
• Kenneth Powell, The Shard: The Official Guidebook, Thames and Hudson Ltd, London, 2013
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://rpbw.com/
• http://the-shard.com/
• http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=tlMWXksAIHk
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Steven Holl. Dipartimento di filosofia. Università di New York, 2004-07
È un edificio del 1890, destinato ad ospitare commercio e uffici. Aveva già le sue
grandi vetrate sulle vie. Holl usa lo spazio, in testata, con l’affaccio più libero per
ospitare gli spazi comuni: atrio corridoi e scale; le scale soprattutto, con uno
scheletro irregolare, semitrasparente, un fantasma gioioso in pizzo traforato di
lamiera bianca, con vista cielo, in alto, e con viste di tanto in tanto, mentre scendo
o salgo, sulla piazza e sugli altri spazi interni.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Kenneth Frampton, Steven Holl architetto, Mondadori Electa, Documenti di architettura, Milano, 2002
• Valerio P. Mosco, Steven Holl, Motta Architettura, Milano, 2009
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.stevenholl.com/project-detail.php?type=educational&id=21&page=0
• http://www.arthitectural.com/steven-holl-architects-nyu-department-of-philosophy/
• http://www.dezeen.com/2007/10/05/nyu-department-of-philosophy-by-steven-holl-architects/
• http://europaconcorsi.com/projects/16695-New-York-University-nyu-Department-Of-Philosophy
63
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Rafael Moneo. Centro civico. Murcia. Spagna. 1991-98
Le Corbusier: I cinque punti di un’architettura nuova. ….La facciata libera
ʺI pilastri arretrati dalle facciate all’interno della casa. Il solaio prosegue a sbalzo.
Le facciate non sono più che delle membrane leggere di muri isolanti o di finestre.
La facciata è libera; le finestre, senza essere interrotte, possono correre da un
bordo all’altro della facciataʺ
Moneo reinterpreta in modo (quasi) nuovo questo principio nel loggiato del
municipio di Murcia. I pilastri del loggiato si moltiplicano e scorrono liberamente in
facciata, fra un solaio e l’altro, senza allineamenti verticali. Questa libertà crea in
facciata ritmi di ombra e luce. In modo analogo, con setti sottili invece che con
pilastri massicci, l’aveva già fatto Le Corbusier nel convento di La Tourette. Per
chi sta nei loggiati questa libertà crea penombre, diverse inquadrature delle viste,
un mutevole intravedere il paesaggio, un’alternanza fra lo star nascosto e il
mostrarsi. L’esempio di Moneo sarà seguito da molti architetti.
64
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Rafael Moneo. Centro civico. Murcia. Spagna. 1991-98
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• El Croquis (Dicembre 2005), Rafael Moneo, 1967-2004, Numero monografico.
• Marco Casamonti (a cura di), Rafael Moneo, Motta Architettura, Minimum vol. 17, La Biblioteca di RepubblicaL'Espresso, Milano, 2008
• Rafael Moneo, Rafael Moneo: sede municipale a Murcia: Spagna 1991-1998, Il Prato, Anfione e Zeto, vol. 15, Saonara
(Padova), 2003
• Rafael Moneo, The Freedom of the Architect, A. Alfred Taubman College of Architecture + Urban Planning, University of
Michigan, 2002
• Rafael Moneo, Rafael Moneo: Remarks on 21 Works, The Monacelli Press, New York, 2010
• Rafael Moneo (a cura di C. Díez Medina e O. S. Pierini), L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura,
Marinotti, Pensiero dell'architettura, Milano, 2012
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://designspeculum.com/POD/moneo%20&%20loos.pdf
• http://people.seas.harvard.edu/~jones/lab_arch/moneo/murcia/church.html
• http://www.galinsky.com/buildings/murciacityhall/
65
66
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA. Zollverein School for
Management and Design. Essen. Germania. 2004-06
È un cubo di 35 m di lato, con involucro portante, a pianta libera con l’unico
vincolo dei blocchi scale e ascensori, interni al cubo e delimitati da pareti portanti.
Le pareti perimetrali in c.a. sono traforate con un ritmo irregolare di finestre
quadrate da cui entrano, nella vista degli utenti, molteplici inquadrature del
paesaggio esterno.
