Informazioni di base

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Informazioni di base
Armonizzazione delle conoscenze sugli effetti collaterali biomedici del doping
UNO SGUARDO PIÙ APPROFONDITO AL DOPING IN GENERALE
LIVELLO MEDIO
FOGLIO 2:
L'Agenzia Mondiale Antidoping (AMA-WADA, World Anti-Doping Agency) descrive il
Codice mondiale antidoping nel modo seguente: “Uno dei risultati più importanti
finora ottenuti nella lotta contro il doping nello sport è stata la stesura, l'approvazione
e l'implementazione di una serie uniforme di norme antidoping: il Codice mondiale
antidoping (d'ora in poi definito semplicemente come "Codice"). Il Codice mondiale
antidoping è il documento di base che costituisce la struttura portante di un insieme
omogeneo di politiche, norme e regolamenti antidoping, validi sia per le
organizzazioni sportive che per le istituzioni pubbliche. Il Codice è strettamente
connesso con i quattro Standard internazionali, che hanno lo scopo di armonizzare
l'attività delle organizzazioni antidoping nelle diverse aree: controlli, laboratori,
esenzioni per uso terapeutico (TUE) e Lista di sostanze e metodi proibiti. …”.
La descrizione e il documento completi possono essere scaricati all'indirizzo
http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
Nella figura: Struttura globale della lotta contro il doping svolta dall'Agenzia Mondiale
Antidoping in base al Codice mondiale antidoping.
•
AMA-WADA e Codice mondiale antidoping (“Il Codice”)
Î Attività internazionale di regolamentazione, monitoraggio e sorveglianza contro
il doping sportivo svolta da un'istituzione indipendente attraverso la sua struttura
portante (“Il Codice”).
•
CIO (Comitato Olimpico Internazionale), IPC (Comitato Paralimpico
Internazionale), IF (Federazioni sportive internazionali)
Î Responsabili delle procedure di controllo e delle sanzioni.
•
Governi
Î Sostegno finanziario, politico, organizzativo e altro ancora.
•
NOC (Comitati olimpici nazionali), NPC (Comitati paralimpici nazionali), NF
(Federazioni sportive internazionali)
Î Devono collaborare all'attuazione del Codice.
•
NADO (Organizzazione Nazionale Antidoping), RADO (Organizzazione
Regionale Antidoping)
Î Responsabile dei controlli sugli atleti nazionali (sia in gara che fuori gara),
della giurisdizione sulle violazioni di norme contro il doping e dell'educazione
antidoping.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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•
Atleti e relativo entourage
Î Devono accettare le norme del Codice.
•
LAB (Laboratori)
Î Analizzano i campioni dei controlli antidoping.
•
CAS (Corte per l'arbitrato dello sport)
Î Presiede alla composizione delle dispute in ambito sportivo.
FOGLIO 3:
Il Codice mondiale antidoping prevede i seguenti casi di violazione delle norme
contro il doping:
2.1
Presenza di una sostanza proibita o di suoi metaboliti o marker nel
campione organico di un atleta.
2.2
Uso effettivo o tentato di sostanze o metodi proibiti.
2.3
Rifiuto di sottoporsi al prelievo dei campioni o assenza ingiustificata
durante il prelievo, dopo averne ricevuto comunicazione come previsto dalle
vigenti norme antidoping, o qualsiasi atto o tentativo di elusione del prelievo.
2.4
Violazione dei requisiti relativi alla disponibilità degli atleti per i Test fuori
gara, compresa la mancata comunicazione delle adeguate informazioni di
reperibilità e la mancata presentazione per i test stabiliti in base alle norme
vigenti.
2.5
Alterazione effettiva o tentata di qualsiasi parte del controllo antidoping.
2.6
Possesso di sostanze e metodi proibiti.
2.7
Traffico di qualsiasi sostanza o metodo proibito.
2.8
Somministrazione effettiva o tentata di sostanze o metodi proibiti a
qualsiasi
atleta,
nonché
assistenza,
incoraggiamento,
appoggio,
favoreggiamento, copertura o qualsiasi altro tipo di complicità che preveda la
violazione effettiva o tentata delle norme antidoping.
La versione originale e completa del Codice mondiale antidoping 2003 è disponibile
all'indirizzo: http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
FOGLIO 4:
La "Lista delle sostanze proibite" dell'Agenzia Mondiale Antidoping è strutturata nel
modo seguente:
Sostanze proibite in ogni caso (sia in gara che fuori gara).
S1.
Agenti anabolizzanti
S2.
Ormoni e sostanze correlate
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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S3.
Beta-2 agonisti
S4.
Antagonisti e modulatori degli ormoni
S5.
Diuretici o altri agenti mascheranti
Metodi proibiti in ogni caso (sia in gara che fuori gara).
M1.
Potenziamento del trasporto di ossigeno
M2.
Manipolazione chimica e fisica
M3.
Doping genetico
Sostanze e metodi proibiti durante le gare
S6.
Stimolanti
S7.
Narcotici
S8.
Cannabinoidi
S9.
Glucocorticosteroidi
Sostanze proibite in determinati sport
P1.
Alcol (proibito, ad es., nel tiro con l'arco e negli sport motoristici)
P2. Beta-bloccanti (proibiti, ad es., nel bob, lo sci, lo snowboard [salto,
halfpipe] e la lotta).
freestyle,
La Lista viene aggiornata e pubblicata annualmente. La versione attuale della Lista
delle sostanze proibite può essere scaricata all'indirizzo www.wadaama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=370.
FOGLIO 5:
L'osservanza delle norme antidoping è garantita da procedure di controllo che
coinvolgono tutti gli atleti in speciali gruppi di esame. Le federazioni sportive
internazionali dovranno formare un gruppo di esame per gli atleti di livello
internazionale, mentre le organizzazioni antidoping nazionali dovranno creare un
gruppo di esame registrato per gli atleti di livello nazionale. Questa procedura di
controllo è chiamata anche “test mirato”, a significare che gli atleti non vengono scelti
in modo casuale. Vi sono, inoltre, dei test da effettuare nel contesto delle le gare
(per le sostanze e i metodi proibiti durante le competizioni) e dei test da effettuare
fuori gara (per le sostanze e i metodi proibiti fuori delle competizioni).
Le procedure di controllo possono essere di due tipi: i test con preavviso e i test
senza preavviso, che in genere andrebbero preferiti ai precedenti. Se viene inviato
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un preavviso, il test dovrà essere effettuato non oltre le sei ore dalla comunicazione.
Invece, nel caso di un test senza preavviso, dovrà passare meno di un'ora dopo il
primo contatto con l'atleta. Durante quest'ora, l'atleta da esaminare dovrà essere
sottoposto a sorveglianza costante.
