il gol di pontel dichiarato patrimonio dell`umanita`

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il gol di pontel dichiarato patrimonio dell`umanita`
La Gazzetta di Brancon
(ORGANO NON UFFICIALE DI STAMPA DELL’A.C. BRANCON)
Edizione del 11 maggio 2009
Finalmente dopo 3 mesi di polemiche arriva il giusto riconoscimento per il gol di Pontel
IL GOL DI PONTEL DICHIARATO
PATRIMONIO DELL’UMANITA’
L’Unesco ha deciso: “Dateci subito il filmato del gol. Lo mostreremo nelle scuole”
EDITORIALE
LA FINESTRA SUGLI SPORT MINORI
La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Lo sapeva bene il centrocampista gialloblu Andrea
“Pontel” Raffaelli, che ha atteso a lungo prima che al
suo prodigioso gol contro il Mezzane venissero
tributati i dovuti onori. La dirigenza branconiana,
nell’occasione, si è comportata in modo equivoco:
dapprima ha negato che il gol di Andrea fosse così
formidabile, negandogli persino il giusto e doveroso
filmato su Brancon Channel. Poi, quando con il
passare delle settimane, il tam tam del popolo di
Internet ha decretato il gol di Pontel come il più
cliccato sulla rete, il Presidente Muraroli si è fatto
avanti con la UEFA per proporre il gol come sigla
della Champions League 2009-10. Alla modica cifra
di 5.000 euro, senza ovviamente interpellare Pontel.
Per fortuna è intervenuta prontamente l’Unesco, che
in settimana ha dichiarato il gol di Pontel Patrimonio
dell’Umanità. Il superbo gol del casteldariese va così
a far compagnia ad altre bellezze del suolo italico, in
precedenza già premiate dall’Unesco, come il centro
storico di Ferrara, gli scavi di Pompei, la costa del
Garda, la curva Sud del Bentegodi e le tette della
Ferilli.
A questo punto, il Brancon non può più sfruttare il
filmato del gol a fini commerciali. Il Presidente
Muraroli ha tentato un ultimo colpaccio offrendo la
cassetta in Cina in cambio di un camion di magliette
gialloblu, ma anche lì era già nota la vicenda e
nessuno ha osato sfidare il veto dell’Unesco. La
quale, dal canto suo, ha preteso la consegna del video
del gol, per poterlo finalmente mostrare nelle scuole.
Entusiasta dell’iniziativa anche Pontel, che da mesi,
in polemica con la società, non si fa più vedere al
Perini. Raggiunto telefonicamente, Andrea si è
sfogato: “Alla faccia di chi mette sempre e solo il
Ciulla in prima pagina e non crede nella classe del
sottoscritto. Ho atteso a lungo, ma ora mi tolgo
diversi sassolini dalla scarpa”.
Vieri lancia i “condom”
Grande attenzione sulla stampa nazionale ha avuto la
notizia che Bobo Vieri, ex centravanti della Nazionale,
nonché ex della Canalis nonché ex della Satta (prima
del flirt con il Gambo), ha rescisso il contratto con
l’Atalanta per dedicarsi a tempo pieno all’attività di
manager. Come forse i nostri lettori già sapranno, il
fratello del più celebre Max, che ha vestito con alterna
fortuna la gloriosa casacca dell’Hellas, è titolare di una
griffe di moda, la Sweet Years, insieme a Geriatria
Paolo Maldini. Il Bobo nazionale ha pensato bene di
lanciare una linea di preservativi. Semplice ed efficace
lo spot: “Non fate come i miei genitori: usateli!”
Nuova trasferta con l’Hellas
DEPRESSI A MONZA
Mister Andreoli, capitan Bocchi, il webmaster
Andrea e il Fred si sono dimostrati dei veri
masochisti seguendo l’Hellas nella scandalosa
trasferta di Monza. Il match è finito 0-0, anzi non è
mai cominciato. In tribuna è apparso un dirigente
monzese che ha aperto ufficialmente la campagna
cessioni del Brancon in vista della nuova stagione.
