grafica sociale moda

Transcript

grafica sociale moda
S TA D E L L’ I S T I T U T O K A N D I N S K Y L A R I V I S TA D E L L’ I S T I T U T O K A N D I N S K Y L A R I V I S T
MODA
GRAFICA
SOCIALE
SOMM A R I O
Caro lettore, lascia che mi presenti, mi chiamo
Kandinsky e da quest’anno ho qualche bella
novità per te.
Diciamolo francamente, ero stanco di quel
vecchio cappotto un po’ sgualcito che mi dava
quell’aria, come dire, un po’ da vecchio
stanco di periferia. Era da tempo che
desideravo rifarmi la barba, stirare la
camicia e indossare un vestito nuovo.
Vorrei aggiungere un’ultima cosa. Le pagine di questa rivista sono state interamente
progettate da loro. Dalle gabbie grafiche
alla scelta di font e colori, dai testi alle
immagini e perfino gli spazi pubblicitari.
Tutto è un concerto di meravigliose imprecisioni, perchè loro non sono ancora
dei professionisti ma ci stanno provando.
D’altronde non è forse vero che gli errori
sono i germogli del nostro divenire?
Progetti
Gr
f
iKa
Gr
f
iKa
A
Perchè lo hanno fatto? Semplicemente per condividere con te una piccola
parte del nostro lavoro, perchè noi
tutti crediamo in quello che facciamo,
cerchiamo di coltivare le passioni dei
nostri giovani e vogliamo che abbiano spazio e visibilità. Offriamo loro gli
strumenti giusti per esprimersi e io amo
vedere che tutto questo funziona.
LA NOSTR
A SCUOLA
A
Eccomi qui e come prima cosa vorrei
presentarti questa rivista. E’ un lavoro
che mi rende orgoglioso perchè è realizzato dai miei ragazzi e dai loro insegnanti ed è il frutto del loro impegno.
4
15
Produzione
tessili-sartoriale
22
Villa Litta
dialogo
nel buio
26
MODA
VISITA GUIDATA
25
SERVIZI
SOCIO-SANITARI
28 la poesia
30
Onore a loro e buona lettura a te
K.
LE PERIFERIE
33
32
STAGE
Studiare l’inglese
tra gli inglesi sul posto
(learn and enjoy)
34
COLOPHON
GRUPPO
LA NOSTRA SCUOLA
Kandinsky
BBPR
L’ A RC H IT ET T UR A
L’Istituto Kandinsky sorge in zona 5
nella periferia sud di Milano. Situata
al centro del complesso architettonico
realizzato dal gruppo BBPR nei primi
anni Settanta è nascosto alle spalle
dalle due torri bianche che dominano
il paesaggio urbano lungo l’asse di via
dei Missaglia.
Lo stile architettonico richiama un
po’ il funzionalismo tipico della scuola di Weimar e della famosa Bauhaus
di Gropius dei primi del Novecento. I
volumi sono ben definiti, le geometrie
funzionali, l’intero complesso è ruotato di 45° rispetto ai punti cardinali secondo l’asse elio termico che favorisce
una migliore fruizione della luce nelle
varie fasi del giorno.
L’architettura dunque si sposa con la
scuola che si presenta su quattro ale
con decine di aule ampie e luminose.
Un ambiente ideale per lo studio e la
concentrazione.
L’istituto è facilmente raggiungibile
con la linea metropolitana 2, la metrotranvia 15 e 3 e l’autobus n.79; si trova
vicino ai quartieri milanesi di Ripamonti, Ticinese, Barona e Giambellino, nonché ai comuni di Rozzano,
Pieve Emanuele, Fizzonasco, Opera,
Lacchiarella, Buccinasco, Corsico.
LA
S C UO LA
Il Kandinsky, oltre a possedere una
struttura ideale, vanta laboratori molto bene attrezzati con le più moderne
tecnologie, con computer di ultima ge-
nerazione, aule LIM, videoproiettori e
tablet tutti collegati da una rete WIFI
protetta che consente l’applicazione
di metodologie didattiche al passo
coi tempi. La tecnologia diventa per
la didattica un valore aggiunto, senza
rinunciare alla tradizione, ma garantendo un’offerta formativa più ampia
e articolata.
Il Kandinsky oggi è una realtà positiva
per tutto il quartiere di Gratosoglio. è
luogo dove si lavora per mantenere un
area protetta, un spazio di crescita e
formazione, per aiutare i giovani a costruire il loro futuro.
S C EG LIER E
IL PRO F ES S IO NA LE
mette sia la prosecuzione degli studi
all’università, ma anche l’inserimento
diretto nel mondo del lavoro. anche
grazie alla rete di partnership con
aziende attive nei tre settori di interesse, con cui gli studenti svolgono il
percorso di alternanza scuola/lavoro.
Oltre a fare esperienza si concretizza
molto spesso l’opportunità di inserirsi nell’ambiente professionale scelto.
Visti i tempi che corrono, conseguire
un titolo professionale è molto più che
un’opportunità, è una scelta intelligente.
IPSSCSI KANDINSKY
via Baroni 35 (ingresso via Saponaro 18)
20142 Milano
tel. 02 8260979 / 02 8267213
fax 02 89300311
Il Kandinsky offre una formazione di
tipo professionale su tre indirizzi di
studio: GRAFICA, MODA e SOCIALE.
Per tutti gli studenti, il diploma per-
[email protected]
www.iskandinsky.gov.it
gabbia grafica: Alessandro Agnoletto
4
5
EC
o D
.P
el
LA
I
of
us
I
KC
en
za
p
V
RI SCU
ò
NA LA ian
U ER . Marc
P rof
C
AM OM
P
of IC IT
.C O
O
pr
pr
pr
M
AN
S
pr O
CH
of L
.N O
eb T
I
ul
on U
i
L
of f. D
.P eL
el u
liz ci
zi a
zi
liz
p
V
TO
EN
M O
TA IC e
EN ST ion
RI A ng
O OLCola
SCrof.
O
BO
pr
TA
IS OLA
TY
prof. Colangione
prof. Labanchi
C
SP EN
S O TR
pr CO R
T O
of
. V LA IV
al
en ST O
tin I
i C
O
BL
GIOCHI
SPORTIVI
STUDENTESCHI
BI
P
LI oten
pr N
of G zia
.C U
m
on E
e
fe ST nto
ss R
a
AN
IE
R
IO
TE
CA
E
Questo progetto nasce e si sviluppa da
un’idea semplice: leggere alcuni articoli
estratti dalle testate giornalistiche per
discuterne insieme al docente di lettere.
p
pr rof.
of In
. P tr
el ov
liz in
zi i
6
IL QUOTIDIANO
IN CLASSE
Gli argomenti di attualità sono da
sempre un forte stimolo per i teenager
che si animano in dibattiti molto spesso
vivaci e dove emergono personalità e
punti di vista in un confronto dialettico
guidato dall’insegnante.
