chiostro della cattedrale di Le Puy - Cloître de la cathédrale du Puy

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chiostro della cattedrale di Le Puy - Cloître de la cathédrale du Puy
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Notre-Dame
du Puy
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Glossario
Notre-Dame du Puy
I tesori della cattedrale: ori e ricami
Astragalo: modanatura tonda posta tra il fusto
della colonna e la base del capitello.
Bordone: lungo bastone da viaggio.
Capitolo: assemblea settimanale dei canonici
destinata al disbrigo di questioni organizzative.
Chierichetti: giovani chierici o ragazzi del coro
della scuola della cattedrale che eseguivano
i canti durante le cerimonie.
Musrabiyyah: nell’architettura araba, griglia
posta davanti a una finestra e che permette
di vedere senza essere visti.
Olifante: corno realizzato con una zanna
di elefante.
Secolare: che vive nel mondo laico, senza essere
soggetto alle regole della vita religiosa
comunitaria.
Sottarco: arco trasversale e sporgente che
raddoppia interiormente una volta a botte.
Verso Santiago di Compostela
Una collezione di grande pregio
Nell’XI secolo il pellegrinaggio a Santiago di
Compostela si sviluppa grazie all’avanzare della
riconquista dei territori spagnoli da parte dei
cristiani a scapito dei musulmani. Identificabili
grazie al bordone* e alla conchiglia che
completavano il loro abbigliamento, i pellegrini
compivano atti di devozione e di penitenza e si
fermavano per venerare altri santi lungo il
cammino verso Santiago.
Nel 2010 lo Stato ha acquisito una serie di opere
raccolte da due collezionisti non professionisti,
Josiane e Daniel Fruman: si tratta di 185 tessuti
ricamati, di cui 75 sono oggi visibili nella sala
degli Stati del Velay. Questa collezione offre
un’ampia panoramica sull’arte del ricamo,
applicata a ornamenti liturgici e dipinti votivi
prodotti in Europa tra il XV e il XIX secolo.
Informazioni pratiche
Durata media della visita: 1 ora
Visita commentata in francese
Informazioni presso il punto di accoglienza
Visite adattate per le persone disabili
Bookshop
La guida di questo monumento è disponibile nella collezione
“Cathédrales de France” presso il bookshop.
Centre des monuments nationaux
Cloître de la cathédrale du Puy-en-Velay
3 rue du Cloître
43000 Le Puy-en-Velay
tél. 04 71 05 45 52
[email protected]
www.monuments-nationaux.fr
crédits photos Arch.Phot.Paris © Centre des monuments nationaux, Paris conception Plein Sens, Anders. réalisation Marie-Hélène Forestier. traduction Caractères et cætera. impression Stipa, janvier 2013.
Storia
chiostro della
cattedrale di
Le Puy
Corte interna dei canonici
Punto di partenza verso Santiago
di Compostela
L’origine dei tesori delle cattedrali
Il cammino di Le Puy o via podiensis
Erano quattro le vie principali che conducevano
in Spagna i cristiani di tutta Europa. Una
di queste, che partiva da Le Puy, era stata
inaugurata nel 951 da Godescalco, vescovo
della cittadina e uno dei primi pellegrini,
il quale aveva attivamente promosso l’usanza
del pellegrinaggio verso Compostela. Importanti
direttrici di scambi culturali, artistici e
intellettuali, i “cammini di Santiago” sono
stati dichiarati nel 1987 “primo itinerario
culturale europeo” dal Consiglio d’Europa e
successivamente sono stati inseriti dall’Unesco
nel Patrimonio mondiale dell’umanità.
Un importante luogo di culto
Il vescovo Godescalco avrebbe contribuito inoltre
a consolidare la locale devozione alla Madonna,
qui venerata sotto forma di una Vergine con
bambino dalla pelle nera. La statua visibile oggi
nella cattedrale è ispirata a quella originale,
bruciata durante la Rivoluzione. Numerose
testimonianze, come gli ex-voto che fanno
parte del tesoro, dimostrano il radicamento
del suo culto.
*Spiegazioni sul retro del documento.
I tesori delle cattedrali comprendono tutti gli
oggetti destinati all’esercizio del culto: oggetti di
oreficeria, libri liturgici e tessuti preziosi che
conferivano magnificenza alle cerimonie
(paramenti per gli altari e abiti per gli officianti).
A tutto questo si aggiungono reliquari e altri
oggetti rari destinati a stupire i fedeli, come
l’olifante* . Come suggerito dal nome, il tesoro
di una cattedrale era molto prezioso, ma era
costituito innanzitutto da oggetti con funzioni
precise e che sono stati utilizzati e custoditi con
cura nel corso dei secoli.