Cronaca a pagina 5
Il servizio completo a pagina 2
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Il gran gol contro il Mezzane ha fatto il giro del mondo grazie al popolo di Facebook
PONTEL IN POLEMICA COL BRANCON
Anche Maradona ammette: “Il mio gol contro l’Inghilterra non è degno di questa rete”
Casteldario, 10 maggio 2009
A casa Raffaelli è da poco giunta la notizia che l’Unesco ha posto fine allo scandaloso tentativo di
speculazione del Brancon sui diritti del gol di Pontel. La delibera recita chiaro: “All’unanimità il
Consiglio dell’Unesco, riunito in via eccezionale, decreta il gol segnato da Andrea Raffaelli contro la
formazione dell’Albertini stand Mezzane, quale Patrimonio inalienabile dell’Umanità. I diritti di
sfruttamento vengono pertanto a decadere con effetto immediato, dando alle competenti autorità pubbliche
del Regno di Verona, sul cui territorio il gol è stato siglato, di vigilare in merito”.
E’ il sacrosanto riconoscimento ad una rete fantastica e al suo autore, che per mesi si è visto snobbato
dalla stampa ufficiale del Brancon: addirittura il sito www.brancon.it ha negato a Pontel la pubblicazione
del gol su Brancon Channel. Ma ripercorriamo insieme le tappe di questa intricata vicenda.
Il gol
E’ il 12° minuto di Brancon – Alberini Stand Mezzane, gara valevole per il campionato UISP di Verona
2008-09. Punteggio fermo sullo 0-0. Il capitano gialloblu Bocchi recupera palla a centrocampo ed effettua
un lancio sballato in area, dove un difensore ribatte di testa verso la fascia destra di attacco del Brancon.
E’ lì che si trova in agguato Andrea Raffaelli, detto Pontel, cursore di fascia del Brancon. Con lo sguardo
studia il piazzamento dei compagni e degli avversari. Vede che il portiere ha l’occhio un po’ vitro, segno
di un’abbondante bevuta di birra la sera prima. Forse anche un paio di aperitivi a Mezzane prima della
partita. Andrea non perde però l’occhio sulla palla, che ricade da circa 25 metri di altezza. Pontel pensa
prima a calciare al volo, ma sulla traiettoria ci sarebbe la sagoma di un difensore; così, appena la palla
tocca terra, la addomestica con uno stop a seguire degno del miglior Rivera, se la porta sul sinistro
eludendo un difensore, e calcia di giro infilando la sfera nell’angolino. Da applausi.
Eurogol. Pontel, nel circoletto rosso, ha appena sferrato il tiro che si
insaccherà inesorabile alle spalle del portiere del Mezzane. Sulla
traiettoria si può notare il Ciulla, che tenterà inutilmente di toccare il
tiro per reclamare un gol in più nello score personale.
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L’esultanza
Pontel si rivolge in tono polemico verso la panchina, dove siede mister Suinez, reo di averlo contestato per
tutti i 12 minuti di gara. “Ah, questa l’è bruta… varda che stop… non te ne fe una giusta… adeso te
cavo…”. Pochi istanti prima della superba trasformazione di Pontel, mister Andreoli aveva già fatto
scaldare il Gambo con il chiaro intento di operare la sostituzione sulla fascia destra.
Stizzito da tutto questo astio ingiustificato da parte del mister, Pontel corre verso la panchina e zittisce il
mister con un gesto che verrà ripreso, qualche settimana dopo, anche da Zlatan Ibrahimovic in occasione
del gol contro la Lazio.
Ibra copia Pontel.
Esultanze polemiche a confronto.
La polemica a distanza
Ignorando del tutto la splendida rete messa a segno da Pontel, la dirigenza branconiana si nasconde dietro
il risultato finale (7-3 per il Mezzane), per giustificare la mancanza del commento e dei riflessi filmati
sulla rete Brancon Channel. Numerosi tifosi dall’estero hanno però sentito parlare di questo gran gol, e
chiedono su Feisbuc di poter vedere il filmato. Dopo mesi di indifferenza, Brancon Channel pubblica il
gol, e nel giro di 3 giorni si registrano 7 milioni di connessioni sul sito. Gli sponsor fanno a gomitate per
accaparrarsi uno spazio pubblicitario: gira la voce che Le Bolle Blu abbiano pagato addirittura 20.000 euro
a metro quadro per mettere una striscia pubblicitaria che le Highlands Pub, prima del gol di Pontel,
avevano pagato con due birre a ufo. A questo punto, anche la dirigenza cavalca l’onda dell’entusiasmo e
mette il gol in homepage, ma senza nemmeno una parola di elogio per Pontel. Il quale, da parte sua,
diserta le ultime gare in aperta polemica con la società.
