Piano d`intervento per il decoro e la pulizia degli edifici pubblici
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Piano d`intervento per il decoro e la pulizia degli edifici pubblici
PIANO DI INTERVENTO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI IL FENOMENO DEL GRAFFITISMO: PIANO D’INTERVENTO NORMATIVO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI INDICE • Il Graffitismo: origini significato e valenza Slide 1-2 • Il Graffitismo: arte o sfregio Slide 3-4 • Il Graffitismo chi sono i writers Slide 5 • Il Graffitismo: Un nuovo modello culturale Slide 6-7 • Il Graffitismo: un reato e un danno Slide 8 • Iniziative: bisogno di legalità Slide 9 • Policy di controllo Slide 10-11 • Iniziative intraprese in Italia Slide 12 • Prevenzione integrata • Normativa di riferimento e riflessioni • Come finanziare il piano antigraffiti: nuove proposte di intervento normativo • Progetto di quantificazione costi di pulizia edifici pubblici per il decoro urbano Slide 13-16 Slide 17-22 Slide 23-31 Slide 32-38 IL GRAFFITISMO CENNI SULLE ORIGINI Il graffitismo nasce alle fine degli anni ’60 a New York. Le sue origini sono legate al degrado urbano e alla scelta di molti artisti di utilizzare grandi spazi vuoti. ¾ viene riconosciuto come attività artistica e come sinonimo di libertà e trasgressione nei confronti del sistema culturale e sociale dominante. ¾ nei primi anni Sessanta le megalopoli americane mettono in campo iniziative per cancellare i graffiti e impedire che ne vengano realizzati di nuovi. ¾ arriva in Europa negli anni 70 con la musica rap e l’hip-hop diventando espressione di un mondo giovanile all’insegna del tribalismo moderno, della ritualità legata a stili di vita specifici e ai movimenti giovanili. ¾ negli anni 90 assume diverse declinazioni, diventando sempre più un fenomeno di contestazione politica. ¾ secondo alcuni sociologi si tratta di un fenomeno che segnala un desiderio di identità o di possesso territoriale. 1 IL GRAFFITISMO SIGNIFICATO E VALENZA ¾ Graffiti: Testo o disegno colorato di grandi dimensioni, spesso eseguito nelle stazioni ferroviarie o sui treni, oppure sulle pareti di grandi edifici in prevalenza nelle periferie. ¾ Realizzazione: L’esecuzione può necessitare più notti (prima i contorni poi i dipinti a colori), e spesso tende a dimostrare le qualità ‘artistiche’ del writer. ¾ Tag: Firma, iniziali, codice, forma o personaggio di piccole dimensioni. L’intento con il tag è di prendere possesso del territorio. ¾Imitazione: si verifica un effetto esponenziale dopo l’apparizione del primo tag se questo non viene rimosso subito. Il writer nasce prima come tagger e poi evolve verso il graffiti. ¾ Crew o Posse: sono le bande organizzate, in alcuni paesi non esitano a chiamarle criminalità organizzata. 2 GRAFFITI ARTE O SFREGIO? Graffitismo come vera e propria arte: obiettivi del writer ¾ raggiungere una certa fama all’interno o all’esterno del proprio ambiente; ¾ far conoscere il proprio nome a chiunque; ¾ dare una certa visibilità delle sue opere ovvero dei suoi graffiti, indipendentemente dalla forma che adotta, sia essa ottenuta grazie ad una presenza imponente di firme sul territorio (tags), o attraverso la realizzazione di veri e propri murales; ¾ è essenziale il rispetto con gli altri writers, sovrastare il lavoro di un altro writer (going over) rappresenta una totale assenza di rispetto nell’universo del writing e quando ciò avviene vi sono scontri tra i diversi writer o crew. Il writer tende sempre a migliorare la sua tecnica artistica. 