grafica sociale moda
Transcript
grafica sociale moda
S TA D E L L’ I S T I T U T O K A N D I N S K Y L A R I V I S TA D E L L’ I S T I T U T O K A N D I N S K Y L A R I V I S T MODA GRAFICA SOCIALE SOMM A R I O Caro lettore, lascia che mi presenti, mi chiamo Kandinsky e da quest’anno ho qualche bella novità per te. Diciamolo francamente, ero stanco di quel vecchio cappotto un po’ sgualcito che mi dava quell’aria, come dire, un po’ da vecchio stanco di periferia. Era da tempo che desideravo rifarmi la barba, stirare la camicia e indossare un vestito nuovo. Vorrei aggiungere un’ultima cosa. Le pagine di questa rivista sono state interamente progettate da loro. Dalle gabbie grafiche alla scelta di font e colori, dai testi alle immagini e perfino gli spazi pubblicitari. Tutto è un concerto di meravigliose imprecisioni, perchè loro non sono ancora dei professionisti ma ci stanno provando. D’altronde non è forse vero che gli errori sono i germogli del nostro divenire? Progetti Gr f iKa Gr f iKa A Perchè lo hanno fatto? Semplicemente per condividere con te una piccola parte del nostro lavoro, perchè noi tutti crediamo in quello che facciamo, cerchiamo di coltivare le passioni dei nostri giovani e vogliamo che abbiano spazio e visibilità. Offriamo loro gli strumenti giusti per esprimersi e io amo vedere che tutto questo funziona. LA NOSTR A SCUOLA A Eccomi qui e come prima cosa vorrei presentarti questa rivista. E’ un lavoro che mi rende orgoglioso perchè è realizzato dai miei ragazzi e dai loro insegnanti ed è il frutto del loro impegno. 4 15 Produzione tessili-sartoriale 22 Villa Litta dialogo nel buio 26 MODA VISITA GUIDATA 25 SERVIZI SOCIO-SANITARI 28 la poesia 30 Onore a loro e buona lettura a te K. LE PERIFERIE 33 32 STAGE Studiare l’inglese tra gli inglesi sul posto (learn and enjoy) 34 COLOPHON GRUPPO LA NOSTRA SCUOLA Kandinsky BBPR L’ A RC H IT ET T UR A L’Istituto Kandinsky sorge in zona 5 nella periferia sud di Milano. Situata al centro del complesso architettonico realizzato dal gruppo BBPR nei primi anni Settanta è nascosto alle spalle dalle due torri bianche che dominano il paesaggio urbano lungo l’asse di via dei Missaglia. Lo stile architettonico richiama un po’ il funzionalismo tipico della scuola di Weimar e della famosa Bauhaus di Gropius dei primi del Novecento. I volumi sono ben definiti, le geometrie funzionali, l’intero complesso è ruotato di 45° rispetto ai punti cardinali secondo l’asse elio termico che favorisce una migliore fruizione della luce nelle varie fasi del giorno. L’architettura dunque si sposa con la scuola che si presenta su quattro ale con decine di aule ampie e luminose. Un ambiente ideale per lo studio e la concentrazione. L’istituto è facilmente raggiungibile con la linea metropolitana 2, la metrotranvia 15 e 3 e l’autobus n.79; si trova vicino ai quartieri milanesi di Ripamonti, Ticinese, Barona e Giambellino, nonché ai comuni di Rozzano, Pieve Emanuele, Fizzonasco, Opera, Lacchiarella, Buccinasco, Corsico. LA S C UO LA Il Kandinsky, oltre a possedere una struttura ideale, vanta laboratori molto bene attrezzati con le più moderne tecnologie, con computer di ultima ge- nerazione, aule LIM, videoproiettori e tablet tutti collegati da una rete WIFI protetta che consente l’applicazione di metodologie didattiche al passo coi tempi. La tecnologia diventa per la didattica un valore aggiunto, senza rinunciare alla tradizione, ma garantendo un’offerta formativa più ampia e articolata. Il Kandinsky oggi è una realtà positiva per tutto il quartiere di Gratosoglio. è luogo dove si lavora per mantenere un area protetta, un spazio di crescita e formazione, per aiutare i giovani a costruire il loro futuro. S C EG LIER E IL PRO F ES S IO NA LE mette sia la prosecuzione degli studi all’università, ma anche l’inserimento diretto nel mondo del lavoro. anche grazie alla rete di partnership con aziende attive nei tre settori di interesse, con cui gli studenti svolgono il percorso di alternanza scuola/lavoro. Oltre a fare esperienza si concretizza molto spesso l’opportunità di inserirsi nell’ambiente professionale scelto. Visti i tempi che corrono, conseguire un titolo professionale è molto più che un’opportunità, è una scelta intelligente. IPSSCSI KANDINSKY via Baroni 35 (ingresso via Saponaro 18) 20142 Milano tel. 02 8260979 / 02 8267213 fax 02 89300311 Il Kandinsky offre una formazione di tipo professionale su tre indirizzi di studio: GRAFICA, MODA e SOCIALE. Per tutti gli studenti, il diploma per- [email protected] www.iskandinsky.gov.it gabbia grafica: Alessandro Agnoletto 4 5 EC o D .P el LA I of us I KC en za p V RI SCU ò NA LA ian U ER . Marc P rof C AM OM P of IC IT .C O O pr pr pr M AN S pr O CH of L .N O eb T I ul on U i L of f. D .P eL el u liz ci zi a zi liz p V TO EN M O TA IC e EN ST ion RI A ng O OLCola SCrof. O BO pr TA IS OLA TY prof. Colangione prof. Labanchi C SP EN S O TR pr CO R T O of . V LA IV al en ST O tin I i C O BL GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI BI P LI oten pr N of G zia .C U m on E e fe ST nto ss R a AN IE R IO TE CA E Questo progetto nasce e si sviluppa da un’idea semplice: leggere alcuni articoli estratti dalle testate giornalistiche per discuterne insieme al docente di lettere. p pr rof. of In . P tr el ov liz in zi i 6 IL QUOTIDIANO IN CLASSE Gli argomenti di attualità sono da sempre un forte stimolo per i teenager che si animano in dibattiti molto spesso vivaci e dove emergono personalità e punti di vista in un confronto dialettico guidato dall’insegnante. Dal punto di vista didattico e formativo questo è un esercizio molto valido che aiuta la crescita dell’individuo e del proprio senso critico. Dialogare si sa, implica tre fasi che bisogna imparare a gestire: esprimere liberamente la propria opinione, ascoltare le opinioni altrui e infine rielaborare e maturare il pensiero. Al kandinsky il progetto è attivo dal 2008 portato avanti con grande interesse dalla professoressa Labanchi la quale conferma quanto detto: “Gli studenti sono fortemente interessati e la lettura del quotidiano in classe è un importante momento per stimolare il senso critico.” 