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RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | LO SCENARIO
Dalla competizione
alla cooperazione
Contrazione del gettito e ostacoli alla competitività
hanno messo a nudo le fallimentari strategie fiscali
delle amministrazioni finanziarie. Ma è in corso
una rivoluzione epocale che cambia il ruolo dei consulenti
© hin255 - Fotolia.com
di Felice Meoli
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• TopLegal Luglio/Settembre 2015
ricerche
«Prima i Paesi
facevano concorrenza
nell’incoraggiare gli
investimenti; adesso lo fanno
nella ricerca del gettito»
I
PROBLEMI NEI CONTI PUBBLICI DI TANTI
Paesi, così come la crescita azzerata a livello
mondiale, hanno risvegliato negli ultimi due anni
l’attenzione degli organismi internazionali, così
come dei legislatori nazionali, sulla necessità di
costruire un nuovo ecosistema fiscale. Questioni
che riguardano da vicino anche l’Italia. «Non c’è
mai stata una concentrazione così elevata di cambiamenti», affermano Giuseppe Andrea Giannantonio e Massimo Antonini di Chiomenti. La
grande produzione normativa sta cambiando le
regole d’ingaggio, imponendo nuovi quadri di riferimento. E infatti le amministrazioni finanziarie hanno finalmente deciso di svolgere un ruolo
attivo, riscoprendo le proprie responsabilità, in
un mondo degli affari che travalica i confini nazionali, su tre fronti principali: primo, nell’armonizzare le normative internazionali, sposando un
sistema cooperativo anziché la logica competitiva,
che ha condotto a una gara tra Paesi al ribasso;
secondo, nel garantire un adeguato gettito al proprio bilancio; e infine nell’offrire soluzioni agli
attori economici che favoriscano la loro crescita
(e di riflesso che permettano maggiori entrate).
I fenomeni che, dunque, interessano il settore
fiscale sono svariati e hanno un impatto decisivo sul lavoro dei professionisti. Non solo perché
gli stessi si nutrono di modifiche normative, ma
anche perché queste cambiano il modello stesso
del consulente. Che si sta trasformando, in linea
con le nuove esigenze dei clienti, da specialista di
nicchia a esperto interdisciplinare. E che, dunque,
deve padroneggiare (o almeno saper coinvolgere)
tutto ciò che riguarda il regolamentare o il societario, fino a sfociare in materie finora apparentemente distanti come il penale. Costruendo, di
conseguenza, degli «oceani blu» del business, aree
innovative per il momento senza concorrenza.
L’amministrazione come «arbitro»
È senza dubbio l’ambito in cui si sta recuperando
più terreno, in cui rientrano i provvedimenti più
chiacchierati degli ultimi anni e che si prevede
daranno più lavoro ai professionisti nei prossimi
mesi: l’amministrazione quale arbitro del mercato, e soggetto detentore della definizione del perimetro di gioco. L’ispirazione della maggior parte
delle normative in corso di introduzione proviene dagli organismi sovranazionali (come l’Ocse),
in una cornice politica ed economica che mira a
contrastare gli strumenti di elusione fiscale internazionale. L’economia e la finanza, infatti, si sono
armonizzate da tempo su scala globale, a differenza degli impianti legislativi.
«Rispetto a qualche anno fa si è invertito il
trend», spiegano Andrea Tempestini e Carlo
Maria Paolella di McDermott Will & Emery.
«Prima i Paesi si facevano concorrenza nell’incoraggiare la localizzazione degli investimenti,
adesso lo fanno nella ricerca del gettito». Tra le
misure al centro dell’attenzione in questo momento c’è il progetto Beps (Base Erosion and
Profit Shifting), che, avviato dall’Ocse nel 2013,
intende contrastare lo spostamento dell’imponibile da giurisdizioni ad alta fiscalità verso Paesi con pressione fiscale bassa o nulla, tramite un
Action Plan di 15 azioni in via di messa a punto
definitiva. Su questo piano l’Italia non è così indietro. La lotta all’elusione e all’evasione è all’ordine del giorno già da qualche anno; ma l’interpretazione ancora troppo ampia delle norme da
parte dell’amministrazione finanziaria e della
magistratura non fornisce certezza a chi deve
prendere decisioni aziendali, magari arrivando a
investire dall’estero. Per gli studi questo ambito
rappresenta un’opportunità, nell’offrire servizi
di riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali
che vadano nella direzione di un impianto societario Beps compatibile.
Un esempio, di poche settimane fa, riguarda
Amazon. Il colosso dell’e-commerce, settore osservato con particolare attenzione dalle amministrazioni finanziarie, dal 1° maggio ha infatti aperto
in Europa (in Italia, in Inghilterra, In Germania, in
Spagna; in previsione anche in Francia) delle stabili organizzazioni, intese come filiali della sede
lussemburghese Amazon Eu Sarl, che gestiranno
direttamente il business negli specifici mercati.
Segue a pag. 49 4
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TAX & LEGAL
La nostra differenza
Con circa 400 professionisti, che svolgono la loro attività su 12 uffici
dislocati nelle principali città italiane, la struttura di fiscalisti e avvocati del
Network KPMG interviene in tutte le principali aree della fiscalità e del
diritto con servizi integrati e innovativi avvalendosi di gruppi di lavoro
specializzati per assistere persone fisiche e imprese:
• Consulenzafiscaleinmateriadiimpostedirette,IVAealtre
imposte indirette
• Mergers&AcquisitionsandRestructuring
• ConsulenzaSocietaria
• ConsulenzaeAssistenzaDoganale
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kpmg.com/it
ricerche
L’amministrazione
finanziaria non è solo
arbitro ma vero e proprio
giocatore a favore del
sostegno dei conti pubblici
Tale decisione, svincolata da norme già esistenti, va
nella direzione del nuovo clima che investe le aziende, «che hanno assunto un atteggiamento non più
improntato all’ottimizzazione fiscale, ma piuttosto
risk management based», sostiene Richard Murphy
di Studio Associato (Kpmg). In questo senso altre
due azioni di fondamentale rilevanza e intimamente collegate riguardano la lotta ai paradisi fiscali e
la voluntary disclosure. Secondo Massimo Giaconia
di Baker & McKenzie «si stima che ci siano tra i
150 e i 200 miliardi di euro non dichiarati solo in
Svizzera da contribuenti italiani, con circa 100mila
persone interessate. Una mole di lavoro enorme e
per questo tutti gli studi si sono attrezzati».
Secondo alcuni professionisti l’impianto della
normativa è ancora farraginoso e complesso, con
criticità che vanno dal costo alle procedure di accertamento. Ma se fino a ora la materia ha moltiplicato
più i convegni che i mandati, entro il 2016 provocherà
senza dubbi effetti distorsivi nel mercato – investito
da un’attività extra-ordinaria senza precedenti – sulla base dell’assunto, esplicitato da Stefano Morri di
Morri Cornelli – che «non c’è più spazio per attività
estere non dichiarate. Vedo una presa di coscienza da
parte di tutti che con lo Stato non si scherza più, che
la compliance è diventata centrale nella gestione dei
rischi. Vedo tanti professionisti che hanno acquisito
consapevolezza di ciò che è in gioco e con le buone o
le cattive lo fanno capire ai loro assistiti». In questo
ambito non possiamo non menzionare l’attuazione
della direttiva Aifmd (Alternative Investment Fund
Managers Directive) lanciata dalla Ue e poche settimane fa implementata nel nostro Paese. Riguarda i gestori di fondi di investimento alternativi e ha
fissato dei nuovi requisiti di informazione e di risk
management per i manager che distribuiscono i loro
prodotti all’interno dell’Unione Europea.
Un discorso a parte merita, invece, la pluriannunciata riforma fiscale. Ferma ai box dal 2013,
aspettando i decreti attuativi che procedono col
contagocce, dopo essere incappata anche sulle
scivolose strade della polemica partitica, è attesa
da tutti i professionisti per fare chiarezza su due
aspetti fondamentali come l’abuso del diritto e il
raddoppio dei termini di accertamento nel caso di
problematiche penali. «Sono entrambe questioni
che impattano pesantemente sulla fiscalità e dunque sul modo di gestire la consulenza», afferma
Stefano Petrecca di Macchi di Cellere Gangemi.
L’amministrazione come «giocatore»
Questo nuovo atteggiamento ha reso più evidente
un diverso ruolo dell’amministrazione finanziaria,
non solo arbitro ma vero e proprio giocatore a favore
del sostegno dei conti pubblici. Il bisogno di recuperare gettito (e di ridurre la distanza dalle avanzate
tecniche di elusione ed evasione) ha messo a disposizione dell’amministrazione – secondo Giulio Azzaretto di Miccinesi – «strumenti di controllo e di
accertamento superiori, avendo accresciuto anche
la propria preparazione. Oggi il contraddittorio con
l’amministrazione finanziaria è molto più interessante professionalmente e anche molto più delicato».
La ricercatezza nei metodi di contrasto è
sfociata anche nel campo mediatico. Non sono
pochi i professionisti che sottolineano questo
aspetto, oscillando tuttavia tra posizioni più
oltranziste ad altre più concilianti. Nel primo
caso si mette l’accento sulla trasformazione del
rapporto tra cittadino e amministrazione, oggi
completamente squilibrato a favore di quest’ultima. Spiega Morri: «Il rapporto tra l’Erario e il
contribuente ha visto nell’ultimo decennio rinforzarsi fortemente i poteri dell’amministrazione e la capacità di enforcement. Questo potere
va esercitato con equilibrio e misura. Qui la magistratura gioca un ruolo arbitrale fondamentale. Nell’ambito dei vincoli europei e sotto il peso
del debito pubblico, non sempre questo potere
è stato esercitato in modo rispettoso dei diritti
civili. Questo è un problema fondamentale».
