5 Giugno 2004: AcquiTerme (Alessandria)

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5 Giugno 2004: AcquiTerme (Alessandria)
Casi di allettamenti naturali o crop circles anomali ed irregolari
Segnalati nell’anno 2004
1-6 gennaio 2004: Pianoro (Bologna)
Non abbiamo immagini di questa presunta formazione che ci è stata segnalata. Si
tratta, molto probabilmente, di un cerchio “artigianale”, opera di giardinaggio …
26 Gennaio 2004: San Gillio (Torino).
Non verificato
Aprile 2004: Legnano (Milano).
Si tratta di un allettamento naturale dovuto a maltempo.
Aprile 2004: San Gavino- Pabillonis (Sardegna)
Foto: A. Scanu, per SpaceFreedom di M. Campaniolo
Nella prima metà di aprile 2004, tra San Gavino e Pabillonis (Cagliari), viene
ritrovato uno strano “disegno” su un campo d’erba. Ad una prima occhiata si tratta di
una formazione anomala, probabilmente dovuta a fenomeni meteorologici. La notizia
tuttavia spopola, e ne parlano i giornali sardi.
San Gavino.
Decine di curiosi accorrono nella zona per fotografare il fenomeno.
I marziani nei campi di grano.
Figure geometriche lungo la strada per Pabillonis.
Alieni? Forse no, ma rimane fitto il mistero sul grano schiacciato apparentemente
senza logica sui campi che si trova proprio lungo la strada
provinciale che collega San Gavino con Pabillonis. Basta superare il ponte per
scorgere un campo che presenta dei segni inequivocabili. È come se il grano fosse
stato calpestato, ma senza nessuna apparente logica perché quelle che a giugno
diventeranno le spighe sono piegate in diverse direzioni. C’è già chi grida all’ufo e
chi invece si mantiene scettico, ma è già un via vai di automobilisti che si fermano
nella prima piazzola libera per osservare davicino l’insolito scenario. Le ipotesi si
fanno affascinanti anche perché non sarebbe la prima volta che questo angolo di
Sardegna viene prescelto da presenze extraterrestri. Proprio lo scorso anno nel
periodo della mietitura a pochi chilometri di distanza, nelle campagne di Pabillonis,
avevano fatto la loro comparsa degli inspiegabili“cerchi nel grano”, che gli esperti
della materia chiamano “Crop Circles”. Ma il fenomeno che si è verificato nelle
campagne di San Gavino non risponde neppure a questa logica, non sono dei cerchi
ma delle figure geometriche dalla forma irregolare, la cui lunghezza supera i 50
metri con una larghezza massima di 10 metri e un’altezza di almeno 80 centimetri.
L’evento non passa inosservato perché il campo è molto visibile dalla statale e si
trova sulla destra per chi da San Gavino arriva a Pabillonis. La curiosità è tanta e
c’è chi si ferma per osservare il fenomeno: «Non credo siano stati gli alieni sottolinea Guido Fadda di San Gavino - potrebbero essere state le piogge dei giorni
scorsi a causare questi disegni, anche se devo dire che ricordo ancora un episodio di
cui sono stato testimone 35 anni fa». Il racconto si fa appassionato: «Era un
pomeriggio di inverno, forse dicembre, con alcuni amici ai piedi della collina di
Monreale, quando all’improvviso abbiamo visto una luce intensa , a forma di disco
volante, la luce era davvero molto intensa e durò alcuni secondi. Tutti abbiamo visto
la stessa luce intensa, ma abbiamo avuto molta paura. Invece alcuni giorni fa ho
visto una luce bianca che ha attraversato il cielo, forse di una stella cadente». Come
Guido Fadda sono tanti nel Medio Campidano gli appassionati di astronomia,
ufologia e paranormale. «Sono passati 20 anni, ma non dimentico. Mi trovavo a
Muravera con due amici - racconta un impiegato di Guspini che vuole mantenere
l’anonimato - quando all’improvviso ho visto una forte luce che sembrava dirigersi
verso di me. Ho avuto paura e mi sono nascosto nella mia 500. Volevo fare una
denuncia dell’accaduto, ma poi ho pensato che mia avrebbero preso per pazzo».
Certo potrebbe esserci l’azione di qualche giocherellone o dei falsari che negli ultimi
tempi si è moltiplicata a dismisura, ma a priori non si può escludere niente. «Il
fenomeno non mi stupisce - dice Stefano Salvatici, presidente dell’associazione Non
solo Terra, che si occupa di diffondere la cultura sulle civiltà extraterrestri - perché
anche in passato si sono verificati fenomeni del genere nella stessa zona. Penso a
Pabillonis od altri paesi come Villacidro, Sanluri o Villaspeciosa».
Articolo di Di Gigi Pittau
L'Unione Sarda, Medio Campidano, giovedì 15 aprile 2004, Pagina XII
In Sardegna è "fiorito" un crop circle Nei pressi di San Gavino Monreale, in
provincia di Cagliari, è apparsa una formazione che, a detta di quanti l’hanno vista
da vicino, non ha una forma circolare (la classica forma dei crop) ma sembra una
geometria irregolare piuttosto estesa (più di 500 mq). Il campo di grano si trova
lungo la strada per Pabillonis, una località nota nel panorama dei crop circles in
quanto ha “ospitato”, in località Sa Mandara, l’ultimo cerchio nel grano italiano
(diffuso l’8 luglio 2003 dall’Unione Sarda) della stagione 2003. Come spesso
accade, tra la gente del posto, c’è chi pensa si tratti di eventi di natura atmosferica,
c’è chi racconta di una luce vista nel cielo nei giorni precedenti e chi ricorda come
nel posto, in passato, siano accaduti fatti che possono far pensare ad eventi ufologici.
Seguiremo gli aggiornamenti.
di Margherita Campaniolo
http://www.margheritacampaniolo.it/crop%202004/crop_circle_2004_san_gavino.htm
25 aprile 2004: S. Michele al Tagliamento - fraz. San Mauro (Venezia)
Nessuna informazione
1-3 Maggio 2004: Montevecchio (Lecco)
I primi di Maggio, presso Montevecchio (Lecco), qualcuno trova e fotografa questa
formazione (foto sottostante).
http://www.croponline.org/images/fairycircle.jpg
Non si sa nulla in proposito. La foto viene pubblicata da Croponline.org in una
sezione dedicata ai cerchi “anomali”. Un mese più tardi trovo in un forum
(http://it.groups.yahoo.com/group/ufoitalia_net/message/6729) questo messaggio:
Da:: "crop@..." <crop@...>
Data:: Mar Mag 4, 2004 1:26 pm
Oggetto:: Fairy circles a Montevecchia (Lc)
Fairy circles a Montevecchia (Lc):
Ho scattato questa foto a Montevecchio, in provincia di
Lecco...
http://www.croponline.org/images/fairycircle.jpg
Potrebbe essere un Fairy Circles?
