TESI DI LAUREA “Analisi di piattaforme tecnologiche di

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TESI DI LAUREA “Analisi di piattaforme tecnologiche di
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
TESI DI LAUREA
“Analisi di piattaforme tecnologiche di supporto ai
processi d’apprendimento in rete”
LAUREANDO:
Davide Cadenasso
RELATORE:
Prof. Luigi Sarti
ANNO ACCADEMICO 2005-2006
1
Indice
Indice.................................................................................................................................2
Il Portale............................................................................................................................2
Portali Orizzontali .............................................................................................................3
Portali Verticali..................................................................................................................4
Le caratteristiche ideali di un portale ...............................................................................6
Linguaggio di programmazione e spazio web...............................................................6
Dominio ........................................................................................................................7
Grafica...........................................................................................................................7
Servizi .........................................................................................................................10
La struttura...................................................................................................................10
L’e-Learning....................................................................................................................12
Moodle.............................................................................................................................14
Configurazione............................................................................................................15
Forum Plus ......................................................................................................................23
I Thinking Types .......................................................................................................24
Ricerca Avanzata ........................................................................................................26
Visualizzazione dei thread ..........................................................................................26
Tracciamento delle attività .........................................................................................27
Messaggi in evidenza ..................................................................................................27
Il portale EifFE-L............................................................................................................28
Amministratore............................................................................................................28
Amministratore di Facoltà...........................................................................................29
Docente .......................................................................................................................29
Studente.......................................................................................................................29
Visitatore.....................................................................................................................29
La struttura del portale EifFE-L......................................................................................30
Barra di navigazione orizzontale.................................................................................31
Area Messaggi.............................................................................................................32
Area dell’insegnamento...............................................................................................32
Conclusioni......................................................................................................................40
Bibliografia e sitografia...................................................................................................44
Il Portale
Il concetto di "portale", è uno dei più utilizzati e abusati tanto dai profani quanto dai
professionisti di Internet.
Dare una definizione unica ed esaustiva di questo termine senza cadere in una serie di
contraddizioni e lacune è molto difficile.
Confrontando più fonti si è potuto identificare il portale con un servizio che offre una
certa quantità di informazioni agli utenti della Rete, permettendo a questi di
2
raggiungere tramite un particolare punto di ingresso nella Rete una grande quantità
delle risorse esistenti.
Il termine portale indica sostanzialmente uno spazio web che offre un servizio di
informazione e di navigazione in internet facilitando il lavoro di ricerca: nati come
evoluzione dei motori di ricerca, i portali hanno associato agli strumenti tipici di questi
(search engines e categorizzazione delle informazioni) altri servizi, informativi e non,
allo scopo di proporsi come accesso preferenziale e guida per la navigazione via
Internet.
L’obiettivo primario di ogni portale è diventare il punto di partenza di ogni
navigazione, offrendo, più che informazioni su un argomento specifico, tutta una serie
di servizi costantemente aggiornati che siano "appetibili" per una gamma di utenti la
più ampia possibile.
Sulla base delle modifiche apportate negli ultimi tempi ai portali più famosi e trafficati
sono state individuate due tendenze di sviluppo che interessano questa particolare
categoria di siti web: da un lato si ha uno sforzo verso la sempre maggiore integrazione
dei servizi di navigazione, sviluppo in questo della funzione prima dei motori di ricerca
di cui i portali sono i discendenti; dall'altro si assiste ad un passaggio da un'ottica di
offerta di contenuti molto variegati, ad una di contenuti più specifici, quindi con
l’obiettivo di proporre un’offerta meno generalista.
Tale sviluppo è dettato dai vincoli di Internet: infatti, esso è caratterizzato dalla "libertà
dell'utente" intesa anche come obbligo di non limitare e canalizzare troppo i possibili
percorsi all’interno delle “quasi infinite” risorse disponibili.
Su questa base è possibile operare una distinzione tra portali orizzontali (meta-portali),
essenzialmente generalisti e portali verticali, con un’offerta di servizi più specifici.
Portali Orizzontali
Sono portali che offrono dal punto di vista dei contenuti, molteplici canali tematici così
da interessare più o meno tutti i visitatori. Per questo, molto spesso il portale orizzontale
è definito generalista proprio perchè offre servizi di varia natura ad un target indefinito.
3
In un portale orizzontale troviamo news in tempo reale, svariati articoli in prima pagina
e, all'interno dei canali, temi di interesse utili ed approfonditi su molteplici argomenti. I
portali orizzontali o meta-portali sono le realtà che più comunemente e diffusamente
vengono definite con il semplice termine "portali": si tratta, quindi, dei grandi punti di
ingresso alla Rete e ricerca di informazione come ad esempio, per quanto riguarda
l'Italia, Virgilio, Kataweb, Arianna.
Questi servizi hanno come obiettivo quello di raggiungere la maggiore quota di mercato
possibile, intesa come numero effettivo di utenti contattati.
Per riuscire a catturare l’attenzione dell’utente i meta-portali hanno cercato di
espandersi rispetto alla propria logica posizione all'interno della rete.
Infatti, da un lato si assiste ad iniziative di integrazione a monte, così da catturare il più
presto possibile l'utente; dall'altro invece si osserva un'integrazione a valle, in modo da
trattenerlo quanto più a lungo possibile. In questo modo aumenta non solo il numero dei
visitatori ma anche la conoscenza che il gestore del portale ha dei loro profili.
Queste soluzioni permettono di raggiungere e mantenere economie di scala, di far
crescere la notorietà e di far aumentare gli introiti pubblicitari dovuti all'aumento dei
contatti, tenendo conto del fatto che il valore di un contatto su un sito ad alto volume di
traffico è maggiore di quello di uno in un sito poco visitato.
La necessità di aumentare la fedeltà dell'utente al portale ha inoltre portato
all’inserimento di numerose applicazioni e servizi che stimolano il ritorno e la
permanenza dell'utente presso il meta-portale, come ad esempio:
•
servizi di chat e forum,
•
offerta di news e/o canali con aggiornamenti continui che trasmettono anche
contenuti proprietari.
•
personalizzazione della pagina principale del sito portale.
•
creazione di agende personalizzate
•
servizi di commercio elettronico
Portali Verticali
Questa tipologia di portali offre dal punto di vista dei contenuti un solo canale
tematico. Il senso del "verticale" si riferisce proprio alle argomentazioni ed al
4
contenuto rivolto ad uno specifico argomento. Per questo, a differenza di un portale
orizzontale, in uno verticale si osserva una particolare attenzione alla profondità
dell'assortimento dell'informazione.
Ecco una suddivisione dei vari tipi di portali verticali:
Enterprise Information Portal: sono portali per l'informazione aziendale che
forniscono ai visitatori l'accesso ad una vasta gamma di informazioni (specifiche sul
servizio o sul prodotto realizzato dal gestore del portale o ad esso correlate) di
proprietà del gestore, dei suoi partner commerciali o di terzi. Gli EIP consentono agli
utenti meno esperti nell'utilizzo di strumenti avanzati, d'ottenere le informazioni
desiderate. Ovviamente essi richiedono una forma di accesso ai dati sostenuta da
un'architettura di integrazione per poter funzionare nel migliore dei modi. Il principio
che sta alla base dei portali EIP è la possibilità di combinare informazioni diverse
provenienti dal Web, da database aziendali e da applicazioni utilizzando semplici
browser e tecnologie di ricerca Web.
I dati forniti possono essere dati strutturati, ad esempio dati numerici contenuti in
database e applicazioni aziendali, o dati non strutturati, come messaggi di posta
elettronica, download di file di siti di e-commerce o di Internet in generale.
Cosa molto importante, l'interfaccia Web di un EIP può essere personalizzata per
presentare le informazioni desiderate o per fornire funzionalità interattive in base alle
esigenze del singolo utente o di un gruppo di utenti.
Un EIP ideale deve poter offrire una vasta gamma di funzionalità definite in base al
ruolo dei vari consumatori di informazioni. In tal modo gli utenti aziendali generici,
che solitamente dispongono di conoscenze tecniche minori e in quanto tali
costituiscono la fascia più ampia di utenti EIP, possono disporre di funzionalità
standard, tra cui applicazioni di produttività di base - come i calendari e applicazioni di
pianificazione - e hanno la possibilità di ricevere sia informazioni aziendali generali
che specifiche per settore.
Portale locale: I portali locali sono dedicati ai bisogni e agli interessi di una comunità
di utenti in quanto i loro contenuti si limitano alla zona locale cui si riferiscono. In
genere sono portali geograficamente disposti e limitati come ad esempio quelli dedicati
esclusivamente alle reti civiche, in cui sono messi in evidenza alcuni contenuti come la
storia, le attrattive, gli eventi e gli spettacoli.
5
Portale di comunità: si tratta di un caso simile al precedente, ma dove la
segmentazione dell'utenza non viene effettuata per caratteristiche geografiche, bensì
demografiche (esempio per sesso o etnia, es. http://www.margherita.net/) od
occupazionali (es. http://www.tuttoalluminio.it/, ). Anche in questo caso sono presenti
applicazioni di e-commerce.
Portale di interesse: si tratta di un sito fortemente specializzato, indirizzato
indistintamente a chiunque sia incuriosito dall'argomento che viene trattato (es. http://
www.moto.it/).
Portale didattico: il portale didattico è un punto di ingresso su Internet dove l’utente
può raggiungere dei corsi di formazione on line su qualunque materia. È un punto di
ingresso dove ritrova, non soltanto del materiale utile, ma può anche scambiare
informazioni con comunità virtuali, scambiare delle idee.