Dal punto di vista didattico e formativo
questo è un esercizio molto valido che
aiuta la crescita dell’individuo e del
proprio senso critico. Dialogare si sa,
implica tre fasi che bisogna imparare
a gestire: esprimere liberamente la
propria opinione, ascoltare le opinioni
altrui e infine rielaborare e maturare il
pensiero.
Al kandinsky il progetto è attivo dal
2008 portato avanti con grande interesse dalla professoressa Labanchi la quale
conferma quanto detto:
“Gli studenti sono fortemente interessati e la lettura del quotidiano in classe è
un importante momento per stimolare
il senso critico.”
7
Nella pagina affianco:
“DIPENDENZA DA SMARTPHONE”
progetto grafico: Marco Rizzini 3AS
Docenti: prof. Marciano’; prof. Molaro
ADDICTION TO SMARTPHONE
la vità va vissuta non guardata dietro uno schermo
la dipendenza da smartphone
colpisce 6 persone su 10
ti esclude dalla realtà
e a quel punto sei morto!
8
no
in
nta
no
fan reque
a
os he f
c
o’ c
re
ian gazzi
c
r
gna a
a i ra
?
ise rano iM
o
.
d
f
z
o
a
pa mag
Pro ncret ndiriz
no
ara tesi, imipi, im dine, g
o sto i
e
c
p
l
n
a
ti im sin
agi
can
got
que
ond
den ione e chi, lo sti, lo , pack lle im
aff ntare a.
u
t
e
r
s
e
a
r
e
z
e afic
h
f
e
i
i
a
l
n
t
a
v
e
c
i
n
r
s
o
“G ast
ch
zi
rd
e m ma
gr
po
rte
er ettar nate, ntini, uello unica
d’a za pe ce: la
p
a
q
g
i
a
m
m cien fica
pro oord e, vol tutto re co taria.“
a
for
si
na ella s ne ef
ni, ciplin ’
i c hur rale
fa blici
u
n
n
r
e
n
s
o
e
c
i
a
i
e
i
e
z
st
ec ta d ciet
a?
bro gen rve p e pub
Esi radic unica
ad
s
o
ber
o
ai d r que i la s
e in se se ciale
o li
ann i
sue com
n
m
.
u
a
r
re mer
hi s rator getm
, o ne pe e a c ente sono ep
c
y
a
una
o
k
o
ro
!P
no
ab
te
ins
mp
sio
iend iali
com
olo dei l re di p
gna
and la pas molan u’ dip nister di co tecn
s
e
K
s
n
i
e
d
Al tiva e sti e pi i mi ione
no
tuti
ffr
twa
e le ale e
Ma
isti cuola
ma sky o n sof
i
,
col ativa empr azion quisiz teoria erci ica.
r
t
o
s
t
o
in
al
m
s
t
ic
c
cer Kand rdia c onali. versi uesta liori a
cre bra
ind o l’a no la com n pra
i
“Si
q mig
a essi n di
il
u
e
sem nuove vers para zione erle i
e
g
a
opr
h
i
c
ch avan prof ato
o i la pr ultim toe
i
r
b
i
Le entate ui si im unica i mett
’
r
l
b
l
d
i
e
a
o
a
u
n
d
h
f
v
o
i
d
i o a
s
la
io
e
o
or ze. Q com er po
taz endo a pos senza dent r son orio d zati si
u
t
c
e
t
v
ten della aria p
z
i
t
a
e ni s
A
pu
raf
tar
ttre
bor
che blicit
di g o’ van ri. Og i com e il la si e a ico.“
g
o
o
h
e
u
i
t
pub
o
p
ne
nal
ora
Anc paz
lab stazio ione. piu’ s er l’a
po eraz tra i che p
gen fia e’ itale
gra r il dig
pe
9
di: F. Rizzo
El Tredesin de mars
La realizzazione di manifesti e locandine rimane tra le
sfide più impegnative che un
grafico è chiamato a risolvere. Si tratta di rispondere alle
esigenze della committenza
risolvendo una serie di problemi che vanno dalla definizione degli spazi alla gerarchia di lettura con precise
scelte di immagini e lettering
capaci nel complesso di catturare l’attenzione e rendere
la comunicazione chiara ed
efficace.
La nostra scuola, IPSSCSI Kandinsky, è stata
invitata ad un evento artistico in cui alcuni
alunni hanno disegnato con dei gessetti
colorati sull’asfalto, rappresentando il tema
delle cascine lombarde.
L’evento si è tenuto in Porta Romana durante
la festa del “Tredesin de mars”.
Secondo una leggenda il 13 marzo dell’anno
51, San Babila predicò il Vangelo di Cristo in
una radura poco fuori Milano dove era ancora
viva la tradizione celtica.
Egli alzò la croce sopra una pietra rotonda: il
Tredesin de mars, dove alcuni cittadini erano
riuniti per una celebrazione.
El Tredesin de mars festa tipicamente milanese, annuncia il cambiamento di stagione
ed è sinonimo di festa dei fiori.
A preparare gli alunni in questo progetto
sono stati il prof. Alessandro Licciardello, la
prof.ssa Ninfa Bono.
Anche la prof.ssa Alessandra Villani e le assistenti di laboratorio Chiara Gualtieri e Jessica
Mendolia ci hanno sostenuto.
Questa esperienza è stata una grande opportunità sia per imparare una nuova tecnica
espressiva sia per interagire tra di noi.
I professori e le professoresse sono stati
molto disponibili e simpatici.
Un aspetto gradevole è stato quello di
invitare anche i bambini a disegnare con
noi mentre altri studenti realizzavano un
reportage fotografico.
Gli studenti e le studentesse che hanno
partecipato all’evento sono
Jessica Lumi, Alessandra Leonardis, Edmea
Russillo, Sara Beretta,
Eleonora Mercoli, Francesco Guggino, Chiara
Vergani, Nicolò Brognara.
10
Martina Serena Folegnani
Sulla sinistra troviamo una
composizione dei lavori realizzati dalla 5A e 5C di grafica in occasione della “festa
degli aquiloni” tenutasi il 10
aprile scorso presso il parco
Ticinello.
di: G. Dedola
di: V. Formenti
di: N. Vigo
di: G. Cazzani
Sulla destra sei manifesti per
la sfilata dell’8 marzo realizzati dagli stessi studenti guidati dal prof. Gandolfi.
di: M. Traina
gabbia grafica: Federica Gargiulo
11
gabbia grafica: Alessandro Celibato
Come lavorano i grafici
Come lavorano i grafici? Questa domanda, all’apparenza banale, vuole fare un po’ di
ordine e chiarezza a chi non ha ben chiara la risposta. Il nostro alunno Alessandro Celibato
lo spiega ai più giovani e riassume le fasi (step) che ogni grafico segue per ottenere dei
buoni risultati...
Brief
e
Nel caso di un grafico, il brief viene fornito dall’azienda (dal reparto marketing) con la richiesta di uno o più elaborati grafici (finish layout) che tengano conto di: identità aziendale, target
(termine inglese che identifica il bersaglio) a cui il progetto è rivolto, obiettivi comunicativi e
strategici da raggiungere, dati tecnici (prodotti, formati, qualità ecc.) ed eventuali indicazioni
specifiche dell’azienda.
