dichiarazione ambientale 2002
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COVER¥EMAS 2002 20-02-2003 9:34 Pagina 1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova (Tribunale di Genova) - Codice fiscale e partita IVA n° 00348170101 Iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale: euro 2.523.215.059 interamente versato ITTETORP IRBILIUQE EQUILIBRI PROTETTI COVER¥EMAS 2002 20-02-2003 9:34 Pagina 2 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 EQUILIBRI PROTETTI I-000124 Dichiarazione Ambientale UniCredito Italiano S.p.A. Indice Introduzione 6 Lettera di presentazione dell’Amministratore Delegato 7 La politica sociale ambientale e della sicurezza del Gruppo 8 UniCredito Italiano S.p.A. L’attività L’organizzazione La localizzazione geografica 11 11 12 14 L’analisi degli aspetti ambientali Gli aspetti diretti Energia Acque in ingresso Materie prime Rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Sostanze pericolose Stoccaggi Rumore Mobilità Emergenze CFC Campi elettromagnetici Gli aspetti indiretti Attività delle imprese clienti 18 18 20 24 26 28 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Sviluppo e offerta di strumenti finanziari Politiche di credito Gestione dei rapporti con i fornitori di prodotti e servizi Informazione e sensibilizzazione 3 INDICE 40 42 43 44 Il Sistema di gestione e i suoi ambiti di operatività Ruoli e responsabilità Modalità di lavoro, controllo degli aspetti ambientali e registrazioni di Sistema Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna Comunicazione e gestione dei rapporti con l’esterno Verifica del Sistema e tensione al miglioramento delle prestazioni 48 48 49 49 50 50 Integrazione con gli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori 51 Obiettivi e programmi di miglioramento 54 Compendio quantitativo dei dati ambientali 56 Glossario 57 Elenco sigle aziendali 59 La normativa di riferimento 60 Verificatore ambientale e convalida 63 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 4 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Introduzione Lettera di presentazione dell’Amministratore Delegato La politica sociale ambientale e della sicurezza del Gruppo UniCredito Italiano S.p.A . L’attività L’organizzazione La localizzazione geografica Introduzione Il presente documento costituisce la prima “Dichiarazione Ambientale” di UniCredito Italiano S.p.A redatta in conformità al Regolamento EMAS 761/2001 dell’Unione Europea sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema comunitario di eco-gestione ed audit. La partecipazione al Regolamento EMAS prevede la realizzazione, da parte delle organizzazioni aderenti, di un Sistema di Gestione Ambientale volto a valutare e migliorare le prestazioni ambientali delle attività svolte, e la presentazione al pubblico e ad altri soggetti interessati di adeguate informazioni in merito. Questa “Dichiarazione Ambientale” è pertanto finalizzata a descrivere le attività, gli aspetti ambientali, il sistema di gestione, gli obiettivi e i programmi di miglioramento ambientale relativi all’organizzazione di UniCredito Italiano S.p.A. - Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano – operante sul territorio nazionale (Codice NACE 65). L’impegno a favore dell’ambiente assume in questa realtà un significato molto particolare, che va oltre la gestione dell’impatto diretto dell’organizzazione sull’ecosistema; il concreto e qualificato contributo che un’istituzione bancaria può e vuole offrire allo sviluppo sostenibile si traduce infatti nella possibilità di attivare processi di promozione e diffusione dei valori e dei comportamenti ambientalmente corretti da parte dei propri interlocutori e partner. Dalla piena consapevolezza di ciò è nato lo stimolo e la volontà di UniCredito Italiano S.p.A. di certificarsi ISO 14001 e di aderire al Regolamento EMAS, la cui recente revisione ha riconosciuto e legittimato il rilevante ruolo che ciascun attore del sistema economico, istituzionale e sociale può giocare per la salvaguardia dell’ecosistema, estendendo a tutte le organizzazioni (non solo quelle industriali) la possibilità di ottenere l’iscrizione nel Registro Europeo delle imprese EMAS. 6 INTRODUZIONE DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Lettera di presentazione dell’Amministratore Delegato I valori etici e ambientali che caratterizzano l’attuale scenario socio-economico spingono sempre più l’industria bancaria a ripensare profondamente il proprio “modo” di essere impresa e ad assumere un ruolo nuovo nel contesto in cui opera, accogliendo e integrando le istanze e gli interessi della collettività nelle strategie di crescita aziendale. Sin dalla sua nascita, nel 1998, il Gruppo UniCredito Italiano ha raccolto questa sfida, sottoscrivendo la “Dichiarazione degli istituti finanziari sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile”, promossa dall’UNEP (United Nations Environmental Programme), per inserirne poi i principi rivolti al miglioramento continuo e alla promozione di un progresso economico eco-compatibile nella propria Politica Sociale, Ambientale e della Sicurezza. Nel marzo 2000 è stato firmato un Protocollo d’Intesa con il ministero dell’Ambiente per lo sviluppo di soluzioni a sostegno della certificazione d’impresa e dell’innovazione tecnologica in campo ambientale, realizzando alcuni strumenti finanziari dedicati ad agevolare le piccole e medie imprese del nostro Paese orientate a costruire al proprio interno un sistema di gestione ambientale. A partire dal 2000 è iniziata la redazione del Bilancio Sociale Ambientale per la cui prima edizione UniCredit ha ricevuto l’Oscar per il “bilancio della sostenibilità”; a conferma che operare in un orizzonte di sostenibilità ambientale nel settore creditizio non è solo possibile, ma può anche costituire un’importante leva di sviluppo competitivo, nel 2001 UniCredit è stato selezionato da Dow Jones Sustainability Group Indexes e da FTSE4Good. Il nuovo importante passo intrapreso in questa direzione è rappresentato dal raggiungimento della registrazione EMAS, della quale questa Dichiarazione Ambientale intende offrire a tutti i suoi interlocutori una chiara e trasparente descrizione degli impatti e della loro gestione. Lo sviluppo della nostra politica ambientale, sociale e della Sicurezza ci porterà ad allargare l’applicazione del Sistema di Gestione Integrato anche ad altre società del Gruppo, a partire da UniCredit Banca S.p.A. È questa un’ulteriore concreta testimonianza della responsabilità sociale e dell’impegno aziendale volto a coniugare risultato economico e tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di creare un Gruppo attivamente presente sui territori nei quali opera e attento a valorizzare il ruolo dei propri stakeholder interni ed esterni come partner per uno sviluppo sostenibile. 7 LETTERA DI PRESENTAZIONE DELL’ AMMINISTRATORE DELEGATO Alessandro Profumo DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 La politica sociale ambientale e della sicurezza del Gruppo La rilevanza crescente che UniCredito Italiano ha acquisito nel sistema creditizio e finanziario accresce la consapevolezza degli effetti che le nostre attività e scelte aziendali producono sul contesto socio-economico in cui oggi operiamo. Di questo contesto fanno parte non solo i nostri clienti e le attività economiche che a vario titolo interagiscono con noi, ma anche le istituzioni, gli attori sociali e tutti i privati cittadini che credono nella possibilità di uno sviluppo sostenibile e, ciascuno secondo le proprie capacità, operano per conseguire questo obiettivo. UniCredito Italiano può contribuire al raggiungimento di un obiettivo così ambizioso solo se è in grado di far fronte alle responsabilità connesse al ruolo sociale, agli impatti ambientali e alle condizioni di sicurezza che caratterizzano le proprie attività. Per garantire un impegno all’altezza di queste responsabilità, abbiamo adottato alcuni principi che ispirano le scelte e guidano i comportamenti di tutte le persone che lavorano nell’azienda, con l’intenzione di promuovere quanto più concretamente possibile la prospettiva della sostenibilità. L’impegno primo e imprescindibile di UniCredito Italiano è la garanzia continua nel tempo del rispetto delle normative vigenti nei campi della salvaguardia dell’ambiente, della tutela sociale e della sicurezza e igiene del lavoro. L’obiettivo della sostenibilità comporta la piena conformità legislativa come presupposto fondamentale, a partire dal quale occorre impegnarsi per migliorare continuamente. La salvaguardia ambientale è una priorità per la nostra azienda. Sebbene il complesso delle attività di UniCredito Italiano abbia un impatto relativamente limitato, il nostro impegno può contribuire a migliorare la gestione di alcune problematiche ambientali. 8 LA POLITICA SOCIALE AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA DEL GRUPPO • L’ottimizzazione dei consumi di risorse naturali è essenziale per garantire la sostenibilità dello sviluppo. In particolare, considerato il nostro utilizzo di alcune fonti energetiche non rinnovabili, il contenimento dei consumi rappresenta un obiettivo cruciale per la nostra azienda. • Tra le risorse naturali che UniCredito Italiano utilizza in misura maggiore è rappresentata dalle fibre vegetali per la produzione di carta, materia prima principale per le attività finanziarie. Per garantire una costante riduzione nel consumo di questa risorsa, ci impegniamo, da un lato, ad ottimizzare i processi gestionali e organizzativi, informatizzandoli in misura crescente, e, dall’altro, a gestire gli approvvigionamenti secondo criteri mirati a valorizzare l’impiego di prodotti in carta riciclata derivante dal recupero di materiale da macero. • La produzione di rifiuti, soprattutto in materiale cartaceo, è un altro rilevante impatto ambientale direttamente connesso alle attività dell’UniCredito Italiano. Il nostro impegno è quello di ricercare costantemente e identificare nuove opportunità di recupero o riutilizzo degli scarti generati e raccolti in modo differenziato, anche attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento degli smaltitori di cui ci avvaliamo. Per quanto riguarda i rifiuti in carta, questo impegno si traduce nella crescente valorizzazione degli scarti, prodotti in consistenti quantità, come materia seconda per altre attività. UniCredito Italiano si impegna inoltre ad offrire il proprio contributo ad uno sviluppo che sia “sostenibile”, vale a dire equilibrato e armonioso, anche sotto il profilo sociale. • I diritti che i lavoratori hanno garantiti dai sistemi legislativi e giuridici dei Paesi avanzati trovano nelle attività dell’UniCredito Italiano piena e incondizionata attuazione. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 • L’attenzione crescente ai rapporti sindacali è mirata a far si che queste garanzie siano conosciute, condivise e facilmente fruibili da parte di tutti i dipendenti. • Il nostro impegno è inoltre indirizzato a contribuire, al di là delle garanzie di legge, al completo raggiungimento degli obiettivi sociali di pari opportunità nei confronti delle donne lavoratrici, di sostegno all’imprenditoria sociale e al volontariato, di inserimento dei disabili negli ambiti lavorativi, di tutela delle minoranze e di tutela contro lo sfruttamento del lavoro minorile. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori rappresenta un impegno prioritario per UniCredito Italiano. • Alla costante attenzione nei confronti dei dipendenti esposti ai rischi tipici dell’attività del settore terziario, UniCredito Italiano affianca l’impegno a valutare i rischi potenziali, monitorare le condizioni di lavoro e ad adottare misure di prevenzione e di protezione. • Particolare impegno è finalizzato alla prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute, anche quando questi riguardano le persone esterne all’azienda che accedono a UniCredito Italiano. • La gestione delle potenziali situazioni di emergenza e la prevenzione dei rischi legati al fumo passivo costituiscono impegni rilevanti nei confronti del personale e verso il pubblico e i nostri clienti. I principi di salvaguardia ambientale, di tutela sociale e di sicurezza assunti da UniCredito Italiano sono considerati obiettivi prioritari per tutte le persone che operano in azienda, al pari della redditività economica e della produttività. L’attuazione di questi principi è garantita dal Sistema di Gestione Integrato adottato da UniCredito Italiano per migliorare le proprie prestazioni ambientali, sociali e di sicurezza. Attraverso l’applicazione di questo sistema, l’azienda si impegna a: • identificare, misurare, valutare e gestire gli effetti legati alle proprie attività, nell’ottica del miglioramento continuo; 9 • mettere a disposizione le risorse finanziarie e tecniche atte a perseguire questo miglioramento; • sensibilizzare, informare e formare i dipendenti perché ciascuno abbia la consapevolezza e le capacità per impegnarsi nell’attuazione dei principi adottati; • valutare preventivamente il potenziale impatto sull’ambiente e sulla salute e sicurezza delle nuove attività che l’azienda intende intraprendere, verificando la possibilità (anche economica) di adottare tecniche e tecnologie “più pulite”. LA POLITICA SOCIALE AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA DEL GRUPPO Consapevoli che con i nostri soli sforzi non raggiungeremmo l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, indirizziamo il nostro impegno anche nei confronti di tutti quei soggetti esterni che detengono rapporti con la nostra azienda e, a loro volta, sono in grado di produrre effetti diretti (negativi o positivi) sui sistemi sociale, economico e ambientale. UniCredito Italiano intende orientare i comportamenti di questi soggetti verso una sempre maggiore sostenibilità: • sensibilizzando e selezionando i propri fornitori in modo che essi si adeguino ai principiguida assunti da UniCredito Italiano e garantiscano l’efficienza ambientale, la sicurezza e l’eticità delle proprie attività, servizi e prodotti, anche in conformità al Sistema di Gestione Integrato adottato dall’azienda; • incentivando i propri clienti e offrendo servizi di credito mirati ad agevolare le imprese che si impegnino nel perseguimento di uno sviluppo sostenibile e forniscano garanzie attendibili sul proprio impegno; • indirizzando specifici programmi di finanziamento ai consumatori e alle famiglie, per DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 favorire l’iniziativa personale e promuovere i contributi individuali e dei nuclei famigliari al benessere della collettività, in una prospettiva di sviluppo sociale equilibrato; • adottando politiche di investimento mirate a privilegiare le attività economiche che alla potenziale redditività accompagnino un impegno significativo negli ambiti sociale, ambientale e della sicurezza; • collaborando con le istituzioni e le autorità competenti, con l’intento di scambiare informazioni, mettere a disposizione l’esperienza dell’azienda e supportare l’attività normativa e di controllo, anche attraverso l’adozione di accordi e protocolli d’intesa su base volontaria; • comunicando con gli interlocutori sociali (pubblico, comunità locali, gruppi ambientalisti, associazioni di utenti e consumatori) interessati alle prestazioni dell’azienda, attraverso l’informazione costante sui temi socio-ambientali e la raccolta di suggerimenti o lamentele che da questi provengano; • cooperando con le organizzazioni non governative nell’attuazione di iniziative mirate allo sviluppo culturale, sociale e ambientale della collettività; • contribuendo alle attività del mondo della ricerca e dell’università, impegnati nello studio e approfondimento di queste problematiche. Gli impegni credibili vengono continuamente messi alla prova. Per questo UniCredito Italiano volontariamente sottopone a verifica e valutazione di soggetti indipendenti le proprie attività e i risultati raggiunti nel campo della sostenibilità socioambientale. Tra queste valutazioni, rilevanza cruciale assumono i rating attribuiti da istituzioni e agenzie riconosciute internazionalmente. 