Giorgio
________________________________________
A rispondergli è la redazione di croponline.org, vitando un articolo del giornale
scientifico indipendente “intellego” :
Si chiamano "fairy circles", si trovano in Namibia e sono
delle aree circolari prive di vegetazione. L'origine?
Totalmente sconosciuta. Una legenda popolare narra siano
opera di fate, ma per gli scienziati questa spiegazione è
insufficiente e per questo stanno indagando. Divenute con il
passare degli anni attrazione turistica, sono costituite da
suolo sabbioso arido circondato da terreno in cui la
vegetazione è presente.
La prima ipotesi attribuisce la formazione dei cerchi a
una presunta radioattività presente sul terreno, poi ad
alcune misteriose proteine altamente tossiche rilasciate
dalla
vegetazione
circostante
(Euphorbia
damarana)
che
libererebbero proteine tossiche tali da uccidere anche tutte
le altre piante presenti ed in fine alle termiti. Sarebbero
state loro a mangiare i semi dell'erba che non sarebbe poi
più ricresciuta. Dunque i ricercatori si sono messi sulle
tracce di termiti e dei loro formicai: «Abbiamo scavato fino
a una profondità di due metri, ma non abbiamo trovato alcun
segno», spiega van Rooyen. I risultati ai primi test hanno
smentito però tutte le ipotesi.
Gli esami condotti su alcuni campioni di suolo prelevati da
queste aree sono risultati negativi alla radioattività e la
vegetazione sembra riuscire a sopravvivere anche in quelle
zone precedentemente occupate da arbusti velenosi. Per quanto
riguarda le termiti, sono in grado di fare qualcosa del
genere, ma in quelle zone non vi sono segnali rivelatori di
una loro presenza.
Nonostante i ricercatori continuino i propri studi nella
speranza di trovare una motivazione scientifica al fenomeno
c'è chi sorridendo sostiene di avere da tempo la risposta
all'origine
dei
"fairy
circles":
E'
opera
delle
fate!
Tratto da: http://www.intellego.info
8 maggio 2004: Jesi (Ancona)
Un allettamento naturale, di cui non si dispongono immagini.
16 Maggio 2004: Venaria (Torino)
Foto: Ecospirituality Foundation
Notizie su un crop particolare e sconosciuto ai più, rinvenuto il 16 maggio 2004
presso Venaria (TO), provengono dal sito merlino.org. Leggiamo cosa c’è scritto.
In una zona a Nord del Parco Regionale della Mandria di Venaria (Torino) viene
rinvenuta una formazione di tre crop circles nell'erba. Il piu' grande ha un diametro
di almeno 15 metri.
Il primo testimone e' Alberto D. che all'imbrunire mentre passeggia con il cane
si accorge dell'erba adagiata innaturalmente al suolo e piegata a intreccio. Nota la
presenza di spirali e ciuffi di erba in piedi con l'intreccio di erba a spirale alla base
di un ciuffo. Avvisa gli amici con cui era giunto sul luogo per una merenda sull'erba
e vengono scattate subito diverse fotografie.
Immediatamente viene avvisata la Commissione per l'Indagine sui Fenomeni
Fortiani della Ecospirituality Foundation e su suo consiglio vengono raccolti
campioni di materiale e successivamente vengono intervistati i diretti testimoni.
Le testimonianze riportano la presenza di vortici di aria calda risalenti dal suolo.
Alcuni dichiarano di aver avuto sul posto diverse sensazioni soggettive quali:
sonnolenza, senso di capogiro e grande stanchezza. Tutti invece sentivano ondate di
aria molto calda, insolita per l'ora della sera, proveniente dal basso.
La Ecospirituality foundation ha effettuato anche delle interviste su questo caso, a
testimoni dell’evento. Le riportiamo (ancora grazie a merlino.org)
LE INTERVISTE DELLA ECOSPIRITUALY FOUNDATION
Donatella D.: quando mi sono recata a vedere il crop circle era ormai quasi buio;
sono stata colpita dalla presenza di folate di aria calda e profumata.
Roberto M.: ho scattato diverse fotografie da varie angolazioni; in particolare i ciuffi
di erba rimasti in piedi ma circondati da erba piegata a spirale; ancora più in
particolare: un ciuffo di erba rimasto in piedi era costituito da una specie diversa di
pianta da quella coricata.
Paola S.: avvicinandomi alle formazioni con l'erba piegata ho sentito dei flussi di
aria calda; un'altra cosa che ho notato sono state le piante coricate che formavano
un intreccio a "nido d'uccello" e che mi hanno ricordato una cosa che avevo già visto
in altri crop circles.
Veniero G.: ho notato che gli steli di erba erano curvati alla base, ma non piegati o
spezzati (questo mi ha colpito perché solitamente quando anche solo si calpestano
succede diversamente); anzi direi che sono rimasti in una posizione stabile e mi ha
dato un'impressione diversa da quella, per esempio, di un cane che ha calpestato o il
vento che ha soffiato a caso qua e là ma un qualcos'altro che ha piegato l'erba in
questa maniera.
Elio B. : osservando la formazione in un punto preciso c'era un intreccio di steli a
terra con al centro una piantina in piedi: intreccio proprio strano. In generale
l'impressione forte è stata quella di essere di fronte a qualcosa di misterioso e
insieme di silenzio e di fermata.
Gilda P. : dentro alla formazione sentivo ogni tanto dell'aria calda; ho notato in un
punto un particolare intreccio dove l'erba aveva subito una rotazione in senso orario
e al centro c'era una pianta diversa in piedi: come se l'intreccio fosse stato formato
proprio girando attorno a questa pianta in piedi che fungeva da centro.
Giuseppe M.: ho visto ciuffi d'erba che erano intrecciati in modo, secondo me, non
normale; questa è stata la cosa che mi ha colpito di più: da quello che mi ricordo io,
della mia esperienza di camminare nei prati, non era una cosa usuale questo tipo di
osservazione. Inoltre ho sentito dei soffi di aria calda dentro alla formazione.
Paolo G.: quello che mi ha colpito è stato il primo cerchio che ho visto, arrivando
dalla casa: una forma perfetta con questi steli piegati che si intrecciavano tra di loro.