“Posso anche accettare che qualcuno non ritenga il mio gol così bello, però il diritto di cronaca è
sacrosanto. Contro di me c’è una manovra politica. Fin dai primi minuti del campionato, il mister non ha
fatto altro che bacchettarmi. I voti sempre fra 5,5 e 6 di fiducia. In compenso, per il Ciulla, che non fa
altro che mettersi a un metro dalla porta a toccare palloni in rete, si sprecano titoloni e voti dall’8 in su.
Senza contare i filmati, le foto, ecc..”. Andrea si sfoga ai nostri microfoni, e come dargli torto ? Al solito,
chi non capisce di calcio vede solo i finalizzatori delle azioni e non chi fa il lavoro sporco a centrocampo.
“La vendetta è un piatto che va servito freddo. Oggi mi sono preso una grande rivincita nei confronti di
mister Suinez che non ha mai creduto pienamente in me. Attendo le scuse ufficiali della società”.
I migliori club del CSI di Mantova sono alla finestra.
In attesa di capire se la situazione potrà essere sanata e Pontel rientrerà ancora nei piani della formazione
barboscudata, invitiamo tutti i tifosi a mandare un sms sul cellulare di mister Suinez con la scritta:
“PONTEL GIALLOBLU A VITA”.
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DOMENICA BARBOSCUDATA AL BRIANTEO DI MONZA
NELLA NOIA SPUNTA MR. FORESTI
Vergognoso pareggio 0-0 fra Monza e Verona. A fine gara trattative di calcio mercato
Monza, 10 maggio 2009
Se le sorti di mister Remondina si dovevano decidere con le ultime prestazioni dell’Hellas Verona nel
campionato 2008-09, non c’è che dire: il mister gialloblu ha deciso di complicarsi la vita da solo.
A Monza è stata noia pura per 90 minuti, con tanto di presunto tacito accordo fra le due formazioni per
non farsi male. Al Monza il punticino poteva bastare: la vittoria non avrebbe significato salvezza
matematica, ma con Lecco e Pro Sesto a inseguire col fiatone, anche lo 0-0 garantiva un’ultima di
campionato tranquilla, in quel di Lumezzane. Il Verona, dal canto suo, nonostante i proclami di credere
fino in fondo alla rimonta sulla zona playoff, aveva di fatto chiuso il suo campionato 7 giorni prima,
facendosi imporre uno sciagurato 2-2 casalingo dal fanalino di coda Venezia. Monza – Hellas Verona è
quindi finita 0-0, ma sarebbe da dire che in realtà non è mai cominciata, tale è stata la noia e la voglia di
non farsi del male. Quanto di questo scialbo 0-0 sia da ascrivere ai limiti del Verona, piuttosto che a un
“biscotto” da fine stagione, è difficile da dire. Resta però evidente che, dopo circa un’ora di gara nel
quale perlomeno si erano viste un paio di conclusioni per parte, non è successo più niente. A meno che
non si voglia considerare “qualcosa” il via vai della barella che nei 20 minuti finali è entrata in campo 78 volte, a getto continuo. Addirittura in un’occasione Girardi è stato scaricato di brutto (nella panchina
sbagliata, quella del Monza) perché nel frattempo era rimasto a terra Paolo Rossi, punta del Monza che
al Pablito Mundial non potrebbe neanche pulire le scarpe.
Eppure le premesse per far bene c’erano tutte: in settimana Remondina giocava la carta a sorpresa
convocando il Fred per la trasferta di Monza. Venerdì sera, al termine della sfortunata semifinale di
calcio a 5 contro l’ACT Legnago, mister Andreoli riceve una chiamata di Remondina: “Ciao Suinez,
sono il Remo. Ho sentito che il Fred ha recuperato dall’infortunio e vorrei convocarlo per Monza. Me lo
presti?”. Visto che a Brancon le regole per i prestiti dei giocatori sono più lascive che nelle altre parti
della penisola (vedi caso Guido, ndr), mister Andreoli acconsente e sabato mattina, sulla scrivania di
Martinelli, ci sono tutte le carte in regola: contratto fra le società, assenso del giocatore, transfer della
UISP, certificato di idoneità rilasciato da Hostilia Medica, e DVD del film Tre Gambe e un Fred,
parodia del più noto Tre Uomini e una Gamba, dove il Fred da solo sconfigge una squadretta di
nordafricani a calcio in spiaggia e a gara di chi ce l’ha più lungo.
Accompagnato dallo zoccolo duro della
società barboscudata, ovvero dal webmaster
Andrea e da capitan Bocchi, il Fred assaggia
il terreno del Brianteo a lungo, cominciando
lo stretching fin dalle 12.30 (vedi foto a
lato). E’ in gran forma e scalpita per giocare.
Dovrebbe essere lui il grimaldello con il
quale scardinare la difesa del Monza. Il
progetto tattico è chiaro: Parolo riportato
sulla linea dei centrocampisti, a destra,
Campisi confermato a sinistra, e in mezzo
Bellavista come diga e il Fred come
metronomo al suo fianco, pronto ad
innescare Rantier e Girardi. Per gli amanti
del Lotto, un Verona disposto con il classico
4-4-2.
Poi, clamoroso: alle 13.30 Remondina prende da parte il Fred e gli parla a quattr’occhi: “Luca, io volevo
farti giocare, ma Martinelli mi ha detto che su di te ha messo gli occhi il team manager del Monza. Ti
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offrirebbe un quadriennale purchè tu non scenda in campo oggi. Mi sembra doveroso dirtelo perché
ormai sei alla soglia dei 38 anni e non credo che l’Hellas possa offrirti un contratto così lungo”.
Il Fred, alle 13.35, raggiunge Andrea, Bocchi e mister Andreoli, che nel frattempo si è liberato da una
rissa in autogrill con dei tifosi del Venezia, in tribuna.
Così, l’unico vero talento calcistico (Rantier a parte, ma dopo l’interessamento del Brancon il talento
francese è apparso rilassato) a disposizione del Remo siede in tribuna e la partita ne risente
profondamente. Ritmi blandi, passaggi in orizzontale, retropassaggi, crampi e tuffi da tarantolati dopo
già metà del secondo tempo.
Unica gemma della partita, la comparsa della Monaca di Monza nella curva dell’Hellas. Complimenti al
tifoso pazzo e geniale che ha sopportato la tonaca nera nonostante i 28 gradi di domenica scorsa. Anche
se secondo il Fred il tifoso era di Piove di Sacco e quindi sotto la tonaca non portava le mutande. Mister
Andreoli si è limitato a commentare che “l’abito non fa la monaca”, poi si è lasciato scappare una mezza
bestemmia che gli ha fatto perdere la condizionale acquisita per buona condotta (era stato a messa alle
10.30 invece di partire in prima mattinata con i compagni del Brancon).
Monaca di Monza.
Solo nella curva dell’Hellas si
possono trovare certi esempi di mix
fra passione calcistica e cultura
manzoniana… complimenti al
tifoso che ha sfidato la canicola con
l’abito nero.
Dopo 5 inutili quanto penosi minuti di recupero, l’arbitro mette la parola fine all’illusione playoff del
Verona. Fischi bipartisan dagli spalti, mentre i butei intonano “voi fate calcio scommesse”. Dalla
panchina del Monza spunta infine l’uomo che ha messo gli occhi addosso al Fred: è il team manager
Foresti, che sfoggia una maglietta ad hoc (vedi foto a destra).
A quanto pare, Foresti ha tutte le intenzioni di portare
a Monza anche mister Suinez. Scelta quanto mai
confermata dalle precarie condizioni di salute di
mister Sonzogni, che prima dell’inizio gara è stato
soccorso dalla Croce Rossa per un calo di pressione:
“Tutto a posto, solo un effetto del cambio di farmaco
per la pressione” ha minimizzato Sonzogni. Ma certe
affermazioni, mirate a riportare serenità in un
ambiente invece dilaniato dalle polemiche, suonano
come i vecchi comunicati del Cremlino sui presunti
raffreddori dei premier. Qualcuno, in sala stampa, ha
ricordato che anche il fu Conte Piero Arvedi, prima di
ingaggiare Cannella, ebbe alcuni scompensi, che si
era affrettato a giustificare con il cambio di pastiglia
per la pressione. Insomma, negli ambienti biancorossi
gira voce che Sonzogni sia alla fine del mandato, e
che Suinez abbia già firmato un quadriennale alla
corte di Foresti. Si attende solo la fine delle finali
interprovinciali del calcio a 5 a Brancon per rendere
ufficiale la notizia.
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