TESI DI LAUREA “Analisi di piattaforme tecnologiche di
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TESI DI LAUREA “Analisi di piattaforme tecnologiche di
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE TESI DI LAUREA “Analisi di piattaforme tecnologiche di supporto ai processi d’apprendimento in rete” LAUREANDO: Davide Cadenasso RELATORE: Prof. Luigi Sarti ANNO ACCADEMICO 2005-2006 1 Indice Indice.................................................................................................................................2 Il Portale............................................................................................................................2 Portali Orizzontali .............................................................................................................3 Portali Verticali..................................................................................................................4 Le caratteristiche ideali di un portale ...............................................................................6 Linguaggio di programmazione e spazio web...............................................................6 Dominio ........................................................................................................................7 Grafica...........................................................................................................................7 Servizi .........................................................................................................................10 La struttura...................................................................................................................10 L’e-Learning....................................................................................................................12 Moodle.............................................................................................................................14 Configurazione............................................................................................................15 Forum Plus ......................................................................................................................23 I Thinking Types .......................................................................................................24 Ricerca Avanzata ........................................................................................................26 Visualizzazione dei thread ..........................................................................................26 Tracciamento delle attività .........................................................................................27 Messaggi in evidenza ..................................................................................................27 Il portale EifFE-L............................................................................................................28 Amministratore............................................................................................................28 Amministratore di Facoltà...........................................................................................29 Docente .......................................................................................................................29 Studente.......................................................................................................................29 Visitatore.....................................................................................................................29 La struttura del portale EifFE-L......................................................................................30 Barra di navigazione orizzontale.................................................................................31 Area Messaggi.............................................................................................................32 Area dell’insegnamento...............................................................................................32 Conclusioni......................................................................................................................40 Bibliografia e sitografia...................................................................................................44 Il Portale Il concetto di "portale", è uno dei più utilizzati e abusati tanto dai profani quanto dai professionisti di Internet. Dare una definizione unica ed esaustiva di questo termine senza cadere in una serie di contraddizioni e lacune è molto difficile. Confrontando più fonti si è potuto identificare il portale con un servizio che offre una certa quantità di informazioni agli utenti della Rete, permettendo a questi di 2 raggiungere tramite un particolare punto di ingresso nella Rete una grande quantità delle risorse esistenti. Il termine portale indica sostanzialmente uno spazio web che offre un servizio di informazione e di navigazione in internet facilitando il lavoro di ricerca: nati come evoluzione dei motori di ricerca, i portali hanno associato agli strumenti tipici di questi (search engines e categorizzazione delle informazioni) altri servizi, informativi e non, allo scopo di proporsi come accesso preferenziale e guida per la navigazione via Internet. L’obiettivo primario di ogni portale è diventare il punto di partenza di ogni navigazione, offrendo, più che informazioni su un argomento specifico, tutta una serie di servizi costantemente aggiornati che siano "appetibili" per una gamma di utenti la più ampia possibile. Sulla base delle modifiche apportate negli ultimi tempi ai portali più famosi e trafficati sono state individuate due tendenze di sviluppo che interessano questa particolare categoria di siti web: da un lato si ha uno sforzo verso la sempre maggiore integrazione dei servizi di navigazione, sviluppo in questo della funzione prima dei motori di ricerca di cui i portali sono i discendenti; dall'altro si assiste ad un passaggio da un'ottica di offerta di contenuti molto variegati, ad una di contenuti più specifici, quindi con l’obiettivo di proporre un’offerta meno generalista. Tale sviluppo è dettato dai vincoli di Internet: infatti, esso è caratterizzato dalla "libertà dell'utente" intesa anche come obbligo di non limitare e canalizzare troppo i possibili percorsi all’interno delle “quasi infinite” risorse disponibili. Su questa base è possibile operare una distinzione tra portali orizzontali (meta-portali), essenzialmente generalisti e portali verticali, con un’offerta di servizi più specifici. Portali Orizzontali Sono portali che offrono dal punto di vista dei contenuti, molteplici canali tematici così da interessare più o meno tutti i visitatori. Per questo, molto spesso il portale orizzontale è definito generalista proprio perchè offre servizi di varia natura ad un target indefinito. 3 In un portale orizzontale troviamo news in tempo reale, svariati articoli in prima pagina e, all'interno dei canali, temi di interesse utili ed approfonditi su molteplici argomenti. I portali orizzontali o meta-portali sono le realtà che più comunemente e diffusamente vengono definite con il semplice termine "portali": si tratta, quindi, dei grandi punti di ingresso alla Rete e ricerca di informazione come ad esempio, per quanto riguarda l'Italia, Virgilio, Kataweb, Arianna. Questi servizi hanno come obiettivo quello di raggiungere la maggiore quota di mercato possibile, intesa come numero effettivo di utenti contattati. Per riuscire a catturare l’attenzione dell’utente i meta-portali hanno cercato di espandersi rispetto alla propria logica posizione all'interno della rete. Infatti, da un lato si assiste ad iniziative di integrazione a monte, così da catturare il più presto possibile l'utente; dall'altro invece si osserva un'integrazione a valle, in modo da trattenerlo quanto più a lungo possibile. In questo modo aumenta non solo il numero dei visitatori ma anche la conoscenza che il gestore del portale ha dei loro profili. Queste soluzioni permettono di raggiungere e mantenere economie di scala, di far crescere la notorietà e di far aumentare gli introiti pubblicitari dovuti all'aumento dei contatti, tenendo conto del fatto che il valore di un contatto su un sito ad alto volume di traffico è maggiore di quello di uno in un sito poco visitato. La necessità di aumentare la fedeltà dell'utente al portale ha inoltre portato all’inserimento di numerose applicazioni e servizi che stimolano il ritorno e la permanenza dell'utente presso il meta-portale, come ad esempio: • servizi di chat e forum, • offerta di news e/o canali con aggiornamenti continui che trasmettono anche contenuti proprietari. • personalizzazione della pagina principale del sito portale. • creazione di agende personalizzate • servizi di commercio elettronico Portali Verticali Questa tipologia di portali offre dal punto di vista dei contenuti un solo canale tematico. Il senso del "verticale" si riferisce proprio alle argomentazioni ed al 4 contenuto rivolto ad uno specifico argomento. Per questo, a differenza di un portale orizzontale, in uno verticale si osserva una particolare attenzione alla profondità dell'assortimento dell'informazione. Ecco una suddivisione dei vari tipi di portali verticali: Enterprise Information Portal: sono portali per l'informazione aziendale che forniscono ai visitatori l'accesso ad una vasta gamma di informazioni (specifiche sul servizio o sul prodotto realizzato dal gestore del portale o ad esso correlate) di proprietà del gestore, dei suoi partner commerciali o di terzi. Gli EIP consentono agli utenti meno esperti nell'utilizzo di strumenti avanzati, d'ottenere le informazioni desiderate. Ovviamente essi richiedono una forma di accesso ai dati sostenuta da un'architettura di integrazione per poter funzionare nel migliore dei modi. Il principio che sta alla base dei portali EIP è la possibilità di combinare informazioni diverse provenienti dal Web, da database aziendali e da applicazioni utilizzando semplici browser e tecnologie di ricerca Web. I dati forniti possono essere dati strutturati, ad esempio dati numerici contenuti in database e applicazioni aziendali, o dati non strutturati, come messaggi di posta elettronica, download di file di siti di e-commerce o di Internet in generale. Cosa molto importante, l'interfaccia Web di un EIP può essere personalizzata per presentare le informazioni desiderate o per fornire funzionalità interattive in base alle esigenze del singolo utente o di un gruppo di utenti. Un EIP ideale deve poter offrire una vasta gamma di funzionalità definite in base al ruolo dei vari consumatori di informazioni. In tal modo gli utenti aziendali generici, che solitamente dispongono di conoscenze tecniche minori e in quanto tali costituiscono la fascia più ampia di utenti EIP, possono disporre di funzionalità standard, tra cui applicazioni di produttività di base - come i calendari e applicazioni di pianificazione - e hanno la possibilità di ricevere sia informazioni aziendali generali che specifiche per settore. Portale locale: I portali locali sono dedicati ai bisogni e agli interessi di una comunità di utenti in quanto i loro contenuti si limitano alla zona locale cui si riferiscono. In genere sono portali geograficamente disposti e limitati come ad esempio quelli dedicati esclusivamente alle reti civiche, in cui sono messi in evidenza alcuni contenuti come la storia, le attrattive, gli eventi e gli spettacoli. 5 Portale di comunità: si tratta di un caso simile al precedente, ma dove la segmentazione dell'utenza non viene effettuata per caratteristiche geografiche, bensì demografiche (esempio per sesso o etnia, es. http://www.margherita.net/) od occupazionali (es. http://www.tuttoalluminio.it/, ). Anche in questo caso sono presenti applicazioni di e-commerce. Portale di interesse: si tratta di un sito fortemente specializzato, indirizzato indistintamente a chiunque sia incuriosito dall'argomento che viene trattato (es. http:// www.moto.it/). Portale didattico: il portale didattico è un punto di ingresso su Internet dove l’utente può raggiungere dei corsi di formazione on line su qualunque materia. È un punto di ingresso dove ritrova, non soltanto del materiale utile, ma può anche scambiare informazioni con comunità virtuali, scambiare delle idee. Le caratteristiche ideali di un portale In generale è possibile delineare alcuni consigli che i professionisti e i critici del Web hanno indicato per la realizzazione di un portale con il fine di favorire l'aggregazione e la canalizzazione delle informazioni e l’aumento del numero di utenti Linguaggio di programmazione e spazio web Nel caso in cui l’utente decida di acquistare un piccolo sito di poche pagine si possono inserire o modificare contenuti, testi o immagini utilizzando l´html in qualsiasi spazio web, sia esso gratuito che a pagamento. Se invece l’utente intende rendere il proprio sito o portale web professionalmente funzionale, affidabile, dinamico e facilmente modificabile, è fondamentale affidarsi a linguaggi di programmazione tipo asp o php. Diventa pertanto essenziale la scelta del linguaggio di programmazione da utilizzare e la scelta dello spazio di dove andrà a risiedere il sito nel web (hosting). 6 Non tutti i server, infatti, supportano la stessa tecnologia di programmazione. Dominio Per poter operare in internet è indispensabile decidere di registrare un dominio. Il nome o il marchio da utilizzare, possibilmente breve e facile da ricordare, rappresenterà un vero e proprio indirizzo e sarà il modo principale per poter essere direttamente rintracciati nel web. La registrazione di un dominio è diventata oggi una procedura abbastanza semplice e chiunque (persona o società) ne può acquistare uno o più di uno. Esistono due categorie principali di domini: a pagamento: costituito dalla sigla iniziale www (world wide web), dal nome scelto (es. MTV) e dall’estensione finale che indica la provenienza geografica o commerciale. Normalmente la registrazione viene effettuata direttamente dalla società in cui si acquista lo spazio web che tramite specifici accordi con la Registration Authority è autorizzata a registrare per conto dei propri clienti i domini che si desiderano. Gratuito: è possibile avere uno spazio web a disposizione gratuitamente, anche se le norme contrattuali che si dovranno accettare al momento della registrazione non consentono solitamente un utilizzo commerciale del sito e, comunque, di norma prevedono l’aggiunta obbligatoria di banner pubblicitari al proprio sito da parte della società che offre il dominio. La scelta di sottoscrivere un dominio gratuito è decisamente più semplice ed economica, è però evidente che questa soluzione è destinata ad un utilizzo personale o familiare (per creare una propria home page e pubblicarla in Internet). Grafica Generalmente un navigatore decide di visitare un sito per trovare e ricevere delle informazioni. Una struttura grafica chiara, ben organizzata, veloce nella navigazione renderà più sicura e piacevole la presentazione del sito o portale web. 7 Se viceversa, saranno visualizzate delle pagine poco chiare, lente a caricarsi, povere di contenuto o che in un modo o in un altro faranno perdere del tempo inutilmente, questo ostacolerà la fidelizzazione dei futuri visitatori. La grafica in internet a differenza di altri mezzi di comunicazione (televisione, giornali e riviste...) deve fare spesso i conti con due valori essenziali: tempo e velocità di connessione. In rete bello ed utile spesso non coincidono. Belle animazioni in flash, immagini in movimento in formato gif o suoni di sottofondo, possibilmente anche belli ed interessanti, possono rallentare il caricamento delle pagine, rischiando così di annoiare i visitatori e perderli. Ecco alcune delle caratteristiche grafiche di un “buon” portale: • Essenzialità nella grafica (in favore sia della chiarezza della lettura sia della velocità di visualizzazione della pagina html). • Intuitività negli strumenti di navigazione, con particolare preferenza per le barre orizzontali da ripetere anche a fondo pagina; le barre laterali risultano più adatte per i collegamenti ad altre risorse analoghe o correlate ai contenuti della pagina visualizzata piuttosto che per gli strumenti di navigazione dell'intero portale • Uso di un limitato numero di colori, con forte raccomandazione di utilizzare i normali colori di default per i link. • Facilità nell'individuazione del motore di ricerca con possibilità di linkare a pagine dedicate alla ricerca approfondita (è sempre raccomandabile aggiungere esempi sia di come impostare la query sia di come leggere i risultati); il motore di ricerca sulla homepage deve presentarsi nella metà superiore della schermata e non deve essere "nascosto" dalle soluzioni grafiche adottate; inoltre deve sempre essere raggiungibile da ogni pagina interna • Uso di etichette semplici per gli strumenti di navigazione e per le directories; uso di testo a comparsa per spiegare i contenuti dei link (tramite tag Title); rinuncia o comunque uso limitato di immagini o icone se non accompagnate da didascalia testuale. • Rinuncia in generale a tutto quanto riduce la velocità di visualizzazione e che risulti non indispensabile. 8 • Forte attenzione alla omogeneità e alla consistenza delle pagine che costituiscono il corpo del portale (elenchi di link, risultati delle interrogazioni al motore di ricerca, materiale testuale proprietario, ...) per quanto riguarda gli aspetti formali, in modo da rendere evidente per l'utente il momento del passaggio dall'ambiente-portale ai siti che contengono le informazioni ricercate. • Il portale web deve avere un ottimo livello di visibilità con i più diffusi tipi di sistemi operativi (internet explorer, netscape, opera...) e deve essere ottimizzato per le diverse risoluzioni video. • L’importanza del concetto di accessibilità: Secondo la legge Stanca1. (Art.2 della legge del 9 Gennaio 2004, nr.4) essa è: “la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.” La legge prevede l’obbligo per tutti i siti delle amministrazioni pubbliche o a prevalente capitale pubblico di essere accessibili agli utenti disabili. La finalità della “Legge Stanca”, dal nome del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, è quella di favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici e promuoverne l’uso come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e delle esclusioni. L’obiettivo è quindi di rendere tutti i rapporti telematici della Pubblica Amministrazione accessibili ad ogni cittadino; la normativa si applica anche alle scuole di ogni ordine e grado, comprese le università. Un termine che spesso si associa all'accessibilità è quello di usabilità: se è vero che i due concetti sono strettamente correlati, ricordiamo che non sempre usabilità è sinonimo di accessibilità. Un sito accessibile favorisce l'accesso ai propri contenuti da parte di tutte le categorie di utenti, riducendo gli eventuali limiti di fruizione delle vostre pagine web. 1 http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-A.htm 9 Servizi L’implementazione del sito deve essere progettata seguendo una logica di continuo aggiornamento ed evoluzione per far sì che gli utenti visitando per la prima volta il portale web ritornino in seguito. Tra le soluzioni più diffuse, possiamo notare i seguenti servizi: forum, guestbook, gallerie di immagini o video, invio cartoline, chat, link, forum, motore di ricerca, oppure metodi di promozione come newsgroup, scambio banner e scambio link. Infatti, avere un sito o un portale web non significa aver raggiunto l’obiettivo finale, poiché se esso non sarà pubblicizzato nessuno saprà che esiste. Fondamentali per una buona campagna pubblicitaria in rete sono i motori di ricerca (guide principali ed indispensabili per la maggior parte degli utenti che naviga in rete), essenziali diventano quindi tre elementi: • Iscrizione ai principali motori di ricerca (virgilio, google, altavista, yahoo, ecc.). Solitamente l’utente tende ad iscriversi a più motori di ricerca, poiché più alte saranno le probabilità di essere trovati. • Inserimento dei meta - tag, blocco di testo inserito nella parte interna delle pagine html contenente parole chiave che descrivono il sito. Questa soluzione faciliterà i meccanismi automatici di scansione dei motori di ricerca a trovare il portale. • Inserire nelle pagine del testo (descrizioni o parole attinenti al sito...), spesso, infatti, i motori di ricerca riescono a trovare e leggere il contenuto delle pagine di un sito dando così la precedenza nel risultato finale che forniranno. La struttura La struttura di navigazione è l'aspetto più importante nella creazione di un portale. Un portale deve al tempo stesso incoraggiare l'esplorazione (attività di lunga durata e senza meta precisa, basata sulla curiosità, ma di facile interruzione nel caso l'attenzione sia stata distratta e la curiosità non sia stata alimentata) e la ricerca (attività di breve durata e molto mirata, basata sul bisogno e fonte di grande insoddisfazione se inconcludente). La struttura del portale, dunque, deve fornire stimoli continui al curioso e al contempo una guida chiara ed evidente a chi sta cercando informazioni specifiche. Non si deve pensare inoltre che il motore di ricerca possa soddisfare in ogni 10 caso questo secondo tipo di utenti, poiché spesso l'informazione cercata non è facilmente esprimibile con una query, ma richiede un percorso per approssimazioni successive fino all'identificazione della fonte di informazione migliore. Un portale deve allora organizzare la struttura interna delle informazioni secondo criteri facilmente comprensibili al pubblico ma che al tempo stesso ne incoraggino l'esplorazione. Tipicamente, l'organizzazione della navigazione del sito rifletterà in maniera più o meno stretta la divisione in sotto-argomenti dell'argomento principale del sito, fornendo sezioni diverse ma collegate per ciascun sotto-argomento. La home page generale rappresenta il punto principale di accesso al sito e raccoglie informazioni e titoli provenienti da tutte le sezioni del sito. Alla home page possono essere associate ulteriori pagine di navigazione, collezione o riorganizzazione delle informazioni ancora sostanzialmente indipendenti dalle varie sezioni. Quindi compaiono copie in minore della struttura già vista, una per ogni sezione. Queste pagine danno quindi accesso alle pagine contenenti le informazioni vere e proprie, che possono anche essere condivise tra più sezioni diverse. I documenti stanno dunque nella base documentaria e non "appartengono" ad una sezione, ma le sezioni forniscono loro un percorso d'accesso, e in certi casi anche più di uno. Insieme a questa struttura vagamente gerarchica esiste poi una contro-organizzazione di collegamenti ipertestuali, un gruppo di link che collega in maniera assolutamente libera, home page, home page di sezioni, pagine di navigazione, documenti ed ogni altro tipo di informazione si ritiene utile presentare, inclusi siti e pagine al di fuori del portale. 11 L’e-Learning Il termine “e-learning”2 deriva dalla fusione di due diversi campi di sperimentazione nelle tecnologie didattiche: la formazione a distanza (FAD) ed il “Computer Based Training” (CBT). Mentre la formazione a distanza, cioè qualsiasi tipologia di formazione erogata tramite tecnologia informatica, può vantare una lunga tradizione, il Computer Based Training rispecchia un settore di attività decisamente più recente. Il CBT, ossia lo studio basato sull’uso del computer quale tecnologia didattica di autoistruzione, inizia a diffondersi nel corso degli anni ‘70, trovando applicazione soprattutto nell’ambito delle discipline informatiche e nell’addestramento del personale all’utilizzo di software specifici3. Il primo avvicinamento tra le due metodologie didattiche avviene negli anni ’90, quando sul mercato inizia a diffondersi la tecnologia del CD-ROM. Tale innovazione, che rende possibile la memorizzazione di un’enorme (almeno per l’epoca) quantità di informazioni su supporti facilmente trasportabili, spiana la strada all’affermazione del CBT in nuovi settori della formazione. Nascono e si affermano così le prime enciclopedie multimediali, nonché i primi corsi di lingua su CD-ROM. Con la crescita e lo sviluppo continuo di internet è diventato quasi naturale che, qualcuno abbia iniziato a vedere il World Wide Web come un ambiente naturale all’interno del quale collocare forme innovative di apprendimento a distanza. Nascono così i primi sistemi di e-learning, grazie ai quali formazione a distanza e Computer Based Training giungono ad una definitiva fusione. L’E-Learning si configura quindi come un’evoluzione della formazione a distanza, che integra gli elementi presenti nei precedenti strumenti di FAD come il CBT arricchendoli con una tecnologia specifica (LMS) e con procedure di tracking volte a “tenere traccia” del percorso formativo di ogni singolo studente. Il successo di questi nuovi ambienti di apprendimento basati su Internet è straordinario. E si tratta di un fenomeno la cui entità non accenna a diminuire. 2 http://www.acidevolution.com/formazione/elearning_17.asp 3 http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/allegati/elearning_vademecum.pdf 12 Gli ambienti di e-learning hanno quindi raggiunto una discreta maturità perchè sono stabili, efficienti e sono commercializzati a costi tutto sommato sostenibili per le imprese operanti nel settore dell’erogazione di formazione a distanza. Una delle principali critiche mosse all’E-Learning è quella che vede l’apprendimento a distanza come fonte di isolamento e chiusura: in altre parole, si teme che la mancanza di un docente in carne ed ossa e di una “classe” vera e propria possa privare l’insegnamento di quel lato umano e sociale caratteristico, e fondamentale, delle forme di apprendimento standard. La critica non tiene, però conto di un importante concetto che ha acquisito una progressiva importanza, e che rappresenta ormai la spina dorsale della metodologia didattica di ogni moderno strumento di E-Learning: la comunità virtuale, per mezzo di strumenti di comunicazione web come forum, e- mail, chat e programmi di messaggistica istantanea, video e audio-conferenze in tempo reale, possiede tutti gli strumenti necessari per dare all’E-Learning quel contatto umano che nei precedenti strumenti di FAD veniva effettivamente a mancare. In ogni caso è opinione comune che anche i più moderni strumenti di E-Learning non possiedano al giorno d’oggi i numeri e la versatilità per sostituire interamente e in ogni situazione la didattica tradizionale: per questo motivo assistiamo, nella maggior parte dei casi, ad un utilizzo (da parte di strutture didattiche come scuole o università) di piattaforme di E-Learning in processi formativi definiti "misti" (o blended learning) in cui la componente online si affianca alla formazione di stampo tradizionale. Ciò che quindi manca ai più diffusi ambienti di e-learning sono in sostanza gli strumenti necessari affinché gli studenti possano costituire, per i loro colleghi, attuali e futuri, una fonte di apprendimento complementare a quella “istituzionale”. Gli studenti, da semplici utenti passivi, possono e devono diventare parte attiva del processo di formazione. 13 Moodle Una componente base dell’E-Learning4 è la piattaforma tecnologica (Learning Management System o LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della formazione: si tratta, infatti, di un sistema gestionale che grazie alla tecnologia SCORM5 (Sharable Content Object Reference Model) permette di tracciare la frequenza ai corsi e le attività formative dell'utente (accesso ai contenuti, tempo di fruizione, risultati dei momenti valutativi, ecc.). La piattaforma Moodle6 è un esempio di LMS. Questa piattaforma deve il suo nome a Martin Dougiamas, lo sviluppatore originale e mantainer attuale del progetto. La parola Moodle, in origine un acronimo di Modular Object - Oriented Dynamic Learning Environment (Ambiente di Apprendimento Dinamico Modulare Orientato agli Oggetti), è un termine particolarmente utile per programmatori e teorici dell’educazione, ma è anche un verbo che descrive il processo di vagare pigramente attraverso qualcosa, che spesso porta a situazioni di creatività. Il design e lo sviluppo della piattaforma Moodle sono guidati da una particolare filosofia dell'apprendimento che si basa sul “costruttivismo sociale”. Dal costruttivismo la "filosofia” Moodle trae la convinzione che "le persone costruiscono attivamente nuova conoscenza, quando interagiscono con il proprio ambiente" e condivide il fatto che "si apprende in maniera particolarmente efficace, quando si costruisce qualcosa da far sperimentare agli altri”7. Il costruttivismo sociale quindi estende le idee appena esposte “in un gruppo sociale che costruisce cose l'uno per l'altro, collaborando nella creazione di una piccola cultura di manufatti condivisi con significati condivisi. Quando si è immersi in una cultura del genere, si impara tutto il tempo ad essere parte di quella cultura, su vari livelli"8. 4 AA. VV. “Collaborare in rete. Teorie CSCL e piattaforme open source per l’E-Learning: verso una nuova integrazione?” 5 Serena Alvino, Luigi Sarti, Antonio Fini. “Oltre i Learning Object. Dal modellare i contenuti al modellare i processi didattici”. Paragrafo "Le specifiche e gli standard per i LO". 6 http://moodle.org/course/view.php?id=23 7 Joseph D. Novak, Apprendimento significativo e Mappe Concettuali alla base di un Nuovo Modello Educativo, paragrafo “Come gli esseri umani creano la conoscenza”. 8 http://www.psicopedagogika.it/view.asp?action=dictionaryABC 14 E’ basandosi su di un approccio del genere che diventa possibile sfruttare al meglio ogni potenziale fonte di apprendimento, comprese quelle provenienti dagli stessi studenti. Non a caso, Moodle dispone di un gran numero di funzionalità dedicate all’interazione tra studenti, affinché essi possano trarre il massimo beneficio possibile dalla condivisione delle rispettive esperienze formative. Tra le caratteristiche principali di Moodle osserviamo: Standardizzazione: la piattaforma è costruita sullo standard SCORM9 (Sharable Content Object Reference Model) questo anche per favorirne la diffusione e fruizione fra istituzioni diverse. Modularità: i contenuti formativi sono organizzati in modo modulare ovvero in "Reusable Learning Object", blocchi di contenuto autoconsistenti riutilizzabili all'interno di corsi diversi. Controllo e tracciabilità degli accessi: per entrare nella piattaforma è necessario farsi riconoscere. L'utilizzo della piattaforma da parte degli utenti viene registrato (tracciato). Gli utenti sono divisi in categorie: Amministratori: possiedono il controllo totale sul sistema; Docenti/Autori: possono creare e modificare corsi; Studenti: fruiscono di uno o più corsi. Configurazione La configurazione10 generale di Moodle11 è gestita da un utente-amministratore definito durante la fase di installazione della piattaforma. Egli può scegliere tra i vari temi disponibili per quanto riguarda l’interfaccia grafica, nonché i vari moduli di attività didattica da integrare nell’installazione e le modalità di fruizione dei singoli corsi. I corsi possono, infatti, essere organizzati secondo tre formati distinti: settimanale (impostata la durata temporale del corso, il materiale didattico viene organizzato in chiave settimanale), per argomento (il corso viene suddiviso in diverse macro-aree 9 10 Per consultare i manuali sull’uso di Moodle: http://moodle.org/mod/resource/view.php?id=2841 e http://elearning.uniroma1.it/file.php/1/Manuale_1.3.3/Moodle1-3-3.htm 11 A titolo esemplificativo, nella mia installazione locale di Moodle (su piattaforma Windows), la cartella principale risulta essere: “C:\Programmi\moodle”. 15 tematiche all’interno delle quali trova posto il rispettivo materiale) o relazionale (l’intero corso è gestito come se fosse un forum di discussione). Moodle consente inoltre un’avanzata gestione degli utenti, che sono suddivisi in tre categorie: studenti, docenti ed amministratori. Queste tipologie di account si differenziano tra loro in funzione del tipo di operazioni in grado di eseguire. Mentre gli studenti possono soltanto usufruire degli strumenti che vengono messi a loro disposizione, i docenti possono modificare liberamente i corsi di propria competenza. Ad un livello più alto stazionano gli amministratori, che possono creare nuovi corsi ed assegnarvi i rispettivi docenti. Moodle ha infine il pregio di essere stato concepito come un ambiente modulare. Questo tipo di struttura permette agli sviluppatori di creare moduli ad hoc per rispondere a specifiche necessità che possono presentarsi durante l’utilizzo della piattaforma. Per studiare e verificare effettivamente le funzionalità e le caratteristiche di questa piattaforma LMS ho installato Moodle, fingendo di creare un corso di cui io sono il docente. Per prima cosa mi sono registrato in Moodle, e una volta che il mio account è stato creato, è comparsa la schermata in cui riempire i campi “Username” e “Password”. Fatto questo primo passo, basta cliccare su “Login” per accedere al corso. 16 Se è la prima volta che entriamo nel corso, lo troveremo con pochi oggetti. Moodle organizza tutte le informazioni che compaiono ai lati del corso in unità chiamate blocchi. I blocchi possono essere attivati o disattivati e spostati per venire in contro alle necessità del vostro corso; inoltre possono essere spostati come meglio crediamo per personalizzare lo spazio del corso. In alto a sinistra troviamo il riquadro "Persone" e se clicchiamo su “Partecipanti”, Moodle ci mostrerà tutte le persone del corso. Cliccando su "Attività" possiamo vedere tutto quello che una persona ha fatto nel corso. 17 Per vedere tutte le informazioni su una persona del corso clicchiamo su "Descrizione integrale". Sopra l'indirizzo e-mail c'è l'immagine di un occhio. Se l'occhio è aperto chiunque del corso può vedere la nostra e-mail guardando il vostro profilo. Se l'occhio è chiuso nessuno potrà vedere il nostro indirizzo (eccetto il docente del corso). Per passare da visibile ad invisibile e viceversa si clicca sull'occhio. Nel blocco “Attività” sono elencate tutte le categorie di oggetti disponibili nel corso (forum, quiz, compiti ecc.). La prima volta che entriamo nel corso troveremo in lista solo "Forum" perchè un forum (o area di discussione) viene creato in modo standard - il forum delle news. La lista delle attività si allungherà, quando cominceremo ad aggiungere attività al corso. Il calendario mostra gli eventi che riguarderanno il corso. Al calendario possono essere aggiunti eventi che riguardano singoli utenti, gruppi che abbiamo precedentemente definito, o l'intero corso. Se stabiliamo una data finale per un compito, per un forum o per un quiz questa comparirà nel calendario. Il blocco “Prossimi Eventi” mostra gli eventi prossimi del vostro corso in base al calendario e include anche un collegamento al calendario per andare a vederlo o per 18 aggiungere nuovi eventi, mentre il blocco “Ricerca nei Forum” permette di cercare, sia al docente che allo studente, una o più parole in tutti i forum (gruppi di discussione) del corso. Sul lato sinistro dello schermo, nel blocco “Amministrazione” ci sono gli strumenti per amministrare il corso: “Attiva modifica” ci permette di fare cambiamenti nel corso come aggiungete aree di discussione, diari, test, quiz, risorse online ed altro. “Impostazioni” permette di cambiare l'aspetto del corso. Al suo interno c’è il campo ”Formato”. Ci sono tre differenti formati per il corso Settimanale, Relazionale e Argomenti. Il Formato Settimanale organizza il corso in settimane, con compiti, aree di discussione test ecc. il tutto all'interno di blocchi settimanali. Il Formato per Argomenti organizza tutto appunto per argomenti (o unità), indipendentemente dai tempi. Il Formato Relazionale è costruito attorno ad un forum (un bollettino), utile per annunci e discussioni. Il Formato Settimanale e il Formato Argomenti appaiono molto simili, benché siano organizzati diversamente. Il Formato Settimanale produce corsi strutturati in modo regolare nel tempo, mentre il Formato Argomenti non ha una regolarità temporale. “Modifica profilo” permette di modificare il proprio profilo personale (nome, cognome, ecc). “Docenti” lista tutti i docenti del corso (di norma solo uno, ma potrebbero essere di più se esiste un team di docenti per il corso). 19 “Studenti” lista tutti gli studenti del corso. Da qui possiamo iscrivere o cancellare manualmente gli studenti del corso. “Copia di sicurezza” permette di fare una copia del corso. “Ripristina” permette di ripristinare un corso precedentemente salvato con un backup. “Scale di valutazione” permette di definire scale particolari di valutazione costituite da parole valutative (cioè Eccellente, Buono, Medio, ecc.). “Valutazioni” elenca i punteggi conseguiti nei test e nei quiz da ognuno degli studenti iscritti al corso. “Logs” mostra tutte le attività che sono state effettuate nel corso entro un determinato periodo. “Files” permette di caricare file nel deposito file del corso o di vedere uno dei file precedentemente caricati. “Aiuto” permette di collegarsi alla pagina contenente il manuale di Moodle. “Forum insegnanti” è l'area di discussione riservata ai docenti. Cliccando su “Attiva Modifica” possiamo iniziare a modificare la maggior parte delle cose che riguardano il corso. Qui possiamo aggiungere aree di discussione, diari, test, quiz, risorse online ed altro. Osserviamo che in questa schermata cambia leggermente l'aspetto della pagina. Appariranno dei simboli per modificare a fianco degli strumenti esistenti, e un riquadro "Aggiunta" all'interno del riquadro di ogni argomento. Accanto ad ognuno degli elementi presenti c'è una serie di simboli che sono dei pulsanti. Se portiamo il puntatore del mouse sopra uno di questi, comparirà una spiegazione del suo utilizzo: La freccia rivolta verso destra indenta l'elemento (utile nell'organizzare gerarchicamente gli elementi). Se l'elemento è già stato indentato avrà vicino una freccia rivolta a sinistra per "de-indentarlo". La doppia freccia muove l'elemento in su o in giù nella lista. La mano che impugna la penna permette di modificarlo. La “X” distrugge l'elemento. L'occhio aperto cliccato si chiude e nasconde l'elemento agli studenti (o se era chiuso si apre e lo mostra). 20 I moduli standard presenti in Moodle 1.5 sono, nel dettaglio, i seguenti: • chat: offre ai partecipanti un’interfaccia sincrona per la comunicazione; • compito: consente al docente di assegnare agli studenti un particolare compito da svolgere. Questi effettueranno l’upload sulla piattaforma del compito svolto, che il docente provvederà a correggere assegnandovi al tempo stesso una valutazione personale; • diario: fornisce agli studenti una zona riservata all’interno della quale possono registrare annotazioni personali relative al corso. Il diario può essere visualizzato solo dallo studente che ne è curatore e dal docente, il quale può eventualmente commentare le riflessioni presenti; • etichetta: consente di aggiungere testo o grafica all’interfaccia del corso; • forum: offre ai partecipanti un’interfaccia asincrona per la comunicazione; • forum plus: Questo modulo non fa parte del pacchetto di Moodle 1.5, ma è stato successivamente installato. Spiegherò più avanti le caratteristiche di questo interessante e assai utile modulo. • glossario: dà la possibilità di aggiungere un glossario all’interno dei corsi, nel quale annotare la terminologia che si ritiene particolarmente utile; 21 • lezione: permette di creare vere e proprie lezioni, suddivise per pagine, al termine di ciascuna delle quali vi possono essere delle domande relative ai contenuti mostrati; • quiz: consente al docente di creare dei test (domande aperte, a scelta multipla o del tipo vero/falso) da sottoporre agli studenti; • risorsa: permette di visualizzare all’interno del corso qualsiasi contenuto elettronico (Word, PowerPoint, Flash, video, suoni, ecc…), collegandosi a files già presenti sul server o creati sul momento attraverso la generazione di documenti di testo semplice o HTML; • scelta: offre al docente la possibilità di porre delle domande agli studenti, che potranno scegliere la risposta da un elenco pre-impostato di alternative; • glossario: L'opzione “Glossario” fornisce un modo flessibile di presentare definizioni (e molto altro) che possono essere collegate da qualsiasi punto del sito del corso. • SCORM: permette di creare nuovi contenuti aderenti allo standard SCORM per i learning objects; • sondaggio: del tutto simile al modulo “scelta”, ha la limitazione di consentire esclusivamente la creazione di quesiti la cui risposta sia selezionabile dall’elenco impostato dal docente; • wiki: fornisce agli studenti l’accesso ad una sezione Wiki27 all’interno della quale è possibile lavorare su documenti comuni; • workshop: offre agli studenti la possibilità di assegnare una valutazione dei documenti presenti all’interno del corso. A questo punto sono state descritte tutte le risorse disponibili nel menu "Aggiungi". C'e un’ulteriore utilissima risorsa che si può aggiungere alla pagina del corso - il Forum formato News. Possiamo notare, infatti, che in cima alla pagina del corso c'è un forum che si chiama "Forum News". Questo forum è sempre presente e se lo eliminiamo viene ricreato automaticamente dal sistema. E' il luogo in cui postare nuove informazioni circa il corso. Un ultimo punto da sottolineare è il blocco presente sulla destra, etichettato "Attività recente", in cui viene elencato ogni cambiamento nel corso dall'ultima volta in cui lo studente si è collegato: 22 E' un ottimo luogo per vedere le novità del corso. Forum Plus Nella pagina precedente, nella descrizione delle risorse disponibili in Moodle, ho accennato a Forum Plus12, un modulo aggiuntivo di Moodle che fornisce prestazioni supplementari al modulo Forum standard e include caratteristiche specifiche per migliorare gli aspetti metacognitivi, di monitoraggio e autovalutazione (riflessione) all’interno dei gruppi. Il modulo “Forum Plus” nasce all'interno del progetto FIRB13 "Nuove Tecnologie per la formazione permanente e reti nel sistema socioeconomico italiano". L'obiettivo del progetto è la definizione di un modello base per un ambiente di apprendimento collaborativo che implementi funzionalità specifiche per aumentare la riflessione, la meta-cognizione e la gestione delle interazioni, attraverso lo sviluppo di moduli software specifici per la costruzione e il rinforzo dell’identità sociale nei gruppi di lavoro collaborativi. E' stato creato con l'intento di avvicinare due "mondi" tradizionalmente lontani, ovvero i software dedicati all'apprendimento collaborativo e gli LMS Open-Source, tra i quali è stato selezionato Moodle. Il modulo Forum Plus, che comprende le funzionalità di base degli ambienti CSCL (Computer Supported Collaborative Learning) è logicamente diviso in tre sezioni: • il Forum Plus propriamente detto, che consiste in una serie di funzionalità aggiuntive rispetto al forum standard, tra cui la definizione di ruoli per gli utenti partecipanti (ad es. coordinatore del gruppo). • il Planner, che consente la creazione di regole relative alla presenza/assenza di messaggi nel forum, selezionati per tipo, utente, date. Il verificarsi delle regole provoca l'invio di appositi messaggi e-mail ai singoli partecipanti o a particolari ruoli. • la Reflection Board, ovvero un'area destinata alla riflessione sulle attività del forum. Consiste in due aree separate: le statistiche che visualizzano una serie di 12 13 http://62.149.230.165/moodle/course/view.php?id=9&username=guest http://guendalin.itd.ge.cnr.it/ 23 informazioni quantitative e la milestone che offre un riepilogo testuale (modificabile e integrabile progressivamente dal docente) del forum e l'elenco dei messaggi più letti e messi in evidenza. Le caratteristiche aggiuntive del Forum Plus, rispetto al normale forum di Moodle, sono le funzionalità “thinking types14”, “ricerca avanzata”, “visualizzazione dei thread”, “tracciamento delle attività” e “messaggi in evidenza”. I Thinking Types La consapevolezza del gruppo nella fase di apprendimento è fondamentale perché il gruppo impegnato in un’attività di apprendimento si deve percepire come un’unità organica e deve tenere sotto controllo eventuali dinamiche e criticità. L’attività cooperativa (ancor più quella collaborativa) è un processo delicato e difficile. Per molteplici ragioni può non funzionare. Questo accade anche nei gruppi in presenza, anche in gruppi ben affiatati. In rete le possibilità che le interazioni rimangano sterili, inconcludenti, frustranti, sono ancor più numerose. Si possono aggiungere difficoltà tecniche di comunicazione e difficoltà relazionali, accentuate dal senso di estraneità. Sono numerosi i fattori che possono interferire: • difficoltà tecniche (il gruppo è tecnologicamente impreparato) • difficoltà conoscitive e motivazionali di base: pensiamo un gruppo formato da persone scarsamente interessate, capitate nel gruppo per motivi estranei o occasionali o magari ostacolate da vicissitudini personali impreviste (gruppo amorfo, apatico, privo di slancio) • eccessiva diversità di competenze: competenze specifiche presenti in alcuni componenti del gruppo ma assenti in altri (gruppo troppo eterogeneo) 14 • scarsa chiarezza, da parte del docente, nel definire gli obiettivi • scarso rispetto di regole, tempi, ritmi • sovraccarico o dispersività nella comunicazione • creazione di gruppi e sottogruppi in conflitto http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=FAQ 24 Questi atteggiamenti nascono dal fatto che i rapporti interpersonali sono legati all'ansia (la preoccupazione principale di ciascuno è del tipo "Che immagine si fanno gli altri di me?” “Come sarò valutato?” ecc.); questa si accresce maggiormente in condizione di estraneità. In questo senso possono essere d’aiuto I Thinking Types, cioè delle brevi etichette che possono essere associate ad ogni singolo messaggio postato nel forum allo scopo di caratterizzare il messaggio stesso e strutturare maggiormente la discussione in atto con un’esplicita dichiarazione del “senso” e del “ruolo” del singolo messaggio all’interno della discussione15. Essi si differenziano dal campo “soggetto” perchè sono riferiti al ruolo del messaggio all’interno del dialogo che sta avvenendo nel forum e sono utili per sviluppare la consapevolezza sociale e meta-cognitiva nel gruppo. I Thinking Types possono aiutare gli studenti e i docenti a riflettere sul ruolo che i singoli messaggi giocano nel processo di discussione in atto. Ecco alcuni esempi: “Saluto”: Mi presento, intendo creare familiarità, socializzare. “Propongo”: Indico una nuova idea di lavoro, o semplice suggestione da sviluppare. “Arricchisco”: Aggiungo un’informazione o un'argomentazione nell'ambito della discussione. “Concordo”: Presento un commento in favore di un'idea altrui. “Non Concordo”: Presento un commento a sfavore di un'idea altrui. “Incoraggio”: Esprimo un'emozione positiva o un supporto di natura emotiva (incoraggiamento, rilevazione di un buon clima relazionale). “Domando”: Introduco un quesito o problema a cui appare rilevante rispondere. “Rispondo”: Rispondo ad un quesito avanzato da altri. “Valuto”: Esprimo un commento a favore o sfavore di una proposta, con una giustificazione argomentata a supporto. “Collego”: Integro un’argomentazione o punto di vista con un’altra all'interno della discussione. “Chiarisco”: Rispondo ad un quesito o chiarifico argomentando un punto in sospeso. 15 http://www.infoaccessibile.com/profad_b/bartoloni5.htm 25 “Organizzo”: Propongo regole o richiamo al rispetto di tempi e criteri. “Sintetizzo”: Faccio il punto della situazione, richiamando la diversità degli elementi emersi. “Critico”: Intervengo individuando criticità esistenti o antinomie irrisolte. “Aggiungo”: Inserisco una parte che può perfezionare l'esistente. “Revisiono”: Faccio una "rilettura" segnalando in modo analitico possibili modifiche da apportare. Prima di inserire un nuovo post, gli utenti devono pertanto decidere che “tipo” di nota stanno aggiungendo alla discussione. Quando un utente aggiunge un nuovo messaggio al Forum Plus, gli viene richiesto di selezionare un Thinking Types da una casella combinata. Nel corpo del messaggio è quindi inserito l’incipit associato. Inoltre come variante rispetto al modulo forum standard, il campo “soggetto” del messaggio è lasciato in bianco. L’idea è di forzare gli utenti a inserire soggetti significativi in ogni messaggio, per evitare che un flusso di messaggi sia caratterizzato da oggetti del tipo “Re: oggetto primo messaggio” e “Re: re: oggetto primo messaggio” che si trovano spesso in molti forum. Ricerca Avanzata Il Forum Plus include una Ricerca Avanzata, simile alla funzionalità inserita in Moodle 1.5. L’accesso alla funzionalità è da tutte le pagine del modulo. La ricerca può essere fatta per Discussione, per Thinking types, per date, per autore o testo del messaggio. Visualizzazione dei thread Moodle fornisce la possibilità di visualizzare i Forum disponendo i thread secondo l’albero nidificato delle risposte oppure secondo uno schema lineare. Con Forum Plus per poter gestire la registrazione degli accessi ad ogni post è stata eliminata la visualizzazione lineare. I messaggi devono esplicitamente essere aperti dall’utente per visualizzarli. Per poter facilitare la consultazione del forum è stata aggiunto un indicatore (freccia o altra icona grafica) che identifica il post attualmente aperto. Il post selezionato è sempre visualizzato nella parte alta della pagina, mentre l’albero del thread è aperto in basso. 26 Per evidenziare all’utente i post già consultati è stata aggiunta un’icona sull’albero di ogni thread che graficamente mostra lo stato (visto/non visto) del post. E’ stata inoltre aggiunta la possibilità di espandere o collassare i sotto-thread di ogni discussione del forum qualora contenessero delle risposte a livello più nidificato. Per facilitare la lettura, sono stati aggiunti i seguenti indicatori grafici: indica il messaggio attualmente aperto per indicare i messaggi già letti/da leggere per indicare lo stato dei sotto-thread indica i messaggi posti in evidenza (vedi più avanti) l’icona e l’etichetta del TT usato Tracciamento delle attività Ogni attività di apertura di un messaggio, scaricamento di un allegato, risposta ad un post ecc. è memorizzata sul log dell’ambiente. Essi sono visualizzati nelle statistiche della "Reflection Board". Le informazioni relative alla lettura dei messaggi da parte degli altri utenti sono anche visualizzabili direttamente ciccando sul link “Mostra utenti che hanno letto il messaggio”. Messaggi in evidenza Il link “Metti in evidenza” può essere usato per evidenziare specifici post ritenuti particolarmente importanti. I messaggi evidenziati saranno mostrati nell'area "Timeline" della “Reflection Board, ma sono comunque visualizzati anche nel Forum Plus e possono essere inclusi nei parametri della ricerca avanzata. 27 Il portale EifFE-L Nella mia carriera di studente universitario ho avuto la possibilità di imparare ad utilizzare un portale didattico e capire come funziona e quali sono le sue caratteristiche principali, grazie alla mia esperienza universitaria con il portale EifFE-L (Environment for Freedom in E-Learning), il portale e-learning dell’Università di Genova, nato dall’attività del Gruppo di Lavoro dell'Azione e-learning del Progetto CampusOne dell'Ateneo Genovese. Il portale EifFE-L, come Moodle, è una piattaforma open - source per la formazione a distanza, un LMS che permette ai docenti, di usare il web per svolgere la propria attività didattica. Il progetto CampusOne che ha portato alla creazione di EifFE-L, è un progetto di ricerca in continua evoluzione che ha avuto l'obiettivo di promuovere e sostenere l'innovazione tecnologica e formativa conseguente alla riforma didattica universitaria. Come sostengono gli stessi autori del progetto la nascita di questo portale è stata aiutata anche dalla sperimentazione e dalle esigenze dei docenti coinvolti nell’Azione ELearning del Progetto CampusOne presso l’università di Genova. Attualmente il gruppo di lavoro che gestisce le attività di ricerca su EifFE-L è quello che fa capo al Laboratorio di E-Learning & Knowledge Management del DIST (Dipartimento di Informatica sistemistica e telematica) dell’Università di Genova. Esso è caratterizzato dalla presenza di cinque profili utente diversi con differenti livelli di diritti di accesso alle funzioni del Portale: Amministratore Il profilo Amministratore quello associato all’amministratore del sistema. EifFE-L ha inizialmente un unico amministratore, il quale può creare altri utenti con il profilo da Amministratore e tutti gli altri utenti del sistema. L’utente che possiede questo profilo detiene i più ampi diritti di accesso sia in lettura che in scrittura alle funzioni del portale. 28 Amministratore di Facoltà Questo profilo è associato all’amministratore degli insegnamenti di una Facoltà. Esso è creato dall’Amministratore del sistema e i diritti di accesso che possiede sono gli stessi dell’Amministratore di sistema sia in lettura che in scrittura alle funzioni del portale, ma limitati agli insegnamenti di una Facoltà. Docente Il profilo Docente è assegnato al docente di un corso. Esso come sempre è creato dall’Amministratore del sistema e detiene i diritti di accesso in lettura e in scrittura necessari per gestire un insegnamento. Oltre al profilo docente si può utilizzare il profilo Tutor che ha gli stessi diritti di accesso del docente con la differenza che esso può essere creato anche dal docente del corso cui appartiene. Studente Il profilo Studente è associato allo studente di un corso. Lo studente è creato dall’Amministratore del sistema e solo successivamente può iscriversi all’insegnamento Lo studente iscritto al corso viene gestito dal docente e possiede i diritti di accesso di lettura a tutto il materiale messo a disposizione nel corso, mentre per quanto riguarda i diritti di accesso in scrittura, essi sono limitati solo ad alcune funzioni. Visitatore Il profilo Visitatore è associato ad un utente “visitatore” e viene creato dall’Amministratore di sistema e possiede solo i diritti di accesso in lettura dei materiali presenti nell’insegnamento. 29 La struttura del portale EifFE-L Per accedere al portale bisogna riempire i campi “Nome”, inserendo il proprio numero di matricola, e “Password”. Fatto questo primo passo, basta cliccare su “Entra” per accedere alla pagina “Home” del portale. La pagina “Home” o pagina iniziale di ogni utente del portale EifFE-L è composta delle seguenti aree: • Il menù anagrafico nel quale, cliccando sul nostro nome, possiamo modificare il nostro profilo e la nostra password. • Barra di navigazione orizzontale • Area Messaggi • Area “I tuoi insegnamenti”, in cui sono presenti i corsi cui siamo iscritti. 30 Barra di navigazione orizzontale Il menù presente nella barra di navigazione orizzontale permette allo studente l’accesso alle principali aree del portale. Le voci di tale menu sono le seguenti: Home: il link “Home” permette di raggiungere direttamente la pagina iniziale dell’utente. Insegnamenti: visualizza l’elenco degli insegnamenti cui lo studente è già iscritto. Cliccando invece su “Mostra tutti gli insegnamenti” sono visualizzati tutti i corsi disponibili cui lo studente può iscriversi. Planner: All’interno del planner è possibile visualizzare la propria agenda personale. L’agenda consente una visione giornaliera, settimanale o mensile. È possibile selezionare i giorni dell’anno sul calendario posto sulla destra dello schermo. Sull’agenda sono visualizzati gli orari delle lezioni e degli esami degli insegnamenti cui l’utente studente risulta iscritto. Inoltre è possibile inserire propri appuntamenti personali: infatti, una volta selezionato il giorno desiderato e, successivamente, l’ora del giorno, compare una maschera per l’inserimento degli appuntamenti personali. Cartella personale: è un’area nella quale lo studente può inserire i propri file. 31 Messaggi privati: Il portale prevede un gestore di posta interna, che permette agli utenti di scambiarsi messaggi di testo. I messaggi possono contenere dei documenti allegati e sono spediti dall’interno dei singoli insegnamenti. Il gestore di posta mette a disposizione tre aree dove sono inseriti i messaggi. Tali aree sono: Posta in entrata: contiene i messaggi ricevuti; Posta inviata: contiene i messaggi inviati (e non ancora letti dal destinatario); Posta recapitata: contiene i messaggi inviati e già letti dai destinatari. Strumenti: è l’area dove è possibile trovare documenti (guide e manuali) o strumenti (programmi eseguibili, lettori di formati, ecc.) che vengono messi a disposizione degli utenti dall’Amministratore del sistema e possono essere scaricati. Gli utenti hanno quindi diritti di sola lettura in quest’area. Area Messaggi Nell’area messaggi vengono visualizzate il mittente e l’intestazione dei messaggi personali ricevuti. Per visualizzare il messaggio completo occorre selezionare l’intestazione del messaggio. Una volta che i messaggi vengono letti, scompaiono da quest’area e rimangono archiviati definitivamente nell’area posta in entrata. Area dell’insegnamento In quest’area è possibile accedere cliccando sui link dei corsi cui siamo iscritti sotto “I tuoi insegnamenti” oppure, come abbiamo detto sopra, cliccando semplicemente su insegnamenti nella barra di navigazione orizzontale. Selezionando il titolo dell’insegnamento si accede al sito che costituisce il luogo all’interno del quale si svolgono le attività didattiche a distanza. 32 Ogni Insegnamento dispone di diverse funzioni per la gestione dell’attività didattica, per lo svolgimento di attività di tipo collaborativo e per la comunicazione fra docenti e studenti con la possibilità di fruire dei contenuti didattici. Queste funzioni degli insegnamenti possono venire abilitate o disabilitate dal docente e quindi può succedere che non tutti gli studenti vedano le voci della figura sottostante. 33 Ecco le caratteristiche principali di queste funzioni: • Programma del corso È la pagina che viene visualizzata per prima all’ingresso nell’area di ogni insegnamento in cui sono riportate le informazioni su obiettivi, finalità e programma dell’insegnamento, testi consigliati, metodi di valutazione, reperibilità del docente ed elenco degli studenti iscritti. Accanto al nome e cognome di ciascun studente iscritto sono disponibili le informazioni sul profilo e la possibilità di inviargli un messaggio privato. Per iscriversi all’Insegnamento lo studente basta cliccare sul bottone “Iscriviti” in basso. • Orario lezioni In questa pagina si visualizza l’orario delle lezioni dell’insegnamento così come è stato inserito dal Docente. Le date delle lezioni saranno automaticamente visualizzate sull’agenda (planner) degli studenti iscritti. • Date esami Selezionando questa voce si visualizzano le date degli esami dell’insegnamento così come è stato inserito dal Docente. Le date degli esami vengono automaticamente visualizzate sull’agenda (nella pagina iniziale) degli studenti iscritti. A destra di ogni data di prova d'esame è presente un bottone Iscriviti e selezionandolo viene visualizzata una pagina in cui è richiesto allo studente di confermare l'iscrizione. Selezionando il bottone Procedi, si realizza l'iscrizione. Una volta iscritti, a destra del riquadro della prova d’esame, appare il bottone Annulla iscrizione, che può essere utilizzato per annullare l’iscrizione a tale esame. Inoltre selezionando la data di un appello di esame possiamo osservare tutte le informazioni riguardanti le modalità di svolgimento dell’esame stesso. • Bacheca In quest’area il docente può inserire avvisi relativi all’insegnamento. Le informazioni inserite dal docente in tale sezione sono visualizzate nell’Area Bacheca della pagina iniziale degli studenti iscritti. Selezionando il Titolo dell’avviso, cioè una breve descrizione del contenuto dell’avviso stesso, si viene indirizzati nella bacheca dove viene visualizzato il testo dell’Avviso, con eventualmente un indirizzo (URL) di una pagina internet associato. 34 • Invia messaggio Selezionando questo pulsante sono visualizzati i nomi di tutti gli studenti iscritti all’insegnamento, il nome del Docente e dell’eventuale tutor. Selezionando la casella che compare nella pagina a fianco dei nomi, è possibile inviare un messaggio personale a una o più persone tramite il gestore di posta interna del portale. E’ disponibile anche un bottone Seleziona tutti per selezionare tutti i nomi presenti nella pagina. Per ogni messaggio è possibile inoltre allegare un file o una cartella compressa. • Forum Il forum messo a disposizione dal portale è disponibile in due tipologie di aree di discussione: forum generale sull’insegnamento raggiungibile selezionando la voce Forum dal Menu di navigazione nell’Insegnamento; forum di progetto raggiungibile selezionando la voce Forum all’interno dell’Area Gruppi di lavoro; Il funzionamento di queste due tipologie di Forum è lo stesso. Selezionando la voce Forum viene visualizzata una schermata che contiene, se presenti, gli argomenti di discussione attivi (Topic), come riportato nella figura in basso. 35 Ecco in dettaglio gli elementi che caratterizzano questo forum: • Topic: riporta il titolo dell’argomento di discussione definito dall’autore del primo intervento • Risposte: numero degli interventi relativi alla discussione; • Autore: nome dell’autore del primo intervento. • Ultimo Messaggio: data, ora e nome dell’autore dell’ultimo messaggio inserito nella discussione. I Topic sono ordinati dal messaggio dal più recente a quello più vecchio e questo ordinamento viene fatto sulla base della data di inserimento del primo messaggio di ogni Topic. Per attivare un nuovo Topic si seleziona il bottone Nuovo argomento. Una volta selezionato tale bottone, viene messa a disposizione una maschera per l’inserimento del primo intervento del Nuovo argomento che permette di inserire l’oggetto dell’argomento di discussione e il corpo del messaggio. Se rispondiamo all’interno dell’area messaggio si apre una nuova finestra di inserimento che riporta il testo del messaggio cui si risponde e l’oggetto di tale risposta. L’oggetto verrà inserito in modo automatico con la seguente sintassi: <RE: “oggetto del messaggio originale”>. Il portale segnala all’utente la presenza di messaggi inseriti da altri utenti e non ancora letti. All’utente viene notificata la presenza di tali messaggi mediante l’etichetta “Nuovi messaggi nei forum” collocata sopra il menu che contiene le diverse funzioni disponibili per l’insegnamento. Uno studente può cancellare i messaggi da lui composti utilizzando il bottone Cancella all’interno dell’area del messaggio da lui composto. Il docente, nella veste di moderatore degli interventi nei Forum, ha la possibilità di cancellare un singolo messaggio o un intero Topic. • Chat Selezionando la voce Chat viene visualizzata la seguente schermata in cui sono presenti le seguenti aree: • area di dialogo; 36 • area messaggio; • elenco utenti in linea. La chat funziona inserendo il messaggio nell’apposita area Messaggio. È possibile scegliere il colore del testo che si vuole digitare tramite selezione di uno dei bottoni posti nella zona Colore. Digitato il testo, per inviarlo occorre selezionare il bottone Invia. Un testo inviato appare nell’area di dialogo preceduto dall’indicazione dell’ora di invio e dal nome e cognome del mittente. La funzione scrollino automatico consente di visualizzare sempre l’ultimo messaggio inviato. L’elenco degli utenti in linea, aggiornato in tempo reale, è riportato in fondo all’area di Chat. • Gruppi di lavoro Il docente può definire delle attività da assegnare a gruppi di studenti. All’interno di un’area di lavoro sono a disposizione le seguenti funzionalità: • scambio e condivisione di file; • forum; • chat. 37 Ogni area di lavoro è accessibile ai soli componenti del gruppo. L’utilizzo dei Gruppi di lavoro risulta finalizzato alla proposta di attività da svolgere in modo collaborativo. Selezionando il bottone File, è possibile scaricare file o cartelle contenenti materiali relativi al lavoro da svolgere ed è possibile aggiungere file o cartelle contenenti il lavoro svolto dal gruppo. Selezionando il bottone Forum, si accede al forum interno al gruppo, mentre selezionando il bottone Chat, si accede alla chat interna al gruppo. Nel caso di Gruppo di lavoro “scaduto” cioè quando scade il termine per la consegna del progetto, non sono più presenti bottoni di selezione ma compare solo un'informativa generale sul gruppo con l'elenco dei partecipanti. • Materiali didattici Il portale consente di avere accesso ai materiali usati per lo svolgimento della didattica e inseriti dal docente. La tipologia di materiali didattici che è possibile trovare in quest'area è la seguente: • Cartelle Una cartella può contenere singoli oggetti, insiemi di oggetti o altre cartelle. Selezionando il titolo della cartella viene visualizzato il contenuto della stessa. • Documenti Un documento è una qualsiasi cartella in formato compresso o qualsiasi file (testo, foglio elettronico, presentazione, immagine, audio, video, ecc.). Selezionando il titolo del documento o il bottone Visualizza, si può visualizzare o scaricare il file inserito in precedenza dal docente. • Esercitazioni Un’ esercitazione è una qualsiasi cartella in formato compresso o file contenente materiale da utilizzare al fine di un’esercitazione singola proposta dal docente. Selezionando il titolo dell’esercitazione o il bottone Visualizza, si può visualizzare o scaricare il file inserito in precedenza dal docente. Per consegnare l’esercitazione finita basta cliccare su “Invia elaborato”. • Package SCORM 38 Lo SCORM (Shareable Content Object Reference Model) è uno standard che definisce le modalità di aggregazione e di uso (a run-time) dei learning object (LO). Un LO è visto come un’unità di conoscenza autoconsistente, con un obiettivo didattico ben definito, di dimensioni ridotte, usabile e riusabile in diversi contesti di apprendimento, sia didattici che tecnologici (in questo caso di parla di interoperabilità), facilmente reperibile tramite apposite descrizioni o metadati. I LO sono corredati dai metadati, ovvero da una serie più o meno complessa di dati “relativi al” (meta) LO, necessari per consentirne la ricerca, l’aggiornamento ed il riutilizzo; questi dovrebbero includere informazioni come formato, dimensione, autore, versione, caratteristiche didattiche, ecc. I LO devono poter comunicare con l’eventuale sistema di gestione, i database e le applicazioni Web utilizzate per la loro erogazione, allo scopo di realizzare il cosiddetto tracciamento delle attività eseguite dallo studente durante la fruizione del corso. Nel portale selezionando il titolo dello SCO o il bottone Visualizza, viene visualizzato il primo SCO che compone il percorso didattico così come definito dal docente. Uno SCO permette il tracking da parte del Docente cioè riceve informazioni sull'utilizzo di tale SCO da parte dello Studente. • Siti compressi Un Sito compresso è un insieme di pagine html collegate fra loro e compresse. Selezionando il titolo del sito o il bottone Visualizza, viene aperta la prima pagina del sito inserito e da questa si può navigare il sito nel suo complesso. • Test di varia tipologia Un Test è un questionario generato con il programma TestMaker messo a disposizione del docente sul portale. Selezionando il titolo del test o il bottone Visualizza, viene aperto il test. Quando il test viene completato, l’utente, tramite il bottone Invia, lo consegna elaborato. Se i risultati del test sono stati inviati con successo compare un messaggio di conferma. • Bibliografia 39 Nella sezione bibliografica lo studente ha può consultare i titoli dei testi inseriti dal docente per l’insegnamento. È previsto anche un link che permette di reperire o consultare i testi in oggetto, e un possibile campo di Descrizione del riferimento inserito. • Sitografia La sitografia consente allo studente di avere accesso a indirizzi di siti di interesse per l’insegnamento inseriti dal docente. Anche qua è possibile un campo di Descrizione del sito in oggetto. • Glossario Il portale consente allo studente di avere accesso a un glossario dei termini utilizzati all’interno dell’insegnamento. • Faq Le FAQ (Frequent Asked Questions) sono le domande più frequenti che gli studenti pongono al docente relativamente ai contenuti o agli aspetti organizzativi dell’insegnamento. Conclusioni La trattazione che ho condotto nei capitoli precedenti mi consentono di procedere alla formulazione di alcune considerazioni di ordine conclusivo, specifiche sull’utilizzo e sul funzionamento in generale di Moodle e del portale EifFE-L. Innanzitutto va precisato che per sperimentare le due piattaforme ho utilizzato due modalità di accesso differenti: la modalità “docente” per quanto riguarda Moodle, la modalità “studente” per quanto riguarda EifFE-L. Ovviamente utilizzando la modalità “docente” in Moodle ho potuto usufruire di più diritti di accesso sia in lettura che in scrittura rispetto a EifFE-L. Nel momento in cui abbiamo i “privilegi” del docente si possono gestire completamente lo spazio e le aree destinate al corso. Infatti in Moodle accedendo con questo profilo, ho potuto: 40 • scegliere il tipo e la modalità di iscrizione ai corsi (libera, su invito con utilizzo di password, controllata, …) • decidere quali privilegi conferire ai vari studenti • creare gruppi • scegliere quali blocchi (o sezioni) del sito utilizzare e quali escludere • inserire vari tipi di risorse, esercizi, file da condividere • creare forum appositi per soli insegnanti • inserire esercizi creati con strumenti diversi da Moodle • aggiungere eventi e/o appuntamenti con relativi dettagli • vedere in qualsiasi momento le attività che ogni singolo utente iscritto svolge all’interno del corso • decidere le scale di valutazione, aggiungendovi la descrizione o il commento che preferiamo • inserire glossari di vario tipo • creare una chat da utilizzare con tutti gli iscritti • inviare messaggi privati a uno o più utenti iscritti Oltre a valutazioni oggettive ho avuto modo di formulare anche un opinione personale sul funzionamento in generale dei due portali. La piattaforma Moodle mette a disposizione degli utenti, gli help on-line, e viene data un’informazione esauriente di ogni procedura eseguita, soprattutto nella fase di installazione. Moodle ed EifFE-L, oltre a consentire l’accesso anche senza identificazione, mettono a disposizione per i tre “profili” (amministratore, docente e studente) un manuale per l’installazione e per l’utilizzo. Durante la sperimentazione, per risolvere i problemi incontrati, è stato particolarmente utile il supporto tecnico fornito dal sito ufficiale di Moodle come forum, faq e ulteriore documentazione aggiuntiva, mentre per quanto riguarda EifFE-L, sono stati messi a disposizione dei docenti documenti che li possono supportare nell’organizzazione e gestione degli insegnamenti. 41 Tali documenti, oltre ai già citati manuali, sono: • Registro elettronico corredato da guida d’utilizzo • Format per la definizione del Documento di progetto dell’insegnamento • Format per la realizzazione di Learning Objects • Software per realizzare test di valutazione o autovalutazione (che permette di erogare i test dall’interno della piattaforma) • Modello per il monitoraggio dell’attività didattica. L’iscrizione dell’utente sulla piattaforma Moodle, è stata una procedura semplice e intuitiva: viene solo richiesto di riempire un form riguardante il proprio profilo, ma non tutti i campi sono obbligatori. Comunque questo tipo di procedura dipende dal tipo di autenticazione utilizzato. Sia Moodle che EifFE-L permettono di allegare file ai messaggi postati nei forum o nelle aree messaggi. L’unico inconveniente, incontrato su Moodle, è il seguente: se all’utente arriva un messaggio di posta interna, si apre automaticamente la pagina di messaggistica interna senza previo permesso. Per evitare questo tipo di problema è bastato disattivare i popups dal browser utilizzato. I due portali risultano affidabili, ancora con una leggera preferenza per Moodle anche perché, come ho già detto, ho potuto testarne e seguirne l’installazione; gli unici errori riscontrati sono stati di natura tecnica quando ho aggiunto il modulo Forum Plus che purtroppo non supportava la versione 1.6 di Moodle ma era compatibile fino alla versione 1.5. Il portale EifFE-L ha un buon tracking di accessi e per la loro rilevazione sono state utilizzate delle statistiche automatiche disponibili sulla piattaforma. La funzione di queste statistiche “è quella di registrare gli accessi e le operazioni compiute sul sistema, per questo hanno permesso di fotografare il livello di 42 partecipazione generale stimando la distribuzione di alcuni parametri fondamentali per la valutazione di un processo organizzato e gestito in modalità e-learning.[..] Tale parametro è costituito da misure quantitative ed è stato associato, durante la ricerca, a dati di tipo qualitativo”16. Per quanto riguarda la grafica Moodle è risultato sicuramente più intuitivo da usare rispetto al portale EifFE-L anche grazie alla schematizzazione delle funzioni e alla possibilità di spostare i blocchi, le risorse e interi argomenti in modo da rendere le pagine dinamiche. Queste funzioni sono a disposizione dell’amministratore e dei docenti, mentre lo studente può solo nascondere o rendere visibili i blocchi e gli interi argomenti permettendo così la personalizzazione della propria interfaccia sulla piattaforma. Comunque tutti i temi messi a disposizione su Moodle ed EifFE-L rispettano le convezioni di grafica e di stile per ogni pagina interna. In tutte e due le piattaforme viene messo a disposizione dell’utente un editor “RichTest”, che usa le icone standard di vari editor di Windows: in questo modo l’utente ha subito familiarità con questo tipo di editor durante la scrittura dei messaggi. Moodle è distribuito con general public license (gpl) e come è noto questa licenza open source contempla che il programma sia ottenuto, installato e distribuito liberamente senza spese17. È posta però la condizione che siano sempre riconosciuti i progettisti originali del software, lasciando i messaggi di copyright intatti e originali. Moodle offre anche ulteriori servizi commerciali18 riguardanti, ad esempio il supporto tecnico, la personalizzazione e la progettazione dei corsi con la possibilità, in qualsiasi momento, di “registrare” il proprio sito che ospita la piattaforma. Con questa operazione infatti, il sito verrà inserito nella lista pubblica degli utilizzatori di questo strumento e creando una sorta di pubblicità gratuita. 16 Tratto da AA. VV. “Valutazione delle esperienze di e-learning all’Università degli Studi di Genova attraverso la piattaforma EifFE-L” 17 http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html 18 I servizi offerti da moodle http://moodle.com/support/ 43 Moodle è scritto completamente in linguaggio PHP e questo lo rende estremamente sicuro da eventuali intromissioni. Moodle e i suoi sviluppatori, come già accennato mettono a disposizione degli interessati diverse guide e aiuti per l’installazione, l’amministrazione, la docenza e altri aspetti che lo riguardano. Tuttavia ritengo che sia importante che l’installazione di questo LMS venga effettuata da utenti che abbiano conoscenze medio-avanzate del web e, in particolare, di database MySQL, nonché una buona confidenza coi linguaggi di programmazione PHP e HTML. Bibliografia e sitografia • Adorni G., Sugliano, A.M. (2004). Buone pratiche per l’e-learning all’università: insegnamenti blended e corsi on-line, Proceedings of the Workshop “Qualità dell’E-Learning Universitario”, TED, Genova, November, pp-191-225, URL: <http://www.campusone.it/uni/ict/db/media/ VOLUME/ ICT_e_learning.pdf>. • Calvani A., Rotta M. (1999). Comunicazione e apprendimento in internet. Didattica costruttivistica in rete, Erickson. • Calvani A., Rotta M. (2000). Fare formazione in internet: manuale di didattica ondine, Erickson. • Calvani A., Fini A., Pettenati M. C., Sarti L. (2004). "Remarks on CSCL Theories Applied to Open Source Solutions for the Design of Collaborative Learning Environments", in: Nall J., Robson R. (eds.) "Proceedings of 44 E-Learn 2004, World Conference on E-Learning in Corporate, Government, Healthcare, & Higher Education", Washington D.C. (U.S.A.) - Nov. 1-5, 2004. • Calvani A., Fini A., Pettenati M. C., Sarti L. (2005). "Teorie CSCL e piattaforme Open Source per l'e-learning: verso un'integrazione", in: Delfino M., Manca S., Persico D., Sarti L. (a cura di) "Come costruire conoscenza in rete?", Menabò (Ortona - CH), pp. 195-208. • Portale E-learning – Università degli Studi di Genova, Manuale d’Uso per lo Studente, ver.ITA-1.3 (relativo alla versione 1.5.1 build 5132 del Portale) • Portale E-learning – Università degli Studi di Genova, Manuale d’Uso per il Docente, ver.ITA-1.3 (relativo alla versione 1.5.1 build 5132 del Portale) • Adorni G., Battigelli S., Sugliano A. M., Vivanet G., “Valutazione delle esperienze di e-learning all’Università degli Studi di Genova attraverso la piattaforma EifFE-L” • http://sourceforge.net/projects/eiffe-l (Indirizzo del sito su SourceForge dove è disponibile il portale EifFE-L) • http://el.campusone.unige.it (Indirizzo del sito in cui sono descritte le attività svolte dall’Ateneo genovese nell’ambito dell’Azione E-Learning del Progetto CampusOne della CRUI) • http://masterelearning.unige.it (Indirizzo del Master Universitario di primo livello “E-Learning per la Scuola. L’Università e l’Impresa” erogato in modalità on-line attraverso il portale e-learning dell’Università degli Studi di Genova) • http://portale.campusone.unige.it (Indirizzo del Portale E-Learning dell’Università degli Studi di Genova) • http://www.studiotaf.it/testofad3.htm (Informazioni sui Thinking Types) • http://www.infoaccessibile.com/profad_b/bartoloni5.htm (Informazioni sui Thinking Types) 45 • http://62.149.230.165/moodle/course/view.php?id=9&username=guest (Indirizzo dei creatori di Forum Plus) • http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=Manuale +del+docente (Manuale del docente di Forum Plus) • http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=FAQ (Faq su Forum Plus) • http://www.acidevolution.com/formazione/elearning_17.asp (Informazioni sul concetto di E-Learning) • http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/allegati/elearning_vademecum. pdf (Regolamentazione dell’E-Learning) • http://moodle.org/mod/resource/view.php?id=2841 (Indirizzo da cui è possibile scaricare le varie guide su Moodle) • http://xoomer.alice.it/mara.morosini/elearn.html (Informazioni sul concetto di costruttivismo) • http://www.psicopedagogika.it/view.asp?action=dictionaryABC (Informazioni sul concetto di costruttivismo) • http://database.html.it/guide/leggi/40/guida-linguaggio-sql/ • http://moodle.org/mod/forum/discuss.php?d=26636 (Forum ufficiale italiano su Moodle: Moodle vs “Legge Stanca”) • http://www.sapdesignguild.org/editions/edition3/portal_definition.asp#navig ation (Informazioni sul concetto di portale) • http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/normativa_accessibilita.shtml • http://www.nethics.it/leggestanca2.asp • http://www.pubbliaccesso.it/normative/legge_20040109_n4.htm • http://www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=1372 • http://www.pubbliaccesso.gov.it/biblioteca/documentazione/studio_lineegui da/3_requisiti_tecnica.htm 46 • http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-A.htm (Informazioni su i 22 requisiti tecnici di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet (Legge “Stanca”) 47