COMUNE DI TEMÙ Piano di Lottizzazione del comparto 16
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COMUNE DI TEMÙ Piano di Lottizzazione del comparto 16
ALLEGATO 2 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA modificata in seguito all’accoglimento alle osservazioni presentate Darfo Boario Terme luglio 2012 Dott. Ing. Marco Barbieri ____________________ Allegato 2 – Pagina 1 1. PREMESSA L’amministrazione comunale di Temù ha deciso di dare attuazione al piano di lottizzazione, comparto 16-17 denominato sotto Temù, avviando in una prima fase la costruzione della bretella stradale che realizza l’accesso all’area da lottizzare ed il collegamento con la statale n. 42 e la porta n. 1 di accesso al demanio sciabile, dove è collocato l’impianto di risalita “Roccolo Ventura”, nonché alla zona artigianale ed in generale la parte del territorio comunale ubicata nel fondovalle o sul versante opposto. Il progetto della strada è già stato valutato per l’aspetto paesaggistico ed autorizzato e le opere sono in corso di esecuzione. La seconda fase, quella dell’attuale progetto, riguarda il progetto urbanistico per la lottizzazione delle aree con la definizione dei lotti edificabili, delle opere di urbanizzazione, strade, parcheggi, le reti tecnologiche e le aree a verde. L’intervento urbanistico in progetto si colloca in un’area inedificata a mezza costa sulla parte di versante che degrada verso il fondovalle ed il fiume Oglio, tra la frangia più a valle del tessuto edificato di Temù e la nuova bretella stradale. L’area è soggetta a tutela paesaggistica in forza del vincolo “Bellezze d’insieme” apposto con decreto ministeriale (D.M. 1 aprile 1963) ed in parte ricade nelle le fasce di tutela dei corsi d’acqua ai sensi dell’art. 142 lettera c) del D.lgs. n. 42/2004 del fiume Oglio che scorre sul fondovalle ed il torrente Fiumeclo che scende dal versante orografico destro della valle, divide centralmente l’area oggetto dell’intervento avendo attraversato poco a monte l’abitato di Temù. Scopo della presente relazione è evidenziare la natura degli elementi di valore paesaggistico con particolare riferimento alla natura dei vincoli apposti e di verificare di conseguenza la compatibilità dell’intervento, in relazione anche alle previsioni del piano territoriale Regionale (P.T.R.), del piano territoriale di coordinamento provinciale (P.T.P.C.) e del piano regolatore generale vigente (P.R.G.). Il metodo di valutazione e di illustrazione, gli argomenti trattati nonché la documentazione a supporto sono quelli indicati dalla D.G.R. 15 marzo 2006 n. 2121. Le modifiche introdotte a seguito dell’accoglimento delle osservazioni, non mutano l’impostazione ed il disegno urbanistico del progetto originario. La variazione planimetrica approvata per il parcheggio P2, contribuisce a coerenziare la disposizione dell’area con l’orientamento delle restanti superfici previste a parcheggio; 2. MOTIVAZIONI DEL VINCOLO L’area interessata dal progetto di urbanizzazione è per intero compresa nel vasto ambito vincolato con specifico provvedimento ministeriale D.M. 1963, che ha dichiarato di notevole interesse pubblico la zona compresa tra la strada statale n. 42 ed il fiume Oglio, a partire dal confine con il comune di Vione; essa è anche in parte interessata dalle fasce di tutela di 150 per ciascuna sponda previste dal D.lgs. 42/2004 per i corsi d’acqua fiume Oglio e Torrente Fiumeclo. Il vincolo di Bellezze d’insieme apposto con decreto ministeriale 1963 è finalizzato, come si legge dalle motivazioni del vincolo stesso, a riconoscere il valore della zona come quadro naturale oltre ad essere punto panoramico dal quale godere della vista sulla valle d’Avio, nella quale in lontananza si scorge il gruppo e la cima dell’Adamello. Il vincolo di cui all’art. 142 comma 1 lettera c) che interesse le parti del territorio adiacenti i due corsi d’acqua, è invece funzionale a preservare gli ambienti fluviali e loro Allegato 2 – Pagina 2 sponde, conciliando tra loro le esigenze di salvaguardia con gli interventi di trasformazione. L’estensione e la sovrapposizione dei vincoli indicati è riportata nella cartografia estratta dal portale S.I.B.A. della Regione Lombardia oltre che nella cartografia del PTCP. 2.1 CONTENUTI DEL PIANO TERRITORIALE REGIONALE (P.T.R.) CON RIFERIMENTO ALL’AMBITO VINCOLATO ED ALLA TIPOLOGIA DI INTERVENTO Il Piano Territoriale Regionale (PTR) approvato con DCR 19/01/2010 n. 951 ed aggiornato con DCR 28/09/2010 n. 56, in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005, ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale (Dlgs.n.42/2004) . Il PTR recepisce consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) vigente in Lombardia dal 2001, integrandone e adeguandone i contenuti descrittivi e normativi e confermandone l’impianto generale e le finalità di tutela. Il Piano Paesaggistico Regionale è una sezione specifica (la n. 3) del PTR che contiene le indicazioni regionali per la tutela del paesaggio. Esso contiene misure di indirizzo e misure prescrittive in campo paesaggistico al fine di salvaguardare e valorizzare gli ambiti ed i sistemi di maggiore rilevanza regionale. La tavola D “Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica Regionale” individua nel territorio del comune di Temù la viabilità statale, la rete idrografica superficiale, gli ambiti urbanizzati, i due parchi, nazionale dello Stelvio e regionale dell’Adamello e tra le aree classificate di particolare interesse ambientale-paesisitico, gli ambiti di elevata naturalità caratterizzati dalla parte di territorio esterna ai parchi ed ubicata al di sopra della quota altimetrica 1400 m.s.l.m. Per questa parte del territorio normata dall’art. 17 il piano paesaggistico regionale detta disposizioni immediatamente operative. L’area interessata dal progetto ubicata in prossimità del fondovalle, è esterna a tali ambiti di elevata naturalità; alla scala grafica della cartografia del PTR si confonde con gli ambiti urbanizzati del tessuto costruito adiacente. Nella redazione del progetto si sono assunti i criteri indicati dall’art. 16 bis, ed in particolare il comma 4 del piano paesistico regionale che detta prescrizioni generali per la disciplina dei beni paesaggistici di cui alle lettere c), d) del comma 1 dell’art. 136 del D.lgs. 42/2004 - Immobili ed aree di notevole interesse pubblico (le bellezze panoramiche). INDICAZIONI DEL P.T.C. PER L’AMBITO VINCOLATO La cartografia del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P) è suddivisa in più aree tematiche, ognuna delle quali contiene aspetti riguardanti il territorio, il tessuto edificato, le infrastrutture. Di seguito si illustrano per l’ambito oggetto di intervento, i contenuti delle cartografie che presentano aspetti o rappresentazioni utili ai fini della valutazione paesistica dell’intervento. Atlante: suddivisa nelle sottosezioni Geografia, Uso del suolo, Morfologia, fornisce una visione generale reale e schematica del territorio interessato dall’intervento, con il reticolo idrografico, la viabilità, l’utilizzo del suolo con il tessuto urbanizzato e la vegetazione arbustiva o d’alto fusto presente. Allegato 2 – Pagina 3 Catasto: rende conto della frammentazione dell’area in proprietà con disegno irregolare dei mappali, frutto dei successivi frazionamenti della proprietà avvenuti nel corso degli anni. Vincoli: suddivisa nelle sezioni Paesaggio e idrogeologia, individua i vincoli paesaggistico ed idrogeologico presenti sul territorio. E’ rappresentata la vasta area compresa tra la strada statale ed il fiume Oglio , dichiarata di notevole interesse ai sensi del D. M. 1963. Si nota la ridotta incidenza sul totale dell’area vincolata della nuova area da urbanizzare che si colloca peraltro in posizione marginale, in adiacenza ed a completamento del tessuto edificato esistente senza frammentare l’unitarietà della zona vincolata nel suo complesso. Il vincolo idrogeologico rappresentato con linea chiara è presente nella parte a monte dell’abitato di Temù e non interferisce con le aree del piano di lottizzazione. Piano territoriale, suddiviso nelle sezioni: Rete ecologica: la cartografia riporta il confine del parco regionale dell’Adamello collocato sul versante montano orografico sinistro della valle Camonica. L’area oggetto del presente progetto di lottizzazione è sufficientemente distante e non interferisce con l’area protetta del Parco. In linea rossa la cartografia riporta l’indicazione dei “Varchi insediativi a rischio”, intendendo quelle linee che indicano in macro scala le linee che non dovrebbero essere superate dall’edificazione, per evitare fenomeni di dispersione dell’edificato, perdita di identità dei nuclei esistenti e chiusura di corridoi ecologici. Poiché l’indicazione del PTCP ha valore su macro scala, la esatta definizione dei confini è necessariamente demandata agli strumenti di maggior dettaglio; nel caso in esame il progetto propone come demarcazione la sede stradale in fase di realizzazione, essendo l’edificazione contenuta fra essa e l’edificato esistente, senza compromissioni del territorio esterno alla bretella stradale. Nel fondovalle è indicato in fiume Oglio come corridoio fluviale principale verso il quale tuttavia non si hanno interferenze essendoci un’ampia zona mantenuta ad uso agricolo di separazione tra il rilevato stradale e l’alveo fluviale. Dissesti: l’intera zona è classificata in parte come attiva/riattivata /sospesa e per la zona adiacente il torrente Fiumeclo come quiescente. Rischio idrogeologico: la classificazione è di aree di conoide attivo non protetto, ricadendo sulla ampia conoide del Fiumeclo. Siti comunitari: è riportato il perimetro del parco Regionale dell’Adamello che non interferisce con la zona oggetto di intervento. Tavola Struttura di Piano e Mobilità: l’area è compresa nella classe della non trasformabilità. Va tuttavia segnalato che le limitazioni di natura geologica indicate dal PTCP nelle sezioni Dissesti e Rischio idrogeologico, e recepite nella cartografia Struttura di Piano e Mobilità, fanno riferimento alla delimitazione e classificazione della cartografia PAI. La relazione geologica allegata al progetto rende conto di queste classificazioni indicando come in edificabili le sole fasce Ca e Cp del Pai, circoscritte all’attuale alveo, ai paleo alvei o ad alvei riattivabili del torrente Fiumeclo; per le restanti zone del territorio interno al perimetro della lottizzazione valgono le indicazioni della pianificazione urbanistica comunale supportata dagli studi geologici di approfondimento, forniti dallo studio geologico comunale vigente dal 2004, con gli approfondimenti ed i dettagli della relazione geologica allegata al presente progetto. Allegato 2 – Pagina 4 Cartografia: l’ortofoto allegata nelle diverse scale, indica la viabilità principale e secondaria esistenti, la rete idrografica superficiale, i nuclei urbani, le parti del suolo urbanizzato e le ampie zone a verde, prevalentemente a prato nel fondovalle ed a bosco con ampie radure sui versanti; le differenti scale grafiche riportano l’inserimento dell’intervento nel contesto in rapporto con il tessuto edificato esistente ed indicano il carattere sparso della vegetazione d’alto fusto presente. La sovrapposizione tra l’ortofoto ed il planivolumetrico di progetto mostra l’integrazione dei nuovi edifici con il tessuto edificato esistente di recente costruzione, l’area di salvaguardia attorno al torrente Fiumeclo e l’ampia zona a prato che separa la zona di espansione dal fiume Oglio. 