DEI Rg F ROT TflRl

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DEI Rg F ROT TflRl
Saturday, August 22, 1959
Volume XXXVIII
DEI
Number 34
Rg F ROT TflRl;
(THE CALL OF THE 'REFRACTAIRES')
A WEEKLY PUBLICATION
exccpt for the lasl week of December
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mt N»w Tork. N.T. undar th* A.ot of JcCuroh a. 187*.
Penco// c/e//a radioattivita
Alia presenza di circa 500 scienziati specializzati negli studi suH'applicazione pacifica
dell'energia nucleare e soltó la presidenza del
prof. Clifford Beck della Commissione per
l'energia atómica degli U.S.A. si é aperto il 16
giugno un Congresso Internazionale a Roma
nel palazzo deli'E.U.R.
II sen. prof. Basilio Focaccia, presidente del
Comitato nazionale per le ricerche nueleari,
ha aperto i lavori del simposio, cui ha partecipato puré una delegazione soviética, I congi-essisti hanno esaminato il problema della
sicurezza delle popolazioni, in rapporto alia
ubicazione degli impianti nueleari. Le centrali
atomiche, le quali sonó destínate a sostituire.
le fonti di energía elettrica, contribuiranno in
futuro (anche se in mjsura ridottissima rispetto alia ricaduta di particelle libérate dalle
esplosioni) aill'aumento del grado di radioattivita nelPatmosfera.
Gli scienziati prendono giá misure severissime per annuliare (o per ridurre al mínimo)
questo pericolo. Per la céntrale del Garigliano
progettata dalla Finelettrica, che attuerá uno
dei moderni e sicuri metocii di sfruttamento
deli'energia atómica, i prodotti di fissione
verranno chiusi in cassoni di cemento e sprofondati sottoterra. Ogni anno anche gli indumenti indossati dai tecnici verranno bruciati e
le ceneri egualmente chiuse in cassoni di cemento e sotiérrate. Una misura che occorre
adottare é puré quella deirisplamento delle
centrali.
I lavori del simposio per lo studio degli
effeíti della radioattivita sul corpo umano
org-anizzato in collaborazione con l'UNESCO,
sonó poi proseguiti a porte chiuse a Venezia,
presso il centro di cultura e civiltá "Giorgio
Cini". II problema é stato esaminato con la
necessaria riservatezza per impediré le deformázion^polemiche che potrebbero nascere da
un'inesattá valutazione da parte di profana
circa i risultati che gli studiosi si sonó comunicati. II professor Zimmer ha fatto un
excursus storico della radiobiología, affermando che le radiazioni possono esplicare la
loro azione nociva sull'organismo umano essenzialmentar attraverso due meccanismi. II
primo é quello che si rif erisce all'azione diretta deile radiazioni sulle molecole sensibili delle
cellule dell'uomo ossia su i "geni". L'altro invece diguarda l'effetto indiretto che le radia. zioni possono.-avere in quanto liberatrici di
sostanze che r'isultano tossiche alie strutture
"fondamentali deirorganismo.
Fatta questa premessa, il prof. Zimmer ha
esposto quella che viene considerata la teoría
relativamente piü avanzata della radiobiología, Essa si basa sulla considerazione della
cellula vívente come una struttura altamente
organizzata, nella qualé sonó possibili trasferimenti di energía. La diversita delle concezioni dei vari scienziati, a questo punto si
limita alia intuizione, finora non provata, del
modo in cui tale organizzazione e tali trasferimenti si realizzanc.
II prof. Zimmer ha aggiunto che rindirizzo
piü recente della radiobiclogia consiste nello
studiare gli effetti immediati chimico-fisici
delle radiazioni attraverso i tessuti, servendosi di' tecniche fisiche sensibilissime, come
ad esempio la spettroscopia e microonda.
Dopo la relazione del prof. Zimmer, il prof.
Kirdv Smith, del laboratorio atómico di Oak
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Ridge, ha presentato i risultati di una serie
di studi compiuti sulle radiazioni sulle molecole puré, servendosi appunto della técnica
della spettroscopia e microonda.
II prof. Altman di Rochester ha quindi trattato gli aspetti biochimici del metabolismo dei
tessuti sottoposti a radiazioni. Altri interessanti dati sonó stati poi forniti dal prof.
Chevalier, di Strasburgo, su esami da lui fatti
su animali sottoposti a radiazioni.
In sostanza, il centro del problema affrontato é quello dello studio degli effetti di piccole radiazioni nueleari su sistemi biochimici.
I vari interventi — quello del prof. Alexander
RIGORDANDO
Mi sia consevtito di rendere omaggio alia memoria dei compagni Nicola Sacco e Bartolomeo
Van^etti nell'amnversario del loro sacrificio supremo.
Poche ore prima della me^anotte del 22 agosto
1927, tutto il mondo civile era in fermento e tumultuava per salvare dalla sedia elettrica due
innocenti lavoratori anarchici.
La difesa si era data da fare affannosamente
sino all'ultimo momento sperando che all'ultima
ora qualcbe cosa fosse successo ad evitare Holocausto.
Nói giovanissimi lavoratori appassionati alia
causa degli ostaggi protestiamo, gridiamo invocando giustiiia a Union Square, la pia^a che a
New York risulia dall'incrocic di Broadway con la
14.a Strada, convinti che il nostro grido unito a
quello che in ogni lingua si leva dai petti di tutto
il mondo civile, possa salvare i compagni cari.
Lora incalía e con essa la noticia che la sedia
elettrica del Massachusetts sta per perpetrare l'ultimo misfatto della terribile tragedia che si protrae da oltre sette anni.
Si grida mentre si approssima Tora fátale, ma
purtroppo il grido ci si stronca in gola all'annuncio
che Nicola Sacco, prima, e poi Bartolomeo VanZetti sonó stati arsi sul rogo sen^a fiamma del secólo ventesimo, pochi minuti dopo la me^anotíe
del 22 agosto 1927.
Speriamo, nella nostra disperaiione, che al diffondersi della terribile noticia lo sciopero genérale
richiami i carnefici alia contempla^ione del terribile delitto consumato vía . . . anche questa speran^a torna vana.
La plutocracia americana ha vinto.
Ha vinto, ma si é coperta di una indelebile vergogna.
Trentadue anni dopo l'assassinio di Sacco e di
Van^etti, la memoria del loro sacrificio ineffabile
vive nel cuore e nella mente dei superstiti, símbolo e vindice delle aspiraponi di liberta e di giustifia di quel mondo civile che si era levato ad
invocare la loro sálvela quella sera fosca di rappresaglie e di terfore e nel corso di tutti gli anni
angosciosi durante i quali il delitio era stato meditato ed ordito, e nei nuovi liberi cuori che della
pureíai di quel martirio e della atrocitá di quel
misfatto non samio dubitare e giá reclamano, a
lavarsi d'ogni sospetto di complicitá o di compiacenia postuma, la riabilitalione della memoria di Sacco e di Van^etti, vittime dell'intollerania
settaria di magnirati e di governanti acciecati dall'odio e dai pregitidi^i di casta e dalla libídine di
potere.
P. Puccio
unesp^ Cedap
P.0 Hoi .115 - Cooper Station - New York 3, N. Y
di Londra, dei proff. Mandel e Chambón di
Strasburgo e dei coniugi Goutier di Liegi —¡
sonó consistiti nella maggior parte nella esposizione delle esperienze rispettivamente compiute per cercare di conoscere le leggi che regalano l'assorbimento delle radiazioni da parte degli organi-smi.
II prof. W. L. Russel, del laboratorio atomico di Oak-Ridge, ha parlato dei cambiamenti dei fattori ereditari dei topi, sottoposti
a radiazioni di notevole intensitá. Questi esperimenti rivestono un particolare signifkato in
quanto il tope é un mammifero e quindi gli
effetti riscontrati potrebbero avvicinarsi alquanto a quelli di un nomo sottoposto alie
medesime radiazioni.
II prof. Russel ha messo in evidenza come
tali effetti presentino sensibili differenze a
seconda che la medesima«radiazione sia somministrata in una dose única o diluita nel
tempo, ed ha concluso affermando che sonó
registrad effetti minori nel caso in' cui la
dose fu somministrata in tempi successivi:
ció farebbe ritenere possibili processi di riparazione nelle cellule e suffragherebbe l'effettivo esistenza di una "soglia".
Alia conclusione del congresso -il professor
Buzzati-Traverso ha'dichiarato: "Benché non
si siano potuti fare esperimenti nell'uomo, é
ragionevole credere che anche nella nostra
specie si potrebbero verificare fenomeni simili a quelli riscontrati in animali da esperimento. E' quindi indispensabile stare con gli
occhi bene attenti per impediré le contaminazione dell'ambiente in cui viviamo da parte di
sostanze radioattive. Per il momento i rischi
sonó minimi e non preoecupanti, ma bisognerebbe arrivare ad un controllo genérale delle
fonti di radioattivita per evitare di- troyarsi,
in un domani non troppo lontano, davanti
aH'irreparabile".
Nel corso dei lavori il prof. M. Bacq dell'Universitá di Liegi ha tenuto una conferenza pubblica sugli effetti delle radiazioni atomiche s'U'H'uomo e sulla opera svolta dal Comitato scientifico dell'ONU (di cui egli é
stato presidente), conclusa con la.presentazione alia Assemblea Genérale di un importante rapporto sulla radioattivita.
L'illustre scienziato, dopo aver esaminato
le radiazioni naturali, ha illustrato quelle a.rtificiali distinguendo via via quelle che creano
contaminazioni nel settore industríale (per gli
addetti ai lavori nelte centrali atomiche, per i
reattori nelle industrie, ecc.), quelle che creano pericoli utilizzando la terapia radiológica
ed infine quelle che producono danni attraverso gli esperimenti con armi nueleari. Mentre sonó da esoludersi pericoli derivanti dalle
sorgenti radioattive artificiali destínate
alPimpiego scientifico, sanitario e industríale, Tesplosione di un ordigno nucleare forma
sostanze radioattive piü o meno grandi nell'atmosfera. Entro un raggio di 250 Km, le
particelle cadono piü rápidamente (questa
ricaduta é detta "fall-out"). L'intensitá puó
essere molto considerevole sopratutto se una
pioggia o una nevicata accelera il deposito
delle particelle. Ma tale territorio, suscettibile
di essere altamente contaminato, é in general sorvegliato. Incidenti sonó pero sempre
possibili, come quello toccato ai pescatori
giapponesi. Le particelle piü finí contenenti
elementi radioattivi a vita lunga, come lo
"stronzio 90" per esempio, raggiungono- la
stratosfera e formano una specie di deposito
Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa
aculdade de Ciencias e Letras de As
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che libera abbastanza regolarmente la sua carica radioattiva.
Al momento attuale tale radioattivitá é piü
elevata nell'emisfero nord, in zone dove le
precipitazioni ípioggia o nevé) sonó intense.
L'emisfero sud ne riceve tre volte di meno
di quello nord e la zona tropieale ancor meno.
II pericolo piü grave é rappresentato dalla radioattivitá dello "stronzio" solubile. Esso viene assorbito dalle foglie verdi di tutte le
piante e anche se é trattenuto nel suolo entra
nelle radici e contamina cosi le piante che
servono a-I nutrimento deli'uomo e degli animali. Poiché le sue caratteristiche chimiche
sonó molto simili a quelle del calcio si trova
lo stronzio radioattivo sopi'atutto nel latte e
nelle ossa, particularmente in quelle di bimbi
in cu i gli scambi metabolici sonó molto intensi.
Secondo gli esperti del comitato per le radiazioni dell'ONU, i calcoli anche pessimistici
non danno cifre allarmanti per quanto concerne gli effetti genetici possibili (cioé le conseguenze sulla ereditarietá) delle piogge radioattive a condizione, tuttavia, che la situazione attuale persista e che-non ci siano guerre
atomiche.
Ma il pericolo degli esperimenti con armi
nucleari va considerato altrinienti. La sostanza radioattiva dello "stronzio 90" assorbita dall'uomo col cibo, si localizza nelle ossa
e vi si concentra tanto piü quanto le ossa
sonó giovani. I bambini incorporano piü degli
adulti. Ora accade che il midollo osseo, soggetto a radiazioni puó tvasformarsi in un midollo leucémico.
