Qui - TopLegal
Transcript
Qui - TopLegal
ricerche RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | LO SCENARIO Dalla competizione alla cooperazione Contrazione del gettito e ostacoli alla competitività hanno messo a nudo le fallimentari strategie fiscali delle amministrazioni finanziarie. Ma è in corso una rivoluzione epocale che cambia il ruolo dei consulenti © hin255 - Fotolia.com di Felice Meoli 46 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 ricerche «Prima i Paesi facevano concorrenza nell’incoraggiare gli investimenti; adesso lo fanno nella ricerca del gettito» I PROBLEMI NEI CONTI PUBBLICI DI TANTI Paesi, così come la crescita azzerata a livello mondiale, hanno risvegliato negli ultimi due anni l’attenzione degli organismi internazionali, così come dei legislatori nazionali, sulla necessità di costruire un nuovo ecosistema fiscale. Questioni che riguardano da vicino anche l’Italia. «Non c’è mai stata una concentrazione così elevata di cambiamenti», affermano Giuseppe Andrea Giannantonio e Massimo Antonini di Chiomenti. La grande produzione normativa sta cambiando le regole d’ingaggio, imponendo nuovi quadri di riferimento. E infatti le amministrazioni finanziarie hanno finalmente deciso di svolgere un ruolo attivo, riscoprendo le proprie responsabilità, in un mondo degli affari che travalica i confini nazionali, su tre fronti principali: primo, nell’armonizzare le normative internazionali, sposando un sistema cooperativo anziché la logica competitiva, che ha condotto a una gara tra Paesi al ribasso; secondo, nel garantire un adeguato gettito al proprio bilancio; e infine nell’offrire soluzioni agli attori economici che favoriscano la loro crescita (e di riflesso che permettano maggiori entrate). I fenomeni che, dunque, interessano il settore fiscale sono svariati e hanno un impatto decisivo sul lavoro dei professionisti. Non solo perché gli stessi si nutrono di modifiche normative, ma anche perché queste cambiano il modello stesso del consulente. Che si sta trasformando, in linea con le nuove esigenze dei clienti, da specialista di nicchia a esperto interdisciplinare. E che, dunque, deve padroneggiare (o almeno saper coinvolgere) tutto ciò che riguarda il regolamentare o il societario, fino a sfociare in materie finora apparentemente distanti come il penale. Costruendo, di conseguenza, degli «oceani blu» del business, aree innovative per il momento senza concorrenza. L’amministrazione come «arbitro» È senza dubbio l’ambito in cui si sta recuperando più terreno, in cui rientrano i provvedimenti più chiacchierati degli ultimi anni e che si prevede daranno più lavoro ai professionisti nei prossimi mesi: l’amministrazione quale arbitro del mercato, e soggetto detentore della definizione del perimetro di gioco. L’ispirazione della maggior parte delle normative in corso di introduzione proviene dagli organismi sovranazionali (come l’Ocse), in una cornice politica ed economica che mira a contrastare gli strumenti di elusione fiscale internazionale. L’economia e la finanza, infatti, si sono armonizzate da tempo su scala globale, a differenza degli impianti legislativi. «Rispetto a qualche anno fa si è invertito il trend», spiegano Andrea Tempestini e Carlo Maria Paolella di McDermott Will & Emery. «Prima i Paesi si facevano concorrenza nell’incoraggiare la localizzazione degli investimenti, adesso lo fanno nella ricerca del gettito». Tra le misure al centro dell’attenzione in questo momento c’è il progetto Beps (Base Erosion and Profit Shifting), che, avviato dall’Ocse nel 2013, intende contrastare lo spostamento dell’imponibile da giurisdizioni ad alta fiscalità verso Paesi con pressione fiscale bassa o nulla, tramite un Action Plan di 15 azioni in via di messa a punto definitiva. Su questo piano l’Italia non è così indietro. La lotta all’elusione e all’evasione è all’ordine del giorno già da qualche anno; ma l’interpretazione ancora troppo ampia delle norme da parte dell’amministrazione finanziaria e della magistratura non fornisce certezza a chi deve prendere decisioni aziendali, magari arrivando a investire dall’estero. Per gli studi questo ambito rappresenta un’opportunità, nell’offrire servizi di riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali che vadano nella direzione di un impianto societario Beps compatibile. Un esempio, di poche settimane fa, riguarda Amazon. Il colosso dell’e-commerce, settore osservato con particolare attenzione dalle amministrazioni finanziarie, dal 1° maggio ha infatti aperto in Europa (in Italia, in Inghilterra, In Germania, in Spagna; in previsione anche in Francia) delle stabili organizzazioni, intese come filiali della sede lussemburghese Amazon Eu Sarl, che gestiranno direttamente il business negli specifici mercati. Segue a pag. 49 4 TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 47 TAX & LEGAL La nostra differenza Con circa 400 professionisti, che svolgono la loro attività su 12 uffici dislocati nelle principali città italiane, la struttura di fiscalisti e avvocati del Network KPMG interviene in tutte le principali aree della fiscalità e del diritto con servizi integrati e innovativi avvalendosi di gruppi di lavoro specializzati per assistere persone fisiche e imprese: • Consulenzafiscaleinmateriadiimpostedirette,IVAealtre imposte indirette • Mergers&AcquisitionsandRestructuring • ConsulenzaSocietaria • ConsulenzaeAssistenzaDoganale • TransferPricing • InternationalExecutiveServices • Dirittodellavoro • Contenzioso Unostilediserviziochefaladifferenza.Esivede. kpmg.com/it ricerche L’amministrazione finanziaria non è solo arbitro ma vero e proprio giocatore a favore del sostegno dei conti pubblici Tale decisione, svincolata da norme già esistenti, va nella direzione del nuovo clima che investe le aziende, «che hanno assunto un atteggiamento non più improntato all’ottimizzazione fiscale, ma piuttosto risk management based», sostiene Richard Murphy di Studio Associato (Kpmg). In questo senso altre due azioni di fondamentale rilevanza e intimamente collegate riguardano la lotta ai paradisi fiscali e la voluntary disclosure. Secondo Massimo Giaconia di Baker & McKenzie «si stima che ci siano tra i 150 e i 200 miliardi di euro non dichiarati solo in Svizzera da contribuenti italiani, con circa 100mila persone interessate. Una mole di lavoro enorme e per questo tutti gli studi si sono attrezzati». Secondo alcuni professionisti l’impianto della normativa è ancora farraginoso e complesso, con criticità che vanno dal costo alle procedure di accertamento. Ma se fino a ora la materia ha moltiplicato più i convegni che i mandati, entro il 2016 provocherà senza dubbi effetti distorsivi nel mercato – investito da un’attività extra-ordinaria senza precedenti – sulla base dell’assunto, esplicitato da Stefano Morri di Morri Cornelli – che «non c’è più spazio per attività estere non dichiarate. Vedo una presa di coscienza da parte di tutti che con lo Stato non si scherza più, che la compliance è diventata centrale nella gestione dei rischi. Vedo tanti professionisti che hanno acquisito consapevolezza di ciò che è in gioco e con le buone o le cattive lo fanno capire ai loro assistiti». In questo ambito non possiamo non menzionare l’attuazione della direttiva Aifmd (Alternative Investment Fund Managers Directive) lanciata dalla Ue e poche settimane fa implementata nel nostro Paese. Riguarda i gestori di fondi di investimento alternativi e ha fissato dei nuovi requisiti di informazione e di risk management per i manager che distribuiscono i loro prodotti all’interno dell’Unione Europea. Un discorso a parte merita, invece, la pluriannunciata riforma fiscale. Ferma ai box dal 2013, aspettando i decreti attuativi che procedono col contagocce, dopo essere incappata anche sulle scivolose strade della polemica partitica, è attesa da tutti i professionisti per fare chiarezza su due aspetti fondamentali come l’abuso del diritto e il raddoppio dei termini di accertamento nel caso di problematiche penali. «Sono entrambe questioni che impattano pesantemente sulla fiscalità e dunque sul modo di gestire la consulenza», afferma Stefano Petrecca di Macchi di Cellere Gangemi. L’amministrazione come «giocatore» Questo nuovo atteggiamento ha reso più evidente un diverso ruolo dell’amministrazione finanziaria, non solo arbitro ma vero e proprio giocatore a favore del sostegno dei conti pubblici. Il bisogno di recuperare gettito (e di ridurre la distanza dalle avanzate tecniche di elusione ed evasione) ha messo a disposizione dell’amministrazione – secondo Giulio Azzaretto di Miccinesi – «strumenti di controllo e di accertamento superiori, avendo accresciuto anche la propria preparazione. Oggi il contraddittorio con l’amministrazione finanziaria è molto più interessante professionalmente e anche molto più delicato». La ricercatezza nei metodi di contrasto è sfociata anche nel campo mediatico. Non sono pochi i professionisti che sottolineano questo aspetto, oscillando tuttavia tra posizioni più oltranziste ad altre più concilianti. Nel primo caso si mette l’accento sulla trasformazione del rapporto tra cittadino e amministrazione, oggi completamente squilibrato