- Museo degli Spaventapasseri
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- Museo degli Spaventapasseri
"L(;lcht6EIf 6".:::,181';5~. 4) Inaugurato ieri lo spazio espositivo che racconta gli oggetti in legno usati dai bambini tra il XIII e XX secolo nelle Alpi l giocattol toria e costume ~~~ VAllNTINA Fllwn MARTER-Igiocattoli? Sono una cosa seria. Inaugurato ieri il Museo del Gioco presso il Mulino Angeli, la casa degli spaventapasseri, a Marter di Roncegno, frutto delle ricerche etnografìche svolte in tutte le valli del Trentino dal fororeporter Flavìo Faganello, che dal 20Il ospìia i migliori lavori realizzati nell'ambito del progetto internazionale di Mai!Art Spaventapasseri, al quale hanno preso parte oltre 280 artisti provenienti da:3l paesi. Lo spazio espositivo dedicato ai giocattoli di altri tempi, pezzi unici del periodo compreso tra il XVIIIe il XX secolo, è stato inserito nel percorso del museo degli spaventapasseri e ben . si sposa con questo contesto familiare e piacevole. Si tratta di un progetto per valorizzare la memoria delle comunità e del territorio presentato dal Circolo Pensionati Primavera di Roncegno e sostenuto dal Comune, come ha spiegato l'assessore alla cultura Giuliana Gilli, su bando di concorso della Fondazione Caritro. La stesura del progetto vincitore e l'allestimento dei due angoli dedicati ai giocattoli sono stati curati da Gabriele Bertacchìnì, direttore della struttura museale. "Questi due piccoli spazi sono ben inseriti nel percorso già esistente e accrescono l'attrattiva che questa struttura, museo certificato family per i numerosi servizi proposti, può esercitare su famiglie e scuole» ha concluso Gilli. Fondamentale per la realizzazione di questo spazio museale, è stato il contributo dell'ar-. tista Rosanna Cavallini, pittrice appassionata dell'arte in tutte le sue forme, che ha messo a disposizione la sua collezione privata per la realizzazione del progetto. "Lo scopo del Museo del Gioco è conoscere il giocattolo nella sua forma e funzione delle origini e creare un momento di riflessione su ciò che è e ciò che è stato». Là mostra è costituita da vetrine tematiche, corredate da schede espositive, dove si trovano magnifici manufatti, realizzati esclusivamente in legno e provenienti dall'area alpina; "questi oggetti venivano realizzati in un triangolo che andava dalla Val Gardena, in particolare Ortisei, alle città di Oberammergau e Berchtesgaden, in Germania ed erano richiesti tanto in Europa quanto nel Nuovo Mondo, ha spiegato CavalIini: "La produzione gardenese era vastissima e riusciva a coprire l'intero mercato». Nello scaffale dei giocattoli femminili si scoprono bambole di ogni tipo: dalle bambole mani- chino, adoperate sia come giocattolo che nel mondo della moda o dell'arte, a quelle che venivano vendute come le più pic-· cole bambole snodabili del mondo, con delle dimensioni da far invidia a Pollicina. Il gioco maschile si concentrava sui cavallucci di legno, di ogni forma e dimensione, da traino e a dondolo, per le famiglie più agiate. Grande spazio riservato anche alle marionette della commedia dell'arte, ai giochi di fattura domestica e a quelli istruttivi basati sul movimento, sulle storie sacre e sugli animali esotici. Nel museo si possono ammira- . Alcune delle re anche alcuni giocattoli ad in-· vetrine che castro _den~min~ti"di prigi<.mia» contengono p.erche realIzz~tI da soldati rusi giocattoli SI. durante la Pnma Guerra ~onal museo di dìale, forse nella speranza di po-ter, un giorno, rivedere i propri ~~rter aperto bambini. L'offerta del museo Ieri alla non si ferma all'osservazione presenza di di oggetti in bacheca, ma il perautorità locali corso è integrato da laboratori e provinciali per bambini che prevedono la Il Museo del costruzio~e di giocattoli i!1.le,- giocattolo è gnoper stu?.?lare la creatìvìtà ricco di reperti elam~nuahta,erend.erequest~ di tutto l'arco espenenza un occasione per n. scoprire i piccoli piaceri dell'ar- . a(fIPmop. ) tigianato. oto ruet