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ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina A Anno LX - N. 5 - Aprile 2009 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P. Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato Tesi di Laurea Artigianato: assegnato il premio speciale > Pasqua 2009: la colomba si compera in macelleria > Convegno internazionale per gli acconciatori ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina B ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 1 sommario Anno LX - N. 5 - Aprile 2009 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P. Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO Tesi di Laurea Artigianato: assegnato il premio speciale ANNO LX - N. 5 APRILE 2009 > Pasqua 2009: la colomba si compera in macelleria > Convegno internazionale per gli acconciatori I vincitori della terza edizione del premio Tesi di Laurea in materia di Artigianato [foto Franco Delli Guanti] Editoriale Perché ho deciso di ricandidarmi a Presidente Società PREMIAZIONI 3 4 Tesi di Laurea “artigiane”: consegnato il premio speciale Direttore responsabile: Gianni Benedetti EVENTI Fotocomposizione e stampa: Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana 6 Acconciatori: convegno internazionale Comitato di redazione: Gianni Benedetti, Giuseppe Bertolini, Ivan Bonvecchio, Annalisa Gerola, Giorgio Pisetta, Guido Radoani Annalisa Gerola ed Erica Bortolini CURIOSITÀ C’è dell’“artigianato” nei “Bastard” Associazione 34 CURIOSITÀ La colomba pasquale quest’anno è agrodolce 10 Annalisa Gerola NEWS Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 12 Notizie flash Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 GRUPPO DONNE Tiratura: 14.250 copie GRUPPO GIOVANI 14 “Cultura delle donne nell’economia che cambia” Giovani imprenditori pronti a sfidare la crisi 15 Chiusura in redazione: 31 marzo 2009 PATRONATO INAPA Enzo Tomasi neodirettore del patronato 16 ASSICURAZIONI Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità: Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38100 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 Polizze vita: un mondo quasi sconosciuto 18 Walter Tamanini CONVEGNO 20 Il legno nelle costruzioni AREA APPALTI Regolamento Provinciale sugli appalti pubblici 21 Marzia Albasini ANNIVERSARI Sito internet: www.artigiani.tn.it (la rivista è in rete dal 1° giorno di ogni mese) 27 40 anni in piena forma SPORT Gandini vince il 4° Campionato italiano dell’Artigiano Riccardo Mich conquista il Trofeo dell’Artigiano Mirko Deflorian 1° assoluto al Trofeo dell’Autoriparatore Posta elettronica: [email protected] 35 36 37 TEMPO LIBERO Carta ecologica FSC Misto, sbiancata senza cloro, con cellulosa proveniente da foreste certificate in conformità alle norme FSC. Il Forest Stewardship Council (FSC) garantisce tra l’altro che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione. Publistampa Arti grafiche è certificata FSC Chain of Custody CQ-COC-000016. Le proposte dal Gruppo Culturale 38 Enti autonomi COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA CEII CATEGORIE 22 28 39 Rubriche CURIOSANDO AVVISI SCADENZARIO 42 43 44 ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 1 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 2 Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 3 editoriale Perché ho deciso di ricandidarmi a Presidente C Nella foto: Dario Denicolò, presidente provinciale dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento are colleghe e cari colleghi artigiani, ora che stanno giungendo a conclusione i miei quattro anni di Presidente della nostra Associazione e si tengono in tutti i comprensori le assemblee elettive dei delegati, ritengo corretto dichiarare apertamente la disponibilità ad un mio secondo mandato. Il nostro statuto pone il limite dei due mandati consecutivi, per garantire il ricambio del gruppo dirigente: per questo motivo molti colleghi con cui mi sono consultato mi hanno confessato che ritenevano naturale, quasi scontata la mia seconda candidatura. Ragionando sulla questione, per non liquidarla come un semplice adempimento alle possibilità offerte dallo statuto, devo dire che sento la voglia e la necessità di farlo, come fosse un dovere nei confronti della nostra Associazione. Questi quattro anni di Presidenza sono stati molto intensi. Devo ammettere che soprattutto nei primi ho scontato una conoscenza insufficiente di molte problematiche delle sterminate categorie e mestieri che compongono il mondo dell’artigianato trentino, ma devo dire che con l’impegno, con la frequentazione di molti colleghi, con la partecipazione a centinaia di incontri ed assemblee, con la frequenza anche a specifici corsi di formazione organizzati dalla Associazione e soprattutto grazie agli stimoli, ai consigli ed alle critiche dei componenti della mia Giunta, ritengo di aver capitalizzato un bagaglio di conoscenze e di esperienze che considero doveroso rimettere a disposizione della Associazione. Siamo un’Associazione rigorosamente democratica, per cui questa mia dichiarazione non può e non deve essere interpretata come un’ipoteca. Saranno ovviamente i nostri organi associativi a scegliere e a decidere. In questa occasione mi preme solo far presente due motivi che ritengo validi per la ricandidatura. In primo luogo, l’attuale crisi economica negli ultimi sei mesi ci ha imposto un quasi quotidiano rapporto di consultazione con la Giunta della Provincia Autonoma, con i suoi Dirigenti, con i rappresentanti di tutte le Associazioni imprenditoriali per costruire e concordare la corposa manovra anticongiunturale, approvata a fine marzo. Ora la manovra deve essere applicata e soprattutto monitorata nella sua applicazione nelle Amministrazioni pubbliche e nelle società controllate dalla Provincia. Questo è un compito che l’Associazione è chiamata ad assolvere immediatamente, senza indecisioni e ritardi, per garantire l’efficacia della manovra a favore delle categorie economiche e sociali, e dell’artigianato in particolare. In secondo luogo, il nuovo mandato vedrà un radicale cambiamento della Giunta della nostra Associazione. Infatti, in ottemperanza alla regola statutaria dei due mandati massimi, 2/3 degli attuali componenti non potranno ricandidare. Anche per questo motivo mi pare che la conferma di un Presidente con un’esperienza quadriennale all’interno di una Giunta rinnovata per i 2/3 sia una proposta condivisibile, perché in grado di bilanciare continuità e rinnovamento. I Dario Denicolò ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 3 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 4 premiazioni Tesi di Laurea “artigiane”: consegnato il premio speciale Successo per la 3ª edizione del riconoscimento voluto dall’Associazione per premiare le tesi in materia di artigianato particolarmente meritevoli. Quest’anno è stato assegnato anche il premio speciale, andato alla tesi di Denis Costa incentrata sull’analisi delle imprese artigiane della Bassa Valsugana e Tesino. er la prima volta, da quando è stato istituito il premio Tesi di Laurea in Materia di Artigianato, è stato consegnato il premio speciale di 5.000 euro ad una tesi dedicata all’artigianato, ritenuta dalla Commissione esaminatrice di particolare spessore scientifico e culturale. Si tratta del lavoro di Denis Costa, corso di laurea in Management e Consulenza Aziendale, che si è distinto con la tesi “Scenari di mercato e processi di innovazione in atto nell’artigianato locale. Analisi di un campione di imprese significative del Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino”. Nel discorso d’apertura della cerimonia il presidente della Fondazione Trentino Università Michele Andreaus ha ricordato che il premio trae origine dalla volontà dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, in collaborazione con P Stefania Parrello Facoltà di Economia, laurea in Management e Consulenza Aziendale (prof. Italo Trevisan): «Aggregazione tra imprese: un modello organizzativo per lo sviluppo della competitività internazionale delle pmi». La competitività dell’impresa – ci dice Stefania – viene sovente collegata alla questione della struttura dimensionale, per la necessità di destinare all’innovazione ingenti risorse finanziarie, manageriali e cognitive. Per non sradicare il sistema della piccola impresa, forza del tessuto produttivo italiano, si è fatta strada una tendenza alla crescita dimensionale non, per via endogena, della singola impresa, ma mediante l’aggregazione di più aziende, allo scopo di 4 l’Artigianato la Fondazione Trentino Università, di premiare tesi di laurea che abbiano come riferimento le imprese artigiane e di piccole dimensioni nei loro aspetti gestionali, storici, sociologici, giuridici e tecnici. Alla cerimonia erano, inoltre, presenti: Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, Marco Tubino, preside della Facoltà di Ingegneria, Dario Denicolò, presidente provinciale dell’Associazione Artigiani, e Paolo Spagni, dirigente del Dipartimento Industria, Artigianato e Miniere, Provincia autonoma di Trento. Alla terza edizione del Premio hanno concorso una decina di laureati, le cui tesi sono state sottoposte all’esame dell’apposita Commissione, composta da Michele Andreaus, presidente della Fondazione, Gianni Benedetti, direttore Associazione Artigiani, e Paolo Spagni, dirigente provinciale. Il primo premio di 3.000 euro è stato conferito a Stefania Parrello del corso di laurea in Management e Consulenza Aziendale, con la tesi “Aggregazione tra imprese: un modello organizzativo per lo sviluppo della competitività internazionale delle PMI”. Il secondo premio di 2.000 euro è andato a Roberta Pinamonti, del corso di laurea in Decisioni Economiche, Impresa e Responsabilità Sociale, con la tesi “Politiche di innovazione e Governance delle reti: il caso del Distretto Tecnologico Trentino”. Si è invece aggiudicato il terzo premio di 1.000 euro Omar Rossi, del corso di laurea in Management e Consulenza Aziendale, con la tesi “Le problematiche legate alla valutazione della quota d’opera: la Trento Trasporti srl”. I metterne in comune capacità, conoscenze e risorse. Dopo le difficoltà dei distretti industriali, tormentati dalle delocalizzazioni indotte dall’economia globale, si fa strada l’idea di un’aggregazione più vasta della classica idea di distretto, che definisce la “rete di imprese” come una coordinazione produttiva realizzata da un insieme di imprese con reciproci impegni di cooperazione in vista di obiettivi comuni, vantaggiosi anche individualmente». È una tesi accurata, ricca di tabelle e slides, che mettono in evidenza i ritardi della nostra economia rispetto all’internazionalizzazione (definita «incompiuta»). Particolarmente apprezzabile, anche per la intuibile laboriosità, il confronto degli strumenti d’intervento attivati dalle varie regioni italiane, così come la rassegna dei vari tipi di aggregazione d’impresa. Complimenti. Oltre ai meriti del lavoro, la dott.ssa Parrello ha puntato un fascio di luce sul nodo cruciale dell’artigianato di oggi: la sua capacità di recuperare competitività e massa critica per assicurargli il diritto di domicilio nell’economia del futuro. Reti d’impresa come strada maestra verso l’innovazione, senza disperdere l’identità, la creatività, la personalità dell’impresa artigiana. È una radiografia al cuore e al cervello di questo comparto, che merita il primo premio. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 5 premiazioni Roberta Pinamonti Facoltà di Economia, laurea in Decisioni Economiche, Impresa e Responsabilità Sociale (prof.ssa Paola Iamiceli): “Politiche di innovazione e governance delle reti: il caso del Distretto Tecnologico Trentino”. L’innovazione è la chiave competitiva dell’economia moderna – sottolinea Roberta –; la normativa europea e nazionale richiamano perciò esplicitamente la disciplina consortile per la costituzione di forme cooperative capaci di implementare l’attività di ricerca e sviluppo. Esistono peraltro diverse forme di governance delle relazioni interorganizzative che a tale scopo si sviluppano, in forma contrattuale o in forma Omar Rossi Facoltà di Economia, laurea in Management e Consulenza Aziendale (prof. Michele Andreaus): “Le problematiche legate alla valutazione della quota d’opera: la Trento Trasporti srl”. Precisato che Trento Trasporti è un caso di studio immaginario, Omar affronta le carenze legislative e dottrinali – così le definisce – che sovente aprono la strada a metodi di valutazione della quota d’opera non ampiamente condivisi e fortemente soggettivi. Senonché questo tipo Premio speciale: Denis Costa Facoltà di Economia, laurea in Management e Consulenza Aziendale (prof. Michele Andreaus): “Scenari di mercato e processi di innovazione in atto nell’artigianato locale - analisi di un campione di imprese significative del Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino”. In un contesto in rapida evoluzione – dice Denis – ciascuna azienda deve essere in grado di adattarsi rapidamente alle mutate condizioni ambientali, ma anche soprattutto di anticiparle, di incanalarle e di determinarle, modificando continuamente le proprie strategie». L’approccio “sul campo” ha consentito a Denis di riscontrare la crescente importanza attribuita dall’artigiano all’innovazione, la quale si sviluppa spesso in modo informale, senza uno specifico investimento o un piano strategico dedicato a tale scopo: il processo creativo e di am- organizzativa, con incentivi più o meno forti alla produzione collettiva di innovazione. Il “Distretto tecnologico trentino” nasce con la costituzione, nell’agosto 2006, di una società consortile a responsabilità limitata che intende promuovere progetti innovativi nel campo dell’energia e della gestione ambientale. La fornitura di standard di natura tecnica e la possibilità di far parte di un “marchio territoriale” in tali settori, offre vantaggi di reputazione per le imprese consorziate». Tesi molto accurata, attenta agli aspetti giuridici, che, accanto ad un’ampia rassegna sulle teorie dell’innovazione e sulle varie formule utilizzabili per suscitarla e governarne i processi, ricostruisce in modo preciso la situazione e gli interventi locali, con particolare riguardo al ricordato caso del distretto per l’energia e l’ambiente. “L’artigiano dentro il distretto industriale” potrebbe essere lo slogan che senz’altro svilirebbe il lavoro di Roberta, ma ne esprime bene l’appeal ai fini di testimoniare l’indispensabile convergenza di forze fra le varie dimensioni d’impresa ai fini di un costante e in taluni casi radicale cambiamento del tessuto produttivo verso traguardi di maggiore competitività. di problema, cioè il giusto valore da riconoscere alla ricchezza prodotta dal socio che da anni lavora nella propria società, è intuibilmente vicina alla concreta realtà artigiana, anche se il caso del recesso non è precisamente incoraggiante per il lancio di una stagione di nuove alleanze imprenditoriali. Ma tant’è, a sapere prima come accordarsi in caso di separazione, magari facilita l’unione! Il lavoro passa in rassegna le varie forme societarie, i me- todi di valutazione d’azienda e le modalità per la stima della quota d’opera. La tesi associa una accuratissima parte teorica sulla valutazione d’azienda ad una complessa quanto interessante applicazione dei relativi principi al caso concreto. Trasforma, potremmo dire, la lezione in pratica, presentando una impegnativa esemplificazione numerica dei concetti esposti. Omar ha certamente lavorato molto per la tesi! modernamento viene generato non in funzione di un meccanismo sequenziale (che mette in linea fabbisogno, ricerca, sviluppo, produzione, prova e adozione dell’innovazione), ma piuttosto ponendosi “in parallelo”: la ricerca di idee e soluzioni è nella quotidiana gestione dell’impresa, nella progettazione, nella produzione, nel confronto con i dipendenti, nell’ascolto dei suggerimenti dei clienti e dei fornitori, nel valutare le strategie dei concorrenti, non meno che nell’instaurare rapporti di collaborazione all’interno del proprio mercato. Questa tensione innovativa non è, come è ovvio, di tutte le aziende (resistenze si riscontrano ad esempio nel settore dei mestieri tradizionali) ma certo è l’atteggiamento di quelle più performanti, delle piccole imprese – aggiungo io – che fanno grande il Trentino. Dopo aver fissato le premesse giuridiche e inquadrato statisticamente l’artigianato provinciale, il lavoro si è incentrato sulle aziende più significative della Bassa Valsugana e del Tesino. Merita il premio speciale per la capacità di coniugare – dote non comune – con grande precisione analitica l’aspetto giuridico, l’indagine economico-statistica e la sensibilità informatica. È un esempio di come si dovrebbe analizzare l’artigianato. Dovessi assumere un giovane al servizio artigianato, questo ragazzo lo prenderei ad occhi chiusi, anzi, ad occhi aperti… sulla sua tesi! Né l’analisi geograficamente ristretta alla Valsugana svaluta il lavoro, anzi, da un punto di vista di marketing lo rende pregevole, perché non si sovrappone ad altre analisi che invece, a livello – ad es. – provinciale, sarebbero forse superflue. Bravo, dunque, anche a scegliere la “nicchia” vincente! ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 5 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 6 eventi di Annalisa Gerola ed Erica Bortolini Acconciatori: convegno internazionale Scenari del mercato, livelli formativi in ambito europeo e loro evoluzione, avvicinamento dei giovani alla professione, formazione continua, pari opportunità nel settore. Di questo si è parlato nel convegno internazionale “Hair in the Alps - Acconciatori dell’Arco Alpino: esperienze formative a confronto”. ono stati due giorni di confronto e dibattito tra relatori italiani e stranieri per mettere in luce lo stato dell’evoluzione della formazione professionale nel settore dell’acconciatura, con particolare riferimento alle realtà rappresentate dalle regioni del Nord Italia e dei Paesi frontalieri dell’Arco Alpino. L’evento è stato promosso da Camera Italiana dell’Acconciatura e dalla nostra Associazione. Non hanno voluto mancare all’apertura dei lavori: Guido Pertusini, presidente della Camera Italiana dell’Acconciatura; Dario Denicolò, presidente provinciale dell’Associazione; Alessandro Olivi, assessore provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio. A moderare i lavori ci ha pensato il giornalista Fabio Lucchi, affianca- S 6 l’Artigianato to dalla presidente provinciale degli Acconciatori Elena Casagrande, che si è non poco attivata, supportata dall’Ufficio Categorie, per la riuscita dell’evento. Tanti gli interventi che hanno entusiasmato i partecipanti. Giuseppe Del Vecchio, responsabile nazionale Ufficio Legislativo Confartigianato Imprese, ha illustrato “Il quadro normativo nazionale - panoramica sull’abilitazione in Italia”; Roberto Sandri, rappresentante Coordinamento Tecnico Nazionale per le Professioni presso la Conferenza Stato/Regioni, ha parlato degli “Standard professionali”; Antonio Marino, rappresentante Internazionale Camera italiana dell’Acconciatura, ha introdotto le attese relazioni (riassunte nei box) dei partecipanti stranieri, entrambe incentrate sulla “Formazione professionale nei Paesi ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 frontalieri dell’Arco Alpino: esperienze internazionali”. Daniela Carlini, direttore Incarico speciale di supporto alla programmazione formativa della Provincia Autonoma di Trento, ha illustrato il “Modello formativo in Trentino”; Francesco Marchi, direttore Ufficio Promozione Artigianato Provincia Autonoma di Trento, ha parlato della figura del Maestro Artigiano, mentre Sandro Catarci, Maestro Artigiano, ha parlato della sua esperienza. Ha chiuso la carrellata degli interventi della prima giornata quello di Savino Moscia, presidente nazionale Acconciatori CNA Unione Benessere e Sanità, che si è soffermato sul “Ruolo delle Organizzazioni di rappresentanza”. La seconda giornata, altrettanto intensa, alla quale hanno partecipato anche gli studenti del 4° anno delle Scuole professionali di Trento e Rovereto, si è aperta con l’intervento di Lino Fabbian, recentemente eletto alla presidenza nazionale degli Acconciatori aderenti a Confartigianato. Fabbian ha presentato il ruolo ed il programma del nuovo Direttivo nazionale. Successivamente è stata la volta di Mauro Frisanco, esperto in formazione, che ha illustrato nei dettagli il percorso per l’ottenimento dell’abilitazione professionale, introdotto nel giugno scorso con delibera della Provincia autonoma di Trento. Il convegno ha poi preso una svolta un po’ meno tecnica, ma emotivamente più coinvolgente, con l’intervento di Federico Samaden, educatore ed ex responsabile della Comunità di San Patrignano di Pergine Valsugana. A tutt’oggi, Samaden, ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 7 eventi sta seguendo, in collaborazione con l’Istituto Professionale e la Provincia Autonoma di Trento, un progetto educativo per il recupero di ragazzi con problemi di integrazione, inteso a cercare soluzioni concrete a problemi concreti attraverso un approccio non solo educativo, ma anche umano. I ragazzi di oggi sono disorientati, mancano di punti di riferimento, perché figli di genitori spesso assenti, distratti, che hanno perso il senso dell’educare. Educare diventa quindi la vera emergenza, la vera sfida per evitare che i ragazzi crescano in modo sbagliato. E anche nell’educazione diventa allora indispensabile la ricerca della qualità. Una qualità non apparente, non comprabile con i soldi; una qualità fatta con l’anima, costruita con le piccole cose, con tante piccole attenzioni, con coerenza, onestà, ricerca del bello. «In quest’epoca di frenesia globale – ha detto Samaden – abbiamo assunto l’abitudine di non dare valore alle cose, proponendo dei modelli banali, standardizzati, vuoti… il contrario della qualità. Ma per “fare qualità” bisogna spendere se stessi, essere presenti per educare. E la scuola diventa quindi una grande risorsa, per trasmettere non solo tecnica, ma anche tutto quello che appartiene al patrimonio culturale ed umano». Marco Zanardi, titolare ed ideatore del logo Orea Malià, parlando della sua personale esperienza ha affermato che per avere successo è fondamentale riuscire a liberare la propria creatività, rompere gli schemi e rischiare, per essere unici e non l’imitazione di qualcunaltro. «Un acconciatore – ha detto Zanardi – deve mettersi in gioco e per fare questo deve saper fare, saper essere e saper agire. Insomma l’acconciatore deve dar corpo ad un desiderio non ben manifestato delle clienti, capire quello che davvero vogliono, al di là delle parole. Tra acconciatore e cliente deve stabilirsi una complicità seduttiva. Così come risulta indispensabile creare un ambiente piacevole ed armonioso all’interno del salone, riservando la stessa attenzione anche ai propri collaboratori, perché una struttura dinamica può Elena Lacroix- Jaeggy L’acconciatura nell’area alpina della Francia Elena Lacroix- Jaeggy, direttore Dipartimento Formazione Professionale Continua, Federation Nationale de la Coiffure Française e Professore all’Università Pierre Mendès-France di Grenoble, ha parlato di “Apprendistato e della ricerca dell’eccellenza nell’artigianato attraverso un realistico approccio alla situazione socio-economica del settore”. «La Federazione Francese degli Acconciatori si è impegnata nel costruire un progetto di formazione di orientamento professionale volto a fornire agli acconciatori le necessarie abilità e competenze per diventare un manager altamente efficiente del salone di acconciatura. Il risultato è stato raggiunto e così oggi posso annunciare la grande novità che completa l’iter formativo degli acconciatori francesi: l’innalzamento del loro livello d’istruzione professionale con l’introduzione del brevetto di III livello. Una tappa molto importante per un settore in costante evoluzione e soggetto ai capricci della moda, nel quale la qualificazione e l’investimento nella formazione sono fondamentali». Elena Lacroix- Jaeggy ha poi parlato del rapporto con la vicina Svizzera che attira irresistibilmente i giovani acconciatori. «Il costo della formazione professionale in Svizzera è più basso se l’apprendista ha i genitori oltre confine. A questi si aggiunga che è molto semplice firmare contratti di apprendistato con saloni stranieri, perciò un salone tutor francese può firmare un contratto con un salone straniero e avere l’apprendista francese che segue la formazione professionale all’estero. Inoltre una volta concluso l’iter formativo il giovane preferisce rimanere in Svizzera dove gli stipendi sono più alti. La sfida per noi è ora, non solo qualificarli al massimo, ma anche trattenerli sul territorio per non trovarci in una situazione di squilibrio tra richiesta del mercato e forze che fuggono all’estero». Anica Justinek La professione dell’acconciatore nel sistema scolastico sloveno Nel sistema scolastico sloveno – ha spiegato Anica Justinek, professore dell’Istituto Nazionale Sloveno per l’Istruzione e la Formazione Professional – il percorso formativo dura tre anni e gli standard professionali fondamentali richiesti sono: manicure, make-up artist e acconciatori. Alla fine del percorso formativo, caratterizzato dall’alternanza studio-apprendistato in salone, il giovane ha competenze non solo nel settore dell’acconciatura (analisi del capello, acconciatura, taglio), ma s’intende anche di trattamento mani e make-up. Inoltre, dopo il percorso scolastico il giovane può accedere al “Master craftsman exam” per specializzarsi ulteriormente in un settore in continua evoluzione che si suddivide in quattro parti: pratica; teoria specialistica del settore; economia e gestione; insegnamento. «Il settore è in fermento e ci attendono nuove sfide – ha concluso la Justinek. Da una parte stiamo pensando ad una qualifica nazionale per adulti con quattro sbocchi: stilista acconciatore, tecnico acconciatore, make-up artist, creatore di prodotti per capelli e parrucche. Dall’altra si sente la necessità di potenziare la formazione dei ragazzi all’interno del percorso». Questo convegno è stato organizzato a seguito degli importanti successi di partecipazione e di contenuti del primo convegno europeo sull’evoluzione della formazione professionale dell’acconciatore tenutosi a Roma nel 2005, seguito dal convegno di follow-up organizzato a Bari nel 2007 e focalizzato sull’area mediterranea. In tale occasione i Partner Sociali del comparto dei Paesi membri dell’Unione Europea hanno formalizzato un documento denominato “la Carta di Bari”, quale formale dichiarazione d’intenti per costruire un modello di qualifica professionale unico per l’Europa. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 7 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 8 eventi favorire il successo della propria attività». Ha chiuso la carrellata degli interventi quello di Marco Tanda, di “Io è”, per il quale creatività, ma soprattutto passione, insieme ad organizzazione e tecnica, sono gli ingredienti indispensabili su cui impostare la propria attività. «Il benessere delle persone che lavorano all’interno dei saloni dedicati alla cura della persona hanno un compito importante – ha dichiarato Tanda – quello di favorire nel cliente il raggiungimento di uno stato psico-fisico ideale. Per questo motivo, più siamo veri, rilassati e spontanei, più il nostro lavoro ne guadagna in qualità, favorendo un netto miglioramento delle relazioni sia tra colleghi, che con la clientela. È necessario quindi investire sulla propria crescita, lavorando su emozioni e comportamenti per mostrare la parte vera di noi stessi». A chiusura lavori, nel ringraziare Elena Casagrande, presidente provinciale Acconciatori, Antonio Marino, rappresentante internazionale di Camera Italiana dell’Acconciatura, ha di- Elena Casagrande Presidente provinciale Acconciatori In qualità di Presidente provinciale, ha fortemente voluto questo convegno internazionale e si è attivata personalmente per la riuscita. Che importanza hanno occasioni di questo tipo per la categoria? «Assieme al Direttivo Provinciale Acconciatori, abbiamo fortemente voluto questo convegno internazionale, perché in questi anni del nostro mandato abbiamo sempre cercato, nelle varie occasioni di confronto fra colleghi, di ragionare sul futuro del nostro mestiere. Un mestiere che ha una storia alle spalle, una storia fatta anche di formazione. Questo convegno ne è stato la conferma e l’occasione per far conoscere quanto in questi anni si è fatto per aumentare la professionalità nel settore dell’acconciatura. Per il Trentino, dove la formazione rappresenta un modello d’avanguardia, è importante misurarsi con altre realtà, anche di carattere europeo e, nel confronto, la nostra Provincia ha dimostrato di essere un laboratorio sperimentale di idee e di modelli che funzionano e che fanno da guida alle altre realtà. Organizzare un convegno a Riva del Garda ha posto il Trentino al centro dell’attenzione dei rappresentanti della nostra categoria a livello nazionale ed internazionale. I nuovi scenari che si prospettano per la nostra categoria suscitano interesse ed aspettative». Ha preceduto l’evento di Riva del Garda quello di Bari, che si è tenuto nell’ottobre 2007. In tale occasione è stata sottoscritta la Carta di Bari. Di cosa si tratta? «Sì è vero, quello di Riva del Garda è stata la logica evoluzione del convegno di Bari, focalizzato invece sull’area mediterranea, dove è stato stilato un importante accordo, siglato da Coiffure EU (l’Associazione che raggruppa le confederazioni imprenditoriali degli acconciatori attive negli Stati membri dell’Unione Europea, tra cui Camera Italiana dell’Acconciatura) ed Uni Europa Hair & Beauty (la Confederazione europea delle organizzazioni sindacali dei lavoratori acconciatori), quale formale dichiarazione di intenti per costruire un modello di qualifica professionale unico per l’Europa. Un grande traguardo per l’intera categoria degli Acconciatori italiani ed europei». A che punto siamo rispetto ai cugini d’Oltralpe? «I sistemi sono molto diversi, ma, nel contempo, molte delle nostre Regioni devono ancora adeguarsi agli standard previsti dalla legge nazionale. Camera Italiana dell’Acconciatura ha costituito una Commissione Nazionale, della quale faccio parte anch’io, con il compito di predisporre ed adeguare gli standard formativi al 8 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 chiarato che «gli sforzi che Camera Italiana dell’Acconciatura ha profuso in questi anni ed i successi ottenuti a livello internazionale confermano la validità di un progetto che, attraverso l’impegno congiunto delle Associazioni di categoria e l’industria dei prodotti cosmetici, accompagnerà la crescita della qualificazione professionale degli acconciatori italiani». I Nella foto a pagina 6: Il pubblico che ha partecipato al convegno [foto Fabio Galas] modello europeo. La Francia ci ha anche chiesto di partecipare al Progetto Leonardo. Una cosa che ha senz’altro colpito in modo positivo i nostri ospiti di Oltralpe è stata la figura del Maestro Artigiano. Il Maestro Artigiano della nostra Provincia ha una sua originalità, in quanto il suo percorso formativo è più agile rispetto all’aria tedesca, collocandosi nel sistema formativo come un riferimento sicuro, in quanto strutturato con una preparazione professionale specifica». Quali sono, se ci sono, i punti deboli della Categoria? «La nostra Categoria è ancora troppo legata ad una visione “tipica” della nostra professione; oggi l’Acconciatore deve essere più “completo”. Per rispondere alle esigenze attuali del mercato, la preparazione degli Acconciatori dev’essere non solo artistica, ma deve diventare globale, comprendendo aspetti culturali, gestionali e relazionali. Per ottenere questo è necessario stimolare un bisogno che nasce dalla consapevolezza che il livello qualitativo è l’elemento fondamentale per competere con successo». Su cosa deve puntare l’Acconciatore per essere sempre più internazionale? «L’Acconciatore per reggere la sfida internazionale deve conoscere le lingue straniere, soprattutto l’inglese e/o lo spagnolo, e deve attingere alle fonti di aggiornamento utilizzando i supporti tecnologici ed informatici. Queste competenze rendono l’Acconciatore moderno, in grado di dialogare e di scambiare informazioni professionali indispensabili per sostenere la sfida, per uscire dal proprio guscio ed aprirsi ad altre realtà. I ragazzi di oggi hanno sicuramente molte più opportunità; hanno già con la scuola la possibilità di avere una formazione più “internazionale”, con la possibilità di accedere a borse di studio e stages presso grandi saloni in Italia o addirittura all’estero. La nostra forza sarà quindi, oltre alla capacità di trasmettere la nostra esperienza alle nuove generazioni, anche quella di valorizzare professionalmente ed economicamente i nostri giovani collaboratori, accompagnandoli e responsabilizzandoli nell’apprendimento di una professione che non è soltanto tecnica, ma anche passione. Altro elemento che non deve mancare è lo spirito di gruppo che anima le iniziative che hanno come finalità il bene/successo comune. Questo nasce da una cultura dell’associazionismo che ha bisogno di tempo per radicarsi in un tessuto sociale basato sull’individualismo». ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 9 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 10 curiosità di Annalisa Gerola La colomba pasquale quest’anno è agrodolce Alla Macelleria Dagostin di Varena c’è la colomba di carne, geniale e gustosa trovata del figlio del titolare, Giuseppe: «La carne ha infinite possibilità di impiego, basta saperle scoprire e sperimentare». Al padre Vittorino deve la passione per un lavoro faticoso, ma ricco di soddisfazioni. L 10 l’Artigianato a Pasqua è alle porte e quest’anno tra colombe glassate, uova di cioccolato, coniglietti di pandolce fa il suo ingresso la colomba di carne. Una geniale trovata di Giuseppe Dagostin, della Macelleria Dagostin Vittorino di Varena, Valle di Fiemme. «La passione per questo lavoro l’ho avuta sin da bambino. Ho cominciato ad aiutare mio padre quando avevo sette, otto anni. La macellazione all’inizio mi spaventava, ma poi il fascino per la professione che mio padre ha sempre fatto con grande passione ha vinto le mie paure». Vittorino Dagostin ha aperto la sua prima macelleria nel 1983, a Varena, dov’è tutt’oggi, e successivamente una seconda a Castello di Fiemme. «Vendiamo quello che producia- ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 mo. Mio padre ci ha sempre tenuto a garantire i suoi prodotti ed a creare un rapporto di fiducia con la clientela». In questo Vittorino è stato sicuramente lungimirante: oggi più che mai le piccole realtà vivono grazie alla qualità dei prodotti che offrono ed al rapporto esclusivo che instaurano con i clienti. «Siamo cresciuti negli anni e la produzione si è spostata da sotto il negozio di Varena, alla zona artigianale, dove ho cominciato a costruire la mia casa». L’azienda, un piccolo gioiello per organizzazione e investimenti in tecnologie d’avanguardia, si estende su due piani per 500 metri quadrati complessivi. Alla Macelleria Dagostin producono di tutto, ma il prodotto più gettonato è da sempre ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 11 curiosità lo speck. «Ne facciamo 100 pezzi alla settimana e non avanza mai. A Pasqua facciamo “il prosciutto di Pasqua” anche quello molto apprezzato. Produciamo inoltre insaccati di ogni tipo, stagionati e non, carne fresca e sfiziose novità. Sono dell’idea che bisogna sempre rinnovarsi, proporre cose nuove al cliente pur rimanendo legati alla tradizione. Quando ero piccolo le macellerie, in occasione delle feste comandate, venivano addobbate e la gente entrava anche solo per vedere». E proprio nella logica dello stupire e del proporre qualche cosa di nuovo, Giuseppe ha pensato alla colomba agrodolce. «Da un paio d’anni sono di moda gli abbinamenti culinari, non solo intesi come accostamenti, per esempio vino e formaggi, ma anche come fusione di un prodotto con un altro, per esempio il formaggio aromatizzato con le spezie». Partendo da questa considerazione Giuseppe passa in rassegna le potenzialità e peculiarità della carne ed intraprende la strada della sperimentazione. «Ad Artingegna 2008, a Rovereto, ho portato il prosciutto al fieno. Per realizzarlo ho chiesto ad un’amica erborista informazioni su come utilizzare le piante. Il successo è stato tale che ho deciso di proseguire su questa strada». Non solo abbinamenti, ma anche reinvenzioni del classico wurstel o polpettone. «L’anno scorso ha fatto le mie prime colombe di carne. Ho comperato le forme che usano i pasticceri per le colombe dolci e le ho riempite con la carne del Fleischkäse*; infine ho decorato con le mandorle ed infornato». Le colombelle in vetrina non sono passate inosservate! «Quest’anno, complice un collaboratore cuoco, sto pensando ad una ricetta più elaborata: una colomba agrodolce, magari con la base del polpettone ed il miele. Vedremo!». Insistiamo, ma non ci vuole proprio svelare la ricetta! Non ci resta che aspettare e soddisfare la nostra curiosità con una prossima visita alla Macelleria Dagostin a Varena. I * salame cotto al forno. Nelle foto a pagina 10: Vittorino Dagostin nel laboratorio della sua azienda Nelle foto in questa pagina: In alto il figlio Giuseppe, alcuni prodotti e momenti della lavorazione [foto Alberto Campanile] ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 11 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:12 Pagina 12 news Notizie flash Eletti 12 componenti della Commissione Provinciale Pari Opportunità C’è anche Maria Rosaria D’Agostino, presidente del gruppo Donne Impresa, nella neocostituita Commissione Provinciale alle Pari Opportunità. Le altre componenti sono: Marta Baldessarini, Loredana Bettonte, Anna Olga Conigliaro Michelini, Isa Cubello, Simonetta Fedrizzi, Maria Fornea, Mariangela Franch, Luciana Gazzin, Flavia Ioris, Rossana Roner, Gianna Sartoni. La Commissione Pari Opportunità fa capo all’Assessorato alla Solidarietà internazionale e Convivenza ed è un uffi- cio composto da un direttore e da una segreteria tecnica. Il budget complessivo del 2009 è di circa 15.000,00 euro a carico del bilancio provinciale. L’Assessore alla Solidarietà internazionale e Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami ha ricordato che sono in corso le procedure di selezione (per titoli) per nominare la Consigliera di parità che dura in carica un’intera legislatura. La Consigliera ora in carica è l’avvocato Eleonora Stenico, sua vice Gabriella Di Paolo. Pasqua solidale con l’inizitiva della Fondazione Canossiana In vista della Pasqua la Fondazione Canossiana promuove “Quaresima Solidale 2009”, un segno di vicinanza alle sorelle Canossiane che si spendono per le tante popolazioni in difficoltà. Con l’acquisto di riso, caffè e l’agendina possiamo tutti contribui- re ad alimentare e sostenere concretamente alcuni progetti. Per informazioni riguardo all’iniziativa è possibile contattare: Giancarlo Urbani tel. 045.8038854 - fax. 045.594644 - e-mail: [email protected] Il Trentino saluta il nuovo Vescovo di Bolzano Ai primi di marzo si è svolta, nel Duomo di Bressanone, la cerimonia di ordinazione del nuovo Vescovo della diocesi di Bolzano Monsignor Karl Golser. In tale occasione l’Assessore provinciale Lia Beltrami, parlando a nome del Presidente Lorenzo Dellai, ha portato i saluti cordiali dell’intera Giunta Provinciale e dell’intera comunità trentina. Monsignor 12 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 Golser ha preso il posto di Wilhelm Emil Egger, deceduto improvvisamente il 16 agosto 2008, per un infarto che lo ha colto nella sua abitazione, a Bolzano. Nella foto: Monsignor Golser con l’Assessore provinciale Beltrami [foto Archivio Ufficio Stampa PAT] ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 13 news Immigrati imprenditori in Trentino La Fondazione Ethnoland, in collaborazione con Confartigianato nazionale, ha voluto dedicare un volume agli immigrati che in Italia hanno scelto la via dell’imprenditorialità per realizzarsi meglio personalmente e contribuire così anche allo sviluppo del Paese che li ha accolti (Fondazione Ethnoland, ImmigratImprenditori. Analisi del fenomeno. Analisi, storie e prospettive, Edizioni Idos, Roma gennaio 2009). Il volume illustra Regione per Regione la storia dell’immigrazione, completandola con i dati statistici sulle imprese, ripartite per paesi di appartenenza e settori di inserimento. Ecco, in sintesi, la situazione in Trentino. «Trento a fine 2007 registra 37.889 cittadini stranieri residenti, con un’incidenza del 7,4% sulla popolazione, di cui il 50,1% sono donne. (…). È il settore terziario ad avere il maggiore protagonismo per quanto riguarda l’inserimento dei lavoratori stranieri (49% di tutte le assunzioni di stranieri). (…). Tra gli immigrati, i titolari d’impresa a giugno 2008 sono 966, con un aumento annuale notevole rispetto al 2007 (22,1%). L’aumento dei soci è del 20,6%, molto più contenuto rispetto a quello registrato tra il 2005-2006 (63,7%). In questa provincia si registra una maggiore dinamicità rispetto al contesto nazionale, ben 5 punti percentuali in più rispetto al resto del Paese. Le imprese costituite da cittadine straniere ricoprono il 12,4% del totale, valore ancora basso che però è il risultato di una notevole crescita, essendo stato l’aumento annuale pari al 30,43%. Le imprese di artigiani sono invece il 50,6%. L’Albania è il primo paese straniero per numero di imprese: la sua quota è del 17,8%, di cui l’81% nell’edilizia e appena il/% nella manifattura. Al secondo posto troviamo le imprese dei marocchini che hanno il 16,7% del totale provinciale, concentrate in maniera accentuata nelle costruzioni (62%) e in misura contenuta nei trasporti (13%) e nella manifattura (12%)». Il Primiero fa da apripista sulle Comunità di Valle Dopo l’elezione dell’Assemblea della Comunità del Primiero, avvenuta lo scorso 18 gennaio, un altro tassello si aggiunge all’attuazione della Riforma istituzionale. Il 26 aprile prossimo, infatti, sarà l’elettorato attivo (consiglieri comunali) della Val di Cembra ad esprimersi per eleggere i componenti della Comunità della Val di Cembra. Il Presidente della conferenza permanente per i rapporti fra la Provincia e le Autonomie locali Lorenzo Dellai ha firmato il decreto che convoca i comizi per l’elezione. Un secondo decreto istituisce l’ufficio centrale per gli adempimenti relativi alla prima elezione dell’Assemblea della Comunità individuando in tre persone il numero dei componenti dell’ufficio. A breve l’unità amministrativa dei comprensori, istituita dalla Giunta di Bruno Kessler negli anni ’70, verrà sostituita in tutta la Provincia a favore dell’istituto giuridico delle Comunità di Valle, più omogenee rispetto ai comprensori. Le nuove Comunità di Valle avranno più poteri rispetto ai vecchi comprensori: la Provincia infatti ha devoluto ad esse la competenza in diverse materie come le infrastrutture d’interesse locale, determinati servizi pubblici, urbanistica, assistenza ed edilizia scolastica, distribuzione dell’energia, trasporto locale, servizi socio-assistenziali, gestione del ciclo dell’acqua e dei rifiuti. Rispetto ai vecchi comprensori, le variazioni territoriali più significative sono l’istituzione di enti autonomi per comunità unite da vincoli storici e geografici come la Val di Cembra, la Valle dei Laghi, l’Altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna, l’Altopiano della Paganella e la Piana Rotaliana. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 13 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 14 gruppo donne “Cultura delle donne nell’economia che cambia” Cinque uomini invitati in occasione della Festa della Donna per parlare di lavoro ed imprenditoria al femminile, tra esperienze di solidarietà, Co-manager, impegno nella conciliazione famiglialavoro, crisi congiunturale e futura ripresa. imprenditoria femminile, in particolare quella locale, possiede i mezzi, le risorse e gli strumenti per fronteggiare e superare le difficoltà nello scenario economico che cambia? Ed in che modo la presenza delle donne nei mercati attuali può aiutare a rilanciare lo sviluppo economico e sociale del Trentino? A queste domande ha tentato di rispondere il gruppo Donne Impresa dell’Associazione organizzando con il Comune di Rovereto, in occasione della Festa della Donna, una chiacchierata per riflettere sul vero significato delle pari opportunità [nella foto di Franco Frisinghelli]. Un dialogo che le donne hanno voluto intessere con uomini impegnati, a vario titolo, nella realtà provinciale: Andrea Benoni, imprenditore e presidente dell’Associazione della Vallagarina; Alessandro Olivi, assessore provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio; Giulio Prosser, imprenditore roveretano e presidente del Consorzio roveretano InCentro; Franco Panizza, assessore provinciale alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione e Paolo Pedri, responsabile dell’Area Associati dell’Associazione. A moderare l’incontro Walter Nicoletti. Si è parlato di donne imprenditrici, di donne che, dopo aver dedicato tempo alla famiglia, cercano un impiego, di donne alla ricerca di una possibilità di riscatto attraverso il mondo del lavoro. Proprio di quest’ultime ha voluto parlare Giulio Prosser, reduce da un’esperienza singolare, denominata “Borsa Lavoro”, volta a dare una possibilità di riscatto alle donne in difficoltà per vari motivi. «Il proget- L’ 14 l’Artigianato to è nato dalla collaborazione tra il Consorzio InCentro e l’Opera Famiglia Materna di Rovereto. Le aziende che fanno capo al Consorzio si sono dette disponibili ad accogliere nel loro organico donne in gravi difficoltà. L’esperienza si è rivelata positiva non solo per le neolavoratrici, ma anche per le dipendenti che hanno potuto apprezzare appieno il valore, anche sociale, del proprio lavoro». Storie di riscatto, storie che la dicono lunga sulla capacità della donna di far fronte anche alle situazioni più drammatiche. Nel suo intervento Benoni ha insistito sulla necessità di dare più spazio alle donne e di riconoscere il lavoro che svolgono nelle aziende artigiane. «Se andiamo in una qualunque azienda artigiana, le donne non mancano mai. Relegate magari al ruolo amministrativo, un ruolo, però, ricordiamolo, non meno importante di quello dell’imprenditore titolare dell’azienda». Donne in supporto al lavoro del marito, ma anche donne imprenditrici con problemi oggettivi nel conciliare famiglia e lavoro. Argomento sul quale si è incentrato l’intervento dell’assessore alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 Panizza ha sottolineato le potenzialità delle donne e dell’importanza che rivestono nel mondo del lavoro e proprio alla luce di questo, ha insistito l’Assessore, è importante mettere in campo politiche che favoriscano la sempre difficile conciliazione tra famiglia e lavoro. Una risposta a questa annosa questione potrebbe arrivare dal progetto Co.Manager. «Progetto nato per rispondere alle esigenze di sostegno della flessibilità nell’organizzazione del lavoro – ha spiegato Paolo Pedri – L’obiettivo del progetto è quello di creare una figura professionale, quella della Co-manager appunto, in grado di sostituire temporaneamente un’imprenditrice o a cui questa può delegare, per un breve periodo, alcune funzioni relative alla gestione d’impresa». A chiudere la carrellata degli apprezzati interventi, quello dell’assessore Olivi che, parlando della crisi che ha investito l’economia mondiale, ha affermato che ci risolleveremo anche attraverso un maggior riconoscimento del merito. «Le donne, in particolare, hanno bisogno della società del merito». I (A.G.) ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 15 gruppo giovani Giovani imprenditori pronti a sfidare la crisi Affollatissima l’Assemblea nazionale dei Giovani imprenditori di Confartigianato. Tra ottimismo e realismo i giovani sono convinti che dall’artigianato arriverà la risposta alla crisi. Apprezzatissimo l’intervento del Ministro Brunetta. giovani imprenditori di Confartigianato sono pronti a sfidare la crisi. Siamo pronti, ma non vogliamo essere trattati da imprenditori di serie B o che ci si ricordi della piccola impresa come risorsa del Paese solo in campagna elettorale. Aspettiamo fiduciosi che, dopo i numerosi provvedimenti anticrisi, dopo le banche, l’Alitalia e la Fiat, arrivi anche il momento delle piccole imprese. E non possiamo accontentarci di un Tavolo per le PMI annunciato dal Ministro Scajola il 25 settembre dello scorso anno e che sarà convocato solo il prossimo 18 marzo». Parole sicure, convinte e decise quelle con cui il presidente Marco Colombo ha aperto l’Assemblea nazionale dei Giovani imprenditori di Confartigianato [foto Ufficio Stampa Confartigianato], che dal 6 al 7 marzo si è svolta al Convitto della Calza di Firenze. «Dobbiamo continuare a lavorare con la nostra voglia di fare impresa, con la voglia di far crescere la società, con la voglia di mantenere e creare posti di lavoro e di dare garanzie ai nostri dipendenti». Questa la missione accettata dagli oltre 450 giovani imprenditori presenti a Firenze, per una due giorni ricca di eventi, incontri e confronti. Tre le tavole rotonde organizzate per approfondire altrettanti temi. Dallo stato di salute dell’imprenditoria giovanile italiana alle potenzialità occupazionali dell’artigianato fino ai problemi di accesso al credito. Temi che Nicola Porro, vice direttore de “Il Giornale” e moderatore dell’intera due giorni, ha riproposto in un’in- «I tervista a tutto campo, dal credito al mercato del lavoro, al Ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta. «Quello che dovete chiedere al Governo – ha detto Brunetta ai giovani imprenditori – sono pochissime cose, ma dovete essere inflessibili. Avete il diritto di avere una burocrazia che risponde, efficiente, gentile. Semplice. Questo dipende da me e sto cercando di farlo. Ho preso gli insulti da mezzo mondo definendo fannulloni i lavoratori pubblici. Può essere che l’unico settore che non ha bisogno di ammortizzatori sociali, perché non rischia nulla, sia quello più inefficiente? Mi sembra un paradosso. È possibile che chi è super tutelato non si degna neppure di essere presente?». Un secondo diritto che Brunetta rivendica per le imprese è quello dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. «Stiamo cercando il metodo per fare i pagamenti senza far emergere il deficit. Lo stiamo trovando, anzi lo sta trovando il Ministro Tremonti». Nel corso dell’iniziativa si sono susseguiti gli inter- venti di Pierferdinando Casini, leader dell’UDC, Mario Baldassarri (PdL), Presidente della Commissione Finanze del Senato, dei deputati Maurizio Del Tenno (PdL), Michele Ventura (PD) e Pina Picierno (PD), e di Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze. Non potevano mancare i massimi esponenti delle parti sociali, il Segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni e il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, portavoce delle esigenze imprenditoriali italiane nel confronto con il sistema bancario italiano, rappresentato da Roberto Nicastro, Deputy CEO di Unicredit Group, e Daniele Alberani, presidente di Fedart Fidi. A fare gli onori di casa, il presidente di Confartigianato Toscana, Fabio Banti, e Lorenzo Foglia, presidente dei Giovani Imprenditori della Toscana, intervenuti per analizzare e commentare i numeri del 3° “Osservatorio sull’imprenditoria giovanile artigiana” presentato da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato. I ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 15 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 16 patronato inapa Enzo Tomasi neodirettore del patronato Una delle prime iniziative sarà quella di rendere maggiormente visibile il patronato INAPA e farlo conoscere principalmente agli associati che, ancora in forte numero, si rivolgono ad altri patronati. Noi siamo il loro patronato e quindi li inviteremo a contattarci. opo il diploma di perito industriale elettrotecnico Enzo Tomasi, neodirettore del Patronato INAPA, inizia la sua attività presso la Ditta Sensi F.lli, in qualità di tecnico giuntista. Successivamente, nel 1980, entra nella CGIL come funzionario sindacale nel settore edile e nel 1989 viene chiamato al patronato INCA della CGIL, nel quale ricoprirà, fino al 2008, il ruolo di responsabile regionale. Dal 