7 Nella pagina affianco: “DIPENDENZA DA SMARTPHONE” progetto grafico: Marco Rizzini 3AS Docenti: prof. Marciano’; prof. Molaro ADDICTION TO SMARTPHONE la vità va vissuta non guardata dietro uno schermo la dipendenza da smartphone colpisce 6 persone su 10 ti esclude dalla realtà e a quel punto sei morto! 8 no in nta no fan reque a os he f c o’ c re ian gazzi c r gna a a i ra ? ise rano iM o . d f z o a pa mag Pro ncret ndiriz no ara tesi, imipi, im dine, g o sto i e c p l n a ti im sin agi can got que ond den ione e chi, lo sti, lo , pack lle im aff ntare a. u t e r s e a r e z e afic h f e i i a l n t a v e c i n r s o “G ast ch zi rd e m ma gr po rte er ettar nate, ntini, uello unica d’a za pe ce: la p a q g i a m m cien fica pro oord e, vol tutto re co taria.“ a for si na ella s ne ef ni, ciplin ’ i c hur rale fa blici u n n r e n s o e c i a i e i e z st ec ta d ciet a? bro gen rve p e pub Esi radic unica ad s o ber o ai d r que i la s e in se se ciale o li ann i sue com n m . u a r re mer hi s rator getm , o ne pe e a c ente sono ep c y a una o k o ro !P no ab te ins mp sio iend iali com olo dei l re di p gna and la pas molan u’ dip nister di co tecn s e K s n i e d Al tiva e sti e pi i mi ione no tuti ffr twa e le ale e Ma isti cuola ma sky o n sof i , col ativa empr azion quisiz teoria erci ica. r t o s t o in al m s t ic c cer Kand rdia c onali. versi uesta liori a cre bra ind o l’a no la com n pra i “Si q mig a essi n di il u e sem nuove vers para zione erle i e g a opr h i c ch avan prof ato o i la pr ultim toe i r b i Le entate ui si im unica i mett ’ r l b l d i e a o a u n d h f v o i d i o a s la io e o or ze. Q com er po taz endo a pos senza dent r son orio d zati si u t c e t v ten della aria p z i t a e ni s A pu raf tar ttre bor che blicit di g o’ van ri. Og i com e il la si e a ico.“ g o o h e u i t pub o p ne nal ora Anc paz lab stazio ione. piu’ s er l’a po eraz tra i che p gen fia e’ itale gra r il dig pe 9 di: F. Rizzo El Tredesin de mars La realizzazione di manifesti e locandine rimane tra le sfide più impegnative che un grafico è chiamato a risolvere. Si tratta di rispondere alle esigenze della committenza risolvendo una serie di problemi che vanno dalla definizione degli spazi alla gerarchia di lettura con precise scelte di immagini e lettering capaci nel complesso di catturare l’attenzione e rendere la comunicazione chiara ed efficace. La nostra scuola, IPSSCSI Kandinsky, è stata invitata ad un evento artistico in cui alcuni alunni hanno disegnato con dei gessetti colorati sull’asfalto, rappresentando il tema delle cascine lombarde. L’evento si è tenuto in Porta Romana durante la festa del “Tredesin de mars”. Secondo una leggenda il 13 marzo dell’anno 51, San Babila predicò il Vangelo di Cristo in una radura poco fuori Milano dove era ancora viva la tradizione celtica. Egli alzò la croce sopra una pietra rotonda: il Tredesin de mars, dove alcuni cittadini erano riuniti per una celebrazione. El Tredesin de mars festa tipicamente milanese, annuncia il cambiamento di stagione ed è sinonimo di festa dei fiori. A preparare gli alunni in questo progetto sono stati il prof. Alessandro Licciardello, la prof.ssa Ninfa Bono. Anche la prof.ssa Alessandra Villani e le assistenti di laboratorio Chiara Gualtieri e Jessica Mendolia ci hanno sostenuto. Questa esperienza è stata una grande opportunità sia per imparare una nuova tecnica espressiva sia per interagire tra di noi. I professori e le professoresse sono stati molto disponibili e simpatici. Un aspetto gradevole è stato quello di invitare anche i bambini a disegnare con noi mentre altri studenti realizzavano un reportage fotografico. Gli studenti e le studentesse che hanno partecipato all’evento sono Jessica Lumi, Alessandra Leonardis, Edmea Russillo, Sara Beretta, Eleonora Mercoli, Francesco Guggino, Chiara Vergani, Nicolò Brognara. 10 Martina Serena Folegnani Sulla sinistra troviamo una composizione dei lavori realizzati dalla 5A e 5C di grafica in occasione della “festa degli aquiloni” tenutasi il 10 aprile scorso presso il parco Ticinello. di: G. Dedola di: V. Formenti di: N. Vigo di: G. Cazzani Sulla destra sei manifesti per la sfilata dell’8 marzo realizzati dagli stessi studenti guidati dal prof. Gandolfi. di: M. Traina gabbia grafica: Federica Gargiulo 11 gabbia grafica: Alessandro Celibato Come lavorano i grafici Come lavorano i grafici? Questa domanda, all’apparenza banale, vuole fare un po’ di ordine e chiarezza a chi non ha ben chiara la risposta. Il nostro alunno Alessandro Celibato lo spiega ai più giovani e riassume le fasi (step) che ogni grafico segue per ottenere dei buoni risultati... Brief e Nel caso di un grafico, il brief viene fornito dall’azienda (dal reparto marketing) con la richiesta di uno o più elaborati grafici (finish layout) che tengano conto di: identità aziendale, target (termine inglese che identifica il bersaglio) a cui il progetto è rivolto, obiettivi comunicativi e strategici da raggiungere, dati tecnici (prodotti, formati, qualità ecc.) ed eventuali indicazioni specifiche dell’azienda. La ricerca è un passaggio fondamentale, permette di approfondire l’argomento e verificare quanto è stato fatto da altri in passato. Aiuta a trovare spunti e possibili soluzioni tecniche e formali. Il docente dopo aver dato lettura del brief, molto spesso fornisce delle indicazioni bibliografiche a cui fare riferimento anche se la ricerca si svolge prevalentemente sul web. Se si tratta di fare ricerca per immagini, si entra sul motore di ricerca, si attiva la ricerca avanzata di immagini ad alta risoluzione e si fa attenzione a non scaricare materiale coperto dai diritti d’autore. Quando invece si scaricano dati e informazioni, la ricerca è incrociata: 1) si prende nota del sito da cui si estraggono le informazioni (siti ufficiali e affidabili); 2) si visitano più siti web per verificare la coerenza dei dati trovati. Rough 12 Un buon finish