La versione originale e completa del Codice mondiale antidoping 2003 e delle
procedure di controllo in esso contenute è disponibile all'indirizzo:
http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
FOGLIO 6:
I campioni utilizzati per i controlli antidoping sono di due tipi: urine e sangue. La
maggior parte dei campioni finora utilizzati sono di urine. Tuttavia, sta crescendo
sempre più il numero di campioni di sangue (due campioni, A e B, di tre millilitri di
sangue ciascuno) che vengono prelevati per verificare l'assenza di sostanze o
metodi proibiti.
Oggi la maggior parte dei campioni di sangue vengono utilizzati per il controllo dello
stato di salute dell'atleta (ad es. aumento dell'ematocrito nello sci di fondo Ö maggior
rischio di ipertensione ed eventi tromboembolici).
FOGLIO 7:
In base alle linee guida dell'AMA-WADA, la definizione di esenzione per uso
terapeutico è la seguente: l'esenzione per uso terapeutico (TUE, Therapeutic Use
Exemption) è l'autorizzazione ad assumere una sostanza proibita in condizioni
limitate e ben definite. La concessione di una TUE deve essere effettuata in
conformità con i relativi Standard internazionali. La TUE è necessaria per l'uso di
qualsiasi sostanza presente nella Lista delle sostanze proibite. A seconda della
sostanza e della modalità di somministrazione…, è possibile concedere una TUE
standard o abbreviata (ATUE). Tutti gli atleti che necessitano di una terapia medica
comprendente una sostanza o un metodo proibito e che sono soggetti a controllo
devono ottenere una TUE dalla propria Organizzazione antidoping (ADO). Per poter
ottenere l'approvazione per una TUE, gli atleti devono essere affetti da un disturbo
patologico ben documentato e avvalorato da precisi e attendibili dati medici.
I quattro criteri da soddisfare per la concessione di una TUE sono riportati nello
Standard internazionale per la TUE:
1.
L'atleta subirebbe un significativo peggioramento delle condizioni di salute
se la sostanza o il metodo proibito dovessero essere sospesi durante il loro
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utilizzo per il trattamento di una patologia acuta o cronica (Articolo 4.2 dello
Standard internazionale per la TUE).
2.
L'uso terapeutico della sostanza o del metodo proibito non produrrebbero un
ulteriore miglioramento delle prestazioni rispetto a quello che sarebbe
prevedibile con il ripristino del normale stato di salute dopo il trattamento di una
reale condizione patologica. L'uso di qualsiasi sostanza o metodo proibito per
aumentare i livelli “bassi o normali” di un ormone endogeno non è considerato
un intervento terapeutico accettabile (Articolo 4.3 dello Standard internazionale
per la TUE). Per "miglioramento delle prestazioni" si dovrà intendere il ritorno
dell'atleta al livello di prestazioni posseduto prima della condizione patologica
sottoposta a trattamento. Ciò significa che potrà verificarsi un certo incremento
di prestazioni individuali, dovuto all'efficacia del trattamento, ma che tale
incremento non potrà superare il livello di prestazioni che caratterizzava l'atleta
prima che insorgesse il suo disturbo.
3.
Non vi sono alternative terapeutiche accettabili all'uso della sostanza o del
metodo proibito (Articolo 4.4 dello Standard internazionale per la TUE). Il
concetto di alternativa terapeutica accettabile dovrà basarsi sui due punti
seguenti:
- Verranno considerati alternative accettabili esclusivamente i farmaci validi e
approvati.
- La definizione di farmaco valido e approvato può variare a seconda dei paesi.
È perciò necessario tener conto di tali variazioni: ad es., un farmaco può essere
registrato in un determinato paese e non esserlo in un altro oppure essere
ancora in via di sperimentazione, ecc.
4.
La necessità dell'uso di una sostanza o metodo proibito non può essere una
conseguenza, totale o parziale, di un precedente uso non terapeutico di
qualsiasi sostanza inclusa nella Lista delle sostanze proibite (Articolo 4.5 dello
Standard internazionale per la TUE). La concessione di una TUE può avvenire
solo se vengono soddisfatti tutti e quattro i suddetti criteri.
È possibile scaricare informazioni complete sulle esenzioni per uso terapeutico
(TUE) all'indirizzo: www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=373.
FOGLIO 8:
Gli atleti di livello nazionale e internazionale fanno parte di un gruppo di esame
registrato (secondo il Codice AMA-WADA). Da questo gruppo gli atleti vengono scelti
per effettuare i test fuori gara. Per poter essere disponibili a svolgere i test fuori gara
a sorpresa, gli atleti devono comunicare la propria reperibilità alle rispettive
federazioni sportive nazionali o internazionali.
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La reperibilità di un atleta consiste nel dovere, da parte dello stesso, di fornire
informazioni sul proprio domicilio corrente, in modo da garantire un corretto
svolgimento dei test fuori gara. In caso contrario, l'atleta rischia una violazione delle
norme antidoping.
FOGLIO 9:
La maggior parte delle sostanze dopanti sono farmaci utilizzati anche per scopi
medici, specialmente per il trattamento di malattie gravi. Sotto questo aspetto, tali
farmaci ottengono da una parte l'effetto previsto sulla malattia, ma d'altra parte
esercitano anche degli effetti collaterali indesiderati. Questi effetti collaterali
biomedici sono controllati e testati in diversi studi specifici, e si sono rivelati
accettabili rispetto ai problemi provocati dalla malattia originaria.
Il problema dell'uso di alcuni farmaci per potenziare le prestazioni sta nel fatto che gli
atleti sani assumono tali farmaci senza una necessità effettiva. Inoltre, la maggior
parte delle sostanze abusate vengono assunte nelle cosiddette "dosi
sovraterapeutiche" o in diverse combinazioni ("stacking") senza ricorrere ad alcuna
consulenza medica, esponendo così gli atleti a effetti collaterali biomedici spesso
totalmente imprevedibili.
Nella figura: Rapporto tra farmaci utilizzati per scopi medici e farmaci abusati nello
sport. I farmaci utilizzati per motivi medici evidenziano effetti benefici entro livelli di
dose terapeutici, mentre i farmaci assunti per il potenziamento delle prestazioni
possono presentare effetti pericolosi a causa del loro uso in dosi
sovraterapeutiche. Di conseguenza, gli effetti collaterali possono essere a breve
termine, reversibili, irreversibili o provocare danni ritardati.
FOGLIO 10:
Gli steroidi anabolizzanti o steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) sono ormoni.
Come la maggior parte degli ormoni, queste sostanze percorrono il sangue per
regolare determinate funzioni dell'organismo. Ad esempio, gli SAA potenziano il
metabolismo delle proteine, determinando un aumento della massa muscolare.
