chiostro della cattedrale di Le Puy - Cloître de la cathédrale du Puy
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chiostro della cattedrale di Le Puy - Cloître de la cathédrale du Puy
puy-en-velay IT_puy 08/11/12 17:16 Page1 Visita Notre-Dame du Puy Il tesoro Informazioni Storia ▲ Visita Notre-Dame du Puy Il tesoro Informazioni ▲ Storia Visita Notre-Dame du Puy Il tesoro Informazioni ▲ Storia Visita ▲ Notre-Dame du Puy Il tesoro Informazioni italiano Glossario Notre-Dame du Puy I tesori della cattedrale: ori e ricami Astragalo: modanatura tonda posta tra il fusto della colonna e la base del capitello. Bordone: lungo bastone da viaggio. Capitolo: assemblea settimanale dei canonici destinata al disbrigo di questioni organizzative. Chierichetti: giovani chierici o ragazzi del coro della scuola della cattedrale che eseguivano i canti durante le cerimonie. Musrabiyyah: nell’architettura araba, griglia posta davanti a una finestra e che permette di vedere senza essere visti. Olifante: corno realizzato con una zanna di elefante. Secolare: che vive nel mondo laico, senza essere soggetto alle regole della vita religiosa comunitaria. Sottarco: arco trasversale e sporgente che raddoppia interiormente una volta a botte. Verso Santiago di Compostela Una collezione di grande pregio Nell’XI secolo il pellegrinaggio a Santiago di Compostela si sviluppa grazie all’avanzare della riconquista dei territori spagnoli da parte dei cristiani a scapito dei musulmani. Identificabili grazie al bordone* e alla conchiglia che completavano il loro abbigliamento, i pellegrini compivano atti di devozione e di penitenza e si fermavano per venerare altri santi lungo il cammino verso Santiago. Nel 2010 lo Stato ha acquisito una serie di opere raccolte da due collezionisti non professionisti, Josiane e Daniel Fruman: si tratta di 185 tessuti ricamati, di cui 75 sono oggi visibili nella sala degli Stati del Velay. Questa collezione offre un’ampia panoramica sull’arte del ricamo, applicata a ornamenti liturgici e dipinti votivi prodotti in Europa tra il XV e il XIX secolo. Informazioni pratiche Durata media della visita: 1 ora Visita commentata in francese Informazioni presso il punto di accoglienza Visite adattate per le persone disabili Bookshop La guida di questo monumento è disponibile nella collezione “Cathédrales de France” presso il bookshop. Centre des monuments nationaux Cloître de la cathédrale du Puy-en-Velay 3 rue du Cloître 43000 Le Puy-en-Velay tél. 04 71 05 45 52 [email protected] www.monuments-nationaux.fr crédits photos Arch.Phot.Paris © Centre des monuments nationaux, Paris conception Plein Sens, Anders. réalisation Marie-Hélène Forestier. traduction Caractères et cætera. impression Stipa, janvier 2013. Storia chiostro della cattedrale di Le Puy Corte interna dei canonici Punto di partenza verso Santiago di Compostela L’origine dei tesori delle cattedrali Il cammino di Le Puy o via podiensis Erano quattro le vie principali che conducevano in Spagna i cristiani di tutta Europa. Una di queste, che partiva da Le Puy, era stata inaugurata nel 951 da Godescalco, vescovo della cittadina e uno dei primi pellegrini, il quale aveva attivamente promosso l’usanza del pellegrinaggio verso Compostela. Importanti direttrici di scambi culturali, artistici e intellettuali, i “cammini di Santiago” sono stati dichiarati nel 1987 “primo itinerario culturale europeo” dal Consiglio d’Europa e successivamente sono stati inseriti dall’Unesco nel Patrimonio mondiale dell’umanità. Un importante luogo di culto Il vescovo Godescalco avrebbe contribuito inoltre a consolidare la locale devozione alla Madonna, qui venerata sotto forma di una Vergine con bambino dalla pelle nera. La statua visibile oggi nella cattedrale è ispirata a quella originale, bruciata durante la Rivoluzione. Numerose testimonianze, come gli ex-voto che fanno parte del tesoro, dimostrano il radicamento del suo culto. *Spiegazioni sul retro del documento. I tesori delle cattedrali comprendono tutti gli oggetti destinati all’esercizio del culto: oggetti di oreficeria, libri liturgici e tessuti preziosi che conferivano magnificenza alle cerimonie (paramenti per gli altari e abiti per gli officianti). A tutto questo si aggiungono reliquari e altri oggetti rari destinati a stupire i fedeli, come l’olifante* . Come suggerito dal nome, il tesoro di una cattedrale era molto prezioso, ma era costituito innanzitutto da oggetti con funzioni precise e che sono stati utilizzati e custoditi con cura nel corso dei secoli. Due collezioni a contatto Al tesoro della cattedrale appartengono anche gli antichi abiti della statua di Nostra Signora di Le Puy, i quali costituiscono uno dei punti di collegamento con la collezione di opere ricamate. L’esposizione mostra la varietà degli oggetti che componevano i tesori religiosi di un tempo, ma anche la ricchezza di una produzione artistica al servizio della magnificenza del culto. *Spiegazioni sul retro del documento. La cittadina di Le Puy nel XVII secolo, incisione. La cattedrale domina l’enorme rupe basaltica sulle cui pendici sorge la cittadina di Le Puy-en-Velay. Questa rupe, chiamata monte Anis, è abitata fin dall’epoca gallo-romana. Nel IV secolo la cattedrale diventa un luogo di culto dedicato alla Vergine e nel VII secolo viene innalzata al rango di sede vescovile. Alla fine del X secolo la fama della cittadina si consolida grazie alla devozione tributata a una statua della Vergine: Nostra Signora di Le Puy. I pellegrini provenienti dai paesi confinanti si radunano qui per proseguire verso Santiago di Compostela. Il chiostro dei canonici La chiesa viene ingrandita tra l’XI e il XII secolo per accogliere pellegrini sempre più numerosi. Per questo motivo viene completata con un chiostro adiacente. Questa zona è riservata alle riunioni dei canonici secolari* della cattedrale, i religiosi che fanno parte del consiglio del vescovo. Tra il XIV e il XVIII secolo il chiostro viene sottoposto a vari restauri. Dal 1842 al 1853, l’architetto Mallay esegue importanti lavori, che Mimey prosegue fino all'inizio del XX secolo, nel rispetto dell’architettura d'origine. *Spiegazioni sul retro del documento. puy-en-velay IT_puy 08/11/12 17:16 Page5 Storia Visita ▲ Notre-Dame du Puy Il tesoro Informazioni Architettura e decorazione Il chiostro è adiacente alle ultime tre campate nord della navata della cattedrale. La sua costruzione inizia probabilmente alla metà dell’XI secolo. L’edificio presenta una pianta rettangolare. Le gallerie sono costituite da cinque arcate sui lati nord e sud, da nove sul lato ovest e da dieci su quello est. L’aspetto massiccio è dato dalle robuste colonne che sostengono le volte a crociera delle gallerie. Le colonne sul lato del giardino sostengono arcate a doppio cilindro, in cui si alternano conci d’imposta in arenaria bianca e in roccia vulcanica scura, sormontati da un mosaico multicolore in terracotta. Quest’alternanza di colori caratterizza anche altre chiese contemporanee, come la chiesa della Madeleine a Vézelay (in Borgogna) o quella di Saint-Austremoine a Issoire (in Alvernia), e rivela la fantasia dei costruttori di epoca romanica, abituati a sfruttare i materiali locali per realizzare le decorazioni policrome tipiche del XII secolo. 1 La sala d’ingresso attuale corrisponde all’antica sala delle guardie. Le gallerie del chiostro Il chiostro, o corte interna, metteva in comunicazione gli edifici riservati ai canonici secolari* che partecipavano all’organizzazione delle funzioni della cattedrale. Questi religiosi vi si radunavano in occasione delle riunioni del capitolo* . La maggior parte di essi viveva all’esterno, in edifici privati della cittadina. I capitelli situati all’interno delle gallerie sono tutti originali e offrono una panoramica dell’evoluzione stilistica avvenuta nel XII secolo. Gran parte dei capitelli posti sul lato del giardino sono invece stati restaurati nel XIX secolo. 2 Galleria est: i capitelli presentano un’uniformità stilistica evidenziata da elementi comuni, quali la forma d’ispirazione corinzia, le teste di animali ed esseri umani e i motivi a nervature intrecciate. cattedrale piano del chiostro 7 portico di Saint-Jean scalone al piano: sala degli Stati del Velay 6 14 8 4 N battistero di Saint-Jean 2 5 a 9 3 b verso 12 ingresso 11 10 12 c 13 d 15 e 1 clero episcopale, beneficiario dei diritti feudali sulla regione del Velay. Elemento essenziale del sistema difensivo di tutto il complesso architettonico, proteggeva il vescovo e i canonici dai pericoli della loro epoca: atti di brigantaggio da parte dei nobili e rivolte della plebe urbana. La costruzione si articola su cinque livelli, di cui due al di sotto di quello del chiostro. 11 L’antica biblioteca, situata al terzo livello, cioè al piano del chiostro, è oggi adibita a cappella delle reliquie. Vi si può accedere passando dalla cattedrale. Un tesoro d’arte religiosa 3 La sala capitolare o sala del capitolo* presenta una volta a botte spezzata, poggiante su sottarchi* . Questo ambiente comunica con il chiostro tramite un portale con modanature a denti di sega che poggia su pilastri ondulati. La sala, chiamata anche “cappella dei morti”, è stata successivamente utilizzata come luogo di sepoltura dei canonici a partire dal 1339 e fino alla Rivoluzione francese. Le loro pietre tombali sono esposte contro le pareti. I blasoni che le ornano ricordano che molti canonici provenivano da famiglie nobili. 4 La Crocifissione posta sulla parete sud e dipinta attorno al 1200 appare, nel trattamento dei personaggi e nei loro attributi, ancora ispirata all’antico modello bizantino. La palma d’oro, per esempio, evoca le rappresentazioni del Cristo in maestà dei mosaici bizantini. 5 L’edificio dei chierichetti* è chiuso al pubblico nella sua parte superiore. Questa struttura su due livelli offriva alloggi di qualità. Essa conserva ancora oggi un raro camino di epoca romanica, la cui canna fumaria cilindrica è sormontata “da una mitra a forma di lanterna coperta da un cono”, come ricorda la descrizione di Viollet-le-Duc. 6 La galleria sud risale all’XI secolo ed è stata rimaneggiata nel corso dei restauri del XIX secolo. I capitelli situati nell’angolo sud-est recano tracce di policromia che ci ricordano come nel Medioevo il chiostro fosse interamente dipinto. I fusti scanalati delle colonne sono ispirati all’antico ordine dorico. 7 Tre capitelli fanno pensare a una struttura anteriore all’Anno Mille oppure al recupero di elementi di epoca carolingia. Questi imponenti capitelli hanno una forma corinzia a foglia d’acanto e sono privi di astragalo* . Uno di essi è ornato agli angoli da colombe posate su canestri decorati con intrecci dipinti in ocra rossa. Le copie realizzate nel XIX secolo sono invece riconoscibili per il candore e la simmetria perfetta. 8 Una griglia in ferro battuto delimita l’estremità iniziale della galleria ovest. Ornata con motivi a voluta, ispirati ai musrabiyyah * , è una delle più antiche opere in ferro battuto francesi e risale alla fine del XII o all’inizio del XIII secolo. 9 Tra i capitelli istoriati del XII secolo si distinguono le rappresentazioni di un angelo che suona l’olifante* (a), di alcuni centauri sul lato del giardino (b), di un angelo affiancato da due demoni (c), di un abate e di una badessa che si contendono un pastorale vescovile (d) e di alcuni leoni (e). 10 12 La sala degli Stati del Velay, al quarto livello dell’edificio delle caditoie, corrisponde all’antica sala di ricevimento del vescovo e dei canonici. Qui si riunivano i nobili della regione, vassalli del vescovo di Le Puy. Il tesoro, composto da oggetti liturgici di oreficeria e da dipinti e sculture, nel 2011 si è ulteriormente arricchito grazie all’acquisizione di una collezione di opere d’arte ricamate che include dipinti devozionali e numerosi tessuti e abiti liturgici. 13 La Vergine con bambino o Madonna “Sedes sapientiae”, risale al XV secolo ed è l’opera più antica della collezione. 14 Il mantello risalente al XVI secolo e ornato da un’immagine dell’albero di Jesse, serviva per abbigliare la statua di Nostra Signora di Le Puy, un tempo venerata nella cattedrale. 15 Il Santo Chiodo, che secondo la tradizione popolare è un chiodo della croce di Cristo trasformato nel morso del cavallo dell’imperatore Costantino, appartiene al tesoro di Le Puy fin dal XIX secolo, mentre in precedenza era custodito in un’abbazia vicina. L’edificio delle caditoie Quest’imponente struttura, che sovrasta la galleria ovest, è legata al potere temporale del *Spiegazioni sul retro del documento.