layout deve rispondere a requisiti quali: Finish layout NUOVA APERTURA Search La creazione di bozzetti detti anche rough (ruvido) non è fase successiva alla ricerca, ma avviene in parallelo. Muniti di carta e matite (o penna) si parte dal concetto chiave estratto dal brief e si inizia a giocare col pensiero e la creatività. Le idee possono arrivare immediate o richiedere uno sforzo. Il brainstorming è un flusso di pensiero, una tecnica molto utile per aiutare la mente a trovare collegamenti e stimolare l’mmaginazione. In genere questa tecnica si svolge in gruppo, ma può essere svolta anche individualmente. I rough sono disegni veloci, imprecisi e sintetici, la mano del grafico scorre sulla carta con maggiore scioltezza quando si prende l’abitudine a farlo senza tentennamenti e paura di sbagliare. Questi disegni sono preziosi e non vanno mai cestinati anche quando non convincono. Non sono forse le idee che muovono il mondo! Le idee sono la base di una buona progettazione grafica, capace di attrarre l’attenzione e coivolgere il fruitore tanto da indurlo all’azione. Quando si parla di idee si parla di creatività che non è facoltà di pochi ma una capacità acquisibile da tutti con la giusta tecnica e l’applicazione di alcune regole. Il docente guida e coltiva negli allievi di grafica tale capacità. Un percorso che aumenta l’autostima e favorisce la risoluzione dei problemi (anche in altri contesti). Le idee vanno trovate e definite nel dettaglio. In campo pubblicitario lo slogan (headline) talvolta precede e suggerisce l’immagine (visual) che poi diventa protagonista del messaggio. In pubblicità si fa largo uso delle figure retoriche. Gli studenti di grafica imparano a destreggiarle con cognizione di causa ed effetto... la creazione è il momento più entusiasmante! Il computer permette di fare in minor tempo quello che prima andava fatto a mano, ecco perchè i layout (tavola che espone alla vista) possono facilmente essere arricchiti da diverse soluzioni colore e disposizione degli elementi. Dal ventaglio delle proposte elaborate seguendo l’idea e i bozzetti e rispettando le gabbie (griglia dove disporre gli elementi), si definiscono infine la corretta disposizione degli elementi e degli schemi colore che convergono nel layout finale (finish layout). Questa fase è in genere accompagnarta da una relazione scritta redatta dallo studente che riassume le fasi e spiega la scelte operate (lettering, colori, visual ecc.) PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale e Elaborazione con software Sviluppo idee Galleria d’arte via dell’arte e della creatività 21, 20100 Milano tel. 02 3456789 vernissages www.artegallery.it © Grafica: Y. Yamasaki | classe III A serale | a.s. 2015-16 iD Il grafico progetta sulla base di una traccia fornita dal committente. Questa traccia viene chiamata BRIEF (termine inglese che vuole dire breve) e consiste in un breve testo in cui sono inseriti una serie di informazioni utili per lo sviluppo di un lavoro. Il Kandisnky vanta laboratori attrezzati non solo di materiali per il disegno a mano libera (pantoni, tavoli luminosi, taglierine e prodotti di cancelleria per tutti), ma anche e soprattutto di laboratori MAC aggiornati con i software professionali della suite Adobe. I ragazzi utilizzano Photoshop per la correzione delle immagini raster (composte da pixel come le fotografie digitali) e Illustrator per la realizzazione e gestione di immagini vettoriali (che utilizzano le coordinate x e y). I bozzetti vengono scannerizzati o ridisegnati al computer. Un esercizio molto spesso accompagnato dalla musica... Nelle ultime classi si lavora poi con InDesign, un software che permette l’impaginazione e la creazione di prodotti editoriali e di e-book. 13 INDUSTRIA&ARTIGIANATO Produzione tessili-sartoriale Uno dei settori di eccellenza italiana è la moda e Milano nè è capitale. I ragazzi lo sanno e si appassionano, già da giovanissimi stanno attenti al look e alle tendenze. Sono sempre in continuo aggiornamento anche grazie ai social network e ai canali digitali. Il Kandinsky punta ad offrire una formazione che dia loro gli strumenti validi per coltivare questo interesse. Un percorso di studi fortemente orientato verso un saper fare, una formazione ricca e ben articolata che vanta laboratori attrezzati e personale docente qualificato con anni di esperienza. Gli studenti, anche attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro con aziende operanti nel settore, trovano buone opportunità d’impiego dopo aver conseguito il diploma, ma molti scelgono di proseguire gli studi universitari. Chi sceglie questo indirizzo di studi sviluppa competenze sulla progettazione dell’immagine moda e approfondisce le conoscenze sui materiali e le tecnologie tessili. I laboratori tecnologici diventano poi il momento chiave dove il lavoro si concretizza. Progettazione tessile abbigliamento moda e costume Professoressa Barsottini ci può dire cosa si fa nelle ore di progettazione? Si tratta di una disciplina composta da una matrice teorica che si espleta praticamente, con lavoro sia di tipo manuale (disegno con diverse tecniche coloristiche), che computerizzato (attraverso utilizzo di software dedicati). illustrazione: Krizia Tiritiello 5M gabbia grafica: Angela Nario 14 Ma è tutta teoria quindi? No assolutamente. Anzi è prevalenmtemente pratica, la disciplina prevede alcune ore di compresenza con un’insegnante di laboratori tecnologici al fine di creare continuità tra l’idea e il processo di realizzazione della stessa. Quindi i ragazzi lavorano per diventare degli stilisti o dei sarti? Il percorso che porta alla capacità di ideare vere e proprie collezioni moda è graduale, passa attraverso momenti di analisi dei capi di abbigliamento, dei loro aspetti tecnico sartoriali e alla conseguente acquisizione di un lessico specifico della disciplina, nonché all’ acquisizione di competenze specifiche che inducono alla realizzazione di veri e propri disegni tecnici completi di indicazioni di fattibilità dei capi ideati. Ogni studente poi