Altri, forse più pragmatici, invece di soffermarsi sui mezzi si concentrano sui fini. O meglio sulle conseguenze di tale strategia messa in
campo dall’amministrazione. Francesco Guelfi
e Francesco Bonichi di Allen & Overy sottolineano le conseguenze di una eventuale mancata compliance fiscale: il rischio reputazionale, a
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ricerche
LE DIVERSE FACCE DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
Quale ruolo gioca l’autorità rispetto alle diverse dinamiche
Normative
Arbitro
Abilitatore
l’amministrazione quale giudice
del mercato che definisce il
perimetro di gioco
l’amministrazione quale
soggetto attivo per la
propulsione di investimenti
Orientamento
al gettito
Orientamento
ai dividendi
l’amministrazione quale
player del mercato, per la
soddisfazione dei propri
interessi, pari alle società
l’amministrazione quale
soggetto passivo, che
offre l’architettura
legislativa per le imprese
Giocatore
Ecosistema
Mercato
cui gli stessi clienti stanno sempre più attenti.
«Quindici anni fa chi inquinava prendeva una
sanzione nel silenzio generale, oggi è fotografato in prima pagina su tutti i giornali. Lo stesso
accade in ambito tax. Prima il rischio fiscale veniva considerato sostanzialmente solo in termini di impatto in bilancio e quindi dal Cfo, oggi
diventa una varia­bile legale, reputazionale e di
mercato. I clienti ci chiedono di verifi­c are non
solo se la situazione è conforme alla nor­mativa,
ma anche se le modalità che si intendono implementare possano comportare rischi di carattere
reputazionale. Le misure adottate devono ispirarsi a principi di massima trasparenza e correttezza, non solo dal punto di vista tecnico ma
an­che rispetto all’immagine della società nei
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confronti della collettività». Il bisogno di minimizzare gli effetti mediatici ha così portato
a valutare strade che anticipino la fase patologica, quella del contenzioso, tendenzialmente
incline a finire sulle prime pagine dei giornali.
Spingendo verso una direzione di interlocuzione preventiva da parte dei vari contribuenti con
l’amministrazione finanziaria. «Interveniamo
sempre meno nella minimizzazione dell’onere fiscale, e sempre di più nella protezione dal
rischio di essere considerati inadempienti», afferma un fiscalista. I ruling, per esempio, costituiscono nel transfer pricing uno strumento
di gestione e mitigazione del rischio sempre più
sentito, e le stesse misure contenute nel patent
box vanno incontro a una compliance più com-
ricerche
pleta. Allo stesso modo si è espansa l’attività di
tax controversy in riferimento a precontenzioso e misure alternative al litigation. Cercando,
per esempio, di prevenire le problematiche attraverso la predisposizione di una idonea comunicazione o tramite la richiesta di interpelli
all’amministrazione finanziaria.
L’amministrazione come «abilitatore»
Il patent box non rappresenta, però, solo una misura diretta a una interlocuzione più profonda con
le autorità. Adottato con il cosiddetto Investment
Compact (d.l. 3/2015), intende allineare la legi-
slazione italiana agli standard internazionale, per
contrastare la fuga - dal secondo Paese manifatturiero d’Europa - di grandi imprese come Fiat e
Gtech (ex Lottomatica), di marchi di riferimento
italiani come le griffe della moda e di importanti
centri di ricerca come quello di Gsk. La società
farmaceutica, che nel 2010 aveva avviato un piano
di delocalizzazione in Cina di sei centri di ricerca
nel mondo, incluso quello di Verona, ha intrapreso recentemente un percorso inverso, tornando a
investire nel Vecchio Continente. Acquisendo i
centri di ricerca toscani di Novartis e rilanciando
i propri stabilimenti veneti. Il patent box ha avuto
un suo ruolo in questa decisione: è infatti un sistema fiscale agevolato sui proventi derivanti dallo
Napoli
Padova
Catania
Roma
Milano
Torino
Firenze
Genova
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ricerche
I TEMI CALDI DEL SETTORE FISCALE
I posizionamenti indicati dai fiscalisti secondo origine e obiettivi
Normative
Voluntary
disclosure
Paradisi fiscali
BEPS
Revisione
vs tax
Riforma fiscale
Riforma SIIQ
Investment
compact
Patent box
E-commerce
Normativa
cartolarizzazioni
Ruling
Orientamento
al gettito
Transfer pricing
AIFMD
Project bond
Decreto
competitività
Orientamento
ai dividendi
Internazionalizzazione
delle imprese
Contenzioso
Private clients
Tax controversy
Outsourcing tax PMI
Mercato
sfruttamento di brevetti e di altri titoli di proprietà
intellettuale come marchi e disegni. La cooperazione tra Paesi ha attenuato l’aggressiva concorrenza fiscale che l’ha fatta da padrone fino a qualche
tempo fa. E ha spinto i governi ad aiutare il rilancio
delle strutture produttive dei propri Paesi, puntando alle norme più avanzate a livello internazionale.
Una concorrenza finalmente al rialzo, in cui il
ruolo della nostra amministrazione finanziaria
non si è dimostrato secondario. Facendo leva su
una delle variabili, quella fiscale, che più penalizzano la crescita delle nostre imprese. Liberare il potenziale, essere propulsori di investimenti. Un leit-
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motiv che aveva già guidato anche l’introduzione
del Decreto Crescita e Competitività (d.l. 91/2014),
attraverso misure fiscali atte, per esempio, a favorire le emissioni obbligazionari o le spese per nuovi
macchinari e impianti. Completano il quadro la
riforma delle Siiq, la normativa sulle cartolarizzazioni e i project bond. «Vediamo una ripresa degli
investimenti esteri in Italia, in particolare nel real
estate, nei crediti, ed è ripartito il filone dell’assistenza su operazioni straordinarie. Le ultime modifiche di legge fiscali hanno reso più semplice per
gli investitori esteri comprare asset in Italia e concedere finanziamenti ad imprese italiane».
ricerche
Internazionalizzazione,
Pmi e gestione dei
patrimoni dovranno fare
i conti con l’ecosistema
fiscale vigente
L’amministrazione come «ecosistema»
Il lavoro dei fiscalisti non si esaurisce in risposta ai trend normativi e alla ricerca del gettito
da parte del Pubblico. Il riferimento per i professionisti è sempre il cliente e così le dinamiche
di mercato sono altrettanto importanti. Sono
tre i filoni principali in cui il ruolo dell’amministrazione è considerato «neutro», in cui bisogna
trovare le migliori soluzioni per le necessità del
cliente, chiunque esso sia, facendo i conti con l’ecosistema fiscale vigente. Il primo filone, il più
evidente, riguarda l’internazionalizzazione delle imprese che pone ai professionisti, così come
agli studi, nuove sfide e terreni di evoluzione. In
termini di ruolo, meno tecnico e più imprendi-
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP
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SÃO PAULO
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COLOGNE
ABU DHABI
BRUSSELS
HONG KONG
SEOUL
LO N D O N
BEIJING
toriale, e in termini di competenze da assorbire
per non cedere sul terreno della professionalità.
«Il contesto è effervescente – dice Angelo Bonissoni di Cba –, e cresce l’aspettativa del prodotto
fiscale in quanto strumentale alla strategia delle
imprese. Se il processo è quello irreversibile della
globalizzazione, al fiscalista è richiesta la conoscenza anche della norma internazionale, non si
può più prescindere dal comparato».
Il secondo filone è legato al primo, ma riguarda
le problematiche strutturali delle piccole e medie
imprese. Per competere su scala globale sempre
più aziende hanno oggi bisogno di un expertise
fiscale che però – sviluppata internamente – potrebbe essere difficilmente sostenibile per le casse
Cleary Gottlieb rappresenta un unicum nel panorama
italiano per la sua capacità di offrire servizi su vasta
scala in grado di coniugare sofisticata consulenza
tributaria italiana con altrettanto sofisticata competenza
ed esperienza fiscale nelle altre principali piazze
europee e negli Stati Uniti.
Leader nel settore della fiscalità
finanziaria e dei gruppi multinazionali,
lo studio si occupa di un’ampia
gamma di questioni di diritto tributario
italiano ed internazionale, prestando
consulenza a clienti domestici e
stranieri in operazioni di fusione
e acquisizione, nell’elaborazione
di strutture ibride d’investimento
e finanziamento, in ristrutturazioni
del debito e di gruppi nell’ottica di
pianificazioni successorie e quotazioni
sui mercati regolamentati, con
riferimento a piani di incentivazione
offerti a manager e dipendenti
di società quotate e non quotate
nonché, in misura sempre più
crescente, nel contesto di procedure
di interpello e procedimenti
contenziosi con l’amministrazione
finanziaria rappresentando i proprio
clienti sia nelle fasi amministrative
che in quelle giudiziarie.
TopLegal Luglio/Settembreclearygottlieb.com
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ricerche
societarie. L’outsourcing completo del dipartimento fiscale rappresenta un elemento di novità
interessante per il mercato.