Elisabetta P.: due sensazioni in particolare: una quella di aria calda a soffi, come se
ci fossero dei vortici in alcuni punti vicino a queste strane formazioni di erba
intrecciata; poi, chinandomi per vedere le piantine da vicino ho avuto una sensazione
come di aria che vibra nelle orecchie; una specie di silenzio ovattato ma che vibrava:
rialzandomi
ed
allontanandomi
la
cosa
spariva.
Poi ancora una cosa : mi è venuto sonno, tanto che ho cominciato a sbadigliare, però
man mano che mi allontanavo da questa zona la cosa è diminuita e dopo ero
perfettamente sveglia.
Franca D.: due cose mi hanno colpito di più: una era che camminando nel prato ho
sentito proprio dei soffi, delle ondate di aria calda che mi investivano e andavano
via.
L'altra cosa è che quando gli altri stavano fotografando col flash, ho visto che il
chiarore del flash metteva in risalto del pulviscolo luminoso nell'aria.
Mi è capitato inoltre mentre camminavo vicino alla formazione, di sentire, dalla
parte destra, come una specie di suono… una musica di sottofondo, un po'
particolare, non saprei come definirla.
Agnese S.: mentre ero nella formazione ad un certo punto ho sentito girare forte la
testa: c'era proprio un punto preciso in cui mi sentivo completamente stordita e come
catturata da un qualcosa e facevo difficoltà a stare in piedi. Spostandomi dalla
formazione
questa
sensazione
scompariva.
Ho provato più volte e poi in un altro punto, sempre vicino al bordo del disegno di
nuovo ricompariva questa sensazione. Anch'io ho sentito l'aria calda: un po' strano
perché era a fiotti, non continuativa come un vento, era una cosa che veniva dal
basso, dal terreno.
Foto e testi di merlino.org ed ecospirituality foundation
Maggio 2004: S. Biagio della Valle (Perugia)
L’unica notizia di cui disponiamo su questo caso proviene dal quotidiano “Il
Messagero”, nell’edizione umbra del 14 maggio 2005, a pag. 44, con un articolo di
Antonella de Nicola che si occupava del caso di Pontevalleceppi (dell’anno
seguente). In fondo a questo articolo si legge:
[…]L'ultimo caso in Umbria risale ad un anno fa quando gli strani cerchi
comparvero a S.Biagio della Valle. In quel caso, solo lo scherzo di un burlone […]
2 giugno 2004: Isola d’Asti
Il sito merlino.org ci da notizia di una formazione sul grano poco nota e di secondo
piano. Leggiamo dal loro sito.
2004
Due associati della Ecospirituality Foundation, Elio B. e Gilda P., scoprono un "crop
circle" ricavato in un piccolo campo di orzo che si trova proprio a lato della strada,
lungo il percorso che va da Asti a Nizza Monferrato, poco dopo il paese di Isola
d'Asti. Il campo è una sorta di trapezio molto limitato, senza alcuna via d'accesso e
senza tram-lines. I due testimoni si aprono quindi una via verso gli abbassamenti
delle spighe, ancora verdi e molto dense, cercando di non creare danni alle spighe
erette. Il disegno del crop circle riguarda principalmente una sorta di semicerchio
irregolare, intorno al quale ci sono numerosi altri punti con spighe abbassate, tutti
molto irregolari. Tra un abbassamento e l'altro ci sono grandi ciuffi dove le spighe
sono perfettamente erette. Non e' stato possibile apprezzare l'esistenza di un preciso
disegno. Le spighe abbassate appaiono tutte piegate nella stessa direzione. Nella
parte iniziale dell'area che presenta gli abbassamenti le spighe appaiono come
piegate nella stessa direzione e con una sorta di movimento ondulatorio, come la
traccia di un serpente. Nelle aree più piccole dove le spighe sono abbassate,
l'abbassamento è più confuso, come vorticoso: non si apprezza però alcun
movimento rotatorio preciso. I due testimoni raccolgono alcune spighe all'esterno e
altre all'interno dei "disegni": quelle fuori sono perfettamente erette, quelle interne
appaiono come ripiegate in giù a partire dai noduli quasi alla radice. Una spiga,
raccolta ai margini dell'insieme di "disegni", mostra chiaramente dei ripiegamenti a
livello dei noduli e, forse, anche un rigonfiamento di uno dei noduli stessi.Le spighe
non interessate dall'abbassamento risultano perfettamente erette e formano un corpo
regolare che si interrompe di colpo creando un muro netto ai lati delle aree di spighe
abbassate.Un'altra stranezza è che le aree interessate al disegno del crop circle e
quelle immediatamente circostanti ad esse hanno spighe ancora verdi. Il resto del
campo le ha già gialle, quindi più mature.
foto: www.merlino.org
Vaglieranno (Asti): 3 Giugno 2005
La notizia la da il giornale “La Nuova Provincia”, il 4 giugno 2005. La riportiamo.
A Vaglierano gli alieni "braccianti"
Alieni o semplice burla di qualche buontempone? A Vaglierano, una frazione di Asti, sono
apparsi ieri pomeriggio alcuni segni in un campo di grano che ricordano molto i crop
circle, i cerchi nel grano che gli appassionati di ufologia reputano essere segnali di
presenze aliene nella zona. Ma la classica bufala è sempre in agguato.
Il fenomeno è stato segnalato da un ciclista che passava per quella zona e che ha notato
alla sua destra un campo di grano in cui l'erba era stata piegata formando uno strano disegno,
forse un semicerchio incompleto. Dopo poche ore altre persone si sono fermate sulla strada e il
fenomeno dei crop circles è tornato alla ribalta nell'astigiano. I crop circles (o cerchi nel
grano) sono disegni insoliti che di quando in quando saltano fuori dal nulla e che da anni
alimentano la credenza nella vita extraterrestre.
Nel caso di Vaglierano è più probabile che il fenomeno non abbia molto a che fare
con gli extraterrestri ma che si tratti, in verità, dell'ennesimo scherzo di qualche burlone del
luogo.
Del caso si è occupato lo staff di Paleoseti, in particolare Teodoro Di Stasi, che ringraziamo
e di cui riportiamo quanto segue (preso da: www.paleoseti.it).
la formazione é in un campo che ad acchito mi sembra orzo, il colore del campo infatti é di un beige scuro ed é
racchiuso tra due campi coltivati a granturco di un bel verde, l'effetto é davvero mozzafiato (
La figura appare, da quella prospettiva, composta da quattro rettangoli, due dei quali più piccoli , noto con stupore che non c'é
anima viva, nessun curioso sul posto, un signore anziano,che incontro salendo nella zona della frazione abitata, al quale chiedo
informazioni se sia quella riportata nell'articolo, mi dice che non legge i giornali e che era arrivato in mattinata nel paese, dove
ha una casa che usa per passare i week.end e rilassarsi, però mi dice anche che il campo é raggiungibile da una stradina vicino
al cimitero.
