O Sensei Meiji Ohtsuka judan

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O Sensei Meiji Ohtsuka judan
Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
O Sensei Meiji Ohtsuka judan
(Approfondimenti biografico-cronologici del M°Ohtsuka Hironori I°)
di Antonio Sartini.
Introduzione
Nel contesto socio-culturale con cui ci confrontiamo quotidianamente, la critica denigratoria di
ideali e tradizioni sembra essere diventata un “must”intellettuale del vivere odierno. Tutto deve
essere esaminato, smontato e possibilmente riadattato alle interpretazioni di un “pseudo
decadentismo post-atomico”.
In un simile contesto, ove“l’atto motorio” del karate viene “montato coreograficamente” su basi
musicali snaturando alcuni significati fondamentali della pratica, quale tipo di curiosità dovrebbe
spronarci a conoscere i dati biografici del O Sensei Meiji Ohtsuka judan ?
Se da un punto di vista prettamente scientifico l’evoluzione è una condizione essenziale, dal punto
di vista etico-deontologico a volte il progredire dei tempi favorisce una sorta di involuzione. Il
senso materiale delle cose tende a inibire la capacità di introspezione e di crescita spirituale
dell’individuo pertanto, il frutto di una società tecnologicamente sempre più avanzata rischia di
diventare un essere superficiale, incapace di crescere interiormente e fine a se stesso.
Quindi, quando all’inizio della pratica ci genoflettiamo sedendoci poi in “seiza” e, al comando –
“O Sensei-ni-rei !”- flettiamo in avanti il busto con lo sguardo basso sul tatami effettuando lo
“zarei”, a chi rivolgiamo la nostra reverenza, a chi ostentiamo il nostro rispetto?
Eseguiamo questo rituale solo perché “fa figo un oriental trend” o per “creare l’atmosfera”?
Non è forse una delle prerogative del karate-do realizzare la piena coscienza e lo spirito vigile
nelle nostre azioni?
In quel momento, con quel cerimoniale, non eseguiamo qualcosa di meccanico ma onoriamo la
memoria di colui che ha creato il nostro stile, che, a suo tempo, è andato, in un certo modo,
controcorrente ed è stato un innovatore nel senso più profondo della pratica marziale.
Dopo il saluto iniziale entriamo nella pratica della via che Sensei Ohtsuka ha intrapreso prima di
noi, seguiamo le sue orme lasciando tutto il resto fuori dal dojo.
Conoscere la storia del Sensei Hironori Ohtsuka significa anche capire quello che pratichiamo,
intraprendere una evoluzione che ci aiuti ad uscire dalla “psicologia del gregge”tanto cara a chi
concepisce il karate con metodi di globalizzazione.
Lo scopo biografico di questo lavoro è dare una certa consequenzialità agli episodi fondamentali
della vita di O Sensei Hironori Ohtsuka cercando un ordine cronologico, più o meno indicativo, per
quanto consentito dalle notizie reperibili da fonti bibliografiche e su siti ufficiali in Internet. La
principale difficoltà sono state le date di riferimento che, nelle varie fonti consultate, difficilmente
coincidono. Pertanto ho privilegiato le date indicate dal Maestro e dai suoi discendenti tenendo
conto comunque che alcune notizie sono indicate solo da altri autori. In ogni caso, dove non è
facile stabilire la data ho riportato un intervallo di tempo che comprende le diverse indicazioni
trovate.
L’impostazione di questo lavoro ha volutamente evitato di entrare nel merito della filosofia o delle
motivazioni di determinate scelte operate nella creazione dello stile Wado Ryu, innanzi tutto perché
i semplici fatti a volte rendono più giustizia delle interpretazioni e poi perché un tale studio
richiederebbe un’applicazione ben più impegnativa di questo, se lo si volesse intraprendere con
una certa onestà intellettuale.
Per quanto riguarda i semplici avvenimenti, ci sono fatti, a mio avviso importanti, che vengono
riportati in maniera frammentaria e spesso contraddittoria, pertanto questo lavoro è solo un
modesto tentativo di riunire, in maniera limitatamente critica e in un puzzle omnicomprensivo, le
notizie trovate nei documenti di facile reperibilità senza pretesa alcuna e senza verifiche
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storiografiche, tali da fargli assumere un significato ufficiale. Viceversa sarebbe stimolante
ricevere ulteriori notizie per poter ampliare e/o correggere quelle di seguito riportate.
Pertanto invito i lettori a mandarmi ([email protected]) ulteriori notizie,indicazioni o
precisazioni, possibilmente correlate di una bibliografia credibile e rintracciabile, per ampliare e
migliorare il presente lavoro.
Biografia
1892
Il Maestro Hironori Ohtsuka nacque nella città di Shimodate, nella prefettura di Ibaragi,ad un
centinaio di miglia da Tokyo, in Giappone il 1° giugno 1892. Alla nascita venne chiamato Kuo, il
nome Hironori è un nome d’arte legato alla pratica marziale che egli adottò in uno stadio seguente
della sua vita. Fu il primogenito maschio ma secondo di quattro figli del Dr. Tokujiro Ohtsuka e
della moglie Sato. Il padre Tokujiro si era laureato al Jikei Medical College in medicina era
specializzato in pediatria e lavorava all’ospedale della città di Shimodate. Questa posizione di tutto
rispetto forniva uno stipendio molto alto ed è stato riferito che ammontava a cinquanta yen al
giorno, un somma generosa per gli anni intorno al 1890. Questo livello di entrate non solo gli
assicurava una posizione sociale elevata ma gli permetteva anche di comprare terre e proprietà per
il futuro della sua famiglia. Sua madre, Sato, discendeva da una famiglia di samurai.
Il caso volle che lo stesso anno della sua nascita fu istituita la Dai Nippon Butoku Kai (federazione
di tutte le arti marziali giapponesi).
1897
Kuo (Hironori) era un bambino di costituzione gracile e di salute cagionevole, pertanto fu deciso
che la pratica delle arti marziali l’avrebbe aiutato ad irrobustirsi. All’inizio pensarono che il kendo
sarebbe stata la disciplina dalla quale, il giovincello, avrebbe ricevuto beneficio( era più una sua
idea che non quella della sua famiglia), ma sua madre temeva per il benessere del suo primogenito
maschio, contestò la proposta, preoccupandosi del fatto che i costanti colpi in testa avrebbero
danneggiato il suo cervello.
E’ molto probabile che il giovane Hironori non avesse avuto difficoltà ad accettare l’idea che la
pratica delle arti marziali avrebbe portato benefici alla sua salute poiché fin dalla più tenera età
aveva ascoltato le entusiasmanti storie delle gesta dei samurai raccontate dallo zio di sua madre,
Chojiro Ebashi, che era un insegnante di arti marziali nel clan di Tochiura. Infatti, nonostante
alcuni autori sostengano che fu il padre ad avviarlo ai primi rudimenti del jujitsu, fu lo stesso
prozio che nell’aprile del 1897, quando Hironori aveva solo cinque anni, che per primo lo istruì
formalmente nell’arte del Koryu (antica scuola) di jujitsu, una disciplina che egli avrebbe studiato
esclusivamente ed appassionatamente nei seguenti venticinque anni. Non è chiaro quale stile il
prozio insegnasse ma in definitiva diede al giovincello i primi accurati rudimenti di tecniche
tradizionali.
1905
Nel 1905, all’età di tredici anni, Sensei Ohtsuka entrò nella scuola media di Shimozuma dove
studiò lo Shinto Yoshin Ryu ju jitsu, con 35 altri giovani allievi, sotto la direzione del caposcuola
Sensei Tatsusaburo Nakayama (1870-1933), il quale per venti anni fu istruttore di kendo e jujitsu in
quella scuola. A quel tempo non era insolito per un istruttore di kendo praticare il jujitsu in modo
da ottenere un diploma di medicina tradizionale ortopedica. Il Sensei Nakayama ottenne il suo
diploma dopo la pratica dello Shinto Yoshin Ryu, ma in origine era uno studente di scherma del
Jikishin Kage Ryu.
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La branca di jujitsu che venne insegnata al giovane Hironori dal Sensei Nakayama metteva una
forte enfasi sugli atemi, che comprendevano colpi ai punti vitali sia di piedi che di mani. Furono
queste tecniche particolari che lo predisposero, con una certa facilità, ad assimilare ed inglobare
il karate di Okinawa nel suo allenamento alle arti marziali. Mentre gran parte delle scuole di
jujutsu era specializzato nelle proiezioni e nelle tecniche a terra, è stata avanzata l’ipotesi che le
principali branche dello Yoshin Ryu jujitsu si specializzarono nel colpire i punti deboli del corpo
umano perché i due fondatori storici di questa scuola erano medici, esperti nell’arte tradizionale
della medicina cinese e giapponese.
1910
Nell’estate del 1910, quando aveva diciotto anni,il Sensei Ohtsuka entrò all’Università di Waseda ,
una delle migliori del Giappone, per studiare in una facoltà simile all’odierna “economia e
commercio”. Durante la specializzazione universitaria, cominciò ad allenarsi nelle principali
scuole di ju jutsu della capitale, a quel tempo numerose, con l’intento di migliorare la sua abilità e
la sua capacità tecnica. Continuò questo tipo di esperienza per quattro anni finché non iniziò ad
intuire che tutte le tecniche di jujitsu erano le stesse,a prescindere dallo stile, erano ripetitive ed
avevano, fondamentalmente, le stessa matrice. Pertanto smise di andare nelle altre scuole ed iniziò
ad allenarsi nella propria.
Sono state fatte varie ipotesi su quali scuole visitò durante questi quattro anni itineranti. Egli disse
che aveva studiato sia il Tenshinshinyo Ryu jujitsu che il Kito Ryu jujitsu. Nel libro “Wado Ryu
Karate”il M°Ohtsuka riporta che nell’estate del 1911continuò la pratica del jujitsu con speciale
enfasi sul Toshin Kempo.
1912-1913
Dopo la morte del padre nel 1912, durante il terzo anno di Università, sua madre lo convinse a
ritirarsi e ad andare a lavorare alla Banca Kawasaki, di proprietà del prozio, perché era
preoccupata per l’infatuazione di Sensei Ohtsuka verso le arti marziali.
Fin dal 1913 Sensei Ohtsuka iniziò lo studio di tecniche tradizionali di riduzione osteo-articolari
(Seikotsu) oltre che di Kappo, metodi tradizionali di rianimazione, estensione del Kuatsu.
1914-1916
Dopo il servizio militare Sensei Ohtsuka iniziò a lavorare alla banca “Kawasaki”. Continuò a
lavorare in banca per 10-12 anni come un obbligo verso sua madre ma, durante questo periodo,
non smise mai la pratica del jujitsu.
Secondo i suoi familiari,il Sensei Ohtsuka aveva già sentito parlare del karate prima del 1922
tanto che , poichè la residenza degli ufficiali di governo locale ere situata dalla parte opposta alla
banca dove lui lavorava, andava continuamente chiedendo agli ufficiali di Okinawa se qualcuno
sarebbe venuto ad insegnare karate , ma questo fino al 1922 non si verificò mai.
In questo periodo, secondo Kenji Tokitsu, continua il jujitsu nel dojo del Sensei Motoo Kanaya,
Kyōshi (maestro di secondo grado del Butoku-kai), che è al tempo stesso maestro di judo, e
continua la pratica un arte medica tradizionale per la cura delle fratture e delle articolazioni,
pratica ritenuta essenziale nel Koryu jujutsu. Invece lo storico Dr. Ryozo Fujiwara, riporta che il
Sensei Ohtsuka si allenò con l’istruttore del Butokukai, Sensei Motoo Kanaya in Yoshin Koryu
jujitsu negli anni tra il 1919 e il 1921, ma questo, in ogni caso, deve essere ancora accertato.
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1917
Secondo alcuni autori, in questo periodo incontrò il Sensei Morihei Ueshiba, fondatore dell’aikido,
e diventarono buoni amici. Qualcuno sostiene che questa amicizia influenzò Ohtsuka al punto da
fargli assimilare i principi spirituali dell’Aikido dell’unione del Ki che poi svilupperà nella
creazione e nella pratica del suo stile personale , il Wado Ryu.
A detta del Sensei Konishi, il Maestro Ueshiba non teneva in grande stima il karate-jutsu di
Okinawa, mentre apprezzò i tentativi di chi, come lo stesso Konishi, fuse le tecniche di jujitsu ed
aikido con il karate.
1919
Mentre stava ancora lavorando in banca nel maggio del 1919,dopo due anni di studi, Sensei
Ohtsuka riceve il diploma di arte medica tradizionale che consisteva in “tecniche di riduzione
osteo-articolari”(il già citato Seikotsu), una sorta di pratica ortopedica che riuniva metodi di cura
e riabilitazione (oggigiorno ravvisabili con elementi di chiropratica, fisioterapia e osteopatia).
Nella visione del Budo giapponese, la conoscenza di elementi di medicina tradizionale era l’altra
faccia della stessa medaglia. Infatti questa pratica colmava una lacuna etica, se da un lato si era in
grado di lesionare il corpo umano , dall’altro era necessario conoscere i metodi per porre rimedio
ai danni causati.
Dopo aver finito la scuola ortopedica, incontrò Ryotaro Kanai che era un medico ortopedico che
era preoccupato per i traumi nel judo/jujitsu e che chiese al Sensei Ohtsuka di creare un gruppo di
istruttori di judo/jujutsu per studiare quello che si conosceva sulle lesioni ortopediche. Il Sensei
Ohtsuka fu vice presidente di questa organizzazione che tuttora esiste. Egli mantenne la carica
solamente per un anno perché la sua scuola medica cresceva troppo rapidamente.
Le tecniche di rianimazione sono tuttora praticate in alcuni circoli di judo Kodokan. Tre tecniche
di queste che fanno parte del curriculum del Kodokan sono : Sasoi Katsu, Eri Katsu e So Katsu
ognuno dei quali comprende metodi per indurre la respirazione tramite un massaggio diretto
dell’addome e del diaframma.
Le conoscenze e l’abilità del Sensei Ohtsuka in questa materia fu tale che quando Sensei Funakoshi
nel 1935, pubblicò la prima edizione della sua opera magistrale, “Karate do Kyohan”,è stato detto
che, la sezione su i punti vitali del corpo, con le relative figure, e l’effetto degli attacchi a questi
punti, è stata fornita dallo stesso Ohtsuka a Funakoshi. Infatti questo tipo di carte e di diagrammi
erano molto comuni nel Koryu giapponese, ma al di fuori del “Bubishi”(la cosiddetta bibbia del
karate di Okinawa), non sembra fossero prerogativa delle arti marziali di Okinawa.
In questo periodo Sensei Ohtsuka decise che voleva diventare un artista marziale a tempo pieno
ma sua madre si oppose a tale proposito. A prescindere dal rispetto per sua madre, posticipò
questo progetto.
1921
Il 1° giugno del 1921 Sensei Othsuka celebrò il suo ventinovesimo anno ottenendo l’agognato
menkyo-kaiden (riconoscimento di successione) dallo stesso Sensei Nakayama,che lo designava
come successore, maestro dello stile Shinto Yoshin Ryu,, legittimato da un diploma di “massimo
profitto” nello stile di jujutsu. Egli subentrava come la 4a. generazione del Shinto Yoshin Ryu, in
altre parole, caposcuola e 4° patriarca dello stile.
1922
Nel 1922 un articolo di un giornale riportava la visita in Europa del principe ereditario Hirohito,
tale scritto era destinato ad segnare profondamente la vita del Sensei Ohtsuka, infervorendo la sua
immaginazione,e diede una nuova direzione alla sua carriera nelle arti marziali. Il racconto
menzionava che il principe ereditario aveva visitato anche Okinawa dove era stato intrattenuto con
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le danze e con una dimostrazione di Karate. In contraccambio, Sensei Gichin Funakoshi e altri
differenti gruppi andarono a Tokyo per un Expo per mostrare le differenti culture di Okinawa e per
dimostrare le loro arti marziali locali.
Nel giugno del 1922 il dipartimento dell’educazione giapponese organizzò a Tokio il suo primo
festiva dello Sport. Sensei Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan, fu invitato da Okinawa
per rappresentare il Karate. Sensei Funakoshi mostrò il kata Kushanku. Uno studente di Okinawa,
il sig. Gima,che in quel momento si trovava per fortuita coincidenza all’università di
Tokio,dimostrò il kata Naifanchi.
In seguito alle dimostrazioni, il Sensei Jigoro Kano, fondatore del Judo Kodokan, invitò sia il
Sensei Funakoshi che il sig. Gima nel suo Dojo. Il Sensei Kano riconobbe che il Karate jutsu aveva
lo stesso spirito di un’arte marziale giapponese. Il Sensei Kano era rinomato come il miglior artista
marziale del momento e pertanto le sue opinioni venivano tenute in grande considerazione.
Il Sensei Funakoshi fu invitato a prolungare la sua visita ed a soggiornare alla “ Meisei Juku”, la
casa dormitorio per gli studenti di Okinawa.
Nel luglio del 1922 il Sensei Funakoshi iniziò ad insegnare il karate jutsu nella sala da pranzo
della “Meisei Juku” a Tokio.
Nel 1922 un amico del Sensi Ohtsuka ,il Sensei Ito, 5° dan di judo, allievo del Sensei Kano, lo
informò che lo stesso Jigoro Kano aveva invitato un maestro di Okinawa, il Sensei Funakoshi, per
una dimostrazione di Ryukyu karate jutsu. Quando venne a sapere della dimostrazione ne rimase
molto incuriosito. Sembra che Sensei Ohtsuka riuscì ad assistere a questa storica dimostrazione
tenuta dal M°Funakoshi al Kaisei Juka di Tokio il 6 giugno del 1922, dopodichè,confidando nel
giudizio del Sensei Kano, decise di far visita allo stesso Sensei Funakoshi. Il Sensei Ohtsuka
approdò al karate dopo diciassette anni di pratica intensiva del jujitsu, pensando di trovarvi degli
elementi complementari per la propria evoluzione nel jujitsu.
Quindi il trentenne Sensei Ohtsuka visitò il sensei Funakoshi alla “Meisei Juku” e discusse di vari
aspetti per diverse ore. Lo stesso Sensei Ohtsuka raccontava che il Sensei Funakoshi lo accolse
benevolmente, spiegandogli con entusiasmo cosa fosse il karate e dicendogli che gli avrebbe
insegnato volentieri. Infatti Sensei Funakoshi disse al Sensei Ohtsuka di conoscere quindici kata e ,
per chi non aveva alcuna esperienza, occorrevano almeno cinque anni per impararli. Invece nel
caso di un esperto nelle discipline del Budo sarebbero stati sufficienti due anni. Spiegò infine che la
possibilità di progredire ad un livello più elevato dipende dalla qualità di allenamento di ognuno.
Sebbene la gran parte degli okinawensi apparivano sospettosi di natura,il sensei Funakoshi si
dimostrò sorprendentemente aperto e franco, quasi ingenuo. Il Sensei Funakoshi, notando la sua
abilità specialmente negli atemi, chiese al Sensei Ohtsuka se già avesse praticato il karate, ciò
dipendeva dal fatto che lo Shinto Yoshin Ryu già includeva atemi waza di braccia e di gambe.
Comunque il Sensei Funakoshi accettò di istruire il Sensei Ohtsuka su tutto ciò che sapeva del
karate justu. Le lezioni cominciarono quello stesso giorno. Da quel momento il Sensei Ohtsuka
praticò Karate ogni sera alla Meisei Juku diventando lo studente anziano (sempai) del Sensei
Funakoshi.
Il Sensei Funakoshi, come accennato, conosceva solo 15 kata a quel tempo ed il Sensei Ohtsuka li
completò in meno di un anno e mezzo. Il Sensei Ohtsuka constatò che alcuni movimenti erano
difficili da interpretare ed inapplicabili in combattimento. Non
rimase soddisfatto
dall’apprendimento del solo ordine di movimenti dei Kata, avrebbe voluto visitare Okinawa per
estrapolare il significato di ogni movimento ma il Sensei Funakoshi si rifiutò di andare nell’isola. Il
Sensei Funakoshi aveva una ragione per non voler tornare ad Okinawa. A causa dei debiti di gioco
contratti dal figlio più anziano, Giei, non era in grado di rientrare ad Okinawa.
Comunque il Sensei Ohtsuka era deciso a partire per Okinawa ma poco prima della partenza
rinunciò a questo viaggio perchè venne a conoscenza di una dimostrazione di budo che doveva aver
luogo nel maggio del 1924 nel dojo del Palazzo Imperiale. Su raccomandazione del Sensei Kano
poteva partecipare il karate jutsu e pertanto si stava verificando una occasione eccezionale per
inserire ufficialmente questa arte marziale nel contesto del budo giapponese.
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1924
Sensei Funakoshi vide opportuno ratificare i gradi di dan, sul tipo delle graduazioni stabilite da
Jigoro Kano nel Judo Kodokan, mediante la consegna di un diploma ufficiale. La prima persona
che ottenne la cintura nera dal Sensei Funakoshi fu Gima, lo studente di Okinawa.
Il 24 aprile 1924 Sensei Funakoshi diplomò il secondo gruppo di graduati a cintura nera 1°Dan
che furono, Kasuya, Akiba, Shimizu, Hirose e Sensei Hironori Ohtsuka. Queste furono in senso
assoluto le prime cinture nere mai presentate nel karate moderno, il cerimoniale prevedeva la
consegna del diploma con una striscia di stoffa nera.
Il Sensei Kano riferì al Sensei Funakoshi che lo spirito del “Budo”era costituito sia dalla difesa
che dall’attacco e pertanto la sola pratica del kata non era sufficiente.
Sensei Ohtsuka e Sensei Funakoshi iniziarono ad elaborare il contenuto della dimostrazione,
entrambi erano coscienti che per affermarsi come budo, non era sufficiente mostrare soltanto dei
kata ma diventava indispensabile applicarli in una forma di combattimento. In questa occasione
l’esperienza del Sensei Ohtsuka fu di grande utilità poiché elaborò dei kata di combattimento
partendo dai modelli di allenamento del jujitsu. Alcuni autori sostengono che Sensei Ohtsuka aveva
già sviluppato numerosi “Yakusoku Kumite”(tecniche di combattimento preordinate)con un
partner,tra cui l’ Idori No Kata, il Tachi Ai No Kata e lo Shirahatori No Kata. Altri autori
sostengono che iniziò ad elaborare gli Yakusoku Kumite in questa occasione, fatto sta che
formalizzò degli esercizi a due, dove “torì” attaccava con la spada ed “uke” si difendeva
dominandolo con tecniche di karate. Konishi riporta che fu a partire da questa dimostrazione che
la reputazione di Ohtsuka cominciò a precedere quella di Funakoshi.
Sensei Ohtsuka ha anche mostrato in uno dei primi libri del Sensei Funakoshi il lavoro con
tecniche tipo Idori facendo da Uke per Funakoshi in queste stesse tecniche.
Il giorno della dimostrazione nel maggio del 1924 il Sensei Ohtsuka si presentò per la scuola del
Sensei Funakoshi dimostrando, in pubblico, questi kata di combattimento preordinato, gli
“Yakusoku Kumite”. Il Sensei Funakoshi fu riconosciuto come la prima persona che ha introdotto
in Giappone il Ryu Kyu Karate jutsu detto anche stile del Karate di Okinawa. Inoltre in seguito a
questa dimostrazione più di una decina di università della regione di Tokyo si rivolsero
all’insegnamento dei Sensei Funakoshi ed Ohtsuka. Come per la dimostrazione , il contributo del
Sensei Ohtsuka fu molto importante per l’elaborazione, da parte del Sensei Funakoshi, di uno
metodo di allenamento al karate che corrispondesse all’immagine del budo tra i giapponesi
.Insieme misero a punto molti Yakusoku kumite a partire dai modelli del jujitsu.
Sebbene il Sensei Funakoshi abbia avuto il merito di favorire e sostenere l’introduzione del Karate
nella principale isola giapponese facendo proseliti con la sua intelligenza ed il suo carisma,
gradatamente Sensei Ohtsuka divenne sempre più importante per lui, spesso assistendolo
nell’insegnamento e nelle dimostrazioni.
Nel settembre del 1924 (anche se lo stesso Konishi riportava l’incontro nel 1923) Gichin Funakoshi
e Hironori Ohtsuka andarono alla sala di Kendo dell’Università di Keio e si presentarono al
Sensei Yasuhiro Konishi con una lettera di introduzione del Professor Kasuya, docente di tedesco
all’Università di Keio. Sensei Funakoshi gli chiese gentilmente se avessero potuto utilizzare il dojo
per la pratica del karate di Okinawa. In precedenza Konishi era rimasto impressionato dal karate,
quando pochi anni prima era rimasto incuriosito dalla tecnica di uno studente di Okinawa che
aveva incontrato mentre era allievo alla Keio. Con questo incontro, l’interesse di Konishi si
riaccese e fu costituito(nel 1924) un club di karate di Okinawa affiliato al dojo di Kendo. Dopo
breve tempo fu stabilito che gli istruttori fossero Funakoshi, Ohtsuka e Konishi.
Secondo alcune fonti,nei primi tempi alla Keio arrivavano adepti del jujitsu giapponese per sfidare
Funakoshi ed il suo nuovo sistema di combattimento. Secondo l’etichetta queste sfide venivano
affrontate dagli studenti più anziani, cioè Konishi ed Ohtsuka, che non furono mai sconfitti,
nemmeno una volta. Il successo venne poi interpretato da Funakoshi come frutto dei benefici della
pratica del karate.
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Sia Ohtsuka che Konishi riconobbero che la fiducia data elusivamente all’allenamento di kata
aveva dei limiti e molto presto cercarono di introdurre delle esercitazioni in coppia basate sulla
loro rispettiva esperienza nel kendo e nel jujitsu. Questa idea sembrava essere stata accettata da
Funakoshi poiché doveva sembrargli ovvio che le cose dovevano seguire i tempi ed alcuni
cambiamenti sarebbero stati inevitabili.
Il Sensei Konishi era un adepto di kendo che seguiva un percorso parallelo a quello del Sensei
Ohtsuka, cercando di evolvere il suo karate integrandolo con elementi acquisiti nella pratica del
kendo. I due furono buoni amici e la collaborazione tra di loro durò per tutta la vita. Sensei
Konishi più tardi creò la scuola di karate Ryobukai ma che non ebbe una grande espansione.
Lo stesso Konishi scrisse che Sensei Ohtsuka aveva la reputazione di eseguire i kata meglio del
Sensei Funakoshi. Sembra che a partire da questo periodo questa fama rincrescesse al Sensei
Funakoshi.
In questo periodo, intorno al 1924, il Sensei Ohtsuka aprì anche una attività come tecnico
ortopedico simile ad un piccola clinica ortopedica chiamata Nagurado a Suehirocho, Kanda
Tokyo, che tenne aperto fino al 1938. Nella clinica Nagurado non ebbe molti pazienti perché
passava la maggior parte del tempo ad insegnare karate ma, durante la guerra, fu particolarmente
attivo per la riabilitazione dei reduci feriti.
1925(?)
Il terzogenito di Funakoshi, Yoshitaka (anche conosciuto come Gigo) venne in supporto al padre e
fu colui che ebbe il ruolo principale nello sviluppo di quello che oggi è conosciuto come Karate
Shotokan con una tecnica molto differente rispetto a quella praticata dallo stesso Funakoshi.
Già da questo periodo molti degli allievi anziani avevano riferito quanto Sensei Ohtsuka avesse
cominciato ad inserire le proprie idee nel proprio insegnamento. Tanto che il Sensei Yasuhiro
Konishi, ricordò di essere stato presente in una occasione, alla Meisojuku, quando Funakoshi
obbiettò con Ohtsuka di fronte agli allievi per l’introduzione di certi elementi del jujitsu
nell’allenamento.
Mentre molti degli studenti sotto Sensei Ohtsuka videro immediatamente i vantaggi di questo
connubio tra jujitsu e karate,altri ci videro solo un inquinamento dell’arte del Sensei Funakoshi.
La principale voce di questo fu lo stesso figlio di Funakoshi, Yoshitaka,che non perse tempo
nell’informare suo padre che tale comportamento era paragonabile ad un atto di tradimento.
Indiscutibilmente Funakoshi vedeva l’introduzione di queste nuove idee di Ohtsuka come
intrinsecamente contrarie al cuore del suo insegnamento e, per questo, lo criticava pubblicamente.
Per Yoshitaka , comunque, il rimprovero di suo padre non era sufficiente e chiedeva la pubblica
espulsione di Ohtsuka per il bene della scuola Shotokan.
1926
Dopo la morte della madre, il Sensei Ohtsuka diede le dimissioni dalla Banca “Kawasaki”ed ebbe
una buona uscita di 1000 yen che equivaleva per un funzionario ad un anno di reddito. Contribuì
con 200 yen del suo denaro al fondo per il dojo del Sensei Funakoshi e, in quel periodo, essendo un
bancario, amministrò i fondi per il Sensei Funakoshi destinati a costruire il dojo. Altri studenti
contribuirono a questo fondo così che il totale fu di 600-800 yen. Allo stesso tempo il figlio, Giei, si
accorse che il Sensei Ohtsuka aveva raccolto il denaro per il dojo e voleva il denaro per pagare i
debiti contratti con il gioco di azzardo. Giei chiedeva con insistenza il denaro per estinguere i suoi
debiti. Dopo essersi stancato di ascoltarlo, il Sensei Ohtsuka ebbe un incontro con gli altri studenti
anziani per vedere cosa volevano fare in riguardo ad un prestito per pagare i suoi debiti. Loro
sentivano che, essendo Giei figlio del Sensei, dovevano aiutarlo, così gli prestarono il denaro che
lui non riconsegnò mai più. Dopo ciò che si era verificato, Giei diffuse la voce che il Sensei
Ohtsuka aveva rubato il denaro. Il sensei Funakoshi chiese al Sensei Ohtsuka di insegnare
all’università ma Giei si oppose perché aveva paura di essere estromesso in quanto, Sensei
Ohtsuka, conosceva più tecniche da combattimento. Poichè stava diventando difficile stare con
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loro, Ohtsuka disse che la situazione non era ottimale per il terzogenito di Funakoshi, Yoshitaka,
quindi se ne andò con il permesso dello stesso Sensei Funakoshi che conosceva l’intera storia.
Pertanto,complessivamente, il Sensei Ohtsuka fece tre anni di esperienza continua sugli atemi ed i
kata con il Sensei Funakoshi.
Il problema di carattere economico con il risentimento nei confronti delle innovazioni tecniche di
Sensei Ohtsuka avevano reso la sua posizione precaria all’interno del gruppo di praticanti.
Comunque è difficile stabilire quando avvenne la rottura definitiva dei rapporti tra Sensei Ohtsuka
e Sensei Funakoshi. Sensei Ohtsuka disse che in tutto egli si allenò con Sensei Funakoshi per circa
dieci anni, indicativamente dal luglio del 1922 al 1932.
La scuola del Sensei Funakoshi fin dal 1926 si divise in due perché una parte degli allievi decise di
seguire Sensei Ohtsuka di cui preferivano la pratica e la propensione al combattimento. Funakoshi
proibiva gli esercizi di combattimento e ciò impediva di provare l’efficacia della pratica.
Dopo di aver deciso di studiare da solo per creare un proprio metodo, selezionò le cose migliori di
ogni stile di jujutsu tra cui lo Shinto Yoshin Ryu, lo Yagyu Shinkage Ryu per le tecniche di katana
(spada lunga)e il Toda Ryu per le tecniche di wakisashi (spada corta).
1928
Il Sensei Ohtsuka,secondo i suoi familiari, visitò due Sensei di Okinawa, Mabuni Kenei (fondatore
dello Shito Ryu) e Choki Motobu che vivevano nella città di Osaka in modo da apprendere
maggiori dettagli sul karate di Okinawa.
L’Enciclopedia del Budo giapponese- 3a edizione ha consacrato un intero capitolo alla storia del
Sensei Ohtsuka, riportando anche delle chicche sul rapporto tra i vari maestri che influenzarono la
formazione di Sensei Ohtsuka.
Il Sensei Ohtsuka, secondo l’enciclopedia del Budo, incontrò il Sensei Shiba Keta Mabuni, appena
arrivato da Okinawa,nel 1928, grazie alla mediazione del Sensei Konishi nel dojo di quest’ultimo.
Il Maestro Kenwa Mabuni era una persona calma e carismatica. Per un certo periodo affidò suo
figlio Kenei allo stesso Maestro Konishi. Lo stesso Funakoshi rendeva spesso visita a Konishi
tenendo in considerazione che il Maestro Mabuni conosceva i kata del karate di Okinawa, in
maniera molto dettagliata ed in numero maggiore di ogni altro .
Con il Sensei Mabuni, Ohtsuka avrà uno scambio tecnico, esponendogli i problemi inerenti ai kata
imparati dal Sensei Funakoshi ed i suoi tentativi per trovare delle forme più soddisfacenti di kata.
La vasta conoscenza del Sensei Mabuni fu di grande importanza per l’evoluzione delle
considerazioni del Sensei Ohtsuka. Già dal loro primo incontro Ohtsuka gli domandò delle
spiegazioni su passaggi di kata incomprensibili dal punto di vista marziale, poiché Mabuni era uno
specialista nello Shurite e nel Nahate. Allora come Mabuni vide il Pinan Shodan eseguito da
Ohtsuka gli spiegò che c’erano degli errori in questi kata e gli spiegò minuziosamente i 5 kata
Pinan. E’ così che Ohtsuka cominciò a rettificare i kata Pinan che aveva imparato da Funakoshi il
quale, a sua volta, non li aveva imparati correttamente.
Intorno al 1928 il Sensei Ohtsuka si ingrandì aprendo una serie di club di karate in varie università
di Tokyo. Aprì scuole alle università Rykkyo, Nihon, alla Tokyo Dental College oltre che alla Todai.
In questo stesso periodo diventò “Shinto Yoshin Ryu Shian” cioè capo istruttore dello Shinto
Yoshin Ryu.(?)(Questa notizia riportata solo da pochi autori va in contraddizione con il fatto che
già Ohtsuka era caposcuola di questo stile però non mi è stato possibile trovare qualche ulteriore
delucidazione- n.d.a.).
1929
Un anno dopo l’incontro con il Sensei Mabuni, arrivò nel dojo di Konshi il Sensei Motobu che era
rinomato come adepto del combattimento. Particolare fu il fatto che i maestri Funakoshi e Motobu
non si intendevano affatto tra loro. Konishi riporta che il primo diceva : “ Motobu è maleducato,
non si può prevedere ciò che farà, assomiglia ad una scimmia” E il secondo sogghignava :” Il
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
karate di Funakoshi è robaccia. Egli pratica il karate come un ballerino”. Nonostante Motobu
fosse forte in combattimento non era altrettanto straordinario nei Kata. Da questo punto di vista la
critica di Funakoshi “Motobu non conosce il karate” sarebbe giustificata. Quanto a Motobu,che
sembrava essere seccato da una critica come questa portò un suo allievo 4°dan di judo nel dojo di
Konishi. Seguendo le sue istruzioni questo allievo prese Funakoshi per il collo e per la manica.
Motobu disse allora a Funakoshi “ mostrami ora se il tuo kata di base di cui tu sei fiero è
veranemte valido. Potrai fare tutto quello che vorrai, dare dei colpi di pugno o di piede”.
Funakoshi aveva allora 60 anni, e per giunta era piccolo e poco potente. Era dunque un pericolo
battersi contro un giovane ed energico judoka lasciandosi prendere fin dall’inizio. Funakoshi era
serio e sincero ed al posto di rifiutare questo combattimento, tentò con tutte le sue forze di liberarsi
in soto uke ed in uchi uke. Ma tutto questo non ebbe nessuna efficacia contro il suo avversario; fu
sollevato e spinto contro la parete di legno. Dopo questo attimo di scena comica, Motobu domandò
ad Ohtsuka che era presente “che cosa faresti tu ? Prova un po’ senza riserva” Ohtsuka accettò
volentieri. L’autore spiega che Ohtsuka avendo per lungo tempo esercitato il jujitsu , aveva
proiettato facilmente il suo avversario e che Motobu di fronte a questa efficacia decise di imparare
il jujitsu sotto la direzione dello stesso Ohtsuka.
Sensei Motobu, nonostante il fatto che non riuscì a creare una propria scuola, aveva comunque una
reputazione di combattente pratico e preparato, anche se riteneva che gesti e forme erano belli ma
che non avevano alcun valore se non permettevano di vincere in combattimento.. E’ fuori di ogni
dubbio che Motobu avesse rispetto delle capacità di combattente del Sensei Ohtsuka, tanto che lo
scambio tecnico fu reciproco.
Motobu era interessato al jujitsu giapponese mentre Ohtsuka era desideroso di ricercare gli aspetti
più profondi del karate di Okinawa. E’ stato detto che la versione Wado del kata Naihanchi è più
vicina a quella del Naihanchi shodan di Motobu che non delle versioni praticate da Funakoshi o
Mabuni. Sensei Ohtsuka chiese a Sensei Motobu i dettagli di ogni tecnica di Karate e
confrontarono le tecniche l’uno con l’altro. Poi gli chiese della situazione attuale (dell’epoca) del
karate di Okinawa e si accorse che non c’era alcuna ulteriore informazione da andare a ricercare
la, così decise di non partire per Okinawa ma di studiare da solo per sia il Karate che il jujitsu per
creare un nuovo stile.
Nel 1929 il Sensei Ohtsuka aveva codificato la maggior parte dei movimenti delle tecniche base del
Wado-Ryu Karate e fu registrato come membro della “Nippon Kobudo Shinko Kai”( federazione
delle arti marziali del Giappone).
In questo periodo creò gli ippon kumite, i sanbon kumite ed i kihon kumite ed incorporò le tecniche
di proiezione(nage waza).
Fin dal primo contatto con l’arte marziale di Okinawa aveva pensato di adattare le tecniche di
jujitsu al karate ma al contrario del Sensei Funakoshi, che vedeva il karate solo come arte
marziale e riteneva che non potesse essere praticato sotto forma di competizione, Sensei Ohtsuka,
iniziò a studiare un sistema di combattimento libero adatto a degli incontri agonistici, gettando le
basi per le odierne gare di kumite.
Un allievo come il Sensei Ohtsuka era un arricchimento per Sensei Funakoshi, ma le divergenze tra
le loro personalità si presentarono fin dall’inizio. Il loro rapporto fu sempre in equilibrio precario,
tale equilibrio si ruppe nel momento in cui il modo di progredire del Sensei Ohtsuka divenne
eccessivo agli occhi del Sensei Funakoshi. Infatti,cominciò la pratica del combattimento libero,
prendendo a prestito modelli talvolta del pugilato e talvolta del kendo. Tale evoluzione era
inammissibile per il Sensei Funakoshi mentre era un percorso naturale per il Sensei Ohtsuka che,
provenendo dal jujitsu, vedeva nei kata una attività propedeutica ai fini del combattimento. Lo
stesso Sensei Funakoshi affermò che il Sensei Ohtsuka stava modificando l’essenza del karate
apportandovi troppi elementi del jujitsu.
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
1934
Il 24 febbraio del 1934 nacque il secondogenito Jiro poi Hironori II°.
Nel maggio del 1934 il Wado-Ryu Karate il Sensei Ohtsuka inaugurò ufficialmente il proprio ed
unico stile di karate.
Nell’autunno del 1934 fonda la sua prima organizzazione di karate la “Dai Nippon Karate Do
Shinko Club”(Club per la promozione del karate in tutto il Giappone).Questa è generalmente
considerata l’origine della Wadokai,tanto che, durante la Wado World Cup di Tokyo, nell’agosto
del 1999, si parlò di sessantacinquesimo anniversario della Wadokai.
In questo periodo Sensei Ohtsuka veniva ancora considerato come facente parte del gruppo di
Funakoshi. La sede del club rimase fino al 1938 nella città di Kanda a Tokyo, poi si trasferì nel
dojo del Sensei Gihachiro Kubo dello Yagyu Shinkage Ryu. In questo periodo il Sensei Ohtsuka
studiò la scherma con la katana con il Sensei Kubo.
1935
Il fatto che Sensei Ohtsuka fosse in disaccordo con l’intepretazione solo marziale del Sensei
Funakoshi e volesse verificare le tecniche di karate attraverso delle innocue competizioni, portò,
secondo la maggioranza degli autori nel 1935, al distacco dalla scuola del Sensei Funakoshi.
Nel 1935 su raccomandazone del Sensei Kano la Federazione “Dai Nippon Butoku Kai”accettò il
karate jutsu come arte marziale ma solo come estensione del Judo (cioè come disciplina associata
ma non indipendente).
Nel 1935 venne pubblicato il terzo libro del Sensei Funakoshi dal titolo “Karate do kyohan”( aveva
gia pubblicato “Ryu kyu kenpo karate- 1922 “ e “Rentan Goshin karatejutsu- 1925”). Ohtsuka
compare in questo libro dove mostra alcune tecniche in coppia con Funakoshi. Sensei Ohtsuka fa
da tori a Sensei Funakoshi che dimostra le tecniche di Idori (difese dalla posizione seduta). In altre
immagini Sensei Ohtstuka dimostra i Tantodori ( difese da coltello) contro Shimizu Toshiyuki.
1936
Secondo Mitchell, Sensei Ohtsuka fu uno dei pionieri delle competizioni di karate ed organizzò la
prima gara nel 1936.
1938
Nel 1938 la “Dai Nippon Butoku Kai”assegnò al Sensei Ohtsuka il titolo di “Renshi – Go”(
maestro di terzo grado), un alto grado di istruttore.
In questo periodo Nakasone Genwa scrisse un libro gigantesco di 414 pagine dal titolo “Karate do
Tai-kan”. Ohtsuka in questo libro mostra sette tecniche di Tanto dori (chiamate nel libro Tankentori Omote) contro un tale Kato Toshio.
Si crede che nel 1938 il Sensei Ohtsuka scelse un altro nome per il suo gruppo, questa volta lo
chiamò Dai Nippon Karate-do Shinbukai. L’istruttore principale era Sensei Ohtsuka, il presidente
Eriguchi Elici.
Lo stesso Sensei Ohtsuka raccontò che ogni anno allo scopo di promuovere le arti marziali
giapponesi, il Butokuden a Kyoto organizzava un festival nazionale. Nel 1938 il festival venne
accentrato su i fondatori di ogni arte marziale, ma ancora non era stato identificato nessun
ideatore del karate giapponese. Egli nominò come fondatore del primo vero stile di karate
giapponese Shiro Yoshitoki Akiyama (il fondatore dello Shinto Yoshin-ryu jujitsu ) e nominò questo
nuovo stile di karate-do “Wado Ryu” che significava “scuola della via giapponese” od anche
“Scuola della via della pace” poiché il carattere kanji “wa” può significare entrambe le cose.
Nel maggio del 1938 il Sensei Ohtsuka fece la dimostrazione al “Dai Nippon Kobudo Tai Kai
“(Festival delle antiche arti marziali di tutto il Giappone) ed il suo stile fu registrato come “Shin
Shu Wado Ryu karate jutsu”.
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
Dopo aver ricevuto la consulenza del Sensei Gihachiro Kubo, caposcuola 9° dan della Yagyu
shinkage Ryu di kenjutsu, Sensei Ohtsuka decise di eliminare il termine “Shinshu” perché come
“wa” poteva anche significare “Giappone” e perciò ci sarebbe stata una ripetizione.
In questo periodo il Sensei Ohtsuka chiuse il suo ospedale diventò artista marziale a tempo pieno
insegnando il karate Wado-Ryu come era la sua ambizione fin dal 1919.
1939
Nel marzo del 1939 la “Dai Nippon Butoku Kai” chiese a tutti gli stili di karate di registrare il
nome del fondatore ed il nome ufficiale dello stile o della scuola. Ohtsuka Sensei registrò il nome
“Wado Ryu”. Altri stili che si registrarono in quel periodo furono lo Shotokan Ryu, il Goju Ryu, lo
Shito Ryu ed altri. Con questo atto agli stili di karate fu riconosciuto lo stesso status delle altre arti
marziali giapponesi, prima gli stili di karate non venivano nominati ma solamente associati con il
nome dei maestri.
1940
Il 5 maggio del 1940 ci fu una dimostrazione di tutti gli stili di karate al Butoko Den di Kyoto. Gli
stili rappresentati furono il Wado Ryu, lo Shotokan Ryu, il Goju Ryu, lo Shito Ryu, il Keishi
Kempo, il Nippon Kempo Ryu ed altri.
1942
Nel 1942 la “Dai Nippon Butoku Kai” assegnò al Sensei Ohtsuka il grado di “Kyoshi-go”(maestro
di secondo grado).
1944
Nel 1944 la “Dai Nippon Butoku Kai” chiese al Sensei Ohtsuka di diventare il Capo Istruttore del
Karate in Giappone. La stessa organizzazione lo nominò “Shuseki Shihan” ovverosia “Gran
Maestro”.
1945
Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli americani ordinarono lo scioglimento della “Dai
Nippon Butoku Kai” e la pratica delle arti marziali fu proibita per lungo tempo. Poichè gli ufficiali
dell’amministrazione militare U.S.A. non conoscevano l’allenamento di karate, Ohtsuka continuò
ad allenarsi ed a insegnare in segreto e come molti altri istruttori di karate, fu in grado di farlo
sotto il naso delle autorità dichiarando di proporre lezioni di boxe.
Il Sensei Hironori Ohtsuka ed il figlio,Sensei Jiro (ora Hironori II°), furono invitati alla base per
una dimostrazione. Questa dimostrazione fu particolarmente gradita perché non c’era cibo in
Giappone e riuscirono mangiare ma, non fu permesso loro di portare il cibo fuori dalla base
americana.
1948
Il gruppo del Wado ryu fonda la Zen Nippon karate Renmei (ZNKR-All Japan Karate Federation),
contemporaneamente lo stile Shotokan diede origine alla Japan Karate Association (JKA). Ogni
organizzazione di stile lavorava indipendentemente.
1949
Sensei Ohtsuka partecipò alla fondazione della I.M.A.F. : International Martial Art Federation.
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
1951
Nel 1951 fu firmato il trattato di pace tra il Giappone e l’America. La pratica delle arti marziali fu
ripristinata e lo spirito del Budo tornò libero. Questo evento fu celebrato con la prima
dimostrazione di arti marziali dopo il divieto.
Il judo ed il kendo non poterono essere più chiamati con il loro nome originale ma si doveva usare
il termine “sedute di allenamento”. Il nome karate, però, andava ancora bene.
1952
Nel 1952 Sensei Ohtsuka fonda il principale dojo della sua scuola a Tsukiji a Tokio,il 1° giugno
inaugura un torneo dimostrativo per festeggiare il 20° anno della fondazione del Wado Ryu Karate
jutsu. Partecipa quindi alla fondazione della Japan Karate Do Association.
1953
Dimostrazione del Karate di tutto il Giappone.
1955
Primo Campionato Nazionale Giapponese di Wado Ryu, organizzato da Sensei Ohtsuka.
In questo anno venne pubblicato il libro “Karatejutsu no Kenkyu”( studio dell’arte del karate)che
era basato sul testo del “Karatejutsu Oboegai”(Memorandum dell’arte del karate, 1949 del Tokyo
University Karate club).Il libro presenta nove kata wadoryu.( Questo a sua volta diventerà la base
per “Karate-do vol.1” scritto da Ohtsuka nel 1970. Il libro che fu tradotto in inglese da Shingo
Ishida,tale traduzione venne pubblicata per la prima volta nel 1977).
Contemporaneamente la ZNKR inizia la pubblicazione di un bollettino per i soci. L’editore era il
segretario generale Ishizuka Akira. La ZNKR sembra essere l’unica organizzazione che avesse un
bollettinoa quel tempo.
1957
Primo Campionato Universitario Giapponese di karate.
1958
Primo Campionato di karate degli studenti universitari dell’area di Tokyo a Kanto.
1964
Nel 1964 tre istruttori della Nihon University andarono in Europa ed in America a dimostrare il
karate Wado-ryu. Questi erano il Sensei Tatuo Suzuki, Sensei Toru Arakawa e Sensei Hajime
Takashima.
In questo anno fu istituita la “All Japan karate Do Federation - ”. La sigla è la JKF da non
confondersi con la JKA dello Shotokan.
Nel 1964 prese vita l’Official all style Zen Nippon Karatedo Renmei (FAJKO); Il Wadokai
assumeva il nome di FAJKO-Wadokai, che poi divenne la JKF-Wadokai in quanto il Wadokai
aveva una cooperazione con la JKF, la federazione ufficiale in Giappone.
1965
Nel 1965 Sensei Tatuo Suzuki, Sensei Yutaka Toyama, Sensei Atsuo Yamashita e Sensei Masafumi
Shiomitsu iniziarono ad insegnare il karate Wado-Ryu in Europa.
1966
Il 29 aprile del 1966 Sensei Ohtsuka fu insignito del rango di “Kun Goto”e decorato con la
medaglia “Soukuo KyoKujitsu Shuo”(Quinto ordine di merito, “il cordone del sol levante”),
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
paragonabile ad O.B.E ( ufficiale dell’ordine dell’impero britannico), dall’Imperatore Hirohito per
la sua dedizione alla divulgazione e all’insegnamento del karate.
1969
Primo campionato della “All Japan Karate Do”
In questo periodo, Sensei Ohtsuka, diventa vicepresidente della Japan Karate do Association
1970
Fu istituita la World Union of Karate Do Organisation (W.U.K.O.). Il primo campionato del mondo
W.U.K.O. si svolse al Budokan di Tokyo.
In questo anno fu pubblicato da Ohtsuka il libro “Karate-do Vol.1” dove egli presenta nove kata
del wado ryu ( i cinque Pinan, Naifanchi,Seishan, Kushanku e Chinto).
1972
Il 9 ottobre 1972 Higashi no Kuni no Miya ( un membro della famiglia reale, zio dell’imperatore),
Presidente della “Kokusai Budo Renmei”(I.M.A.F.- International Martial Art Federation) assegnò
al Sensei Ohtsuka il titolo di “Shodai Karate-do Meijin Ju-dan”(Il primo eccellente esponente di
arti marziali nel karate – 10° dan). Il titolo più grande possibile nella pratica delle arti marziali.
Egli fu il primo uomo nella storia a ricevere un così grande onore infatti, questa fu la prima volta
che questo titolo venne assegnato a qualcuno e nessun altro fu preso altrettanto in considerazione
fino dopo la sua morte.
Per i suoi servigi alle arti marziali e per onorare questa nuova posizione quale più alta autorità di
karate del Giappone, fu insignito anche della medaglia “Shiju Hoosho” dal governo giapponese. In
questo caso è stato l’unico nella storia del karate a ricevere una così alta onorificenza.
1980
Nel 1980 il Sensei Ohtsuka cominciò a pensare al ritiro dalla guida del karate wado ryu e volle che
suo figlio gli succedesse come Grande Maestro. La scelta del nuovo leader non trovò
l’approvazione da parte di alcuni allievi anziani e pertanto ci fu uno scisma e venne fondata la
Wado-kai .
1981
Il 20 novembre 1981 ci fu l’abdicazione ufficiale di Sensei Ohtsuka padre al figlio Jiro.
Nel 1981 un gruppo con a capo Ohtsuka Jiro si staccò dalla JKF-Wadokai e venne fondata la
Wadoryu Renmei, una associazione privata che ha come fine lo studio del Wado ryu tradizionale.
Nel dicembre 1981 si tenne il campionato per il 90° compleanno di Sensei Ohtsuka .
1982
Il 29 gennaio 1982 “Saiko Shihan Hironori Ohtsuka” morì all’età di 90 anni. Hironori Ohtsuka
non smise mai di praticare il “Budo”. La sua vita intera fu “Budo”.
Il Sensei Ohtsuka, era anche un padre di famiglia. Con sua moglie Toki ebbe quattro figli, due
maschi e due femmine. Il figlio più giovane Jiro, succeduto nella carica del padre, alla sua morte
ha assunto il nome di Ohtsuka Hironori II°.
1989
Il Maestro Tatsuo Suzuki, residente a Londra, uno degli allievi più anziani, si è diviso dalla
Wadoryu Renmei ed ha fondato il suo gruppo privato la Wado-international karate –do federation
(WIKF).
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Ohtsuka Sensei
Antonio Sartini
Sempre nel 1989 Ohtsuka Hironori II° ha costituito l’International Wado Academy.
Alcune massime del Sensei Ohtsuka :
BUNO MICHI WA
TADA ARAGOTO NA TO OMOHISO
WA NO MICHI KIWA ME
WA O MOTOMU MICHI
Hironori
Traduzione:
La via della pratica dell’arte marziale non è finalizzata al combattimento.
Ricerca sempre la pace interiore e l’armonia,aspira a questi valori.
Antonio Sartini
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