instant report - Comune di Reggio Emilia
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instant report progettazione partecipata e Open Space Technology sabato 2 dicembre 2006 COMUNE DI REGGIO EMILIA Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Giornata di lavoro per progettare insieme la riqualificazione della Reggia di Rivalta Reggio Emilia, Fonderia (Ex Fonderia Lombardini) Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Discorso introduttivo Sindaco della Città Graziano Delrio Questa giornata per Reggio non è una giornata qualsiasi, è una giornata importante. Oggi siamo qui perché abbiamo bisogno dei vostri pensieri. Oggi non vi annunceremo che cosa l’Amministrazione ha deciso di fare per ridare vita alla Reggia e al suo parco. Siamo qui per dare risposta a una domanda aperta che aspetta le vostre risposte. Come dice Eli Wiesel nella Notte, nella vita non contano le risposte, ma le domande che ognuno si fa. “Che cosa possiamo fare per ridare vita alla reggia e al suo parco?” è la domanda che fa oggi la città. Qui c’è la copertina e il retro di un report che vi verrà restituito a fine giornata: il contenuto sarà costituito dalle vostre idee e dai vostri sogni. Abbiamo bisogno di capire il vostro sogno su questo spazio, perché i vostri sogni e le vostre proposte diventeranno lo studio di fattibilità del Comune per il recupero del Palazzo e del suo Parco. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Noi non crediamo che la città sia “nostra”, dell’Amministrazione: la città non funziona perché c’è una luce accesa in piazza Prampolini, ma perché c’è una luce accesa nei vostri pensieri. Sono le vostre idee che danno luce a questa città. Oggi ognuno di voi esprimerà una possibilità, di cui ci impegniamo a tenere conto. Come dice Calvino di una città non godi le 7 o le 77 meraviglie, ma godi di una risposta che dà ad una tua domanda. Questa giornata ci porterà la vostra risposta. Buon lavoro. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Discorso introduttivo Iolanda Romano Avventura Urbana Buongiorno a tutti e benvenuti a questa giornata di lavoro. Io sono Iolanda Romano e sono la persona che ha il compito di condurre questo evento collettivo, che si svolgerà secondo un metodo innovativo, che tra poco vi presenterò. Ciò che faremo oggi non è un'assemblea, ma un Open Space Technology cioè un metodo per lavorare in uno spazio aperto, rappresentato da questo cerchio in cui siamo tutti seduti. Nell’Open Space ci sono poche regole da seguire, l'importante è lasciare fuori dalla porta quelle a cui siete stati abituati durante i convegni, perché qui tutte le comuni regole del comportamento verranno ribaltate. L'esigenza di inventare un nuovo metodo per lavorare insieme, anche in grandi gruppi, è nata intorno agli anni '80, quando un sociologo americano che si chiama Harrison Owen si mise a osservare i convegni e si accorse che i momenti di maggiore produzione si concentravano durante le pause per il caffè e per il pranzo. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Infatti, come molti di noi avranno notato, questi sono i momenti più interessanti: le persone parlano con chi vogliono dei temi che più gli stanno a cuore e per il tempo che ritengono necessario; e quando hanno finito possono spostarsi e andare altrove per parlare con qualche altra persona. Questo è il motivo per cui per tutto il corso della giornata, ogni volta che ne avrete voglia, potrete alzarvi e recarvi al buffet per parlare con chi volete e confrontarvi fra di voi. Alla fine della giornata vi verrà consegnato un report istantaneo, prodotto come vedremo da voi stessi, nel quale ritroverete tutti i temi di cui avete discusso. Siamo arrivati al momento più importante: qui di fronte a voi c'è un cartellone adesso lo riempiremo via via rispondendo a una domanda: "che cosa possiamo are per ridare vita alla Reggia e al suo parco?” Ora possiamo avviare il confronto, buon lavoro a tutti! Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 1 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Temi proposti durante la sessione di lavoro Sala 1 La Reggia di Rivalta, il luogo della musica Chi ha proposto il tema: Paolo Rozzi Sala 2 Reggia e parco: una struttura che produce ricchezza Chi ha proposto il tema: Erol Bizzarri Sala 3 Ricostruire le parti mancanti della Reggia Chi ha proposto il tema: Alberto Cadoppi Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Sala 4 Come coniugare la tradizione con il futuro e questa importante realtà Chi ha proposto il tema: Antonio Casoli Sala 5 La Via della Seta e lo Stradone del Duca Chi ha proposto il tema: Vasco Canepari Sala 6 Paesaggi e paesaggi contemporanei Chi ha proposto il tema: Giuliano Cervi Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 1 sala 1 Chi ha proposto il tema Paolo Rozzi Chi ha partecipato al gruppo Mauro Franzoni, Moreno Rodolfi, Giuseppe Ferrari, Augusto Diavolio, Pino La Monica, Gino Medici, Romana Sacchieggiani, Curti, Alessandro Scilitani, Simone Alistarchi, Algo Ferrari, Fonghieri, Vincenzo Mighino, Monica Garzani, Vitaliano Biondi, Venuto Benedenti, Giulio Dallari, Andrea Chiari Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 La Reggia di Rivalta, il luogo della musica *In premessa all’incontro si è chiarito che il luogo della musica è parimenti luogo del teatro, del colore e della rappresentazione pertanto si puntualizza il nuovo titolo “LUOGO DELLA RAPPRESENTAZIONE”. Si prende atto che il Palazzone è in fase di ristrutturazione pertanto non è possibile né lo sarà per lungo tempo il suo utilizzo effettivo; il parco e le pertinenze cortilive lo sono e già sono state utilizzate; in attesa della ristrutturazione funzionale del Palazzone si deve realizzare una struttura ancorché provvisoria utile per tenervi iniziative. Il palazzone: • Non può essere un contenitore culturale come già ne esistono ma un luogo creativo attivo agito dalle giovani generazioni • All’open space tecnology mancano i giovani che sono i soggetti vocati. • Deve essere spazio multiattivo: musica ma anche cinema e teatro • Deve essere un momento strutturato - accreditato con importanti dotazioni quali una biblioteca musicale • Deve essere un luogo di produzione artistica con rappresentazioni working progress • Le azioni/rappresentazioni possono essere comprese in iniziative quali “restate”, le notti bianche già sperimentate dalla cittadinanza; • Una struttura m,oderna di forte rilevanza architettonica può essere “auditorium” delle azioni/rappresentazioni; Open Space Technology • Il caffè musicale-letterario, il piano-bar, possono essere momenti di fruizione qualificata del tempo libero; • Vanno considerate da oggi con uguale attenzione la dimensione presente e quella futura sfruttandone le opportunità nel rispetto dei vincoli imposti; • Luogo di relazione ove la musica diviene elemento di confronto e di affiatamento tra le generazioni; • Luogo di educazione delle giovani generazioni ove si valorizzano principi educativi; • Necessità di qualificare le attività con l’offerta di servizi specialistici musicali ad un bacinio ampio e diversificato di utenza. Questi possono produrre ricchezza anche disconnessa dalla fruizione; • Iniziative scolastiche e di gruppi musicali di base come “Rataplan” di Modena; • Luogo “dei Sogni” delle arti (danza, scultura, pittura, musica) ma anche delle utopie concrete (rif. Langer) come gli eco-villaggi; • Festival musicale della Corte degli Este-lirica-melodramma- ; • Fabbricato, bene accetti i falsi d’autore, (vedi Hotel Posta e Galleria Parmeggiani); • Acqua: fontane e musica; • Progetti interdisciplinari musicali: hi-tech, tecnologia musicale. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 1 sala 2 Reggia e parco: una struttura che produce ricchezza Per ripristinare il patrimonio architettonico e paesaggistico abbiamo individuato due tipi di ricchezza: 1. culturale, storica, ambientale, umana 2. economica, professionale, risparmio energetico Si e’ suggerito che alla gestione vengano coinvolte forme di autogestione con cooperative di giovani. Si chiede in particolare di partire dalla ricostruzione del giardino attraverso il disegno, le essenze e l’ impianto idraulico con un percorso d’ acqua originale. Per la Reggia si auspica un restauro in sintonia che diventi contenitore di manifestazioni culturali integrative. Si e’ chiesto che quanto oggi e’ emerso sia in sintonia con interviste precedenti a soggetti cittadini rilevanti. Si chiede l’ utilizzo di fonti energetiche a basso impatto ambientale. Chi ha proposto il tema Erol Bizzarri Chi ha partecipato al gruppo Giancarlo Pregheffi, Silvia Schiatti, Elena Poppi, Marco Ai Cardi, Mariaelena Olivieri, Erol Bizzarri, Ivan Rodini, Giordana Rabitti La valorizzazione di quanto sopra dovra’ avvenire prevedendo la fruizione locale ma soprattutto la fruizione turistica per sviluppare una ricchezza economica che la renda autosufficiente. In sede di progetto questo dovrebbe essere considerato e valutato in termini economici. Si e’ data particolare importanza agli aspetti didattici che coinvolgano le scuole e gli istituti territoriali. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 1 sala 3 Chi ha proposto il tema Alberto Cadoppi Chi ha partecipato al gruppo Alberto Cadoppi, Giuseppe Berti, , Federico Alunni, Gabriella Basilissi, Claudia Neri, Fulvia Feltrami, Renzo Campanini, Giampaolo Masini, Rosanna Bertolini, Leila Marsili, Ivana Iotti, Daniela Casali, Tomaso Prodi, Andrea Borgatti, Francesco Iatteri Ricostruire le parti mancanti della Reggia La proposta di partenza della discussione è la seguente. La reggia di Rivalta era sorta attorno ad un palazzo cinquecentesco. Il palazzo nel ‘500, a sua volta, era sorto attorno ad una torre medievale. Chi costruì la reggia nel ‘700 non abbatté le importanti preesistenze architettoniche, ma anzi tenne al centro del fabbricato la torre ed il palazzo originario, allargandolo, e per così dire adornandolo di due ali laterali, quella a sud e quella a nord. Il complesso architettonico così elaborato trovava la sua bellezza, principalmente, nei suoi volumi e nel suo insieme. Oggi, rimane la sola ala sud, che di per sé (anche una volta restaurata) non sarebbe capace di far percepire ai visitatori (qualsiasi sia l’utilizzo) l’antico splendore scenografico del palazzo, che ne faceva una vera reggia. Per questo motivo, occorre senza dubbio restaurare l’esistente ala sud, ma sarebbe importantissimo ricostruire altresì l’ala nord ed il palazzo centrale di cui si è detto. Lo stesso parco-giardino posto ad est riceverebbe la giusta cornice solo da una simile ricostruzione. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology La discussione – partendo da questa proposta – si è incentrata su alcuni punti. Nel complesso, ha trovato accoglimento l’intento di fare in modo che il visitatore possa comunque percepire, a fine ristrutturazione, l’idea di come fosse l’originario e straordinario volume settecentesco della reggia. Vi è peraltro chi ha osservato che una ricostruzione fedele delle costruzioni settecentesche non sarebbe possibile, o sarebbe comunque difficile; e che il risultato potrebbe essere un falso storico poco apprezzabile sul piano culturale ed estetico. Dunque, si potrebbe pensare a soluzioni diverse, ma in grado di fare in modo che l’impianto architettonico settecentesco comunque riemerga. Ad esempio, si potrebbero recuperare le fondamenta, le grotte, e quanto rimane oggi nascosto nel sottosuolo. Oppure si potrebbe fare un’operazione architettonicamente più coraggiosa, ricostruendo quantomeno la “silhouette” dell’antica reggia, ma con forme, materiali e idee moderne e in modo reversibile. Quanto all’ala nord, si è precisato da qualcuno degli interventori che essa è ora in mano private; dunque sarebbe ben difficile realizzarne una ricostruzione da parte del comune. Questo non significa che si debba rinunciare a fare in modo che l’eventuale ricostruzione di quell’ala da parte dei privati attuali proprietari (non si dimentichi che ancora sono esistenti la vecchia chiesa e l’antico torrione posto a nord-ovest) debbe avvenire comunque nel rispetto di un disegno complessivo della ricostruzione della reggia. Quanto al palazzo centrale, molti hanno rilevato che sarebbe difficile ricostruirlo com’era, anche se resta la suggestione di ricreare un luogo che sarebbe adattissimo per eventi musicali o di pubblico. Sarebbe in ogni caso opportuno dare risalto alle vecchie grotte, e magari realizzare una sorta di balconata-belvedere che sarebbe il transito dalla “piazza”, quella posta ad ovest, ed il parco-giardino, quello ad est. Sul piano delle destinazioni, anche il gruppo 3 ha evidenziato l’importanza di realizzare luoghi in cui anche i bambini possano essere coinvolti; la musica abbia un suo spazio; e la storia non sia dimenticata: un museo interattivo è stato auspicato da molti. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 1 sala 4 Chi ha proposto il tema Antonio Casoli Chi ha partecipato al gruppo Antonio Casoli, Barbara Ghiaroni, Loretta Benelli, Fabio Fornaciari, Stefano Frillici, Maurizio Pellegrini Ivan Mario Cipressi, Emanuela Ferri, Roberto Fantuzzi, Roberto Pierfederici, Anna Maria Bazzani Daniele Mammi, Alessandro Scapinelli Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Come coniugare la tradizione con il futuro e questa importante realtà Resoconto: - Struttura: utilizzarla al servizio del locale opp. Come occasione di prestigio per proiettare l'immagine della città verso il mondo globale - Restauro come rifacimento pedissequo della struttura originale oppure come conservazione dell'esistente e rivisitazione in chiave moderna degli spazi. - Necessità di programmazione dell'intervento, chiarezza su priorità, aspetti economici e salvaguardia dell'esistente. - Difesa e conservazione del bene comune, attraverso definizione precisa della gestione e fruizione della struttura. Proposte specifiche: 1. Struttura recettiva attraverso apporto economico misto pubblico-privato 2. Proposta di ricostruire il giardino esattamente com'era (giardino delle meraviglie) 3. Il parco come proseguimento del verde pubblico esistente con Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology piccole attività sportive per aumentarne la fruibilità e la vivacità del luogo 4. Conservazione delle parti esistenti e ricostruzione in chiave moderna del luogo, con destinazione a manifestazioni temporanee 5. Spazi di socializzazione e partecipazione con attività che coinvolgono i cittadini (es.attività manuali, centri sociali, biblioteche, botteghe artigianali) 6. Circuito estense: spazio espositivo per mostre tematiche o ripetitive nel tempo creando un collegamento con le altre realtà storiche estensi. 7. Parco globale: recuperato con manifestazioni ed eventi (palio estense) fatto di colori, costumi, tradizioni, sapori, veicoli di tradizione e rievocazioni Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 1 sala 5 Chi ha proposto il tema Vasco Canepari Chi ha partecipato al gruppo Vasco Canepari, Giampiero Ludatelli, Pietro Corradini Laura Romani, Monica Ghinolfi, Ines Ghinolfi, Federico Canepari Che cosa possiamo fare per ridare vita alla La Via della Seta e lo Stradone del Duca Nel 1500, grazie all'intervento di Lucrezia Borgia a Reggio fu introdotta la coltivazione del gelso e la produzione della seta. Attività che rese la città famosa in tutta Europa per la straordinaria qualità dei tessuti serici ivi prodotti. Questa produzione coinvolgeva oltre 5000 persone e produsse grande ricchezza alla città (monumenti importanti, come la Basilica della Ghiara, sorsero grazie alla ricchezza prodotta dalla seta). Quando il Duca Francesco d'Este fece costruire la reggia di Rivalta volle che nello stradone che dalla città conduceva alla villa fossero impiantati "Mori e Salici", gli uni e gli altri notoriamente utilizzati per l'allevamento del baco da seta. La notorietà di questa produzione si estese fino a fine '800, poi tutto finì dimenticato! Oggi una parte importante della nostra storia giace relegata in due piccole teche nel Museo Civico. Ancora oggi all'interno del parco della Villa Ducale, esistono due splendidi filari di Gelso. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology La nostra proposta è quella di far rivivere questa grande tradizione caduta nell'oblio attraverso l'attivazione di un "Laboratorio didattico sulla cultura e coltura della seta". Questo presuppone una parte del parco dedicata alla ricostruzione di un'area destinata alla coltivazione del baco da seta e, all'interno del palazzo, i laboratori didattici (coinvolgendo alcune scuole del territorio come gli istituti agrari e la facoltà di agraria e l'istituto d'arte) e storici sull'argomento. L'obiettivo che ci prefiggiamo è quello di rendere viva e fruibile l'area con il recupero della storia e delle tradizioni che fecero grande la nostra città. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 1 sala 6 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Paesaggi e paesaggi contemporanei OBIETTIVI Tutela paesaggio Chi ha proposto il tema Giuliano Cervi Chi ha partecipato al gruppo Giuliano Cervi, Patrizia Musco, Vittorio Gimignano, Nicola Cassone, Ivan Pecorari, Francesca Bergonzini, Cecilia Lirici, Roberto Pierfederici, Giuseppe D'Antonio, Luigi Zerbini, Andrea Di Sarno, Aladino Marmiroli, Elisa Majola, Tiziana Barbieri, Giovanna Chiossi, Gioacchino Pedrazzoli, Valerio Carboni, Tito Gobbi, Ettore Platani, Ettore Benassi, Andrea Bartolucci, Marianella Coli, Max Borciani, Cristiano Cucchi, Giulio Paterlini, Daniele Borciani, Ramona Bonacini, Chiara Ferrari, Gianfranco Cristofori, Simone Aristarchi Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 STRUMENTI - Convenzione europea del Paesaggio - Vincoli e salvaguardia: non edificabilità aree verdi, accordo programma con Sovrintendenza - Qualità architettonica e paesaggistica degli interventi inclusi nel sistema paesaggio - Identità/unicità/specificità contemporanea - Sintesi tra memoria storica e contemporaneità - Integrazione della mobilità e dei sistemi viari con il paesaggio - Mobilità sostenibile - Parco come piazza e strumento di identità della comunità di Rivalta - Valorizzazione del sistema idrico-storico - Scala fruitivi vasta (comunale-provinciale-regionale) - Valorizzazione degli assi di connessione nel sistema storico Ville-Castelli Open Space Technology - Porta di accesso ed informazione per il Parco Nazionale dell'Appenino - Valorizzazione delle connessioni ciclo-pedonali con il sistema urbano consolidato e centro storico e periferico - Polo attrattivo turismo paesaggistico - Parco naturalistico integrato con il giardino strutturato della Reggia Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 2 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Temi proposti durante la sessione di lavoro Sala 1 Ambientare la Reggia entro e fuori le mura Chi ha proposto il tema: Gianfranco Cristofori Museo interattivo sulla storia urbanistico - architettonica della nostra città Chi ha proposto il tema: Tiziana Barbieri Sala 2 La Reggia e il parco come interscambio tra Reggio e il Forese Chi ha proposto il tema: Giulio Paterlini Sala 3 Il giardino storico Chi ha proposto il tema: Giuliano Cervi Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Sala 4 La Reggia come esempio di risparmio energetico Chi ha proposto il tema: Ivan Rondini Sala 5 Il Palazzone: una piazza per Rivalta Chi ha proposto il tema: Romana Saccheggiani Sala 6 La Reggia luogo della musica Chi ha proposto il tema: Paolo Rozzi Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 2 sala 1 Chi ha proposto il tema Ambientare la Reggia entro e fuori le mura Museo interattivo sulla storia urbanistico – architettonico della nostra città Rivalta come elemento identitario non solo locale, ma porta di accesso ad altri parchi e realta’; Fruizione temporale: divergenza passato/futuro, cioe’ passato in funzione del futuro, reale/immaginario; Risoluzione non solo funzionale dei gravi problemi di compatibilita’ tra viabilita’ e paesaggio; problemi di accessibilita’ alla villa; Fruizione locale per Rivalta: senza frammentazione dell’ insieme: dislocazione della facolta’ di agraria: serre, laboratori di ricerca per studenti, ma anche per gli abitanti (sistema di relazioni con altre realta’); Gianfranco Cristofori Barbieri Tiziana Chi ha partecipato al gruppo Andrea Borgatti, Romolo Bargiacchi, Loretta Belelli, Ramona Bonacini, Chiara Ferrari, Daniela Borciani, Ivano Fontanesi, Laura Romani, Stefano Frillici, Fabio Fornaciari, Ettore Platani, Gianfranco Cristofori, Vittorio Gimigliano, Tiziana Barbieri, Lella Marsili Museo: possibilita’ di rivivere il passato, sia nel parco che negli edifici utilizzando moderne tecnologie: laboratori interattivi, mezzi multimediali; Recupero di essenze autoctone; Giochi d’acqua e fontane; Ricostruzione di un percorso estense: Modena, Ferrara, Austria, Francia; Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Area ad uso ristorazione (cucina tipica reggiana): dubbi di alcuni partecipanti. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 2 sala 2 La Reggia e il parco come interscambio tra Reggio e il Forese Premessa: qualunque cosa si faccia all’interno della Reggia bisogna prima risolvere il problema di come arrivarci. Chi ha proposto il tema Giulio Paterlini Chi ha partecipato al gruppo Giovanna Chiossi, Antonio Casoli, Pietro Corradini, Giordana Rabitti, Mauro Franzoni, Giulio Paterlini 1. Valorizzazione, potenziamento e proseguimento verso sud del parco del Crostolo e dei percorsi ciclopedonali (es. apertura passaggio sotto il ponte del Crostolo di via Buracchione e ricostruzione del ponte di Rivaltella, integrazione con le green ways della 4° e 5° circoscrizione); 2. Potenziamento dei trasporti pubblici tra Reggio Emilia e Rivalta; 3. Istituzione nella Reggia del “Centro Parco del Crostolo” con scopi didattici, divulgativi, ricreativi e di accoglienza; 4. Insediare servizi per incentivare l’uso della bicicletta (es. bikerent, parcheggio custodito). Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 2 sala 3 Il giardino storico Funzioni d’uso: - didattica; - attivita’ all’aperto e manifestazioni – ruolo ricreativo e svago. Chi ha proposto il tema Cervi Giuliano Chi ha partecipato al gruppo Giuseppe D’Antonio, Roberto Pierfederici, Gigi Zerbini, Giuliano Cervi, Aldino Marmiroli, Tito Gobbi, Valerio Carboni, Elisa Majola, Cecilia Lirici, Andrea Bartolucci, Ivana Iotti, Ivan Pecorari, Stella Borghi, Mariastella Coli, Daniela Casale, Alberto Cadoppi Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Condizioni di progetto: - Vincoli storici della pre-esistenza e loro salvaguardia con possibilita’ di ricomporre il corredo statuario; - Salvaguardia delle alberature esistenti e della loro destinazione d’uso; - Coordinamento tra pubblico e privato nella attuazione del verde nell’ambito di un accordo operativo con soprintendenza nello spirito del codice beni culturali; - Attenzione ai costi ma anche ricavi nell’intervento sia a livello di realizzazione che manutenzione e che non vada a scapito della sicurezza, favorita dalla presenza della cortina esistente; Open Space Technology - Creazione di un parco a misura dei bambini partendo dalla constatazione che il luogo e’ fortemente creativo e stimolante per la dimensione infantile ed adolescenziale; - Restituzione dell’area dei potage’ come laboratori di sperimentazione in collaborazione con universita’ ed altri enti: il tutto facilitato da una ampia disponibilita’ di documenti storici; - Possibilita’ a riguardo di avere risorse di gestione e coinvolgimento universita’. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 2 sala 4 Chi ha proposto il tema Ivan Rondini Chi ha partecipato al gruppo Ivan Rondini, Silvia Schiatti, Rosanna Berolini, Vasco Canepari, Ines Ghinolfi, Monica Ghinolfi, Marco Ai ardi, Vito Garriamone, Melena Olivieri, Giancarlo Pregheffi, Vincenzo Miglino, Max Borciani, Cristiano Cucchi, Maurizio Pellegrini Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla La Reggia come esempio di risparmio energetico Utilizzo di tutte le tecnologie oggi conosciute per la realizzazione del progetto: - panelli fotovoltaici per produzione energia elettrica - pannelli solari - recupero e riciclaggio acque reflue - utilizzo di materiali ecocompatibili sia per il restaro dei volumi esistenti che per le infrastrutture configurandosi come centro propulsore di energie alternative - integrata nella ricerca di coniugare funzionalità alle preesistenze - analisi dei sistemi di trasporto per il raggiungimento di un "sistema sostenibile" - verifica e incremento di sistemi di trasporto alternativi al trasporto privato - proposta di progettazione di sistemi energetici integrati; ad es: serre a produzione di energia, aree per parcheggi integrate a sistemi di produzione energia pulita Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 2 sala 5 Chi ha proposto il tema Romana Saccheggiani Chi ha partecipato al gruppo Romana Saccheggiani, Monica Garzari, Giovanni Curti, Pino La Monica, Augusto Diavolio, Tomaso Prodi, Alessandro Scillitani, Federico Canepari Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Il Palazzone: una piazza per Rivalta I presupposti: - la Reggia è localizzata nel punto di incontro di tutte le attività sociali, educative e svago di Rivalta: plesso scolastico, ciclabile del Lungo Crostoso, nuova palestra, chiesa e campi sportivi... - la Reggia non è solo storia antica ma è storia recente e ha rappresentato fino a qualche decina di anni fa il punto di aggregazione sociale più importante per la frazione - ha spazi importanti in un luogo rispettato dalla viabilità che ha diviso la frazione e rappresenta il problema per eccellenza L'aspettativa più forte è di far diventare parte del complesso la piazza che possa dare opportunità ai Rivaltesi di incontrarsi e di incontrare il resto della città. Opportunità quindi per la frazione ma anche per l'intera città che, uscendo, incontrerebbe un luogo di grande personalità. Quindi opposizione forte a qualsiasi progetto di ricostruzione o di valorizzazione asettica ma piuttosto il rispetto di un impianto storico in cui si possa agire in modo contemporaneo. La piazza avrebbe inoltre la grande finalità di congiungere gli interessi del pubblico e del privato e rappresentare anche nel recupero dell'intera struttura il momento di scambio tra l'ala sud e la corte. Open Space Technology La parola d'ordine è stata : “La Reggia è bella fin d’ora”. La necessità è quindi quella di pensare non a come ordinare le pietre ma come favorire tutte le attività che portino la gente a conoscersi, giocare, sognare…. Preferiamo che siano orti in cui la gente si incontra per vendere e scambiare le verdure piuttosto che ordinati giardini all'italiana tenuti sotto vetro. La richiesta emersa più impellente è quella di cominciare a dotate gli spazi con tensostrutture e attrezzature tecniche che consentano di portare le attività di quartiere, come le feste fatte fino ad ora, e cominciare a programmare eventi di diversa natura per riempire il tempo in modo continuativo. Si richiede quindi di pensare fin da ora a come dotare gli spazi pensati alle diverse attività con strutture e tecnologie non occasionali ma definitive per non correre il rischio di subire i tempi di ristrutturazione e quindi consentano fin da ora di programmare attività durature e abituali Il tema del parco tematico musicale potrebbe portare attività, specializzazioni, continuità di presenze che darebbero la garanzia di un interesse e di una adozione da parte della gente. Attività legate al tema ma di interesse "normale" come piano bar, attività di convivium varie avrebbero la funzione inoltre di presidiare un luogo cosi' delicato per dimensione e localizzazione. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 2 sala 6 Chi ha proposto il tema Paolo Rozzi Chi ha partecipato al gruppo Moreno Rodolfi, Paolo Rozzi, Gino Medici, Giuseppe Ferrari, Giulio Dallari, Algo Ferrari, Pierluigi Forghieri Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla La Reggia luogo della musica - Palazzone come centro didattico di specializzazione musicale - Palazzone quale casa della musica - Il parco: sede di un festival musicale di importanza internazionale - Direttive pubbliche e gestione privata - Assetto gestionale: la Fondazione - Raccolta risorse tramite azionariato popolare (il teatro Valli è stato costruito con risorse private……) - Istituzione di una tassa di scopo - Si richiede l'istituzione di un FOCUS GROUP per la possibilità di approfondire le idee emerse in questo OST Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 3 Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Temi proposti durante la sessione di lavoro Sala 1 Dal Palazzo Ducale alle Ville del forese attraverso i percorsi verdi – le nuove vie dell’acqua da Viale Umberto I° a Villa D’Este Chi ha proposto il tema: Romana Saccheggiani Sala 4 Centro di ricerca e didattica musicale legato alle nuove tecnologie Chi ha proposto il tema: Algo Ferrari Sala 2 Ricostruzione, integrazione tra generazioni sport e cultura Chi ha proposto il tema: Maria Venturi Sala 5 Imprenditoria fra turismo, immagini e autofinanziamento Chi ha proposto il tema: Erol Bizzarri Sala 3 Iniziative, nell’immediato per valorizzare la Reggia Chi ha proposto il tema: Pino La Monica Sala 6 Reggia è il femminile di Reggio Chi ha proposto il tema: Federico Di Giusto Venturi Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 3 sala 1 Chi ha proposto il tema Romana Saccheggiani Chi ha partecipato al gruppo Gianfranco Cristofori, Giancarlo Pregreffi, Ines Ghinolfi, Tito Gabbi, Valerio Carboni, Romana Saccheggiani, Romolo Bargiacchi, Andrea Borgatti, Vincenzo Miglino, Giuliano Cervi, Claudia Neri, Pierluigi Forghieri, Gioacchino Pedrazzoli Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Dal Palazzo Ducale alle Ville del forese attraverso i percorsi verdi – le nuove vie dell’acqua da Viale Umberto I° a Villa D’Este Riscoperta del “quadrilatero di Rivalta” che collegava le Ville Ducali: dal Palazzo Ducale a Villa Corbelli, da Villa Corbelli alla Villa d’Est e poi a est verso Villa Falcetti, la Chiesa Parrocchiale e infine Villa Levi. Recupero del percorso storico di collegamento per permettere ai cittadini di riappropriarsi dei monumenti e della loro storia. Conoscere il territorio in maniera sostenibile può rappresentare un’ottima opportunità di salvaguardia del patrimonio storico, culturale ed ambientale sopravvissuto. I percorsi verdi sono una rete che si estende su tutto il territorio e che si configura come infrastruttura naturale e ambientale capace di mettere in relazione gli ambiti territoriali. Tre nuovi tracciati sono stati individuati sul territorio, per unire la parte est con quella ovest, mancherebbe l’ultimo tratto di collegamento con le Ville poste in vicinanza del Modolena. A fronte della riqualificazione ambientale e naturalistica della rete ciclo-pedonale esistente sul Rio Vasca è necessario prevedere la bonifica di alcuni tratti nella zona sud e Lega Ambiente si rende disponibile a ciò coadiuvati da volontari locali Open Space Technology Lungo i tracciati dei percorsi verdi si rileva la necessità, oltre a quella di salvaguardare piante e cespugli, di implementare il patrimonio arboreo ove questo sia mancante. La conservazione dell’ambiente passa anche attraverso l’educazione scolastica e famigliare; organizzare giornate che ne favoriscano la conoscenza e lo sviluppo.E’ necessario provvedere a servizi sanitari lungo i percorsi, vedi ciclo – pedonale lungo il Crostolo tutt’ora mancante. Recupero delle condotte dìalimentazione delle fontane che partendo dalla Vasca di Corbelli giungono al viale Umberto I°. Recupero edilizio e valorizzazione delle fontane del Palazzo Ducale. Valorizzazione e recupero dei corsi d’acqua Crostolo, Rio Vasca, Modolena. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 3 sala 2 Ricostruzione, integrazione tra generazioni sport e cultura Esigenza e opportunità di tendere a rompere schemi sociali (isolamento tra le generazioni giovani e anziani) di cui conosciamo la negatività perchè sperimentata ormai da tempo: Chi ha proposto il tema Maria Venturi Chi ha partecipato al gruppo Lauro Gaddi, Pietro Corradini, Venturi Maria, Giulio Paterlini, Roberto Fantuzzi, Antonio Casoli, Fabio Fornaciari, Maurizio Pellegrini Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 - Spazio giovani + spazio anziani + sport + cultura; - Spazi creativi per i giovani nella Reggia: musica, pittura, arti creative; - Bambini e ragazzi: laboratori didattici sulla seta, sui vitigni autoctoni, sui giochi antichi e sui giochi estensi, apprendere facendo più che un apprendimento nozionistico, la Reggia di Rivalta può offrire grandi opportunità; - MEGLIO LABORATORI CHE MUSEI, meglio fare e sperimentare invece di guardare; - Associazioni sportive: TUTTINBICI che può offrire servizi alle piste ciclabili che si incrociano in questa zona; - UISP porta collaborazione e competenza su giochi antichi, sui giochi estensi e varie manifestazioni che si potrebbero svolgere nel parco; Open Space Technology COSTRUIRE COSE DA DARE E NON DA TRATTENERE - Farmer market (l contadino vende drettamente i prodotti tipici): sull’esempio di Colorno o anche di Montevarchi, mercato davanti al Palazzone di prodotti tipici reggiani (provincia); - Collaborazione tra le associazioni presenti sul territorio (problema delle risorse umane) per far emergere le sinergie che le singole realtà possono esprimere. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla sessione 3 sala 3 Iniziative, nell’immediato per valorizzare la Reggia Il tema proposto si allarga, fin da subito, a problematiche di aspetto economico, finanziario e strutturale. Chi ha proposto il tema Pino La Monica Chi ha partecipato al gruppo Tomaso Prodi, Pino La Monica, Monica Garzari, Giovanna Chiossi, Monica Ghinolfi, Tiziana Barbieri, Federico Canepari, Giuseppe Berti, Francesco Iatteri, Augusto Davolio, Moreno Rodolfi, Ettore Platani, Paolo Rozzi, Gianpaolo Masini Viene proposto un “teatro all’aperto” con una cornice suggestiva dal punto di vista ambientale (si pensa a strutture o gradinate in legno facilmente amovibili). Si controbatte di come tutte le iniziative che saranno proposte dovranno avere come fine comune una raccolta fondi per aiutare il restauro della reggia e una finalità coerente con quello che sarà in futuro la destinazione d’uso dell’intervento. Il presidente della IV^ Circoscrizione, Paolo Rozzi, approfondisce ed illustra al gruppo una forma di finanziamento come l’azionariato diffuso o “tasse di scopo” per coinvolgere anche i cittadini in una partecipazione collaborativa dal punto di vista economico; questa modalità viene talvolta utilizzata dai Comuni per un potenziamento dei servizi al cittadino. Le iniziative proposte nell’immediato, si fa notare, dovrebbero portare i cittadini, non solo della zona di Rivalta, ad “innamorarsi” della reggia. Si propongono quindi iniziative che abbiano una certa “consuetudine” e “continuità” che creino anche delle “aspettative” nei confronti di tutta la cittadinanza. Si vuole portare i cittadini a familiarizzare con il luogo, l’ambiente che lo circonda, le suggestioni che crea. Qualcuno fa notare che queste iniziative corrono il rischio di essere iniziative isolate che partono e si concludono nell’arco di una giornata, come potrebbero rientrare in un progetto più globale? Si apre così un piccolo dibattito sugli aspetti della “comunicazione” ai cittadini su un quadro globale delle iniziative per far conoscere la reggia e la sua storia. Ad esempio un nome con cui il cittadino possa immediatamente identificare il luogo e la sua storia. Ciò può essere fatto anche attraverso iniziative a basso costo. INIZIATIVE: - Una festa di floricoltura (ma intesa in senso più ampio come approfondimento sulle erbe officinali ed in una cornice originale e tradizionale) - Visite guidate alla Reggia; - Banca del tempo che possa aiutare i lavori di restauro e riabellimento della struttura; - Collegamento con la ciclopedonale del Crostolo (quali iniziative possibili?) - Fruizione del parco come frequentazione quotidiana in ambito salutistico per attività fisica; - Giardino settecentesco ricostruito con documentazione storica. Infine si decide di intervenire sulla programmazione economica e finanziaria del 2007 per destinare fondi alle attività da realizzare nell’immediato per ridare “VITA” alla reggia e ai suoi spazi. Perchè i cittadini reggiani possano essere “orgogliosi” di essersi riappropriati di uno spazio così suggestivo ed importante per la loro storia. Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 3 sala 4 Chi ha proposto il tema Algo Ferrari Chi ha partecipato al gruppo Algo Ferrari, Giulio Dallari, Stefano Frillici Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Centro di ricerca e didattica musicale legato alle nuove tecnologie La proposta si struttura nella creazione di un centro musicale che sviluppi in particolar modo la ricerca e la didattica musicale in collegamento con le nuove tecnologie. Pensiamo che la Reggia non debba configurarsi come un semplice ricordo del passato ma come una struttura dinamica e vitale nel panorama culturale reggiano e non solo. Ecco perchè l'idea dell'Hi-Tech e delle sue applicazioni in campo musicale nelle fasi di composizione, registrazione ed esecuzione. Riteniamo che sia carente nell'offerta nazionale una proposta di questo tipo. La componente tecnologica (strumentale, informatica ed elettronica) è già imprescindibile nel mercato musicale odierno e lo sarà sempre più in futuro. Le nuove tecnologie offrono anche la possibilità a chi non conosce la teoria musicale di sperimentarsi nel ruolo di compositore, offrendo nuove modalità di espressione creativa della propria personalità. Naturalmente questa proposta non esclude lo sviluppo di altre attività in ambito musicale, dalla riscoperta degli strumenti della tradizione popolare alla predisposizione di laboratori per la loro costruzione e riparazione Open Space Technology e di liuteria. La Reggia potrebbe poi diventare la sede di stage, seminari, corsi di alta specializzazione di tutti i generi musicali che coinvolgano musicisti di fama internazionale e che permettano una crescita della cultura musicale nella nostra provincia. L'accesso dei cittadini reggiani alla Reggia sarebbe comunque offerto dall'organizzazione e promozione di concerti festival e rassegne musicali nell'ampio parco, appositamente predisposto, della villa nel periodo estivo. Allo scopo di garantire la possibilità di ascoltare musica durante tutto l'anno occorre pensare alla costruzione di una struttura polivalente utilizzabile anche come auditorium in aggiunta alla struttura storica, cercando di integrarla il più possibile nel rispetto dell'ambiente circostante. L'accessibilità dei cittadini reggiani potrebbe essere ulteriormente incentivata dalla presenza di un caffè letterario musicale all'interno del quale trovino spazio luoghi dedicati alla presentazione di libri, discussioni filosofiche, ascolti guidati e quant'altro proponibile in ambito culturale (teatro, cabaret ecc.). Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 3 sala 5 Chi ha proposto il tema Erol Bizzarri Chi ha partecipato al gruppo Erol Bizzarri, Andrea Chiari, Silvia Schiatti, Giuseppe D'Antonio, Luigi Zerbini, Stella Borghi, Rosanna Bertolini, Ivan Rondini, Alberto Cadoppi Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Imprenditoria fra turismo, immagini e autofinanziamento La riflessione è nata partecipando alle precedenti sessioni; accorgendoci che ogni progetto richiede un finanziamento più o meno oneroso ci siamo chiesti: quale sarà il ritorno in termini economici ? Ci siamo detti che nonostante tutto le Grandi Mostre non sono sempre in attivo ma se le Associazioni Commerciali si dimostreranno sensibili, si accorgeranno che è proprio loro interesse sostenere questi progetti. Il turismo è una risorsa che va sfruttata e non avendo ora un patrimonio particolarmente ricco e interessante bisogna forse crearlo. L'Amministrazione Pubblica, comunque, per attrarre gli sponsor dovrà pensare a progetti in collaborazione con gli sponsor stessi, perchè non è più sufficente apporre semplicemente il proprio marchio su un qualsiasi catalogo o manifesto. Per ricchezza turistica, si intende non una ricchezza prettamente locale ma una ricchezza che deriva dalle regioni circostanti e dall'estero. Es: i reggiani frequentano le grandi mostre in Italia e all'estero ma pochissimi frequentano Reggio E. (è solo un piccolo esempio) Si propone pertanto che l' amministrazione verifichi una possibilità turistica interpellando gli operatori del settore e alcune agenzie oggi specializzate in Grandi Mostre per capire costi e ricavi possibili. Per immagine si intende la ricerca sul territorio di sponsor che possono avere interesse culturale e commerciale nello sviluppo di un progetto turistico comune e in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. Open Space Technology L'Amministrazione dovrà pertanto essere prima di tutto imprenditrice, perchè se sarà imprenditrice capirà in termini economici quale tipo di restauro fare. Non ci siamo pertanto fossilizzati su quale restauro, fare ma su che uso fare del restauro. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione sessione 3 sala 6 Chi ha proposto il tema Federico Di Giusto Venturi Chi ha partecipato al gruppo Federico Di Giusto Venturi, Ivan Pecorari, Cecilia Di Franco Lirici, Loretta Bellelli, Elisa Majola, Vittorio Gimigliano, Gianpietro Lupatelli, Fulvia Beltrami, Laura Romani, Maria Elena Olivieri, Marco Aicardi, Vito Garramone, Ivana Iotti, Daniela Casali, Vasco Canepari, Leila Marsili, Giordana Rabitti, Aldino Marmiroli, Mirella Battistoni, Lucilla Cabrini, Simone Aristarchi Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Reggia è il femminile di Reggio Dietro i giochi di parole spesso si cela un senso. Oltre al ruolo delle donne nella storia della Reggia, sue protagoniste "silenziose"; declinare al femminile la città di Reggio ci svela la Reggia. La complementarietà, tra costruito e non costruito, pieno e vuoto, un gioco zen in cui possono convivere la città del lavoro e la città dell'ozio. In questo rapporto spicca l'elemento femminile, accogliente e sensuale, anima e collante tra le due città. Il gruppo ha individuato come cuore della discussione l'idea di percorso, un percorso da un luogo abbandonato a un luogo di cui riappropriarsi, un percorso in cui si attribuisca senso a quel luogo, anche grazie (più o meno metaforicamente) alle scie lasciate sul prato dai passi di chi vi cammina. Questo percorso deve essere accompagnato da un rispettoso e sapiente lavoro di manutenzione ordinaria, un lavoro che mantenga il decoro. Sulla destinazione d'uso, poi, il gruppo ha condiviso indicazioni di merito, esprimendo la volontà che l'area ospiti delle attività che Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology ne valorizzino la complessità, e quindi si intende evidenziare i temi legati alla formazione, ricerca, ricreazione e didattica. Reggia di Rivalta: Lo spazio della partecipazione Che cosa possiamo fare per ridare vita alla Crediti Promotore: Comune di Reggio Emilia – Assessorato ai Lavori pubblici e Progetto casa Per il Comune di Reggio Emilia hanno garantito l’organizzazione i seguenti servizi: Ufficio Reggio Sostenibile – Servizio Decentramento e Partecipazione Servizi di Ingegneria Servizio Comunicazione, Relazioni Esterne e Marketing Conduzione e progetto grafico: Avventura Urbana Fotografo: Bruno Cattani - Foto Superstudio Si ringrazia per l’ospitalità: Fondazione Nazionale Danza - Compagnia Aterballetto Reggio Emilia, 2 dicembre 2006 Open Space Technology C h e c o s a p o s s i a m o f a r e p e r r i d a r e v i t a a l l a