Per raggiungere la formazione, una volta lasciata la macchina al bordo del campo interessato, bisogna camminare per un paio
di centinaia di metri, poiché la formazione é all'altra estremità del campo, come potete osservare nella figura sopra( figura 2 ).
Altre sorprese mi stavano aspettando.
Avvicinandosi alla formazione si può infatti subito notare come non sia perfettamente geometrica, come le piante siano tutte
allettate verso la destra della visuale ( immagine 3 )
immagine 3
Non trovo poi nemmeno un sentiero che mi possa fare giungere in nessuno dei " rettangoli", eppure sono li, nessuno é entrato
sino ad ora in quella formazione.
Sono solo: io, il campo, la sensazione di pace della zona....é indescrivibile.
,Da come sono allettate le piante la formazione é recente, non c’è alcun segno di ginocchiatura, palesemente di origine
naturale, ma oramai i miei dubbi sono certezze...non é questa che cercavo, eppure é uno spettacolo stupendo, quindi oramai
che ci sono decido di prenderne le misure e di fare qualche foto.
Accedendo nella formazione dalla
dello schema ( figura Schemaimmagine sotto.
parte alla destra
Vaglierano )
Ci si trova in un'area rettangolare, nello schema é "C" ( fig 4 )
Le spighe sono molto alte, variano dai 105 ai 125 cm,sono rialzate dal suolo, poiché l’allettamento non è avvenuto a seguito di
appiattimento, con una inclinazione che varia , il terreno é friabile e asciutto.Su un lato del rettangolo le spighe sono adagiate
mentre altro particolare che si nota é quello alla fine di questo rettangolo: in corrispondenza dell'angolo si nota un gruppetto di
piante che ha subito in modo minore l'effetto dell'appiattimento...questo particolare é ricorrente in diversi punti della formazione
naturale ( fig Cespuglio )
Osservare le spighe allettate in questa formazione é istruttivo: si nota infatti quella che più volte ho sentito accennare, ovvero
l'ingrossamento del primo " nodo ", quello subito successivo alla base della spiga, si nota anche come cambi di colore, sia il
nodo che la spiga, nessuna " anomalia" se non il fatto che bisogna meravigliarsi come la natura si debba predisporre ed
"arrangiarsi" per permettere che " la vita " continui.
Verifico in diversi punti, le spighe, sia ai bordi che al centro hanno le stesse caratteristiche. Le misure che prendo su questo
rettangolo sono: Circa 3 metri e mezzo all'ingresso in larghezza ( alla mia sinistra la figura ha una rientranza ) Il lato a destra ha
un totale in lunghezza di circa 18 metri ( anche qui si notano delle sporgenze e rientranze all'interno Il lato opposto all'ingresso
del rettangolo misura circa 6 metri Il lato a sinistra ha un totale di circa 20 metri, a tre quarti di esso vi é una zona che descrive
una rientranza, le piante sono in piedi, o forse é meglio
dire, al fine di evitare malintesi.....le piante sono nella loro naturale posizione
Da questo rettangolo si può osservare quelli vicini ( nello schema contrassegnato con "A") ( figura 5 )
I rettangoli infatti sono due, si distinguono nettamente dall'interno.
Il primo che misuro é però più indicativamente un quadrato, particolare da fare notare é che accedendovi ha una parte che
sembra quasi disegnare una virgola, per via di una zona con le piante che sono nella loro posizione naturale, alcune
leggermente inclinate, altre ancora lo sono di più, ai bordi un numero sparuto é allettato al suolo ( fig 6 ) Misura circa 7,5 metri in
larghezza per altrettanti in lunghezza, anche se le misure variano tenendo conto dei lati e in alcuni punti si stringe ( di poco, tra i
70 e i 90 cm di differenza ).
Alla fine ci si trova nel secondo rettangolo centrale, questo é visibilmente più rettangolare, anche in questo le spighe sono
piegate nella stessa direzione, anche in questo si notano le differenze di piante allettate e zone dove invece non hanno
subito la stessa azione atmosferica
L'ultimo rettangolo nel quale mi trovo é ancora più spettacolare ( fig 7 ) dall'interno ha un disegno senza tante imperfezioni
geometriche...
Il rettangolo ha queste misure: Lunghezza lato 1 circa 16,5 metri Lunghezza lato due circa 15 metri Larghezza ingresso circa 2 metri larghezza
circa a metà 3,5 metri Larghezza al lato opposto di ingresso circa 2 metri Nota: in realtà, standone all'interno non si percepiscono molto queste
piccole differenze sia dei lati che della larghezza, il rettangolo appare come
disegnato perfettamente.. Avevo preso altre misure e appunti, mi dispiace che é andato perduto tutto il lavoro, al mio ritorno in
autogrill ho comprato una di quelle " borraccette " della Coca Cola, e parte del contenuto ne é finito sopra al blocco degli
appunti..rovinandolo completamente. Mi dispiace anche che non siano uscite molte delle foto scattate, avrei voluto farvi vedere i
particolari delle spighe all'interno e riprese in differenti punti.
Ma se questa non é la formazione della segnalazione, dov'é allora il " Crop" vero?
" Ma stai a vedere che l'hanno tagliato, mi dico ", in ogni caso non c'é molto da fare, nessuno sa indicarmi il posto, quindi a
malincuore decido di interessarmene al mio rientro a casa, vedendo di reperire informazioni e magari la pagina del giornale,
dato che mi confermano che l'articolo esiste davvero !
Paolo Toselli, rappresentante locale per la zona di Alessandria del CISU , che contatto per farmi aiutare ed avere
informazioni ( grazie Paolo per l'aiuto ) riesce a farmi avere il numero di telefono del giornale nella giornata di lunedì 7
Giugno, al che devo rimandare tutto al giorno dopo, nel frattempo mi giunge notizia di una formazione a poca distanza da
questa, ( Acqui Terme N.d.a. ), ottimo, nella mia testa é già deciso che il giorno dopo andrò ad Acqui e poi ancora a
Vaglierano !
Il mattino dell' 8 Giugno, contattata " La Nuova provincia " vengo messo in comunicazione con il Sig. Riccardo Santagati, autore
dell'articolo " Tracce aliene a Vaglierano ? " pag 3 dell'edizione di venerdì 4 Giugno 2004, con una gentilezza e grande
disponibilità mi fornisce tutti i riferimenti che mi possono permettere di raggiungere la formazione, mi offre anche la copia del
giornale da andare a ritirare presso la sede del giornale, ad Asti.
La formazione dell'articolo, che la domenica non avevo trovato, si trova arrivando a Vaglierano Basso, bisogna voltare in
prossimità del Bowling, a destra, direzione Tigliole. Percorsi all'incirca un paio di chilometri, subito dopo alcune curve e dopo
un ponticello...
La formazione....eccola ...mha....ma cosa centrano i Crop e gli alieni....Cinzia é con me, rimaniamo stupiti, durante il viaggio
infatti le avevo raccontato dell'altra formazione, di come essa fosse dovuta all'azione di agenti atmosferici e di come fosse "
spettacolarmente bella, vista dall'alto "...questa, onestamente era della stessa natura...ma calma Teo, non corriamo troppo,
magari, mi dico, é una casualità...accertati di questo Crop, queste " chiazze " possono essere un caso...!!!! ( fig 6 )
Effettuare le misurazioni é risultato al quanto problematico, poiché non ha proporzioni
omogenee, all'interno si può subito constatare.
Come dicevo prima, quello che mi incuriosisce subito sono le analogie di questa
formazione con quella che d'ora in poi, per comodità, chiamerò "Vaglierano 2” ( fig. 1 e 2
particolari )
Fig.1: particolare della formazione dell'articolo. Fig.2: particolare della formazione
Dal bordo strada, accedendo nella formazione, ci si trova subito a percorrere un sentiero
lungo circa 7 metri e largo circa 40 cm, in cui le spighe sono in direzione della formazione,
schiacciate al suolo; segno evidente che il sentiero é stato creato per accedere all'interno
della formazione, abbiamo rinvenuto tracce ripetute di orme in questo punto. Finito il
sentiero di ingresso ci si trova in un'area molto grande ( fig. 3 )
Fig.3: l'area alla quale si accede alla formazione
Le spighe all'interno sono tutte piegate verso destra ( immagini sottostanti ) Questo "
rettangolo" finisce bruscamente, non porta a niente e la parte finale ha le
si nota un altro particolare, quello del " cespuglio", anche in questo caso le analogie con la
precedente formazione sono eloquenti; le spighe interessate non sembrano avere subito
l'azione del vento o della pioggia ( fig. 8 )
Fig. 8
La formazione ha poi un ulteriore " rettangolo" che é posto alla destra della visuale dalla
strada ( fig 7b, ), questo, a differenza del precedente, é più geometricamente omogeneo,
misurandolo abbiamo ottenuto questi dati: Lunghezza: circa 25 metri Larghezza: circa 3,60
metri
Fig. 7b, visto dalla fine verso la strada
Anche questo "rettangolo" finisce bruscamente, con gli angoli " arrotondati" ( fig. 9 )
La figura 8 é significativa a mio modo di vedere: richiama molto quello che nelle
formazioni di alcuni Crop Circles viene chiamato " Nido d'uccello " dove sono presenti
spighe intrecciate...
Una nota: Provate a intrecciare le spighe e vedere cosa succede...non si spezzano,
basta agire con attenzione...
La formazione prosegue, arrivando cosi nella sua parte finale, con due aree divise da pochi
metri.( figura 9b)
Alcune Particolarità
Giungendo sul posto quello che ha incuriosito della formazione sono state cinque
"chiazze"… le chiamo cosi perché non saprei che nome dargli, forse "buchi"....
L'importante é che possiate farvene una idea, le "chiazze" sono poste alla destra
della formazione e sono nettamente visibili sia appena passato il ponticello che dal bordo
strada ( 3 immagini sottostanti )
Alla sinistra (percorrendo la formazione in direzione dell'ultima parte N.d.a.) si vede una
zona quadrangolare di crica 2 metri per 2.
L'ultima parte, quella che Cinzia, una volta finito di disegnare lo schema , ha
chiamato " Testa" ha una larghezza di circa 5,5 metri nel suo punto maggiore, mentre é
lunga per quasi 7 metri, sempre nel suo punto maggiore.
Note per l’utente: tutte le immagini, fotografie, disegni, articoli o citazioni, sono di proprietà esclusiva dell’autore o del sito citato. L’utilizzo
di tale materiale è dunque subordinato all’esplicito consenso del medesimo, in mancanza del quale è fatto divieto di diffondere il suddetto
materiale. Note per gli autori: ho cercato di contattare direttamente tutte le fonti dalla quali ho reperito foto, immagini, disegni, citazioni ecc
riportati in questo articolo. Tuttavia per ragioni non dipendenti dalla mia volontà, in alcuni (rari) casi non è stato possibile rintracciare i
legittimi proprietari. Qualora dunque nella presente pubblicazione fossero presenti immagini o altro di vostra proprietà e vogliate che si
3 Giugno 2004: Nozzano (Lucca)
Grazie al quotidiano “Il Tirreno” (ediz. Lucca) abbiamo potuto seguire gli sviluppi su
un crop circle rinvenuto verosimilmente il 3 giugno 2004, presso Nozzano.
Riportiamo tre successivi articoli del giornale dedicati a questo caso.
Spighe piegate in un campo, corre la fantasia a Nozzano
LUCCA. Fa discutere a Nozzano lo strano fenomeno che si è verificato in un campo
di grano nei giorni scorsi: in alcuni punti il grano si è piegato nella stessa direzione
senza però che si spezzassero le spighe. Ad accorgersi dell’accaduto (dovuto con
ogni probabilità a fenomeni atmosferici) sono stati alcuni agricoltori che si sono
chiesti cosa possa avere piegato le spighe. Potrebbe essere stato anche un violento
acquazzone accompgnato da raffiche di vento, ma dopo i misteriosi cerchi trovati in
un campo di grano a Orciano in provincia di Pisa qualcuno ha pensato al
passaggio di un Ufo. I segni di Nozzano non sono però geometrici come quelli di
Orciano. Ma il mistero resta.
Il Tirreno del 05-06-04 - pag. 2, Lucca
La notizia rimbalza tra gli addetti ai lavori e gli abitanti del luogo. Troviamo in rete
newsgroups e newsletters in cui si parla del caso, e l’utente “Arconte” testimonia di
aver visto la formazione:
io li ho visti ieri notte e di nuovo stamattina... in quanto a forme geometriche non
sono un granchè, anzi sono piuttosto irregolari, cmq alcune delle caratteristiche dei
crop ci sono: le spighe di grano sono piegate e non spezzate, e tutte nel solito
verso...
Ma si tratta di una piegatura naturale, come conferma un articolo de “Il Tirreno”.
Nozzano, spighe d’orzo, naturale la piegatura.
LUCCA. Maggiore conoscenza dell’agricoltura avrebbe evitato che si gridasse
all’Ufo per le spighe piegate nei campi di Nozzano. L’inesistente mistero è svelato
dalla proprietaria dei terreni: le spighe sono di orzo e non di grano e la piegatura è
un fatto un fatto naturale dovuto alla maturazione. «Non c’è alcuna supposizione da
fare - spiega la signora - perchè è risaputo che l’orzo quando ai avvicna alla
maturazione si piega all’altezza della spina. In questo caso potrebbe anche avere
influito qualche scroscio d’acqua unito al vento, ma è da escludere nella maniera
più categorica che sia opera degli Ufo. La notizia ha richiamato sul posto numerosi
curiosi, che volevano verificare di cosa si trattasse: hanno pestato gran parte del
campo, arrecandoci molti danni». In mattinata, prima della spiegazione, il centro di
ricerche ufologico Shado di Borgo a Mozzano aveva fatto una ricognizione esterna,
sostenendo di non essere in grado di dare una valutazione univoca dell’accaduto.
Alcuni tagli geometrici non li hanno convinti, ma non si esclude che possano essere
opera di qualche buontempone.
Il Tirreno, 06-06-04, pag. 3, Lucca
Niente Ufo ma danni alle colture.
LUCCA. Agirà per vie legali contro tutte le persone che gli stanno distruggendo il
raccolto il proprietario dei terreni di Nozzano dove nei giorni scorsi si è verificato il
fenomeno delle spighe d’orzo piegate, scambiate con pressappochismo come
possibile conseguenza del passaggio di Ufo. «Da sabato è una disperazione - dice
l’agricoltore, Francesco Chiocca - è un continuo viavai di curiosi che, viste le
immagini in Tv, scorrazzano per i miei campi facendo danni alle colture. Ho
chiamato anche la polizia, ma gli agenti non possono stare qui 24 ore su 24. Sono
esasperato: ho provato a dissuadere i curiosi, con il risultato che per poco non mi
assalivano, non solo a parole». Scambiato con faciloneria per fenomeno
sovrannaturale, l’episodio delle spighe - di orzo, e non di grano - naturalmente
piegate dalla crescita e dai temporali, sta recando danni che Chiocca non è più
disposto a subire.
Il Tirreno, 09.06.2004, p. 1 Lucca
Infine troviamo un accenno anche su alcuni siti che si occupano di cop circles ed
eventi connaturati. “Spazio-Ufo” conferma che “Appare una strana formazione su un
campo di grano a Nozzano nel Lucchese, ma stavolta è chiaro che si tratta di un
effetto dovuto alle forti ondate di vento abbattutesi sulla zona.”
6 Giugno 2004: Furato (Milano)
Il 6 Giugno presso Furato (Milano) il sig. Arnaldo C. (detto “Ary”), si imbatte in una
curiosa formazione nel grano. Riportiamo la segnalazione e le immagini di “Ary”
(http://ary3.altervista.org/):
“Da un paio di giorni transitando per le strade di campagna avevo notato che questo
campo di spighe presentava delle strane zone con "assenza di spighe". Questa
mattina mi sono fermato ed ho notato che le spighe erano ripiegate come nei famosi
classici cerchi nel grano di cui ormai sono piene le cronache curiose di tutto il
mondo. Purtroppo non ho avuto la possibilità di fotografarle dall'alto per cui non so
se si tratti di un disegno geometrico regolare. Di fatto non ho notato "sentieri di
accesso" tranne quello che ho lasciato io avvicinandomi.
Non capisco se si tratti di uno scherzo o se c'è qualche utilità nel piegare le spighe in
quel modo lasciando intatto il contorno del campo. Inoltre è l'unico campo della
zona che presenta questo fenomeno".
Le foto qui sotto sono state scattate da “Ary” in località Furato, zona Inveruno
provincia di Milano.
Sembrerebbe in realtà un cosiddetto crop “anomalo”; irregolare. Sembra, ad un primo
sguardo, forse dovuto a fenomeni naturali quali vento e pioggia. Arnaldo ci ha scritto
però che quel campo è stato poi riseminato, e nella successiva stagione della
mietitura, in quella precisa zona interessata dal fenomeno, non è cresciuto nulla.
9 Giugno 2004: Montegranaro (Ascoli)
"Segni sui campi di grano” è il titolo di un articolo del Corriere Adriatico, uscito il 10
Giugno 2004 a firma di Stefania Ceteroni, che ci racconta della nuova formazione
apparsa a Montegranaro. Leggiamo l’articolo.
MONTEGRANARO - Puntuale come un orologio è tornata a circolare in città la voce
della presenza di strani segni su campi di grano. Una voce che appare, in realtà, molto
meno fondata di quanto non potessero essere state vicende analoghe in passato ma
che, come accade ogni volta, ha fatto il giro del centro calzaturiero tanto da ricreare le
stesse curiosità che si alimentarono l'anno scorso. Era più o meno lo stesso periodo,
attorno agli inizi di giugno quando si iniziò a diffondere la "mania" dei cerchi di
grano, degli strani segni sui campi che, l'uno dopo l'altro, sembravano proliferare nel
territorio. Questa volta la storia appare molto più fantastica. Segni strani sarebbero
stati rinvenuti, probabilmente frutto di una fervida fantasia, su un campo di grano in
zona Mezzina, nei pressi delle lottizzazioni attualmente in realizzazione. Qualcuno ha
anche ipotizzato che si possa trattare di segni soprannaturali.
Qualche altro - forse più saggio - concittadino, ha trovato subito la soluzione
all'enigma: nei giorni scorsi a causa delle forti piogge, particolarmente violente a
causa del vento, in molti campi il grano sarebbe stato abbassato proprio per le cattive
condizioni del tempo. Una interpretazione che trova conferma girando nei dintorni e
buttando lo sguardo in più d'una distesa verde.
L'episodio, comunque, non ha mancato di alimentare la curiosità di un
manipolo di persone che si sono precipitate sul posto ed hanno attirato l'attenzione di
chi si è trovato in zona. Un argomento comunque delicato e legato a fondamenti
tutt'altro che fantastici, provati e oggetto di studi da parte di esperti. Per il momento la
vicenda pare si sia esaurita in un fatto episodico, nella curiosità del momento e si è
tornati a ricordare tutti quegli episodi che, un anno fa, tennero alta l'attenzione attorno
a situazioni che furono - allora si - oggetto di attente valutazioni anche da parte di
esperti giunti in zona da lontano. Episodi che diffusero in giro per l'Italia
un'immagine di Montegranaro legata non più alla produzione calzaturiera ma a
vicende che chiamarono a raccolta un bel po' di curiosi giunti sul posto proprio per
essere testimoni.
12 giugno 2004: Ponte Abbadese (Cesena)
Nessuna informazione. Presunto allettamento.
23 giugno 2004: Cossato (Biella)
Nessuna informazione. Presunto allettamento.
27 giugno 2004: tra Cerasco (Cuneo) e Pinerolo (Torino).
Segnalato un presunto crop circle di cui non si ha alcuna notizia né immagine.
30 giugno 2004: Opera (Milano)
Segnalato un agroglifo composto da 7 cerchi. Tuttavia non si ha alcuna informazione
al riguardo, né immagini.
5 Luglio 2004: Appiano Gentile – Veniano (Como)
Il giorno 8 di Luglio 2004, “La Provincia di Como” pubblica un articolo di Manuela
Clerici, relativo ad un crop circle rinvenuto pochi giorni prima tra Appiano Gentile e
Veniano. Segue l’articolo.
Il contadino «svela» il giallo sulla stella formata dalle spighe piegate.
Figura misteriosa nel campo. «È soltanto colpa del concime»
APPIANO GENTILE – “Macché tracce lasciate da “visitor”, è tutta colpa del
concime. Davvero prosaico il mistero che si nasconderebbe dietro lo strano disegno,
a forma di stella, comparso in un campo di grano al confine con Veniano. Un
fenomeno che richiama i celebri “crops circles”: i disegni che in Inghilterra sono
stati attribuiti agli Ufo. Nel caso della sagoma rimasta impressa nel campo di grano
posto in fregio alla provinciale l'apporto paranormale sarebbe da escludere del tutto,
stando alla spiegazione fornita da un agricoltore della zona, cui in passato è già
capitato di vedere campi di grano con strani disegni. «È un fenomeno che trova
spiegazione nel concime - osserva Fortunato Terzaghi - Nei punti in cui il terreno
risulta più concimato, quando piove e tira vento, il grano si alletta. Un eccesso di
fertilizzante che provoca una sorta di stanchezza del grano per cui le spighe, di per
sé piuttosto cedevoli, risultano poco resistenti alla violenza di intensi scrosci d'acqua
e si piegano. Le spighe, nello stendersi a terra, assumono strane forme dettate dalla
direzione del vento e della pioggia. Anche a Bulgarograsso in un campo concimato
con letame e liquami in alcuni punti il grano si è allettato, evidentemente dove è
caduto più fertilizzante. Un fenomeno tanto più frequente dopo un periodo di secca. A
maggio, quando le spighe non sono ancora alte, il grano piegato dalla violenza di
intensi temporali tende a rialzarsi. Resta invece a terra in periodi come questo,
quando il grano è giunto a maturazione». Con i piedi ben saldati a terra come
qualsiasi buon agricoltore, Fortunato Terzaghi ha voluto rendersi conto di persona
di quelle presunte tracce lasciate da presunti extraterrestri. Indicando le spighe
piegate a terra fa rilevare: «si nota che non sono schiacciate, né calpestate, ma
l'effetto è naturale. In più punti è ben visibile l'effetto mulinello prodotto dal vento.
Le spighe appaiono come spezzate dalla violenza della pioggia battente». E c'è di
più, stando a quanto riferiscono le cronache di un episodio simile avvenuto di
recente in Romagna, a Mercato Saraceno, il fenomeno attribuibile al concime
sarebbe facilmente ripetibile ovunque e con qualsiasi forma. Mani esperte, nello
stendere il fertilizzante, disegnano già la bozza della figura che poi, al primo forte
acquazzone, si rivela improvvisamente. Una sorta di «falso d'autore» a scapito di
chi, di fronte a disegni tanto artistici quanto insoliti e all'apparenza innaturali, crede
veramente di essere di fronte all'opera di qualche Ufo. Dando credito a questa tesi,
crop circle come quello comparso ad Appiano, al pari di quello visto a
Bulgarograsso al confine con Appiano, sono facilmente riproducibili nelle forme
volute.”
6 luglio 2004: Santhia (Vicenza).
Si ha notizia di una formazione naturale, dovuta probabilmente all’azione di agenti
atmosferici.
6 luglio 2004: Legnano (Milano)
Segnalato un presunto crop circle di cui non si ha alcuna notizia né immagine.
10 Luglio 2004: Colbassano - Gubbio (Perugia)
Di questa formazione apparsa attorno al 10 Luglio 2004 nei pressi di Gubbio, si sa
ben poco. Space Freedom, gestito da Margherita Campaniolo, né da notizia
(http://www.margheritacampaniolo.it/crop%202004/db_italia_aprile_2004.htm), mentre Alfredo
Lissoni propone alcune immagini reperite da Mario Farneti (grazie ad entrambi) che
costituiscono – al momento – l’unica fonte di informazioni in merito
(http://www.alfredolissoni.com/cerchio.htm).
11 luglio 2004: Alba (Cuneo).
Probabile formazione nel grano dovuta ad allettamento. Non si hanno immagini.
12 luglio 2004: Corciano (Perugia)
Segnalata formazione nel grano di cui non si hanno notizie nè immagini.
17 luglio 2004: Onno – Oliveto Lario (Lecco).
Segnalata formazione nel grano dovuta presumibilmente all’azione di alcuni funghi.
23 luglio 2004: Brignole (Genova).
Segnalati degli anelli sull’erba, dovuto molto probabilmente a difetti nell’irrigazione.
28 Agosto 2004: Arlesega di Mestrino (Padova)
Grafico e info:
http://www.margheritacampaniolo.it/crop%202004/labirinti_agroglifi.htm
Si tratta di un labirinto creato su una coltivazione di mais, presso l’azienda agrituristica
“Gallo Nero” ad Arlesega, frazione di Mestrino, provincia di Padova. Il pittogramma è imponente,
grande circa 20.000 metri quadri, ed estremamente complesso nella forma: un insieme di cerchi ed
anelli che simboleggia quasi una sfilata di astronavi aliene, in testa alle quali si nota la
rappresentazione di un extraterrestre. Le piante di mais, per creare tale pittogramma, non sono state
piegate al suolo (come generalmente accade per i crop circles “autentici”) bensì tagliate di netto.
Infatti è opera dell’uomo, e Margherita Campaniolo ha anche intervistato i
responsabili. Leggiamo.
D: Nel 2003 abbiamo appreso, dalle pagine del mensile Focus, della vostra, per l’italia,
originalissima iniziativa. Quest’anno un labirinto a tema ufologico. Complimenti, bellissimo
agroglifo!
R: Ci fa molto piacere ricevere i vostri complimenti per il nostro labirinto.
D: Troviamo molto stimolante l’idea di un labirinto come il vostro che, se da un lato, per le piante
interessate (il mais) ci ricorda i crop circles di cinematografica memoria (alla Signs) dall’altra
trova, nella scelta del soggetto, un connubio dal forte impatto.
R: In effetti è vero, noi siamo stati eccitatissimi all'idea di un percorso a tema ufo. Abbiamo scelto
il percorso alieno per più motivi: estetico, per divertimento e perchè intrigante, oltre al fatto che ci
ricordava ovviamente i crop circles; volevamo anche noi far parte dello "spirito alieno".
R: Il labirinto si sviluppa su di un’area di notevole dimensione eppure il risultato è notevole
D: Si, quest'anno siamo stati un po' sfortunati a causa del maltempo, è stato difficile riuscire a fare
i cerchi belli rotondi, realizzare il percorso è sempre un lavoraccio!
D: Quali sono i perché della vostra iniziativa?
R: L’Agriturismo Gallo Nero nasce dal desiderio di portare i nostri visitatori a cercare di capire
come funziona l'agricolura dei giorni nostri, attraverso uno spirito innovativo, ma senza
dimenticare gli insegnamenti di chi ci ha preceduto. La nostra idea del labirinto e' di portare la
famiglia nel verde e all'aria aperta in un’attività semplice e antichissima!
D: E cosa traete dall’esperienza fatta?
R: E’ bello vedere le persone che si divertono al nostro "parco", pronte a risolvere le nostre
"sfide". C'è questo desiderio d'inoltrarsi in un luogo insolito e sconosciuto, percepire fisicamente il
legame con il proprio senso dell'orientamento ma è comunque un'inoltrarsi accompagnati dalla
sicurezza perchè i nostri ospiti sono già consci che: il labirinto è un gioco, c'è un'uscita, se si
perdono ci sarà qualcuno che li aiuterà a ritrovare la strada... infine, è un lasciarsi andare senza il
vero senso del rischio, sembra quasi una simulazione, non c'è la vera paura di perdersi o di trovare
qualcosa di pericoloso, spaventoso...(ti ricordo shining) percepire l'angoscia dell'ignoto. Rimane
tutto nell'ambito ludico.
22 Settembre 2004: Bellinzago (Novara)
Il 23 settembre 2004 “il corriere di Novara” pubblica un articolo su una strano
disegno apparso in un campo del novarese. Lo riportiamo:
“Segni anche a Bellinzago: doppia "visita" nella provincia?”
Domenica sono stati scoperti in un prato vicino alla stazione
Bellinzago - Dall'alto si vedono delle strisce più scure che risaltano fra l'erba e
che formano degli strani scarabocchi, un quadratino e poi...un cerchio perfetto: Anche
a Bellinzago sono sbarcati gli extraterrestri?
O
meglio,
di
chi
potrebbe
essere
la
paternità
della
burla?
Quel che è certo è prima di domenica pomeriggio il prato incastonato tra le rive del
ruscelletto Gondola e l'abitazione di Marco Radice in via Don Minzoni, a pochi metri
dalla stazione ferroviaria, non aveva mai dato " segni" di squilibrio cromatico. Non si
tratta infatti di spighe di grano o di riso schiacciate, ma di erba che cambia colore:
"La cosa davvero strana - spiega Marco Radice - è che non ci sono tracce di
calpestamento dell'erba ne tracce di possibili prodotti spruzzati per colorare l'erba".
L'allarme ai carabinieri di Oleggio è stato lanciato lunedì: " Sono venuti qui per un
sopralluogo. Abbiamo cercato insieme possibili spiegazioni, ma finora non ne
abbiamo trovate".
L'accesso al prato è possibile privatamente attraverso il cortile dell'abitazione oppure,
per tutti, attraverso la strada che costeggia la Gondola. Comunque, davvero un
insolito panorama quello che in questi giorni la famiglia Radice guarda dalle finestre
della propria casa, come si vede dalla foto scattata da Radice: "Se non altro -diconoattorno a quelle strisce sono nati, cosa mai successa, numerosi prataioli".
Fonte: Corriere di Novara, pagina 9 del 23 Settembre 2004, articolo di C.BO. Collaborazione:
Teodoro Di Stasi, che si ringrazia
25 Settembre 2004: Briosco (Milano, Lombardia)
Settembre – Ottobre 2004: Sarmede (Treviso)
La Tribuna di Treviso del 26 Marzo 2006, parlando del caso verificatosi a Fregona –
Osigo, alla fine dell’articolo ricorda come: “solo un anno e mezzo fa, un cerchio
d’erba più chiara analogo a questo, era comparso a Sarmede, confinante proprio con il
borgo di Col”.
Non abbiamo altre informazioni su questo caso per il momento.
15 Ottobre 2004: Borghetto Lodigiano (Lombardia)
Verso la metà di Ottobre del 2004, presso Borghetto Lodigiano, sarebbe apparsa una
curiosa formazione. Al momento non abbiano alcuna notizia certa, e ci limitiamo a
riportare il grafico realizzato da Bertold Zugelder (http://www.cropcirclearchive.com)
1 Novembre 2004: Carmagnola (Torino, Piemonte)
CERCHIO NEL GRANO A CARMAGNOLA
Su "La Stampa", edizione torinese, del 3 novembre 2004, a pag. 45 (metropoli)
appare la notizia che riporta la comparsa di 2 misteriosi cerchi nel grano presso
Carmagnola: "A scoprirli l'altro ieri alcuni abitanti di via degli Occhini, alle spalle
della strada che porta a Racconigi. I due cerchi che si intersecano sono stati
disegnati nel terreno fangoso, piegando le pianticelle di grano".
La cosa curiosa è che si parli di grano ad autunno inoltrato. Forse si trattava
piuttosto di mais “ritardatario” – suppone Lissoni - visto il caldo che ha colpito il
Nord Italia nelle settimane scorse...
Per ora non sappiamo di più.
Grazie a: http://www.alfredolissoni.com/carmag.htm
Note per l’utente: tutte le immagini, fotografie, disegni, articoli o citazioni, sono di proprietà esclusiva dell’autore o del sito citato.
L’utilizzo di tale materiale è dunque subordinato all’esplicito consenso del medesimo, in mancanza del quale è fatto divieto di
diffondere il suddetto materiale.
Note per gli autori: ho cercato di contattare direttamente tutte le fonti dalla quali ho reperito foto, immagini, disegni, citazioni ecc
riportati in questo articolo. Tuttavia per ragioni non dipendenti dalla mia volontà, in alcuni (rari) casi non è stato possibile rintracciare
i legittimi proprietari. Qualora dunque nella presente pubblicazione fossero presenti immagini o altro di vostra proprietà e vogliate
che siano immediatamente rimossi, sarà sufficiente comunicarlo via e-mail e provvederò immediatamente.