3 GRAFFITI ARTE O SFREGIO? Graffitismo come atto di vandalismo ¾ Al Graffitismo “sporco” inteso come atto di vandalismo appartengono , salvo qualche eccezione, gruppi di giovani, che provengono da ogni classe sociale ed hanno un’età variabile compresa tra i dodici e i trenta anni ed oltre. ¾ Il loro obiettivo è quello di compiere un atto contro le regole, rendere visibile a tutti il proprio operato, con lo scopo di ricavare la stima e la considerazione dei compagni. Tale intento evidenzia un’assenza di educazione al rispetto altrui, associato ad una mancanza di valori ai quali ispirarsi. ¾Il soggetto dedito a questo tipo di fenomeno agisce in maniera impulsiva ed è dipendente, ovvero pur conoscendo il rischio a cui va incontro imbrattando i beni della collettività, non puo’ rinunciarvi, non può dispensarsi dall’agire. ¾ Le cause che portano tali soggetti ad intraprendere questo tipo di comportamenti sono da ricercarsi nella solitudine, noia, senso di vuoto. 4 CHI SONO I WRITERS IN ITALIA • Ragazzi spesso anche adolescenti che non sono adeguatamente controllati dalle famiglie • Crews, ovvero bande di imbrattatori che si incontrano sui siti internet o per raduni territoriali, i quali spesso ambiscono ad un successo artistico • Vandali al seguito di manifestazioni sportive, politiche e studentesche, ma non sindacali (in quest’ultimo caso perché c’è un servizio d’ordine interno) • “Graffitari spot”, ovvero persone che solo occasionalmente (anche solo per una volta) sentono necessità di imbrattare muri, strade o edifici per comunicare un singolo messaggio 5 IL GRAFFITISMO UN NUOVO MODELLO CULTURALE (1/2) Per capire il fenomeno del Graffitismo è fondamentale evidenziare tre aspetti: ¾ il suo aspetto sociale ovvero il suo approccio nella cultura di oggi. Talvolta i segni dei graffiti non sono arte ma esprimono un movimento espressivo di sopraffazione del canone estetico preesistente attraverso un’esagerazione di segni e colori 6 IL GRAFFITISMO UN NUOVO MODELLO CULTURALE (2/2) ¾ il suo orientamento alla tutela del bene comune, comune inteso nella sua terminologia res communis come bene di tutti ¾ la sua posizione in merito alla difesa del bene comune: comune adottare politiche volte a reprimere tale fenomeno contro gli espropri del bene comune 7 IL GRAFFITISMO UN REATO E UN DANNO ¾ Realizzare dei graffiti rappresenta innanzitutto un reato contro la proprietà privata e pubblica ¾ Tuttavia i graffiti non costituiscono solo una lesione dei diritti di proprietà ma sono un vero e proprio danno al paesaggio urbano ¾ Centri storici millenari, monumenti, luoghi pubblici, sono feriti nel loro decoro e nella loro dignità da scritte che trasmettono una sensazione di degrado e di anarchia Se questo accade non c’è rispetto per il DECORO URBANO quindi il Graffitismo diventa sia un reato che un danno 8 BISOGNO DI LEGALITÀ Impunità per chi imbratta: Primo esempio di una società senza legalità 9 Approccio culturale del problema Il lassismo porta l’idea che si possa fare di tutto. L’adolescente che vede totale impunità sui graffiti coltiverà l’idea che sia possibile ogni tipo di vandalismo contro la cosa pubblica e poichè lo Sato non esiste si può delinquere senza rischi. 9 Senza efficaci ed effettive sanzioni i privati non ripuliscono Alle ripuliture non hanno mai fatto seguito azioni giudiziarie , l’impunità permane, il deterrente non è stato creato : il 25% degli stabili ripuliti è di nuovo imbrattato, con punte molto più alte in alcune zone. 9 Il degrado porta alla microcriminalità Le zone imbrattate diffondono un malessere psicologico nei cittadini ed un senso d’insicurezza che induce l’idea che le Istituzioni siano assenti e non vi sia un controllo del territorio. Anche chi delinque riceve lo stesso messaggio e sa che dove la città è imbrattata potranno essere commessi 9 POLICY DI CONTROLLO (1/2) STRATEGIE Per prevenire e reprimere il fenomeno del graffitismo è necessario un maggior coinvolgimento, oltre agli Enti locali, delle strutture centrali interessate alla tutela dell’ambiente e del territorio ¾ Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ¾ Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ¾ Ministero per i Beni e per le Attività culturali, ¾ Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ¾ Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, ¾ Agenzia del territorio e Agenzia del demanio, ¾ Enti previdenziali e assistenziali. Tutte queste strutture dovranno anche appoggiare e stimolare l’opera degli