servizio volontario europeo

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servizio volontario europeo
SERVIZIO VOLONTARIO
EUROPEO:
GUIDA PER IL VOLONTARIO
Programma “Gioventù in Azione”
dell’Unione Europea (2007-2013)
Maggio 2009
SOMMARIO
1. IL PROGRAMMA “GIOVENTU’ IN AZIONE” DELL’UNIONE EUROPEA
1.1. COS’E’ IL PROGRAMMA “GIOVENTU’ IN AZIONE”?
1.2. COME SI STRUTTURA IL PROGRAMMA?
2. SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO (Azione N. 2)
2.1. COS’E’ LO SVE?
2.2. COSA NON È LO SVE?
2.3. COS’È UN PROGETTO SVE?
2.4. COS’È UN’ ATTIVITÁ SVE?
2.5. CHI SONO I PARTNERS DI UN PROGETTO DI SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO?
2.6. CHI SONO LE ORGANIZZAZIONI PARTECIPANTI AD UN PROGETTO SVE? E QUALI
SONO I LORO COMPITI?
2.7. CHI PUÒ DIVENTARE UN VOLONTARIO EUROPEO?
2.8. QUALI SONO LE TIPOLOGIE DEI PROGETTI SVE?
2.9. IN QUALI PAESI SI PUÒ SVOLGERE IL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO?
2.10. QUANDO DURA UN PROGETTO SVE?
2.11. COME SI PARTECIPA AD UN PROGETTO SVE?
2.12. QUANDO SI PUÓ PARTIRE?
2.13. QUALI SONO I COSTI CHE DEVE SOSTENERE IL VOLONTARIO?
2.14. COSA COPRE L’ASSICURAZIONE COLLETTIVA PREVISTA DAL PROGRAMMA
GIOVENTÙ?
2.15. COME SI OTTENGONO IL VISTO E IL PERMESSO DI SOGGIORNO?
2.16. COSA ACCADE DOPO IL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO?
2.17. QUALE RELAZIONE ESISTE TRA CSV-VERONA E IL VOLONTARIO?
3. ALCUNI ESEMPI DI PROGETTI SVE
4. LE ESPERIENZE DI EX VOLONTARI ERUROPEI
GLOSSARIO
APPENDICE
- DIRITTI DEL VOLONTARIO EUROPEO
- RESPONSABILITÁ DEL VOLONTARIO EUROPEO
- IL PIANO DI ASSICURAZIONE COLLETTIVA DELLO SVE
- CARTA DEL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
- INDENNITÁ DEL VOLONTARIO
- WEBOGRAFIA
- CONTATTI
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1. IL PROGRAMMA “GIOVENTÙ IN AZIONE”
DELL’UNIONE EUROPEA
1.1. COS’E’ IL PROGRAMMA GIOVENTÙ IN AZIONE?
Il Programma Gioventù in Azione1, istituito con decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 ed operativo dal 2007 fino alla fine del
2013, è uno strumento di sostegno e finanziamento ai progetti che favoriscono l'educazione
non formale, l'apprendimento interculturale, la solidarietà e la mobilità internazionale dei
giovani. E' promosso dalla Commissione Europea (Direzione Generale Istruzione e Cultura) e
in Italia è coordinato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani (www.gioventuinazione.it). Il
Programma GIOVENTÙ IN AZIONE offre ai giovani occasioni di mobilità e di partecipazione
attiva alla costruzione dell’Europa. Attraverso attività educative non formali, il programma
mira a sviluppare la cooperazione nel settore della gioventù. Promuove inoltre il concetto di
apprendimento lungo tutto l’arco della vita e lo sviluppo di competenze volte a favorire la
cittadinanza attiva dei giovani.
Gli obiettivi generali del programma sono:
• promuovere tra i giovani la cittadinanza attiva in generale e in particolare la loro
cittadinanza europea;
• sviluppare la solidarietà e promuovere la tolleranza fra i giovani, in particolare per
rafforzare la coesione sociale dell’UE;
• favorire la comprensione reciproca tra i giovani di paesi diversi;
• contribuire ad accrescere la qualità dei sistemi di sostegno per le attività giovanili e
le competenze delle organizzazioni della società civile nel settore giovanile;
• promuovere la cooperazione europea nel settore della gioventù.
Inoltre, una delle priorità chiave per la Commissione Europea è permettere ai giovani con
minori opportunità (ad esempio, i giovani disabili o quelli provenienti da un ambiente
svantaggiato sotto l’aspetto culturale, geografico o socioeconomico) di usufruire delle
iniziative per la mobilità e l’educazione non formale promosse dal Programma. A questa si
affiancano altre priorità quali la sensibilizzazione dei giovani riguardo la loro cittadinanza
europea, il rafforzamento della loro partecipazione alla vita democratica e lo sviluppo
dell’apprendimento interculturale.
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Di seguito si farà riferimento al Programma “gioventù in azione” con il Termine “Programma”.
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1.2. COME SI STRUTTURA IL PROGRAMMA?
Il programma gioventù in azione è suddiviso in cinque azioni: ne diamo una breve descrizione
prima di soffermarci sul Servizio Volontario Europeo.
AZIONE 1: GIOVENTÙ PER L'EUROPA.
Questa azione punta a rafforzare la cittadinanza attiva dei giovani e la comprensione
reciproca tra di essi offrendo un'opportunità di incontro tra gruppi di giovani (dai 15 ai 25
anni) provenienti da due o più Stati membri dell’Unione Europea. L’azione 1 sostiene le
seguenti misure:
1.1 Scambi di giovani. Tali scambi offrono a gruppi di giovani provenienti da paesi
diversi, di età compresa in linea di principio tra i 13 e i 25 anni, l’opportunità di incontrarsi e
di conoscere le rispettive culture. Essi progettano insieme il proprio scambio sulla base di un
tema di interesse comune, ad esempio la musica, i film, il patrimonio locale, l'ambiente, la
tecnologia dell'informazione, il razzismo, la xenofobia, ecc. Non sono considerati scambi fra
giovani, e quindi non possono essere finanziati dal programma, viaggi ricreativi, corsi di
lingue, scambi di classi o di scuole, concorsi, attività di scambio a scopo di lucro, campi di
lavoro, attività culturali fini a se stesse, ecc.
1.2. Iniziative Giovani. Questa misura sostiene progetti nei quali i giovani
partecipano attivamente e direttamente ad attività da essi stessi concepite a livello locale,
ragionale e nazionale e di cui sono i principali protagonisti per svilupparne lo spirito di
iniziativa e imprenditoriale nonché la loro creatività. Le iniziative giovani si rivolgono
soprattutto ai giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni, ma possono essere ammessi a
partecipare anche giovani dall’età di 15 anni se accompagnati da un animatore giovanile.
1.3. Progetti Giovani e Democrazia. Questa misura sostiene progetti o attività che
mirano a favorire la partecipazione dei giovani alla vita democratica della loro comunità
locale, regionale o nazionale nonché a livelli internazionale. Tale misura si applica ai giovani
compresi fra i 13 e i 30 anni.
AZIONE 2: SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO.
Il volontariato transnazionale europeo offre ai giovani un’esperienza di apprendimento
interculturale in un contesto informale, promuove la loro integrazione sociale e la
partecipazione attiva. I giovani possono svolgere, individualmente o in gruppo, un’attività di
volontariato all'estero, ossia un’attività senza fini di lucro e non retribuita, per un periodo
limitato che va da 2 a 12 mesi, diventando dei "volontari europei".
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AZIONE 3: GIOVENTÙ NEL MONDO.
Questa azione sostiene progetti organizzati da Paesi Partner, in particolare scambi di giovani.
L’azione 3 sostiene le seguenti misure.
3.1. Cooperazione con i paesi vicini dell’Unione europea inerente a progetti con i
paesi partner confinanti, soprattutto scambi di giovani, progetti di formazione e il networking
nel settore giovanile.
3.2. Cooperazione con altri paesi nel mondo inerente la cooperazione nel settore
giovanile, in particolare lo scambio di buone pratiche con i paesi partner di altre parti del
mondo. Incoraggia gli scambi e la formazione dei giovani e degli animatori giovanili, i
partenariati e le reti di organizzazioni giovanili.
AZIONE 4: STRUTTURE DI SOSTEGNO GIOVANILE.
L’obiettivo di questa azione è di sostenere organismi attivi a livello europeo nel settore
giovanile, in particolare l’operato delle ONG giovanili e la loro capacità di networking, offrire
consulenza per coloro che desiderano sviluppare un progetto, garantire la qualità tramite lo
scambio, la formazione e la creazione di reti degli operatori giovanili e le organizzazioni
giovanili, promuovere l’innovazione e la qualità, offrire informazione ai giovani, sviluppare
strutture e attività necessarie alla realizzazione degli obiettivi del Programma, nonché
incoraggiare partenariati con autorità locali e regionali.
AZIONE 5: SOSTEGNO PER LA COOPERAZIONE EUROPEA NEL SETTORE
GIOVANILE.
Questa azione ha lo scopo di:
•
Organizzare un dialogo strutturato tra i vari attori nel mondo della gioventù, in
particolare tra i giovani stessi, gli animatori giovanili, le organizzazioni e i responsabili
delle politiche giovanili;
•
sostenere seminari giovanili e seminari giovanili a livello nazionale e transnazionale;
•
contribuire allo sviluppo delle cooperazione politica nel campo della gioventù;
•
facilitare lo sviluppo di reti al fine di migliorare la comprensione nel mondo giovanile;
•
sostenere la cooperazione con le organizzazioni internazionali.
L’azione 5 sostiene le misure seguenti:
5.1 incontri di giovani e responsabili delle politiche giovanili.
5.2 Sostegno ed attività per una migliore conoscenza del settore giovanile.
5.3 Cooperazione con organizzazioni internazionali
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2. SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
(Azione N. 2)
2.1. COS’É LO SVE?
Nell'ambito del Programma si inserisce il Servizio Volontario Europeo (SVE) che aspira a
sviluppare la solidarietà e a promuovere la tolleranza fra i giovani, in primo luogo per
rafforzare la coesione sociale dell’Unione Europea. Promuove la cittadinanza attiva e migliora
la comprensione reciproca fra i giovani.
Lo SVE offre ai giovani un’esperienza di apprendimento interculturale in contesti non formali,
promuovendone l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla società, migliorandone
l’occupabilità e dando loro modo di esprimere solidarietà verso altre persone, nonché dare
sostegno allo sviluppo delle comunità locali.
Questi obiettivi generali si articolano in diversi obiettivi specifici, ossia:
ƒ
sostenere la partecipazione dei giovani a diverse forme di attività volontarie, sia
all’interno che all’esterno dell’ Unione Europea;
ƒ
offrire ai giovani l’opportunità di esprimere il loro impegno personale con attività di
volontariato a livello europeo ed internazionale;
ƒ
interessare i giovani alle azioni che stimolano la solidarietà tra i cittadini dell’Unione
Europea;
ƒ
coinvolgere i giovani volontari, in un paese diverso da quello dove risiedono, in attività
non lucrative e non remunerata a beneficio della collettività.
Lo SVE è un’occasione di istruzione e di formazione supplementare, ossia servizio di
“apprendimento non-formale”, attraverso cui i giovani volontari possono acquisire
competenze per il loro sviluppo personale e professionale scoprendo nuovi orizzonti e
integrandosi in altri contesti sociali e culturali diversi dai propri. Un progetto SVE consente ai
giovani volontari di mettere a frutto la propria volontà di azione per dare impulso a progetti
di sviluppo locale. Per la sua stessa natura, un progetto SVE richiede la piena integrazione del
volontario nella comunità che lo riceve. Questo contribuisce molto al valore formativo
dell'esperienza per i giovani. La qualità di questa integrazione, a sua volta, deve far sì che le
attività volontarie abbiano effetti tangibili sul piano locale. Un progetto SVE permette inoltre
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ai ragazzi di coniugare l'entusiasmo e la responsabilità assunta verso la comunità che li
accoglie, la creatività e la partecipazione a incarichi concreti.
2.2. COSA NON È LO SVE
•
Lo SVE non è volontariato occasionale, non strutturato, a tempo parziale.
•
Lo SVE non è un tirocinio in un'impresa, in un'ONG, ecc..
•
Lo SVE non è un lavoro retribuito e non deve sostituire i lavori retribuiti.
•
Lo SVE non è un’attività ricreativa o turistica.
•
Lo SVE non è un corso di lingua.
•
Lo SVE non è sfruttamento di mano d'opera economica.
•
Lo SVE non è un periodo di studio o di formazione professionale all'estero.
•
Lo SVE non è un semplice meccanismo di finanziamento, ma un modello di qualità per
un servizio volontario transnazionale.
2.3. COS’È UN PROGETTO SVE?
Lo SVE viene realizzato tramite attività organizzate nell’ambito di una partnership tra
organizzazioni di volontariato legalmente riconosciute, che inviano o ospitano volontari.
Un progetto SVE rappresenta il quadro di riferimento per una o più attività SVE alle quali
possono partecipare uno o più volontari.
Un progetto SVE è composto da tre fasi:
A. la preparazione
B. l’attività di volontariato vera e propria
C. il follow-up e valutazione
Con il termine “progetto” si intende l’intero periodo compreso tra la preparazione iniziale e
la valutazione finale, mentre il temine “attività” si riferisce al periodo di svolgimento
dell’attività vera e propria del volontario.
2.4. CHE COS’É UN’ ATTIVITÁ SVE?
Un’attività di Servizio Volontario Europeo consente ad un giovane, di età compresa tra i 18 e i
30 anni, di svolgere, per un periodo di tempo prestabilito, un’esperienza di volontariato non
retribuita e senza fini lucro ad unico vantaggio della comunità locale. Tale attività può
svolgersi in diversi settori: ambiente, arti, cultura, assistenza sociale rivolta a determinate
categorie di persone quali bambini o anziani, protezione civile, patrimonio culturale,
cooperazione allo sviluppo, ecc.