1° gennaio 2009 entra a far parte dell’Associazione Artigiani in qualità di direttore provinciale del patronato INAPA. D Un curriculum vario, al quale ritiene di poter attingere per l’attuale incarico? «Devo dire che l’esperienza nel patronato INCA, con i continui incontri con le strutture nazionali e regionali, mi ha permesso di confrontarmi con realtà molto più complesse rispetto all’organizzazione del piccolo Trentino. Il mio inserimento, negli anni ’90’95, nell’elenco formatori mi ha permesso di acquisire competenze che poi mi sono state molto utili nel ruolo di funzionario di patronato quali l’orientamento all’utenza e la gestione organizzativa. Certamente l’arrivo da una struttura molto grande, ma anche molto complicata nei rapporti interni e intrisa di logiche settoriali, ad una mediamente piccola mi è di stimolo per intraprendere un nuovo percorso lavorativo e per perfezionare 16 l’Artigianato attività di tutela che precedentemente avevo solo abbozzato. Cercherò, una volta riconosciute le diverse competenze presenti nell’organizzazione, di trasmettere senso di appartenenza e promuovere l’organizzazione nel suo complesso». Introdurrà dei cambiamenti nella gestione del Patronato? Se sì quali? «L’idea che io ho di patronato è di un servizio usufruibile maggiormente da chi sta in periferia, perché meno stimolato a far valere i propri diritti previdenziali, e quindi la mia attività tenderà sicuramente a far sì che si possano attivare presenze del patronato dove oggi siamo assenti ed a rendere la struttura provinciale di ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 Trento in grado di fornire alta professionalità nei settori maggiormente richiesti dai nostri utenti, pensioni e infortuni. Solo così potremo cercare di tutelare al meglio gli artigiani. Una delle prime iniziative sarà quella di rendere visibile il patronato INAPA e farlo conoscere principalmente agli associati che purtroppo, ancora in forte numero, si rivolgono ad altri patronati, principalmente alle ACLI. Noi siamo il loro patronato e quindi li inviteremo a contattarci. Altra iniziativa che cercheremo di attivare è un servizio migliore per chi subisce un infortunio. La materia previdenziale infortunistica è molto complicata, fatta di diagnosi mediche, ma anche di scadenze temporali che non permettono all’artigiano di essere ben tutelato. Dovremo organizzarci in modo da controllare meglio le risposte dell’INAIL e da poterci opporre, se necessario, senza lasciare l’artigiano in balia di professionisti più interessati alla parcella che alla corretta quantificazione del danno subito. Un patronato attivo può essere da stimolo per modificare o attivare nuova legislazione in materia previdenziale ed è quello che stiamo già cercando di fare assieme agli altri patronati dei lavoratori autonomi. Tutto questo però abbisogna di un grande lavoro di squadra assieme agli altri servizi e alla stessa Associazione degli Artigiani; capire assieme le implicazioni del proprio lavoro sulle altre parti dell’organizzazione e dare priorità alle esigenze complessive rispetto a quelle del servizio di appartenenza». I ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 17 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 18 assicurazioni di Walter Tamanini Polizze vita: un mondo quasi sconosciuto Si fa presto a dire “polizze vita”. In realtà l’espressione si riferisce ad una molteplicità di prodotti, che differiscono, anche abbastanza sensibilmente, gli uni dagli altri. Proviamo a distinguere le diverse e più comuni tipologie di polizza vita. P olizza a “vita intera”: è stata creata, in origine, per sopperire alle tasse di successione. È proprio questa la genesi delle polizze a “vita intera”: accantonare un capitale da liquidarsi al decesso dell’assicurato che serviva a garantire, in prima battuta, ai familiari il sostegno alle spese per il rito funebre e, soprattutto, per pagare le imposte di successione che sino a qualche anno fa comportavano importi anche rilevanti. Il loro utilizzo si è sviluppato ed oggi, in genere, sono lo strumento del quale l’assicurato si serve soprattutto per garantire agli eredi un capitale che li metta al riparo dalle presumibili difficoltà economiche cui potrebbero andare incontro venendo a mancare l’assicurato stesso. Una ipotesi, ad esempio, è relativa ad un padre di famiglia, unica fonte di reddito, con figli ancora a carico e moglie casalinga. Se manca il marito-papà, la moglie si trova nella necessità di provvedere direttamente al sostentamento dei figli, quindi il capitale lasciatole dal marito può rivelarsi molto utile e determinante. Si tratta di polizze che non hanno scadenza relativamente alla garanzia prestata, dal momento che la morte può sopraggiungere in qualsiasi momento, ad un anno dalla stipula come a venti, trenta. Il premio invece, vale a dire l’importo che paga il Contraente/assicurato al fine di garantire il capitale previsto, ha una durata concordata al momento della stipula del contratto stesso. Il Contraente può decidere, al termine del pagamento dei premi, od anche prima, di “riscattare” il contratto stesso. Polizze temporanee caso morte: sono le polizze cosiddette di “puro rischio” che prevedono il pagamento di un capitale al beneficiario (designato dal Contraente/Assicurato al momento della stipula del contratto assicurativo) indicato in polizza solo in caso di morte dell’assicurato che avvenga entro la data di scadenza della polizza. Il premio versato è utilizzato esclusivamente per coprire il rischio morte e queste tariffe, pertanto, non consentono alcun tipo di riscatto. Polizze vita “miste”: come dice la parola stessa, rappresentano una sorta di via di mezzo perché prevedono il pagamento di un capitale sia in caso di sopravvivenza dell’assicurato alla scadenza del contratto, sia in caso di morte dello stesso nel corso della durata del contratto. Ovviamente, in questo secondo caso, il capitale assicurato sarà liquidato ad un beneficiario indicato in polizza. Vi rientrano due tipi diversi di solu- 18 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 19 assicurazioni zioni: la mista immediata, che comporta il pagamento di un capitale alla scadenza in caso di sopravvivenza dell’assicurato oppure al momento della morte del medesimo se questa avviene nel corso della durata contrattuale; la mista a termine fisso, diversa dalla prima perché il pagamento del capitale è previsto in ogni caso alla scadenza del contratto, sia in caso di sopravvivenza sia in caso di decesso dell’assicurato. Potrebbe sembrare una sfumatura, ma non lo è, perché di fatto chi sottoscrive una mista a termine fisso deve sapere che, in caso di sua premorienza, i propri cari non hanno diritto a nulla e per vedersi liquidare il capitale devono attendere la scadenza prefissata del contratto. Polizze a capitale differito: si tratta di prodotti che prevedono il pagamento di un capitale alla scadenza del contratto se l’assicurato è in vita a quella data. Insomma, anziché essere una scommessa sulla… morte (l’assicurazione paga se l’assicurato muore) la polizza a capitale differito è una scommessa sulla vita (l’assicurazione paga se l’assicurato vive). Prevedono la restituzione dei premi pagati, eventualmente rivalutati, in caso di decesso dell’assicurato nel corso del differimento. Come dire: una scommessa sì, ma con qualche cautela. Polizze a capitalizzazione: siamo ancora nella gamma delle polizze vita ma solo per aspetti minoritari. In realtà si tratta di prodotti più finanziari che assicurativi che prevedono il pagamento di un capitale alla scadenza del contratto e che, nel corso della durata dello stesso, hanno comunque un contenuto assicurativo, come per esempio il pagamento di un certo capitale in caso di morte, la garanzia contro l’impignorabilità e, sino a qualche anno fa, anche un vantaggio fiscale che la riforma del 2001 ha eliminato riservandolo solo ai prodotti effettivamente previdenziali. I contratti di capitalizzazione si caratterizzano per l’impegno dell’assicuratore a pagare ad una scadenza differita nel tempo una certa somma di denaro a fronte del pagamento di premi unici (cioè in un’unica soluzione) o ricorrenti (cioè periodici) da parte del cliente. Polizze con rendita vitalizia: sono polizze che appartengono al nucleo di quei prodotti che prevedono il pagamento, in caso di sopravvivenza alla scadenza del contratto, di una rendita finché l’assicurato è in vita. A seconda della data di corresponsione della rendita, la stessa può essere: • Vitalizia immediata, e quindi, essere pagata subito al momento della stipula del contratto fino alla morte dell’assicurato; richiede un premio versato dall’assicurato in un’unica soluzione; • Vitalizia differita, che viene corrisposta da una data prestabilita fino a quando l’assicurato è in vita; il versamento può essere effettuato con premi periodici oppure in unica soluzione. Polizze unit e index-linked: sono polizze che agganciano la prestazione all’andamento di uno o più fondi comuni, interni o esterni alla Compagnia Assicuratrice. Nelle unit-linked i premi versati sono investiti secondo diverse strategie più o meno “aggressive” che possono cambiare nel corso della durata del contratto in quanto l’assicurato può decidere di trasferire il proprio capitale da un fondo ad un altro. A volte sono previste garanzie di capitale minimo alla scadenza o capitale in caso di premorienza e invalidità. Le polizze index-linked agganciano la rivalutazione del capitale versato in un’unica soluzione all’andamento di un indice tipicamente azionario. Dopo questa veloce carrellata sui diversi tipi di polizza, analizziamo alcun termini propri dei contratti del ramo vita. > “Caricamento”: comprende tutte le spese che gravano su una polizza. Rappresenta quindi quella parte del premio che è destinata a coprire le spese commerciali ed amministrative legate alla polizza. La somma che è effettivamente investita in una polizza vita deve, necessariamente, tener conto dei caricamenti e, quindi, è sempre più bassa della somma versata dal cliente. > “Gestioni separate”: sono fondi creati dalle compagnie di assicurazione per la gestione delle polizze rivalutabili sulla vita. Si tratta di fondi detti appunto “separati” perché sono distinti da tutte le altre attività della compagnia. In essi confluiscono i premi raccolti da tutti i sottoscrittori delle polizze vita e che sono investiti in attività finanziarie con l’obiettivo di realizzare un rendimento, grazie al quale, il capitale che sarà pagato ai beneficiari dei contratti si rivaluta nel tempo. > “Retrocessione”: in termini assicurativi è una parola importante, perché nelle polizze rivalutabili la retrocessione è la parte del rendimento – ottenuto ogni anno dal fondo a gestione separata – che è riconosciuto ed attribuito all’assicurato. È calcolato in base ad una percentuale, definita aliquota di retrocessione e stabilita nel contratto. Esemplificando, se la retrocessione è pari all’80% del rendimento, significa che su un rendimento lordo del 5% di una somma pari a 1.000 euro (cioè 50 euro), all’assicurato andranno riconosciuti 40 euro. I restanti 10 vengono trattenuti dalla compagnia. > “Riscatto”: è la richiesta di anticipata risoluzione del contratto da parte del contraente, ed ovviamente si riferisce esclusivamente a polizze che prevedono la corresponsione di un capitale oppure una rendita. È un’operazione economicamente penalizzante per l’assicurato/contraente anche in relazione al momento in cui viene esercitato questo diritto. Nei primi cinque anni di vita del contratto, infatti, in caso di riscatto di una polizza che dia diritto ad una detrazione IRPEF, l’assicurato è tenuto a restituire la somma detratta in sede di dichiarazione dei redditi. Altri tipi di penalizzazione, inoltre, possono essere tali da non consentire nemmeno, nei primi anni di vita del contratto, il recupero dei premi ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 19 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 20 convegno Il legno nelle costruzioni L’impiego del legno nell’edilizia tradizionale e contemporanea in Val di Sole. Di questo si è parlato nell’ambito di un convegno organizzato dall’Associazione e dal Comprensorio. Tutti i relatori hanno sottolineato l’esigenza di utilizzare maggiormente di più il legno nell’edilizia. S 20 l’Artigianato i è tenuto recentemente a Malé il convegno “Il legno nelle costruzioni” organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con il Comprensorio della Valle di Sole. Davanti ad una sala gremita di artigiani, liberi professionisti, tecnici comunali e amministratori, il presidente Roberto Mattarei (lui stesso imprenditore artigiano del legno) ha spiegato le motivazioni dell’incontro: «Sta prendendo piede in valle un processo di sostituzione del legno con altri materiali (come il PVC o l’alluminio) per la realizzazione di infissi, poggioli, balconi, verande e così via. I nostri rappresentanti di categoria lo hanno più volte denunciato. Ora chiediamo con forza che questo grido di allarme (che coinvolge aspetti economici ma anche paesaggistici e culturali) venga recepito dai nostri rappresentanti istituzionali di Comuni e Provincia, dai tecnici comunali, dai liberi professionisti e dalla popolazione intera». Carlo Daldoss, presidente del Comprensorio, ha ricordato l’utilità di un regolamento edilizio comune, concordato fra tutte le amministrazioni comunali della valle, per dare prescrizioni ed indicazioni sull’impiego dei vari materiali nell’edilizia. Mauro Gilmozzi, assessore provin- ciale all’Urbanistica ed Enti Locali, ha raccontato preoccupato come l’Italia sia l’ultimo dei Paesi europei a recepire i codici dell’edilizia per l’impiego del legno, dovuto al fatto che nella nostra nazione è molto forte la lobby dei costruttori in cemento. Ma ha anche spiegato che la Comunità di Valle (di prossima costituzione) ha tutte le prerogative giuridiche ed amministrative per raccordare le modalità di intervento nell’edilizia e prescrivere azioni omogenee per tutta la Valle di Sole. L’Assessore provinciale ha infine dichiarato la volontà della Provincia autonoma di valorizzare il legno e il suo impiego anche per il risparmio energetico, annunciando specifiche forme di contributo. Dopo le apprezzate relazioni dello storico Fortunato Turrini, di Andrea Ferrari (in rappresentanza del Collegio dei Geometri), di Andrea Lazzaroni (in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti) e di Piergiorgio Mattei (dirigente del Servizio Urbanistica) si è aperto un vivace dibattito, che si è concluso con gli interventi del presidente della Camera di Commercio Adriano Dalpez e del nostro presidente provinciale Dario Denicolò. I (F.G.) In Valle di Sole In Trentino 531 imprese artigiane 13.953 imprese artigiane di cui 88 imprese del legno di cui 1.593 imprese del legno Imprese del legno in Val di Sole = 17% di tutte le imprese artigiane Imprese del legno in Trentino = 11% di tutte le imprese artigiane ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 21 area appalti di Marzia Albasini Regolamento Provinciale sugli appalti pubblici Approvato in via definitiva ed in attesa di registrazione da parte della Corte dei Conti. Novità: semplificare, velocizzare ed uniformare le procedure di appalto, omogeneità di svolgimento delle procedure di gara nonché nelle disposizioni organizzative per la realizzazione dei lavori. a Giunta Provinciale, lo scorso 13 febbraio, ha approvato un nuovo Regolamento degli appalti pubblici, che, per diventare operativo, attende ora solo il visto della Corte dei Conti e la successiva pubblicazione sul Bollettino Ufficiale. Il nuovo Regolamento interviene a modificare le norme attualmente vigenti in Provincia, stabilite nel Regolamento di attuazione della Legge Provinciale n. 26/1993, approvato con D.P.G.P. 30 settembre 1994, n. 12-10/Leg. concernente “Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti” e si inserisce nella manovra anticongiunturale adottata dalla Provincia per far fronte alla crisi finanziaria ed economica che ha colpito anche la nostra realtà trentina. Va premesso che nel contesto provinciale attuale la L.P. n. 10/2008, approvata lo scorso luglio per operare un’ampia revisione della L.P. n. 26/1993 nell’ambito dei lavori pubblici, è sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale, pertanto l’intento della Provincia di dare validità alle novità legislative introdotte mediante l’adozione dei necessari Regolamenti di attuazione ha inevitabilmente subito un rallentamento, quantomeno nell’attesa delle decisioni assunte dalla Corte Costituzionale. Per tal motivo, la Giunta Provinciale ha deciso di adottare, nel frattempo, le modifiche più urgenti, inserendole nel Regolamento di cui trattiamo. In sintesi, le novità introdotte mirano a semplificare, velocizzare ed uni- L formare le procedure di appalto, assicurando certezza nei tempi di approvazione, omogeneità di svolgimento delle procedure di gara nonché nelle disposizioni organizzative per la realizzazione dei lavori. Sono state, così, riviste le modalità procedurali di affidamento dei lavori mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, vista come valida alternativa al massimo ribasso e, sempre allo scopo di velocizzare le procedure di gara di appalto, sono state previste le modalità di effettuazione delle gare telematiche, gestite in via automatizzata mediante l’utilizzo di strumenti e tecnologie informatiche, adottate in una prima fase solo per le procedure di gara mediante cottimo fiduciario (per importi inferiori a Euro 500.000). Sono