La ricerca è un passaggio fondamentale, permette di approfondire l’argomento e verificare quanto è
stato fatto da altri in passato. Aiuta a trovare spunti e possibili soluzioni tecniche e formali.
Il docente dopo aver dato lettura del brief, molto spesso fornisce delle indicazioni bibliografiche a cui
fare riferimento anche se la ricerca si svolge prevalentemente sul web.
Se si tratta di fare ricerca per immagini, si entra sul motore di ricerca, si attiva la ricerca avanzata di
immagini ad alta risoluzione e si fa attenzione a non scaricare materiale coperto dai diritti d’autore.
Quando invece si scaricano dati e informazioni, la ricerca è incrociata: 1) si prende nota del sito da
cui si estraggono le informazioni (siti ufficiali e affidabili); 2) si visitano più siti web per verificare la
coerenza dei dati trovati.
Rough
12
Un buon finish layout deve rispondere a requisiti quali:
Finish layout
NUOVA APERTURA
Search
La creazione di bozzetti detti anche rough (ruvido) non è fase successiva alla ricerca, ma avviene
in parallelo. Muniti di carta e matite (o penna) si parte dal concetto chiave estratto dal brief e si
inizia a giocare col pensiero e la creatività. Le idee possono arrivare immediate o richiedere uno
sforzo.
Il brainstorming è un flusso di pensiero, una tecnica molto utile per aiutare la mente a trovare
collegamenti e stimolare l’mmaginazione. In genere questa tecnica si svolge in gruppo, ma può
essere svolta anche individualmente.
I rough sono disegni veloci, imprecisi e sintetici, la mano del grafico scorre sulla carta con maggiore scioltezza quando si prende l’abitudine a farlo senza tentennamenti e paura di sbagliare.
Questi disegni sono preziosi e non vanno mai cestinati anche quando non convincono.
Non sono forse le idee che muovono il mondo! Le idee sono la base di una buona progettazione
grafica, capace di attrarre l’attenzione e coivolgere il fruitore tanto da indurlo all’azione.
Quando si parla di idee si parla di creatività che non è facoltà di pochi ma una capacità acquisibile
da tutti con la giusta tecnica e l’applicazione di alcune regole.
Il docente guida e coltiva negli allievi di grafica tale capacità. Un percorso che aumenta l’autostima
e favorisce la risoluzione dei problemi (anche in altri contesti).
Le idee vanno trovate e definite nel dettaglio. In campo pubblicitario lo slogan (headline) talvolta
precede e suggerisce l’immagine (visual) che poi diventa protagonista del messaggio. In pubblicità
si fa largo uso delle figure retoriche. Gli studenti di grafica imparano a destreggiarle con cognizione di causa ed effetto... la creazione è il momento più entusiasmante!
Il computer permette di fare in minor tempo quello che prima andava fatto a mano, ecco perchè i
layout (tavola che espone alla vista) possono facilmente essere arricchiti da diverse soluzioni colore
e disposizione degli elementi. Dal ventaglio delle proposte elaborate seguendo l’idea e i bozzetti e rispettando le gabbie (griglia dove disporre gli elementi), si definiscono infine la corretta disposizione
degli elementi e degli schemi colore che convergono nel layout finale (finish layout).
Questa fase è in genere accompagnarta da una relazione scritta redatta dallo studente che riassume le
fasi e spiega la scelte operate (lettering, colori, visual ecc.)
PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale
e
Elaborazione con software
Sviluppo idee
Galleria d’arte
via dell’arte e della creatività 21, 20100 Milano tel. 02 3456789
vernissages
www.artegallery.it
© Grafica: Y. Yamasaki | classe III A serale | a.s. 2015-16
iD
Il grafico progetta sulla base di una traccia fornita dal committente. Questa traccia viene
chiamata BRIEF (termine inglese che vuole dire breve) e consiste in un breve testo in cui
sono inseriti una serie di informazioni utili per lo sviluppo di un lavoro.
Il Kandisnky vanta laboratori attrezzati non solo di materiali per il disegno a mano libera (pantoni,
tavoli luminosi, taglierine e prodotti di cancelleria per tutti), ma anche e soprattutto di laboratori
MAC aggiornati con i software professionali della suite Adobe. I ragazzi utilizzano Photoshop per la
correzione delle immagini raster (composte da pixel come le fotografie digitali) e Illustrator per la
realizzazione e gestione di immagini vettoriali (che utilizzano le coordinate x e y). I bozzetti vengono
scannerizzati o ridisegnati al computer. Un esercizio molto spesso accompagnato dalla musica...
Nelle ultime classi si lavora poi con InDesign, un software che permette l’impaginazione e la creazione
di prodotti editoriali e di e-book.
13
INDUSTRIA&ARTIGIANATO
Produzione tessili-sartoriale
Uno dei settori di eccellenza italiana è la moda e Milano nè è capitale. I ragazzi lo sanno e si appassionano, già da giovanissimi stanno
attenti al look e alle tendenze. Sono sempre in continuo aggiornamento anche grazie ai social network e ai canali digitali.
Il Kandinsky punta ad offrire una formazione che dia loro gli strumenti validi per coltivare questo interesse. Un percorso di studi fortemente orientato verso un saper fare, una formazione ricca e ben
articolata che vanta laboratori attrezzati e personale docente qualificato con anni di esperienza.
Gli studenti, anche attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro con aziende operanti nel settore, trovano buone opportunità
d’impiego dopo aver conseguito il diploma, ma molti scelgono di
proseguire gli studi universitari.
Chi sceglie questo indirizzo di studi sviluppa competenze sulla progettazione dell’immagine moda e approfondisce le conoscenze sui
materiali e le tecnologie tessili. I laboratori tecnologici diventano
poi il momento chiave dove il lavoro si concretizza.
Progettazione tessile
abbigliamento moda e costume
Professoressa Barsottini ci può dire cosa si fa nelle ore di progettazione?
Si tratta di una disciplina composta da una matrice teorica che si
espleta praticamente, con lavoro sia di tipo manuale (disegno con
diverse tecniche coloristiche), che computerizzato (attraverso utilizzo di software dedicati).
illustrazione: Krizia Tiritiello 5M
gabbia grafica: Angela Nario
14
Ma è tutta teoria quindi?
No assolutamente. Anzi è prevalenmtemente pratica, la disciplina
prevede alcune ore di compresenza con un’insegnante di laboratori
tecnologici al fine di creare continuità tra l’idea e il processo di realizzazione della stessa.
Quindi i ragazzi lavorano per diventare degli stilisti o dei sarti?
Il percorso che porta alla capacità di ideare vere e proprie collezioni moda è graduale, passa attraverso momenti di analisi dei capi di
abbigliamento, dei loro aspetti tecnico sartoriali e alla conseguente
acquisizione di un lessico specifico della disciplina, nonché all’ acquisizione di competenze specifiche che inducono alla realizzazione
di veri e propri disegni tecnici completi di indicazioni di fattibilità
dei capi ideati. Ogni studente poi trova la sua strada, qui si danno
le basi per il loro futuro cercando di guidare le loro vocazioni, le singole attitudini.
