Diapositiva 1 - Gusto, Salute, Qualità
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Diapositiva 1 - Gusto, Salute, Qualità
Valutazione della Qualità della frutta tramite Analisi Sensoriale e Consumer Science Stefano Predieri Responsabile Laboratorio Analisi Sensoriale Istituto di Biometeorologia – Consiglio Nazionale delle Ricerche Area della Ricerca CNR Via Gobetti, 101, Bologna "L'analisi sensoriale è un metodo scientifico usato per risvegliare, misurare, analizzare e interpretare quelle risposte ai prodotti che sono esito della percezione tramite i sensi della vista, dell'olfatto, del tatto, del gusto e dell'udito" (Stone and Sidel, Sensory evaluation practices, 1993). Discipline Sensoriali: Analisi sensoriale e Consumer Science Misurare la qualità Perchè sono necessarie le DS Definire l’analisi sensoriale 5 fasi per un’analisi efficace Ruoli chiave dell’AS Analisi Sensoriale di Tipo I e di Tipo II Panel test vs. Consumer test Il Concetto di Qualità sottintende un rapporto non solo economico Utente Attore Produttore Filiera Commerciale Consumatore Qualità = “Risparmio”, reddito, Commercializzazione Valore aggiunto e Fidelizzazione Giusto prezzo Soddisfazione Strumenti Tecnica Cultivar Produttività Certificazioni, Marchi Aspetto esteriore Omogeneità Conservabilità Pezzatura Sicurezza Gusto Continuità Informazione Le discipline Sensoriali sono necessarie nella valutazione della Qualità La Qualità degli alimenti è un concetto complesso che spesso è misurato con indici obiettivi relativi agli aspetti nutrizionali, microbiologici o fisico-chimici o determinati dalle opinioni di esperti. Pero’, quando la Qualità deve essere definita in termini di ‘Livello di eccellenza' nessuna di queste misure risulta un indice adeguato. (A. Cardello, 1995) ….anche se la qualità percepita dipende dagli attributi di qualità presenti nel prodotto, l’utente esercita un ruolo attivo nell’assegnare un giudizio di qualità. (Eccher Zerbini, 1999) Qualità “Fitness for use” Misura quanto un Prodotto è adeguato per un Utente La Misura è funzione di aspetti legati a: Sicurezza (no patogeni, no sostanze nocive) Attributi Nutrizionali (biochimici, salutistici) Servizio (comodità, conservabilità, aspetti logistici) Sviluppo (innovazione, comunicazione, aspetti culturali) Aspetti Gustativi, Sensoriali, Edonistici Per Misurarli: E’ necessario “interrogare” esseri umani Analisi sensoriale e/o Consumer Science L’analisi sensoriale è oggetto di specifiche normative UNI ISO UNI ISO 8589:1990 Analisi sensoriale. Criteri generali per la progettazione di locali destinati all' analisi. UNI 10957:2003 Analisi sensoriale - Metodo per la definizione del profilo sensoriale degli alimenti e bevande UNI 11073:2003 Analisi sensoriale - Metodo triangolare UNI 11074:2003 Analisi sensoriale - Metodologia - Metodo di comparazione a coppie UNI 11107:2004 Formaggi - Analisi sensoriale - Metodo per la definizione del profilo UNI ISO 4120:1987 Analisi sensoriale. Metodologia. Esame triangolare. UNI ISO 4121:1989 Analisi sensoriale. Metodologia. Valutazione dei prodotti alimentari con metodi che utilizzano scale. UNI ISO 5494:1987 Analisi sensoriale. Apparecchiatura. Bicchiere per degustazione di prodotti liquidi. UNI ISO 6564:1989 Analisi sensoriale. Metodologia. Metodi di definizione del profilo dell' odore e del sapore. UNI ISO 6658:1987 Analisi sensoriale. Metodologia. Guida generale. UNI ISO 8588:1989 Analisi sensoriale. Metodologia. Esame "A" o "diverso da "A". UNI 8915:1987 Analisi sensoriale. Vocabolario. Analisi sensoriale e Consumer Science servono per misurare quanto un… è “adeguato” per un Prodotto 1. Identificazione obiettivi 2. Scelta e preparazione del Test 3. Esecuzione del Test 4. Elaborazione e Valutazione dati 5. Interpretazione e Sintesi Utente 1) IDENTIFICARE GLI OBIETTIVI: Conoscere il prodotto Conoscere le esigenze dell’utente Conoscenza generica: La frutta è un prodotto: • Disomogeneo (anche intra-albero) • Deperibile (maturazione, senescenza, cambiamento) • Unione di Apparenza e Contenuto Il “tipico” consumatore di frutta è: •Attento agli aspetti salutistici •Attento agli aspetti edonistici • Conosce (o crede di conoscere) il prodotto Informazioni sul prodotto Conoscenza Indiretta • Letteratura scientifica • Riviste del settore • Interviste verbali consumatori ed esperti • Informazioni precise su produzione e conservazione • Stato dell’arte e ricerche recenti Conoscenza Diretta (Sensoriale) • Assaggi preliminari • Focus Group • Free choice profile Ruoli chiave dell’analisi sensoriale Sensory Specialist = affrontare adeguatamente i problemi Panel Leader = corretto addestramento assaggiatori Responsabile test = corretta esecuzione test Assaggiatore = Esecuzione,Percezione e Comunicazione Primo passo: Focus Group con il “Committente” Partecipanti: es. Frutticoltore, esperto di marketing, buyer, category, esperto “Qualità”, tecnico, professore, vivaista…chiunque aiuta a definire gli obiettivi: *** Ma Partecipano solo al Focus Group e alla discussione dei risultati non ai test sensoriali, a questi partecipano solo “semplici” assaggiatori ! Ruolo e Funzioni del Sensory Specialist • Definire con chiarezza l’obiettivo del test • Identificare i tratti del prodotto da analizzare o confrontare • Scegliere test adeguati 1. Percezione sensoriale: Panel test 2. Gradimento, preferenza, accettabilità: Consumer test • • • Scegliere adeguati protocolli di conduzione dei test Scegliere analisi strumentali di supporto Definire assaggiatore adeguato (reclutamento, selezione, addestramento, incentivi) • Definire campione (dimensioni, forma, preparazione, trasporto, contenitori, agevolatori, tempi preparazione-consumo) • Stabilire Luogo Adatto • Comprendere limiti delle analisi Scheda esplorativa dati iniziali Definire l’Analisi Sensoriale "L'analisi sensoriale è stata definita come un metodo scientifico usato per risvegliare, misurare, analizzare e interpretare quelle risposte ai prodotti che sono esito della percezione tramite i sensi della vista, dell'olfatto, del tatto, del gusto e dell'udito" (Definizione accettata e fatta propria da American Society for Testing and Materials e Institute of Food Thecnologists) Sensory evaluation has been defined as a scientific method used to evoke, measure, analyze, and interpret those responses to products as perceived through the senses of sight, smell, touch, taste and hearing (Stone and Sidel, Sensory evaluation practices, 1993). Analisi Sensoriale di Tipo I e di Tipo II "O'Mahoney (1988): Analisi Sensoriale di Tipo I e di Tipo II. Tipo I i fattori chiave sono l'affidabilità e la sensibilità (degli assaggiatori), i partecipanti sono considerati come uno strumento analitico, usato per individuare e misurare i cambiamenti di un alimento. Tipo II i partecipanti sono scelti per rappresentare una popolazione (gruppo) di consumatori, questi possono valutare il cibo in condizioni simili al consumo normale. In questo caso l'attenzione è posta sulla capacità di prevedere il comportamento del consumatore. N.B. Ogni test sensoriale si ferma in qualche punto del continuum dove si trovano da una parte la precisione sperimentale, dall'altra la possibilità di estrapolazione alla vita reale, aspetti che vanno (potenzialmente) in direzioni opposte. Ogni test sensoriale si ferma in qualche punto del continuum dove si trovano da una parte la precisione sperimentale, dall'altra la possibilità di estrapolazione alla vita reale, aspetti che vanno (potenzialmente) in direzioni opposte. TIPO II TIPO I Precisione Sperimentale Vita Reale Panel Test Consumer Test …adeguato per… Prodotto AS TIPO I Utente TIPO II (1)-12 assaggiatori > 100 assaggiatori Esperienza Freschezza Giudizio stabile Sincerità •Individuazione •Contatto casuale •selezione • Disponibilità Capacità •formazione • Categorie Prodotto •allenamento Grado soddisfazione Controllo Qualità •motivazione Prospettive Misura Gradimento Rappresentatività Analisi sensoriale Consumer Science Panel test (8-12) Consumer test Precisione Sperimentale Vita “Reale” Analisi sensoriale di Tipo I Panel Leader Luogo Assaggiatori Test Strumenti di misura Ruolo e Qualità del Panel Leader • Interagire con gli assaggiatori • Formare • Addestrare • Selezionare • offrire tranquillità e chiarezza • motivare • sapere spiegare, sapere ascoltare • identificare e minimizzare gli errori • rendere omogeneo il panel • Innovare per Semplificare i protocolli • “Fare Squadra” Formare il Gruppo di Assaggio (Panel) Panel di esperti del settore (pomologi), interno (aziendale misto), esterno (assaggiatori specializzati) Preselezione (idoneità fisiologica, non fumatori, no donne in attesa, ecc.) Formazione Gusti fondamentali (dolce, acido, amaro…) Test di soglia e di Allineamento (soluzioni a concentrazioni crescenti Test di Riconoscimento (prodotti o attributi) Assaggi guidati (protocolli di assaggio) Vocabolario sensoriale “free choice profile” (ricerca nuovi vocaboli) Prove descrittive di prodotti complessi Addestramento su Aromi (spazio di testa, standard) Addestramento su prodotti scelti Selezione 8-12 assaggiatori Allenamento (riconoscimento, free choice profile, test descrittivi, aromi) Addestramento (su prodotti specifici) Addestramento con Standard Generici Es. (Da Zeppa G. UniTO) durezza massima = Dolce “Croccante” media = Wurstel cotto minima = Philadelphia Kraft Dolcezza: soluzioni con saccarosio (6; 5,5……0,5 g/l) Acidità: soluzioni con Ac. Citrico (0,36; 0,32…..0,1 g/l) Addestramento con prodotti specifici: Frutta Mele: Fuji massima dolcezza, Granny Smith massima acidità, Golden D. aroma tipico, Stark farinosità. Pesche: equilibrate e subacide, pesca e nettarina (croccante, fondente, fibroso) Kaki, banana: astringenza min 1 Max 2 3 4 5 6 7 8 9 Educazione all’Assaggio Consapevole • Cosa si percepisce • Dove di percepisce • Con quale intensità • Come comunicare la percezione IMPARARE A DEGUSTARE: Descrittori sensoriali Aroma Olfattivo Odore percepito attraverso il naso Elasticità e Tenacità buccia Come risponde alla pressione dei denti Consistenza polpa Resistenza offerta alla masticazione da parte di premolari e molari Com’e la polpa Gommosa, fondente, fibrosa, granulosa, elastica Succosità