L'aumento di frequenza delle leucemie dovute alie pioggia radioattive sarebbe al giorno
d'oggi pari al 10 per cento, ma diventerebbe
piü considerevole in avvenire se gli esperimenti di scoppi nucleari ccntinuassero.
Concludendo la sua conferenza il professor
Z. M. Bacq ha sottolineato che la tensione
attuale e l'inquietudine dei popoli sonó dovute
in gran parte alio sfasamento tra la rapidissima evoluzione della scienza e quella della
política e della morale che invece é molto
lenta; e ha perció proposto che per diminuiré tale distacco sia clata a certi uomini di
scienza (biologi e medici) una responsabilitá
molto piü grande, soprattutto piü diretta nella
condotta degli affari pubblici. Egli ha aífermato che bisogna essere vigilanti e non soltanto in polirica.
Intanto dagli U.S.A. giunge notizia che il
. Sottocomitáto del Congresso per la energía
atómica, ha iniziato una serie di sedute destínate ad accertare quali danni deriverebbero
aglí Stati Uniti da un attacco termonucleare.
Le dichiarazioni piü importanti in proposito
sonó state.faite dal dott. Frank Shelton, il
quale ha tracciato un trágico quadro di cosa
accadrebbe qualora una bomba all'idrogeno
dovesse colpire una cittá americana.
Shelton ha detto: "Una bomba H, pari cioé
a dieci milioni di tonnellate di esplosivo convenzionale, scaverebbe nel terreno un cratere
del diámetro di circa 800 metri e della prof endita di settanta metri. II rifugiarsi nelle cantine, non offrirebbe protezione alcuna contro
la deflagrazione.
"Le radiazioni ucciderebbero chiunque si
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L'ADÜNATA DEI REFRATTARI
THE CALL OF THE "REFRACTAIRBfl-^
(Weekly Newspaper)
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Vol. XXXVIII - N. 34
Saturday. August 28. 1959
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Sabato 22 agosto 1959
REFRATTAR1
trovasse entro il raggio di tre chilometri e
mezzo dal punto dell'esplosione, che inoltre
provocherebbe la distruzione di tutti gli
edifici in un raggio di 11 Km. Incendi comincerebbero a divampáre immediatamente in
ogni parte dell'agglomerato.
"Chi si trovasse a 16 Km. dal luogo di scoppio della bomba verrebbe sottoposto entro
mezz'ora alia caduta di letali ceneri radioattive. Al termine di un'ora il suo corpo
avrebbe assorbito tremila "roentgens" (un
"roentgen" é una unitá di radiazione) e questa persona non potrebbe sopravvivere piü
di quindici minuti a tale grado di contaminazione. A 40 Km. dallo scoppio, chiunque si
trovasse all'aperto riporterebbe ustioni di secondo grado".
Shelton, che é direttore técnico del Centro
ricerche della Difesa, ha concluso affermando
che in un'area di 3300 chilometri quadrati si
accumulerebbe nel periodo di 48 ore una dose
tale di radiazioni capaci di uccidere chiunque
non fosse stato in grado di mettersi al riparo.
In quella stessa área il terreno risulterebba
per lungo tempo inadatto a svariati tipi di
coltivazione.
Infine, alcuni scienziati atomici il 23 giugno hanno fatto sapere al Congresso che il
pericolo immediato delle radiazioni libérate
dagli esplosivi nucleari, é piü che doppio di
quanto aveva affermato in passato il governo
americano, in base a calcoli precedenti.
La conferenza sulla sospensione degli esperimenti nucleari ha ripreso 1'8 giugno a Ginevra i suoi lavori dopo rinteiruzione di un
mese. Sembra che Inghilterra e Stati Uniti
abbiano preséntate proposte riguardanti il
programma di un gruppo di lavoro di esperti
scientifici aventi il compito di studiare le
tecniche del controllo delle esplosioni ad alta
quota.
(II presante articolo é testaiainiieinte ripartato da
"L'Incontro" di Toirino, gingino 1959).
LETTERE DALLA FRANCIA
Coloro che fondarono i sindacati cristiani,
piü di mezzo secólo fa, oggi non riconoscerebbero piü le loro creature. Se, infatti, da principio di trattava di associazioni di benpensanti (1) e piü precisamente di veri e propri
sindacati gialli, l'evoluzione dei fatti e delle
persone ha radicalmente trasformato la
C.F.T.C. (Confederazione Francese dei Sindacati Cristiani). II suo núcleo céntrale — la
federazicne degli impiegati — é stato messo
da parte sotto la spinta delle federazioni operaie: metallurgici, edili, operai delle industrie
chimiche. Nell'ultimo congresso, tenuto alcune settimane addietro, le tesi e le proposte
della minorar.za hanno prevalso sui problemi
essenziali.
Da una decina d'anni si é formata, e si é
data da fare per influenzare i militanti e cambiare la mentalitá antica, una corrente di opposizione che ha come porta voce un bollettino
intitolato "Ricostruzione". Dirigenti di tale
minoranza sonó Vigneaux, della Federazione
cleirinsegnamento, Detraz, della Federazione
Edile, Descamps, della Federazione Metalúrgica. II loro vocabulario,, le loro parole d'ordine, le loro prospettive sonó fundamentalmente diverse dal linguaggio, dalle preferenze, dai punti di vista propri dei vecchi
dirigenti, partigiani della collaborazione di
classe, piü preoecupati di proteggere i lavoratori da qualunque agitazione che non di
cercare la loro emancipazione.
In mérito al problema algerino, il congresso
della C.F.T.C. ha invocato "una soluzione negoziata"; in mérito alia questione económica
ha scelto la pianificazione; per quel che riguarda il "de-gaullismo" si é schierato nettamente all'opposizione. Infine, la scelta stessa
deirorganizzazione per industria ha assunto
un significato di tendenza. in quanto che implica lo smantellamento della federazione degli impiegati, bastione della destra tradizionale.
Bisogna vedere in questa evoluzione della
céntrale operaia cristiana (c'é nel suo seno
persino una corrente che vorrebbe sopprimere
l'aggettivo "cristiana") un índice tutt'altro
che trascurabile della permeabilitá delle organizzazioni sindacali alie influenze della vita
quotidiana. Se é vero che la C.F.T.C. é soggetta a pressioni ed a moniti da parte della
gerarchia cattolica, del partito social-cristiano
e delle molteplici associazioni cattoliche, non
é men vero che altri fattori intervengono a
loro volta; sarebbe umiliante pensare che il
mondo cattolico stesso fosse veramente immobile ed immutabile, semplice oggetto manipolato dalle gerarchie romane.
Per contó nostro, noi temiamo — assai piü
delle manovre tenebrose attribuite al clero in
tutti i campi — rorientamento preso dalla
nuova generazione di militanti che si vanno
affacciando alia ribalta della C.F.T.C. Mentre
da un lato non possiamo che combiacerci di
vedere una federazione operaia che prende
posizione contro la guerra d'Algeria e chiama
alia lotfca contro la politiza anti-operaia condotta dal governo Débré-Pinay, noi deploriamo dall'altra che quella stessa federazione
unesp^ Cedap
non presentí un programma la cui realizzazione dipenda essenzialmente dai lavoratori
organizzati. Infatti, la maggior parte delle
speranze formúlate dal congresso della
C.F.T.C. sonó subordinate alPesistenza di un
governo di sinistra. (Su questo punto convergono 1'influenza del gruppo Mendes-France,
una certa tendenza al laburismo, e le simpatie
per una formula di fronte popolare). Ora, non
v'é nulla di pericoloso, per dei militanti che si
sonó sbarazzati con grande sforzo dello spirito paternalista, che di abbandonarsi ad
un'altra illusicne, quale é quella della maggioranza parlamentare progressista. Tanto
piü che tale illusione é intimamente legata,
sul piano interno, alPillusione della coesistenza, della distensione internazionale, della pace come effetto degli incontri diplomatici.
Non rimane altro che s¡perare che l'evoluzione del settore operaio cristiano non sia
arrivata alia sua fine e che le esperienze, del
passato e del presente, valgano a disingannare
anche meglio i lavoratori aderenti alia C.FT.C.
Un altro congresso tenuto poco prima delle
assise operaie cristiane, é stato quello della
C.G.T. (Confederazione Genérale del Lavoro)
dominata dai comunisti. Qui le sorprese sonó
state peche. Benoit-Frachon ha dato l'indirizzo e le consegne. L'opposizione ufficiale
(quella di Le Brun, membro del partito comunista, ma neU'apparato "parallelo") si é
attenuta alie critiche di forma ed ha conservato la sua posizione peí caso in cui un'esperienza di sinistra avesse a trovare circostanze
propizie. Soltanto pochi delegati hanno manifestato il proprio' malcontento di fondo e reclamato il ritorno ad.una vera democrazia
interna, o man ifestafa la determinazione di
darsi da fare per un movimento sindacale
indipendente dai partiti.
Si direbbe che la C.G.T. sia in posizione
d'attesa, e che cerchi di guadagnar tempo con
la speranza che i dati politici intemazionali si
chiariscano; "seguirá" i movimenti di rivendicazione ma non se ne fará iniziatrice e non
li gonfierá, almeno fino a che non sia precisato il suo compito nell'insieme del fronte
soviético.
La formula di una riassembramento sindacale seguente io spirito della Carta di Amiens,
sostenuta dal M.S.U.D. (Movimento per un
sindacalismo riunito e democrático) ha invece
ottenuto l'approvazione della grande maggioranza dei deleerati degli insegnanti riuniti in
congresso nazionale. Si deve d'altronde a cotesto potente sindacato (S.N.I. — Syndicat
National Instituteurs) se cotesto movimento
ha avuto origine tanto é vero cKe il segretario di questo sindacato, Denis Forestier, é
nello stesso tempo l'animatore del M.S.U.D.
Al congresso del S.N.I. si sonó affrontate
le tre tendenze classiche: la tendenza maggioritaria, autónoma, riformista ma relativamente battagliera; la tendenza comunista
(20%) sempre instabile, seguente una linea a
zig-zag; la tendenza sindacalista rivoluzionaria (7%). Le discussioni furono molto fran-
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L'ADITNATA
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che- e tutte le opinioni si espressero in comCosicché. i lavori dei congressi sindacali //
pleta liberta.
hanno messo in evidenza un impeto di diffiSindacato importante, il S.N.I. si é affer- denza néi confronti del mito de-gaullista e
mato come l'organizzazione piü risolutamente sottolineata nello stesso tempo una genérale
Nel linguaggio giornalistico e poliziesco si
anti-degauUista. Ha riportato or ora, su un tendenza a metter fine alia guerra d'Algeria.
denomina
"lie detector" (detettore di bugia)
terreno che gli é proprio, una vittoria imporQuesti sonó segni importanti nel deserto
un
apparecchio
complicato che, applicato ad
tante. Mentre il Primo ministro Débre, sicuro dell'opinione francese. Ma non ci facciamo
un
indiviudo
sospetto
durante rinterrogatodi una maggioranza parlamentare, aveva inol- illusioni. Questi non sonó che ordini del giorrio, rivelerebbe se le sue risposte siano veritrato progetti di legge in favore delle scuole no. Si tratta ancora di tradurli in fatti.
libere (specialmente cattoliche), il S.N.I. ha
Al ritorno di setiembre e di ottobre si potra tiere o mendaci. La perpetrazione di alcuni
lanciato una vigorosa campagna in favore misurare la distanza che separa le buone in- sensazionali delitti di sangue, nel corso di
queste ultime settimane, e l'applicazione —
della scuola laica, nello svolgimento della tenzioni dagli atti.
apparentemente
con risultati non rassicuranquale i suoi oratori, ripudiando ogni e qualS. Parane
ti
—
del
"lie-detector"
ad un individuo che si
siasi intrusione política, persino quella dei (8 agosto 1959)
suppone
gravemente
indiziato
.ha rimesso in
partiti che offrivano il loro appoggio, hanno
discussione
l'attendibilitá
o
meno
di cotesto
attratto folie imponenti tanto a Parigi che
(1) Lo statitto del 1889 prescriveva che i membri
nella provincia. E il governo ha ritirato i suoi dovevano esseie "catfcolici e fare onore alia lloro genere di apparecchi nella ricerca e nella scoperta dei delinquenti.
progetti.
religione con una buona riputazione".