Laboratori tecnologici,
esercitazioni tessili
e abbigliamento
Professoressa Conte come si articolano le ore di laboratorio?
In momenti diversi: un primo momento orientato verso lo studio
della modellistica, che si può definire “ centrale “ nella fase di
progettazione sartoriale del prodotto. Si interpreta il figurino
sviluppando il cartamodello in tutte le sue parti, il modello che se
ne ricava sarà la base per il taglio su tessuto. Un secondo momento
riguarda le esercitazioni pratiche di sartoria, deve saper mettere
insieme i capi da realizzare, deve conoscere i materiali, le finiture
gli accessori e si privilegia il lavoro artigianale. Un altro momento
molto importante e l’alternanza scuola/lavoro, consente di sperimentare percorsi didattici formativi e rappresenta un’occasione
preziosa per conoscere il sistema produttivo...
Ma sembrerebbe una modalità di lavoro molto tradizionale. Come
la mettiamo con le nuove tecnologie digitali?
Qui si lavora anche con CAD, la scuola ha investito per l’acquisto
di questo potente software professionale per la modellistica. Ogni
studente ha la sua postazione e possono lavorare molto bene alternando l’imprescindibile lavoro artigianale da quello digitale ormai
imperante in tutti i settori.
15
gabbia grafica: Yasumasa Yamasaki
L’EVENTO
MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA
prof. De Lucia
prof.ssa Villani
Da uno spunto della poesia di Gianni Rodari - la Nebbia- nasce un’idea per un
lavoro pluridisciplinare che ha previsto la collaborazione col Museo
Interattivo del Cinema di Milano. A prendere parte all’iniziativa sono le alunne della 2M (moda) che realizzano
disegni, scelgono foto e suoni per il montaggio
e infine si rendono protagoniste di un breve
video.
Incoraggiate sin dall’inizio dalla professoressa Villani realizzano un
ottimo lavoro di gruppo le alunne :
Belfio Elisa, Bisanti Elena, Capistrano
Chantal, Capuana Daniela, D’Urso
Valeria, Distefano Camilla, Gamonal
Nashly, Ghezzi Sonia, Honchar Yana,
Marcos Verina, Moretti Sonia, Pignatelli Sahara, Pisani Ylenia, Riva Margherita, Uggeri Serena.
16
Il 1 aprile c’è stata una sfilata di moda organizzata con le ragazze dell’Istituto Kandinsky che hanno illustrato l’evoluzione del costume dall’abolizione del corpetto ottocentesco al 1980, sottolineando attraverso lettura
di incipit introduttivi e sfilando con abiti storici realizzati a scuola in
massima parte nell’ambito delle ore di alternanza scuola-lavoro, come
molte tappe dell’emancipazione femminile abbiano avuto influenza sulla
moda o addirittura – aspetto meno noto - ne siano state influenzate, in
un fecondo rapporto di scambio che arriva fino ai giorni nostri.
Location la Cascina grande di Rozzano, il percorso storico è stato scandito dalla scelta di brani musicali pertinenti ai vari decenni del novecento rappresentati dagli abiti in passerella; le modelle rigorosamente
allieve della scuola provenienti dai tre settori, in massima parte moda
ma anche grafico e sociale; persino trucco e parrucco “fai da te”, la collaborazione tra gli allievi è stata strettissima anche nel “dietro le quinte”.
Entusiaste le anziane signore del pubblico, che qualche ora prima
avevano presentato alcune pagine di lettura creativa scandite dalle
note dal vivo di Chopin al pianoforte.
Alcune di loro ringraziano la dirigente dell’Istituto e le insegnanti:
“ci avete fatto rivivere la nostra giovinezza!”.
Tecnologie applicate
ai materiali e ai
processi produttivi
tessili, abbigliamento
La disciplina si occupa di analizzare le proprietà e le caratteristiche delle materie prime
utilizzate nel settore moda.
Professoressa Brandani, è una materia prevalentemente teorica ma come coinvolge i propri allievi per appassionarli?
Alterniamo momenti teorici a momenti laboratoriali, faccio costruire un telaio semplice
per fargli comprendere il meccanismo di intreccio dei filati, poi lavorano su telai professionali creando trame articolate e complesse.
Gli studenti rispondono positivamente?
Altrochè, quando poi applicano i
loro tessuti ai modelli progettati
e vedono i risultati si entusiasmano. Lavorare con loro mi da molte soddisfazioni e credo che sia un sentimento condiviso.
Ma quali sono gli sbocchi professionali di
questi ragazzi dopo la scuola? Proseguono
con l’università o lavorano?
Come in ogni realtà scolastica ci sono coloro
che si impegnano che poi riescono ad ottenre
risultati sia all’università che nel mondo del
lavoro. Il diploma gli permette di iscriversi
all’università. penso allo IED, alla NABA e
al Politecnico, ma anche IULM, Cattolica e
Statale.
Si tratta pur sempre di un diploma professionale e molti scelgono di lavorare nel settore da
subito.
17
PSICOLOGIA
SERCIZI
SOCIO-SANITARI
MODA &
cultura
TECNOLOGIE
FOTOGRAFIA
GRAFICA &
pubblicità
Hai perso anni scolastici?
Lavori ma ti manca il diploma?
CORSI PROF ESSIONAL I
Sei in Italia da poco e vuoi metterti
al pari con gli altri?
C ors i di i s t ru z i o n e s u p e ri o re
C ors i I DA s e ra l i
C ors i I eFP
Iscriviti ai CORSI SERALI per gli adulti
Consegui il doploma di Stato al Kandinsky
Il Kandinsky è un istituto di istruzione
professionale statale attivo su tre differendi
indirizzi di studio:
•
•
•
Chiama adesso 02 8260979 | [email protected]
18
Promozione Commerciale e Pubblicitaria
Produzioni tessili-sartoriali
Servizi socio-sanitari
Si tratta di percorsi di studi quinquennali
validi per il conseguimento del diploma
di Stato e consente l’accesso a tutte le
Università.
La scuola offre un’ampia proposta formativa con percorsi di istruzione superiore
ordinari svolti da lunedì al venerdi in orario
diurno.
La sera sono attivi i corsi di istruzione degli
adulti (IDA) strutturati secondo le nuove
indicazioni ministeriali per moduli e definiti
secondo le effettive necessità formative
individuali. Questo permette di conseguire
il diploma frequentando solo i corsi necessari all’acquisizione delle competenze
necessarie e favorisce in questo modo chi
lavora e ha poco tempo o chi ha bisogno di
recuperare gli anni persi.
Il Kandinsky propone infine anche i corsi
triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) per consentire un più rapido
inserimento nel mondo del lavoro.
Chiama adesso per saperne di più:
tel. 02 8260979 / 02 8267213
fax 02 89300311
[email protected]
www.iskandinsky.gov.it
19
ta!
s
u
i
g
a
s
o
Fa’ la c
Fa’ la cosa giusta! è la prima e la più grande
fiera nazionale del consumo critico e stili di vita
sostenibili.