Enti Locali 10 POLICY DI CONTROLLO (2/2) STRATEGIE ¾ I piani pluriennali integrati definiscono le azioni a livello centrale e locale, e si presuppone la partecipazione di stakeholders alla loro definizione (Amministrazioni, associazioni antigraffiti, polizia, distribuzione, artisti). ¾ Il legame tra graffiti ed altri reati è stato evidenziato nella maggior parte dei casi. Il graffito può essere considerato come un primo passo verso la delinquenza. Si verifica sempre di più il coinvolgimento di giovani appartenenti al ceto medio. ¾ Bisogna premiare i comportamenti virtuosi e le migliori pratiche messe in atto dalle amministrazioni pubbliche contro il fenomeno. ¾ Si deve creare una maggiore sensibilità collettiva contribuendo a ridurre anche il vandalismo contro i privati. 11 IDEE PER UNA SOLUZIONE ITALIANA IL FENOMENO DEL GRAFFITISMO: PIANO D’INTERVENTO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI INIZIATIVE INTRAPRESE IN ITALIA ¾ Milano: sono stati spesi € 6milioni di Euro nel 2006, la spesa per ripristino degli edifici è di 3 milioni di Euro a fronte di 24.000 stabili privati ,742 stabili comunali, campagna di pulizia e di sensibilizzazione con ripulitura a prezzo agevolato, istituzione della task force nucleo per il decoro urbano. ¾ Roma: sono stati spesi 5 mil. Di Euro per il ripristino delle facciate, 6milioni di Euro dall’azienda dei trasporti per rivrnicaire metro e bus, 1 squadra di pulizia per ogni municipio e 4 per il centro storico, telecamere per 24 h e una campagna di sensibilizzazione ¾ Torino: sono stati spesi 300mila Euro per rispristindo delle facciate ma gli interventi richiedono molto di più ¾ Bologna: controlli e fermi soprattutto in centro città. Vengono applicate multe di 50 Euro 12 PREVENZIONE INTEGRATA (1/4) Le migliori politiche ¾ Conoscere meglio il fenomeno dei Graffiti: Graffiti analisi dei costi complessivi, indagini demografiche e sociali e introdurre tariffe scontate per la pulizia degli edifici; ¾ Promuovere Educazione preventiva: preventiva focalizzarsi in priorità sulle fasce di età « pre-graffiti »; ¾ Sensibilizzare genitori, comunità e partnership (n°verde, volontari, associazioni, commercianti); ¾ Creare spazi creativi per i graffitari guidati sempre dal rispetto delle regole; 13 PREVENZIONE INTEGRATA (2/4) Le migliori politiche ¾ Adottare Azione repressiva introduzione di direttive chiare alle Forze dell’Ordine impegnate nel presidio del territorio al seguito di manifestazioni e sit in; ¾ Definire misure di repressione appropriate (pene pecuniarie detentive e lavori socialmente utili come ripulitura delle superfici murarie); ¾ Sensibilizzare gli studenti delle scuole al rispetto del patrimonio pubblico e privato promuovendo dei programmi scolastici educativi nelle Scuole Medie Inferiori e Superiori con specifici finanziamenti, nell’ambito dei corsi di educazione civica reintrodotti nei POF. Tali programmi devono considerare il fenomeno sia inteso come una necessità di espressione ovvero come una vera e propria arte sia inteso come atto di vandalismo; 14 PREVENZIONE INTEGRATA (3/4) Le migliori politiche ¾ creare un consenso favorevole verso le azioni di governo dell’opinione pubblica; pubblica ¾ non favorire lo sviluppo di un’attività “criminale” nel caso in cui si considerasse il fenomeno del graffitismo come atto di vandalismo; ¾ controllare la diffusione e la localizzazione territoriale del fenomeno; fenomeno ¾ contribuire a far nascere un senso di appartenenza e di amore verso la propria città; ¾ canalizzare il fenomeno del writing attraverso interventi 15 PREVENZIONE INTEGRATA (4/4) Le migliori politiche ¾ incoraggiare le Amministrazioni Locali a creare Task Force di Polizia locale dedicate alla lotta al graffitismo selvaggio per raccogliere informazioni sulle bande di writers e creare delle banche dati per monitorare il fenomeno; ¾ coinvolgere i cittadini nelle azioni delle amministrazioni con appositi numeri verdi e siti per segnalare i vandali e creare riprovazione sociale; ¾ modificare la legge vigente ovvero una revisione delle norme, che introduca sanzioni pecuniarie, effettive e tempestive che scoraggino il fenomeno, con l’obbligo del ripristino dei danni e condanne a lavori socialmente utili. 16 LEGISLAZIONE IL FENOMENO DEL GRAFFITISMO: PIANO D’INTERVENTO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI NORMATIVA DI RIFERIMENTO ¾ Codice Penale art. 639 Deturpamento ed imbrattamento di cosa altrui” (pene pecuniarie e detentive o di lavoro di pubblica utilità) ¾ D. Lgs. n. 274/2000 - Le sentenze sono competenza dei giudici di pace ¾ Definire misure di repressione appropriate (pene pecuniarie, detentive e lavori socialmente utili come la ripulitura) ¾ Sono al vaglio delle commissioni parlamentari 6 proposte di legge volte ad inasprire pene e sanzioni ¾ Occorre una specifica proposta del governo che coniughi la prevenzione del fenomeno con la sua repressione, mobilitando risorse centrali e locali 17 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Modifiche art 639 Codice Penale Disegno di legge del Governo 3 giugno 2008, n°733 Disposizione in materia di Sicurezza Pubblica (Presidente del Consiglio, Ministri dell’Interno e della Giustizia) Modifica all’Art. 639 del codice penale, inserite le seguenti parole al comma 2, dopo le parole “centri storici”: “ovvero su immobili a a risanamento edilizio o ambientale o su ogni altro immobile, quando al fatto consegue un pregiudizio del decoro urbano”. Estende le attuali disposizioni per assicurare una più completa azione di contrasto al fenomeno. Iniziativa parlamentare (14 maggio 2008) Sen. Vittorio Pessina (FI) et al Modifica del secondo comma dell’Articolo 639 del codice penale e varie aggiunte - Definizione del graffitismo - Gli enti locali individuano spazi autorizzati - Multa fino a 3000 euro e fino a 10.000 euro se il fatto è commesso su edifici di interesse storico o artistico - Onere a carico delle regioni - Reclusione fino a 18 mesi - Multa fino a 5000 euro - Spese per gli interventi di riparazione o somma pari alla diminuzione del valore in caso di riparazione impossibile. Iniziativa parlamentare Sen. Franco Asciutti (FI) Modifica del secondo comma dell’Articolo 639 del codice penale e varie aggiunte 18 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Modifiche art 639 Codice Penale Disegno di legge d’iniziativa della Sen. Thaler Ausserhoffer (29 aprile 2008) - Reclusione fino a 6 mesi - Multa da 1.000 a 3.000 Euro - Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicati: reclusione fino a 2 anni e multa fino a 8.000 Euro. Proposta di Legge 29 aprile On. De Corato - Estende la tipologia di beni sui quali possono essere verificati i fatti (attrezzature per tempo libero, panchine, porta rifiuti e in genere le cose mobili) - Multa da 200 a 500 Euro più spese di ripristino - Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico compresi nel perimetro dei centri storici: reclusione fino a 1 anno e multa fino a 2.000 Euro. Proposta di Legge 29 aprile 2008 On. Brugger, On. Zeller, On. Nicco - Estende la tipologia di beni sui quali possono essere verificati i fatti (attrezzature per tempo libero, panchine, porta rifiuti e in genere le cose mobili, include inoltre le strade e le piazze). - Multa da 500 a 1.500 Euro più spese di ripristino - Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico compresi nel perimetro dei centri storici: reclusione fino a due anni e multa fino a 5.000 Euro. 19 PROPOSTE DI LEGGE (1/2) Disegno di legge 733 Art. 4.(Disposizioni concernenti il reato di danneggiamento) 1. All’articolo 635 del codice penale, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al secondo comma, dopo il numero 3), è inserito il seguente: «3-bis) su immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale;»; b) dopo il secondo comma è aggiunto il seguente: Per i reati di cui al secondo comma, la sospensione condizionale della pena è sempre subordinata all’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, ovvero, se il condannato non si oppone, alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato, comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate dal giudice nella sentenza di condanna». 20 PROPOSTE DI LEGGE (2/2) Disegno di legge 733 Art. 5.(Disposizioni concernenti imbrattamento di cose altrui) il reato di deturpamento 1. All’articolo 639, secondo comma, del codice penale, dopo le parole: «compresi nel perimetro dei centri storici» sono inserite le seguenti: «ovvero su immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale o su ogni altro immobile, quando al fatto consegue un pregiudizio del decoro urbano». 21 RIFLESSIONI NORMATIVE SUL DISEGNO DI LEGGE 733 Queste modifiche tendono a completare l'attuale formulazione dei pertinenti articoli del codice penale, in modo tale che risultino perseguibili d'ufficio e puniti più gravemente: 9 il danneggiamento di edifici pubblici o destinati ad uso pubblico o all'esercizio di un culto, o di cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate, o di immobili compresi nel perimetro dei centri storici ovvero di immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale; 9 il deturpamento o imbrattamento di cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate, o di immobili compresi nel perimetro dei centri storici, ovvero di immobili sottoposti a risanamento edilizio o ambientale o di ogni altro immobile, quando al fatto consegue un pregiudizio del decoro urbano. 22 COME FINANZIARE IL PIANO ANTIGRAFFITI IL FENOMENO DEL GRAFFITISMO: PIANO D’INTERVENTO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI NUOVE PROPOSTE DI INTERVENTO NORMATIVO (1/2) Strategie di intervento NUOVA ARMONIA ESTETICA DELLE CITTA’ in linea con le maggiori città europee, per il raggiungimento del rispetto del bene pubblico e del decoro urbano 23 NUOVE PROPOSTE DI INTERVENTO NORMATIVO (2/2) Strategie di intervento attraverso piani comunali volti a: 9razionalizzare le affissioni pubbliche 9 promuovere la pulizia dei graffiti su edifici pubblici e privati 9 eliminare impianti pubblicitari abusivi 9 recuperare in tempi brevi le facciate degli edifici colpiti 9 valorizzare i centri storici 9 reprimere il commercio abusivo su strada 24 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (1/6) Obiettivi della riforma • assicurare il decoro urbano • favorire la lotta: lotta – ai graffiti – all’evasione dei tributi – alle affissioni abusive 25 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (2/6) Contenuto della riforma riordino e semplificazione dei tributi ¾ rivalutando la funzione della pubblicità all’interno di un riassetto del decoro urbano ¾ specificando la natura dei tributi ¾ riconsiderando la tassazione sulle affissioni pubblicitarie ¾ razionalizzando i tributi sulla stessa tipologia di base imponibile 26 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (3/6) Strumento della riforma Istituzione dal 1° gennaio 2009 di un’ imposta locale per il decoro urbano che concentri in un’unica obbligazione fiscale vari tributi e canoni, il cui gettito è interamente attribuito all’ente 27 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (4/6) Metodologie della riforma ¾ definizione di decoro e arredo urbano ¾ definizione delle linee guida da seguire per raggiungere gli standard auspicati ¾ perfezionamento dei servizi resi ai cittadini da parte delle singole Amministrazioni ¾ parità di trattamento sia tra i diversi contribuenti che tra singoli Enti locali 28 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (5/6) Vantaggi della riforma (1/2) ¾ risparmio di tempi e di costi di gestione per i Comuni e per i contribuenti grazie alla semplificazione amministrativa delle procedure ¾ ampliamento della base imponibile ¾ recupero di evasione 29 RIFORMA ORGANICA DELLA DISCIPLINA FISCALE IN MATERIA DI DECORO URBANO (6/6) Vantaggi della riforma (2/2) ¾ riduzione del contenzioso ¾ aumento del gettito da destinare agli interventi anti graffiti ¾ maggiore trasparenza e regolarità in un settore caratterizzato da abusivismo e irregolarità amministrative 