2.2 PREVISIONI DELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE Il PRG vigente prevede un comparto unificato denominato 16-17 soggetto a progettazione ed attuazione unitaria, al cui interno è individuata in modo prescrittivo la viabilità principale e sue aree di pertinenza. Sono altresì indicate, anche se in modo non vincolante, le aree da destinare a standard con specifica a verde, l’una posta in adiacenza al torrente Fiumeclo e l’altra nella parte nord del comparto. La cartografia del PRG riporta inoltre in linea gialla tratteggiata la zona dichiarata di interesse pubblico dal D.M. 1 aprile 1963, compresa tra la strada statale 42 ed il fiume Oglio, la fascia di rispetto derivante dallo studio del reticolo idrico minore del torrente Fiumeclo che divide l’area in due e le fasce geologiche 4c, inedificabili dello studio geologico comunale che corrispondono all’alveo del Fiumeclo, a vecchi alvei attivabili o a percorsi potenzialmente seguiti in caso di esondazione del torrente. Le opere di arginatura già eseguite sul torrente nonché i lavori di regimazione previsti dal progetto della nuova strada, modificheranno probabilmente in senso meno restrittivo le fasce indicate nello studio geologico del PRG. La volumetria assegnata alla lottizzazione di 27.220 mc. è ripartita su una superficie territoriale di 52.675 mq.. e l’utilizzazione edificatoria dovrà prevedere la destinazione principale residenziale, non escludendo destinazioni complementari per attività direzionali, locali di ristoro e piccole attività commerciali. La tipologia edilizia sarà caratterizzata da edifici di altezza non superiore a m. 6,50 con non più di due piani, oltre ad eventuale sottotetto non abitabile. 3 STATO ATTUALE DEL BENE PAESAGGISTICO Il contesto ambientale è caratterizzato da un pendio naturale attualmente destinato in modo prevalente a prato, con rada vegetazione spontanea più fitta lungo i corsi d’acqua e che degrada in modo dolce sul fondovalle verso l’alveo del fiume Oglio. L’area si presenta del tutto priva di edificazioni e su di essa affacciano alcuni fabbricati di recente costruzione, caratterizzati dalla tipologia a villini o condomini e copertura prevalente a due falde la cui costruzione risale per lo più agli anni 70. Dall’esame delle fotografie aeree appare come le coperture degli edifici del nucleo antico siano state realizzate prevalentemente in cotto, risultando il rosso il colore dominante; nella parte di territorio a valle della statale, dove ricade la lottizzazione, il colore prevalente delle coperture è il nero o le tinte scure. Questa suddivisione cromatica dei materiali delle coperture tra nucleo antico e le zone di espansione si ritiene di mantenerla anche per l’edificazione dei nuovi edifici. La suddivisione delle proprietà è segnalata per lo più da recinzioni in filo metallico, staccionate in legno, risultando del tutto assenti i muri di contenimento in pietra, poiché Allegato 2 – Pagina 5 la pendenza del terreno consentiva ugualmente di coltivare senza modificare l’andamento morfologico del terreno. La superficie interessata compresa la viabilità di accesso e di circa 52.000 mq che si estendono su un fronte di 700 m. circa, delimitato nella parte alta dalla cortina frammentata di fabbricati esistenti a valle della strada statale ed a valle, verso il fiume dalla nuova bretella in corso di realizzazione. Nella parte centrale il torrente Fiumeclo, che scorre con acque sempre abbondanti, circondato da un’area ricca di essenze arboree spontanee di alto fusto attraversa perpendicolarmente l’area della lottizzazione. Sono inoltre presenti alcune linee aeree elettriche e telefoniche di minore importanza che saranno interrate o spostate mentre per la più importante linea ad alta tensione di proprietà della soc. Terna, sono già stati approvati i lavori di interramento e di spostamento del tracciato. Gli estratti dell’ortofoto e della sovrapposizione della mappa catastale rendono conto della natura del territorio, della scarsa presenza della vegetazione, concentrata in pochi punti e con essenze spontanee in ordine sparso nonché della frammentazione delle proprietà immobiliari. La vocazione edificatoria dell’area è stata decisa dallo strumento urbanistico approvato nell’anno 2000; questa condizione ha creato aspettative di rivalutazione delle aree che unitamente all’abbandono dell’attività agricola come fonte di reddito e sostentamento delle famiglie ha incentivato la frammentazione immobiliare in occasione delle successioni ereditarie. L’utilizzo agricolo e l’assenza fino ad ora di una viabilità pubblica di accesso ha reso del tutto nascosta ai molti questa parte del territorio che è rimasta a lungo in esclusiva dei proprietari dei fondi; la stessa edificazione continua lungo tutto il tratto della strada statale che costeggia l’abitato di Temù, priva di accessi pubblici ha determinato una barriera visiva verso quel bel paesaggio citato dalla relazione al vincolo ministeriale, per coloro che si trovano a transitare o passeggiare sul tratto di strada statale. 4 GLI ELEMENTI DI VALORE PAESAGGITICO Gli elementi di valore sono certamente riconducibili alla dichiarazione di notevole interesse pubblico di cui al decreto ministeriale del 1963, ed in particolare il quadro naturale caratterizzato dai prati che costituiscono l’ampio versante che degrada verso il fondovalle ed il fiume Oglio, nonché la vista di cui si gode sulla Val D’Avio con allo sfondo il monte Adamello. Non secondario l’ambiente fluviale attorno al torrente Fiumeclo con le sue acque abbondanti che ruscellano rumorose nell’alveo roccioso formato da massi ciclopici, che crea il caratteristico rumore dei torrenti montani con le sponde ricche di vegetazione di essenze spontanee per lo più di frassino ed ontano. Sull’area, tradizionalmente a vocazione agricola a prato, non si ravvisa la presenza di elementi antropici di valore storico testimoniale, risultando del tutto inedificata, priva di tracciati stradali e di muri a secco o di alberi di valore storico. La vicinanza con il nucleo abitato di Temù fa ritenere che questa ampia area in passato fosse utilizzata nel periodo estivo per la produzione di foraggio, quando gli animali erano all’alpeggio. Il fieno veniva poi depositato nei fienili adiacenti o soprastanti le stalle collocate nel paese; mentre nel periodo autunnale vi si pascolavano gli animali che in tal modo non gravavano sulle scorte di foraggio immagazzinate. Una tale importante risorsa per l’economia agricola non poteva essere compromessa occupando spazi coltivabili con le costruzioni, le strade, ovvero per la piantagione di alberi da legno che con l’ombreggiatura avrebbero ridotto la capacità produttiva dei prati. La pendenza poco accentuata del terreno non ha richiesto nel passato la costruzione di muri di sostegno Allegato 2 – Pagina 6 come invece presenti sul versante verso la loc. Molina, che avrebbero peraltro creato impedimenti alla circolazione con i carri ed alle operazioni di fienagione e pascolo degli animali. 5 GLI IMPATTI SUL PAESAGGIO DELLE TRASFORMAZIONI PROPOSTE La trasformazione edificatoria di una parte del territorio comporta una alterazione in senso negativo della componente naturale del territorio soggetto a vincolo paesaggistico. Nonostante l’ampiezza della superficie interessata di circa 52.000 mq. comprensiva del sedime della nuova strada, la parte edificabile è ridotta e contenuta tra la parte edificata esistente e la bretella stradale, il cui progetto è stato approvato e l’opera in fase di realizzazione. Inoltre la dislocazione con ampio sviluppo longitudinale a fronte di una minore profondità rende la zona un completamento del tessuto esistente, peraltro di recente costruzione e quindi senza sovrapposizione di stili appartenenti ad epoche lontane nel tempo. La vasta superficie del versante che da sud, a partire dal confine con il comune di Vione, si incunea con forma pressoché triangolare tra gli edifici a valle della statale ed il fiume Oglio, mantiene anche dopo l’intervento una sua identità. Sono infatti salvaguardate le dimensioni fino a 250 m. nel punto di maggiore ampiezza tra la nuova strada ed il fiume Oglio secondo l’andamento parallelo al pendio e risultando l’utilizzazione edificatoria la naturale espansione del contesto abitato di Temù, senza che si creino elementi isolati o frammentazione del territorio. Le stesse motivazioni riportate nella relazione allegata al decreto di dichiarazione di notevole interesse pubblico non escludevano peraltro la possibilità edificatoria ma invitavano ad eseguire un esame attendo degli interventi. Nell’attuazione del progetto edificatorio e soprattutto nella realizzazione delle opere di urbanizzazione, vi sono alcuni elementi che possono portare ad un contributo positivo. In primo luogo la costruzione della strada e soprattutto dei due percorsi pedonali che si collegano con la strada statale, l’uno in posizione centrale adiacente il Fiumeclo e l’altro a nord, contribuiscono ad aprire due varchi verso il fondovalle e ridare a coloro che volessero inoltrarsi in una passeggiata, quella visione sul versante che degrada sul fiume Oglio e della val d’Avio, che si è persa dalla statale a seguito dell’edificazione della cortina di edifici; il percorso pedonale e l’area a verde laterale al torrente restituiscono la vivibilità dell’ambiente fluviale naturale prima impedita o di appannaggio dei soli proprietari dei fondi confinanti. A fronte della frammentazione originaria delle proprietà, nel progetto urbanistico si è deciso, anche per evitare il moltiplicarsi delle strade o degli accessi carrai o la realizzazione di edifici dalle dimensioni ridotte rispetto al tessuto esistente, di eseguirea una composizione delle proprietà in lotti di superficie significativa. La sovrapposizione del plani volumetrico con l’ortofoto rende conto della distribuzione degli edifici che sono riportati in pianta con le dimensioni delle murature esterne, mentre quelli esistenti presentano dimensioni superiori dovute alla maggiorazione degli sporti delle gronde. 6 GLI ELEMENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE L’area interessata dal progetto di lottizzazione è delimitata a sud dalla sede stradale, con progetto già approvato e sul quale sono già statei eseguiti i necessari approfondimenti e previste le opere di mitigazione e miglioramento ambientale. Allegato 2 – Pagina 7 Le rimanenti opere di urbanizzazioni da realizzare prevedono strade di accesso ai lotti con innesto dalla strada principale e spazi a parcheggio laterali alle strade medesime, mascherati sul fronte della strada principale da aiuole piantumate con essenze arbustive o alberi di specie autoctone a bassa chioma vegetativa. Un secondo spazio a parcheggio è collocato in posizione interna e non percettibile dalla strada principale mentre l’area a fianco del torrente Fiumeclo sarà mantenuta allo stato naturale in quanto essa, nell’ambito dell’ordinata disposizione del suolo edificabile, crea una separazione visiva del lungo tracciato stradale fiancheggiato a monte dagli edifici. In essa gli interventi previsti sono il mantenimento della vegetazione spontanea esistente che presenta ordine sparso, con parti ricoperte ed ampie radure mentre sul suolo sono previsti unicamente interventi di pulizia, rimozione delle pietre nonché i necessari livellamenti per rendere agevole la manutenzione del prato. E’ altresì previsto un percorso pedonale che si snoda all’interno fino a raggiungere la strada statale, mentre il parcheggio pubblico è facilmente mimetizzabile dalla vegetazione esistente o da piantumare sul fronte della nuova strada. La possibilità di deroga all’edificazione verso la strada principale di accesso, è stata limitata indicando sulla planimetria la linea di arretramento; per creare una cortina di verde che interrompe in modo significativo il fronte edificato, la deroga è compensata ponendo a carico dei lottizzanti l’onere di sistemare e piantumare l’area pubblica compresa tra il marciapiedi e la proprietà privata. 8 INDICAZIONE DEI MATERIALI DI IMPIEGO E DEI SISTEMI COSTRUTTIVI Muri di sostegno: Per mantenere alta la qualità del contesto, tutti i muri di sostegno previsti nelle urbanizzazioni e quelli di delimitazione dei lotti sul fronte strada, saranno realizzati con rivestimento in pietra di granito. La sola copertina soprastante sarà realizzata in calcestruzzo in quanto necessaria completare la muratura, impedire infiltrazioni d’acqua tra paramento in pietra e calcestruzzo e per fissare le cancellate sui confini dei lotti o i parapetti nelle aree pubbliche. Poiché come risulta dalle sezioni l’andamento naturale del terreno è stato poco alterato, i muri sono realizzati per contenere il materiale dei fronti di scavo nei tratti di strada in trincea. Percorsi pedonali: Tutti i percorsi pedonali e marciapiedi sono realizzati con cordoli di delimitazione in granito e cubetti di porfido o lastre di porfido con superficie naturale a spacco.Tale materiale associa ad una elevata qualità estetica anche l’elevata resistenza all’azione aggressiva del sale che necessariamente dovrà essere sparso nel periodo invernale. Nei tratti a maggior dislivello è prevista la realizzazione di rampe scala e la posa di parapetti in ferro a disegno semplice con bacchette verticali. Illuminazione: oltre all’illuminazione già prevista sulla strada principale sarà realizzata anche quella sulle strade interne mediante installazione di centri luminosi su palo e di lampade lungo i due percorsi pedonali di collegamento con la strada statale e quindi con il centro del paese. Per garantire la fornitura di energia elettrica è poi necessaria una cabina che è stata collocata a fianco del parcheggio nell’area adiacente il Fiumeclo. Essa sarà del tipo prefabbricato come richiesto dall’ENEL, tinteggiata esternamente e contornata esternamente da specie vegetali. Aree a verde: considerata l’elevata disponibilità sul territorio comunale di spazi naturali fruibili, come ad esempio l’intera val d’Avio ricca di prati e pinete, si ritiene di assegnare alle aree a verde previste dalla lottizzazione, la funzione di cuscinetti di separazione per frammentare gli spazi costruiti, oltre che punti di sosta adiacenti i percorsi pedonali. Si Allegato 2 – Pagina 8 sono previste pertanto alcune aree in prossimità della zona dove la bretella si stacca dalla statale, con la funzione di ridurre la percezione dell’importante nastro stradale e sue rotatorie dove creare comunque spazi alberati anche con essenze di alto fusto. Una seconda area è ubicata in corrispondenza del torrente Fiumeclo, mentre altre due zone sono l’una in fregio al fiume come area di sosta lungo la costruenda pista ciclabile, l’altra a servizio del percorso pedonale che collega la lottizzazione con la piazza antistante il Municipio, dove sono concentrate le attività di servizio. Parcheggi: sono tutti realizzati in fregio alle strade interne con la medesima pavimentazione in conglomerato bituminoso (asfalto), in posizione poco visibile e facilmente mimetizzabile dalla strada principale con una fascia di vegetazione posta sull’aiuola antistante a tutti gli spazi di parcheggio. Gli spazi di sosta sono stati uniformemente ripartiti sullo sviluppo dell’area per essere a servizio dei lottizzanti. Le reti tecnologiche: nell’ambito delle urbanizzazioni sono previste anche tutte le reti tecnologiche, da quella dell’energia elettrica, il teleriscaldamento, la rete telefonica, la fognatura a acque bianche e nere separate, l’acquedotto con gli idranti soprassuolo. Trattandosi di canalizzazioni interrate, esse assumo poca rilevanza dal punti di vista paesaggistico rimanendo visibili al termine dei lavori i soli chiusini in ghisa sulle sedi stradali o marcipiedi. 6 LA VERIFICA STRATEGICA DI ESCLUSIONE DALLA VALUTAZIONE AMBIETALE Il comune di Temù prima di procedere con l’adozione del progetto della lottizzazione, ha ritenuto di verificare la necessità di effettuare la valutazione ambientale strategica VAS. Allo scopo ha convocato la conferenza di VAS invitando a partecipare gli enti interessati e dalla riunione è emersa la non necessità di sottoporre il progetto di lottizzazione e di conseguenza quello delle relative opere di urbanizzazione, alla verifica di VAS in quanto il progetto urbanistico non prevede varianti rispetto alle previsioni già vigenti nel PRG. Nell’ambito della conferenza di valutazione della VAS sono tuttavia emerse alcune considerazioni che sono state recepite nel provvedimento finale con il quale è stata dichiarata l’esclusione del progetto di lottizzazione dalla verifica di assoggettabilità alla VAS: Dette prescrizioni assumo valore prescrittivo nell’attuazione del progetto della lottizzazione ed in quelli relativi alla costruzione dei fabbricati. • Un’attenzione particolare nella fase di cantiere nell’evitare la dispersione delle polveri e nel limitare la rumorosità durante le attività edilizie mediante idonee misure mitigative; • Che eventuali interventi specifici su recettori superficiali siano autorizzati, con idonea istruttoria, dal Comune interessato se facenti parte del "Reticolo Idrico Minore", o dalla Sede Territoriale se appartenenti al "Reticolo Idrico Principale", come prescritto dalla DGR nn° 7868, 13950, 8127 e 713 del 25.01.2002, 01.08.2003, 01.10.2008 e 26.10.2010. • La sistemazione secondo le tecniche dell’ingegneria naturalistica per le sponde del Torrente Fiumeclo; • L’adozione di tecniche progettuali (architettoniche e strutturali) rispondenti a criteri ecologici; • Il risparmio e il riuso delle risorse idriche; Allegato 2 – Pagina 9 • Particolare attenzione agli aspetti energetici con preferenza per l’uso di fonti alternative; • Certificazione degli edifici del PL in classe A o B. L’attuazione di quanto indicato richiederà che gli edifici vengano dotati di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica o termici per la produzione di acqua calda sanitaria. La buona esposizione può essere elemento di stimolo alla installazione dei pannelli che, trattandosi di nuovi fabbricati dovranno avere tipologie integrate nelle falde delle coperture o negli elementi costruttivi. ELENCO DEGLI ALLEGATI ALLA RELAZIONE PAESAGGISTICA • ALLEGATO 1: Estratto dell’aereofotogrammetrico; • ALLEGATO 2: Decreto ministeriale 1 aprile 1963 Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona sita nel Comune di Temù; • ALLEGATO 3: Estratto dalla cartografia S.I.B.A.; • ALLEGATO 4: Estratto dalla cartografia del PTR tavola D – quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale; • ALLEGATO 5: estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP estratto dal PTCP ATLANTE – GEOGRAFIA ATLANTE – USO DEL SUOLO ATLANTE – MORFOLOGIA CATASTO – ORTOFOTO VINCOLI - PAESAGGIO VINCOLI - IDROGEOLOGIA PIANO TERRITORIALE – RETE ECOLOGICA SITI COMUNITARI DISSESTI RISCHIO IDROGEOLOGICO STRUTTURE E MOBILITA’ CARTOGRAFIA – ORTOFOTO • ALLEGATO 6: Documentazione fotografica; • ALLEGATO 7: Estratto orto fotogrammetrico con sovrapposizione del planivolumetrico e relative sezioni. Allegato 2 – Pagina 10 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 1 - Estratto aerofotogrammetrico Relazione paesaggistica – Allegato 1 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 2 – Decreto Ministeriale 1° APRILE 1963 Dichiarazione di notevole interesse di una zona sita nell’ambito del Comune di Temù (BS) Relazione paesaggistica – Allegato 2 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 3 – ESTRATTO CARTOGRAFIA S.I.B.A. TEMÙ SCALA 1:10.000 Relazione paesaggistica – Allegato 3 Sistema Informativo Beni Ambientali : Vincoli Scala 1:10000 _ Estratto S.I.B.A._Temù (BS) Bellezze insieme Vincoli B. insieme Perimetro area B. assieme Corsi d'acqua Corsi d'acqua vincolati Area di rispetto fiumi (150 m) Parchi Vincoli Parchi Confini amministrativi Comune Provincia COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 4 – ESTRATTO CARTOGRAFIA P.T.R. Relazione paesaggistica – Allegato 4 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 5 – ESTRATTO CARTOGRAFIA P.T.C.P. Relazione paesaggistica – Allegato 5 COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 6 – DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Relazione paesaggistica – Allegato 6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Tipologia fabbricati esistenti nell’area adiacenti all’urbanizzazione Area adiacente al rio Fiumeclo Panoramiche dell’area di intervento COMUNE DI TEMÙ PROVINCIA DI BRESCIA Piano di Lottizzazione del comparto 16-17 RELAZIONE PAESAGGISTICA Allegato 7 – PLANIVOLUMETRICO CON SEZIONI Relazione paesaggistica – Allegato 7