Il terzo filone, il più nascosto, riguarda invece un’area che acquisterà sempre più rilevanza
negli anni a seguire, cioè la gestione dei patrimoni. Più di altri, quello del fiscalista è un lavoro fiduciario. E ci sono poche situazioni in
cui questa variabile assume più peso e rilevanza rispetto alla consulenza per le proprie attività finanziarie. Le possibilità di intraprendere
questa direttrice sono diverse: si va dai passaggi generazionali e alla continuità aziendale al
wealth management di imprenditori o in generale di clienti facoltosi. Ma, dal momento che la
gestione del patrimonio è una disciplina relativamente recente, gli sviluppi nell’approcciarsi a questo campo possono essere molteplici,
anche di carattere «didattico», come racconta
Francesco Nobili di Biscozzi Nobili. «Si tratta
di un’attività di formazione nei confronti dei
soggetti che lavorano nei family office, dove
c’è interesse per fornire consulenza globale al
cliente. Parliamo anche di consulenza sulla fiscalità finanziaria: le banche non la offrono e
i clienti si appoggiano direttamente a noi». TL
Fiscalità nazionale e internazionale
Pianificazione fiscale e doganale
Fiscalità commercio internazionale
Contenzioso tributario e doganale
Assistenza precontenziosa
Tassazione gruppi multinazionali
Due diligence doganale
Iva e imposte indirette
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Legale Tributario
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ricerche
Tax
Studi e Professionisti per specializzazione
segnalati dal mercato*
CHIAVE DI LETTURA
Fascia 1 \\ Leader del mercato
con riconoscimento diffuso e consolidato
In termini quantitativi, registra il maggior numero di segnalazioni da soggetti al vertice del mercato di riferimento. In termini qualitativi, le segnalazioni arrivano, oltre
che da propri clienti, anche da concorrenti e controparti.
Indice di un riconoscimento diffuso e consolidato.
Fascia 2 \\ Protagonista del mercato
con riconoscimento diffuso
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che si inquadra nel range superiore alla soglia critica.
In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e
sono di natura prevalentemente spontanea. Indice di un
riconoscimento diffuso, anche se non consolidato.
Fascia 3 \\ Protagonista del mercato
con riconoscimento focalizzato
In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che raggiunge la soglia critica della ricerca. In termini
qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale
variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono
generalmente di natura sollecitata. Indice comunque di
un riconoscimento, seppure non diffuso né consolidato.
I criteri di valutazione qualitativi sono gli stessi a cui
fanno riferimento i clienti:
1° le capacità e le conoscenze tecnico-giuridiche e
professionali del team;
2° la reattività (ovvero tempestività ed efficienza nella
gestione dei processi durante il mandato);
3° la conoscenza del business e la capacità di
comunicare / interagire con il cliente, (capacità di
comprendere gli obiettivi e le aspettative del cliente,
nonché le complessità, l’articolazione e le peculiarità
del suo business).
* La selezione degli studi e dei professionisti presenti nelle diverse tabelle del rapporto riflette i risultati
emersi nella ricerca condotta dal Centro Studi TopLegal, basata su interviste con clienti e avvocati. L’inserimento avviene in funzione delle segnalazioni del
mercato e non dalle risposte ai questionari dei diretti
interessati. La ricerca rimane una visione soggettiva e
non implica alcuna valutazione nei confronto di altri
studi o professionisti non citati i quali sono comunque attivi nel settore. Gli studi e i professionisti sono
ordinati alfabeticamente all’interno delle sezioni.
1. Tax: Consulenza ordinaria
STUDI
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Baker & McKenzie
Cba
Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Studio Associato (Kpmg)
Ludovici
Russo de Rosa
Sts Deloitte
McDermott Will & Emery
Facchini Rossi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Armella
Biscozzi Nobili
Carnelutti
Chiomenti
Delfino Willkie Farr & Gallagher
Dla Piper
Ey Law
Freshfields Bruckhaus Deringer
King & Wood Mallesons
Macchi di Cellere Gangemi
Morri Cornelli
Pavia e Ansaldo
Pirola Pennuto Zei
R&p Legal
Roedl
Trivoli
PROFESSIONISTI
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giulio Andreani Dla Piper
Giuseppe Ascoli Cms Adonnino Ascoli
& Cavasola Scamoni
Carlo Bindella Sts Deloitte
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Leo De Rosa Russo de Rosa
Francesco Facchini Facchini Rossi
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Paolo Ludovici Ludovici
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• 55
ricerche
Tax: consulenza ordinaria
Luca Rossi Facchini Rossi
Alessandro Zalonis Gianni Origoni Grippo Cappelli
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Michele Aprile Ludovici
Sara Armella Armella
Lucilla Baiani Trivoli
Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons
Daniela Caporicci Pedersoli
Giampiero Guarnerio Roedl
Alessandro Gulisano R&p Legal
Giorgio Iacobone Cba
Stefano Loconte Loconte
Tancredi Marino Pavia e Ansaldo
Stefano Morri Morri Cornelli
Marco Pane Bernoni Grant Thornton
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Francesco Pisciotta Baker & McKenzie
Michele Rinaldi Studio Associato (Kpmg)
Alessandro Trivoli Trivoli
2. Tax: Contenzioso
STUDI
Fascia 1 - Leader del mercato
Maisto
Salvini Escalar
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
BonelliErede
Chiomenti
Di Tanno
Dla Piper
Facchini Rossi
Macchi di Cellere Gangemi
Miccinesi
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Armella
Baker & McKenzie
Deiure
Fantozzi
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Freshfields Bruckhaus Deringer
Legance
Loconte
R&p Legal
Tls (Pwc)
Trivoli
PROFESSIONISTI
Decani
Gaspare Falsitta Falsitta Dolfin Pansieri
Augusto Fantozzi Fantozzi
Victor Uckmar Uckmar
Fascia 1 - Leader del mercato
Marco Cerrato Maisto
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Pietro Piccone Ferrarotti Maisto
Livia Salvini Salvini Escalar
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giulio Andreani Dla Piper
Sara Armella Armella
Roberto Cordeiro Guerra Cordeiro Guerra
Marco Di Siena Chiomenti
Francesco Facchini Facchini Rossi
Stefano Loconte Loconte
Guglielmo Maisto Maisto
Andrea Manzitti BonelliErede
Marco Miccinesi Miccinesi
Stefano Petrecca Macchi di Cellere Gangemi
Dario Romagnoli Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca Rossi Facchini Rossi
Antonio Tomassini Dla Piper
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Valentina Adornato Adornato
Nicola Crispino Baker & McKenzie
Guglielmo Fransoni Russo Fransoni Padovani Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Marco Graziani Legance
Luca Nisco R&p Legal
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Carlo Romano Tls (Pwc)
Alessandro Trivoli Trivoli
ricerche
3. Tax: Finanza
STUDI
Fascia 1 - Leader del mercato
Allen & Overy
Chiomenti
Freshfields Bruckhaus Deringer
Maisto
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Clifford Chance
Legance
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Di Tanno
Facchini Rossi
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Hogan Lovells
Ludovici
Orrick Herrington & Sutcliffe
Pedersoli
Salvini Escalar
Simmons & Simmons
PROFESSIONISTI
Fascia 1 - Leader del mercato
Francesco Guelfi Allen & Overy
Paolo Ludovici Ludovici
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Massimo Antonini Chiomenti
Giovanni Bandera Pedersoli
Francesco Bonichi Allen & Overy
Fabio Brunelli Di Tanno
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Carlo Galli Clifford Chance
Paolo Giacometti Chiomenti
Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti
Marco Graziani Legance
Claudia Gregori Legance
Alessandro Mainardi Orrick Herrington & Sutcliffe
Riccardo Michelutti Maisto
Francesco Nobili Biscozzi Nobili
Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates
Enrico Vitali Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca dal Cerro Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Fulvia Astolfi Hogan Lovells
Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli
Michele Citarella Simmons & Simmons
Gabriele Escalar Salvini Escalar
Stefano Grilli Gianni Origoni Grippo Cappelli
Marco Piazza Biscozzi Nobili
4. Tax: Internazionale e transfer pricing
STUDI
Fascia 1 - Leader del mercato
Baker & McKenzie
BonelliErede
Studio Associato (Kpmg)
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Chiomenti
Clifford Chance
Di Tanno
Ey Law
Macchi di Cellere Gangemi
Maisto
Nctm
Sts Deloitte
Tls (Pwc)
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Carnelutti
Dla Piper
King & Wood Mallesons
Ludovici
McDermott Will & Emery
Santacroce Procida Fruscione
Trivoli
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ricerche
Tax: internazionale e transfer pricing
PROFESSIONISTI
Decani
Bruno Gangemi Macchi di Cellere Gangemi
Fascia 1 - Leader del mercato
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Gilberto Comi Carnelutti
Gianni De Robertis Studio Associato (Kpmg)
Carlo Galli Clifford Chance
Guglielmo Maisto Maisto
Maricla Pennesi Baker & McKenzie
Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Stefano Simontacchi BonelliErede
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Massimo Antonini Chiomenti
Davide Bergami Ey Law
Carlo Bindella Sts Deloitte
Fabio Brunelli Di Tanno
Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons
Piermauro Carabellese Nctm
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Mario d’Avossa Baker & McKenzie
Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti
Claudio Giordano Macchi di Cellere Gangemi
Giuseppe Marino Marino
ESPERIENZA E
SPECIALIZZAZIONE AL SERVIZIO
DELLE IMPRESE E DELLE
PERSONE, PER UNA NUOVA
CULTURA DELLA FISCALITÀ