Le caratteristiche ideali di un portale
In generale è possibile delineare alcuni consigli che i professionisti e i critici del Web
hanno indicato per la realizzazione di un portale con il fine di favorire l'aggregazione e
la canalizzazione delle informazioni e l’aumento del numero di utenti
Linguaggio di programmazione e spazio web
Nel caso in cui l’utente decida di acquistare un piccolo sito di poche pagine si possono
inserire o modificare contenuti, testi o immagini utilizzando l´html in qualsiasi spazio
web, sia esso gratuito che a pagamento.
Se invece l’utente intende rendere il proprio sito o portale web professionalmente
funzionale, affidabile, dinamico e facilmente modificabile, è fondamentale affidarsi a
linguaggi di programmazione tipo asp o php.
Diventa pertanto essenziale la scelta del linguaggio di programmazione da utilizzare e
la scelta dello spazio di dove andrà a risiedere il sito nel web (hosting).
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Non tutti i server, infatti, supportano la stessa tecnologia di programmazione.
Dominio
Per poter operare in internet è indispensabile decidere di registrare un dominio. Il nome
o il marchio da utilizzare, possibilmente breve e facile da ricordare, rappresenterà un
vero e proprio indirizzo e sarà il modo principale per poter essere direttamente
rintracciati nel web.
La registrazione di un dominio è diventata oggi una procedura abbastanza semplice e
chiunque (persona o società) ne può acquistare uno o più di uno.
Esistono due categorie principali di domini:
a pagamento: costituito dalla sigla iniziale www (world wide web), dal nome scelto
(es. MTV) e dall’estensione finale che indica la provenienza geografica o commerciale.
Normalmente la registrazione viene effettuata direttamente dalla società in cui si
acquista lo spazio web che tramite specifici accordi con la Registration Authority è
autorizzata a registrare per conto dei propri clienti i domini che si desiderano.
Gratuito: è possibile avere uno spazio web a disposizione gratuitamente, anche se le
norme contrattuali che si dovranno accettare al momento della registrazione non
consentono solitamente un utilizzo commerciale del sito e, comunque, di norma
prevedono l’aggiunta obbligatoria di banner pubblicitari al proprio sito da parte della
società che offre il dominio.
La scelta di sottoscrivere un dominio gratuito è decisamente più semplice ed
economica, è però evidente che questa soluzione è destinata ad un utilizzo personale o
familiare (per creare una propria home page e pubblicarla in Internet).
Grafica
Generalmente un navigatore decide di visitare un sito per trovare e ricevere delle
informazioni. Una struttura grafica chiara, ben organizzata, veloce nella navigazione
renderà più sicura e piacevole la presentazione del sito o portale web.
7
Se viceversa, saranno visualizzate delle pagine poco chiare, lente a caricarsi, povere di
contenuto o che in un modo o in un altro faranno perdere del tempo inutilmente, questo
ostacolerà la fidelizzazione dei futuri visitatori.
La grafica in internet a differenza di altri mezzi di comunicazione (televisione, giornali
e riviste...) deve fare spesso i conti con due valori essenziali: tempo e velocità di
connessione.
In rete bello ed utile spesso non coincidono. Belle animazioni in flash, immagini in
movimento in formato gif o suoni di sottofondo, possibilmente anche belli ed
interessanti, possono rallentare il caricamento delle pagine, rischiando così di annoiare
i visitatori e perderli.
Ecco alcune delle caratteristiche grafiche di un “buon” portale:
•
Essenzialità nella grafica (in favore sia della chiarezza della lettura sia della
velocità di visualizzazione della pagina html).
•
Intuitività negli strumenti di navigazione, con particolare preferenza per le
barre orizzontali da ripetere anche a fondo pagina; le barre laterali risultano più
adatte per i collegamenti ad altre risorse analoghe o correlate ai contenuti della
pagina visualizzata piuttosto che per gli strumenti di navigazione dell'intero
portale
•
Uso di un limitato numero di colori, con forte raccomandazione di utilizzare i
normali colori di default per i link.
•
Facilità nell'individuazione del motore di ricerca con possibilità di linkare a
pagine dedicate alla ricerca approfondita (è sempre raccomandabile aggiungere
esempi sia di come impostare la query sia di come leggere i risultati); il motore
di ricerca sulla homepage deve presentarsi nella metà superiore della schermata
e non deve essere "nascosto" dalle soluzioni grafiche adottate; inoltre deve
sempre essere raggiungibile da ogni pagina interna
•
Uso di etichette semplici per gli strumenti di navigazione e per le directories;
uso di testo a comparsa per spiegare i contenuti dei link (tramite tag Title);
rinuncia o comunque uso limitato di immagini o icone se non accompagnate da
didascalia testuale.
•
Rinuncia in generale a tutto quanto riduce la velocità di visualizzazione e che
risulti non indispensabile.
8
•
Forte attenzione alla omogeneità e alla consistenza delle pagine che
costituiscono il corpo del portale (elenchi di link, risultati delle interrogazioni al
motore di ricerca, materiale testuale proprietario, ...) per quanto riguarda gli
aspetti formali, in modo da rendere evidente per l'utente il momento del
passaggio dall'ambiente-portale ai siti che contengono le informazioni ricercate.
•
Il portale web deve avere un ottimo livello di visibilità con i più diffusi tipi di
sistemi operativi (internet explorer, netscape, opera...) e deve essere ottimizzato
per le diverse risoluzioni video.
•
L’importanza del concetto di accessibilità: Secondo la legge Stanca1. (Art.2
della legge del 9 Gennaio 2004, nr.4) essa è: “la capacità dei sistemi
informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di
erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da
parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o
configurazioni particolari.”
La legge prevede l’obbligo per tutti i siti delle amministrazioni pubbliche o a
prevalente capitale pubblico di essere accessibili agli utenti disabili.
La finalità della “Legge Stanca”, dal nome del Ministro per l’Innovazione e le
Tecnologie, è quella di favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici e
promuoverne l’uso come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e
delle esclusioni.
L’obiettivo è quindi di rendere tutti i rapporti telematici della Pubblica
Amministrazione accessibili ad ogni cittadino; la normativa si applica anche alle
scuole di ogni ordine e grado, comprese le università.
Un termine che spesso si associa all'accessibilità è quello di usabilità: se è vero
che i due concetti sono strettamente correlati, ricordiamo che non sempre
usabilità è sinonimo di accessibilità. Un sito accessibile favorisce l'accesso ai
propri contenuti da parte di tutte le categorie di utenti, riducendo gli eventuali
limiti di fruizione delle vostre pagine web.
1
http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-A.htm
9
Servizi
L’implementazione del sito deve essere progettata seguendo una logica di continuo
aggiornamento ed evoluzione per far sì che gli utenti visitando per la prima volta il
portale web ritornino in seguito.
Tra le soluzioni più diffuse, possiamo notare i seguenti servizi: forum, guestbook,
gallerie di immagini o video, invio cartoline, chat, link, forum, motore di ricerca,
oppure metodi di promozione come newsgroup, scambio banner e scambio link.
Infatti, avere un sito o un portale web non significa aver raggiunto l’obiettivo finale,
poiché se esso non sarà pubblicizzato nessuno saprà che esiste.
Fondamentali per una buona campagna pubblicitaria in rete sono i motori di ricerca
(guide principali ed indispensabili per la maggior parte degli utenti che naviga in rete),
essenziali diventano quindi tre elementi:
•
Iscrizione ai principali motori di ricerca (virgilio, google, altavista, yahoo,
ecc.). Solitamente l’utente tende ad iscriversi a più motori di ricerca, poiché più
alte saranno le probabilità di essere trovati.
•
Inserimento dei meta - tag, blocco di testo inserito nella parte interna delle
pagine html contenente parole chiave che descrivono il sito. Questa soluzione
faciliterà i meccanismi automatici di scansione dei motori di ricerca a trovare il
portale.
•
Inserire nelle pagine del testo (descrizioni o parole attinenti al sito...), spesso,
infatti, i motori di ricerca riescono a trovare e leggere il contenuto delle pagine
di un sito dando così la precedenza nel risultato finale che forniranno.
La struttura
La struttura di navigazione è l'aspetto più importante nella creazione di un portale. Un
portale deve al tempo stesso incoraggiare l'esplorazione (attività di lunga durata e
senza meta precisa, basata sulla curiosità, ma di facile interruzione nel caso l'attenzione
sia stata distratta e la curiosità non sia stata alimentata) e la ricerca (attività di breve
durata e molto mirata, basata sul bisogno e fonte di grande insoddisfazione se
inconcludente). La struttura del portale, dunque, deve fornire stimoli continui al
curioso e al contempo una guida chiara ed evidente a chi sta cercando informazioni
specifiche. Non si deve pensare inoltre che il motore di ricerca possa soddisfare in ogni
10
caso questo secondo tipo di utenti, poiché spesso l'informazione cercata non è
facilmente esprimibile con una query, ma richiede un percorso per approssimazioni
successive fino all'identificazione della fonte di informazione migliore.
Un portale deve allora organizzare la struttura interna delle informazioni secondo
criteri facilmente comprensibili al pubblico ma che al tempo stesso ne incoraggino
l'esplorazione. Tipicamente, l'organizzazione della navigazione del sito rifletterà in
maniera più o meno stretta la divisione in sotto-argomenti dell'argomento principale
del sito, fornendo sezioni diverse ma collegate per ciascun sotto-argomento.
La home page generale rappresenta il punto principale di accesso al sito e raccoglie
informazioni e titoli provenienti da tutte le sezioni del sito. Alla home page possono
essere associate ulteriori pagine di navigazione, collezione o riorganizzazione delle
informazioni ancora sostanzialmente indipendenti dalle varie sezioni.
Quindi compaiono copie in minore della struttura già vista, una per ogni sezione.
Queste pagine danno quindi accesso alle pagine contenenti le informazioni vere e
proprie, che possono anche essere condivise tra più sezioni diverse. I documenti stanno
dunque nella base documentaria e non "appartengono" ad una sezione, ma le sezioni
forniscono loro un percorso d'accesso, e in certi casi anche più di uno.
Insieme a questa struttura vagamente gerarchica esiste poi una contro-organizzazione
di collegamenti ipertestuali, un gruppo di link che collega in maniera assolutamente
libera, home page, home page di sezioni, pagine di navigazione, documenti ed ogni
altro tipo di informazione si ritiene utile presentare, inclusi siti e pagine al di fuori del
portale.
11
L’e-Learning
Il termine “e-learning”2 deriva dalla fusione di due diversi campi di sperimentazione
nelle tecnologie didattiche: la formazione a distanza (FAD) ed il “Computer Based
Training” (CBT).
Mentre la formazione a distanza, cioè qualsiasi tipologia di formazione erogata tramite
tecnologia informatica, può vantare una lunga tradizione, il Computer Based Training
rispecchia un settore di attività decisamente più recente.
Il CBT, ossia lo studio basato sull’uso del computer quale tecnologia didattica di
autoistruzione, inizia a diffondersi nel corso degli anni ‘70, trovando applicazione
soprattutto nell’ambito delle discipline informatiche e nell’addestramento del personale
all’utilizzo di software specifici3.
Il primo avvicinamento tra le due metodologie didattiche avviene negli anni ’90, quando
sul mercato inizia a diffondersi la tecnologia del CD-ROM.
Tale innovazione, che rende possibile la memorizzazione di un’enorme (almeno per
l’epoca) quantità di informazioni su supporti facilmente trasportabili, spiana la strada
all’affermazione del CBT in nuovi settori della formazione.
Nascono e si affermano così le prime enciclopedie multimediali, nonché i primi corsi di
lingua su CD-ROM.
Con la crescita e lo sviluppo continuo di internet è diventato quasi naturale che,
qualcuno abbia iniziato a vedere il World Wide Web come un ambiente naturale
all’interno del quale collocare forme innovative di apprendimento a distanza. Nascono
così i primi sistemi di e-learning, grazie ai quali formazione a distanza e Computer
Based Training giungono ad una definitiva fusione.
L’E-Learning si configura quindi come un’evoluzione della formazione a distanza, che
integra gli elementi presenti nei precedenti strumenti di FAD come il CBT arricchendoli
con una tecnologia specifica (LMS) e con procedure di tracking volte a “tenere traccia”
del percorso formativo di ogni singolo studente.
Il successo di questi nuovi ambienti di apprendimento basati su Internet è straordinario.
E si tratta di un fenomeno la cui entità non accenna a diminuire.
2
http://www.acidevolution.com/formazione/elearning_17.asp
3
http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/allegati/elearning_vademecum.pdf
12
Gli ambienti di e-learning hanno quindi raggiunto una discreta maturità perchè sono
stabili, efficienti e sono commercializzati a costi tutto sommato sostenibili per le
imprese operanti nel settore dell’erogazione di formazione a distanza.
Una delle principali critiche mosse all’E-Learning è quella che vede l’apprendimento a
distanza come fonte di isolamento e chiusura: in altre parole, si teme che la mancanza di
un docente in carne ed ossa e di una “classe” vera e propria possa privare
l’insegnamento di quel lato umano e sociale caratteristico, e fondamentale, delle forme
di apprendimento standard.
La critica non tiene, però conto di un importante concetto che ha acquisito una
progressiva importanza, e che rappresenta ormai la spina dorsale della metodologia
didattica di ogni moderno strumento di E-Learning: la comunità virtuale, per mezzo di
strumenti di comunicazione web come forum, e- mail, chat e programmi di
messaggistica istantanea, video e audio-conferenze in tempo reale, possiede tutti gli
strumenti necessari per dare all’E-Learning quel contatto umano che nei precedenti
strumenti di FAD veniva effettivamente a mancare. In ogni caso è opinione comune che
anche i più moderni strumenti di E-Learning non possiedano al giorno d’oggi i numeri e
la versatilità per sostituire interamente e in ogni situazione la didattica tradizionale: per
questo motivo assistiamo, nella maggior parte dei casi, ad un utilizzo (da parte di
strutture didattiche come scuole o università) di piattaforme di E-Learning in processi
formativi definiti "misti" (o blended learning) in cui la componente online si affianca
alla formazione di stampo tradizionale.
Ciò che quindi manca ai più diffusi ambienti di e-learning sono in sostanza gli strumenti
necessari affinché gli studenti possano costituire, per i loro colleghi, attuali e futuri, una
fonte di apprendimento complementare a quella “istituzionale”.
Gli studenti, da semplici utenti passivi, possono e devono diventare parte attiva del
processo di formazione.
13
Moodle
Una componente base dell’E-Learning4 è la piattaforma tecnologica (Learning
Management System o LMS) che gestisce la distribuzione e la fruizione della
formazione: si tratta, infatti, di un sistema gestionale che grazie alla tecnologia
SCORM5 (Sharable Content Object Reference Model) permette di tracciare la frequenza
ai corsi e le attività formative dell'utente (accesso ai contenuti, tempo di fruizione,
risultati dei momenti valutativi, ecc.).
La piattaforma Moodle6 è un esempio di LMS. Questa piattaforma deve il suo nome a
Martin Dougiamas, lo sviluppatore originale e mantainer attuale del progetto.
La parola Moodle, in origine un acronimo di Modular Object - Oriented Dynamic
Learning Environment (Ambiente di Apprendimento Dinamico Modulare Orientato agli
Oggetti),
è un
termine
particolarmente
utile
per
programmatori
e teorici
dell’educazione, ma è anche un verbo che descrive il processo di vagare pigramente
attraverso qualcosa, che spesso porta a situazioni di creatività.
Il design e lo sviluppo della piattaforma Moodle sono guidati da una particolare
filosofia dell'apprendimento che si basa sul “costruttivismo sociale”.
Dal costruttivismo la "filosofia” Moodle trae la convinzione che "le persone
costruiscono attivamente nuova conoscenza, quando interagiscono con il proprio
ambiente" e condivide il fatto che "si apprende in maniera particolarmente efficace,
quando si costruisce qualcosa da far sperimentare agli altri”7.
Il costruttivismo sociale quindi estende le idee appena esposte “in un gruppo sociale che
costruisce cose l'uno per l'altro, collaborando nella creazione di una piccola cultura di
manufatti condivisi con significati condivisi. Quando si è immersi in una cultura del
genere, si impara tutto il tempo ad essere parte di quella cultura, su vari livelli"8.
4
AA. VV. “Collaborare in rete. Teorie CSCL e piattaforme open source per l’E-Learning: verso una
nuova integrazione?”
5
Serena Alvino, Luigi Sarti, Antonio Fini. “Oltre i Learning Object. Dal modellare i contenuti al
modellare i processi didattici”. Paragrafo "Le specifiche e gli standard per i LO".
6
http://moodle.org/course/view.php?id=23
7
Joseph D. Novak, Apprendimento significativo e Mappe Concettuali alla base di un Nuovo Modello
Educativo, paragrafo “Come gli esseri umani creano la conoscenza”.
8
http://www.psicopedagogika.it/view.asp?action=dictionaryABC
14
E’ basandosi su di un approccio del genere che diventa possibile sfruttare al meglio ogni
potenziale fonte di apprendimento, comprese quelle provenienti dagli stessi studenti.
Non a caso, Moodle dispone di un gran numero di funzionalità dedicate all’interazione
tra studenti, affinché essi possano trarre il massimo beneficio possibile dalla
condivisione delle rispettive esperienze formative.
Tra le caratteristiche principali di Moodle osserviamo:
Standardizzazione: la piattaforma è costruita sullo standard SCORM9 (Sharable
Content Object Reference Model) questo anche per favorirne la diffusione e fruizione
fra istituzioni diverse.
Modularità: i contenuti formativi sono organizzati in modo modulare ovvero in
"Reusable Learning Object", blocchi di contenuto autoconsistenti riutilizzabili
all'interno di corsi diversi.
Controllo e tracciabilità degli accessi: per entrare nella piattaforma è necessario farsi
riconoscere. L'utilizzo della piattaforma da parte degli utenti viene registrato (tracciato).
Gli utenti sono divisi in categorie:
Amministratori: possiedono il controllo totale sul sistema;
Docenti/Autori: possono creare e modificare corsi;
Studenti: fruiscono di uno o più corsi.
Configurazione
La configurazione10 generale di Moodle11 è gestita da un utente-amministratore definito
durante la fase di installazione della piattaforma.
Egli può scegliere tra i vari temi disponibili per quanto riguarda l’interfaccia grafica,
nonché i vari moduli di attività didattica da integrare nell’installazione e le modalità di
fruizione dei singoli corsi.
I corsi possono, infatti, essere organizzati secondo tre formati distinti: settimanale
(impostata la durata temporale del corso, il materiale didattico viene organizzato in
chiave settimanale), per argomento (il corso viene suddiviso in diverse macro-aree
9
10
Per consultare i manuali sull’uso di Moodle: http://moodle.org/mod/resource/view.php?id=2841 e
http://elearning.uniroma1.it/file.php/1/Manuale_1.3.3/Moodle1-3-3.htm
11
A titolo esemplificativo, nella mia installazione locale di Moodle (su piattaforma Windows), la cartella
principale risulta essere: “C:\Programmi\moodle”.
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tematiche all’interno delle quali trova posto il rispettivo materiale) o relazionale
(l’intero corso è gestito come se fosse un forum di discussione).
Moodle consente inoltre un’avanzata gestione degli utenti, che sono suddivisi in tre
categorie: studenti, docenti ed amministratori. Queste tipologie di account si
differenziano tra loro in funzione del tipo di operazioni in grado di eseguire.
Mentre gli studenti possono soltanto usufruire degli strumenti che vengono messi a loro
disposizione, i docenti possono modificare liberamente i corsi di propria competenza.
Ad un livello più alto stazionano gli amministratori, che possono creare nuovi corsi ed
assegnarvi i rispettivi docenti.
Moodle ha infine il pregio di essere stato concepito come un ambiente modulare.
Questo tipo di struttura permette agli sviluppatori di creare moduli ad hoc per
rispondere a specifiche necessità che possono presentarsi durante l’utilizzo della
piattaforma.
Per studiare e verificare effettivamente le funzionalità e le caratteristiche di questa
piattaforma LMS ho installato Moodle, fingendo di creare un corso di cui io sono il
docente.
Per prima cosa mi sono registrato in Moodle, e una volta che il mio account è stato
creato, è comparsa la schermata in cui riempire i campi “Username” e “Password”.
Fatto questo primo passo, basta cliccare su “Login” per accedere al corso.
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Se è la prima volta che entriamo nel corso, lo troveremo con pochi oggetti. Moodle
organizza tutte le informazioni che compaiono ai lati del corso in unità chiamate
blocchi. I blocchi possono essere attivati o disattivati e spostati per venire in contro alle
necessità del vostro corso; inoltre possono essere spostati come meglio crediamo per
personalizzare lo spazio del corso.
In alto a sinistra troviamo il riquadro "Persone" e se clicchiamo su “Partecipanti”,
Moodle ci mostrerà tutte le persone del corso.
Cliccando su "Attività" possiamo vedere tutto quello che una persona ha fatto nel
corso.
17
Per vedere tutte le informazioni su una persona del corso clicchiamo su "Descrizione
integrale". Sopra l'indirizzo e-mail c'è l'immagine di un occhio. Se l'occhio è aperto
chiunque del corso può vedere la nostra e-mail guardando il vostro profilo. Se l'occhio è
chiuso nessuno potrà vedere il nostro indirizzo (eccetto il docente del corso). Per
passare da visibile ad invisibile e viceversa si clicca sull'occhio.
Nel blocco “Attività” sono elencate tutte le categorie di oggetti disponibili nel corso
(forum, quiz, compiti ecc.). La prima volta che entriamo nel corso troveremo in lista
solo "Forum" perchè un forum (o area di discussione) viene creato in modo standard - il
forum delle news. La lista delle attività si allungherà, quando cominceremo ad
aggiungere attività al corso.
Il calendario mostra gli eventi che riguarderanno il corso. Al calendario possono essere
aggiunti eventi che riguardano singoli utenti, gruppi che abbiamo precedentemente
definito, o l'intero corso. Se stabiliamo una data finale per un compito, per un forum o
per un quiz questa comparirà nel calendario.
Il blocco “Prossimi Eventi” mostra gli eventi prossimi del vostro corso in base al
calendario e include anche un collegamento al calendario per andare a vederlo o per
18
aggiungere nuovi eventi, mentre il blocco “Ricerca nei Forum” permette di cercare, sia
al docente che allo studente, una o più parole in tutti i forum (gruppi di discussione) del
corso.
Sul lato sinistro dello schermo, nel blocco “Amministrazione” ci sono gli strumenti per
amministrare il corso:
“Attiva modifica” ci permette di fare cambiamenti nel corso come aggiungete aree di
discussione, diari, test, quiz, risorse online ed altro.
“Impostazioni” permette di cambiare l'aspetto del corso. Al suo interno c’è il campo
”Formato”. Ci sono tre differenti formati per il corso Settimanale, Relazionale e
Argomenti. Il Formato Settimanale organizza il corso in settimane, con compiti, aree di
discussione test ecc. il tutto all'interno di blocchi settimanali. Il Formato per Argomenti
organizza tutto appunto per argomenti (o unità), indipendentemente dai tempi. Il
Formato Relazionale è costruito attorno ad un forum (un bollettino), utile per annunci e
discussioni.
Il Formato Settimanale e il Formato Argomenti appaiono molto simili, benché siano
organizzati diversamente. Il Formato Settimanale produce corsi strutturati in modo
regolare nel tempo, mentre il Formato Argomenti non ha una regolarità temporale.
“Modifica profilo” permette di modificare il proprio profilo personale (nome,
cognome, ecc).
“Docenti” lista tutti i docenti del corso (di norma solo uno, ma potrebbero essere di più
se esiste un team di docenti per il corso).
19
“Studenti” lista tutti gli studenti del corso. Da qui possiamo iscrivere o cancellare
manualmente gli studenti del corso.
“Copia di sicurezza” permette di fare una copia del corso.
“Ripristina” permette di ripristinare un corso precedentemente salvato con un backup.
“Scale di valutazione” permette di definire scale particolari di valutazione costituite da
parole valutative (cioè Eccellente, Buono, Medio, ecc.).
“Valutazioni” elenca i punteggi conseguiti nei test e nei quiz da ognuno degli studenti
iscritti al corso.
“Logs” mostra tutte le attività che sono state effettuate nel corso entro un determinato
periodo.
“Files” permette di caricare file nel deposito file del corso o di vedere uno dei file
precedentemente caricati.
“Aiuto” permette di collegarsi alla pagina contenente il manuale di Moodle.
“Forum insegnanti” è l'area di discussione riservata ai docenti.
Cliccando su “Attiva Modifica” possiamo iniziare a modificare la maggior parte delle
cose che riguardano il corso. Qui possiamo aggiungere aree di discussione, diari, test,
quiz, risorse online ed altro. Osserviamo che in questa schermata cambia leggermente
l'aspetto della pagina.
Appariranno dei simboli per modificare a fianco degli strumenti esistenti, e un riquadro
"Aggiunta" all'interno del riquadro di ogni argomento.
Accanto ad ognuno degli elementi presenti c'è una serie di simboli che sono dei
pulsanti.
Se portiamo il puntatore del mouse sopra uno di questi, comparirà una spiegazione del
suo utilizzo:
La freccia rivolta verso destra indenta l'elemento (utile nell'organizzare gerarchicamente
gli elementi). Se l'elemento è già stato indentato avrà vicino una freccia rivolta a sinistra
per "de-indentarlo".
La doppia freccia muove l'elemento in su o in giù nella lista.
La mano che impugna la penna permette di modificarlo.
La “X” distrugge l'elemento.
L'occhio aperto cliccato si chiude e nasconde l'elemento agli studenti (o se era chiuso si
apre e lo mostra).
20
I moduli standard presenti in Moodle 1.5 sono, nel dettaglio, i seguenti:
•
chat: offre ai partecipanti un’interfaccia sincrona per la comunicazione;
•
compito: consente al docente di assegnare agli studenti un particolare compito
da svolgere. Questi effettueranno l’upload sulla piattaforma del compito svolto,
che il docente provvederà a correggere assegnandovi al tempo stesso una
valutazione personale;
•
diario: fornisce agli studenti una zona riservata all’interno della quale possono
registrare annotazioni personali relative al corso. Il diario può essere visualizzato
solo dallo studente che ne è curatore e dal docente, il quale può eventualmente
commentare le riflessioni presenti;
•
etichetta: consente di aggiungere testo o grafica all’interfaccia del corso;
•
forum: offre ai partecipanti un’interfaccia asincrona per la comunicazione;
•
forum plus: Questo modulo non fa parte del pacchetto di Moodle 1.5, ma è stato
successivamente installato. Spiegherò più avanti le caratteristiche di questo
interessante e assai utile modulo.
•
glossario: dà la possibilità di aggiungere un glossario all’interno dei corsi, nel
quale annotare la terminologia che si ritiene particolarmente utile;
21
•
lezione: permette di creare vere e proprie lezioni, suddivise per pagine, al
termine di ciascuna delle quali vi possono essere delle domande relative ai
contenuti mostrati;
•
quiz: consente al docente di creare dei test (domande aperte, a scelta multipla o
del tipo vero/falso) da sottoporre agli studenti;
•
risorsa: permette di visualizzare all’interno del corso qualsiasi contenuto
elettronico (Word, PowerPoint, Flash, video, suoni, ecc…), collegandosi a files
già presenti sul server o creati sul momento attraverso la generazione di
documenti di testo semplice o HTML;
•
scelta: offre al docente la possibilità di porre delle domande agli studenti, che
potranno scegliere la risposta da un elenco pre-impostato di alternative;
•
glossario: L'opzione “Glossario” fornisce un modo flessibile di presentare
definizioni (e molto altro) che possono essere collegate da qualsiasi punto del
sito del corso.
•
SCORM: permette di creare nuovi contenuti aderenti allo standard SCORM per
i learning objects;
•
sondaggio: del tutto simile al modulo “scelta”, ha la limitazione di consentire
esclusivamente la creazione di quesiti la cui risposta sia selezionabile dall’elenco
impostato dal docente;
•
wiki: fornisce agli studenti l’accesso ad una sezione Wiki27 all’interno della
quale è possibile lavorare su documenti comuni;
•
workshop: offre agli studenti la possibilità di assegnare una valutazione dei
documenti presenti all’interno del corso.
A questo punto sono state descritte tutte le risorse disponibili nel menu "Aggiungi".
C'e un’ulteriore utilissima risorsa che si può aggiungere alla pagina del corso - il Forum
formato News. Possiamo notare, infatti, che in cima alla pagina del corso c'è un forum
che si chiama "Forum News". Questo forum è sempre presente e se lo eliminiamo
viene ricreato automaticamente dal sistema. E' il luogo in cui postare nuove
informazioni circa il corso.
Un ultimo punto da sottolineare è il blocco presente sulla destra, etichettato "Attività
recente", in cui viene elencato ogni cambiamento nel corso dall'ultima volta in cui lo
studente si è collegato:
22
E' un ottimo luogo per vedere le novità del corso.
Forum Plus
Nella pagina precedente, nella descrizione delle risorse disponibili in Moodle, ho
accennato a Forum Plus12, un modulo aggiuntivo di Moodle che fornisce prestazioni
supplementari al modulo Forum standard e include caratteristiche specifiche per
migliorare gli aspetti metacognitivi, di monitoraggio e autovalutazione (riflessione)
all’interno dei gruppi.
Il modulo “Forum Plus” nasce all'interno del progetto FIRB13 "Nuove Tecnologie per la
formazione permanente e reti nel sistema socioeconomico italiano".
L'obiettivo del progetto è la definizione di un modello base per un ambiente di
apprendimento collaborativo che implementi funzionalità specifiche per aumentare la
riflessione, la meta-cognizione e la gestione delle interazioni, attraverso lo sviluppo di
moduli software specifici per la costruzione e il rinforzo dell’identità sociale nei gruppi
di lavoro collaborativi.
E' stato creato con l'intento di avvicinare due "mondi" tradizionalmente lontani, ovvero i
software dedicati all'apprendimento collaborativo e gli LMS Open-Source, tra i quali è
stato selezionato Moodle.
Il modulo Forum Plus, che comprende le funzionalità di base degli ambienti CSCL
(Computer Supported Collaborative Learning) è logicamente diviso in tre sezioni:
•
il Forum Plus propriamente detto, che consiste in una serie di funzionalità
aggiuntive rispetto al forum standard, tra cui la definizione di ruoli per gli utenti
partecipanti (ad es. coordinatore del gruppo).
•
il Planner, che consente la creazione di regole relative alla presenza/assenza di
messaggi nel forum, selezionati per tipo, utente, date. Il verificarsi delle regole
provoca l'invio di appositi messaggi e-mail ai singoli partecipanti o a particolari
ruoli.
•
la Reflection Board, ovvero un'area destinata alla riflessione sulle attività del
forum. Consiste in due aree separate: le statistiche che visualizzano una serie di
12
13
http://62.149.230.165/moodle/course/view.php?id=9&username=guest
http://guendalin.itd.ge.cnr.it/
23
informazioni quantitative e la milestone che offre un riepilogo testuale
(modificabile e integrabile progressivamente dal docente) del forum e l'elenco
dei messaggi più letti e messi in evidenza.
Le caratteristiche aggiuntive del Forum Plus, rispetto al normale forum di Moodle, sono
le funzionalità “thinking types14”, “ricerca avanzata”, “visualizzazione dei thread”,
“tracciamento delle attività” e “messaggi in evidenza”.
I Thinking Types
La consapevolezza del gruppo nella fase di apprendimento è fondamentale perché il
gruppo impegnato in un’attività di apprendimento si deve percepire come un’unità
organica e deve tenere sotto controllo eventuali dinamiche e criticità.
L’attività cooperativa (ancor più quella collaborativa) è un processo delicato e difficile.
Per molteplici ragioni può non funzionare.
Questo accade anche nei gruppi in presenza, anche in gruppi ben affiatati.
In rete le possibilità che le interazioni rimangano sterili, inconcludenti, frustranti, sono
ancor più numerose.
Si possono aggiungere difficoltà tecniche di comunicazione e difficoltà relazionali,
accentuate dal senso di estraneità.
Sono numerosi i fattori che possono interferire:
•
difficoltà tecniche (il gruppo è tecnologicamente impreparato)
•
difficoltà conoscitive e motivazionali di base: pensiamo un gruppo formato da
persone scarsamente interessate, capitate nel gruppo per motivi estranei o
occasionali o magari ostacolate da vicissitudini personali impreviste (gruppo
amorfo, apatico, privo di slancio)
•
eccessiva diversità di competenze: competenze specifiche presenti in alcuni
componenti del gruppo ma assenti in altri (gruppo troppo eterogeneo)
14
•
scarsa chiarezza, da parte del docente, nel definire gli obiettivi
•
scarso rispetto di regole, tempi, ritmi
•
sovraccarico o dispersività nella comunicazione
•
creazione di gruppi e sottogruppi in conflitto
http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=FAQ
24
Questi atteggiamenti nascono dal fatto che i rapporti interpersonali sono legati all'ansia
(la preoccupazione principale di ciascuno è del tipo "Che immagine si fanno gli altri di
me?” “Come sarò valutato?” ecc.); questa si accresce maggiormente in condizione di
estraneità.
In questo senso possono essere d’aiuto I Thinking Types, cioè delle brevi etichette che
possono essere associate ad ogni singolo messaggio postato nel forum allo scopo di
caratterizzare il messaggio stesso e strutturare maggiormente la discussione in atto con
un’esplicita dichiarazione del “senso” e del “ruolo” del singolo messaggio all’interno
della discussione15.
Essi si differenziano dal campo “soggetto” perchè sono riferiti al ruolo del messaggio
all’interno del dialogo che sta avvenendo nel forum e sono utili per sviluppare la
consapevolezza sociale e meta-cognitiva nel gruppo.
I Thinking Types possono aiutare gli studenti e i docenti a riflettere sul ruolo che i
singoli messaggi giocano nel processo di discussione in atto.
Ecco alcuni esempi:
“Saluto”: Mi presento, intendo creare familiarità, socializzare.
“Propongo”: Indico una nuova idea di lavoro, o semplice suggestione da sviluppare.
“Arricchisco”: Aggiungo un’informazione o un'argomentazione nell'ambito della
discussione.
“Concordo”: Presento un commento in favore di un'idea altrui.
“Non Concordo”: Presento un commento a sfavore di un'idea altrui.
“Incoraggio”: Esprimo un'emozione positiva o un supporto di natura emotiva
(incoraggiamento, rilevazione di un buon clima relazionale).
“Domando”: Introduco un quesito o problema a cui appare rilevante rispondere.
“Rispondo”: Rispondo ad un quesito avanzato da altri.
“Valuto”: Esprimo un commento a favore o sfavore di una proposta, con una
giustificazione argomentata a supporto.
“Collego”: Integro un’argomentazione o punto di vista con un’altra all'interno della
discussione.
“Chiarisco”: Rispondo ad un quesito o chiarifico argomentando un punto in sospeso.
15
http://www.infoaccessibile.com/profad_b/bartoloni5.htm
25
“Organizzo”: Propongo regole o richiamo al rispetto di tempi e criteri.
“Sintetizzo”: Faccio il punto della situazione, richiamando la diversità degli elementi
emersi.
“Critico”: Intervengo individuando criticità esistenti o antinomie irrisolte.
“Aggiungo”: Inserisco una parte che può perfezionare l'esistente.
“Revisiono”: Faccio una "rilettura" segnalando in modo analitico possibili modifiche da
apportare.
Prima di inserire un nuovo post, gli utenti devono pertanto decidere che “tipo” di nota
stanno aggiungendo alla discussione. Quando un utente aggiunge un nuovo messaggio
al Forum Plus, gli viene richiesto di selezionare un Thinking Types da una casella
combinata. Nel corpo del messaggio è quindi inserito l’incipit associato.
Inoltre come variante rispetto al modulo forum standard, il campo “soggetto” del
messaggio è lasciato in bianco. L’idea è di forzare gli utenti a inserire soggetti
significativi in ogni messaggio, per evitare che un flusso di messaggi sia caratterizzato
da oggetti del tipo “Re: oggetto primo messaggio” e “Re: re: oggetto primo messaggio”
che si trovano spesso in molti forum.
Ricerca Avanzata
Il Forum Plus include una Ricerca Avanzata, simile alla funzionalità inserita in Moodle
1.5. L’accesso alla funzionalità è da tutte le pagine del modulo. La ricerca può essere
fatta per Discussione, per Thinking types, per date, per autore o testo del messaggio.
Visualizzazione dei thread
Moodle fornisce la possibilità di visualizzare i Forum disponendo i thread secondo
l’albero nidificato delle risposte oppure secondo uno schema lineare. Con Forum Plus
per poter gestire la registrazione degli accessi ad ogni post è stata eliminata la
visualizzazione lineare. I messaggi devono esplicitamente essere aperti dall’utente per
visualizzarli.
Per poter facilitare la consultazione del forum è stata aggiunto un indicatore (freccia o
altra icona grafica) che identifica il post attualmente aperto. Il post selezionato è sempre
visualizzato nella parte alta della pagina, mentre l’albero del thread è aperto in basso.
26
Per evidenziare all’utente i post già consultati è stata aggiunta un’icona sull’albero di
ogni thread che graficamente mostra lo stato (visto/non visto) del post.
E’ stata inoltre aggiunta la possibilità di espandere o collassare i sotto-thread di ogni
discussione del forum qualora contenessero delle risposte a livello più nidificato.
Per facilitare la lettura, sono stati aggiunti i seguenti indicatori grafici:
indica il messaggio attualmente aperto
per indicare i messaggi già letti/da leggere
per indicare lo stato dei sotto-thread
indica i messaggi posti in evidenza (vedi più avanti)
l’icona e l’etichetta del TT usato
Tracciamento delle attività
Ogni attività di apertura di un messaggio, scaricamento di un allegato, risposta ad un
post ecc. è memorizzata sul log dell’ambiente.
Essi sono visualizzati nelle statistiche della "Reflection Board". Le informazioni relative
alla lettura dei messaggi da parte degli altri utenti sono anche visualizzabili direttamente
ciccando sul link “Mostra utenti che hanno letto il messaggio”.
Messaggi in evidenza
Il link “Metti in evidenza” può essere usato per evidenziare specifici post ritenuti
particolarmente importanti. I messaggi evidenziati saranno mostrati nell'area "Timeline"
della “Reflection Board, ma sono comunque visualizzati anche nel Forum Plus e
possono essere inclusi nei parametri della ricerca avanzata.
27
Il portale EifFE-L
Nella mia carriera di studente universitario ho avuto la possibilità di imparare ad
utilizzare un portale didattico e capire come funziona e quali sono le sue caratteristiche
principali, grazie alla mia esperienza universitaria con il portale EifFE-L (Environment
for Freedom in E-Learning), il portale e-learning dell’Università di Genova, nato
dall’attività del Gruppo di Lavoro dell'Azione e-learning del Progetto CampusOne
dell'Ateneo Genovese.
Il portale EifFE-L, come Moodle, è una piattaforma open - source per la formazione a
distanza, un LMS che permette ai docenti, di usare il web per svolgere la propria attività
didattica.
Il progetto CampusOne che ha portato alla creazione di EifFE-L, è un progetto di
ricerca in continua evoluzione che ha avuto l'obiettivo di promuovere e sostenere
l'innovazione tecnologica e formativa conseguente alla riforma didattica universitaria.
Come sostengono gli stessi autori del progetto la nascita di questo portale è stata aiutata
anche dalla sperimentazione e dalle esigenze dei docenti coinvolti nell’Azione ELearning del Progetto CampusOne presso l’università di Genova.
Attualmente il gruppo di lavoro che gestisce le attività di ricerca su EifFE-L è quello
che fa capo al Laboratorio di E-Learning & Knowledge Management del DIST
(Dipartimento di Informatica sistemistica e telematica) dell’Università di Genova.
Esso è caratterizzato dalla presenza di cinque profili utente diversi con differenti livelli
di diritti di accesso alle funzioni del Portale:
Amministratore
Il profilo Amministratore quello associato all’amministratore del sistema. EifFE-L ha
inizialmente un unico amministratore, il quale può creare altri utenti con il profilo da
Amministratore e tutti gli altri utenti del sistema.
L’utente che possiede questo profilo detiene i più ampi diritti di accesso sia in lettura
che in scrittura alle funzioni del portale.
28
Amministratore di Facoltà
Questo profilo è associato all’amministratore degli insegnamenti di una Facoltà.
Esso è creato dall’Amministratore del sistema e i diritti di accesso che possiede sono gli
stessi dell’Amministratore di sistema sia in lettura che in scrittura alle funzioni del
portale, ma limitati agli insegnamenti di una Facoltà.
Docente
Il profilo Docente è assegnato al docente di un corso. Esso come sempre è creato
dall’Amministratore del sistema e detiene i diritti di accesso in lettura e in scrittura
necessari per gestire un insegnamento.
Oltre al profilo docente si può utilizzare il profilo Tutor che ha gli stessi diritti di
accesso del docente con la differenza che esso può essere creato anche dal docente del
corso cui appartiene.
Studente
Il profilo Studente è associato allo studente di un corso. Lo studente è creato
dall’Amministratore del sistema e solo successivamente può iscriversi all’insegnamento
Lo studente iscritto al corso viene gestito dal docente e possiede i diritti di accesso di
lettura a tutto il materiale messo a disposizione nel corso, mentre per quanto riguarda i
diritti di accesso in scrittura, essi sono limitati solo ad alcune funzioni.
Visitatore
Il profilo Visitatore è associato ad un utente “visitatore” e viene creato
dall’Amministratore di sistema e possiede solo i diritti di accesso in lettura dei materiali
presenti nell’insegnamento.
29
La struttura del portale EifFE-L
Per accedere al portale bisogna riempire i campi “Nome”, inserendo il proprio numero
di matricola, e “Password”.
Fatto questo primo passo, basta cliccare su “Entra” per accedere alla pagina “Home” del
portale.
La pagina “Home” o pagina iniziale di ogni utente del portale EifFE-L è composta delle
seguenti aree:
•
Il menù anagrafico nel quale, cliccando sul nostro nome, possiamo modificare il
nostro profilo e la nostra password.
•
Barra di navigazione orizzontale
•
Area Messaggi
•
Area “I tuoi insegnamenti”, in cui sono presenti i corsi cui siamo iscritti.
30
Barra di navigazione orizzontale
Il menù presente nella barra di navigazione orizzontale permette allo studente l’accesso
alle principali aree del portale. Le voci di tale menu sono le seguenti:
Home: il link “Home” permette di raggiungere direttamente la pagina iniziale
dell’utente.
Insegnamenti: visualizza l’elenco degli insegnamenti cui lo studente è già iscritto.
Cliccando invece su “Mostra tutti gli insegnamenti” sono visualizzati tutti i corsi
disponibili cui lo studente può iscriversi.
Planner: All’interno del planner è possibile visualizzare la propria agenda personale.
L’agenda consente una visione giornaliera, settimanale o mensile.
È possibile selezionare i giorni dell’anno sul calendario posto sulla destra dello
schermo.
Sull’agenda sono visualizzati gli orari delle lezioni e degli esami degli insegnamenti cui
l’utente studente risulta iscritto.
Inoltre è possibile inserire propri appuntamenti personali: infatti, una volta selezionato il
giorno desiderato e, successivamente, l’ora del giorno, compare una maschera per
l’inserimento degli appuntamenti personali.
Cartella personale: è un’area nella quale lo studente può inserire i propri file.
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Messaggi privati: Il portale prevede un gestore di posta interna, che permette agli
utenti di scambiarsi messaggi di testo. I messaggi possono contenere dei documenti
allegati e sono spediti dall’interno dei singoli insegnamenti.
Il gestore di posta mette a disposizione tre aree dove sono inseriti i messaggi. Tali aree
sono:
Posta in entrata: contiene i messaggi ricevuti;
Posta inviata: contiene i messaggi inviati (e non ancora letti dal destinatario);
Posta recapitata: contiene i messaggi inviati e già letti dai destinatari.
Strumenti: è l’area dove è possibile trovare documenti (guide e manuali) o strumenti
(programmi eseguibili, lettori di formati, ecc.) che vengono messi a disposizione degli
utenti dall’Amministratore del sistema e possono essere scaricati. Gli utenti hanno
quindi diritti di sola lettura in quest’area.
Area Messaggi
Nell’area messaggi vengono visualizzate il mittente e l’intestazione dei messaggi
personali ricevuti. Per visualizzare il messaggio completo occorre selezionare
l’intestazione del messaggio.
Una volta che i messaggi vengono letti, scompaiono da quest’area e rimangono
archiviati definitivamente nell’area posta in entrata.
Area dell’insegnamento
In quest’area è possibile accedere cliccando sui link dei corsi cui siamo iscritti sotto “I
tuoi insegnamenti” oppure, come abbiamo detto sopra, cliccando semplicemente su
insegnamenti nella barra di navigazione orizzontale.
Selezionando il titolo dell’insegnamento si accede al sito che costituisce il luogo
all’interno del quale si svolgono le attività didattiche a distanza.
32
Ogni Insegnamento dispone di diverse funzioni per la gestione dell’attività didattica, per
lo svolgimento di attività di tipo collaborativo e per la comunicazione fra docenti e
studenti con la possibilità di fruire dei contenuti didattici.
Queste funzioni degli insegnamenti possono venire abilitate o disabilitate dal docente e
quindi può succedere che non tutti gli studenti vedano le voci della figura sottostante.
33
Ecco le caratteristiche principali di queste funzioni:
• Programma del corso
È la pagina che viene visualizzata per prima all’ingresso nell’area di ogni insegnamento
in cui sono riportate le informazioni su obiettivi,
finalità e programma
dell’insegnamento, testi consigliati, metodi di valutazione, reperibilità del docente ed
elenco degli studenti iscritti.
Accanto al nome e cognome di ciascun studente iscritto sono disponibili le informazioni
sul profilo e la possibilità di inviargli un messaggio privato.
Per iscriversi all’Insegnamento lo studente basta cliccare sul bottone “Iscriviti” in basso.
• Orario lezioni
In questa pagina si visualizza l’orario delle lezioni dell’insegnamento così come è stato
inserito dal Docente. Le date delle lezioni saranno automaticamente visualizzate
sull’agenda (planner) degli studenti iscritti.
• Date esami
Selezionando questa voce si visualizzano le date degli esami dell’insegnamento così
come è stato inserito dal Docente. Le date degli esami vengono automaticamente
visualizzate sull’agenda (nella pagina iniziale) degli studenti iscritti.
A destra di ogni data di prova d'esame è presente un bottone Iscriviti e selezionandolo
viene visualizzata una pagina in cui è richiesto allo studente di confermare l'iscrizione.
Selezionando il bottone Procedi, si realizza l'iscrizione.
Una volta iscritti, a destra del riquadro della prova d’esame, appare il bottone Annulla
iscrizione, che può essere utilizzato per annullare l’iscrizione a tale esame.
Inoltre selezionando la data di un appello di esame possiamo osservare tutte le
informazioni riguardanti le modalità di svolgimento dell’esame stesso.
• Bacheca
In quest’area il docente può inserire avvisi relativi all’insegnamento.
Le informazioni inserite dal docente in tale sezione sono visualizzate nell’Area Bacheca
della pagina iniziale degli studenti iscritti.
Selezionando il Titolo dell’avviso, cioè una breve descrizione del contenuto dell’avviso
stesso, si viene indirizzati nella bacheca dove viene visualizzato il testo dell’Avviso, con
eventualmente un indirizzo (URL) di una pagina internet associato.
34
• Invia messaggio
Selezionando questo pulsante sono visualizzati i nomi di tutti gli studenti iscritti
all’insegnamento, il nome del Docente e dell’eventuale tutor.
Selezionando la casella che compare nella pagina a fianco dei nomi, è possibile inviare
un messaggio personale a una o più persone tramite il gestore di posta interna del
portale.
E’ disponibile anche un bottone Seleziona tutti per selezionare tutti i nomi presenti nella
pagina.
Per ogni messaggio è possibile inoltre allegare un file o una cartella compressa.
• Forum
Il forum messo a disposizione dal portale è disponibile in due tipologie di aree di
discussione:
forum generale sull’insegnamento raggiungibile selezionando la voce Forum dal Menu
di navigazione nell’Insegnamento;
forum di progetto raggiungibile selezionando la voce Forum all’interno dell’Area
Gruppi di lavoro;
Il funzionamento di queste due tipologie di Forum è lo stesso.
Selezionando la voce Forum viene visualizzata una schermata che contiene, se presenti,
gli argomenti di discussione attivi (Topic), come riportato nella figura in basso.
35
Ecco in dettaglio gli elementi che caratterizzano questo forum:
• Topic: riporta il titolo dell’argomento di discussione definito dall’autore del primo
intervento
• Risposte: numero degli interventi relativi alla discussione;
• Autore: nome dell’autore del primo intervento.
• Ultimo Messaggio: data, ora e nome dell’autore dell’ultimo messaggio inserito nella
discussione.
I Topic sono ordinati dal messaggio dal più recente a quello più vecchio e questo
ordinamento viene fatto sulla base della data di inserimento del primo messaggio di
ogni Topic.
Per attivare un nuovo Topic si seleziona il bottone Nuovo argomento.
Una volta selezionato tale bottone, viene messa a disposizione una maschera per
l’inserimento del primo intervento del Nuovo argomento che permette di inserire
l’oggetto dell’argomento di discussione e il corpo del messaggio.
Se rispondiamo all’interno dell’area messaggio si apre una nuova finestra di inserimento
che riporta il testo del messaggio cui si risponde e l’oggetto di tale risposta.
L’oggetto verrà inserito in modo automatico con la seguente sintassi: <RE: “oggetto del
messaggio originale”>.
Il portale segnala all’utente la presenza di messaggi inseriti da altri utenti e non ancora
letti. All’utente viene notificata la presenza di tali messaggi mediante l’etichetta “Nuovi
messaggi nei forum” collocata sopra il menu che contiene le diverse funzioni disponibili
per l’insegnamento.
Uno studente può cancellare i messaggi da lui composti utilizzando il bottone Cancella
all’interno dell’area del messaggio da lui composto.
Il docente, nella veste di moderatore degli interventi nei Forum, ha la possibilità di
cancellare un singolo messaggio o un intero Topic.
• Chat
Selezionando la voce Chat viene visualizzata la seguente schermata in cui sono presenti
le seguenti aree:
• area di dialogo;
36
• area messaggio;
• elenco utenti in linea.
La chat funziona inserendo il messaggio nell’apposita area Messaggio. È possibile
scegliere il colore del testo che si vuole digitare tramite selezione di uno dei bottoni
posti nella zona Colore. Digitato il testo, per inviarlo occorre selezionare il bottone
Invia.
Un testo inviato appare nell’area di dialogo preceduto dall’indicazione dell’ora di invio
e dal nome e cognome del mittente. La funzione scrollino automatico consente di
visualizzare sempre l’ultimo messaggio inviato.
L’elenco degli utenti in linea, aggiornato in tempo reale, è riportato in fondo all’area di
Chat.
• Gruppi di lavoro
Il docente può definire delle attività da assegnare a gruppi di studenti. All’interno di
un’area di lavoro sono a disposizione le seguenti funzionalità:
• scambio e condivisione di file;
• forum;
• chat.
37
Ogni area di lavoro è accessibile ai soli componenti del gruppo.
L’utilizzo dei Gruppi di lavoro risulta finalizzato alla proposta di attività da svolgere in
modo collaborativo.
Selezionando il bottone File, è possibile scaricare file o cartelle contenenti materiali
relativi al lavoro da svolgere ed è possibile aggiungere file o cartelle contenenti il lavoro
svolto dal gruppo.
Selezionando il bottone Forum, si accede al forum interno al gruppo, mentre
selezionando il bottone Chat, si accede alla chat interna al gruppo.
Nel caso di Gruppo di lavoro “scaduto” cioè quando scade il termine per la consegna
del progetto, non sono più presenti bottoni di selezione ma compare solo un'informativa
generale sul gruppo con l'elenco dei partecipanti.
• Materiali didattici
Il portale consente di avere accesso ai materiali usati per lo svolgimento della didattica e
inseriti dal docente.
La tipologia di materiali didattici che è possibile trovare in quest'area è la seguente:
•
Cartelle
Una cartella può contenere singoli oggetti, insiemi di oggetti o altre cartelle.
Selezionando il titolo della cartella viene visualizzato il contenuto della stessa.
•
Documenti
Un documento è una qualsiasi cartella in formato compresso o qualsiasi file (testo,
foglio elettronico, presentazione, immagine, audio, video, ecc.).
Selezionando il titolo del documento o il bottone Visualizza, si può visualizzare o
scaricare il file inserito in precedenza dal docente.
•
Esercitazioni
Un’ esercitazione è una qualsiasi cartella in formato compresso o file contenente
materiale da utilizzare al fine di un’esercitazione singola proposta dal docente.
Selezionando il titolo dell’esercitazione o il bottone Visualizza, si può visualizzare o
scaricare il file inserito in precedenza dal docente.
Per consegnare l’esercitazione finita basta cliccare su “Invia elaborato”.
•
Package SCORM
38
Lo SCORM (Shareable Content Object Reference Model) è uno standard che definisce
le modalità di aggregazione e di uso (a run-time) dei learning object (LO).
Un LO è visto come un’unità di conoscenza autoconsistente, con un obiettivo didattico
ben definito, di dimensioni ridotte, usabile e riusabile in diversi contesti di
apprendimento, sia didattici che tecnologici (in questo caso di parla di interoperabilità),
facilmente reperibile tramite apposite descrizioni o metadati.
I LO sono corredati dai metadati, ovvero da una serie più o meno complessa di dati
“relativi al” (meta) LO, necessari per consentirne la ricerca, l’aggiornamento ed il
riutilizzo; questi dovrebbero includere informazioni come formato, dimensione, autore,
versione, caratteristiche didattiche, ecc.
I LO devono poter comunicare con l’eventuale sistema di gestione, i database e le
applicazioni Web utilizzate per la loro erogazione, allo scopo di realizzare il cosiddetto
tracciamento delle attività eseguite dallo studente durante la fruizione del corso.
Nel portale selezionando il titolo dello SCO o il bottone Visualizza, viene visualizzato il
primo SCO che compone il percorso didattico così come definito dal docente.
Uno SCO permette il tracking da parte del Docente cioè riceve informazioni sull'utilizzo
di tale SCO da parte dello Studente.
•
Siti compressi
Un Sito compresso è un insieme di pagine html collegate fra loro e compresse.
Selezionando il titolo del sito o il bottone Visualizza, viene aperta la prima pagina del
sito inserito e da questa si può navigare il sito nel suo complesso.
•
Test di varia tipologia
Un Test è un questionario generato con il programma TestMaker messo a disposizione
del docente sul portale.
Selezionando il titolo del test o il bottone Visualizza, viene aperto il test.
Quando il test viene completato, l’utente, tramite il bottone Invia, lo consegna
elaborato.
Se i risultati del test sono stati inviati con successo compare un messaggio di conferma.
• Bibliografia
39
Nella sezione bibliografica lo studente ha può consultare i titoli dei testi inseriti dal
docente per l’insegnamento. È previsto anche un link che permette di reperire o
consultare i testi in oggetto, e un possibile campo di Descrizione del riferimento
inserito.
• Sitografia
La sitografia consente allo studente di avere accesso a indirizzi di siti di interesse per
l’insegnamento inseriti dal docente. Anche qua è possibile un campo di Descrizione del
sito in oggetto.
• Glossario
Il portale consente allo studente di avere accesso a un glossario dei termini utilizzati
all’interno dell’insegnamento.
• Faq
Le FAQ (Frequent Asked Questions) sono le domande più frequenti che gli studenti
pongono al docente relativamente ai contenuti o agli aspetti organizzativi
dell’insegnamento.
Conclusioni
La trattazione che ho condotto nei capitoli precedenti mi consentono di procedere alla
formulazione di alcune considerazioni di ordine conclusivo, specifiche sull’utilizzo e sul
funzionamento in generale di Moodle e del portale EifFE-L.
Innanzitutto va precisato che per sperimentare le due piattaforme ho utilizzato due
modalità di accesso differenti: la modalità “docente” per quanto riguarda Moodle, la
modalità “studente” per quanto riguarda EifFE-L.
Ovviamente utilizzando la modalità “docente” in Moodle ho potuto usufruire di più
diritti di accesso sia in lettura che in scrittura rispetto a EifFE-L.
Nel momento in cui abbiamo i “privilegi” del docente si possono gestire completamente
lo spazio e le aree destinate al corso.
Infatti in Moodle accedendo con questo profilo, ho potuto:
40
•
scegliere il tipo e la modalità di iscrizione ai corsi (libera, su invito con utilizzo
di password, controllata, …)
•
decidere quali privilegi conferire ai vari studenti
•
creare gruppi
•
scegliere quali blocchi (o sezioni) del sito utilizzare e quali escludere
•
inserire vari tipi di risorse, esercizi, file da condividere
•
creare forum appositi per soli insegnanti
•
inserire esercizi creati con strumenti diversi da Moodle
•
aggiungere eventi e/o appuntamenti con relativi dettagli
•
vedere in qualsiasi momento le attività che ogni singolo utente iscritto svolge
all’interno del corso
•
decidere le scale di valutazione, aggiungendovi la descrizione o il commento che
preferiamo
•
inserire glossari di vario tipo
•
creare una chat da utilizzare con tutti gli iscritti
•
inviare messaggi privati a uno o più utenti iscritti
Oltre a valutazioni oggettive ho avuto modo di formulare anche un opinione personale
sul funzionamento in generale dei due portali.
La piattaforma Moodle mette a disposizione degli utenti, gli help on-line, e viene data
un’informazione esauriente di ogni procedura eseguita, soprattutto nella fase di
installazione.
Moodle ed EifFE-L, oltre a consentire l’accesso anche senza identificazione, mettono a
disposizione per i tre “profili” (amministratore, docente e studente) un manuale per
l’installazione e per l’utilizzo.
Durante la sperimentazione, per risolvere i problemi incontrati, è stato particolarmente
utile il supporto tecnico fornito dal sito ufficiale di Moodle come forum, faq e ulteriore
documentazione aggiuntiva, mentre per quanto riguarda EifFE-L, sono stati messi a
disposizione dei docenti documenti che li possono supportare nell’organizzazione e
gestione degli insegnamenti.
41
Tali documenti, oltre ai già citati manuali, sono:
•
Registro elettronico corredato da guida d’utilizzo
•
Format per la definizione del Documento di progetto dell’insegnamento
•
Format per la realizzazione di Learning Objects
•
Software per realizzare test di valutazione o autovalutazione (che permette di
erogare i test dall’interno della piattaforma)
•
Modello per il monitoraggio dell’attività didattica.
L’iscrizione dell’utente sulla piattaforma Moodle, è stata una procedura semplice e
intuitiva: viene solo richiesto di riempire un form riguardante il proprio profilo, ma non
tutti i campi sono obbligatori. Comunque questo tipo di procedura dipende dal tipo di
autenticazione utilizzato.
Sia Moodle che EifFE-L permettono di allegare file ai messaggi postati nei forum o
nelle aree messaggi.
L’unico inconveniente, incontrato su Moodle, è il seguente: se all’utente arriva un
messaggio di posta interna, si apre automaticamente la pagina di messaggistica interna
senza previo permesso.
Per evitare questo tipo di problema è bastato disattivare i popups dal browser utilizzato.
I due portali risultano affidabili, ancora con una leggera preferenza per Moodle anche
perché, come ho già detto, ho potuto testarne e seguirne l’installazione; gli unici errori
riscontrati sono stati di natura tecnica quando ho aggiunto il modulo Forum Plus che
purtroppo non supportava la versione 1.6 di Moodle ma era compatibile fino alla
versione 1.5.
Il portale EifFE-L ha un buon tracking di accessi e per la loro rilevazione sono state
utilizzate delle statistiche automatiche disponibili sulla piattaforma.
La funzione di queste statistiche “è quella di registrare gli accessi e le operazioni
compiute sul sistema, per questo hanno permesso di fotografare il livello di
42
partecipazione generale stimando la distribuzione di alcuni parametri fondamentali per
la valutazione di un processo organizzato e gestito in modalità e-learning.[..]
Tale parametro è costituito da misure quantitative ed è stato associato, durante la
ricerca, a dati di tipo qualitativo”16.
Per quanto riguarda la grafica Moodle è risultato sicuramente più intuitivo da usare
rispetto al portale EifFE-L anche grazie alla schematizzazione delle funzioni e alla
possibilità di spostare i blocchi, le risorse e interi argomenti in modo da rendere le
pagine dinamiche.
Queste funzioni sono a disposizione dell’amministratore e dei docenti, mentre lo
studente può solo nascondere o rendere visibili i blocchi e gli interi argomenti
permettendo così la personalizzazione della propria interfaccia sulla piattaforma.
Comunque tutti i temi messi a disposizione su Moodle ed EifFE-L rispettano le
convezioni di grafica e di stile per ogni pagina interna.
In tutte e due le piattaforme viene messo a disposizione dell’utente un editor
“RichTest”, che usa le icone standard di vari editor di Windows: in questo modo
l’utente ha subito familiarità con questo tipo di editor durante la scrittura dei messaggi.
Moodle è distribuito con general public license (gpl) e come è noto questa licenza open
source contempla che il programma sia ottenuto, installato e distribuito liberamente
senza spese17.
È posta però la condizione che siano sempre riconosciuti i progettisti originali del
software, lasciando i messaggi di copyright intatti e originali.
Moodle offre anche ulteriori servizi commerciali18 riguardanti, ad esempio il supporto
tecnico, la personalizzazione e la progettazione dei corsi con la possibilità, in qualsiasi
momento, di “registrare” il proprio sito che ospita la piattaforma.
Con questa operazione infatti, il sito verrà inserito nella lista pubblica degli utilizzatori
di questo strumento e creando una sorta di pubblicità gratuita.
16
Tratto da AA. VV. “Valutazione delle esperienze di e-learning all’Università degli Studi di Genova
attraverso la piattaforma EifFE-L”
17
http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html
18
I servizi offerti da moodle http://moodle.com/support/
43
Moodle è scritto completamente in linguaggio PHP e questo lo rende estremamente
sicuro da eventuali intromissioni.
Moodle e i suoi sviluppatori, come già accennato mettono a disposizione degli
interessati diverse guide e aiuti per l’installazione, l’amministrazione, la docenza e altri
aspetti che lo riguardano.
Tuttavia ritengo che sia importante che l’installazione di questo LMS venga effettuata
da utenti che abbiano conoscenze medio-avanzate del web e, in particolare, di database
MySQL, nonché una buona confidenza coi linguaggi di programmazione PHP e HTML.
Bibliografia e sitografia
•
Adorni G., Sugliano, A.M. (2004). Buone pratiche per l’e-learning
all’università: insegnamenti blended e corsi on-line, Proceedings of the
Workshop “Qualità dell’E-Learning Universitario”, TED, Genova,
November, pp-191-225, URL: <http://www.campusone.it/uni/ict/db/media/
VOLUME/ ICT_e_learning.pdf>.
•
Calvani A., Rotta M. (1999). Comunicazione e apprendimento in internet.
Didattica costruttivistica in rete, Erickson.
•
Calvani A., Rotta M. (2000). Fare formazione in internet: manuale di
didattica ondine, Erickson.
•
Calvani A., Fini A., Pettenati M. C., Sarti L. (2004). "Remarks on CSCL
Theories Applied to Open Source Solutions for the Design of Collaborative
Learning Environments", in: Nall J., Robson R. (eds.) "Proceedings of
44
E-Learn 2004, World Conference on E-Learning in Corporate, Government,
Healthcare, & Higher Education", Washington D.C. (U.S.A.) - Nov. 1-5,
2004.
•
Calvani A., Fini A., Pettenati M. C., Sarti L. (2005). "Teorie CSCL e
piattaforme Open Source per l'e-learning: verso un'integrazione", in:
Delfino M., Manca S., Persico D., Sarti L. (a cura di) "Come costruire
conoscenza in rete?", Menabò (Ortona - CH), pp. 195-208.
•
Portale E-learning – Università degli Studi di Genova, Manuale d’Uso per lo
Studente, ver.ITA-1.3 (relativo alla versione 1.5.1 build 5132 del Portale)
•
Portale E-learning – Università degli Studi di Genova, Manuale d’Uso per il
Docente, ver.ITA-1.3 (relativo alla versione 1.5.1 build 5132 del Portale)
•
Adorni G., Battigelli S., Sugliano A. M., Vivanet G., “Valutazione delle
esperienze di e-learning all’Università degli Studi di Genova attraverso la
piattaforma EifFE-L”
•
http://sourceforge.net/projects/eiffe-l (Indirizzo del sito su SourceForge dove
è disponibile il portale EifFE-L)
•
http://el.campusone.unige.it (Indirizzo del sito in cui sono descritte le attività
svolte dall’Ateneo genovese nell’ambito dell’Azione E-Learning del
Progetto CampusOne della CRUI)
•
http://masterelearning.unige.it (Indirizzo del Master Universitario di primo
livello “E-Learning per la Scuola. L’Università e l’Impresa” erogato in
modalità on-line attraverso il portale e-learning dell’Università degli Studi di
Genova)
•
http://portale.campusone.unige.it (Indirizzo del Portale E-Learning
dell’Università degli Studi di Genova)
•
http://www.studiotaf.it/testofad3.htm (Informazioni sui Thinking Types)
•
http://www.infoaccessibile.com/profad_b/bartoloni5.htm (Informazioni sui
Thinking Types)
45
•
http://62.149.230.165/moodle/course/view.php?id=9&username=guest
(Indirizzo dei creatori di Forum Plus)
•
http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=Manuale
+del+docente (Manuale del docente di Forum Plus)
•
http://62.149.230.165/moodle/mod/wiki/view.php?id=1553&page=FAQ
(Faq su Forum Plus)
•
http://www.acidevolution.com/formazione/elearning_17.asp (Informazioni
sul concetto di E-Learning)
•
http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/allegati/elearning_vademecum.
pdf (Regolamentazione dell’E-Learning)
•
http://moodle.org/mod/resource/view.php?id=2841 (Indirizzo da cui è
possibile scaricare le varie guide su Moodle)
•
http://xoomer.alice.it/mara.morosini/elearn.html (Informazioni sul concetto
di costruttivismo)
•
http://www.psicopedagogika.it/view.asp?action=dictionaryABC
(Informazioni sul concetto di costruttivismo)
•
http://database.html.it/guide/leggi/40/guida-linguaggio-sql/
•
http://moodle.org/mod/forum/discuss.php?d=26636 (Forum ufficiale italiano
su Moodle: Moodle vs “Legge Stanca”)
•
http://www.sapdesignguild.org/editions/edition3/portal_definition.asp#navig
ation (Informazioni sul concetto di portale)
•
http://www.innovazione.gov.it/ita/normativa/normativa_accessibilita.shtml
•
http://www.nethics.it/leggestanca2.asp
•
http://www.pubbliaccesso.it/normative/legge_20040109_n4.htm
•
http://www.i-dome.com/docs/pagina.phtml?_id_articolo=1372
•
http://www.pubbliaccesso.gov.it/biblioteca/documentazione/studio_lineegui
da/3_requisiti_tecnica.htm
46
•
http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM080705-A.htm (Informazioni
su i 22 requisiti tecnici di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie
internet (Legge “Stanca”)
47