30 IN SINTESI Conclusioni In sostanza la proposta normativa è volta ad introdurre una riforma organica della disciplina fiscale inerente la pubblicità esterna, l’arredo urbano e il decoro urbano NUOVA ARMONIA ESTETICA DELLE CITTA’ = NO AL GRAFFITISMO CON UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SNELLA E RAZIONALE 31 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI PULIZIA ESTERNI PER IL DECORO EDIFICI PUBBLICI IL FENOMENO DEL GRAFFITISMO: PIANO D’INTERVENTO PER IL DECORO E LA PULIZIA DEGLI EDIFICI PUBBLICI PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Premessa Il progetto proposto dall’Agenzia del Territorio riporta una sommaria quantificazione dei costi presumibili di “pulizia esterni per il decoro degli edifici pubblici” diversificati a seconda della tipologia di edificio e sulla base di interventi similari. 32 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Analisi costi unitari 1/2 Per individuare i costi dei lavori di pulizia delle facciate degli edifici pubblici ovvero il più probabile valore medio nazionale applicabile è necessario: – effettuare una rapida analisi dei costi unitari praticati per interventi similari, sulla base di indagini di mercato e dei prezziari specializzati nel settore – individuare nel più breve tempo possibile la tipologia di edificio colpito • Edificio abitazioni-uffici • Edificio abitazioni negozi • Edificio monumentale o residenziale • Edificio d’epoca • Complesso immobiliare uffici • Edificio a torre residenziale terziario 33 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Analisi costi unitari 2/2 I costi dei lavori di pulizia delle facciate di edifici pubblici dipendono da alcune variabili facilmente determinabili quali: – – – – – – – – – – Consistenza superfici danneggiate, Natura degli interventi necessari; Tipologia del rivestimento dell’edificio; Tipologia dell’edificio (monumentale, storico, moderno); Destinazione d’uso (uffici, abitazioni, altro); Ubicazione sia a livello nazionale che a livello cittadino; Presenza di vincoli storico – architettonici; Facilità di accesso; Livello di intervento; Necessità o meno di occupazione di suolo pubblico. 34 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Fasi di intervento 1. Pulizia delle superfici dalle scritte vandaliche, dallo smog e da incrostazioni di sporco con l’ausilio di: • prodotti alcalini • detergenti acidi a bassa schiuma • prodotti di pulitura svernicianti liquidi • soluzioni composte da aria acqua e bicarbonato di magnesio 2. Opere di protezione delle superfici • stesura di prodotto antigraffiti per il trattamento protettivo delle superfici mediante utilizzo di bombole aerosol, pennarelli o pitture 35 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Elenco dei prezzi 1/2 Per la quotazione di tali interventi bisogna prendere in esame: • il Tariffario della Regione Lazio anno 2007 • la tipologia di pulizia che viene realizzata In media, si stimano per i “costi di pulizia delle facciate degli edifici pubblici” dai 7,00 ai 10,00 Euro al metro quadro. 36 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Elenco dei prezzi 2/2 • I prezzi di riferimento del Tariffario della Regione Lazio vengono ricaricati almeno del 30-40% visto: • il continuo aumento dei prezzi dettati dal mercato e • tenuto conto che spesso ci si trova di fronte ad immobili di difficile accesso ovvero interessati da locazione di particolare sensibilità di sicurezza. 37 PROGETTO DI QUANTIFICAZIONE COSTI “PULIZIA FACCIATE EDIFICI PUBBLICI” Fasi della rilevazione L’attuazione di tale programma deve seguire le seguenti fasi: – Rapida individuazione degli immobili • Una volta acquisito l’elenco degli immobili dovrà essere inviata agli uffici provinciali interessati una scheda conoscitiva dell’immobile da compilare in maniera sintetica e rappresentativa – Rilevazione puntuale delle consistenze metriche e delle lavorazioni da realizzare – Quantificazione del fabbisogno ovvero necessarie per l’attuazione del progetto. delle risorse 38