Musica in camper - Club Plein Air BdS

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Musica in camper - Club Plein Air BdS
Musica in camper
Due splendide voci femminili ci propongono i loro ultimi album
C
on le fredde e buie
giornate invernali fa piacere stare
al calduccio nella propria casetta,
non importa se di muratura oppure
su ruote, quelle della nostra libertà; in queste occasioni è ancora
più stimolante ritrovarsi ad ascoltare un po’ di buona musica, mentre magari fuori sibila il vento, piove o fiocca la neve. Ed ecco un
paio di proposte appena uscite sul
mercato discografico con due
splendide voci femminili, che vi
aiuteranno a rilassarvi, godendovi
anche le atmosfere del generale
Inverno.
La prima proposta viene
dall’Irlanda: alle spalle 20 anni di
carriera e 70 milioni di dischi venduti nell’ambito della musica celtica con particolari sonorità pop; facile da riconoscere, si tratta di Enya, artista molto nota in tutto il
mondo per avere composto numerose canzoni utilizzate come colonna sonora di film di grande successo, come “Il Signore degli Anelli”,
“Green Card” e “My Life”, oltre che
per sottofondo di pubblicità di ogni
sorta.
La musicista è nota anche
come “invisibile” perché nel corso
della sua carriera non ha mai dato
concerti e ha sempre rifiutato le
collaborazioni. In realtà il progetto
musicale che porta avanti è composto da altre due persone, oltre a
lei che compone, suona e canta:
Nicky Ryan, che produce gli album,
e Roma Ryan, che scrive i testi
delle canzoni in diverse lingue.
Ala sua lunga carriera si è
aggiunto a metà novembre un
nuovo tassello con l’uscita di “And
winter came”, un album dedicato
all’inverno e alle atmosfere natalizie, composto da dodici brani, di
cui nove in inglese, uno in inglese
e latino, uno esclusivamente in latino e uno strumentale, secondo
uno schema linguistico decisamente originale, ma non certo nuovo,
che Enya ha spesso usato, con testi anche in lingua gallese, in gaelico, in spagnolo, oltre che inlingue
immaginarie come il Sindarin, lingua inventata da J.R.R. Tolkien
nell’ambito della trilogia del Signore degli Anelli.
Tra i brani presenti vi è
una nuova versione di “Oiche
Chiùin”, titolo gaelico per “Silent
Night”, e il pezzo “Trains and winter rain”, canzone energica caratterizzata dall’incedere mozzafiato
delle percussioni, più dark rispetto
alla consueta musicalità di Enya,
probabilmente perché è ispirata al
terribile
episodio
vissuto
dall’artista sul treno che collegava
Belfast a Dublino, quando un ordigno dell’Ira esplose, per fortuna
senza vittime.
Ma sono sicuramente le
atmosfere sognanti quelle predilette dalla compositrice irlandese,
ben rilevabili già dalla copertina,
sospesa in un universo onirico in
cui la vediamo indossare un lungo
abito bianco mentre alle sue spalle
si libra un cavallo candido che
sembra di ghiaccio; un modo per
farci cominciare a sognare con una
foto e proseguire poi rilassandoci,
immersi nella sua musica eterea.
La seconda proposta è, invece, italianissima ed è quella di
Giorgia, cantante seguitissima da
numerosi fans del genere pop di
casa nostra, che ha presentato a
fine novembre l’album “Spirito Libero, Viaggi di voce 1992 –
2008”, che ripercorre la carriera
della cantante dall’esordio, avvenuto 16 anni fa, fino ad oggi.
L’ultima fatica dell’artista è venduta in un cofanetto comprendente,
oltre ad un DVD che contiene 19
videoclip, anche tre CD dai sottotitoli emblematici: “Per abbracciarsi”, scandito da brani lenti e melodici, come “Gocce di memoria”, “Di
sole e d’azzurro” e “Come saprei”,
oltre che da brani inediti come “Per
IL CLUB n. 97 – pag. 58
fare a meno di te”; “Per scatenarsi”, caratterizzato da r’n’b e soul,
come “Nessun dolore”, “Vivi davvero” e “Girasole”; e infine “Per
curiosare”, declinato da duetti,
come “Poche parole” con Mina,
“Vento di Passione” con Pino Daniele e “We’ve got tonight” con
Ronan Keating.
Il nuovo lavoro rispecchia il
modo in cui la cantante, giunta ad
un momento importante della sua
carriera, si sente: uno spirito libero, capace di volgere al passato
uno sguardo sereno e ottimista. Lo
stesso stato d’animo è comunicato
dall’immagine di copertina, che ritrae Giorgia su un luminoso sfondo
bianco mentre stringe tra le mani
un rosario tibetano, a dimostrazione
dell’elasticità
spirituale
dell’artista, che a questo proposito
ha dichiarato: “ Sono cresciuta in
una famiglia cattolica, ma non vedo barriere tra le varie religioni. E
poi voglio ricordare chiaramente
come i cinesi, di questi tempi,
stiano ammazzando i tibetani”.
Un modo per farci riflettere
sul fatto che anche in questo periodo di buone intenzioni, di desiderio di pace universale e di feste
trascorse in famiglia e in serenità,
non si fermano gli orrori di un
mondo impazzito che nel nome
della religione, della politica o
semplicemente della sete di potere
continua la sua girandola di morte
e distruzione.
Ma chissà, forse domani
sarà un giorno migliore… Buone
feste a tutti.
Mimma Ferrante