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Rassegna Stampa del 18/10/2011
La propriet intellettuale degli articoli delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale
del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa compiuta sotto la responsabilit di chi la esegue; MIMESI
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INDICE
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18/10/2011 Il Gazzettino - NAZIONALE
TRASPORTO PUBBLICO AUMENTI INSOSTENIBILI Sono il g...
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18/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia
Taglio degli Eurostar «Ora gli enti locani non abbassino la guardia»
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18/10/2011 QN - Il Giorno - Nazionale
Sciopero Venerdì stop dei treni per otto ore Attesi disagi e ritardi per i viaggiatori
8
18/10/2011 QN - La Nazione - La Spezia
Ecosistema urbano, La Spezia sale sul podio
9
18/10/2011 Il Mattino - avellino
Irisbus, la Fiat apre: nessun blitz per i pullman
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18/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Nazionale
Trenitalia, allarme per il trasporto locale
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18/10/2011 QN - Il Giorno - Bergamo
Trenord assicura i bergamaschi: «Più pulizia e biglietteria efficiente»
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18/10/2011 Gazzetta di Caserta
. Taglio del nastro del servizio di "Bike sharing"...
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18/10/2011 La Repubblica - Firenze
Ataf, bagarre in consiglio comunale Matteo: due settimane per decidere
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18/10/2011 ItaliaOggi
Treni superveloci, adesso l'Australia fa sul serio
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18/10/2011 QN - Il Giorno - Como Lecco
Atm gratis per i cassintegrati. E a settembre più passeggeri
16
18/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
Ciclabili, con Reggio non c'è gara
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18/10/2011 QN - La Nazione - Siena
«Troppi 287 treni soppressi in 5 mesi
18
18/10/2011 La Repubblica - Palermo
Qualità dell'ambiente, Sicilia ultima
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18/10/2011 La Stampa - SAVONA
Legambiente promuove la qualità urbana di Savona
21
18/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
L'allarme della Fast-Confsal: «A rischio il trasporto pubblico»
22
18/10/2011 La Stampa - SAVONA
I pendolari contro la Regione
23
18/10/2011 QN - La Nazione - Firenze
Renzi insiste: «Da qui al 2016 in città solo con l'auto elettrica»
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18/10/2011 QN - Il Giorno - Legnano
Stie pensa alla sospensione
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18/10/2011 La Stampa - CUNEO
Una tessera con microchip per viaggiare sui pullman
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18/10/2011 La Stampa - IMPERIA
Ambiente urbano, Imperia bocciata
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18/10/2011 Corriere del Trentino - TRENTO
«Trento, una città eco-sostenibile»
28
18/10/2011 Il Gazzettino - VENEZIA
Actv, partita l'indagine sui passeggeri
29
18/10/2011 Il Quotidiano della Basilicata
Trenitalia, più controlli per scoprire gli "evasori"
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18/10/2011 La Repubblica - Torino
"A gennaio aumenteranno i ticket di treni, bus e metrò"
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18/10/2011 La Stampa - TORINO
Treni e bus, rincari in vista "Troppi i tagli del governo"
32
18/10/2011 Il Gazzettino - VENEZIA
A proposito di... TARIFFE IN AUMENTO E TAGLI CONTI...
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18/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Forli
Tagli ai bus? E noi usiamoli di più
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18/10/2011 La Repubblica - Genova
Sorpresa, Genova città ecologica solo Venezia e Bologna fanno meglio
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17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Metano e gasolio nel serbatoio, la ricetta verde di Umbriamobilità
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17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Nuovo urbano per Volvo Flotta Irisbus al completo
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17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
E l'Anav chiede regole ad hoc per i bus
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17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
II Lazio ricapitalizza Cotral
40
17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Tep Parma alla ricerca del socio industriale
41
17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Arenaways, il Tar rinvia
42
17/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Da dicembre sulla Parigi-Venezia debutta il treno notturno Thello
43
16/10/2011 La Stampa - ALESSANDRIA
Timore dei pendolari sui tagli "Si rischia con il nuovo orario"
44
15/10/2011 La Stampa - TORINO
La corsa si pagherà con il telefonino
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38 articoli
18/10/2011
Il Gazzettino - Ed. nazionale
Pag. 27
(diffusione:86966, tiratura:114104)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Martedì 18 Ottobre 2011,
TRASPORTO PUBBLICO AUMENTI INSOSTENIBILI Sono il g...
TRASPORTO PUBBLICO AUMENTI INSOSTENIBILI Sono il genitore di uno dei tantissimi alunni che ogni
giorno per recarsi a scuola salgono sugli autobus che attraversano il nostro territorio pagando il biglietto o
sottoscrivendo abbonamenti. Ho sentito l'esigenza di scrivere queste poche righe perché in prima persona,
ma anche incontrando tanti altri genitori, serpeggia uno sconforto e una rabbia profonda causata da quegli
aumenti che sono stati applicati alle tariffe del trasporto pubblico locale, anche da parte dell'azienda che
gestisce i trasporti nel nostro territorio (il Veneto orientale). Le famiglie, soprattutto in questo periodo storico,
si trovano a fronteggiare difficoltà di diverso tipo e le risorse a disposizione sono sempre minori! Permettere
ai figli di frequentare un percorso scolastico completo è sicuramente un investimento per noi genitori, ma non
si può certo pensare che si possa continuare a pagare aumenti e costi maggiori, che riguardano in primis il
trasporto ma coinvolgono tutti gli aspetti della vita scolastica (libri, corsi, ecc...). Sicuramente mi verrà risposto
che una parte dall'aumento è data dal fatto che sono aumentati vari costi, ma una buona parte sicuramente è
data dai tanti tagli che il Governo nazionale, e in particolar modo la Regione Veneto, ha applicato. Mi chiedo
quindi che cosa sia stato fatto dal presidente dell'azienda per protestare nei confronti di queste scelte e
tutelare gli utenti, che non sono solo studenti ma anziani, lavoratori e in generale tutte le fasce più deboli della
popolazione. Mi chiedo in che modo si voglia far fronte alle difficoltà che anche nei prossimi anni ci troveremo
ad affrontare. Quali risposte possiamo avere come utenti in merito a tutti questi aumenti? In che modo si
intendono tutelare i servizi pubblici? Credo siano risposte delle quali necessitiamo come cittadini, ma sono
domande che devono porsi in primis chi ricopre incarichi importanti nella gestione dei servizi e poi ha l'onere
di farne pagare le conseguenze ai cittadini. Lettera firmata San Donà di Piave
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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18/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia
Pag. 6
(diffusione:48275, tiratura:63756)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
TRASPORTI IL CONSIGLIERE REGIONALE DE LEONARDIS
Taglio degli Eurostar «Ora gli enti locani non abbassino la guardia»
l Il silenzio dei vertici di Trenitalia alle proteste degli enti locali per il taglio di due treni Eurostar sulla linea
Foggia-Roma «sconcerta» il consigliere regionale Giannicola De Leonardis. «L'ennesimo schiaffo al Sud sottolinea - in evidente, stridente contraddizione con i milioni di euro da investire e cantierizzare per l'alta
capacità nell'immediato futuro, e che rende incredibilmente problematici i collegamenti con la capitale». Il
consigliere eletto in Capitanata denuncia la «decisione assurda, presa - sottolinea - da un management sordo
alle esigenze e ai problemi di una collettività importante, e che sa tanto di affossamento e di chiusura totale,
senza nemmeno tentare di aprire un canale di comunicazione per rimodellare strategie: non può essere certo
una bassa affluenza a giustificare una soppressione drastica senza considerare il rapporto tra la qualità e il
prezzo del servizio offerto, e senza un'at t e n t a analisi dei costi e dei benefici». Il consigliere regionale invita
gli enti locali a «non subire passivamente una nuova decisione mirata a penalizzare ancora e sempre una
parte d'Italia che evidentemente non gode di santi in paradiso e di uguale considerazione rispetto a quella
che va da Roma in su: ma poiché si legge ancora 'Treni talia' e non 'T renipadania' sulle fiancate dei treni,
occorre invertire una tendenza autolesionista e intollerabile».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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18/10/2011
QN - Il Giorno - Ed. nazionale
Pag. 21
(diffusione:69063, tiratura:107480)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Sciopero Venerdì stop dei treni per otto ore Attesi disagi e ritardi per i
viaggiatori
ROMA. Un'altra giornata da bollino rosso per chi viaggia in treno. Le segreterie nazionali dei sindacati di
categoria (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Fast) hanno indetto una protesta dei dipendenti del
gruppo Ferrovie dello Stato contro la politica aziendale sull'occupazione e l'esternalizzazione dei servizi,
proclamando uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane dalle 9 alle 17 di venerdì. In
occasione dello stop dei trasporti ferroviari, annuncia l'azienda, il programma di alcuni treni potrà subire
modifiche. E mentre si attendono disagi e ritardi, continua la battaglia dei lavoratori della Wagon Lits.
Ottocento lavoratori, infatti, potrebbero perdere il lavoro a seguito della decisione delle Fs di chiudere i servizi
di accompagnamento notturno attualmente affidati a società del gruppo Wagon Lits. «Chiediamo con forza
all'amministratore delegato delle Fs Mauro Moretti - dice il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano
- di convocarci per trovare soluzioni». Image: 20111018/foto/5209.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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18/10/2011
QN - La Nazione - La spezia
Pag. 4
(diffusione:136993, tiratura:176177)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
LA CLASSIFICA HA RAGGIUNTO IL TERZO POSTO FRA LE CITTA' MEDIE DOPO BOLZANO E TRENTO
Ecosistema urbano, La Spezia sale sul podio
LA SPEZIA? Una città dalle buone pratiche ambientali. E' quanto emerge da «Ecosistema urbano», lo studio
realizzato da Legambiente e Ambiente Italia che vede la città piazzarsi al terzo posto nella classifica riservata
alle città medie (tra 80mila e 200mila abitanti), dietro solo a Bolzano e Trento. In origine l'analisi - che mette a
confronto le prestazioni ambientali di 104 comuni italiani capoluogo di provincia e si articola su più fronti di
indagine, dall'aria ai trasporti, dall'acqua al verde urbano, fino alle iniziative per la mobilità, senza trascurare
l'impegno diretto delle amministrazioni locali e delle imprese - aveva assegnato alla Spezia il quarto posto,
ma le vicissitudini amministrative che hanno coinvolto Parma (terza classificata) hanno indotto gli
organizzatori ad estromettere la città emiliana dalla graduatoria. Un risultato accolto con soddisfazione dal
Comune: «Si tratta di un risultato davvero molto importante - ha commentato il sindaco della Spezia Massimo
Federici -. Un riconoscimento incoraggiante che è un premio alle politiche ambientali portate avanti in questi
anni e uno stimolo a fare sempre meglio». Miglioramenti, quelli che hanno portato La Spezia dal 25esimo
posto del 2008 al terzo ottenuto quest'anno, che riguardano indicatori importanti come quello dell'aria - dove
si piazza tra le migliori nelle medie relative al biossido di azoto e prima in quelle relative alle polveri sottili - e
quello della raccolta differenziata. «Siamo soddisfatti - afferma l'assessore all'ambiente, Laura Ruocco - ma
siamo altrettanto consapevoli di essere solo all'inizio. Il risultato premia le nostre politiche ambientali, ma
vogliamo migliorare. Il prossimo passo sarà l'attuazione del piano energetico comunale». Tra i dati positivi ci
sono anche quelli relativi al trasporto pubblico - buono l'indicatore sul numero di passeggeri trasportati
annualmente dal servizio di trasporto pubblico, 146 viaggi per abitante all'anno, così come quello sui
chilometri percorsi dai mezzi per ogni abitante - e quello delle auto circolanti ogni cento abitanti, dove La
Spezia risulta la migliore con 50 vetture ogni 100 abitanti. «Un segno - commenta la Ruocco - che gli abitanti
usano meno l'auto e si affidano ai mezzi pubblici, contribuendo anche in questo modo all'abbattimento delle
polveri sottili». Matteo Marcello
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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18/10/2011
Il Mattino - Avellino
Pag. 5
(diffusione:79573, tiratura:108314)
Irisbus, la Fiat apre: nessun blitz per i pullman
Michele De Leo «Abbiamo l'intenzione di portare avanti un discorso di collaborazione per trovare soluzioni
che garantiscano tutti i lavoratori. Ma non siamo disposti a tollerare episodi come quelli di sabato». La Fiat
esce allo scoperto e - attraverso autorevoli fonti aziendali - illustra il suo punto di vista sulla questione di Valle
Ufita. Dalla certezza che «c'è una minoranza che sta tenendo in scacco la gran parte dei lavoratori, anche
contro la loro volontà», alla conferma dei contatti con la Amsia motors limited. La necessità di fare chiarezza
deriva non solo dalla «reazione irrazionale e pericolosa che ha impedito l'uscita dei mezzi dallo stabilimento»,
quanto «dall'impossibilità dei vertici aziendali di abbandonare la fabbrica in tranquillità: abbiamo raggiunto il
limite della sopportazione». Per questo, la reazione non tarderà ad arrivare. I vertici del gruppo hanno dato
mandato ai legali di avviare «ogni azione necessaria a tutelare i nostri diritti, in ogni sede: civile, penale e
giuslavoristica». Nessun provvedimento contro la collettività delle maestranze. «Abbiamo individuato - fanno
sapere da Torino - i responsabili principali di quanto è avvenuto, dando mandato di avviare un'azione contro
queste persone. Non abbiamo alcuna volontà e interesse a penalizzare chi sta lavorando per cercare una
soluzione in maniera positiva». I fatti di sabato hanno provocato l'indignazione dell'azienda, che non si
aspettava una reazione simile dai lavoratori. Soprattutto dopo gli ultimi confronti in Confindustria, che
avevano consentito la ripresa di un dialogo sereno tra le parti. «La nostra - aggiungono - non voleva essere in
alcun modo un'azione di forza, altrimenti ci saremmo mossi supportati da un nutrito numero di forze
dell'ordine. Speravamo che il buon senso avrebbe aiutato e, per questo, abbiamo provato in maniera pacifica
a far uscire gli autobus, per evitare il pagamento di una ulteriore tranche di penali: una perdita di denaro
inutile e dannosa». Il Lingotto vuole sottrarsi, però, ad altri muro contro muro: «Porteremo fuori i mezzi solo in
condizioni di sicurezza per tutti. Non stiamo cercando le manganellate, tantomeno abbiamo intenzione di
andare a cercare la drammatizzazione della vertenza. Però, le violazioni del contratto di lavoro sono da
sanzionare». Quindi, la volontà di «proseguire la collaborazione con i sindacati, perché è solo una minoranza
che tiene in scacco la gran parte delle maestranze, tra le quali serpeggiano anche sentimenti di paura». La
Fiat continua a privilegiare la linea del dialogo per cercare una soluzione che possa offrire garanzie per tutti i
lavoratori. La conferma che non verranno più prodotti autobus in Valle Ufita dopo il 31 dicembre esclude la
possibilità di ricorrere ad una cassa integrazione straordinaria per crisi. Per evitare di ritrovarsi con una lettera
di licenziamento alla vigilia di Natale, l'unica alternativa per gli operai potrebbe essere quella della cassa per
cessazione attività. Da Torino confermano, inoltre, che «restano valide le aperture arrivate nel corso
dell'ultimo confronto in Confindustria» - come la possibilità di trasferimenti in altri siti del gruppo e
l'accompagnamento con la mobilità verso la pensione - per trovare una soluzione per tutte le maestranze.
Non manca un riferimento alla trattativa per la cessione dello stabilimento all'Amsia motors limited. I vertici
della casa automobilistica italiana confermano i contatti ma, allo stesso tempo, ribadiscono che «non
abbiamo elementi per verificare la concretezza e dare una valutazione di questa manifestazione di
interesse». «Ci troviamo di fronte - è l'analisi della Fiat - a una azienda del Medio Oriente che ha licenze per
la produzione di camion e autobus per la Cina. Non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno, ma
dobbiamo evitare illusioni». La trattativa, però, non è ancora entrata nel vivo e si sta valutando la richiesta di
incontro. Il Lingotto non vorrebbe trovarsi di fronte alla necessità di respingere l'offerta a causa di un mancato
sopralluogo nello stabilimento. «In questo momento - concludono - non siamo nelle condizioni per garantire
l'accesso all'impianto di Valle Ufita». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Le questioni del lavoro
18/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Ed. nazionale
Pag. 16
(diffusione:48275, tiratura:63756)
Trenitalia , allarme per il trasporto locale
La Cgil insorge: tagli del governo insostenibili, serve una riorganizzazione del sistema
l «Per la Puglia i tagli della manovra prevedono per il 2012 una riduzione di circa 33milioni di euro, pari al
75% delle risorse necessarie a garantire il trasporto locale, in particolare quello svolto da Trenitalia. Ciò
provocherebbe il blocco delle attività e la crisi del settore». È quanto denuncia la Cgil a seguito del confronto
tenuto con i sindacati dall'assessore alla Mobilità Minervini. «La pesantezza dei tagli si aggiunge al mancato
trasferimento di ulteriori 7milioni di euro per il Tpl faticosamente ottenuti lo scorso anno, ma ancora mancanti
nella disponibilità per il 2011. Ora - dice Nicola Affatato , segretario regionale Cgil - è indispensabile mettere
in campo tutte le iniziative necessarie per scongiurare la paralisi, avviando nel contempo una fase di
riorganizzazione e di rilancio del settore, eliminando duplicazioni, sovrapposizioni e diseconomie per
recuperare risorse finanziarie da investire sul potenziamento dei servizi». Per la Cgil, «sia per la gestione
delle infrastrutture per il trasporto locale, a partire dalla rete ferroviaria, che per lo svolgimento dei servizi,
serve un sistema unitario di gestione delle at t iv i t à » . «È sconcertante il silenzio dei vertici di Trenitalia denuncia Giannicola De Leon a rd i s , consigliere regionale Udc - dopo il coro di lamentale e critiche per l'i m
p rov v i s a soppressione di due corse Eurostar dirette e provenienti da Roma». Per l'esponente Udc si tratta
dell'«ennesimo schiaffo al Sud, in evidente e stridente contraddizione con i milioni di euro da investire e
cantierizzare per l'Alta Capacità. Non può essere certo una bassa affluenza a giustificare la soppressione
drastica di un servizio pubblico». «Mi auguro che Trenitalia investa i soldi recuperati dagli evasori dei biglietti
per migliorare il servizio» dice, invece, il consigliere Udc Pep pino Longo . «Chi viaggia sui treni deve pagare
il biglietto ma pretende anche di avere un servizio puntuale ed efficiente. Ed è per questo che mi auguro che i
soldi recuperati vengano reinvestiti. La nostra regione non merita un trattamento di serie B».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
11
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
PUGLIA PROTESTANO DALL'UDC. DE LEONARDIS: DUE EUROSTAR SOPPRESSI NEL SILENZIO.
LONGO: I RICAVI DAGLI «EVASORI» VANNO REINVESTITI
18/10/2011
QN - Il Giorno - Bergamo
Pag. 7
(diffusione:69063, tiratura:107480)
Palazzo Frizzoni incontra l'amministratore delegato Giuseppe Biesuz
- BERGAMO - NESSUNA diminuzione delle carrozze sulla linea Milano-Bergamo-Treviglio. Maggiore pulizia
dei convogli e maggiore sicurezza a bordo, grazie all'assunzione di vigilantes. Miglioramento delle
comunicazioni per i viaggiatori, sia all'interno dei treni sia nelle stazioni. Due nuove macchine distributrici
automatiche di biglietti alla stazione di Bergamo, per cercare di alleggerire i disagi dei 53 mila pendolari che
ogni giorno affollano lo scalo orobico. La richiesta a Trenitalia di poter gestire direttamente la biglietteria di
Bergamo. Sono queste le novità positive annunciate ieri dall'amministratore delegato di Trenord, Giuseppe
Biesuz, presente a Bergamo per un incontro con le forze di maggioranza e di opposizione per discutere della
difficile situazione del trasporto ferroviario nella Bergamasca (l'invito era partito nelle scorse settimane dal
Comune, sulla scorta di un ordine del giorno presentato da Giuseppe Mazzoleni, consigliere comunale
dell'Udc). Biesuz ha inoltre ricordato che Trenord sta attuando un piano di assunzione di 500 persone, in
modo tale da consentire anche una doppia turnazione sul fronte della manutenzione dei treni, che avverrà
sistematicamente anche nelle ore notturne. Già a Bergamo, oggi, ha annunciato Biesuz, sono 17 i convogli
sottoposti a manutenzione durante la notte, anche se, soprattutto in relazione agli aspetti legati alla pulizia,
bisogna terner conto che ogni notte sono almeno 120-150 (ma nella stagione invernale arrivano anche a 200)
i senza tetto che dormono nelle carrozze ferme sui binari alla stazione ferroviaria. Proprio per cercare di
risolvere il problema, Trenord ha già preso contatto con l'assessore ai Servizi Sociali del Comune, Leonio
Callioni. Sul fronte degli investimenti per la sostituzione del materiale rotabile, l'amministratore delegato di
Trenord ha rivelato che dei 480 milioni previsti ne sono già stati impegnati 250. Per quel che riguarda il
possibile rincaro di biglietti e abbonamenti, Biesuz ha rassicurato i viaggiatori bergamaschi: «Dopo l'aumento
del 20% non è proponibile un ulteriore rincaro», ha dichiarato. E si è detto tranquillo anche sul problema dei
tagli al trasporto pubblico locale: «Sono sereno - ha sottolineato - perchè so di avere alle spalle una grande
Regione. Il presidente Formigoni e l'assessore Cattaneo si stanno battendo perchè questi tagli non ci siano.
Ho motivo di ritenere che troveranno una soluzione per recuperare le risorse che ad oggi sembrano tagliate.
Era successa la stessa cosa nell'autunno dell'anno scorso, alzammo la voce e alla fine la soluzione fu
trovata». Michele Andreucci Image: 20111018/foto/88.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Trenord assicura i bergamaschi: «Più pulizia e biglietteria efficiente»
18/10/2011
Gazzetta di Caserta
Pag. 15
. Taglio del nastro del servizio di "Bike sharing". Su richiesta specifica del sindaco Pio Del Gaudio , la
Publiservizi (concessionaria della sosta a pagamento a Caserta) ha attivato il servizio di "Bike sharing", al fine
di valorizzare la zona a traffico limitato circostante il parcheggio custodito di piazza IV Novembre,
favorendone così sia la percorribilità che la vivibilità della suddetta zona da parte dei Casertani. La
Publiservizi ha così collocato presso il parcheggio IV Novembre cinquanta biciclette, la cui fruizione è
totalmente gratuita e può essere ottenuta mediante la sottoscrizione di un apposito modello di adesione al
servizio e contestuale esibizione di un documento di identità personale, da effettuarsi presso la cassa del
parcheggio. "L'avvio del servizio di Bike sharing - dichiara il sindaco Del Gaudio - può considerarsi un primo
traguardo sul fronte viabilità e vivibilità che quest'amministrazione si è prefissato sin dal suo insediamento.
Sul fronte trasporti, credo siano indispensabili azioni di sostegno all'intermodalità tra mezzo pubblico e
privato, individuando aree idonee e adeguate. Ma non solo, è indispensabile potenziare il trasporto pubblico
su autobus con servizi a chiamata e promuovere, come in questo caso specifico, la mobilità ciclistica e dei
servizi flessibili".
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
. Taglio del nastro del servizio di "Bike sharing"...
18/10/2011
La Repubblica - Firenze
Pag. 4
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Ataf, bagarre in consiglio comunale Matteo: due settimane per decidere
I sindacati non sciolgono la riserva. Sul Maggio: soluzione entro il 21 dicembre
(e.f.)
«NON vi chiediamo di guadagnare meno ma di lavorare di più», attacca Renzi. E dalla platea dei lavoratori
Ataf seduti fra i banchi del pubblico partono fischi e slogan come «Renzi sindaco di Arcore» e «Vattene a
Roma, dell'Ataf non sai nulla». È la disfida Ataf che scatena l'ennesima bagarre, stavolta tra i banchi del
consiglio comunale. Sarà una settimana calda: il Comune ha proposto ai sindacati un piano di tagli per Ataf
(17 milioni di perdite, deficit annuo 2011 verso i 6 milioni di euro) che prevede 50 prepensionamenti, aumento
per tutti gli autisti di 15 minuti al giorno alla guida, riduzione dei riposi, abolizione dei 5 minuti giornalieri
concessi per il trasferimento dal parcheggio ai bus a Peretola, revisione del premio di produzione,
riorganizzazione dei 130 dipendenti (su 1300) inidonei alla guida ridotti a fare uscieri, cuochi e distributori di
biglietti. O tagli o privatizzazione, è ormai la ricetta di Palazzo Vecchio, che sventola gli stipendi Ataf (1500
euro medi), del 10% più alti di quelli di Linea. «Due settimane per decidere, scriverò una lettera aperta ai
lavoratori», taglia corto Renzi, che ancora ieri ha ripetuto che per ora non ci sono le condizioni per cui Firenze
partecipi alla gara regionale del trasporto pubblico. «Il nostro non è un prendereo lasciare ma non faremo gli
struzzi che mettono la testa sotto la sabbia: i fiorentini non possono più ripagare i buchi di Ataf», dice Renzi,
accolto con gelo dai banchi del Pd. I sindacati non sciolgono la riserva: dalla riunione del direttivo rsu sarebbe
emersa l'intenzione di incontrare i lavoratori nell'assemblea di domani sera chiedendogli il mandato a trattare
con l'amministrazione se Renzi cambiasse idea sulla gara regionale e presentasse un piano industriale. Il
segno di una disponibilità ai sacrifici in cambio di garanzie sul futuro? Ancora presto per dirlo: «Dopo le
parole di Renzi tutto si complica», riflette del resto Massimo Milli delle rsu. Ma oltre all'Ataf, c'è il Maggio.
«Contiamo di trovare una soluzione entro il 21 dicembre», annuncia Renzi.
Foto: Proteste in consiglio
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
14
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
La protesta Fischi degli autisti durante il suo intervento in aula. "Si vede che sei stato ad Arcore". Gelo del Pd
18/10/2011
ItaliaOggi
Pag. 16
(diffusione:88538, tiratura:156000)
Treni superveloci, adesso l'Australia fa sul serio
L'Australia riprende le redini del progetto del treno ad alta velocità. Dopo decenni di incertezze, ora il governo
si sta preparando a lanciare un cantiere del valore compreso tra 45 e 80 miliardi di euro. E la società francese
Alstom è pronta a scendere in campo, aggiudicandosi una ghiotta commessa.Appare visibilmente soddisfatto
Jean de La Chapelle, direttore del ramo trasporti di Alstom Australia, che in un'intervista al quotidiano
transalpino La Tribune afferma che stavolta le istituzioni pubbliche sembrano davvero determinate a
impegnarsi per portare a compimento l'opera. Per capire la portata dell'evento, basti pensare che il dossier,
lanciato una prima volta negli anni 1980 per essere poi ripreso all'inizio del decennio successivo, era stato
abbandonato nel 2000 per ragioni di costi e di redditività. Ora, invece, il ministro delle infrastrutture, Anthony
Albanese, ha dichiarato che è venuto il momento di analizzare molto seriamente questa iniziativa.Così sono
stati avviati i primi studi di fattibilità, per una spesa di 15 milioni di euro, finalizzati alla creazione di un'ampia
rete ferroviaria che attraversi il Sudest del paese. Le conclusioni sono attese per la fine del prossimo anno.
Alstom ha seguito passo dopo passo le vicissitudini dell'alta velocità, anche se non è il solo soggetto a essere
interessato all'operazione. De La Chapelle ammette che la concorrenza sarà agguerrita, ma aggiunge che
non tutti gli operatori dispongono di un sistema completo come quello di Alstom, che prevede la consegna
chiavi in mano e che potrebbe fare la differenza.Le prime ipotesi circolate finora prevedono un percorso di
oltre 2 mila chilometri che colleghi le città di Brisbane e Melbourne passando per Sydney e Canberra. A
seconda della soluzione adottata, il costo oscillerebbe fra 45 e 80 miliardi di euro. Per essere vantaggioso
rispetto al viaggio aereo, il tragitto non deve durare più di tre ore rispetto alle attuali undici. Ma la rete
ferroviaria esistente non permette ai treni di viaggiare a 350 chilometri orari, che è la media necessaria per
raggiungere l'obiettivo. Ecco perché il governo sta pensando di costruire una nuova infrastruttura che
richiederà una serie di opere, come un tunnel sotterraneo a Sydney e l'adeguamento del percorso e della
segnaletica alle norme internazionali. Si comincerà con il collegamento Sydney-Newcastle. Se tutto andrà
bene, l'inizio dei lavori potrebbe avvenire entro la metà del 2013. Ma non ci sono ancora decisioni ufficiali.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Allo studio la linea Brisbane-Melbourne. Costerà 45-80 mld
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QN - Il Giorno - Como lecco
Pag. 11
(diffusione:69063, tiratura:107480)
Atm gratis per i cassintegrati. E a settembre più passeggeri
- MILANO - DAL PROSSIMO 1° dicembre i cassintegrati milanesi potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici
. La Giunta Pisapia ha trovato le risorse, 500 mila euro, per consentire ai lavoratori in mobilità di potersi
spostare senza timbrare il biglietto da 1,50 euro dell'Atm. L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco
Majorino esulta: «Abbiamo trovato il doppio delle risorse stanziate dalla Giunta Moratti». In Consiglio
comunale, intanto, ieri è proseguito il dibattito sulle agevolazioni per l'uso dei mezzi pubblici previste dalla
Giunta dopo l'aumento del biglietto Atm, in particolare gli abbonamenti gratuiti per gli anziani e quelli per gli
under 26. A sorpresa, all'inizio della seduta dell'assemblea di Palazzo Marino, sono stati presentati oltre 500
emendamenti dal consigliere del Pdl Andrea Mascaretti. UNA MOSSA di ostruzionismo che però non è stata
portata alle estreme conseguenze. Ieri sera, infatti, restavano solo una cinquantina di emendamenti da
esaminare. Tra gli altri, anche le proposte dell'ex sindaco Letizia Moratti di una riduzione del 50 per cento
degli abbonamenti per i disoccupati e per le famiglie con figli. La Moratti attacca la Giunta Pisapia: «La
manovra tariffaria costerà ai milanesi 40 milioni di euro. Si tratta di un'operazione iniqua, che penalizza le
famiglie e i lavoratori, già duramente colpiti dalla cirsi economica e per i quali non è prevista alcuna
agevolazione». L'aula è convocata anche per oggi, quando probabimente si arriverà all'approvazione della
delibera». Non si fa attendere la replica del capogruppo del Pd Carmela Rozza: «La Moratti continua a
ignorare tre cose. Innanzitutto che l'aumento del biglietto non porta aumenti agli abbonamenti, per cui tutti
sono incentivati ad abbonarsi. E con l'aumento del biglietto si coprono anche le agevolazioni». Infine,
secondo l'Agenzia mobilità ambiente e territorio, a settembre l'Atm ha avuto un incremento di passeggeri
dell'1 per cento. Nonostante il rincaro dei biglietti da 1 a 1,50 euro. M.Min. Image: 20111018/foto/3501.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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TRASPORTO PUBBLICO DAL 1° DICEMBRE AIUTI AI LAVORATORI IN MOBILITÀ . L'AMAT: IL RINCARO
DEI TICKET NON INCIDE SUGLI UTENTI
18/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Reggio emilia
Pag. 10
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Ecosistema, vittoria netta per le piste dedicate alle due ruote, 5° assoluto tra le città medie
REGGIO regina delle piste ciclabili. La nuova classifica sull'Ecosistema urbano 2011, realizzata da
Legambiente e Ambiente Italia con la collaborazione del Sole 24Ore, su dati del 2010, vede la nostra città
migliorare il punteggio complessivo rispetto all'anno precedente, con la conferma del primato nazionale
assoluto per l'estensione della rete ciclabile (metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti). IL
RAPPORTO divide la classifica generale in tre categorie: città di grandi dimensioni (sopra i 200mila abitanti),
città di medie dimensioni (tra gli 80 e i 200mila abitanti, comprende quindi Reggio), città di piccole dimensioni
(sotto gli 80mila abitanti). Reggio si colloca al quinto posto nella classifica generale delle città medie, con
60,23 punti, migliorando il punteggio 2010 che era di 58,28. «I risultati positivi e migliorati rispetto allo scorso
anno - commenta il sindaco Graziano Delrio - sono frutto di un lavoro comune che unisce cittadini e
istituzioni. La sensibilità e il senso civico dimostrati nella mobilità, col BiciBus e la percorrenza sempre più
frequente delle ciclabili per raggiungere il centro storico, nel risparmio idrico o nella raccolta differenziata dei
rifiuti sono esempi significativi, che suscitano interesse sempre più frequente anche in Europa. I reggiani
devono esserne orgogliosi». IERI la presentazione del rapporto s a Genova, presente l'assessore alla
mobilità Paolo Gandolfi e la dirigente delle Politiche per l'ambiente Laura Montanari. «Il tema della Mobilità
ciclabile - dice Gandolfi - è stato valutato come centrale nelle politiche ambientali delle città, anche perchè il
governo ha tagliato del 75% le risorse del trasporto pubblico». TRA chi pedala (metri equivalenti di piste ogni
100 abitanti), Reggio conferma la prima posizione con 35,13 metri equivalenti (l'anno scorso erano 34,86
metri). La rete ciclabile ha raggiunto nel giugno 2011 i 178 km complessivi. Secondo posto per la Mobilità
sostenibile (car sharing, mobility management) e quarto posto per l'indice sintetico sulla ciclabilità (Biciplan,
ciclo-parcheggi, bike sharing). Posizione 19ª (su 44) per uso del trasporto collettivo (bus e treni); 10ª
posizione per disponibilità di mezzi pubblici. Solo 35° posto per vetture circolanti ogni 100 abitanti: ne
abbiamo 65. SULLA raccolta differenziata Reggio è al sesto posto "sempre tra le città medie) con il 52,7 % di
differenziata (frazioni recuperabili sul totale dei rifiuti prodotti). Il dato non è la percentuale di raccolta
differenziata totale dei rifiuti urbani - nel 2010 era il 56,4 % -, ma solo la quota di rifiuti differenziati avviati al
recupero (frazioni recuperabili), esclusi i differenziati a smaltimento (fitofarmaci, pile, pitture e vernici,
ingombranti... ). Il report ha poi tolto gli inerti avviati al riciclaggio. Il Rapporto Rifiuti del luglio scorso, a cura
dell'Ispra, vedeva Reggio al primo posto fra i comuni con oltre 150.000 abitanti. NELLE altre classifiche i
reggiani si confermano virtuosi nel consumo procapite di acqua per uso domestico (6ª posizione). Sesta
posizione tra le città medie anche per estensione del verde fruibile in zona urbana (25,10 mq per abitante) e
25ª per l'estensione totale di verde rispetto alla superficie comunale, per abitante. Ottava posizione per
estensione procapite dell'Isola pedonale e 14ª posizione per estensione della Zona a traffico limitato (Ztl). Sul
solare termico (pannelli solari), 16ª posizione, 27ª per il fotovoltaico e seconda posizione per il
teleriscaldamento. IN AUMENTO le imprese green, cioè con certificazione ambientale, che collocano Reggio
al decimo posto. L'indice sintetico sulla Partecipazione e pianificazione ambientale (progettazione partecipata
e approvazione di piani locali per il verde) ci vede al secondo posto. Infine l'ecomanagement dell'ente
pubblico (uso di carta riciclata, prodotti equosolidali, auto elettriche) vede Reggio quarta.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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Ciclabili, con Reggio non c'è gara
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QN - La Nazione - Siena
Pag. 2
(diffusione:136993, tiratura:176177)
In viaggio con il sindaco Franco Ceccuzzi verso il capoluogo toscano
TOMMASO STRAMBI
di TOMMASO STRAMBI L'ULTIMO caso esattamente otto giorni fa. Il treno, partito da Siena alle 13.59 e
diretto a Chiusi, si è fermato a Castelnuovo Scalo. «Un guasto tecnico», hanno poi spiegato da Trenitalia
scusandosi con i viaggiatori, tra cui moltissimi studenti di rientro a casa dopo una mattina passata a scuola.
Tra far arrivare dei pullman sostitutivi o utilizzare il treno successivo l'azienda, che gestisce il trasporto su
rotaie, ha preferito la seconda soluzione. «Sicuramente più veloce», hanno detto. Sta di fatto che per oltre
un'ora i passeggeri sono rimasti fermi. E non è un caso isolato. I 'guasti' negli ultimi tempi lungo le tre direttrici
che si snodano da Siena sono piuttosto frequenti. Da una rilevazione effettuata dal Comune di Siena da
giugno ai primi dodici giorni di ottobre i treni soppressi sono stati addirittura 287 (95 a maggio, 71 a luglio, 53
ad agosto, 46 a settembre, 22 nei primi dodici giorni di ottobre). Un bel numero, non c'è che dire. Anche
perché da quando Trenitalia ha adottato 'Memorario', con collegamenti cadenzati nell'arco dell'intera giornata,
coloro che utilizzano i treni per i propri spostamenti (per e da Siena) sono decisamente aumentati. «I vagano
sono sempre pieni - commenta un capotreno -, non solo nelle ore di punta dei pendolari». Così, ieri mattina,
abbiamo fatto un viaggio in treno sino a Firenze insieme al sindaco Franco Ceccuzzi, ai suoi collaboratori
(Massimo Gorelli e Alberto Taccioli) e a Francesco Luchi della segreteria della Filt-Cgil. L'appuntamento è per
le 8 alla stazione. Il treno che dobbiamo prendere, in partenza alle 8.18 è già al binario 3. Saliamo sul primo
vagone, immediatamente dopo la motrice. Partiamo in perfetto orario. Dagli autoparlanti della carrozza una
voce ci informa delle fermate che faremo e dell'arrivo previsto alla stazione di Firenze Santa Maria Novella:
9.50. Il vagone è pulito, quasi tirato a lucido, le poltrone sono state rifatte di recente. Solo una coincidenza?
Chissà. Usciamo dalla stazione è affrontate le prime gallerie il treno è già in arrivo alla stazione di Badesse
pronto per la prima fermata. L'orologio continua a scorrere e noi restiamo fermi. «Dobbiamo attendere che
arrivi il treno dalla direzione opposta», ci spiega il sindacalista-macchinista Francesco Luchi. Ecco la prima
nota dolente. Come si può fare per raddoppiare la linea? «Non è semplice - risponde il sindaco Ceccuzzi
guardando fuori dal finestrino -. Ma dobbiamo investire sulla rete. Un investimento che ci ritrovveremmo e che
ci consentirebbe di cogliere i benefici derivati dai servizi che oggi ricadono di più sul tratto da Poggibonsi a
Empoli. Serve un tavolo tecnico con Trenitalia, la Regione, il Comune, la Provincia». In questo modo pensa
che si possa anche ridurre i tempi di collegamento? «E' un obiettivo perseguibile. Già a partire da dicembre riprende Ceccuzzi - dovremmo arrivare alla fatidica soglia dell'ora. L'importante ad esempio è che su questa
linea siano ripristinati più 'Minuetti', oggi quasi scomparsi. Sono nuovi e garantiscono una maggiore
efficienza». Vedremo. Intanto il treno più veloce nella tratta Siena-Firenze impiega un'ora e diciotto minuti.
Nel frattempo il nostro treno è ripartito, ci fermiamo a Poggibonsi e salgono numerosi passeggeri. La
carrozza, dove ci troviamo, a questo punto è completa. Si riparte. E mentre dal finestrino lo sguardo si perde
sulle colline del Chianti contiamo i dipendenti che Trenitalia e Rfi hanno a Siena: complessivamente oltre
duecento persone tra macchinisti (80), capotreni (20), sala controllo (17), ufficio movimento (6), Officine
Diesel (30) amministrativi (10), biglietterie (6), e quelli delle imprese che hanno gli appalti per le pulizie dei
locali e delle macchina. Una piccola cittadella, ancora più numerosa se ci contiamo anche coloro che
lavorano al bar, al dopolavoro, nella filiale della banca Mps e quelli della Galleria Fuori Porta oggi uniti alla
stazione dalla nuova risalita. «Una realtà economica di cui dobbiamo tenere conto», evidenzia Franco
Ceccuzzi mentre prende appunti sull'Ipad. Note che gli torneranno utili nell'incontro in programma, non
appena arriviamo a Firenze, con il direttore regionale di Trenitalia, Gianluca Scarpellini. Il convoglio prosegue
la sua marcia. Ormai siamo a Empoli. Anche qui la sosta si protrae per qualche minuto in più rispetto al
programma. Sembra per colpa di una spia che si è accesa nel pannello della motrice. Comunque tutto si
risolve in un nuovo giro di conversazione sui problemi che ogni giorno deve affrontare chi utilizza il treno. E
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«Troppi 287 treni soppressi in 5 mesi
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QN - La Nazione - Siena
Pag. 2
(diffusione:136993, tiratura:176177)
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
non sempre si tratta di difficoltà imputabili a Trenitalia. In alcuni casi dobbiamo anche pensare alla
maleducazione di chi imbratta le carrozze o i sedili. Così, come non è semplice per i capotreni affrontare
situazioni critiche di chi viene sorpreso senza il biglietto e di chi, ancora oggi, non oblitera. Problemi che il
personale viaggiante conosce molto bene. Superata Firenze Rifredi imbocchiamo l'ingresso per Santa maria
Novella. A pochi metri dall'arrivo una nuova fermata. Dobbiamo aspettare un convoglio in uscita. Via libera.
Sbarchiamo al binario 5. L'orologio, inflessibile, segna le dieci e due minuti. Il ritardo accumulato, nonostante
la presenza del sindaco, è di dodici minuti. Ceccuzzi, con i suoi collaboratori, s'incammina all'appuntamento
con il direttore regionale di Trenitalia Scarpellini. Ci salutiamo. A sorpresa rimontiamo sul primo treno in
partenza per Siena. E' lo stesso dell'andata. In pochi minuti si riempie. Ci sono molto turisti e anche qualche
studente universitario di ritorno dalle lezioni a Firenze. Questa volta, alla partenza, dai microfoni della
carrozza non esce nessun annuncio sul viaggio e i suoi tempi. E all'ora il dubbio che avevamo avuto salendo
a Siena trova quasi una conferma. Potenza dei politici! Per rientrare in centro ci incamminiamo attraverso la
nuova risalita. Sembra di essere in una grande stazione. Ma basta girarci e guardare l'ingresso e ci ritroviamo
catapultati indietro nei decenni. Tutto, a cominciare, dai caratteri delle insegne, è rimasto a quando fu
realizzata. La strada da fare è ancora lunga. Image: 20111018/foto/7240.jpg
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La Repubblica - Palermo
Pag. 5
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Verde, rifiuti, smog: tutte le città dell'Isola in fondo alla classifica
SARA SCARAFIA
ARIA inquinata, raccolta differenziata al lumicino, pochi spazi verdi. Palermo, Messina e Catania, tra le grandi
città, sono fanalino di coda nella classifica "Ecosistema urbano", stilata da Legambiente e Ambiente Italia e
pubblicata dal "Sole 24 ore". Ma non va meglio alle altre provincie siciliane: Siracusa è ultima tra le città
medie, Caltanissetta tra quelle piccole. E Ragusa, Agrigento, Enna e Trapani sono tutta nella parte bassa
della classifica delle città piccole. Il motivo? A Palermo ogni abitante produce 567,7 chili di spazzatura, ma
solo il 7,5 per cento dei rifiuti prodotti viene differenziato. Non va meglio a Enna, ultima in Italia per raccolta
differenziata: 1,1 per cento. E la qualità dell'aria? Se Palermo e Catania si fermano a metà classifica,
Siracusa si piazza ultima tra le città medie con un valore medio annuo di polveri sottili di 47 microgrammi per
metro cubo (il limite di legge è 50). Tanto smog, tante macchine: a Catania ci sono 72 automobili ogni cento
abitanti, a Palermo 61, a Messina 60. Del resto nelle città siciliane gli autobus sono una chimera: a Palermo i
cittadini prendono il bus 52 volte l'anno, a Roma 541. A Catania 75 volte, a Milano 446.
Tante automobili, tanto smog, pochissimi spazi verdi: a Palermo ogni cittadino ha a disposizione 2,37 metri
quadri di verde e appena 0,007 metri quadri di isole pedonali. A Milano i metri quadri di verde sono 15,60 per
cittadino. A Messina i metri quadri pro capite di alberi e giardini sono 4,44, a Catania 4,83. E le Ztl? Inesistenti
sia a Palermo che a Messina, mentre a Catania sono 0,13 metri quadri per abitante contro gli 11,53 di
Firenze.
Vita dura pure peri ciclisti:a Siracusa le piste ciclabili sono inesistenti,a Palermo, Messinae Catania (con
0,69, 0,49, e 0,38 metri ogni 100 abitanti) quasi. La Sicilia è nella parte bassa della classifica anche in
materia di politiche energetiche, dai pannelli solari al fotovoltaico. Le amministrazioni locali non danno il buon
esempio: il Comune di Catania è ultimo, tra le grandi città, per uso di carta riciclata e auto ecologiche.
L'Isola è bocciata senza appello. Non tutti, però, accettano la brutta pagella: «La metodologia ci penalizza»,
attacca il sindaco di Siracusa Roberto Visentin, che si difende. «Siamo ultimi tra le città medie, ma è anche
vero che siamo l'unica siciliana inserita in questa graduatoria e solo nove realtà su 44 sono meridionali».
I parametri di giudizio LA CLASSIFICA Palermo, Messina e Catania sono ultime tra le grandi città.
Siracusa ultima tra le città medie, Caltanissetta tra quelle piccole LE AUTOMOBILI A Catania ci sono 72
automobili ogni cento abitanti, a Palermo 61, a Messina 60. A Siracusa sono 65. A Genova appena 42 a
Milano 55 GLI AUTOBUS Nelle città siciliane gli autobus sono una chimera: a Palermo i cittadini prendono il
bus 52 volte l'anno, a Roma 541. A Catania 75 volte, a Milano 446 I RIFIUTI A Palermo solo il 7,5 per cento
dei rifiuti prodotti viene differenziato. Enna è ultima in Italia per raccolta differenziata: 1,1 per cento ZTL Le Ztl
sono inesistenti sia a Palermo che a Messina, mentre a Catania sono 0,13 metri quadri per abitante contro gli
11,53 di Firenze LE BICICLETTE A Siracusa le piste ciclabili non esistono.
A Palermo, Messina e Catania sono 0,69, 0,49, e 0,38 metri quadri ogni 100 abitanti IL VERDE A Palermo
ogni cittadino ha a disposizione 2,37 metri quadri di verde, a Milano, per esempio, i metri quadri di verde sono
15,60 per abitante IL RICICLO Il Comune di Catania è ultimo tra le grandi città per uso di carta riciclata e di
auto ecologiche. Agrigento ed Enna sono invece ultime tra le città piccole PER SAPERNE DI PIÙ
www.ilsole24ore.com www.pti.regione.sicilia.it
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Qualità dell'ambiente, Sicilia ultima
18/10/2011
La Stampa - Savona
Pag. 55
(diffusione:309253, tiratura:418328)
La pista ciclabile fa punteggio Savona supera l'esame di qualità dell'ecosistema urbano secondo l'indagine di
Legambiente e Istituto Ambiente Italia, pubblicata ieri su «Il Sole-24 Ore», che giudica i capoluoghi di
provincia in base a oltre cento parametri, tra cui la qualità dell'aria, il verde, la raccolta rifiuti, i trasporti, le
piste ciclabili, le fonti energetiche alternative e gli impianti di depurazione. La «pagella» annuale assegna alla
città della Torretta un punteggio di 53,89 punti, che vale il decimo posto (su 45) nella classifica delle città
piccole, quelle con meno di 80 mila abitanti, che vede in testa Belluno (70,02) e in coda Caltanissetta (19,58).
Savona precede Imperia, 39ª con 30,65, mentre Genova è 39ª nella graduatoria delle città grandi (52,34) e
La Spezia è 4ª nelle città medie (61,53). Savona è prima tra le città piccole per (minor) numero di vetture
circolanti ogni 100 abitanti (55) e al 2 per il maggior numero di moto (23 ogni 100 abitanti). Savona è prima
anche per la mobilità sostenibile (car sharing e bike sharing). La qualità dell'aria premia Savona (quarto posto
tra le città piccole, in senso virtuoso, per le polveri sottili e il biossido di azoto, nono per l'ozono). Il consumo
di acqua per usi domestici è di 170 litri per abitante al giorno, Savona è al decimo posto per capacità di
depurazione. Voti positivi per il servizio dei trasporti pubblici che vedono Savona ai primi posti in Italia per
numero di mezzi e chilometri percorsi. Note dolenti invece per quanto riguarda il verde: l'estensione pro
capite di verde è di soli 1,53 metri quadrati per abitante (39 posto). Savona è invece 19ª per estensione delle
piste ciclabili, con 5,28 metri disponibili ogni cento abitanti. La raccolta differenziata stenta a decollare: 31
posto con il 21,7% di rifiuti differenziati sul totale prodotto. Intanto un'altra indagine del Sole 24 Ore pone
Savona fra le province virtuose per il pagamento dell'Irpef, con un tasso di mancati contribuenti pari al 14%
contro il 20% della media nazionale.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Legambiente promuove la qualità urbana di Savona
18/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Pag. 6
(diffusione:165207, tiratura:206221)
TAGLI del governo al Trasporto pubblico locale, preoccupazione da parte del sindacato Fast-Confsal che
scrive all'assessore regionale Viventi: «La manovra economica - si legge in una nota - sembra mettere in
discussione la stessa sopravvivenza di Trenitalia facendo vacillare la certezza del volume di produzione
derivante dal contratto di servizio a suo tempo stipulato dalla Regione Marche. Con un rovinoso effetto
domino sul trasporto su gomma, a causa della riduzione complessiva dei trasferimenti dallo Stato. A pagarne
il prezzo sarà come sempre l'utenza. Alle problematiche inerenti i vettori potrebbero esserci pericolose
ricadute pure sotto il profilo occupazionale».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
L'allarme della Fast-Confsal: «A rischio il trasporto pubblico »
18/10/2011
La Stampa - Savona
Pag. 55
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Vesco lancia l'ennesimo allarme e avverte: nel 2012 le risorse per il trasporto su ferro diminuiranno del 72%
circa: viaggeranno solo 2 treni su 7 rispetto a quelli attuali e resteranno a terra più di 70.000 passeggeri
rispetto ai 105.000 che utilizzano il treno ogni giorno in Liguria. Ci aspettavamo un annuncio non certo
positivo, ma la realtà rischia di superare le ipotesi più pessimistiche. Se il governo non farà retromarcia,
l'anno prossimo viaggiare sui treni del trasporto pubblico regionale potrebbe diventare un miraggio per
moltissimi cittadini. Incredibile? Ecco i dati presentati dall'Ass. Vesco: nel 2012 le uniche risorse certe per il
trasporto pubblico, ad oggi, consistono in 22 milioni di euro, ben al di sotto del fabbisogno regionale. In tali
condizioni, viaggeranno solo 69 del 248 treni che la Liguria mette a disposizione ogni giorno, con una
diminuzione di circa 100.000 posti offerti ai viaggiatori: facendo due conti, dato che sono 105.000 i
passeggeri/giorno sulle reti ferroviarie liguri, e sono 132.800 i posti offerti attualmente sui treni regionali
mentre saranno solo 37.200 quelli offerti nel 2012 (previsioni della Regione Liguria), si capisce chiaramente
che più di 70.000 passeggeri resteranno a terra, riversandosi magari sulle già congestionate strade e
autostrade liguri e spendendo oltretutto cifre folli tra benzina, autostrada, parcheggi, multe, ecc. Vesco
annuncia anche, quasi en passant, che in questa situazione a dir poco drammatica anche il bonus disservizi
e la carta tutto treno potrebbero (e anzi quasi certamente) essere sacrificati sull'altare dei risparmi: quindi non
solo diminuirebbero drasticamente i treni regionali, ma sarebbe necessario, per poter usare anche gli IC, fare
un abbonamento IC con estensione regionale (sempre che esista ancora). Soluzione naturalmente molto più
costosa rispetto all'attuale: quasi il doppio, come spesa!, e che comunque non garantirebbe affatto di avere lo
stesso numero di treni a disposizione, specie per chi abita nelle piccole località servite solo dai treni regionali.
In ogni caso, i costi di viaggio per i cittadini aumenteranno in modo consistente, mentre la qualità del viaggio
è destinata a peggiorare ulteriormente, per non parlare dei tempi di percorrenza, allungati a causa degli
eventuali cambi da effettuarsi. Solo qualche mese fa un importante referendum sanciva la volontà popolare di
mettere il trasporto tra i servizi fondamentali di cui il pubblico si doveva fare carico: queste decisioni vanno
nella direzione diametralmente opposta, in quanto si realizza pienamente, come da anni stiamo vanamente
denunciando, una chiara volontà di smantellare questo come tutti gli altri servizi pubblici, dalla sanità alla
scuola. E' molto duro dover dire che la politica riesce ormai a salvare solo i propri privilegi, mentre non esita a
sacrificare il motivo stesso della sua esistenza, ossia il servizio verso il Paese che oggi è in ginocchio, è vero,
per una crisi mondiale, ma che paga più degli altri le conseguenze di scelte sbagliate e miopi che si sono
accavallate negli anni passati, a partire dal dopoguerra fino ad oggi.Se tali scelte fossero state diverse, oggi
la crisi potrebbe essere mitigata da un welfare funzionante ed in grado di assorbire gli effetti peggiori della
crisi fornendo ai singoli e alle famiglie servizi efficienti. Si è scelto invece di perseguire interessi di casta e
delle lobbies di potere a spese dei cittadini. Tornando agli scenari futuri, quello che si prospetta per il
trasporto su ferro è un mix di aumenti tariffari e di tagli pesantissimi: in ogni caso, pagheremo di più per avere
di meno, come da anni a questa parte. Intanto proseguono i lavori sul nodo genovese, che daranno (a caro
prezzo!) tanti bei binari nuovi per un numero sempre più ridotto di treni, anche questo uno dei paradossi dei
nostri tempi. Come a dire: l'operazione è riuscita, ma il paziente è morto. Lettere ed e-mail vanno inviate a:
LA STAMPA REDAZIONE DI SAVONA p.za Marconi, 3/6 - 17100 Savona Fax: 019 810.971, e.mail:
[email protected] Preghiamo i lettori di essere sintetici. I testi privi di generalità, indirizzo e recapito
telefonico non saranno pubblicati.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
I pendolari contro la Regione
18/10/2011
QN - La Nazione - Firenze
Pag. 10
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Renzi insiste: «Da qui al 2016 in città solo con l'auto elettrica»
«Da qui al 2016 vogliamo arrivare a una città dove chi non ha l'auto elettrica non entra, a meno che non sia
un residente». Ecco l'idea di ecopass che il sindaco Matteo Renzi insegue: «Un ecopass non come tributo in
termini economici al Comune, ma come tributo all'ambiente». Primo passo la firma, in Palazzo Vecchio, di un
protocollo tra Comune e Alleanza Renault-Nissan per lo sviluppo della mobilità elettrica in città. L'accordo è
stato sottoscritto da Renzi, dal presidente di Renault Italia Jacques Bousquet e dall'ad di Nissan Italia Andrea
Alessi. Tra gli altri era presente, per Enel, Fulvia Fazio (Smart grids e Nuove tecnologie-Italia). Cosa prevede
il protocollo? L'aumento delle colonnine per la ricarica elettrica, la promozione e la sperimentazione del car
sharing elettrico, gli studi sulla conversione elettrica della flotta dei mezzi pubblici. «Vogliamo essere una
capitale dell'ambiente - ha ribadito il sindaco - Firenze sta investendo molto su una visione innovativa legata
all'ambiente e su una diversa modalità per il trasporto sia pubblico che privato». Il protocollo prevede la
promozione dei veicoli elettrici presso gli hotel, e incentivi pubblici come le 'finestre' agevolate per chi effettua
carico e scarico con mezzi elettrici, con l'apertura alle due ruote elettriche di zone pedonali di tipo B e con gli
incentivi economici all'acquisto.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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IL PROTOCOLLO FRA COMUNE, RENAULT E NISSAN
18/10/2011
QN - Il Giorno - Legnano
Pag. 3
(diffusione:69063, tiratura:107480)
Stie pensa alla sospensione
- LEGNANO - «STIAMO CERCANDO una soluzione e una mediazione, con più attori in campo, che ci possa
permettere di mantenere in vita quel servizio. È certo che, siccome stiamo parlando di qualcosa che non è
inserito direttamente a contratto, non abbiamo così tante armi da usare». L'assessore Elio Faggionato parla
così della "minaccia" di Stie, tutt'altro che infondata. L'azienda ha annunciato di voler sospendere dalla fine di
ottobre i collegamenti tra i rioni Canazza e Mazzafame e la scuola Manzoni. «Frastuono, tensione e latente
violenza» nelle corse dedicate, infatti, creerebbero problemi agli addetti Stie impegnati in quel servizio, tanto
che la decisione sarà definitivamente operativa tra un paio di settimane. «Abbiamo avuto già due incontri con
l'operatore - spiega ancora Faggionato - e la situazione è in divenire, anche se non semplice da risolvere».
Se non ci saranno diverse modalità di gestione del servizio, dunque, e se questa soluzione non si troverà, da
novembre il collegamento non esisterà più. TRA QUELLO CHE, a proposito di trasporto pubblico, nell'ultimo
anno va invece elencate nelle "azioni positive" dell'Amministrazione, va iscritta almeno la decisione di
rinunciare al secondo aumento dei biglietti autobus determinato dalla diminuzione delle risorse da parte della
regione Lombardia. A decidere gli aumenti da applicare era stata la decisione delle Regione del dicembre
2010. A inizio anno il Comune di Legnano aveva applicato un incremento del 10% sulle tariffe allora in vigore,
mentre il secondo aumento, previsto dalla normativa regionale dallo maggio, a Legnano non è stato invece
applicato. La delibera copre i costi fino a dicembre del 2011: cosa succederà poi, ancora non si sa. P. G.
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IN BILICO COLLEGAMENTO CON LA SCUOLA MANZONI A RISCHIO
18/10/2011
La Stampa - Cuneo
Pag. 60
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Si chiama «BiP-Biglietto integrato Piemonte». È un sistema che attraverso una tessera con microchip
permetterà di viaggiare su tutti i bus di linea della regione. In provincia di Cuneo è già attiva su alcune tratte
servite dal consorzio «Granda bus» e sarà presentato ufficialmente venerdì 11 novembre a Saluzzo, città
dove ha sede l'Ati», azienda capofila del trasporto pubbico cuneese. «La smart card - spiega Pino Zangari,
dell'Ati - è sia abbonamento per una determinata tratta, che "prepagata". In questo secondo caso va passata
di fronte ad un lettore ottico quando si sale sul mezzo. Poi va ripassata anche quando si scende, altrimenti si
paga la corsa fino al capolinea». Alla presentazione del «BiP» all'Antico palazzo comunale di Saluzzo (dalle
10,30), sistema che, a regime, sarà operativo su oltre 400 pullman di una ventina di aziende della «Granda»,
sarà presente l'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, il «collega» provinciale Roberto Russo,
Bartolomeo Giachino, sottosegretario alle Infrastrutture, il sindaco di Saluzzo Paolo Allemano e i vertici
dell'Ati e di altre ditte coinvolte. Nel Cuneese già attiva su tratte servite dal consorzio «Granda bus»
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Una tessera con microchip per viaggiare sui pullman
18/10/2011
La Stampa - Imperia
Pag. 50
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Aree verdi e trasporto pubblico Il parco urbano nella zona di riqualificazione del nuovo porto e un bus: Imperia
non passa l'esame sugli ecosistemi urbani Qualità dell'aria, trasporti, verde urbano. Ma anche iniziative per la
mobilità e la sicurezza, sia essa relativa alla criminalità sia all'ambito lavorativo, senza trascurare l'impegno
diretto delle amministrazioni locali e delle imprese. Sono questi alcuni degli elementi del monitoraggio
annuale portato avanti da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con il «Il sole 24 ore», che
vengono presi in considerazione per mettere a fuoco la validità dell'«Ecosistema urbano». La ricerca che è
giunta alla 18ª edizione vede Imperia al 39 posto, tra le ultime in classifica, nell'ambito dei centri urbani con
meno di 80 mila abitanti. La prima della classifica risulta essere Belluno mentre l'ultima in assoluto è
Caltanissetta al 45 posto. Secondo l'indagine, Imperia non risponderebbe ai requisiti necessari per i posti alti
della classifica. La mancanza del depuratore, prossimo però ad entrare in funzione, gioca un ruolo negativo.
Ma anche la qualità dell'aria: poche le isole pedonali e molte ancora troppe auto in centro anche in strade
molto strette (via Roma a Oneglia nè è un esempio) che diventano serbatoio di gas velenosi e polveri sottili.
Anche il verde fa la sua parte: il parco urbano - dove gli alberi avranno ancora bisogno di anni per crescere e
fare assumere alla zona vero carattere di «parco»- non è certo sufficiente da solo alle esigenze di un'intera
città che da una parte, in centro, vede minime quantità di vie alberate e in collina, unico serbatoio di verde
ancora disponibile, il cemento armato sta divorando ettari su ettari, grazie a continue e incomprensibili
concessioni edilizie a fronte di una popolazione - quella imperiese - che non risulta essere in aumento. Tra gli
indici presi in considerazione anche lo spreco di acqua la riqualificazione energetica in termini di pannelli
solari: è solamente grazie all'iniziativa dei privati che molta energia solare viene sfruttata mentre a fatica va
avanti la trasformazione dei tradizionali sistemi di riscaldamento con gasolio - inquinante e ad alta emissione
di Co2 nell'atmosfera - negli edifici pubblici come per esempio le scuole.Infine, la sicurezza. Sebbene Imperia
intesa come capoluogo e non come territorio provinciale, non possa certamente essere definita una città a
rischio, è innegabile un aumento dei reati, specie quelli cosiddetti predatori: furti in appartamento, scippi,
truffe agli anziani ed altro ancora, particolarmente avvertiti dalla popolazione, molto più che la grande
criminalità organizzata.
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Ambiente urbano, Imperia bocciata
18/10/2011
Corriere del Trentino - Trento
Pag. 7
(diffusione:11196)
«Trento, una città eco-sostenibile»
Legambiente, capoluogo al secondo posto. In testa Bolzano
TRENTO - Trento è una città «eco-sostenibile». In altri termini, le politiche locali sono rispettose
dell'ambiente. Dall'aria ai trasporti, dall'acqua al verde urbano, fino alle iniziative per la mobilità. Nella
classifica delle città medie (tra gli 80.000 e i 200.000 abitanti), Trento è infatti al secondo posto in termini di
sostenibilità. A rivelarlo è l'indagine «Ecosistema urbano», il rapporto annuale di Legambiente e Ambiente
Italia, pubblicato ieri dal Sole 24 Ore. Il primo posto, a pochi decimi di distanza, spetta a Bolzano. «È una
conferma dei risultati ottenuti l'anno scorso» ha commentato Michelangelo Marchesi, assessore comunale
alla mobilità. Quello presentato da Legambiente è per Marchesi motivo di soddisfazione, ma anche stimolo a
migliorare. il «La seconda posizione è un risultato che ci soddisfa. Purtroppo siamo secondi a Bolzano anche
se per pochi centesimi». In effetti, Trento nella rosa di città medie, ha ottenuto un risultato di 65,05 contro il
65,84 di Bolzano. La buona performance di Trento si deve a una serie di indicatori. Buona la media dei valori
annui delle polveri sottili che non superano i 25 microgrammi al metro cubo (sono 24,5). Il capoluogo trentino
è poi primo in assoluto tra le città medie per quel che riguarda la dispersione della rete idrica (appena al 15%)
a cui si aggiunge il 99% di recupero dei reflui. Nel ciclo dei rifiuti, poi, Trento migliora ancora abbassando a
499,1 chilogrammi per abitante la produzione totale. Allo stesso tempo, la raccolta differenziata dei rifiuti è
arrivata al 60%. A questo proposito, secondo Legambiente, Trento è terza tra le città medie con il 59,8%. Ma
con l'ultimo dato disponibile, la raccolta differenziata vola al 67%. Un capitolo a parte è dedicato alle politiche
messe in campo per favorire la mobilità alternativa. E, su questo versante, l'indagine svela che salgono
ancora i passeggeri del trasporto pubblico. Il capoluogo trentino è primo nella classifica dell'indicatore tra le
città medie con 181 viaggi per abitante all'anno. Ma. Da. RIPRODUZIONE RISERVATA
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La ricerca Pubblicati ieri da «Il Sole 24 Ore» i risultati dell'indagine. Marchesi: «Soddisfatti»
18/10/2011
Il Gazzettino - Venezia
Pag. 11
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Actv, partita l'indagine sui passeggeri
È partita ieri (e durerà sino a fine febbraio 2012) un'indagine a bordo dei mezzi Actv impiegati in tutte le linee
dei servizi automobilistici urbani di Chioggia e Mestre e dei servizi automobilistici extraurbani Nord e Sud.
L'indagine, affidata a una società esterna, è finalizzata a delineare un quadro completo delle quantità di
passeggeri utilizzatori del trasporto pubblico terrestre. E' previsto l'utilizzo di alcuni intervistatori per la
somministrazione di un questionario all'utenza (anonimo, nel rispetto della privacy degli intervistati) che mira
a recuperare informazioni relativamente all'origine e destinazione del viaggio.
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PER MONITORARE IL TRAFFICO
18/10/2011
Il Quotidiano della Basilicata
Pag. 22
TRENITALIA ha annunciato che aumenterà il numero di controlli sui treni lucani per «creare un effetto
deterrente nei confronti dei trasgressori e per recuperare introiti da parte dei viaggiatori privi di biglietto».
Nessun annuncio, invece, per quanto riguarda il miglioramento e il potenziamento del trasporto che spesso e
volentieri crea non pochi disagi ai viaggiatori lucani.Per ilmomento cisi dovràaccontentare dei controlli. Nel
primo semestre del 2011 su oltre seimila controlli effettuati sono stati individuati circa mille "evasori", pari al
cinque per cento dei viaggiatori, rispetto auna media nazionale del3,4 per cento. I dati sono stati diffusi in una
nota da Trenitalia, secondo cui i controlli saranno effettuati sui convogli e in fasce orarie non utilizzate dai
pendolari: «L'attività antievasione -è supportata anche da personale Fs di protezione aziendale e incontra,
specialmente nelle piccole e medie realtà, il gradimento della clientela lucana, consapevole che non pagare il
biglietto procura un danno non solo all'azienda ma all'intera collettività». La clientela lucana, quella che il
biglietto lo paga, forse gradirebbe anche ilmiglioramento delservizio di trasporto. al.g. [email protected]
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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Trenitalia , più controlli per scoprire gli "evasori"
18/10/2011
La Repubblica - Torino
Pag. 1
(diffusione:556325, tiratura:710716)
"A gennaio aumenteranno i ticket di treni , bus e metrò"
MARCO TRABUCCO
MANCA solo l'entità precisa ma la stangata è praticamente decisa: il biglietto di buse tram aumenteràa
gennaio, come quello dei treni regionali.
L'annuncio è arrivato dopo il vertice tra Fassino, Cotae Saitta dedicato alla questione dei trasporti: «Rincari
inevitabili- hanno sottolineato - se Roma taglierà i fondi dedicato a questo settore». Eventualità quasi certa.
Nella riunione si è esaminato pure il tema delle infrastrutture: per le tangenziali e il prolungamento di corso
Marche, i cui lavori potrebbero già partire, servirebbero due miliardie mezzo.
ALLE PAGINE II E III
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L'annuncio nella riunione tra Fassino, Cota e Saitta che chiedono 2,5 miliardi per le infrastrutture
18/10/2011
La Stampa - Torino
Pag. 53
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Vedremo cosa succede a Roma, poi ciascuno si assumerà le proprie responsabilità». Quelle dello Stato
chiamano in causa il finanziamento del trasporto pubblico locale nel 2012. Le responsabilità di Regione ed
enti locali, in assenza di un miracolo, rimandano al rincaro dei biglietti: treni regionali, autobus urbani ed
extraurbani. Una mossa di cui tutti farebbero a meno, quella evocata dal sindaco Fassino e dall'assessore
regionale ai Trasporti Bonino durante il tavolo tecnico sulle infrastrutture. Una mossa obbligata, se il Governo
- come pare -, l'anno prossimo taglierà del 70% la quota dei trasferimenti statali (pari al 25% delle risorse
storicamente trasferite alle Regioni sul fabbisogno complessivo del trasporto). Tradotto in numeri,
significherebbe passare dai 150 milioni del 2011 a meno di 50. Ecco perché, salvo cambiamenti di rotta,
Regione, Comune e Provincia - decisi a dare battaglia in Conferenza StatoRegioni - dovranno metter mano
alle tariffe. No comment sull'entità del rincaro, vincolato all'entità dei tagli ai trasferimenti da Roma. Anche
così, l'ipotesi è concreta: lo dimostra il fatto che ieri è stata accennata pubblicamente, e per la prima volta,
nell'incontro tra Cota, Fassino, Saitta, gli assessori Bonino (Regione), Lubatti (Comune) e Paolo Foietta,
direttore aree tecniche della Provincia. Non è stato l'unico tema trattato. Fatta salva la volontà di procedere
con gli investimenti nelle infrastrutture, premessa da Cota e condivisa all'unanimità, i tre enti chiederanno al
Governo che nelle prossime decisioni del Cipe venga data priorità alle opere inserite nell'intesa risalente al
2008: collegamento metropolitano con Caselle (compreso il tunnel sotto corso Grosseto); realizzazione delle
stazioni Dora e Zappata lungo il Passante ferroviario; la stazione del San Luigi di Orbassano; il rinnovo del
materiale rotabile. Un pacchetto di investimenti che il Governo si era impegnato a coprire con 300 milioni. Nel
caso della stazione del San Luigi, Regione, Comune e Provincia anticiperanno i tempi finanziandola con 2
milioni di fondi regionali e parte delle compensazioni dell'inceneritore del Gerbido. Avvio lavori: inizio 2012.
Nella stessa ottica, l'attenzione ai collegamenti, ripartirà il pressing su Roma per trovare risorse con cui
finanziare la Tangenziale Est, corso Marche e la quarta corsia della Tangenziale Nord prossima alla
saturazione: tre opere che valgono in totale due miliardi e mezzo. Una chimera, spiega Saitta, scettico sulla
possibilità di contributi dal Governo, poco entusiasta della performance di Cap - la società partecipata da
Regione e Anas delegata a indire le gare - e sempre più convinto che queste infrastrutture siano cantierabili
subito, in autofinanziamento. L'ipotesi prevede di compensare il deficit di risorse pubbliche dirottando sui
nuovi cantieri una quota dei pedaggi della tangenziale già in servizio (e già ammortizzata). L'allungamento
delle concessioni di Ativa, in scadenza nel 2016, darebbe al sistema attuale un orizzonte di lungo periodo
garantendo l'accesso al credito pubblico e privato, fondamentale per anticipare gli investimenti. Soluzione
interessante, quella della Provincia, che però rischia di cozzare contro il principio della libera concorrenza.
Lavori in corso anche sul fronte di Gtt, InfraTo e Agenzia per la Mobilità Metropolitana. Gli assessori dei tre
enti sono stati incaricati di lavorare sugli assetti societari: dal perfezionamento del modello di InfraTo alle
prospettive di Gtt, nella quale la Regione vorrebbe entrare con riferimento al trasporto su ferro, fino
all'Agenzia per la Mobilità da ripensare in chiave regionale.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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Treni e bus , rincari in vista "Troppi i tagli del governo"
18/10/2011
Il Gazzettino - Venezia
Pag. 39
(diffusione:86966, tiratura:114104)
A proposito di... TARIFFE IN AUMENTO E TAGLI CONTI...
A proposito di... TARIFFE IN AUMENTO E TAGLI CONTINUI Sono il genitore di uno dei tantissimi alunni che
ogni giorno per recarsi a scuola salgono sugli autobus pagando il biglietto o sottoscrivendo abbonamenti. Ora
però serpeggia uno sconforto e una rabbia profonda causata da quegli aumenti che sono stati applicati alle
tariffe del trasporto pubblico locale. Le famiglie, soprattutto in questo periodo, si trovano a fronteggiare
difficoltà di diverso tipo e le risorse a disposizione sono sempre minori! Permettere ai figli di frequentare un
percorso scolastico completo è sicuramente un investimento per noi genitori, ma non si può certo pensare
che si possa continuare a pagare aumenti e costi maggiori, che riguardano in primis il trasporto ma
coinvolgono tutti gli aspetti della vita scolastica. Sicuramente mi verrà risposto che una parte dall'aumento è
data dal fatto che sono aumentati vari costi, ma una buona parte sicuramente è data dai tanti tagli che il
Governo nazionale e in particolar modo la Regione Veneto ha applicato! Mi chiedo quindi che cosa sia stato
fatto per protestare nei confronti di queste scelte e tutelare gli utenti, che non sono solo studenti ma anziani,
lavoratori e in generale tutte le fasce più deboli della popolazione. Mi chiedo in che modo si voglia far fronte
alle difficoltà che anche nei prossimi anni ci troveremo ad affrontare, visto che le previsioni non saranno certo
migliori di quelle che stiamo già vivendo. Mi rivolgo al presidente dell'Azienda Trasporti del Veneto Orientale:
quali risposte possiamo avere come utenti in merito a tutti questi aumenti? In che modo si intendono tutelare i
servizi pubblici? Tiziano B. Mestre Ambiente RIFIUTI DAVVERO DIFFERENZIATI Grande risalto ha avuto la
notizia che la raccolta differenziata si farà sul serio: sei giorni su sette. Bene! Pur non essendo un verde,
sostengo da sempre l'importanza della lotta per l'ambiente. E differenziare seriamente e veramente i rifiuti è
un passaggio importante ed obbligato per arrivare a migliorare o almeno non peggiorare il nostro comunque
meraviglioso mondo. Per raggiungere percentuali importanti (anche superiori a quel 40% considerato il
prossimo traguardo) bisogna però mettere tutta la popolazione nelle condizioni di poterla fare. Escludendo
dalla raccolta i sacchetti non esposti tra le 6 o le 8 del mattino, si viene automaticamente a tagliar fuori gran
parte dei negozi del centro storico che aprono alle 9 o più tardi. E, ammettendo che ciò sia giusto, si possono
sanzionare all'infinito gli indisciplinati, ma non si otterrà certamente alcun incremento pecentuale della
raccolta differenziata. Non pretendo che l'azienda metta in pratica una raccolta personalizzata per ogni
veneziano, ma penso che dovrebbe valutare e tenere nella giusta considerazione una fetta così importante
della cittadinanza. Non per favorire chicchessia, ma solo per riuscire a ottimizzare quello che è il fine di tutti
gli sforzi: raggiungere i massimi livelli di raccolta veramente differenziata. Ho pagato due volte e ho telefonato
almeno 10 volte per cercare una soluzione (che non può essere quella di aprire almeno un'ora prima o far
venire un dipendente appositamente per esporre 1 o 2 sacchetti dell'immondizia). La risposta è sempre stata:
o così o pomì. A tutto discapito della tanto "esaltata" raccolta differenziata. Visto che anch'io vivo in questo
mondo, non si tratta solo di un dovere, ma anche di un mio sacrosanto diritto. Guido Rizzo Venezia
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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Martedì 18 Ottobre 2011,
18/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Forli
Pag. 9
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Tagli ai bus ? E noi usiamoli di più
GIANCARLO BISERNA
di GIANCARLO BISERNA * TAGLI nel trasporto pubblico? Non arrendiamoci, ma mettiamoci anche del
nostro. Di fronte ai pesanti tagli previsti per il trasporto pubblico che dalle prime voci potrebbero viaggiare tra
un 50 e un 70% in meno di contributi dello Stato, provocando un radicale ridimensionamento del trasporto
ferro e gomma,bisogna intervenire subito. In che modo? A mio avviso in due modi: resistenza a Roma in tutte
le istanze istituzionali e politiche; cominciare a usare il più possibile il bus di modo che l' azienda dei trasporti
possa contare su maggiori introiti dai cittadini, facendole così compensare in parte i mancanti trasferimenti e
quindi mettendola in condizione di non ridurre le linee, ma anche di contribuire a migliorare la sua efficienza.
DA SEMPRE dico che a Forlì abbiamo appositamente creato abbonamenti che costano una sciocchezza e
che permettono veramente di risparmiare soldi a chiunque possa prendere il mezzo pubblico senza
eccessive difficoltà di tempo e di movimento. Mi rendo conto che non è facile far prendere l' autobus ai
forlivesi, che hanno anche ragione visto che in tante situazioni non si concilia con le loro esigenze. Ma oggi
siamo chiamati a fare veramente uno sforzo in più se vogliamo che Parigi non bruci. Forlì ha 119.000 abitanti.
Volete che non si trovino 10.000 persone che possonon muoversi in parte del loro tempo col mezzo
pubblico? Quanti introiti in più per l'azienda? * vicesindaco
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
L'INTERVENTO
18/10/2011
La Repubblica - Genova
Pag. 5
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Sorpresa, Genova città ecologica solo Venezia e Bologna fanno meglio
I parametri sono tutti in miglioramento e questo significa che stiamo andando nella direzione giusta
MIGLIORA la qualità dell'ambientea Genova. Secondo la classifica di Legambiente e Ambiente Italia
pubblicata ieri su Il Sole 24 Ore il capoluogo ligure si piazza al terzo posto in Italia fra le città con oltre 200
mila abitanti, e migliora i suoi parametri ambientali rispetto all'anno scorso. «E' un ottimo risultato - commenta
il sindaco Marta Vincenzi - i parametri di Genova sono tutti in miglioramento, significa che stiamo andando
nella giusta direzione, vogliamo consolidare la sostenibilità ambientale nel Piano urbanistico con interventi di
sistema per Genova Smart City d'Europa».
Nella classifica di Legambiente, Genova si piazza alle spalle di Venezia e Bologna e davantia Verona,
Padova, Trieste, Firenze, Torino, Milano e Roma. Una ventina sono i parametri presi in considerazione. La
gestione dei rifiuti colloca la nostra città all'ottavo posto per la raccolta differenziata, un miglioramento che
oggi è quasi al 30% della produzione globale, e registra una diminuzione della quantità della spazzatura, a
conferma di una tendenza avviata con il Piano comunale di riduzione dei rifiuti.
I dati più positivi sono comunque quelli che riguardano la qualità dell'aria, che collocano Genova al secondo
posto, e quelli inerenti al risparmio dell'acqua che le assegnano il quarto posto.
Molto buono è anche il dato del trasporto pubblico, in termini di viaggio/abitante/anno, nonostante il gran
numero di autoe mezzia due ruote quotidianamente in circolazione, anche se su questo dato non incide
ancora il taglio al servizio pubblico frutto dell'ultimo accordo sull'Amt, che ha ridotto di un milione e mezzo di
chilometri l'anno la copertura fornita dall'azienda dei trasporti.
Positivo è poi il risultato emerso in rapporto alla fruibilità del verde per abitante, la cui estensione, in area
urbana comprendente alberi e giardini, è di 15,28 mq pro-capite.