trova la sua strada, qui si danno le basi per il loro futuro cercando di guidare le loro vocazioni, le singole attitudini. Laboratori tecnologici, esercitazioni tessili e abbigliamento Professoressa Conte come si articolano le ore di laboratorio? In momenti diversi: un primo momento orientato verso lo studio della modellistica, che si può definire “ centrale “ nella fase di progettazione sartoriale del prodotto. Si interpreta il figurino sviluppando il cartamodello in tutte le sue parti, il modello che se ne ricava sarà la base per il taglio su tessuto. Un secondo momento riguarda le esercitazioni pratiche di sartoria, deve saper mettere insieme i capi da realizzare, deve conoscere i materiali, le finiture gli accessori e si privilegia il lavoro artigianale. Un altro momento molto importante e l’alternanza scuola/lavoro, consente di sperimentare percorsi didattici formativi e rappresenta un’occasione preziosa per conoscere il sistema produttivo... Ma sembrerebbe una modalità di lavoro molto tradizionale. Come la mettiamo con le nuove tecnologie digitali? Qui si lavora anche con CAD, la scuola ha investito per l’acquisto di questo potente software professionale per la modellistica. Ogni studente ha la sua postazione e possono lavorare molto bene alternando l’imprescindibile lavoro artigianale da quello digitale ormai imperante in tutti i settori. 15 gabbia grafica: Yasumasa Yamasaki L’EVENTO MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA prof. De Lucia prof.ssa Villani Da uno spunto della poesia di Gianni Rodari - la Nebbia- nasce un’idea per un lavoro pluridisciplinare che ha previsto la collaborazione col Museo Interattivo del Cinema di Milano. A prendere parte all’iniziativa sono le alunne della 2M (moda) che realizzano disegni, scelgono foto e suoni per il montaggio e infine si rendono protagoniste di un breve video. Incoraggiate sin dall’inizio dalla professoressa Villani realizzano un ottimo lavoro di gruppo le alunne : Belfio Elisa, Bisanti Elena, Capistrano Chantal, Capuana Daniela, D’Urso Valeria, Distefano Camilla, Gamonal Nashly, Ghezzi Sonia, Honchar Yana, Marcos Verina, Moretti Sonia, Pignatelli Sahara, Pisani Ylenia, Riva Margherita, Uggeri Serena. 16 Il 1 aprile c’è stata una sfilata di moda organizzata con le ragazze dell’Istituto Kandinsky che hanno illustrato l’evoluzione del costume dall’abolizione del corpetto ottocentesco al 1980, sottolineando attraverso lettura di incipit introduttivi e sfilando con abiti storici realizzati a scuola in massima parte nell’ambito delle ore di alternanza scuola-lavoro, come molte tappe dell’emancipazione femminile abbiano avuto influenza sulla moda o addirittura – aspetto meno noto - ne siano state influenzate, in un fecondo rapporto di scambio che arriva fino ai giorni nostri. Location la Cascina grande di Rozzano, il percorso storico è stato scandito dalla scelta di brani musicali pertinenti ai vari decenni del novecento rappresentati dagli abiti in passerella; le modelle rigorosamente allieve della scuola provenienti dai tre settori, in massima parte moda ma anche grafico e sociale; persino trucco e parrucco “fai da te”, la collaborazione tra gli allievi è stata strettissima anche nel “dietro le quinte”. Entusiaste le anziane signore del pubblico, che qualche ora prima avevano presentato alcune pagine di lettura creativa scandite dalle note dal vivo di Chopin al pianoforte. Alcune di loro ringraziano la dirigente dell’Istituto e le insegnanti: “ci avete fatto rivivere la nostra giovinezza!”. Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi tessili, abbigliamento La disciplina si occupa di analizzare le proprietà e le caratteristiche delle materie prime utilizzate nel settore moda. Professoressa Brandani, è una materia prevalentemente teorica ma come coinvolge i propri allievi per appassionarli? Alterniamo momenti teorici a momenti laboratoriali, faccio costruire un telaio semplice per fargli comprendere il meccanismo di intreccio dei filati, poi lavorano su telai professionali creando trame articolate e complesse. Gli studenti rispondono positivamente? Altrochè, quando poi applicano i loro tessuti ai modelli progettati e vedono i risultati si entusiasmano. Lavorare con loro mi da molte soddisfazioni e credo che sia un sentimento condiviso. Ma quali sono gli sbocchi professionali di questi ragazzi dopo la scuola? Proseguono con l’università o lavorano? Come in ogni realtà scolastica ci sono coloro che si impegnano che poi riescono ad ottenre risultati sia all’università che nel mondo del lavoro. Il diploma gli permette di iscriversi all’università. penso allo IED, alla NABA e al Politecnico, ma anche IULM, Cattolica e Statale. Si tratta pur sempre di un diploma professionale e molti scelgono di lavorare nel settore da subito. 17 PSICOLOGIA SERCIZI SOCIO-SANITARI MODA & cultura TECNOLOGIE FOTOGRAFIA GRAFICA & pubblicità Hai perso anni scolastici? Lavori ma ti manca il diploma? CORSI PROF ESSIONAL I Sei in Italia da poco e vuoi metterti al pari con gli altri? C ors i di i s t ru z i o n e s u p e ri o re C ors i I DA s e ra l i C ors i I eFP Iscriviti ai CORSI SERALI per gli adulti Consegui il doploma di Stato al Kandinsky Il Kandinsky è un istituto di istruzione professionale statale attivo su tre differendi indirizzi di studio: • • • Chiama adesso 02 8260979 | [email protected] 18 Promozione Commerciale e Pubblicitaria Produzioni tessili-sartoriali Servizi socio-sanitari Si tratta di percorsi di studi quinquennali validi per il conseguimento del diploma di Stato e consente l’accesso a tutte le Università. La scuola offre un’ampia proposta formativa con percorsi di istruzione superiore ordinari svolti da lunedì al venerdi in orario diurno. La sera sono attivi i corsi di istruzione degli adulti (IDA) strutturati secondo le nuove indicazioni ministeriali per moduli e definiti secondo le effettive necessità formative individuali. Questo permette di conseguire il diploma frequentando solo i corsi necessari all’acquisizione delle competenze necessarie e favorisce in questo modo chi lavora e ha poco tempo o chi ha bisogno di recuperare gli anni persi. Il Kandinsky propone infine anche i corsi triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) per consentire un più rapido inserimento nel mondo del lavoro. Chiama adesso per saperne di più: tel. 02 8260979 / 02 8267213 fax 02 89300311 [email protected] www.iskandinsky.gov.it 19 ta! s u i g a s o Fa’ la c Fa’ la cosa giusta! è la prima e la più grande fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili. Tre giorni all’insegna dell’ecosostenibilità dove anche quest’anno il Kandinsky non poteva mancare, dando il suo contributo nello stand dedicato a “MILANO SISTEMA MODA” ed esponendo prodotti artigianali creati dai ragazzi del Settore Moda sul tema del “riciclo”. L’attenzione si è poi focalizzata sul workshop tenuto dalla prof Brandani e che ha coinvolto gli ospiti della fiera, dal titolo: “INTRECCI SOSTENIBILI” per una moda etnica. Partendo dall’input “del jeans non si butta via nulla”, è stato riutilizzato il tessuto creando strisce di filato per la costruzione di moduli patchwork al telaio. In questa pagina alcune fotografie catturano i momenti chiave e i lavori realizzati dai ragazzi... 20 21 Litta Villa Il progetto “Giovani Artisti per abiti antichi”, nasce dalla collaborazione con l’Associazione “Amici di Villa Litta” a partire dall’anno scolastico 2012-2013. Obiettivo del progetto la realizzazione di un museo storico permanente che servisse a rafforzare l’identità storica della Villa, abitata da diverse Signorie a partire dal 1687 fino ai primi anni del 1900. Il Settore Moda dell’Istituto Kandinsky ha sempre avuto un percorso di studi rivolto all’analisi dei percorsi storico-artistici che hanno determinato l’evoluzione del costume fino ai nostri giorni. a sinistra: uomo donna stile Impero fine Ottocento; in alto: abiti donna P. Poiret 1910-15 a destra: uomo e donna tardo Rinascimento italiano 22 La riforma degli Istituti Professionali ha tuttavia, negli ultimi anni, eliminato proprio le materie scolastiche utili a questo tipo di approfondimento. Il dipartimento Moda ha pertanto deciso di attivare questa proficua collaborazione con l’associazione di Lainate al fine di promuovere un percorso di approfondimento storico/artistico, che consenta ai nostri allievi di acquisire competenze progettuali e sartoriali utili a percorsi lavorativi anche in ambiti teatrali o cinematografici. Abiti realizzati dagli allievi classi 3M, 4M, 5M Gabbia grafica: Cristina Zuin 23 PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale Je suis OGNI U OMO HA DI DIRE IL DOVERE CIO’ CH E PENSA L’indirizzo Socio-sanitario rappresenta un percorso di studi fortemente orientato sul sapere e sul saper fare, una formazione ricca e ben articolata che vanta un laboratorio attrezzato denominato Laboratorio di Metodologie Operative nel quale per le classi del triennio sono realizzate determinate attività pratiche come afferma il Prof. Buscarino. SERVIZI SOCIO-SANITARI © Photo e grafica: S. Bianca | classe IV A serale | a.s. 2015-16 LIBRE una particolare predisposizione verso il sociale. “In questo laboratorio gli allievi imparano a realizzare, attraverso l’utilizzo di svariate tecniche operative, oggetti di utili e funzionali al medesimo percorso. Tali attività pratiche saranno funzionali all’interno delle strutture sociali in cui gli allievi, dopo aver acquisito il Diploma quinquennale potranno operare” La disciplina Metodologie Operative insegna l’applicazione di un metodo sistematico escludendo ogni improvvisazione. Non si puo’ parlare di Metodologie Operative senza pensare a concetti quali area sociale, conoscenze, abilità, competenze, progettazione, orientamento lavorativo. Chi sceglie questo indirizzo di studi sviluppa varie competenze utili a progettare attività all’interno di strutture sociali, strutture in cui saranno preparati a fronteggiare qualsiasi aspetto relativo ai bisogni o alle problematiche degli utenti, cio’ implica Associazione volontari per la salvaguardia del diritto della libertà 24 di opinione. Gli studenti, anche attraverso un percorso di alternanza scuola lavoro realizzato in strutture per minori, disabili e anziani, sono meglio orientati a conoscere il vasto universo dei servizi sociali, trovando altresi’ buone opportunità d’impiego. Alcuni allievi, invece, scelgono anche grazie al curricolo scolastico svolto, di proseguire con gli studi universitari. 25 VISITA GUIDATA ISTUTUTO DEI CIECHI DI MILANO Via Vivaio, 7 - 20122 Milano L’esperienza “ Dialogo nel buio” è stata nuova per me e devo dire che mi ha colpito molto di più di quello che mi aspettavo. La paura e il non sapere cosa mi aspettasse predominavano su tutte le altre emozioni; la consapevolezza di affidarmi agli altri sensi che non siano la vista, mi spaventava. Quando hai la fortuna di poter usufruire di tutti i mezzi possibili per esplorare il mondo, non ti soffermi a pensare e a godere di ciò che ti circonda, tantomeno a sforzarti di immaginare o utilizzare fino al limite i sensi. Quando osservi per un attimo il paesaggio non dai molto valore a cercare di vedere oltre al semplice paesaggio, ad ascoltare i rumori di sottofondo, ad annusare l’aria cercando di capire se può essere differente rispetto a quella che sei solito annusare, a toccare il mondo circostante come ad esempio l’erba se ti trovi in un parco, o i rami e le foglie. Ti limiti a guardare. Questa esperienza mi ha fatto capire che oltre alla bellezza superficiale c’è tutto un nuovo mondo da scoprire. Avevo paura del fatto di non poter vedere, di affidarmi ad altri sensi, quando quello essenziale che serviva, era proprio quello che mi veniva negato. Una mia paura in tutte le cose e attività quotidiane è quella di essere poco sicuri di sé, di non saper affrontare le avversità della vita con le proprie forze. Mi manca la fiducia, l’autostima e tendo sempre ad osservare gli altri per essere sicura di svolgere in modo giusto qualsiasi cosa. Nel percorso invece potevo affidarmi solo a me stessa e muovermi con