fiscalità d’impresa
fiscalità finanziaria e del private equity
fiscalità internazionale
contenzioso tributario
SEDE DI MILANO
Foro Buonaparte 70
20121 Milano
tel. +39 02 890.132.28
fax +39 02 890.131.09
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SEDE DI ROMA
Via Bocca di Leone 78
00187 Roma
tel. +39 06 454.380.53
fax +39 06 454.380.31
[email protected]
piani d’incentivazione al management
fiscalità delle persone fisiche
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www.frstax.it
ricerche
Aurelio Massimiano Marino
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti
Stefano Tellarini Ludovici
Federico Trutalli Nctm
5. Tax: Operazioni straordinarie
STUDI
Fascia 1 - Leader del mercato
BonelliErede
Chiomenti
Di Tanno
Maisto
Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Cba
Dla Piper
Freshfields Bruckhaus Deringer
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Nctm
Russo de Rosa
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Allen & Overy
Baker & McKenzie
Carnelutti
Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Facchini Rossi
Hogan Lovells
Legance
McDermott Will & Emery
Pedersoli
Watson Farley & Williams
PROFESSIONISTI
Fascia 1 - Leader del mercato
Tommaso Di Tanno Di Tanno
Paolo Giacometti Chiomenti
Guglielmo Maisto Maisto
Andrea Silvestri BonelliErede
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Luciano Acciari Gianni Origoni Grippo Cappelli
Giulio Andreani Dla Piper
Massimo Antonini Chiomenti
Fulvia Astolfi Hogan Lovells
Angelo Bonissoni Cba
Fabio Brunelli Di Tanno
Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli
Leo De Rosa Russo de Rosa
Laura Gualtieri Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Francesco Guelfi Allen & Overy
Paolo Ludovici Ludovici
Andrea Manzitti BonelliErede
Maricla Pennesi Baker & McKenzie
Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton
Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi
Luca Rossi Facchini Rossi
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Giovanni Bandera Pedersoli
Stefano Chirichigno Cms Adonnino Ascoli
& Cavasola Scamoni
Gilberto Comi Carnelutti
Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei
Mario d’Avossa Baker & Mckenzie
Marco Di Siena Chiomenti
Massimo Giaconia Baker & McKenzie
Quirino Imbimbo Ey Law
Riccardo Michelutti Maisto
Francesco Nobili Biscozzi Nobili
Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery
Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti
Fabiola Rossi BonelliErede
Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates
Andrea Tempestini McDermott Will & Emery
Federico Trutalli Nctm
Raffaele Villa Ey Law
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 59
ricerche
6. Tax: Wealth
STUDI
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
BonelliErede
Ludovici
Uckmar
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Chiomenti
Dla Piper
60
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
PROFESSIONISTI
Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso
Giuseppe Corasaniti Uckmar
Paolo Ludovici Ludovici
Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer
Andrea Silvestri BonelliErede
Stefano Simontacchi BonelliErede
Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato
Raul-Angelo Papotti Chiomenti
Antonio Tomassini Dla Piper
ricerche
RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | STRUTTURE E SERVIZI
C’era una volta la torre
di avorio
I fiscalisti si aprono alle nuove opportunità del settore a partire
dai mutamenti delle proprie specificità. Ma il minimo comune
denominatore è la contaminazione di competenze ed esperienze
© stockWERK - Fotolia.com
di Felice Meoli
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 61
ricerche
I
L TOURBILLON DI CAMBIAMENTI CHE
sta interessando il settore fiscale mette sotto
pressione studi e professionisti. Che da una parte si avvantaggiano della “ripresina” in corso negli
ultimi mesi, oltre che delle numerose novità normative che traghettano mandati. Ma dall’altra devono sapersi dimostrare all’altezza delle esigenze
della clientela, che si fanno sempre più sofisticate,
e del salto di qualità dell’amministrazione finanziaria nei suoi vari ruoli e sfaccettature. Il modello
di studio condiziona, naturalmente, le direttrici di
sviluppo di ogni realtà. Ma nel mercato si riconoscono trasversalmente alcune innovazioni necessarie per far fronte alla massa critica, e senz’altro si
possono identificare alcune best practice che cercano di anticipare i tempi. Ponendosi in maniera
proattiva per vincere la concorrenza.
Gli investimenti strategici
Riguardano in particolare i professionisti e non
le sedi, tranne che per Deloitte Sts. «Vogliamo
essere presenti in maniera capillare anche nelle zone che riteniamo debbano svilupparsi ed
abbiano bisogno quindi anche di competenze
specialistiche per poterlo fare: da qui l’apertura
di Napoli e in questi giorni anche di Catania»,
dice Carlo Bindella. L’incertezza che ancora caratterizza l’evoluzione del mercato non incentiva l’espansione, dal punto di vista territoriale,
del raggio di azione degli studi. Ma il respiro
internazionale è una qualità riconosciuta oggi
come necessaria in questo settore. E così, anche in virtù di risorse economiche limitate, si
preferisce ricorrere da questo punto di vista ad
alleanze o rapporti di best friendship con altre
realtà d’oltrefrontiera.
Sono invece le competenze a ricevere maggiore attenzione e a essere identificate come fattore
strategico. Per la maggior parte gli studi preferiscono investire sui risorse junior non ancora pienamente formate. Questo non vuol dire che siano
mancati i lateral hires negli ultimi anni, tutt’altro.
Ma, lasciando da parte per un attimo le boutique,
62
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
rileviamo che gli studi legali italiani e internazionali hanno già da qualche tempo definito la
spina dorsale del proprio dipartimento fiscale. E
che nel tempo ha acquisito sempre maggior peso
all’interno della realtà complessiva dello studio, in
alcuni casi addirittura portando un partner del dipartimento alla guida della law firm. Rilevanti gli
esempi di Stefano Simontacchi in Bonelli Erede
Pappalardo e, quando era basato su due managing
partner, di Piermauro Carabellese in Nctm.
Si investe, invece, in competenze professionali che mancano allo studio, in particolare alle
boutique, e che sono considerate strategiche.
«Abbiamo recentemente inserito un penalista
in studio, perché i temi della compliance fiscale e societaria non possono essere più affrontati
senza un dipartimento ad hoc», afferma Stefano
Morri di Morri Cornelli. Risulta particolarmente interessante anche la recente alleanza stretta
tra gli studi Miccinesi e Clarich. La spiega Giulio
Azzaretto: «Clarich è un riferimento nell’amministrativo e nel regulatory, loro si posizionano su
un livello elevatissimo di mercato dove pensiamo
di posizionarci anche noi. Quindi da un punto di
vista soggettivo è un matrimonio interessante.
Per il cliente questa integrazione tra regulatory
e tributario è strategica, le interferenze tra i due
settori sono sempre di più e sul mercato queste
due attività vanno di pari passo».
Un’altra area che vede sempre più impegno da
parte dei professionisti del tax riguarda le ristrutturazioni aziendali. Le testimonianze, in questo
caso, sono due. Di realtà molto diverse ma che si
incontrano sulla medesima corrente di pensiero:
l’inevitabilità della multidisciplinarietà. «Ho apportato allo studio la mia esperienza e il mio know
how, specialmente nei settori della fiscalità della
crisi d’impresa e degli high net worth individuals, i
quali richiedono competenze specialistiche da utilizzare in un contesto multidisciplinare e, per questo motivo, favoriscono l’integrazione dei servizi
forniti dai vari dipartimenti», dichiara Giulio Andreani di Dla Piper. Gli fa eco Francesco Nobili di
Biscozzi Nobili: «L’assistenza alle aziende in crisi o
in procedura è un’area sulla quale stiamo cercando
ricerche
Per rendere un servizio
adeguato, il fiscalista
deve fornirsi della
collaborazione di esperti
in campi finora disgiunti
di investire, e che non faceva parte del nostro core
business. Questo modello di servizi, per alcuni tipi
di clienti, non è un’attività solo tax ma che richiede
collaborazione stretta tra parte fiscale, parte legale
e societaria. C’è bisogno di gente che capisca di bilanci e valutazioni per fornire al cliente un pacchetto abbastanza completo. Generalmente cerchiamo
di farlo internamente, abbiamo anche persone che
sono specializzate in aree valutative, di bilancio».
E infatti sono sempre più lontani i tempi in cui il
fiscalista viveva in una torre di avorio. Per rendere
un servizio adeguato, oggi, deve fornirsi della collaborazione di esperti in campi finora disgiunti. È
quanto racconta Gianni de Robertis di Studio Associato (Kpmg): «Abbiamo economisti e ci stiamo
aprendo a professionalità contigue che abbiano un
background finanziario, statistico, matematico». E
lo stesso vale per Chiomenti, che si è aperto a partnership con società specializzate quali Nera Consulting e Quantera global.
Le strutture
La complessità delle dinamiche che il fiscalista si
trova a trattare, insieme all’intersezione appena
analizzata con settori prima lontani, rende sempre
più necessaria la costituzione di specifiche task
force all’interno degli studi. Secondo l’origine del
fenomeno che vanno ad affrontare, possono esse-
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 63
ricerche
re di due tipologie: quelle che fanno riferimento
a nuove normative, e dunque prevedono analisi e
studio (e, in alcuni casi, anche collaborazione con
l’amministrazione finanziaria nella definizione
della nuova legislazione); e quelle che invece cercano di intercettare specifici trend di mercato.
Per conformazione e caratteristiche le boutique
sono più propense a muoversi sulla prima tipologia.
È il caso, per esempio, di Maisto, che con Marco
Cerrato e Pietro Piccone Ferrarotti, dice: «Premesso che la fiscalità internazionale è seguita un po’ da
tutti i professionisti dello studio, il monitoraggio
sull’evoluzione dei lavori dell’Ocse sui Beps è concentrato su quattro/cinque persone. Sulla voluntary
disclosure c’è un impegno seppur non a tempo pieno
di una quindicina di professionisti mentre circa sei
tra soci e associates sono specializzati sul transfer
pricing». Gli studi integrati, già con professionalità
diverse all’interno, pur non disdegnando i cambi di
legge tendono per economicità (cioè efficacia ed efficienza) a cavalcare il secondo trend di mercato. È
in queste strutture che vediamo con più frequenza
sinergie tra settori e organizzazioni per industry. Gli
esempi sono svariati. Per settori abbiamo Dla Piper e
Gianni Origoni Grippo Cappelli. Il socio di Gianni
Origoni Luciano Acciari dichiara: «Le sinergie tra le
differenti practice e la multidisciplinarietà dei nostri
professionisti sono caratteristiche distintive del nostro studio. Il nostro dipartimento collabora continuativamente con diverse practice areas dello studio,
quali il Corporate e l’M&A, il Banking, il Labour, il
Project Financing ma ha anche una capacità autonoma di generazione di clientela». Mentre Giulio
Andreani sottolinea che il dipartimento Tax opera
in sinergia con tutti i dipartimenti dello studio e, in
particolare, con i team del Contenzioso, Corporate,
Finance, Real Estate e Penale. Per industry riportiamo invece le esperienze di Bonelli Erede Pappalardo
e Nctm. Entrambi sono organizzati per focus team,
e per ogni gruppo orizzontale di lavoro trova spazio
almeno un professionista del tax. «Nel pharma, per
esempio, c’è l’esperto di M&A, Ip, Regulatory. Oltre
al fiscale, naturalmente», dice Stefano Simontacchi.
Tuttavia la necessità di avere una sponda oltre
confine, anche in virtù dei cambiamenti normativi promossi dalle istituzioni sovranazionali, porta una realtà come Cba ad avere un team
dedito all’internazionale che occupa orizzontalmente varie branche del diritto. Ne parla Angelo
Bonissoni: «Lo studio è organizzato per settore
e per industry, ma c’è un international team che
è trasversale e che copre il Lavoro, il Real Estate, il Private Equity, l’Ip e altre specializzazioni.
Per questo gruppo è previsto un percorso di formazione specifico con due soci e due associati».
Chi ha invece a disposizione un network vero e
proprio non si ferma qui, ma aggiunge a practice
e settore industriale una terza direttrice, dando
vita a una vera e propria matrice tridimensionale.
Tendenzialmente è il caso delle Big Four, e Studio Associato (Kpmg) ha già dichiarato di andare
in questa direzione. Infine ci sono realtà che decidono di sviluppare verticalmente delle opportunità di mercato. Dla Piper, per esempio, si sta
focalizzando sulla gestione dei patrimoni personali, con l’obiettivo di presentare la nuova linea
di servizio ai private bankers. Deloitte Sts guarda
con interesse all’industria dello shipping. Mentre
Clifford Chance, con una pronunciata expertise
nel Finance, sfrutta questo vantaggio competitivo
sia per allargare il parco clienti che per sviluppare innovazioni di prodotto. Lo spiega Carlo Galli:
«Abbiamo contribuito alla redazione della nuova
normativa in materia di fiscalità finanziaria (minibond, ibridi bancari, ritenute) e si è cercato di
concerto con i Ministeri competenti di migliorare
l’ambiente legale e fiscale per la raccolta finanziaria internazionale. Inoltre abbiamo sviluppato ed
applicato una tecnologia che permette agli investitori Usa di accedere alle esenzioni previste dalla legge italiana, nonostante i sistemi di clearing
and settlement americani non siano disegnati per
essere compatibili con la normativa del nostro Paese. Questa struttura consente oggi agli emittenti
italiani di rivolgersi a un’ampia popolazione di investitori che prima non era accessibile».
Segue a pag. 66 4
64
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
ricerche
Fiscalità internazionale
Fiscalità dei gruppi e delle operazioni straordinarie
Transfer Pricing
Fiscalità dei mercati finanziari
Assistenza nelle verifiche fiscali e tutela del contribuente
Contenzioso tributario
Iva
Fiscalità delle imprese in crisi
Fiscalità del settore immobiliare
Fiscalità delle persone fisiche, dei passaggi generazionali e dei trust
Fiscalità enti non-profit
Tassazione dei beni culturali e delle opere d’arte
Remunerazione del personale
Piazza F. Meda, 5
20121 Milano
t +39 02.776931
f +39 02.77693300
[email protected]
www.maisto.it
Piazza D’Aracoeli, 1
00186 Roma
t +39 06.45441410
f +39 06.45441411
[email protected]
2, Throgmorton Avenue
London EC2N 2DG
t +44 (0)20.73740299
f +44 (0)20.73740129
[email protected]
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 65
ricerche
La ricerca di nuovi
filoni si sposa con la
trasformazione del cliente
che ha recuperato peso nei
confronti del consulente
Sevizi e clienti
L’attivismo di molti studi nel ricercare nuove
strade si sposa con la trasformazione del cliente
che, negli ultimi anni, ha recuperato peso specifico nel rapporto con il consulente. Al quale
sempre più chiede un’attenzione permanente e
costante da parte del professionista (e la rapidità di risposta risulta un elemento fondamentale
tra i tax manager), un filo diretto con il socio
dello studio anziché con i collaboratori, un
adattamento delle tariffe, verso il basso o allineando il compenso ai risultati ottenuti.
In questo quadro gli studi cercano di migliorare i servizi collaterali già offerti. Restano sempre
attuali i secondment, così come l’organizzazione
di seminari di aggiornamento e convegni. Anche
in questo campo si può innovare, e si segnala l’esperienza di McDermott Will & Emery, che si
distingue dalle altre, secondo quanto spiegato
da Andrea Tempestini e Carlo Maria Paolella,
nell’offerta di workshop interattivi in cui vengono discussi «casi di studio, molto diversi dai
seminari. Si tratta di tavole rotonde in cui noi
siamo i facilitatori (cioè guidiamo la discussione tecnica), e i clienti non sono passivi. Il caso è
sempre concreto, preso dall’esperienza che abbiamo avuto in studio». Ma l’innovazione passa
necessariamente anche da altre strade. Gli investimenti strategici che gli studi stanno compiendo sulle skills dei loro professionisti rispondono
a esigenze diverse dal passato per le aziende, che
non sono solo incrementali. Questi rappresentano veri e propri nuovi filoni di business, come per
esempio i private client e il supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Il primo interessa in particolare boutique e studi di dimensioni
non particolarmente eccessive. Tra gli altri, lo
spiega Francesco Facchini di Facchini Rossi: «È
una parte dell’attività professionale a cui abbiamo da sempre dedicato particolare attenzione e
oggi molte famiglie la richiedono. E non è collegata all’aspetto voluntary. Al private si dedicano
66
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
alcune risorse interne, specificamente formate».
Il secondo invece è un fenomeno che riguarda gli
studi più strutturati, con un network esteso e in
grado di sostenere anche mandati dalle piccole e
medie imprese. Le quali, per Francesco Nobili,
«non disdegnano un’assistenza completa, chiavi
in mano». Per queste realtà, spesso, andare all’estero non rappresenta solo un’opportunità ma
una necessità per la sostenibilità. E questo apre
prospettive del tutto nuove per gli studi. «La stragrande maggioranza della nostra clientela italiana, in termini quantitativi, appartiene al midmarket, e noi desideriamo aiutarla a diventare
globale, afferma Carlo Bindella. Abbiamo cinque
nostre persone italiane stabili a New York, tre
a Hong Kong, e abbiamo sviluppato processi di
sostegno per aziende meno strutturate, di medio
livello, che intendano andare all’estero anche per
esempio solo a vendere i propri prodotti e servizi.
Non basta infatti avere i prodotti e conoscere i distributori esteri ma bisogna accreditarsi con loro,
e noi li aiutiamo a potersi qualificare». Un’attività, di fatto, puramente commerciale.
Nuovi sbocchi di vendita, dunque, che valorizzino competenze finora implicite negli studi, e che più di una realtà sta considerando e
sviluppando. E non solo per le pmi, ma anche
per le multinazionali. Per questa tipologia di
clientela è interessante l’attività che sta portando avanti Baker & McKenzie, come raccontato
da Massimo Giaconia: «Per il controllo del rischio fiscale stiamo elaborando degli strumenti, per definire le procedure all’inter­no dell’azienda o dei gruppi in linea a quanto richiesto
dall’amministrazione finanziaria. Stiamo lavorando con Protiviti, esperta di processi IT, di
flussi informativi, per sviluppare una strate­g ia
di partnership tecnica. Loro sono esperti di
processi e noi di regole tributarie. La partner­
ship tecnica poi diventa commerciale, quando
ci presentiamo a clienti comuni». TL
ricerche
RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | IL QUADRO COMPETITIVO
Cambiamento
di paradigma
Le boutique di più lunga tradizione sono messe in discussione
da insegne giovani e strutturate e law firm sinergiche e globali.
Anche le Big Four, giunte a un bivio, si dimostrano proattive
© casfotoarda - Fotolia.com
di Felice Meoli
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 67
ricerche
M
AISTO, DI TANNO, TREMONTI. FINO
a poco tempo fa l’Olimpo dei fiscalisti italiani era occupato in maniera stabile ed esclusiva
da questi tre protagonisti, unanimemente riconosciuti da pari e clienti come leader di primario
riferimento in ambito tributario. Oggi gli equilibri sono cambiati, e non ancora stabilizzati. E
se i tre continuano a essere considerati personalmente delle eminenze fiscali, non c’è dubbio
che le loro realtà professionali si trovano a fare
i conti con traiettorie evolutive delicate, che nel
giro di qualche anno potrebbero rendere critica
la loro resistenza nel mercato.
Terremoto boutique
I motivi sono principalmente due. Da un lato, per
Di Tanno e Tremonti, c’è da fare i conti con uno
scenario istituzionale e politico mutato il quale
ha posto più di un interrogativo sul loro modello
di business. La capacità di intercettare mandati
di spicco aveva contribuito negli anni novanta
e duemila a tirarne la volata della crescita e dei
fatturati. Ma la vicinanza a una certa imprenditoria, che ora rischia di essere screditata, non ha
aiutato a consolidarne lo standing.
Dall’altro lato, per Maisto e Di Tanno, ci
sono da risolvere le criticità portate dai fisiologici sviluppi degli studi stessi, giunti allo spartiacque dell’istituzionalizzazione, per la maturità del loro ciclo di vita. Tommaso Di Tanno
(classe 1949) e Guglielmo Maisto (1952) sono
sbarcati nel mercato con il proprio studio rispettivamente nel 1986 e 1991. Entrambe le realtà professionali sono cresciute enormemente
nel tempo sotto il profilo delle risorse e della
credibilità, beneficiando anche di trend favorevoli del mercato. Ma in termini di cultura e governance sono sostanzialmente rimaste uguali
a sé stesse, mentre il mondo cambiava. L’immobilità è stata tra i motivi principali che hanno portato entrambi gli studi a perdere gruppi
importanti di professionisti. Da Di Tanno sono
Diaspora e associati /1: Di Tanno
Il prossimo anno compirà 30 anni. La boutique di Tommaso Di Tanno ha formato negli anni tanti professionisti oggi
protagonisti del mercato sotto altre insegne. Gli ultimi casi hanno riguardato gli storici collaboratori Stefano Petrecca ed
Eugenio Romita, confluiti in Macchi Di Cellere Gangemi. Ma rilevanti sono anche i casi di Luciano Acciari e Vania Petrella,
oggi alla guida dei dipartimenti Tax dei loro rispettivi studi.
Luciano Acciari
Andrea Fiorelli
Claudio Grisanti
Stefano Petrecca
Vania Petrella
Eugenio Romita
Federico Trutalli
Raffaele Villa
68
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
ricerche
Le boutique più eminenti
in termini di cultura e
governance sono rimaste
invariate, mentre
il mondo cambiava
Diaspora e associati /2: Maisto
Fondata nel 1991, la boutique di Guglielmo Maisto si è imposta nel tempo sia a livello nazionale che internazionale come un vero e
proprio benchmark. Ma questo non ne ha impedito l’uscita di pesi massimi della materia, divenuti poi diretti competitor. L’esempio
principe è Bonelli Erede Pappalardo, tra gli studi legali in cui questa practice ha assunto più rilevanza. E ora Ludovici & partners
promette un nuovo cambio di equilibri nel settore
Carlo Galli
Paolo Ludovici
Giovanni Mercanti
Andrea Silvestri
Stefano Simontacchi
infatti fuoriusciti i soci equity Stefano Petrecca ed Eugenio Romita, che assieme a Francesco
Capitta e Marco Sandoli sono andati a rafforzare la practice fiscale di Macchi di Cellere
Gangemi. «Il mio studio sta attraversando
un’età più matura, che riflette questioni interne nostre e di mercato. Ci sono due persone
(Petrecca e Romita, ndr), soci di un certo peso,
la cui uscita non è stata indifferente» ha detto
Di Tanno. In Maisto, invece, si è consumato a
fine 2014 lo strappo di Paolo Ludovici, dopo
25 anni di collaborazione con lo studio. Anche
qui l’uomo forte al comando, simbolo dell’insegna, ha cristallizzato una situazione che non
tutti all’interno condividevano. Attraverso logiche di evoluzione della realtà professionale
che hanno provocato più di un interrogativo
sulla sostenibilità dello studio nel lungo periodo. «Dopo tanti anni, insieme ai miei soci,
avevo necessità di cambiare, di avere maggiore
autonomia. Abbiamo preso atto che rimanere
fermi in una realtà che cambiava avrebbe si-
gnificato subire il cambiamento e accettare
logiche non più condivisibili». Ludovici, dopo
una lunga fase di riflessione in cui ha valutato
differenti opzioni, ha deciso di uscire portando con sé sette collaboratori e dando vita alla
propria insegna. «Lo studio [Ludovici] avrà
una struttura sufficientemente grossa, composta da diverse anime di elevata e riconosciuta
professionalità. Attualmente siamo in 13 (sei
partner, sei associati e un of counsel), ma abbiamo a disposizione ancora un intero piano
libero, e stiamo appena strutturando l’ufficio
di Roma. Lo studio deve avere una prospettiva,
anche e soprattutto per le persone che condividono l’iniziativa». Altra separazione di rilievo,
più o meno traumatica, ha avuto luogo in Miccinesi, uno dei simboli del fiscale fiorentino.
Lo scorso gennaio, tre soci equity e circa 15
professionisti fuoriusciti dalla sede romana
dello studio toscano hanno dato vita a Puri
Bracco Lenzi. Insegna che prevede già, entro
il 2015, l’apertura di una sede a Milano.
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 69
ricerche
LE NUOVE INSEGNE TAX 2014-2015
Studio
Provenienza
Avvio
Camagni e associati
Deloitte Sts
marzo 2014
Ludovici
Maisto
novembre 2014
Puri Bracco Lenzi
Miccinesi
gennaio 2015
Fonte: TopLegal Review
Vecchia guardia e nuova generazione
Le separazioni segnalate, le più importanti
all’interno del mercato, attengono a boutique.
Ciò, però, non vuol dire che sia inevitabilmente
in crisi un modello organizzativo e di business.
La boutique pone sfide da fronteggiare senz’altro impegnative in una logica evolutiva, all’età
della maturazione nella vita dello studio. A tale
proposito sono illuminanti, e accompagnate da
una certa dose di autocritica, le considerazioni
di sistema di Di Tanno, che si riflettono sulle
difficoltà a cui la sua realtà sta andando incontro. «È in atto in tutto il mondo un processo
di consolidamento delle attività economiche di
qualsiasi genere. Nei fatti si allontanano i centri decisionali. Questo vale non solo per le imprese ma per certi versi anche per le istituzioni.
Negli ultimi anni una serie di prescrizioni Ue
hanno ridotto la capacità di dialogo e di assistenza degli studi italiani e hanno rafforzato
gli studi internazionali, meglio quelli attrezzati
presso specifici centri di potere (economico o
istituzionale) come Londra, Bruxelles e Strasburgo. Gli studi che prima avevano accesso
ad un loro interlocutore domestico, oggi sono
costretti ad avere un interlocutore più lontano,
che tanto per cominciare raramente parla italiano. È il trend più importante ed è irreversibile». Per poter far fronte alle corazzate internazionali Di Tanno non esclude aggregazioni
o apparentamenti con altre realtà: tra queste
c’è Gianni Origoni Grippo Cappelli, dal cui
quartier generale Luciano Acciari conferma:
«Noi vogliamo crescere. La qualità nel Tax non
70
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
si può trovare a buon mercato, bisogna investire e concentrare competenze e risorse. Ogni
eventuale integrazione con altre realtà sarebbe funzionale a questo obiettivo ma comporta
anche questioni di carattere organizzativo che
debbono essere valutate molto attentamente.
Se dovessero concretizzarsi sarebbero funzionali all’obiettivo, ma se così non fosse non significa che abbiamo rinunciato a crescere»
Ma le difficoltà per le boutique, adottando il
giusto approccio, non sono insormontabili. Alcune delle realtà di più lunga data hanno provato
a rispondere in questo senso, proponendo alcune novità. A fine 2013 Tremonti, per esempio, ha
siglato un’alleanza con Shearman & Sterling,
una «collaborazione strategica rivolta al mercato
globalizzato» si leggeva in una nota. Più recentemente, invece, Giulio Andreani ha sposato con
il suo team i progetti di sviluppo di Dla Piper.
Falsitta ha aperto l’insegna a due professioniste
interne, Nicoletta Dolfin e Silvia Pansieri (dando
vita a Falsitta Dolfin Pansieri), offrendo una
prospettiva istituzionale alla sua boutique.
Mentre Fantozzi insiste convintamente sulla
strada intrapresa già da diversi anni, quella del
network di studi indipendenti. Quest’anno si
è celebrato il decennale di Taxand, realtà presente in circa 45 Paesi, di cui fanno parte anche
colossi come Garrigues (Spagna) e studi quotati
come Arsene (Francia). Ne parla Alfredo Fossati:
«Abbiamo deciso di promuovere un’alleanza di
studi fiscali internazionali, con oltre 400 partner
e 2000 professionisti. Gli studi restano indipendenti, ma c’è un’organizzazione centrale che cura
ricerche
Le boutique di nuova
generazione allargano
il numero dei partner,
credono in ossature da
studio vere e proprie
lo sviluppo del brand». Il network è importante
per due motivi. «Oggi porta circa il 20% del fatturato, e tende a crescere. E poi è stato decisivo
per essere attrattivi per professionisti di livello».
Non si trovano ancora davanti a questo bivio le boutique più giovani, che invece crescono organicamente e si consolidano allargando
anche il numero dei partner. In questo senso si
distinguono, trovando riscontri positivi sia tra
i professionisti sia nel mercato, Facchini Rossi, Russo De Rosa e Morri Cornelli. Queste
boutique di nuova generazione, che si stanno
affermando come player importanti, credono
in ossature da studio vere e proprie, distac-
candosi dal modello che vede il singolo grande professionista al comando. E dunque sono
convinte che possa esserci un futuro anche per
questa tipologia di attività. Spiega Francesco
Facchini: «Noi crediamo che nel mercato di
oggi una boutique abbia ragione di esistere, e ci
piace coltivare l’idea di ingrandirci sempre di
più. Ci rendiamo conto che sul mercato ci sono
dei player legali che hanno fatto degli ottimi
dipartimenti fiscali interni, ma riteniamo che
realtà come le nostre abbiano un grande potenziale da esprimere». Facchini difende le proprie
prerogative, ma una panoramica completa del
mercato segnala qualcosa in più.
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 71
ricerche
TAX: I PASSAGGI LATERALI 2014-2015
Studio / Azienda / Ente
Nome
Nuova carica
Provenienza
Vecchia carica
Armella
Debora Mirarchi
Socio
Fantozzi
n.d.
Armella
Rosamaria Sulpizii
Socio
Leo
n.d.
Baker & McKenzie
Maricla Pennesi
Socio
Dla Piper
Socio
Belluzzo
Colin Jamieson
Socio
Pirola Pennuto Zei
Socio equity
Socio
Belluzzo
Luca Cordelli
Socio
Oufi Taylor
Colombotti
Bernoni Grant Thornton
Christian Siccardi
Socio equity
Roedl
Socio equity
Bernoni Grant Thornton
Simonetta La Grutta
Socio
Ey Law
Socio
Bird & Bird
Susanna Scapigliati
Counsel
Sala
n.d.
Cms Adonnino Ascoli
& Cavasola Scamoni
Valerio Ficari
Of counsel
Ficari
Name partner
Socio
Deloitte Sts
Gianmario Fulco
Socio
Studio Associato
(Kpmg)
Dla Piper
Giulio Andreani
Senior advisor
Andreani
Name partner
Equitalia
Ernesto Maria Ruffini
Amministratore Delegato
Fantozzi
n.d.
Ey Law
Quirino Imbimbo
Socio
R&p Legal
Socio
n.d.
Ey Law
Raffaele Villa
Senior Manager
Watson Farley
& Williams
Fantozzi
Carlo Sallustio
Of counsel
Agenzia Entrate
Direzione
centrale
normativa
K&L Gates
Vittorio Salvadori di
Wiesenhoff
Counsel
Freshfields
Bruckhaus Deringer
Socio
Legalitax
Alessandro Gulisano
Socio equity
R&p Legal
Socio
Ludovici
Paolo Ludovici
Socio fondatore
Maisto
Socio
Ludovici
Michele Aprile
Socio equity
Maisto
Senior associate
Ludovici
Loredana Conidi
Socio equity
Maisto
Senior associate
Ludovici
Luca Formica
Socio equity
Maisto
Senior associate
Ludovici
Andrea Prampolini
Socio equity
Maisto
Senior associate
Ludovici
Stefano Tellarini Socio equity
Maisto
Senior associate
Macchi di Cellere
Gangemi
Stefano Petrecca
Socio equity
Di Tanno
Socio equity
Macchi di Cellere
Gangemi
Eugenio Romita
Socio equity
Di Tanno
Socio equity
Macchi di Cellere
Gangemi
Francesco Capitta
Socio
Di Tanno
Socio
Macchi di Cellere
Gangemi
Marco Sandoli
Socio
Di Tanno
Senior associate
Mazars
Matteo Michele Musi
Socio
Tls (Pwc)
Socio
Mercanti Dorio
Fabio Araldi
Of counsel
Unicredit Group
Head of global
tax governance
Mercanti Dorio
Giovanni Mercanti
Socio equity
Maisto
Senior associate
Nctm
Luigi Merola
Of counsel
Dattilo
Socio equity
Nctm
Domenico Rinaldi
Socio
Panetta
Socio
Puri Bracco Lenzi
Paolo Puri
Socio fondatore
Miccinesi
Socio equity
Puri Bracco Lenzi
Pietro Bracco
Socio fondatore
Miccinesi
Socio equity
Puri Bracco Lenzi
Guido Lenzi
Socio fondatore
Miccinesi
Socio equity
R&p Legal
Luigi M. Macioce
Socio equity
Withers
Socio
Tonucci
Fabio Ciani
Of counsel
De Rosa Spadafora
Of counsel
Tonucci
Sabino Gagliardi
Of counsel
De Rosa Spadafora
Of counsel
Ubi Banca
Paola Flora
Responsabile consulenza
e compliance fiscale
Ashurst
Socio
Withers
Giulia Cipollini
Counsel
Cordeiro Guerra
Socio
Fonte: TopLegal Review
72
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
ricerche
La crescita del fiscale
nei grandi studi fullservice è guidata dallo
sviluppo di sinergie tra le
sue diverse anime
Le sinergie delle law firm
La crescita del peso specifico nel mercato dei
dipartimenti fiscali è ormai una realtà, guidata dalle possibilità di sviluppare sinergie tra le
diverse anime dello studio. Tra questi c’è sicuramente il dipartimento fiscale di Bonelli Erede Pappalardo, affermatosi qualitativamente a
livello delle boutique secondo la grande maggioranza dei professionisti, anche se, secondo
i clienti, si è intensificata la concorrenza sul
piano delle tariffe e del valore aggiunto del servizio. Le grandi law firm tricolori appaiono più
solide rispetto alle boutique, in quanto – da un
punto di vista dello studio istituzione – hanno
delle carte in più da giocarsi. Favorite anche
dall’esperienza portata avanti negli anni. Si
registrano, per esempio, i progressi di Chiomenti e Nctm, che con Piermauro Carabellese
risponde idealmente a Di Tanno, indicando una
via italiana per la sostenibilità: «Se un cliente
trasferisce il suo centro decisionale a Londra o
a New York noi possiamo naturalmente continuare a seguirlo, anche considerando che il nostro fatturato è già composto per circa il 60%
da clientela estera, avendo sedi a Londra, Bruxelles e Shanghai e guardando con attenzione al
mercato americano. Da un certo punto di vista,
i cambiamenti imposti dal mercato producono e
hanno prodotto un costante rinnovamento del
settore: se non si è in grado di interloquire –
per mentalità e abitudine – con clienti esteri, il
mercato non per questo muore, semplicemente
trova altre vie e studi in grado di farlo».
Sul lato studi internazionali, invece, si distinguono: Baker & McKenzie, McDermott Will
& Emery e, a seguire, secondo le proprie specificità, anche Allen & Overy, Clifford Chance,
Dla Piper e Freshfields Bruckhaus Deringer.
Tali realtà appaiono sempre più consolidate, in
grado di generare fatturato autonomamente. Ma
anche di interagire con gli altri dipartimenti, e
in presenza di uno studio internazionale, ricevere lavoro dalle sedi di altri Paesi. «Noi abbiamo
più o meno un 40% di fiscale puro originato da
noi stessi. C’è poi un 30% che proviene dal legale
italiano, e un altro 30% dall’internazionale», dichiara Carlo Galli di Clifford Chance.
Big Four al varco
Avere ramificazioni nel mondo rappresenta un
indubbio vantaggio competitivo. In particolare per le tematiche di fiscalità internazionale e
transfer pricing. Su questo campo le cosiddette
Big Four, oltre alla competenza specifica, hanno
la possibilità di produrre analisi di comparabilità con banche dati che boutique e studi legali
non possono vantare. E se la compliance diventa
sempre più importante questo punto assume ancora più rilevanza, in quanto tali studi sono indispensabili per dimostrare il rispetto del prezzo di
libera concorrenza utilizzando come benchmark
transazioni similari poste in essere da parti indipendenti. Nelle altre aree del Tax questo modello
di studio, tuttavia, potrebbe dover affrontare la
sfida di un nuovo posizionamento. «Per un quesito banale non mi serve una Big Four, per un
quesito complicato nessuna delle Big Four è in
grado di rispondermi» ha dichiarato un tax director che ha deciso di chiudere la collaborazione con una delle quattro. In più questi network si
trovano a fronteggiare una problematica strutturale, di origine Ue. Il Parlamento europeo ha
approvato un pacchetto di riforme che prevede
due sostanziali modifiche nel rapporto tra i revisori e i clienti: obbligo di rotazione dell’auditor
ogni 10 anni e tetto alle attività di consulenza
(non-audit services) svolti dal revisore esterno,
che non dovranno eccedere il 70% dei ricavi derivanti dall’attività di revisione.
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 73
ricerche
TAX: LE PROMOZIONI INTERNE 2014-2015
Studio
Nome
Nuova carica
Vecchia carica
Baker & McKenzie
Mario d'Avossa
Socio
Counsel
Clifford Chance
Marco Palanca
Counsel
Senior associate
Deloitte Sts
Francesco Saltarelli
Socio equity
Socio
Deloitte Sts
Ranieri Villa
Socio
Director
Deloitte Sts
Daniele Terenzi
Socio
Director
Deloitte Sts
Raffaele Calabrese
Socio
Director
Di Tanno
Paolo Serva
Socio
Senior associate
Dla Piper
Christian Montinari
Socio equity
Senior associate
Dla Piper
Roberta Moscaroli
Senior counsel
Of counsel
Facchini Rossi
Giovanni Barbagelata
Socio equity
Associate
Freshfields Bruckhaus Deringer
Roberto Egori
Counsel
Senior associate
Gianni Origoni Grippo Cappelli
Stefano Grilli
Socio
Associate
McDermott Will & Emery
Andrea Tempestini
Socio equity
Socio
Miccinesi
Roberto Pellizzari
Socio
Associate
Miccinesi
Simone Ginanneschi
Socio
Associate
Miccinesi
Andrea Cardon
Socio
Associate
Morri Cornelli
William Donati
Socio
Senior associate
Morri Cornelli
Daniela Pasquarelli
Socio
Senior associate
Nctm
Guido Martinelli
Socio equity
Socio
Norton Rose Fulbright
Claudio Grisanti
Socio
n.d.
Russo de Rosa
Fabrizio Cavallaro
Socio equity
Associate
Russo de Rosa
Andrea Lo Presti
Socio equity
Associate
Russo de Rosa
Manfredi Luongo
Socio equity
Associate
Studio Associato (Kpmg)
Stefania Quaglia
Socio equity
Socio
Studio Associato (Kpmg)
Erika Rodriguez
Socio
Senior manager
Studio Associato (Kpmg)
Federico Quaiotti
Socio
Senior manager
Tls (Pwc)
Alessandro Catona
Socio
n.d.