Un giornalista del "World-Telegram" di
New York dedica all'argomento un articolo
piuttosto scettico nel numero del 13 agosto
u.s., articolo che incomincia con un raccontino
suggestivo che, mentre vorrebbe accreditare
l'acume degli agenti di polizia, lo compromette irreparabilmente.
Molti secoli addietro, dice il racconto, quattro indiani erano sospetti di aver commesso un
delitto a Bombay. I] poliziotto addetto alTinI DISCHI VOLANTI
Certo. Ma il soldato vincitore in territorio dagine disse ai quattro sospetti raccolti in
oceupato non ha molto rispetto per la vita
Mentre si annuncia prossima l'esibizione di del "nemico" sconfitto. E quando si vede come una stanza che un asino mágico, che si troapparecchi aventi forma di dischi volanti, ma tanti militari d'ogni paese, Stati Uniti com- vava nella stanza contigua, avrebbe rivelato
di fabbricazione umana e terrena — cosa di presi, trattano i loro stessi concittadini su- il colpevole; fossero andati uno alia volta
cui nessuno ha certamente mai messo in dub- bordinati, come reclute o come subalterni, nella stanza dell'asino per tirargli la coda,
bio la possibilitá o la probabilitá — una im- "Teosa che gli stessi tribunali militari sonó l'asino avrebbe ragliato quando la coda saportante casa editrice statunitense — Har- andati metiendo in luce), non ci vuole molta rebbe stata tirata dal colpevole. Uno dopo
court, Brace — pubblica un libro di C. G. Jung immaginazione per comprendere che gli inci- Taltro i quattro sospetti entrarono nella
intitolato "Flying Saucers: A Modem Myth denti stradali suindicati non devono essere stanza deH'asino e tornarono senza che Taof Things Seen in the Skies" ("Dischi Volan- per molta parte indipedenti dalla volonta o sino avesse ragliato. Ma, conclude il racconti: Mito Moderno di Cose viste nei Cieli") che dalle prevenzioni di coloro che guidano gli to, Tesperimento riveló il colpevole perché il
poliziotto che aveva coVidotto l'esperimento
contiene questa breve dichiarazione:
automezzi.
aveva cosparso la coda dell'asino di nerofumo
"Tempo fa scrissi un breve articolo in cui
A questo proposito sarebbe molto interes- ben sapendo che gli innocenti non ayrebbero
studiavo la natura dei "Dischi Volanti" arri- sante compilare una statistica dei prigionieri esitato a tirare la coda deH'asino, mentre il
vando alia stessa conclusione della relazione di guerra rimpatriati con infermitá o mutila- colpevole se ne sarebbe astenuto; ed infatti
semiufficiale di Edward I. Ruppell, ex-Capo zioni contratte non sul campo di battaglia, tre dei sospetti avevano la mano sporca di
delT American Bureau per l'osservazione degli ma nei luoghi di prigionia in seguito ad in- nerofumo, mentre il quarto l'aveva pulita.
U.F.O. (oggetti volanti non identif icati). E la fortuni di dubbia origine.
Ora, questo racconto é piuttosto ingenuo
conclusione é questa: Qualche cosa si vede,
che
rassicurante. Chi puó diré con sicurezza
ma non si sa che cosa sia. E' difficile se non ROMA MEDIE VALE
che
il
sospetto dichiarato colpevole non si sia
impossibile farsi un'idea corretta di cotesti
astenuto
dal tirar la coda all'asino solo per
E'
quella
del
papa
—
e
il
papa
oceupa
ai
oggetti perché non si comportano come corpi
non dargli l'occasione di ragliare? E se, un
nostri
giorni
molta
parte
di
Roma.
ma come idee prive di peso".
II giornale di lingua italiana di New York, po' piü f urbi o piü maligni del poliziotto, tutti
In altre parole non si hanno prove concrete
fonte
inesauribile di notizie e di manifesta- e quattro si fossero astenuti dal tirar la coda
della materiale esistenza di oggetti non idenall'asino appunto per non dargli pretesto di
tificati che possano essere considerati "dischi zioni preistoriche, portava in uno dei suoi nu- ragliare ingiustamente, dove se ne andrebbe
volanti" meno ancora che provengano da altri meri della seettimana scorsa la notizia che il l'esperimento del poliziotto?
"nuovo regolamento della guardia svizzera é
pianeti.
Molti ai nostri giorni si danno da fare per
entrato in vigore".
Del resto il termine "mito" basta a defisostenere
che i complicati "lie-detector" in
II nuovo regolamento, piomulgato tre mesi
niré la natura degli oggetti volanti non identiuso
sonó
piü
attendibili deH'esperimento asificati: illusioni ottiche, visioni fantastiche, od prima da Giovanni 23.o, modifica il regola- nino del racconto, ma in ultima análisi hanno
altro che possano essere, essi sonó finora mento di Pió X (13 marzo 1914) riducendo da tutti il medesimo difetto fundaméntale e cioé,
efuggiti all'esame dell'Uomo, per cui rimane 133 a 100 il numero dei militi (70), sottuffi- che ad interprétame le segnalazioni sonó semciali (23) ed ufficiali (4). piü un cappellano
arbitrario paríame come di cose concrete.
col grado di tenente-colo-miello e due tamburi pre i poliziotti di professione i quali sonó
COSTO DELLOCCUPAZIONE
(il salario mensile del milite é di circa lire inizialmente pregiudicati contro i sospetti,
appunto peí semplice fatto che li considerano
70.000).
sospetti.
Come é noto, i paesi sconfitti in guerra
II precedente regolamento permetteva il
ed oceupati dagli eserciti vincitori sonó tenuti matrimonio ai soli ufficiali, il nuovo autorizUn lie-detector completo, scrive Thomas
A sopperire, in tutto o in parte, al manteni- za, bontá sua, anche il sergente maggiore Maccabe del "World-Telegram", consta di:
mento delle truppe oceupanti.
— Un pneumografo, che misura le variadella guardia svizzera a sposarsi. Pero, spiega
II costo finanziario di questa imposizione il giornale portavoce della gerarchia del Vati- zioni della respirazione.
— Uno sfigmografo, che registra gráficanon costituisce tuttavia Tintero prezzo della cano: "La futura consorte dovrá "essere di
sconfitta. Rimangono da aggiungersi le per- religione cattolica apostólica romana, di in- mente i movimenti del cuore e del polso.
— Un cardiógrafo che misura rintensitá
dite che l'occupato soffre in vite e in sangue censurabile condotta religiosa e morale" (perumano.
sino il Vaticano distingue fra religioso e mo- e il numero e le variazioni delle pulsazioni del
Riporta infatti un dispaccio da Tokio della rale), "appartenere a famiglia distinta e cuore.
— Un galvanografo, che misura il sudore.
United Press International, in data 15 agosto d'onorati costumi, e godere una condizione
Talché, osserva il giornalista, l'apparecchio
1959 ("Sunday News", 16-VIII):
sociale ed económica adeguata a quella dello
del
quale si dice che percepisce la menzogna,
"Dal 1945 al 1952 sonó morti 3.300 giap- sposo".
registra
invece soltanto alcune delle variazioponesi ed altri 4.300 sonó stati feriti in conseIn altre parole, i sudditi del papa devono
ni
fisiche
e psichiche a cui é soggetto il soguenza di accidenti stradali di cui f urono pro- sposare non chi vogliono, ma chi vuole il papa
spetto
nel
momento in cui viene sottoposto
tagonisti militan statunitensi dei corpi d'oc- stesso o la sua corte.
ad
interrogatorio.
. . . Chi c'é passato od ha
cupazione.
Non si tratta di andaré ad imporre al papa anche soltanto seguito da lontano le croncache
"Questi dati sonó stati compilati dailla Com- e alia sua corte i nostri principii o i nostri delle istruttorie poliziesche e giudiziarie dei
missione giapi>onese delle Forniture (Procure- costumi. Si tratta semplicemente di consta- tempi antichi e dei tempi moderni, é in grado
ment Board) la quale ha eseguito una diligen- tar che nella cosidetta cittá del Vaticano im- di farsi un'idea di quel che sonó tali interrote inchiesta in proposito su domanda delle pera un'autoritá cosi esosa che prentende an- gatori.
famiglie di una parte delle vittime che recla- cora oggi, in pieno secólo ventesimo, di diré
Del resto basta vedere chi sonó coloro che
mavano indennizzi supplementari".
ai suoi dipendenti, anche non ecclesiastici, prestano fiducia al lie-detector per farsi
Qualcuno osserverá che gli incidenti auto- con chi devono coniugarsi e far famiglia. Un un'idea di quel che puó essere. II defunto se¡mobilistici avvengono dappertutto in propornatore Joseph R, McCarthy, che aveva la:
zioni rilevanti e che essendo conseguenza della potei-e cosi arbitrario che persino i pochi dit- mentalitá di Torquemada, sosteneva che il
meccanizzazione della vita stessa non possono tatori e monarchi esistenti, anche nei paesi lie-detector coglie nel segno 98 volte su cento
non verificarsi nei corpi armati, sia all'inter- piü arretrati, non si aiTogano piü ai nostri — il che sarebbe in ogni caso poco tranquilno che all'estero.
giorni.
lizzante, nessuno essendo in grado di sapero-
Lie Detector"
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L'ADUNATA
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quali siano i due casi su ogni cento in cui
l'apparecchio fa cilecca. Altri vi sonó, invece,
i quali sostengono che il lie-detector sbaglia
almeno trenta volte su cento.
Fra i preeonizzatori dell'uso del "lie-detector" l'articolista sunnominato indica:
— Un manuale di istruttoria pénale delTEsereito, che lo raccomanda come utile alia
seoperta dei colpevoli, sebbene i tribunali
non lo ammettano generalmente.
— II Prof. John F. X. Finn, decano della
Facoltá di Legge presso la Fordham University (di New York) che é diretta dai gesuiti.
— Due professionisti che operano apparecchi di tal genere a seopo commerciale: Russell Chatham, giá impiegato dall'Atomic
Energy Commission, e Fabián L. Rouke capo
di una ditta di New York specializzata in questo servizio. Vale a diré che soltanto persone
professionalmente incapaci di intendere i
diritti della personalitá umana o materialmente interessate a sfruttare l'invenzione di
cotesti apparecchi ne raccomandano Tuso.
II governo fedérale non ne ha mai adottato
Timpiego. Lo ¡stesso Federal Burean of Investigation professa di non imporne l'uso a
chicchessia e di non permetterlo se non nei
casi in cui l'indiziato ne faccia espressa domanda. II capo delPF.B.L, tutt'altro che sentimentale in materia, avrebbe dichiarato:
"Non accetterei mai le conclusioni di un liedetector come prova di innocenza e di colpa.
Tutt'al piü puó costituire un aiuto psicológico. Non ritengo che possa provare specificamente alcun che".
La maggior parte degli Stati, compreso
quello di New York, non ammettono i risultati
del "lie-detector" (polígrafo) in giudizio. _
, L'American Psychiatric Association dichiaró categóricamente, in una sua relazione fin
dal 1944, che i! "lie-detector" non merita nesfiuna fiducia.
'
Le ragioni sonó ovvie. L'articolista presenta queste tre:
— Vi sonó delinquenti incalliti i quali sonó
In grado di controllare le proprie emozioni in
maniera da evitare che l'apparecchio registri
le loro menzogne come tali.
• — Per converso, persone molto sensibili
possono reagire a qualunque domanda come
ge rispondessero il falso ed apparire quindi
colpevoli mentre sonó innocenti.
-r-' Anche con un indiziato d'indole media,,
un operatore d'apparecchio inetto o maligno
o prevenuto potrebbe indurre un innocente a
comportarsi come se fos.se colpevole.
Tutto questo é vero, ma tutti costoro lasciano indietro un argomento che dovrebbe
occüpare invece il primo posto nella mente di
coloro che si professano cittadini d'ordine e
zelanti sostenitori del ragime democrático costituzionale.
' Fra le garanzie costituzionali c'é quella
che vieta alio stato di obbligare il cittadino,
anche quando sia sospettato di aver commesso i peggiori delitti, a testimoniare contro se stesso. II "lie-detector" sarebbe appunifco, anche quando fosse perfetto e infallibile, un
cóngegno inteso ad indurre il sospetto a testimoniare contro se stesso, con un volgare
tranello meccanizzato.
Imporre a chicchessia di sottoporsi aH'esperimento del lie-detector é un arbitrio vergognoso. Subirlo é una rinuneia abietta al proprio diritto umano e costituzionale — ed un
rischio incommensurabile a cui l'innocente si
espone ancor piü che il colpevole.
CORREZIONE
Nel comuiúcatxKresoconibo del picnic di Priovidence,
pubblicaJbo neir"Adumato" del 15 agosto, il ricavato
nettibo dell'iniziativa fu, per un errare di Wascrizione,
Mxiicato in $518,80. Doveva easere, come del reslto fu
corretfcamente sltampata nel resoconto amiministrativio
del giornale, di §510,80.
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DE1
Sabato 22 agosto 1959
REFRATTARI
Matteo Morral e Francisco Ferrer
II nome di Matteo Morral é cosi strettamente legato alie vicende ad agli avvenimenti
che portarono al primo arresto ed al primo
tentativo di fucilare Francisco Ferrer nel
1906 ed a quello di vedere tutta la sua opera
educativa spezzata, che non si arriverá mai
a capire bene tutto lo svolgersi degli avvenimenti e la loro portata, e la gravita del delitto
che giá ahora si tentava di perpetrare contro
il Ferrer e la sua opera, che non si puó fare a
meno di paríame in questa occasione che il
discorso é avviato sul^cinquantennario della
morte del Ferrer stesso. Né si potra comprendere le conclusioni a cui le autoritá politiche
e militari spagnole arrivarono tré anni piü
tardi portando alia condanna a morte del
Ferrer, se non ci soffermerá un istante a
ricordare il caso Morral e gli avvenimenti, che
nel 1906, condussero alia prima e grave imputazione e al conseguente pericolo di fucilazione del FeíTer.
II giovane Matteo Morral era figlio di una
ricca famiglia d'industriali cotonieri di Sabadel. Giá da bambino aveva dovuto sopportare
le conseguenze dei pregiudizi e dell'ignoranza
della madre, fervente cattolica, che, mentre
curava con vivo affetto gli altri figli trascurava il piccolo Matteo, del quale piü tardi
andrá dicendo che quello non era affatto suo
figlio, perché il suo piccolo, ancora in fascie
gli era stato sostituitO', con altro che era figlio dello stesso diavolo. E il figlio del diavolo
sarebbe stato appunto il piccolo Matteo.
Durante tutta la sua vita Matteo Morral
dovette trascinare, come una palla di piombo
legata al piede, le conseguenze della spaventevole credenza della madre, che fosse un figlio
impostóle dal diavolo, creandogli cosi una situazione pesantissima che dovette sopportare
sin dalla piü teñera etá e che gli procuro dolori ed amarezze per tutta la vita.
Non ostante vivesse in una casa ricca, egli
era un reietto, ed era solo, anche se vive va
vicino ai genitori ed era attorniato da servitü, ma non si puó diré che abbia mai avuto,
in rapporto alia vita di molti altri giovani,
una vita di agiatezza.
Suo padre era forse Túnico che lo comprendesse un poco, tanto che per levarlo dalla situazione penosa e di contrasto continuo coi
suoi fratelli e di vero peso alia mamma, lo
fece partiré per la Francia appena compiuti i
tredici anni, inviandolo presso alcuni suoi
clienti francesi perche ivi si formasse un
avvenire e si creasse una vita indipendente.
In questo nuovo ambiente, lontano dalla
famiglia, senza conoscenze e senza affetto
egli si ando formando, veramente da solo.
La nuova esistenza e le nuove condizioni
di vita lo portarono presto a mescolarsi ai
lavoratori ed a vivere in parte anche la loro
vita e a sopportare le loro stesse sofferenze.
Fu una esperienza importante perché gli
permise di acquistare una profonda conoscenza degli uomini e delle cose, conoscenza che
piü tardi gli risparmierá in parte, altre veramente amare disillusioni.
In Francia e neU'ambiente di lavoro il bambino tredicenne si trasforma piano piano in
giovane ed incomincia a notare il profondo
contrasto esistente fra l'ambiente dei ricchi,
quello dei medí proletari e quello dei poveri
lavoratori. In realtá é anche lui un proletario
perché é costretto ad un faticoso lavoro per
guadagnarsi quanto gli é necessario per pagare la meschina pensione, che non sempre i
genitori si ricordano di regolarizzare.
Proprio per questo, proprio per le condizioni in cui era costretto a vivere ebbe la possibilitá di comprendere la dura vita di privazioni che Torganizzazione económica capitalista della socjetá impone ai lavoratori; ma
questa stessa vita gli permise anche di approfondire la conoscenza, oltre che della vita di
chi lavora, delle condizioni generali di lavoro
imposte agli operai delle piccole e delle grandi
imprese, perché anche il giovane Matteo Morral dovrá passare attraverso tutta la Junga
trafila imposta ai deseredati per arrivare a
specializzarsi come chimico e come tessitore.
Qualche anno piü tardi, quando oraniai
técnico capace lasció la Francia per recarsi in
unesp^ Cedap
Germania a perfezionarsi e a continuare gli
studi sui metodi nuovi di lavoro, gli si presentó Toccasione propizia per entrare nel
movimento politico-sociale di estrema sinistra.
In Francia come in Germania la sua é sempre una dura vita perché le condizioni generali di lavoro sonó uguali in questo come in
quel paese.
Dopo aver ampliato con un continuo tenace
lavoro ed un approfondito studio le proprie
conoscenze tecniche, allargó ed approfondi i
suoi contatti cogli organismi del popólo lavoratore, e visse la vita del popólo sempre colpita da difficoltá e da ingiustizie.
In Germania incomincia a prendere una
parte attiva alie agitazioni politiche ed alie
lotte sociali. E' li che incomincia ad avvicinarsi ai socialisti, a prendere parte attivissima all'azione dei gruppi antimilitaristici ed
in seguito alie attivitá dei libertan.
Durante questo tempo, dalla famiglia ebbe
solo notizie generali e generiche: tutti stanno
bene, le cose vanno avanti con difficoltá ma
non male e seppe che suo fratello maggiore
non si occupava d'altro che di divertirsi.
Appena compiuti i vent'anni lo raggiunse
la notizia della morte del fratello e gli venne
il richiamo a casa rivoltogli dal padre, che gli
propone la direzione della fabbrica di filatura
di Sabadel, e vuole nel medesimo tempo offrirgli Toccasione di ricrearsi una vita in Spagna.
Oramai pero Matteo Morral é giá troppo preso
dalle nuove idealitá anarchiche, le stesse che
alcuni gruppi di lavoratori spagnoli vanno
propagandando in Spagna, cosi, pur ritornando in Spagna, invece di ottemperare agli
ordini del padre, prende parte attiva alie lotte
iniziate dalle nascenti e battagliere organizzazioni sindacali operaie.
A questo nuovo compito tutto impegna: lavoro, capacita e il dinamismo che non gli
manca. La sua situazione non é pero semplice.
In famiglia gli rendono la vita dura ed é continuamente deriso per il suo interessamento
e la sua partecipazione al movimento operaio;
d'altra parte, nel movimento operaio spagnolo da alcuni é guardato con una certa diffidenza perché figlio di un ricco industríale.
Non riesce a trovare un equilibrio stabile
e il suo isolamento aumenta in maniera preoccupante. Solo lo anima la ferma volontá di
arrivare a dimostrare, con un atto di forza
magari, che la sua partecipazione alia lotta
ed alie preoccupazioni dei lavoratori é profundamente radicata e sentita.
Ha giá tentato tutte le vie. Sa che le lotte
politiche e sociali contribuiscono moltissimo
all'elevazione dei lavoratori, ma sa altresi
che una scuola, libera dai numerosi pregiudizi
che ancora imperano in essa, una scuola elevata ad aspirazione di liberta, alia comprensione e alia formazione dell'individuo é opera
altrettanto importante e valida ad aiutare
questa elevazione delle classi piü sofferenti.
Cosi per qualche tempo dedica proficuamente
i suoi sforzi per portare un grande contributo all'educazione ed alia elevazione dell'uomo, e per un certo periodo di tempo collabora
alTopera educativa ed editoriale intrapresa in
Spagna da Francisco Ferrer.
Ma il suo spirito inquieto lo tormenta sempre e lo spinge a meditare un atto di forza
che, colpendo uno dei maggiori responsabili
della situazione spagnola, contribuisca ad
aprire súbito gli occhi a tutto il popólo. A
questo seopo e con questo intento si era giá
recato a Parigi nel 1905 meditando ed organizzando un attentato contro Alfonso XIII,
attentato che per diverse ragioni non gli doveva riuscire.
Le difficoltá pero non sonó fatte per smontarlo. L'idea natagli forse in un momento di
profonda delusione o di esas'perato desiderio,
continua a preoccuparlo. Cosi va preparando
un secondo attentato che avrá luogo nel 1906
a Madrid, quando il 31 agosto lancera una
bomba contro il corteo nuziale del re di Spagna.
A grandi tratti questa é la figura di Matteo
Morral. Un giovane amareggiato, che nella
vita non ha trovato che delusioni e sofferenze,
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L'ADUNATA DEI
jBabato 22 agosto 1959
ma che nutrito di fede e di volontá vuole portare il contributo delle sue conoscenze e quello
della sua vita stessa, al rinnovamento rápido
della societá.
Sulla bilancia del daré ed avere getta tutto.
Dopo aver voluntariamente rifiutata la vita
del ricco e dello sfruttatore che gli si voleva
offrire, prende parte attiva, dall'altra parte
della barricata, alie lotte operaie e nella suprema lotta immola anche la sua vita.
Di piú, nel tentativo di accelerare i tempi
per arrivare ad una radicale trasformazione
política della Spagna, compie l'atto che doveva, secondo i suoi intenti, avere grande risonanza e smuovere l'apatia genérale.
In un primo momento avrebbe voluto gettare la bomba da lui stesso preparata proprio
mentre si svolgeva la cerimonia religiosa, presentí tutte le grandi personalitá dello sposalizio tra Alfonso XIII e la principe ssa Ena di
Battenberg. E per arrivare a questo súo
intento avrebbe dovuto essére presente alia
cerimonia, che, si capisce bene, si sarebbe
svolta in forma strettarnente riservata. Per
procurarsi un biglietto d'invito si rivolse ad
una personalitá política madrileña, un ricco
commerciante, capo político dei liberali e deputato della pi-ovincia di Sabadel, un certo
Timoteo Bustillo-Lopez. II Morral si era presentato a questo signore quale era, figlio di
un grosso industríale di Sabadel. In un primo
momento ebbe l'assicurazione che l'invito gli
sarebbe stato dato, poi, per un caso fortuito,
il deputato Bustillo-López, monarchico fervente, passó l'unico biglietto in suo possesso
e che aveva promesso al Morral, ad un suo
párente.
Questo sconvolse i piani del Morral ma non
intaccó la sua decisione. Non potendo altrimenti, decise di lanciare il suo ordigno da un
balcone di una casa della Calle Mayor al momento del passaggio della comitiva reale di
ritorno dal rito religioso mentre rientrava nel
palazzo.
Lanciata cosi la bomba, vi era il pericolo di
colpire molti innocenti. Infatti i reali rimasero incolumi, ma altre persone vennero ferite.
La reazione che ne seguí fu terribile. Morral, per sfuggire all'arresto e sopratutto per
non serviré da zimbello in una montatura poliziesca, si uccise.
Ma si volevano altri complici; si voleva un
altro capro espiatorio, e fra gli innumerevoli
arrestati vi era Francisco Ferrer. L'occasione
era propizia e si poteva colpendo lui colpire
tutte le sue varié iniziative, e sopratutto con
lui si voleva stroncare tutto il movimentoanimatore, creato da lui, delle Scuole Moderne che in poco tempo era riuscito a prendere un grande slancio in tutta la Spagna. II
Ferrer venne quindi imputato d'essere l'ispiratore dell'atto del Morral, e la sua vita fu
salva solo grazie al vivace intervento della
opinione pubblica di tutto il mondo che costrinse il governo e le autoritá giudiziarie a
rimanere nella legalitá.
II processo che ne seguí si svolse normalmente e Francisco Ferrer venne assolto, ma
dovette lasciare la Spagna.
Qualche anno dopo, nel 190.9, al governo si
ripresenterá un'occasione piú propizia, ed ahora il colpo riuscirá e Francisco Ferrer verrá
fucilato in uno dei fossati del Forte di
Montjuich.