10 In questa logica, l’adesione all’EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) dell’Unione Europea è insieme un impegno, un riconoscimento e una garanzia che la nostra azienda intende mantenere. LA POLITICA SOCIALE AMBIENTALE E DELLA SICUREZZA DEL GRUPPO UniCredito Italiano Amministratore Delegato Milano, 6 marzo 2000 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 UniCredito Italiano S.p.A. L’attività UniCredito Italiano S.p.A. nasce nel 1998 a Milano1 con funzione di Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano. La sua missione è creare il massimo valore possibile per il Gruppo attraverso l’indirizzo ed il governo delle diverse società che lo compongono e presidiare operativamente le funzioni in cui siano presenti rilevanti economie di scala e scopo. Si illustrano di seguito le principali responsabilità e funzioni delle strutture in cui si articola UniCredito Italiano S.p.A.: 1. indirizzo e governo delle diverse società del Gruppo: - sviluppo strategico; - pianificazione e controllo di business; - gestione del rischio di credito; - gestione delle risorse; - gestione del bilancio e della contabilità; - gestione dei controlli; - controllo del rischio legale e gestione degli affari societari; - gestione delle relazioni con gli investitori; - gestione delle relazioni esterne; - gestione delle relazioni sindacali; - gestione delle relazioni con i portatori di interesse (stakeholder). 2. presidio operativo di funzioni, che consentono economie di scala e di scopo, qualora non configurate già come società dedicate: - marketing e prodotti Retail; - marketing e prodotti Corporate; - filiali estere e correspondent banking; - finanza di Gruppo; - gestione operativa di Gruppo. Nell’ambito delle attività svolte si definiscono anche le politiche relative alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane e alle relazioni con i principali stakeholder, in linea con i valori e i principi del Gruppo. 11 UNICREDITO ITALIANO L’ATTIVITÀ Dai risultati del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2001, il margine di intermediazione di UniCredito Italiano S.p.A. risulta pari a 2.074 milioni di euro con un utile netto pari a 1.089 milioni di euro. 1 La sede sociale è a Genova. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 L’organizzazione L’assetto organizzativo della Capogruppo è costituito da Direzioni e Divisioni. Le Direzioni (Affari Societari e Legali, Audit di Gruppo, Governo Rischi, Pianificazione e Finanza, Risorse) hanno funzioni centrali di coordinamento e indirizzo, mentre le Divisioni (Banche Italia, Wholesale Banking 2, Banche Estere e Nuova Crescita) sono focalizzate sul presidio dei diversi mercati e territori. Direzioni e Divisioni si articolano poi in Aree, Unità Organizzative (U.O.) e Comparti. In particolare l’Unità Organizzativa che si occupa della gestione di Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale (ASBS) opera in staff all’Amministratore Delegato. Organigramma al 31.12.2001 PRESIDENZA Consiglio di Amministrazione Comitato Esecutivo Amministratore Delegato - Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale - Relazioni esterne Direzione Audit di Gruppo Comitati di Direzione Direzione Affari Societari e Legali Direzione Risorse Direzione Pianificazione e Finanza Direzione Governo Rischi Divisione Wholesale Banking* Divisione Banche Estere e Nuova Crescita* Investment Banking Banche estere Asset Management Società di finanziamento 12 UNICREDITO ITALIANO Divisione Banche Italia * L’ORGANIZZAZIONE Area Operativa Clarima Xelion Area Estero Area Retail Area Corporate USI UPA Società autonome controllate da UniCredito Italiano S.p.A. Banche federate Altre Società DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 2 * Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale Con il termine Wholesale Banking si fa riferimento alle società di Investment Banking e all’Asset Management del Gruppo. L’organigramma illustra la struttura della Capogruppo UniCredito Italiano S.p.A., ponendo in evidenza l’insieme delle sue attività (riquadri con linea continua). I riquadri indicati con linea tratteggiata rappresentano sinteticamente l’insieme delle banche ed altre società del Gruppo, nei confronti delle quali la Capogruppo esercita un ruolo di indirizzo e governo e che non costituiscono oggetto della registrazione. Qui di seguito vengono descritte le attività svolte al 31/12/2001 dalle principali macro funzioni della Capogruppo. DIREZIONI, DIVISIONI, UNITÀ ATTIVITÀ E OBIETTIVI Direzione Audit di Gruppo Valutare la funzionalità dei sistemi di controllo interni a livello di Gruppo; controllare il regolare svolgimento dell’operatività e la conformità della stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi della Capogruppo. Direzione Risorse Definire le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse umane; gestire il personale della Capogruppo e le risorse chiave del Gruppo; gestire le relazioni sindacali in linea con gli indirizzi e gli obiettivi definiti. Direzione Affari Societari e Legali Individuare il percorso societario ottimale per la realizzazione di progetti di acquisizione e di riassetto del Gruppo; assicurare l’accuratezza degli adempimenti di carattere societario e la consulenza legale in generale. Direzione Governo Rischi Esercitare la funzione di Risk Management, assicurare il corretto presidio dei rischi creditizi, curare gli adempimenti di carattere contabile e fiscale, nonché quelli concernenti le partecipazioni del Gruppo. Direzione Pianificazione e Finanza Coordinare il processo di pianificazione a livello di Gruppo, curare le relazioni con gli investitori, gestire le attività di Mergers & Acquisitions, la tesoreria e assicurare il governo unitario dei processi di spesa non immobiliari. 13 Massimizzare nel tempo il grado di soddisfazione e la contribuzione economica netta dei clienti retail e corporate serviti attraverso le banche italiane indirizzando e governando le attività attraverso processi di pianificazione strategica e operativa. UNICREDITO ITALIANO Divisione Banche Italia Divisione Wholesale Banking Massimizzare il valore del Gruppo attraverso lo sviluppo autonomo di attività mirate su mercati finanziari all’ingrosso e l’offerta dei servizi finanziari di eccellenza alla clientela Retail, Large Corporate e istituzionale del Gruppo. Divisione Banche Estere e Nuova Crescita Massimizzare il valore del Gruppo promuovendo e gestendo attività di retail e corporate banking sui mercati esteri e in particolare puntando a creare il gruppo bancario federale leader nella Nuova Europa. Unità Relazioni Esterne Supportare l’alta direzione nella gestione della comunicazione verso l’esterno e sviluppare un’immagine del Gruppo coerente con le strategie e gli indirizzi dell’alta Direzione. Unità Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale Assicurare gli adempimenti legislativi in materia di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e di tutela ambientale; assicurare e coordinare lo sviluppo del Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza; promuovere comportamenti orientati alla responsabilità sociale ed allo sviluppo sostenibile. La Capogruppo supporta infine l’attività delle banche del Gruppo rivolta alla clientela Corporate (rappresentata dalle grandi imprese) attraverso una rete internazionale di filiali ed uffici. L’ORGANIZZAZIONE DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 La localizzazione geografica Al 31 dicembre 2001 il personale di UniCredito Italiano S.p.A. ammontava a 1.655 unità. Le attività sono svolte principalmente nei siti di proprietà; solo una piccola parte è svolta presso siti appartenenti ad altre società del Gruppo, mentre all’estero UniCredito Italiano S.p.A. opera attraverso una rete di filiali e uffici di rappresentanza. Come già indicato in sede di introduzione al documento, l’ambito di applicazione del Regolamento EMAS è l’organizzazione3 della Capogruppo che opera sul territorio nazionale nei seguenti siti: • • • • • “Cordusio”, in via San Protaso 1/3 a Milano, “Bianca di Savoia”, in via San Martino della Battaglia 20 a Milano; “Sant’Elia”, in via Livio Cambi 1 a Milano; “Prati”, in via Prati 12 a Milano; “Lesmo”, in via Volta 8 a Lesmo (Milano) e presso gli uffici di : • • • • via F. Testi 280/B a Milano; via Bigli 1 a Milano; Galleria Passarella 2 a Milano; Direzioni Territoriali del Credito Italiano SEDI 14 4 DIPENDENTI DI LAVORO Siti e uffici in Milano Direzioni Territoriali del CI Estero Incarichi esterni e assenze5 TOTALE 1.223 83 235 114 1.655 UNICREDITO ITALIANO Call Center A LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA AL 31.12.2001 Lesmo Sant’Elia Passarella Prati Bigli Cordusio Bianca di Savoia Siti di proprietà di UniCredito Italiano in Milano e provincia Uffici e Call Center di UniCredito Italiano in Milano 3 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 UniCredito Italiano come entità da registrare ricade, ai sensi del nuovo Regolamento EMAS 761/2001, nelle “organizzazioni che operano in più siti con lo stesso o simile prodotto o servizio” 4 Le Direzioni Territoriali del Credito Italiano non sono oggetto della registrazione EMAS, in quanto strutture appartenenti al Credito Italiano S.p.A. (ora UniCredit Banca S.p.A.) nelle quali è distaccato personale di UniCredito Italiano S.p.A. 5 In questa categoria sono ricompresi i dipendenti temporaneamente distaccati presso altre società del Gruppo per lo svolgimento di incarichi specifici e il personale con incarichi sindacali. Sono inoltre ricompresi gli assenti per malattie a lungo decorso e maternità. Nel sito di Cordusio hanno sede tutte le Direzioni e le Divisioni di UniCredito Italiano S.p.A. e la maggior parte delle Unità Organizzative. Qui vengono svolte le attività di governo e controllo del Gruppo. Nel sito di Bianca di Savoia sono presenti le Unità Organizzative della Divisione Banche Italia (Area Operativa) e delle Direzioni Governo Rischi e Audit di Gruppo. Nel sito di Lesmo si trova il Centro di Formazione Professionale, dove vengono progettate ed erogate tutte la attività necessarie alle esigenze del Gruppo: manageriale, tecnicoprofessionale e linguistica. Nel sito di Sant’Elia hanno sede le Unità Organizzative facenti capo alla Direzione Governo Rischi e all’Area Operativa della Divisione Banche Italia, mentre nel sito di Prati UniCredito Italiano S.p.A. è presente con attività di gestione degli immobili. Negli uffici di via Bigli e in quelli di Galleria Passarella si trovano le Unità Organizzative facenti capo alle divisioni Banche Italia ed Estero. Infine, presso gli uffici di viale F.Testi, si trova il Call Center, la cui attività consiste nell’offrire diversi servizi via telefono: banca telefonica, customer care, telemarketing ed help desk sulle piattaforme di home banking e trading on line. La Capogruppo svolge attività operative di security e gestione degli immobili per conto del Credito Italiano; a tal fine 83 suoi dipendenti sono impegnati presso diverse sedi e uffici del Credito Italiano sul territorio nazionale. In tutti questi siti sono presenti anche altre attività e uffici di banche e società del Gruppo UniCredito Italiano che, non rientrando nell’ambito di applicazione della registrazione ambientale EMAS della Capogruppo, non sono state oggetto di una dettagliata descrizione. LA STORIA, IL MODELLO ORGANIZZATIVO ED ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI RELATIVE AL GRUPPO 15 Il Gruppo UniCredito Italiano nasce nel 1998 dalla aggregazione di Credito Italiano e della controllata Rolo Banca 1473 con la Cassa di Risparmio di Torino, Cassamarca e Cariverona, tre banche regionali con una forte presenza nell’Italia del nord. Nel corso del 1999 entrano a far parte del Gruppo anche la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, la Cassa di Risparmio di Trieste e Bank Pekao, la seconda banca commerciale della Polonia. Il 2000 è l’anno che segna il progressivo ampliamento della presenza del Gruppo in Europa con l’acquisizione del controllo della croata Splitska Banka, della slovacca Pol’nobanka e della Bulbank, la principale banca bulgara. UNICREDITO ITALIANO LA LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA Al 31/12/2001, pertanto il Gruppo UniCredito Italiano conta su una struttura formata da una rete di sette banche in Italia e quattro nella nuova Europa, e si posiziona tra i principali gruppi bancari nell’Europa occidentale. Con l’obiettivo di massimizzare le capacità di sviluppo del business e l’efficienza complessiva del Gruppo, UniCredito Italiano ha adottato un modello organizzativo di tipo federale multispecializzato, che si articola in quattro macro-componenti: - La Capogruppo operativa: svolge funzioni di indirizzo e di governo del Gruppo e di presidio operativo di funzioni in cui siano presenti rilevanti economie di scala e di scopo, qualora non siano configurate come società dedicate; - Le entità a presidio delle aree di business: (Banche commerciali, Wholesale banking, Internet e iniziative New economy, Asset management, banche della Nuova Europa) focalizzano la propria attività sull’azione commerciale e sul presidio di mercato, territori e business specialistici; - Le società prodotto/canale: attive in settori specifici come il leasing, il factoring, il credito al consumo, il brokeraggio assicurativo. Rendono disponibile per il Gruppo un’ampia gamma omogenea di prodotti di elevata qualità; DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 - Le società di servizi comuni: responsabili dell’unificazione, dello sviluppo e della gestione dei sistemi informatici (USI - UniCredit Servizi Informativi) e a supporto delle altre entità del Gruppo e dell’accentramento dei centri servizi (UPA - Unicredit Produzioni Accentrate). Essendo integrate tra loro, garantiscono efficaci economie di scala. Questo assetto organizzativo consente di garantire una forte unitarietà di indirizzo strategico e di efficienza operativa nel Gruppo fondata sull’adozione di “best practice”, e lo sviluppo di elevate sinergie, valorizzando allo stesso tempo il radicamento territoriale e le competenze distintive delle singole banche. Per lo svolgimento di tutte le sue attività in Italia e all’estero il Gruppo conta sul lavoro di 63.576 persone, che operano su una rete di 3.998 sportelli, cui si aggiungono i 1.774 promotori finanziari. Per quanto riguarda le Banche estere, la rete distributiva del Gruppo UniCredito Italiano conta 23.449 persone e 1.051 sportelli, di cui 817 facenti capo al Gruppo Pekao, 51 a Pol’nobanka, 98 a Bulbank, 74 a Splitska Banka e 11 ad altre banche non residenti. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale a livello nazionale, il Gruppo concentra la maggior parte dei suoi sportelli (oltre 75%) nel nord Italia, mentre nelle regioni del centro- sud la presenza è diffusa, anche se meno capillare, con Lazio, Campania e Puglia che evidenziano peraltro un significativo numero di sportelli. I risultati del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2001 evidenziano un margine di intermediazione pari a 9.988 milioni di euro, con un utile di esercizio di 1.454 milioni di euro. 16 UNICREDITO ITALIANO A LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA Nel corso del 2002 è iniziato il processo di riorganizzazione delle banche commerciali operanti in Italia (Credito Italiano, Rolo Banca 1473, Cariverona, Banca CRT, Cassamarca, Caritro, CRTrieste) che porterà alla nascita di tre nuove banche nazionali specializzate per segmento di clientela: Retail, Corporate e Private Banking. Tale progetto, denominato S3, ha determinato dal 1° luglio 2002 la fusione per incorporazione delle suddette banche federate in UniCredito Italiano S.p.A. ed il contestuale conferimento delle stesse a UniCredit Banca S.p.A., la nuova entità che, a sua volta, dal gennaio 2003 darà vita alle due banche di segmento Corporate e Private attraverso lo scorporo dei rispettivi rami d’azienda. Pertanto UniCredito Italiano S.p.A. resta ad indicare la denominazione della sola Capogruppo, con funzioni di indirizzo e governo. Nel corso del 2002 vi è stata la dimissione di Splitska Banka e l’acquisizione della partecipazione di controllo di Zagrebacka Banka, la prima banca in Croazia e Bosnia. Nello stesso anno è stata perfezionata l’acquisizione di Demirbank Romania (ora UniCredit Romania), mentre Pol’nabanka è stata ridenominata Unibanka. DICEMBRE 2001 1 LUGLIO 2002 CariVerona SCISSIONE CRT Cassamarca CRTrieste Caritro Rolo Banca Credito Italiano DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 1 GENNAIO 2003 FUSIONE CONFERIMENTO L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti Energia Acque in ingresso Materie prime Rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Sostanze pericolose Stoccaggi Rumore Mobilità Emergenze CFC Campi elettromagnetici Gli aspetti indiretti Attività delle imprese clienti Sviluppo e offerta di strumenti finanziari Politiche di credito Gestione dei rapporti con i fornitori di prodotti e servizi Informazione e sensibilizzazione L’analisi degli aspetti ambientali Il Regolamento EMAS 761/2001 prevede che l’analisi degli aspetti e dei possibili impatti ambientali di un’organizzazione sia rivolta da una parte alla identificazione e valutazione delle conseguenze derivanti dalla sua operatività (i cosiddetti “aspetti diretti”), dall’altra all’esame delle attività che non sono da essa interamente controllate e gestite, ma in qualche modo influenzabili attraverso le relazioni con i suoi diversi interlocutori esterni (gli “aspetti indiretti”). Tale esigenza acquisisce un valore ancora maggiore nel contesto di un’istituzione creditizia, il cui impegno al miglioramento ambientale si traduce non solo (e non tanto) nella riduzione dei rischi e degli impatti ambientali intrinsecamente connessi al funzionamento della sua organizzazione, ma soprattutto nell’adozione di politiche e strategie aziendali orientate a promuovere comportamenti virtuosi nei confronti dei propri partner e interlocutori, e a disincentivarne le iniziative che possono arrecare danno all’ambiente. Consapevole di questa duplice valenza nella gestione ambientale, UniCredit ha provveduto ad esaminare separatamente e secondo approcci distinti gli aspetti ambientali diretti e gli aspetti ambientali indiretti connessi alle proprie attività. Gli aspetti diretti L’analisi degli aspetti diretti è stata sviluppata mediante la raccolta dei dati e della documentazione aziendale, visite in loco ed interviste ai dipendenti dei siti di proprietà di UniCredito Italiano S.p.A.: Sant’Elia, Cordusio, Lesmo, Prati e Bianca di Savoia 6. Nel valutare le interazioni con l’ambiente, si è tenuto conto delle principali caratteristiche dell’organizzazione sintetizzabili in: 18 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti • un’operatività frammentata in più siti, ma tutti localizzati in aree urbane densamente popolate e riconducibili ad insediamenti di tipo civile; • una grande omogeneità fra le attività svolte nei siti, legate sostanzialmente all’utilizzo di immobili, attrezzature e materiali per “lavoro d’ufficio”. Ci si è trovati pertanto ad esaminare ambiti molto simili, con aspetti ambientali legati principalmente alla tipologia di materie prime e risorse utilizzate per lo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità delle persone. La presenza di questi “elementi comuni” ha consentito l’estensione dei risultati ottenuti dall’analisi ambientale dei siti a tutta l’organizzazione, attraverso la realizzazione di opportuni indicatori che tenessero conto dei due principali fattori in grado di incidere sulle prestazioni ambientali dell’attività aziendale: il numero dei dipendenti e l’ampiezza delle superfici occupate. Gli ambiti identificati e indagati attraverso l’analisi ambientale (in parte differenti da quelli tradizionalmente presi in esame nel settore industriale) sono stati i seguenti: 1. Energia: tipologia di impianti di riscaldamento e condizionamento, combustibili utilizzati e relativi consumi, ore di funzionamento, consumi totali di energia elettrica e parzializzazioni per fonti di consumo, presenza di dispositivi per il risparmio, esistenza di prassi finalizzate al risparmio; 2. Acque in ingresso: tipo di approvvigionamento, tipo di utilizzo, tipologia di dispositivi esistenti per i prelievi presso i servizi; 3. Materie prime: tipologie e quantità di materie prime utilizzate (ad esempio: carta bianca, modulistica, toner e cartucce); 4. Rifiuti: quantità prodotte per singole tipologie, livello attuale di differenziazione, organizzazione della raccolta, produzione di rifiuti urbani, livello di attuazione degli adempimenti legislativi, procedure o prassi utilizzate; 6 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 I dati ambientali correlati all’attività del personale di UniCredito Italiano che opera in uffici in affitto presso stabili non di proprietà (Via Bigli, Via F. Testi, Galleria Passarella e altro personale distribuito nelle sedi di Credito Italiano sul territorio nazionale), non sono scorporabili dai dati dell’intero fabbricato e non si è potuto, pertanto, utilizzarli ai fini dell’analisi ambientale. 5. Emissioni in atmosfera: quantità e tipologia dei punti di emissione esistenti, indagini e rispetti dei limiti, attività di manutenzione; 6. Scarichi idrici: natura e destinazione degli scarichi esistenti, controlli periodici, procedure o prassi utilizzate; 7. Sostanze pericolose: quantità e localizzazione di sostanze pericolose eventualmente presenti, rispetto delle prescrizioni legislative, schede di sicurezza; 8. Stoccaggi: esistenza e gestione dei serbatoi fuori terra e dei serbatoi interrati; 9. Rumore: esistenza di dispositivi generatori di rumore verso l’esterno, effettuazione di campagne di monitoraggio e relativi livelli registrati; 10. Mobilità: livelli di utilizzazione dei mezzi pubblici e dei mezzi privati da parte dei dipendenti, numerosità e caratteristiche del parco autovetture aziendale, controlli sulle ditte esterne di manutenzione; 11. Emergenze: procedure per la gestione degli eventi in caso di incendio, adempimento degli obblighi normativi e formazione specifica; 12. CFC: quantitativi dei gas refrigeranti presenti; 13. Campi elettromagnetici: esistenza di stazioni radio base e livelli elettromagnetici presenti La significatività degli aspetti ambientali, in base alle evidenze emerse in fase di raccolta delle informazioni e dei dati, è stata determinata tenendo conto dei seguenti criteri: • • • • Conformità legislativa Confronto con i dati medi di settore7 (ove esistenti ed applicabili) Confronto fra le prestazioni interne Andamento e orientamento rispetto agli obiettivi aziendali Ogni aspetto ambientale è stato posto a confronto con i criteri considerati e gli è stato attribuito un punteggio. Sulla base dei punteggi ottenuti gli aspetti ambientali sono stati classificati come: • Non significativi • Significativi • Molto significativi ASPETTO SIGNIFICATIVITÀ AMBIENTALE Energia Acque in ingresso Materie prime Rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi idrici Sostanze pericolose Mobilità Rumore Emergenze Stoccaggi CFC Campi elettromagnetici 7 19 Energia elettrica totale Gas metano Gasolio Carta Mobilità dipendenti Parco mezzi aziendale Molto significativo Significativo Significativo Significativo Molto significativo Significativo Significativo Non significativo L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti Significativo Significativo Non significativo Non significativo Non significativo Significativo Significativo Non significativo Per la realizzazione dei confronti delle prestazioni sono stati utilizzati: • per il 1999, i dati relativi alle banche Landesbank Berlin (LLB), Landesgiro Kasse (LG), Bayerisches Landesbank (BLB), Allianz (Allianz Insurance), Credit Suisse, UBS Bank, pubblicati sul “Greener Management International – The Journal of Corporate Environmental Strategy and Practice”, numero 27 autunno ’99, dedicato al “Sustainable Banking”. • Per il 2000, i dati relativi alle banche Sarasin Bank, UBS Bank , Swiss RE Bank, ricavati dai loro singoli Bilanci o Report Ambientali, disponibili nell’archivio ASBS. I dati ambientali utilizzati per il confronto sono relativi a banche diverse tra il 1999 e il 2000 per l’indisponibililtà di materiale omogeneo nel tempo da parte delle aziende del settore bancario. Per motivi legati al rispetto della privacy, nei grafici di confronto con le prestazioni di UniCredito Italiano (riportati nel seguito della presente Dichiarazione Ambientale) non sono stati accoppiati ai dati numerici i nominativi delle banche cui questi si riferiscono. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Energia Le fonti energetiche utilizzate sono distinte in energia elettrica e combustibili (gas metano e gasolio). Gli indicatori sui consumi energetici sono stati calcolati rapportando i valori rilevati alle superfici occupate, in quanto gran parte dell’impiego di fonti energetiche (per il riscaldamento e il condizionamento in particolare) dipende dall’ampiezza dei locali più che dal numero di dipendenti che vi lavorano. È significativo calcolare inoltre il consumo unitario di energia elettrica per dipendente, in quanto correlato direttamente all’utilizzo che viene fatto dalle persone per diversi scopi all’interno delle strutture. L’energia elettrica è utilizzata per l’illuminazione dei locali, per il funzionamento degli impianti di condizionamento e per l’alimentazione delle apparecchiature degli uffici (computer, stampanti, fotocopiatrici). GRAFICO 1 - CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA RAPPORTATA ALLE SUPERFICI OCCUPATE: INDICATORE GENERALE 300 262 253 245 kwh annui/m2 250 200 150 100 1999 50 2000 2001 0 20 GRAFICO 2 - CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA RAPPORTATA ALLE SUPERFICI OCCUPATE: INDICATORE PER SITO L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti 385 400 366 351 kwh annui/m2 300 241 237 235 Cordusio Bianca di Savoia 200 115 120 115 119 100 117 114 Prati 78 80 47 Lesmo 0 1999 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Sant’Elia 2000 2001 GRAFICO 3 - CONSUMI 12.000 DI ENERGIA ELETTRICA PRO CAPITE: INDICATORE GENERALE 10.783 10.658 10.139 kwh annui/addetto 10.000 8.000 6.000 4.000 1999 2.000 2000 2001 0 GRAFICO 4 - CONSUMI 24.120 25.000 kwh annui/addetto DI ENERGIA ELETTRICA PRO CAPITE: INDICATORE PER SITO 22.609 22.541 22.567 21.473 20.000 14.638 15.000 10.000 5.000 6.891 8.488 7.219 4.413 Prati 3.480 3.033 Cordusio Bianca di Savoia 3.893 2.972 Sant’Elia 2.774 Lesmo 0 1999 2000 2001 Dal confronto interno (grafici 2 e 4) emerge un elevato consumo di energia elettrica a Sant’Elia (sia pro capite che in relazione alla superficie occupata), legato al fatto che nello stabile si trovano i centri informatici di elaborazione dati del Gruppo. L’andamento dei valori registrati nel sito di Lesmo invece dipende dall’attività di formazione cui esso è rivolto (che richiede ampi spazi e l’utilizzo di apparecchiature elettriche ed elettroniche pur in presenza di pochi dipendenti su cui ripartire i consumi energetici). In relazione al consumo di energia elettrica è possibile effettuare un confronto con i dati medi di consumo pro capite di alcune organizzazioni del settore. GRAFICO 5 - CONFRONTO kwh annui/addetto - anno 1999 10.783 4.000 12.000 10.139 10.000 6.000 Gli aspetti diretti kwh annui/addetto - anno 2000 10.000 7.300 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI CON I DATI DI ALTRE BANCHE 12.000 8.000 21 7.500 8.000 6.000 4.816 4.110 6.180 6.700 7.016 4.000 2.886 2.000 2.000 0 0 UniCredito Italiano S.p.A. UniCredito Italiano S.p.A. Dal confronto (grafico 5) emerge che i valori registrati in UniCredito Italiano S.p.A. risultano essere superiori alle prestazioni delle altre organizzazioni, principalmente a causa dei valori registrati nei sito di Sant’Elia. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 In relazione a quanto sopra esposto, il consumo di energia elettrica è ritenuto un aspetto ambientale molto significativo. Il gas metano è il combustibile più utilizzato per gli impianti di riscaldamento funzionanti negli stabili esaminati. GRAFICO 6 - CONSUMO DI GAS METANO RAPPORTATO ALLE SUPERFICI OCCUPATE: INDICATORE GENERALE 8 7,1 m3 di metano annui/m2 6,5 6,3 6 4 2 1999 0 2000 2001 Il consumo più elevato del sito di Lesmo (grafico 7) è dovuto alla tipologia dei locali in cui vengono svolte le attività: i soffitti infatti sono alti fino a 6 metri, determinando volumetrie molto elevate che richiedono maggiori quantità di combustibile per essere adeguatamente riscaldate a parità di superficie calpestabile. Nello stabile di Prati durante l’anno 2000, si è passati dall’utilizzo del gasolio a quello di gas metano; pertanto il consumo di gas metano relativo a quell’anno si riferisce solamente ai mesi che vanno da aprile a dicembre. 22 GRAFICO 7 - CONSUMO DI GAS METANO RAPPORTATO ALLE SUPERFICI: INDICATORE PER SITO L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI m3 di metano annui/m2 Gli aspetti diretti 16 15 14 12 10 10 9 10 8 8 6 5 4 4 5 Bianca di Savoia Prati Sant’Elia Lesmo 0 1999 2000 2001 Per la variabilità dei dati tra le diverse sedi, il consumo di gas metano è ritenuto significativo. Eventuali azioni di miglioramento potrebbero riferirsi a specifiche indagini per la conoscenza dei dati parzializzati. Attualmente il gasolio è utilizzato solo nel sito di Cordusio e l’andamento dei consumi mostra una sostanziale stabilità (grafico 8). DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 GRAFICO - 8 CONSUMO DI GASOLIO RAPPORTATO ALLE SUPERFICI OCCUPATE: INDICATORE GENERALE 12 11,2 10,3 10,1 litri annui/m2 10 8 6 4 1999 2 2000 2001 0 Data la significatività nel complesso elevata attribuita all’impatto dei consumi energetici e la recente normativa in materia (L.10/91), si è provveduto ad individuare e nominare il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (più comunemente conosciuto come Energy Manager). Come previsto dagli obiettivi per l’anno 2001 volti a ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili, UniCredito Italiano S.p.A. ha scelto, per il suo approvvigionamento di energia elettrica, di partecipare ad un consorzio di co-produzione di energia proveniente da impianti idroelettrici di proprietà della “Compagnia Valdostana delle Acque” (Consorzio Idroenergia). Nel 2001 sono stati acquistati 12 milioni di Kwh per i siti di Bianca di Savoia, Cordusio e Prati, facendo così registrare un 30% dell’energia elettrica utilizzata come proveniente da fonti rinnovabili. Nel 2002 tale collaborazione proseguirà e sarà esteso l’approvvigionamento agli altri siti. GRAFICO - 9 ANDAMENTO DEL 23 TEP 12.000 10.000 9.630 9.870 9.629 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI TEP 8.000 6.000 Gli aspetti diretti 4.000 1999 2.000 0 2000 2001 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Acque in ingresso L’acqua utilizzata nei siti proviene interamente dall’acquedotto pubblico e viene impiegata principalmente per il funzionamento dei servizi igienici e per le attività di pulizia. Al fine di poter effettuare confronti tra i dati, i valori unitari di consumo sono stati rapportati al numero di addetti per ciascuna delle sedi, essendo questo il fattore che maggiormente ne influenza l’entità. GRAFICO - 10 CONSUMI IDRICI IN RAPPORTO AGLI ADDETTI: INDICATORE GENERALE 60 56 55 m 3 annui / addetto 48 40 20 1999 2000 2001 0 GRAFICO - 11 CONSUMI IDRICI IN RAPPORTO AGLI ADDETTI: INDICATORE PER SITO 960 1.000 916 24 m3 annui/addetto 827 750 Cordusio Bianca di Savoia 500 Prati 250 38 42 28 52 55 24 31 69 60 32 32 0 1999 2000 57 Sant’Elia Lesmo 2001 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Dal confronto interno ai siti UniCredito Italiano S.p.A. (grafico 11) emerge un elevato consumo pro-capite del sito di Lesmo, parzialmente spiegabile con il fatto che più persone di quante sono effettivamente impiegate frequentano giornalmente lo stabile per i corsi di formazione. Per il resto, l’alto consumo idrico è dovuto all’utilizzo di acqua per l’irrigazione dei giardini. Il sito di Lesmo infatti presenta una superficie totale di 36 ettari di terreno boschivo di cui circa l’8% è costituito da un’area verde in gran parte attrezzata a giardino. GRAFICO 12 - CONFRONTO CON DATI ALTRE BANCHE m3 annui/addetto - annno 1999 160 m3 annui/addetto - anno 2000 145 119 120 94 76 80 98 160 120 100 80 56 44 48 40 40 0 24 25 0 UniCredito Italiano UniCredito Italiano Il confronto con dati relativi ad altre organizzazioni del settore (grafico 12) è da considerarsi poco indicativo in questo caso: il consumo medio unitario dei siti UniCredito Italiano S.p.A. risulta essere decisamente inferiore nel 1999 e decisamente superiore nel 2000, pur in assenza di significativo trend negativo tra 1999 e 2000. Si ritiene comunque l’aspetto dei consumi idrici significativo nel complesso, soprattutto in relazione alla necessità di approfondire le cause dei valori registrati nel sito di Lesmo e prevedere eventuali misure di intervento. 25 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Materie prime La carta rappresenta sicuramente la materia prima più utilizzata, in quanto essenziale allo svolgimento del “lavoro d’ufficio”. Al fine di monitorare l’utilizzo della carta è stato scelto come indicatore il consumo pro capite, essendo principalmente il numero di persone che operano nei siti a determinare i quantitativi di carta necessari allo svolgimento delle attività. GRAFICO 13 - CONSUMO PRO CAPITE DI CARTA: INDICATORE GENERALE Kg carta annui /addetto 80 63,56 4,06 60 59,5 40 27,1 20 kg carta bianca pro-capite 0 kg carta riciclata pro-capite 2000 GRAFICO 14 - CONSUMO 2001 PRO CAPITE DI CARTA: INDICATORE PER SITO 400 kg carta annui/addetto 336 26 300 Cordusio 200 148 Bianca di Savoia 132 Prati 100 42 18 64 42 5 0 2000 Sant’Elia 30 8 Lesmo 2001 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti L’andamento dei consumi di carta8 nel 2001 risulta in aumento (grafico 13). Si è quindi ritenuto opportuno intervenire sensibilizzando il personale ad un utilizzo più ragionato della carta attraverso azioni di formazione dedicata. Sempre al fine di ottimizzare l’utilizzo della carta è stato introdotto l’impiego di carta riciclata per tutte le esigenze di produzione di lettere e documenti destinati all’uso ed alla circolazione interna ed esterna. Al 2001 l’utilizzo di carta riciclata rappresenta il 7% del totale. Il confronto tra i siti (grafico 14) evidenzia prestazioni sensibilmente differenti (in particolare per quanto riguarda Lesmo e Prati). 8 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 La stima della carta consumata, dall’anno 2000, viene effettuata sulla base delle quantità acquistate, e non di quelle smaltite; gran parte delle quantità smaltite infatti non sono prodotte direttamente dalle attività del personale UniCredito Italiano, ma derivano da materiali cartacei che giungono ai siti secondo le più differenti modalità (riviste, quotidiani dei dipendenti, comunicazioni provenienti da interlocutori esterni, ecc). I dati del 1999, essendo stati calcolati sulla base delle quantità smaltite, non vengono riportati. Alla luce delle considerazioni emerse l’aspetto è ritenuto molto significativo, anche se i consumi rilevati sono inferiori a quelli di organizzazioni analoghe di cui sono disponibili specifici dati (grafico 15). GRAFICO 15 - CONFRONTO 250 CON DATI ALTRE BANCHE Kg annui/addetto - 2000 239 199 200 150 100 65 50 27,1 0 UniCredito Italiano S.p.A. 27 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Rifiuti La gestione dei rifiuti viene effettuata in ottemperanza a quanto previsto dal D.lgs 22/97. L’indagine relativa alla produzione di rifiuti è stata indirizzata alla rilevazione di dati riguardanti i seguenti aspetti: • quantità di rifiuti prodotte per ciascuna tipologia • livello di differenziazione • sistemi e procedure in atto per la gestione dei rifiuti Nei cinque siti vengono raccolti in modo differenziato carta, vetro, lattine, plastica, toner e cartucce. Tali tipologie di rifiuti vengono affidati ad una ditta specializzata nello smaltimento e nel recupero. In questo modo oltre il 70% dei rifiuti prodotti viene recuperato. I Rifiuti Solidi Urbani (RSU) vengono invece affidati all’azienda municipalizzata che si occupa di tale servizio. GRAFICO 16 - PRODUZIONE Kg annui /addetto 200 DI RIFIUTI PRO CAPITE (KG ANNUI): INDICATORE GENERALE 194 160 111 120 Carta Toner Plastica Imballaggi Vetro-lattine RSU 80 40 0 2000 28 KG ANNUI/ADDETTO CODICE CER L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 2001 150101 150106 150102 150106 150107-150104 200301 TIPOLOGIA Carta Toner Plastica Imballaggi Vetro-lattine RSU DI RIFIUTO 2000 2001 123,7 3,09 2,8 20,9 3,01 42,8 56,6 3,08 5,6 10,8 3,1 31,6 Il confronto con la produzione di rifiuti di altre organizzazioni del settore evidenzia una buona prestazione di UniCredit. (grafico 17). GRAFICO 17 - CONFRONTO CON I DATI DI ALTRE BANCHE Kg annui/addetto - 2000 350 292 300 240 250 200 313 194 150 100 50 0 UniCredito Italiano S.p.A. Tutte le attività previste per la gestione dei rifiuti sono regolamentate con apposite procedure documentate. Aree di possibile miglioramento in quest’ambito sono identificabili in una crescente strutturazione della raccolta differenziata attuata nei diversi siti, in una migliore gestione delle modalità di restituzione degli imballaggi al produttore e nella definizione di un meccanismo di verifica periodica “sul campo” dell’operato dei trasportatori e degli smaltitori dei rifiuti. Al fine di migliorare le attività di trasporto dei rifiuti cartacei nei siti di Cordusio e Sant’Elia è stata installata una pressa per la compattazione della carta. In considerazione di queste prospettive di miglioramento, l’aspetto della gestione dei rifiuti viene considerato significativo. 29 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Emissioni in atmosfera Le emissioni in atmosfera sono limitate alle caldaie del riscaldamento, i cui punti di emissione sono identificati e registrati, così come sono monitorate eventuali modifiche della situazione che possano influire sulla quantità e/o qualità delle emissioni esistenti. N° dei punti di emissione relativi alle Caldaie SANT’ELIA CORDUSIO LESMO PRATI BIANCA DI SAVOIA 3 1 1 2 2 Le caldaie esistenti nei siti in analisi sono tutte funzionanti a gas metano, ad esclusione di quelle a gasolio in uso nel sito di Cordusio. In base agli obblighi derivanti dalle specifiche caratteristiche di ciascun impianto e da quanto previsto dal DPR 412/93, sono assicurati tutti i controlli legislativi richiesti. Le verifiche sulle caratteristiche delle emissioni sono effettuati con periodicità differenti in base alle specificità degli impianti da ditte esterne specializzate per la verifica della conformità legislativa: le analisi effettuate sui fumi evidenziano la generale corretta efficienza di funzionamento. Allo stesso modo vengono effettuate sistematiche attività di manutenzione al fine di assicurare il corretto funzionamento degli impianti. In considerazione di quanto sopra esposto, ma tenendo conto della necessità di mantenere il rispetto degli obblighi normativi specifici in materia, si ritiene che l’aspetto sia da considerarsi comunque significativo. 30 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Scarichi idrici Gli scarichi idrici sono rappresentati da scarichi civili provenienti dai servizi igienici e dalle acque di lavaggio provenienti dagli impianti di riscaldamento e condizionamento. Tutte le acque prelevate nei diversi siti vengono scaricate nelle fognature pubbliche. TIPOLOGIA E DESTINAZIONE DEGLI SCARICHI ESISTENTI Da servizi igienici Da aree caldaie Pubblica fognatura diretta Pubblica fognatura con vasca di decantazione Vasche di raccolta non collettate alla fognatura SANT’ELIA CORDUSIO LESMO PRATI BIANCA DI SAVOIA SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO NO NO NO NO La situazione che emerge dalle informazioni riportate nella tabella può essere ritenuta positiva: un solo sito è dotato di vasche di decantazione, per la gestione delle quali sono già in atto specifiche procedure. Vengono infatti contattate periodicamente ditte esterne qualificate per il lavaggio degli impianti di riscaldamento e condizionamento, lo svuotamento delle vasche e lo smaltimento dei relativi rifiuti liquidi nel rispetto dei termini di legge. Al fine di assicurare il corretto funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque, sono effettuate attività di manutenzione preventiva e programmata da parte di ditte specializzate e qualificate. 31 I rapporti con le Amministrazioni locali e le Autorità di controllo sono gestite a livello centrale. In base agli obblighi derivanti dalle specifiche caratteristiche di ciascuno stabile, è assicurata l’attuazione degli adempimenti relativi alle concessioni edilizie, alle comunicazioni agli enti locali e ai certificati di agibilità. La natura degli scarichi idrici di UniCredito Italiano S.p.A. non richiede, in base a quanto previsto dal D.lgs 152/99, l’effettuazione di analisi periodiche per la verifica delle sostanze contenute. L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti Si ritiene la gestione delle acque reflue come un aspetto ambientale non significativo, ad esclusione del sito di Sant’Elia, nel quale la presenza di vasche di decantazione costituisce un fattore che impone una gestione accurata degli impianti. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Sostanze pericolose Dalle indagini effettuate per la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, come previsto dal D.lgs. 626/94, le sostanze pericolose che si trovano nei siti in esame si limitano a prodotti utilizzati dalle ditte di pulizia e disinfestazione. Tali sostanze, comunque, sono presenti in quantità non significative e adeguatamente conservate. Inoltre gli addetti delle ditte sono istruiti e formati sulle corrette modalità di utilizzo. Le verifiche condotte non evidenziano la presenza di strutture e manufatti contenenti amianto e di apparecchiature contenenti PCB. Si ritiene pertanto che questo aspetto sia da considerarsi non significativo. 32 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Stoccaggi I serbatoi presenti nei siti sono 14: uno interrato, destinato allo stoccaggio di gasolio per il riscaldamento nel sito di Cordusio, e 13 fuori terra, a corredo dei gruppi elettrogeni di emergenza. Sono presenti inoltre 3 serbatoi non più utilizzati presso le sedi di Lesmo, Prati e Bianca di Savoia, a causa della conversione degli impianti termici a gas metano. I serbatoi di Bianca di Savoia e Lesmo sono stati bonificati, mentre l’intervento di bonifica per il sito di Prati rientra nel quadro dei programmi ambientali definiti. Le operazioni di manutenzione e di controllo sistematico dei livelli (effettuati anche per la verifica dei consumi), hanno sempre confermato l’assoluta integrità degli stoccaggi, sia quelli ora in disuso che quelli ancora in esercizio. Al fine di assicurare un maggior presidio su potenziali fenomeni di inquinamento o contaminazione del suolo e delle falde, dare maggiore sistematicità alle attività di controllo sui serbatoi ancora in uso e in ottemperanza a quanto indicato dal DM 246/99 (ritenuto ancora valido nei contenuti gestionali sebbene annullato dalla sentenza della Corte di Cassazione n.266 del 19 luglio 2001) è stato definito e reso operativo un piano di controllo di tenuta con scadenze programmate. In base a tali considerazioni, l’aspetto in esame è da ritenersi significativo. 33 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Rumore Negli stabili di non vi è la presenza di dispositivi che generano emissioni acustiche di particolare rilevanza verso l’interno e l’esterno. La sola possibile sorgente di rumore interno è rappresentata dai compressori per gli impianti di raffreddamento, che sono localizzati in locali interni confinati tali da non poter essere fonte di rumore verso l’ interno e l’ esterno. La gestione di tali impianti è affidata a ditte esterne, alle quali è richiesto di garantire l’adeguata formazione dei lavoratori coinvolti nelle attività di manutenzione. Gli unici dispositivi che possono alterare la soglia del livello sonoro esterno sono rappresentati dalle torri di raffreddamento degli impianti di condizionamento, le quali tuttavia hanno dei livelli di emissione acustica estremamente bassi in condizione di ordinario funzionamento, e, in caso di malfunzionamento, vengono prontamente sottoposte ad azioni di riparazione e di manutenzione dalla ditta incaricata. L’aspetto del rumore è da considerarsi pertanto non significativo e conforme alla normativa vigente in materia di inquinamento acustico (L.447/1995 e D.lgs 277/1991). 34 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Mobilità I siti di UniCredito Italiano S.p.A. sono localizzati in zone differenti: Cordusio, Bianca di Savoia, Sant’Elia e Prati sono in aree urbane, mentre Lesmo in area extraurbana. Tutti i siti sono serviti dai mezzi pubblici, ad eccezione del sito di Lesmo (vicino Monza) che non è raggiungibile attraverso linee di trasporto pubblico. I fattori che influenzano l’orientamento dei dipendenti sulla scelta del mezzo di trasporto, e quindi il traffico indotto dalla presenza dei siti UniCredit, sono legati principalmente al livello di servizio dei mezzi pubblici e alla disponibilità di parcheggi. Dai dati emersi da una indagine svolta tra i dipendenti, quest’ultimo fattore influenza le scelte delle persone sul mezzo di trasporto molto più del primo. Sia Cordusio che Sant’Elia sono serviti dalle linee della metropolitana di Milano ma, mentre nel primo caso la centralità del sito (e le enormi difficoltà di parcheggio inevitabilmente connesse) fa sì che la percentuale dei dipendenti che usano il mezzo pubblico sia pari al 97%, nel secondo caso la facilità di parcheggio fa scendere tale percentuale al 57% (grafico 18). Ulteriori miglioramenti possono pertanto conseguirsi attraverso opportune azioni di sensibilizzazione del personale. Tale fattore è da considerarsi, quindi, significativo. GRAFICO18 - MOBILITÀ DEI DIPENDENTI 100 80 60 40 % mezzo privato 20 % mezzo pubblico 0 Cordusio Bianca di Savoia GRAFICO19 - MOBILITÀ Prati Sant’Elia 35 Lesmo DEI DIPENDENTI: INDICATORE GENERALE L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti 100 80 60 40 % mezzo privato 20 % mezzo pubblico 0 2000 2001 Non significativo risulta invece l’aspetto legato alla gestione del parco autovetture aziendale dato il numero limitato delle vetture in dotazione (una decina in totale), la loro natura (auto catalizzate) e i controlli che si effettuano sull’operato delle ditte esterne che si occupano della gestione e manutenzione degli stessi. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Emergenze Le tipologie di attività svolte non evidenziano la possibilità del verificarsi di emergenze specifiche di carattere ambientale. L’azienda infatti non rientra tra quelle a rischio di incidente rilevante (D.lgs 334/99 e sue recenti modifiche), e le uniche conseguenze per l’ambiente si identificano nell’ipotesi di incendio. In relazione a tale aspetto sono state prese pertanto tutte le misure necessarie come previsto dalla normativa. È stato redatto ed è operativo per tutti gli stabili, il Piano di Emergenza, che costituisce lo strumento principale per la gestione delle emergenze di carattere ambientale e di sicurezza. Si è provveduto a collocare, nei vari siti, l’opportuna segnaletica, a costituire le squadre di emergenza e a formare i relativi incaricati. Nel corso del 2001, 75 persone sono state formate alla lotta antincendio attraverso i corsi erogati dai Vigili del Fuoco, di cui 13 hanno seguito il corso a basso rischio, 35 a medio rischio e 27 a rischio elevato; periodicamente vengono svolte nei siti prove di evacuazione degli stabili. In tutti gli stabili presi in esame è presente un presidio infermieristico per effettuare azioni di primo soccorso. L’azienda, inoltre, è in possesso, per ogni sito, del Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano. Alla luce di quanto sopra indicato si ritiene l’aspetto non significativo. INFORMAZIONI 36 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 RELATIVE ALLA GESTIONE EMERGENZE CORDUSIO LESMO PRATI BIANCA DI SAVOIA SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SANT’ELIA Esistenza di procedure per l'evacuazione e gli interventi in caso di incendio Effettuazione di formazione specifica Effettuazione di periodiche esercitazioni per l'evacuazione Presenza di attività soggette all'obbligo CPI Disponibilità del CPI DELLE CFC Nell’ottica dell’adeguamento a quanto previsto dalla normativa relativa all’uso e alla dismissione entro tempi definiti di sostanze “controllate” che impoveriscono lo strato di ozono atmosferico (DM 03/10/2001), si è proceduto nel 2001 ad effettuare una indagine sull’impiego di gas refrigeranti nei siti. I dati raccolti relativi al Freon R12, che rappresenta la tipologia di CFC per la quale sono previste maggiori restrizioni, risultano: Sant’Elia Cordusio Lesmo Prati Savoia TIPOLOGIA QUANTITÀ LOCALIZZAZIONE R12 R12 R12 R12 R12 2.332 Kg 304 Kg non presente non presente non presente Gruppo frigo Gruppo frigo - Alla luce di quanto esposto l’aspetto viene ritenuto significativo. Si procederà pertanto alla sostituzione e allo smaltimento delle quantità di Freon R12 presenti secondo i tempi definiti dalla legislazione vigente. Eventuali emissioni diffuse vengono poi tenute sotto controllo attraverso adeguati piani di manutenzione degli impianti. E’ stato avviato un programma di ristrutturazione degli impianti di riscaldamento e condizionamento del sito di Sant’Elia, allo scopo di migliorare le prestazioni dei consumi energetici, le emissioni in atmosfera ed eliminare il Freon R12 ancora presente. Nei siti non sono presenti estintori ad Halon. 37 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Campi elettromagnetici In considerazione della tipologia di attività svolte, è da escludersi la presenza di campi elettromagnetici la cui intensità sia al di sopra dei limiti normativi. L’unico sito per il quale si sono dovute in qualche modo considerare tali problematiche è quello di Sant’Elia, per la presenza di una antenna radio base installata sulla copertura a fine ’99 su richiesta della società TIM, previo studio di accertamento del rispetto dei limiti di legge fissati dal DM 381/98. La stazione radio base è costituita da tre celle (utilizzate per i tre sistemi TACS 900, GSM 900, GSM 1800) ed è stata autorizzata dal Settore Ambiente ed Energia del Comune di Milano con Nulla Osta del 23 settembre ’99. UniCredito Italiano S.p.A. ha commissionato nel ’99 una indagine ad una società esterna specializzata, che, a seguito di rilevazione basate su 21 punti di misura, ha certificato che i valori del campo magnetico generato sono ovunque inferiori ai limiti di legge. La medesima indagine ha poi verificato i livelli dei campi elettromagnetici generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche negli uffici attraverso rilevazioni effettuate presso il centro informatico di elaborazione dati non evidenziando alcuna criticità, confermando quindi la non significatività dell’aspetto. 38 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti diretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Gli aspetti indiretti Oltre che gli aspetti diretti descritti nelle pagine precedenti, UniCredito Italiano S.p.A. ha identificato e valutato, nel rispetto dei requisiti del Regolamento EMAS, anche i cosiddetti aspetti indiretti. Sono così denominati quegli aspetti che producono impatti derivanti da attività non gestite e controllate dall’organizzazione in modo diretto e totale, ma da essa influenzabili attraverso le relazioni con i suoi interlocutori esterni e, in particolare, con i suoi partner economici. UniCredito Italiano S.p.A. ha così riconosciuto la possibilità di portare un contributo alla tutela ambientale non solo riducendo i propri impatti diretti, ma anche sviluppando attività di indirizzo, promozione, agevolazione di comportamenti favorevoli all’ambiente presso tali interlocutori, “soggetti intermedi” nelle interazioni fra l’organizzazione e l’ambiente. La tipologia e l’entità di tale contributo, tuttavia, non può che dipendere dalla effettiva capacità o possibilità di un istituto bancario di esercitare su tali soggetti una qualche forma di controllo parziale o di influenza, che consenta di incidere, se pur indirettamente, sugli impatti ambientali da questi direttamente prodotti. L’identificazione degli aspetti indiretti ha dunque richiesto una analisi della tipologia di relazioni tra UniCredito Italiano S.p.A. e la molteplicità di soggetti coinvolti nello svolgimento delle sue attività, nonché una valutazione del livello di controllo o di influenza su di essi esercitabile. Gli aspetti ambientali identificati sono stati i seguenti: 1. aspetti legati alle attività delle imprese clienti; 2. aspetti legati alle attività dei fornitori di prodotti e servizi; 3. aspetti legati alla sensibilizzazione e comunicazione esterna. La valutazione della significatività è stata poi effettuata tenendo conto dei seguenti criteri: - livello di definizione e trasmissione di obblighi specifici (coordinamento); - livello di definizione e attuazione di modalità specifiche di controllo dell’operato (sorveglianza e controllo preselettivo); - livello di coinvolgimento dei soggetti esterni su temi specifici (sensibilizzazione). Così come per gli aspetti diretti, si è provveduto ad attribuire una serie di punteggi con cui poi poter classificare gli aspetti ambientali indiretti come: 39 - Non significativi - Significativi - Molto significativi SPECIFICITÀ SIGNIFICATIVITÀ Sviluppo e offerta di strumenti finanziari Politiche di credito Imprese di conduzione e manutenzione Altri fornitori di prodotti e servizi Significativo Molto significativo Molto significativo Significativo Significativo INDIRETTO Attività delle Imprese Clienti Gestione dei rapporti con i fornitori di prodotti e servizi Informazione e sensibilizzazione AMBITI ASPETTI DI RELAZIONE Gli aspetti indiretti INDIRETTI SOGGETTI INTERMEDI Contratti di appalto per la gestione e manutenzione Ordini di acquisti per la fornitura di prodotti e servizi Rapporti con la Capogruppo Accensione di linee di credito e comunicazione Gestori e/o manutentori di impianti o infrastrutture Gestione dei rapporti nei contratti d’appalto Fornitori di prodotti e/o servizi Promozione all’adozione di politiche ambientali Società partecipate Sviluppo e offerta di strumenti finanziari. Valutazione crediti. Informazione e sensibilizzazione Clienti INTERAZIONE INDIRETTA Criteri di valutazione dei fornitori AMBIENTE ASPETTO L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Attività delle imprese clienti Sviluppo e offerta di strumenti finanziari Nella logica appena descritta le politiche finanziarie e creditizie assumono una valenza prioritaria, poiché attraverso queste è possibile orientare i comportamenti e le scelte delle aziende clienti. A seguito dell’accordo volontariamente siglato nel marzo 2000 con il ministero dell’Ambiente, UniCredito Italiano S.p.A. ha attivato alcuni strumenti finanziari, veicolati attraverso le Banche del Gruppo, volti a favorire l’adozione di sistemi di gestione ambientale da parte dei propri clienti. Nell’ambito dell’implementazione del sistema di gestione si sono pertanto attivate nel mercato iniziative di carattere finanziario volte a promuovere interventi finalizzati alla minimizzazione degli impatti ambientali delle imprese, all’ecoefficienza (implementazione di sistemi di gestione ambientali e loro certificazione ISO14001 e EMAS) e al risparmio energetico, offrendo un mix di proposte commerciali individuato da prodotti e servizi diversificati in ragione della natura delle operazioni (finanziamento agevolato, assistenza specialistica, project finance). PRODOTTI E SERVIZI Project Finance: finanziamento di progetti nei settori ambiente ed energia attraverso operazioni di finanza strutturata. Servizi e soluzioni ambientali “chiavi in mano”: gestione globale (consulenza, progettazione e realizzazione) della fornitura di una vasta gamma di prodotti e servizi in materia di: • bonifica del suolo e delle acque di falda; • trattamento reflui di stabilimenti industriali; • trattamento emissioni in atmosfera e monitoraggio della qualità dell’aria; • analisi di rischio e studi di impatto ambientale; • audit ambientali e due diligence per quantificare le passività ambientali e determinare eventuali costi di bonifica; • sicurezza sul luogo di lavoro; • sicurezza nei cantieri; • igiene dei prodotti alimentari. 40 Strumenti finanziari per incentivare la certificazione ambientale nelle imprese: • Green Bond, un prestito obbligazionario (PO) patrocinato dal ministero dell’Ambiente, finalizzato alla costituzione di un plafond finanziario dedicato all’erogazione di finanziamenti agevolati alle PMI per sostenere le spese connesse con la certificazione ambientale. L’emissione, condizionata alla raccolta di una massa critica d’impegni di adesione, prevede che una prima tranche del PO sia destinata al collocamento presso società multinazionali operanti sul territorio italiano, in modo che queste possano sostenere attivamente l’evoluzione delle PMI della propria filiera verso la certificazione ambientale. Ulteriori tranche del PO sono destinate ad altri Investitori, quali, ad esempio, le Fondazioni bancarie, le Associazioni di Categoria ed i Club di Imprese, interessati ad attivare processi analoghi relativamente a PMI operanti sul territorio di riferimento. Questo PO offre ai sottoscrittori un tasso di remunerazione inferiore a quello mediamente offerto dal mercato per investimenti di pari durata; tale condizione consente l’applicazione di un tasso d’interesse molto contenuto ai finanziamenti effettuati tramite il plafond. A fronte di tale emissione UniCredito Italiano S.p.A. non percepisce alcuna remunerazione specifica ad eccezione dello spread necessario a coprire il costo del “rischio di credito”10. Nei due anni trascorsi dalla firma dell’accordo con il ministero dell’Ambiente, UniCredito Italiano S.p.A. ha messo a punto il prodotto e coinvolto diversi partner che, con notevole attenzione alla qualità ambientale dei propri fornitori e inusuale volontà di impegnarsi in questo campo, hanno aderito all’iniziativa: Fiat Auto, Gruppo Falck, Permasteelisa, Enel, Enichem, STMicroelectronics. L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 10 Pari alla differenza tra il tasso applicato sul finanziamento alle PMI (Euribor +0.25) ed il tasso riconosciuto al sottoscrittore del PO (Euribor - 0.375). Da “Protocollo d’Intesa. UniCredito Italiano – Ministero dell’Ambiente. Roma 7 marzo 2000”. • Formula A, un programma di finanziamento agevolato dedicato alle PMI interessate ad introdurre un sistema di gestione ambientale, a cui si aggiungono servizi di consulenza e copertura assicurativa dei rischi legati all’adeguamento degli impianti: un pacchetto di servizi, destinati alle PMI, a sostegno del processo di adesione ad EMAS. Nel complesso, i servizi offerti sono i seguenti 11: - Finanziamento agevolato specificatamente dedicato alla copertura delle spese relative alla consulenza, per l’avvio ed il completamento del processo di certificazione/registrazione, anche per le PMI che non rientrano nel meccanismo del “Green Bond”; - Coperture assicurative, che consentano alle imprese di assicurare molteplici rischi ambientali, tra i quali quelli legati all’esecuzione dei lavori di adeguamento degli impianti, alla fase di esercizio ordinario ed anche quelli inerenti all’attività degli operatori collaterali all’azienda. È previsto uno sconto sui premi per le imprese registrate o che intendono registrarsi EMAS; - Assistenza consulenziale, che, attraverso l’intervento di esperti, consenta alle imprese di realizzare efficacemente il progetto della qualificazione ambientale. Le Parti provvederanno inoltre a definire congiuntamente una lista di consulenti ambientali “convenzionati”, che applichino ai clienti di Credito italiano uno sconto sulle normali tariffe. Lanciato sul mercato all’inizio del 2001 attraverso una campagna di promozione sugli organi di stampa e la distribuzione di materiale informativo, il programma è stato inserito nel paniere degli strumenti commercializzati presso le diverse unità operative della banca Credito Italiano. Nonostante gli sforzi profusi, la promozione di questi ultimi strumenti non ha generato i risultati attesi: Green Bond, pur riuscendo a coinvolgere un numero rilevante di imprese finanziatrici, non ha infatti raccolto il numero di adesioni necessario a consentire l’avviamento del progetto, mentre Formula A viene utilizzato in misura poco significativa dalle PMI, che preferiscono forme di finanziamento più tradizionali e non specificamente indirizzate al miglioramento ambientale. Il chiaro segnale del mercato rende sicuramente significativo l’aspetto dello sviluppo di finanziamenti a favore dei sistemi di gestione ambientale, ed ha convinto la Capogruppo della necessità di rivalutare le modalità con cui proporre e promuovere strumenti finanziari nuovi o integrativi di quelli già esistenti. Alla luce di queste considerazioni UniCredito Italiano S.p.A. allo stato, ha deciso di non promuovere nuovamente il prodotto Green Bond, ma di effettuare investimenti complessivi mirati a sviluppare ulteriormente il pacchetto di prodotti e servizi Formula A (per la clientela Corporate e Piccoli Imprenditori), ed impiegati anche per l’avviamento di una nuova società di servizi, denominata “ServiceLab”, costituita nell’ambito del Gruppo nel corso del 2002, e dedicata all’offerta delle soluzioni ambientali “chiavi in mano” prima descritte per le imprese nel campo del miglioramento dell’efficienza di gestione dei processi aziendali. Tra i servizi offerti da tale società si aggiunge anche l’assistenza alla certificazione ISO 14001 o EMAS. Si stanno inolte studiando, d’intesa con le associazioni di categoria, pacchetti di prodotti finanziari rivolti alle PMI del terzo settore operanti in ambito sociale ed ambientale. L’obiettivo rimane quello di individuare target di business nel segmento delle PMI, stimabili per l’anno 2003 in circa cento clienti da acquisire. 41 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti Rimane comunque necessaria una più intensa attività di sensibilizzazione del mercato sulle tematiche dell’ecologia e sulle opportunità legate ai sistemi di gestione, che non può prescindere da un impegno complessivo del sistema economico e istituzionale per la valorizzazione della certificazione ambientale. 11 da “Protocollo d’Intesa. UniCredito Italiano – Ministero dell’Ambiente. Roma 7 marzo 2000” DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Politiche di credito Gli aspetti ambientali indiretti riguardano anche le politiche di credito. La valutazione del merito creditizio può infatti orientare le imprese clienti verso una più attenta gestione delle attività in grado di generare rischio ambientale. In questa logica la Capogruppo ha fissato precise linee di politica creditizia per tutte le banche italiane ed estere del Gruppo introducendo la variabile ambientale nel loro normale processo di valutazione dei clienti. Inoltre, per la propria clientela (Large Corporate e Corporate), UniCredito Italiano S.p.A. si è dotata di una metodologia utile a considerare l’impatto ambientale delle aziende-controparti nell’ambito degli strumenti di valutazione del merito di credito e ai fini della determinazione del rating d’impresa. Per questo, attivandosi a livello della definizione delle politiche e strategie creditizie, ha elaborato degli strumenti (questionari, liste di riferimento per la determinazione del Business Activitiy Risk) con cui sottoporre i crediti ad una analisi che fornisca una serie di informazioni e giudizi qualitativi sulla controparte. I risultati contribuiscono poi alla determinazione del rating finale. Nei criteri utilizzati per la valutazione della rischiosità dei crediti sono compresi, per quanto riguarda il rating Large Corporate: • L’impatto sulle imprese del settore della regolamentazione e delle normative ambientali; • Il rispetto delle normative ambientali e della sicurezza sul lavoro e assimilate, quali fattori di successo o di debolezza rispetto alle imprese concorrenti; • L’esistenza di fattori specifici di rischio da correlarsi a rischi ambientali/ecologici. Nel rating Corporate, i criteri inseriti nel relativo questionario sono: • L’impatto della regolamentazione (ivi compresa la tematica ambientale); • L’esistenza di fattori di rischio correlati a vertenze legali/fiscali aperte o sotto la voce generica “altre” (ivi compresa la tematica ambientale). 42 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti Analisi ambientali e adeguate perizie a supporto vengono comunque svolte in tutti quei casi di concessione di credito che presentano un rischio ambientale rilevante e nelle operazioni di finanza di progetto rischiando di compromettere l’esito finale del processo di valutazione del merito creditizio. Infine, la Capogruppo, con l’obiettivo di monitorare la distribuzione del portafoglio degli impieghi “attività produttive” delle banche italiane del Gruppo12, elabora trimestralmente un indicatore che rileva la classificazione di tali impieghi in attività produttive ad elevato/medio/basso rischio ambientale potenziale. Il livello di rischiosità ambientale è ricavato in base alla classificazione delle attività produttive fornita dalla EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) nel suo manuale per la gestione del rischio ambientale. A dicembre 2001 le attività classificabili a potenziale elevata rischiosità ambientale rappresentano il 10.9% sul totale degli impieghi delle banche del Gruppo nelle attività produttive, contro l’11.1% rilevato nel dicembre 2000. Nonostante la sensibilità alle problematiche ambientali da parte di UniCredito Italiano S.p.A. sia indubbiamente andata crescendo negli anni, sia a livello di indirizzi di portafoglio dati a tutto il Gruppo, sia a livello degli strumenti a presidio del rischio di credito della controparte, è necessario continuare a sviluppare adeguate politiche di credito e a dedicare maggiore attenzione alla gestione operativa delle stesse. Questo aspetto è pertanto ritenuto molto significativo. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 12 L’elaborazione è relativa agli impieghi nella attività produttive delle 7 banche Italia, di Banca MedioCredito e Mediovenezie - fonte matrice dei conti. Gestione dei rapporti con i fornitori di prodotti e servizi Una seconda dimensione estremamente importante degli aspetti ambientali indiretti di un istituto bancario è relativa alla sua capacità di influenzare i comportamenti dei propri partner commerciali, primi fra tutti i fornitori di prodotti (quali macchine fotocopiatrici, carta, arredi, ecc.) e servizi (quali manutenzione impianti e infrastrutture, realizzazione opere civili, pulizie, ecc.) L’impegno nei confronti della sensibilizzazione dei fornitori è cresciuto nell’arco del 2001, soprattutto grazie agli sforzi compiuti da UniCredito Italiano S.p.A. nell’orientare i rapporti ad una maggiore consapevolezza negli ambiti della tutela ambientale e della sicurezza sul lavoro. In particolare i contratti con le ditte esterne di manutenzione/conduzione impianti e di realizzazione di opere civili sono stati integrati con richieste specifiche relative ad una attenta gestione ambientale nello svolgimento del loro lavoro, e sono state previste attività di verifica sul loro operato. L’assetto organizzativo e gli strumenti necessari a gestire il processo di valutazione e di selezione dei fornitori sono stati perfezionati ed attuati. In particolare, è stata definita una procedura nell’ambito del Sistema di Gestione che ha dettato le linee guida per la conduzione di queste attività. La procedura stabilisce che un fornitore, per poter essere accettato, debba superare con successo una valutazione, svolta attraverso questionari ed eventuali contatti diretti per approfondimenti, volta a garantire che il prodotto o il servizio fornito rispetti una serie di criteri di accettabilità. Una volta superata questa soglia, ha luogo un’ulteriore valutazione sulla base di requisiti supplementari, miranti a valorizzare eventuali punte di eccellenza che il fornitore è in grado di offrire (prodotti ecologici, certificazioni ambientali volontarie, ecc.). Il risultato di questa valutazione è sintetizzato in un punteggio attribuito alla “competitività” ambientale e in termini di sicurezza del fornitore, che viene di seguito pesato rispetto ad altre variabili (prezzo, qualità, ecc.). In considerazione della rilevante significatività attribuibile a questo aspetto, a partire dal settembre del 2001 è stato avviato il programma di valutazione dei fornitori (oltre 50%), il cui completamento è previsto in un arco temporale di circa tre anni. Inoltre, nell’ambito di un processo di consultazione e dialogo con gli stakeholder iniziato nel corso del 2002, UniCredito Italiano S.p.A. si attiverà per proporre ai propri fornitori percorsi di certificazione ambientale secondo lo schema definito dal regolamento comunitario EMAS. 43 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Informazione e sensibilizzazione La comunicazione rappresenta un altro importante ambito di relazione di UniCredito Italiano S.p.A. con la propria clientela, all’interno del quale muovere il proprio impegno ambientale. Su questo fronte è stato attivato Greenlab, il portale verticale per l’ambiente e la sicurezza. Avviato nel marzo 2001 con il contributo di aziende leader in questo settore, Greenlab si propone come canale di comunicazione mirato in particolare alle Piccole e Medie Imprese, ma aperto al pubblico, finalizzato a stimolare l’innovazione di processo e di prodotto nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. Il sito raccoglie, in un unico luogo virtuale ad accesso gratuito, tutte le informazioni che consentono di gestire le politiche integrate per l’ambiente, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Vi si trovano informazioni di attualità, aggiornate quotidianamente nelle diverse rubriche presenti (News, Rassegna Stampa, Eventi, Norme e Approfondimenti) e documenti classificati all’interno di sedici pagine tematiche, dedicate ad altrettanti aspetti della gestione ambientale e della sicurezza. Le sezioni “Forum” e “L’esperto risponde” consentono una valida interazione, mettendo i visitatori in contatto diretto tra loro e con esperti qualificati. L’interesse del portale è trasversale a tutta la struttura aziendale, dai responsabili di funzione agli impiegati, a testimonianza della valenza strategica del tema trattato; anche tra le professioni genera un interesse diffuso, sia tra gli specialisti della materia che tra le figure che svolgono ruoli non direttamente connessi alle tematiche trattate ma che indirizzano l’azienda all’acquisto di determinati prodotti/servizi. Ad oggi Greenlab è leader tra i siti del settore, con una grande numerosità di documentazione disponibile (oltre 6000 documenti), un’elevata frequenza di aggiornamento (in media si segnalano 12 nuove informazioni al giorno), varietà e completezza dell’informazione (proveniente da fonti istituzionali, associative, aziendali e media a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale). 44 In sintesi, la comunicazione è gestita con efficacia da UniCredito Italiano S.p.A., pur nella consapevolezza dell’importanza di mantenere un costante presidio su tale strumento per promuovere l’impegno ambientale tra i propri stakeholder. Alla luce di tali considerazioni, questo aspetto viene ritenuto comunque significativo. INIZIATIVE L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti REALIZZATE Il ruolo di promotore - presso il mercato finanziario, il mondo delle imprese, il mondo della scuola, l’opinione pubblica in generale - di una cultura a favore di uno sviluppo economico sostenibile è perseguito da UniCredito Italiano S.p.A. attraverso numerose iniziative di cui riassumiamo le principali: • Sottoscrive, nel giugno 1998, la dichiarazione intitolata Statement by Financial Institutions on the Environment & Sustainable Development, promossa dall’UNEP (il Programma Ambientale delle Nazioni Unite), e con la quale i firmatari – tra cui le maggiori banche di tutto il mondo- si impegnano a favorire la diffusione di strumenti di promozione dello sviluppo sostenibile; • Firma, il 7 marzo 2000, un Protocollo d’Intesa con il ministero dell’Ambiente sulla condivisione delle reciproche strategie di promozione per la certificazione ambientale delle imprese industriali (ISO 14001-EMAS) e lo sviluppo di interventi a favore della gestione ambientale e dell’innovazione tecnologica; • Aderisce, dal gennaio 2000, come socio sostenitore al Kyoto Club, un’organizzazione non profit, ad adesione volontaria, di imprese, enti ed amministrazioni locali, avente lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Conferenza di Kyoto e di perseguire la riduzione degli altri impatti ambientali generati dai processi produttivi e dal ciclo di vita dei prodotti; DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 • E’ inserito, nel 2001, nei principali indici di borsa “sostenibili”: - Dow Jones Sustainability Group Indexes, (creati con Sam Sustainability Asset Management); - FTSE4Good Index, sviluppato da London Stock Exchange e Financial Times; • Collabora con associazioni, enti ed istituti universitari impegnati sul fronte dello sviluppo sostenibile nella realizzazione di eventi ed attività, quali: - il convegno organizzato con il patrocinio del ministero dell’Ambiente in occasione del G8 Ambiente di Trieste nel marzo 2001 nella quale si sono discusse le strategie e le politiche dei governi per la sostenibilità; - la Biennale Internazionale sull’Ecoefficienza, svoltasi a Torino dal 4 al 6 giugno 2001, con il patrocinio dell’UNEP ed in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e le istituzioni della Regione Piemonte; - la campagna per Puliamo il Mondo di Legambiente e l’istituzione del Premio all’Innovazione amica dell’ambiente, promossa da Legambiente e dal Politecnico di Milano - l’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale promosso dall’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi, per lo sviluppo dei principali temi connessi alla gestione ambientale, ISO 14001 ed EMAS; - l’organizzazione del “Master in Economia e Management dell’Ambiente”, sempre in collaborazione con l’Università Bocconi, volto a formare figure professionali altamente qualificate nelle diverse aree della gestione dell’ambiente. L’INIZIATIVA “QES” - QUALITY ENERGY SOLUTIONS La liberalizzazione dei mercati dell’energia può costituire uno strumento importante per il miglioramento nella gestione delle risorse energetiche, coniugando in particolare le esigenze legate ad una progressiva scarsità energetica a livello mondiale e l’obiettivo dell’accrescimento nell’utilizzo di fonti rinnovabili, come recentemente discusso nel corso del summit sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg. Il processo di apertura del mercato dell’energia sta interessando anche il nostro paese, rappresentando da una parte un’opportunità per gli operatori del settore e per le aziende consumatrici, ma comportando dall’altra la nascita di nuovi rischi dovuti ad una significativa crescita della volatilità dei prezzi dell’energia. Ne è prova il fatto che il finanziamento del rinnovo del parco centrali italiano attraverso la costruzione di impianti più efficienti risulta ostacolato dall’imprevedibilità degli introiti ottenibili attraverso la vendita di energia elettrica sul mercato liberalizzato. Sia i nuovi impianti a ciclo combinato alimentati a gas sia gli impianti che producono energia utilizzando fonti rinnovabili scontano infatti una notevole incertezza da un lato sull’andamento del differenziale tra il costo di approvvigionamento del gas naturale e il prezzo di vendita dell’energia, dall’altro sulla possibilità di finanziare i costi fissi da sostenere per la costruzione dell’impianto a fronte della corresponsione futura di ricavi variabili. 45 L’ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti indiretti L’apertura del mercato dell’energia pertanto determina e determinerà anche in futuro l’esigenza di un adeguato monitoraggio e il ricorso ad appositi strumenti finanziari di copertura per la riduzione del rischio associato all’avviamento dei nuovi progetti. Per rispondere a queste esigenze nel settembre 2001 UniCredit Banca Mobiliare, l’investment bank del Gruppo UniCredito, ha costituito Quality Energy Solutions, un’unità dedicata allo sviluppo di soluzioni per la gestione del “rischio energia” per le imprese e gli enti pubblici. Il team di lavoro, che si avvale di competenze provenienti dal mondo dell’industria energetica e dell’esperienza di gestione del rischio finanziario maturata all’interno della banca, propone alla clientela una vasta gamma di soluzioni per la gestione dei rischi connessi agli approvvigionamenti di combustibili, alla produzione e alla vendita di energia elettrica, al fine di agevolare lo sviluppo di progetti eco compatibili nel settore. DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 46 IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ Ruoli e responsabilità Modalità di lavoro, controllo aspetti ambientali e registrazioni del sistema Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna Comunicazione e gestione dei rapporti con l’esterno Verifica del sistema e tensione verso il miglioramento delle prestazioni INTEGRAZIONE CON GLI ASPETTI DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI Il Sistema di Gestione e i suoi ambiti di operatività Ruoli e responsabilità Il Sistema di Gestione è coordinato a livello centrale dalla Unità Organizzativa ASBS (Ambiente Sicurezza e Bilancio Sociale) che ha il compito di identificare, proporre e realizzare gli interventi necessari per garantire l’efficacia e l’efficienza del Sistema stesso. Questa funzione è in staff all’Amministratore Delegato che definisce gli orientamenti dell’organizzazione e le politiche in campo ambientale, sociale e della sicurezza del Gruppo e approva, in sede di Comitato Strategico, gli obiettivi specifici e il programma di miglioramento. Il responsabile dell’unità ASBS è stato nominato dall’Amministratore Delegato Rappresentante della Direzione con l’incarico di verificare lo stato di avanzamento delle attività programmate ed effettuare il riesame periodico del Sistema, assicurando la messa a disposizione delle risorse necessarie al suo funzionamento. Presso ogni sito in cui viene svolta l’attività di UniCredito Italiano S.p.A. è individuato, all’interno della funzione tecnica, un referente per il Sistema di Gestione, che riporta direttamente al Responsabile del Sistema stesso, secondo quanto previsto dalla procedura di comunicazione interna. Tutte le Unità Organizzative e, più in generale, tutti i dipendenti di UniCredito Italiano S.p.A. hanno il compito e la responsabilità di operare nel completo rispetto della salvaguardia dell’ambiente. La partecipazione attiva alle iniziative è stimolata attraverso momenti di informazione, formazione e sensibilizzazione, regolati secondo procedure in cui sono definite le modalità di gestione delle attività proprie del sistema e le modalità operative di svolgimento del lavoro che hanno effetti sull’ambiente. Organigramma al 31.12.2001 Consiglio di Amministrazione 48 Comitato Esecutivo Amministratore Delegato IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ Ruoli e responsabilità - Gestione Acquisti Area Acquisti Direzione Audit di Gruppo Comitati di Direzione Direzione Affari Societari e Legali Direzione Risorse Direzione Pianificazione e Finanza Direzione Governo Rischi Divisione Banche Italia * Area Operativa - Immobiliare Area Estero USI Area Retail UPA Area Corporate - Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale - Relazioni Esterne Divisione Wholesale Banking* Divisione Banche Estere e Nuova Crescita* Investment Banking Banche estere Asset Management Società di finanziamento - Comitato Strategico - Strategie e Politiche Creditizie Area Crediti Area Bilancio Clarima Xelion Banche federate DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Altre Società * Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale Modalità di lavoro, controllo degli aspetti ambientali e registrazioni di sistema L’analisi iniziale effettuata da UniCredito Italiano S.p.A. ha consentito di ottenere un quadro informativo di base utile per identificare gli aspetti ambientali connessi con le attività, individuando quelli più significativi. Sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi, UniCredito Italiano S.p.A. ha attivato coerenti procedure gestionali e operative volte a gestire, monitorare e sorvegliare nel tempo le attività che generano o possono generare impatti sull’ambiente. I dati e le informazioni rilevanti per il mantenimento in efficienza del Sistema sono raccolte e registrate secondo definite modalità che ne assicurano il continuo aggiornamento. In particolare il Sistema prevede un Registro degli aspetti ambientali e un archivio delle disposizioni di legge funzionale alla gestione dei relativi adempimenti. Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna Per funzionare correttamente e produrre risultati concreti, il Sistema di Gestione richiede il contributo delle Unità Organizzative nei propri specifici ambiti di operatività. L’attività di formazione, informazione e comunicazione interna mira ad aumentare la sensibilità, la motivazione, la conoscenza e le competenze di tutto il personale in relazione alle tematiche dell’ambiente e alla loro corretta gestione nell’ambito delle responsabilità di ciascuno. Essa inoltre prevede l’attivazione di flussi informativi interni, attraverso adeguati strumenti quali circolari, e–mail, documenti cartacei o pubblicati sulla rete informatica interna. Nella fase di avvio del Sistema la formazione è stata erogata attraverso corsi specifici dedicati alle funzioni principalmente interessate e, per tutto il personale, attraverso una piattaforma informatica dedicata (grafico 20). GRAFICO20 - FORMAZIONE EROGATA NEL PERIODO GENNAIO-GIUGNO 2002 762 800 49 600 476 400 200 Ore di formazione 147 40 Persone 0 Formazione specifica Autoformazione LA FORMAZIONE E LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI DIPENDENTI COME MOTORE DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Nel corso del 2001 è stato predisposto a cura di ASBS per i dipendenti un corso di autoformazione sulle tematiche ambientali, della salute e sicurezza sul luogo di lavoro. L’obiettivo è quello di contribuire a far nascere una vera e propria cultura della sicurezza e della tutela ambientale in modo tale che lavorare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente diventi parte del patrimonio culturale aziendale. Il corso, erogato attraverso la piattaforma e-Learning, offre un quadro informativo di base relativo: • al ruolo della variabile ambiente negli attuali sistemi industriali, economici e sociali; • alla tutela dell’ambiente come opportunità competitiva e l’evoluzione del quadro normativo; • alla rilevanza degli aspetti ambientali nel settore del credito; • al ruolo di un istituto di credito nella tutela dell’ambiente; • all’impegno di UniCredito Italiano S.p.A. al raggiungimento di uno sviluppo più sostenibile attraverso l’illustrazione del Sistema di Gestione Ambientale e l’evidenziazione delle aree di integrazione con gli aspetti di gestione della sicurezza. IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ Modalità di lavoro, controllo degli aspetti ambientali e registrazioni di sistema Formazione, informazione, partecipazione e comunicazione interna DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 A ciò si aggiunge un percorso di formazione per tutti i dipendenti, con particolare riferimento al contributo di ciascuno nell’ambito della gestione degli aspetti ambientali e della sicurezza. Al fine di promuovere l’attivo coinvolgimento di tutti i dipendenti nella gestione delle problematiche ambientali, sono stati infine previsti canali informatici dedicati per raccogliere eventuali suggerimenti, chiarimenti o qualsiasi altro tipo di informazione. Comunicazione e gestione dei rapporti con l’esterno Il Sistema definisce modalità operative da adottare per la gestione dei rapporti con i soggetti esterni in merito alla circolazione delle informazioni riguardanti le tematiche ambientali e, in particolare, alla distribuzione della Dichiarazione Ambientale. Tali modalità riguardano dunque sia la gestione delle comunicazioni in ingresso sia di quelle in uscita e regolano le numerose iniziative attivate da UniCredito Italiano S.p.A. su questo fronte (vedi box). Nella convinzione che le occasioni di incontro e confronto con i propri interlocutori di riferimento - istituzioni pubbliche, autorità di controllo, cittadini, azionisti - costituiscano una importante fonte di reciproco accrescimento di esperienza e cultura, UniCredito Italiano S.p.A. ha ritenuto un proprio impegno quello di promuovere momenti di informazione sulle tematiche ambientali e le opportunità legate alla loro corretta gestione e, più in generale, ad uno sviluppo sostenibile. MODALITÀ 50 IL SISTEMA DI GESTIONE E I SUOI AMBITI DI OPERATIVITÀ Comunicazione e gestione dei rapporti con l’esterno Verifica del Sistema e tensione al miglioramento delle prestazioni DI COMUNICAZIONE UniCredito Italiano S.p.A. si rivolge alle diverse tipologie di interlocutori agendo su più livelli. • Prevedendo precise modalità di informazione esterna riguardanti le tematiche ambientali attraverso: - la gestione di una specifica sezione del sito internet (www.unicredit.it) dedicata alle attività sociali ed ambientali quale spazio non solo informativo ma anche di servizio; - l’utilizzo anche per le comunicazioni con l’esterno del periodico di informazione settimanale online (UniNews); - la gestione delle richieste e proposte di comunicazione concernenti le prestazioni ambientali e di sicurezza attraverso precise modalità operative; - la gestione dei rapporti con i vari Organi di Controllo (ASL, ARPA, ISPESL, VV.F. ecc.); • Comunicando il proprio impegno ambientale al mercato, agli investitori istituzionali e analisti finanziari in occasione delle presentazioni istituzionali, degli incontri individuali, e nell’ambito di momenti dedicati ad incontri infragruppo (Roadshow) e con la comunità finanziaria (Investor’s Day); • Partecipando e contribuendo alla realizzazione di conferenze e dibattiti, quale ad esempio, nel luglio del 2001 il convegno “Il nuovo Regolamento EMAS: oltre i confini aziendali” organizzato dall’Istituto di Economia delle Fonti d’Energia e dell’Ambiente dell’Università Bocconi; • Redigendo, annualmente, a partire dal 2000, il proprio Bilancio Sociale Ambientale, documento complementare al Bilancio civilistico che raccoglie dati e informazioni in grado di definire un quadro delle attività della Capogruppo e dei riflessi sul piano della sostenibilità ambientale e sociale. Pensato non solo come modalità di comunicazione verso l’esterno, il Bilancio si pone anche l’obiettivo di divenire uno strumento di Corporate Governance con cui coinvolgere tutti coloro che interagiscono e operano con UniCredito Italiano S.p.A. e ulteriore occasione per misurare il consenso degli stakeholder nei confronti degli impegni assunti. Verifica del Sistema e tensione al miglioramento delle prestazioni DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Attraverso l’esecuzione periodica di audit interni viene verificata l’efficacia del Sistema di Gestione e garantito il suo corretto funzionamento nel tempo, al fine di perseguire obiettivi coerenti con i principi della Politica Sociale, Ambientale e della Sicurezza. La rilevazione, in qualsiasi momento, di elementi che provocano o potrebbero provocare un’inefficienza del Sistema prevede l’immediata applicazione di azioni correttive volte ad eliminare la causa del malfunzionamento. Le azioni correttive intraprese e le risultanze degli audit sono fra i principali elementi informativi per il Riesame del Sistema da parte della Direzione, finalizzato - nell’ottica del miglioramento continuo - alla definizione di nuovi obiettivi e traguardi e all’eventuale modifica delle politiche in materia ambientale. Integrazione con gli aspetti di salute e sicurezza dei lavoratori Nel progettare le modalità di gestione degli aspetti ambientali conformemente ai requisiti previsti dal Regolamento EMAS, UniCredito Italiano S.p.A ha ritenuto importante tenere in considerazione anche gli aspetti relativi alla salute e sicurezza dei propri dipendenti, mirando così a delineare e promuovere, nella gestione aziendale e nella quotidianità operativa, un modo di lavorare eticamente corretto, attento alle implicazioni ambientali delle attività e sicuro. È nato così il Sistema di Gestione Integrato che ha coniugato il nuovo ma sostanziale impegno verso l’ambiente con il patrimonio aziendale di esperienza e di conoscenze in materia di salute e sicurezza. Le procedure del Sistema di Gestione includono dunque anche gli aspetti di sicurezza e valorizzano, ove possibile, le sinergie esistenti; particolare attenzione è stata dedicata alla identificazione dei pericoli, alla valutazione dei rischi, alla manutenzione degli impianti e alla gestione delle emergenze. In ottemperanza al D.Lgs 626/94, è stata predisposta una metodologia di identificazione e valutazione dei possibili rischi connessi alle attività svolte che, con la progressiva “entrata a regime” del Sistema di Gestione Integrato, è stata razionalizzata in una procedura mirata a garantire la raccolta e il continuo aggiornamento di dati e informazioni necessarie a misurare e tenere sotto controllo tali aspetti. All’interno dei siti di maggiori dimensioni (Cordusio, Bianca di Savoia, Sant’Elia e Prati) è presente un’infermeria presidiata, mentre a Lesmo sono presenti incaricati alla gestione delle emergenze che hanno seguito un corso di pronto soccorso erogato dalla Croce Rossa. Tutti gli infortuni, avvenuti sia in sede che “in itinere”, vengono registrati e sulla base dei dati raccolti vengono calcolati gli indici di frequenza e di gravità. 51 GRAFICO 21 - INDICI DI FREQUENZA E GRAVITÀ DEGLI INFORTUNI Indice di frequenza = n° infortuni/ore lavorate x 100.000 1,2 1,07 Indice di gravità = n° giorni prognosi/ore lavorate x 1000 0,16 0,16 0,8 0,71 INTEGRAZIONE CON GLI ASPETTI DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI 0,20 0,12 0,09 0,08 0,4 0,05 0,27 0,04 0,11 2000 2001 0,01 0,0 0,00 In sede In itinere In sede In itinere Nel 2000 gli infortuni sono stati 37, di cui 32 “in itinere” e 5 in sede, mentre nel corso del 2001 sono stati registrati 25 infortuni, di cui 20 sempre “in itinere” (grafico 21). La maggior parte degli infortuni occorsi sono quindi “in itinere”, legati a incidenti avvenuti all’esterno dei luoghi di lavoro nei percorsi abitazione-ufficio o durante spostamenti per motivi di servizio. Per quanto riguarda gli infortuni in sede essi rientrano in varie categorie legate a piccole cadute, scivolamenti o lievi malori. Per la realtà UniCredito Italiano S.p.A. l’anno 2001 è stato contraddistinto da diversi impulsi DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 verso un ulteriore rafforzamento della gestione degli aspetti legati alla salute e alla sicurezza delle persone. È interessante a tal proposito evidenziare, oltre alle iniziative sviluppate a livello di Gruppo (vedi BOX seguente), un particolare aspetto in tema di sicurezza sul lavoro, legato alle attività di cantiere. Nel corso del 2001 sono state infatti realizzate opere di ristrutturazione che hanno interessato tre sedi della Capogruppo, per un totale di 2.100 mq di superficie. I lavori hanno coinvolto sei diverse ditte appaltatrici che hanno effettuato attività di cantiere assoggettate al D.Lgs. 494/96. Va sottolineato come in questo ambito siano state garantite le condizioni di sicurezza, in quanto non si sono verificati infortuni sul lavoro. UN IMPEGNO CONDIVISO A LIVELLO DI GRUPPO Il rispetto delle normative in materia è garantito dall’approccio gestionale che la Capogruppo e le banche del gruppo condividono nell’identificare, valutare e prevenire (o minimizzare) i rischi connessi alle attività di ufficio, tipiche della realtà bancaria. L’impegno nell’assicurare condizioni ottimali ai dipendenti, nei luoghi di lavoro ma anche nella vita quotidiana, è proseguito nell’arco dell’anno 2001, attraverso il rafforzamento di alcune attività che hanno caratterizzato i periodi più recenti, in piena sintonia con quanto previsto dalla Politica Ambientale, Sociale e della Sicurezza del Gruppo. Per citare alcuni esempi, possono essere ricordate le attività di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno e all’utero (che hanno consistito nel proseguimento del ciclo di visite annuali per le dipendenti) e la campagna anti-fumo, rivolta sia al personale interno che alla clientela, condotta attraverso l’utilizzo di diversi strumenti (divieti, cartelli affissi nei luoghi di lavoro, sensibilizzazione dei dipendenti). 52 INTEGRAZIONE CON GLI ASPETTI DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO COMPENDIO QUANTITATIVO DEI DATI AMBIENTALI GLOSSARIO ELENCO SIGLE AZIENDALI LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO VERIFICATORE E CONVALIDA Obiettivi e programmi di miglioramento Migliorare continuamente le prestazioni ambientali è un obiettivo che comporta un impegno significativo, da rafforzare di giorno in giorno attraverso l’impiego di risorse umane, tecniche ed economiche adeguate rispetto ai principi-guida che UniCredito Italiano S.p.A. ha fatto propri con la Politica Ambientale, Sociale e della Sicurezza. In questa prospettiva, il Sistema di Gestione si è dotato di una serie di strumenti atti a concretizzare gli obiettivi generali della Politica in traguardi specifici e a garantire un supporto adeguato al loro raggiungimento da parte delle diverse funzioni aziendali coinvolte nell’attuazione del “miglioramento continuo”. I programmi di miglioramento sono stabiliti annualmente (ovvero con periodicità inferiore in casi di particolare necessità) sulla base della significatività attribuita a ciascun aspetto ambientale, diretto e indiretto; nell’ambito di tale pianificazione, vengono definiti e quantificati i traguardi da raggiungere, gli interventi tecnici e gestionali - organizzativi richiesti, le risorse finanziarie a copertura dei relativi investimenti, le scadenze entro le quali i programmi devono essere completati e le responsabilità di attuazione, coordinamento e monitoraggio. Nell’ambito del Riesame da parte della Direzione, viene valutato lo stato di avanzamento dei programmi e vengono decisi eventuali interventi correttivi. Gli obiettivi e i programmi di miglioramento sono stati fissati tenendo conto delle priorità di intervento stabilite in sede di analisi ambientale e riguardano in particolare tutti gli aspetti ritenuti “molto significativi” e alcuni tra i principali aspetti “significativi”, come risulta dalla seguente tabella. 54 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 AMBITO OBIETTIVO TARGET INTERVENTI PREVISTI TEMPI DI RESPONSABILITÀ REALIZZAZIONE DI ATTUAZIONE Consumi di carta Molto signficativo Utilizzo di carta riciclata Utilizzo della carta riciclata per tutte le attività aziendali di UniCredito Italiano S.p.A Messa a disposizione di Dicembre 2002 carta riciclata per tutti gli utilizzi aziendali e sensibilizzazione del personale Acquisti, ASBS Consumo di energia elettrica Molto signficativo Risparmio di energia elettrica Diminuzione del 5% dei consumi di energia elettrica al mq rispetto all’indicatore del 2000. Ristrutturazione, in alcuni Dicembre 2003 stabili, degli impianti di illuminazione e delle centrali di condizionamento. Sensibilizzazione e formazione del personale Immobiliare, ASBS Emissioni in atmosfera Significativo Riduzione delle emissioni diffuse Eliminazione totale del Freon 12 dagli impianti di condizionamento delle sede di Sant’Elia Ristrutturazione impianti di condizionamento e sostituzione del Freon con altro gas e corretto smaltimento Immobiliare Consumo di combustibili e emissioni in atmosfera Significativo Riduzione dei consumi di combustibili e delle emissioni in atmosfera Valutazione dell’effettivo abbattimento delle emissioni in atmosfera e del risparmio nei consumi di combustibile Studio di fattibilità: verifiche Dicembre 2005 sperimentali per l’installazione di un dispositivo di ottimizzazione della combustione. ASBS, Immobiliare Stoccaggi Significativo Bonifica serbatoi interrati Messa in sicurezza e bonifica di un serbatoio in disuso Bonifica serbatoi interrati ASBS, Immobiliare Gestione fornitori Molto signficativo Selezione dei fornitori Creazione di un albo fornitori qualificati dal punto di vista ambientale e della sicurezza Estensione della valutazione Giugno 2004 dei fornitori secondo criteri ambientali e di sicurezza attraverso l’invio di un questionario di selezione ASBS, Acquisti Politiche creditizie Molto signficativo Supportare le scelte di politica creditizia nella determinazione del rischio ambientale della controparte Diminuire ulteriormente e perfezionare il monitoraggio del livello di esposizione nei settori ad elevata rischiosità ambientale Potenziamento della metodologia per la trattazione del rischio ambientale all’interno del sistema di rating e sperimentazione a livello operativo. Giugno 2003 Strategie e Politiche Creditizie, ASBS Politiche di finanziamento Significativo Migliorare la diffusione dei prodotti di finanziamento ambientale Individuazione di strumenti in grado di potenziare l’offerta di UniCredito Italiano S.p.A. per acquisire circa 100 nuovi clienti. Studio sulle possibili forme di finanziamento e valutazione dell’applicabilità per il potenziamento degli strumenti adottati Dicembre 2003 ASBS Comunicazione Significativo Dialogo con gli stakeholder Intensificazione dei rapporti con i diversi gruppi di interesse circa le attività intraprese da UniCredito Italiano in campo ambientale e sociale Mappatura dei possibili stakeholder ed organizzazione di gruppi di lavoro di consultazione Giugno 2003 Acquisti, ASBS, Investor Relations, Partecipazioni, Personale, Relazioni Esterne. Dicembre 2003 Giugno 2003 A testimonianza della condivisione da parte di tutto il Gruppo dei principi contenuti nella Politica Ambientale, Sociale e della Sicurezza, oltre alle azioni di miglioramento della Capogruppo sopra indicati si inserisce l’obiettivo di estendere la registrazione EMAS nelle altre società controllate da UniCredito Italiano. Primo passo in questa direzione sarà costituito dalla progettazione a partire dal 2003 del Sistema di Gestione Ambientale presso UniCredit Banca S.p.A., la banca del segmento retail sorta a seguito del processo di riorganizzazione delle attività del Gruppo per segmenti di clientela. 55 OBIETTIVI E PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Compendio quantitativo dei dati ambientali* Energia Elettrica Totale Gas metano Gasolio TEP Acqua da acquedotto Carta totale (A4 e A3) di cui: Carta riciclata Rifiuti totali prodotti di cui: RSU Carta smaltita Toner smaltiti Plastica smaltita Imballaggi smaltiti KWh/anno Mc/anno Mc/anno TEP Mc/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno Kg/anno 1999 2000 39.497.375 753.990 385.750 9.630 175.089 38.235.360 741.700 353.245 9.870 210.390 102.378 731.981 161.460 466.722 11.654 10.895 79.170 - 2001 1°SEM. 2002 37.004.647 830.564 346.634 9.629 191.267 206.703 14.400 385.771 109.980 196.695 10.725 19.500 37.899 16.856.455 507.850 138.000 ** 80.924 60.912 60.912 73.853 149.168 8.470 5.577 70.840 * I dati qui riportati si riferiscono ai valori registrati nei siti di proprietà UniCredito Italiano S.p.A.: Sant’Elia, Cordusio, Lesmo, Prati e Bianca di Savoia. ** Dati riferiti al primo quadrimestre 2002 56 COMPENDIO QUANTITATIVO DEI DATI AMBIENTALI* DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Glossario ASL Azienda Sanitaria Locale ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ANALISI AMBIENTALE Esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione ASPETTO AMBIENTALE Elemento delle attività, dei prodotti e dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente ASSET MANAGEMENT Attività di gestione degli investimenti finanziari AUDIT/ AUDITOR AUDIT: strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica ed obiettiva delle prestazioni dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di: • facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto sull’ambiente; • valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione. AUDITOR: personale adeguatamente qualificato per svolgere attività di auditing e indipendente rispetto all’attività oggetto di audit BACK- OFFICE Attività interne di ufficio CFC Clorofluorocarburi, famiglia di composti chimici (conosciuta con la denominazione commerciale di gas Freon), prodotti per sintesi chimica dal metano. Trovano maggior impiego nell’industria del freddo come fluidi del ciclo frigorifero e negli impianti di condizionamento dell’aria (gas refrigeranti) ma sono inoltre impiegati come gas di propulsione per aerosol, come solventi, come fluido per ricerca di fughe. Sono considerati pericolosi per il potenziale di distruzione dello strato di ozono CODICE NACE Codice relativo alla qualifica europea delle attività economiche CODICE CER Codice Europeo dei Rifiuti CORPORATE/ LARGE CORPORATE Impresa/Grande impresa. Classificazione della clientela per segmento di mercato che tiene conto, tra l’altro, dei fattori dimensionali CORPORATE BANKING Servizi finanziari rivolti alle imprese grandi, medie e medio-piccole CPI Certificato Prevenzione Incendi rilasciato dai VVF ai sensi della legge 26/07/1965 n.966, del DPR 29/0771982 n.577, del DPR 12/01/1998 n.37 DJSG INDEXES Indici mondiali promossi dall’americana Dow Jones e della svizzera Sam (Sustainability Asset Management) che misurano il grado di responsabilità sociale delle imprese EBRD European Bank for Reconstruction and Development. Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo nata nel 1991 per supportare nell’europa centrale ed orientale la nascita di un nuovo settore privato in un ambiente democratico. Attualmente contribuisce alla nascita di nuove economie di mercato in 27 paesi dll’europa centro-orientale EMAS EcoManagement and Audit Scheme - Regolamento 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle imprese industriali e di servizi ad un sistema comunitario di ecogestione e audit HOME BANKING Collegamento telefonico o via internet per operare sul conto corrente bancario e/o verificarne la situazione IMPATTI AMBIENTALI Qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti i dai servizi di un’organizzazione Rete internet ad accesso riservato al personale dell’impresa INTRANET 57 GLOSSARIO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 ISO 14001 Standard relativo ai sistemi di gestione ambientale emanato dell’ente di normazione internazionale ISO (International Standard Organization) ISPELS Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro ORGANIZZAZIONE Società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica, pubblica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie OSCAR DI BILANCIO Riconoscimento assegnato a quelle organizzazioni che abbiano PER LA SOSTENIBILITÀ realizzato la migliore informativa societaria integrando la dimensione economica, sociale e ambientale L’iniziativa è promossa dalla FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) nell’ambito della annuale assegnazione degli Oscar di Bilancio per le diverse categorie di settore 58 GLOSSARIO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 PCB Policlorobifenili, sostanza pericolosa contenuta negli oli dielettrici. È un fluido isolante usato in apparecchiature elettriche (trasformatori) progressivamente eliminato dal ciclo produttivo in quanto dannoso alla salute e all’ambiente PMI Piccole e Medie Imprese PRIVATE BANKING Servizi destinati alla clientela privata cosiddetta “di fascia alta” per la gestione globale delle esigenze finanziarie PROCEDURA Documento che definisce le modalità di lavoro con cui svolgere una determinata attività RATING Classificazione del merito di credito di un soggetto affidato o da affidare, sulla base di tutte le informazioni rilevanti ragionevolmente accessibili. RETAIL Al dettaglio RETAIL BANKING Servizi destinati prevalentemente a clienti privati, piccole imprese e famiglie consumatrici RISK ASSESMENT Valutazione del rischio SISTEMA DI Parte del sistema di gestione aziendale complessivo comprendente GESTIONE INTEGRATO la struttura organizzativa, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica nel campo dell’ambiente e della salute e sicurezza dei lavoratori STAKEHOLDER Portatori di interesse che a vario titolo interagiscono con l’attività dell’impresa, partecipando ai risultati, influenzandone le prestazioni, valutandone l’impatto economico, sociale e ambientale SVILUPPO SOSTENIBILE “Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le proprie necessità” (Rapporto Brundtland - WCED - World Commission for Economic Development, 1987) TEP Tonnellate di petrolio equivalente. Unità di misura dell’energia equivalente in media a quella sviluppata dalla combustione di 1 tonnellata di petrolio TRADING ON LINE Sistema di compravendita di attività finanziarie in borsa, attuato in via telematica UNEP United Nations Environmental Programme – Programma ambientale delle Nazioni Unite volto a promuovere lo sviluppo sostenibile presso le imprese e i cittadini VV.F Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco WHOLESALE WHOLESALE BANKING All’ingrosso, su vasta scala Servizi bancari offerti prevalentemente ad una clientela di operatori istituzionali che svolgono operazioni creditizie di elevato ammontare. Elenco sigle aziendali ASBS Ambiente Sicurezza e Bilancio Sociale CFP Centro di Formazione Professionale IR Investor Relations. Unità dedicata ai rapporti con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari RES Relazioni Esterne SPC Strategie e Politiche Creditizie UBM UniCredit Banca Mobiliare - Società di investment banking; ha iniziato ad operare dal 1 gennaio 2000 e accentra la produzione di strumenti finanziari destinati alla clientela retail, corporate ed istituzionale e la gestione dei rischi di mercato del Gruppo UCI UniCredito Italiano S.p.A. U.O. Unità Organizzativa UPA Unicredit Produzioni Accentrate USI Unicredit Servizi Informativi 59 ELENCO SIGLE AZIENDALI DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 La normativa di riferimento Viene di seguito riportato l’elenco delle principali Leggi e Norme applicabili all’organizzazione: AMBITO NORMA CAMPI ELETTROMAGNETICI DM 381 del 1998 DI RIFERIMENTO TITOLO Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana Come modificata dalla legge 16 giugno 1997, n°179 CFC L. 549 del 28/12/1993 Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente CONSUMI ENERGETICI - DPR 412 del 26/08/1993 IMPIANTI TERMICI Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi energetici, in attuazione dell’art 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n°10 Come modificato dal DPR n.551 del 21/12/1999 L. 10 del 09/01/1991 Norme per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia INQUINAMENTO ACQUE D.lgs 152 del 1999 (SCARICHI IDRICI) Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. 60 Come modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258 SUOLO E SOTTOSUOLO DM 246 del 24/05/1999 Regolamento recante norme concernenti i requisiti (annullato in data 19/07/2001) tecnici per la costruzione, l'istallazione e l'esercizio dei serbatoi interrati LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO PREVENZIONE INCENDI DPR 37 del 120/01/1998 Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma art. 20, comma 8, legge 15 marzo 1997, n. 59 DM del 16/02/1982 Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi DM del 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro DM del 30/11/1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi RIFIUTI D.lgs 22 del 05/02/1997 Attuazione delle direttive CEE 91/156 sui rifiuti, 91/689 sui rifiuti pericolosi, e 94/62 sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, come modificato dal decreto legislativo 8/11/97 n. 389 DM 145 del 01/04/1998 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e), e comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 DM 148 del 01/04/1998 Regolamento recante approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m), e 18, comma DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 RUMORE ESTERNO SICUREZZA DEI LAVORATORI L. 447 del 26/10/1995 DPCM 01/03/91 DPCM del 14/11/1997 D.lgs 626 del 19/09/1994 DM del 01/12/1975 DPR 303 del 19/03/1956 DPR 547 del 27/04/ 1955 D.lgs. 277 del 15/08/1991 D.lgs. 230 del 17/03/1995 e successive modificazioni e integrazioni (D.lgs. 241/2000 e 257/2001) DM del 16/01/2001 D.lgs. 493 del 14/08/1996 D.lgs. 494 del 14/08/1996 DPR 459 del 24/07/1996 L.13 del 09/01/1989 DM 236 del 14/06/1989 DM 23/03/2000 SICUREZZA ELEVATORI DPR 162 del 30/04/1999 DPR 162 del 30/04/1999 Legge quadro sull’inquinamento acustico Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, riveduto” Come modificato e corretto dal decreto legislativo 19 marzo 1996, n. 242 e successive modifiche ed integrazioni Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione e per apparecchi contenenti liquidi surriscaldati Norme generali per l’igiene del lavoro “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” Attuazione delle direttive n.80/1107/CEE, n.82/605/CEE, n.86/188/CEE e n.88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art 7 legge 30 luglio 1990, n.212 Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti Periodicità delle verifiche e revisioni di bombole, tubi, fusti a pressione, incastellature di bombole e recipienti criogenici Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati Prescrizioni tecniche necessarie all'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata e agevolata, per il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche Riconoscimento di conformita' alle vigenti norme di mezzi e sistemi di sicurezza relativi alla costruzione ed all'impiego di scale portatili Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonchè della relativa licenza di esercizio Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonché della relativa licenza di esercizio 61 LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 SICUREZZA IMPIANTI ELETTRICI DPR 462 del 22/10/2001 L. 186 del 01/03/1968 L. 791 del 18/10/1977 L. 46 del 05/03/1990 DPR 447 del 06/12/1991 SOSTANZE CHE IMPOVERISCONO LO STRATO DI OZONO ATMOSFERICO DM 26/03/1996 DM 10/03/2001 62 LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, e di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità europee (n.73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione Norme per la sicurezza degli impianti Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti Attuazione del decreto - legge 10 febbraio 1996, n. 56, sulle sostanze dannose per la fascia di ozono stratosferico Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon Verificatore ambientale e convalida La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dalla Unità Organizzativa ASBS Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale di UniCredito Italiano S.p.A., con il supporto di EHS Gestione s.r.l.. Il Verificatore Ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Reg.CE n.761/2001 è: Certiquality, via G.Giardino, 4, 20123 Milano, n° di accreditamento I-V-0001. La Dichiarazione ha validità triennale dalla data della sua approvazione. Annualmente UniCredito Italiano S.p.A. provvederà alla emissione e validazione di un documento contenente gli aggiornamenti alla Dichiarazione Ambientale inerenti in particolare gli obiettivi e i programmi di miglioramento, oltre ad eventuali modifiche al sistema di gestione ambientale e l’aggiornamento dei dati. Si ringraziano vivamente tutte le colleghe, i colleghi e le Unità Organizzative per il prezioso contributo nella raccolta ed analisi dei dati e delle informazioni riportate nel documento. Contatti Sonia Ortalli, [email protected], Valentina D’Intino, [email protected], UniCredito Italiano - Bilancio Sociale & Ambiente [email protected] www.unicredit.it Via San Protaso, 1/3 20121 Milano Fax 02.88623924 63 VERIFICATORE AMBIENTALE E CONVALIDA DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 64 PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE STAMPA Mercurio srl Studi di promozione pubblicitaria Milano Istituto Grafico Bertieri Monza Dicembre 2002 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 I-000124 COVER¥EMAS 2002 20-02-2003 9:34 Pagina 2 COVER¥EMAS 2002 20-02-2003 9:34 Pagina 1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2002 UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova (Tribunale di Genova) - Codice fiscale e partita IVA n° 00348170101 Iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano - Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - Capitale sociale: euro 2.523.215.059 interamente versato ITTETORP IRBILIUQE EQUILIBRI PROTETTI