state, infine, introdotte norme al fine di valorizzare la specificità e la specializzazione delle imprese del territorio, tra le quali si rileva, in particolare, la norma attinente al cosiddetto scorporo degli appalti, che consente, nei casi che verranno indicati dalla Giunta Provinciale, la possibilità di realizzare un’opera mediante più microappalti. In tale contesto, vale la pena anticipare che è in fase di imminente approvazione un ulteriore Regolamento che introduce nuove norme a tutela dei lavoratori, in riferimento all’effettività del pagamento delle retribuzioni loro dovute nonché una norma, particolarmente innovativa e fortemente osteggiata dalla nostra Associazione, che impone un ulteriore nuovo adempimento di tenuta di un Libro del personale ai fini della sicurezza e della regolarità del lavoro. Ancora, verrà inserita una norma inerente ai pagamenti all’appaltatore, con particolari novità soprattutto relativamente alle cadenze di redazione dei S.A.L. ed alla riduzione dei tempi di pagamento. L’Area appalti (dott.ssa Marzia Albasini 0461.435101) rimane a disposizione degli associati per ogni eventuale chiarimento. I ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 21 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 22 cooperativa artigiana di garanzia Il tasso BCE ridotto all’1,50% Previste ulteriori riduzioni per l’estate L’Euribor tocca il minimo storico Tassi massimi praticabili su operazioni garantite dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia al 20 marzo 2009 Operazioni garantite Prestito/mutuo durata max 84 mesi Fido per accredito effetti sbf durata 18 mesi Rinnovabile Anticipo su fatture durata 18 mesi Rinnovabile 5,10 5,10 1 marzo 2009 3,997 2,997 3,247 1 marzo 2009 2,987 3,247 2,697 2,747 1 marzo 2009 3,25 6,25 5,50 5,75 1 marzo 2009 Cassa Risparmio Bolzano 2,85 3,65 2,80 2,80 1 marzo 2009 Intesa - San Paolo 3,45 7,25 5,25 5,75 1 marzo 2009 UBI - Banco di Brescia 3,60 3,60 3,60 3,60 1 marzo 2009 Banca Popolare Alto Adige 3,25 3,75 2,80 2,80 1 marzo 2009 Banca Popolare Sondrio 3,097 3,497 2,997 2,997 1 marzo 2009 Banca Valsabbina 4,60 5,30 4,40 4,40 1 marzo 2009 C.R. Nova Levante 6,25 6,50 6,25 6,25 1 marzo 2009 Artigiancassa 3,069 - - - 1 marzo 2009 Eurobanca del Trentino 3,497 3,997 3,097 3,097 1 marzo 2009 Banca Popolare del Trentino 3,247 4,497 2,997 3,247 1 marzo 2009 Bipop Carire 2,573 3,373 2,423 2,423 1 marzo 2009 Credito Valtellinese 5,134 3,719 2,969 2,969 1 marzo 2009 Casse Rurali 3,55 Apertura di credito in c/c max 75.000 € durata 18 mesi Rinnovabile 6,05 Aggiornamento senza C.M.S. Unicredit Banca 2,90 Banca di Trento e Bolzano Banca Sella-Calderari L’ senza C.M.S. L’importo massimo dell’affidamento garantibile varia in base alla percentuale della garanzia concessa (dal 20% all’80%). I tassi indicati sono riferiti alla garanzia connessa nella misura dell’80%. L’Assemblea dei Soci, tenutasi lo scorso 18 aprile 2008, ha modificato l’importo del massimale di garanzia per singola azienda, aumentandolo da euro 124.000 a euro 250.000. L’importo massimo degli affidamenti garantibili per singola azienda varia in base alla percentuale della garanzia concessa. Importo massimo affidamenti garantibili: Tipo affidamento Fido di c/c C/c smob. cred. Mutuo Garanzia 20% 75.000 1.250.000 1.250.000 Garanzia 40% 75.000 625.000 625.000 Garanzia 50% 75.000 500.000 500.000 Garanzia 80% 75.000 312.500 312.500 I tassi di interesse applicati dagli Istituti di Credito e le commissioni richieste dalla Cooperativa variano in base alla percentuale della garanzia concessa. Ulteriori informazioni sui tassi applicati e sui costi delle operazioni sono reperibili sul sito internet della Cooperativa, all’indirizzo: www.confidiartigiani.tn.it 22 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 23 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 24 cooperativa artigiana di garanzia di Paolo Spagni* La manovra anticrisi Per sostenere le imprese in questa particolare congiuntura economica la Giunta Provinciale ha varato un pacchetto anticrisi per una cifra pari ad oltre il 5% del Pil provinciale. Il corposo intervento ci è stato illustrato dal dirigente generale Paolo Spagni. «P Nella foto in basso: Paolo Spagni [foto Ufficio Stampa PAT] 24 l’Artigianato ochi morti ma molti acciaccati»: questa grossolana metafora, peraltro espressiva, potrebbe riassumere la nostra percezione dello scenario. Molte aziende avrebbero le qualità per mantenere un buon posizionamento di mercato, per competitività, reputazione, rete commerciale, gamma… ma… «non c’e’ lavoro», come dice qualcuno: ed ecco che si assiste a un calo di ordini abbastanza generalizzato; al riverbero di crisi settoriali, come l’auto; al pesante rallentamento dei settori più esposti, come l’autotrasporto. La finanza, poi, aumenta le difficoltà per i cronici ritardi nella riscossione di crediti commerciali e per la conseguente limitazione delle risorse creditizie. E questo, nonostante condizioni di contesto favorevoli, come il calo del costo delle materie prime e del denaro, effetto della crisi ma motori di sviluppo. La manovra anticrisi della Provincia – caratterizzata da due sostantivi fondamentali: “tempestività” e “concretezza” – si articola su due livelli: 1. legislativo: a) si tratta anzitutto del Disegno di legge n. 10 del 30 gennaio 2009 (legge finanziaria di assestamento 2009) consegnato al Consiglio Provinciale, del quale si prevede l’approvazione a fine marzo; b) un secondo importante Disegno di legge, il n. 12 sempre del 30 gennaio, riguarda misure di semplificazione amministrativa che accompagnano la manovra finanziaria di assestamento 2009; 2. amministrativo: si tratta di misure già previste dalle leggi, ma ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 che con la manovra finanziaria ricevono un vigoroso impulso in termini di risorse disponibili. Ecco le principali misure che riguardano il sostegno delle piccole imprese produttive. LEGGE FINANZIARIA 2009 • Istituzione dello “pseudo de minimis” (art. 2), cioè un regime di aiuti alle imprese: generico (consiste in una soglia di spesa – fissata in € 500 mila per ciascuna impresa); di modesta entità (si differenzia dal de minimis per la consistenza finanziaria, fissata in valore assoluto di spesa, appunto € 500 mila, mentre il de minimis è limitato a € 200 mila); temporaneo (fruibile da ogni impresa una sola volta per il triennio 20082010). • L’Irap (art. 3) è ridotta in via generalizzata di un punto, ed è perciò fissata al 2,98%. • L’intervento straordinario per i confidi a sostegno dei fondi rischi (fino a un massimo di € 10 milioni) è necessario per il fabbisogno derivante dai mutui di riassetto finanziario (garanzia + abbattimento degli interessi), presentati entro il 1° dicembre 2008 (n. 2849 domande per € 433 m.ni); tale intervento si aggiunge alla somma già stanziata sul bilancio 2008 (€ 14,5 m.ni per i tre confidi). I mutui di riassetto finanziario hanno rappresentato la misura ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:31 Pagina 25 cooperativa artigiana di garanzia sicuramente più immediata e concreta per le difficoltà delle piccole imprese. Questi finanziamenti sono infatti destinati proprio alle aziende che, per calo di ordini e difficoltà di incasso, o in genere di accesso al credito, si sono trovate con forti esposizioni nei confronti delle banche a breve termine: tipico il caso delle imprese con il fido in conto corrente interamente utilizzato. Con il mutuo, di durata massima settennale, l’esposizione debitoria viene “spalmata” su più anni, liberando risorse per la quotidiana operatività. Il forte interesse suscitato da questo intervento, reso possibile da un accordo triangolare Provincia - banche - confidi (come dimostra il numero di domande e l’autentico assedio che i tre confidi hanno vissuto nei giorni immediatamente precedenti la scadenza) indica che la finanza d’impresa è il “nervo scoperto” su cui è stato molto utile intervenire. Naturalmente, il sistema del credito è protagonista di questa iniziativa, al pari e più della Provincia e dei confidi, perché spetta pur sempre alla banca l’assunzione del rischio di accompagnare finanziariamente l’azienda e di decidere, in particolare, l’entità del credito aggiuntivo da offrire alla stessa. L’intervento della Provincia, su questi mutui, corrisponde ad un aiuto all’impresa di circa 10 punti percentuali: vale a dire che un artigiano che ottiene la garanzia su un mutuo di riassetto finanziario pari a 100 mila euro, riceve una “sovvenzione equivalente” ad un contributo a fondo perduto di 10 mila euro. Di questi, il 3 per cento (quindi 3 mila euro, nel nostro esempio) è destinato alla “garanzia”, cioè ad incrementare il “fondo rischi” dei confidi che devono far fronte alle ipotesi di insolvenza (si tratta perciò di soldi che l’impresa non riceve veramente, > anche se si conteggiano, ai fini dei contributi “de minimis” come ricevuti); il restante 7 per cento (quindi 7 mila euro, nell’esempio) corrispondono all’abbattimento degli interessi dovuti dall’azienda alla banca, abbattimento che è pari a 2,5 punti percentuali per gli anni 2009 e 2010 (gli anni in cui si prevede la punta della crisi), e si tratta quindi di trasferimenti finanziari effettivamente corrisposti all’impresa per il tramite della banca finanziatrice. Tenuto conto che questi mutui, per convenzione fra le banche del territorio e i confidi, sono regolati all’euribor più un punto (oggi si tratta quindi di mutui concessi a tassi inferiori al 4 per cento) con i 2,5 punti versati dalla Provincia, l’azienda ottiene credito a poco più dell’uno per cento (senz’altro una «manna» nell’attuale contesto). Per gli anni dal 2011 in poi (fino alla fine del periodo di ammortamento) la Provincia si è infatti riservata di stabilire un tasso minimo a carico dell’impresa. • Riforma dei prestiti partecipativi (art. 5): unitamente al cosiddetto “private equity” si propongono di irrobustire il capitale di rischio delle imprese, anche per rispondere anche ai nuovi parametri di Basilea 2 richiesti nella concessione di credito bancario. Il prestito partecipativo agevola l’apporto di capitale da parte dei soci dell’impresa. Si tratta di un prestito a medio termine contratto dall’impresa presso una banca, le cui rate sono rimborsate dai soci della stessa con risorse proprie (extra-aziendali), cioè apportando nuovo capitale in modo rateale, secondo le scadenze delle rate del prestito. • È previsto un nuovo incentivo alla fusione delle aziende di autotrasporto (art. 32): alla new.co viene corrisposto un contributo in “de minimis” pari al 50% del capitale conferito nella nuova so- cietà (spesa prevista: € 1,5 m.ni). L’incentivo si va ad aggiungere a quello già previsto dalla precedente legge finanziaria per la cessazione dell’attività (“rottamazione”) di piccole imprese di autotrasporto. A quest’ultimo fine saranno concessi aiuti in “de minimis” da € 30 mila a € 40 mila, secondo il numero di automezzi: la proposta, vagliata dalle parti sociali e dalla Seconda Commissione Permanente del Consiglio Provinciale, è già approvata dalla Giunta Provinciale. È stato presentato un emendamento tendente ad introdurre, sempre in «de minimis», un nuovo aiuo a «carattere anticongiunturale» consistente nell’abbattimento parziale dei costi di assicurazione dei crediti commerciali, tenuto conto dell’aumento dei casi di insolvenza. • Fondo per la valorizzazione dell’artigianato (art. 33): lo scopo della norma è quello di semplificare le procedure degli interventi per la valorizzazione e qualificazione dell’artigianato, finanziati tramite il Fondo istituito presso CEii Trentino. A tal fine si distingueranno: - le iniziative progettuali di rilievo (ad es. “economic gardening” e progetti di trasferimento tecnologico) realizzate direttamente dalla Provincia; ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 25 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 26 cooperativa artigiana di garanzia condivisi dalla Seconda Commissione consiliare, dopo il positivo confronto con le parti sociali, sono già in vigore. Le risorse aggiuntive stanziate a sostegno degli investimenti delle imprese di tutti i settori economici (agricoltura esclusa) si articolano nel seguente modo: - Fondo unico per le agevolazioni in conto capitale: + € 20,3 milioni; - Fondo unico per le agevolazioni in annualità: + € 7,8 milioni. • Riproposizione e rifinanziamento di mutui di riassetto finanziario. Al Fondo per la finanza d’impresa la manovra assicura uno stanziamento ulteriore in gran parte destinato ad una seconda azione a favore del consolidamento delle imprese. I - i contributi ad iniziative di promozione dell’artigianato realizzate da terzi (enti ed associazioni), per le quali appare più razionale un aiuto piuttosto che l’intervento diretto della Provincia. Lo stanziamento per il 2009 è pari a € 1,5 milioni. Questa misura è potenzialmente molto interessante per gli artigiani, soprattutto per quelli che, nonostante la crisi, riescono a tenere vivo quel processo virtuoso d’impresa che è l’investimento fisso. In questo caso stiamo parlando di investimenti a priorità generica, quindi non di quelli (già in precedenza agevolati al massimo) che riguardano la crescita dimensionale, l’incremento occupazionale e l’innovazione tecnologica, ma quelli – pur sempre essenziali per la competitività specie nell’attuale momento – che servono all’ammodernamento (cioè a tenere l’impresa competitiva, tecnologicamente aggiornata e sicura) e a pur modesti ampliamenti aziendali (anch’essi indice di “buona salute” imprenditoriale). • L’istituzione dell’Agenzia Provinciale per l’Incentivazione delle Attività Economiche (A.P.I.A.E.) (art. 52) si propone di: qualificare ulteriormente la politica degli incentivi; semplificare le procedure amministrative; coordinare meglio e a livello intersettoriale gli aiuti alle imprese; potenziare i controlli. INTERVENTI GIÀ PREVISTI DALLA LEGGE E RIFINANZIATI CON IL BILANCIO 2009 • Aumento dell’intensità degli aiuti per investimenti fissi di ampliamento o ammodernamento dell’impresa dall’attuale 7,5% (stabilito per le imprese del settore secondario) al 15% per le piccole imprese (per le medie 10% o 15% in de minimis). La relativa modifica dei criteri e modalità della Legge provinciale 6/1999 è stata già approvata dalla Giunta Provinciale. 26 l’Artigianato • Aumento e ridefinizione degli aiuti per investimenti fissi di protezione ambientale e risparmio energetico. La misura prevede aiuti fino al 55% per le piccole imprese, fino al 45% per le medie e fino al 35% per le grandi, recependo la recente evoluzione della normativa europea per gli aiuti di Stato in materia. I criteri relativi ai settori industria e artigianato, ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 Per questi mutui, garantiti e agevolati dai confidi, saranno riaperti, con nuove modalità, i termini (rispetto alla precedente scadenza del 1° dicembre 2008), e aumentato il limite massimo individuale da € 250 mila a € 500 mila per le imprese che, pur piccole, abbiano un fatturato superiore a 3 milioni di euro, a € 1 milione per le imprese di media dimensione, e a € 1,5 milioni per le aziende alberghiere. Per le imprese di autotrasporto si ipotizza l’elevazione della soglia di intervento ad € 2 milioni. Anche questa nuova tranche di interventi sarà operativamente affidata ai confidi, dopo che la Giunta Provinciale avrà allocato le risorse e riformulato la deliberazione di assegnazione dei fondi. * dirigente generale del dipartimento industria, artigianato e miniere ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 27 anniversari 40 anni in piena forma na Marmi di Panchià, in valle di Fiemme, Ha spento 40 candeline la ditta Gianmoe o. Una ditta che sembra non cononell’area artigianale che si estende verso Zian congiuntura economica; sarà perché i scere crisi anche in questa particolare ta in un settore di nicchia: lavoraprodotti sono di qualità e perché è impegna ido, marmo utilizzato per realizzare zione della pietra naturale. Granito, porf per il bagno e tanti altri impieghi. scale, rivestimenti, mosaici, complementi Gianmoena, la ditta è cresciuta ed è da Avviata nel 1968 dal capostipite, Mario Dario, impegnato nella produzione e nel poco passata nelle mani dei due figli: ’amministrazione. Nella fiorente attidesign, e Maria Elena, che si occupa dell tutti della valle di Fiemme. vità sono impiegati ben dieci dipendenti, ta all’interno del laboratorio di 600 La festa per i quarant’anni, che si è tenu e per inaugurare la nuova sala espometri quadrati, è stata anche un’occasion produzione: una vasca da bagno scasitiva dove troneggia il pezzo forte della vata in un unico blocco di marmo. Nelle foto: L’azienda e un momento dei festeggiamenti ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 27 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 28 ceii Spritz con TRIZ EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLA CHIUSURA DEL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DELLA METODOLOGIA TRIZ i è svolto lo scorso martedì 17 marzo alle ore 17.30 presso la Sala Esposizioni della Provincia autonoma di Trento (Piazza Dante 15, Trento) l’evento di chiusura del progetto TRIZ. Il progetto è stato supportato dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino in collaborazione con Alintec Scarl. Con questa iniziativa è stata lanciata la sperimentazione di una nuova metodologia per aiutare le aziende nei percorsi di sviluppo dell’innovazione. Durante l’evento sono intervenuti l’Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio, Alessandro Olivi, il Vice Presidente di CEii Trentino, Paolo Farinati, il Direttore Generale di Alintec Scarl, Sergio Campodall’orto e la Responsabile di progetto per CEii Trentino, Romina Falagiarda. Cinque sono state le imprese che hanno sperimentato sul campo TRIZ: Barberi Mauro di Trento, Cimadom Aleardo s.r.l. di Cadine Trento, Gecele Franco s.r.l. di Trento, Lasar s.r.l. di Arco, Mec s.r.l. di Scurelle. Le cinque aziende hanno portato la loro testimonianza partecipando alla tavola rotonda che si è tenuta nel corso dell’evento; Mauro Barberi, Maurizio Grandi per la MEC, Walter Cimadom, Lucillo Santorum ed Emanuele Gecele S 28 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 hanno parlato della loro esperienza di applicazione della metodologia TRIZ in azienda, supportati dall’ing. Marco Baccan di Alintec Scarl che ha seguito tutti i casi aziendali, in un percorso che è durato sei mesi. Infatti durante le sperimentazioni sono stati organizzati degli incontri presso le singole aziende per illustrare la metodologia TRIZ e per applicarla alla specifica problematica aziendale proposta. Dalle testimonianze aziendali è emersa l’importanza dell’utilizzo di metodologie a supporto del processo di creazione dell’innovazione, soprattutto per le imprese artigiane che hanno bisogno di “tenere aperta la mente”. Durante la cerimonia è stata lanciata la seconda edizione del progetto TRIZ; a breve uscirà il bando di partecipazione che prevede la possibilità per le aziende artigiane di presentare proposte progettuali che verranno supportate attraverso attività di assistenza sia di gruppo, sia individualizzata. Nelle foto: Alcuni momenti dell’evento di chiusura del Progetto TRIZ [foto Agf Bernardinatti] ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 29 ceii Design e Artigianato: al via l’iniziativa di sperimentazione proposta da CEii Trentino in collaborazione con il Politecnico di Milano artedì 10 marzo presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione è stato presentato il progetto DEA, un bando di concorso rivolto alle imprese artigiane che si vogliono mettere in gioco sperimentando un nuovo modello di innovazione legato al Design. L’iniziativa, coordinata da CEii Trentino e patrocinata dall’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, prevede un’attività di animazione che, attraverso un ciclo di seminari, intende guidare le imprese artigiane in un percorso di acquisizione di conoscenze legate al design come strumento per lo sviluppo di nuovi prodotti e ridefinizione di quelli tradizionali. Più di 60 aziende hanno presenziato all’evento di presentazione del nuovo bando ed hanno attentamente assistito al seminario introduttivo. Durante l’evento sono intervenuti l’Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio Alessandro Olivi, il Presidente di CEii Trentino, Ilos Parisi, il Direttore di Ceii Trentino Renata Diazzi, Giuliano Simonelli e Venanzio Arquilla rispettivamente Presidente di POLI.design e docente presso il Politecnico di Milano di design per le piccole e medie imprese e per le imprese artigiane. Nel primo incontro Venanzio Arquilla ha posto un primo quesito alle aziende presenti in sala: “Il design rappresenta un valore aggiunto?” e ancora “L’innovazione deve essere orientata al design?” L’incontro si è poi concluso con una carrellata di esempi di aziende di successo che hanno proiettato anche all’estero l’immagine più positiva del nostro Paese e con una riflessione: il rilancio del Made in Italy deve passare attraverso il recupero di processi innovativi che hanno portato ai successi storici conseguiti nel design italiano da micro aziende che oggi costituiscono veri e propri brand. Gli incontri proseguiranno con i successivi seminari che si M terranno martedì 24 marzo a Rovereto, martedì 31 marzo a Trento e martedì 7 aprile di nuovo a Rovereto. Per un’analisi più approfondita delle tematiche sopra esposte vi lasciamo alla lettura dell’articolo riportato alla pagina seguente. Nelle foto: Alcuni momenti del Progetto DEA [foto Agf Bernardinatti] ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 29 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:13 Pagina 30 ceii Design e Sistemi Produttivi Locali: insieme per innovare agli anni Ottanta in poi, l’economia moderna non risponde a un modello standard, ma è organizzata, al contrario, in molti e diversi capitalismi nazionali, dotati ciascuno di una storia, di una cultura, di comportamenti e di istituzioni differenti (Bonomi, 2005). In questo contesto la struttura industriale italiana si presenta sensibilmente frammentata: manifestando una originalità di percorso e di presenza competitiva fortemente connotata che si è concretizzata nello sviluppo del sistema articolato di piccola impresa e di sistemi locali, in genere attestati in settori piuttosto tradizionali che formano il cosiddetto “made in Italy”. In questi settori si ritrovano i prodotti che vengono riconosciuti universalmente come capolavori del design, popolano le principali riviste settoriali, vincono premi e sono esposti nei più importanti musei. Parliamo dei prodotti dei settori manifatturieri tradizionali che Fortis M. e Quadrio Curzio A. hanno definito sinteticamente con made in Italy, di quei settori cioè afferenti ai prodotti per la persona (Moda e Abbigliamento) e per la casa (Mobili e Arredo) ma anche alla meccanica leggera e non ultimo all’agro-alimentare. Rientrano in questa definizione «tutte le eccellenze del sistema produttivo italiano viste nel loro insieme: dunque non solo la moda, che è tra le manifestazioni più note, ma anche le altre produzioni manifatturiere in cui l’Italia a partire dal secondo dopoguerra è divenuta leader a livello internazionale… grazie al design, all’innovazione e alla qualità dei prodotti…». È in questo genere di settori, protetti da barriere tecnologiche e finanziarie minori di altri, che si sono affermati sistemi, più o meno complessi, di divisione del lavoro tra molte piccole imprese operanti prevalentemente nel business to business, appoggiate a reti locali (distretti industriali) o a catene di fornitura e subfornitura (filiere) (Becattini, 2000), che attraversano più luoghi, oggi anche non contigui (metadistretti) 1. La produzione a rete che avviene nei metadistretti, nei distretti e nelle filiere italiani è in grado di offrire a basso costo un elevato grado di varietà - nicchie, una pronta variabilità - velocità di adattamento e una buona capacità di gestione di situazioni indeterminate, che prendono forma in corso d’opera – lavorazioni on demand, flessibilità di risposta alle esigenze del cliente (Bonomi, Rullani, 2005). Il principale limite di questo sistema è dato dall’assenza di una dettagliata analisi di opportunità, rischi, tendenze D della domanda al fine di indirizzare lo sviluppo di nuovi prodotti in modo consapevole ed efficiente: l’innovazione obbedisce ancora ad un’architettura del cambiamento darwiniana, dove il mercato agisce da filtro finale e da input per innescare nuove idee (Legrenzi, 2005). A questo si aggiunge una connaturata diffidenza verso le ICT, per ragioni sia di difficoltà interne di adattamento gestionale e organizzativo, che per la tendenza delle imprese a proteggere il proprio consolidato network distributivo “fisico” (questione dimensionale). È allo stesso modo provato che, in futuro, le imprese non potranno continuare ad innovare esclusivamente in tecnologia. Guardando da questa prospettiva, dove le aziende hanno sempre più bisogni strategici, il design diventa essenziale per dare valore al “sistema prodotto”. Nella sua ultima definizione (sebbene non ancora definita univocamente) la disciplina del design è finalmente evoluta dallo stato di arte applicata o disciplina artistico-creativa, grazie alla sua visione multidisciplinare (o multiversa – Bertola, Manzini, 2004), acquisendo dignità, anche a livello economico e di management (Fortis, 2005, Bettiol, Micelli, 2005, Rullani, 2004...), come possibile, o unica via, per far crescere ed innovare il sistema delle MPMI (Micro Piccole Medie Imprese) italiane. Occorre un’apertura ed un collegamento tra i centri della produzione industriale ed i centri di elaborazione della conoscenza e del pensiero (Università e Centri di Ricerca), occorre una contaminazione tra mestieri tradizionali e nuove visioni della contemporaneità, visioni che possono essere portate in azienda da giovani designer creativi. L’esigenza che emerge è quella di creare ambiti nei quali i designer possono stabilire delle relazioni più intense di condivisione della conoscenza, per dare vita a iniziative di approfondimento e di arricchimento del sapere che traggano origine dalle esigenze dell’esercizio della pratica professionale all’interno dello specifico contesto distrettuale. Viene richiesto di innescare un processo di innovazione la cui natura composita implica la connessione con reti di esperti estese a livello globale e con i circuiti della ricerca scientifica (centri di ricerca, università…) e tecnologica (laboratori di R&S); la creatività dei designer deve infatti essere integrata e sviluppata attraverso il confronto con ambiti cognitivi e competenze differenti in grado di fornire La Regione Lombardia, per prima, nel 2001, ha introdotto il concetto di Metadistretto: un’area tematica di intervento di tipo orizzontale, non limitata territorialmente e spinta verso una forte integrazione intersettoriale, caratterizzata dal trasferimento del patrimonio conoscitivo al campo applicativo. 1 > 30 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 31 ceii > stimoli, idee, punti di vista originali da trasformare in innovazione di prodotto. Il mondo del progetto e quello delle PMI inconsapevoli sono apparentemente differenti, ciascuno contenente un ricco panorama di valori, sistemi di conoscenze, competenze, abilità. Tuttavia entrambi hanno bisogno di incontrarsi per dare forma a percorsi di sviluppo sostenibile dell’economia nazionale. In questo senso, il sistema della ricerca sul design, in un Paese come l’Italia che non prevede azioni strutturali sul settore del design, è l’unico collante possibile che ha la capacità di collegare questi universi distanti, il tramite che può rendere esplicite al mondo dell’impresa, delle istituzioni, degli enti, le capacità innovative portate dal design, ed al mondo del progetto lo scenario entro il quale si gioca la partita della competizione globale. Di fronte ai cambiamenti rilevati della disciplina progettuale, anche la ricerca universitaria ha subito una trasformazione, non configurandosi in un modello accademico chiuso, ma come un sistema che tenta di avvicinare università e mondo delle piccole e medie imprese in maniera proattiva, proponendo idee, progetti e servizi. C’è un’estrema necessità di cultura del progetto da parte di aziende, dotate di know-how produttivo, ma lontane dalle logiche attuali di mercato e dalla sensibilità necessaria per realizzare prodotti che incontrino i gusti di un pubblico sempre più esigente, che non cerca prodotti ma “esperienze” (Pine, Gilmore, 2000) ed “emozioni” (Norman, 2004). C’è dunque l’esigenza di innescare un modello di designdriven innovation (Verganti 2006), basato sull’innovazione radicale e cercando di reinnescare processi innovativi che hanno portato ai successi storici conseguiti nel design italiano da micro aziende che oggi costituiscono veri e propri brand (Artemide, Alessi, ...). In questo senso, comunque, il lavoro per valorizzare il design e per rilanciare il Made in Italy dovrebbe procedere principalmente su due linee parallele: una che mira a rafforzare la presenza dei designer nei mercati del Lusso (Celaschi, 2003) in collaborazione con le imprese più importanti, l’altra che mira a formare una cultura di base sul design nelle PMI meno strutturate, affinché riescano a fare il salto dimensionale, a relazionarsi con il design e a fare design. Bibliografia Arquilla V., (a cura di), Design e imprese artigiane. Un modello per l’innovazione, ed. Poli.design, Milano, 2006 Florida R., L’ascesa della nuova classe creativa. Stile di vita, valori e professioni, Mondadori, Milano, 2003 Arquilla V., Vignati A., Simonelli G. (a cura di), Design, imprese, distretti. Un approccio all’innovazione, ed. Poli.design, Milano, 2005 Fortis M., Il Made in Italy nel “nuovo mondo”: Protagonisti, Sfide, Azioni, Ministero delle Attività Produttive, 2005 Bauman Z., Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari, 2002 Maffei, S., Simonelli G., I territori del design, ed. Il Sole 24 ore, Milano, 2002 Becattini G., Il distretto Industriale, Rosenberg & Sellier, Torino, 2000 Bersani P., Letta E., Viaggio nell’economia italiana, Donzelli Editore, Roma, 2004 Maldonado, T., Disegno Industriale: un riesame, Feltrinelli, Milano, 1991 Manzini E., Bertola P. (a cura di), Design Multiverso, Ed. Poli.Design, Milano, 2004 Bettiol M., Micelli S. (a cura di), Design e creatività nel Made in Italy. Proposte per i distretti industriali, Mondadori, Milano, 2005 Micelli S., Imprese, Reti e comunità virtuali, Etas, Milano, 2000 Celaschi F., Deserti A., Design e Innovazione. Strumenti e pratiche per la ricerca applicata, Carocci, Milano, 2007 Zurlo, F., Cagliano, R., Simonelli, G., Verganti R., Innovare con il Design, ed. Il Sole 24 ore, Milano, 2002 ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 31 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 32 ceii “Dulcis in… Fondo” l’arte dolciaria Made in Trentino a qualche tempo CEii trentino sta investendo, grazie al supporto dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio, sulla promozione di nicchie dell’artigianato con un alto potenziale nella promozione del territorio di riferimento. Si è pensato così di dedicare una manifestazione solo al comparto degli operatori artigiani nel settore dolciario: Dulcis in… Fondo, previsto al Palanaunia per il 9 e 10 maggio. D Per riuscire in questo intento di promozione “Dulcis in… Fondo” deve andare oltre la logica di “compra-vendita” delle fiere promozionali, prevedendo all’interno del proprio programma azioni che riescano a valorizzare le produzioni dolciarie trentine, puntando sulla qualità delle stesse e quindi sulla tradizionalità dei prodotti locali ed il loro legame con il territorio, sulla provenienza esclusiva dei prodotti e delle materie prime dall’area, sul carattere artigianale delle produzioni e delle tecniche di trasformazione, sulla sicurezza/conformità dei prodotti. In Trentino sono quasi 200 le aziende di questo settore iscritte all’Albo degli Artigiani; piccole e piccolissime aziende che operano sul mercato locale, che si specializzano in produzioni tipiche che cercano di tenere un legame stretto con il territorio. Accanto alla parte espositiva il cuore dell’iniziativa risiede in un evento dedicato a creare animazione ed attrazione attraverso diverse iniziative. Sono previsti incontri di degustazione guidata, seminari informativi sulle opportunità del settore, laboratori per bambini e dimostrazioni pratiche. Molto importanti saranno i tre momenti di approfondimento dedicati agli operatori o aspiranti tali che riguarderanno la promozione della qualità a partire dalle materie prime utilizzate, l’analisi degli elementi cruciali nelle attività di promozione, le opportunità professionali legate al settore. I soggetti coinvolti sono rilevanti: l’Assessorato provinciale all’Industria, Artigianato e Commercio, che promuove l’iniziativa, e a seguire il Comune di Fondo, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Trentino Spa, la Strada della mela. Tra le aziende partecipanti sarà inoltre indetto un concorso che premierà il “miglior dolce” presentato ed esposto durante la mostra. Le aziende si misureranno su un tema originale legato al futurismo di Depero per rendere onore all’artista trentino nato proprio a Fondo nel 1892. > 32 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 17:53 Pagina 33 ceii > Gli incontri a tema da non perdere “BUONO, PULITO E GIUSTO” L’incontro è rivolto a tutti coloro che sono interessati alla qualità di ciò che consumano. «”Buono, pulito e giusto” è un “atto agricolo” – afferma Carlo Petrini, autore dell’omonimo libro –. Selezionando cibi prodotti con criteri che rispettino l’ambiente e le tradizioni, favoriamo la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile. Di conseguenza, se nutrirsi è un “atto agricolo”, produrre dev’essere un “atto gastronomico” conforme ad almeno tre criteri essenziali: buono, pulito e giusto». “A MERENDA CON L’IMPRENDITORE” Il settore dolciario verrà analizzato per metterne in risalto trend evolutivi e potenzialità di sviluppo. In questo incontro saranno sinteticamente presentate le opportunità professionali del settore e gli strumenti a sostegno di quanti vogliono avviare un’attività oppure alle aziende già costituite che vogliono effettuare nuovi investimenti. “LA STRADA DELLA QUALITÀ: UN PERCORSO CHE PORTA LONTANO...” La qualità rappresenta uno dei più importanti strumenti per assicurare la competitività delle produzioni, per farle diventare dei prodotti d’eccellenza, ma anche uno strumento per venire incontro alle esigenze di un consumatore sempre più sensibile e attento a questi aspetti. L’incontro, attraverso la testimonianza di imprese ed Associazioni che hanno fatto della qualità il loro biglietto da visita, vuole far conoscere ai partecipanti le strategie e gli strumenti (certificazioni, utilizzo di prodotti locali, partecipazione alle Strade dei sapori, ecc.) necessari per il raggiungimento di elevati livelli qualitativi. Il mediatore dell’incontro, Paolo Massobrio, sarà il testimone di come opera un giornalista enogastronomico alla ricerca di prodotti d’eccellenza, come trovarli, come riconoscerli, come promuoverli. Eventi in cucina da non perdere “DOLCI IN GIALLO” + “DOLCI INCONTRI” Chef dei CFP Scuole Alberghiere si cimenteranno sotto gli occhi dei visitatori nella creazione di vere e proprie opere d’arte. Il tema comune sarà il GIALLO che dovrà essere rappresentato da almeno uno dei seguenti prodotti: mele, miele e farina gialla. Quando le creazioni saranno ultimate saranno proprio gli spettatori ad assaggiare ed a giudicare le preparazioni realizzate in abbinamento ad un calice di vino. Il tutto con il coordinamento e la supervisione di un sommelier attento e preparato. “LABORATORI PER BAMBINI” Laboratori creativi per bambini, con attività distinte tra le varie fasce di età. Una serie di giochi di manipolazione ed impasto per i più piccoli si alterneranno a veri e propri percorsi di sviluppo del gusto con l’utilizzo di tutti i sensi, che il mondo dei dolci stimola immensamente (dai 5 anni). Ad ogni partecipante sarà regalato un copriabito e sarà data la possibilità di partecipare ad una sfilata di grembiulini. Concorsi “DULCIS FUTURISMO” Concorso aperto a tutti gli espositori che premierà il miglior prodotto, realizzato appositamente per questo evento, che sia collegato al tema selezionato: “Fortunato Depero”. Le aziende potranno quindi cimentarsi in realizzazioni coreografiche, in confezioni particolari, in fantasiosi allestimenti ispirati al movimento futurista. Tutti i prodotti candidati verranno visionati e valutati da una giuria di esperti. La migliore idea creativa verrà premiata con una gradita sorpresa… “I BISCOTTI DELLA MAMMA” Concorso riservato ai visitatori che tra le ore 10.00 e le ore 12.00 di domenica 10 maggio avranno consegnato presso il punto “I biscotti della mamma” all’interno del Palanaunia la propria ricetta ed i propri biscotti. Tutti i prodotti consegnati verranno assaggiati dalla giuria di esperti la quale selezionerà il biscotto migliore. Tutte le ricette consegnate verranno raccolte in un libro dedicato. Un’associazione benefica si occuperà di confezionare i biscotti rimasti che verranno venduti per una raccolta fondi. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 33 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:14 Pagina 34 curiosità C ’è dell’“artigianato” nei “Bastard” vocaè Federico Sassudelli, 23 anni, batterista e C’è un artigiano tra i Bastard sons of Dioniso, udelli come falegname nell’azienda di famiglia, la Sass list del gruppo che, quando non suona, lavora di Vigolo Vattaro. nlontano per Federico che, assieme a Michele Vice Il lavoro però, in questi ultimi mesi, è un ricordo e Jacore dell’omonima officina meccanica di Pergine) tini (figlio di un artigiano, Lino Vicentini, titola nza di vinsta cavalcando l’onda di X-Factor, nella spera po Broseghini (anch’egli nipote di artigiani), re stato un hobby in un lavoro a tempo pieno. cere e magari di trasformare quello che è semp una iso sono ritornati, il 18 marzo, in Trentino per Accolti come delle star i Bastard Sons of Dion a Borgo. bagno di folla in occasione del loro concerto breve comparsata, un saluto alla famiglia, un to Asseso il tempo di ricevere dalle mani di un emoziona Una permanenza brevissima e blindata, giust San Vene Cooperazione Franco Panizza, l’Aquila di sore provinciale alla Cultura, Rapporti europei ento autonoma di Trento, ed il massimo riconoscim ceslao, dal 1988 simbolo ufficiale della Provincia si. , un significativo contributo nei campi più diver assegnato a chi ha apportato, alla nostra terra e per caloroso benvenuto ed hanno colto l’occasion I giovani musicisti hanno ringraziato per il i posti uati per suonare liberamente. «I pub non sono ricordare che in Trentino mancano spazi adeg pi che faccia qualcosa, soprattutto per i tanti grup ideali – hanno sottolineato. Speriamo che si spazi dove fare musica». sappiamo esserci e che faticano a trovare Nelle foto: no l’Aquila di San Venceslao I “The Bastard Sons of Dioniso” mentre ricevo te il concerto a Borgo da parte dell’Assessore Franco Panizza e duran [foto Dino Panato] 34 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:14 Pagina 35 sport Gandini vince il 4° Campionato italiano dell’Artigiano Sempre presente alla competizione la “pantera grigia” Remo Janeselli, classe 1927. Il più piccolo atleta, Thomas Moltrer, di soli sette anni, ha fermato il cronometro a 01,26,06. Come ogni anno sci ai piedi anche per “l’anima” dell’evento, il presidente Dario Beber. uasi un’ottantina gli artigiani che si sono sfidati sulle nevi della Panarotta per il aggiudicarsi il podio del quarto Campionato Italiano dell’Artigiano. Al primo posto assoluto, quest’anno, si è classificato Luigi Gandini (categoria Artigiani B5) artigiano del legno di Pergine. Nella categoria Artigiani A3 ha tagliato il traguardo per primo Dario Rasom (40,71); mentre nella categoria Artigiani A2 si è distinto Lorenzo De Luca (42,81). Nella categoria “Giovani Artigiani” sul podio è salito Simone Corradi, anno 1987, di Lavarone che ha fermato il cronometro a 39,78. Il più giovane atleta, Thomas Moltrer di Fierozzo, sette anni, ma una grinta da campione, ha tagliato il traguardo con il tempo di 01,26,06; mentre l’inossidabile “pantera grigia” Remo Janeselli, classe 1927, ha fermato il cronometro a 1,09,45. Dario Beber, presidente comprensoriale ed anima della competizione, non si è sottratto alla sfida e ha gareggiato nella Categoria Artigiani B5. Nella categoria “Amici Cuccioli”, prima tra le ragazzine è stata Chiara Leoni, classe ’99, tra i maschietti ha primeggiato Lorenzo Rizzi, classe ’98. A fine competizione, ancora una volta, la rassegna si è trasformata in una grande festa che ha coinvolto, seppur senza sci ai piedi: il sindaco di Pergine Marco Osler, il presidente provinciale dell’Associazione Dario Denicolò e il presidente degli impianti Panarotta Maurizio Fontanari, responsabile degli impianti Pana- Q rotta Renzo Gaiga, il presidente dell’Associazione del C.3 Stefano Armellini ed il presidente dell’Associazione del C.8 Candido Grezzi. I Nella foto: Da sinistra Luigi Gandini, Dario Rasom, Giorgio De Luca ARTIGIANI B5. 1. Luigi Gandini 00.39.19; 2. Bruno Rizzi 00.45.07; 3. Alessandro Bernard 00.46.90. ARTIGIANI B7. 1. Aldo Corradi 00.46.22; 2. Giuseppe Marchetti 00.46.19; 3. Giovanni Lorengo 00.46.31. ARTIGIANI B8. 1. Gianfranco Fontanive 00.48.55. ARTIGIANI B10. 1. Marino Deluca 00.53.30. ARTIGIANI B11. 1. Remo Janeselli 01.09.45. ARTIGIANI A1. 1. Emiliano Calieroti 00.44.15; 2. Nicola Magnago 00.45.53; 3. Andrea Voltolini 00.46.54. ARTIGIANI A2. 1. Lorenzo De Luca 00.42.81; 2. Malio Gonzo 00.50.45. ARTIGIANI A3. 1. Dario Rasom 00.40.71; 2. Giorgio De Luca 00.40.91; 3. Danilo Busetti 00.45.94. ARTIGIANI A4. 1. Mauro De Biasio 00.43.16; 2. Silvano Preganella 00.46.51; 3. Franco Campestrini 00.47.00. ARTIGIANI GIOVANI. 1. Simone Corradini 00.39.78. AMICI GIOVANI FEMMINILE. 1. Anna Moser 00.47.44. AMICI GIOVANI MASCHILE. 1. Marco Zontin 00.40.80. AMICI MASTER. 1. Alessandro Gonzo 00.41.15; 2. Daniele Lanzini 00.41.68; 3. Giuseppe Ferrari 00.43.35. AMICI RAGAZZI FEMMINILE 1. Valentina Zampedri 00.42.92. AMICI RAGAZZI MASCHILE. 1. Mattia Testa 00.41.84. AMICI CUCCIOLI FEMMINILE. 1. Chiara Leoni 01.00.76. AMICI CUCCIOLI MASCHILE. 1. Lorenzo Rizzi 00.49.56. ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 35 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:14 Pagina 36 sport Riccardo Mich conquista il Trofeo dell’Artigiano Tanti gli appassionati della neve che si sono presentati a Passo Lavazè per il tradizionale Trofeo dell’Artigiano, giunto quest’anno alla sua nona edizione. Per tutti è stata un’occasione di relax e divertimento. ono stati ben 120 gli amanti della neve che si sono ritrovati a Passo Lavazè per la nona edizione del Trofeo dell’Artigiano. Chi con gli sci da fondo, chi con le ciaspole ai piedi, si sono misurati su due percorsi distinti. Nella gara di fondo competitiva di otto chilometri a tecnica libera si è classificato primo Riccardo Mich, della categoria “simpatizzanti”, con il tempo di 19’10’’. Primo degli artigiani a tagliare il traguardo è stato Nevio Zeni dipendente della Zeni Andrea & C snc di Tesero. Tra le donne si è distinta Clara Bettega che ha tagliato il traguardo con il tempo 20’25’’, mentre nella categoria “ragazzi” si è classificato primo Fabrizio Scarian, che ha percorso il circuito di 4 chilometri in 12’05”. Niente competizione, invece, per la passeggiata con le ciaspole di tre chilometri che si è rivelata un’occasione di puro divertimento e relax. S 36 l’Artigianato Alla manifestazione erano presenti il presidente provinciale dell’Associazione Dario Denicolò, l’amministratore delegato di Trentino Caf Imprese Alessandro Tonina, il direttore della Cooperativa Artigiana di Garanzia Paolo Nardelli, il presidente comprensoriale dell’Associazione Valle di Fiemme Ottavio Bosin, l’assessore del comune di Varena Silvio Scarian ed il presidente del comitato gara Giuseppe Gabrielli. I ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 Nella foto a sinistra: Il presidente dell’Associazione del C.1 Ottavio Bosin [a destra] premia la categoria D (fino al 1952) Nella foto a destra: Il presidente provinciale dell’Associazione Dario Denicolò premia la categoria F (femminile unica) CATEGORIA A (fino al 1973). 1. Nevio Zeni 0.19.10; 2. Simone Zugliani 0.19.12; 3. Paolo Fanton 0.19.19. CATEGORIA B (1972-1963). 1. Marcello Delladio 0.19.59; 2. Piergiorgio Cristel 0.20.20; 3. Stefano Vanzo 0.20.47. CATEGORIA C (1962-1953). 1. Luciano Abram 0.21.17; 2. Flavio Zini 0.22.21; 3. Ettore Zeni 0.23.29. CATEGORIA D (fino al 1952). 1. Elio Decrestina 0.23.19; 2. Giuseppe “Bepo” Mich 0.24.31; 3. Giuseppe Zeni 0.25.32. CATEGORIA E (simpatizzanti). 1. Riccardo Mich 0.19.10; 2. Mauro Brigadoi 0.19.12; 3. Roberto Degaudenz 0.20.19. CATEGORIA F (femminile). 1. Clara Bettega 0.20.25; 2. Federica Ceol 0.22.33; 3. Alice Varesco 0.22.34. CATEGORIA G (ragazzi). 1. Fabrizio Scarian 0.12.05; 2. Giuseppe Daprà 0.12.29; 3. Massimo Romagna 0.12.45 CATEGORIA PER CONSORZIO. 1. Consorzio Revisioni Valle di Sole (18 pt.); 2. Consorzio Card Vicenza (16 pt.); 3. Consorzio Cram Conegliano (11 pt.). CLASSIFICA PER GRUPPO. 1. Bernard Claudio Motors (75 pt.); 2. Carrozzeria da Franco Crepaz (74 pt.); 3. Garage Winterle di Winterle Cesare (47 pt.) ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:14 Pagina 37 sport Mirko Deflorian 1° assoluto nel Trofeo dell’Autoriparatore 12° Trofeo Autoriparatori Artigiani Trentini: 2 giorni di festa con passeggiata notturna dedicata ai bambini e cena di beneficenza per l’Associazione “Bambi”. Il mitico cacciavite d’oro è stato vinto dall’Officina Longo Marco di Predazzo. umentano ogni anno i concorrenti del Trofeo dell’Autoriparatore, organizzato dal Consorzio Revisioni e Servizi delle Valli di Fiemme e Fassa, a Pozza di Fassa. Per l’edizione 2009 si sono presentati in 190 tra autoriparatori e concessionari. A voler essere precisi va detto che erano suddivisi in: dodici officine del Trentino, quattro Consorzi Artauto, una concessionaria del Trentino Nuova Autoblu di Trento, oltre ad un gruppo di consorzi extra regionali di Artauto (Consorzio Cram Treviso; Consorzio Card Vicenza; Consorzio Consauto Perugia; Consorzio Socar Rimini). Quest’anno la giornata di gara è stata preceduta da una suggestiva fiaccolata “Piccole luci in cammino”, alla quale hanno preso parte 150 bambini dell’Associazione “Bambi”. Una camminata notturna lungo la piana di Pozza, che si è conclusa con un piadina party apprezzatissimo dai giovani partecipanti. Successivamente si è tenuta una cena a base di A pesce, organizzata con l’aiuto dei cuochi del Consorzio So.Car di Rimini, che ha visto la partecipazione di 280 persone. Il ricavato è stato donato all’Associazione “Bambi” e consegnato direttamente dalle mani della presidente Daniela Zanon che ha ringraziato di cuore i rappresentanti dei Consorzi e tutti coloro che ogni anno concorrono ad organizzare l’evento. Dopo la serata di festa, il giorno successivo tutti in pista. CLASSIFICHE FEMMINILI. CAT. A. 1. Carla Lorenz 01.03.67; 2. Giovanna Zanet 01.04.90; 3. Aurelia Mosele 01.09.90. CAT. B. 1. Carla Dellantonio 00.51.64; 2. Elisabetta Boninsegna 01.00.82; 3. Barbara Chiocchietti 01.03.30. CAT. C. 1. Silvia Cincelli 00.49.59; 2. Katia Caurla 01.02.42; 3. Manuela Sartori 01.07.71. CAT. D. 1. Silvia Riegler 00.48.46; 2. Serena Trotner 00.50.53; 3. Norma Collotta 00.51.78. CAT. E. 1. Tania Recchia 00.49.59; 2. Sofia Scanagatta 00.52.39; 3. Letizia Pezzei 01.04.05. CLASSIFICHE MASCHILI. CAT. A. 1. Luigi Gandini 00.46.77; 2. Adolfo Deville 00.46.81; 3. Maurizio Deflorian 00.49.38. CAT. B. 1. Dario Rasom 00.45.85; 2. Riccardo Franceschetti 00.46.53; 3. Eugenio Hofer 00.47.08. CAT. C. 1. Luca Zanon 00.45.33; 2. Mirko Ghetta 00.46.75; 3. Lorenzo Deluca 00.47.61 CAT. D. 1. Mirko Deflorian 00.42.65; 2. Lorenzo Zanon 00.45.50; 3. Matteo Giacomuzzi 00.46.31. CAT. E. 1. Edoardo Oss 00.48.60; 2. Daniele Bernard 00.50.63; 3. Renzo Gabrielli 00.51.62 CAT. UNICA SNOWBOARD. 1. Mirko Gabrielli 01.04.59; 2. Luca Marcolla 01.15.67; 3. Francesco Bernard 01.18.29. CAT. GENERALE. 1. Mirko Deflorian 00.42.65; 2. Luca Zanon 00.45.33; 3. Lorenzo Zanon 00.45.50. Tra i numerosi concorrenti citiamo il piccolo Alessandro Pregnolato (anno 2005) e la pantera grigia Marino Deluca (anno 1934). È stata per tutti una giornata di festa e divertimento e, per alcuni, anche di vittoria. Sul podio quest’anno, con il tempo di 00.42,65 è salito Mirko Deflorian, mentre ad aggiudicarsi il cacciavite d’oro, che viene estratto a sorte tra le imprese che hanno iscritto atleti alla gara, è stata l’Officina Longo Marco di Predazzo. Nella classifica per gruppo autoriparatori, al primo posto si è piazzato Bernard Claudio Motors (Pozza di Fassa); al secondo Carrozzeria Da Franco (Pozza di Fassa); al terzo Garage Winterle di Winterle Cesare (Pozza di Fassa). I Nella foto: Da sinistra Luca Vanzetta, Marco Longo ed Elisa Bosin del Comitato Organizzatore; Cesare Winterle, 3° classificato per officina; Claudi Bernard, 1° classificato per officina; Franco Crepaz, 2° classificato per officina; Fausto Mich, presidente Consorzio ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 37 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:33 Pagina 38 tempo libero Le proposte dal Gruppo Culturale PER IL PONTE DEL 1° MAGGIO ACQUARIO DI GENOVA E L’ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO 1 MAGGIO - EURO 95,00 Genova e l’Acquario con la guida che svela tutti i segreti di questa struttura spettacolare, unica in Europa, che riproduce l’habitat del Mediterraneo e degli Oceani. Decine di vasche che contengono circa quattro milioni di litri d’acqua e che ospitano oltre 500 specie diverse di “creature” marine grazie all’uso di soluzioni tecnologiche ed estetiche tra le più avanzate nel mondo. Ma non solo: offriamo anche una mini-crociera nel Golfo di Portofino fino alla celebre abbazia di San Fruttuoso, luogo assolutamente unico tra Camogli e Portofino in un pezzo di mare incantato. MALTA DAL 29 APRILE AL 2 MAGGIO - EURO 650,00 Breve vacanza al mare per anticipare l’estate, ma non solo: a Malta esploreremo secoli di storia attraverso le escursioni del programma e, ovunque andremo, lo scenario e l’architettura dell’isola offrono sempre uno sfondo spettacolare. I colori colpiscono l’immaginazione, pietre color miele che si stagliano contro il blu profondo del Mediterraneo. Ci si immerge nella preistoria misteriosa dell’arcipelago, si ripercorrono i passi di S. Paolo e quelli dei Cavalieri di S. Giovanni che qui difesero la Cristianità. Per cambiare ritmo e paesaggio si fa anche un giorno all’isola di Gozo… un tuffo nel suo mare, uno shopping fantastico. Pensione completa e volo di linea da Bologna. Previsto il pullman da Trento. LA PROVENZA DEI BORGHI E DELLE ABBAZIE: LE TRE SORELLE DI PIETRA DALL’1 AL 3 MAGGIO - EURO 360.00 Viaggio alla scoperta di quella parte di Provenza più autentica dove le antiche pietre di abbazie e borghi si stagliano tra i prati viola di lavanda. Visiteremo le “tre sorelle cistercensi” splendide abbazie romaniche: Thoronet, Silvacane e Senanque. Armonia, rigore e grande senso di spiritualità aleggia tra queste antiche mura. Si prosegue per Roussilon immerso nelle crete rosse e ocra che cambiano colore ad ogni ora, uno spettacolo meraviglioso. Si termine ad Aix-en-Provence, antica capitale provenzale e prestigioso centro d’arte. Il tutto in pensione completa, assistenza del nostro accompagnatore e le guide locali. STAGIONE SCISTICA 2008/2009 IN COLLABORAZIONE CON LO SCI CLUB TOMASONI Ultima Uscita: 26 APRILE 2009 - STUBAY 38 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ltimi U sti STRAORDINARIA PROPOSTA po PER GLI ASSOCIATI WEEK END A SAN PIETROBURGO SCOPRIAMO INSIEME LA MITICA CAPITALE DEGLI ZAR E LE SUE MERAVIGLIE DAL 30 APRILE AL 3 MAGGIO - EURO 685,00 Una delle gemme di Russia, sorge sul Fiume Neva e sul Golfo di Finlandia, è considerata tra le più belle città del Mondo. Visita della città, la Fortezza di San Pietro e Paolo, la Cattedrale di S. Isacco, il Museo dell’Hermitage e i suoi capolavori, i Palazzi imperiali di Pushkin, e di Petrodvoretz, con i giardini più fantastici, cascate e fontane a picco sul mare. Il nostro viaggio include il volo di linea da Milano, la sistemazione in hotel 4 ****, pensione completa, tutte le visite in autopullman e guida parlante italiano, gli ingressi, le assicurazioni. Non include le spese di visto (euro 50.00) e il pullman da Trento all’aeroporto, e viceversa, che verrà calcolato in base al numero di partecipanti. LE ISOLE DELLA CROAZIA: VEGLIA E LUSSINO DALL’1 AL 3 MAGGIO - EURO 375.00 Le isole del Quarnaro, bellissime, sono collocate nell’omonima baia di fronte a Fiume, in Croazia. Il mite clima mediterraneo e una particolare atmosfera dei tempi passati caratterizzano le isole di Veglia e Lussino, grande e piccolo, che presentano i tipici segni della secolare influenza veneziana. Visiteremo i villaggi di Crikvenica, Punat e Novi Vinodolski; le pittoresche città vecchie di Krk e Mali Losinj e, con un’imbarcazione, le splendide insenature in cui si rispecchiano i boschi di pini marittimi. Ascolteremo il particolare dialetto della popolazione locale godendo di un fragrante pranzo a base di pesce. Chi ama un misto di arte, natura e buona cucina non può perdere questa proposta. Organizzazione tecnica: Agenzia Viaggi Bolgia Trento - Polizza di assicurazione R.C.D. - Mondial Assistance n. 166770. Approfondimenti delle proposte e prenotazioni al n. 0461.803855 Partenze da Rovereto e Trento Informazioni 0464 431321 - 340 8235130 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:15 Pagina 39 categorie Con queste poche righe si vuole riportare una vicenda accaduta ad un artigiano autotrasportatore, con quasi trent’anni di esperienza senza mai aver provocato incidenti. Alla persona in questione, fermata dagli organi preposti ai controlli su strada, che in maniera collaborativa forniva generalità e documenti del veicolo, è stato contestato un eccesso di alcool nel sangue di poco superiore al consentito. Appare utile premettere che con la presente non si vuole giustificare il fatto, ma analizzare più specificamente il metodo utilizzato da parte dei tutori della legge. Una volta constatata la violazione, il trasgressore è stato condotto in caserma a sirene spiegate, passando incroci e semafori rossi a tutta velocità; giunti a destinazione, il povero autotrasportatore ha chiesto di utilizzare i servizi igienici ed è stato piantonato con la porta aperta. Il trasgressore, consapevole dello sbaglio e preoccupato delle conseguenze (ritiro patente per diversi mesi), ha tentato una legittima autodifesa, cercando quantomeno comprensione, a questo punto gli è stato manifestato un secco ed inequivocabile disinteresse enunciato con termini, in questa sede, irripetibili. Sarebbe auspicabile che chi deve fare rispettare la legge abbia un atteggiamento più consono ed equilibrato, accompagnato da una valutazione dei fatti; vi dovrebbe essere un comportamento maggiormente rispettoso e responsabile verso i cittadini, sia pure trasgressori, ma forse da non considerare come pericolosi criminali. ALDO BERTI presidente degli Autotrasportatori artigiani ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 39 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:50 Pagina 40 categorie La battaglia degli autonoleggiatori contro una Legge sbagliata l decreto “Milleproroghe” recentemente approvato avrebbe potuto portare nuove norme e anche nuove sanzioni per gli autonoleggiatori con conducente, se non vi fosse stata una forte opposizione da parte di Confartigianato, supportata in vari modi anche dalla nostra Associazione che ha coinvolto in prima linea i politici trentini a Roma. Le nuove norme avrebbero portato ad una ‘’stretta’’ per il settore in senso inverso alla liberalizzazione. La modifica proposta alla Legge 21/92 avrebbe rappresentato una restrizione “epocale”. Un artigiano noleggiatore, per entrare nelle città in cui non detenga un’autorizzazione, avrebbe dovuto pagare e poi I effettuare una pratica burocratica che è la compilazione del c.d. “foglio di servizio”. L’inizio ed il termine del servizio sarebbe dovuto avvenire nella rimessa. Le modifiche apportate erano chiaramente tagliate su misura per la città di Roma, che da anni soffre l’eccessivo “affollamento” di ncc e taxisti e sarebbe stato opportuno applicarla solamente per Roma attraverso norme regionali e regolamenti comunali invece di tentare di stravolgere la Legge 21/92 senza il preventivo coinvolgimento delle parti interessate. Il Consiglio dei Ministri, a seguito della mobilitazione della categoria, ha approvato un emendamento che abroga le norme contenute nella conversione del decreto “Milleproroghe” in tema di limitazioni all’attività di autonoleggio con conducente, così da rendere inapplicabile la normativa che aveva destato gravi preoccupazioni negli addetti ai lavori. Da un recente incontro con il Ministro, che ha aperto un “tavolo tecnico”, è emersa la volontà di regolamentare in maniera definitiva il settore, mettendo al bando gli abusivi, riconoscendo le reciproche professionalità ed aggiornando la Legge 21/92, che da quasi 20 anni disciplina il settore. (AdM) Aiuti per la cessazione dell’attività per le imprese di autotrasporto ella seduta del 6 marzo scorso è stata approvata la delibera che stabilisce criteri e limiti per la concessione degli aiuti alle piccole imprese di autotrasporto per la cessazione dell’attività. La misura è destinata alle imprese con meno di nove dipendenti che cessino l’attività. I requisiti per la concessione degli aiuti sono l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori della provincia di Trento, il possesso di almeno un autoveicolo adibito al trasporto di cose per conto di terzi di massa complessiva superiore a 11,5 tonnellate; i requisiti sono valutati con riferimento alla data di entrata in vigore della Legge provinciale 12 settembre 2008, n. 16, ossia alla data del 17 settembre 2008. Potranno quindi fruire del contributo anche aziende che abbiano già cessato l’attività. Non potranno accedere all’agevolazione le imprese che abbiano cessato l’attività a causa di procedura concorsuale o che alla data della domanda abbiano in corso procedure concorsuali; nemmeno le imprese che a par- N 40 l’Artigianato tire dal 17 settembre 2008 siano incorse nelle sanzioni di sospensione o radiazione dall’Albo provinciale degli Autotrasportatori di cose per conto di terzi potranno usufruire dei contributi. Gli aiuti, soggetti a “de minimis”, saranno accordati nella misura di 30.000 euro alle imprese cosiddette “monoveicolari” e nella misura di 40.000 euro per le imprese in possesso di due o più veicoli. Il numero di autoveicoli è valutato con riferimento alla data del 17 settembre 2008 e riguarda i mezzi di proprietà o in disponibilità in forza di contratti di leasing. Il beneficiario dell’aiuto non potrà trasferire a qualsiasi titolo l’azienda di autotrasporto di merci per conto di terzi, né cedere l’intero parco veicolare o singoli veicoli aventi massa complessiva a pieno carico non inferiore a 80 tonnellate a soggetti che, attraverso l’acquisto, avviino l’attività di autotrasporto merci conto terzi. Il titolare o i soci, siano essi persone fisiche o giuridiche, dell’impresa beneficiaria dell’aiuto nonché i collaboratori ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 nel caso di impresa familiare, non potranno, per un periodo di 10 anni decorrente dalla data di cessazione dell’attività, svolgere, direttamente o indirettamente, attività di autotrasporto di cose per conto di terzi; partecipare, in qualità di socio, a società che svolgano, direttamente o indirettamente, attività di autotrasporto di cose per conto di terzi; esercitare la carica di amministratore in imprese che svolgano, direttamente o indirettamente, attività di autotrasporto di cose per conto di terzi; svolgere le funzioni di direzione dell’attività di trasporto in un’impresa. Non potranno, per un periodo di 10 anni, avviare un’attività di autotrasporto il coniuge e parenti fino al secondo grado delle persone fisiche, nonché persone ad esse legate da vincoli di affidamento e adozione. Le domande per accedere al contributo dovranno essere presentate entro il 30 ottobre 2009. Quanto prima saranno resi noti gli istituti deputati alla raccolta delle domande. (AdM) ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:15 Pagina 41 categorie Grafici: accordo SIAE punti di riproduzione stato recentemente sottoscritto dalle Organizzazioni di rappresentanza degli autori ed editori e quelle delle aziende artigiane un accordo che disciplina la misura e le modalità di pagamento dei compensi dovuti per la riproduzione di opere dell’ingegno effettuata mediante copia, xerocopia o sistema analogo, nei limiti del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico. A partire dall’anno in corso, il pagamento è determinato in relazione alla classificazione dei punti di riproduzione che tiene conto del numero di apparecchiature possedute. Si veda a tal proposito la tabella. Per gli esercizi dediti ad altre attività commerciali che siano in possesso di un solo macchinario atto alla riproduzione e che svolgano occasionalmente attività di copia di opere protette, la misura del compenso è determinata su base biennale e verrà corrisposta in un’unica soluzione. Il pagamento dei diritti d’autore avverrà annualmente entro il 28 febbraio di ciascun anno presso gli uffici SIAE territorialmente competenti. Per chi aveva già acquistato i cosiddetti “bollini” negli scorsi anni, i pagamenti relativi al nuovo accordo si contabilizzeranno con il medesimo codice È di incasso utilizzato in precedenza. Per i punti di riproduzione di nuova apertura, che inizino l’attività dopo il 28 febbraio, il versamento del dovuto dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni dall’apertura dell’esercizio in misura parametrata al mese di apertura. L’accordo, che decorre dal 1° gennaio 2009 ed è valido sino al 31 dicembre 2010, contiene la previsione di un incremento dei diritti dovuti dagli utilizzatori per l’anno 2010 in base al tasso di inflazione programmato. A partire dal 1° gennaio 2009, le con- tromarche cessano di avere valore. In via del tutto eccezionale ed in virtù della ritardata sottoscrizione del nuovo accordo, il corrispettivo dovuto per l’acquisto delle contromarche eventualmente effettuato nel corso del corrente anno, che è stato appositamente contabilizzato quale deposito cauzionale, verrà considerato come acconto su quanto dovuto a titolo di compenso per diritto d’autore per il corrente anno 2009. (AdM) PROSPETTO COMPENSI ANNUALI PER DIRITTO D’AUTORE N. CATEGORIA PUNTI COPIA COMPENSO A MACCHINA IN EURO TOTALE ANNUO DOVUTO IN EURO 1 Con una macchina 200,00 200,00 2 Con due macchine 325,00 650,00 3 Con tre macchine 433,33 1.300,00 4 Con quattro macchine 550,00 2.200,00 5 Con cinque o più macchine … 2.600,00 6 Punti copia con una sola macchina che effettuino riproduzioni in via occasionale … Totale biennale dovuto in euro 150,00 ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 l’Artigianato 41 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:15 Pagina 42 di Giorgio Pisetta curiosando I sensi. I principali sensi sono cinque: la vista, l’udito, il gusto, il tatto e l’olfatto. Vi sono poi altri sensi per così dire secondari, essi sono: l’equilibrio, il calore, il freddo, il dolore, la posizione e l’orientamento. Altri moltissimi sensi li incontriamo nella vita comune e nei più disparati momenti: proprio di alcuni di questi vorrei scrivere. Viaggiando in auto troveremo il senso unico, il senso alternato e, quando troviamo segnali stradali e limiti di velocità inadeguati o posti a casaccio, come molte volte succede sulle nostre strade, riscontriamo l’assenza di senso dei segnali e dei divieti. Quando scherziamo con gli amici useremo spesso dei doppi sensi per godere di qualche momento di allegria e soprattutto per cercare di non farci capire da chi non deve capire. Quando critichiamo atti che non apprezziamo lo facciamo usando il senso comune e quando accusiamo qualcuno di mancanza di senso del ridicolo usiamo il nostro senso critico. Le azioni senza senso ci lasciano un certo senso di delusione o di frustrazione e non ci lasciano capire il senso recondito delle stesse. In un certo senso perdiamo il senso della ragione quando ci lasciamo prendere da quel senso di disperazione che viene prodotto dai ragionamenti senza senso di qualche personaggio noto. Un senso di impotenza ci coglie nel trovarci davanti a qualcuno che abusa della sua posizione per sottrarci un diritto acquisito. Proviamo un senso di sgomento nell’apprendere la notizia di una disgrazia. Proviamo un senso di abbandono ed un senso di solitudine appena perso un caro amico. Il senso di fratellanza invece ci spinge alla collaborazione disinteressata. Il sesto senso, quello di cui ci si avvale di più perché nasce ed opera indipendentemente dalla nostra volontà, ci impedisce qualche volta di cadere nei tranelli dello scaltro di turno. È un senso che opera molto durante le campagne elettorali insieme al senso civico che, a volte, in qualcuno è assente. Cerchiamo di usare il vecchio buon senso, parente del buon senso antico, quando cerchiamo di metter d’accordo due persone che discutono disordinatamente senza senso e senza concordare sugli argomenti. Una doppia negazione ribalta, di solito, il normale senso del discorso. Dopo un bel pranzetto si raggiunge un senso di benessere seguito dal senso di sazietà e più tardi da un senso di gonfiore. Se si eccede nel bere si passa da un senso di allegria alla perdita del senso dell’equilibrio ed eventualmente al senso di torpore quando la dimensione della bevuta sconsiglia assolutamente di mettersi alla guida. Un senso di stupore ci pervade nel vedere accettata una proposta che credevamo assurdamente incredibile. Con l’elencazione dei sensi più comuni mi sono accorto che, compilando un elenco senza senso, ho contribuito ad aumentare il senso di noia nel lettore e quindi chiudo con un senso di colpa per la mia prolissità. 42 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 31-03-2009 16:15 Pagina 43 avvisi Affitto a Croviana (Valle di Sole) appartamento luglio e agosto. Telefonare 0463 973285 Vendo Fiat Ducato, anno 2005, carrozzeria perfetta, 65.500 km, a euro 8.200. Telefonare 335 6146062 Affitto negozio bilocale con bagno in Corso Buonarroti a Trento. 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Telefonare 0464 419161 Si invitano gli artigiani associati interessati alla eventuale pubblicazione di annunci (inerenti l’attività lavorativa) ad utilizzare questo tagliando, compilandolo a macchina o in stampatello e spedendolo a: Redazione “l’Artigianato” Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38100 Trento fax 0461 824315 ........................................................................................................................................ ........................................................................................................................................ Cognome e nome .................................................................................................... Ditta .............................................................................................................................. Vendo Renaul Clio Storia, anno 2006, autocarro 2 posti, 16.000 km, a euro 6.000. 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F24 contributi previdenziali dei dipendenti relativi alle retribuzioni maturate nel periodo di paga di aprile e presentazione della denuncia contributiva a mezzo Mod. DM 10/02 INAIL Versamento 2ª rata Inail 2009 per coloro che hanno scelto di rateizzare LAVORO Archivio o stampa libro unico lavoro aprile 2009 IRPEF E ADD. REG/COM • versamento delle ritenute d’acconto alla fonte redditi lavoro autonomo corrisposti nel mese di aprile 2009 • versamento ritenute alla fonte su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente • versamento ritenute operate in aprile 2009 su redditi relativi a provvigioni, inerenti rapporti di commissioneagenzia, associazione in partecipazione, mediazione e rappresentanza commercio, ecc. IVA • liquidazione e versamento Iva mese di aprile 2009 • liquidazione e versamento dell’Iva relativa al 1° trimestre 2009 LETTERE DI INTENTO Comunicazione in via telematica delle lettere di intento ricevute nel mese di aprile dai fornitori esportatori abituali IVA E RITENUTE RAVVEDIMENTO Eventuale tardato versamento Iva relativa al mese di marzo 2009 e delle ritenute operate in marzo 2009 non effettuato entro il 16 aprile 2009 20 mercoledì IVA COMUNITARIA Presentazione elenchi Intrastat relativo al mese di aprile 2009 25 lunedì CASSA EDILE Termine ultimo per le imprese del settore edile per il versamento dei contributi alla Cassa Edile della Provincia di Trento 31 domenica/01 giugno SCHEDA CARBURANTI Rilevazione dei chilometri dall’apposito dispositivo esistente nel veicolo e annotazione sulla scheda carburanti (mensile o trimestrale) MOD. 730/2009 Consegna al C.A.F. o ad un professionista abilitato del Modello 730, 730-1 per la scelta dell’8 per mille e 730-bis per la scelta del 5 per mille. Consegna al dipendente o pensionato del Modello 730 e del prospetto di liquidazione Mod. 730-3 da parte dei sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale. INPS Invio telematico del mod. DM10/2 per le denuncie contributive dipendenti del mese di aprile; invio telematico del mod. EMENS per le retribuzioni corrisposte nel mese di aprile 2009 REGISTRO Versamento imposta registro su contratti di locazione e affitto di beni immobili con decorrenza 01-05-2009 44 l’Artigianato ANNO LX I N. 5 I APRILE 2009 ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:16 Pagina C ARTIGn5apr09 31-03-2009 16:16 Pagina D