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Deve, comunque, trattarsi di un’attività che risponde ai principi generali elencati di seguito:
• svolgersi in un paese diverso da quello in cui risiede il volontario;
• non avere scopo di lucro e non essere retribuita;
• essere programmata, attuata ed avere un seguito in uno spirito di collaborazione fra
volontari e organizzazioni di invio e d’accoglienza;
• rappresentare un chiaro valore aggiunto europeo o internazionale;
• apportare un valore aggiunto all'organizzazione di accoglienza e alla comunità locale;
• non essere sostitutiva di un'attività lavorativa, del servizio militare o di formule
alternative;
• avere una durata limitata nel tempo (fino a dodici mesi);
• prevedere la partecipazione di almeno uno Stato membro dell'UE.
Un’attività SVE può essere svolta individualmente o in gruppo:
Un’attività SVE individuale coinvolge solo un volontario, un’organizzazione d’invio e
un’organizzazione di accoglienza. Questo genere di attività comporta un’esperienza di
apprendimento intensivo, un sostegno individualizzato, un forte sviluppo personale e
notevoli opportunità di integrazione con la comunità locale.
Un’attività SVE di gruppo permette ai volontari di partecipare collettivamente
all’attività volontaria a livello locale, regionale, nazionale, europeo o internazionale e di
trarre beneficio dalle esperienza di apprendimento individuali e di gruppo. Fino a 100
volontari possono essere ospitati dalla stessa organizzazione o - divisi in sottogruppi – da
diverse organizzazioni.
2.5. CHI SONO I PARTNERS DI UN PROGETTO DI SERVIZIO VOLONTARIO
EUROPEO?
Ogni progetto di Servizio Volontario Europeo è un accordo fra i seguenti attori:
•
uno o più giovani volontari;
•
una o più organizzazioni di invio;
•
una o più organizzazioni di accoglienza;
•
un’organizzazione di coordinamento che può anche essere l’organizzazione di
invio o l’organizzazione di accoglienza.
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Ognuno di questi soggetti si impegna, sottoscrivendo l’accordo di partenariato2, a realizzare
il progetto in spirito di collaborazione, assumendosi i doveri che competono a ciascuno
secondo il proprio ruolo designato dal progetto nelle modalità richieste dal Programma.
Sono le organizzazioni di invio e di accoglienza che hanno il compito di dialogare con gli enti
attuatori del programma, evadere le pratiche amministrative, fare la richieste di finanziamento
e supportare il volontario in tutte le fasi del progetto. Il volontario, da parte sua, si impegna
ad operare in spirito di collaborazione sia con l’organizzazione di invio che con quella di
accoglienza, di riconoscerne il ruolo e di accettare le direttive3.
2.6. CHI SONO LE ORGANIZZAZIONI PARTECIPANTI AD UN PROGETTO SVE? E
QUALI SONO I LORO COMPITI?
a) CHI SONO
Le organizzazioni partner di un progetto SVE devono essere autorità locali, regionali o
nazionali, organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro, organizzazioni governative
internazionali istituite legalmente in un paese partecipante al programma o in un paese
partner. Può trattarsi di una organizzazione lucrativa nel caso organizzi un evento in tema con
la gioventù, lo sport o la cultura.
b) COSA FANNO?
L’organizzazione di invio ha i seguenti compiti:
• assiste il volontario nel trovare e contattare un’organizzazione di accoglienza;
• mantiene i contatti con il volontario e l’organizzazione di accoglienza durante la
realizzazione del progetto;
• si preoccupa dell’ottenimento del visto da parte del volontario (nel caso di progetti in Paesi
fuori dall’Unione Europea);
• assiste il volontario per il reinserimento nella comunità di origine fornendo ad esso
l’opportunità di scambiare e condividere la proprie esperienze.
L’organizzazione di accoglienza dovrà far sì che il servizio volontario sia un'autentica
esperienza di apprendimento e fornirà al giovane volontario tutti gli appoggi necessari nel
corso di questa. Infatti, essa ha il compito di:
• dare sostegno nelle mansioni affidate al volontario;
• dare sostegno personale al volontario per la sua integrazione nella comunità locale
attraverso un’attività di formazione al momento dell’arrivo e a metà percorso;
L’accordo di partenariato o Preliminary Agreement è un accordo formale, che viene sottoscritto tra i partner e che
è una parte integrante della domanda di cofinanziamento indirizzata all’Agenzia Nazionale dell’organizzazione
leader del progetto e che vincola i partner al rispetto delle condizioni di attuazione del progetto nello spirito del
programma GIOVENTU’.
3 Vedi “Diritti del volontario europeo” e “Responsabilità del volontario europeo” in appendice
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• definire opportunità di apprendimento della lingua del paese ospitante;
• fornire al volontario un alloggio adeguato;
• provvedere al vitto del volontario;
• fornire al volontario mezzi di trasporto locale;
• versare al volontario un’indennità settimanale o mensile (l’importo corrispondente è
indicativamente previsto nella tabella in allegato);
• provvedere all’ottenimento del visto del volontario congiuntamente con l’organizzazione
d’invio (nel caso di progetti con Paesi non europei);
• aiutare il volontario nella compilazione, al termine delle attività, dello Youth Pass un
certificato riconosciuto dalla Commissione Europea che attesti le competenze e l'esperienza
acquisita nell'ambito del progetto locale svolto.
L’organizzazione di coordinamento è il leader del progetto ed è responsabile della
gestione dei fondi che saranno assegnati al progetto. Questa può essere un’organizzazione che
affianca le organizzazioni che inviano o ospitano i volontari europei (e in questo caso queste
organizzazioni si definiscono partner del progetto), oppure può identificarsi con una di esse
(in questo caso una delle organizzazioni di invio o di accoglienza diventa il leader del
progetto, mentre le altre diventano i partner). Trai i diversi compiti ad essa affidati vi è
l’attivazione della copertura assicurativa collettiva necessaria per il volontario prevista dallo
SVE sottoscritta dalla Commissione Europea con una compagnia assicurativa.
I principi generali, la definizione di ruoli del partner di progetto SVE e i principali standard
qualitativi dello SVE sono elencati nella Carta SVE4
2.7. CHI PUÓ DIVENTARE VOLONTARIO EUROPEO ?
Possono partecipare ad un progetto dello SVE:
giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni legalmente residenti in uno Stato membro
dell’Unione Europea o in uno dei paesi partner.
Sono ammesse delle eccezioni riguardo l’età, valutate caso per caso. Dal momento che la
filosofia dello Servizio Volontario Europeo è di essere un servizio di “apprendimento”
accessibile a tutti, il potere partecipare ad un progetto SVE non deve essere subordinato a
nessun requisito discriminatorio. Le organizzazioni non possono, infatti, richiedere che i
volontari appartengano ad uno specifico gruppo etnico o religioso, o che abbiano un
“Carta del servizio volontario europeo” costituisce la base dell’accreditamento delle organizzazioni come
organizzazione di invio, piuttosto che come accoglienza o coordinamento (vedi allegato)
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determinato orientamento sessuale o particolari opinioni politiche. Le organizzazioni ospitanti
non possono richiedere il possesso di qualifiche, un determinato grado di istruzione,
esperienze specifiche, competenze linguistiche oltre a quelle di base. Parlare una lingua
straniera anche a livello elementare può essere sicuramente un vantaggio, in particolare la
lingua del paese in cui il volontario desidera andare, ma non è in alcun modo un prerequisito
e non rappresenta un problema.
2.8. QUALI SONO LE TIPOLOGIE DEI PROGETTI SVE?
La tipologia dei progetti del Servizio volontario europeo varia in base al numero di
organizzazioni partecipanti, all'eventuale particolarità del contenuto o alla partecipazione di
volontari in situazioni di difficoltà. Le attività di Servizio Volontario Europeo possono
riguardare ambiti diversi: ambiente, arte, cultura, servizi sociali, rivolgersi a bambini,
giovani, disabili o anziani, o interessare il patrimonio culturale, lo sport e il tempo
libero.
2.9. IN QUALI PAESI SI PUÓ SVOLGERE IL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO?
Un progetto di servizio volontario europeo può essere svolto:
A) in uno qualsiasi dei “Paesi partecipanti al Programma Gioventù in Azione”, che sono:
Stati Membri dell'Unione Europea (UE): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca,
Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, pubblica Slovacca,
Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Paesi partecipanti al programma facenti parte dell'Associazione europea di libero
scambio (EFTA)5 che sono membri dello Spazio economico europeo (SEE) : Islanda,
Liechtenstein, Norvegia
Paesi partecipanti al programma che sono candidati all'adesione all'Unione europea:
Turchia
B) In uno qualsiasi dei Paesi partner confinanti:
Europa sudorientale Europa orientale e Caucaso Paesi partner della regione
mediterranea : Albania, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Ex Repubblica Yugoslava di
Macedonia, Montenegro, Serbia6, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia,
La Svizzera diventerà un paese partecipante al programma dopo la conclusione di un accordo bilaterale tra l’UE e
la Svizzera
6 Compreso il Kosovo, sotto gli auspici delle Nazioni Unite, conformemente alla risoluzione 1244 del Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite del 10 giugno 1999
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Federazione russa7, Ucraina, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Autorità
Palestinese della Cisgiordania e Striscia di Gaza, Siria, Tunisia.
C) In uno qualsiasi degli “altri paesi partner nel resto del mondo” (paesi che hanno firmato
accordi nel settore delle gioventù con la Comunità europea).
2.10. QUANTO DURA UN PROGETTO SVE?
La durata di un progetto SVE non deve superare i 24 mesi, comprese la preparazione e la
valutazione/follow-up. L’attività vera e propria svolta da un volontario europeo all’estero
può avere una durata minima di 2 mesi ed una durata globale massima di 12 mesi (long
term). Nel caso di attività mirate al coinvolgimento di giovani volontari svantaggiati e di
attività SVE di gruppo, è possibile anche fare un'esperienza più breve con una durata minima
di 2 settimane. Con tale termine si intendono quei volontari che si trovano in particolari
situazioni di difficoltà che non consentono loro di prendere parte a progetti di lunga durata:
in particolare, giovani con problemi personali e/o famigliari gravi, disabili, o che sono
temporaneamente in situazioni di difficoltà.
2.11. COME SI PARTECIPA AD UN PROGETTO SVE?
A. Per partecipare al programma, il primo passo consiste nel trovare un’organizzazione
d’invio - a Verona il CSV Centro di Servizio per il Volontariato è una di esse - con la quale
vi sarà un primo contatto con il volontario attraverso la compilazione del proprio
Curriculum Vitae Europeo Inoltre, con l’ausilio dell’organizzazione d’invio, il volontario
consulterà la BANCA DATI dei progetti approvati e organizzazioni di accoglienza riconosciute
ufficialmente, disponibile sul sito internet http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm. Il
database è consultabile per Paese, per Tipologia di attività od entrambi gli aspetti.
B. Una volta individuata l’organizzazione d’accoglienza e i progetti maggiormente rispondenti
agli interessi del volontario, l’organizzazione di invio supporterà il volontario nell’invio della
candidatura alle organizzazioni di accoglienza scelte e i contatti nella fase di selezione.
C. Nel momento in cui il volontario viene scelto un progetto, l’organizzazione leader può
procedere alla compilazione della domanda di cofinanziamento e alla firma dell'Accordo
Preliminare del Progetto da parte di tutti i partner, nel quale i tre attori si impegnano a
Anche se non partecipa alla politica europea di vicinato, la Federazione russa è considerata un paese partner
limitrofo grazie a un accordo di partnership speciale firmato con l'Unione europea.
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realizzare il progetto. L’organizzazione leader provvederà all’invio, entro termini prestabiliti,
alla rispettiva Agenzia Nazionale della domanda di cofinanziamento per ottenerne
l’approvazione Se il progetto verrà approvato, e quindi finanziato, il volontario potrà iniziare
la propria attività nelle date stabilite.
D. In seguito all'approvazione del cofinanziamento:
1. l'organizzazione d’invio:
• organizza il viaggio di andata e ritorno ed uno o più incontri di preparazione alla partenza;
• avvia le pratiche per l'attivazione dell'assicurazione europea dei volontari SVE;
• facilita la conoscenza di altri volontari, il confronto con ex volontari e fa da tramite per
l'iscrizione alla formazione alla partenza organizzata a livello nazionale.
2. l’organizzazione di accoglienza:
• predispone le modalità di vitto e alloggio per il volontario;
• stabilisce il servizio di tutoraggio per il volontario;
2.12. QUANDO SI PUÓ PARTIRE?
Indicativamente il periodo di attesa prima della partenza può variare dai quattro ai sei mesi
poiché, da un lato, vi sono dei tempi burocratici che la Commissione Europea impone per
l’attuazione del progetto, dall’altro, vi sono i tempi di preparazione all’esperienza. A ciò si
aggiunga che, individuato il progetto e ottenuta risposta positiva dall'organizzazione di
accoglienza, sono previste rigorose scadenze entro cui ufficializzare la domanda alla
Commissione, ossia:
• per i progetti rivolti soltanto ai Paesi partecipanti al programma sono previste cinque
scadenze ogni anno per la presentazione della domanda:
Per progetti con inizio:
dal 1° maggio al 30 settembre
dal 1° luglio al 30 novembre
dal 1° settembre al 31 gennaio
dal 1° dicembre al 30 aprile
dal 1° febbraio al 31 luglio
Termine per presentare domanda:
1° febbraio
1° aprile
1° giugno
1° settembre
1° novembre
• per i progetti che coinvolgono i “ Paesi Partner” sono previste tre scadenze ogni anno:
Per progetti con inizio:
dal 1° luglio al 30 novembre
dal 1° novembre al 30 marzo
dal 1° gennaio al 31 luglio
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Termine per presentare domanda
1 febbraio
1° giugno
1° settembre
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2.13. QUALI COSTI DEVE SOSTENERE IL VOLONTARIO?
Tutti i costi per partecipare allo SVE sono a carico delle organizzazioni di invio e di
accoglienza. Sinteticamente le spese coperte previste dal Programma Gioventù sono:
• i costi di viaggio di andata e ritorno;
• l’assicurazione per tutto il periodo della vostra permanenza all’estero;
• il vitto, l’alloggio, il pocket-money per tutta la durata del progetto;
• la possibilità di partecipare a seminari di formazione prima della partenza, ad incontri di
formazione con altri volontari presenti sul territorio estero;
• la formazione socio-linguistica.
2.14. COSA COPRE L’ASSICURAZIONE PREVISTA DALLO SVE?
Tutti i volontari che partecipano al progetto SVE del Programma Gioventù usufruiscono di
una copertura assicurativa in caso di malattia, infortunio, decesso, invalidità
permanente, rimpatrio per malattia grave o infortunio. L’assicurazione copre inoltre la
responsabilità civile e la perdita dei documenti di viaggio e di identificazione ed
integra la copertura eventualmente prevista dai sistemi nazionali di sicurezza sociale ai
volontari in possesso della Tessera Sanitaria (ex modello E111). La copertura è mondiale ed è
attiva 24 ore su 24, a decorrere dal giorno in cui il volontario lascia la propria casa e si
incammina verso il paese ospitante fino alla fine del secondo mese dopo il ritorno a casa al
termine del servizio volontario.
2.15. COME SI OTTENGONO IL VISTO E IL PERMESSO DI SOGGIORNO?
Nel caso di progetti di servizio volontario in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, il
volontario deve munirsi di un visto e del relativo permesso di soggiorno. L’organizzazione
d’invio e di accoglienza condividono la responsabilità per far sì che il volontario ottenga tale
documentazione prima della partenza.
2.16. COSA ACCADE DOPO AL RIENTRO DALLE ATTIVITA’ SVE?
Tutti i volontari che hanno portato a termine un progetto nell'ambito del Servizio volontario
europeo ricevono un ATTESTATO firmato dal membro della Commissione europea
responsabile del programma, che convalida l'effettuazione del periodo di servizio volontario e
descrive nel dettaglio le attività in cui sono stati coinvolti i giovani volontari. Al termine della
propria attività, il volontario può realizzare un’attività di follow-up durante i sei mesi
successivi, con l’assistenza dell’organizzazione ospitata o di quella ospitante e/o di una
struttura. In appendice si trova una tabella riassuntiva delle spese coperte dall’assicurazione
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preventiva dello SVE nazionale o di un gruppo di ex-volontari. Tale attività può durare al
massimo un mese e si svolge sempre nel paese di residenza (paese d’invio) o nel paese
ospitante. Essa dovrebbe basarsi sull’esperienza SVE e cercare di evidenziare, diffondere e
promuovere i risultati dello SVE. Il volontario ha inoltre la possibilità di mettere a frutto le
conoscenze acquisite attraverso la propria partecipazione ad un progetto SVE partecipando
alle altre esperienze formative previste dal Programma, quali, ad esempio, scambi di giovani o
iniziative di giovani nell’ambito dell’azione 1.
Inoltre il volontario riceverà un certificato YouthPass che descrive e valida la esperienza di
apprendimento non-formale e informale. Il YouthPass è uno strumento della Commissione
Europea per garantire che il Servizio di Volontariato Europeo sia valorizzato come una
esperienza educativa.
2.17. QUALE RELAZIONE ESISTE TRA IL CSV-VERONA E IL VOLONTARIO?
Il CSV di Verona, ed in particolare lo SPORTELLO SVE presso di esso, supporta, in quanto
organizzazione d’invio, il volontario in ogni fase di realizzazione del progetto SVE:
• aiuta il volontario nella consultazione del database per scegliere il progetto maggiormente
rispondente ai suoi interessi;
• evade le pratiche amministrative e inoltra le richieste di finanziamento per dare attuazione
al progetto;
• organizza il viaggio di andata e ritorno ed uno o più incontri di preparazione alla partenza;
• mantiene i contatti con il volontario e l’organizzazione di accoglienza durante la
realizzazione del progetto;
• mantiene contatti costanti con il volontario anche dopo il suo rientro.
A tal proposito, il CSV invita il volontario ad una COLLABORAZIONE (non obbligatoria ma
auspicabile) durante la realizzazione del progetto partecipando attivamente al forum
creato nel sito di gioinvolo (www.gioinvolo.it) raccontando le attività svolte durante la
giornata, inviando foto, rendendo partecipi gli altri del proprio impegno come volontari. Una
volta portato a termine il progetto, il CSV auspica il proseguimento di tale
collaborazione con il volontario attraverso diverse iniziative (come ad esempio,
incontri nelle scuole, partecipazione a feste del volontariato, ecc.) per condividere
l’esperienza.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
15
3. ALLA RICERCA DEI PROGETTI SVE
La ricerca dei progetti SVE presenti nel database delle organizzazioni di accoglienza
riconosciute ufficialmente, disponibile sul sito internet
http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm
può essere effettuata per Paese, per Tipologia di attività od entrambi gli aspetti.
Ogni progetto è identificato da:
• un codice di numeri e cifre (l’anno di inserimento nel database e un numero di riferimento);
• una dicitura che indica il tema del progetto.
Per ogni progetto è indicato, inoltre:
• la data di approvazione e quella di scadenza,
• il tipo di progetto (long-term o short-term),
• la località in cui sarà effettuato,
• l’organizzazione di accoglienza,
• i temi specifici verso cui verteranno le attività.
A queste informazioni di base, seguono:
• una breve descrizione del progetto e dell’organizzazione di accoglienza,
• una descrizione dei compiti (“tasks”) assegnati al volontario;
• una descrizione dei target group, ossia dei destinatari delle attività del volontario.
• gli indirizzi (contact point) utili per contattare l’organizzazione d’accoglienza.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
16
GLOSSARIO
Alcuni dei termini utilizzati si riferiscono specificamente al programma Gioventù in azione o
hanno un particolare significato se usati in un contesto europeo. Qui di seguito sono fornite le
definizioni di alcuni termini essenziali.
Agenzie nazionali - strutture create dalle autorità nazionali in ogni paese partecipante al
programma per assistere la Commissione europea nella gestione ed assumere la responsabilità
dell'attuazione della maggior parte del Programma.
Cittadinanza dell’unione europea: è considerato cittadino dell'Unione chiunque abbia la
cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione non sostituisce, ma si aggiunge
a quella nazionale posseduta.
Commissione europea: Nominata dai governi degli Stati membri è composta da un collegio
di 20 commissari (due per la Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito, uno per tutti gli
altri Paesi) e ha un mandato di 5 anni. La Commissione ha poteri di iniziativa, di esecuzione,
di gestione e di controllo sulla corretta applicazione dei Trattati e della legislazione
dell'Unione europea. La Commissione dispone di una propria struttura amministrativa
composta da 36 direzioni generali e da servizi specializzati.
Educazione non formale: progetti rientranti nel Programma che coinvolgono attivamente i
giovani su base volontaria, dando loro la possibilità di acquisire abilità e competenze al di
fuori dei sistemi di istruzione e di formazione formali. Pur non facendo parte di un piano di
studi formale, i progetti GIOVENTÙ sono caratterizzati da un attento programma di istruzione
personale e sociale e seguono metodi di apprendimento interculturale.
Europa Orientale e Caucaso: Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia e
Ucraina.
Paesi EFTA/EEA – i tre paesi membri dell'Associazione Europea di Libero Scambio e dello
Spazio Economico Europeo. Liechtenstein, Norvegia ed Islanda.
Paesi partner mediterranei - i paesi non appartenenti all’UE situati sulle rive del Mare
Mediterraneo, o in prossimità di esse, che partecipano al programma EuroMed per la
gioventù.
Paesi partner limitrofi – la Federazione russa e i paesi partecipanti alla politica europea di
vicinato12 e al processo di stabilizzazione e di associazione e nella politica europea di vicinato
Paesi partner - un'espressione che identifica tutti i paesi che possono essere coinvolti nel
programma ma che non sono 'paesi partecipanti al programma '
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
17
Paesi in fase di pre-adesione (o paesi candidati) – paesi che hanno chiesto di aderire
all'Unione Europea e che partecipano a pieno titolo a tutte le azioni avendo rispettato tutte le
condizioni ritenute necessarie ai fini dell'attuazione del programma a livello nazionale .
Paesi partecipanti al programma – gli Stati Membri dell'UE, i paesi EFTA/EEA ed i paesi in
fase di pre-adesione. Possono partecipare a pieno titolo a tutte le azioni.
Servizio volontario: è anch’esso frutto di una libera e autonoma scelta dell’individuo che
sceglie e si mette spontaneamente a servizio per un periodo di tempo prefissato per realizzare
un determinato progetto di un ente con il quale stringe un patto (o contratto) formalizzato, in
cui sono esplicitati diritti e doveri di ambo le parti. A differenza dell’attività volontaria, il
servizio volontario è un’attività più strutturata, in cui le opportunità educative e formative
offerte al volontario fanno parte integrante del progetto complessivo di servizio volontario.
Stati membri - i paesi che sono membri dell'Unione europea
SVE: Servizio Volontario Europeo
Volontariato: un’attività liberamente svolta in modo gratuito e continuativo con fini
solidaristici, il più delle volte supportata da un’organizzazione o ente di riferimento, e che nel
soddisfacimento di un bisogno individuale o collettivo, mira ad aumentare il benessere
dell’intera collettività. 12 Paesi che hanno firmato con la Comunità europea accordi attinenti
al settore giovanile
APPENDICE
- DIRITTI DEL VOLONTARIO EUROPEO
- RESPONSABILITÁ DEL VOLONTARIO EUROPEO
- IL PIANO DI ASSICURAZIONE COLLETTIVA DELLO SVE
- CARTA SEL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
- INDENNITÁ DEI VOLONTARI
- WEBOGRAFIA
- CONTATTI
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
18
DIRITTI DEL VOLONTARIO EUROPEO
Dignità:
La dignità dei partecipanti deve essere rispettata e protetta;
Il partecipante ha il diritto al rispetto della sua integrità fisica e mentale;
Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti;
Libertà:
Ogni partecipante ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano;
Ogni partecipante ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione;
Uguaglianza:
E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore
della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le
convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una
minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali;
Prima della partenza:
Lo SVE è aperto a tutti i ragazzi di età tra i 18 e 30 anni senza alcuna discriminazione.
Il volontario ha il diritto di scegliere il suo progetto dall’intera lista dei progetti consultabili nel
sito;
Il volontario ha il diritto di ricevere informazioni riguardanti il progetto per determinare, con
l’organizzazione di invio, la sua adeguatezza al progetto;
Il volontario ha diritto ad ottenere informazioni circa l’organizzazione di accoglienza, le sue
attività, condizioni di alloggio e le mansioni che dovrà espletare durante la sua permanenza
all’estero;
Il volontario ha il diritto di essere preparato in modo appropriato all’esperienza dello SVE
anche attraverso una formazione adeguata;
Il volontario non deve sostenere alcuna spesa, parziale, diretta o indiretta per la sua
partecipazione;
Il volontario sarà coperto da assicurazione obbligatoria (attivata da parte dell’organizzazione
di invio) per tutta la durata della sua permanenza all’estero;
Durante lo SVE:
Il volontario ha diritto di conoscere le modalità dei contributi che gli vengono assegnati
dall’organizzazione di accoglienza;
Il volontario ha diritto ad una formazione linguistica;
Il volontario ha diritto ad una formazione adeguata al fine di portare avanti i suoi compiti e il
diritto ad una formazione iniziale e di medio termine organizzata dall’Agenzia Nazionale;
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
19
Il volontario ha il diritto ad avere una visione d’insieme per quel che riguarda il suo progetto
di accoglienza;
Al volontario deve essere assegnato un tutore da parte dell’organizzazione di accoglienza e
deve avere frequenti contatti con lui/lei;
Il volontario ha il diritto di ricevere supporto dal tutore e dall’Agenzia Nazionale;
Il volontario ha il diritto di mantenere contatti con la sua organizzazione di invio durante
l’intero periodo della sua permanenza;
Il volontario non può essere obbligato a compiere mansioni che non sono state accordate
precedentemente;
Il volontario ha il diritto di ricevere un’indennità corrisposta mensilmente o settimanalmente
dall’Organizzazione di accoglienza corrispondente alla somma fissata dalla Comunità Europea
per ogni paese partecipante;
Il volontario ha diritto di vitto e alloggio;
Il volontario ha diritto a due giorni liberi per settimana e due giorni di vacanza al mese
(concordati con l’organizzazione di accoglienza); durante questo periodo il volontario ha
diritto a copertura assicurativa e indennità come stabilito dal programma. Il suo alloggio
rimane a sua completa disposizione anche durante questo periodo;
Per il volontario è possibile terminare il suo progetto per una ragione plausibile, dopo aver
consultato le organizzazione di invio e accoglienza e l’Agenzia Nazionale.
Dopo lo SVE:
Il volontario ha diritto ad un sostegno, da parte dell’organizzazione di invio, una volta
terminato il suo progetto;
Il volontario ha diritto a ricevere un certificato che attesti le competenze e le esperienze che
ha acquisito durante il SVE.
RESPONSABILITÀ DEL VOLONTARIO EUROPEO
Prima della partenza:
Il volontario deve partecipare ad un corso prima della partenza;
Il volontario deve informare le organizzazioni del suo arrivo e partenza;
Il volontario deve informare le organizzazioni qualora alcune circostanze non siano adatte per
sé stesso;
Il volontario ha la responsabilità di informare l’organizzazione di accoglienza delle sue
condizioni psico-fisiche.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
20
Durante lo SVE:
Il volontario deve rispettare le regole dell’organizzazione di accoglienza;
Il volontario deve rispettare la salute e le regole di sicurezza dell’organizzazione di
accoglienza;
Il volontario deve tenere comportamenti che non lo sottopongano al rischio di nuocere ad
altre persone;
Il volontario ha la responsabilità di rispettare i termini scritti dell’accordo firmato e deve
restare all’interno del progetto, salvo una buona ragione per lasciare anticipatamente il
progetto;
Il volontario deve essere credibile, qualora decidesse di ritirarsi dal progetto;
Il volontario deve informare il suo tutore dei suoi spostamenti durante il SVE (vacanza etc);
Il volontario ha la responsabilità di portare avanti i compiti concordati con l’organizzazione di
accoglienza. Alcuni compiti infatti possono essere di routine ma allo stesso modo molto
importanti per l’organizzazione di accoglienza;
Il volontario deve seguire le indicazioni che gli vengono date e se ha un problema lo deve
discutere con il tutore;
Il volontario dovrebbe incontrarsi in modo frequente con il suo tutore;
Il volontario deve comunicare le difficoltà, se veramente serie, all’Agenzia Nazionale;
Il volontario deve mantenere in ordine l’alloggio che gli è stato assegnato;
Il volontario deve partecipare a tutte le attività previste dal programma e dagli eventi
organizzati dall’Agenzia Nazionale (incontri all’arrivo, di medio termine), per imparare,
condividere le proprie difficoltà e esperienze;
Dopo lo SVE:
Il volontario deve rispettare gli accordi con l’organizzazione di invio per quel che riguarda il
reporting dell’esperienza;
Il volontario, al termine dello SVE, deve compilare una relazione finale;
Il volontario deve contattare la sua organizzazione di invio al suo ritorno.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
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IL PIANO DI ASSICURAZIONE COLLETTIVA SVE
Ammissibilità
I partecipanti (inclusi i coniugi o partner e i figli a carico) sono coperti per
l’intera durata del programma di scambio, purché il modulo di adesione sia
stato debitamente completato.
Copertura
Mondiale, 24 ore su 24, senza franchigie né periodi di carenza (aspettativa).
Non è richiesto alcun certificato di buona salute .
Autorizzazione
preventiva
Richiesta con 10 giorni di anticipo in tutti i casi di ricovero ospedaliero senza
emergenza, intervento di chirurgia medica o odontoiatrica, cura o protesi
dentarie con costi superiori a 600 euro; parto, trattamento medico
ripetitivo; trattamento di affezioni psichiche o neuropsichiatriche, cura di
disintossicazione da alcolismo o abuso di sostanze stupefacenti con costi
superiori a 300 euro. Nel giro di 72 ore dall’ammissione in caso di ricovero
d’urgenza.
Cure mediche
Sono coperte al 100% tutte le spese ragionevoli sostenute per trattamenti
medici indispensabili, ricovero, onorari del personale medico, esami di
laboratorio, esami radiografici, medicinali da prescrizione. Sono coperte
altresì le spese di gravidanza e parto. Non è previsto alcun massimale
complessivo.
Cure odontoiatriche
Cure dentarie di base ed interventi chirurgici necessari. In caso di infortunio
o emergenza, corone dentarie fino a 500 euro per dente con tetto massimo
di 1.000 euro a persona.
Assistenza
Una gamma completa di servizi comprensiva di: rimpatrio sanitario,
informazione medico-sanitaria, reperimento delle risorse mediche e
odontoiatriche locali, spedizione di medicinali indispensabili, anticipo di
cauzione penale ed assistenza legale in caso di sinistro automobilistico,
sostituzione di documenti d’identità e biglietti di viaggio smarriti. È richiesta
la previa approvazione di AXA Assistance.
Invalidità
permanente
Indennità massima di 60.000 euro con grado d’invalidità pari o superiore al
33% .
Assicurazione sulla
vita
Indennità di 20.000 euro in caso di decesso. Il pagamento di quest’indennità
è previsto anche in caso di invalidità permanente grave.
Responsabilità civile
Conseguenze finanziarie nel quadro della responsabilità civile legale in caso
di lesioni fisiche, danni materiali e danni economici indiretti arrecati a terzi
fino a concorrenza dei massimali specificati per ogni sopravvenienza.
Valuta dei rimborsi
La valuta utilizzata nell’ambito del presente piano assicurativo è l’euro,
tuttavia le fatture relative a spese mediche ed odontoiatriche possono essere
emesse in qualsiasi valuta. Il rimborso delle spese medico-sanitarie si effettua
di norma in euro.
Tesserino
d’identificazione
Al momento dell’iscrizione, una tessera o carta di assicurazione assistenza
viene consegnata al partecipante. Vi preghiamo di conservare sempre il vostro
tesserino personale di assicurazione assistenza nel portafoglio onde agevolare
l’accettazione in ospedale in caso d’emergenza e per contattare il servizio di
rimpatrio.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
22
CARTA DEL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
La Carta del Servizio volontario europeo (SVE) fa parte della guida del programma Gioventù in
azione e descrive i ruoli delle organizzazioni ospitate, ospitanti e coordinatrici nonché i principali
principi e standard di qualità del SVE. Tutte le organizzazioni che partecipano al SVE si
conformano alle disposizioni di cui alla presente carta.
Partnership SVE
Una solida partnership tra le organizzazioni ospitate, ospitanti e coordinatrici del SVE e il volontario è
la base di qualsiasi attività SVE. È necessario assicurare un’adeguata corrispondenza tra il profilo del
volontario ed i compiti assegnatigli. Prima dell'inizio dell'attività tutti i partner firmano un accordo
sull'attività.
•
L'organizzazione di invio (ospitata) è responsabile della preparazione e dell'assistenza ai volontari
prima, durante e dopo le attività SVE.
•
L'organizzazione ospitante deve garantire al volontario condizioni di vita e di lavoro sicure e
dignitose lungo tutto il suo periodo d'attività. Essa deve fornire un'adeguata assistenza personale,
linguistica e incentrata sui compiti assegnati, compresa la designazione di un tutore per il
volontario.
•
L'organizzazione coordinatrice (candidata) ha il ruolo di facilitare l'attuazione del progetto
offrendo un sostegno amministrativo e qualitativo a tutti i partner del progetto e consentendone
la messa in rete.
Principi SVE da rispettare
•
•
•
•
•
la dimensione di apprendimento educativo ed interculturale non formale, tramite la chiara
definizione di un programma di apprendimento per il volontario;
la dimensione di servizio tramite la definizione precisa del carattere senza scopi di lucro e dei
compiti del volontario. Nell'ambito dell’attuazione delle attività è necessario prevedere un
servizio a tempo pieno per il volontario e garantire il suo ruolo attivo. Le attività di volontariato
SVE non devono sostituire nessun tipo di posto di lavoro;
il vantaggio per la Comunità locale ed i contatti con la stessa;
il SVE è gratuito per i volontari;
accessibilità e inserimento: in occasione del reclutamento di volontari SVE le organizzazioni
garantiscono l'accessibilità globale del SVE a tutti i giovani, indipendentemente dalla loro
appartenenza ad un gruppo etnico, dalla loro religione, dal loro orientamento sessuale o dalle
loro opinioni politiche. Se il progetto si rivolge a volontari svantaggiati, è necessario approntare i
servizi e mezzi necessari per assicurare loro una preparazione, un sostegno ed un follow-up
commisurati.
Standard di qualità SVE da garantire
Sostegno al volontario
•
prima, durante e dopo le attività SVE, segnatamente in materia di prevenzione e gestione delle
crisi;
•
per l’assicurazione, il visto, il permesso di soggiorno, le disposizioni di viaggio e per tutte le
procedure amministrative SVE:
•
agevolando la partecipazione del volontario al ciclo di formazione SVE (formazione prima della
partenza, all'arrivo, riunione intermedia e valutazione finale);
•
prevedendo adeguate misure di valutazione;
•
favorendo un'attività di controllo: ogni volontario ha il diritto di pianificare e realizzare
un'attività di controllo.
Informazione
•
tutti i partner SVE hanno il diritto di ricevere informazioni complete sull'attività e di esprimere il
proprio accordo su tutti gli aspetti.
•
È necessario prevedere misure volte a garantire la visibilità, la diffusione e la pubblicità del SVE.
Riconoscimento
•
Ogni volontario SVE ha diritto al rilascio dello Youthpass.
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
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INDENNITÀ DEI VOLONTARI (importi indicativi)
Stati Membri dell'Unione Europea (UE)
•
•
•
•
•
•
•
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•
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•
Austria
Belgio
Bulgaria
Cipro
Repubblica Ceca
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Ungheria
Irlanda
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Repubblica Slovacca
Slovenia
Spagna
Svezia
Regno Unito.
Romania
110
105
65
95
95
140
85
120
125
105
95
95
125
115
Paesi partecipanti che sono
l'adesione all'Unione europea
•
candidati
Turchia
per
85
Paesi coinvolti nel processo di stabilizzazione e
d'associazione
•
•
•
•
•
•
•
•
Europa sudorientale
Albania
Bosnia e Herzegovina
Croazia
Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia
Kosovo, UNSC 1244/1999
Montenegro
Serbia
50
65
60
50
50
80
80
80
80
105
95
115
85
95
95
85
105
115
150
60
Paesi partecipanti facenti parte dell'Associazione
europea di libero scambio (EFTA) che sono
membri dello Spazio economico europeo (SEE)
145
• Islanda
130
• Liechtenstein
145
• Norvegia
Paesi coinvolti nella politica europea di vicinato 8
Paesi partner del Mediterraneo
85
• Algeria
65
• Egitto
105
• Israele
60
• Giordania
70
• Libano
75
• Marocco
• Autorità Palestinese della West Bank e 60
Striscia di Gaza
80
• Siria
60
• Tunisia
Europa Orientale e Caucaso
70
• Armenia
70
• Azerbaigian
90
• Bielorussia
80
• Georgia
80
• Moldavia
90
• Federazione russa
80
• Ucraina
Pur non partecipando alla politica europea di
vicinato, la Federazione russa è considerata un paese
limitrofo in virtù di una partnership speciale con l’UE
8
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
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Altri paesi partner nel mondo
•
•
•
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•
•
•
•
•
•
•
Afghanistan
Andorra
Angola
Antigua e Barbuda
Argentina
Australia
Bahama
Bangladesh
Barbados
Belize
Benin
Bolivia
Botswana
Brasile
801 Papuasia-Nuova Guinea
Burkina Faso
Burkina Faso
Cambogia
Camerun
Canada
Capo Verde
Ciad
Cile
Cina
Colombia
Isole Comore
Congo (Repubblica democratica del)
Congo (Repubblica del)
Isole di Cook
Costa Rica
Eritrea
Dominica
Repubblica dominicana
Timor orientale
Ecuador
El Salvador
Guinea Equatoriale
Eritrea
Etiopia
Fiji
Gabon
Gambia
Ghana
Giamaica
Guatemala
Guinea, Repubblica di
Guinea-Bissau
Guyana
50
70
105
85
75
75
75
50
75
50
50
50
50
65
60
55
50
50
55
65
50
65
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50
105
70
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75
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70
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50
50
50
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Haiti
Honduras
Hong Kong
India
Indonesia
Costa d'Avorio
Giamaica
Giappone
Kazakstan
Kenia
Kiribati
Kyrghyzstan
Laos
Lesotho
Liberia
Macao
Madagascar
Malawi
Malaysia
Mali
Marianne
Marshall (isole)
Mauritania
Maurizio
Messico
Micronesia
Monaco
Mozambico
Namibia
Nauru
Nepal
Nuova Zelanda
Nicaragua
Niger
Nigeria
Niue
Palau
Panama
Papua Nuova Guinea
Paraguay
Perù
Filippine
Ruanda
Saint Christopher (Saint Kitts) e Nevis
Sainte-Lucia
Saint Vincent e Grenadine
Salomone
San Marino
São Tomé e Principe
65
50
60
50
50
60
60
130
70
60
60
75
50
50
85
55
50
50
50
60
70
50
50
60
70
55
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50
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50
50
55
50
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65
85
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50
60
60
25
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•
•
•
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•
•
•
•
•
•
Senegal
Seicelle
Sâo Tomé e Príncipe
Singapore
Salomone, Isole
Sudafrica
Corea del Sud
Sudan
Suriname
Swaziland
Svizzera
Tanzania
Thailandia
Togo
Tokelau
65
85
55
75
50
50
100
55
55
50
80
50
60
60
50
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•
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•
•
•
•
Tonga
Trinidad e Tobago
Tuvalu
Uganda
Stati Uniti
Uruguay
Uzbekistan
Vanuatu
Vaticano
Venezuela
Vietnam
Nepal Oman
Zambia
Zimbabwe
50
60
50
55
80
55
75
60
60
85
50
60
50
50
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WEBOGRAFIA
Sito internet Database Europeo:
http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm
È possibile navigare nei mille progetti europei delle associazioni che si sono accreditate come enti di
accoglienza. Scegliere i progetti in base ai settori di intervento oppure in base ai Paesi di interesse.
Commissione Europea - Unità politiche giovanili
http://ec.europa.eu/youth/index_en.htm
Attività dell’Unione Europea nel settore dell’Istruzione, formazione e gioventù
http://europa.eu/pol/educ/index_it.htm
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive
www.pogas.it
Ministero della Solidarietà Sociale
http://www.solidarietasociale.gov.it/SolidarietaSociale/
Agenzia Nazionale per i Giovani (Italia)
www.gioventuinazione.it
Agenzia esecutiva per l’Istruzione, gli audiovisivi e la cultura
http://eacea.ec.europa.eu/index.htm
EURODIRECT
http://ec.europa.eu/eurodirect/index_it.htm
Portale Europeo per i Giovani
http://europa.eu.int/youth/
Partnership tra Commissione Europea e Consiglio d’Europa
www.training-youth.net
Forum Europeo della Gioventù
www.youthforum.org/en/
Eurodesk Italia
www.eurodesk.it
Portale Italiano per i Giovani
www.portaledeigiovani.it
Youth Pass
www.youthpass.eu
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
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CONTATTI
Sito internet Sportello SVE
www. csv.verona.it e www.gioinvolo.it
E-mail di riferimento: [email protected]
CSV di Verona - Guida al Servizio Volontario Europeo
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