Quantità di liquido emesso a primo morso Dolcezza Grado di dolcezza da minimo a massimo (zucchero sulla punta della lingua) Acidità Grado di acidità da minimo a massimo (goccia di limone o aceto diluite) Amaro Grado di amaro da minimo a massimo (Goccia di caffè senza zucchero) Astringenza Sensazione di secchezza e restringimento dei tessuti Aromi Retrolfattivo Stimolo olfattivo volatile originato in bocca e trasferito nella parte posteriore del naso Retrogusti Sensazioni olfattive o gustative che rimangono dopo la deglutizione Aroma primario Note che contribuiscono al profilo: floreale, frutti di bosco, miele Altri aromi Note che contribuiscono al profilo: floreale, frutti di bosco, miele Richiamo alle capacità sensoriali della lingua •La faccia superiore della lingua (dorso) è resa ruvida dalla presenza di numerosi rilievi che prendono il nome di papille. •Le più numerose sono le papille filiformi (tattili) che consentono il movimento dei cibi solidi sulla superficie della lingua, costituendo quindi un presupposto necessario alla masticazione e alla compressione degli alimenti contro il palato duro. •In corrispondenza della radice della lingua si trovano alcune (10-20) grosse (2-3 mm di diametro) papille foliate (acido) e vallate (amaro) nelle quali sono situati i calici gustativi. •Fra le papille filiformi (senza calici), sul dorso della lingua, si trovano le papille fungiformi (salato dolce), anch'esse contenenti calici gustativi. •Alla base della sensibilità vi sono 2000-6000 calici gustativi che sono localizzati nell'epitelio delle papille. Si tratta di raccolte di cellule sottili, ma estremamente allungate che attraversano tutto l'epitelio, dalla membrana basale fino alla superficie linguale. La percezione ha precise basi biochimiche e fisiologiche Le caratteristiche fisico-meccaniche Consistenza Fibrosità Pastosità Granulosità Succosità (Croccantezza) Elasticità Farinosità Temperatura ………………... Attributi/Descrittori sensoriali della mela Aroma Olfattivo di mela Odore percepito attraverso il naso prima dell’ingestione Consistenza Resistenza offerta alla masticazione da parte di premolari e molari Croccantezza Sensazione di resistenza alla masticazione che cede bruscamente fornendo chiare e piacevoli sensazioni uditive Succosità Quantità di liquido emesso a primo morso Dolcezza Grado di dolcezza da minimo (per niente dolce) a massimo (estremamente dolce) Acidità Grado di acidità da minimo (per niente acido) a massimo (estremamente acido) Amaro Grado di amaro da minimo (per niente amaro) a massimo (estremamente amaro) Astringenza Sensazione di secchezza e restringimento dei tessuti Aroma Retrolfattivo di mela Stimolo olfattivo volatile originato in bocca e trasferito nella parte posteriore del naso durante masticazione e deglutizione (termine generico “sapore”) Retrogusti estranei Sensazioni olfattive o gustative che rimangono dopo la deglutizione Altri aromi Note che contribuiscono al profilo, non associabili direttamente all’impatto principale del prodotto Attributi polpa Es. farinosa, fibrosa, granulosa, fondente Giudizio Complessivo Valutazione sintetica rispetto ad uno “standard” Attributi complessi Flavour : Combinazioni di sensazioni olfattive e gustative percepite durante la degustazione, influenzate da effetti tattili, termici, dolorifici e cinestetici Texture : Insieme di proprietà reologiche e di struttura (geometriche e di superficie) di un prodotto alimentare, percepibili da parte di recettori meccanici, tattili, visivi ed uditivi Il gradimento degli alimenti è determinato per il 75% dall’Aroma Sebbene sia il senso meno usato, il naso esce vincitore nel caso di una “competizione interna” quando cioè vengono stimolati più sensi contemporaneamente. Una bella mela che odora di marcio non ci piace. L’olfatto è il più sensibile dei cinque sistemi sensoriali; può infatti rilevare gli odori in parti per trilione mentre i recettori linguali possono rilevare i composti aromatici in parti per centinaia. Floreale Fruttata acacia, biancospino, rosa, iris, albicocca, ananas, banana, geranio, fior di vite, fiori ciliegia, fragola, ribes, d’arancio, fiori di campo, lampone, mora, mela caprifoglio, sambuco tiglio, cotogna, pera, moscato, verbena, violetta, giacinto, prugna, limone, agrumi, narcisogelsomino, ginestra. frutti esotici. Vegetale erba, felce, fieno tagliato menta, limoncella, salvia tisane, tè, tabacco, olive verdi, foglia stropicciata foglie morte, mallo di noce peperone verde, funghi muschio, humus, tartufo. Empireumatica (tosato) affumicato, cacao, caffè cioccolato, caramello mandorla tostata, pane tostato, caucciù, creosoto, goudron, pietra focaia. Speziata – Aromatica anice, cannella, chiodo di garofano, finocchio liquirizia, noce moscata alloro, timo, basilico lavanda, timo, basilico lavanda, zenzero, pepe vaniglia. Animale Frutta secca fico secco, mandorla, nocciola, noce, prugna secca, uva sultanina, confettura, frutta cotta, rancido. Balsamica resine nobili, pino, incenso, ginepro, trementina. Eterea ambra, pelliccia, cuoio smalto per unghie, carne, selvaggina, sudore