Ugo Fedeli
Gli uítimi sonó i primi... qualche volta
L'immonda e gélida ala del vampiro ha sfiorato un'altra volta, reclinata nello spasimo,
üa cervice delle madri, stridendo Foroscopo di
íiuove e piü vaste carnef icine: siamo stati ad
un palmo dalla guerra, ieri.
L'Inghilterra, esausta dal doppio gioco in
cui si trastulla da un anno, sfiduciata ormai
di potere contro la repubblica dei Soviet sferrare l'arcangelo che susciti le fedi ed incuori
le speranze, e stringa con migliore fortuna
dei Kolciak, dei Deninin, dei Judenich di pietosa memoria, le dirute falangi del vecchio
ordine; spaurita di essere andata troppo in la
coirindulgenza, colle lusinghe, colle profferte,
cogli impegni da ultimo che sottintendono il
riconoscimento del regime comunista e ne
rincalzano la forza, l'autoritá, il prestigio e
raudacia, ringhilterra benedirebbe in cuor
suo a rimprevisto che sapesse renderle piena
ed infera la sua liberta d'azione, oggi seriamente compromessa da troppe ipoteche.
Dall'armistiziO; consentito — avanti che
glie l'imponesse l'Intesa — dalla vittoriosa
repubblica dei Soviet alia Polonia disf atta insieme a condizioni di pace e a guarentigie
d'indipendenza piü generóse e piü cavalleresche che agli Alleati non fosse lecito credere e
eperare.
Come pigliarsela con un avversario che pur
sdegnando ogni giurisdizione e vincolo della
truffaldina Societá delle Nazioni, e ripudiando
l'intrusione nelle proprie faccende di mezzani
squalificati, vi butta su la bilancia patti e
pegni piü lauti che non abbiate osato pretendere, e lega cosi ai furbi le mani che lo dcvevano soggiogare ?
A francare la zampa dalla tagliola Lloyd
George ha cercato al convegno di Hythe insieme con Millerand il cavillo decente o scaltrito
Che le ragioni e la conclusione dei negoziati
estenuanti e beffardi rimettesse al tradiziomale giudizio di dio, alia fortuna delle armi
ancora una volta.
Soltanto . . . qualcuno guasto la festa: in
Francia resosa precipitazione di Millerand, in
casa l'aperta minacciosa ribellione del proletariato.
La francese repubblica della Borsa, della
Caserma, della Sagrestia, che ha in Millerand
ed in Foch i suoi esponenti piü schietti e piü
¿evoti, non é contenta della vittoria.
Se questa ha degli Inglesi, in cambio di mo-
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REFRATTARI
destissimi sacrifizii di uomini e di danaro,
triplicato i possedimenti la ricchezza la po>tenza, ha lasciato la Francia presso che esausta di fronte a una Germania che fra un anno,
due al piü, sará piü forte, piü esuberante, piü
minacciosa, piü che mai decisa alia riv incita.
Non le ha riconosciuto, neppure dopo gli uítimi pronunciamenti armati, il diritto ed il
passo a quel bacino minerario della Ruhr che
in mano ai tedeschi é ricostituito fecondo di
concorrenze pericolose ed odióse, che nelle
mani della Francia sarebbe indennizzo legittimo alie devastazioni che nelle vigne finanziarie della Repubblica il tracollo dei Romanoff
ha rovesciato.
Perché qui s'incomincia a vedere térra.
Tutto l'amore di Millerand per la Polonia;
tutto l'orrore della Francia succeduta all'Austria come "figlia prediletta della Chiesa" peí
bolscevismo; ed il crociato anelito a schierare
in difesa della Polonia infelice ed a sterminio
del vandalismo comunista i sanculotti eserciti
repubblicani, sonó volgari isterismi di salumai cui vada a male una partita di lardo o di
baccalá.
La repubblica francese non ha mai lesinato
i suoi prestiti al governo dello Czar.
Era una doppia speculazione, finanziaria e
política. L'autocrazia era di manica larga sugli interessi e sulle concessioni. II capitale
francese non aveva mai trovato impiego piü
fruttifero. Senza diré che lubrificando ai
"cento neri", ai cosacchi, ai manigoldi della
III Sezione la devozione al Piccolo Padre, al
Santo Sínodo, airordine costituito, e la santa
crociata a sbaraglio degli eresiarchi annunziatori di liberta, dei sobbillatori di rivolte, dei
profeti di rivoluzione, della rivoluzione sociale, rendeva moralmente quanto finanziariamente.
Sensale Alessandro Millerand che vi mieté
insieme con qualche milioncino rinvestitura
baronale, questi prestiti sonó saliti in pochi
anni a qualche diecina di miliardi.
La rovina degli czar ne ha buttato i titoli
all'immondezzaio.
Kerensky aveva fatto Gnore alia firma dell'antico padrone, e Kerensky, il regime dei democratici filibustieri ond'era costituito ebbero le simpatie e le benedizioni degli alleati, e
della Francia piü férvidamente. Non era invece da sognarsi che arrivando al potere i
unesp^ Cedap
bolscevichi, quelli cioe che gli czaristi arne&i
da fogna e da forca; satolli d'oro francese,
avevano braccheggiato per tutti i feudi imperiali, torturato nelle casamatte di Pietro e
Paolo, o di Schlusselburg o di Sakhaline, oltraggiato nelle carai e neU'onore delle figliuole, questo debito avessero a pagare.
Che Maria Spiridonova possa di una pensione gratificare lo sgherro imperiale che la
stupró, ammanettata, nel furgone cellular©
che la ruzzolava in galera, é tale orrendo tributo di abnegazione che puó concepire ed
esigere soltanto un porcaccione deprávate del
calibro di Millerand.
,11 quale vi ha tuttavia sinceramente pensato, e seriamente creduto.
E vi crede ancora.
II crollo della Polonia, ropportunitá di uta
intervento armato a presidiarne la integritá
pericolante, 1'eventualita di piü acerbi attriti,
e di aspre rappresaglie inconciliabili, forse di
una vasta ipoteca sui dominii della repubblica soviettista, hanno riaccesa fra borsaioli ed
insottanati di Francia la speranza di riacciuffare i miliardi prestati e sfumati nelle mani
dell'ultimo czar; e di opporre una diga di
ferro e di sangue alia piena traboccante del
bolscevismo livellatore.
Senza contare che per giungere a Varsavia
in tempo e con nerbi di truppe sufficienti a la
bisogna si sarebbe allegramente passati traverso la Germania — inabilitata dalla recenta
confisca delle armi e dairinterdizione di rifarsi un esercito — ad opporre altra resistenzA
che di trascurabili proteste diplomatiche.
Azzannare la Russia comunista ed insolvente per una parte, ripassare in armi ancora
una volta, forse definitivamente il Reno, due
piccioni ad una fava, ora o non piü! Cera da
perderé la testa; e Millerand all'mdomani del
convegno di Hythe, proclamava solo govera«
legittimo della Russia quello ipotetico e remoto del genérale Wrangel.
Proclamava la guerra!
La gatta frettolosa fa i gattini ciechi.
II gesto abrupto di violenza e di sopraffazione mandava a monte le vellutáte perf idi«
di Lloyd George che ogni radicale prowidenza voleva differita all'esito dei negoziati
russo-polacchi di Minsk; strin'geva ITtalia ufficiale che
f
lesta e scaltra
Scote la polve di un'adorazione
Per rominciarne un'altra
a fiartco di Lloyd George; e provocava dai
Woodrow Wilson — che puré di qualche cetir
tinaio di milioni aveva nutrito la guerra della
Polonia legittimista contro la repubblica dei
Soviet — ancora una di quelle dichiaraziom
machiavelliche che sonó la sua vocazione prima che la sua predilezione: "il governo degli
Stati Uniti non é disposto ad accordare il su«
riconoscimento de facto ad alcun regime di
Russia finché la situazione non sia chiarita".
Peggio.
lo non so quanti dei miei lettori abbiano
letto le "Notes sur la révolution bolchevique*
del capitano Giacomo Sadoul (1). So che di
quelle note indirizzate nel nome della Mis>sione Militare Francese in Russia, ogni pagina
si chiude con un ritornello monótono fine
all'ossessione: "la fortuna del regime bolseevico ha voluto ad ogni costo la pace", "questa
gente robusta femminea e grossolana e soave
ha della guerra un odio istintivo". "La massa
dei soldati é venuta ai bolscevichi perché erano gli annunziatori della pace immediata; s©
cacciate Lenin e Trotsky, un nuovo ministero
si formerá ma sará di bolscevichi ed avrá la
collaborazione dei bolscevichi che sonó giunti
alia pace, la pace che qui hanno voluto, unánimemente borghesi e proletari, padroni e
operai, agricoltori e contadini".
Se in Inghilterra l'odio alia guerra non é
cosi istintivo come quello dei russi, le agitazioni londinesi di questi giorni mostrano eh«
esiso é oggi altrettanto profondo e vivo se sei
milioni di lavoratori hanno avantieri dalla
Central Westminster Hall interdetto al governo ogni militare intervento a favore delj»
Polonia e del genérale Wrangel, ogni spedizione militare e navale a danno della repubblica dei Soviet, e gli hanno imposto col richiamo di tutte le forze navali operanti i»
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L'ADUNATA DEI
funzione di Moceo, il riconoscimento della repubblica comunista e la immediata ripresa
delle relazioni commerciali: se uomini cosi
temprati come l'Adamson, il Thomas, lo
Smillies si légano a sfidare tutto il complesso
delle vigenti istituzioni britanniche ed a minacciare, eolio sciopero genérale di tutte le
arti, di tutte le industrie, di tutti i pubblici
servizi, il blocco della borghesia aazionale
come di ogni governo, che osasse schierarsi
peí Wrangel o riassumere il blocco contro la
Repubblica dei Soviet.
In Francia contro rarrembaggio del governo e dei pescicani non abbiamo avuto fin qui
che uno sbiadito ordine del giorno della Confederazione Genérale del Lavoro: in Italia il
proletariato s'é messo alie calcagna di Giovanni Giolitti contentissimo che il suo governo difenda per luí la repubblica comunista
e la rivoluzione sociale. Toccava proprio ai
lavoratori inglesi che nel comune giudizio
sonó i meno evoluti, rivoluzionariamente parlando i piü retrivi, i piü conservatori, raggiungere di una volata il traguardo, piantarsi agli
avamposti audacemente, sventare le trame
perfidé del proprio e dei governi alleati, salvare dalle ultime disperate aggressioni la
repubblica dei Soviet e la rivoluzione sociale.
Gli ultimi sanno qualche volta essere i primi; quella che non é ragione per lasciarli soli
al compito: l'orizzonte potrebbe rabbuiarsi,
riaffacciarsi la minaccia.
Ce ne staremo colle mani alia cintola?
L. Galleani
<"C. S.", 14 agosto 1920)
(1) Cap. J. Sadoul — Notes sur la Révolution
Bolchevique — pag. 27, 97,149 — París 1919.
(Questio é l'ultim» sseritfto di Galleani pubblicato nell'edizione torinese della '^Crowaca iSowersiva".
I RIFORMATORI
Quanti sonó affetti da reumatismi sanno,
ahimé, per prova che nulla serve a ridurli al
silenzio. Essi alternativamente provano diversi regimi alimentan, aequistano ora una medicina, ora un prodotto miracoloso vantato
sulla quarta pagina del quotidiano; si coprono
di lana d'inverno, cercano ogni mezzo di eliminarne le tossine con una abbondante traspirazione d'estate, ascoltano il consiglio dell'amico, inventano i piü strani ritrovati; prova e riprova, voltati e gira, i dolori reumatici
ritornano: - testardi, inamovibili, petulanti
quanto altri mai.
Le religioni assomigliano a tal i dolorose
infermitá, -nulla vale ad alleviarne le sofferenze, a ridare pace alFammalato che si rigira ora sopra un fianco ora suH'altro.
E cos\ che di riformatori il pensiero religioso ne ha un elenco senza fine; e nessuno
é mai riuscito a rimettersi in equlibrio: il físico ed il morale, assillato da inesorabili punture lancinanti che gli fanno torceré i muscoli
e, fare le boccaccie.
Le religioni, di tali riformatori ne farebbero per certo a meno; ma poi, da che sonó
reazione fatale alie loro tossine, ora cercano
di assimilarli, come in altro tempo fecero
proprio con un certo panteista, che si chiamava Francesco d'Assisi; ora li obbligano a
darsi per vinti, come lo fu coi modernisti del
principio del secólo scorso: un Fogazzaro, che
sconfessa il suo "Santo", dopo pero averne
vendute parecchie edizioni; un Gallarati
Scotti, giá direttore del "Rinnovamento", divenuto poi a ricompensa ambaseiatore a Londra. In taluni casi lanciano la scomunica ed
ailontanano e sconfessano il riformatore, con
alterno successo; da che taluni restarono alia
atoria con nomi oramai celebri: un Calvino,
un Lutero et slmilia.
E' poco da meravigliarci se anche "i'uomo
di domani" cattolico per la pelle, «otto lo stimolo dei suoi reumatismi religiosi, tenta esso
puré di riformare qualche cosa e qualche . . .
dettaglio, imaginando di arrivare cosi alia
guarigione delle sue sofferenze e ... manco a
dírlo di quelle del mondo intero.
Analisi della situazione prima, poi i coneig^li pratici, in collaborazione con l'infallibile,
che pare pecchi di conservatorismo!!
Nell'Italia, retta dall'articolo 7 della costi-
REFRATTAR1
tuzione e dalla azione capillare cattolica, la
morale va a catafascio.
Udite! ricopio: "Quando noi pensiamo che
in Italia si contano ogni anno oltre un milione
di aborti (leggi: procurati aborti), che oltre
tre milioni di coppie vivono una vita doppia
matrimonialmente, che oltre quattro milioni
sonó gli illfigittimi, vien voglia di ecc. ecc".
Chi scrive firma, la tipografía é quella di
San Giuseppe; siamo disposti a crederg-li.
Annotando che per g-li aborti ne risulta uno e
passa per ogni individuo nato. Annotando che
in base alie coppie cítate risultano dai sei ai
nove milioni di italiani in una posizione irregolare (secondo madre Chiesa!). La famiglia
italiana costituita, in media, almeno da cinque
persone, non presenta che un totale diventi
milioni d'individui accoppiati. Dei quali nove
sonó con le gambe all'aria! Se i figli illegittimi
sonó realmente quattro milioni, ció si riduce
ad un italiano figlio illegittimo ogni dodici;
ma poiché le coppie illegittime sonó grosso
modo una su tre, ne risulta che é proprio la
famiglia cristiana fedele ai canoni della Chiesa quella che porta la responsabilitá di quella
trágica inflazione demográfica, causa precipua di disoecupazione e di miseria in Italia.
Gli irregolari, ai fini del progresso umano,
mostrano di obbedire ad una morale ben piü
intelligente e costruttiva ai fini di una societá equilíbrala. Questo poi, senza prendere
in considerazione il fatto che gli illegittimi
sopravissuti, come figli di un autentico atto
d'amore, sonó notoriamente individui piü
sani, piü rigorosi, piü intelligenti della media.
La conclusione vorrebbe essere, a giudizio
dell'articolista, che l'Italia cattolica, arcicattolica, é, per quanto riguarda i reumatismi religiosi in condizioni pressoché disperate; urge, egli opina, riformare qualche coserella
almeno, per uscire da tanto scandalo.
E, prima di tutto, colmatare "la superf icialitá nello studio della religione" (sic).
— Scherzi a parte, non sa il disgraziato riformatore che quanti hanno approfondito lo studio della religione se ne vanno poi regolarmente al di la del sipario e piü ne cónoscono e
piü sorridono a tanta copia di superstizioni ?
Bisogna ancora, egli scrive, "evitare l'ingerenza, a volte, del sacro nel profano". — Proprio, fresca fresca, la campagna moralizzatrice ad esempio dei giovani della azione cattolica, invitati in Sicilia ad epurare spiaggie,
ritrovi, balli, idillii, la strada inclusa! come
se tutto ció non fosse prettamente profano.
Bisogna egli aggiunge, provvedere ad un
"clero di vocazione . . . senza la preoecupazione di sussistenza, in completa tranquillitá
coi mezzi a disposizione". — In parole povere: una delle due, od aumentare lo stipendio ai preti a che il numero delle vocazioni
aumenti, oppure aumentare la vocazione al
sacrificio di portare la sottana invece dei
pántaloni, a che al posto del companatico gli
eletti si cibino di penitenza.
Bisogna "nei contrasti internazionali cessare di benedire armi ed armati". — II colmo
deH'ingenuitá, se é storia che gli armati hanno sempre aperta la strada alia croce, in
America, nell'Africa, in Asia.
Bisogna "non seminare l'odio ideolog-ico"
cioe adattarsi ad un comunismo in pastetta
col Vatieano. — Cosa giá fatta, é vero; ma
non continuata con eguale entusiasmo, ora
che la marea sale.
Bisogna "daré a tutta la vita sociale un'impronta cristiana". — Cioe sospingere il sacro
nel profano, come appunto, al contrario, si é
detto sopra.
Bisogna "daré garanzia alia vita económica
dei lavoratori"; un non nulla! per cui bastera
Una ennesima encíclica!
Bisogna che il cristiano dimostri di essere
"uomo di carattere, per non arrivare a chi
disse: che chi non é pronto a moriré per la
sua fede non é degno di professarla". — Uomo di carattere? si, insomma, nei limiti di
una vita abbastanza cómoda, morte ben inteso esclusa. Si, insomma: primo vivere
deinde philosophari. Quando la fede chiede
di piü, mandarla, a farsi friggere.
Bisogna evitare oggi "lo sfoggio esteriore
del culto, Tesagerata preoecupazione di costruire case e chiese". — Case e chiese unite
in un mazzo. Perché senza casa i miserabili,
unesp^ Cedap
Sabato 22 agosto 1859
bisognosi di un paradiso a compenso, aumentan©; e senza nuove chiese, per lo meno quelle
che restaño saranno un pó piü frequentate.
L'articolista annota infatti: "Itempli sonó
quasi deserti".
E poi, a che cestruire chiese se "dieci milioni di italiani sonó al di la di una cortina di
ferro interna?"
Cosi per tre colonne. E siamo nel 1959, anno
domini.
1959 anni di primato cattelico in Italia e . . .
tutto da rifare; i reumatismi persistono e
"I'uomo di domani" non sa piü a che santo
votarsi por evitare i suoi contorcimenti, i
crampi che lo rendono ben sovente cosi buffo
da far superare nel ridicolo la stessa pietá che
ispira.
Mi sonó permesso di spedire all'articolista,
non so se piü f urbo o piü ingenuo, il mió profilo, disegnato da uno che per sua fortuna non
soffre lui puré ?i'eumatismi religiosi.
Poi, a guisa di dedica, ho finnato: tal diavolo la modestia) L'uomo di domani? . . .
Carneade
Italiani a New York
Mentre il giornalone di lingua italiana, che
ha alie sue spalle circa un ventennio di
propaganda fascista, sta conducendo una campagna pietosa in difesa del buon nome italiano sistemáticamente denigrato dalla polizia statalé e fedérale accanita, secondo la
stampa scandalistica, a trovare ramificazioni
della camorra napoletana e della maffia siciliana- fra le schiere della vera o presunta
malaVita statunitense, proprio qui a New
York, dove vivono da due a tre milioni di italiani e discendenti d'immigrati italiani, si sta
inscenando una farsa di italianitá proprio degna del paese di pulcinella.
Si tratta del ponte che deve sorgere sull'entrata al porto di New York e che deve
uniré il quartiere di Brooklyn con quello di
Sltaten Island — la contea di Kings con quella
di Richmond. I lavori sonó stati solennemente
inaugurati la settimana scorsa con l'intervento del Sindaco e tutta una collezione di
badili dorati, e dovranno essere finiti nel 1965
con Tínaugurazione del ponte a sospensione
piü lungo che esista al mondo, costruito al costo di non so quante centinaia di milioni di
dollari. E siccome ogni ponte deve avere .un
nome, la Italian Historical Society of America ha domandato che il costruendo ponte
venga denominatq Ponte Giovanni da Verrazzano, in omaggio al fiorentino che esplorando le coste del nuovo continente per contó
di Francesco I re di Francia, si dice sia entrato nella baia di New York nel 1524. Ma i
dirigenti della Camera di Commercio di Staten
Island protestano che il nuovo ponte dovrebbe
portare il nome del loro "Borough", dato che
gli altri Boroughs: Brooklyn, Queens, Manhattan, hanno giá un loro ponte, e dovrebbe
chiamarsi "Stalen Island Bridge". II pubblicp
di New York in genérale, stampa compresa, si
é accomodato per proprio contó e prima ancora che i lavori fossero incominciati lo ha
designato e lo chiama brevemente "Narrows
Bridge" — Ponte dello Stretto — quello essendo il punto piü stretto del canale che, dalla
zona del Faro, conduce alia baia e al porto di
New York.
Qualcuno ha proposto il compromesso: Verrazzano-Narrows Bridge, ma la cosa non é
cosi semplice come sombra dato che non solo
quel nome italiano di Verrazzano con due rr
e due zz riesce alquanto difficile per i non
italiani, ma gli italiani stessi non sembrano
essere ben decisi sulla vera ortografía del
nome.
La Societg, Storica Italiana d'America insiste che il nome esatto deU'esploratore fiorentino era Verrazzano e sembra averne convinto il sindaco democrático della cittá di New
York e persino rex-Governatore Harriman,
tanto é vero che un ferryboat che fa servizio
fra Staten Island e Manhattan porta appunto
il nome di Verrazzano. Ma l'attuale governatore dello stato di New York, che dovrá probabilmente firmare la legge indicante il nome
del nuovo ponte, é repubblicano e scrive il
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Sabato 22 agosto 1959
L'ADITNATA
nome dell'esploratore fiorentino: Verrazano,
con due rr e una sola z. Ed altrettanto fanno
i burocrati dell'Ente del Porto di New York
e quelli del Tribourough Bridge.
L'Encyclopedia Britannica, XIII Edizione,
ignora completamente questo personaggio,
ma la Columbia Encyclopedia lo chiamo alia
maniera . . . repubblicana Giovanni da Verrazano. COSí lo chiama anche il dizionario
Larousse, che, trattandosi di un navigatore
al soldó del re di Francia, ha naturalmente
voce in capitolo.
Persino i dizionari italiani sonó discordi:
L'Enciclopedia Hoepli, infatti lo chiama da
Verrazzano, mentre ii Melzi lo chiama democráticamente Verazzani o Verrazzano.
Abbiamo cosi quattro ortografié diverse tra
cui i valorizzatori deil'italianitá posseno scegliere: Verrazzano — Verrazano — Verazzani —■ da Verrazzano.
Gli storici ed i fanatici sonó soliti sollevar
tempeste in un bicchier d'acqua ed é da prevedere che i banditori di italianitá — magari
fascista o papalina — centinueranno a bisticciarsi a proposito del nome da daré al
ponte su! canate della Baia.
Ma quel che rende il bisticcio ancor piü
cómico é che, per quanto il passaggio del
fiorentino di Francesco I per la baia di New
York sia probabile non se ne ha veramente
traccia alcuna. . . .
Manhattanite
P.S. L*"Italian-American Review" (Vol. II — No.
8) pubblica una riproduzione fotográfica delta firma
dell'esploratore, in latino: Janus Verrazanus.
DEI
REFRATTARI
coMvmcAziom
Non pubblichiamo comunicati anonimi
New York City — The Libertarían Center has
moved to No. 12 St. Marks Place, (Betwean 2nd and
3rd Aves.) Tbird Floor Front.
The Libertarían Forum wiffl continué to meet every
Friday at the new Center wlhich is ¿n evetry sense a
better location. There is an elevaltor in the building.
The Friday nig'liit Round-Table discussions will continué at 8:30 as usual.
Schedule of Forum Topics:
August 21 — Ruase! Blackwell: Human Nature
and Cultural Patterns.
August 28 — To be announced.
Septeniber 4 — Sam Weine¿-: The Impact of Automation on the American Labor Movement.
September 11 — Conrad Lynn: Aftermath of the
N.A.A.C.P. Congress.
* • »
New York, N. Y. — Alia sede del Centro Libertario, situata al 181 William Street, fra Beekman
e Spruce St., New York, vi sará un pranzo ogni
primo sabato del mese alie ore 7:30 P. M.
* * *
San Francisco, Calif. — Domenica 23 agosto avremo una scampagnata al Beltram Picnic Ground.
Per andaré sul pasto da San José prendere Vine
Stneet, che si congiunge con Almadén Road, seguiré
questa fino alia scuata di Almadén, poi voltare a
destra nella Kooser Road; ghinti al piccolo ponticelk>¡,
voftare a destra nella Bicks Road, dove si trova una
tabella con il nome: Beltram Picnic Ground.
Si raccoimanda di intervenire a portare con se il
proprio cibo.
II ricavato andrá dove piü urge il bisogno. —
L'Incaricato.
* * *
Quelli che c¡ lasciano
Nei pressi di Vienne, Isére, dove viveva da molti
anni insieme al compagno, é morta il 29 giugno u.s.
la compagna STELLA RADIC CIALDINI fulminata
in opehe ore dalla polmonite.
Era oriunda di Trieste e giá militante quando
scoppio la guerra del 1914. Passata in territorio italiano fu internata insieme alia figlia in teñera etá,
eome fu internato il compagno Cialdini allora un
giovane di radici internazionali che fece la conoscenza
dellTtalia dai campi di intemamento.
Dopo la guerra si stabilirono a Torino amati e rispettati nell'ambiente d'avanguardia e vi rimasero
finché il medioevo fascista non li costrinse a passare
le AIpi ed a stabilirsi nel Delfinato quasi una quarantina d'anni fa.
Anarchica convinta e coscionziosa, nemíca sempre
di tutte le superstizioni religiose, la compagna Stella
Radie ebbe naturalmente funerali civili.
- Al compagno Francois Cialdini ed ai numerosi
congiunti di Sitella, sparsi peí mondo, vanno le condoglianze sentite della famiglia deU"'Adunata".
* * *
II giorno 10 luglio, dopo diciotto mesi di letto é
morto a Marsiglia il compagno CORRADO VANNUCCI all'eta di 75 anni.
Fu un militante di azione e di propaganda. II suo
nome era assai conosciuto a Piombino ed a Livorno e
godeva la stima di quanti lo conoscevano. In Italia fu
coinvolto in processi per detenzione di esplosivi e fu
anche tradotto in Assise sotto l'imputazione di avere
ucciso una spia fascista di nome Balestri. Fu difeso
da Modigliani, e fu assolto, ma aveva scontato ben
due anni di preventivo.
Poi venne in esilio, e qui, insieme a Zanetti fu uno
dei fondatori del nostro Gruppo.
Mori' serenamente senza intervento di preti e íl
funerale a cui presero parte compagni ed amici furono strettamente civili.
II Gruppo "La Canaglia" che lo ebbe sempre caro
si associa al dolore della sua compagna e della famiglia tutta.
Gli Anarchici di Marsiglia
AMMINISTRAZIONE N. 34
SOTTOSCRIZIONE
San Franci'sc.-., Caliif., R. Baldc-lli $10; Prescott,
Arizona, L. Longinottti 10; Maspeth, L. I., N. Y.,
V. Micci 5; Miomongahela, Pa., J. Venamzi 10; Gilroy,
Caliif., M. Ricci 10; Trenton, ,N. J., come da Comunicato: I promotori 1.618,30. Tótale 1.663,30.
RIASSUNTO
Éntrate N. 34 Sottoscrizione
Uiscite: Spese
459,50
Déficit precedente
545,87
Avanzo dollari
1.663,30
1.005,37
657,93
New York City, N. Y. — (Domenica 23 agosto
i Compagni spagr.oli del Gruppo Cultura Proletaria
terranno un picnic al Pelham Bay Park (East Bronx).
Per recarsi sul posto prendere l'Express della
Linea di Lexington Averoue (I.R.T.), scendere alia
stazione sotterranea della 125.a Strada e prendere,
dalla medesima piattaforma, il treno della línea
Pelham Bay Park. Scendere alFultima fermata e
inoltrarsi nel Parco. — II Gruppo Cultura Proletaria.
Detroit, Mich. — Domenica 6 settembre, alie 22
Miglia e Dequindre Road avra luogo una scampagnata
con cibarie e rinfreschi pro' "L'Agitazione del Sud."
e "Previsioni", aífiniohé possano seguitare ad uscire
ed a mantenere sempre viva ed attiva la fiaecola
delf'idea e della propaganda anarchica.
L'emtrata al pasto del picnic é al lato destro di
Dequindre Rd. a circa cinquaaita piedi dal ponte del
primo fiurnicello,
Ohi manoa di mezzo di trasporto come chi ne ha
d'aivanzo é pregato di trovar» al numero 2266 Scott
Street alie ore 9-00 A. M. precise. — I Refrattari.
P.S. — In caso di cattivo tempo il picnic avra luogo
il lunedi' seguente, Labor Day.
* * »
Chicago, 111. — Domenica 13 settembre al sólito
posto nella farm del compagno R. Bello in Chicago
Heigbts, vi sará ¡'ultima scampagnata della stagione.
Cibarie e rinfreschi per tutti. Compagni ed amici
sonó cordialmente invitati. II ricavato andrá dove piü
urge il bisogno. — I Promotori.
* * *
Providence, R. I. — Secondo le ultime notizie che
giungono d&UTtalia, la repubblica di San Giovanni al
Laterano ha dato un'amnistia a tanta prigionieri
politici fra i quali sonó compagni nostri che hanno
súbito lungihi periodi di detenzione.
Ora queste vittime dopo es&ere sítate per tanti anni
dietro le sbanre si trovano fuori di prigione ma senza
mezzi con cui mettersi in grado di riprendere il filo
della vita.
Nai del Circolo Libertario — come per gli anni
passató — daremo il sólito picnic annuale pro' Vibtime Politiche domenica 13 settembre nei locaili del
Matteotti Club, con vivande e rinfreschi per tutti gli
intervenuti. II pranzo sará pronto aiñ'una p. m. precisa.
iSollecitiamo i compagni a intervenir*, e per evitare gli sperperi, quelli delle altre localita farehbero
bene a notificara in quanti si prepongono di parte*
cipare. — L'Incaricato.
» * *
San Francisco, Calif. — Domenica 20 setiembre
avrá luogo a Pleasanton l'amniuale picnic dell'uva. Cibarie e rinfreschi per tultti. Compagni e amici sonó
invitati ad intervenire con le lOro famiglie a questa
giornata di divertimento e di solatíarieftá. — L'Incaricato.
«
* * *
» * *
East Boston, Mass. — Sabato 29 agosto, alie ore
8 P.M. nella sala del Circolo Aurora, 42 Maverick
Square, avrá luego una ricreazione famigliare a beneficio della mostra sitampa. Compagni e amici somo
sollecitati ad inteivenire. — L'Aurora Club.
Trenton, New Jersey — Resiocontto del Picnic syoltosi nei giomi di sabato 4 c domenica 5 luglio' u.s..
nel' parco dell'Italian American Sporttsmen's Olub,
pro' "L'Adunata dei Refrattari": Entrata genérale
$2.247,44; Spese 629,14; Ricavato netto $ 1.618,30,
comprese le seguentá contribuziona nominali:
New York City, Gruppo Volonta $50, J. Fasso 15;
Bronx, N. Y., Uno del Bronx 10, S. Saibta 10; Brooklyn, N. Y., Giulia 10, S De Capua 5, Liotti 1, Pirani 5;
Oammack, N. Y., Silvio 2; M!t. Vernon, N. Y., W.
Diambra 10, L. Domey 10, Procaccinü 10, Adduci 5,
A Gregoretti 5,' Calogeropulos 5, Albanese 5, Viggiani 10, S. F. L. 10, J. e V. Capitamo 10; New Jersey,
M. Marzocca 3, S. B. 5, L. Gadalebo 3, B. Bellomo 3,
E. Sebastiani 5, Buti 5, A. Pugliesá 20, B. Amboilia 20,
J. Coillina 5, B. Binetfli 1, A. Cupelli 1, V. Marino 1,
Passarella 1, G. Riz.zo 1, R. Ducci 1, E. Lodenzi 5, A.
Pellecdhia 5, O. Baldecchi 1, T. Giuletti 1, G. Biagi 1,
M. Giurellli 2, J. Chiapelli 1, L. Biagi 1, U. Oalzolari 2,
F. Ducci 1, T. De Amgelis 1, T. Francini 1, A. Franoeschi 7; Mass., P. Savini 10, E. Morgantó 10, Fratelli
Moglianii 10, A. Forlani 5, Amaris 5, Fernando Gómez
5, J. MiarineUi 5, J. Moro 10, Olivieri Giorgi 5; Conn.,
N'ardini 10, R. Bonazzelli 5, P. Montesi 5, P. Giacobbi
10, F. Fabriani 5, N. Tacconi 3, Zinfardell 5, Sanchiná
5, Lombaidozzi 1, G Cesiani 2, V. Nardini 2, S. Sieverind 5, Ceccarelli 5, Remato 2, Alberto 2; Rlhode Islland,
Tanfani 5; Pennsylvania, M. Capriotiti 25, 1. Romanucci 5, T. Pradetto 10, O Párente 5, Angelina di Maio
5, J. Bonda 10, Vivani 5, Maria 5, Zoppo 5, P. Pascua 5, F. Di Benedett», 10, G. Ciarrocchi 5, G. Dalmas 10, R. De Angelis 10, Jessupp 10; Ohio, G. Pellegrini 5, A. Benedetti 10, A. Camarca 12, S. Anitonini
5; Mich., P. Poma 5, iDue di Detroit 50; Florida, Sal*talamacchia 20, Scondo 2, Lodato 2, Tagliarini 2, Costa 5, Battaglia 5, Gaspar 5, Montalbano 10, Alfonso
11, A. Casini 10; Indiana, A. Casini 5, Ida Casini 5,
L. Casini 2, S. Casini 2, R. Casini 2, S. Valenrtini 2,
I. Valentini 1, A Vannoni 1; Arizona, A. De ToffoJ
10, R. De Toffol 5, Uno 5, J. Del Santo 2, J. Kuihzfor 1;
California, J. Oppositi 10, Bert Favria 10; Ganada, E.
Gava 5, B. Ruggeno 5; Pa.'., A. Sarzanese 10.
A tutti coloro che hanno cooperarte alia buona
riuscita di questa liniziativa e dovuta una sentita
parola di ringraziamlento. Ohi volesise vedere i comti
si rivolga all'amministrazione dell'"Adúnate" entro
un ragionevole periodo di tempo. — I Promotori.
* * *
Philadelphia, i'a. — Domenica 30 agosto avra luoglo una festa campestre pro' stampa nostra, nel
posto del compagino V. Margarite. Vi saranno cibo e
rinffreseni per tutti. Compagni e amici desiderosi di
passare una giornata con noi sonó cordialmente invitati.
Per recarsi ?:ü posto per mezzo dei trasporti pubblici: Prendere id Broad Stroett Subway e scendere
a Olney Ave. Stat'on; indi prendere il Bus numero 55
che va a Grove Park e scendere aH'ultima fermata.
Qui vi sarann/o delle automobil! che fanmo servizio
solo dalle ore 10 AJM. a mezzogiomo. Ohi arrivasse
dopo mezzogiomo dovrebbe scendere alia stazione
ferroviaria di Williow Grove, dtove esiste un sei-vizio
pubblioa di taxicabs che con 50 soldi portano sul
posto: basta dii-e al conduttore del tassi il nome di
Margarite.
Ohi venga in automobile dalla cittá, prenda la
Easlton Road; arñvato a Woodland Road, volti a
sinistra.
Chi venga invece da Willow Grove giunto a
Woodland Road dovrá voltare a destra.
Dopo un miglio circa si é sul posto. — II Circolo
di Emancipazione Sociale.
* * *
Youngstown, Ohio. — Domenica 6 settembre 1959,
con la cooperazione dei compagni di Cleveland e
del Gruppo di lingua inglese, neMa farm del compagno P. Piloruaso gituata in McGoffy Road, vi sará
un picnic famigliare con eontribuzione volonitaria. II
rica\rato sará pro' Stampa e Vittmrwe Politiche. Compagni e simpatizzanti ohe interverranmio vi troveranno ottimi cibi e rdíntf'leschi.
Per recarsi sul posto, da Youngstown prendere la
ben conosciuta strada McGoffy e procederé finché
appositi cartel'oni indichei-anno il posto — (oppure
rivolgersi per ¡nformazioni al Nto. 1702 Jacobs Rd.).
