Erreà, con l`UISP per entrare nel tennis

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Erreà, con l`UISP per entrare nel tennis
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Tennis
Market
«Sorpresa! L’Italia
ora è un ottimo
cliente online»
WAREHOUSE
Al centro
di tutto c’è
il comfort
ARTENGO
LA RIVISTA DEL TENNIS DA ACQUISTARE
Numero 02/2015, bimestrale, gratuito
Spedizione per e-mail - Maggio 2015
Nato per lo sport.
Come rigenerarsi
in ogni situazione
POLASE
Tutte “smart”
con il Sensor Sony
Erreà, con l’UISP
per entrare nel tennis
Accanto ai colossi del settore,
sono sempre più numerose
le “firme” dell’abbigliamento
tennistico. Vediamo le loro proposte
T-Show
cover maggio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 18:21 Pagina 3
Sommario
Sommario
Studio Meloccaro
Cinguettii-1
Cinguettii-2
Cinguettii-3
le rubriche
Scatti d’armonia.
Ray Giubilo racconta
il mestiere
di fotografo
del tennis
18/24
le aziende
professioni
3
5/7
47
61
77
Longines
9
Kia
10
Le Coq Sportif 10/11
Mouratouglu 10/11
Maui Jim
11
Australian
12
Sony
13
Tacchini
14
le news
Under Armour, sotto i campioni
Decathlon, cento di questi negozi
Artengo, un mondo soft
Artengo, intervista a Lorenzo Villa
Erreà, avanti con l’UISP
Dunlop, tennis a 360 gradi
Wilson. L’altra faccia di Mr Wilson
Babolat le fa di tutti i colori
Polase
al centro
dello
sport
gli integratori
88/93
40/45
34/36
38/41
42/44
49/55
56/59
62/64
66/69
Warehouse.
Intervista 72/75
Hydrogen.
Lo stile
78/81
Head.
Creatività 82/83
gli speciali
...e un grazie agli sponsor
Singapore Airlines 2; Lotto 4; Absolutely Free 8;
Australian 13; Sky 15; Tacchini 17; Neri industrie
alimentari 25; Acqua Uliveto 33; MP Broker 37;
Banca Generali 45; Soluzioni Arredamenti 46;
Dunlop 60; Toscosped 65; Olio Bardahl 70/71;
Federcon 76; Corsi di formazione istruttori
MTMCAItalia 84; Absolutely Free 86/87;
Eurosporting 94; Tc Treviso 95; NobiLed 96.
3
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C
Studio Meloccaro
«Devi prestarmi una felpa, dico all’amico Filippo, che fa
il tastierista del live-show di Fiorello. Mi porta nella
boutique del Circolo Due Ponti e mi ritrovo immerso
apita, a Roma, di
imbattersi in bei posti dove pra- in una spessa coltre di abbigliamento e calzature Joma.
ticare sport, il tennis in partico- Un gran bel marchio sportivo che non conoscevo,
lare. E prima o poi finisci per e che mi pare notevole per estetica e notevolissimo
scoprire il Due Ponti, perché ci per rapporto qualità/prezzo ... »
sono diciannove campi in terra
e perché il circolo è decisamente
tra i più belli della Capitale.
STEFANO MELOCCARO
La scoperta
di Joma
Possibile
sentirne
parlare
come luogo piuttosto
vippaiolo, e in effetti non è raro
scorgervi facce note di provenienza sport/spettacolo. Ma
tranquilli, qui bazzica solo gente
preda del sacro fuoco, e per
quanto famosi sono tutti “sweat
oriented”.
copo ultimo della presenza è sempre e comunque non andarsene senza
aver fatto una sana sudata. E da
queste parti le occasioni non
mancano: rettangoli di terra battuta a perdita d’occhio, cinque
palestre, tre piscine, due campi
da calciotto e uno di calcetto,
percorso running, saune, bagno
turco e idromassaggio. Alla bisogna c’è pure il centro di fisioterapia e quello estetico, basta
S
D
che non vi facciate
fare le sopracciglia
ad ali di gabbiano!
ice, ok, ma
come ci sei capitato? Facile:
frequentando i live show
di Fiorello nel famoso
baretto sulla Flaminia, sono
diventato amico del di lui fedele tastierista Filippo Merola.
Che oltre a essere musicista talentuoso (come tennista meno,
perde con me), gestisce il bar ristorante all’interno della struttura. A suon di musica, tennis,
cibo e casino con Rosario, familiarizzare è stato un attimo.
rbene, qualche tempo fa
passo a salutare il buon
Phil che al solito non resiste, e ci terrebbe tanto a pren-
O
dersi il suo salutare 61 62.
Ok, amico. Ma devi
prestarmi
una
felpa, perché fa
freschino.
Vieni con
me. Un attimo e
siamo
nella boutique del Due
Ponti, immersi
in una spessa
coltre di abbigliamento e
calzature
Joma. Logo,
sono
sincero, a me
quasi ignoto
fin lì. Prelevo il mio
giubbino
azzurro
taglia
M, lo indosso,
trionfo sul
campo, e rifletto...
5
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L
Studio Meloccaro
a passione del mio amico
musicista/tennista/ristoratore
mi ha rivelato un gran bel
marchio di abbigliamento sportivo,
che non conoscevo e che mi pare
notevole per finiture, estetica e rapporto qualità/ prezzo. A dimostrazione della vocazione acclarata che
hanno da queste parti per lo sport
vero, fatto di “sostanza”, il negozio
del Club non propone una marca di
quelle fighette per antonomasia, ma
una linea nuova, modaiola al punto
giusto e soprattutto stra-conveniente, che di questi tempi non guasta manco al Due Ponti.
a filosofia del brand è esattamente questa, come mi ha
poi confermato la chiacchierata con Mauro Conti,
direttore marketing di Joma Sport per l’Italia. Apprendo
che il marchio nasce in Spagna nel 1965, irrompe da noi
nel 2000, e che l’obiettivo è arrivare presto sul podio delle
vendite. A base di due ingredienti primari: ottima qualità
dei materiali e politica prezzi molto aggressiva. Tradotto,
cose belle che costano il giusto. Cioè meno della metà rispetto alle marche considerate top. Da noi nel 2014 hanno
fatto +80% di fatturato, mi pare un buon viatico.
on solo tennis, chiaro. È possibile scorgere una
grande “J”campeggiare anche su maglie di atletica, padel, basket, calcio a 5, volley, hockey e pallamano. Nel calcio sono stati dei grandi innovatori: le
prime scarpe rosse e bianche viste negli stadi se le sono
inventate proprio quelli di Joma. Che vanta, oltre Pirenei,
nomi tipo Butragueno, Pepe Reina e Morientes. Dalle nostre parti vestono Joma Fiorentina e Palermo, in serie A.
el tennis, il marchio spagnolo si fa notare soprattutto addosso a Marcel Granollers e al neo arrivato
in famiglia Alexander Dolgopolov, uno dei più riconoscibili e fantasiosi racchettari del circuito, dotato di
talento imprevedibile quanto (sovente) micidiale. Noi praticanti occasionali vantiamo esigenze e silhouette non proprio raffrontabili, ma il Signor Joma garantisce che i
testimonial indossano esattamente quel che è presente negli
scaffali dei negozi. In ogni caso, di frequente ri-sfodero la
Immagini.
Due scelte
di abbigliamento
Joma, indossato
sui courts
da Marcel
Granollers
e da Alexander
Dolgopolov.
Sotto, le scarpe
del marchio
spagnola, tutte
con tecnologia
“Pulsor”
L
N
N
6
felpa azzurra di quel
giorno contro Filippo.
Cui, qualche tempo
dopo, ho affiancato un
completo maglia antracite e pantaloncino nero,
della linea Pro. La t-shirt
è girocollo, spalla e manica camouflage grigionero, due righe sottili
rosse verticali sui
fianchi, fronte e
retro. Shorts a
mezza coscia,
come detta la
tendenza imperante del momento, il ritorno degli anni Ottanta. Tessuto tecnico traspirante (tipo Dry Fit, per intenderci) che qui si chiama Micro-Mesh, vestibilità slim senza
eccedere.
est superato in pieno: coordinato ben sagomato, pregevole al tatto, bello e funzionale. In particolare
assai figo il dettaglio mimetico sulle spalle, ormai
un classico del nostro tempo. E poi la tinta scura sfina, alzi
la mano chi non se ne avvantaggia almeno un po’.
vito di dilungarmi oltre, mi parlano molto bene
anche delle scarpe – in questo caso la tecnologia costruttiva si chiama Pulsor – ma non avendo toccato
con mano (anzi, plantare)
mi riservo il giudizio per
tempi a venire. Valutazione
che invece sintetizzo in “eccellente” per Joma, per il
Due Ponti e per il Bistrò
dell’ottimo Filippo. Ristoratore/ musicista di incomparabile qualità. Nota bene,
non ho detto tennista, sia
ben chiaro.
Eddai Phil, si scherza…
T
E
Tennis
Market
Bimestrale, gratuito, online
numero 02/2015
Editore Absolutely Free
via Roccaporena, 44
00191 Roma
p.i./c.f. 04216311003
telefono +39 06 3330041
fax +39 06 99337302
[email protected]
www.oktennis.it
Direttore
Daniele Azzolini Retali
Redazione testi
Jason D’Alessandro
Nicoletta Azzolini
Grafica
Absolutely Free
Direttore commerciale
Roberto Bartolozzi
Responsabile Marketing
Francesca Cicchitti
Hanno scritto su questo
numero del magazine:
Jason D’Alessandro
Stefano Meloccaro
Francesca Cicchitti
Nicoletta Azzolini
Roberto Bartolozzzi
Immagini fotografiche:
Gianni Ciaccia
Questo numero
è stato distribuito
a 11.790 e-mail
Prossima uscita:
15 luglio 2015
7
Tennis
News
News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 1
Le notizie dalle sedi delle aziende
Longines, doppio smash
er il sesto anno con- Nel momento più caldo
Il torneo Longines Future Tennis Aces si
secutivo, Longines del tennis in Europa,
svolge durante la prima settimana del Roinvita 16 promet- il marchio di orologi
tenti tennisti di età svizzero cala due aces: uno
inferiore ai 13 anni spot con Graf e Agassi ama dimostrare il proprio ta- bientato a Parigi
lento in una competi- e il Longines Future Tennis
zione degna dei più Ace, torneo riservato alle
grandi professionisti: il giovani promesse del
torneo Longines Future tennis che si svolgerà nei
Tennis Aces. Sul Champ giorni del Roland Garros
de Mars,
nel cuore
land Garros, di cui
di Parigi,
Longines è Partner e
i ragazzi
Official Timekeeper
si sfidedal 2007. In questa
ranno per
occasione Longines
aggiudipresenta un nuovo
carsi il
cronografo in acciaio,
primo
il Conquest Classic
posto
Moonphase,
che
nella fiospita un movimento
nale di sabato 30
meccanico a carica
maggio,
una
automatica. Il suo
borsa di studio
quadrante argenté presenta nove inannuale a coperdici applicati rivestiti con Super-Lutura delle spese
miNova®
che
contrastano
per le attrezzaelegantemente con l’indicazione
ture tennistiche
delle fasi lunari. Impermeabile fino
fino al compia 5 bar, è dotato di un fondello tramento del 16°
sparente attraverso il quale si può
compleanno, e
ammirare il suo movimento.
un orologio Longines. Tutti i giocatori proven- Per salutare la sua presenza al Roland Garros,
gono da paesi differenti (per l’Italia giocherà Longines ha varato un nuovo spot pubblicitario
il giovane messinese, classe 2003, Giorgio Ta- (che sarà lanciato durante le trasmissioni sul torbacco). La visita di Parigi per questi futuri cam- neo francese), realizzato in 3D e ambientato a
pioni inizierà il 26 e 27 maggio con l'Accademia Parigi, i cui protagonisti sono Steffi Graf e
Longines, un training camp che darà loro l'op- Andre Agassi, ambasciatori Longines nel
portunità di familiarizzare con il gioco sulla terra mondo, e un gruppo di bambini.
e di ricevere preziosi suggerimenti tecnici.
NICOLETTA AZZOLINI
P
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News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 3
Nadal e Kia,
altri cinque
anni insieme
ia Motors ha annunciato che Rafa
Nadal sarà per
altri cinque anni
ambasciatore della casa automobilistica
coreana. Il campione
spagnolo è ambassador
del brand globale Kia
dal 2006. La nuova collaborazione vedrà Rafa continuare ad apparire nelle
campagne pubblicitarie
di Kia attraverso tv,
stampa e social media, e
contribuirà a promuovere Kia prendendo
parte a manifestazioni
internazionali sponsorizzate Kia, tra cui gli
Australian Open. «Kia Motors è diventato
un brand leader e nel
corso degli anni ho visto
molti grandi cambiamenti e miglioramenti»,
ha dichiarato Rafa dopo
la firma del nuovo accordo. «È stato divertente lavorare con il
team nel corso degli ultimi nove anni e non
vedo l'ora di vedere cosa
riserva il futuro». Thomas Oh, Executive
Vice President di Kia
Motors Corporation, ha
aggiunto: «Rafa è il partner perfetto per Kia, ci
aiuta a elevare il marchio su scala mondiale.
Incarna vitalità e dinamismo, proprio le caratteristiche che cerchiamo
di includere in ogni modello del nostro marchio».
K
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Tennis
News
Le Coq Sportif, operazione eleganza
tmosfera creativa quest’anno
sui campi dei French Open con
Richard Gasquet e Alize Lim,
brand ambassadors Le Coq
Sportif e portavoce dello stile
francese. I loro outfit unici sono stati
concepiti come capi “maisons de
couture”. Alize Lim indosserà un
outfit dove creatività e modernità si
mixano con materiali innovativi e ad
alta tecnicità. Il playsuit è un tributo
alla Parigi degli anni Venti e all’heritage del brand sportivo francese.
A
Alize presta il suo occhio esperto e
la sua freschezza allo sviluppo della
capsule, affiancando i designers del
brand sia in fase di progettazione sia
nella selezione dei materiali.
Richard Gasquet celebrerà l’eleganza francese sulla terra battuta con
una polo total white con dettagli tricolori su colletto e maniche. Design
elegante e materiali high-tech, la
polo è realizzata in cotone piqué mixato con materiale tecnico traspirante che garantisce comfort ed
eleganza.
L’outfit di
Richard
Gasquet
sarà disponibile in
edizione limitata sull’e-boutique
lecoqsportif.com e nei negozi selezionati a
partire dall’11 maggio 2015.
NICOLETTA AZZOLINI
La prima pietra di Mou
Cerimonia di apertura dei lavori per la nuova
super accademia Mouratoglou, a Biot
ROBERTO BARTOLOZZI
a prima pietra è stata
posata, il resto verrà.
Presto però... Il futuro
Centro di Eccellenza
voluto a Biot, nelle
Alpi Marittime, da Patrizk
Mouratoglou e dalla sua
Mouratoglou Tennis
Academy ormai strafamosa, sarà pronto per
il 2016, con le sue
strutture all’avanguardia, «mai viste prima
in Europa» giura Patrick stesso, che comprendono fra l’altro un
hotel a quattro stelle.
Fondata nel 2014, la
Mouratoglou Tennis Academy si rinnova riunendo in
un’unica dimensione l'Accademia TETC fondata nel
1996 dal coach di Serena Williams, situata a Thiverval
L
Grignon, vicino Parigi, e la ISP, fondata
da Charles Auffray, con sede nel Sophia Country Club a Biot, adiacente ai
giardini dell'hotel che porta lo stesso
nome, un'istituzione
iconica e ormai famosa nella regione per
l’ospitalità.
Grazie alla sua posizione unica in Europa,
a due passi dalla Costa
Azzurra, ma in altura, l'Accademia garantisce condizioni climatiche eccezionali che sono particolarmente favorevoli alla pratica del tennis. Il progetto
rappresenta anche un forte vettore di attrazione per
la città di Biot. La posa della prima pietra segna
l'inizio dei lavori di costruzione delle infrastrutture
sportive. L'apertura dell'Accademia, è prevista per il
prossimo anno. Il progetto è sostenuto dal Gruppo Eren,
che investe nello sviluppo delle attività nel settore delle
risorse naturali, lo sport, il tempo libero e la cultura.
Maui Jim e Pennetta
cin cin con gli occhiali
Flavia Pennetta
Allo stand
Maui Jim, sotto
gli occhiali
scelti dalla
tennista azzurra
aui Jim, azienda leader del settore eyewear, preferita
dai migliori distributori ottici e atleti professionisti di
tutto il mondo per la tecnologia PolarizedPlus2® delle
sue lenti e per la protezione della vista, aggiunge alla
lista dei suoi Ambassador il nome di Flavia Pennetta,
affiancandolo a quelli di Martina Hingis, David Ferrer, Philipp Kohlschreiber e Benoît Paire.
Il brand ha ufficializzato l'accordo durante gli Internazionali
BNL d'Italia 2015. Flavia Pennetta, dieci titoli WTA in carriera, tra cui Indian Wells 2014 è considerata una tra le atlete
più interessanti nel panorama tennistico, per il suo naturale
stile di gioco e la schiettezza in campo.
«Nel corso dell'ultimo anno, abbiamo lavorato per ampliare il
nostro rapporto con i tennisti professionisti», ha dichiarato
Martijn Van Eerde, direttore marketing di Maui Jim per
l'Europa. «Flavia è una giocatrice fantastica e davvero divertente da guardare. Nel corso degli anni, molti giocatori, allenatori e giudici di linea hanno scoperto i vantaggi delle lenti
dei nostri occhiali da sole a tecnologia PolarizedPlus2® che
migliorano la loro vista in campo, durante il gioco».
«Sono entusiasta di collaborare con Maui Jim», ha detto Flavia, che ha scelto per sé il modello Kawika. «Ho scoperto il
brand pochi anni fa e sono diventata subito una loro fan! La
qualità delle lenti è semplicemente la migliore. Quello che mi
piace di Maui Jim è che hanno una vasta selezione di modelli
sportivi, perfetti per quando mi alleno, senza tralasciare il design».
• Per ulteriori informazioni visita il sito MauiJim.com
o vai su Facebook e Twitter alla pagina @OfficialMauiJim.
M
ROBERTO BARTOLOZZI
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Tennis
News
T - Shirt Donna
Polo Bimba Ball Boys
Maglione Uomo
Australian,
Internazionali
alla moda C
T - Shirt Uomo
ominciano gli Internazionali e
Australian si fa trovare pronta.
Ecco la nuova collezione per il
torneo 2015, nel quale l’azienda veste giudici e raccattapalle. Collezione in linea con il gusto e
la tradizione Australian, sponsor
tecnico anche delle squadre azzurre.
Polo Bimbo Ball Boys
T - Shirt Uomo
Felpa Uomo
Borsa Tennis
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Giacca Donna
da giudice
Tennis News segue a pagina 14
Polo piquet Uomo
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News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 7
Tennis
News
IL NUOVO SMART TENNIS SENSOR SONY
a cura di
ROBERTO BARTOLOZZI
E tutte le racchette
divennero “smart”
he tutte le racchette diventino “smart”, intelligenti. Detto, e fatto. Grazie allo Smart
Tennis Sensor SSE-TN1W proposto da
Sony. Lo collegate allo smartphone o al
tablet e potrete analizzare, rivedere, condividere e confrontare i vostri progressi sul
campo da tennis.
Sony ha collaborato con Wilson, Head, Prince
e Yonex, per garantire la perfetta compatibilità
del suo sensore intelligente con le loro racchette. Grazie alle tecnologie di rilevamento e
alla neosviluppata meccanica di analisi delle vibrazioni, esaminare le prestazioni sul campo
non è mai stato così facile. Dopo aver caricato
il sensore, è sufficiente rimuovere dall’impugnatura della racchetta il tappo su cui è apposto
il logo, applicare l’anello di fissaggio sul manico e introdurre il sensore nell’anello. A questo
punto, si accende il sensore e si inizia a giocare:
il dispositivo comincia a registrare il numero di
colpi, il punto di impatto della palla, il tipo di
swing, la velocità dello swing, la velocità della
palla e lo spin della palla.
Completamente carico, il sensore SSE-TN1W
dura 180 minuti (il tempo di un’intera partita),
i dati possono essere rivisti in tempo reale o alla
fine del match. È sufficiente
collegare in wireless il sensore
a uno smartphone o a un tablet
per trasferire i dati registrati e
accedervi tramite l’app Smart
Tennis Sensor, scaricabile gratuitamente da Google Play /
App Store. L’app può registrare scambi e contemporaneamente visualizzare video
registrati e metriche dei colpi
per associare i dati a una spe-
C
14
cifica fase di gioco
o sessione di allenamento. L’app
Smart Tennis
Sensor
per-
mette di rivedere i dati
registrati in molti modi.
Analizza le panoramiche di gioco, studia i dati
storici e correnti e fissa obiettivi per monitorare
i vostri progressi nel tempo. Secondo Marc DiPizzo, responsabile vendite e marketing per
l’Europa, «lo Smart Tennis Sensor Sony è semplice da impostare. Un dispositivo che non
comporta disagio né distrazioni, tale che il giocatore possa concentrarsi sull’aspetto più importante: la partita. Dopo aver finito di
giocare, i dati registrati e la relativa analisi
consentono di migliorare la tecnica».
Anche se si cambia racchetta,
il sensore può essere facilmente trasferito, con tutti i dati
registrati, su qualsiasi altro
modello di racchetta compatibile. Inoltre è approvato dalla
ITF per le competizioni.
Tennis News segue a pagina 16
• Lo Smart Tennis Sensor Sony
è distribuito dai rivenditori Wilson
http://www.wilson.com/en-us
/international
http://www.sony.it/electronics/
smart-tennis-sensors/sse-tn1w
News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 9
Tennis
News
Tacchini porta l’estate
al Roland Garros
Si chiama “Tennis VIBE” ed è la nuova collezione che
l’azienda italiana ha preparato per i French Open
di quest’anno. Ingredienti: colori solari e alta tecnologia
n occasione dell’edizione 2015 del Roland
Garros, Sergio Tacchini lancia la sua nuova
collezione tennis pro, la Tennis VIBE. L’ufficio stile del brand si è ispirato per questa
linea tecnica ai colori forti e solari dell’estate, utilizzando l’Ocean Blue, il giallo e il Berry Red, e all’iconico
doppio bandone della
Young Line che è stato
completamente rivisitato
con motivi pixelati che
trasformano un elemento
grafico degli anni ’80 in
un inserto grafico attualizzato e moderno.
La polo è in tessuto tecnico interlock quick dry
ad asciugatura rapida che
favorisce l’immediata
evaporazione del sudore per una sensazione
ottimale di sempre asciutto. Il colletto è engineered, ovvero disegnato e realizzato con lavorazioni diverse della costina per maggior
leggerezza e traspirabilità, offrendo un comfort decisamente maggiore rispetto al normale
collo a costina. La manica è modello raglan
con inserto grafico su spalla ripreso da una
polo dell’archivio aziendale degli anni ‘80. Inserti monoblocco in mesh sono stati inseriti
lungo tutto il fianco della polo per garantire
fluidità nei movimenti, traspirabilità e una vestibilità elegante che mette in risalto la figura
atletica del giocatore.
Il pantaloncino è in tessuto tecnico mechanical
stretch quick dry, quindi con un effetto elasticizzato che non è dato dalla presenza di fibre
elasticizzate, ma dalla particolare lavorazione
I
16
della trama del
tessuto stesso.
Un effetto di
grande morbidezza del capo
è dato dal tes-
suto soft touch, per il comfort di chi indossa il capo,
leggero e impalpabile. Inserti in mesh sono presenti sia
nell’interno gamba che sull'esterno, dove una
fascia in rete profila tutto il pantaloncino da
gamba a gamba passando sul dorso, lasciando
così più libera la muscolatura per una maggiore elasticità e la massima performance del
capo. La grafica dello short è un gioco di pixel
bianco su bianco che come un'onda sonora irradia dal logo del brand verso l'esterno.
La tuta che completa la linea è in tessuto tecnico mechanical stretch quick dry con collo lavorato e inserti grafici su spalle come per la
polo. La giacca è bianca in contrasto colore
con il pantalone blu navy. La morbidezza del
capo è garantita dal trattamento soft touch.
Cappellino, bandana, polsini e calzini completano la linea in vendita sull’online store
www.sergiotacchini.com a partire dall’11
maggio 2015.
ROBERTO BARTOLOZZI
Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 1
intervista
a cura di
FRANCESCA
CICCHITTI
18
R
PROFESSIONISTI. Un fotografo del tennis alle prese con
le più imprevedibili richieste delle aziende. RAY GIUBILO
svela gli ingredienti per arrivare in fondo
a uno Slam e mettere tutti d’accordo...
ay, come e quando è nata la tua passione per la fotog,rafia?
«È nata quando ero in collegio in Inghilterra, a Londra era il 1977. Mi ero portato la
macchina fotografica perché è sempre stato
un oggetto in grado di affascinarmi. In colle-
gio avevamo la possibilità di scegliere una
materia extra oltre a quelle obbligatorie, tra
le altre c’era fotografia, io la scelsi sia perché mi piaceva molto fare foto, sia perché
19
Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 3
PICCOLO È BELLO. «Dovevo fotografare Jana Kandarr per la Tacchini,
ma le consegnarono per sbaglio un abitino di una o due taglie più piccolo.
Sembrava nuda... Decisi che non potevo farmi sfuggire l’occasione...»
avrei potuto evitare lo studio di un’altra materia. Nel collegio c’era una bellissima camera
oscura, l’insegnante era giovane e simpatico,
era una sorta di hippy, è là che mi sono appassionato. Una volta finiti gli studi, nell’ 81 sono
tornato in Australia, ma è dal 1984 che ho iniziato a il fotografo professionista».
Tu non hai iniziato con il tennis, quali sono
stati i tuoi primi lavori?
«Ho iniziato con la moda, bellezza, Still Life:
gioielli e pelletteria».
Quando sei passato al tennis e come è successo?
«A me è sempre piaciuto il tennis, è uno sport
che pratico tutt’ora. Un giorno ho ricevuto
una telefonata del mio amico Leo Bassi, un
giornalista che in quel periodo scriveva per
Matchball, mi diceva che sarebbe venuto a
Melbourne per l’Australian Open, mi chiese
se volevo andare con lui. Trovai la cosa interessante e mi fece accreditare come fotografo:
è così che ho iniziato a fare il fotografo di tennis. Quello fu il mio primo torneo e da quel
momento in poi, il sodalizio col tennis continua ancora oggi».
Hai un aneddoto particolare, divertente che
ricordi di questi anni?
«Di aneddoti ce ne sono tanti, uno divertente
che ricordo molto bene, fu quando Tacchini
aveva appena preso Martina Hingis e Goran
Ivanisevic, in più avevano Jana Kandarr, una
giocatrice tedesca molto bella, con un fisico a
dir poco fantastico. Normalmente un’azienda
fornisce ai vari giocatori che sponsorizza lo
stesso tipo di abbigliamento, mentre ai giocatori di punta viene fatta una collezione personalizzata. La Hingis e la Kandarr avevano lo
stesso modello ma per sbaglio alla Kandarr
diedero un vestitino di una taglia troppo pic82
cola e quando scese in campo sembrava che
non avesse il gonnellino. Era al Roland Garros, la Kandarr giocò comunque, sembrava
fosse mezza nuda, io naturalmente la fotografai e la foto fece il giro della maggior parte
delle riviste, io mi divertii ma lei non fu proprio contenta».
Quali sono i segreti che ci sono dietro una
fotografia, qual è la preparazione indispensabile per ottenere il risultato migliore?
«Innanzi tutto bisogna utilizzare un’attrezzatura al top, delle macchine fotografiche di ultima generazione, corredo di lenti dal
grandangolare ai supertele, nel mio caso fino
ai 600 mm di focale. Nonostante oggi esistano
dei programmi per ritoccare le foto, è comunque impossibile far diventare bella una foto
mediocre. Quindi la foto deve avere una
buona esposizione, deve essere a fuoco, deve
avere una bella composizione, non devono esserci sullo sfondo cose o persone che possano
rovinare la bellezza dello scatto. In più bisogna saper bilanciare bene il bianco, perché la
luce cambia a seconda dell’ora del giorno in
cui si fa la foto: più il sole va giù, più la foto
tende a diventare arancione. Poi, prima di fotografare un giocatore, bisogna prendere la
giusta posizione in base alla bellezza dei suoi
colpi».
Qual è la foto più difficile che ti ha richiesto
un’azienda?
«Mi è successo di recente, un’azienda mi richiedeva di fare dei servizi fotografici a dieci
giocatori e tutte le foto, dovevano avere le
stesse caratteristiche: dovevano avere una
luce simile e non dovevano esserci ombre sui
visi dei giocatori. Considerando però che le
foto venivano fatte in giorni differenti ad orari
diversi, è stato difficile dare la stessa armonia
a ciascuna di esse».
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SEMPRE PIÙ DIFFICILE.
«Di recente un’azienda mi ha
proposto un autentico rebus...
Riprendere dieci diversi giocatori,
durante i loro match, ma facendo
in modo che vi fossero identiche
condizioni di luce. Ovviamente
giocavano tutti in giorni diversi...»
TUTTO CAMBIA.
«La fotografia nella quale ho mosso
i primi passi aveva un budget
da rispettare. Io facevo un torneo
con 100 rullini, dunque 3600 scatti.
Oggi faccio 1700 scatti al giorno
ed è tutto diverso. Prima dovevi
pensare, ora puoi sbizzarrirti»
Quali sono i particolari che un’azienda
vorrebbe ci siano in una tua foto?
«Quando di tratta di abbigliamento, non vogliono che ci siano brutte pieghe nei capi, ad
esempio un gonnellino che svolazza va bene,
un colletto di una maglietta alzato va male.
Inoltre ci tengono che i giocatori non abbiano delle facce buffe. Se si tratta di racchette, le aziende vogliono che la racchetta
sia a fuoco, all’altezza del giocatore in modo
da poterla utilizzare nelle pubblicità della
racchetta e del giocatore che la usa».
«Una volta avevamo un budget da rispettare, le pellicole e lo sviluppo costavano,
io facevo un torneo con 100 rullini, vale a
dire 3600 fotogrammi. Oggi nei primi giorni
di uno Salm faccio 1700/1800 foto al giorno,
quindi in due giorni ne faccio tante quante
ne facevo un tempo durante un intero torneo.
La differenza è che prima scattavi meno foto,
pensavi di più e aspettavi il momento giusto
per fare lo scatto, oggi invece ci si può sbizzarrire, se vedi qualcosa che ti colpisce puoi
scattare una raffica di foto. È ovvio che
il lavoro aumenta proporzionalmente, perché occorre fare una scrematura delle foto
scattate, e questo comporta non meno di tre
ore di lavoro al computer dopo una giornata
intera sui campi».
La foto che ami di più, quella che ti è riuscita meglio, che ti è rimasta nel cuore?
«Per me è quella che ho fatto a Venus Williams nel 98, in Australia, dall’alto. In
quella foto Venus sta facendo il servizio, ha
appena colpito la palla e sul campo si vede
la sua ombra ma sembra che lei abbia una
sola gamba. Quella è una foto che mi è sempre piaciuta, era ancora il tempo della fotografia analogica e dunque non vedevi subito
le foto. Io avevo avuto la sensazione di aver
fatto una bella foto ma non ero sicuro che
fosse esposta bene, che fosse a fuoco, in quei
tempi si metteva a fuoco a mano, quindi finché non l’ho vista il giorno dopo, non sapevo se la sensazione era giusta».
Che cosa è cambiato nella fotografia rispetto al passato, quali sono le differenze
che ci sono oggi?
22
Immagini.
Le foto di questo servizio, scelte direttamente da Ray Giubilo
nel suo vasto e prezioso archivio, illustrano con efficacia
la qualità e la professionalità degli scatti dell’autore, ponendo
in rilievo le sue doti poliedriche.
In apertura di servizio, lo scatto preferito da Giubilo: colta
dall’alto, Venus Williams dà vita a un perfetto scambio
di geometrie fra il suo corpo, il gioco delle ombre e le linee
del campo.
Nella pagina successiva, Jana Kandarr, un’immagine scelta
dall’autore per raccontare un aneddoto che ben chiarisce
le linee guida del suo lavoro, e gli scherzi del destino cui
inevitabilmente, quanto involontariamente, va incontro.
In questa pagina, “Beauty”, uno scatto in studio eseguito
da Giubilo durante un servizio di moda.
Infine, due scatti di vela, una grande passione di Ray che,
prima o poi (così assicura) darà vita a un libro fotografico.
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Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 7
Quante macchine fotografiche utilizzi durante
un torneo?
«Ne porto due con me,
uguali. Sono quelle che
uso per fare le foto in
azione, con dei grandi obbiettivi. In più ne tengo
un’altra appesa al collo,
sempre di tipo professionale. Questa la utilizzo se
devo fare una foto veloce e
non ho il tempo di cambiare l’obbiettivo alle
altre».
C’è qualcosa che ancora
non hai fatto nella tua
carriera e che vorresti
fare? Uno sfizio, un
sogno…?
«Sì, c’è una cosa che mi
piacerebbe fare: un libro di
C’È ANCORA QUALCOSA DA FARE... «Mi piacerebbe firmare un libro di foto
sulla vela, una grande passione che il tennis mi ha costretto a mettere
da parte. Lo giuro... Un giorno salgo in barca e faccio il giro del mondo»
fotografie di vela. La vela
è stata l’altra mia grande
passione che purtroppo ho
dovuto mettere da parte
per lasciare campo libero
al tennis. Mi piacerebbe
poter fare il giro del
mondo su di una bella
barca a vela e fotografare
i differenti paesaggi che si
possono incontrare. È una
cosa a cui penso da
tempo, una soddisfazione
che mi voglio togliere. E
giuro che un giorno di
questi farò in modo di poterla realizzare».
24
Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 1
Immagini.
Andy Murray, campione
di Wimbledon e degli
Us Open, ultimo
“acquisto” dell’azienda
di Baltimora.
Nelle foto piccole
a destra,
Lindsey Vonn,
Brandon Jennings,
Stephen Curry,
Georges St-Pierre
e Michael Phelps
L’AZIENDA. 1996-2015, in appena diciannove anni Under Armour è cresciuta negli Stati Uniti
fino a sfidare i colossi del settore. Grazie alle stelle dello sport cui ha affidato la sua immagine
Sotto i campioni
Lindsey Vonn nello sci,
Brandon Jennings e Stephen
Curry nella pallacanestro,
Georges St-Pierre nelle
arti marziali, Michael Phelps
nel nuoto, e dallo scorso
gennaio anche Andy Murray
nel tennis, l’ultima disciplina
in ordine di tempo a entrare
nei pensieri e nei progetti
dell’azienda creata da
Kevin Plank, ex giocatore
di football intenzionato
a trovare, per se stesso, il meglio
dell’abbigliamento sportivo
26
L
a notizia
che Andy
Murray
avrebbe
vestito
Under Armour è
stata, finora, la più
calda “marketing
news” del 2015. A
inizio anno, il campione scozzese ha firmato un quadriennale
con l’azienda di Baltimora, ormai tra le
più influenti del
mondo sportivo.
Se in Italia UA sta
muovendo i primi
passi importanti,
negli States già rappresenta il secondo
marchio più venduto
(dopo Nike e prima
di Adidas).
La ricerca del comfort, con l’obiettivo,
addirittura, di miglio-
servizio a cura di JASON D’ALESSANDRO
rare le performance
degli atleti e le giuste
trovate pubblicitarie
hanno lanciato, negli
ultimi vent’anni, il
marchio nell’eccellenza mondiale:
oggi Under Armour,
che tradotto dall’inglese significa “sotto
la corazza” e rivela il
Dna proveniente da
sport di grande impatto, come il football americano, la fa
da padrona in Nord
America, Canada
e persino in Giappone, e non nasconde
l’obiettivo di espandersi anche in Europa, dove di recente
ha aperto una filiale
ad Amsterdam che
controlla la Gran Bretagna, la Francia e la
Germania.
La nascita
di un colosso
“Heat Gear”, “Cold
Gear”, “All Seasons
Gear”... La proposta
di un capo adatto a
ogni stagione e temperatura, da sempre
rappresenta uno degli
obiettivi della ricerca
del marchio che,
come spesso accade,
è nato quasi per caso.
Under Armour nasce
nelle periferie di Georgetown grazie a
un’idea, o forse è meglio dire, a una necessità di Kevin Plank,
ex capitano della
squadra di football
della University of
Mariland, di trovare
un tessuto che diminuisse il fastidio dovuto alla sudorazione
durante le fasi di
gioco. Plank, nel
1996, fonda una società che, dopo vari
test e ricerche sui tessuti in fibra sintetica,
finalmente riesce a
realizzare una maglia
con fibre ad asciugatura rapida, in grado
di offrire una sensazione di freschezza,
asciutto e leggerezza
durante l’attività fisica anche con il
caldo intenso. Nasce
così il prototipo di
quello che oggi conosciamo come “Heat
Gear”. In pochi mesi
Plank formò un team
addetto alle vendite e,
alla fine del primo
anno, Under Armour
registrò un fatturato
di 17000 dollari.
Da allora fu solo un
crescendo: nel 1997
27
Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 3
“Make all athletes better!”, migliorare ogni atleta. È l’obiettivo di UA, da raggiungere tramite tessuti
di alta qualità e vestibilità, che consentono all’aria di circolare e garantiscono un’adeguata protezione ai muscoli
venne lanciata la tecnologia “Cold Gear”,
pensata per l’abbigliamento isolante e traspirante da indossare
durante la stagione invernale, e subito dopo
le “All Season Gear”,
più indicate per le
mezze stagioni.
Alla conquista
del mercato
Alla fine del 1998, appena due anni dopo la
fondazione, Under Armour si trasferisce da
Georgetown a Baltimora, con una nuova
28
sede e un proprio magazzino. Un anno più
tardi arriva la svolta
dovuta alla firma di un
contratto di collaborazione con la produzione del film di Oliver
Stone “Ogni maledetta
domenica” (quello con
l’indimenticabile discorso che Al Pacino,
nei panni di un coach,
rivolge alla propria
squadra di football); in
pochi mesi il fatturato
aumentò di 750000
dollari. Plank, successivamente firmò importanti accordi e
collaborazioni che consacrarono definitivamente il marchio come
uno dei più grandi e influenti nel mercato
dello sport.
Nel 2014, il fatturato
dell’azienda ha raggiunto i 3 miliardi di
dollari.
Rendere gli
atleti… Migliori!
“Make all athletes better!”. Ecco l’obiettivo
principale di UA, migliorare ogni atleta! La
società americana, con
la linea “Performance
Apparel”, propone un
prodotto ideale per
l’allenamento e la gara,
che consente, grazie
alla qualità dei tessuti e
alla vestibilità, di migliorare le performance
di chi lo indossa. Come
scritto, i segmenti principali in cui si divide la
produzione sono “Heat
Gear” e “Cold Gear”, il
primo per temperature
superiori a 18 gradi, il
secondo ideale a temperature più basse.
“Heat gear” è caratterizzato da un particolare poliestere
chiamato “Polyarmour”, estremamente
leggero e con una tramatura minima che
consente di far lavorare
il prodotto come
un’autentica seconda
pelle e, grazie alla sua
costruzione a celle
aperte, consente all’aria di circolare tra le
fibre regolando la temperatura del corpo in
modo da lasciare all’atleta un piacevole
senso di freschezza,
migliorando lo scambio termico e favorendo una minor
sudorazione con conseguente riduzione di
perdita di sali minerali.
L’adeguata “compressione” dei muscoli
inoltre, mantiene la
muscolatura in sede
riducendo le oscillazioni muscolari e la
formazione di acido
lattico, quindi velocizzando il recupero.
Under Armour vuole
proteggere l’atleta,
sotto la “corazza” dei
suoi prodotti, dai vari
fattori esterni, primo
fra tutti, quello climatico.
Dal caldo
al freddo
Trattenere la temperatura corporea, permettere l’evaporazione del
sudore lasciando il
corpo asciutto, aderire
sulla pelle per assecondare ogni processo fisiologico, tutto questo
è “Cold Gear”. Anche
qui troviamo il “Polyarmour”, ma mescolato a delle fibre di
nylon che aiutano a
mantenere alta la temperatura corporea; la
parte interna della
micro-fibra viene sot-
toposta a un trattamento “brushed” che
la rende più grezza e,
non essendo il tessuto
a strettissimo contatto
con la pelle, le piccolissime concavità ripiene d’aria creano un
effetto che “tira” la
molecola di sudore
verso l’esterno e un filtro che aumenta la capacità della fibra di
tenere caldo l’atleta. Il
sudore trova così le
condizioni ideali per
una veloce evaporazione lasciando la tshirt asciutta e leggera.
29
Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 5
Maglie Raid da gara, Tech da allenamento
e pantaloncini Launch: il “corredo” di Murray
I prodotti Under Armour subiscono numerosi test prima di essere proposti
per il mercato. Mettere l’atleta a proprio agio, è la missione dell’azienda
Per tutte
le stagioni
I prodotti UA sono
frutto di una ricerca
accurata e subiscono
innumerevoli test
prima di essere proposti sul mercato:
oltre alla linea e al design innovativo c’è la
ricerca del comfort, di
un modo per mettere
l’atleta a suo agio
nelle situazioni critiche di gara, dove risulta fondamentale
una buona sensazione
sul corpo e, in primo
luogo, sui muscoli
utilizzati. I muscoli
devono essere “contenuti” e non “costretti”: il corretto
contenimento consente di far lavorare
il muscolo in modo
ottimale ma la costrizione crea atrofia
muscolare con effetti
contrari.
Il perfetto
equilibrio
Under Armour ricerca
il perfetto equilibrio
per la miglior performance atletica e l’innovazione non si
ferma mai: negli ultimi anni, sono state
introdotte le tecnologie “All Season
30
5
Gear”: “Recharge
Suit” per il recupero
post attività; “Charged Cotton” per chi
vuole usare un cotone
che asciuga cinque
volte più velocemente
di quello tradizionale;
“Storm”, completamente antipioggia e
antivento; “Infrared”
un nuovo tessuto che
ingloba la ceramica
rendendo i capi molto
più termici e isolanti.
Andy, uno
di famiglia!
Oggi, Under Armour
veste testimonial di
lusso in diversi sport:
la sciatrice medaglia
d’oro Lindsey Vonn,
il campione mondiale
di MMA Georges StPierre, i giocatori
della NBA Brandon
Jennings e Stephen Curry, candidato
quest’anno a
MVP della stagione e alla
vittoria del titolo insieme ai
suoi Golden State
Warriors; il più
grande atleta olimpico
di tutti i tempi, il nuotatore Michael
Phelps, il due volte
MVP al Super Bowl
Tom Brady.
Da gennaio, come
detto, anche Andy
Murray. Il tennista
scozzese, vincitore di
Wimbledon e degli
US Open è, ormai da
quasi dieci anni, uno
dei top player e anche
quest’anno risulta
sempre tra i favoriti
nei tornei più importanti del circuito ATP.
«Sono
molto
onorato ed
entusiasta di essere
entrato a
far parte
della
squadra
Under Armour e di
poter rac
contare insieme a
loro la storia
del marchio in modo
completo».
Con queste parole
dettate alla firma del
contratto, Murray ha
subito trovato un
posto di rilievo nella
famiglia Under Armour. Ad esse hanno
fatto seguito quelle di
Ryan Kuehl, manager
per il tennis e il golf
di UA: «La firma con
Andy è stata
davvero
un momento
speciale
per il
marchio,
mentre
continuiamo a
elevare
e diversificare la
nostra rosa
di atleti
ed
espandere la
nostra
presenza
internazionale».
I
In campo
con Andy
ROBERTO BARTOLOZZI
prodotti Under Armour sono il risultato
finale di un lavoro capillare e il frutto di
una ricerca curata nei minimi dettagli.
Oltre al design e agli abbinamenti dei
colori molto piacevoli, c’è la scelta dei
materiali utilizzati che pone al primo posto
la leggerezza, la traspirazione, la libertà dei
movimenti dell’atleta che indossa la “corazza”.
Abbiamo nominato alcune delle tecnologie e i materiali utilizzati, in primo piano la “Heat gear” e il
“Polyarmour”; nei capi indossati da Andy Murray,
che nelle prossime righe andremo a descrivere, troviamo anche il “Moisture Transport System” e il
sistema “anti-odore”, che ancora di più, rendono i
capi ideali alle condizioni esterne e degli alleati
che permettono di concentrarsi esclusivamente sul
proprio gioco.
Under Armour RAID Shortsleeve T
Immagini.
Rossa, azzurra
e gialla, tre
delle numerose
versioni della “Raid
Shortsleeve T”
con tecnologia
“Heat Gear”
per conservare
il corpo fresco
anche durante
lo sforzo fisico
ad alte temperature
La “Raid” è una t-shirt costituita per il 90% da poliestere e
per il 10% da elastan e vanta la tecnologia “Heat Gear”,
ideale per alte temperature, che la rende liscia, molto soffice
e leggera.
Il tessuto è elasticizzato: oltre alla struttura a quattro vie
che consente grande libertà di movimento senza inficiare la
forma originale del capo, ci sono dei pannelli in rete elasticizzata sul giro manica e sulla schiena che permettono una
buona ventilazione.
La tecnologia “Moisture Transport System” regola il sudore
stimolandone l’evaporazione e allontanandolo dalla cute, mentre quella “anti-odore” previene la proliferazione microbica re31
Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 7
Una trovata il pantaloncino “2 in 1”... Oltre al tessuto esterno
il modello Launch prevede un sotto-pantaloncino in tessuto “Heat Gear”
Immagini.
Il pantaloncino
Launch “2 in 1”
indossato
da Andy Murray
In pagina, due
esempi di maglie
Tech, nate per
l’allenamento
quotidiano
sponsabile della formazione di cattivi odori. La t-shirt va
dalla taglia S alla XXL e viene proposta in quasi tutte le
tonalità di colore.
Under Armour TECH Shortsleeve T
La “Tech” è una t-shirt costituita per il 100% da poliestere ed è progettata per l’allenamento.
Molto leggera e confortevole al tatto, prevede un eccellente trasporto dell’umidità e ridotto tempo di asciugatura. Le maniche a raglan e le cuciture piatte
garantiscono comfort e ampia libertà di movimento.
Come la “Raid”, prevede la tecnologia “antiodore”. È disponibile dalla taglia S alla XXL e in
moltissimi colori diversi.
Under Armour LAUNCH Short
Il “Launch” è il pantaloncino utilizzato da
Andy Murray. Nella sigla si fa riferimento
al “2 in 1” perché, oltre al tessuto esterno,
è previsto un sotto-pantaloncino in tessuto
“Heat Gear” con l’obiettivo di potenziare la
corsa. Il materiale utilizzato in gran percentuale è il poliestere, elasticizzato e ultraleggero per
una grande libertà di movimento. Le tecnologie utilizzate sono le stesse delle t-shirt sopra descritte: abbiamo il “Moisture Transport System” e la
“anti-odore” e alcuni inserti laterali per garantire una
buona ventilazione.
Gli shorts prevedono una tasca posteriore con cerniera e un taschino portachiavi interno. Il pantaloncino esterno è lungo 17,78 cm, quello interno
12,7 cm; è disponibile nelle taglie S, M, L, XL e
XXL e nei colori nero, grigioverde e rosso acceso.
32
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 1
L’AZIENDA. Dal 1998 in Italia, Decathlon si è affermata come “il negozio degli sportivi”puntando
a rendere lo sport accessibile a tutti. La mission è «aumentare il valore abbassando i prezzi»
A
Punti vendita in tutta Italia, tante buone occasioni
e venti brands specifici per le diverse discipline sportive
a cura di
JASON D’ALESSANDRO
lmeno cento le motivazioni che rendono Decathlon uno dei pilastri del
commercio sportivo, ognuna di esse
corrispondente a un punto vendita
presente sul territorio italiano; la
casa francese, negli ultimi anni, si è fatta strada
lungo il nostro stivale, rendendo più accessibile lo
sport a chi, semplicemente, lo vuole giocare. Tennisti, cestisti, calciatori ma anche scalatori, ciclisti
e nuotatori, età permettendo, hanno assistito al
grande cambiamento di cui è stato oggetto il com-
34
mercio negli ultimi tempi. Ormai siamo “on-line”
e in tempo reale osserviamo, confrontiamo, valutiamo, acquistiamo; il commercio ha visto una drastica mutazione e, anche se i più nostalgici
(generalmente quelli che hanno meno dimestichezza col computer) non sono d’accordo, è impossibile negare l’apertura al mondo introdotta da
internet, e con questa, ovviamente, anche quella
legata al mercato, alla scelta e al confronto dei
prodotti. Oggi ci sono realtà che si sono perfettamente adattate all’ambiente in cui operano, cre-
ando vantaggi palpabili alla popolazione; una di
queste è Decathlon. “Il negozio degli sportivi”: lo
slogan della casa francese non poteva essere più
appropriato; ogni sportivo, infatti, ha la possibilità,
on-line e nei punti vendita, di trovare i prodotti
inerenti alla disciplina che pratica a prezzi accessibili e di essere seguito nell’acquisto da personale
qualificato. La missione fondamentale di Decathlon è rendere lo sport accessibile e la coerenza di
questa linea si sviluppa nello studio e nelle campagne pubblicitarie dell’azienda; prima fra tutte il
“fattore VP”. Aumentiamo il Valore, e abbassiamo
i Prezzi
“Rendere accessibili, al maggior numero di persone, il piacere e i benefici dello sport: questo è in
sintesi il senso d’impresa di Decathlon e l’impegno che l’azienda si assume nei confronti di chi
pratica lo sport tutti i giorni con passione, siano
essi adulti o bambini, principianti o esperti, collaboratori o clienti”. Con queste parole ha inizio il
comunicato stampa, datato febbraio 2015, col
quale Decathlon presenta il “fattore VP - aumen-
35
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 3
«Far convivere senza compromessi Prezzo e Valore», spiega Fulvio Matteoni,
amministratore delegato di Decathlon Italia, «è la nostra sfida quotidiana».
I
Il sito di Decathlon:
il tennis a buon prezzo
tiamo il Valore, abbassiamo i Prezzi”. Tale campagna mondiale coinvolge oltre 800 punti vendita e consiste nell’ottimizzare le risorse,
compresa la comunicazione, affidata agli stessi
clienti che diventano veri e propri testimonial.
Fulvio Matteoni, Amministratore Delegato Decathlon Italia, afferma: «Prezzo e valore sono
due pilastri che spesso vivono uno a discapito
dell'altro; spesso, nel tentativo di distanziare i
due concetti, le aziende agiscono solo sul prezzo
o, viceversa, solo sulla qualità a prezzi elevati.
Il nostro obiettivo e la nostra sfida quotidiana è
farli convivere
senza compromessi, lavorando su
entrambe le
leve». Decathlon punta sulla
qualità del proprio “Centro Ricerca e
Sviluppo” e
quindi dei prodotti, che subiscono migliaia di test per garantire
un risultato curato in ogni particolare a un
prezzo più che accessibile.
Dal 1976 a oggi
Il marchio francese nasce con un negozio nei
pressi di Lille in Francia nel 1976 per poi espandersi in Germania nel 1986, in Italia nel 1998,
nel Regno Unito e negli States (dal cui però deciderà di uscire nel 2006) nel 1999. Nel 2008, il
gruppo assume il nome di “Oxylane”, Decathlon diventa l'insegna principale; un anno più
tardi, il fondatore Michel Leclercq, decide di lasciare la presidenza del gruppo al figlio Olivier.
Oggi, Decathlon, è presente in ben 21 paesi in
tutto il mondo, comprende quelle che vengono
36
l sito di Decathlon apre a un mondo di
buone occasioni. Basta il colpo d’occhio
per accorgersene. Vi sono racchette (Artengo, la TR700) a 7,95 euro, e le famose
Babolat Pure Drive Lite e Wilson 105 Team
vengono offerte, rispettivamente, a 144,95 e
a 69,95 euro. Interessanti anche gli sconti
sulle palline da tennis (uno o tre tubi), che
riportiamo nella foto qui sotto. Fra le
scarpe, occhio ai prodotti Nike: le Vapor
Court da uomo sono a 44,95. Le Artengo
TS800 bianche, fine serie, sono a 15,45 mentre le TS710 nere a 22,95 euro.
chiamate le venti “marche passione”, ovvero dei
brand specifici per le varie discipline sportive,
ad esempio “Quechua” per la montagna; “Kipsta” per gli sport di squadra; “Btwin” per il ciclismo; “Artengo” per gli sport di racchetta, ed è
proprio quest’ultima che a noi interessa maggiormente. Il 18 marzo abbiamo raggiunto il
“Quanta Village” di Milano, dove era prevista la
conferenza stampa di presentazione dei prodotti
Artengo per il tennis. Nelle prossime pagine riportiamo l’intervista a Lorenzo Villa, direttore
commerciale sport di racchetta per Decathlon
Italia e le immagini con annessa descrizione
degli ultimi prodotti per il tennis. Il mondo corre
veloce, Decathlon è al passo coi tempi!
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 5
Racchette, scarpe, palle e abbigliamento: ARTENGO ha presentato al Quanta Village di Milano
le nuove linee tennis per il 2015. In tutti i nuovi prodotti si è voluto privilegiare il comfort degli atleti
La nuova tecnologia “soft feel” al centro della
racchetta TR960, messa a punto da Escudé.
Nelle scarpe inserti su tallone e piede
per garantire il massimo ammortizzamento
A
C’
Immagini.
La nuova tecnologia “soft feel” (C/D) nelle racchette Artengo
di nuova generazione. La borsa a rete per le palline (B)
e il sotto plantare (A)della nuova collezione di scarpe,
dotato di tecnologia In’ Up che migliora l’ammortizzamento
B
era un bel sole al “Quanta
Village” di Milano il 18
marzo, tanti ragazzini con
scarpini e completi da calcio
e i loro mister che li guidavano da una parte all’altra del campo. Appena
superata la sbarra all’entrata della proprietà, balzavano agli occhi i cartelli con scritto “presentazione prodotti Artengo”; bastava seguirli per
trovarsi a bere comodamente un succo d’ananas
nella hall della “zona conferenze”. Marcello
Ghisi, responsabile della formazione dei dipendenti per Decathlon Italia nonché ex
giocatore di buon livello, ci ha accolto e
D
C
dal nostro inviato a Milano,
JASON D’ALESSANDRO
immediatamente il discorso si è acceso sui vari
colpi di Federer, Nadal, Djokovic, Edberg e gli
altri grandi del tennis di oggi e di ieri. Solo dopo
una breve rivisitazione della storia del tennis il
gruppo, ormai composto da una trentina di persone, è stato guidato nella sala adibita alla conferenza.
La parola ai manager
Appena entrati abbiamo notato il nuovo materiale Artengo: il completo, la nuova racchetta, le
scarpe e le palle; ci siamo seduti e abbiamo
ascoltato il primo intervento, quello di Lorenzo
Villa, direttore commerciale sport di racchetta
39
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 7
C’è molta tecnologia nella nuova collezione di scarpe Artengo: l’inserto “Diapad 3” per evitare
problemi al tallone, e il plantare “In’ Up” per meglio ammortizzare le sollecitazioni al piede
Immagini.
La nuova collezione di scarpe da tennis Artengo:
per le giocatrici (a destra) in azzurro e celeste,
per gli uomini, in nero (a sinistra) la “all court”
e in grigio (sotto) la scarpa da terra battuta
per Decathlon Italia, il quale ha definito
quelli che saranno i prossimi passi del
marchio in Italia, ha accennato al “fattore VP – aumentiamo il Valore, abbassiamo i Prezzi”, sottolineando una
volta ancora l’anima della politica di
Decathlon, ovvero lavorare per ottenere alta qualità mantenendo i prezzi
sempre accessibili.
«Il nostro obiettivo è raggiungere e soddisfare il tennista regolare perché, secondo
alcune indagini, è quello che rappresenta buona
parte del mercato».
Villa ha concluso così, per poi passare la parola
ai due manager francesi di Artengo: Eric Briet,
responsabile di racchette e palle da tennis e
Karel Van Beveren, specializzato nello sviluppo delle calzature da tennis. I due hanno
esposto i concetti nella loro lingua madre, tradotti in tempo reale dalla responsabile nazionale della comunicazione di Decathlon
Nicoletta La Torre.
Test accurati e continui
La marca Artengo nasce nel 2006 ed è specializzata negli sport di racchetta: tennis, badmington, tennis tavolo, squash, padel e beach
tennis. Il percorso che conduce allo sviluppo dei
prodotti è ben definito e parte da un’accurata ricerca seguita da una serie di test esigenti e continui. Tutti i prodotti Artengo vengono testati da
giocatori di alto livello che criticano, consigliano e
infine approvano; uno di questi è Nicolas Escudè
(numero 17 del ranking ATP nel 2000). La nuova
racchetta Artengo “TR960”, costruita proprio grazie al supporto del giocatore francese, non si distingue solo per il design innovativo, ma
soprattutto per la nuova tecnologia “soft feel”, che
le conferisce grande giocabilità e comfort. All’interno del telaio è stata inserita una lamina finissima
di legno proveniente dalle Americhe che riduce le
vibrazioni, al momento dell’impatto con la palla,
addirittura del 50%. La racchetta pesa 305
grammi, ha una rigidità di 73 e un bilanciamento a
320 mm che permette di mantenere una buona ma40
novrabilità. L’ovale è di 100
pollici quadrati e lo schema corde 16x19.
La “TR960” quindi, è una racchetta completa, maneggevole ma compatta, potente senza inficiare la
precisione.
La “TR860” vanta la stessa tecnologia ma si differenzia in alcuni valori, che sono leggermente ridotti: pesa 290 grammi, ha un valore di rigidità di
70, ed è bilanciata a 325 mm.
Le nuove scarpe Artengo
Anche nella progettazione delle calzature, la parole
d’ordine è “comfort”. Lo staff di Artengo è partito
da un accurato studio sulla morfologia del piede
per costruire la scarpa ideale per il tennista
odierno, che non prevede cuciture, ma si sviluppa
in un unico foglio. La “TS990”, questo il nome del
nuovo prodotto, pesa
355 grammi (numero 43) ed è tra le
calzature di settore più leggere in commercio; il
tessuto della tomaia è in “mesh 3D”, la linguetta,
grazie alla schiuma densa e morbida rimane
confortevole e traspirante. «La suola
intermedia», ha spiegato Van Beveren, «è in schiuma “EVA pressato”
fusa», e ci sono gli inserti “Diapad 3”
sul tallone e “In’Up” sull’avampiede
per garantire un buon ammortizzamento. La suola di gomma “Rublast”
presenta rinforzi sulle zone d’usura e ha inserti a spina di pesce specifici (solo per versione
terra battuta) per offrire un’ottima aderenza. I rinforzi in PU sull’alluce e sulla parte interna del
piede conferiscono resistenza alla tomaia durante
le ripetute sollecitazioni generate dalle scivolate.
Le nuove calzature Artengo sono disponibili nelle
versioni da uomo: “terra battura” di colore grigio,
“All court” in nero; e da donna “All court” in blu.
I numeri nella versione donna vanno da 36 a 42 e
nella versione uomo da 39 a 48.
Le palle già nel circuito Atp
Eric Briet, dopo la presentazione della nuova racchetta, ha presentato le nuove palle “TB920”, utilizzate nel torneo ATP 250 di Moselle, in Francia.
La qualità del caucciù conferisce un’ottima accelerazione; la qualità del feltro una buona resistenza.
Anche le palle sono state testate e approvate con la
collaborazione dei partner tecnici: Nicolas Escudé
e Jérome Haehnel (ex N°78 ATP).
Per quanto riguarda l’abbigliamento, i colori principali sono il grigio e il blu rifiniti con l’arancio; anche in questo caso i prezzi al
pubblico sono molto contenuti senza
nulla togliere alla qualità del prodotto. La polo “990” da
uomo, proposta insieme al
pantaloncino, è realizzata
con la tecnologia della
termosaldatura che consente di diminuire il numero delle cuciture, così da
evitare ogni disagio durante i movimenti; il tessuto traforato sulla schiena
e sotto le ascelle consente al corpo di rimanere
ventilato e di restare asciutto a lungo; il posizionamento di “mesh” sul dorso potenzia l’aerazione. Il
tessuto “Equarea” consente la traspirazione per
evitare di rimanere sudati durante e dopo l’attività
sportiva: assorbe l’umidità, la trasferisce verso
l’esterno e asciuga rapidamente.
Il completo da donna, composto da canotta e gonnellino, vanta le stesse caratteristiche di quello da
uomo: comfort, libertà di movimento e stile.
Dalla sala al campo
Una volta terminata la presentazione con tanto di
video e slide, i presenti hanno ricevuto una sacchetto firmato Artengo con un completo da gioco,
un bagnodoccia e un tappetino poggia piedi firmato “nabaiji”, la marca di Decathlon specifica per
il nuoto; dopo un rapido passaggio nello spogliatoio si è scesi in campo per la prova di tutti i prodotti. In questo frangente abbiamo colto
l’occasione per porre qualche domanda a Lorenzo
Villa per saperne di più su come Decathlon Italia si
muoverà dal punto di vista del marketing, su quali
saranno le prossime mosse e iniziative pubblicitarie; insomma cosa dobbiamo aspettarci, nel prossimo futuro, dall’azienda che forse più di ogni
altra, ha rivoluzionato il commercio sportivo negli
ultimi anni.
41
25
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 9
Intervista. Lorenzo Villa, direttore commerciale per il tennis di ARTENGO,
ci guida alla filosofia del brand francese per conquistare il mercato
Immagini.
Nicolas Escudé, ex numero 17 ATP, è capo prodotto Artengo per il tennis.
Eccolo mentre testa una racchetta. Sotto, a destra, il borsone per 6 racchette.
In basso, Lorenzo Villa, direttore commerciale per il tennis in Italia.
Nella pagina accanto Karel Van Beveren che cura il settore scarpe.
«Comfort e sicurezza
Q
per avvicinare
il tennista di tutti i giorni»
uali sono le
novità Decathlon per il
2015? In che
modo si muoverso il
verà
cliente?
«La situazione è in evoluzione. Noi siamo molto
bravi a fare quello che facciamo da sempre, cioè vendere i nostri prodotti
all’interno dei negozi e, su
questo, continuiamo a migliorare. La proposta che
faremo ai nostri clienti con
“carta fedeltà” è quella di
dar loro la possibilità di te-
42
stare racchette, completi e
scarpe Artengo per un periodo più lungo, di trenta
giorni, per fare in modo che
ne apprezzino veramente il
valore».
In ambito marketing,
quali saranno le prossime
mosse?
«Ci stiamo organizzando
anche da questo punto di
vista. Con Artengo abbiamo creato la rivista
“Tennis Addict”, dove abbiamo esposto il confronto
tra scarpe occasionali, regolari e intensive; la vo-
lontà è quella di prendere
iniziativa anche sul web,
utilizzando banner e altre
trovate pubblicitarie con
l’obiettivo di far conoscere
e confrontare i nostri prodotti attraverso internet».
Per quanto riguarda l’organizzazione della pubblicità: c’è una divisione tra
nord, sud e centro Italia?
Utilizzate diverse strategie in relazione alla zona
di competenza?
«La comunicazione è su
tutto il territorio italiano, è
unica e unificata: tutto ciò
che viene fatto al Nord lo
possiamo trovare anche al
Sud e al Centro. Quello che
riteniamo particolarmente
importante è proporre dei
prodotti che siano coerenti
con gli interessi maggiori
nelle diverse zone italiane.
Gli sport sono presenti dappertutto però, ogni negozio,
in base a una valutazione
degli interessi, stabilisce la
propria politica commerciale e pubblicitaria e
quindi se, per esempio, in
una zona si pratica molto
l’equitazione, ci sarà un reparto a riguardo molto svi-
luppato; se invece le discipline che vanno per la
maggiore sono altre, allora
verrà dato loro ampio spazio».
Tutte queste informazioni
le riscontrate tramite lo
studio delle vendite?
«Certamente. Inoltre, noi
direttori commerciali teniamo monitorate le presenze nei club nelle varie
zone; tramite le federazioni
e le nostre ricerche di mercato, riusciamo a capire
quali sono le discipline
sportive più praticate».
Le strategie e le scelte di
mercato, in Italia, sono
autonome o devono seguire una sorta di protocollo uniforme per tutte le
nazioni in cui operate?
«Abbiamo delle strategie
macro comuni internazionali ma, sul territorio nazionale, sia a livello di
comunicazione sia di marketing, abbiamo possibilità
di agire a seconda delle
esigenze e margini di manovra abbastanza ampi».
L’Artengo è forse il più
rappresentativo dei mar-
43
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 11
«La proposta per i nostri clienti con Carta Fedeltà sarà quella di testare
più a lungo i nostri prodotti. Gli lasceremo a disposizione trenta giorni»
chi presenti in Decathlon.
Com’è nato? In che modo si
svilupperà e crescerà nel
prossimo periodo?
«Artengo è nata nove anni fa
dalla volontà di Decathlon di
creare un brand per ogni disciplina sportiva; si occupa degli
sport di racchetta, il tennis certamente rimane
l’attività principale, ma sono
presenti anche
il padel, lo
squash, il tennis
tavolo, il beach
tennis e il badmington. La volontà forte, in
questi ultimi
anni, è quella di
costruire dei
prodotti che abbiamo un valore, primo fra
tutti il comfort.
La nuova tecnologia “soft feel” che si trova
all’interno delle racchette, per
esempio, garantisce la possibilità di giocare con elevate prestazioni tutelando, allo stesso
tempo, le articolazioni coinvolte nel movimento. Il comfort
rappresenta uno dei principali
obiettivi nella progettazione di
calzature, racchette e tutti i
prodotti che lo richiedono».
Quindi possiamo dire che
tentate di creare dei prodotti
che quasi prevengono eventuali infortuni?
44
«Sì. Per noi, il valore sicurezza
è tutto. Ci adoperiamo per la
persona che entra in un nostro
punto vendita come per l’utilizzatore del prodotto che proponiamo, che può essere Artengo,
per il tennis, ma anche “Quechua” per la montagna e
“B’Twin” per il ciclismo. Questa è una tendenza
fortissima e
cerchiamo di
farla coincidere
con quella che
rappresenta la
nostra missione
principale: dare
a tutti la possibilità di avvicinarsi allo sport,
grazie ai prezzi
accessibili. Non
ideeremo mai
una tecnologia
innovativa ma
inaccessibile
per il cliente».
Qual è il percorso che porta i
prodotti nei punti vendita
Decathlon? Quali sono le
fasi, dall’ideazione all’esposizione in negozio?
«L’ideazione e la progettazione del prodotto si sviluppano in Francia, dove c’è la
sede Artengo. Nicolas Escudè,
capo prodotto per il tennis,
raggiunge tre o quattro volte
l’anno Eric Briet nella sede
generale, testa i nuovi prodotti
e fornisce un feedback; solo
dopo numerosi test con esito
positivo, i prodotti verranno
messi in produzione in diverse
parti del mondo, dove abbiamo
i nostri partner. Dalle fabbriche poi arrivano sul mercato
internazionale».
Avete in previsione di sponsorizzare qualche atleta?
Proporrete a qualche tennista di vestire i panni di vostro
testimonial?
«Sponsorizzare non è la parola
giusta. Tentiamo piuttosto di
creare dei partenariati e quindi
cerchiamo solamente di migliorare il prodotto. Lontano
da strategie puramente di marketing, non proporremo a un
atleta top 20 di vestire i nostri
prodotti, certo che se il top 20
ce lo chiedesse sarebbe difficile dire di no, però, scherzi a
parte, non siamo interessati a
questo genere di pubblicità. A
noi serve un giocatore intensivo, anche di alto livello,
come può essere Nicolas
Escudè, per capire se il prodotto è di qualità, se presenta
difetti o parti migliorabili.
L’ottica è quella di avere giocatori professionisti per capire
se il prodotto soddisfi le loro
esigenze e se, quindi, può essere proposto ai tennisti di
ogni livello».
Puoi riassumere in due parole gli obiettivi del 2015?
«Conquistare e sedurre il giocatore regolare!»
Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 13
Cinguettii
@MariaSharapova
I compleanni hanno sempre un riflesso
speciale, come le giornate che iniziano.
Grazie per tutti i meravigliosi auguri.
47
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 1
Immagini.
A sinistra, alcune delle squadre sponsorizzate da Erreà: la compagine dell’Università Australiana, le Zebre del rugby, il Parma calcio,
il Diatec Trentino Volley, il Bisonte Volley di San Casciano, e le felpe UISP. Sotto il presidente Uisp Erasmo Palma con Sara Ghirelli
Erreà, una realtà italiana famosa in tutto il mondo e apprezzata in tutti
gli sport. Per entrare nel tennis ha scelto l’UISP del presidente Palma
Unione sportiva
abbigliamento per tutti
I
Un’azienda che fa della qualità il proprio
fiore all’occhiello. L’accordo presentato
al recente Convegno Maestri a Cesenatico.
servizo a cura di
JASON D’ALESSANDRO
l dodicesimo Convegno Nazionale
Maestri UISP, oltre
ai quasi trecento
maestri provenienti
da ogni parte d’Italia, ha
aperto le porte a un ospite,
o forse è meglio dire uno
sponsor, di tutto riguardo:
Erreà. Il marchio originario di Parma, più precisamente di San Polo di
Torrile, ha scelto di avvicinarsi al tennis al fianco
dell’UISP di Erasmo
Palma. Già radicata nel
calcio, nel basket e nella
pallavolo, Erreà rappresenta un bell’esempio di
azienda a conduzione familiare che ha fatto della
scelta del materiale e del
controllo sulla produzione
i suoi fiori all’occhiello; in
questo periodo precario
dal punto di vista economico e non solo, si rinnova
46
continuamente con
progetti e
iniziative, e
l’avvicinamento al
tennis rappresenta una
prova lampante del dinamismo in
ambito di
marketing.
Cesenatico
porta bene
Quest’anno, il
Convegno Maestri
UISP è stato davvero
un successo; oltre
280 partecipanti
hanno seguito le relazioni di altissimo livello: dal tennis
olistico di Amanda
Gesualdi al pedagogista francese Alain
49
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 3
Immagini.
Le T-shirts della collezione Erreà-UISP. A destra, in basso, lo stand
Erreà al recente convegno Maestri a Cesenatico. A destra, il Presidente
UISP Erasmo Palma con lo staff del negozio Officine Sportive 2
Buono, da Flavio Cipolla (ex
azzurro di Davis e best ranking
numero 70 ATP),
ai coach Gianluca Rinaldini e
Patricio Remondegui (ex
tecnico delle
sorelle Serra
Zanetti e di Stefano Galvani).
Nella sala
adiacente a
quella delle lezioni, con l’ausilio del
negozio toscano
“Officine Sportive”, Erreà ha
allestito uno stand con i nuovi
prodotti UISP: tute, felpe, tshirt, completi da gioco, polsini
e zaini.
La collaborazione è partita subito forte; come si evince dalle
parole di Loreno Fiesoli, uno
dei più importanti dirigenti
Erreà, nell’intervista che pubbli-
50
chiamo di seguito. L’accordo tra
le due parti funziona perché nato in un clima
di fiducia reciproca
basato, prima che
sul ricevere, sul
dare.
Bianco,
nero e verde
Erreà, nel calcio,
veste: Parma,
Modena, Pescara, Bari, Pro
Vercelli, Feralpisalò, Reggiana,
Pro Patria, Spal,
Grosseto, Renate, Prato, ProPiacenza; nel volley di A1 maschile è al fianco dei quattro
volte campioni del mondo per
club dell’Itas Diatec Trentino e
della Porto Robur Costa Ravenna; in A1 femminile veste
VBC CasaImaggiore, LJ Modena, Il Bisonte San Casciano
ed il Volley Novara.
La nuova linea UISP Tennis (t-shirt, magliette, calzoncini, polsini, tute) è possibile acquistarla sul sito
di Officine Sportive, il negozio fiorentino di sport che vanta con Erreà un rapporto di stretta collaborazione
È presente anche nel basket e
nel rugby e, da qualche giorno,
anche nel tennis. L’azienda emiliana tenta di rimanere fedele ai
colori dei club o delle società
che veste; i capi siglati UISP
Tennis sono in bianco, nero e
verde (il colore che forse più
rappresenta l’UISP Tennis, utilizzato per i completi da gioco
da uomo e donna). Sul pantalone della tuta, fortemente voluta dal presidente nazionale
Palma, ben visibile c’è la scritta
“UISP TENNIS”, così come
nella felpa, nei polsini, nelle
calze e negli altri capi in produzione. È possibile osservare e
acquistare tutti i prodotti in questione sul sito del negozio “Officine Sportive”:
www.officinesportive2.it.
Il ruolo
di Officine Sportive
Abbiamo chiesto, alla titolare
del negozio fiorentino Elisa Focardi, qualche notizia sul ruolo
che “Officine Sportive” riveste
nella produzione di capi sportivi, sulla sua storia e sul rapporto che ha instaurato con
Erreà e UISP Tennis: «“Officine
Sportive” nasce nel 2008 dall’unione di due rivenditori che,
stretti nelle loro piccole realtà
locali, pensarono che il mercato
della fornitura sportiva al dettaglio e all’ingrosso, negli anni
successivi, avrebbe avuto esigenze e necessità molto diverse
e che se avessero unito le forze,
investito sulla struttura logistica e su un servizio adeguato,
si sarebbe potuto creare un centro super specializzato in cui
realizzare tutto quello che un
ente sportivo, una società ma
anche il singolo atleta può ricercare nella propria specialità
sportiva». Dopo un accenno alla
nascita dell’azienda, la Focardi,
ha speso qualche parola sulle
metodologie di lavoro e sul rapporto con Erreà: «“Erreà sport”
rappresenta l’azienda che più si
avvicina a questo tipo di proposta. Nata nel 1988, fondata da
Angelo Gandolfi, si impone sul
mercato grazie a una scelta
contro tendenza: la gestione
tutta interna dell’intera filiera
produttiva. Erreà sviluppa
un’accurata ricerca e, di conseguenza, una qualità dei materiali utilizzati rara nella gran
parte dei concorrenti che spesso
affidano la produzione a terzi,
in Cina o nel sud est asiatico.
La particolarità di Erreà sta nel
fatto che anche le fasi terminali
del processo produttivo avvengono ancora oggi in maniera
artigianale; la ricerca dei tessuti si è molto evoluta nel
tempo, infatti non abbiamo
avuto alcun problema a trovare
il tessuto ideale per il tennis.
Passione - tecnologia avanzata
– design - servizio attento e capillare - stampa e personalizzazione dei capi, sono le parole
che meglio definiscono il pianeta “Errea-Officine Sportive”;
una sinergia continua nella
quale ci poniamo l’obiettivo di
una migliore proposta e di un
servizio accurato e puntuale».
Da Parma all’Europa
Il marchio emiliano, oggi, rappresenta una realtà conclamata
nell’abbigliamento sportivo, in
Italia ma anche all’estero, dove
veste team di calcio, basket e
pallavolo in Germania, Francia
e Inghilterra e le nazionali di
volley maschile e femminile di
Olanda, Francia, Turchia, Kazakhstan, Slovacchia, Ucraina,
Danimarca, Cipro, Austria, Romania, Azerbaijan, Algeria, Australia ed Arabia Saudita.
Nonostante l’espansione che ha
vissuto negli ultimi anni, Erreà
mantiene il controllo minuzioso
della produzione e la scelta
sempre molto accurata dei materiali.
51
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 5
L’intervista. Loreno Fiesoli, responsabile commerciale Erreà per Toscana ed Emilia Romagna
ci apre le porte dell’azienda. Il Progetto UISP Tennis è nato dal suo incontro col presidente Erasmo Palma
«Erreà è un’azienda atipica, che non importa i prodotti dall’Asia
ma è rimasta l’ultima produttrice di abbigliamento sportivo in Europa»
«A tutto
sport»
L
a cura di
JASON D’ALESSANDRO
oreno Fiesoli, a lei raccontarci la storia di Erreà. Quando nasce questo
marchio?
«Erreà rappresenta un’azienda familiare nata ventisei anni fa, di esclusiva proprietà di Angelo Gandolfi, di sua moglie Rosanna e dei figli. Con sede a
Parma, più precisamente a San Polo di Torrile,
Erreà nasce nel mondo del calcio, diversificando
poi il proprio impegno nello sport. Oggi investiamo
nel volley, dove abbiamo diverse nazionali e squadre top; circa due anni fa siamo entrati in maniera
abbastanza importante nel campionato di seria A di
52
«L’azienda controlla direttamente ogni passaggio del prodotto
e abbiamo un nostro importante centro styling per grafica e design»
Immagini.
Loreno Fiesoli (a destra, necessariamente...) insieme con
Francesca Vannini, allenatrice del Bisonte Volley di San Casciano
ed Elisa Focardi, titolare del negozio “Officine Sportive 2”.
A sinistra, la sede Erreà a San Polo di Torrile, Parma
basket italiano; quasi tutte le squadre più importanti di rugby hanno vestito il nostro marchio, negli
ultimi due anni abbiamo inserito il running e ora
anche il tennis. La nostra è un’azienda atipica perché non importa i prodotti dall’Asia; noi di Erreà
siamo rimasti gli ultimi produttori in Europa. Sarebbe sbagliato dire “in Italia” perché, a parte alcuni capi di intimo sportivo che sono
completamente “Made in Italy”, il resto lo fabbrichiamo in uno stabilimento dell’azienda in Romania, dove abbiamo circa 900 dipendenti a ciclo
continuo. Quindi non acquistiamo la merce finita in
Cina o in Bangladesh, ma produciamo la materia
prima, i tessuti, gli accessori che poi tagliamo, confezioniamo e spediamo».
E lei, Fiesoli, di cosa si occupa? Qual è il suo
ruolo nel team Erreà?
«Sono il responsabile per Toscana ed Emilia Romagna. Ho portato avanti il progetto tra UISP Tennis,
il nostro negoziante di fiducia “Officine Sportive”
con sede a Prato, e la nostra azienda che, invece, è
originaria di Parma».
Quali sono i passi della produzione? C’è un centro styling?
«Noi controlliamo ogni passo e sì, abbiamo un centro styling per quanto riguarda la grafica e il design. Da cinque anni abbiamo anche sviluppato una
linea di tendenza giovanile che si chiama “Errea
Republic” e abbiamo inserito, circa sette anni fa, la
linea di intimo chiamata “3D Wear”; esse fanno
parte della stessa azienda nonostante rappresentino
delle divisioni che si occupano della diffusione del
marchio di più facile interesse».
Per quanto riguarda la vendita, avete negozi specializzati? Vendete on-line?
«Da circa sei mesi abbiamo la vendita on-line, ma
53
6
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 7
«Il rapporto con UISP Tennis è nato in modo diverso dal solito. Ci siamo incontrati e abbiamo
stabilito di fare un investimento iniziale per parte. I Circoli affiliati UISP possono contattare i nostri negozi»
Via Di Vittorio, 2/1
San Polo di Torrile - Parma
Pantaloncini Ivan
Gonna donna
Calza Training
Avete degli atleti che, nelle varie discipline, testano i nuovi prodotti?
«Certamente. Abbiamo un responsabile in ogni
disciplina sportiva che, nella maggior parte dei
casi, proviene dal mondo della stessa disciplina
che rappresenta. Nel caso del tennis, abbiamo
un ex maestro che ha lavorato per un’azienda
concorrente per tanti anni e che, da sei mesi
circa, ha scelto di lavorare con noi proprio per
sviluppare questo nuovo progetto. Questo tassello, questa base che abbiamo creato con l’UISP
Tennis, per noi rappresenta
la grande opportunità
di entrare in un mondo che
fino a oggi non avevamo
esplorato».
«Essere presenti solo nel calcio è
limitante. Noi abbracciamo tutti
gli sport, anche canottaggio e nuoto»
54
Giaccone Niagara
Felpa Adam
Polo Ayes
Perché avete scelto di avvicinarvi al tennis?
Trovate ci siano delle buone possibilità di crescita? Quali gli obiettivi che vi ponete?
«Come dicevo poco fa, noi siamo produttori,
quindi tutto ciò che è tessuto fa parte del nostro
DNA e quindi, fondamentalmente, abbiamo tutti
i tipi di tessuti per soddisfare le esigenze in ogni
sport; è chiaro che abbiamo dei nostri percorsi
strategici, perché inserire uno sport piuttosto
che un altro prevede uno studio approfondito
sul tessuto da utilizzare, sulla vestibilità e quindi
non è esclusivamente legato a un fatturato,
anche se è inutile dire che i fatturati rivestono la
loro importanza in un momento economico come
questo; quindi essere diversificati e andare ad
affrontare anche discipline sportive meno pubblicizzate del calcio, ci offre la possibilità di entrare nel tessuto sociale italiano. Essere
presenti solo nel calcio è limitante, lo abbiamo
capito da un
bel po’, forse
prima di
altre
aziende. Per
questo noi
desideriamo
abbracciare tutti gli sport: facciamo materiale
per il canottaggio, per il nuoto e anche per altre
discipline».
Erreà Sport Spa
T-shirt Liverpool
offriamo questo servizio solo per acquisti al dettaglio. Vendiamo poi grandi quantità di materiali alle associazioni sportive o, in questo caso,
ai circoli di tennis. Se, per esempio, un circolo
decide di vestire i propri soci con il nostro materiale, noi abbiamo, in ogni provincia, uno o due
negozi molto specializzati in grado di commerciare anche grosse quantità di prodotto. Ad
esempio, riusciamo, senza problemi, a soddisfare le richieste di una società calcistica che
vuole vestire 500 bambini o un circolo di tennis
che può richiedere anche 400 borse. Non tutti i
negozi sono in grado di offrire tale servizio».
In che modo è nato il rapporto con UISP Tennis? Come vi siete avvicinati?
T-shirt Ramos
Vestitino donna
«Io sono di Firenze, come il
presidente nazionale dell’UISP Tennis Erasmo
Palma, il quale è stato il mio
professore all’ISEF. C’è
stata la conoscenza tra il
presidente e i nostri negozianti di Prato, che
rappresentano uno dei nostri fiori all’occhiello
per la specializzazione e per il modo di lavorare.
È nato questo rapporto, che poi si è sviluppato
attraverso diversi incontri, dove abbiamo trovato un’unità d’intenti e finalmente, in occasione del convegno Nazionale Maestri a
Cesenatico, abbiamo mosso i primi passi di questa nuova avventura».
Il Servizio clienti è disponibile
dal lunedì al venerdì dalle ore
9.00 alle ore 18.00 via email
scrivendo a
[email protected]
dotti da tennis targati UISP, che potranno, comunque, essere acquistati solamente dagli associati. Chi volesse acquistare gli altri prodotti di
Erreà lo può fare comodamente dal sito o nei
negozi. Ogni circolo di tennis affiliato all’UISP,
può contattare i nostri negozi».
Questa nuova collaborazione con l’UISP dà
ulteriore motivazione alla vostra azienda?
«Il rapporto con l’UISP è nato in una maniera
diversa da come generalmente nascono i rapporti di
questo tipo. Nella
maggior parte dei
casi, entrambe le
parti chiedono
prima di dare. Con l’UISP Tennis, invece, è avvenuto l’esatto contrario. Ci siamo detti... “Cominciamo, valutiamo, facciamo un investimento
iniziale per parte”. Questi i concetti principali
che hanno stabilito un rapporto da subito paritetico e molto motivante per cominciare questa avventura. Tutto ciò è molto raro e oggi, in un
momento come questo, non si può solo chiedere
ma bisogna anche dare, perché le aziende potrebbero trovarsi nella stessa situazione in cui si
trovano le persone, le società, i negozi; tutto
deve ricominciare a re-ingranare e se il movimento risulta unilaterale non ci saranno le basi
per lo sviluppo e il cambiamento».
«I nuovi prodotti vengono testati
dai vari responsabili. Ne abbiamo
uno per ogni disciplina sportiva»
I prodotti UISP Tennis sono a disposizione
solo per i soci UISP o sono vendibili anche a
chiunque volesse acquistarli?
«Noi organizzeremo una vendita on-line dei pro-
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Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 9
Non solo racchette e palline. Dunlop rappresenta per il tennis un universo
completo nel quale spiccano le nuove linee di abbigliamento e scarpe
a cura di
JASON D’ALESSANDRO
R
acchette, corde, grip, overgrip, borsoni, palle,
tutto questo è Dunlop e anche di più. Nei precedenti numeri di Tennis Market, abbiamo
dato ampio spazio alle novità relative al marchio britannico, prima con un ampio focus
sulle nuove racchette, che abbiamo provato confermandone la qualità, e poi approfondendo l’argomento corde. Dunlop propone, oltre al materiale
tecnico, anche delle linee di abbigliamento complete; l’accuratezza nella produzione dei materiali
si ripete anche nella progettazione, nel design e
nella cucitura dei capi d’abbigliamento ideati per
uomini, donne, ragazzi e ragazze. “Performance”,
“Club” ed “Essentials e Casual”, le tre linee d’abbi-
56
57
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 11
Performance, Club e, fuori dal campo, la linea Essentials e Casual... Capi colorati e senza eccessi,
ma di alta tecnologia. Come le nuove scarpe della serie Flash, le Elite, le Team e le più economiche Club
gliamento adatte fuori e dentro il
rettangolo di gioco; “Flash
Elite”, “Flash Team” e “Flash
Club” i tre modelli di calzature
già sul mercato.
Linea Performance
A SPASSO NEL SITO
DUNLOP
Studiata per chi scende in campo,
la “Performance” prevede, come
tessuto principale, il poliestere in
una finitura soffice, protettiva dai
raggi UV e caratterizzata da una
veloce asciugatura; quindi ideata
per dominare la sudorazione durante le fasi di gioco. La proposta
per l’uomo prevede il modello
“Polo”, disponibile nei colori
rosso, celeste e bianco: due modelli si sviluppano su diverse tonalità di un unico colore, la parte
inferiore più chiara, quella superiore più scura; il terzo invece
prevede l’abbinamento di bianco
e celeste. Anche il modello “girocollo” vanta le stesse caratteristiche traspiranti e gli stessi colori
(ai quali aggiungiamo il grigio)
abbinati tra loro. Le taglie disponibili vanno dalla S alla XXL e si
ripetono anche negli shorts.
I pantaloncini da uomo “Performance”, oltre alla grande percentuale di poliestere, prevedono un
8% di elastan che facilita i movimenti degli arti inferiori. Sono
disponibili nei colori bianco, grigio e nero. Gli stessi tessuti sono
presenti nella giacca e nel pantalone da riscaldamento. La linea per la donna mantiene gli stessi materiali e si divide nei modelli: “polo”, “girocollo”, “micromanica” e
“canotta”; gli abbinamenti di colori utilizzati sono bianco, blu, rosa e
grigio. Come per la linea uomo, abbiamo anche la giacca e il pantalone da riscaldamento e a sostituire il pantaloncino, ovviamente, la
gonna da gioco che, con la solita percentuale di elastan per garantire
libertà nei movimenti, viene proposta in rosa, grigio e bianco.
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“Performance”, sono disponibili
anche in taglie ridotte per ragazzi
e ragazze; in ogni caso i tessuti, i
colori e le rifiniture non cambiano, lasciando i particolari del
modello invariati.
Alla ricerca del miglior prezzo in un sito
che offre la massima possibilità di scelta
Essentials e Casual
Con la linea “Essentials e Casual”, Dunlop esce dal campo da
tennis: al poliestere viene aggiunta una buona percentuale di cotone, che diminuisce l’entità della traspirazione a favore della linearità necessaria nell’indossare il
capo tutti i giorni. Le felpe proposte, munite di tasca
anteriore e cappuccio appaiono sobrie e comode, presentano la scritta “Dunlop” all’altezza del petto e il logo
nei pressi del polso sinistro. Gli stessi principi valgono
per le t-shirtS 100% cotone manica corta e lunga, ideali
per le stagioni primaverile ed estiva. Oltre a magliette e
felpe, abbiamo il giacchetto “softshell”, impermeabile e
resistente al vento e il “fleece jilet”, ideale per i maestri
di tennis che necessitano di avere le braccia libere durante le ore di lezione.
Le calzature Flash
Linea Club: uomo, donna e ragazzi
La linea Club, come la Performance, prevede la stessa gamma di indumenti della precedente, quindi, sia per l’uomo che per la donna:
polo, t-shirtS girocollo, canotte, gonne, pantaloncini, una tuta completa e, inoltre, un giacchetto con cappuccio. I materiali utilizzati
sono il poliestere e l’elastan; i colori principali il rosso, il blu e il
bianco e il nero. Tutti i capi descritti finora, anche quelli della linea
La proposta Dunlop si completa con le nuove linee di
calzature: “Flash Elite”, “Flash Team” e “Flash Club”.
Le “Elite”, come lascia intuire il nome, rappresentano
il top della linea, vantano la tecnologia “D30”, che
conferisce, lungo tutto il plantare, una resistenza
superiore all’impatto e previene lesioni e la “Exoshield” che, sul lato mediale della scarpa, contrasta
le forti sollecitazioni per una migliore resistenza abrasiva.
La suola è in gomma per una maggiore trazione; il disegno superiore della maglia è in CPU per rendere la
scarpa leggera e traspirante; sono presenti inoltre delle
cinghie laterali per aumentare la stabilità. Le “Elite”
sono disponibili in blu e in arancione.
Le “Team”, meno ricercate e più economiche delle precedenti, oltre
alla tecnologia “Exoshield”, prevedono il Design Premium e la sezione del tallone ammortizzata per garantire comfort e stabilità e
sono disponibili in bianco rifinite con blu e celeste.
Infine abbiamo il modello base delle “Club”, ancora più accessibili
dal punto di vista economico e disponibili in bianco rifinito in blu.
59
Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 13
Cinguettii
@milosraonic
Saro’ sottoposto a un intervento
chirurgico per curare un nervo
del piede destro. Rinuncio a Roma
per essere pronto a competere nel piu’
breve tempo possibile.
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Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 1
L’azienda di Chicago non si ferma a racchette, corde e palle, ma propone tennis a 360 gradi
grazie alle sue numerose linee di abbigliamento e alle scarpe da gioco. Tutte sotto il segno della tecnologia
L’altra faccia
di Mr. Wilson
S
Nelle T-shirts la sfida è quella della comodità durante tutte
le fasi della partita. Al centro della gamma i modelli Ringer
e Solar Lime con supporti anti-microbici e anti-umidità
Immagini.
Le due linee di T-shirts
da gioco ideate per
i tennisti, la Solar Lime,
caratterizzata dal colore
giallo molto vivace, e
la Ringer, blu con profili
rossi. Nelle foto i due tipi
di maglia sono mostrati
davanti e dietro.
A essi si aggiungono
i pantaloncini della serie
Knit Short Solar Lime
e Knit Short Woven.
e si pensa a Wilson saltano alla mente
immediatamente racchette, corde e
palle da tennis, o le palle da gioco per
basket, football e pallavolo. Ricordate
l’amico che ha salvato Tom Hanks
naufrago su un’isola deserta (il film era Castaway)? Era proprio Wilson, anzi Mr. Wilson, e si è
guadagnato un bel posto nella storia di Hollywood. Ma oltre al cinema e al materiale tecnico, la casa di Chicago, Illinois, si distingue
anche nel settore dell’abbigliamento: da qualche anno veste alcuni
tra i tennisti più importanti: prima Feliciano Lopez e tutt’oggi il tedesco Philipp Kohlschreiber, attualmente numero 22 del ranking ATP.
La cura dei particolari, dai colori alle cuciture, dalla linea alle varie
tecnologie che rendono il gioco più confortevole, rende la gamma di
prodotti Wilson, nel nostro caso per il tennis, di alta qualità e adatti a
uomini, donne, ragazzi e ragazze.
I pantaloncini adatti a ogni gioco
Wilson pone l’attenzione non solo sul modello e sulla scelta dei colori, ma soprattutto sull’utilizzo di tecnologie che rendono il capo
confortevole durante ogni fase di gioco.
I movimenti degli arti inferiori, nel tennis, risultano fondamentali:
l’atleta deve sentirsi pienamente a suo agio durante lo scambio.
Il tessuto elasticizzato degli shorts Wilson garantisce ogni spostamento, la cintura elastica è aggiustabile e confortevole, la tasca per le
palle quasi impercettibile e studiata per inserire ed estrarre le sfere
senza il minimo fastidio.
Il tessuto è elasticizzato anche all’altezza dei glutei e permette movimenti a 360 gradi, inoltre è traspirante, per aumentare il flusso d’aria
e la respirazione della pelle.
Le novità Wilson sono i pantaloncini “Knit Short Solar Lime”, in blu
62
63
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Innovativa la linea di scarpe “Rush 2.0”, dotata di supporto laterale per facilitare gli spostamenti,
di tecnologia “endofit” per aumentare il comfort, e del Pro Torque Chassis nella suola per evitare torsioni
Immagini.
Le scarpe Wilson della
nuova linea Rush 2.0,
ad alta tecnologia:
a destra il modello da donna,
sotto, quello da uomo.
Ancora per le tenniste,
il top della linea Nvision
Elite, il tank della linea
Tour e quello della
Classic Rush.
Per chiudere, la Timeless
Polo, bianca, sempre
per la donna
notte con le rifiniture e il simbolo gialli e i “Knit Short Woven”,
bianchi con le rifiniture e il simbolo neri.
T-shirts di classe
Dagli shorts passiamo alle t-shirts. I capi d’abbigliamento Wilson
vengono studiati per sostenere l’atleta in tutte le fasi di gioco.
Il tennista si trova ad affrontare il caldo, la sudorazione, il vento
ed eventuali altri disagi; un buon prodotto è quello che, in situazioni non proprio piacevoli come queste, riesce a proteggere chi lo
indossa.
La magliette da gioco sono state testate ad almeno 30 gradi UPF,
acronimo che sta per “Ultraviolet Protection Factor”, non presentano aree di particolare peso o stress dovuti alle cuciture, e
vantano due tipi di tecnologia, quella anti microbica “nanoBan”,
che permette al tennista di stare fresco durante tutto il match, e
quella anti umidità, “nanoWik”.
Le t-shirts appena lanciate sul mercato sono: la “Solar Lime”, che
accompagna i pantaloncini sopra descritti, gialla con le rifiniture
grigie e la “Ringer”, blu con rifiniture e il simbolo rossi e il colletto nero. Abbiamo anche altre linee: “Nvision Elite Crew”, “Nvision Elite Polo”, “Great Get Crew”, “Great Get Polo” e “Rush
Colorblock Crew”; come le precedenti sono 100% in poliestere e
assicurano comfort, traspirabilità e grande libertà in tutti i movimenti tipici del tennis.
64
Il tennis per lei
Wilson veste anche le ragazze. Sono due le linee principali:
la “athletic” e la “classic”, entrambe basate sulle stesse misure
ma rivolte a giocatrici con esigenze diverse.
La prima è attillata al corpo e prevede un’ampia scollatura, la seconda invece è meno aderente, presenta una scollatura più alta e
cinghie più larghe, senza però trascurare il look.
La linea “Athletic” prende vita nel capo “Tour Tank II”, formato
per il 92% da poliestere e l’8% da spander knit e disponibile nei
colori rosa, bianco, blu e nero.
La linea “Classic”, invece, mette al centro il capo “Rush Tank” nei
colori blu, bianco e viola. Abbiamo poi altri modelli: “Nvision Elitecap Sleeve Top”, “Timeless Polo”, “Rush Polo” e i vari tipi di
gonne con diversi tagli e colori.
Le nuove Rush 2.0
L’innovazione delle calzature Wilson prende forma nelle nuove
“Rush 2.0”. Diverse le tecnologie utilizzate: la “3D-F.S” consiste
in un supporto laterale che permette di aumentare la reattività
nel tempo di risposta ed è un vero e proprio supporto negli spostamenti laterali; la “endofit”, posizionata nella parte laterale della
scarpa e caratterizzata da un particolare materiale a “rete”,
aumenta il comfort nei movimenti; la nuova “Pro Torque Chassis
PTC” è un arco di gomma posto nella suola che permette un
maggiore controllo nei movimenti di torsione, e infine la
“duralast”, che è presente in tutte le calzature Wilson e consiste
nella particolare gomma resistente e duratura con cui è costruita
la suola.
Ogni calzatura possiede delle caratteristiche specifiche dovute a
particolari tecnologie; tutte le scarpe da donna sono caratterizzate
dal “WSS” (Women’s Specific Support), un supporto ideato per
stabilizzare il piede e la scarpa a contatto con il calzino.
Le “Rush 2.0” sono disponibili nelle combinazioni di colori: rosso
e nero, giallo e blu, celeste e blu per gli uomini e: rosa e rosso,
rosa e blu per le donne.
Wilson per tutti
Abbiamo descritto le novità nell’abbigliamento per uomo e donna
riportando le ultime tecnologie ideate dal marchio americano.
Wilson tenta di abbracciare le richieste di ogni giocatore, cura i
particolari e pone l’attenzione anche sull’abbigliamento per i più
piccoli: riprendendo i modelli degli adulti, con colori accesi e divertenti, li adatta ai tennisti di domani. Propone inoltre polsini,
fasce per i capelli, visiere, cappelli, tute complete e magliette di
cotone per il post allenamento. Tennis Market continua la ormai
salda collaborazione con WIlson; nei prossimi numeri le ultime
novità da indossare, allacciare, giocare.
Jason D’Alessandro
65
Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 5
Immagini.
Racchette in Special Edition... Babolat Pure Drive per Wimbledon, Aero Pro Drive
per il Roland Garros. Accoppiate con i borsoni degli stessi colori.
Sotto, sempre con i colori dei Championships la scarpa Propulse BPM
Il tennis della casa francese sposa il rosso del Roland Garros e il verde di Wimbledon
Ecco le ultime “Special Edition”, Aero Pro da terra rossa e Pure Drive per l’erba
Babolat le fa
di tutti
i colori
R
oland Garros e Wimbledon si
colorano di Babolat. Il marchio
francese ha presentato le nuove
linee dedicate ai due prestigiosi
tornei dello Slam: racchette, borsoni, palle e scarpe rosse come Parigi e verdi
come Wimbledon. Nadal riuscirà, per la decima volta, a vincere ai piedi della Tour Eiffel?
E Federer, si riprenderà il trono dei Championships? Il clima si fa rovente e Babolat mette
sul mercato i prodotti giusti, quelli che, tra
una domanda e l’altra, calcheranno i
campi da tennis di tutto il mondo.
Solo per intenditori
della terra rossa
Fornitore ufficiale
del Roland
Garros 2015,
Babolat
fornirà le
66
oltre 60.000 palle da gioco che verranno utilizzate e i metri, o forse meglio dire i chilometri,
di corde per le racchette dei campioni.
Le nuove palle “French Open” garantiscono
ai fruitori vivacità, durata e comfort e sono in
commercio, da aprile, in tubi da tre o quattro
palle.
La nuova racchetta “Aerodrive French Open”,
padrona indiscussa del torneo nelle mani di
Rafael Nadal, viene proposta in edizione limitata nei colori rosso, nero e giallo mantenendo
la grande capacità di generare rotazioni ed effetti.
Anch’essa sul mercato da aprile, è disponibile
anche nelle versioni “Lite” e “Junior”.
Con gli stessi colori della nuova “Aerodrive”,
il borsone “Racket Holder” è disponibile nelle
versioni per sei e dodici racchette offre, tra
le altre funzionalità, uno scomparto isotermico
integrato che preserva la tensione delle corde
a ogni temperatura.
67
Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 7
E per i 350 raccattapalle dei Championships a Wimbledon, Babolat
ha pensato alla SFX All Court con le insegne del torneo e la suola Michelin
Immagini.
La scarpa SFX All Court
con le insegne di Wimbledon
e (a destra) la suola Michelin
Verde brillante... Come l’erba
Licenziatario dei prodotti dei Championships,
Babolat ha presentato anche la linea verde e
viola per Wimbledon.
La principale testimonial è la giovane Heather
Watson: «Sono davvero entusiasta di rientrare
nel team e nella famiglia Babolat. Giocavo con
Babolat da piccola e, durante la passata off
season, non appena ho preso in mano la “Pure
Strike” ho capito che era la racchetta per me.
Spero di poter vincere tanti altri titoli con la
mia nuova racchetta Babolat!».
La nuova “Pure Strike” è rivolta ai tennisti che
richiedono reattività e precisione, è ideale per i
“first striker” che giocano d’anticipo colpendo
la palla nella fase di risalita e sfruttandone la
velocità impressa dall’avversario. Il modello
“Wimbledon” presenta delle rifiniture verde
brillante che ricordano il manto erboso del
torneo più famoso al mondo.
68
Raccattapalle da pit-stop
Oltre al borsone “Pure Strike Wimbledon”, che
richiama i colori della racchetta, Babolat propone la nuova linea di calzature che vestiranno
gli oltre 350 raccattapalle presenti a Londra: le
“Propulse BPM All Court” e le “SFX All
Court”. Le prime, disponibili nei colori bianco
e nero, presentano le rifiniture verdi, sono
adatte a ogni superficie e sono state studiate
per i tennisti che esigono lunga durata, supporto e resistenza. Le seconde, bianche, verdi e
viola vantano, nella parte esterna, il logo dei
Championships e la suola “Michelin”; sono
adatte a tutte le superfici e assicurano eccellente presa sul terreno e trazione.
Babolat mantiene alto il nome che porta, rimane grande tra i grandi e, in attesa del Roland
Garros e di Wimbledon, colora i tennisti con le
tonalità tipiche dei due prestigiosi tornei.
Jason D’Alessandro
Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 9
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 1
SETTE DOMANDE A... Christian Singer, General Manager
di Tennis Warehouse Europe - Sports Warehouse GmbH
«Sorpresa! L’Italia è diventata
un ottimo cliente on line»
Q
«C’è anche la crisi economica dell’Europa tra i vari fattori che hanno generato
un interesse crescente per gli acquisti sul web. L’importante è dare un’ampia
gamma di articoli, informazioni precise e professionalità. E noi lo facciamo»
1)
uando
è nata
l'idea
di
aprire
il sito
Tennis
Warehouse? E a chi
è venuta?
«Tennis Warehouse,
una divisione di
Sports Warehouse
Inc. è nata nel 1992 a
San Luis Obispo, in
California, come piccolo negozio specializzato nel tennis. Da
allora è cresciuto
fino a diventare il rivenditore online specializzato in articoli
da tennis più grande
al mondo e partner
ufficiale dell’ATP
World Tour e della
WTA Tour. Nel 2008
Tennis Warehouse si
è ampliato per inclu-
dere una divisione
europea, Tennis Warehouse Europe, con
sede a Schutterwald,
in Germania. Nel
2014 Tennis Warehouse ha acquisito
Tennis Only per
espandersi in Australia. Nel gennaio 2015
è stato lanciato Running Warehouse Europe, il negozio
specializzato in
un’altra disciplina
sportiva: la corsa».
2)
Com’è stato il
percorso dalla
nascita sino ai nostri
giorni? Vi sono state
delle difficoltà? Se ci
sono state come le
avete affrontate?
«Certamente ci sono
state delle difficoltà,
ma non abbiamo mai
intervista a cura di
FRANCESCA CICCHITTI
smesso di crescere,
sempre con lo stesso
obiettivo in mente:
sorprendere e deliziare i clienti
offrendo un’ampia
gamma di marche
specializzate e
cercando di offrire
il miglior servizio
e la miglior
esperienza d’acquisto. Dal 2014 abbiamo esteso la
nostra presenza in
tutti i continenti che
ospitano uno Slam,
ampliando la nostra
portata a livello
globale per sfruttare
al meglio i nostri
punti di forza, rinforzando così le relazioni con i fornitori
oltre a ottimizzare
l’esperienza dei nostri clienti».
3)
Cosa significa
vendere prodotti on line? Come
rispondono gli acquirenti del web?
«A parte il fatto che
i clienti hanno la
possibilità di acquistare quando vogliono, ordinando
comodamente da
casa o ovunque si
trovino risparmiando
tempo ed energia,
generalmente
i negozi fisici specializzati in tennis non
hanno modo
di offrire una così
ampia scelta di prodotti come facciamo
noi. Chi compra online cerca i prodotti
migliori e più recenti,
un’ampia gamma di
articoli, informazioni
precise, recensioni e
73
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 3
«Abbiamo creato due negozi, ma la nostra priorità resta la vendita on line. Il nostro Gruppo poggia
su tre sedi, San Luis Obispo in California, Schutterwald in Germania e Tennis Only in Australia»
dettagliate, oltre a un
servizio clienti professionale e appassionato
capace di rispondere
prontamente a tutte le
varie domande».
4)
Com'è l'utente
italiano? E quali
sono i prodotti che
compra di più rispetto agli altri clienti
europei?
«Generalmente la
clientela italiana non è
molto differente dal
resto dei clienti europei, nel senso che tutti
sono alla ricerca delle
ultime novità, dei prodotti migliori e di un
servizio eccellente.
Gli italiani amano
particolarmente Roger
Federer e la sua attrezzatura, non che i
clienti degli altri paesi
europei non lo amino
ma in Italia è più accentuato. Inoltre
il tennis femminile
azzurro cresce di anno
74
in anno e le appassionate italiane sono sempre più interessate a
questo sport,
e sempre più numerose.
Generalmente adorano
portare in campo le ultime novità, quelle più
alla moda e scelgono
le marche più prestigiose».
Immagini.
La mappa dell’Impero di Sports
Warehouse Inc. di cui Tennis
Warehouse è una divisione.
Sotto, a sinistra, il sito web
di tenniswarehouse-europe.com
raggiungibile anche dal nostro
sito, www.oktennis.it
esperienza d’acquisto
sia per gli appassionati di tennis sia per
quelli di running».
5)
Tennis Warehouse ha risentito della crisi
economica di questi
anni? In che modo
l'avete affrontata? E
se invece non ne aveste risentito, com’è
stato l'andamento
delle vendite on-line
negli ultimi anni?
«Non possiamo certamente ignorare la crisi
economica
che sta investendo l’Europa e di
conseguenza
la clientela
europea. Tuttavia, allo
stesso tempo,
c'è stata una
svolta economica per cui
si è vista in Europa
una generale e rapida
crescita di internet e
degli acquisti online,
poiché questo è l'ambito della nostra attività, ne abbiamo
chiaramente benefi-
7)
ciato. Negli ultimi anni
abbiamo avuto una
straordinaria progressione specialmente in
Italia e stiamo continuando a crescere
espandendoci. Negli
ultimi due anni in Eu-
ropa vi sono state varie
novità: abbiamo traslocato in un edificio
più grande per fare
spazio a una più ampia
varietà di prodotti e
abbiamo creato un secondo negozio specia-
lizzato nella corsa:
Running Warehouse
Europe. Come già
detto, a livello globale
ci siamo espansi in Australia acquistando
il negozio online Tennis Only».
6)
Quali sono le
previsioni per il
futuro? Come si evolveranno le cose? Rimarrete sempre
online oppure avete
mai pensato di aprire
dei punti vendita?
«Abbiamo già due
negozi fisici, uno in
Germania e uno in
Francia ma la nostra
priorità resta comunque la vendita online,
con l’obiettivo di
offrire la miglior
Da quante persone è composto
Tennis Warehouse,
qual è la suddivisione, e quanti i
ruoli? In quanti paesi
siete presenti e com’è
distribuito il lavoro?
«Al momento abbiamo
circa 100 persone impiegate, di venti nazionalità differenti, possiamo dire che siamo
un’impresa dall’ambiente internazionale.
La nostra struttura riflette quella di molte
altre imprese di taglia
media con aree chiave
divise in dipartimento
acquisti, marketing,
sviluppo commerciale,
servizio clienti,
logistica e funzioni di
supporto come informatica, risorse umane
e contabilità.
Come si può intuire
dal nostro nome,
Tennis Warehouse
Europe, spediamo
nella maggioranza dei
paesi d’Europa».
75
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 5
Cinguettii
«Un trofeo e una borsa. Nessun volo, né
valigie. Ci prendiamo qualche giorno ora.
Grazie, ragazzi! L'abbiamo fatto di nuovo!»
Il saluto di @DjokerNole a Monte-Carlo
77
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 7
L’
a cura di
JASON
D’ALESSANDRO
«
eleganza può avere regole e canoni oggettivi, ma è
lo stile a lasciare il segno più profondo nell’immaginario collettivo, a raccontare la personalità di
chi lo sprigiona». Queste le parole che più descrivono “Hydrogen”, il brand tra sport e lusso che unisce,
appunto, l’eleganza all’anticonformismo. Da
poco più di un anno, la creatura dello stilista Alberto Bresci, ha fatto irruzione anche nel tennis,
vestendo giocatori di altissimo livello come Simone Bolelli, vincitore degli Australian Open di
78
Eleganza, lusso e provocazione.
Nel nome del combustibile futuro
Alberto Bresci inventò Hydrogen
doppio in coppia con Fognini, Filippo Volandri, Jan-Lennard
Struff e Adrian Ungur.
Con “Hydrogen” facciamo un passo nel futuro e lo stesso nome,
che tradotto in italiano significa “idrogeno” ne è la prova
lampante. Così Bresci giustifica questa scelta: «L’idrogeno è
il combustibile del futuro. Convinto che nei prossimi decenni
le auto andranno a idrogeno, era un modo per augurarmi un
futuro vincente e per suggerire un’idea di moda più audace
capace di mixare una giacca doppiopetto super elegante con
un paio di pantaloni della tuta e creare quindi un luxury
sportswear unico nel suo genere».
La camicia dell’Avvocato
Alberto Bresci, classe 1977 era un tennista di buon livello, tanto
che, adolescente lasciò l’Italia per andare ad allenarsi a Miami con
molti di quei tennisti che, anni più tardi, hanno conquistato i vertici delle classifiche internazionali. Un infortunio fermò la sua carriera di tennista e Bresci si trasferì a Londra per frequentare la
“European Business School di Londra”, dove prese la laurea in
marketing internazionale con una tesi sulle sponsorizzazioni in
Formula 1 che gli aprì le porte per uno stage di tre mesi nella società di Bernie Ecclestone.
L’incontro che ha indirizzato Bresci verso la carriera di stilista,
79
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 9
«L’eleganza può esprimersi anche attraverso un look casual, divertente o spiazzante,
ma deve essere sempre in grado di definire uno stile, una personalità carismatica»
Immagini.
Alcuni capi
della nuova
collezione
tennis di
Hydrogen,
Simone
Bolelli agli
ultimi
Australian
Open e la
famosa
camicia
dell’Avvocato
però, è stato quello con Lapo Elkann, suo compagno di studi. Elkann regalò una vecchia camicia del nonno, l’avvocato Gianni
Agnelli a Bresci, che racconta così quell’avvenimento e ciò che
poi ha reso possibile: «Mi regalò una camicia jeans un po' lisa che
era appartenuta a suo nonno, Giovanni Agnelli, e io decisi di riprodurla con un tessuto invecchiato ad arte, rotta e lisa negli
stessi punti dell’originale, con il polsino decorato, invece che
dalle iniziali, da un tricolore ricamato, omaggio alla qualità del
Made in Italy. Con la “camicia avvocato” volevo lanciare un messaggio a chi ama la moda o se ne interessa in qualche modo: è
sempre il dettaglio a fare la differenza, e l’eleganza può esprimersi anche attraverso un look casual, divertente o spiazzante, ma
80
capace di definire sempre uno stile, una personalità carismatica».
La consacrazione con le felpe FIAT
È quasi impossibile non ricordare le felpe “FIAT”, vero e proprio
fenomeno mediatico nato, ancora una volta, dalla collaborazione
tra Bresci ed Elkann.
L’idea era quella di fondere un marchio noto come quello della
Fiat a un’azienda ancora poco conosciuta come Hydrogen. In
pochi mesi, le 999 felpe prodotte e proposte, per negozi di alta
moda, al prezzo provocatorio di 250 euro, andarono a ruba.
«L’idea», spiega Bresci, «era che fossero un po’ snob, pur con un
marchio nazional-popolare. L’obiettivo era di lanciare un marchio
casual che vendesse nei negozi del lusso insieme a griffe e abiti
sartoriali. Hydrogen è oggi un prodotto di alta qualità e immagine, anche quando è un capo casual come una felpa, che però
trovi nelle vetrine più fashion in Italia e all'estero».
Oggi “Hydrogen” è sinonimo di eleganza, alta moda e provocazione che può essere riassunto in un unico termine: stile. Nel tennis, sui campi di tutto il mondo, vediamo correre a destra e sinistra
completi che subito saltano all’occhio per la linea e i colori particolari, come quelli militari che, in Australia, indossati da Simone
Bolelli, hanno alzato al cielo il trofeo più importante nella competizione di doppio. A breve verranno presentate le novità per la stagione estiva. Tennis Market non si farà trovare impreparato.
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 11
La nuova edizione
della Graphene Radical.
Grafica accattivante con decalcomanie
in 3D e un borsone con “Climate Control”
Creatività
radicale
E
a cura di
JASON D’ALESSANDRO
cco a voi la nuova edizione limitata di
Head: la “Graphene Radical LTD Edition”.
Il marchio austriaco è solito stupire gli appassionati e i tennisti di tutto il mondo con
innovative trovate pubblicitarie, materiali,
forme e colori sempre all’avanguardia e possiamo azzardare… Alla moda! Bene, che dire? Vi è riuscito anche questa volta. “Head aggiunge creatività radicale sui campi da
tennis”, queste le parole scelte per presentare la nuova linea
che comprende, oltre alla racchetta scelta da Sloane Stephens e
Bernard Tomic, anche il borsone “Mostercombi”. La nuova
“Graphene Radical” vanta le stesse caratteristiche della serie MP,
si differenzia nella scelta dei colori accesi e ben abbinati e nelle
scritte, in rilevo, sul telaio. Con un piatto corde di 98 pollici quadrati,
uno schema corde 16x19 e un peso di 295 grammi senza corde, offre
un perfetto equilibrio tra maneggevolezza e potenza, accontentando una
larga schiera di tennisti di ogni livello.
Le racchette “Head” vengono, inoltre, mantenute alla giusta temperatura
grazie alla nuova tecnologia “Climate Control” che troviamo nel borsone
“Mostercombi”, la quale permette di preservare la temperatura interna nono82
Immagini.
Sloane Stephens,
numero 11 Wta due
anni fa, oggi n. 38.
Tocca a lei portare
in campo la nuova
Graphene Radical.
In campo maschile
l’alfiere Head sarà
invece l’australiano
Bernard Tomic
LA SCHEDA
piatto corde
lunghezza
peso senza corde
bilanciamento
senza corde
profilo
20/23/21
schema corde
16 x 19
costruzione
Graphene
630 cm2
68,5 cm
295 grammi
315 mm
millimetri
Dynamic
stante le condizioni climatiche. Il borsone
è munito di tre scompartimenti, di diverse
tasche e di due spallacci che ne rendono facile
e comodo il trasporto, tra i quali spicca la
scritta “Head” in verde su sfondo azzurro, che
insieme al nero e all’arancione, rappresentano i
colori scelti per l’edizione limitata.
“La Graphene Radical LTD Edition conquisterà i
tennis addict con i colori pop e un design accattivante che colpisce l’attenzione e cattura lo sguardo
grazie alle nuovissime decalcomanie in 3D”. L’intenzione, dichiarata, è quella di aggiungere un tocco di colore e di vivacità sui
campi da tennis.
83
Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 13
Cinguettii
@TaylorTownsend
Ho trovato
un taglio
e un colore
per la prossima
stagione
sulla terra!
85
Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 1
CAMPAGNA
ABBONAMENTI
2015
MATCHPOINT
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per il formato carta, e di 8 euro in meno per l’abbonamento online
Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 3
INTEGRATORI. Creato nel 1960 come farmaco, è diventato uno degli integratori alimentari
più noti e utilizzati nell’attività fisica. Dal 2015 sarà al fianco dell’UISP in tutti gli eventi nazionali
P
JASON D’ALESSANDRO
olase non ha bisogno di presentazioni: degli integratori alimentari, è tra i più conosciuti, e non
solo in Italia. Da qualche anno, oltre al prodotto giornaliero “Polase”, produce anche “Polase Ricarica Inverno” e quello più vicino alle
nostre esigenze: “Polase Sport”, integratore atto a ricostruire il patrimonio dei Sali minerali utilizzati durante
l’attività fisica. L’UISP ha siglato un accordo con i vertici
di Polase e, in questo 2015, l’azienda affiancherà l’ente
di promozione sportiva nelle manifestazioni nazionali relative al tennis e agli altri sport.
A Cesenatico, i partecipanti del dodicesimo Convegno
Nazionale Maestri, hanno ricevuto una cartellina siglata
“Polase Sport” e “UISP” con all’interno una penna, un
taccuino e una bustina equivalente a una dose del prodotto
con annessa descrizione delle proprietà. Una cartellina diventata il simbolo di una collaborazione a lungo termine.
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Da farmaco
a integratore
alimentare
Polase, prodotto oggi da “Pfizer Italia” è stato creato da
“Weyth Medica” nel 1960 per rispondere alle problematiche giornaliere di perdita di Potassio e Magnesio.
Inizialmente classificato come farmaco, richiedeva la prescrizione medica; solo nel 1993, grazie a una variazione
delle normative diviene un prodotto “SOP” (Senza Ob-
bligo di Prescrizione), avvicinandosi così al consumatore. Nel 2000 diviene addirittura un prodotto da banco
e automedicazione per poi, otto anni più tardi, ottenere la nomenclatura di “integratore alimentare”.
“Polase”, in questi oltre cinquant’anni, ha mantenuto
la sua formula originale, con gli stessi quantitativi di Magnesio e Potassio, rimanendo fedele a se stesso e ai consumatori. Nel 2013 ha rafforzato la proposta con “Polase
Ricarica Inverno” e ora con “Polase Sport”. Proviamo a
fare chiarezza sulle proprietà di ognuno di questi prodotti.
“Polase”: rigenera in ogni situazione
Potassio e Magnesio rappresentano gli elementi principe
dei prodotti “Polase”. Gli alimenti che contengono
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il primo sono: carni rosse, pollo, salmone, merluzzo,
broccoli, fagioli, piselli, pomodori, patate, banane, kiwi, prugne, agrumi, latte e yogurt. In ogni caso, non sempre la dieta riesce
a soddisfare i bisogni dell’organismo e quindi, soprattutto in situazioni di
stress, è bene integrare con dei prodotti specifici. Il Potassio ha azione preventiva nei confronti di aterosclerosi, diabete, ipertensione arteriosa e altre
patologie. Il Magnesio, che invece troviamo soprattutto nei legumi, ma anche
nei semi, nelle noci, nei broccoli e nel caffè, ha azione positiva per l’apparato
cardio-circolatorio, per la crescita, per il mantenimento delle ossa e il corretto
funzionamento dei muscoli. “Polase” ha lo scopo di reinserire nell’organismo
questi due elementi, che possono venire meno per diverse ragioni, tra le quali
l’eccessiva sudorazione e una dieta ricca di fibre che comporta un minore assorbimento di Sali minerali. “Polase” svolge un’azione tonica e ricostituente. È proposto in bustine, al gusto di arancia o limone, e compresse (una bustina equivale
a due compresse).
“Polase Ricarica Inverno”
La soluzione “Ricarica Inverno”, oltre al Magnesio e al Potassio, vanta lo Zinco e le
Vitamine B6, B12, C e D. Quello invernale è un periodo impegnativo dal punto di
vista fisico come da quello mentale e Polase, con questa proposta, tenta di andare a
compensare le carenze dovute alla fatica giornaliera. La Vitamina B12 ha un ruolo diretto nei processi fisiologici della produzione di energia e contribuisce al metabolismo
energetico, oltre che alla riduzione di stanchezza e fatica; la B6 si occupa del normale
metabolismo energetico. “Polase Ricarica
Inverno” viene proposto in bustine al
gusto di frutti misti e la dose massima
consigliata è di 2 bustine al giorno.
(
90
)(
)(
)
Immagini.
La cartellina
Polase-UISP
al Convegno
Maestri, e i
prodotti
Polase Sport,
Ricarica
Inverno
e Polase
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Una scelta etica. L’accordo con un Ente di promozione sportiva come l’UISP, si incanala nella scelta
operata dall’azienda produttrice di Polase: il benessere davanti all’agonismo...
“Polase Sport”
La proposta “Sport” è un prodotto energetico salino per sportivi con Fruttosio, Maltodestrine,
Sali minerali, Vitamine C ed E. Può essere assunto nelle tre fasi relative all’attività fisica:
prima, durante e dopo. Prima della gara agisce
la Maltodestrina, garantendo il rilascio graduale
di energia, fornendo il glucosio che l’organismo
utilizzerà nelle fasi di gara, dove invece interverranno il Fruttosio, che fornisce energia di pronto
utilizzo e il Potassio e Magnesio che, oltre a ridurre la stanchezza, agiscono sulla buona funzione muscolare. Dopo la gara il Magnesio aiuta
a reintegrare le perdite idrosaline che si sono verificate con la sudorazione; le Vitamine C ed E
proteggono le cellule dallo stress ossidativo indotto dall’attività fisica. La Vitamina C inoltre,
contribuisce al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario durante e dopo
uno sforzo fisico intenso. “Polase Sport” viene
proposto in confezioni contenenti 10 bustine da
20 grammi di polvere al gusto di arancia solubile
in acqua.
più utilizzati e conosciuti, grazie all’evidente
qualità del prodotto, ma anche alle varie campagne pubblicitarie televisive, on-line e su carta
stampata. L’accordo con l’UISP ne è un chiaro
esempio e va a rappresentare la ricerca cosciente
di una scelta etica. Quando si studiano dei prodotti da proporre alla popolazione, come appunto
gli integratori alimentari, il rispetto della persona
e dei valori, in questo caso, inerenti allo sport,
devono essere messi al primo posto.
L’UISP Tennis come quello nazionale che, ripetiamo,
sono degli enti di promozione sportiva,
hanno il compito
di diffondere lo
sport nella
sua veste
più pura
e cor-
Immagini.
Pubblicità e spot
di Polase nel mondo.
Lo spot scelto, è forse
il più noto delle campagne
Polase apparse in tivvù.
Ruota intorno alla Statua della
Libertà, che spossata dal caldo
ha scelto di prendersi un attimo
di “libertà” per rigenerarsi
con un bicchiere di Polase al limone.
Lo spot è del 2014, girato a New York
dal regista Di Bacco per Serviceplan.
Il benessere di tutti
Polase rappresenta uno dei leader
del proprio settore, ed è certamente tra gli integratori
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retta. Polase, ora, affianca
l’UISP nella promozione dello
sport che non esclude nessuno,
quello che mette il benessere davanti
all’agonismo, lo sport “eticamente” per
tutti.
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