Il paesaggio esterno è duro: strade, ferrovia, industrie e il bordo dei quartieri di
periferia; poi su un lato, spesso fotografato, un bosco. In alto le coperture degli
ultimi due piani (uno con patii, l’altro a terrazza) lasciano passare la vista del cielo.
Visto da fuori è un monumento alla ragione astratta, popolato di omini che si
affacciano a grandi finestre. Le vedute dall’interno inquadrano un rimescolamento
di muri, fabbriche, strade, cielo, case, con una certa crudezza, senza infingimenti
(questa è la realtà della periferia).
Convento di
La Tourette
Chiesa di
Ronchamp
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Kazuyo Sejima+Ryue Nishizaw /SANAA. Zollverein School for Management and Design. Essen. Germania. 2004-06
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Yuko Hasegawa, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA, Electa, Documenti di Architettura, Milano, 2005
• Kristin Feireiss (a cura di), Sanaa: Kazuyo Sejima and Ryue Nishizawa, Zollverein School of Management and Design,
Essen, Germany, Prestel Publishing, New York and London, 2006
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://europaconcorsi.com/projects/227584-Zollverein-School-of-Management-and-Design
• http://www.archdaily.com/54212/zollverein-school-of-management-and-design-sanaa/
• http://www.slideshare.net/kappa2007/zollverein-school-essen-germany
67
68
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Kengo Kuma. Bamboo House. Beijing. Cina. 2000-02
È un piccolo albergo, vicino alla Grande Muraglia Cinese, isolato e incastrato nel
paesaggio.
Kengo Kuma tratta l’involucro con la tecnica del rivestimento uniforme di pareti
opache e trasparenti (gli scuri sono trattati come il rivestimento del muri). Il
rivestimento è in bamboo. Dello stesso materiale sono fatti i controsoffitti e le
pareti semitrasparenti.
Per la vista dall’esterno l’albergo è un volume apparentato alla natura. Nelle
vedute interne questa tecnica da il meglio di sé a chi guarda il soggiorno aperto
dal corridoio (lì viene scattata la maggior parte delle foto): appare la collina
incorniciata da una doppia quinta semitrasparente di canne.
camera da letto
soggiorno aperto
soggiorno
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Kengo Kuma. Bamboo House. Beijing. Cina. 2000-02
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Marco Casamonti (a cura di), Kengo Kuma, Motta Architettura, Milano, 2007
• Kenneth Frampton, Kengo Kuma: Complete Works, Thames and Hudson Ltd; London, Reprint edition, 2013
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://been-seen.com/travel-blog/movie-atlas/le-mepris-contempt
• http://www.youtube.com/watch?v=H-SYpoLrVwI
• http://www.mr-erno.com/2012_01_01_archive.html
• http://drusilia.blogspot.it/2011/02/adalberto-libera.html
• http://www.arch.unige.it/did/l2/architettura/quarto0607/labrestauroa/galleria/malaparte.pdf
69
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Fernand Pouillon. Piazza delle duecento colonne. Algeri. 1955-57
In mezzo alla piazza delle duecento colonne, sul lato lungo, all’improvviso fra due
pilastri scompare l’edificio e appare il Mediterraneo. Non si vede prima, di scorcio,
perché i pilastri sono spessi e l’intercolumnio è stretto. Il mare sta in mezzo a tre
portali, poi, continuando il cammino, nello sguardo resta, di nuovo, solo la piazza.
Si confrontano due ordini giganti, quello delle colonne (pilastri con la loro trave) e
quello del mare. Scompare, per un attimo, l’ordine disordine delle cose umane,
quello delle case in fondo al portico; resta la folla come misura della scala umana.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Fernand Pouillon, Mémoires d’un architecte. Edition du Seuil. Paris. 1968
• Bernard Felx Dubor, Fernand Pouillon,. Architetto delle 200 colonne, Electa, Milano, 1987.
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.fernandpouillon.com/index.html
• http://www.architetturadipietra.it/wp/?p=3503
• http://www.jeanlucmichel.com/Fernand_Pouillon/Les_constructions_de_Fernand_Pouillon.html
• http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=431
70
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Ludwig Mies van der Rohe. Padiglione. Barcellona. 1929
ʺNella pianta di questa casa ho abbandonato il principio, finora adottato, della
chiusura dello spazio e, al posto di una serie di singoli locali, ho cercato di
ottenere una sequenza di effetti spaziali. Qui il muro perde il suo carattere di
chiusura e serve solo ad articolare l’organismo della casa.ʺ (Mies van der Rohe,
1924).
Nel Padiglione di Barcellona, del ‘29, lo spazio esterno e lo spazio interno si
mescolano, sono delimitati dalle stesse parti di recinto, sono attraversati dagli
stessi muri in foglio, sono coperti, quando coperti, dalle stesse solette. Le solette
si appoggiano sui muri, ma mai di spigolo.
Nella visione, spazio interno e spazio esterno sono tutt’uno, cambia solo la
copertura, a volte una soletta bianca, a volte il cielo.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Werner Blaser, Mies van der Rhoe, Artemis Verlag und Verlag für Architektur, Zurich und Stuggart, 1965
• Ludwig Hilberseimer (a cura, con saggio introduttivo: Le forme e il tempo, di A. Monestiroli), Mies van der Rohe, Clup,
Milano, 1984, riedito da Città Studi, Collana: Architettura e città, Milano, 2001.
• Carlos Martì Aris, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano, 1990. L’analisi delle architetture di Mies
van der Rohe è contenuta nel capitolo La nozione di tipo nell’architettura moderna, § Mies in chiave tipologica.
• Peter Carter, Mies van der Rohe at work, Phaidon, London, 1974 (ristampa 1999; edizione italiana 2006)
RIFERIMENTI INTERNET
• http://it.wikipedia.org/wiki/Padiglione_di_Barcellona
• http://www.moma.org/collection/object.php?object_id=87528
• http://www.archdaily.com/109135/ad-classics-barcelona-pavilion-mies-van-der-rohe/
• http://www.greatbuildings.com/buildings/Barcelona_Pavilion.html
• http://stylos.altervista.org/mies.html (con dettagli in Dwg free)
71
CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Kendall County.
Illinois. USA. 1945-51
È una casa “in punta di piedi”, per non disturbare il bosco. La soletta del piano
terreno è sollevata a 1,5 m. dal suolo, così come la piattaforma - pianerottolo e le
pedate dei gradini (niente alzate). Gli otto pilastri (HE) sono esterni all’involucro
(non sono interrotti dalle solette), lasciano liberi gli angoli, e con le solette
incorniciano le vedute; dall’interno verso il bosco e dal bosco verso la casa e i
suoi diversi ambienti. Mies utilizza, come in diversi edifici pubblici successivi, il
tipo della «sala» a campata unica, senza pilatri interni.
Il paesaggio esterno “sta” sempre all’interno, negli occhi di chi sta in casa, senza
soluzione di continuità.
E la casa, quando le tende sono aperte, svela a chi sta fuori i suoi segreti (il
nocciolo delle pareti attrezzate; il tavolo e le sedie del pranzo, che galleggiano nel
paesaggio), mentre lo sguardo l’attraversa, e lo sfondo è di nuovo il bosco.
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Ludwig Mies van der Rohe. Farnsworth House. Plano. Kendall County. Illinois. USA. 1945-51
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Werner Blaser, Mies van der Rhoe, Artemis Verlag und Verlag für Architektur, Zurich und Stuggart, 1965
• Ludwig Hilberseimer (a cura, con saggio introduttivo: Le forme e il tempo, di A. Monestiroli), Mies van der Rohe, Clup,
Milano, 1984, riedito da Città Studi, Collana: Architettura e città, Milano, 2001.
• Carlos Martì Aris, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Clup, Milano, 1990. L’analisi delle architetture di Mies
van der Rohe è contenuta nel capitolo La nozione di tipo nell’architettura moderna, § Mies in chiave tipologica.
RIFERIMENTI INTERNET
• http://www.columbia.edu/cu/gsapp/BT/GATEWAY/FARNSWTH/farnswth.html
• http://www.farnsworthhouse.org/index.htm
• http://arquict.wordpress.com/2007/11/08/el-ser-humano-viviendo-en-plena-naturaleza-casa-farnsworth/
• http://it.wikipedia.org/wiki/Casa_Farnsworth
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Andrea Palladio. La Rotonda. Vicenza (Riviera Berica). 1566-91
Ne «I quattro libri dell’architettura» Palladio descrive così il progetto, con quella
simmetria centrale, introversa ed estroversa,:
«Il sito è degli ameni e dilettevoli che si possano ritrovare: perché è sopra un
monticello di ascesa facilissima, ed è da una parte bagnato dal Bacchiglione
fiume navigabile, e dall’altra è circondato da altri amenissimi colli, che rendono
l’aspetto di un molto grande teatro, e sono tutti coltivati, e abondanti di frutti
eccellentissimi, e di buonissime viti. Onde perché gode da ogni parte di bellissime
viste, delle quali alcune sono terminate, alcune più lontane, e altre che terminano
con l’Orizonte; vi sono state fatte le logge in tutte e quattro le facce: sotto il piano
delle quali, e della sala, sono le stanze per la comodità e uso della famiglia..….»
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Andrea Palladio, I quattro libri dell'architettura, facsimile dell'edizione prima (1570) con una nota illustrativa a cura di O.
Cabiati, Hoepli, Milano, 1990.
• Rudolf Wittkover. Principi architettonici nell’età dell’umanesimo, Einaudi, Torino, 1964.
RIFERIMENTI INTERNET
• I quattro libri dell’architettura - E book gratis:
• http://www.liberliber.it/mediateca/libri/p/palladio/i_quattro_libri_dell_architettura/pdf/palladio_i_quattro_libri_dell_a.pdf
• http://books.google.it/books?id=_tNfgt6ZtpcC&hl=it&source=gbs_similarbooks
• http://books.google.it/books?id=SB3qAAAAMAAJ&hl=it&source=gbs_similarbooks
• http://books.google.it/books?id=vQpQAAAAcAAJ&hl=it&source=gbs_similarbooks
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Emilio Ambasz. Casa retiro espiritual . Siviglia. 1975
La Casa de Retiro Espiritual è come un monumento alla percezione.
Il progetto è la deformazione di una corte sivigliana tradizionale, in due direzioni
estreme ed opposte: la discesa nelle caverne e l’ascesa al cielo.
Metà edificio, la metà abitata, è ipogea: un corpo di fabbrica piegato ad angolo
retto; su un lato un porticato regolare affacciato su una corte scavata nel terreno;
sull’altro lato pareti “grottesche” (curvilinee, irregolari, “come stare in una grotta”)
illuminate da strette feritoie scavate nel terreno. Il fronte su corte ha un po’ il ruolo
delle facciate dei monumenti scavati nella roccia (come a Petra). La vista è su
uno spazio confinato.
L’altra metà edificio è un alto muro di due lati, ortogonali, a chiudere la corte, un
po’ leopardiano (che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude). Una
gradinata, nella corte, si inerpica verso l’angolo, traforato, rivestito con un’edicola
in legno, da cui ci si affaccia sul paesaggio. Ma questo inerpicarsi non è niente, a
fronte dell’arrampicata su ripide scale senza parapetto, lungo i muri per
raggiungere, sui due lati, la sommità . Arrivati lì, si entra in un loggiato “sivigliano”
in legno; un belvedere da cui si controlla (finalmente) la vallata.
La difesa dell’introversione e l’estroversione come faticosa conquista del dominio
(visivo); fra poesia e psicanalisi (ossessione).
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CAMERA CON VISTA
Vi faccio notare
Emilio Ambasz. Casa Retiro Espiritual . Siviglia. 1975
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• F. Irace (con un saggio di P. Portoghesi), Emilio Ambasz. Una Arcadia Tecnologica, Skira, Milano, 2004
RIFERIMENTI INTERNET
• Google earth
• http://www.emilioambaszandassociates.com/
• http://www.emilioambaszandassociates.com/portfolio/portfolio.cfm?Pid=81
• http://www.bioarch.tv/architetti/emilio-ambasz.php
• http://www.archimagazine.com/aretiroespiritual.htm
• http://www.archdaily.com/tag/emilio-ambasz/
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