— Gli Iniziatori.
* • •
Los Angeles, Calif. — Domenica 6 settembre
all'Elysian Park, Sezione n. 3, avrem© una scampagnata famigliiaare.
■Si raoeomlanda rinrbervenito dei buoni colle famiglie, portam/áo con loro la basc'hetrta, noi penseremo
ai rinfreschi.
II ricavato ove piü urge il bisogno. — II Gruppo.
unesp^ Cedap
* * *
Framingham, Mass. — II Dramatic Olub di
Framtingham ha deciso nella sua ultima riunione, di
devolgere $100 alia Colonia M»ria Luisa Berneri.
La som'tna é stata spedita dárettamenite. — II Dramatic Club.
Centro de Documentado e Apoio á Pesquisa
aculdade de Ciencias e Letras de As
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L'ABUNATA
DEI
Sabato 22 agosto 1959
REFRATTARI
RELIGIONE
E MORALE
Perche' non si
smentisce?
Victor Riesél é quel giomalista che, iniziata la
sua carriera come repórter del movimento operaio
di New York, ha finito per diventare un agente di
stampa delle sentine di policía neU'impiego del
circuito Hearst. Alcuni anni fa, dopo una campagna. particularmente aspra contro elementi di
malavita, fu assalito, nottetempo ed acciecato con
uno spruzzo d'acido sul viso. La brutalitá dell'attacco e lo stato pietoso in cui l'ba ridotto, piú
la solidarietá professionale del giornalismo a
grande circolaiione, ne hanno fatto un eroe nalionale permettendogli di estendere assai il campo
delle sue aitivita.
Si trova atlualmente in Europa dove si specializra nella lolta contro la "cospira^ione" soviética,
della quale scrive, fra l'altro, da Parigi ("Mirror",
17-VIH): "Mentre Kruscev si accinge a stringere
la mano del gen. Eisenhower in atto di apparente
amiciiia i propagandisti sovietici vanno accusando
il Presidente degli S. U. di essere alia testa di una
ttazione che sostiene il nanismo. Ecco infatti quel
che scrivono i giornali ufficiali della Federapone
Internationale dei Sindacati: "Essi (cioé gli S. U.,
la Germania Occidentale ed altre potente Occidentali) hanná costituito un nuovo esercito aggressivo
sotto la direzionc di ufficiali naiisti e di piü che
5.000 ufficiali S.S. (Iruppe hitleriane d'assalto);
un esercito che sara fornito di armi atomicbe nel
1961. . .".
Che questa accusa é stata levata contro il costituendo esercito della Germania occidentale é
incontestabile. Che l'ábbiano levata i comunistié
possibile; ma non basta sapere di dove viene per
considerarla calunniosa; bisogna accertare se sia
cosa vera o se sia cosa falsa. Questo giomale ha
riprodotto dal periódico di lingua inglese "The
Word", che si pubblica a Glasgow,'i nonti cognomi
e stati di servicio nell'esercito o nella marina nazista di Hitler d'oltre un centinaio fra generali ed
ammiragli chiamati a riorganiziare ed a comandare le nuove forze ármate della Repubblica federale di Germania nata sotto gli auspici del
blocco occidentale e specialmente degli Stati Uniti
presieduti dal gen. Eisenhower.
Se non é vero che quei generali e quegli ammiragli sonó stati al servicio di Hitler, e ció in posti
di alta responsabilitá; o se non é vero che sonó
ora alia testa delle forze ármate della Germania
occidentale, alicata degli Stati Uniti, non ve che
da smentire.
Quanto alia supposizione che cotesti generali
ed ammiragli delle sconfitte ármate naziste pensino alia rivincita, é ovviamente una semplice
supposizione; ma come tale, d'altronde, é giustificata dalla tradizicne militare di tutti i tempi e
di tutti i luoghi . . . dove é gloria serviré pensando
al regno e tutto é lecito pur di attingere la vittoria.
I govemanti sovietici non hanno certamente le
maní o la coscienza piü pulita di quel che non
l'ábbiano gli altri, e noi saremmo ben lieti di pubblicare Velenco dei nazisti che servirono Hitler con
fedeltá ed oñore fin che poterono ed ora sona
passati al servicio del Cremlino. Ma assumere,
senza nemmeno il disturbo di una smentita fórmale, la falsita del passato nazista degli attuali
comandanti dcll esercito tedesco é certamente arbitrario.
La religione in Russia
scuole e nelle organizzazioni a cui appartengono
i giovani d'etá scolastica".
E ancora: "E/ vero che lo stato soviético é molto
piü indulgente oggi verso la chiesa Ortodossa
Russa di quel che fosse nel 1920 e nel 1930. Le
compagne antireligiose si riaccendono di quando
in quando, giusto per ricordare che lo stato marxista ne crede nella religione ne ne incoraggia la pratica". In altre parole, il governo bolscevico russo
non fa propaganda in favore della religione e ne
ha limitati i privilegi tradizionali. Non é il caso di
diré che ne ha totalmente aboliti i privilegi perché
se cosí fosse non esisterebbero ne chiese ne scuole
religiose, dal momento che chiese e scuole, come
tutte le altre costruzioni ediliiie, appartengono alio
stato.
Quarant' anni di regime bolscevico non hanno
certamente distrutta la fede religiosa, tanto e vero
che vi sonó ancora dei credenti e se molti desidererebbero poterli convincere del loro errore, nessuno
cerca di eliminarli. Ma quaranta e piü anni di un
governo che si astiene dal promuovere le credenze
e le pratiche religiose, e tiene sullo stesso piano i
credenti e gli scettici e gli atei, hanno in gran
parte inarridite le fonti del proselitismo religioso
distogliendone in gran parte le nuove generazioni.
Ed ecco come si esprime Sonia Tomara.
"In quarantadue anni di governo sid popólo
russo il regime soviético ha fatto un grande passo
nel senso di sradicare il sentimento religioso. Nata
e cresciuta in Russia prima della rivoluzione, io
ho l'impressione che i resoconti di certi viaggiatori
stranieri che parlano di rinascita della fede religiosa in questo paese siano puré e semplici illusioni.
"Va da sé che nessuno puó diré quanti siano in
Russia coloro che ancora credono nell'esistenza di
Dio. II bisogno della fede puó assopirsi e poi riaccendersi in tempi di tensione, come avvenne durante la guerra. Ma ■ per ora si puó diré che il
regime soviético é riuscito nella sua campagna
senza dio, a cui il popólo russo si é in gran parte
adattato. Molti sonó i giovani russi — se non
addirittura la maggioranza --i quali non hanno
la benché minima cgnoscenza del Vecchio e del
Nuovo Testamento, né il desiderio di conoscerlo.
Potrei diré che in grande numero non sanno nemmeno chi fosse Gesü Cristo. . . . Direi che tre
quarti delle persone che frequentano le chiese sonó
anziani",
Tutto questo non fa che confermare quel che si
é finora saputo della religione e delle pratiche
religiose nel paese dei bolscevichi e dimostra due
cose che hanno il conforto delle passate esperienze
storiche, e cioé:
— // sentimento religioso non é innato nelVessere umano ma incúlcalo dall'insegnamento
ecclesiastico e dalTautoritá govemativa.
— A mano a mano che i govemanti dell'Unione
Soviética si. allontanano dalle loro origini filosofiche e morali tendono ad avvicinarsi alia predominante organizzazione religiosa sotto l'impulso
dei loro comuni calcoli e disegni politici.
Da ció consegue che quel che certi turisti stranieri viaggianti in Russia interprctano come rinascita del "sentimento religioso" non é probabilmente che un effetto del riavvicinamento político
dei govemanti al clero che é loro favorevole (o si
fa credere tale per calcólo político), riavvicinamento che associa il prestigio político effettivo delTautoritá govemativa, al prestigio sedicente divino dell'autoritá ecclcsiastica, ed insieme stimolano i. deboli e gli opportunisti o tomare sulle
orme religiose degli avi.
Sonia Tomara, giomalista americana che scrive
per il quotidiano repubblicano "Herald Tribune"
di New York, é tomata in Russia dove é nata, e
manda al suo giomale una corrispondenza dove
parla diffusamente della religione nel paese dei
soviet (16-VIH).
Nega innnanzitutto che siano proibite le pratiche religiose e Vandaré in chiesa. Le chiese esistono
ed il pubblico é lasciato libero di frequentarle indisturbato. "L'andaré in chiesa non é proibito —
scrive la Tomara — pero é messo in ridiculo nelle
unesp^ Cedap
II g-iornale di ling-ua italiana che si pubblica
a New York — che fu durante un ventennio
il massimo propagandista della dittatura fascista negli Stati Uniti — prende ora le dif ese
deiritalianitá sostenendo la confessionalitá
dello stato repubblicano e la sottomissione del
popólo italiano al dominio pontificio; e per
quel riguarda le cose d'America é in questo
momento impegnato a difendei-e il buon norae
italiano quotidianamente denigrato dai poliziotti e dai tribunali federali e statali, altre
che dai giornali sensazionali continuamente
alia caccia di camorristi o di mafiosi — o presunti tali — portanti nomi italiani.
Contemporáneamente, pubblica nelle sue
colonne delle cose, che non sonó fatti, che presentano gli italiani residenti in America come
primitivi ignari delle norme elementari della
convivenza. Ecco un esempio.
Una madre scrive di un f iglío che da tempo
si é separato dalla moglie légale ed ora convive_con un'altra donna con la quale hanno
avuto recentemente un figlio. "Si tratta —■
scrive la madre della compagna di suo figlio
— di una brava creatura la quale mi vuole bene quasi fossi sua madre, ha avuto recentemente un bambino e mi rispetta sino al punto
di dirmi di vivere con lei, nella sua casa". Ma
la povera vecchia, schiava dei pregiudizi, non
é tranquilla; senté 1'irregolaritá del rapporto
tra il figlio e la di lui-compagna, teme del loro
avvenire e domanda consiglio al giomale
dell'italianitá in America.
E questo risponde per mezzo della sua pitonessa: "Moralmente non potreste vivere con
vostro figlio . . . senzá compartecipare di riflesso al suo peccato che la chiesa considererebbe peccato mortale".
Si noti che viviamo in un paese dove esiste
il divorzio, ed esiste appunto perché i legislatori, eletti e, in questo almeno, rappresentanti
i sentimenti generali della popolazione, hanno
fatto leggi riflettenti il senso morale della
cittadinanza che considera morale, oltre che
légale, lo scioglimento del matrimonio quando
i coniugi trovano dannoso a sé e agli altri il
continuarlo.
E' vero che la chiesa cattolica non ammette
il divorzio e pretende che il matrimonio sia
indissolubile. La pitonessa del famoso paladino deiritalianitá in America avrebbe quindi
potuto diré che l'autoritá ecclesiastica condanna la posizione del figlio — sebbene questo
abbia avuto la fortuna di trovare una donna
cosí buona e cosi brava — e di riflesso condannerebbe (la chiesa) anche la madre se convivendo con quella famiglia esemplare se ne
rendesse solídale. Avrebbe potuto anche diré
— dal momento che prende pose di sacerdotessa — che la sua posizione in quella famiglia sarebbe ccnsiderata peccaminosa dalla
chiesa e dai suoi segrestani e spegnimoccoli.
Ma immorale no!
Se, come la parola dice, morale é sinónimo
di buon costume. il buon costume, in questo
paese almeno non solo permette ma giustif ica
sino a legalizzarlo il divorzio; non solo permette, ma pregia l'amore della madre peí figlio, per la moglie del figlio, e peí figlio del
figlio; pregia sopratutto la madre che vorrebbe essere d'aiuto al figlio quando questo
si trova in difficoltá e quindi ad avere maggipr bisogno dell'aiuto e dell'affetto materno.
Immorale, se mai, sarebbe il contrario.
Si cade generalmente neU'errore di considerare sinonimi la religiositá e la moralitá.
In realtá, non v'é nulla di piü immorale della
chiesa cattolica in materia di matrimonio: lo
vieta come peccato mortale ai suoi gerarchi,
salvo poi ad imporlo come catena indissolubile
alia generalitá dei fedelí . . . con la facoltá
riservata a se stessa di scioglierlo poi quando
si tratti di monarchi o d'altri personaggi illustri o denarosi..
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