le mie gambe senza pensare agli altri. Ed è stato bello, incoraggiante, anche perché non sono caduta né andata addosso ad ostacoli. Non mi manca l’immaginazione, però tendo a verificare quello che vedo o che penso. Voglio verificare ciò che pensa la gente e condividere i loro pensieri. Però per una volta sono ancora più contenta che l’immaginazione che ho usato in quest’avventura sia stata solo mia. Dare libero sfogo a ciò che stavo vivendo è indescrivibile. Soprattutto nella stanza dove siamo saliti sulla barca. Mi sono sentita viva, libera e senza pensieri. Navigavo con la mente in posti esotici, in mondi che potevano anche non esistere, ma che dentro di me invece c’erano. Sentire il vento nei capelli e le onde che si infrangevano... Fondamentale è stata la guida. Le guide che ci hanno accompagnato erano non vedenti ,ma questo non impediva loro di svolgere le stesse attività nostre. Anzi non vedendo erano avvantaggiate nel percorso perché sapevano già come affrontarlo. 26 Nella vita quotidiana siamo soliti dare retta alle persone che non hanno disabilità perché “ hanno affrontato la vita e visto il mondo in cui viviamo” ma sopratutto adesso posso confermare che non è vero. La condizione di non vedenti non fa più deboli,ma più forti perché dobbiamo volendo o non volendo usufruire in modo maggiore di altri sensi. Mettere a disposizione di altri le proprie difficoltà deve fare solo onore, far capire che si possono affrontare le avversità lo stesso,dimostrandolo anche. Di solito le persone con disabilità si affidano a noi per superare la giornata, chiedono aiuti ,ma in questo caso sono stata onorata di chiedere io a loro una mano. Senza il loro aiuto non penso che ce l’avrei mai fatta. Queste attività dovrebbero essere essenziali nella società in cui viviamo per poter comprendere la diversità delle persone e cercare di mettersi nei loro panni. Bisognerebbe cercare di andare oltre a noi stessi e di provare a pensare cosa significhi avere delle difficoltà e di come possono sentirsi le altre persone. Giulia Cozzi 4°H a cura di: Elena Della Penna nel buio Bautista Jezzel 4° H dialogo Il percorso “Dialogo nel buio” è stata una nuova esperienza e mi è piaciuto moltissimo. Quella mattina ero molto eccitata per questa uscita all’Istituto dei Ciechi di Milano e non avevo per niente paura, perché a me piace fare nuove esperienze, soprattutto quelle particolari. Quando sono entrata nella prima stanza e mi sono ritrovata nel buio totale, la mia reazione è stata quella di ridere, non perché lo trovavo divertente, ma perché ero nervosa. Era come se la mia mente e il mio corpo fossero sotto shock perché non erano abituati a quella nuova situazione;non avevo niente sotto controllo e non c’era più quella sicurezza nel muovermi liberamente, perché non potevo vedere niente. Secondo me ci sono due sfumature del buio: quella dove ti senti al sicuro, la notte che ti porta un po’ di pace e serenità lasciandoti spazio per pensare o riflettere, e quella che incute paura, perché nasconde i pericoli o si ha la sensazione di vuoto intorno. Se dovessi classificare il buio a cui ero sottoposta direi che è quello che ti fa sentire angosciata,ma per fortuna non ero arrivata a quel punto perché sapevo che c’erano i miei compagni con me e la guida ad aiutarci; questo mi dava sicurezza perché non lo stavo affrontando da sola. La guida era il nostro punto di riferimento perché sapeva come orientarsi nelle varie stanze;noi eravamo nel suo mondo e affinché potessimo accedervi dovevamo fidarci di lei. Eravamo un po’ come dei bambini a cui veniva insegnato a camminare per la prima volta e infatti era così, la differenza era che lei ci insegnava a vedere un mondo in cui gli occhi non servivano. L’ambiente che mi ha colpito di più è stata la stanza della città; non che mi sia piaciuto, anzi il contrario, era troppo rumoroso e non riuscivo a distinguere quasi niente di quello che toccavo perché non riuscivo a concentrarmi. Il rumore mi dà fastidio di per sé, ma immaginatelo il doppio anzi il triplo! Diventa insopportabile e questo succede perché non potendo usare la vista vengono potenziati gli altri sensi. Non oso pensare alle persone che sono affette da cecità: mi chiedo come facciano a sopportare tutti i forti rumori, che magari per noi sono del tutto normali, ma per loro sono fonti di disturbo e di disorientamento, soprattutto quando non possono sapere da dove provengono o da che cosa sono provocati. Mentre percorrevo le varie stanze mi rendevo conto che quello che stavo vivendo era la “normalità” per la nostra guida e per quelli come lei,che nonostante la loro condizione riescono comunque ad affrontare, non senza difficoltà, la loro vita quotidiana. Siamo così abituati a fare affidamento alla vista che ci dimentichiamo di avere gli altri sensi ma in queste stanze li abbiamo un po’ riconsiderati e riscoperti. Non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a essere in salute e a non avere nessuna disabilità, eppure ci persone che si autodistruggono e non si prendono cura del proprio corpo. Sono dell’idea che i più coraggiosi siano proprio le persone “diverse” perché sono coloro che ogni giorno incontrano e affrontano ostacoli che noi neanche ci immaginiamo e che magari contribuiamo anche a provocare. È stata un’occasione che mi ha fatto conoscere un mondo diverso da quello abituale e nonostante ne abbia fatto parte solo per qualche minuto ,ho imparato molte cose. È un’esperienza che bisogna fare almeno una volta nella vita e lo consiglio a tutti. 27 Fotografia: Federica Gargiulo 5AS Poesia: Valeria Salomone 5HS la POESIA qui di fianco “IL BULLISMO” Fotografie di Irene Mohamed 5AS con la partecipazione dei suoi compagni di classe sotto: “NON BERTI LA VITA” Campagna di sensibilizzazione sull’abuso dell’alcol a cura di Irene Mohamed 5AS tu non sai che io ho già vissuto un’altra vita, in cui non parevo più bella sappi tu che non hai alcun motivo di realizzare il mio sogno. Non darti pena a cercare Nella mia storia alcun segno... ...troverai solo colpe... Forse non fare nulla è cosa più saggia e ragionevole ma se tu passando mi incontrassi, perché non dovresti parlarmi? E perché io non dovrei parlare con te? Straniero tu mi ritorni E l’ombra pallida di tristezza sul mio volto mi abbandona. Magari ricordi di avermi avuto in grembo, in quel tempo lontano prima delle voragini oscure della vita. Oh tu bene mi pesi l’anima e io ora ne ho abbastanza di quello che sono piena di vita, tremo. 28 Straniero, vieni a cantare sulla mia solitudine ed io batterò il tamburo, sul ritmo dell’altalena su cui sto A te che taci e mi ascolti tu sai che ho tradito e rovinato la terra del sentiero che tu mi indicasti con il tuo più dolce canto. Oh tu straniero che sai se io manco e mi perdo, ricorda di avermi avuto in grembo. Con voce profonda e con occhi di pianto vorrei tornare degna di te oh tu, che pesi la mia anima, adesso vorrei che ti fosse leggera e parerti più bella. Io mi avvicino, oh straniero che mi cammini accanto. Riempimi di poesia cosicché io possa sentire quel mormorio segreto che tanto ti invidio. Il silenzio a voi non costa nulla, a qualcuno può costare una vita. Pensate prima di parlare, avete la loro autostima tra le dita. Fate stare male loro, hanno tutti volti depressi Hanno visto i loro riflessi, e in quell’attimo si son promessi che sarebbero stati diversi. di Orlando, Dodbiba, Pontremoli Di bulli ne incontro cento A volte è difficile, è vero, non mento Io vittima mi sento Ed ansioso da lungo tempo Chiuso in me stesso In isolamento Timido e insicuro Mi sento. PUBBLICITA’ SIMULATA ogni riferimento a prodotti e aziende è puramente casuale A te straniero scrivo queste parole che graffiano la carta Io sono così © Grafica: I. Mohamed | classe V A serale | a.s. 2015-16 ROMPIAMO IL SILENZIO! di Lukaj, De Liso, Martis 29 “Le Portrait” R. Magritte fotografia di Veronica Lippolis 5AS ad FOTO ARTE prof. Molaro Gli studenti della quinta grafica serale hanno realizzato una serie di immagini fotografiche traendo spunto da opere d’arte famose. Hanno cosi imitato le pose e interpretato le luci in una formula didattica divertente. I risultati sono sorprendentemente piacevoli... Dall’alto: “Canestra di frutta” Caravaggio fotografia di Anthony Muriel 5AS “La clayr Voyance” R. Magritte fotografia di Silvia Russo 5AS; “I coniugi Arnolfini” J Van Eyck fotografia di Federica Gargiulo 5AS; “La ragazza con l’orecchino di perla” J. Vermeer fotografia di Cristina Zuin 5AS; QUALE TI PIACE DI PIù? “Le Portrait”” “Canestra di frutta”” “La clayr Voyance”” “I coniugi Arnolfini”” 30 Gabbia grafica: Mattia Massafra “La ragazza con l’orecchino di perla”” 31 PERIFERIE PERIFERIE 5 SQUADRE ALLA SCOPERTA DI GRATOSOGLIO LA TUA POTREBBE ESSERE LA VINCITRICE! IMMAGINI E PAROLE Immagine e testi --------------------------------------------Iscrizioni entro 1 aprile Premio in buoni d’acquisto. Regolamento, modulo di iscrizione e informazioni presso il laboratorio di Quartiere Gratosoglio e sul sito www.laboratoriogratosoglio.it --------------------------------------------- Con la collaborazione del quartiere e delle realtà che vivono e lavorano a Gratosoglio e dintorni (abitanti, associazioni formali e informali, realtà culturali, servizi, esercizi commerciali..) Foto di Gianfranco Mazzocchi - Progetto di Christian Ragudo 5A Grafica, Prof. C.Gandolfi - IPS Kandinsky, Milano Laboratorio di Quartiere Gratosoglio, via Baroni 9 orari di apertura: martedì 9.30-13.00, giovedì 14.30-19, venerdì 9.30-13.30 Fotografie Studentidell’IPS del Kandinsky Fotografie degli degli studenti Kandinskyeedi: di: Alessandra Attianese, IsabellaIsabella Balena, Balena, Carlo Cattadori, Francesco Cito, Cesare Colombo, Alessandra Attianese, Carlo Cattadori, Francesco Colombo, Tony Corocher, LucaNanni Cortese, Tony Corocher,Cito, Luca Cesare Cortese, Marco Costa, Massimo Di Nonno, Fontana, Marco Costa, Massimo Di Nonno, Nanni Fontana, Alessandro Grassani, Alberto Locatelli, Uliano Lucas, Gianni Maffi, Andrea Mariani (MiCiAp), Alessandro Grassani, Alberto Locatelli, Uliano Lucas, Gianni Maffi, Andrea Mariani (MiCiAp), Gianfranco Mazzocchi, Pino Ninfa, Stefano Luca Parisi, Nizzoli Toetti, Thomas Pagani (MiCiAp), Stefano Parisi, Samuele Pellecchia, Graziano Luca (MiCiAp), Rotondo (MiCiAp), Samuele Pellecchia, Graziano Perotti, Perotti, Luca Rotondo Emiliano Scatarzi, Emiliano Scatarzi, Pio Tarantini, Roberto Toja, Daniele Vita. Gianfranco Mazzocchi, Pino Ninfa, Luca Nizzoli Toetti, Thomas Pagani (MiCiAp), Pio Tarantini, Roberto Toja, Daniele Vita Scritti degli studenti dell’IPS Kandinsky di Milano Scritti degli Studenti del Kandinsky 32 7 maggio al 26 maggio 2016 DalDal 7 al 26 2016 IPS Kandinsky, Biblioteca del Centro IPS Kandinsky, via Saponaro 20, Milano Biblioteca del Centro culturale Cascina via 20, Togliatti, viaGrande, Saponaro MilanoRozzano Culturale Cascina Grande, via Togliatti, Rozzano Inaugurazione Inaugurazione Inaugurazione Venerdì 6 maggio ore 13:30 Biblioteca Centro Culturale Cascina Grande Sabato 7 maggio ore 16:00 Sabato 7 maggio ore16.00 lunedìInaugurazione e sabato dalle Kandinsky 9.00 alle 18.00, Martedì 10 maggio ore 10,30 da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 Ingresso libero IPS Kandinsky dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 Biblioteca Centro culturale Cascina Grande lunedì e sabato dalle 9.00 alle 18.00, da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 20.00 Ingresso libero Con il contributo del Consiglio di Zona 5 Con il Contributo del Consiglio di Zona 5 Studiare l’inglese tra gli inglesi sul posto (learn and enjoy) di Veronica Blumetti Ogni anno, qui al Kandinsky, nel periodo di settembre la scuola organizza uno stage di lingua inglese con certificazione finale, utile per il credito scolastico di durata una settimana in Irlanda, accompagnati dalle prof. di Inglese Confessa e Lolli. È uno stage dove oltre ad esercitarsi nello studio della lingua studiata normalmente sui libri, si impara a stare in compagnia, ad adattarsi in un posto nuovo, in famiglia, adattarsi alle usanze e ai cibi di una nazione diversa dalla nostra. Sono due anni che io vado e mi sono sempre trovata bene. [email protected] Telefono: 02 89305364 3487417002 La mattina si va a scuola e i “teachers” insegnano la lingua inglese e la sua pronuncia mediante giochi, dialoghi e altro ancora. Il pomeriggio si va in giro per Dublino e si visitano i luoghi, negozi e parchi importanti. Alla sera vi è il rientro in famiglia. Si arriva a casa e si trova tutto cucinato (fortunatamente dopo una giornata impegnativa) e si mangia...anche non del nostro gusto. Infatti al ritorno in Italia apprezziamo moltissimo i pasti della cara mamma.La sera si esce a fare un giro con gli insegnanti o in gruppo. Ci sono due giorni in cui vi sono le full day excursions e abbiamo visitato. Belfast con il Memorial Titanic, monumenti, musei. Di solito facciamo giri in battello o infatti double decker bus. Quest’anno ci siamo divertiti tantissimo durante il Vicking tour bus splash: un bus particolare che poi diventava battello. È una bella esperienza che ci rende più’ sicuri di noi stessi ,nell’affrontare nuove Progetto grafico a cura della classe 3B_Grafica PREMIO IN PALIO DEL VALORE DI OLTRE 100 EURO! situazioni. Utile per chi ha difficoltà in inglese o per chi vuole spaziare e approfondire il sapere scolastico, per chi ha voglia di viaggiare, per chi ha voglia di fare nuove esperienze, per chi ha voglia di esplorare nuove città, per chi ha voglia di imparare senza libri ma solamente con la pratica . La consiglio a tutti voi perché è un’esperienza unica, dove si conoscono nuove persone e si imparano tante cose studiando l’inglese tra gli inglesi in modo diverso dall’ambito scolastico. 33 SABATO 9 APRILE 2016 dalle h.13.30 in alto: cartolina “Caccia la tesoro” | progetto grafico: studenti 3B | docente: prof.ssa Bono COLOPHON Ricerca font Aliaga Hinastrosa Betzabè Estefania, Celibato Dario Rosario, Zuin Cristina. © WeK - rivista ufficiale dell’IPSSCSI Kandinsky Cadenza: annuale N°0 maggio 2016 Pubblicità Agnoletto Alessandro, Albanese Nicolas, Alemanno Luigi Roberto, Aliaga Hinastrosa Betzabè Estefania, Bianca Simone, Celibato Alessandro, Celibato Dario Rosario, Daprà Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Massafra Mattia, Misiano Gianluca, Mohamed Irene, Muriel Anthony, Nario Angela, Russo Silvia, Salas Cabalero Michael, Yamasaki Yasumasa, Zuin Cristina. Stampa: DIGITALPRINT S.r.l. Redazione: MAC2 [email protected] Dirigente scolastico: Livia Ispano Dirigente amministrativo: Angela Aldini Responsabile progetto e coordinamento redazionale: prof. Marcianò Reparto grafico: Agnoletto Alessandro, Albanese Nicolas, Alemanno Luigi Roberto, Aliaga Hinastrosa Betzabè Estefania, Bianca Simone, Celibato Alessandro, Celibato Dario Rosario, Daprà Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Massafra Mattia, Misiano Gianluca, Mohamed Irene, Muriel Anthony, Nario Angela, Russo Silvia, Salas Cabalero Michael, Yamasaki Yasumasa, Zuin Cristina. Ricerca colori Catucci Roberto, Gargiulo Federica, Muriel Anthony, Russo Silvia. Hanno collaborato a questo numero: Testi Barsottini Corinna, Bautista Jezzel, Blumetti Veronica, Brandani Clara, Buscarino Calogero, Cozzi Giulia, De Liso Rossana, Dodbiba Lazina, Labanchi Silvia, Lukaj Melisa, Marcianò Lorenzo, Martis Daniela, Orlando Ilaria, Pontremoli Irene, Salomone Valeria. Pubblicità Bianca Simone, Gandolfi Carlo, Marcianò Lorenzo, Mohamed Irene, Rizzini Marco, Rizzo Francesca, Salvoldelli Giorgia, studenti 3B. Fotografie: Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Marcianò Lorenzo, Mohamed Irene, Molaro Nicola, Muriel Anthony, Russo Silvia, Villani Alessandra, Zuin Cristina. Illustrazioni: Misiano Gianluca, Tiritiello Krizia. Contributi: Barsottini Corinna, Bono Ninfa, Brandani Clara, Buscarino Calogero, Confessa Anna, Conte Giovanna, Costa Marco, De Lucia Filomeno, Della Penna Elena, Gandolfi Carlo, Labanchi Silvia, Lenti Massimiliano, Molano Nicola, Pruiti Santa, Rabini Laura, Sperandeo Diana, Valentini Marco, Villani Alessandra. Ringraziamenti: La redazione ringrazia il collegio dei docenti che ha creduto nel progetto e lo ha approvato, sostenendolo durante tutto l’anno. Un ringraziamento speciale va alla dirigenza e ai collaboratori tecnici che hanno affiancato il lavoro durante le varie fasi e hanno saputo offrire un valido supporto a tutto il gruppo lavoro. Si ringrazie chi ha partecipato attivamente, chi ha fornito materiali o ha semplicemente dato spunti e utili consigli. Photo editor: Albanese Nicolas, Bianca Simone, Misiano Gianluca, Nario Angela, Daprà Andrea, Gargiulo Federica, Lippolis Veronica, Mohamed Irene. grafica: Giorgia Salvoldelli 5B docente: prof.ssa Bono 34 35 PISCINA | CALCIO | BASKET NOTTE SOTTO LE STELLE LABORATORI 3 MESI DI ATTIVITA’ E AGGREGAZIONE IN ZONA 5 dal 25 luglio - 5 agosto via San Dionigi via Barrili 25 luglio - 26 agosto CAMPUS integrato GIOCHI NEI CORTILI grati 13 giugno al 9 grati Aneta 02 89077199 Francesca 340 8637917 Don Mauro 02 893891 Fondazione Don Gnocchi s via dei Missaglia 117 dal 4 al 29 luglio 8.00-17.00 CAMPUS ESTIVI dal 4 al 22 luglio 8.30-16.30 Donata 389 4755920 via San Giacomo 9 dal 29 agosto al 9 settembre 8.30-16.30 Scuola di via dei Bognetti 15 ISEE< 6.500€ - Gratuità ISEE< 12.500€ - 45€ a settimana ISEE< 27.000€ - 65€ a settimana ISEE> 27.000€ - 85€ a settimana NAVETTA gra izio tui v r to Se da Per Info: [email protected] | Valentina: in collaborazione con il Consiglio di zona 5: Con il contributo di: 18.00-20.00 nei parchi di: CALCIO Arcadia Centro sportivo FROG Oratorio S. Maria Liberatrice nei parchi di: Chiesa Rossa Boeri Terrazze Baravalle Valentina 345 8022049 ep er i s dal 13 giugno al 9 luglio Pagamenti su fasce ISEE* Oratorio SAMZ Pagamenti su fasce ISEE settembre 80€/settimana VISITE, ESCURSIONI dal 25 luglio al 26 agosto GRAFICA: Lorenzo Marcianò | Istituto Kandinsky - via Baroni, 35 SETTIMANE 6GIOCHI 5SETTIMANE 3MESI di VACANZA nei CORTILI di CAMPUS CAM PUS BASKET Danilo 347 3845223 gratis 345 8022049 | Donata: 389 4755920 Iniziativa promossa da: