Studio serale di mente maschile

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Studio serale di mente maschile
(Guardati riflesso sul vetro della porta, c’hai ‘na faccia…ubriaco sono meglio?
Ci guardiamo un po’ tutti e qualcuno lo conosco pure, ma nessuno saluta nessuno; tutti
rigidi; tutti seri; tutti annoiati. Ubriaco sarà meglio?).
<< Ciao… ah! Ciao! Scusa non t’avevo riconosciuta. Come dici? Grazie. Me lo hanno
regalato per il compleanno. Il ventisei di giugno. Sì. cancro. Dai! Non fare quella faccia!
Non è così male. Ti sembro timido? Ah… ti sembro impacciato…>> (ubriaco sarò meglio?)
<<uno impacciato sa fare questo? E dai! Non è vero! Cioè è vero che le persone impacciate
danno continue dimostrazioni di sé, ma io no. come sarebbe che non do continue
dimostrazioni di me perché sono ancora più impacciato della media? Va bene, hai
ragione…>> (ubriaca sarà meglio?) <<cosa prendi? Io un Godfather>> (ma se poi non lo
sa fare? Se non lo sa fare, non ce la farò a berlo, meglio quando sarò ubriaco che tanto è
uguale), <<Anzi no! meglio un Gin Lemon.>> (che devi esse stupido pe’ sbaglià un Gin
Lemon… ma poi non me sale la pezza col Gin Lemon, meglio ottimizzare il rapporto tasso
d’alcool ematico / prezzo) << Già lo hai fatto scusa?… Scusa? Ah!… Già lo hai fatto. Bene.
No, bravo. A posto così.>> (cazzo ridi stronzo…vedrai quando sarò ubriaco.).
<< Come hai detto? Vai subito in mezzo la pista che mo’ comincia la musica? E
vabbé…vai, vai.>> (meno male… va, va, vaffanculo… ‘st’altra pippa è riuscita a sbagliare
un cazzo di Gin Lemon, il cocktail più stronzo di tutti i tempi. Incredibile! Andrebbe quasi
premiato.) << Complimenti! Questo cocktail è ottimo. Uno così l’ho bevuto solo a Ibiza>>
(te lecco er culo, ma tu dopo me ne offri uno vé?). << Sì, hai ragione si sta riempiendo.
Scusa un attimo, ho visto un’amica.>> (anvedi Laura come se mette in tiro da quando s’è
lasciata con Piero), << Ciao carissima! E Piero come sta? Ah! Scusa, non sapevo…ah!
Allora vabbè, se era finita meglio così no? Giusto! Dacci dentro campionessa! Come?
COME? CO’ STA MUSICA NON SENTO! NOON TI SEENTOOO!!!!! CHI IO? IO UN
GIN LEMON. VUOI? VUOOIII?? >>(Numme dì che te piace sta monnezza!) <<LO SO
CHE È BUONO>> ( te piace!?),<< MA È BUONO PERCHÉ NON LO SI PUÒ
SBAGLIARE…DICO CHE NON SI PUÒ SBAGLIARE ! LASCIA PERDERE. ANDIAMO
DI LA’…>> (fa che me ubriaco e chi cazzo parla più.).
<< Se ne vuoi ancora, prendine pure. E certo che cerco di farti ubriacare cara e dove
scappi. Eh eh!>> (Speriamo che a questa, ubriaca, non le pigli a piagne).
<<Comunque, a parte gli scherzi, ti trovo in ottimissima forma. Noooooooo, non sto
facendo il viscido. Eh eh!>> (come no, me sto a fa schifo da solo…) <<Ammazza, te lo sei
scolato tutto quanto. Non è che te voi ubriacà e me voi dà la colpa a me?…ma noooo>> (sì
però non ti incazzare) << No! guardà che sto a scherzà! Scherzo, davvero! Tranquilla… ok?
Sei tranquilla?>> (ammazza che acidume…) << Dai andiamoci a prendere qualcos’altro
per festeggiare la ritrovata armonia… E MO’ BASTA CAZZO! SE TE DICO CHE STO A
SCHERZA’, STO A SCHERZA’! OOOOOHHHHHHHHHH!>> (tutte a me, me
capitano!).
<< CIAO BELLO! COME CHI SO’? SONO L’AMICO TUO QUELLO CHE GLI HAI
PREPARATO IL GIN LEMON DEL CINQUANTENNIO… SÌ VORREI DUE WHISKY E
KAHLUA… SENZA GHIACCIO…NO BALLANTINES VA PIÙ CHE BENE >> (Tanto
sempre de olio de lampade se tratta…) << NO TE PREOCUPA BELLA! IL WHISKY NON
MI PIACE NEANCHE A ME, MA LA KAHLUA AMMAZZA TUTTO. QUA TOCCA
RIENTRA’ DELL’INVESTIMENTO>> (e dammi una mano anche tu a rientrare
dell’investimento). << TUTTA UNA FIATA, DAI!…DAI!…OP!…OP! FIATA! FIATA!
FIATA! FIATA! FIATA!…BRAVA!>> (e famose sta fiata va!) <<ANDIAMO A
BALLARE?>> (mortacci che pezza che me sta a salì!).
<<OOOO CHI SE RIVEDE!!! COME DICI? PARLA PIU’ FORTE! SI E’ UN’AMICA
MIA.>> (e che sei gelosa brutta stronza? Prima “siamo del cancro?!?” con quel tono del
cazzo e “si vede che sei del cancro da quanto sei impacciato…sei più impacciato degli altri” e mo
che me vedi co’una mejo de te “chi è lei?” , che cazzo te ne frega a te…anvedi quesssa!!) <<
BELLA LEI? MAH…SECONDO ME SEI MEGLIO TU.>> (tiè vattela a pià ‘nder culo!).
<< NON SCHERZO MICA! …COME?…GRAZIE, SEI MOLTO GENTILE!… EH CHE
VUOI FA!>> (come sarebbe a dire “peccato che sei del cancro” , ma allora sei proprio una
deficiente, non ce fai…famme riannà da quella che je sta a salì la sveja e non vorrei se ne
approfittasse qualcun altro).
<< STAI A FA LI DANNI, EH?… COME?…NO. IO STO BENE. SE TI VUOI
FERMARE, ALLORA CI FERMIAMO>> (basta che non svongoli bella).
<<Allora? Che ti senti?… Ti gira tutto? … Ma, hai mangiato?…e grazie che ti senti male>>
(ma porco due…) <<dai, andiamo a fare due passi>>.
<< respira bene… così… no… ehm… no, Laura non sono Piero… si che ti voglio bene, è
solo che non sono Piero…sono io! Marco, ti ricordi?… no, non Piero, Marco…>>, (sta
coiona cerca di baciarmi solo perché se crede che so’ Piero, incredibile, ah! ah! ah!).
<< Come ti senti? Meglio? Vedi che va meglio? Come chi so’? so’ Marco…>> (aò! Me sta a
tocca ‘r cazzo!!) << Bella, certo che so’ Piero!…AO’ MA CHE CAZZO TE DICE ER
CERVELLO? MA CHE CAZZO TE MENI? MA TIETTE LE MANO IN SACCOCCIA!..
MA VAFFANCULO TE E PIERO!>>, (Tutte le cazzo de sceme me toccheno a me!..
fammene annà va).
<< Tenga… 32…è quell’impermeabile verde… sì quello dietro il cappotto marrone…no
quello, quell’altro… AO’!! LO VEDI IL BIGLIETTINO? CE STA IL NUMERO? E GUARDA
IL NUMERO, NO? CHE CAZZO CE LI METTETE A FA I NUMERETTI? E NO CHE NON
ME CARMO SE SETE RINCOJONITI NUN CE LAVORATE AI LOCALI! E NO CHE NON
ABBASSO LA VOCE, IO URLO COME E QUANTO CAZZO ME PARE! E TE, LE VAME
LE MANI DI DOSSO!…NO!…NO! …SI, MA… LEVA STE CAZZO DE MANI… ESCO
DA SOLO>>, (ccamadonna!).
<<Ciao. Anche tu vai via? No, non è per quello… è solo che sono un po’ stanco…e poi te
l’ho detto che secondo me sei meglio tu. Senti ti va di andare a prendere due cornetti?…ah,
vabbé non fa niente…non c’è bisogno che mi spieghi, sarà perché sei stanca o non ti vanno
i cornetti…come perché sono del cancro?……senti va a casa a legge Astra va…>>.
( e chi lo dice più che so’ del cancro…