a favore di quest’ultima. Spiega Morri: «Il rapporto tra l’Erario e il contribuente ha visto nell’ultimo decennio rinforzarsi fortemente i poteri dell’amministrazione e la capacità di enforcement. Questo potere va esercitato con equilibrio e misura. Qui la magistratura gioca un ruolo arbitrale fondamentale. Nell’ambito dei vincoli europei e sotto il peso del debito pubblico, non sempre questo potere è stato esercitato in modo rispettoso dei diritti civili. Questo è un problema fondamentale». Altri, forse più pragmatici, invece di soffermarsi sui mezzi si concentrano sui fini. O meglio sulle conseguenze di tale strategia messa in campo dall’amministrazione. Francesco Guelfi e Francesco Bonichi di Allen & Overy sottolineano le conseguenze di una eventuale mancata compliance fiscale: il rischio reputazionale, a TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 49 ricerche LE DIVERSE FACCE DELL’AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA Quale ruolo gioca l’autorità rispetto alle diverse dinamiche Normative Arbitro Abilitatore l’amministrazione quale giudice del mercato che definisce il perimetro di gioco l’amministrazione quale soggetto attivo per la propulsione di investimenti Orientamento al gettito Orientamento ai dividendi l’amministrazione quale player del mercato, per la soddisfazione dei propri interessi, pari alle società l’amministrazione quale soggetto passivo, che offre l’architettura legislativa per le imprese Giocatore Ecosistema Mercato cui gli stessi clienti stanno sempre più attenti. «Quindici anni fa chi inquinava prendeva una sanzione nel silenzio generale, oggi è fotografato in prima pagina su tutti i giornali. Lo stesso accade in ambito tax. Prima il rischio fiscale veniva considerato sostanzialmente solo in termini di impatto in bilancio e quindi dal Cfo, oggi diventa una variabile legale, reputazionale e di mercato. I clienti ci chiedono di verific are non solo se la situazione è conforme alla normativa, ma anche se le modalità che si intendono implementare possano comportare rischi di carattere reputazionale. Le misure adottate devono ispirarsi a principi di massima trasparenza e correttezza, non solo dal punto di vista tecnico ma anche rispetto all’immagine della società nei 50 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 confronti della collettività». Il bisogno di minimizzare gli effetti mediatici ha così portato a valutare strade che anticipino la fase patologica, quella del contenzioso, tendenzialmente incline a finire sulle prime pagine dei giornali. Spingendo verso una direzione di interlocuzione preventiva da parte dei vari contribuenti con l’amministrazione finanziaria. «Interveniamo sempre meno nella minimizzazione dell’onere fiscale, e sempre di più nella protezione dal rischio di essere considerati inadempienti», afferma un fiscalista. I ruling, per esempio, costituiscono nel transfer pricing uno strumento di gestione e mitigazione del rischio sempre più sentito, e le stesse misure contenute nel patent box vanno incontro a una compliance più com- ricerche pleta. Allo stesso modo si è espansa l’attività di tax controversy in riferimento a precontenzioso e misure alternative al litigation. Cercando, per esempio, di prevenire le problematiche attraverso la predisposizione di una idonea comunicazione o tramite la richiesta di interpelli all’amministrazione finanziaria. L’amministrazione come «abilitatore» Il patent box non rappresenta, però, solo una misura diretta a una interlocuzione più profonda con le autorità. Adottato con il cosiddetto Investment Compact (d.l. 3/2015), intende allineare la legi- slazione italiana agli standard internazionale, per contrastare la fuga - dal secondo Paese manifatturiero d’Europa - di grandi imprese come Fiat e Gtech (ex Lottomatica), di marchi di riferimento italiani come le griffe della moda e di importanti centri di ricerca come quello di Gsk. La società farmaceutica, che nel 2010 aveva avviato un piano di delocalizzazione in Cina di sei centri di ricerca nel mondo, incluso quello di Verona, ha intrapreso recentemente un percorso inverso, tornando a investire nel Vecchio Continente. Acquisendo i centri di ricerca toscani di Novartis e rilanciando i propri stabilimenti veneti. Il patent box ha avuto un suo ruolo in questa decisione: è infatti un sistema fiscale agevolato sui proventi derivanti dallo Napoli Padova Catania Roma Milano Torino Firenze Genova TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 51 ricerche I TEMI CALDI DEL SETTORE FISCALE I posizionamenti indicati dai fiscalisti secondo origine e obiettivi Normative Voluntary disclosure Paradisi fiscali BEPS Revisione vs tax Riforma fiscale Riforma SIIQ Investment compact Patent box E-commerce Normativa cartolarizzazioni Ruling Orientamento al gettito Transfer pricing AIFMD Project bond Decreto competitività Orientamento ai dividendi Internazionalizzazione delle imprese Contenzioso Private clients Tax controversy Outsourcing tax PMI Mercato sfruttamento di brevetti e di altri titoli di proprietà intellettuale come marchi e disegni. La cooperazione tra Paesi ha attenuato l’aggressiva concorrenza fiscale che l’ha fatta da padrone fino a qualche tempo fa. E ha spinto i governi ad aiutare il rilancio delle strutture produttive dei propri Paesi, puntando alle norme più avanzate a livello internazionale. Una concorrenza finalmente al rialzo, in cui il ruolo della nostra amministrazione finanziaria non si è dimostrato secondario. Facendo leva su una delle variabili, quella fiscale, che più penalizzano la crescita delle nostre imprese. Liberare il potenziale, essere propulsori di investimenti. Un leit- 52 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 motiv che aveva già guidato anche l’introduzione del Decreto Crescita e Competitività (d.l. 91/2014), attraverso misure fiscali atte, per esempio, a favorire le emissioni obbligazionari o le spese per nuovi macchinari e impianti. Completano il quadro la riforma delle Siiq, la normativa sulle cartolarizzazioni e i project bond. «Vediamo una ripresa degli investimenti esteri in Italia, in particolare nel real estate, nei crediti, ed è ripartito il filone dell’assistenza su operazioni straordinarie. Le ultime modifiche di legge fiscali hanno reso più semplice per gli investitori esteri comprare asset in Italia e concedere finanziamenti ad imprese italiane». ricerche Internazionalizzazione, Pmi e gestione dei patrimoni dovranno fare i conti con l’ecosistema fiscale vigente L’amministrazione come «ecosistema» Il lavoro dei fiscalisti non si esaurisce in risposta ai trend normativi e alla ricerca del gettito da parte del Pubblico. Il riferimento per i professionisti è sempre il cliente e così le dinamiche di mercato sono altrettanto importanti. Sono tre i filoni principali in cui il ruolo dell’amministrazione è considerato «neutro», in cui bisogna trovare le migliori soluzioni per le necessità del cliente, chiunque esso sia, facendo i conti con l’ecosistema fiscale vigente. Il primo filone, il più evidente, riguarda l’internazionalizzazione delle imprese che pone ai professionisti, così come agli studi, nuove sfide e terreni di evoluzione. In termini di ruolo, meno tecnico e più imprendi- Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP ROMA M IL A NO Piazza di Spagna 15, 00187 Roma T: 06 695 221 Via San Paolo 7, 20121 Milano T: 02 72 60 81 N E W YO R K MOSCOW BUENOS AIRES WA S H I N GTON FRANKFURT SÃO PAULO PA R I S COLOGNE ABU DHABI BRUSSELS HONG KONG SEOUL LO N D O N BEIJING toriale, e in termini di competenze da assorbire per non cedere sul terreno della professionalità. «Il contesto è effervescente – dice Angelo Bonissoni di Cba –, e cresce l’aspettativa del prodotto fiscale in quanto strumentale alla strategia delle imprese. Se il processo è quello irreversibile della globalizzazione, al fiscalista è richiesta la conoscenza anche della norma internazionale, non si può più prescindere dal comparato». Il secondo filone è legato al primo, ma riguarda le problematiche strutturali delle piccole e medie imprese. Per competere su scala globale sempre più aziende hanno oggi bisogno di un expertise fiscale che però – sviluppata internamente – potrebbe essere difficilmente sostenibile per le casse Cleary Gottlieb rappresenta un unicum nel panorama italiano per la sua capacità di offrire servizi su vasta scala in grado di coniugare sofisticata consulenza tributaria italiana con altrettanto sofisticata competenza ed esperienza fiscale nelle altre principali piazze europee e negli Stati Uniti. Leader nel settore della fiscalità finanziaria e dei gruppi multinazionali, lo studio si occupa di un’ampia gamma di questioni di diritto tributario italiano ed internazionale, prestando consulenza a clienti domestici e stranieri in operazioni di fusione e acquisizione, nell’elaborazione di strutture ibride d’investimento e finanziamento, in ristrutturazioni del debito e di gruppi nell’ottica di pianificazioni successorie e quotazioni sui mercati regolamentati, con riferimento a piani di incentivazione offerti a manager e dipendenti di società quotate e non quotate nonché, in misura sempre più crescente, nel contesto di procedure di interpello e procedimenti contenziosi con l’amministrazione finanziaria rappresentando i proprio clienti sia nelle fasi amministrative che in quelle giudiziarie. TopLegal Luglio/Settembreclearygottlieb.com 2015 • 53 ricerche societarie. L’outsourcing completo del dipartimento fiscale rappresenta un elemento di novità interessante per il mercato. Il terzo filone, il più nascosto, riguarda invece un’area che acquisterà sempre più rilevanza negli anni a seguire, cioè la gestione dei patrimoni. Più di altri, quello del fiscalista è un lavoro fiduciario. E ci sono poche situazioni in cui questa variabile assume più peso e rilevanza rispetto alla consulenza per le proprie attività finanziarie. Le possibilità di intraprendere questa direttrice sono diverse: si va dai passaggi generazionali e alla continuità aziendale al wealth management di imprenditori o in generale di clienti facoltosi. Ma, dal momento che la gestione del patrimonio è una disciplina relativamente recente, gli sviluppi nell’approcciarsi a questo campo possono essere molteplici, anche di carattere «didattico», come racconta Francesco Nobili di Biscozzi Nobili. «Si tratta di un’attività di formazione nei confronti dei soggetti che lavorano nei family office, dove c’è interesse per fornire consulenza globale al cliente. Parliamo anche di consulenza sulla fiscalità finanziaria: le banche non la offrono e i clienti si appoggiano direttamente a noi». TL Fiscalità nazionale e internazionale Pianificazione fiscale e doganale Fiscalità commercio internazionale Contenzioso tributario e doganale Assistenza precontenziosa Tassazione gruppi multinazionali Due diligence doganale Iva e imposte indirette 54 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 Studio Legale Tributario Genova Milano Piazza De Ferrari 4/2 Via Torino 15/6 Tel. 010 8595200 Tel. 02 78625150 www.studioarmella.com [email protected] ricerche Tax Studi e Professionisti per specializzazione segnalati dal mercato* CHIAVE DI LETTURA Fascia 1 \\ Leader del mercato con riconoscimento diffuso e consolidato In termini quantitativi, registra il maggior numero di segnalazioni da soggetti al vertice del mercato di riferimento. In termini qualitativi, le segnalazioni arrivano, oltre che da propri clienti, anche da concorrenti e controparti. Indice di un riconoscimento diffuso e consolidato. Fascia 2 \\ Protagonista del mercato con riconoscimento diffuso In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che si inquadra nel range superiore alla soglia critica. In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono di natura prevalentemente spontanea. Indice di un riconoscimento diffuso, anche se non consolidato. Fascia 3 \\ Protagonista del mercato con riconoscimento focalizzato In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che raggiunge la soglia critica della ricerca. In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono generalmente di natura sollecitata. Indice comunque di un riconoscimento, seppure non diffuso né consolidato. I criteri di valutazione qualitativi sono gli stessi a cui fanno riferimento i clienti: 1° le capacità e le conoscenze tecnico-giuridiche e professionali del team; 2° la reattività (ovvero tempestività ed efficienza nella gestione dei processi durante il mandato); 3° la conoscenza del business e la capacità di comunicare / interagire con il cliente, (capacità di comprendere gli obiettivi e le aspettative del cliente, nonché le complessità, l’articolazione e le peculiarità del suo business). * La selezione degli studi e dei professionisti presenti nelle diverse tabelle del rapporto riflette i risultati emersi nella ricerca condotta dal Centro Studi TopLegal, basata su interviste con clienti e avvocati. L’inserimento avviene in funzione delle segnalazioni del mercato e non dalle risposte ai questionari dei diretti interessati. La ricerca rimane una visione soggettiva e non implica alcuna valutazione nei confronto di altri studi o professionisti non citati i quali sono comunque attivi nel settore. Gli studi e i professionisti sono ordinati alfabeticamente all’interno delle sezioni. 1. Tax: Consulenza ordinaria STUDI Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Baker & McKenzie Cba Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Gianni Origoni Grippo Cappelli Studio Associato (Kpmg) Ludovici Russo de Rosa Sts Deloitte McDermott Will & Emery Facchini Rossi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Armella Biscozzi Nobili Carnelutti Chiomenti Delfino Willkie Farr & Gallagher Dla Piper Ey Law Freshfields Bruckhaus Deringer King & Wood Mallesons Macchi di Cellere Gangemi Morri Cornelli Pavia e Ansaldo Pirola Pennuto Zei R&p Legal Roedl Trivoli PROFESSIONISTI Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Giulio Andreani Dla Piper Giuseppe Ascoli Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Carlo Bindella Sts Deloitte Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei Leo De Rosa Russo de Rosa Francesco Facchini Facchini Rossi Massimo Giaconia Baker & McKenzie Paolo Ludovici Ludovici TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 55 ricerche Tax: consulenza ordinaria Luca Rossi Facchini Rossi Alessandro Zalonis Gianni Origoni Grippo Cappelli Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Michele Aprile Ludovici Sara Armella Armella Lucilla Baiani Trivoli Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons Daniela Caporicci Pedersoli Giampiero Guarnerio Roedl Alessandro Gulisano R&p Legal Giorgio Iacobone Cba Stefano Loconte Loconte Tancredi Marino Pavia e Ansaldo Stefano Morri Morri Cornelli Marco Pane Bernoni Grant Thornton Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery Francesco Pisciotta Baker & McKenzie Michele Rinaldi Studio Associato (Kpmg) Alessandro Trivoli Trivoli 2. Tax: Contenzioso STUDI Fascia 1 - Leader del mercato Maisto Salvini Escalar Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso BonelliErede Chiomenti Di Tanno Dla Piper Facchini Rossi Macchi di Cellere Gangemi Miccinesi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Armella Baker & McKenzie Deiure Fantozzi 56 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 Freshfields Bruckhaus Deringer Legance Loconte R&p Legal Tls (Pwc) Trivoli PROFESSIONISTI Decani Gaspare Falsitta Falsitta Dolfin Pansieri Augusto Fantozzi Fantozzi Victor Uckmar Uckmar Fascia 1 - Leader del mercato Marco Cerrato Maisto Tommaso Di Tanno Di Tanno Pietro Piccone Ferrarotti Maisto Livia Salvini Salvini Escalar Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Giulio Andreani Dla Piper Sara Armella Armella Roberto Cordeiro Guerra Cordeiro Guerra Marco Di Siena Chiomenti Francesco Facchini Facchini Rossi Stefano Loconte Loconte Guglielmo Maisto Maisto Andrea Manzitti BonelliErede Marco Miccinesi Miccinesi Stefano Petrecca Macchi di Cellere Gangemi Dario Romagnoli Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Luca Rossi Facchini Rossi Antonio Tomassini Dla Piper Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Valentina Adornato Adornato Nicola Crispino Baker & McKenzie Guglielmo Fransoni Russo Fransoni Padovani Massimo Giaconia Baker & McKenzie Marco Graziani Legance Luca Nisco R&p Legal Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer Carlo Romano Tls (Pwc) Alessandro Trivoli Trivoli ricerche 3. Tax: Finanza STUDI Fascia 1 - Leader del mercato Allen & Overy Chiomenti Freshfields Bruckhaus Deringer Maisto Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Clifford Chance Legance Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Di Tanno Facchini Rossi Gianni Origoni Grippo Cappelli Hogan Lovells Ludovici Orrick Herrington & Sutcliffe Pedersoli Salvini Escalar Simmons & Simmons PROFESSIONISTI Fascia 1 - Leader del mercato Francesco Guelfi Allen & Overy Paolo Ludovici Ludovici Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Massimo Antonini Chiomenti Giovanni Bandera Pedersoli Francesco Bonichi Allen & Overy Fabio Brunelli Di Tanno Tommaso Di Tanno Di Tanno Carlo Galli Clifford Chance Paolo Giacometti Chiomenti Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti Marco Graziani Legance Claudia Gregori Legance Alessandro Mainardi Orrick Herrington & Sutcliffe Riccardo Michelutti Maisto Francesco Nobili Biscozzi Nobili Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates Enrico Vitali Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Luca dal Cerro Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Fulvia Astolfi Hogan Lovells Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli Michele Citarella Simmons & Simmons Gabriele Escalar Salvini Escalar Stefano Grilli Gianni Origoni Grippo Cappelli Marco Piazza Biscozzi Nobili 4. Tax: Internazionale e transfer pricing STUDI Fascia 1 - Leader del mercato Baker & McKenzie BonelliErede Studio Associato (Kpmg) Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Chiomenti Clifford Chance Di Tanno Ey Law Macchi di Cellere Gangemi Maisto Nctm Sts Deloitte Tls (Pwc) Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Carnelutti Dla Piper King & Wood Mallesons Ludovici McDermott Will & Emery Santacroce Procida Fruscione Trivoli TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 57 ricerche Tax: internazionale e transfer pricing PROFESSIONISTI Decani Bruno Gangemi Macchi di Cellere Gangemi Fascia 1 - Leader del mercato Massimo Giaconia Baker & McKenzie Gilberto Comi Carnelutti Gianni De Robertis Studio Associato (Kpmg) Carlo Galli Clifford Chance Guglielmo Maisto Maisto Maricla Pennesi Baker & McKenzie Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Stefano Simontacchi BonelliErede Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Massimo Antonini Chiomenti Davide Bergami Ey Law Carlo Bindella Sts Deloitte Fabio Brunelli Di Tanno Emidio Cacciapuoti King & Wood Mallesons Piermauro Carabellese Nctm Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei Mario d’Avossa Baker & McKenzie Giuseppe Andrea Giannantonio Chiomenti Claudio Giordano Macchi di Cellere Gangemi Giuseppe Marino Marino ESPERIENZA E SPECIALIZZAZIONE AL SERVIZIO DELLE IMPRESE E DELLE PERSONE, PER UNA NUOVA CULTURA DELLA FISCALITÀ fiscalità d’impresa fiscalità finanziaria e del private equity fiscalità internazionale contenzioso tributario SEDE DI MILANO Foro Buonaparte 70 20121 Milano tel. +39 02 890.132.28 fax +39 02 890.131.09 [email protected] SEDE DI ROMA Via Bocca di Leone 78 00187 Roma tel. +39 06 454.380.53 fax +39 06 454.380.31 [email protected] piani d’incentivazione al management fiscalità delle persone fisiche 58 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 www.frstax.it ricerche Aurelio Massimiano Marino Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti Stefano Tellarini Ludovici Federico Trutalli Nctm 5. Tax: Operazioni straordinarie STUDI Fascia 1 - Leader del mercato BonelliErede Chiomenti Di Tanno Maisto Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Cba Dla Piper Freshfields Bruckhaus Deringer Gianni Origoni Grippo Cappelli Nctm Russo de Rosa Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Allen & Overy Baker & McKenzie Carnelutti Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Facchini Rossi Hogan Lovells Legance McDermott Will & Emery Pedersoli Watson Farley & Williams PROFESSIONISTI Fascia 1 - Leader del mercato Tommaso Di Tanno Di Tanno Paolo Giacometti Chiomenti Guglielmo Maisto Maisto Andrea Silvestri BonelliErede Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Luciano Acciari Gianni Origoni Grippo Cappelli Giulio Andreani Dla Piper Massimo Antonini Chiomenti Fulvia Astolfi Hogan Lovells Angelo Bonissoni Cba Fabio Brunelli Di Tanno Fabio Chiarenza Gianni Origoni Grippo Cappelli Leo De Rosa Russo de Rosa Laura Gualtieri Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Francesco Guelfi Allen & Overy Paolo Ludovici Ludovici Andrea Manzitti BonelliErede Maricla Pennesi Baker & McKenzie Vania Petrella Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Lorenzo Piccardi Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Luca Rossi Facchini Rossi Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Giovanni Bandera Pedersoli Stefano Chirichigno Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Gilberto Comi Carnelutti Massimo Cremona Pirola Pennuto Zei Mario d’Avossa Baker & Mckenzie Marco Di Siena Chiomenti Massimo Giaconia Baker & McKenzie Quirino Imbimbo Ey Law Riccardo Michelutti Maisto Francesco Nobili Biscozzi Nobili Carlo Maria Paolella McDermott Will & Emery Andrea Rittatore Vonwiller Carnelutti Fabiola Rossi BonelliErede Vittorio Salvadori di Wiesenhoff K&L Gates Andrea Tempestini McDermott Will & Emery Federico Trutalli Nctm Raffaele Villa Ey Law TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 59 ricerche 6. Tax: Wealth STUDI Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso BonelliErede Ludovici Uckmar Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Chiomenti Dla Piper 60 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 PROFESSIONISTI Fascia 2 - Protagonista con riconoscimento diffuso Giuseppe Corasaniti Uckmar Paolo Ludovici Ludovici Renato Paternollo Freshfields Bruckhaus Deringer Andrea Silvestri BonelliErede Stefano Simontacchi BonelliErede Fascia 3 - Protagonista con riconoscimento focalizzato Raul-Angelo Papotti Chiomenti Antonio Tomassini Dla Piper ricerche RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | STRUTTURE E SERVIZI C’era una volta la torre di avorio I fiscalisti si aprono alle nuove opportunità del settore a partire dai mutamenti delle proprie specificità. Ma il minimo comune denominatore è la contaminazione di competenze ed esperienze © stockWERK - Fotolia.com di Felice Meoli TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 61 ricerche I L TOURBILLON DI CAMBIAMENTI CHE sta interessando il settore fiscale mette sotto pressione studi e professionisti. Che da una parte si avvantaggiano della “ripresina” in corso negli ultimi mesi, oltre che delle numerose novità normative che traghettano mandati. Ma dall’altra devono sapersi dimostrare all’altezza delle esigenze della clientela, che si fanno sempre più sofisticate, e del salto di qualità dell’amministrazione finanziaria nei suoi vari ruoli e sfaccettature. Il modello di studio condiziona, naturalmente, le direttrici di sviluppo di ogni realtà. Ma nel mercato si riconoscono trasversalmente alcune innovazioni necessarie per far fronte alla massa critica, e senz’altro si possono identificare alcune best practice che cercano di anticipare i tempi. Ponendosi in maniera proattiva per vincere la concorrenza. Gli investimenti strategici Riguardano in particolare i professionisti e non le sedi, tranne che per Deloitte Sts. «Vogliamo essere presenti in maniera capillare anche nelle zone che riteniamo debbano svilupparsi ed abbiano bisogno quindi anche di competenze specialistiche per poterlo fare: da qui l’apertura di Napoli e in questi giorni anche di Catania», dice Carlo Bindella. L’incertezza che ancora caratterizza l’evoluzione del mercato non incentiva l’espansione, dal punto di vista territoriale, del raggio di azione degli studi. Ma il respiro internazionale è una qualità riconosciuta oggi come necessaria in questo settore. E così, anche in virtù di risorse economiche limitate, si preferisce ricorrere da questo punto di vista ad alleanze o rapporti di best friendship con altre realtà d’oltrefrontiera. Sono invece le competenze a ricevere maggiore attenzione e a essere identificate come fattore strategico. Per la maggior parte gli studi preferiscono investire sui risorse junior non ancora pienamente formate. Questo non vuol dire che siano mancati i lateral hires negli ultimi anni, tutt’altro. Ma, lasciando da parte per un attimo le boutique, 62 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 rileviamo che gli studi legali italiani e internazionali hanno già da qualche tempo definito la spina dorsale del proprio dipartimento fiscale. E che nel tempo ha acquisito sempre maggior peso all’interno della realtà complessiva dello studio, in alcuni casi addirittura portando un partner del dipartimento alla guida della law firm. Rilevanti gli esempi di Stefano Simontacchi in Bonelli Erede Pappalardo e, quando era basato su due managing partner, di Piermauro Carabellese in Nctm. Si investe, invece, in competenze professionali che mancano allo studio, in particolare alle boutique, e che sono considerate strategiche. «Abbiamo recentemente inserito un penalista in studio, perché i temi della compliance fiscale e societaria non possono essere più affrontati senza un dipartimento ad hoc», afferma Stefano Morri di Morri Cornelli. Risulta particolarmente interessante anche la recente alleanza stretta tra gli studi Miccinesi e Clarich. La spiega Giulio Azzaretto: «Clarich è un riferimento nell’amministrativo e nel regulatory, loro si posizionano su un livello elevatissimo di mercato dove pensiamo di posizionarci anche noi. Quindi da un punto di vista soggettivo è un matrimonio interessante. Per il cliente questa integrazione tra regulatory e tributario è strategica, le interferenze tra i due settori sono sempre di più e sul mercato queste due attività vanno di pari passo». Un’altra area che vede sempre più impegno da parte dei professionisti del tax riguarda le ristrutturazioni aziendali. Le testimonianze, in questo caso, sono due. Di realtà molto diverse ma che si incontrano sulla medesima corrente di pensiero: l’inevitabilità della multidisciplinarietà. «Ho apportato allo studio la mia esperienza e il mio know how, specialmente nei settori della fiscalità della crisi d’impresa e degli high net worth individuals, i quali richiedono competenze specialistiche da utilizzare in un contesto multidisciplinare e, per questo motivo, favoriscono l’integrazione dei servizi forniti dai vari dipartimenti», dichiara Giulio Andreani di Dla Piper. Gli fa eco Francesco Nobili di Biscozzi Nobili: «L’assistenza alle aziende in crisi o in procedura è un’area sulla quale stiamo cercando ricerche Per rendere un servizio adeguato, il fiscalista deve fornirsi della collaborazione di esperti in campi finora disgiunti di investire, e che non faceva parte del nostro core business. Questo modello di servizi, per alcuni tipi di clienti, non è un’attività solo tax ma che richiede collaborazione stretta tra parte fiscale, parte legale e societaria. C’è bisogno di gente che capisca di bilanci e valutazioni per fornire al cliente un pacchetto abbastanza completo. Generalmente cerchiamo di farlo internamente, abbiamo anche persone che sono specializzate in aree valutative, di bilancio». E infatti sono sempre più lontani i tempi in cui il fiscalista viveva in una torre di avorio. Per rendere un servizio adeguato, oggi, deve fornirsi della collaborazione di esperti in campi finora disgiunti. È quanto racconta Gianni de Robertis di Studio Associato (Kpmg): «Abbiamo economisti e ci stiamo aprendo a professionalità contigue che abbiano un background finanziario, statistico, matematico». E lo stesso vale per Chiomenti, che si è aperto a partnership con società specializzate quali Nera Consulting e Quantera global. Le strutture La complessità delle dinamiche che il fiscalista si trova a trattare, insieme all’intersezione appena analizzata con settori prima lontani, rende sempre più necessaria la costituzione di specifiche task force all’interno degli studi. Secondo l’origine del fenomeno che vanno ad affrontare, possono esse- TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 63 ricerche re di due tipologie: quelle che fanno riferimento a nuove normative, e dunque prevedono analisi e studio (e, in alcuni casi, anche collaborazione con l’amministrazione finanziaria nella definizione della nuova legislazione); e quelle che invece cercano di intercettare specifici trend di mercato. Per conformazione e caratteristiche le boutique sono più propense a muoversi sulla prima tipologia. È il caso, per esempio, di Maisto, che con Marco Cerrato e Pietro Piccone Ferrarotti, dice: «Premesso che la fiscalità internazionale è seguita un po’ da tutti i professionisti dello studio, il monitoraggio sull’evoluzione dei lavori dell’Ocse sui Beps è concentrato su quattro/cinque persone. Sulla voluntary disclosure c’è un impegno seppur non a tempo pieno di una quindicina di professionisti mentre circa sei tra soci e associates sono specializzati sul transfer pricing». Gli studi integrati, già con professionalità diverse all’interno, pur non disdegnando i cambi di legge tendono per economicità (cioè efficacia ed efficienza) a cavalcare il secondo trend di mercato. È in queste strutture che vediamo con più frequenza sinergie tra settori e organizzazioni per industry. Gli esempi sono svariati. Per settori abbiamo Dla Piper e Gianni Origoni Grippo Cappelli. Il socio di Gianni Origoni Luciano Acciari dichiara: «Le sinergie tra le differenti practice e la multidisciplinarietà dei nostri professionisti sono caratteristiche distintive del nostro studio. Il nostro dipartimento collabora continuativamente con diverse practice areas dello studio, quali il Corporate e l’M&A, il Banking, il Labour, il Project Financing ma ha anche una capacità autonoma di generazione di clientela». Mentre Giulio Andreani sottolinea che il dipartimento Tax opera in sinergia con tutti i dipartimenti dello studio e, in particolare, con i team del Contenzioso, Corporate, Finance, Real Estate e Penale. Per industry riportiamo invece le esperienze di Bonelli Erede Pappalardo e Nctm. Entrambi sono organizzati per focus team, e per ogni gruppo orizzontale di lavoro trova spazio almeno un professionista del tax. «Nel pharma, per esempio, c’è l’esperto di M&A, Ip, Regulatory. Oltre al fiscale, naturalmente», dice Stefano Simontacchi. Tuttavia la necessità di avere una sponda oltre confine, anche in virtù dei cambiamenti normativi promossi dalle istituzioni sovranazionali, porta una realtà come Cba ad avere un team dedito all’internazionale che occupa orizzontalmente varie branche del diritto. Ne parla Angelo Bonissoni: «Lo studio è organizzato per settore e per industry, ma c’è un international team che è trasversale e che copre il Lavoro, il Real Estate, il Private Equity, l’Ip e altre specializzazioni. Per questo gruppo è previsto un percorso di formazione specifico con due soci e due associati». Chi ha invece a disposizione un network vero e proprio non si ferma qui, ma aggiunge a practice e settore industriale una terza direttrice, dando vita a una vera e propria matrice tridimensionale. Tendenzialmente è il caso delle Big Four, e Studio Associato (Kpmg) ha già dichiarato di andare in questa direzione. Infine ci sono realtà che decidono di sviluppare verticalmente delle opportunità di mercato. Dla Piper, per esempio, si sta focalizzando sulla gestione dei patrimoni personali, con l’obiettivo di presentare la nuova linea di servizio ai private bankers. Deloitte Sts guarda con interesse all’industria dello shipping. Mentre Clifford Chance, con una pronunciata expertise nel Finance, sfrutta questo vantaggio competitivo sia per allargare il parco clienti che per sviluppare innovazioni di prodotto. Lo spiega Carlo Galli: «Abbiamo contribuito alla redazione della nuova normativa in materia di fiscalità finanziaria (minibond, ibridi bancari, ritenute) e si è cercato di concerto con i Ministeri competenti di migliorare l’ambiente legale e fiscale per la raccolta finanziaria internazionale. Inoltre abbiamo sviluppato ed applicato una tecnologia che permette agli investitori Usa di accedere alle esenzioni previste dalla legge italiana, nonostante i sistemi di clearing and settlement americani non siano disegnati per essere compatibili con la normativa del nostro Paese. Questa struttura consente oggi agli emittenti italiani di rivolgersi a un’ampia popolazione di investitori che prima non era accessibile». Segue a pag. 66 4 64 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 ricerche Fiscalità internazionale Fiscalità dei gruppi e delle operazioni straordinarie Transfer Pricing Fiscalità dei mercati finanziari Assistenza nelle verifiche fiscali e tutela del contribuente Contenzioso tributario Iva Fiscalità delle imprese in crisi Fiscalità del settore immobiliare Fiscalità delle persone fisiche, dei passaggi generazionali e dei trust Fiscalità enti non-profit Tassazione dei beni culturali e delle opere d’arte Remunerazione del personale Piazza F. Meda, 5 20121 Milano t +39 02.776931 f +39 02.77693300 [email protected] www.maisto.it Piazza D’Aracoeli, 1 00186 Roma t +39 06.45441410 f +39 06.45441411 [email protected] 2, Throgmorton Avenue London EC2N 2DG t +44 (0)20.73740299 f +44 (0)20.73740129 [email protected] TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 65 ricerche La ricerca di nuovi filoni si sposa con la trasformazione del cliente che ha recuperato peso nei confronti del consulente Sevizi e clienti L’attivismo di molti studi nel ricercare nuove strade si sposa con la trasformazione del cliente che, negli ultimi anni, ha recuperato peso specifico nel rapporto con il consulente. Al quale sempre più chiede un’attenzione permanente e costante da parte del professionista (e la rapidità di risposta risulta un elemento fondamentale tra i tax manager), un filo diretto con il socio dello studio anziché con i collaboratori, un adattamento delle tariffe, verso il basso o allineando il compenso ai risultati ottenuti. In questo quadro gli studi cercano di migliorare i servizi collaterali già offerti. Restano sempre attuali i secondment, così come l’organizzazione di seminari di aggiornamento e convegni. Anche in questo campo si può innovare, e si segnala l’esperienza di McDermott Will & Emery, che si distingue dalle altre, secondo quanto spiegato da Andrea Tempestini e Carlo Maria Paolella, nell’offerta di workshop interattivi in cui vengono discussi «casi di studio, molto diversi dai seminari. Si tratta di tavole rotonde in cui noi siamo i facilitatori (cioè guidiamo la discussione tecnica), e i clienti non sono passivi. Il caso è sempre concreto, preso dall’esperienza che abbiamo avuto in studio». Ma l’innovazione passa necessariamente anche da altre strade. Gli investimenti strategici che gli studi stanno compiendo sulle skills dei loro professionisti rispondono a esigenze diverse dal passato per le aziende, che non sono solo incrementali. Questi rappresentano veri e propri nuovi filoni di business, come per esempio i private client e il supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Il primo interessa in particolare boutique e studi di dimensioni non particolarmente eccessive. Tra gli altri, lo spiega Francesco Facchini di Facchini Rossi: «È una parte dell’attività professionale a cui abbiamo da sempre dedicato particolare attenzione e oggi molte famiglie la richiedono. E non è collegata all’aspetto voluntary. Al private si dedicano 66 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 alcune risorse interne, specificamente formate». Il secondo invece è un fenomeno che riguarda gli studi più strutturati, con un network esteso e in grado di sostenere anche mandati dalle piccole e medie imprese. Le quali, per Francesco Nobili, «non disdegnano un’assistenza completa, chiavi in mano». Per queste realtà, spesso, andare all’estero non rappresenta solo un’opportunità ma una necessità per la sostenibilità. E questo apre prospettive del tutto nuove per gli studi. «La stragrande maggioranza della nostra clientela italiana, in termini quantitativi, appartiene al midmarket, e noi desideriamo aiutarla a diventare globale, afferma Carlo Bindella. Abbiamo cinque nostre persone italiane stabili a New York, tre a Hong Kong, e abbiamo sviluppato processi di sostegno per aziende meno strutturate, di medio livello, che intendano andare all’estero anche per esempio solo a vendere i propri prodotti e servizi. Non basta infatti avere i prodotti e conoscere i distributori esteri ma bisogna accreditarsi con loro, e noi li aiutiamo a potersi qualificare». Un’attività, di fatto, puramente commerciale. Nuovi sbocchi di vendita, dunque, che valorizzino competenze finora implicite negli studi, e che più di una realtà sta considerando e sviluppando. E non solo per le pmi, ma anche per le multinazionali. Per questa tipologia di clientela è interessante l’attività che sta portando avanti Baker & McKenzie, come raccontato da Massimo Giaconia: «Per il controllo del rischio fiscale stiamo elaborando degli strumenti, per definire le procedure all’interno dell’azienda o dei gruppi in linea a quanto richiesto dall’amministrazione finanziaria. Stiamo lavorando con Protiviti, esperta di processi IT, di flussi informativi, per sviluppare una strateg ia di partnership tecnica. Loro sono esperti di processi e noi di regole tributarie. La partner ship tecnica poi diventa commerciale, quando ci presentiamo a clienti comuni». TL ricerche RICERCA TOPLEGAL TAX 2015 | IL QUADRO COMPETITIVO Cambiamento di paradigma Le boutique di più lunga tradizione sono messe in discussione da insegne giovani e strutturate e law firm sinergiche e globali. Anche le Big Four, giunte a un bivio, si dimostrano proattive © casfotoarda - Fotolia.com di Felice Meoli TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 67 ricerche M AISTO, DI TANNO, TREMONTI. FINO a poco tempo fa l’Olimpo dei fiscalisti italiani era occupato in maniera stabile ed esclusiva da questi tre protagonisti, unanimemente riconosciuti da pari e clienti come leader di primario riferimento in ambito tributario. Oggi gli equilibri sono cambiati, e non ancora stabilizzati. E se i tre continuano a essere considerati personalmente delle eminenze fiscali, non c’è dubbio che le loro realtà professionali si trovano a fare i conti con traiettorie evolutive delicate, che nel giro di qualche anno potrebbero rendere critica la loro resistenza nel mercato. Terremoto boutique I motivi sono principalmente due. Da un lato, per Di Tanno e Tremonti, c’è da fare i conti con uno scenario istituzionale e politico mutato il quale ha posto più di un interrogativo sul loro modello di business. La capacità di intercettare mandati di spicco aveva contribuito negli anni novanta e duemila a tirarne la volata della crescita e dei fatturati. Ma la vicinanza a una certa imprenditoria, che ora rischia di essere screditata, non ha aiutato a consolidarne lo standing. Dall’altro lato, per Maisto e Di Tanno, ci sono da risolvere le criticità portate dai fisiologici sviluppi degli studi stessi, giunti allo spartiacque dell’istituzionalizzazione, per la maturità del loro ciclo di vita. Tommaso Di Tanno (classe 1949) e Guglielmo Maisto (1952) sono sbarcati nel mercato con il proprio studio rispettivamente nel 1986 e 1991. Entrambe le realtà professionali sono cresciute enormemente nel tempo sotto il profilo delle risorse e della credibilità, beneficiando anche di trend favorevoli del mercato. Ma in termini di cultura e governance sono sostanzialmente rimaste uguali a sé stesse, mentre il mondo cambiava. L’immobilità è stata tra i motivi principali che hanno portato entrambi gli studi a perdere gruppi importanti di professionisti. Da Di Tanno sono Diaspora e associati /1: Di Tanno Il prossimo anno compirà 30 anni. La boutique di Tommaso Di Tanno ha formato negli anni tanti professionisti oggi protagonisti del mercato sotto altre insegne. Gli ultimi casi hanno riguardato gli storici collaboratori Stefano Petrecca ed Eugenio Romita, confluiti in Macchi Di Cellere Gangemi. Ma rilevanti sono anche i casi di Luciano Acciari e Vania Petrella, oggi alla guida dei dipartimenti Tax dei loro rispettivi studi. Luciano Acciari Andrea Fiorelli Claudio Grisanti Stefano Petrecca Vania Petrella Eugenio Romita Federico Trutalli Raffaele Villa 68 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 ricerche Le boutique più eminenti in termini di cultura e governance sono rimaste invariate, mentre il mondo cambiava Diaspora e associati /2: Maisto Fondata nel 1991, la boutique di Guglielmo Maisto si è imposta nel tempo sia a livello nazionale che internazionale come un vero e proprio benchmark. Ma questo non ne ha impedito l’uscita di pesi massimi della materia, divenuti poi diretti competitor. L’esempio principe è Bonelli Erede Pappalardo, tra gli studi legali in cui questa practice ha assunto più rilevanza. E ora Ludovici & partners promette un nuovo cambio di equilibri nel settore Carlo Galli Paolo Ludovici Giovanni Mercanti Andrea Silvestri Stefano Simontacchi infatti fuoriusciti i soci equity Stefano Petrecca ed Eugenio Romita, che assieme a Francesco Capitta e Marco Sandoli sono andati a rafforzare la practice fiscale di Macchi di Cellere Gangemi. «Il mio studio sta attraversando un’età più matura, che riflette questioni interne nostre e di mercato. Ci sono due persone (Petrecca e Romita, ndr), soci di un certo peso, la cui uscita non è stata indifferente» ha detto Di Tanno. In Maisto, invece, si è consumato a fine 2014 lo strappo di Paolo Ludovici, dopo 25 anni di collaborazione con lo studio. Anche qui l’uomo forte al comando, simbolo dell’insegna, ha cristallizzato una situazione che non tutti all’interno condividevano. Attraverso logiche di evoluzione della realtà professionale che hanno provocato più di un interrogativo sulla sostenibilità dello studio nel lungo periodo. «Dopo tanti anni, insieme ai miei soci, avevo necessità di cambiare, di avere maggiore autonomia. Abbiamo preso atto che rimanere fermi in una realtà che cambiava avrebbe si- gnificato subire il cambiamento e accettare logiche non più condivisibili». Ludovici, dopo una lunga fase di riflessione in cui ha valutato differenti opzioni, ha deciso di uscire portando con sé sette collaboratori e dando vita alla propria insegna. «Lo studio [Ludovici] avrà una struttura sufficientemente grossa, composta da diverse anime di elevata e riconosciuta professionalità. Attualmente siamo in 13 (sei partner, sei associati e un of counsel), ma abbiamo a disposizione ancora un intero piano libero, e stiamo appena strutturando l’ufficio di Roma. Lo studio deve avere una prospettiva, anche e soprattutto per le persone che condividono l’iniziativa». Altra separazione di rilievo, più o meno traumatica, ha avuto luogo in Miccinesi, uno dei simboli del fiscale fiorentino. Lo scorso gennaio, tre soci equity e circa 15 professionisti fuoriusciti dalla sede romana dello studio toscano hanno dato vita a Puri Bracco Lenzi. Insegna che prevede già, entro il 2015, l’apertura di una sede a Milano. TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 69 ricerche LE NUOVE INSEGNE TAX 2014-2015 Studio Provenienza Avvio Camagni e associati Deloitte Sts marzo 2014 Ludovici Maisto novembre 2014 Puri Bracco Lenzi Miccinesi gennaio 2015 Fonte: TopLegal Review Vecchia guardia e nuova generazione Le separazioni segnalate, le più importanti all’interno del mercato, attengono a boutique. Ciò, però, non vuol dire che sia inevitabilmente in crisi un modello organizzativo e di business. La boutique pone sfide da fronteggiare senz’altro impegnative in una logica evolutiva, all’età della maturazione nella vita dello studio. A tale proposito sono illuminanti, e accompagnate da una certa dose di autocritica, le considerazioni di sistema di Di Tanno, che si riflettono sulle difficoltà a cui la sua realtà sta andando incontro. «È in atto in tutto il mondo un processo di consolidamento delle attività economiche di qualsiasi genere. Nei fatti si allontanano i centri decisionali. Questo vale non solo per le imprese ma per certi versi anche per le istituzioni. Negli ultimi anni una serie di prescrizioni Ue hanno ridotto la capacità di dialogo e di assistenza degli studi italiani e hanno rafforzato gli studi internazionali, meglio quelli attrezzati presso specifici centri di potere (economico o istituzionale) come Londra, Bruxelles e Strasburgo. Gli studi che prima avevano accesso ad un loro interlocutore domestico, oggi sono costretti ad avere un interlocutore più lontano, che tanto per cominciare raramente parla italiano. È il trend più importante ed è irreversibile». Per poter far fronte alle corazzate internazionali Di Tanno non esclude aggregazioni o apparentamenti con altre realtà: tra queste c’è Gianni Origoni Grippo Cappelli, dal cui quartier generale Luciano Acciari conferma: «Noi vogliamo crescere. La qualità nel Tax non 70 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 si può trovare a buon mercato, bisogna investire e concentrare competenze e risorse. Ogni eventuale integrazione con altre realtà sarebbe funzionale a questo obiettivo ma comporta anche questioni di carattere organizzativo che debbono essere valutate molto attentamente. Se dovessero concretizzarsi sarebbero funzionali all’obiettivo, ma se così non fosse non significa che abbiamo rinunciato a crescere» Ma le difficoltà per le boutique, adottando il giusto approccio, non sono insormontabili. Alcune delle realtà di più lunga data hanno provato a rispondere in questo senso, proponendo alcune novità. A fine 2013 Tremonti, per esempio, ha siglato un’alleanza con Shearman & Sterling, una «collaborazione strategica rivolta al mercato globalizzato» si leggeva in una nota. Più recentemente, invece, Giulio Andreani ha sposato con il suo team i progetti di sviluppo di Dla Piper. Falsitta ha aperto l’insegna a due professioniste interne, Nicoletta Dolfin e Silvia Pansieri (dando vita a Falsitta Dolfin Pansieri), offrendo una prospettiva istituzionale alla sua boutique. Mentre Fantozzi insiste convintamente sulla strada intrapresa già da diversi anni, quella del network di studi indipendenti. Quest’anno si è celebrato il decennale di Taxand, realtà presente in circa 45 Paesi, di cui fanno parte anche colossi come Garrigues (Spagna) e studi quotati come Arsene (Francia). Ne parla Alfredo Fossati: «Abbiamo deciso di promuovere un’alleanza di studi fiscali internazionali, con oltre 400 partner e 2000 professionisti. Gli studi restano indipendenti, ma c’è un’organizzazione centrale che cura ricerche Le boutique di nuova generazione allargano il numero dei partner, credono in ossature da studio vere e proprie lo sviluppo del brand». Il network è importante per due motivi. «Oggi porta circa il 20% del fatturato, e tende a crescere. E poi è stato decisivo per essere attrattivi per professionisti di livello». Non si trovano ancora davanti a questo bivio le boutique più giovani, che invece crescono organicamente e si consolidano allargando anche il numero dei partner. In questo senso si distinguono, trovando riscontri positivi sia tra i professionisti sia nel mercato, Facchini Rossi, Russo De Rosa e Morri Cornelli. Queste boutique di nuova generazione, che si stanno affermando come player importanti, credono in ossature da studio vere e proprie, distac- candosi dal modello che vede il singolo grande professionista al comando. E dunque sono convinte che possa esserci un futuro anche per questa tipologia di attività. Spiega Francesco Facchini: «Noi crediamo che nel mercato di oggi una boutique abbia ragione di esistere, e ci piace coltivare l’idea di ingrandirci sempre di più. Ci rendiamo conto che sul mercato ci sono dei player legali che hanno fatto degli ottimi dipartimenti fiscali interni, ma riteniamo che realtà come le nostre abbiano un grande potenziale da esprimere». Facchini difende le proprie prerogative, ma una panoramica completa del mercato segnala qualcosa in più. TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 71 ricerche TAX: I PASSAGGI LATERALI 2014-2015 Studio / Azienda / Ente Nome Nuova carica Provenienza Vecchia carica Armella Debora Mirarchi Socio Fantozzi n.d. Armella Rosamaria Sulpizii Socio Leo n.d. Baker & McKenzie Maricla Pennesi Socio Dla Piper Socio Belluzzo Colin Jamieson Socio Pirola Pennuto Zei Socio equity Socio Belluzzo Luca Cordelli Socio Oufi Taylor Colombotti Bernoni Grant Thornton Christian Siccardi Socio equity Roedl Socio equity Bernoni Grant Thornton Simonetta La Grutta Socio Ey Law Socio Bird & Bird Susanna Scapigliati Counsel Sala n.d. Cms Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni Valerio Ficari Of counsel Ficari Name partner Socio Deloitte Sts Gianmario Fulco Socio Studio Associato (Kpmg) Dla Piper Giulio Andreani Senior advisor Andreani Name partner Equitalia Ernesto Maria Ruffini Amministratore Delegato Fantozzi n.d. Ey Law Quirino Imbimbo Socio R&p Legal Socio n.d. Ey Law Raffaele Villa Senior Manager Watson Farley & Williams Fantozzi Carlo Sallustio Of counsel Agenzia Entrate Direzione centrale normativa K&L Gates Vittorio Salvadori di Wiesenhoff Counsel Freshfields Bruckhaus Deringer Socio Legalitax Alessandro Gulisano Socio equity R&p Legal Socio Ludovici Paolo Ludovici Socio fondatore Maisto Socio Ludovici Michele Aprile Socio equity Maisto Senior associate Ludovici Loredana Conidi Socio equity Maisto Senior associate Ludovici Luca Formica Socio equity Maisto Senior associate Ludovici Andrea Prampolini Socio equity Maisto Senior associate Ludovici Stefano Tellarini Socio equity Maisto Senior associate Macchi di Cellere Gangemi Stefano Petrecca Socio equity Di Tanno Socio equity Macchi di Cellere Gangemi Eugenio Romita Socio equity Di Tanno Socio equity Macchi di Cellere Gangemi Francesco Capitta Socio Di Tanno Socio Macchi di Cellere Gangemi Marco Sandoli Socio Di Tanno Senior associate Mazars Matteo Michele Musi Socio Tls (Pwc) Socio Mercanti Dorio Fabio Araldi Of counsel Unicredit Group Head of global tax governance Mercanti Dorio Giovanni Mercanti Socio equity Maisto Senior associate Nctm Luigi Merola Of counsel Dattilo Socio equity Nctm Domenico Rinaldi Socio Panetta Socio Puri Bracco Lenzi Paolo Puri Socio fondatore Miccinesi Socio equity Puri Bracco Lenzi Pietro Bracco Socio fondatore Miccinesi Socio equity Puri Bracco Lenzi Guido Lenzi Socio fondatore Miccinesi Socio equity R&p Legal Luigi M. Macioce Socio equity Withers Socio Tonucci Fabio Ciani Of counsel De Rosa Spadafora Of counsel Tonucci Sabino Gagliardi Of counsel De Rosa Spadafora Of counsel Ubi Banca Paola Flora Responsabile consulenza e compliance fiscale Ashurst Socio Withers Giulia Cipollini Counsel Cordeiro Guerra Socio Fonte: TopLegal Review 72 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 ricerche La crescita del fiscale nei grandi studi fullservice è guidata dallo sviluppo di sinergie tra le sue diverse anime Le sinergie delle law firm La crescita del peso specifico nel mercato dei dipartimenti fiscali è ormai una realtà, guidata dalle possibilità di sviluppare sinergie tra le diverse anime dello studio. Tra questi c’è sicuramente il dipartimento fiscale di Bonelli Erede Pappalardo, affermatosi qualitativamente a livello delle boutique secondo la grande maggioranza dei professionisti, anche se, secondo i clienti, si è intensificata la concorrenza sul piano delle tariffe e del valore aggiunto del servizio. Le grandi law firm tricolori appaiono più solide rispetto alle boutique, in quanto – da un punto di vista dello studio istituzione – hanno delle carte in più da giocarsi. Favorite anche dall’esperienza portata avanti negli anni. Si registrano, per esempio, i progressi di Chiomenti e Nctm, che con Piermauro Carabellese risponde idealmente a Di Tanno, indicando una via italiana per la sostenibilità: «Se un cliente trasferisce il suo centro decisionale a Londra o a New York noi possiamo naturalmente continuare a seguirlo, anche considerando che il nostro fatturato è già composto per circa il 60% da clientela estera, avendo sedi a Londra, Bruxelles e Shanghai e guardando con attenzione al mercato americano. Da un certo punto di vista, i cambiamenti imposti dal mercato producono e hanno prodotto un costante rinnovamento del settore: se non si è in grado di interloquire – per mentalità e abitudine – con clienti esteri, il mercato non per questo muore, semplicemente trova altre vie e studi in grado di farlo». Sul lato studi internazionali, invece, si distinguono: Baker & McKenzie, McDermott Will & Emery e, a seguire, secondo le proprie specificità, anche Allen & Overy, Clifford Chance, Dla Piper e Freshfields Bruckhaus Deringer. Tali realtà appaiono sempre più consolidate, in grado di generare fatturato autonomamente. Ma anche di interagire con gli altri dipartimenti, e in presenza di uno studio internazionale, ricevere lavoro dalle sedi di altri Paesi. «Noi abbiamo più o meno un 40% di fiscale puro originato da noi stessi. C’è poi un 30% che proviene dal legale italiano, e un altro 30% dall’internazionale», dichiara Carlo Galli di Clifford Chance. Big Four al varco Avere ramificazioni nel mondo rappresenta un indubbio vantaggio competitivo. In particolare per le tematiche di fiscalità internazionale e transfer pricing. Su questo campo le cosiddette Big Four, oltre alla competenza specifica, hanno la possibilità di produrre analisi di comparabilità con banche dati che boutique e studi legali non possono vantare. E se la compliance diventa sempre più importante questo punto assume ancora più rilevanza, in quanto tali studi sono indispensabili per dimostrare il rispetto del prezzo di libera concorrenza utilizzando come benchmark transazioni similari poste in essere da parti indipendenti. Nelle altre aree del Tax questo modello di studio, tuttavia, potrebbe dover affrontare la sfida di un nuovo posizionamento. «Per un quesito banale non mi serve una Big Four, per un quesito complicato nessuna delle Big Four è in grado di rispondermi» ha dichiarato un tax director che ha deciso di chiudere la collaborazione con una delle quattro. In più questi network si trovano a fronteggiare una problematica strutturale, di origine Ue. Il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di riforme che prevede due sostanziali modifiche nel rapporto tra i revisori e i clienti: obbligo di rotazione dell’auditor ogni 10 anni e tetto alle attività di consulenza (non-audit services) svolti dal revisore esterno, che non dovranno eccedere il 70% dei ricavi derivanti dall’attività di revisione. TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 73 ricerche TAX: LE PROMOZIONI INTERNE 2014-2015 Studio Nome Nuova carica Vecchia carica Baker & McKenzie Mario d'Avossa Socio Counsel Clifford Chance Marco Palanca Counsel Senior associate Deloitte Sts Francesco Saltarelli Socio equity Socio Deloitte Sts Ranieri Villa Socio Director Deloitte Sts Daniele Terenzi Socio Director Deloitte Sts Raffaele Calabrese Socio Director Di Tanno Paolo Serva Socio Senior associate Dla Piper Christian Montinari Socio equity Senior associate Dla Piper Roberta Moscaroli Senior counsel Of counsel Facchini Rossi Giovanni Barbagelata Socio equity Associate Freshfields Bruckhaus Deringer Roberto Egori Counsel Senior associate Gianni Origoni Grippo Cappelli Stefano Grilli Socio Associate McDermott Will & Emery Andrea Tempestini Socio equity Socio Miccinesi Roberto Pellizzari Socio Associate Miccinesi Simone Ginanneschi Socio Associate Miccinesi Andrea Cardon Socio Associate Morri Cornelli William Donati Socio Senior associate Morri Cornelli Daniela Pasquarelli Socio Senior associate Nctm Guido Martinelli Socio equity Socio Norton Rose Fulbright Claudio Grisanti Socio n.d. Russo de Rosa Fabrizio Cavallaro Socio equity Associate Russo de Rosa Andrea Lo Presti Socio equity Associate Russo de Rosa Manfredi Luongo Socio equity Associate Studio Associato (Kpmg) Stefania Quaglia Socio equity Socio Studio Associato (Kpmg) Erika Rodriguez Socio Senior manager Studio Associato (Kpmg) Federico Quaiotti Socio Senior manager Tls (Pwc) Alessandro Catona Socio n.d. Tls (Pwc) Nicla Cimmino Socio n.d. Tls (Pwc) Giovanni Stefanin Socio n.d. Fonte: TopLegal Review 74 • TopLegal Luglio/Settembre 2015 ricerche TAX: LE PRINCIPALI OPERAZIONI STRAORDINARIE (ULTIMI 18 MESI) Valore (€ mln) Acquirente Fiscalisti Coinvolti Target Fiscalisti coinvolti Venditore Fiscalisti coinvolti 2.300 Meda Gianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza) 100% Rottapharm Madaus Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Famiglia Rovati Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi 1.800 Hitachi Gianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza) 100% AnsaldoBreda e 40% Ansaldo STS Grimaldi Finmeccanica Chiomenti 210 Blackstone Group Gianni Origoni Grippo Cappelli (Fabio Chiarenza) 20% Gianni Versace Chiomenti GIVI Holding Chiomenti 150 APG Asset Management Clifford Chance 5% De Longhi Spa Biscozzi Nobili (Luigi Garavaglia) De Longhi Industrial Biscozzi Nobili (Luigi Garavaglia) 120 Campari McDermott Will & Emery (Andrea Tempestini) 100% Forty Creek Distillery Studio Associato (Kpmg) Forty Creek Distillery Studio Associato (Kpmg) 100% fondi immobiliari Hines Porta Nuova Maisto (Marco Cerrato, Marco Valdonio) Quotisti dei fondi immobiliari Hines Porta Nuova Maisto (Marco Cerrato, Marco Valdonio) Clifford Chance (Carlo Galli) Shell Italia Clifford Chance (Carlo Galli) n.d. Mandarin Capital Partners e Famiglia Malacalza Deloitte Sts (Francesco Saltarelli) Shearman & Sterling, Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi n.d. Qatar Holding n.d. Kuwait Petroleum International Hogan Lovells (Fulvia Astolfi) Società del gruppo Shell (rete di circa 830 stazioni di servizio) Ardian France Cba (Diego De Francesco) Italmatch Chemicals n.d. Fonte: TopLegal Review Ma se è vero che da elementi di crisi possono nascere delle opportunità, si capisce ancora meglio perché tali realtà stanno investendo non solo sulla consulenza all’internazionalizzazione delle imprese, ma anche in servizi complementari che sfociano nell’area legale. Studio Associato (Kpmg) ha siglato un ac- cordo di partnership con Ichino Brugnatelli, boutique di diritto civile, con l’obiettivo di operare congiuntamente in ambito giuslavoristico. Mentre Deloitte, all’interno del ramo Sla-Legal, guidato come Sts-Tax da Carlo Bindella, ha nominato due nuovi partner in ambito diritto del lavoro e compliance. TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 75 ricerche TAX: I PRINCIPALI MANDATI FINANCE E CAPITAL MARKETS (ULTIMI 18 MESI) Valore (€ mln) Operazione Cliente Fiscalisti coinvolti 12.000 Emissioni obbligazionarie EMTN SNAM Orrick Herrington & Sutcliffe (Alessandro Mainardi) CNH Industrial Cleary Gottlieb Steen & Hamilton (Vania Petrella) UBS Cleary Gottlieb Steen & Hamilton (Vania Petrella) Fininvest Chiomenti (Massimo Antonini) Citi, HSBC, Société Générale Cib, Ubs, UniCredit Clifford Chance (Carlo Galli) 10.000 5.000 1.875 1.500 1.000+ 516 Costituzione e aggiornamento del GMTN Programme, e relative emissioni di notes (2011-2015) Aumento di capitale Banca Monte dei Paschi di Siena Costituzione di un Trust volto alla vendita delle azioni Mediolanum eccedenti la quota del 9.90 % posseduta da Fininvest Emissione bond ibrido Tier1 di UniCredit sul mercato US. Si tratta del primo bond ibrido nella nuova forma di Basilea III emesso da una banca italiana Rifinanziamento debito senior Wind Deutsche Bank, Banca IMI, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB e HSBC CDP e Mandated Lead Arrangers (Banca Finanziamento per la costruzione IMI, BNP Paribas, Crédit Agricole e la gestione della Linea 4 della Corporate and Investment Bank, MPS metropolitana di Milano Capital Services Banca per le Imprese, Natixis e UniCredit) Allen & Overy (Francesco Guelfi) Claudia Gregori (Legance) ADV 190x130 mm_Layout 11/06/15 11:28 Pagina 1 Fonte: TopLegal1Review 10 YEARS OF QUALITY TAX ADVICE Lo studio Fantozzi & Associati è tra i soci fondatori della prestigiosa organizzazione internazionale Taxand che riunisce più di 2000 professionisti operanti nel settore fiscale in oltre 50 paesi. Fiscalità dell'Impresa e dei Gruppi Fiscalità dei Mercati Finanziari Fiscalità Internazionale Iva e Imposte indirette Contenzioso Tributario Transfer Pricing Fiscalità Immobiliare Pianificazione Fiscale delle Persone Fisiche M&A e Private Equity Via Sicilia, 66 00187 ROMA Tel. +39 06 4200611 76 TopLegal Fax +39 06 42011976 [email protected] • Via Privata Maria Teresa, 11 20123 MILANO Tel. +39 02 7260591 Luglio/Settembre 2015 Fax +39 02 72605950 [email protected] Via Farini, 2 40124 BOLOGNA Tel. +39 051 27771 Fax +39 051 277733 [email protected] www.fantozzieassociati.it www.taxand.com ricerche TAX: I PRINCIPALI CONTENZIOSI TRIBUTARI (ULTIMI 18 MESI) Valore (€ mln) Caso Descrizione Cliente Fiscalisti coinvolti 2.000 Evasione fiscale Contenzioso fiscale con le autorità relativo a un gran numero di immobili (oltre 1.200 asset a Roma), che si è concluso con il pagamento di 39 milioni di Euro Angiola Armellini Dla Piper (Antonio Tomassini) 650 Verifica fiscale Accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate e verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza di Arezzo Italpreziosi Dla Piper (Giulio Andreani) 250 Esterovestizione Contestazione di esterovestizione societaria formulata dalla Guardia di Finanza Telecom Italia Bonelli Erede Pappalardo (Andrea Manzitti) 46 Verifica fiscale Avvisi di accertamento per due annualità ai fini Ires e Irap in materia di transfer pricing verso i quali è stata attivata la procedura amichevole ai sensi della convenzione arbitrale di 90/436/CEE ancora pendente General Motors Italia Macchi di Cellere Gangemi (Claudio Giordano) 15 Elusione doganale Inclusione nel valore in dogana delle merci importate delle royalties pagate da Puma Italia alla casa madre Puma Italia Armella (Sara Armella) Elusione fiscale Fusione e distribuzione di dividendi esenti (secondo la direttiva CEE 90/435, c.d. “madre-figlia”), asseritamente correlate tra loro al fine di conseguire un presunto indebito risparmio d’imposta Liter Srl (Valentino Garavani) Carnelutti (Gilberto Comi) n.d. Fonte: TopLegal Review Quali prospettive Alla luce del quadro così esposto, le sfide maggiori riguardano le boutique di lunga data e le Big Four. Le prime, per competere nel mercato del terzo millennio, devono necessariamente cambiare passo, per darsi un orizzonte che vada al di là del breve periodo. I cambiamenti adattivi non bastano più, e il tempo stringe. Urge trovare soluzioni radicalmente nuove, e alcuni ci stanno provando. Anche gli studi collegati alle società di revisione, per troppo tempo adagiati su vantaggi competitivi derivanti dalla struttura e non dalle competenze specifiche, devono fare i conti con i progressi dei competitor sul loro terreno di gioco, ma i cambia- menti normativi danno un’ulteriore spinta alla trasformazione della loro pelle. Chi riuscirà a fare un salto di qualità nei punti più critici e a preservare i propri atout organici, sviluppandone nuove linee di business, continuerà senza dubbio a essere protagonista del mercato. Per le boutique di nascita recente e per i dipartimenti fiscali degli studi legali la strada, al momento, appare meno ripida. Una cultura interna e un’organizzazione gestionale adeguate all’ecosistema attuale del business permettono a queste realtà, oggi, di collocarsi in posizione privilegiata rispetto ai concorrenti, e di guardare al futuro con una certa fiducia. TL TopLegal Luglio/Settembre 2015 • 77