caramella inglese, sapone, pipì di gatto, zibetto, foxy cera, latticini. selvatico. Altri Alimenti Chimica farina, crostata di pane, lieviti, burro, formaggio.. aceto, zolfo, di medicinale, di disinfettante, di celluloide SEGNALATI PER LA MELA fruttato, chimico, metallico, erbaceo, floreale, mandorla, cotto, miele, banana, funghi, anice Fruttato, floreale, dolce Fruttato Fruttato, floreale, pera, dolce Aroma di ciliegia fresca Da Mattheis et al. 1992 ADDESTRAMENTO CON STANDARD Composto Descrizione odore letteratura Descrizione odore Ditta produttrice Descrizione odore Panel Test IBIMET Pentil acetato Pera, fruttato, dolce, floreale, caramella, rancido Banana, etereo, fruttato Chewingum, banana, (smalto), cuoio, pecorino Esil acetato Pera, floreale, dolce, fruttato, molto fruttato Mela, ciliegia, pera, floereale Pera, melissa, mela Eptil acetato Fermentato Etil-(E)-2-decenoato Pera, floreale Pera sovramatura, odore di acidi grassi, oleoso Maturo, fermentato Farnesene Fruttato, agrumi, legno, olio, dolce, corposo, delicato, erba All’1%: secco, legno, foglia verde, erba e vegetale con una nota floreale Fungo, sottobosco, erbaceo, anice, fiori sambuco, (pungente, non dolce) Agrumi, polvere, acido acetico, chimico, solvente (detersivo) (favo api) GAS-CROMATOGRAFIA OLFATTOMETRICA I singoli composti volatili sono analizzati contemporaneamente alla rivelazione da parte dello strumento analitico e gli assaggiatori forniscono una valutazione sia dell’ INTENSITA’ che dell’ IDENTITA’ dell’odore. Profilo Aromatico di pere Abate Fetel La Memoria olfattiva o Gli odori permettono di rivivere esperienze passate e solitamente con connotazioni emozionali La memoria olfattiva è duratura nel tempo più di quella verbale e visiva Gli stimoli olfattivi sono elaborati dall’emisfero destro, legato alle emozioni, ma questo non è specializzato per le funzioni linguistiche. Le Qualità dell’assaggiatore • Capacità di eseguire un protocollo • Attitudine alla concentrazione • Capacità di percezione • Capacità di comunicazione • Tranquillità (sincerità) • Puntualità, Affidabilita • Volontà di contribuire a minimizzare l’errore – La principale motivazione dell’Assaggiatore deve essere di fare esperienza ed imparare qualcosa che appassiona e piace – Apprendere il riconoscimento delle percezioni – Imparare correttamente il vocabolario sensoriale – Migliorare la concentrazione – Mantenere la curiosità – Eseguire esattamente quello che viene proposto – Mantenere la fiducia nel panel leader (…almeno fino alla fine del test) Prima del test • Addestramento specifico assaggiatori • Preparazione scheda • Approntamento del test Porzionamento, contenitori, agevolatori numero di campioni, tempistica relativa e totale, Disegno sperimentale (ordine di presentazione, randomizzazione, repliche, ripetizioni. Controlli statistici (“Rep X Rip”), strumentali, (“true” value”, es.durezza con penetrometro, zuccheri con rifrattometro), variabili di controllo (es. diverse shelf life) Durante il test o Tranquillità (luogo e persone) o Isolamento assaggiatori o Campione non riconoscibile (no informazioni, 3 cifre, Minimizzare differenze visive) o Logistica (tempi e intervalli, Palate cleaners es. acqua e crackers) o Prodotto fresco: La tempistica e metodica taglio-assaggio Struttura per l’analisi sensoriale (UNI ISO 8589) Ottimale •Locale di esame •Locale di preparazione •Ufficio •Spogliatoio •Locale di rilassamento •Servizi igienici Minimo •Locale di esame •Locale di preparazione Il Locale di esame •Calmo e confortevole •Adiacente al locale di preparazione, ma diviso •Utilizzato SOLO per l’analisi sensoriale •Temperatura, Umidità, Illuminazione, •Muri ed arredi inodori e lavabili, bianco opaco o grigio chiaro Obiettivo Standardizzazione Adeguatezza del test Corretta preparazione (prodotto fresco rappresentativo, omogeneo) Corretta conduzione (presentazione, tempistica e metodica taglio-assaggio) Corretta esecuzione (tranquillità luogo e persone) = obiettivo Misurazione accurata Corretta analisi & interpretazione (statistica, grafica) Isolamento, Campione non riconoscibile (3 cifre), randomizzazione Differenze visive, porzionamento, contenitori, agevolatori, numero di campioni, tempistica relativa e totale, protocollo chiaro, intermezzi sensoriali (palate cleaners) e non… Controlli statistici (prestazione panel, repliche, ripetizioni) e strumentali (Valore “vero”) Assaggiatore Informato sui “Mezzi”, motivato dai “Fini”, Ignaro dell’obiettivo specifico Panel: Fare “squadra” o sfruttare le individualità ? > obiettivo: Ripetibilità L’Assaggiatore e gli “errori” più frequenti • tendenza al valore centrale, timidezza, mimetismo, • aspettativa = costruzione mentale • Eccessivo peso dell’ordine di presentazione • effetto alone = collegamento tra risposte consecutive • stimolo = focalizzare su aspetti secondari (disomogeneità) • eccesso di confidenza col prodotto o con l’ambiente, protagonismo • Distrazione (abitudine) • Stanchezza, fretta Soluzioni • Coordinare • Formare • Selezionare • Motivare, orientare, sorprendere Test di allineamento dei giudici Errori del Panel Leader • Descrizione poco chiara e oggettiva attributi (feedback) • Errata presentazione campioni • Eccessivo numero di assaggi e/o di attributi • Eccesso o carenza di informazioni sul test • Eccessivo coinvolgimento L’Assaggiatore deve essere Informato sui “Mezzi” motivato dai “Fini”, non a conoscenza dell’obiettivo specifico Preparazione dei campioni e organizzazione del test: Determinazione delle condizioni di assaggio in base alla shelf-life (fisiologia post raccolta) della frutta Shelf-life Raccolta > Conservazione Maturazione Distribuzione A B Acerba Matura Accettabile Test di Assaggio Senescente TRADURRE ANCHE I PROBLEMI COMPLESSI IN DOMANDE SEMPLICI: test sensoriali Scelta del test • Discriminante: Determina se esiste una differenza fra i campioni ma non identificano o di quantificano le differenze (Triangolare, due su cinque, Duo-Trio, A non A, Confronto a coppie) (25-40 risposte) Descrittivo: Quantifica gli attributi sensoriali di ogni campione e determina per ognuno le differenze significative (QDA) (8-12 individui selezionati e addestrati) • Di preferenza: Determina quale campione è migliore in base a valutazioni edonistiche e/o affettive (Voti, confronto, ordinamento migliore-peggiore) (75-150 risposte) Test di Discriminazione: Determinano se esiste una differenza fra i campioni ma non di identificare o di quantificare le differenze QDA : Analisi Qualitativa Descrittiva Scala di misura Punteggi (1-9) analisi di routine, lungo periodo, esperienza Astrutturata (relazioni tra i parametri, ricerca) Ancore (punti di appoggio per evitare sorprese) Panel: gruppo di 8-12 assaggiatori SCHEDA ANALISI SENSORIALE ciliegie Stefano ASSAGGIATORE ____________ 07.06.2007 data __________ 153 Campione ____ Resistenza buccia min _________________________________________| | Consistenza polpa Tessitura (fine-gross.) _________________________________________| |_________________________________________| _________________________________________| |_________________________________________| Gradimento Note 100 Astringenza Dolcezza 50 | Dolcezza Acidità Aroma Succosità | Succosità Astringenza Max Acidità 0 Aroma _________________________________________| | _________________________________________| | _________________________________________| |_________________________________________| Tessitura Res. Buccia | _____________________________________ Cons. Polpa Analisi sensoriale di Tipo II “…Se la caratterizzazione non è cosa semplice, la classificazione, intesa come creazione di gerarchie di qualità basate sulla piacevolezza, le stesse che vengono compiute nei concorsi e con molta disinvoltura sulle guide e dai poeti dell’enologia, è decisamente più ardua. L’analisi sensoriale affida in modo perentorio la definizione del livello di preferenza al consumatore, e su questo non può certo essere accusata di scarso pragmatismo." (L.Odello) Analisi sensoriale di Tipo II Consumer test Selezione in base alla stratificazione del campione (sesso, età…) 75-125 Assaggiatori X N Test edonistico Strumenti di misura (Questionario) Struttura adeguata in Luogo rappresentativo (punto vendita, centro commerciale, mensa, test casalingo) Per interviste corrette al consumatore: • Fiducia • Chiarezza • Motivazione Mele: Test su consumatori eseguito presso Ipercoop “Centro Lame” Bologna • Interviste valide 158, 50% donne 50% uomini. • Fasce d’età: <25: 13%; 26-35: 26%; 36-45: 18%; 46-55: 18%; >56: 24% TEST VISIVI: l’occhio del Consumatore TEST VISIVI: l’occhio del Consumatore • Colore > dolcezza, giusta maturazione • Forma > “Camarosa” fragola tipica (del passato) • Omogeneità sempre apprezzata • Brillantezza > artificiale? • Acheni evidenti = genuinità (“Selvatica”) • Pezzatura eccessiva = poco saporita Variabili Produttive Shelf-life Raccolta > Conservazione Maturazione Distribuzione A B Non matura Matura Accettabile Tempistica o Consistenza Test di Assaggio Senescente ABATE FETEL – MONITORAGGIO MATURAZIONE Colore – Consistenza – Sapore Acerba Consumo Ottimale Colore e Sapore I micro II micro I Ba29 II BA 29 I Farold II Farold Ic II c I mm II mm 0 2 4 shelf life 6 Sovrammatura Panel Test Quiz: questo è un test sensoriale, edonistico, commerciale, promozionale o …………? Territorialità e uniformità Un giudizio finale? Da una parte gli assaggiatori hanno espresso una certa preferenza per Camarosa e Ventana. Dall’altra il mercato in cui (pur con alcune eccezioni) viene premiata Candonga – la varietà che, segnatamente, fra il mese di marzo e l’aprile di quest’anno ha spuntato i prezzi migliori. Analisi Sensoriale e Mercato “…In un mercato altamente saturo e competitivo non è più sufficiente conoscere se un prodotto è migliore di un altro. I produttori e i ricercatori devono conoscere a fondo la propria categoria merceologica. Ad esempio individuare quali sono gli attributi che “guidano” il consumatore alla scelta o al gradimento globale. Numerosi settori, dalla cosmetica all’alimentare, hanno a lungo utilizzato le opinioni di “esperti” il cui operato spaziava dalle impressioni edonistiche a stime di mercato; con gli anni l’impiego delle indagini di mercato e dei panel aziendali ha rimpiazzato il giudizio di dette figure. (S.Porretta, 2000) Alcune considerazioni sull’AS L’Analisi Sensoriale non è scienza “esatta” ma disciplina scientifica che considera biochimica, fisiologia, scienze sociali. E’ uno Strumento unico di analisi e di previsione Richiede attenzione nell’Identificazione degli obiettivi e corretta esecuzione dei protocolli. Condotta correttamente offre Precisione, Accuratezza, Sensibilità, e Ripetibilità Risponde a domande semplici Si basa su Buon senso + Statistica. Come disciplina che affronta percezione, comportamenti ed aspetti psicologici e scelte di acquisto, richiede Esperienza ed Intuizione nell’Elaborazione ed Interpretazione dei risultati chiarezza e cautela nella Divulgazione A molti appare una disciplina basata sulla soggettività, questo nasce spesso dalla scarsa conoscenza della distinzione tra AS tipo I e tipo II Test e Scelte dei consumatori …individuare quali sono gli attributi che “guidano” il consumatore alla scelta o al gradimento globale. • Il prodotto: gli attributi che si possono osservare direttamente e quelli che si accettano sulla fiducia o su giudizi espressi da altri • Il prezzo: il consumatore, in generale, non è unicamente interessato al prezzo basso; occorre tuttavia che riesca a “percepire” le motivazioni di un oggetto costoso rispetto a un analogo a buon mercato • familiarità: questo aspetto a differenza dei precedenti, descrive la storia del consumatore verso l’oggetto-prodotto, quindi, genera comfort, sicurezza, e, soprattutto abitudine. Le persone non si pongono allo stesso modo di fronte a oggetti sconosciuti rispetto a quelli a loro familiari (S.Porretta, 2000) Alcune considerazioni sull’AS L’Analisi Sensoriale non è scienza “esatta” ma disciplina scientifica che considera biochimica, fisiologia, scienze sociali. E’ uno Strumento unico di analisi e di previsione Richiede attenzione nell’Identificazione degli obiettivi e corretta esecuzione dei protocolli. Condotta correttamente offre Precisione, Accuratezza, Sensibilità, e Ripetibilità Risponde a domande semplici Si basa su Buon senso + Statistica. Come disciplina che affronta percezione, comportamenti ed aspetti psicologici e scelte di acquisto, richiede Esperienza ed Intuizione nell’Elaborazione ed Interpretazione dei risultati chiarezza e cautela nella Divulgazione A molti appare una disciplina basata sulla soggettività, questo nasce spesso dalla scarsa conoscenza della distinzione tra AS tipo I e tipo II CAMPI DI APPLICAZIONE Controllo Qualità Miglioramento Genetico Valutazione nuove varietà Tipicità del prodotto (IGP, DOP) Confronto aree di produzione Effetti ambiente e pratiche agronomiche, conservazione Prove di Shelf Life Ottimizzazione consumo (maturazione) Validazione schede pomologiche realizzate da esperti Registrazione nuovi formulati (Es.EPPO-European Plant Protection Organization richiede “Taint test” effettuato con Test triangolare). ………………………………… Analisi statistica di test discriminanti: test triangolare - UNI U590A2520 Prima di tutto occorre determinare il numero dei giudici necessari in base a: •Rischio a: Probabilità di concludere che esiste una differenza percepibile quando in realtà la differenza non sussiste (detto anche errore statistico del I tipo). Bassa (0,10-0,05); moderata (0,05-0,01); forte (0,01-0,001); molto forte (<0,001). Se aumenta il rischio stimato, aumenta il numero di giudici necessari. Stessa cosa vale per il •Rischio b: Probabilità di concludere che non esiste una differenza percepibile quando in realtà la differenza sussiste (detto anche errore statistico del II tipo). Inoltre occorre stimare: •Pd: Percentuale della “popolazione di giudici” è in grado di distinguere correttamente i due prodotti in esame. pd < 25% rappresenta valori bassi; 25% <pd <35% valori medi; pd > 35% valori alti. Più è basso pd, più giudici servono Tabella di riferimento per determinare il numero di giudizi necessari per minimizzare il rischio di falsi positivi o negativi. Esecuzione test triangolare Ad ogni giudice vengono presentati contemporaneamente tre campioni di cui due identici, viene indicato l’ordine di assaggio e chiesto di indicare il prodotto differente. Si randomizza l’ordine delle 6 possibili serie tra i giudici: Giudice 1: BAA; Giudice 2: AAB; 3:ABA; 4: ABB; 5:BBA; 6: BAB; 7: BAA, ecc. Si contano le risposte esatte Per l’elaborazione si utilizzano apposite tabelle o il chiquadro Tabella di verifica di significatività di Test triangolare. Per ogni n (numero di giudici) è indicato il numero minimo di risposte corrette che indicano una differenza significativa per i vari livelli di probabilità (α) Analisi dei risultati di test descrittivi Cons 70 Modi Pinova 60 Grad 50 Croc Stark Gala 40 Rappresentazioni grafiche Statistiche descrittive Analisi della varianza Analisi multivariata Correlazioni Generatori edonici Analisi Componenti Principali (PCA) 30 20 Arom 10 Acid Succ Farin Dolc •ESEMPIO: • Test QDA (Analisi Quantitativa Descrittiva) • Confronto tra 3 cv di melo: Gala, Pink Lady, Red Delicious • 12 Assaggiatori Esperti Addestrati • 1 Frutto X 4 assaggiatori • Seduta con 6 assaggi (3 cv X 2 ripetizioni) • Scheda con scala astrutturata (100 mm) •Variabili: Consistenza, Croccantezza, Succosità, Dolcezza, Acidità, Astringenza, Aroma, Farinosità, Fibrosità, Polpa Spugnosa, Giudizio Complessivo Medie Mediane Distribuzione giudizi per il parametro consistenza (scala 1-100 mm) Assaggiatore 5 Gruppo 2 Metodi non parametrici Le classiche procedure statistiche richiedono assunzioni precise circa la varianza e la distribuzione delle variabili. Quando la distribuzione non soddisfa i requisiti “standard” si può ricorrere a trasformazione (normalizzazione, standardizzazione) dei dati. Oppure utilizzare metodi non parametrici che si basano sulla possibilità di utilizzare valori indipendenti dalla distribuzione quali la mediana o il rango (es.): Test sulla mediana: calcolo della mediana per tutte le osservazioni dei p campioni considerati congiuntamente. E per ogni campione si calcola il numero di osservazioni superiori o inferiori alla mediana. Test H di Kruskal-Wallis: tutti i dati sono riordinati in ranghi, dal minore al maggiore. Per ogni campione si sommano i ranghi. Per la significatività statistica si fa poi riferimento al test del chi-quadro. Esempio elaborazione con test non parametrico Median test: considera per ogni campione (cultivar) quante osservazioni (giudizi) sono superiori alla mediana. Dati Standardizzati (media=0; Dstd=1) Gala Pink Lady Succ 1.5 Red D 1 Cons Dolc 0.5 0 -0.5 -1 Croc Acid Astr Arom R2=-0.34 Correlazioni lineari (rette di regressione) R2=0.35 Varianza spiegata 89% Analisi componenti principali Variabili: Croc Farin Succ Arom Analisi Discriminante Lineare (variabili Croc Farin Succ Arom) L’ADL è utilizzata per fissare una regola di decisione per l’attribuzione di una unità di osservazione ad uno dei gruppi in esame, in funzione delle caratteristiche considerate. The DISCRIM Procedure Classification Summary for Calibration Data: WORK.SENSM04 Resubstitution Summary using Linear Discriminant Function Generalized Squared Distance Function 2 _ -1 _ D (X) = (X-X )' COV (X-X ) j j j Posterior Probability of Membership in Each culti 2 2 Pr(j|X) = exp(-.5 D (X)) / SUM exp(-.5 D (X)) j k k Number of Observations and Percent Classified into culti From culti Gala Pink Red Total Gala 15 62.50 2 8.33 7 29.17 24 100.00 Pink 1 4.17 23 95.83 0 0.00 24 100.00 Red 4 17.39 1 4.35 18 78.26 23 100.00 Total 20 28.17 26 36.62 25 35.21 71 100.00 0.33333 0.33333 0.33333 Priors QDA (Analisi Quantitativa Descrittiva) FRAGOLA – 2 periodi di raccolta Dolcezza Gradimento Dolcezza 1 1 0.5 0.5 Acidità 0 Gradimento -0.5 -0.5 -1 -1 Aroma Fresco Aroma Fresco Consistenza Camarosa J9L335 Tethis J9L49 J9l328 L4J91 Aprile Acidità 0 Consistenza J9L331 Pajaro Camarosa J9L335 Tethis J9L49 J9l328 L4J91 Maggio J9L331 Pajaro Analisi multivariata Fragole: Correlazioni attributi-gradimento definite dal Panel IBIMET-CNR Aprile Maggio R2=0.64 R2=0.61 Fragole R2=0.39 R2=0.05 Aprile (dati ottenuti con scheda astrutturata) R2=0.43 R2=0.52 Maggio …A proposito: ecco come si presenta una correlazione usando una scala STRUTTURATA R2= 0.37 R2= 0.41 R2= 0.44 DRIVERS di GRADIMENTO Coefficienti angolari curva (pendenza): Più elevato, più dirige di più il gradimento Dicembre 2005 Mele:Osserviamo qui le correlazioni tra i descrittori. L’aroma cresce con l’aumentare della dolcezza (R2= 0.37). Il gradimento cresce sia con la maggiore dolcezza che con l’aumento dell’aroma. Analisi statistica di test su consumatori Analisi delle Frequenze Prefmap Analisi delle Corrispondenze Mele: Test su consumatori Luogo “Centro Lame” Bologna Confronto tra 5 cultivar • Interviste valide 158, 50% donne 50% uomini. • Fasce d’età: <25: 13%; 26-35: 26%; 36-45: 18%; 46-55: 18%; >56: 24% Il consumatore dopo ogni assaggio esprime un giudizio da 1 (pessimo) a 9 (ottimo); 5=accettabile. Dopo l’assaggio gli vengono richiesti i caratteri che hanno determinato la preferenza per il campione più gradito (domanda di controllo). Voto % voti Voto uomin >5 donne i Voto <35 anni Voto 36-55 Voto >56 anni Cultivar Voto Medio Fuji A 7.2 a 87% 7.3 7.1 7.1 7.1 7.6 Fuji B 6.8 a 80% 6.8 6.9 6.8 6.7 7.3 Pink Lady 6.3 b 70% 6.5 6.0 5.9 6.6 7.0 Modì 6.0 bc 65% 6.3 5.7 5.2 5.9 6.8 Golden Del. 5.7c 55% 5.8 5.6 5.5 5.6 6.5 Voto medio e voto medio per tipologia di assaggiatore ottenuto dalle cultivar proposte Fuji 1 Voto medio 7.2 Pink Lady Voto medio 6.3 Golden Delicious Voto medio 5.7 Fuji 2 Voto medio 6.8 Modì Voto medio 6.0 Nei giudizi dei consumatori spesso le frequenze dei diversi voti sono più indicative delle medie. Indicano ad esempio come Golden D. sia giudicato un prodotto accettabile (voto 5 dal 25% degli intervistati) mentre in particolare le due Fuji hanno circa il 75% di voti eccellenti (7-8-9) contro il 35% di Golden D.). Fuji 2 Golden Delicious Pink Lady Fuji 1 Domanda di controllo: I giudizi per le 2 Fuji sono estremamente simili (si ricorda che tutti campioni venivano presentati in forma anonima), sono apprezzate nell’ordine per dolcezza e croccantezza, poi aroma e succosità. Diversi i profili di Pink Lady e Modì che puntano sul consumatore che apprezza soprattutto croccantezza, mentre ad esempio la dolcezza è un carattere minore. Modì PrefMap o Mappa di preferenza interna: ogni vettore è un consumatore. Il gradimento cresce nelle direzione della freccia. Osservare come i consumetori associno nel gradimento le due Fuji e Modì e Pink Lady. Analisi delle corrispondenze: misura l’associazione tra attributi sensoriali e oggetti dell’analisi Cons 70 Modi Pinova 60 Grad 50 Croc Stark Gala 40 30 20 Arom Taste Panel condotto da assaggiatori addestrati su 4 cultivar di mele 10 Acid Succ Farin Dolc Che cosa chiedo ad un Panel ? Questa mappa di preferenza sottolinea come sono orientati i giudizi. Le preferenze dei 138 consumatori intervistati sono dirette nella maggior parte verso Modì e Pinova Per i consumatori le caratteristiche positive di Modì sono associate a Croccantezza e succosità e ad una buona acidità. Pinova è associata alla dolcezza, Gala all’aroma. Test di Omogeneità del prodotto condotto con Panel CNR Il panel test è stato eseguito su “Modi’” diverse per provenienza e colore di fondo. Sono state eseguite 4 repliche. I risultati non hanno evidenziato differenze significative per nessuno dei descrittori indicando che il prodotto risulta omogeneo dal punto di vista sensoriale. Risultati del Consumer Test Edonico condotto presso la mensa CNR FUJI MODI’ Hanno partecipato agli assaggi 102 persone, ad ognuno, senza fornire indicazioni su cultivar o finalità del test sono stati presentati 3 campioni di Modi’ e 3 di Fuji e richiesto di fornire per ognuno un giudizio di gradimento con un voto da 1 = pessimo a 9 = ottimo, 5 = medio. Ne sono risultati 305 giudizi validi per ogni cultivar. La media dei voti (Mean) indica buoni livelli di gradimento: è stata di 6,02 per Fuji e di 5, 82 per Modì; con deviazioni standard molto vicine (1,69 Fuji; 1, 70 Modì). Per Modì si registrano un coefficiente di variazione (CV) ed una varianza (Variance) leggermente più alti, ma non da indicare differenze significative in termini di omogenità dei frutti. La distribuzione dei voti è simile per le due cultivar. Le medie differiscono di poco. Per entrambe la mediana (valore piu’ frequente) è 6 (6 su 9 corrisponde a un 66% di gradimento). Dicembre 2005 Distribuzione dei voti con l’età (meno di 35; 36-55; over 55) Voto medio 6.8 Voto medio 6.8 Voto medio 6.4 Voto medio 6.2 Test Condotto il 4 Dicembre 2006 presso classi III “IPSSAR B. Scappi" Castel S.Pietro (BO). 110 Assaggiatori di 16-17 anni. Maschi Femmine 10.0 3CS 8.0 3DC 6.0 3CC 3BS 4.0 3AS 2.0 3AC 0.0 GALA PINK MODI FUJI Golden 5.4 4.3 7.8 3.3 6.7 7.1 I U 3CS 6.8 3DC 3.6 6.7 3CC 6.1 5.7 3BS 3.6 6.5 3AS 4.4 U 5.3 3AC 5.9 I 7.2 I U I 5.5 1°ora 4.6 5.8 2°ora 4.4 5.8 3°ora 6.1 4°ora 6.0 5°ora 6.5 6°ora 6.4 I 6.6 6.0 U 7.0 4.3 6.0 7.3 6.9 5.7 7.3 U Media 6.2 U I Test su prodotti molto simili •Test su consumatori eseguito presso Ipercoop “Centro Borgo” Bologna • Mercoledì 11 Aprile 2007 ore 10-18 • Disegno Sperimentale Test: vengono proposti 6 assaggi anonimi randomizzati • Interviste valide 143 (uomini 55%, donne 45%) • Fasce d’età: <35: 35%; 36-55: 32%; >55: 33% Cultivar Voto Medio Voto donne Voto uomin i Voto <35 anni Voto 36-55 Voto >56 anni Fuji ER1 6.4 6.3 6.5 6.1 6.4 6.7 Fuji ER2 6.6 6.5 6.5 6.6 6.5 6.8 Fuji ER3 6.5 6.8 6.3 6.6 6.2 6.9 Fuji TN1 6.1 6.1 6.1 6.3 5.5 6.4 Fuji TN2 6.3 6.3 6.3 6.4 5.9 6.4 Fuji TN3 6.5 6.3 6.6 6.3 6.3 6.8 80 Test Confronto a Coppie Dovendo confrontare prodotti molto simili si è effettuato anche un confronto a coppie: (40 assaggi 1 contro 1) 70 60 50 * * ** * * 40 TN1 ER2 TN1 80 ER3 30 20 ER1 43 27 10 17 24 16 TN1 29 10 TOT ER 1 TNTN1 0 ER1 TN1 ER2 TN1 ER3 TN1 TOT ER TNTN1 • * Indica i confronti con differenza statistica significativa • Per Fuji_ER: 2 lotti su 3 migliori di TN1. Nella media dei tre Lotti (123 assaggi) ER complessivamente migliore di TN1 (80 vs 43 = 65 vs 35%) •Fuji ER non differente da TN2 né per singoli lotti né nella media generale (64 vs 58 = 52 vs 48%) 70 ER1 60 TN3 50 ER2 40 64 30 20 10 TN3 58 ER3 TR3 20 20 23 18 21 20 TOT ER 1 0 ER1 TN3 ER2 TN3 ER3 TR3 TOT ER TOT TH3 TOT TH3 Ranking: Ordine di preferenza tre 3 o più prodotti 1° 2° 3° ER3 1° 2° 3° ER1 1° 2° ER2 3° KIWI Fragola Genuino 7% Salutare 7% Artificiale 30% Sensuale 56% Mela Sensuale 7% Artificiale 12% Salutare 48% Genuino 33% • Biometeorologia • Agrometeorologia • Ecofisiologia • Qualità in Campo Laboratorio Analisi Sensoriale con 14 Postazioni Consumer Test in punti vendita Analisi VOCs, Aromi GCO – Gascromatografia Olfattometria Indagini Online Laboratorio Analisi Biochimiche GC, GC-MS, HPLC Bibliografia utile • Lawless HT, Heymann H. 1998. Sensory evaluation of food. Chapman & Hall. • Meilgaard M., Civille G.V., Carr B.T. (1999) - Sensory evaluation techniques. 3° ed. CRC Press, London. • Porretta S. 2000. Analisi Sensoriale & Consumer Science. Chiriotti. • Pompei C, Lucisano M. 1991. Introduzione all’analisi sensoriale degli alimenti. Tecnos. • Pagliarini E 2002 Valutazione Sensoriale: Aspetti teorici, pratici e metodologici. Hoepli