Tre giorni all’insegna dell’ecosostenibilità dove
anche quest’anno il Kandinsky non poteva
mancare, dando il suo contributo nello stand
dedicato a “MILANO SISTEMA MODA” ed
esponendo prodotti artigianali creati dai ragazzi del Settore Moda sul tema del “riciclo”.
L’attenzione si è poi focalizzata sul workshop
tenuto dalla prof Brandani e che ha coinvolto
gli ospiti della fiera, dal titolo: “INTRECCI SOSTENIBILI” per una moda etnica.
Partendo dall’input “del jeans non si butta via
nulla”, è stato riutilizzato il tessuto creando
strisce di filato per la costruzione di moduli
patchwork al telaio.
In questa pagina alcune fotografie catturano i momenti chiave e i lavori realizzati
dai ragazzi...
20
21
Litta
Villa
Il progetto “Giovani Artisti per
abiti antichi”, nasce dalla collaborazione con l’Associazione “Amici
di Villa Litta” a partire dall’anno
scolastico 2012-2013.
Obiettivo del progetto la realizzazione di un museo storico permanente che servisse a rafforzare
l’identità storica della Villa, abitata
da diverse Signorie a partire dal
1687 fino ai primi anni del 1900.
Il Settore Moda dell’Istituto Kandinsky ha sempre avuto un percorso
di studi rivolto all’analisi dei percorsi storico-artistici che hanno determinato l’evoluzione del costume
fino ai nostri giorni.
a sinistra: uomo donna stile Impero fine Ottocento;
in alto: abiti donna P. Poiret 1910-15
a destra: uomo e donna tardo Rinascimento italiano
22
La riforma degli Istituti Professionali ha tuttavia, negli ultimi anni,
eliminato proprio le materie scolastiche utili a questo tipo di approfondimento.
Il dipartimento Moda ha pertanto
deciso di attivare questa proficua
collaborazione con l’associazione
di Lainate al fine di promuovere un
percorso di approfondimento storico/artistico, che consenta ai nostri
allievi di acquisire competenze progettuali e sartoriali utili a percorsi
lavorativi anche in ambiti teatrali o
cinematografici.
Abiti realizzati dagli allievi classi 3M, 4M, 5M
Gabbia grafica: Cristina Zuin
23
PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale
Je suis
OGNI U
OMO HA
DI DIRE
IL
DOVERE
CIO’ CH
E
PENSA
L’indirizzo Socio-sanitario rappresenta un
percorso di studi fortemente orientato sul
sapere e sul saper fare, una formazione
ricca e ben articolata che vanta un laboratorio attrezzato denominato Laboratorio
di Metodologie Operative nel quale per le
classi del triennio sono realizzate determinate attività pratiche come afferma il Prof.
Buscarino.
SERVIZI SOCIO-SANITARI
© Photo e grafica: S. Bianca | classe IV A serale | a.s. 2015-16
LIBRE
una particolare predisposizione verso il
sociale.
“In questo laboratorio gli allievi imparano
a realizzare, attraverso l’utilizzo di svariate tecniche operative, oggetti di utili e
funzionali al medesimo percorso. Tali attività pratiche saranno funzionali all’interno delle strutture sociali in cui gli allievi,
dopo aver acquisito il Diploma quinquennale potranno operare”
La disciplina Metodologie Operative insegna l’applicazione di un metodo sistematico escludendo ogni improvvisazione. Non
si puo’ parlare di Metodologie Operative
senza pensare a concetti quali area sociale, conoscenze, abilità, competenze, progettazione, orientamento lavorativo.
Chi sceglie questo indirizzo di studi sviluppa varie competenze utili a progettare attività all’interno di strutture sociali, strutture in cui saranno preparati a fronteggiare
qualsiasi aspetto relativo ai bisogni o alle
problematiche degli utenti, cio’ implica
Associazione volontari
per la
salvaguardia
del diritto della libertà
24
di opinione.
Gli studenti, anche attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro realizzato
in strutture per minori, disabili e anziani,
sono meglio orientati a conoscere il vasto
universo dei servizi sociali, trovando altresi’ buone opportunità d’impiego.
Alcuni allievi, invece, scelgono anche grazie al curricolo scolastico svolto, di proseguire con gli studi universitari.
25
VISITA GUIDATA
ISTUTUTO DEI CIECHI DI MILANO
Via Vivaio, 7 - 20122 Milano
L’esperienza “ Dialogo nel buio” è
stata nuova per me e devo dire che mi
ha colpito molto di più di quello che mi
aspettavo.
La paura e il non sapere cosa mi aspettasse predominavano su tutte le altre
emozioni; la consapevolezza di affidarmi
agli altri sensi che non siano la vista, mi
spaventava.
Quando hai la fortuna di poter usufruire
di tutti i mezzi possibili per esplorare il
mondo, non ti soffermi a pensare e a
godere di ciò che ti circonda, tantomeno
a sforzarti di immaginare o utilizzare fino
al limite i sensi.
Quando osservi per un attimo il paesaggio non dai molto valore a cercare
di vedere oltre al semplice paesaggio,
ad ascoltare i rumori di sottofondo, ad
annusare l’aria cercando di capire se può
essere differente rispetto a quella che
sei solito annusare, a toccare il mondo
circostante come ad esempio l’erba se ti
trovi in un parco, o i rami e le foglie. Ti
limiti a guardare.
Questa esperienza mi ha fatto capire che
oltre alla bellezza superficiale c’è tutto un
nuovo mondo da scoprire.
Avevo paura del fatto di non poter
vedere, di affidarmi ad altri sensi, quando
quello essenziale che serviva, era proprio
quello che mi veniva negato.
Una mia paura in tutte le cose e attività
quotidiane è quella di essere poco sicuri
di sé, di non saper affrontare le avversità
della vita con le proprie forze. Mi manca
la fiducia, l’autostima e tendo sempre
ad osservare gli altri per essere sicura di
svolgere in modo giusto qualsiasi cosa.
Nel percorso invece potevo affidarmi
solo a me stessa e muovermi con le mie
gambe senza pensare agli altri.
Ed è stato bello, incoraggiante, anche
perché non sono caduta né andata addosso ad ostacoli.
Non mi manca l’immaginazione, però
tendo a verificare quello che vedo o che
penso. Voglio verificare ciò che pensa la
gente e condividere i loro pensieri. Però
per una volta sono ancora più contenta
che l’immaginazione che ho usato in
quest’avventura sia stata solo mia.
Dare libero sfogo a ciò che stavo vivendo
è indescrivibile. Soprattutto nella stanza
dove siamo saliti sulla barca. Mi sono
sentita viva, libera e senza pensieri.
Navigavo con la mente in posti esotici, in
mondi che potevano anche non esistere,
ma che dentro di me invece c’erano.
Sentire il vento nei capelli e le onde che
si infrangevano...
Fondamentale è stata la guida. Le guide
che ci hanno accompagnato erano non
vedenti ,ma questo non impediva loro
di svolgere le stesse attività nostre. Anzi
non vedendo erano avvantaggiate nel
percorso perché sapevano già come
affrontarlo.
26
Nella vita quotidiana siamo soliti dare retta alle persone che non hanno disabilità
perché “ hanno affrontato la vita e visto
il mondo in cui viviamo” ma sopratutto
adesso posso confermare che non è vero.
La condizione di non vedenti non fa più
deboli,ma più forti perché dobbiamo
volendo o non volendo usufruire in modo
maggiore di altri sensi.
Mettere a disposizione di altri le proprie
difficoltà deve fare solo onore, far capire
che si possono affrontare le avversità lo
stesso,dimostrandolo anche.
Di solito le persone con disabilità si
affidano a noi per superare la giornata,
chiedono aiuti ,ma in questo caso sono
stata onorata di chiedere io a loro una
mano. Senza il loro aiuto non penso che
ce l’avrei mai fatta.
Queste attività dovrebbero essere essenziali nella società in cui viviamo per poter
comprendere la diversità delle persone
e cercare di mettersi nei loro panni.
Bisognerebbe cercare di andare oltre a
noi stessi e di provare a pensare cosa
significhi avere delle difficoltà e di come
possono sentirsi le altre persone.
Giulia Cozzi
4°H
a cura di: Elena Della Penna
nel buio
Bautista Jezzel
4° H
dialogo
Il percorso “Dialogo nel buio” è stata
una nuova esperienza e mi è piaciuto
moltissimo.
Quella mattina ero molto eccitata per
questa uscita all’Istituto dei Ciechi di
Milano e non avevo per niente paura,
perché a me piace fare nuove esperienze,
soprattutto quelle particolari.
Quando sono entrata nella prima stanza
e mi sono ritrovata nel buio totale, la
mia reazione è stata quella di ridere, non
perché lo trovavo divertente, ma perché
ero nervosa.
Era come se la mia mente e il mio corpo
fossero sotto shock perché non erano
abituati a quella nuova situazione;non
avevo niente sotto controllo e non c’era
più quella sicurezza nel muovermi liberamente, perché non potevo vedere niente.
Secondo me ci sono due sfumature del
buio: quella dove ti senti al sicuro, la notte che ti porta un po’ di pace e serenità
lasciandoti spazio per pensare o riflettere,
e quella che incute paura, perché nasconde i pericoli o si ha la sensazione di vuoto
intorno.
Se dovessi classificare il buio a cui ero
sottoposta direi che è quello che ti fa
sentire angosciata,ma per fortuna non
ero arrivata a quel punto perché sapevo
che c’erano i miei compagni con me
e la guida ad aiutarci; questo mi dava
sicurezza perché non lo stavo affrontando
da sola.
La guida era il nostro punto di riferimento
perché sapeva come orientarsi nelle varie
stanze;noi eravamo nel suo mondo e
affinché potessimo accedervi dovevamo
fidarci di lei.
Eravamo un po’ come dei bambini a cui
veniva insegnato a camminare per la
prima volta e infatti era così, la differenza
era che lei ci insegnava a vedere un mondo in cui gli occhi non servivano.
L’ambiente che mi ha colpito di più è
stata la stanza della città; non che mi sia
piaciuto, anzi il contrario, era troppo rumoroso e non riuscivo a distinguere quasi
niente di quello che toccavo perché non
riuscivo a concentrarmi.
Il rumore mi dà fastidio di per sé, ma immaginatelo il doppio anzi il triplo! Diventa
insopportabile e questo succede perché
non potendo usare la vista vengono
potenziati gli altri sensi. Non oso pensare
alle persone che sono affette da cecità:
mi chiedo come facciano a sopportare
tutti i forti rumori, che magari per noi
sono del tutto normali, ma per loro sono
fonti di disturbo e di disorientamento,
soprattutto quando non possono sapere
da dove provengono o da che cosa sono
provocati.
Mentre percorrevo le varie stanze mi
rendevo conto che quello che stavo
vivendo era la “normalità” per la nostra
guida e per quelli come lei,che nonostante la loro condizione riescono comunque
ad affrontare, non senza difficoltà, la loro
vita quotidiana.
Siamo così abituati a fare affidamento alla
vista che ci dimentichiamo di avere gli
altri sensi ma in queste stanze li abbiamo
un po’ riconsiderati e riscoperti. Non ci
rendiamo conto di quanto siamo fortunati
a essere in salute e a non avere nessuna
disabilità, eppure ci persone che si autodistruggono e non si prendono cura del
proprio corpo.
Sono dell’idea che i più coraggiosi siano
proprio le persone “diverse” perché
sono coloro che ogni giorno incontrano
e affrontano ostacoli che noi neanche ci
immaginiamo e che magari contribuiamo
anche a provocare. È stata un’occasione
che mi ha fatto conoscere un mondo diverso da quello abituale e nonostante ne
abbia fatto parte solo per qualche minuto
,ho imparato molte cose. È un’esperienza
che bisogna fare almeno una volta nella
vita e lo consiglio a tutti.
27
Fotografia: Federica Gargiulo 5AS
Poesia: Valeria Salomone 5HS
la POESIA
qui di fianco
“IL BULLISMO”
Fotografie di
Irene Mohamed 5AS
con la partecipazione
dei suoi compagni di
classe
sotto:
“NON BERTI LA VITA”
Campagna di sensibilizzazione sull’abuso
dell’alcol a cura di
Irene Mohamed 5AS
tu non sai che io ho già
vissuto un’altra vita,
in cui non parevo più bella
sappi tu che non hai alcun motivo
di realizzare il mio sogno.
Non darti pena a cercare
Nella mia storia alcun segno...
...troverai solo colpe...
Forse non fare nulla è cosa
più saggia e ragionevole
ma se tu passando mi incontrassi,
perché non dovresti parlarmi?
E perché io non dovrei parlare con te?
Straniero tu mi ritorni
E l’ombra pallida di tristezza
sul mio volto mi abbandona.
Magari ricordi di avermi avuto
in grembo,
in quel tempo lontano prima
delle voragini oscure della vita.
Oh tu bene mi pesi l’anima
e io ora ne ho abbastanza
di quello che sono
piena di vita, tremo.
28
Straniero, vieni a cantare sulla
mia solitudine ed io batterò
il tamburo, sul ritmo
dell’altalena su cui sto
A te che taci e mi ascolti
tu sai che ho tradito e rovinato
la terra del sentiero che tu
mi indicasti con il tuo più dolce
canto.
Oh tu straniero
che sai se io manco
e mi perdo,
ricorda di avermi
avuto in grembo.
Con voce profonda e con
occhi di pianto
vorrei tornare degna di te
oh tu, che pesi la mia
anima, adesso vorrei che
ti fosse leggera e parerti più bella.
Io mi avvicino, oh straniero
che mi cammini accanto.
Riempimi di poesia
cosicché io possa sentire
quel mormorio segreto
che tanto ti invidio.
Il silenzio a voi non costa nulla, a qualcuno può costare una vita.
Pensate prima di parlare, avete la loro autostima tra le dita.
Fate stare male loro, hanno tutti volti depressi
Hanno visto i loro riflessi, e in quell’attimo si son promessi
che sarebbero stati diversi.
di Orlando, Dodbiba, Pontremoli
Di bulli ne incontro cento
A volte è difficile, è vero,
non mento
Io vittima mi sento
Ed ansioso da lungo
tempo
Chiuso in me stesso
In isolamento
Timido e insicuro
Mi sento.
PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale
A te straniero scrivo queste
parole che graffiano la carta
Io sono così
© Grafica: I. Mohamed | classe V A serale | a.s. 2015-16
ROMPIAMO IL SILENZIO!
di Lukaj, De Liso, Martis
29
“Le Portrait” R. Magritte
fotografia di Veronica Lippolis 5AS
ad
FOTO
ARTE
prof. Molaro
Gli studenti della quinta grafica serale hanno realizzato
una serie di immagini fotografiche traendo spunto da
opere d’arte famose. Hanno
cosi imitato le pose e interpretato le luci in una formula
didattica divertente. I risultati
sono
sorprendentemente
piacevoli...
Dall’alto:
“Canestra di frutta” Caravaggio
fotografia di Anthony Muriel 5AS
“La clayr Voyance” R. Magritte
fotografia di Silvia Russo 5AS;
“I coniugi Arnolfini” J Van Eyck
fotografia di Federica Gargiulo 5AS;
“La ragazza con l’orecchino
di perla” J. Vermeer
fotografia di Cristina Zuin 5AS;
QUALE
TI PIACE
DI PIù?
“Le Portrait””
“Canestra di frutta””
“La clayr Voyance””
“I coniugi Arnolfini””
30
Gabbia grafica: Mattia Massafra
“La ragazza con l’orecchino
di perla””
31
PERIFERIE
PERIFERIE
5 SQUADRE ALLA SCOPERTA DI GRATOSOGLIO
LA TUA POTREBBE ESSERE LA VINCITRICE!
IMMAGINI E PAROLE
Immagine e testi
--------------------------------------------Iscrizioni entro 1 aprile
Premio in buoni d’acquisto. Regolamento, modulo di iscrizione e
informazioni presso il laboratorio di Quartiere Gratosoglio e sul sito
www.laboratoriogratosoglio.it
---------------------------------------------
Con la collaborazione del quartiere e delle realtà che vivono e
lavorano a Gratosoglio e dintorni (abitanti, associazioni formali e
informali, realtà culturali, servizi, esercizi commerciali..)
Foto di Gianfranco Mazzocchi - Progetto di Christian Ragudo 5A Grafica, Prof. C.Gandolfi - IPS Kandinsky, Milano
Laboratorio di Quartiere Gratosoglio, via Baroni 9
orari di apertura: martedì 9.30-13.00,
giovedì 14.30-19,
venerdì 9.30-13.30
Fotografie
Studentidell’IPS
del Kandinsky
Fotografie degli
degli studenti
Kandinskyeedi:
di:
Alessandra
Attianese,
IsabellaIsabella
Balena, Balena,
Carlo Cattadori,
Francesco Cito, Cesare Colombo,
Alessandra
Attianese,
Carlo Cattadori,
Francesco
Colombo,
Tony
Corocher,
LucaNanni
Cortese,
Tony
Corocher,Cito,
Luca Cesare
Cortese, Marco
Costa,
Massimo
Di Nonno,
Fontana,
Marco Costa,
Massimo
Di Nonno,
Nanni
Fontana,
Alessandro
Grassani,
Alberto Locatelli,
Uliano
Lucas,
Gianni Maffi, Andrea Mariani (MiCiAp),
Alessandro Grassani, Alberto Locatelli, Uliano Lucas, Gianni Maffi,
Andrea Mariani (MiCiAp), Gianfranco Mazzocchi, Pino Ninfa,
Stefano
Luca Parisi,
Nizzoli Toetti, Thomas Pagani (MiCiAp), Stefano Parisi,
Samuele
Pellecchia,
Graziano
Luca (MiCiAp),
Rotondo (MiCiAp),
Samuele
Pellecchia,
Graziano
Perotti, Perotti,
Luca Rotondo
Emiliano Scatarzi,
Emiliano Scatarzi, Pio Tarantini, Roberto Toja, Daniele Vita.
Gianfranco Mazzocchi, Pino Ninfa, Luca Nizzoli Toetti, Thomas Pagani (MiCiAp),
Pio Tarantini, Roberto Toja, Daniele Vita
Scritti degli studenti dell’IPS Kandinsky di Milano
Scritti degli Studenti del Kandinsky
32
7 maggio
al 26 maggio
2016
DalDal
7 al 26
2016
IPS Kandinsky,
Biblioteca
del Centro
IPS Kandinsky,
via Saponaro 20, Milano
Biblioteca
del Centro
culturale Cascina
via 20,
Togliatti,
viaGrande,
Saponaro
MilanoRozzano
Culturale
Cascina
Grande,
via Togliatti, Rozzano
Inaugurazione
Inaugurazione
Inaugurazione
Venerdì 6 maggio ore 13:30
Biblioteca
Centro
Culturale Cascina Grande
Sabato
7 maggio
ore 16:00
Sabato 7 maggio ore16.00
lunedìInaugurazione
e sabato
dalle Kandinsky
9.00 alle 18.00,
Martedì
10 maggio ore 10,30
da martedì
a venerdì
dalle 10.00 alle 20.00
dal lunedì al venerdì
dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero
IPS Kandinsky dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Biblioteca Centro culturale Cascina Grande lunedì e sabato dalle 9.00 alle 18.00,
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 20.00
Ingresso libero
Con il contributo del Consiglio di Zona 5
Con il Contributo del Consiglio di Zona 5
Studiare
l’inglese tra gli
inglesi sul posto
(learn and enjoy)
di Veronica Blumetti
Ogni anno, qui al Kandinsky, nel periodo di settembre la scuola organizza
uno stage di lingua
inglese con certificazione finale, utile per il
credito scolastico di durata una settimana in
Irlanda, accompagnati
dalle prof. di Inglese
Confessa e Lolli. È uno
stage dove oltre ad
esercitarsi nello studio
della lingua studiata
normalmente sui libri,
si impara a stare in
compagnia, ad adattarsi in un posto nuovo, in famiglia,
adattarsi alle usanze e ai cibi di una
nazione diversa dalla nostra. Sono due
anni che io vado e mi sono sempre
trovata bene.
[email protected]
Telefono: 02 89305364 3487417002
La mattina si va a scuola e i “teachers”
insegnano la lingua inglese e la sua
pronuncia mediante giochi, dialoghi
e altro ancora. Il pomeriggio si va in
giro per Dublino e si visitano i luoghi,
negozi e parchi importanti. Alla sera
vi è il rientro in famiglia. Si arriva a
casa e si trova tutto cucinato (fortunatamente dopo una giornata impegnativa) e si mangia...anche non del
nostro gusto. Infatti al ritorno in Italia
apprezziamo moltissimo i pasti della cara
mamma.La sera si esce
a fare un giro con gli
insegnanti o in gruppo.
Ci sono due giorni in
cui vi sono le full day
excursions e abbiamo
visitato. Belfast con
il Memorial Titanic,
monumenti, musei. Di
solito facciamo giri in
battello o infatti double decker bus. Quest’anno ci siamo
divertiti tantissimo durante il Vicking
tour bus splash: un bus particolare
che poi diventava battello. È una bella
esperienza che ci rende più’ sicuri
di noi stessi ,nell’affrontare nuove
Progetto grafico a cura della classe 3B_Grafica
PREMIO IN PALIO DEL VALORE DI OLTRE 100 EURO!
situazioni. Utile per chi ha difficoltà
in inglese o per chi vuole spaziare e
approfondire il sapere scolastico, per
chi ha voglia di viaggiare, per chi ha
voglia di fare nuove esperienze, per
chi ha voglia di esplorare nuove città,
per chi ha voglia di imparare senza
libri ma solamente con la pratica . La
consiglio a tutti voi perché è un’esperienza unica, dove si conoscono nuove
persone e si imparano tante cose studiando l’inglese tra gli inglesi in modo
diverso dall’ambito scolastico.
33
SABATO 9 APRILE 2016 dalle h.13.30
in alto: cartolina “Caccia la tesoro” | progetto grafico: studenti 3B | docente: prof.ssa Bono
COLOPHON
Ricerca font
Aliaga Hinastrosa Betzabè Estefania, Celibato Dario Rosario, Zuin Cristina.
© WeK - rivista ufficiale dell’IPSSCSI Kandinsky
Cadenza: annuale
N°0 maggio 2016
Pubblicità
Agnoletto Alessandro, Albanese Nicolas, Alemanno Luigi Roberto, Aliaga
Hinastrosa Betzabè Estefania, Bianca Simone, Celibato Alessandro, Celibato
Dario Rosario, Daprà Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Massafra Mattia, Misiano Gianluca, Mohamed Irene, Muriel Anthony, Nario Angela,
Russo Silvia, Salas Cabalero Michael, Yamasaki Yasumasa, Zuin Cristina.
Stampa: DIGITALPRINT S.r.l.
Redazione: MAC2 [email protected]
Dirigente scolastico: Livia Ispano
Dirigente amministrativo: Angela Aldini
Responsabile progetto e coordinamento redazionale: prof. Marcianò
Reparto grafico:
Agnoletto Alessandro, Albanese Nicolas, Alemanno Luigi Roberto, Aliaga
Hinastrosa Betzabè Estefania, Bianca Simone, Celibato Alessandro, Celibato
Dario Rosario, Daprà Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Massafra Mattia, Misiano Gianluca, Mohamed Irene, Muriel Anthony, Nario Angela,
Russo Silvia, Salas Cabalero Michael, Yamasaki Yasumasa, Zuin Cristina.
Ricerca colori
Catucci Roberto, Gargiulo Federica, Muriel Anthony, Russo Silvia.
Hanno collaborato a questo numero:
Testi
Barsottini Corinna, Bautista Jezzel, Blumetti Veronica, Brandani Clara, Buscarino Calogero, Cozzi Giulia, De Liso Rossana, Dodbiba Lazina, Labanchi
Silvia, Lukaj Melisa, Marcianò Lorenzo, Martis Daniela, Orlando Ilaria, Pontremoli Irene, Salomone Valeria.
Pubblicità
Bianca Simone, Gandolfi Carlo, Marcianò Lorenzo, Mohamed Irene, Rizzini
Marco, Rizzo Francesca, Salvoldelli Giorgia, studenti 3B.
Fotografie:
Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Marcianò Lorenzo, Mohamed Irene,
Molaro Nicola, Muriel Anthony, Russo Silvia, Villani Alessandra, Zuin Cristina.
Illustrazioni:
Misiano Gianluca, Tiritiello Krizia.
Contributi:
Barsottini Corinna, Bono Ninfa, Brandani Clara, Buscarino Calogero, Confessa Anna, Conte Giovanna, Costa Marco, De Lucia Filomeno, Della Penna
Elena, Gandolfi Carlo, Labanchi Silvia, Lenti Massimiliano, Molano Nicola,
Pruiti Santa, Rabini Laura, Sperandeo Diana, Valentini Marco, Villani Alessandra.
Ringraziamenti:
La redazione ringrazia il collegio dei docenti che ha creduto nel progetto
e lo ha approvato, sostenendolo durante tutto l’anno. Un ringraziamento
speciale va alla dirigenza e ai collaboratori tecnici che hanno affiancato
il lavoro durante le varie fasi e hanno saputo offrire un valido supporto a
tutto il gruppo lavoro.
Si ringrazie chi ha partecipato attivamente, chi ha fornito materiali o ha
semplicemente dato spunti e utili consigli.
Photo editor:
Albanese Nicolas, Bianca Simone, Misiano Gianluca, Nario Angela, Daprà
Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Mohamed Irene.
grafica: Giorgia Salvoldelli 5B
docente: prof.ssa Bono
34
35
PISCINA | CALCIO | BASKET
NOTTE SOTTO LE STELLE
LABORATORI
3 MESI DI ATTIVITA’ E AGGREGAZIONE IN ZONA 5
dal
25 luglio - 5 agosto
via San Dionigi
via Barrili
25 luglio - 26 agosto
CAMPUS
integrato
GIOCHI NEI
CORTILI
grati
13
giugno al 9
grati
Aneta
02 89077199
Francesca
340 8637917
Don Mauro
02 893891
Fondazione Don Gnocchi
s
via dei Missaglia 117
dal 4 al 29 luglio 8.00-17.00
CAMPUS ESTIVI
dal 4 al 22 luglio 8.30-16.30
Donata
389 4755920
via San Giacomo 9
dal 29 agosto al 9 settembre 8.30-16.30
Scuola di via dei Bognetti 15
ISEE< 6.500€ - Gratuità
ISEE< 12.500€ - 45€ a settimana
ISEE< 27.000€ - 65€ a settimana
ISEE> 27.000€ - 85€ a settimana
NAVETTA gra
izio
tui
v
r
to
Se
da
Per Info: [email protected] | Valentina:
in collaborazione con il Consiglio di zona 5:
Con il contributo di:
18.00-20.00
nei parchi di:
CALCIO
Arcadia
Centro sportivo
FROG
Oratorio S. Maria
Liberatrice
nei parchi di:
Chiesa Rossa
Boeri
Terrazze
Baravalle
Valentina
345 8022049
ep
er i
s
dal 13 giugno
al 9 luglio
Pagamenti su fasce ISEE*
Oratorio SAMZ
Pagamenti su fasce ISEE
settembre
80€/settimana
VISITE, ESCURSIONI
dal 25 luglio
al 26 agosto
GRAFICA: Lorenzo Marcianò | Istituto Kandinsky - via Baroni, 35
SETTIMANE
6GIOCHI
5SETTIMANE 3MESI di VACANZA
nei CORTILI di CAMPUS
CAM
PUS
BASKET
Danilo
347 3845223
gratis
345 8022049 | Donata: 389 4755920
Iniziativa promossa da: