Famiglia_Felice_2010_2 - Gruppo scout Roma 65 FSE

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Famiglia_Felice_2010_2 - Gruppo scout Roma 65 FSE
Rivista mensile LUGLIO 2010 - N. 8 - Anno XXXIV - Sped. in abb. post. Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Padova - ISSN 1127 - 0667
FAMIGLIA FELICE
2010
Scout d’Europa
Scout d’Europa
SOMMARIO
FAMIGLIA FELICE
R I V I S TA M E N S I L E
Associazione Italiana
Guide e Scouts d’Europa Cattolici
Federazione dello Scautismo Europeo
Anno XXXIV - N. 8
LUGLIO 2010
pag. 3
100 anni di guidismo
pag. 9
Pronti, partenza ...
SI VOLA!
pag. 11
Famiglia Felice
Per Coccinelle e Lupetti
Un cielo azzuro, una
lode al Creatore
pag. 13
Direttore Responsabile:
Giuseppe Losurdo
pag. 16
Coleotteri: la sfilata
dei colori
Dal Mughetto in poi ...
Specialità per tutte noi!
Direzione, Redazione e Amministrazione:
Via Anicia, 10 - 00153 Roma
Sito Internet: www.fse.it
e-mail: [email protected] e [email protected]
Commissari Nazionali:
Keti Vitillo
(Branca Coccinelle)
Fabrizio Cuozzo
(Branca Lupetti)
Redazione a cura di:
Daniela Barbaro e Emanuele Martinez
In Redazione:
Daniela Barbaro, Keti Vitillo, Angela Turchiano, Lucia
Paglione, Fabrizio Cuozzo, Manfredo De Santis
Emanuele Martinez, Giuseppe Losurdo, Luca Allulli,
Federico Ferrari, Claudio Cavaterra, Francesco Pinto
Federico Vittori, Massimo Pannuti, Stefano Longhi.
Disegni, Grafica e Impaginazione:
Stefano Longhi
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404
del 29.9.1978
Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Padova
Hanno collaborato a questo numero:
Sabrina Ferrazzin,Enza Borgia, Francesca Vona, Claudia
Panattoni, Alice Zanchettin, Melissa Gammeri, Beatrice
Borsato, Andrea Macco , don Franco Pedemonte
Rivista associata all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa: T. ZARAMELLA - REALGRAF snc
Selvazzano (PD) - tel. 049.8713740
Finito di stampare nel mese di GIUGNO 2010
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pag. 18
Un salto nello stagno !
pag. 19
La storia dell'Arcobaleno
pag. 20
Ehi... c'è qualcunoooo ?
pag. 23 150° dell'Unità d'Italia
pag. 27
pag. 28
pag. 30
pag. 33
Attorno alla Rupe
Le abitudini del Lupetto
Intervista a Baloo
Il taccuino perduto
pag. 35
8 Consigli per diventare
un ottimo fotografo
La camera oscura
pag. 39
pag. 40
Le Vacanze di Branco:
lo zaino
pag. 41
Il lupetto pitagorico
pag. 43
La posta di Chil
Manoscritti e foto, anche se pubblicati, non si restituiscono, salvo accordo con la Direzione
RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE VIETATA
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
100 anni di guidismo
Ciao Coccinelle!
Adesso tocca a voi fare le domande!
QUANDO NASCONO LE
Vi ricordate che nel 2007 abbiamo
GUIDE?
festeggiato il centenario dello ScauE LE COCCINELLE?
tismo?! Cento anni dal primo campo
AVEVANO LO ZUCCHETTO?
scout sull’isola di Brownsea, dove
FACEVANO LA PROMESSA?
una ventina di ragazzi sperimentarono
QUAL ERA LA PREGHIERA DELassieme a Baden Powell le tecniche
LA COCCINELLA?
dello Scoutismo all’aria aperta.
CON QUALE UNIFORME SI VESTIVANO?
Invece, nel 2010 cominciamo a festeggiare il centenario del Guidismo, ovvero 100 anni dalla nascita
dei primi gruppi di ragazze organizzate seguendo il metodo di B.P.
Quando Baden Powell venne a sapere
che esistevano delle ragazze interessate allo Scautismo, chiamate appunto
Girls Scouts, decise di accoglierle nel
movimento scout e le affidò prima alla
sorella Agnes e poi alla moglie Olave.
Calma, calma Coccinelle, abbiamo
tempo per scoprire tutte queste
informazioni…
Pensate che nel
1918 venne persino pubblicato un
libro dedicato allo
scautismo delle
ragazze intitolato
“Girl Guiding”,
una sorta di
“Scautismo per
ragazzi”.
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Tutto iniziò
a Roma nel
lontano1943
quando otto
giovani donne
pronunciarono la loro
DISTINTIVO DI LEGNO
DELL'ASSOCIAZIONE
Promessa di
Guide nelle
catacombe di Priscilla.
Questa Promessa è stato il primo
atto di nascita dell’Associazione
Guide Italiane (A.G.I.).
Circa due anni dopo si organizzarono i primi Cerchi di Coccinelle
a Roma, a Firenze, a Milano e a
Genova.
Il nome coccinelle fu suggerito
da padre Ruggi d’Aragona che,
insieme a Giuliana di Carpegna, fu
il fondatore dell’A.G.I.
L’idea venne a Padre Ruggi quando lesse che in America questi
insetti avevano salvato aranceti e
limoneti distruggendone i parassiti.
Quindi, erano insetti utili!
Inoltre, in molti paesi la coccinella
era considerata un portafortuna e
portatrice di gioia.
Il nome Coccinella fu accolto con
entusiasmo da tutte le Capo ed
ebbe un grande successo in Italia e
all’estero.
La coccinella dai sette punti neri è
la più comune nelle nostre regioni.
I setti punti neri sulle elitre, che
servono all’insetto per proteggere
4
le sue ali, simboleggiano i sette
punti della Legge della Coccinella.
Venne adottato subito lo zucchetto rosso con i sette punti neri,
disegnato dallo stesso padre Ruggi.
Le Capo definirono la Promessa, la
Legge con i suoi sette articoli e il
motto “Eccomi”, che ricorda a tutti noi la risposta di Maria all’Angelo Gabriele.
Che bella storia, vero!?!
Lo sapete che, facendo
delle ricerche qua e là per scoprire
le nostre origini, abbiamo incontrato una Coccinella dell’A.G.I. che è
stata Commissaria Generale Guide
della nostra Associazione dal 1991
al 1994?
Oggi è cresciuta ed è una donna di
53 anni; il suo nome è Francesca e
ci ha scritto una lettera bellissima!
Eccola qui...
Care Coccinelle,
sono Francesca e sono stata una Coccinella come
voi tanti anni fa, e più precisamente dal 1964 al 1967.
Grazie al Centenario del guidismo ho avuto l’occasione di ripensare un pò a qauando ero una bambina
della vostra età, o meglio quando ero una Coccinella.
Mi ricordo che il primo anno da COCCI facevo parte della sestiglia ROSSA di un Cerchio composto da
una ventina di bambine divise in tre sestiglie.
Per me era tutto nuovo: l’uniforme, la Legge, le sestiglie, la lanterna, la grande quercia…
Pensate che la TANA era una casa
disabitata nel centro di Treviso, senza
luce né riscaldamento, che era stata lasciata agli scout per fare le loro
attività.
C’era un bellissimo giardino interno
con un bel prato verde e tante piante cosicché non
sembrava proprio di essere nel centro di una città.
Durante l’inverno quando il buio arrivava presto si
faceva attività a lume di candela perché non c’era l’elettricità.
Mi ricordo con GIOIA di quando alla
riunione del sabato pomeriggio partecipava anche l’Assistente Spirituale
raccontando la storia de “Il piccolo
principe”: ogni volta un pezzettino per
far riflettere le Coccinelle sull’amicizia, sull’essenzialità e la semplicità,
aspetti importanti della vita di Cerchio.
Pian piano, anche con l’aiuto della mia
capo sestiglia, sono riuscita ad imparare la LEGGE che era la stessa che
recitate ancora voi oggi.
Ma non è stato sempre così!
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Infatti quando si sono formati i primi Cerchi tra
il 1945 e il 1956, la Legge era composta da sette punti
diversi dai nostri.
Quali? Cosa dicevano?
Sono sicura che già la vostra capo cerchio ha già risposto alle vostre domande da curiosone, ma se volete
saperne di più…continuate a leggere…
Intanto vi saluto e vi lascio un po’ di foto delle prime
Coccinelle di Treviso.
Buon Volo!
Francesca
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Care Coccinelle curiose, state continuando a leggere perché la
storia delle vostre origini è bellissima e avvincente, vero?
E poi, avete visto che belle foto???
Cercando qua e là ho conosciuto tante persone che mi hanno parlato delle origini della Branca Coccinelle e sono riuscita a trovare,
come sicuramente avete fatto anche voi, i sette punti della Legge
che recitavano le prime Coccinelle dell’A.G.I.
Proviamo a rivederli insieme decifrando le parole nascoste:
• La coccinella è sempre
• La coccinella è sempre
• La coccinella è sempre
• La coccinella
• La coccinella
A
N
B
O
C
P
D
Q
E
R
F
G
S
T
H
U
I
L
V
M
Z
•Siccome, però, io sono ancora più curiosa di voi…ho continuato
le mie ricerche e ho incontrato un’altra coccinella dell’A.G.I. :
Giovanna Bramini, del gruppo Fano 1° nelle Marche, e ho deciso
di chiederle come si vestivano le Coccinelle come lei.
Giovanna mi ha raccontato a lungo della sua vita da Coccinella: le Sestiglie, la tana, le riunioni di Cerchio e l’uniforme. Mi ha raccontato di quando
indossò per la prima volta la sua uniforme e della grande gioia che provò
quando mise lo zucchetto sulla testa…
i suoi occhi sono ancora pieni di quella GIOIA!!!
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Guardando le foto, mi hanno incuriosito molto le uniformi delle Coccinelle, perchè
erano un po' diverse dalle nostre.
I primi Cerchi , che si formarono dopo la seconda guerra mondiale, non avevano molte possibilità economiche, quindi pensarono ad un abbigliamento facile da procurarsi, come una gonna
blu a pieghe con le bretelle, (gonna che si poteva indossare
anche i giorni feriali) e una camicetta celeste. Più tardi si
adottò anche il maglioncino blu con il collo a V, calzettoni blu
e cravattino al posto del nostro fazzolettone.
Questo cravattino era fatto di stoffa o di fettuccia e si legava
al collo con l'elastico; era confezionato con stoffa o fettuccia
dei colori del Gruppo di appartenenza. Sul capo l’immancabile zucchetto rosso!
L’uniforme era dotata di distintivi che venivano pazientemente ricamati dalla Capo
Cerchio: sulla tasca sinistra della camicia era cucita la coccinella, segno della
Promessa, mentre il segno del brevetto
di specialità consisteva in un triangolino
di stoffa, di colore diverso per ogni Gruppo, che la Coccinella
portava orgogliosamente sulla manica destra della camicetta;
sulla sinistra invece, venivano cuciti il mughetto e la genziana,
di forma rotonda e ricamati su sfondo celeste. Poi si aggiunsero
i distintivi della Sestiglia e il segno per identificare Capo e Vice
Capo Sestiglia.
Quante informazioni stiamo raccogliendo sulle nostre origini
grazie a queste Coccinelle dell’A.G.I. ..ma io lo so che ancora siete curiose, quindi vi do
appuntamento al prossimo numero!!!
Il nostro fondatore diceva:
ANCORA CURIOSITA’…
L’uniforme scout fu ideata da Baden-Powell sul modello della divisa
usata dalla Polizia Sudafricana e
consisteva in una camicia, pantaloni a gamba corta, calzettoni, un
foulard al collo, un cappello boero a
falda larga e scarpe pesanti.
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« L'uniforme significa che appartenete ormai ad una grande fratellanza, che si estende a tutto il
mondo.
[…...........]
Spero che tutti voi ragazzi vi ricorderete di questo e giocherete secondo le regole del gioco,
portando correttamente la vostra
uniforme».
PRON
T I , PA R T E N Z A . . . . S I V O L
A!!!
Mi raccomando:
C ara Coccinella, final-
mente è giunta l’estate
e il VOLO ESTIVO è
alle porte! Sarà un’avventura meravigliosa da
vivere insieme a tutto il
Cerchio! Sei pronta per
partire? Immagino che
sarai un po’ emozionata,
e poi, quanti preparativi!
Primo tra tutti lo zaino!
Ma come si fa uno zaino? Come si fa a farci
stare tutto dentro? Ecco
qui alcune indicazioni
pratiche e semplici!!
Innanzitutto non devi
chiedere alla mamma
di prepararti lo zaino,
ma prepararlo insieme
a lei, così quando ti
serviranno delle cose
saprai subito dove
trovarle!
Ricorda poi che la
Coccinella è SEMPRE
ORDINATA, quindi
anche al Volo Estivo
dovrai impegnarti per
tenere ogni cosa al
suo posto!
non dimenticare di
portare con te il Vangelo e il tuo Quaderno di Bosco!
ED ORA PREPARA LO ZAINO!!!!
Ecco dei suggerimenti
su come puoi dividere
il materiale da portare
al Volo Estivo!!!
Fai una lista delle
cose che ti servono, o
magari chiedi alla tua
Capo di consegnartene una. Tira fuori
tutto il necessario e
disponilo bene sul
tuo lettino. Poi dividi
il materiale in diversi sacchetti di stoffa:
potrebbero essere
di colore diverso, o
potresti metterci una
sigla per riconoscerli!!
Hai preso tutto?
Controlla più volte
la tua lista
ma soprattutto
scopri cosa non
deve mancare
nel tuo zaino!
(GIRA LA PAGINA)
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Risolvi il cruciverba:
una parola misteriosa
comparirà nella
colonna rossa!!!
1. E’ formato da 24 ore
2. Terra in mezzo al mare
3. Animale che va ghiotto per il miele
4. Serve per travasare un liquido in un recipiente
5. Lo è la Grande Quercia
BUON
VOLO
COCC
INELL
A!
A questo punto non posso che augurarti:
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1
2
3
4
5
UN CIELO AZZURRO, UNA
LODE AL CREATORE
A
vete mai visto un cielo azzurro, ma così azzurro che non
smettereste mai di guardarlo?
Ebbene, sapete, care Coccinelle,
che l'azzurro del cielo è un modo
per il nostro Padre celeste di regalarci la felicità, in questo meraviglioso mondo che è il nostro?
E’ davvero così! Quando ammiriamo un bel cielo azzurro,
dobbiamo veramente
sentirci felici. Lo stesso
accadde, molto tempo
fa, in un paese, dove il
cielo era sempre d'un
azzurro puro: lì viveva
un ragazzo, che amava
l'azzurro del cielo, perché questo lo rendeva
felice.
Si chiamava Francesco.
Non è un bel nome?
Questo giovane ragazzo, nato in Italia, in un
paese pieno di sole, era come tutti
i ragazzi, pieno di vita e desiderava sempre giocare. Suo padre
era un ricco commerciante e così
Francesco aveva tutto quello che
desiderava. Era sempre ben vestito e per questo, i suoi compagni di
gioco, lo guardavano con invidia e
dicevano di lui: "Sembra un principe". Questo rendeva molto orgoglioso suo padre, ma rattristava
sua madre. Lei sapeva bene che
un bambino che possedeva tutto
ciò che desiderava, sarebbe potuto diventare egoista.
E, sapete care Coccinelle, l'egoismo non è mai piaciuto al nostro
amico Gesù….
Francesco continuava la sua piccola vita gioconda, fino a quando
un giorno si ammalò. La sua buona madre vegliava su di lui con te-
nerezza, pregando intensamente
il nostro Padre celeste e le sue
preghiere, piene di amore, attirarono gli Angeli, che vegliarono sul
piccolo Francesco e lo aiutarono a
guarire, togliendo il male dal suo
corpicino e lasciandovi solo amore, purezza e dolcezza.
(….... CONTINUA)
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Care Coccinelle è giunta l’ora di giocare!!!
Colorate con il pennarello marrone tutti i pezzetti con il puntino, e scopriamo insieme cosa si nasconde...
Coccinelle, cosa è uscito ? Un _ _ _
Il _ _ _ era utilizzato da San Francesco per la sua somiglianza con
la Croce e diventò per lui un simbolo molto caro.
Vi è capitato qualche volta di vedere l'immagine di San Francesco,
con il saio e le braccia aperte?
Questa immagine ha lo stesso aspetto del _ _ _
e ci ricorda l’amore di Gesù che è morto in Croce per tutti noi..
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COLEOTTERI: LA SFILATA DEI COLORI
C
ara Coccinella,
sta arrivando la calda estate e tanti minuscoli animaletti
torneranno a volare negli orti, nei giardini, nelle strade e nelle
nostre case. Gli insetti hanno infatti bisogno di un clima caldo
per muoversi, per questo durante i mesi invernali non li vediamo quasi mai.
Ma che ne dici di conoscere meglio alcuni di questi piccolissimi
volatili dell’ aria?
Tra le numerose specie di insetti scopriremo assieme qualcosa
sui coleotteri, e per essere più precise sulla grande famiglia dei
Coccinellidi, rappresentata da tutte le coccinelle dai più vivaci e
diversi colori.
CONOSCIAMOLI MEGLIO
La coccinella dai sette punti
è il coleottero più comune
nelle nostre regioni d’Italia,
essa ha delle caratteristiche
comuni…
…a tutti gli insetti: …e agli altri coleotteri:
ANTENNE
CAPO
CAPO QUASI
DEL TUTTO
NASCOSTO
TORACE
ADDOME
SEI ZAMPE
ELITRE
RESISTENTI
ALI
MEMBRANOSE
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Tutti i coleotteri hanno un paio di ali esterne, le elitre, che formano una specie di scudo, utile a ricoprire e proteggere l’addome e
le ali usate per volare.
Durante l’inverno le coccinelle
si nascondono nelle cortecce
degli alberi, sotto le foglie,
o tra la legna, in primavera
lasciano il rifugio per deporre
le uova, piccolissimi granelli
gialli. Da queste escono le larve, che si nutrono dei pidocchi
delle piante finché, liberandosi
della pelle, si trasformano in
pupe. Solo in piena estate diventano insetti adulti e iniziano a volare. Questi cambiamenti durano circa un mese e si chiamano metamorfosi.
DOVE
SI TROVANO
Tra tutti gli insetti che rappresentano la maggioranza delle specie
animali, i coleotteri sono i più numerosi, pensa che in Italia sono
presenti circa 10.000 specie diverse! Essi sono abbondantemente
diffusi in ogni parte del mondo, ad eccezione delle calotte polari.
CURIOSITÁ
PERCHÉ la corazza dei coleotteri è così resistente ?
I coleotteri sono dotati di una struttura esterna (esoscheletro) talmente
robusta che nel caso delle specie più grosse è in grado di sostenere
un carico di 3kg, 200 volte il peso del loro corpo!!!
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C OME E C O S A FA R E
Ed ora Coccinella è
tempo di mettersi all’opera: apri i tuoi attenti
occhi da osservatrice
e cerca attorno a te se
ci sono dei coleotteri.
Quando ne hai trovato
uno guarda con attenzione la fantasia delle
sue elitre, poi cerca
di riportare il disegno
su un foglio di carta colorandolo correttamente.
Quando avrai osservato diversi coleotteri potrai
creare un piccolo album o dei quadri per abbellire
la tua stanza!
LA COCCINELLA CONOSCE ED
AMA GLI ANIMALI E LE PIANTE
Le coccinelle sono utili all’uomo perché
non danneggiano la pianta sulla quale
sono ospitate e sono abili cacciatrici di
afidi, che infestano alcune piante come
la rosa o gli alberi da frutto. Anche per
questo è importante non spostare mai le
coccinelle dalle piante in cui si trovano,
il loro aiuto è davvero prezioso!!
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“DAL MUGHETTO IN POI…
SPECIALITA’ PER TUTTE NOI!!!”
C
arissime Coccinelle, come tutte voi sapete, la Coccinella conosce e ama animali
e piante! E allora che ne dite di mettere in pratica questo importante punto della
Legge con la specialità di
ECOLOGISTA?!
Sicuramente conoscete tutte
le principali norme di comportamento negli ambienti, come:
CARTA
VETRO
PLASTICA
- Pulire il posto dove abbiamo
mangiato in uscita
- Non staccare fiori, foglie e
corteccia dagli alberi, soprattutto se sono protetti
- Non versare detersivi nell’acqua corrente
- Gettare i rifiuti negli appositi contenitori per la
RACCOLTA DIFFERENZIATA!!!
RICICLARE i nostri rifiuti è importantissimo,
perché permette di riutilizzare quello che ogni
giorno buttiamo nell’immondizia!! In questo
modo l’ambiente sarà più pulito e meno inquinato!
Il riciclaggio permette di utilizzare
lo stesso materiale più volte, per ottenere prodotti diversi, con la finalità di diminuire
la quantità di materia prima necessaria per la
produzione.
Pensate che il 90% dei nostri rifiuti può
essere riciclato!
Di sicuro tra i vostri rifiuti ci sarà tantissima carta: vi siete mai chieste cosa
succede a tutta quella che buttiamo???
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METALLO
IL CICLO DELLA CARTA:
Carta, cartone e cartoncino provenienti dalla
raccolta differenziata
costituiscono la carta da
macero.
Nelle “piattaforme di selezione”, si eliminano tutti
i materiali che sono finiti
insieme alla carta ( spillette, plastica…)
Il materiale rimasto viene
pressato in grandi balle
che vengono affidate alle
cartiere.
In cartiera i maceri vengono gettati in una vasca piena d’acqua dove
vengono completamente
“spappolati”.
A questo punto i maceri
saranno diventati una
specie di impasto acquoso che verrà lavorato,
asciugato e tagliato per
produrre nuova carta,
cartone e cartoncino!!!
Non è fantastico? Pensate a
quanti alberi salverete la vita
gettando nei giusti contenitori i vostri scarti di carta!
Care Coccinelle ecologiste, anche B.P ci ricorda:
“Lasciate il mondo
migliore di come l’avete trovato!” (B.P.)
Ed ora un piccolo gioco!
Trova nel riquadro viola tutte le parole riportate nello specchietto a destra. Riporta sotto le lettere rimaste e leggi ...
ITUIFIRVETRIVIAIZILUPS
AT L O C C A R VA C C I A I O A LA
AT RAC FO G LI OAC O C C I N C
AA L B E R O O N I T S E C V I TA C
TIRECAMACITSALPGASO
AICCETROCUSECCHIORA
soluzione: ( 4, 2, 6)
……………………….
………………
……………………………………..
Secchio Maceri Gas
Corteccia rifiuti Vetri
Foglio Albero Carta
Pulizia Raccolta
Acciaio Sacco Cocci
Cestino Plastica Vita
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Un salto . . . nello stagno
Cara coccinella, hai mai visto
una rana da vicino?
Se vuoi vederla, segui bene le mie
indicazioni e con un pizzico della
tua fantasia …
ecco qua la magia!
!!!
COSA vi OCCORRE?
• cucchiai di plastica usa e
getta
• carta velina e crespa
• carta morbida da cucina,
tipo scottex
• bastoncini di ovatta semplici
e da neonato
• pennarello, tempera, pennello
• forbici
• colla vinilica
CHE DEVI FARE?
Corpo ranocchia
1) Spalma la colla all’esterno di un cucchiaio,
sulla parte tondeggiante all’infuori, e poggiaci
sopra la carta morbida ben pressata, come a
creare un rigonfiamento.
2) Rivesti di carta crespa o velina verde.
Incolla all’interno del cucchiaio, nella parte
concava, i pezzi di carta che fuoriescono
3) Elimina il manico a un altro cucchiaio.
Rivestilo di carta come il precedente.
4) Realizza gli occhi con il cartoncino bianco
e colora la pupilla. Poi incollali.
Zampe ranocchia
1) Taglia le estremità a un cotton fioc da adulti e uniscile con la colla a quello da bambini.
2) Posiziona il cucchiaio senza manico su
quello intero in modo da ottenere una forma
ovale regolare.
3) Inserisci tra i due elementi 4 zampe e incolla
…e adesso la fantasia è fondamentale :
perché tanti animali puoi realizzare!
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L
A
’
l
r
l
c
e
o
d
b
aleno
a
i
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o
t
s
a
Una volta, tanti anni fa, tutti i colori
del mondo cominciarono a litigare;
ognuno sosteneva di essere il migliore, il più importante, il più utile, il più
bello, il preferito dai bambini.
Il verde disse: “E’ chiaro che il più importante sono io! Sono il simbolo della
vita e della speranza. Sono il colore
dell’erba, degli alberi, delle foglie...”.
Il blu lo interruppe: “Tu stai guardando solo la terra ma pensa al mare e al
cielo. Io sono il colore delle cose più
belle e più grandi”.
Il giallo rise sotto i baffi: “Siete tutti
così seri! Io porto il sorriso, l’allegria
e il caldo nel mondo. Io sono il colore
del sole, della luna e delle stelle!”.
L’arancio alzò la voce e disse: “Io
sono il colore della salute e della
forza. Trasporto tutte le vitamine più
importanti alla vita: pensate alle carote
o alle zucche!”.
Il rosso non potè sopportare più a lungo questi discorsi: “Io sono il sovrano
di tutti voi. Io sono il colore del sangue e il sangue è vita! Sono il colore
della passione e dell’amore, il colore
della rosa rossa, della stella di natale e
del papavero!”.
Anche il viola si alzò in tutta la sua
altezza. Era imponente e parlò con
grande enfasi: “Io sono il colore della
sovranità e del potere. Re, capi e vescovi hanno sempre scelto me perché
io sono il segno dell’autorità e della
saggezza . Tutti mi ascoltano e tutti mi
ubbidiscono!”.
L’indaco parlò più pacatamente di tutti
gli altri, ma con la stessa determinazione: “Pensate a me. Sono il colore
del silenzio. Io rappresento il pensiero
e la riflessione, la luce del crepuscolo
e delle acque profonde”.
E così i colori continuarono con le
loro vanterie, quando ad un tratto un
tuono potente li fece sussultare.
Dopo un po’ una pioggia torrenziale cominciò a scrosciare. I colori si
acquattarono tutti, presi da una gran
paura, e si raccolsero uno vicino all’altro per farsi forza e coraggio.
Allora parlò la pioggia: “ Voi colori
siete sciocchi: vi azzuffate cercando
di dominarvi! Non sapete che è Dio
ad avervi creato? Ognuno con il suo
compito unico, diverso, insostituibile.
Egli vi ama tutti, vi vuole tutti. Prendetevi per mano e venite con me! Egli
vi stenderà tutt’intorno nel cielo in un
meraviglioso arco di colori allegri”.
Da quel giorno, ogni volta che piove,
Dio mette un arcobaleno lassù in
alto...così quando lo guardiamo ricordiamo che Egli vuole che facciamo la PACE!!!
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EEh
Eh
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,hi i i noooo? noooo? ?
u . . . unoooo . . . ? o?
c
l
a
Che gran movimento… è arrivata la primavera e la boscaglia
si ripopola di nuovi e vecchi abitanti!
Il grillo Tommaso è
pronto a cominciare le
prove con i suoi fratelli
per il grande concerto
dell’estate.
La lumaca Priscilla è già partita per le
vacanze (beh, con la sua
velocità arriverà e dovrà
ritornare perché sarà
già tempo di andare a
scuola!!!).
La famigliola delle
formiche, riposata
dopo il lungo inverno,
stiracchia le zampette
e si allena per tornare a
lavoro.
Il gufo Torquato,
saggio come sempre, osserva tutto e tutti e offre,
a chi li chiede, i suoi
giudiziosi consigli.
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Il leprottino Casimiro saltella qua e là senza una vera
ragione…
è felice
perché
circondato
dai suoi
compagni!
EHI, DOVE SONO
LE COCCINELLE
. . . . ???
Non preoccupatevi… eccole,
non potevano mancare!
Anzi, come sempre, sono quelle
che si danno un gran da fare!
Si sono messe in testa che,
quest’anno, dovranno specializzarsi in qualche cosa… secondo
le attitudini e le capacità di
ciascuna.
Ecco allora coccinella
Paola: siccome le piace stare
in casa, prepara tutto il giorno dolci e
prelibatezze
per tutti gli
abitanti del
prato.
Coccinella Daniela
è un meraviglioso archi-
tetto, . . .
in giro a cercare le più belle notizie da
dare a voi che ci leggete e che, poi,
coccinella Cristina
col suo tecnologico
“coccicomputer” scrive
ed impagina per il giornale che leggete!
. . . e costruisce le
tane più belle di tutto il
bosco.
Poi c’è coccinella
E adesso, scusate,
vorremmo sapere noi
Angela, che ultima-
mente è un po’ indaffarata perché sta per…
sposarsi con il calabrone Michele!
Insomma, ognuna ha
il suo compito e il suo
posto, anche perché
c’è coccinella Keti
che deve fare in modo
che tutte compiano il
loro dovere e credo
proprio che qualche
volta sia preoccupata…
Ops, non ho detto chi
sono io!
Io sono coccinella
Lucia, la giornalista
del bosco, praticamente quella che va
CHI SIETE
VOI!?!?!?!?!
Le mie fonti (i soliti ben
informati) parlano di
centinaia di Coccinelle
da tutta Italia, tantissime
di più di quelle del nostro
bosco.
Ma quanti boschi
ci sono?!?!?
Mi gira la testa…
E dove vi nascondete???
Voi sapete tutto di noi perché ci leggete su
queste pagine, ma siccome anche noi vogliamo conoscervi, sorelline… che ne dite di farci
avere vostre notizie?
Ci sarà fra di voi qualcuna
che avrà la specialità di
giornalista e potrà
21
scriverci qualche articolo su
una bella attività vissuta?
Ci sarà pure qualche coccinella
che sarà un’abilissima fotografa
e che potrebbe inviare delle belle
immagini
delle vostre faccette sorridenti !!!
E, perché no, non vi potrebbe
aiutare nella spedizione qualche
coccinella “informatica” con il
suo amico computer ???
INSOMMA, COME DICE IL TITOLO DEL MIO ARTICOLO…
C’E’ QUALCUNO AL DI LA’ DI QUESTE PAGINE ?????
Dateci notizie da inserire nel
nostro, e vostro, giornalino.
Potete scrivere una bella
mail a:
Fate
attenzione!!!
[email protected]
allegando i vostri disegni e
le vostre foto, per farvi conoscere da tutte le altre coccinelle
d’Italia !
22
I disegni vanno tratteggiati bene
sulla pagina e poi scansionati.
Le foto vanno inviate solo a 300
dpi, ed è necessario specificare:
- il nome della Coccinella fotografa
- il Cerchio ed il Gruppo al quale
appartiene
- la città
- l’occasione in cui ha scattato la
sua opera d’arte!
Buon lavoro, care le mie colleghe!!!
1861-2011: i 150 ANNI
dell’UNITA’ D’ITALIA
Ancora pochi mesi e saremo nel 2011. Un anno particolare per il nostro Paese, infatti si
celebreranno i 150 anni dell’Unità d’Italia. Era il 17 marzo 1861 quando il Parlamento
italiano proclama la nascita del Regno Italiano con Vittorio Emanuele II quale primo re
d'Italia. Un importante momento storico al quale presero parte tantissime persone, di
ogni regione d’Italia, e non solo re, imperatori, condottieri o soldati, ma anche uomini e
donne di ogni professione e ceto sociale. Tra questi c’erano anche molti giovani della
vostra età. Questi nostri antenati
erano animati da uno scopo, quello
di poter partecipare alla vita politica e
quindi decidere, attraverso i rappresentanti che eleggevano al Parlamento, cosa era meglio per migliorare il lavoro, lo studio, o l’economia .
Prima di divenire un’unica nazione l’Italia era divisa in tanti stati,
più o meno grandi e governati da
re, granduchi e papi.
Con questo numero di
Famiglia Felice inizia un
viaggio alla scoperta delle
radici del nostro paese:
l’Italia.
I personaggi che più diedero una spinta a questa unificazione, e che conosciamo
quasi tutti, sono Giuseppe
Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele
II° e Camillo Benso conte
di Cavour. Erano differenti l’uno dall’altro, sia fisicamente sia per le proprie
qualità però, tutti avevano
a cuore che l’Italia potesse
divenire una sola nazione.
23
Giuseppe Mazzini
Giuseppe Mazzini nacque a Genova
nel 1805 da Giacomo, medico e professore di anatomia e da Maria Drago.
Educato in famiglia secondo rigidi principi morali studiò fino al conseguimento della laurea in legge nel 1827.
Nel 1832 a Marsiglia diede vita al movimento della Giovine Italia, e nel 1834
in Svizzera fondò la Giovine Europa,
un altro movimento politico che doveva
coinvolgere tutta l’Europa. Nel 1837 si
trasferì a Londra dove si interessò ai
problemi dei lavoratori e nel 1848, rientrato a Roma, prese parte alla Repubblica Romana. In seguito visse in
Svizzera, a Londra, a Genova e poi a
Pisa dove morì il 10 marzo 1872.
Sempre vicino al popolo, ai lavoratori
e ai giovani, la sua volontà era quella
di realizzare una società dove popoli e nazioni fossero sempre in buoni
rapporti tra loro. Per arrivare a questo
dava molta importanza all’educazione
dei giovani attraverso l’insegnamento
che egli stesso praticava come maestro.
24
Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza il 4 luglio
1807, da Domenico e Rosa Raimondi. Come
il Padre, egli intraprende la carriera di marinaio e nel 1821 inizia a viaggiare lungo le rotte
del Mediterraneo orientale e del Mar Nero.
Nel 1835 si imbarcò per l’America Latina dove
prese parte a diversi movimenti rivoluzionari a
favore delle popolazioni locali. Nel 1847, attento
a quanto stava accadendo in Italia, partì per Nizza. Prese parte a tutte le fasi militari del Risorgimento comandando i suoi famosi garibaldini,
che si distinguevano per il famoso camiciotto
rosso. Ma Garibaldi non era solo un condottiero
e un Generale, egli amava la natura e gli animali.
Nella fattoria che lui stesso si costruì, con l’aiuto
di alcuni amici, sull’isola di Caprera in Sardegna,
coltivava personalmente la terra e badava agli
animali. Nel 1871 sarà uno degli ispiratori per la
fondazione della Società per la protezione degli
animali con sede prima a Torino e subito dopo
in tutte le maggiori città d’Italia. Sempre pronto
ad aiutare chi aveva bisogno o era in pericolo,
Garibaldi, quando era ancora un giovane marinaio, salvò dalle acque un ragazzo che, caduto
in mare, stava annegando. Durante tutta la sua
vita l’Eroe dei Due mondi attirò su di se l’attenzione di scrittori e giornalisti di tutto il mondo, in
Italia poi, non esiste città o paese che non abbia
un monumento, una lapide, una piazza o una
via a lui dedicata. Giuseppe Garibaldi muore a
Caprera il 2 giugno 1882.
Camillo Benso conte di Cavour
Discendente da un’antica famiglia nobile
del Piemonte, Camillo Benso di Cavour
nacque a Torino nel 1810. Frequentò i corsi della Regia Accademia Militare di Torino
fino a divenire un ufficiale del Genio, ma
già nel 1831 lasciò l’esercito per iniziare
una lunga serie di viaggi e soggiorni in Europa, soprattutto in Francia ed Inghilterra.
Nel 1847 fondò il giornale Il Risorgimento.
Vittorio Emanuele II
Il nome per intero era Vittorio Emanuele
Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia nacque a Torino il 14
marzo 1820. Primo Re d’Italia, dal 1861 al
1878, coadiuvato dal suo Primo Ministro,
Camillo Benso conte di Cavour, portò a
compimento il Risorgimento e il processo
di unificazione italiana, guadagnandosi Nel 1848 inizia la sua carriera politica nel
l’appellativo di “Padre della Patria”.
Parlamento del Regno di Sardegna e nel
1851 divenne Ministro dell’Agricoltura,
Vittorio Emanuele II morì a Roma il 9 gen- Commercio e Marina per assumere, poi,
naio 1878 dove gli venne dedicato il Vit- anche l’incarico di Ministro delle Finanze.
toriano, monumento nazionale e simbolo Nominato Presidente del Consiglio dei
dell’unità italiana. Successori del primo Re Ministri promosse lo sviluppo economicod’Italia furono Umberto I (1844-1900), Vitto- industriale ampliando la rete ferroviaria e
rio Emanuele III (1869 – 1947) appassiona- quella stradale, potenziando il porto di Geto collezionista di monete già da giovanis- nova, sostenendo l’agricoltura, l’industria
simo e Umberto II (1904. 1983) ultimo Re tessile e l’industria siderurgica. In qualità
d’Italia. Dopo l’abdicazione dell’ultimo Re, di politico, statista e diplomatico Cavour fu
l’Italia diviene una Repubblica con a capo uno degli uomini più importanti d’Europa
un Presidente, ma la storia dell’unità d’Italia nella metà dell’800, morì a Torino il 6 giugno 1861, solo pochi mesi dopo la proclaproseguirà ancora fino ai nostri giorni.
mazione del Regno d’Italia il 17 marzo.
25
Se questi sono alcuni uomini che hanno contribuito, ognuno portando le proprie qualità, all’unificazione dell’Italia, altre sono le figure che il nostro Paese ha scelto come Patroni. Parlo di due Santi
che in Cerchio e in Branco conosciamo molto bene: sono San Francesco e Santa Caterina. L’Italia
ancor prima di essere unita in unico Stato era già una Nazione unita dalla stessa cultura.
Santa Caterina da Siena
Nasce a Siena nel rione Fontebranda. Insieme a Lei nella sua Famiglia vivono
altri 23 fratelli e sorelle. Fin da piccola Caterina si
dedica ai lavori domestici, all’aiuto in Famiglia,
ma soprattutto si dedica alla preghiera. All’età di
dodici anni i suoi Genitori, Jacopo e Lapa Benincasa, decidono di farla sposare, ma Caterina si
oppone per rispettare il suo proposito di dedicare tutta la sua vita a Dio attraverso la preghiera
ed il digiuno. I Genitori la puniscono facendole
svolgere numerosissimi servizi in casa, ma questi intensi lavori non distolgono Caterina dai suoi
propositi verso Dio. Finiti i lavori di casa inizia
a pregare con sempre più intensità. Vista la sua
caparbietà i Genitori decidono di non imporre la loro volontà a Caterina, così
ella entra nell’Ordine religioso delle Suore Domenicane. Da quel momento le
continue preghiere diverranno le armi di Caterina per sconfiggere il peccato.
Nel 1939 viene nominata Patrona d’Italia da Papa Pio XII.
U
na festa importante, quindi, quella che ci aspetta il prossimo anno ma soprattutto una festa che ci vede coinvolti tutti. Infatti, il movimento Risorgimentale che
portò all’unità d’Italia è avvenuto un po’ ovunque: in Piemonte e in Sicilia, in Veneto
come in Campania e poi nel Lazio, in Calabria, nelle Marche ma anche in Abruzzo in
Liguria e via così, attraverso tutte le regioni d’Italia.
i starete chiedendo cosa è rimasto di quella storia, se ci siano ancora tracce sparse
nelle nostre città e nei nostri paesi. Fate attenzione ed aguzzate la vista,andando
in giro con mamma e papà: potrete scoprire monumenti,
targhe, statue dedicate a personaggi che vissero e fatti
che accaddero in quel periodo. Ben 150 anni fa. E allora
cosa aspettate? Munitevi di macchina fotografica e, di
Cerchio o di Branco, con i vostri Vecchi Lupi o le vostre
Capo recatevi davanti a queste tracce (fatte di marmo o
di bronzo), scattate una foto ed inviatecela in redazione.
Arricchiremo così queste pagine e potremo festeggiare
anche noi questo grande compleanno.
V
26
O
N
R
O
T
T
A A RUPE
L
L
A
Dopo che Mowgli venne accolto nel Branco
del Popolo Libero, Baloo si prese cura del
Cucciolo d’uomo e gli insegnò la Legge della
Giungla, le Parole Maestre e tante altre
buone abitudini.
Infatti Mowgli, oltre a sapere come ci si
rivolge a tutti gli animali che si incontrano
lungo i sentieri di caccia, sapeva parlare a Mang il
pipistrello, quando lo incontrava sulle cime degli
alberi, sapeva avvisare i serpenti d’acqua prima
di nuotare in mezzo A loro negli stagni, oppure
sapeva parlare con gentilezza alle api selvatiche,
quando si imbatteva in qualche alveare tra i rami
degli alberi.
Mowgli sapeva arrampicarsi quasi altrettanto
bene quanto sapeva nuotare, e nuotava quasi
altrettanto bene come correva.
Quando Mowgli si sentiva sporco e accaldato
si tuffava negli stagni per rinfrescarsi, mentre
se aveva fame, si arrampicava sugli alberi per
prendere il miele dai favi delle api.
27
Queste erano le
buone abitudini che Mowgli aveva imparato da Baloo e
da Bagheera.
Anche noi, durante le vacanze di Branco o a casa con
i Genitori, potremo impegnare il nostro tempo libero
per imparare qualche buona abitudine, così come faceva
Mowgli. Bene! Sarà sicuramente una cosa ben fatta.
Dite a Chil quale buona abitudine avete imparato e lui la farà
sapere a tutta la Giungla d’Italia.
Buona Caccia a Voi tutti.
C
ari Lupetti avete ascoltato le
parole di Akela e dei Vecchi Lupi
al termine di una riunione di Branco,
quando vi dicono: “…ci vediamo in
tana domenica alle ore 8 puntuali!!!”.
La parola “puntuale” ha un significato
che vi invito a leggere sul vocabolario
e che, se è abbinata al comportamento di un Lupetto, vuol dire che questo è
un Lupetto in gamba.
Si dice, per esempio: “è un Lupetto
puntuale nel curare il proprio quaderno
di caccia”, questo vuol dire che è un
Lupetto in gamba perché ha imparato
un bella abitudine, che è quella di
essere puntuale nel compiere il proprio
dovere.
oi Lupetti oltre alla puntualità
acquisiamo anche altre abitudini
che mettiamo in pratica ogni volta che
ci capita l’occasione.
Per esempio, è una buona abitudine
avere l’uniforme sempre in ordine e
pulita, oppure avere sempre con se il
quaderno di caccia e la penna durante
le riunioni di Branco, oppure salutare i
Vecchi Lupi quando si arriva in tana o
prima di tornare a casa dopo la riunione.
ra pochi giorni inizieranno le vacanze estive, non dovendo andare
a scuola avremo più tempo a disposizione per curare i nostri hobbies, i
nostri passatempi e anche le nostre
abitudini.
T
N
28
I
n particolar modo dobbiamo migliorare sempre le nostre buone abitudini,
sin dal primo mattino appena alzati.
S
i, appena alzati è buona abitudine ringraziare Gesù e la nostra
Mamma del Cielo con una preghiera
per averci fatto trascorrere una notte
serena.
ubito dopo la colazione sarà una
buona abitudine curare il proprio
aspetto lavandosi il viso, i denti, i capelli, ecc. Quando uscirete per andare
a fare una passeggiata sarà bene
salutare le persone che conoscete, un
sorriso non costa nulla e mette di buon
umore chi lo riceve. Così facendo
avrete fatto un’azione buona. Mentre
sarà molto importante non dimenticare
di fare la B.A., ovvero la Buona Azione quotidiana. Questa è davvero una
buona abitudine che dobbiamo curare
continuamente, in ogni momento della
nostra giornata, anche durante le
vacanze.
olte sono le buone abitudini che
possiamo imparare a mettere in
atto o imparare a riconoscerle nelle
persone che vivono intorno a noi.
Purtroppo sono presenti intorno a noi.
anche le cattive abitudini. Per esempio
gettare la carta per terra in strada è
una cattiva abitudine che noi Lupi del
Popolo Libero non abbiamo, ma che
sicuramente hanno “quegli animali con
la coda che vivono sugli alberi e che
S
noi non nominiamo neanche”.
urante le vacanze estive sarà
nostra cura migliorare e aumentare le buone abitudini che abbiamo
imparato in Branco o che ci sono state
insegnate dai nostri Genitori, dai Famigliari, dai Maestri, dagli Amici, ecc.
Quindi per noi durante l’estate ci
sarà una Buona Caccia …. alla
ricerca delle buone abitudini !
D
M
29
L’Angolo di Baloo
1^ puntata: Andrea, Giuseppe e Giuliano, tre Capi Sestiglia,
incontrano il Baloo del loro Branco per un’intervista.
Andrea: Baloo, oggi con la maestra siamo andati a visitare una antica chiesa
medievale… era tanto grande. Ma è molto diversa dalle nostre. Come mai?
Baloo: Ogni chiesa ha il suo stile, proprio come le case e le abitazioni.
A seconda delle epoche sono state realizzate in maniera diversa. Un tempo
le capanne, poi le case di fango, poi i mattoni di terracotta, poi i castelli di
pietra, e così via. Oggi abbiamo i grattacieli di cemento armato con le pareti
tutte di vetro…
Andrea: Tutte le case hanno però degli elementi comuni: un letto per dormire, una cucina per mangiare, un bagno… E’ così anche per le Chiese? A noi
sembrano così diverse.
Baloo: Sì, è così anche per le Chiese. Ma per rispondere alla vostra domanda
devo farvene una io: a cosa servono le Chiese? Perché le costruiamo?
Andrea: Per pregare?
Giuseppe: Per andare alla Messa!
Giuliano: Secondo me per stare tutti insieme la domenica.
Andrea: Io ci vado con la nonna anche durante la settimana…
Salutiamo il parroco. E anche Gesù.
Baloo: Avete detto tutte cose giuste, ma c’è una motivazione che sta alla
base di tutte le vostre risposte. Bisogna partire da quel che troviamo in tutte le
chiese, antiche o moderne che siano. Innanzitutto la chiesa è un luogo di ritrovo: i fedeli si radunano in uno spazio piuttosto ampio dove ci possono essere
panche, sedie o inginocchiatoi. Questo posto si chiama AULA.
Giuseppe: Come l’aula di scuola?
Baloo: In un certo senso sì. L’aula di scuola è il luogo dove si radunano
gli studenti di una classe, l’aula della Chiesa dove si radunano tutti quelli
che credono in Gesù. E il segno di questa fede è rappresentato dal CROCIFISSO che certamente avrete notato che non manca mai.
Giuliano: É vero, e Akela ci ha fatto vedere una volta che alcune chiese,
quelle antiche, hanno anche la forma di una croce.
Baloo: Occhi ben aperti vedo che non vi mancano! E allora fate bene attenzione a questi altri luoghi della chiesa che vi indico ora: entrando
intingiamo la mano nell’acquasantiera e nelle chiese parrocchiali troviamo
pure il FONTE BATTESIMALE.
Giuseppe: Quello del nostro Battesimo!
Baloo: Proprio così, l’acqua con cui ci bagniamo le dita entrando in chiesa
ci ricorda l’acqua del battesimo che ci ha fatto diventare Figli di Dio! Poi
guardate un po’: di solito in fondo o ai lati dell’aula troviamo I CONFESSIONALI.
Lupetto: Io ho appena fatto la prima confessione!
Baloo:
Immagino sia stato un bel momento.
30
Andrea: Sì, ero tanto contento.
Gesù mi ha perdonato!
Baloo: Conserva la tua gioia! I Confessionali sono proprio il luogo della chiesa
dove incontriamo il perdono di Dio.
E poi c’è il luogo forse più evidente:
l’ALTARE!
Giuseppe: Dove si celebra la Messa!
Baloo: E dove in particolare il
sacerdote pone il pane e il vino: su di
essi invoca lo Spirito Santo ed essi diventano il Corpo e il Sangue di Gesù.
Sull’altare abbiamo l’Eucarestia!
Giuseppe: Ma io credevo che l’Eucarestia fosse nel tabernacolo!
Baloo: Dici bene, perché terminata la Messa l’Eucarestia viene riposta nel
tabernacolo. Fu San Francesco, il patrono dei Lupetti, a volere che il corpo
di Gesù fosse conservato con cura nel tabernacolo. E quando un tabernacolo accoglie le ostie consacrate, viene acceso un lumino rosso. Così entrando in
Chiesa sappiamo dove è che si trova Gesù.
Andrea: Baloo, ma allora tutti i posti che ci hai detto della Chiesa sono
posti dove sta Gesù?
Baloo: Hai avuto una bella intuizione. Ma precisiamo meglio. Vi ho fatto vedere il
fonte battesimale e l’acquasantiera, poi il confessionale, poi l’altare e il tabernacolo.
C’è ancora un'altra cosa presente in quasi tutte le Chiese, anche se è un po’ nascosta.
Vediamo chi di voi riesce a trovarlo: è l’ARMADIETTO DEGLI OLII SACRI!
Andrea: Io non l’ho mai visto!
Giuseppe: Non è mica uno sportellino di legno piccolo in un angolo del muro?
Baloo: Spesso è nascosto, a volte è addirittura in sacrestia, ma è un armadietto molto importante. Dentro ci sono tre boccette con tre olii differenti:
l’olio dei Catecumeni, il Sacro Crisma e l’Olio degli infermi.
Giuseppe: mia nonna malata ha ricevuto l’olio degli infermi!
Baloo: Esatto, quell’olio viene usato proprio nel sacramento dell’unzione
degli infermi. Quello dei catecumeni, invece, viene usato durante il Battesimo, come pure il Sacro Crisma…
Giuliano: Dunque li abbiamo ricevuti pure noi?
Baloo: Esatto! Il Crisma, che è un olio profumato, è l’olio forse più
importante, perché è segno della presenza dello Spirito Santo. Viene infatti
usato anche nella Cresima, che farete quando sarete Esploratori, e per chi
diventa Sacerdote nel sacramento dell’Ordine…
Andrea: Non le sapevamo queste cose! Ci fai vedere gli olii Baloo?
Baloo: Andate nelle vostre chiese e nelle vostre parrocchie, e chiedete al sacerdote o al parroco che ve li mostrino. Ovviamente dovete fare attenzione a non
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versarli perché sono piccole quantità da usare con molta attenzione.
Giuseppe: Baloo, non hai risposto ancora alla nostra domanda!
Baloo: oh sì che ho risposto cari Lupetti!
Se ripensate a tutti i luoghi che vi ho mostrato vi verrà subito in mente che sono
luoghi per incontrare Dio in maniera speciale, ossia per amministrare i Sacramenti!
Andrea: É vero, i Sette Sacramenti! Vediamo: il Battesimo con l’acqua
del fonte battesimale…
Giuseppe:
E gli olii!
Andrea: La Confessione coi Confessionali, la Comunione sull’altare, la
Cresima con l’olio chiamato…
Giuliano: Sacro Crisma ha detto Baloo!
Giuseppe: Lo stesso del sacramento del Battesimo e dell’Ordine...
Baloo: Per l’Ordine c’è anche il luogo chiamato PRESBITERIO, ossia la parte
dietro l’altare maggiore, così chiamato dal termine “presbitero”. I preti, i sacerdoti
e i ministri sono i Presbiteri e durante la celebrazione quello è il posto loro riservato.
Andrea: Poi l’unzione degli infermi con l’olio degli infermi, questo me lo ricordo!
Giuseppe: Manca solo il matrimonio!
Baloo: Nel Matrimonio i ministri sono gli sposi, che stanno nell’aula, di fronte all’altare. L’assemblea è formata di famiglie di sposi, dunque il matrimonio è sempre presente!
Giuliano: Grazie Baloo, ora quando entreremo in Chiesa sapremo
cosa guardare e chi incontrare!
(A cura di Andrea Macco – Akela FSE Genova 1.
Si ringrazia don Franco Pedemonte – Baloo FSE Genova 3)
32
Il taccuino perduto
Durante il grande cerchio svolto fra tutti
i Lupetti di Roma per la Caccia di Primavera, un vecchio Akela trovò a terra un
taccuino. Lo girò e lo rigirò in tutti i sensi
per vedere se ci fosse scritto un nome che
gli permettesse di restituirlo al proprietario; ma non trovò nulla. Vide però che doveva appartenere a un Lupetto in
gamba, perché conteneva niente altro, per ogni giorno, che le annotazioni
delle Buone Azioni compiute. E pensò di pubblicarne il contenuto!
Se non trovate di meglio ... piuttosto che lasciar passare una giornata senza
fare la Buona Azione, potrete sempre cercare di fare una di quelle già compiute dallo sconosciuto Lupetto romano di tanti anni fa.
L’elenco contiene numerosi errori di ortografia, ma tutto sommato si possono perdonare al Lupetto sconosciuto questi errori commessi, perché si tratta
di belle B.A.. E se qualcuno è a corto di idee o vuole variare le sue B.A. il
taccuino ritrovato da quel Vecchio Lupo potrà essere molto utile per suggerire
nuove B.A.
Ed ecco l’elenco delle B.A. fatte da quel lupetto.
1) Pulito coltelli e forchette.
2) Aiutato la mamma a pulire la cucina e a
fare il pranzo.
3) Lucidato piatto di rame e spolverato la
credenza.
4) Lavato piatti.
5) Strofinato e lavato il pavimento della cucina (tutto a ginochioni). (nota di
quell'Akela: a parte il fatto che si scrive
"ginocchioni': questa è proprio una bella
B.A., perché deve essere costata molta
fatica).
6) Pulita bicicletta di mio fratello (nota
mia: Bene, se non ti sei fatto "pagare" in
nessun modo!!).
7) Pulito le scarpe di Giggi (nota mia:
Adesso esageri: bastava una sola "g'').
8) Oggi quando andavo in Tana un vecchio mi ha chiesto di portargli una tavola
a uno. Poi mi voleva regalare cento lire;
ma io non le ho volute (nota mia: Bene,
altrimenti non sarebbe stata più una B.A.).
33
9) Messo in ordine tutti i cassetti miei.
(nota di quell’Akela: Questa NON è una
Buona Azione. Tu devi SEMPRE tenere
in ordine i cassetti tuoi e non soltanto per
Pasqua!).
10) Pulite le tazze e i piattini.
11) Lucidate tutte le maniglie delle porte.
12) Un ragazzino è caduto nel cortile e io
l’ho pulito col fazzoletto mio.
11) Aiutato mammà (nota dell’Akela: a
far che? Spesso aiutare la mammà è un
semplice dovere e non una Buona Azione, che è qualche cosa di più).
12) Dato cinquanta lire a un mio compagno (nota mia: sarebbe interessante
sapere come e perché).
13) Ho dato il mio fazzoletto a Carlo che
gli usciva sangue dal naso perché era
caduto. (nota dell’Akela: l’italiano non
fila tanto bene; ma la Buona Azione sì ...
purché il fazzoletto fosse pulito!!).
14) Pulito forchette e coltelli. (nota mia:
giornata di magra!).
15) Un ragazzino ha buttato la cartella di
scola di una bambina su un albero che
piangeva così io so’ salito a ripigliarla.
(nota dell’Akela: a parte l’albero che
piangeva e i pochi altri errori, è una bella
B.A.).
18) Aiutato una signora a portare la borsa
della spesa perché ci aveva una gamba
zoppa. (nota dell’Akela: sorvoliamo anche
qui su qualche finezza della lingua; mi
piace questa B.A. perché vuoI dire che lo
34
sconosciuto Lupetto cammina veramente
con gli occhi aperti e si accorge quando
c’è qualcuno che può aver bisogno del
suo aiuto).
19) Andato ha comprare laranci pe zia
(spiegazione per i Lupetti non romani:
andato a comperare le arance per la zia).
20) Imprestato il fazzoletto a Giggi
perché se soffia il naso (nota
dell’Akela: come si vede
il fazzoletto è sempre
un mezzo di prim’ordine
per fare B.A.; speriamo
che poi il nostro Lupetto
sconosciuto non sia lui!).
Otto consigli . . .
per scattare una bella fotografia
Hai portato la macchina fotografica in caccia e quando sei tornato a casa sei rimasto deluso da qualche scatto? Stai preparando la specialità di fotografo? Vorresti spedire qualche bella
foto del tuo Branco a Famiglia Felice perché venga pubblicata?
Ecco qui alcuni consigli pratici che ti aiuteranno a diventare
un ottimo fotografo!
1. Luce ed Esposizione corretta
L’immagine non deve essere troppo chiara o
troppo scura: non è possibile avere una buona foto senza una buona luce, quindi cerca
sempre la luce ottimale per le tue foto.
Fai attenzione quando la fonte di luce è molto forte che il soggetto principale dello scatto
non sia controluce, cioè con la luce alle spalle: il rischio è che si veda soltanto un’ombra,
come nella foto qui accanto.
2. Nitidezza e Messa a Fuoco
La foto deve essere nitida nei colori e il soggetto che hai scelto soggetto deve essere bene
a fuoco. Se, per esempio, fotografi una persona
è importante che il volto sia ben a fuoco. Scegli
una posizione comoda e stabile con le braccia
ben salde per evitare che la foto risulti mossa.
Metti ben a fuoco il soggetto principale sfocando il resto, così da creare profondità
3. Contesto
Scattare una foto è come raccontare una
storia: ritrarre il soggetto principale è
importante tanto quanto inserirlo in un
contesto in modo da rendere più efficace il messaggio e le sensazioni che si vogliono trasmettere. Sfrutta a questo scopo la prospettiva e sviluppa l’immagine su più livelli in modo
da mostrare l’ambiente circostante il soggetto principale.
35
4. Composizione
La foto è bilanciata? Se fotografi
un panorama, evita di mettere l’orizzonte
in mezzo alla foto. Se fotografi una persona o un gruppo o una scena particolare
usa lo zoom o avvicinati per comporre al
meglio la foto ed eliminare visivamente
elementi inutili e di disturbo. Ricorda che
il soggetto non deve essere per forza al
centro dell’inquadratura.
5. Emozioni
La foto deve suscitare emozioni.
Cerca dei particolari, dei gesti, delle
espressioni, un momento delle giornata particolare (una luce particolare)
per caricare emotivamente la foto.
Studia le foto dei grandi fotografi per
capire cosa e come farlo!
6. Soggetto
Cerca un soggetto
interessante. Può
essere una cosa,
una persona o un
animale, un movimento, ma deve
avere qualcosa di
speciale o interessante.
36
7. Prospettiva
Spesso
un’inquadratura
frontale del soggetto risulta
banale e noiosa. Molto meglio cercare angolazioni insolite e originali in modo da
“incuriosire” l’osservatore.
8. Sfondo
Cerca di eliminare tutto
quello che può distrarre e
che “non serve”, bilanciando
bene gli spazi, mettendo in
risalto il soggetto principale.
Sperimenta, gioca con lo zoom e la messa a fuoco, crea composizioni particolari e divertenti che rendano le tue foto uniche, come i momenti che vuoi fermare nello scatto
e poi… non dimenticare di inviarci i tuoi scatti migliori!
PICCOLO VOCABOLARIO FOTOGRAFICO
BILANCIAMENTO CROMATICO. Rapporto fra i colori ciano, magenta e giallo
per ottenere un’immagine equilibrata.
BILANCIAMENTO DEL BIANCO. Permette di effettuare riprese in ambienti
illuminati da qualunque fonte luminosa senza che i colori
risultino distorti.
CMYK. Cyan, Magenta, Yellow and Black, (ovvero Ciano,
Magenta, Giallo e Nero): i colori usati per stampare un’immagine in quadricromia (vedi foto).
CRISTALLI LIQUIDI (LCD).
Sono realizzati con materiali organici che si comportano
come un liquido pur avendo una struttura molecolare simile
a quella di un cristallo. Questo materiale è posto tra due lastrine di vetro dotate di elettrodi talmente sottili da essere invisibili i quali, creando un campo elettrostatico, modificano
lo stato di trasparenza del materiale consentendo la lettura.
DEFINIZIONE. La capacità di un obiettivo o una pellicola
di mostrare i dettagli più minuti del soggetto.
DIAFRAMMA. Regola il passaggio della luce attraverso l'obiettivo. Costituito da più
lamelle, può essere automatico o manuale. Al momento dell'esposizione, le lamelle si
chiudono di scatto al valore prefissato e si riaprono subito dopo la chiusura dell'otturatore.
37
ESPOSIZIONE. Tempo necessario alla luce per impressionare la pellicola (o il
sensore delle macchine fotografiche digitali) affinché riproduca correttamente la
gamma tonale. Dipende dalla sensibilità della pellicola e dall'intensità della luce.
Se la quantità di luce che impressiona la pellicola è troppa si ottiene una sovraesposizione, se è troppo poca una sottoesposizione.
ESPOSIZIONE AUTOMATICA.. In molte fotocamere sono disponibili diverse regolazioni automatiche dell’esposizione, eccone alcune.
1) Priorità dei diaframmi: l'automatismo controlla il tempo di esposizione in funzione
dell'apertura di diaframma scelta.
2) Priorità dei tempi: l’automatismo controlla l’apertura di diaframma in funzione del
tempo di esposizione impostato
3) Programmi creativi: consentono di utilizzare in automatismo la coppia tempo-diaframma più adatta al tipo di ripresa (ritratto, paesaggio, azione, notturni, ecc)
INQUADRATURA. È la parte della scena o dell'ambiente che viene selezionata dal
fotografo attraverso il mirino.
ISO. International Standards Organization, ente preposto alla normativa degli standard.
In fotografia la sigla Iso relativa alle pellicole fotografiche indica la loro sensibilità. Una
pellicola 200 Iso è del doppio sensibile di una da 100 Iso e richiede quindi un'esposizione dimezzata. Una pellicola da 200 Iso è, invece, sensibile la metà rispetto a una da 400
Iso e quindi richiede un'esposizione doppia.
JPEG. Formato per immagini grafiche compresse, molto più efficace del GIF, ma non
in grado di riprodurre esattamente l'immagine originale. Un file JPEG è ottenuto per
compressione a perdita di informazioni, ossia con lo scarto di quelle non necessarie alla
visualizzazione dell'immagine. Le immagini JPEG conservano comunque tutte le informazioni cromatiche RGB.
MESSA A FUOCO. Si intende la regolazione ottica dell’obbiettivo eseguita la fine di
ottenere un’immagine con la maggior nitidezza possibile.
OTTURATORE. Consente alla luce di raggiungere la pellicola ed impressionarla per il
tempo necessario ad ottenere la giusta esposizione della pellicola.
PROFONDITA’ DI CAMPO. E’ la zona che appare nitida nell’immagine fotografica
finale. E’ possibile controllare la sua ampiezza grazie all’uso del
diaframma: più il diaframma è aperto più ridotta sarà l’ampiezza
della profondità di campo. Più il diaframma è chiuso più la profondità di campo sarà ampia.
RGB: Termine utilizzato per rappresentare i tre colori principali
(rosso verde e blu) utilizzati dai sensori delle fotocamere a colori.
Da queste tre componenti, opportunamente “dosate”, si ricavano
tutti i colori.
TIFF. Tag Image File Format. Un formato file standard per lo scambio di immagini,
adottato da molti produttori che supportano immagini grafiche ad alta risoluzione.
38
la camera oscura
MATERIALE :
Una scatola da
scarpe
colore nero
un pezzetto di
stagnola
ATTREZZI:
taglierino
colla o nastro
adesivo, un
ago, pennello
Antenata della macchina fotografica
Già nel 300 a.C. Aristotele descriveva il principio di questo
strumento, che fu studiato nell’11° secolo dagli arabi, ed in
seguito da scienziati ed artisti famosi più vicini al nostro tempo,
come Leonardo Da Vinci. Nel 1700 veniva usata una vera cameretta, trasportabile: l’artista stava dentro al buio, e disegnava le immagini che si proiettavano su un foglio di carta.
Costruire una
camera oscura
è abbastanza
facile. Provate, sarete
sorpresi dal
risultato.
1. Procuratevi una normale scatola da scarpe. 4
2 . Fate un foro quadrato,di un cm di lato circa,
3
al centro del lato piccolo.
3 . Ritagliate una finestra sul lato opposto
(circa cm 10 x 12)
4 . Dipingete di nero tutto l’interno.
Il più é fatto.
Mentre il colore nero si asciuga fate un po’ di compiti, oppure una
B.A. oppure ... poi, quando tutto è ben asciugato, riprendete l’opera:
5 . Ricoprite il foro della finestra con carta bianca, sottile (Se sotto la carta
potete mettere un “vetro di plastica”, il lavoro sarà migliore).
6 . Coprite il foro piccolo con un pezzetto di carta da disegno nera, fissata
col nastro adesivo.
7 . Con un ago fateci un forellino perfettamente rotondo.
ECCO, ABBIAMO FINITO!
Provate subito : sulla carta della finestrella si proietterà il vostro paesaggio, capovolto. Potete disegnarlo, seguendolo con la matita sulla carta.
2
6
5
7
Alla fine pulite tutto per
bene. D’accordo?
Se non avete capito qualcosa, scrivetemi:
[email protected])
Hathi
39
Alle Vacanze di Branco con
lo zaino ordinatissimo !
P
rima delle Vacanze di Branco i Vecchi Lupi vi daranno certamente un elenco delle cose da mettere nei vostri zaini o
borse. I Vecchi Lupi sanno cosa vi servirà, perciò parlatene
con loro, anche per evitare di portare con voi ingombri inutili.
Se farete le cose bene, nel vostro zaino o borsa ci starà tutto.
I lupetti ordinati non perdono mai nulla e sanno trovare tutto
ciò che serve in un baleno, rapidamente ed in ogni momento!
Evitate i sacchetti di plastica dei supermercati: trattengono l’umidità, si
strappano facilmente, non hanno una chiusura pratica e, per dirla tutta,
sono proprio brutti. Non sono nello stile del Lupetto.
Volete una buona idea? Fatevi una serie di sacchetti di tela, come vedete
nei disegni. Per distinguerli potrete farci delle scritte con i colori per stoffa, o
usare legacci di colori differenti, oppure inventate qualcosa voi!
40
IL LUPETTO PITAGORICO
Mowgli era sempre vissuto nella Giungla, nel Branco dei lupi di Seeonee. Quando andò nel villaggio degli uomini si trovò disorientato, ma
si adattò presto, grazie alle abilità che aveva acquisito con gli insegnamenti di Babbo Lupo e di Baloo. Immagina di trovarti al posto di Mowgli:
Saresti in grado di fare altrettanto?
T
a
S
G
Z
a
H
a
Una lingua misteriosa
Mowgli dovette imparare un
nuovo linguaggio, quello degli
R
uomini. All’inizio sembrava astruso, ma presto con un po’ di impegno imparò tantissime parole. Prova anche tu. Ogni simbolo rappresenta sempre la stessa lettera. Alcune lettere te le suggeriamo noi:
copiale tutte le volte che le trovi nel testo. Poi cerca di completare tutta la
frase. Ti ricordi chi la disse ?
IL DANARO Mowgli non aveva mai usato i
soldi, e così dovette prima di tutto imparare a riconoscere le monete, e poi capire il giusto prezzo di ogni cosa.
E tu, sapresti associare IL GIUSTO PREZZO alle
cose che sono elencate nella pagina N. 38?
(gira la pagina)
41
Qui manca qualcosa…
I prezzi sono giusti?
Confez. 4 pile “stilo” € 40,00
Biglietto del cinema
€
1,65
Bicicletta
€
7,00
Zaino per V. di Branco
€
2,50
Automobile
€
0,50
Una telefonata da casa
di 2 minuti
€ 12.000,00
1 litro di latte
€ 80,00
Un gelato
€ 1,20
Scarpe da ginnastica
€ 120,00
Penna blu
€ 0,12
Quanti attrezzi si sono inventati gli
uomini!... Quante novità per Mowgli,
quante cose da osservare!
Osserva anche tu questi oggetti. In
ogni riquadro, però, abbiamo tolto
un oggetto importante che di solito si
usa insieme agli altri. Scoprilo e scrivi
il suo nome nelle caselle orizzontali.
Nelle caselle verdi verticali leggerai
il nome di un altro oggetto, che era
presente nella capanna di Messua,
ma che Mowgli, il primo giorno, assolutamente non voleva usare!
2
1
4
3
5
1
2
3
4
5
:”Questo ragazzzo è il figlio di Messua che la tigre zoppa aveva rapito”. (lo disse il Bramino del villaggio)
Prezzo giusto (nello stesso ordine): 2,50 - 7,00 - 120,00
. 80 - 12.000,00 - 0,12 - 1,65 - 1,20 - 40.00 - 0,50 .
QUI MANCA QUALCOSA : 1 spazolino - 2 coltello 3 matita - 4 prima stella - 5 scopa.
SOLUZIONI:
LA LINGUA MISTERIOSA
42
LA POSTA DI CHIL
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Caccia di Primavera del Distretto
Roma Sud.
Lo scorso 25 Aprile, noi Lupetti del
Branco Rampante del Roma 68
siamo andati in pullman, insieme ai Lupetti dei Branchi dei Gruppi Roma 7
e Roma 3, a Rocca di Papa (RM) dove
ci aspettavano tutti gli altri Branchi del
Distretto Roma Sud per vivere insieme
la Caccia di Primavera. Siamo partiti
da Piazza Santa Croce in Gerusalemme
alle 8.30 e verso le 10.00 siamo arrivati a destinazione nel luogo
prescelto per la Caccia tanto
attesa.
La Caccia era ispirata alla
vita di San Francesco, che,
come tutti sanno, è il patrono sia d’Italia sia dei Lupetti.
All’inizio i Vecchi Lupi ci
hanno raccontato che San
Francesco, stanco di stare rinchiuso nella bottega
del padre a vendere stoffe,
decise di andare a fare una
passeggiata nelle campagne
di Assisi. Fu proprio in quella occasione che vide una chiesetta tutta
diroccata. Era la Chiesa di San Damiano. Lì trovò un crocifisso e mentre pregava udì una voce che lo chiamava…
Era il Signore che gli chiedeva di
ricostruire la sua Chiesa. Così San
Francesco raccogliendo pietre e mattoni
si mise a ricostruire la Chiesa di San
Damiano, che tutti noi ancora oggi possiamo ammirare nei pressi di Assisi.
Il percorso della Caccia era diviso in
stands. C’era lo stand sulla Bandiera
d’Italia, quello sulle Massime, quello in
cui bisognava rappresentare la storia di
San Francesco, e molti altri ancora. In
ogni stand, dopo aver valutato il nostro
impegno, i Vecchi Lupi davano un preciso numero di mattoncini. Quest’ultimi sarebbero serviti a ricostruire la
“Chiesa di San Damiano” disegnata su
un cartellone.
La Caccia di Primavera è stata vinta
dal Branco del Gruppo Monteporzio 1°.
Complimenti!!!
Buona Caccia a tutti coloro che rispettano la Legge della Giungla.
Andrea Mostaccio, Capo Sestiglia del
Branco Rampante Roma 68.
43
LA POSTA DI CHIL
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L
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!!
Cari Lupetti, Chil, durante i suoi voli sulla Giungla, ha incontrato alcuni Scout che possono aiutare tutti quei Lupetti in gamba che vogliono conquistare la specialità di Collezionista.
Questi Scout appartengono all’Associazione Italiana di Scout Filatelia – A.I.S.F.
L’AISF è stata costituita 40 anni fa, nel 1969, in Ancona. L’attività di questa Associazione è di avere rapporti di scambio di francobolli e di collaborazione con le altre Associazioni Scout Filateliche del mondo, oltre a contribuire alla divulgazione del collezionismo filatelico tra i giovani.
Attraverso l’A.I.S.F. tutti i Lupetti possono avere informazioni sulla storia dei francobolli scout emessi nel mondo.
Quando nacque l'A.I.S. F. nel 1969, i francobolli scout emessi erano poche centinaia; ora
sono più di 3.000 stampati da oltre 160 Paesi differenti. Non c'è avvenimento importante
del movimento scout che non venga commemorato con i francobolli e, più spesso, con la
concessione di un annullo speciale. Questi ultimi in Italia sono già oltre 250.
Qui di seguito alcuni
esempi di francobolli e
annulli della tematica
SCAUTISMO.
L’indirizzo del sito e la
casella di posta elettronica dell’A.I.S.F. sono:
www.aisf.info
[email protected]
44
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O
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C’è una grande novità che riguarda la Giungla italiana:
da questo numero, la nostra rivista, Famiglia Felice, ha cambiato l’indirizzo di posta elettronica; il nuovo indirizzo è
[email protected]
A questo indirizzo dovranno pervenire tutte le foto che avrete scattato durante le cacce con il vostro Branco, oppure gli articoli in cui
salutate i Lupetti della Giungla Italiana o nei quali raccontate le
vostre emozioni ed esperienze di vita nel Branco. Cari Lupetti la
nuova casella di posta elettronica è già pronta ad accogliere tutte
le vostre e-mail piene zeppe di notizie da divulgare !!!
45
LA POSTA
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Buona Caccia a
Giovanni, Lupetto
del Branco “Ghibli”
del Gruppo Cerignola 1° che ha pronunciato la Promessa
e ci ha inviato la
foto che lo raffigura
in questo momento
indimenticabile.
L’11 aprile 2010
si è tenuta in località Castel del
Monte in provincia di Bari, nelle
immediate vicinanze del suggestivo Castello
di Federico II,
la Caccia di Primavera che ha
avuto come protagonisti tutti i
Lupetti della Regione Puglia, che hanno rivissuto le imprese del grande imperatore. Alla caccia si è unito anche Akela d’Italia che, si racconta, ha giocato con tutti i
Lupetti ad una danza proveniente da Marte!
Ma il divertimento più grosso se lo sono aggiudicato alcuni Lupetti, rimasti ignoti,
che si sono divertiti a compiere tantissime Buone Azioni senza farsi scoprire!!!
46
DI CHIL
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Domenica 23 maggio 2010 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, è stata benedetta l’immagine della Madonna degli Scout.
Alla cerimonia avvenuta dentro la Porziuncola, erano presenti oltre 250 tra Scout,
Guide, Lupetti, Capi e numerosi Genitori degli Scout.
Questa immagine verrà affissa il 21 agosto prossimo presso la Casa natale di Maria, la nostra Mamma del Cielo, a Nazareth, in Terra Santa.
Noi, Lupetti del Branco Rampante del Gruppo Roma 68, eravamo presenti.
La cosa che ci ha entusiasmati molto, oltre alla presenza di tanti scout, è stata la
notizia che questa immagine rappresenterà a Nazareth tutti gli Scout del mondo.
Siamo stati molto contenti di aver contribuito a rappresentare tutti i Lupetti della
Giungla italiana a questa cerimonia così importante.
Buona Caccia a tutti coloro che rispettano la Legge.
Andrea e Federico, Capi Sestiglia del Branco Rampante Roma 68.
47
FAMIGLIA FELICE
2010
Scout d’Europa
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