Anabolizzante significa “che fa crescere”
Andro + geno significa “maschio” + “produrre”
Gli steroidi sono un tipo di molecole lipidiche
Ad esempio, il testosterone è uno steroide anabolizzante e allo stesso tempo un
ormone sessuale maschile, che viene prodotto a livello endogeno nei testicoli, nelle
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ovaie, nella corteccia surrenale e nel fegato. Gli scopi medici della somministrazione
di steroidi anabolizzanti consistono nel trattamento della distrofia muscolare.
Nella figura: Gli ormoni vengono prodotti da determinate cellule nei relativi organi e
successivamente vengono riversati nel sangue (sistema vascolare). Nel sistema
vascolare, gli ormoni possono essere trasportati in qualsiasi punto dell'organismo. Le
cellule bersaglio hanno dei recettori specifici mediante i quali riconoscono gli ormoni
steroidi e iniziano a produrre le proteine.
FOGLIO 11:
Gli steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) vengono utilizzati per scopi medici, per la
terapia dei seguenti disturbi:
• Mancanza di androgeni Î ipogonadismo, cioè riduzione della capacità dei
testicoli o delle ovaie di produrre androgeni Î uso degli SAA come terapia
sostitutiva
• Gigantismo maschile Î altezza enorme
• Endometriosi Î proliferazione della mucosa dell'utero (espansione della mucosa
oltre o al di fuori dell'utero)
• Anemia Î mancanza di globuli rossi Î uso degli SAA per stimolare la produzione
di globuli rossi (eritropoiesi)
FOGLIO 12:
Gli effetti che alcuni sportivi ricercano attraverso l'abuso di SAA derivano dalla parte
anabolizzante della sostanza (crescita delle cellule). In alcuni casi, gli atleti
desiderano ingrandire i muscoli abusando degli steroidi, che potenziano la sintesi
delle proteine, aumentando la crescita del tessuto muscolare. In seguito
all'incremento della sintesi proteica, l'abuso di steroidi dovrebbe anche favorire una
rigenerazione più rapida delle cellule. Gli SAA possono esercitare tali effetti sulla
muscolatura, specialmente quando l'allenamento viene effettuato sotto l'influsso di
questi agenti.
Tuttavia, per ottenere questi effetti, gli atleti devono svolgere attività fisica dopo aver
assunto i farmaci, in quanto la semplice somministrazione degli steroidi
anabolizzanti non basta a determinare la crescita muscolare. Inoltre, i muscoli
non sono fisiologicamente pronti per una crescita così ampia e accelerata. Di
conseguenza, i muscoli possono subire dei danni a causa dell'abuso di steroidi
anabolizzanti durante l'allenamento.
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Nella figura: Gli SAA possono essere assunti sotto forma di compresse, oppure
mediante iniezione intramuscolare. In quest'ultimo caso si accompagnano a ulteriori
rischi indiretti per la salute, come le infezioni (ad es. AIDS o epatite).
FOGLIO 13:
La slide illustra un caso di rottura di più tendini in un atleta (calciatore) che abusava
di anabolizzanti.
Abstract originale di Isenberg et al. (2008): Unfallchirurg, 46-49:
Rotture successive del tendine rotuleo e del tendine di Achille. Steroidi
anabolizzanti nello sport agonistico
I derivati del testosterone o del 19-nor-testosterone vengono utilizzati come
anabolizzanti allo scopo di migliorare le prestazioni, sebbene sia noto che gli effetti
degli anabolizzanti sono ancora controversi. L'uso di steroidi anabolizzanti continua
tuttora tra gli atleti dello sport agonistico, nonostante il continuo aumento dei controlli
e il numero sempre crescente di incidenti drammatici correlati a questi farmaci.
Mentre le disfunzioni metaboliche dovute all'uso di anabolizzanti sono ben
documentate, la rottura dei tendini principali viene segnalata di rado. Nel corso di
18 mesi, un calciatore professionista di 29 anni ha dovuto ricorrere a più interventi
chirurgici, sia per la rottura ripetuta del tendine rotuleo che di entrambi i tendini di
Achille. Rispondendo a una serie di domande mirate, il calciatore ha ammesso di
aver assunto regolarmente diversi steroidi anabolizzanti per 3 anni, con l'intenzione
di migliorare la propria potenza fisica. L'assunzione degli steroidi da parte di questo
atleta, anche ad alti dosaggi, era ripresa appena dopo ogni operazione. Ciò era
avvenuto non solo nei successivi allenamenti, ma anche fin dai primi periodi di
convalescenza. Un intervento minimamente invasivo e delle tecniche di sutura a
cielo aperto hanno consentito l'unione rapida e completa dei tendini di Achille.
L'allenamento e l'uso di anabolizzanti sono però ripresi anche poco dopo la sutura
del tendine rotuleo tramite tunnel ossei, culminando in una nuova rottura confermata
istologicamente dopo 8 settimane. Dopo una ricostruzione del legamento mediante il
trapianto di un tendine semitendinoso e una successiva infezione, il tendine e il
nuovo apparato di trazione sono andati perduti. I ripetuti avvertimenti a non fare uso
di anabolizzanti per non compromettere la guarigione dei tendini erano rimasti
inascoltati dall'atleta. Se si considera il gran numero di casi non registrati che si
verificano negli sport agonistici e atletici, è possibile supporre che l'uso di steroidi
anabolizzanti abbia anche una rilevanza quantitativa nel trattamento chirurgico delle
rotture tendinee.
Figura superiore: La rotula (frecce gialle) e la perdita della connessione con la tibia
(rottura del tendine rotuleo).
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Figura inferiore: Il luogo della rottura in una figura anatomica (la freccia rossa indica il
tendine rotuleo).
FOGLIO 14:
L'abuso di SAA determina un aumento della motivazione ad allenarsi e, di
conseguenza, un maggior rischio di sovrallenamento, con tutti gli effetti dannosi che
ciò provoca sull'apparato motorio.
Esiste purtroppo un pregiudizio diffuso, in base al quale l'abuso di SAA in grandi
quantità produrrebbe considerevoli effetti positivi, mentre gli effetti collaterali organici
vengono spesso considerati facilmente controllabili o vengono addirittura negati. Al
contrario, gli effetti collaterali che si manifestano nelle fasi iniziali e che potrebbero
apparire innocui sono in realtà precursori degli effetti molto più dannosi sugli organi
interni.
I rischi che gli steroidi androgeni anabolizzanti determinano per la salute si basano
sulla parte androgena di questi ormoni. I maschi che abusano di tali sostanze
possono presentare un ingrossamento delle mammelle, la cosiddetta ginecomastia,
che indica una tendenza all'acquisizione di caratteristiche femminili. Al contrario,
le femmine che abusano di SAA evidenziano una tendenza all'acquisizione di
caratteristiche maschili.
Ecco il quadro completo dei principali effetti collaterali degli SAA:
•
L'acne da steroidi è meno pericolosa, ma rappresenta comunque un effetto
collaterale esteticamente molto spiacevole (Figura a)
•
Infiammazioni del fegato, degenerazione del tessuto epatico per alterazione dei
grassi e formazione di cisti epatiche sono esempi dei danni diretti che possono
verificarsi a carico del fegato (Figura b)
•
Dimensioni ridotte dei testicoli (Figura c)
•
Ginecomastia (Ingrossamento delle mammelle nei maschi; Figura d)
•
Degenerazione del sistema scheletrico
•
I disturbi cardiovascolari si manifestano nel cuore attraverso un insufficiente
apporto di ossigeno, dovuto a una crescita eccessiva del muscolo cardiaco senza
un corrispondente adattamento dei vasi sanguigni. Altri disturbi si verificano nel
sistema circolatorio con una riduzione dei lipidi ad alta densità (HDL), che
proteggono le pareti dei vasi sanguigni, e un aumento dei lipidi a bassa densità
(LDL), che danneggiano le pareti dei vasi.
•
Abbassamento nella tonalità della voce (donne)
•
Crescita della barba (donne) / calvizie (uomini)
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 15:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 16:
Gli ormoni e le sostanze correlate sono molecole messaggero endogene o
esogene che vengono rilasciate da ghiandole endocrine o assunte come farmaci.
Queste molecole attraversano la corrente sanguigna per regolare determinate
funzioni dell'organismo. Ecco di seguito alcuni di questi ormoni:
• L'eritropoietina è una sostanza ormonale che viene formata specialmente nei reni
e stimola la produzione di globuli rossi (come verrà illustrato più dettagliatamente
nelle slide successive).
• L'ormone della crescita umana è un ormone che viene prodotto naturalmente
nell'organismo dell'uomo per favorirne il processo di crescita oppure una sua
versione ricombinante utilizzata allo stesso scopo.
• Il
fattore di crescita insulino-simile è un peptide strutturalmente simile
all'insulina, che viene secreto durante lo sviluppo fetale o durante l'infanzia e che
media l'attività dell'ormone della crescita.
• Il fattore di crescita Mechano è una sottocategoria del fattore di crescita insulino-
simile.
• La gonadotropina corionica umana è un ormone glicoproteico che si trova
nell'urina e nel siero ematico delle donne in gravidanza. Generalmente viene
ricercato nei test come indicatore di gravidanza e viene utilizzato in campo medico
per favorire l'ovulazione e per curare l'ipogonadismo e il criptorchidismo maschile.
Viene inoltre prodotto in alcuni tumori (come quello dei testicoli).
• L'insulina è un ormone proteico che viene sintetizzato nel pancreas ed è
essenziale per il metabolismo di carboidrati, lipidi, e proteine. Regola i livelli degli
zuccheri nel sangue, facilitando l'assorbimento del glucosio nei tessuti,
favorendone la conversione in glicogeno, acidi grassi e trigliceridi e riducendo il
rilascio di glucosio dal fegato. Quando questo ormone viene prodotto in quantità
insufficienti, provoca il diabete mellito.
• La corticotropina è un preparato dell'ACTH (ormone adrenocorticotropico), un
ormone proteico del lobo anteriore dell'ipofisi. Stimola la corteccia surrenale e viene
utilizzato specialmente nel trattamento dell'artrite reumatoide e della febbre
reumatica.
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FOGLIO 17:
L'abbreviazione EPO indica l'ormone eritropoietina, un fattore di crescita che viene
prodotto specialmente nei reni e che stimola la sintesi dei globuli rossi. I globuli
rossi o eritrociti trasportano l'ossigeno ai tessuti.
Il ciclo di formazione dei globuli rossi è controllato dal contenuto di ossigeno nel
sangue, che viene “misurato” continuamente da determinati recettori come variabile
di controllo. Se il contenuto di ossigeno diminuisce e l'organismo raggiunge uno stato
di ipossia, viene attivata la produzione di EPO, grazie alla quale vengono prodotti
nuovi globuli rossi nel midollo osseo rosso. L'organo che svolge un ruolo importante
in questo ciclo è il rene, in quanto l'eritropoietina si forma molto probabilmente nei
suoi tessuti.
È possibile intervenire in questo ciclo di controllo introducendo l'EPO esternamente,
in modo da aumentare il numero di globuli rossi anche senza svolgere un
allenamento.
L'eritropoietina viene utilizzata per il trattamento medico dell'anemia.
Nella figura: L'eritropoietina è prodotta dalle cellule renali e viene riversata nel
sangue (sistema vascolare), dopodiché stimola la produzione di globuli rossi nel
midollo osseo.
FOGLIO 18:
L'eritropoietina agisce sul midollo osseo, stimolando la produzione di globuli rossi (o
eritrociti), che sono responsabili del trasporto dell'ossigeno. L'ossigeno è essenziale
per le funzioni fisiologiche del corpo umano. Oltre al cervello, sono i muscoli ad aver
bisogno della massima quantità di ossigeno, per garantire le prestazioni di
resistenza. Di conseguenza, sia i ciclisti che i corridori e gli sciatori di fondo sono
tentati di abusare dell'EPO per aumentare l'ossigenazione dei propri tessuti.
Un'alternativa consentita e molto più sicura per aumentare la resistenza, e più
precisamente la capacità di legame dell'ossigeno, consiste nell'effettuare
allenamenti ad alta quota. Infatti, la particolare conformazione dell'atmosfera nelle
zone montuose, caratterizzata da una minore disponibilità di ossigeno, favorisce la
stimolazione di una sintesi naturale (e quindi perfettamente legittima) dei globuli
rossi.
Nella figura: Lo sciatore di fondo finlandese Eero Mäntyranta presenta una
mutazione nel gene dei recettori dell'eritropoietina. Ciò gli consente una maggiore
capacità di trasporto dell'ossigeno nel sangue, fornendogli un vantaggio agonistico
legittimo che lo ha portato a vincere diverse medaglie d'oro olimpiche.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 19:
L'eritropoietina viene utilizzata per il trattamento medico dell'anemia (condizione in
cui il sangue presenta una carenza di globuli rossi, emoglobina o volume totale), che
può essere associata a nefropatia cronica, terapie antitumorali, AIDS o diverse
malattie gravi.
Nello schema grafico: Un tessuto sviluppa ipossia, cioè mancanza dell'ossigeno
disponibile e necessario. Di conseguenza, il corpo umano induce la produzione di
eritropoietina che, a sua volta, diversi giorni dopo, determina un aumento della
sintesi di eritrociti.
FOGLIO 20:
L'eritropoietina (EPO), sia nella forma naturale presente nell'organismo (hEPO =
eritropoietina umana) che in quella prodotta mediante ingegneria genetica (rhEPO =
eritropoietina umana ricombinante), non ha effetti collaterali legati alla sua struttura.
Tutti i danni che questo ormone può provocare alla salute riguardano il suo effetto di
produzione dei globuli rossi, che provoca una maggiore viscosità del sangue. Di
conseguenza, un abuso di EPO aumenta il rischio di ipertensione o di eventi
tromboembolici nei polmoni, nel cervello e nel cuore, che possono culminare, ad
es., in un infarto o ictus.
L’abuso di EPO può rappresentare un pericolo mortale!
Nella figura: Sul lato sinistro della figura è possibile vedere il ventricolo destro di un
cuore ingrossato patologicamente, mentre sul lato destro è visibile il ventricolo
sinistro, dove l'infarto è delimitato dalla linea blu.
FOGLIO 21:
Sommario e parole chiave da ricordare.
SLIDE 22:
I recettori beta sono un gruppo di recettori presenti sulla superficie cellulare di alcuni
organi e tessuti innervati dal sistema nervoso simpatico. Tali recettori mediano
alcune risposte fisiologiche come la vasodilatazione, il rilassamento dei bronchi e
l'aumento della frequenza cardiaca, quando ad essi si legano determinati agenti
adrenergici.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
- 12 -
I bloccanti dei recettori beta sono un gruppo di farmaci che bloccano l'attività dei
recettori beta, in modo da ridurre la frequenza e la forza di contrazione cardiaca e,
di conseguenza, abbassare la pressione arteriosa. Per questo motivo, tali farmaci
vengono spesso somministrati per i disturbi cardiaci.
Il recettore è solitamente una proteina della membrana cellulare, alla quale possono
legarsi delle molecole per attivare una determinata risposta.
Nella figura: I bloccanti dei recettori beta vengono assunti per via orale, riassorbiti nel
sangue dal tratto gastrointestinale e quindi passati dal fegato al cuore, dove bloccano
i recettori beta.
FOGLIO 23:
I beta-bloccanti non hanno un effetto diretto di potenziamento delle prestazioni. Sono
vietati in diversi sport che richiedono un basso livello di eccitazione, come il tiro con
l'arco o gli sport motoristici. Infatti, in seguito all'azione di questi farmaci, si osserva
un'attenuazione del battito cardiaco e della circolazione. Inoltre, i beta-bloccanti
impediscono l’eccitazione, l’ansia da prestazione e il tremore delle mani,
favorendo una maggiore tranquillità.
Nella figura: Un organismo normale risponde allo stress elevato attivando il
meccanismo di risposta "fight-or-flight" (= "combatti o fuggi"), cioè pompando
adrenalina, aumentando il battito cardiaco e provocando un'improvvisa esplosione di
energia e potenza.
• Durante una situazione di stress, il sistema nervoso simpatico stimola la produzione
di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali.
• L'adrenalina attraversa i vasi sanguigni per arrivare fino al cuore, dove attiva i
propri recettori specifici.
• Di conseguenza, la frequenza cardiaca aumenta, producendo la reazione "fight-or-
flight".
• Dopo l'assunzione orale di beta-bloccanti, questi ultimi entrano nella corrente
sanguigna attraverso l'apparato digerente e impediscono all'adrenalina di collegarsi
ai recettori presenti sulle cellule cardiache.
• In questo modo il battito cardiaco rimane normale e la reazione "fight-or-flight" non
si verifica.
FOGLIO 24:
Gli effetti collaterali biomedici dei beta-bloccanti sono:
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
- 13 -
• Bradicardia, cioè riduzione del battito cardiaco.
• Durante
la riduzione della frequenza cardiaca,
abbassamento della pressione arteriosa.
si
verifica
un
inatteso
• L'acoasma (allucinazioni uditive) è una serie di false percezioni dovute a eventi
che in realtà non hanno alcuna causa esterna, ma che in genere derivano da
disturbi del sistema nervoso provocati o aggravati da questi farmaci.
• Si osservano anche disturbi del sonno.
• Lo
spasmo bronchiale è la contrazione di diversi muscoli dell'apparato
respiratorio, che provoca un peggioramento dell'espirazione.
• La depressione è un disturbo psicotico caratterizzato specialmente da tristezza,
inattività, difficoltà di riflessione e concentrazione, significativo aumento o riduzione
dell'appetito e del sonno, sensazione di abbattimento e disperazione, che talvolta
possono portare al suicidio.
• Affaticamento, che in condizioni normali deriva da stanchezza e spossatezza per
un lavoro pesante o per un intenso esercizio fisico.
FOGLIO 25:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 26:
I Beta-2 agonisti (chiamati anche beta-simpatomimetici) simulano l'azione del
sistema nervoso simpatico sui recettori beta. Ad esempio, i beta-2
simpatomimetici influiscono sui beta-2-recettori che si trovano nei polmoni.
L'applicazione medica dei beta-2 agonisti è il trattamento dell'asma.
Gli atleti devono prestare attenzione alla possibilità di ottenere una TUE (esenzione
per use terapeutico) per questi farmaci in caso di asma.
Nella figura: Modalità d'azione dei beta-2 agonisti sui muscoli bronchiali. Un muscolo
bronchiale contratto per un attacco asmatico può essere rilassato per effetto dei
beta-2 agonisti.
FOGLIO 27:
Gli atleti che abusano dei beta-2 agonisti sono convinti che siano in grado di
aumentare le prestazioni di resistenza potenziando le funzioni dei polmoni
oppure che accrescano la forza muscolare incrementando la sintesi proteica.
Tuttavia, non vi sono finora prove scientifiche ben precise di questi effetti.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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Uno dei più famosi casi di utilizzo di beta-2 agonisti nello sport riguarda la sprinter
tedesca Katrin Krabbe e il suo abuso del clenbuterolo. Inizialmente, il clenbuterolo è
stato utilizzato illegalmente in zootecnia, come potenziatore di crescita, per
aumentare la massa dei muscoli lunghi e ridurre il grasso negli animali allevati.
Successivamente è stato introdotto nello sport per scopi di doping.
FOGLIO 28:
Gli effetti collaterali noti dei beta-2 agonisti sono:
• Aumento del battito cardiaco e della pressione arteriosa
• Tremore fine delle mani, irrequietezza e cefalea
• Arrossamento e palpitazioni
• Disturbi del comportamento nei bambini
• Crampi muscolari e reazioni allergiche
• Irritazione della gola e delle vie respiratorie superiori
FOGLIO 29:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 30:
Il doping ematico appartiene ai metodi di manipolazione illegali ed è una forma
diretta di potenziamento del trasporto di ossigeno. Aumenta infatti la quantità di
globuli rossi con un effetto immediato. Al contrario, l'effetto dell'EPO è solo quello di
indurre un incremento della sintesi di globuli rossi.
Esistono due diversi metodi con i quali gli atleti possono manipolare il trasporto
dell'ossigeno:
•
Prelievo del proprio sangue e ritrasfusione successiva
•
Prelievo di sangue da un donatore e trasfusione al momento opportuno
Gli effetti fisiologici sono gli stessi dell'abuso di EPO:
Aumento dei globuli rossi;
Aumento della capacità di trasporto dell'ossigeno.
In campo medico le riserve di sangue vengono invece utilizzate per sopperire a
enormi perdite di sangue.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 31:
Maggiore è il numero di globuli rossi, più alta sarà la quantità di ossigeno trasportato,
e migliori saranno perciò le prestazioni di resistenza. Gli effetti sono gli stessi
dell'abuso di EPO, ma con un'azione immediata.
Nel grafico: Lo studio illustrato in questo grafico analizza l'effetto decisivo di una
trasfusione di sangue sulle prestazioni fisiche, in relazione al tempo impiegato per
effettuare una corsa di 10 km dopo una reinfusione o una somministrazione di
placebo.
Gruppo 1: Non viene osservato alcun effetto dopo l'infusione di una soluzione
placebo, mentre si verifica un effetto significativo dopo una reinfusione di sangue Ö il
tempo impiegato per la corsa diminuisce.
Gruppo 2: Il tempo necessario per effettuare la corsa di 10 km diminuisce
immediatamente dopo la reinfusione di sangue. Questo miglioramento del tempo è
stato mantenuto per 13 giorni dopo la reinfusione dei globuli rossi ed era perciò
ancora presente al momento dell'infusione del placebo.
Abstract originale di Brien & Simon (1987): JAMA 257 (20), 2761-2765:
Effetti dell'infusione di globuli rossi sul tempo di una corsa di 10 km
Scopo del presente studio era analizzare l'effetto di un'infusione di 400 ml di globuli
rossi (RBC) sul tempo necessario ad effettuare una corsa su pista di 10 km, nonché
sulla frequenza cardiaca submassimale, l'ematocrito, il 2,3-difosfoglicerato e la
pressione parziale dell'ossigeno con una saturazione dell'emoglobina al 50%. Sei
corridori di fondo maschi, ben allenati, hanno donato due volte un'unità di RBC, che è
stata quindi congelata per una reinfusione successiva. Undici settimane dopo la
seconda donazione, gli atleti hanno effettuato una serie di tre corse agonistiche di 10
km su una pista standard di 400 m: prima dell'infusione, dopo somministrazione di
100 ml di soluzione salina e dopo infusione di 400 ml di RBC autologhi
deglicerolizzati e precedentemente congelati. Tutti i soggetti hanno svolto tutte le
prove di questo disegno crossover sperimentale, a doppio cieco e con placebo. Il
tempo della corsa è stato registrato per ciascuna frazione di 400 m, e il sangue è
stato prelevato prima di ogni prova. I dati sono stati analizzati mediante un'analisi
della varianza. I risultati successivi all'infusione di RBC hanno evidenziato una
concentrazione di ematocrito significativamente più alta, una corsa di 10 km
significativamente più veloce, una riduzione non significativa della frequenza
cardiaca submassimale (10 battiti al minuto) e nessuna variazione significativa del
2,3-difosfoglicerato e della pressione parziale dell'ossigeno con saturazione
dell'emoglobina al 50%. L'eritrocitemia indotta dall'infusione di 400 ml di RBC
autologhi conservati ha aumentato efficacemente la capacità di prestazioni in una
corsa di 10 km, probabilmente dovuta a un incremento del trasporto di ossigeno nei
muscoli attivi.
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FOGLIO 32:
Gli effetti collaterali biomedici del doping ematico sono simili a quelli dell'abuso di
EPO.
Il doping ematico produce un aumento dello stress sul sistema cardiovascolare,
innalzando la pressione arteriosa e accrescendo il rischio di trombosi.
Le trasfusioni di sangue comportano il rischio di incidenti trasfusionali dovuti ad
allergie o incompatibilità, nonché di infezioni gravi come epatite o AIDS.
FOGLIO 33:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 34:
Gli espansori del volume plasmatico appartengono al gruppo dei diuretici e di altri
agenti mascheranti presenti nella Lista delle sostanze proibite. Gli espansori
plasmatici aumentano la parte liquida del plasma, provocando una riduzione
dell'ematocrito, e vengono utilizzati in situazioni di emergenza medica, in caso di
enormi perdite di sangue o ustioni estese.
Definizione di ematocrito: Porzione del volume ematico occupata dalle cellule del
sangue, generalmente espressa come percentuale del volume totale.
Nella figura: Il sangue umano può essere suddiviso in plasma (giallo) e cellule
ematiche (rosso). La parte gialla è formata da acqua e componenti dissolti, quali
proteine (albumina, fibrinogeno e globuline), elettroliti (sodio e cloro), zuccheri
(glucosio), lipidi (colesterolo e trigliceridi), prodotti metabolici di scarto (urea),
aminoacidi, ormoni e vitamine. La parte rossa è composta dalle strutture cellulari del
sangue, ad es. eritrociti, leucociti e piastrine.
FOGLIO 35:
Gli espansori plasmatici vengono abusati dagli atleti per compensare l'alto livello di
ematocrito riducendo la viscosità del sangue. Poiché l'abuso di EPO può causare
un aumento dell'ematocrito, gli espansori plasmatici vengono a volte utilizzati per
nascondere questa pratica dopante. Un altro aspetto è la compensazione della
perdita di liquidi dovuta alle prestazioni di resistenza, che provocano una
riduzione del volume ematico. Gli espansori plasmatici possono aumentare il
volume ematico, compensando questa perdita di liquidi.
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Nella figura: In questo schema è illustrato l'effetto dell'abuso di un espansore del
volume plasmatico.
• Colonna sinistra: composizione del sangue prima dell'abuso di un espansore
del volume plasmatico e con aumento dell'ematocrito.
• Colonna destra: composizione del sangue dopo l'abuso di un espansore del
volume plasmatico e con riduzione dell'ematocrito.
La quantità dei componenti cellulari del sangue (colonna rossa) rimane invariata
(confrontare le due colonne). Aumenta invece solo la quantità di plasma (colonna
gialla), in modo che la distribuzione percentuale delle parti solide del sangue rispetto
a quelle liquide (ematocrito) viene ridotta in seguito all'abuso dell'espansore.
FOGLIO 36:
Gli espansori del volume plasmatico possono produrre i seguenti effetti collaterali
biomedici:
• Reazioni allergiche, come prurito,
• Vertigini,
• Sintomi asmatici,
• Collasso circolatorio.
FOGLIO 37:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 38:
I diuretici sono prodotti che favoriscono l'eliminazione dei liquidi dall'organismo.
Influiscono infatti sulle funzioni renali, provocando un aumento del flusso urinario.
Causano infatti una perdita di acqua, bloccandone parzialmente il riassorbimento
e determinando un elevato flusso urinario. Questi effetti vengono raggiunti nel
corso di diverse ore. I diuretici più potenti possono aumentare il volume urinario fino
a circa 6 litri al giorno.
Le applicazioni mediche dei diuretici riguardano il trattamento dell'ipertensione,
dell'insufficienza cardiaca e della cirrosi epatica.
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FOGLIO 39:
Non è possibile aspettarsi un miglioramento delle prestazioni dall'uso dei diuretici. In
determinate discipline, alcuni atleti fanno abuso di questi farmaci per ottenere una
rapida riduzione del peso, in modo da poter accedere a una classe di peso
inferiore. In altre occasioni, invece, l'abuso è finalizzato a nascondere l'utilizzo di
altre sostanze dopanti, diluendo un campione di urine grazie alla presenza di
una maggiore quantità di acqua.
I diuretici sono anche molto comuni nel settore del body building, dove vengono
assunti fondamentalmente per migliorare l'aspetto dei muscoli attraverso la
perdita di acqua. Ciò consente di far risaltare il più possibile le masse muscolari,
evidenziandone in modo preciso la forma e le striature.
Il caso clinico qui riportato descrive lo sconsiderato utilizzo di diuretici da parte di un
canottiere e le sue conseguenze fatali.
Abstract di Dunker et al. (2001): Anaesthesist, 500-505:
Colpo di calore da sforzo. Insufficienza multiorganica letale dovuta a ipertermia
in un atleta di 23 anni
Viene qui presentato il caso di un canottiere di 23 anni, che ha accusato un colpo di
calore da sforzo mentre tentava di perdere 2 kg di peso facendo jogging prima di una
gara. Lo sviluppo di questa patologia è stato favorito da abiti non appropriati alle
condizioni ambientali, che l'atleta aveva indossato appositamente per aumentare la
sudorazione. Il canottiere ha raggiunto perciò una temperatura corporea di oltre 43
°C ed è entrato in coma, sviluppando un'insufficienza multiorganica fulminante con
interruzione delle funzioni epatiche, insufficienza renale, rabdomiolisi massiva e
coagulazione intravascolare diffusa. Ha inoltre accusato effusione pericardica e
insufficienza polmonare acuta (ARDS). Nonostante il ricorso alle più accurate terapie
intensive, con un'estesa sostituzione di prodotti ematici, emodiafiltrazione continua e
somministrazione inalatoria di ossido nitrico, il giovane atleta è deceduto 48 ore dopo
il ricovero. Questo esito tragico dimostra la pericolosità dell'abitudine diffusa, in
ambito sportivo, di perdere peso svolgendo un'intensa attività fisica e indossando
abiti non appropriati. In questo articolo vengono riportati e discussi i potenziali fattori
di rischio, la sintomatologia, le terapia, e i metodi di prevenzione del colpo di calore
da sforzo.
FOGLIO 40:
I rischi per la salute sono compromissione dell'equilibrio idrosalino con
conseguente disidratazione e squilibrio elettrolitico. Altri effetti collaterali possono
essere:
• Perdita di minerali
• Aumento dei crampi muscolari e dei disturbi renali
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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• Nei maschi: impotenza
• Nelle femmine: disturbi del ciclo mestruale
Per la descrizione degli effetti collaterali in un caso clinico, vedere l'abstract riportato
sopra.
FOGLIO 41:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 42:
Gli stimolanti, come le anfetamine, l'efedrina o la caffeina, sono il gruppo di sostanze
che si trova all'inizio della prima lista di agenti dopanti, redatta nel 1967. Questo
gruppo comprende agenti molto diversi, sia naturali che derivati di questi ultimi o
prodotti artificialmente. Gli stimolanti sono sostanze esogene (come l'efedrina) che
influiscono sul
sistema nervoso centrale stimolando il rilascio di diversi
neurotrasmettitori (ad es. l'acetilcolina). Queste sostanze aumentano la frequenza
cardiaca e respiratoria, potenziando le funzioni cerebrali e provocando spesso
euforia.
I loro corrispondenti nel corpo umano sono l'adrenalina e la noradrenalina. Anche
queste sostanze endogene aumentano il metabolismo energetico.
Sia gli stimolanti che le anfetamine vengono utilizzati in campo medico, specialmente
mediante una somministrazione locale, per il rilassamento dei bronchi o come
decongestionanti per la mucosa nasofaringea (trattamento dei raffreddori).
Nella figura: Un neurone, cioè una cellula funzionale del cervello, con le sue strutture
per l'ingresso (dendriti) e l'uscita (assoni) delle informazioni, tramite le quali comunica
con le altre cellule attraverso le sinapsi. La sinapsi è infatti un punto di giunzione che
consente la comunicazione tra le cellule: è qui che si realizza l'effetto degli stimolanti.
Questi farmaci aumentano il rilascio di neurotrasmettitori.
FOGLIO 43:
Gli stimolanti aumentano l'eccitazione del cervello e dell'organismo. L'abuso di
stimolanti da parte degli atleti si basa sulla capacità di questi farmaci di aumentare il
livello di attenzione, combattività e aggressività e di ridurre la stanchezza e la
sensibilità al dolore. Gli stimolanti non aumentano direttamente le prestazioni
fisiche.
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Gli stimolanti utilizzati più frequentemente nello sport sono le anfetamine, la cocaina,
l'efedrina e la caffeina.
Nello schema grafico: Lo stato di “esaurimento totale” non può essere raggiunto in
circostanze normali (ad es. nello sport), ma è una sorta di risorsa autonoma protetta,
che si attiva solo in situazioni particolari. Tuttavia, con gli stimolanti è possibile
esaurire anche le ultime risorse dell'organismo!
FOGLIO 44:
Gli stimolanti provocano la soppressione della paura di esaurire le risorse fisiche. Il
loro effetto è così potente che un atleta non percepisce il proprio livello di
stanchezza, e si sono verificati casi di sforzo fisico eccessivo con esiti letali,
specialmente in sport agonistici di alto livello. A questi effetti può associarsi una
disidratazione, in conseguenza dello sforzo prolungato, e generalmente anche
ipertermia.
Gli effetti collaterali biomedici degli stimolanti sono da un lato disturbi psicologici,
come dipendenza o depressione, e dall'altro lato effetti fisiologici, quali:
•
Disregolazione della temperatura corporea
•
Perdita di appetito e sonno
•
Allucinazioni
•
Tremori, irrequietezza, agitazione e tensione
•
Aritmia cardiaca
A causa del loro effetto euforico, gli stimolanti vengono abusati anche al di fuori
dell'ambito sportivo!
FOGLIO 45:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 46:
Gli integratori alimentari sono sostanze naturali presenti anche nell'organismo,
che vengono consumate in aggiunta all'alimentazione normale, come glucosio,
minerali, vitamine e microelementi. Queste sostanze sono spesso fondamentali
per la crescita e lo sviluppo di un organismo multicellulare come quello umano. In
gran parte, gli integratori sono formati da diverse sostanze. L'applicazione medica
degli integratori alimentari è il trattamento di carenze dell'organismo, dovute a
malnutrizione o malattie.
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Lo scopo principale dell'uso di integratori alimentari da parte delle persone comuni è
migliorare la salute e ridurre il rischio di malattie o per lo meno controllare il peso
corporeo. La maggior parte degli integratori non sono proibiti e non figurano perciò
nella ben nota “Lista”.
FOGLIO 47:
Gli integratori alimentari possono essere necessari per alcuni atleti di sport
agonistici, che ricorrono a queste sostanze per affrontare meglio l'intensità e la
durata delle gare. Tali competizioni richiedono livelli di calorie estremamente
elevati, che non possono essere raggiunti con la normale alimentazione
quotidiana (ad es., Tour de France, ecc.).
Sostanze fondamentali possono essere le vitamine del gruppo B e alcuni
minerali, come lo iodio, lo zinco e in parte il ferro, che viene eliminato con la
sudorazione.
Tuttavia, una dieta ben bilanciata si rivela di gran lunga migliore di qualsiasi
integrazione alimentare. Inoltre, è naturalmente necessario tener conto dei livelli di
somministrazione, per evitare gli effetti di un "sovradosaggio".
FOGLIO 48:
Uno dei principali fattori di rischio degli integratori alimentari è la possibilità che un
test antidoping risulti positivo per contaminazione di sostanze proibite. Queste
sostanze, infatti, sono a volte incluse fra gli ingredienti degli integratori, ma non sono
riportate nell'etichetta, e in casi estremi possono persino determinare esami
antidoping positivi. Di conseguenza, gli effetti collaterali biomedici degli
integratori alimentari dipendono dal tipo di sostanze proibite non specificate.
Nella maggior parte dei casi, questi componenti sono vari tipi di steroidi
androgeni anabolizzanti.
È noto che molti atleti utilizzano integratori alimentari senza conoscerne gli effetti
collaterali né i livelli di dosaggio consigliati. Il mercato degli integratori alimentari è
vastissimo e conta un enorme volume di vendite in tutto il mondo (circa 12 miliardi di
dollari solo negli USA, nel 2001). Di conseguenza, è facile capire quanto sia labile il
confine tra l'uso consigliato e l'uso improprio di questi prodotti.
Inoltre, l'assunzione di integratori per colmare con facilità eventuali carenze
alimentari può distogliere l'attenzione dalla necessità di una dieta sana ed equilibrata.
Nella tabella: Un'analisi effettuata dal Comitato Olimpico Internazionale su 600
integratori alimentari da banco ha riscontrato che un quarto dei prodotti esaminati
conteneva sostanze proibite, quali soprattutto steroidi anabolizzanti.
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FOGLIO 49:
Sommario e parole chiave da ricordare.
FOGLIO 50:
I geni sono singoli frammenti di DNA che comprendono le informazioni ereditarie.
Contengono infatti i dati necessari alla formazione di un organismo e quindi anche
delle singole proteine, come, ad es., quelle dei muscoli. Un aspetto della terapia
genica è il tentativo di modificare le informazioni presenti nei geni selettivi.
La Lista delle sostanze proibite 2008 definisce il doping genetico un “uso non
terapeutico di cellule, geni, elementi genetici o della modulazione dell'espressione
genetica, con capacità di aumentare le prestazioni atletiche" (AMA-WADA, 2008).
Nella figura: L'obiettivo della terapia genica è implementare i geni modificati,
collocandoli all'interno della cellula con l'aiuto di determinati trasportatori. Dopo
l'implementazione, le proteine funzionali nuove o corrette possono essere
sintetizzate dalla cellula, e la malattia viene curata o per lo meno attenuata.
L'obiettivo medico della terapia genica è correggere i geni difettosi che sono
responsabili dello sviluppo di determinate malattie, come quelle ereditarie. Tuttavia, il
problema è rappresentato dal possibile abuso di questa idea terapeutica per scopi
sportivi.
FOGLIO 51:
Se è possibile correggere i geni difettosi, il passo verso la modifica dei geni muscolari
dovrebbe essere molto breve. I probabili obiettivi di tali abusi potrebbero essere:
•
•
Aumento della produzione di eritropoietina per potenziare le prestazioni
di resistenza (si ricordi Eero Mäntyranta, lo sciatore di fondo);
Stimolazione di determinati fattori di crescita muscolare per aumentare la
potenza e la velocità
Figura sinistra: Neonato maschio dell'età di sette mesi. Questo neonato appariva
sorprendentemente muscoloso, con muscoli particolarmente sviluppati sia nelle
braccia che nelle gambe. A 4,5 anni di età, il bambino ha evidenziato un ulteriore
incremento della massa e della forza muscolare, dovuto a una mutazione genetica
della miostatina. Era persino in grado di tenere due manubri da 3 kg ciascuno in
sospensione orizzontale con le braccia tese (dati originali tratti da Schuelke et al.
(2004) N Engl J Med. 350: 2682-2688).
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Figura destra: Nella figura a sinistra è riportato un pezzo di carne senza alcuna copia
del gene inattivo della miostatina (normale). Nella figura a destra è indicato un pezzo
di carne della varietà di mucca chiamata “Belgian Blue”, con una mutazione nel gene
della miostatina (due copie del gene inattivo della miostatina). L'aumento della
massa muscolare è un segno distintivo molto evidente.
Tuttavia, l'abuso sportivo della terapia genica o dell'idea di una mutazione
manipolata dei geni è finora sconosciuto.
FOGLIO 52:
La mancanza di controllo dei geni artificiali rappresenta il problema principale della
terapia genica. Non è possibile prevedere tutti gli effetti desiderati o negativi in base
al meccanismi diffusi di regolazione dei geni.
I risultati degli studi clinici sulle tecniche di terapia genica indicano che possono
verificarsi i seguenti problemi:
• Tumori,
• Insufficienza multiorganica
• Altri eventi potenzialmente letali
Altri rischi sono totalmente sconosciuti, essendo ancora insufficienti gli studi e le
pubblicazioni su questa materia. Di conseguenza, gli effetti collaterali biomedici della
terapia genica sono incontrollabili!
FOGLIO 53:
Sommario e parole chiave da ricordare.
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