Tls (Pwc)
Nicla Cimmino
Socio
n.d.
Tls (Pwc)
Giovanni Stefanin
Socio
n.d.
Fonte: TopLegal Review
74
• TopLegal Luglio/Settembre 2015
ricerche
TAX: LE PRINCIPALI OPERAZIONI STRAORDINARIE (ULTIMI 18 MESI)
Valore
(€ mln)
Acquirente
Fiscalisti
Coinvolti
Target
Fiscalisti
coinvolti
Venditore
Fiscalisti
coinvolti
2.300
Meda
Gianni Origoni
Grippo Cappelli
(Fabio Chiarenza)
100%
Rottapharm
Madaus
Tremonti
Vitali
Romagnoli
Piccardi
Famiglia
Rovati
Tremonti
Vitali
Romagnoli
Piccardi
1.800
Hitachi
Gianni Origoni
Grippo Cappelli
(Fabio Chiarenza)
100%
AnsaldoBreda
e 40%
Ansaldo STS
Grimaldi
Finmeccanica
Chiomenti
210
Blackstone
Group
Gianni Origoni
Grippo Cappelli
(Fabio Chiarenza)
20% Gianni
Versace
Chiomenti
GIVI Holding
Chiomenti
150
APG Asset
Management
Clifford Chance
5% De Longhi
Spa
Biscozzi
Nobili
(Luigi
Garavaglia)
De Longhi
Industrial
Biscozzi
Nobili
(Luigi
Garavaglia)
120
Campari
McDermott Will
& Emery
(Andrea
Tempestini)
100%
Forty Creek
Distillery
Studio
Associato
(Kpmg)
Forty Creek
Distillery
Studio
Associato
(Kpmg)
100% fondi
immobiliari
Hines Porta
Nuova
Maisto
(Marco
Cerrato,
Marco
Valdonio)
Quotisti
dei fondi
immobiliari
Hines Porta
Nuova
Maisto
(Marco
Cerrato,
Marco
Valdonio)
Clifford
Chance
(Carlo Galli)
Shell Italia
Clifford
Chance
(Carlo Galli)
n.d.
Mandarin
Capital
Partners e
Famiglia
Malacalza
Deloitte Sts
(Francesco
Saltarelli)
Shearman &
Sterling, Tremonti
Vitali Romagnoli
Piccardi
n.d.
Qatar Holding
n.d.
Kuwait
Petroleum
International
Hogan Lovells
(Fulvia Astolfi)
Società del
gruppo Shell
(rete di circa
830 stazioni
di servizio)
Ardian France
Cba
(Diego De
Francesco)
Italmatch
Chemicals
n.d.
Fonte: TopLegal Review
Ma se è vero che da elementi di crisi possono nascere delle opportunità, si capisce ancora meglio perché tali realtà stanno investendo
non solo sulla consulenza all’internazionalizzazione delle imprese, ma anche in servizi
complementari che sfociano nell’area legale.
Studio Associato (Kpmg) ha siglato un ac-
cordo di partnership con Ichino Brugnatelli,
boutique di diritto civile, con l’obiettivo di operare congiuntamente in ambito giuslavoristico.
Mentre Deloitte, all’interno del ramo Sla-Legal, guidato come Sts-Tax da Carlo Bindella, ha
nominato due nuovi partner in ambito diritto
del lavoro e compliance.
TopLegal Luglio/Settembre 2015
• 75
ricerche
TAX: I PRINCIPALI MANDATI FINANCE E CAPITAL MARKETS (ULTIMI 18 MESI)
Valore
(€ mln)
Operazione
Cliente
Fiscalisti coinvolti
12.000
Emissioni obbligazionarie EMTN
SNAM
Orrick Herrington & Sutcliffe
(Alessandro Mainardi)
CNH Industrial
Cleary Gottlieb Steen
& Hamilton (Vania Petrella)
UBS
Cleary Gottlieb Steen
& Hamilton (Vania Petrella)
Fininvest
Chiomenti
(Massimo Antonini)
Citi, HSBC, Société Générale Cib, Ubs,
UniCredit
Clifford Chance
(Carlo Galli)
10.000
5.000
1.875
1.500
1.000+
516
Costituzione e aggiornamento
del GMTN Programme, e relative
emissioni di notes (2011-2015)
Aumento di capitale Banca Monte
dei Paschi di Siena
Costituzione di un Trust volto alla
vendita delle azioni Mediolanum
eccedenti la quota del 9.90 %
posseduta da Fininvest
Emissione bond ibrido Tier1 di
UniCredit sul mercato US. Si tratta
del primo bond ibrido nella nuova
forma di Basilea III emesso da una
banca italiana
Rifinanziamento debito senior
Wind
Deutsche Bank, Banca IMI, BNP Paribas,
Crédit Agricole CIB e HSBC
CDP e Mandated Lead Arrangers (Banca
Finanziamento per la costruzione IMI, BNP Paribas, Crédit Agricole
e la gestione della Linea 4 della Corporate and Investment Bank, MPS
metropolitana di Milano
Capital Services Banca per le Imprese,
Natixis e UniCredit)
Allen & Overy
(Francesco Guelfi)
Claudia Gregori
(Legance)
ADV 190x130 mm_Layout
11/06/15 11:28 Pagina 1
Fonte: TopLegal1Review
10 YEARS OF
QUALITY TAX ADVICE
Lo studio Fantozzi & Associati è tra i soci fondatori della
prestigiosa organizzazione internazionale Taxand che riunisce più
di 2000 professionisti operanti nel settore fiscale in oltre 50 paesi.
Fiscalità dell'Impresa e dei Gruppi
Fiscalità dei Mercati Finanziari
Fiscalità Internazionale
Iva e Imposte indirette
Contenzioso Tributario
Transfer Pricing
Fiscalità Immobiliare
Pianificazione Fiscale delle Persone Fisiche
M&A e Private Equity
Via Sicilia, 66
00187 ROMA
Tel. +39 06 4200611
76 TopLegal
Fax +39 06 42011976
[email protected]
•
Via Privata Maria Teresa, 11
20123 MILANO
Tel. +39 02 7260591
Luglio/Settembre
2015
Fax +39 02 72605950
[email protected]
Via Farini, 2
40124 BOLOGNA
Tel. +39 051 27771
Fax +39 051 277733
[email protected]
www.fantozzieassociati.it
www.taxand.com
ricerche
TAX: I PRINCIPALI CONTENZIOSI TRIBUTARI (ULTIMI 18 MESI)
Valore
(€ mln)
Caso
Descrizione
Cliente
Fiscalisti coinvolti
2.000
Evasione fiscale
Contenzioso fiscale con le autorità
relativo a un gran numero di immobili (oltre 1.200 asset a Roma), che si
è concluso con il pagamento di 39
milioni di Euro
Angiola Armellini
Dla Piper (Antonio
Tomassini)
650
Verifica fiscale
Accertamento emesso dall'Agenzia
delle Entrate e verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza di
Arezzo
Italpreziosi
Dla Piper (Giulio
Andreani)
250
Esterovestizione
Contestazione di esterovestizione
societaria formulata dalla Guardia di
Finanza
Telecom Italia
Bonelli Erede
Pappalardo (Andrea
Manzitti)
46
Verifica fiscale
Avvisi di accertamento per due annualità ai fini Ires e Irap in materia di
transfer pricing verso i quali è stata
attivata la procedura amichevole ai
sensi della convenzione arbitrale di
90/436/CEE ancora pendente
General Motors Italia
Macchi di Cellere
Gangemi (Claudio
Giordano)
15
Elusione doganale
Inclusione nel valore in dogana delle
merci importate delle royalties pagate da Puma Italia alla casa madre
Puma Italia
Armella
(Sara Armella)
Elusione fiscale
Fusione e distribuzione di dividendi esenti (secondo la direttiva CEE
90/435, c.d. “madre-figlia”), asseritamente correlate tra loro al fine di
conseguire un presunto indebito risparmio d’imposta
Liter Srl (Valentino
Garavani)
Carnelutti (Gilberto
Comi)
n.d.
Fonte: TopLegal Review
Quali prospettive
Alla luce del quadro così esposto, le sfide maggiori riguardano le boutique di lunga data e le
Big Four. Le prime, per competere nel mercato
del terzo millennio, devono necessariamente cambiare passo, per darsi un orizzonte che
vada al di là del breve periodo. I cambiamenti adattivi non bastano più, e il tempo stringe.
Urge trovare soluzioni radicalmente nuove, e
alcuni ci stanno provando. Anche gli studi collegati alle società di revisione, per troppo tempo adagiati su vantaggi competitivi derivanti
dalla struttura e non dalle competenze specifiche, devono fare i conti con i progressi dei competitor sul loro terreno di gioco, ma i cambia-
menti normativi danno un’ulteriore spinta alla
trasformazione della loro pelle. Chi riuscirà a
fare un salto di qualità nei punti più critici e
a preservare i propri atout organici, sviluppandone nuove linee di business, continuerà senza
dubbio a essere protagonista del mercato. Per le
boutique di nascita recente e per i dipartimenti
fiscali degli studi legali la strada, al momento, appare meno ripida. Una cultura interna e
un’organizzazione gestionale adeguate all’ecosistema attuale del business permettono a queste realtà, oggi, di collocarsi in posizione privilegiata rispetto ai concorrenti, e di guardare al
futuro con una certa fiducia. TL
TopLegal Luglio/Settembre 2015
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