Due collezioni a contatto
Al tesoro della cattedrale appartengono anche
gli antichi abiti della statua di Nostra Signora di
Le Puy, i quali costituiscono uno dei punti di
collegamento con la collezione di opere ricamate.
L’esposizione mostra la varietà degli oggetti che
componevano i tesori religiosi di un tempo, ma
anche la ricchezza di una produzione artistica
al servizio della magnificenza del culto.
*Spiegazioni sul retro del documento.
La cittadina di
Le Puy nel
XVII secolo,
incisione.
La cattedrale domina l’enorme rupe basaltica sulle
cui pendici sorge la cittadina di Le Puy-en-Velay.
Questa rupe, chiamata
monte Anis, è abitata fin
dall’epoca gallo-romana.
Nel IV secolo la cattedrale
diventa un luogo di culto
dedicato alla Vergine e
nel VII secolo viene innalzata al rango di sede
vescovile. Alla fine del X secolo la fama della
cittadina si consolida grazie alla devozione
tributata a una statua della Vergine: Nostra
Signora di Le Puy. I pellegrini provenienti dai
paesi confinanti si radunano qui per proseguire
verso Santiago di Compostela.
Il chiostro dei canonici
La chiesa viene ingrandita tra l’XI e il XII secolo
per accogliere pellegrini sempre più numerosi.
Per questo motivo viene completata con un
chiostro adiacente. Questa zona è riservata alle
riunioni dei canonici secolari* della cattedrale, i
religiosi che fanno parte del consiglio del vescovo.
Tra il XIV e il XVIII secolo il chiostro viene
sottoposto a vari restauri. Dal 1842 al 1853,
l’architetto Mallay esegue importanti lavori,
che Mimey prosegue fino all'inizio del XX secolo,
nel rispetto dell’architettura d'origine.
*Spiegazioni sul retro del documento.
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Storia
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Notre-Dame
du Puy
Il tesoro
Informazioni
Architettura e decorazione
Il chiostro è adiacente alle ultime tre campate
nord della navata della cattedrale. La sua
costruzione inizia probabilmente alla metà
dell’XI secolo. L’edificio presenta una pianta
rettangolare. Le gallerie sono costituite da
cinque arcate sui lati nord e sud, da nove sul
lato ovest e da dieci su quello est.
L’aspetto massiccio è dato dalle robuste colonne
che sostengono le volte a crociera delle gallerie.
Le colonne sul lato del giardino sostengono arcate
a doppio cilindro, in cui si alternano conci
d’imposta in arenaria bianca e in roccia vulcanica
scura, sormontati da un mosaico multicolore in
terracotta. Quest’alternanza di colori caratterizza
anche altre chiese contemporanee, come la chiesa
della Madeleine a Vézelay (in Borgogna) o quella
di Saint-Austremoine a Issoire (in Alvernia), e
rivela la fantasia dei costruttori di epoca romanica,
abituati a sfruttare i materiali locali per realizzare
le decorazioni policrome tipiche del XII secolo.
1 La sala d’ingresso attuale corrisponde all’antica
sala delle guardie.
Le gallerie del chiostro
Il chiostro, o corte interna, metteva in
comunicazione gli edifici riservati ai canonici
secolari* che partecipavano all’organizzazione
delle funzioni della cattedrale. Questi religiosi
vi si radunavano in occasione delle riunioni
del capitolo* . La maggior parte di essi viveva
all’esterno, in edifici privati della cittadina. I
capitelli situati all’interno delle gallerie sono tutti
originali e offrono una panoramica dell’evoluzione
stilistica avvenuta nel XII secolo. Gran parte dei
capitelli posti sul lato del giardino sono invece
stati restaurati nel XIX secolo.
2 Galleria est: i capitelli presentano un’uniformità
stilistica evidenziata da elementi comuni, quali la
forma d’ispirazione corinzia, le teste di animali
ed esseri umani e i motivi a nervature intrecciate.
cattedrale
piano del chiostro
7
portico di Saint-Jean
scalone
al piano: sala degli
Stati del Velay
6
14
8
4
N
battistero
di Saint-Jean
2
5
a
9
3
b
verso 12
ingresso
11
10
12
c
13
d
15
e
1
clero episcopale, beneficiario dei diritti feudali
sulla regione del Velay. Elemento essenziale
del sistema difensivo di tutto il complesso
architettonico, proteggeva il vescovo e i canonici
dai pericoli della loro epoca: atti di brigantaggio
da parte dei nobili e rivolte della plebe urbana.
La costruzione si articola su cinque livelli,
di cui due al di sotto di quello del chiostro.
11 L’antica biblioteca, situata al terzo livello,
cioè al piano del chiostro, è oggi adibita a
cappella delle reliquie. Vi si può accedere
passando dalla cattedrale.
Un tesoro d’arte religiosa
3 La sala capitolare o sala del capitolo*
presenta una volta a botte spezzata, poggiante
su sottarchi* . Questo ambiente comunica con
il chiostro tramite un portale con modanature a
denti di sega che poggia su pilastri ondulati. La
sala, chiamata anche “cappella dei morti”,
è stata successivamente utilizzata come luogo di
sepoltura dei canonici a partire dal 1339 e fino
alla Rivoluzione francese. Le loro pietre tombali
sono esposte contro le pareti. I blasoni che le
ornano ricordano che molti canonici provenivano
da famiglie nobili.
4 La Crocifissione posta sulla parete sud e dipinta
attorno al 1200 appare, nel trattamento dei
personaggi e nei loro attributi, ancora ispirata
all’antico modello bizantino. La palma d’oro,
per esempio, evoca le rappresentazioni del Cristo
in maestà dei mosaici bizantini.
5 L’edificio dei chierichetti* è chiuso al pubblico
nella sua parte superiore. Questa struttura su due
livelli offriva alloggi di qualità. Essa conserva
ancora oggi un raro camino di epoca romanica, la
cui canna fumaria cilindrica è sormontata “da una
mitra a forma di lanterna coperta da un cono”,
come ricorda la descrizione di Viollet-le-Duc.
6 La galleria sud risale all’XI secolo ed è stata
rimaneggiata nel corso dei restauri del XIX secolo.
I capitelli situati nell’angolo sud-est recano tracce
di policromia che ci ricordano come nel Medioevo
il chiostro fosse interamente dipinto. I fusti
scanalati delle colonne sono ispirati all’antico
ordine dorico.
7 Tre capitelli fanno pensare a una struttura anteriore
all’Anno Mille oppure al recupero di elementi di
epoca carolingia. Questi imponenti capitelli hanno
una forma corinzia a foglia d’acanto e sono privi
di astragalo* . Uno di essi è ornato agli angoli da
colombe posate su canestri decorati con intrecci
dipinti in ocra rossa. Le copie realizzate nel XIX
secolo sono invece riconoscibili per il candore e
la simmetria perfetta.
8 Una griglia in ferro battuto delimita l’estremità
iniziale della galleria ovest. Ornata con motivi a
voluta, ispirati ai musrabiyyah * , è una delle più
antiche opere in ferro battuto francesi e risale
alla fine del XII o all’inizio del XIII secolo.
9 Tra i capitelli istoriati del XII secolo si
distinguono le rappresentazioni di un angelo che
suona l’olifante* (a), di alcuni centauri sul lato
del giardino (b), di un angelo affiancato da due
demoni (c), di un abate e di una badessa che si
contendono un pastorale vescovile (d) e di alcuni
leoni (e).
10
12 La sala degli Stati del Velay, al quarto livello
dell’edificio delle caditoie, corrisponde all’antica
sala di ricevimento del vescovo e dei canonici.
Qui si riunivano i nobili della regione, vassalli
del vescovo di Le Puy. Il tesoro, composto da
oggetti liturgici di oreficeria e da dipinti e
sculture, nel 2011 si è ulteriormente arricchito
grazie all’acquisizione di una collezione di opere
d’arte ricamate che include dipinti devozionali
e numerosi tessuti e abiti liturgici.
13 La Vergine con bambino o Madonna “Sedes
sapientiae”, risale al XV secolo ed è l’opera più
antica della collezione.
14 Il mantello risalente al XVI secolo e ornato da
un’immagine dell’albero di Jesse, serviva per
abbigliare la statua di Nostra Signora di Le Puy,
un tempo venerata nella cattedrale.
15 Il Santo Chiodo, che secondo la tradizione
popolare è un chiodo della croce di Cristo
trasformato nel morso del cavallo dell’imperatore
Costantino, appartiene al tesoro di Le Puy fin
dal XIX secolo, mentre in precedenza era
custodito in un’abbazia vicina.
L’edificio delle caditoie
Quest’imponente struttura, che sovrasta la
galleria ovest, è legata al potere temporale del
*Spiegazioni sul retro del documento.