ferie: il vero sordo e` quello che non vuole sentire.

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ferie: il vero sordo e` quello che non vuole sentire.
FERIE: IL VERO SORDO E’ QUELLO CHE NON VUOLE SENTIRE.
Evidentemente il vero sordo è quello che non vuole sentire. Con fastidiosa insistenza ed intollerabile
arroganza, ci risiamo. Mail, telefonate frequenti e spesso con toni assolutamente irritanti, per fare
smaltire le ferie pregresse, correnti e magari anche future.
Giova intanto ricordare che non vi è alcun obbligo di usufruire delle ferie arretrate (ci sono anzi
sentenze della Corte di Cassazione che sanciscono che le ferie arretrate sono un danno subito dal
lavoratore) e soprattutto ricordiamo ad alcuni solerti HR che LE FERIE D’UFFICIO NON
ESISTONO!!!!
Segnatamente, per quanto concerne le ferie arretrate - il principio da cui muove la Cassazione è la
considerazione che il dipendente ha diritto a fruire per intero, in costanza del rapporto di lavoro
e nell'arco di ciascun periodo temporale di maturazione, del monte ferie a lui spettante, con la
conseguenza che, in presenza di ferie residue maturate e non godute dal dipendente, il datore di
lavoro risulta inadempiente a una precisa obbligazione, che è legale e contrattuale.
I “solerti” di cui sopra si cominciassero a prendere un buon avvocato perché la tolleranza che abbiamo
dimostrato fino ad oggi, in caso di reiterazione di comportamenti scorretti, sarà oggetto di denunce ai
competenti organi giudiziari.
E’ utile ricordare che:
Il datore di lavoro ha un potere di natura discrezionale che non è del tutto arbitrario e privo di
vincoli, ma deve tenere conto anche degli interessi del prestatore di lavoro e, quindi, deve
organizzare il periodo di ferie in modo utile per le esigenze dell’impresa, ma non
ingiustificatamente vessatorio nei confronti del lavoratore e dimentico delle legittime esigenze di
questi. Si precisa dunque che è necessario per ciascun lavoratore osservare le seguenti regole :
- due settimane (equivalenti a 10 giorni lavorativi, cosiddetta prima tranche) debbono necessariamente
essere godute entro l’anno di maturazione;
- altre due settimane ( seconda tranche equivalente a 10 giorni) debbono essere fruite entro 18 mesi
dalla data di maturazione.
La legge non stabilisce particolari scadenze per la fruizione dei giorni che eccedono le prime
quattro settimane (terza tranche).
Per lo smaltimento della resta ferie, non c’è alcun accordo con le OO.SS., che preveda l’inserimento
delle stesse (ci ha provato l’Azienda per dare qualche euro di premio straordinario in più’ fallendo
l’obiettivo).
Si ricorda altresì che i giorni di ferie non fruiti oltre i 18 mesi sono assoggettati a contribuzione INPS
a carico peraltro dello stesso lavoratore. Pertanto, le ferie di spettanza 2012 verranno assoggettate
nel mese di Luglio 2014, mentre per le spettanze 2013, il mese di riferimento sarà il mese di luglio
2015.
Il paradosso? La rete “scoppia” e continuiamo ad assistere alla farsa delle pressioni sullo smaltimento
ferie salvo poi revocarle un giorno prima per esigenze di servizio legate all’apertura di questa o
quell’altra Filiale.
Per concludere la Fiba Cisl stigmatizza ancora una volta iniziative aziendali ai limiti della vertenza
giudiziaria e invita i colleghi a segnalare eventuali ulteriori richieste non in linea con la normativa
vigente ai propri dirigenti sindacali.
29/luglio/2013
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali Fiba Cisl Unicredit
Agrigento – Caltanissetta – Catania - Enna – Gela – Messina – Palermo - Siracusa – Trapani UBIS Palermo – UCCMB Palermo