Concerti di Febbraio 2012

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Concerti di Febbraio 2012
MENSILE D’INFORMAZIONE MUSICALE
ANNO XXV
N. 2- FEBBRAIO 2012
Concerti di Febbraio 2012
Il mese di Febbraio si apre per gli
Amici della Musica, Sabato 4 alla
Pergola (ore 16), con un debutto,
a ribadire ancora una volta la
sensibilità dell’associazione
nella promozione dei nuovi
talenti: quello del pianista
Gabriele Carcano, torinese,
classe 1985, formatosi sotto la
guida di Andrea Lucchesini,
Nicholas Angelich ed Aldo
Ciccolini, vincitore al concorso
Premio Venezia (2004) e, dopo
il felice debutto alla Fenice,
subito invitato dalle maggiori
società concertistiche italiane.
Invitato dal governo francese
a partecipare ad un festival di
Hong Kong dedicato a Chopin
e alla Francia e riconosciuto fra
i migliori giovani talenti della
scena musicale internazionale,
Carcano è stato chiamato dalla
nota pianista Mitsuko Uchida
a partecipare al Festival di
Marlboro, entrando poi a far
parte dei solisti della leggendaria
rassegna per una tournée che
toccherà i più importanti centri
di musica da camera degli
Stati Uniti. Per il suo debutto
fiorentino, Carcano ha scelto
un programma all’insegna
dei classici, con la celebre
Sonata op.57 “Appassionata”
di Beethoven incorniciata
fra la Sonata Hob.XVI:20 di
Haydn e le sognanti miniature
dei Davidbündlertänze di
Schumann.
Gabriele Carcano
di direttori come
Boulez, Chailly,
Gergiev, Mehta e
lui stesso direttore
con la Filarmonica
della Scala e
l’Accademia
Nazionale di
S. Cecilia, e il
pianista di Rimini
Enrico Pace, uno
dei suoi più fedeli
partner cameristici,
solista spesso
sotto le bacchette
di Inbal, Noseda
e Temirkanov,
collaboratore dei
Quartetti Keller
e Prometeo. In
questo secondo
appuntamento,
Leonidas Kavakos
Leonidas Kavakos
ed Enrico Pace
per le Sonate di
Beethoven
Domenica 5 Febbraio, al
Saloncino del Teatro della
Pergola (ore 21), prosegue
l’incursione nell’universo
delle Sonate per violino e
pianoforte di Beethoven
affidato ad un duo di autentici
fuoriclasse, impegnati nello
stesso progetto anche ad
Atene e Milano: sono il
celeberrimo violinista greco
Leonida Kavakos, fra i
virtuosi oggi più ammirati
e richiesti, solista al fianco
© Yannis Bournias
Gabriele Carcano
al debutto fra Haydn
e Schumann
Kavakos e Pace percorrono
l’itinerario beethoveniano
proponendo le Sonate nn.2
e 3 dell’op.12, pubblicate nel
1799 e ancora legate al modello
offerto da Mozart, assieme alle
Sonate nn.1 e 2 dall’op.30, del
1803, dove le forme classiche
sono invece scosse da un piglio
fiero e drammatico. Proprio dal
contrasto dell’abbinamento,
appare più che mai evidente la
sconvolgente novità espressiva
alla quale giunge Beethoven,
ormai gravemente minato
nell’udito, nel giro di così pochi
anni.
Il violino di Kolja
Blacher e un mondo
di percussioni
È una singolare quanto
intrigante combinazione di
colori strumentali ad animare
il concerto di Lunedì 6
Febbraio, al Saloncino del
Teatro della Pergola (ore 21).
A presentarla è Kolja Blacher,
violinista di fama mondiale,
interprete di pluripremiate
incisioni con Claudio Abbado
e a suo tempo il più giovane
primo violino nella storia dei
Berliner Philharmoniker, che
per questa particolarissima
occasione concertistica si
unisce ad un gruppo di amici
musicisti, il violoncellista
Jens Peter Maintz, il pianista
Andreas Skouras, e un
terzetto di strepitosi virtuosi
delle percussioni, costituito
da Raymond Curfs, Claudio

www.kolja-blacher.com
Mozart e Bruce
Springsteen per il
Quartetto Ebène
Quartetto Ebène
che non mancherà di mettere
in luce il carisma scenico
e musicale del Quartetto
Ebène, costituito nel 1999 da
quattro promettenti allievi del
Conservatorio Nazionale di
Boulogne-Billacourt (Pierre
Colombet e Gabriele Le
Magadure, violini; Mathieu
Herzog, viola; Raphaël Merlin,
violoncello), poi cresciuto sotto
la guida del noto Quartetto
Ysaÿe e del compositore
Gyorgy Kurtag, oggi invitato
ad esibirsi nei maggiori festival
d’Europa e protagonista di
incisioni premiate dalla critica,
rivelatrici di come la medesima
passione possa essere riversata
nei generi musicali più diversi.
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Quartetto D 804 di Schubert,
noto come “Rosamunde”
per l’uso di un soave tema già
impiegato dall’autore nelle
omonime musiche di scena.
Domenica l’attenzione del
Quartetto Artemis è invece
tutta per la Francia fra fine
Ottocento e contemporaneità,
con il Quartetto di Debussy,
innovativo pur nelle sue
forme classiche, il Quartetto
di Ravel, con le sue luccicanti
geometrie, e infine Ainsi
la Nuit di Henri Dutilleux.
Programmi eclettici per tornare
ad ammirare il Quartetto
Artemis (oggi formato da
Natalia Prishepenko e Gregor
Sigl violini, Friedemann
Weigle viola e Eckart Runge
violoncello), musicisti tedeschi
www.quatuorebene.com riuniti sotto il nome fiero della
dea della caccia (Artemide),
una delle formazioni d’archi più
Il Quartetto
nelle maggiori sale
Artemis fra Haydn e ammirate
concertistiche per la bellezza
Dutilleux
del suono, la
Quartetto Artemis grinta espressiva
e l’entusiasmo
luminoso delle sue
interpretazioni.
Costituitosi nel
1989 e con sede
concertistica alla
Philharmonie di
Berlino, l’Artemis
ha avuto per
mentori e guide
i Quartetti
Emerson,
Juilliard ed Alban
Berg. Vincitore
del Premio
Sabato 18 (ore 16) e Domenica
“Paolo Borciani” (1997) e del
Premio Accademia Musicale
19 Febbraio (ore 21), il ciclo Il
Chigiana di Siena (2004), ha
mondo del Quartetto prosegue
ottenuto anche un importante
con due nuovi appuntamenti:
riconoscimento dalla
protagonista ne è stavolta il
Fondazione della Beethoven
Quartetto Artemis, una delle
Haus per le sue interpretazioni
formazioni più brillanti e
beethoveniane. Collabora
tecnicamente agguerrite oggi,
stabilmente con Juliane Banse
ormai come ‘in residenza’
e Leif Ove Andsnes, e ha al
presso gli Amici della Musica
suo attivo una significativa
di Firenze. Guarda alle
discografica. Frequenti sono
pietre miliari della letteratura
le sue incursioni anche nella
cameristica il concerto
musica contemporanea,
di Sabato, impaginando
testimoniate dall’impegno in
il Quartetto op.76 n.5 di
prime esecuzioni mondiali di
Haydn, tratto da una delle
lavori di Jörg Widmann e di
sue raccolte più celebri, il
Thomas Larcher.
Quartetto n.1 di Bartok, con i
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suoi riferimenti alla tradizione
popolare ungherese, e il celebre
www.artemisquartet.com

© Boris Streubel
Estay e Mark Haeldermans.
Quest’ultimo sostituisce
Peter Sadlo, precedentemente
annunciato, con conseguente
cambiamento nel programma
originale: rimane l’enigmatica
Sinfonia n.15 di Shostakovich
(nell’efficace trascrizione
per trio e percussioni del
percussionista Andrei
Pushkarev), ma affiancata da
due pagine contemporanee
inizialmente non previste,
la Sonatina per violino e
percussioni del musicista
svizzero Pierre Metral,
timpanista dell’Orchestre de
la Suisse Romande, e Trio per
uno di Nebojsa Jovan Zivkovic,
musicista originario della ex
Jugoslavia ma di formazione
tedesca, uno dei più acclamati
virtuosi di marimba e
percussioni oggi. Invariata la
presenza dell’amabile Trio per
pianoforte, violino e violoncello
Hob.XV:24 di Haydn, che con
la sua fluida classicità si pone
in intrigante e sorprendente
confronto con le sonorità
percussive di pagine tutte da
conoscere e apprezzare.
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A sei anni
dall’ultima
apparizione
nei cartelloni
degli Amici
della Musica, il
Quartetto Ebène
ritorna a Firenze
per un doppio
ed eterogeneo
appuntamento,
Sabato 11 (ore
16) e Domenica
12 Febbraio (ore
21) al Teatro della Pergola, per
il ciclo Il mondo del Quartetto
organizzato dagli Amici
della Musica. Due concerti
che confermano al dinamica
versatilità, la travolgente
naturalezza nel muoversi
fra generi diversi di questa
formazione d’archi tutta
francese, grande rivelazione
del Concorso Internazionale
ARD (2004), entrata nella
lista “New Generation
Artistis” della BBC e oggi
fra i più importanti quartetti
della scena internazionale.
Nell’appuntamento
pomeridiano di Sabato, il
Quartetto Ebène si cimenta in
alcune delle più tradizionali
pietre miliari della letteratura
cameristica, come il Quartetto
KV 465 “Le dissonanze” di
Mozart, il Quartetto D 804
“Rosamunde” di Schubert,
il Quartetto n.1 op.11 di
Ciaikovsky; ma in quello
serale di Domenica, i quattro
dell’Ebène si scatenano,
complici le percussioni di
Richard Héry e la regia
elettronico-sonora di Fabrice
Planchant, in un un’incursione
di gusto cross-over fra
rivisitazioni che toccano
l’ipnotico jazz di Miles Davis
(All blues) e di Nick Roubanis
(Misirlou twist, utilizzato nel
film Pulp Fiction),
l’intensa Streets
of Philadelphia di
Bruce Springsteen
(scritta per un’altra
celebre pellicola,
Philadelphia),
e il Charlie
Chaplin autore
di Smile per
Tempi Moderni.
Un programma
© Julien Mignot
Kolja Blacher

I CONCERTI DI FEBBRAIO 2012
Sabato 4 Febbraio
ore16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù, P
GABRIELE CARCANO, pianoforte
F.J. HAYDN: Sonata in do minore Hob.XVI:20.
L. van BEETHOVEN: Sonata n.23 in fa minore op.57 “Appassionata”.
R. SCHUMANN: Davidsbündlertänze op.6.
Domenica 5 Febbraio
ore 21
Teatro della Pergola
Saloncino
Turni A, C
LEONIDAS KAVAKOS, violino
ENRICO PACE, pianoforte
Le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (II)
L. van BEETHOVEN: S
onata per violino e pianoforte in la maggiore op.12 n.2; Sonata per violino e pianoforte in
mi bemolle maggiore op.12 n.3; Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op.30 n.1;
Sonata per violino e pianoforte in do minore op.30 n.2.
Lunedì 6 Febbraio
ore 21
Teatro della Pergola
Saloncino
Turni A, C
KOLJA BLACHER, violino
JENS PETER MAINTZ, violoncello
ANDREAS SKOURAS, pianoforte
RAYMOND CURFS, percussioni
CLAUDIO ESTAY, percussioni
MARK HAELDERMANS, percussioni
F.J. HAYDN: Trio in re maggiore HOB XV:24
D. SOSTAKOVIC: Sinfonia n.15 (arr. per trio con pianoforte e percussioni di A. Pushkarev).
P. METRAL: Sonatina per violino e percussioni.
N.J. ZIVKOVIC: Trio per uno op.27, per trio di percussioni.
Sabato 11 Febbraio
ore 16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù, Q
QUARTETTO EBÈNE
Il mondo del Quartetto (XXIII)
W.A. MOZART: Quartetto in da maggiore KV 465 “Le dissonanze”.
F. SCHUBERT: Quartetto in la minore op.29 D 804 “Rosamunde”.
P.I. CIAIKOVSKY: Quartetto n.1 in re maggiore op.11.
Domenica 12 Febbraio
ore 21
Teatro della Pergola
Saloncino
Turni A, C, Q
QUARTETTO EBÈNE
Richard Héry, percussioni
Fabrice Planchat, ingegnere del suono
Il mondo del Quartetto (XXIV)
C. COREA: Spain.
M. DAVIS: All blues; So What.
W. SHORTER: Footprints.
C. CHAPLIN: Smile (da Tempi moderni).
N. ROUBANIS: Misirlou twist (da Pulp Fiction).
J. STEEL: Calling you (da Bagdad Café).
B. SPRINGSTEEN: Streets of Philadelphia.
B. MEHLDAU: Unrequited.
D. GROLNIK: Nothing personal.
Sabato 18 Febbraio
ore 16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù, Q
QUARTETTO ARTEMIS
Il mondo del Quartetto (XXV)
F.J. HAYDN: Quartetto in re maggiore op.76 n.5 Hob.III:79.
B. BARTÓK: Quartetto n.1 op.7 Sz 40.
F. SCHUBERT: Quartetto in la minore op.29 D 804 “Rosamunde”.
Domenica 19 Febbraio
ore 21
Teatro della Pergola
Saloncino
Turni A, C, Q
QUARTETTO ARTEMIS
Il mondo del Quartetto (XXVI)
C. DEBUSSY: Quartetto in sol minore.
H. DUTILLEUX: Ainsi la Nuit.
M. RAVEL: Quartetto in fa maggiore.
Sabato 25 Febbraio
ore 16
Teatro della Pergola
Turni A, B, Bpiù
MARK PADMORE, tenore
PAUL LEWIS, pianoforte
L’arte del Canto (XXX)
F. SCHUBERT: Winterreise D 911.
Domenica 26 Febbraio
ore 21
Teatro della Pergola
Saloncino
Turni A, C
LEONIDAS KAVAKOS, violino
ENRICO PACE, pianoforte
Le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (III)
L. van BEETHOVEN: S
onata per violino e pianoforte in re maggiore op.12 n.1; Sonata per violino e pianoforte in
sol maggiore op.30 n.3; Sonata per violino e pianoforte in la maggiore op.47 “A Kreutzer”.
Mark Padmore e
Paul Lewis per il
Viaggio d’inverno
di Schubert
Davis, Haitink e Harding. Si è
imposto all’attenzione anche in
Beethoven, incidendo con pieno
successo di critica le integrali
delle Sonate e dei Concerti,
ed è stato anche il primo
pianista nella storia dei popolari
BBC Proms ad eseguire tutti
i Concerti di Beethoven in
un’unica stagione
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Con il concerto di Sabato
25 Febbraio, al Teatro della
Pergola (ore 16), il ciclo
L’arte del Canto propone
quell’indiscutibile capolavoro
che è la Winterreise di
Schubert, raccolta di
ventiquattro Lieder le
cui bozze di stampa il
compositore continuò
a correggere fin sul letto di
morte, senza peraltro vederla
mai pubblicata. Una galleria
senza fine di gelidi paesaggi
dell’anima, dove Schubert
pare prefigurare la solitudine
cosmica che sarà di Mahler.
Ne sono interpreti di lusso
il tenore Mark Padmore e il
pianista Paul Lewis, coppia
davvero superlativa e degna

www.markpadmore.com
© Marco Borggreve
Mark Padmore
Puoi trovare gli
Amici della Musica Firenze
anche su
www.paullewispiano.co.uk
PaulLewis
delle maggiori capitali europee
della musica. Entrambi
artisti britannici ed entrambi
acclamati nelle maggiori sale
concertistiche del mondo,
spesso proprio nei tre grandi
cicli di Schubert (come alla
Wigmore Hall di Londra) che
stanno oltretutto registrando
su cd con notevole successo.
Cresciuto al glorioso King’s
College di Cambridge, dopo
gli studi di clarinetto, Padmore
ha sviluppato la sua attività
nell’opera (La carriera di
un libertino, La clemenza
di Tito), nei concerti e nei
recital, diretto da Gardiner,
Harding, Herreweghe, Jacobs,
e conquistandosi anche una
fama mondiale per le sue
interpretazioni delle Passioni
di Bach. Paul Lewis (che per
gli Amici della Musica sta
anche realizzando il ciclo Il
pianoforte di Schubert, portato
anche a Londra, New York e
Tokyo) è interprete a fianco
della Los Angeles Philharmonic
Orchestra, dei Wiener
Symphoniker e della Mahler
Chamber Orchestra, diretto da
Beethoven
ultima tappa con
Kavakos e Pace
Si conclude Domenica 26
Febbraio, al Saloncino del
Teatro della Pergola (ore
21), l’integrale delle Sonate
per violino e pianoforte di
Beethoven affidato ad un
duo di autentici fuoriclasse,
impegnati nello stesso progetto
anche ad Atene e Milano: il
celeberrimo violinista greco
Leonida Kavakos, fra i virtuosi
oggi più ammirati e richiesti, e il
pianista di Rimini Enrico Pace,
uno dei suoi più fedeli partner
cameristici, collaboratore dei
Quartetti Keller e Prometeo.
In questo terzo e ultimo
appuntamento, Kavakos e
Pace completano il viaggio
beethoveniano affiancando tre
lavori di tre diversi momenti
stilistici dell’autore, a marcare
maggiormente le loro differenze
musicali ed espressive. S’inizia
con l’esordio nel genere, la
Sonata op.12 n.1, che alla sua
apparizione non mancò di
creare scompiglio negli ambienti
musicali più tradizionalisti,
segui sul più famoso social network tutte le nostre iniziative,
le informazioni sui concerti, sugli artisti ospiti, sulle masterclasses,
sulle promozioni in corso e su tanto altro ancora...
Anna Caterina
Antonacci
sostituisce Measha
Brueggergosman
Il soprano Measha Brueggergosman ha dovuto annullare
la sua tournée e rinunciare
anche al recital per gli Amici
della Musica, annunciato per
Lunedì 12 Marzo, al Teatro
della Pergola (ore 21). Il concerto sarà tenuto dal soprano
Anna Caterina Antonacci, che
accompagnata al pianoforte
da Donald Sulzen si esibirà in
pagine di Monteverdi, Respighi, Mascagni, Tosti, Fauré.
non poco critici nei confronti di
Beethoven; segue poi la Sonata
op.30 n.3, che pare recuperare
la grazia e l’ironia di Haydn; e
infine, la monumentale Sonata
op.47, di pochissimi anni
dopo, assolutamente unica
nel suo slancio esuberante e
appassionato, cronologicamente
vicina a lavori del catalogo
beethoveniano come la
Sinfonia “Eroica” e la Sonata
“Waldstein”. Dedicata in un
secondo tempo al violinista
francese Rodolphe Kreutzer,
venne da lui stesso, all’epoca,
giudicata ineseguibile. Oggi
è un’indiscussa pietra miliare
della letteratura per violino e
pianoforte.
FEP
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Teatro della Pergola
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