PROPOSTA DI RISOLUZIONE TIPOLOGIA B – 4 – TECNICO

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PROPOSTA DI RISOLUZIONE TIPOLOGIA B – 4 – TECNICO
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
TIPOLOGIA B – 4 – TECNICO-SCIENTIFICO
TITOLO: “RECENTE PASSATO O IMMEDIATO FUTURO”?
La diffusione crescente delle nuove tecnologie, dell’informazione e della comunicazione, ha
portato ad una trasformazione profonda del sistema produttivo italiano e la loro pervasività incide
sulla produzione sia all’interno delle imprese sia nei rapporti relazionali.
La ‘rivoluzione tecnologica’ comporta una ridefinizione dei fattori di
competitività, degli elementi chiave per le funzioni aziendali e, in generale, dell’affermazione di
nuovi processi organizzativi.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possiedono proprio la caratteristica di
potenziare e facilitare gli aspetti relazionali delle imprese grazie ad una comunicazione più rapida e
pervasiva. Proprio questa indagine ha reso disponibili le informazioni relative all’utilizzo di reti
informatiche permettendo di sfruttare un vantaggio competitivo non solo in relazione agli aspetti
prettamente distrettuali ma anche riguardo l’efficienza e la possibilità di effettuare il cosiddetto
“commercio on – line”. Internet ormai, è diventato uno strumento diffuso e il più imponente canale
di comunicazione. Si vive costantemente con il timore di non essere aggiornati. Si parla addirittura
di “transumanismo” come movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e
tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive, migliorando cosi quegli aspetti della
condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia o l'invecchiamento, in vista
anche di una possibile trasformazione.
Di norma, i transumanisti sono a favore dell'utilizzo delle tecnologie emergenti, incluse quelle
attualmente ritenute anche controverse, come l'ingegneria genetica sull'uomo e gli usi avanzati dei
computer e delle comunicazioni. Spesso ritengono che l'intelligenza artificiale un giorno supererà
quella umana proprio perché gli esseri umani possono e dovrebbero diventare "più che umani"
attraverso l'applicazione delle innovazioni tecnologiche.
Come citato dal documento (F.CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014)
il “trasferimento della mente” porterebbe ad una copia del nostro cervello trasferito in uno stato
non umano (ad esempio un computer). Pertanto la personalità di ogni singolo si ridurrebbe ad
essere inglobata in un sistema meccanologico. La tecnologia è onnipresente nei cartelli della
segnaletica, in quelli pubblicitari, nelle stanze di casa nostra, negli oggetti della quotidianità. Tutto
questo è uno scenario “pervasivo”, poiché tende a diffondersi ovunque prendendo animo o mente
in modo completo. Quale aggettivo migliore, dunque, per definire la tecnologia, diventata nel
corso degli ultimi anni sempre più presente nelle nostre vite, parte integrante delle nostre
interazioni col mondo che ci circonda. I social network, gli smartphone e i tablet sono oggetti
indispensabili, gadget che portiamo sempre con noi e che all’occorrenza diventano delle vere e
proprie “finestre sul mondo”. In un futuro non troppo lontano, l’umanità come la conosciamo, non
esisterà più, perché l’uomo, radicalmente trasformato dalla tecnologia, diverrà simile ai “cyborg”
tanto cari alla fantascienza. Questo pone degli interrogativi e l’homo sapiens, oggi immerso in una
tecnologia pervasiva, è diventato piuttosto un “homo technologicus”. Potremmo definirlo “tempo
ciclico della natura”, come riporta nel suo articolo Galimberti (Umberto GALIMBERTI, Psiche e
techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002), in quanto con la tecnologia gli
uomini oggi possono avere ciò che un tempo erano costretti a domandare agli dei, operando una
sorta di congedo da essi. Il soggetto della storia non è più l'uomo ma la tecnica che era già oggetto
di riflessione nella Grecia nel V secolo a. C. con Eschilo, nella sua tragedia “ Prometeo”.
È sempre il problema che ritorna fin dall'antichità: è più forte la tecnica o sono più forti le leggi di
natura?
Questa è soltanto la punta dell’iceberg, un assaggio di ciò che sarà il futuro. La tecnologia va avanti,
mai così velocemente come in questo periodo e si rischia di rimanere indietro e restare ancorati al
passato piuttosto che aprirsi a questo “immediato futuro”.
Di: Francesca Ciasullo
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