«Ciò valorizza - secondo una nota del Comune - l'importante lavoro svolto per la riqualificazione (tutt'ora in
corso) dei nostri giardini storici, che sono uno dei più bei patrimoni dell'umanità. Il comunicato di Tursi
sottolinea anche che Genova è «fortemente impegnata a migliorare le condizioni di vivibilità, a partire
dall'incentivazione e dalla realizzazione di isole ambientali, atte a valorizzare la città per chi ama viverla
spostandosi a piedi, sia nelle strade ordinarie, sia nelle più tipiche creuze».
Foto: Plastica, raccolta differenziata
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
L'indagine La classifica di Legambiente: ottimi risultati per la qualità dell'aria e la fruibilità del verde
17/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
Pag. 18
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Metano e gasolio nel serbatoio, la ricetta verde di Umbriamobilità
La miscela consente di abbattere anche le emissioni acustiche
vincenzo foti
i chiama Dual Fuel l'innovativo ed ecologico sistema per l'alimentazione dei bus urbani ed extraurbani
presentato il 30 settembre a Perugia da Ecoè, partecipata di Umbriamobilità La tecnologia, realizzabile in
tempi brevi e offerta per contribuire alla riduzione dei costi di gestione e delle emissioni atmosferiche e
acustiche nelle aree urbane, prevede una miscela di gasolio e gas metano rispettivamente nelle misure del
40 e del 60%. In sostanza nel motore diesel, al gasolio e all'aria naturalmente necessari viene aggiunta una
percentuale di metano che, in termini energetici, sostituisce e compensa la minore quantità di nafta immessa.
Le percentuali del 40 e del 60% non sono rigide, perché possono variare in base al carico di lavoro del
mezzo; rappresentano però lo standard per i bus in ambito urbano. Il Dual Fuel proposto da Umbriamobilità che ha a disposizione in flotta 20 bus di questo tipo - è realizzato dalla Landi Renzo Spa, leader mondiale nel
settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a Gpl e metano per autotrazione. Il sistema
per la città di Perugia aumenta l'autonomia e consente in ogni momento la reversibilità dell'alimentazione a
gasolio, per far funzionare gli autobus nel tradizionale Full Diesel ove non sia sempre garantito il rifornimento
di metano. Garantisce prestazioni di guida analoghe al Full Diesel e la sua installazione, che comprende una
batteria di bombole ubicate sotto il pavimento del bus, non comporta riduzione dei passeggeri a bordo. Il kit
del sistema, del costo di 25mila euro a mezzo, non modifica l'insieme dei circuiti di potenza; nel circuito di
comando viene invece aggiunto un computer che, per ogni situazione di guida, indica all'autista le operazioni
per l'utilizzo più razionale dell'apparato in modo da economizzare la marcia. All'atto della dismissione del
veicolo, il sistema può poi essere recuperato e reinstallato su un altro mezzo. Il risparmio energetico
attribuibile al Dual Fuel, misurato su una percorrenza di 70.000 km annui, corrisponde a 10.920 euro (0,156
euro a km). Sul conto economico di un'azienda, il risparmio si aggira invece intorno ai 5.000-6.000 euro
l'anno per ciascun mezzo. La necessità del Dual Fuel emerge da alcuni dati indicativi dell'attuale situazione
del Tpl su gomma. In Italia il traffico è responsabile al-. l'84% dell'inquinamento da PmlO. Il parco autobus
nazionale è costituito soprattutto da mezzi Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (che possono beneficiare del sistema).
Nel 2005 l'età media di ciascuno di essi era di 8,79 anni; nel 2010 è salita a 10,40 anni. E a causa delle
contìnue sforbiciate agli enti locali, lo svecchiamento del parco diventa quasi impossibile: secondo le cifre
sottolineate dal presidente di Umbriamobilità Giovanni Moriconi, nel quadriennio 2007-2011 le risorse per il
rinnovo o l'acquisto di nuovi bus ammontano a 278 milioni di euro. Interessante il comportamento dei bus
Dual Fuel su strada. L'innovazione li rende assai silenziosi e docili alla guida, doti senz'altro apprezzabili sui
percorsi extraurbani, dove Umbriamobilità conta, tra l'altro, di utilizzarli. Gli attuali servizi dell'azienda - nata
dalla fusione tra Apm, Atc, Ssit e Fcu - si snodano per circa 30 milioni di chilometri, di cui circa 28 su gomma
e due su ferro e trasportano (dati 2009) 31,8 milioni di passeggeri, di cui 1,3 su rotaia. A questi si aggiungono
gli oltre 14 milioni della mobilità alternativa e i 307mila del servizio navigazione sul Trasimeno, a
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ilsistema si chiama Dual Fuel ed è stato presentato dalla partecipata Ecoè AUTOBUS .
17/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
Pag. 20
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Nuovo urbano per Volvo Flotta Irisbus al completo
F.Na.
Dalla presentazione dei veicoli in anteprima IL# mondiale allo schieramento per intero della propria gamma di
autobus. I maggiori costruttori europei sono tutti presenti a Kortrijk e portano al salone belga, in scena dal 21
al 26 ottobre prossimi, le ultime novità. Così, se Volvo lancia il nuovo urbano, migliorato nei consumi e nella
capienza, Irisbus Iveco punta sulla completezza del parco mezzi in esposizione, che va dal Magelys Hdh al
Citelys ibrido. Il Busworld sarà il palcoscenico per il debutto del Volvo 7900, il nuovo autobus urbano a
pianale ribassato del marchio svedese. Tra i principali punti di forza del veicolo c'è la maggiore leggerezza
rispetto ai modelli precedenti, che garantisce livelli di consumo più bassi, e il potenziamento della capacità
passeggeri. Il mezzo presente al salone belga è nella versione ibrida, che permette consumi ridotti di circa il
35 per cento. «Per le aziende di trasporto pubblico - si legge in una nota del costruttore - è centrale la
minimizzazione dei costi lungo il ciclo di vita dell'autobus: proprio questo aspetto è stato in cima alla lista di
Volvo nel processo di sviluppo del nuovo urbano». Design e materiali sono stati selezionati per ridurre peso e
consumo di carburante, ma anche per facilitare la manutenzione: numerosi componenti sono infatti condivisi
anche con il Volvo 8900 (urbano e interurbano) lanciato lo scorso anno, in modo da contenere i costi per la
gestione dei ricambi. A Kortrijk il costruttore presenterà anche il proprio sistema telematico, in grado di
monitorare in tempo reale gli autobus avvisando in anticipo sulla necessità di assistenza e manutenzione. Il
marchio svedese, in totale, porterà al salone sette veicoli. Oltre alla première del nuovo ibrido, ci sarà l'ultima
versione del modello urbano/interurbano 8900, le edizioni speciali Ocean Race (la competizione velistica
patrocinata da Volvo) dei coach turistici 9900 e 9500, più tre veicoli disponibili per i test di guida (7700, 8900
e 9700). Anche Irisbus Iveco partecipa al Busworld, portando una nutrita flotta di veicoli. Saranno ben tredici,
infatti, i mezzi presenti a Kortrijk, di cui sette all'interno del proprio stand e sei nell'area esterna. I punti di
forza da mettere in luce con la partecipazione alla fiera, fa sapere lo stesso costruttore in una nota, sono la
completezza della gamma di prodotti (dai minibus agli urbani, dagli scuolabus ai turistici), l'attenzione alla
sostenibilità ambientale (con il rispetto dell'ecostandard Euro 5 Eev e con gli ibridi) e all'accessibilità dei
mezzi (la maggior parte dei modelli ha il pianale ribassato e specifiche dotazioni per disabili). Nel dettaglio, il
parco autobus portato in Belgio da Irisbus Iveco sarà formato, tra l'altro, dai turistici Magelys, nelle versioni
Pro, Hd e Hdh (dai 12,20 ai 13,80 metri), dagli interurbani Evadys e Crossways (dai 10 ai 12,80 metri), dai
due nuovi modelli di minibus Daily (il Taurys e il Way) e da uno scuolabus Recreo. In mostra, infine, anche un
urbano Citelys da 12 metri in versione ibrida dieselelettrica, in grado di ridurre del 30% le emissioni inquinanti,
a
Foto: Magefys Pro turistico di punta di casa Irisbus-lveco
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
In vetrina il 7900 svedese a pianale ribassato
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
E l' Anav chiede regole ad hoc per i bus
FRANCESCO NARIELLO
Distinguere il trasporto di passeggeri dalla movimentazione merci. Arrivando all'approvazione di regole
comunitarie specifiche per gli autobus, che fissino una disciplina diversa da quella valida per i Tir. È questo
l'obiettivo individuato da Anav, nell'ambito della propria rappresentanza di settore all'Ini (International road
transport), nel dibattito sulla formulazione di un regolamento cosiddetto «562», che rappresenterebbe un
passo avanti rispetto al 56l/2OO6/Ce (in vigore dall'aprile 2007) che detta le disposizioni in materia di tutela
(orari di guida e riposi) degli autisti addetti al trasporto su strada di persone e merci. L'obiettivo, sintetizzato
dallo slogan «A coach is not a truck» («Un autobus non è un Tir»), è la creazione di una regolamentazione
autonoma per il settore passeggeri, che tenga conto della peculiarità del servizio, senza mettere in
discussione la disciplina sul fronte merci. Per farlo Anav intende tenere alto il pressing pressò il Comitato
trasporto passeggeri europeo (Ctp), che ormai da più di un anno sta lavorando, con un gruppo di legali
esperti della materia, alla formulazione concreta di nuove regole. Nel dettaglio, il regolamento 56l stabilisce
orari di guida, riposi e pause per i conducenti addetti al trasporto su strada in veicoli per oltre nove persone
(autista incluso) adibiti a servizi oltre i 50 km, come noleggio autobus, trasporti di linea (urbani e interurbani) e
viaggi transfrontalieri. La strategia indicata di recente dal Ctp, sia a Buenos Aires ad aprile, che a Bruxelles lo
scorso 20 settembre, punta proprio sul coordinamento europeo per stabilire una regolamentazione autonoma
per il settore passeggeri, senza toccare la disciplina merci e coinvolgendo il Ctm (Comitato trasporto merci
europeo). «Anav è fermamente convinta - afferma Giuseppe Vinella, presidente dell'associazione che
riunisce le imprese di trasporto passeggeri con autobus - che le energie debbano confluire sempre più sulla
sensibilizzazione politica e sociale, visto che non è tanto, e non solo, la redazione di testi legislativi a risolvere
la questione ormai aperta da anni, quanto la presa di coscienza di tutte le parti sociali interessate, come
operatori, sindacati, istituzioni nazionali ed europee, che l'obiettivo è dare al settore una propria disciplina,
con regole specifiche sui tempi di guida e di riposo, in grado di garantire flessibilità e tenere conto di criticità e
caratteristiche proprie del settore viaggiatori su autobus». Tra i nodi principali dell'attuale regolamento 561 ci
sono le norme sui riposi settimanali, giornalieri e pause di guida. Il testo prevede, tra l'altro, che ogni due
settimane consecutive il conducente usufruisca di almeno 45 ore consecutive di riposo. Una norma, secondo
Anav, tarata sullo stop ai mezzi pesanti nel weekend e non adatta al trasporto passeggeri. Ancora, sulle
pause alla guida: il testo prevede che ogni 4,5 ore ci siano 45 minuti di sosta continuativi (frazionabili in
15+30). Il riposo giornaliero, infine, deve essere di 11 ore continuative, oppure di 12 ore diviso al massimo in
due periodi (3+9 ore). Per tutte queste regole, nel caso di trasporto persone, le associazioni di settore
chiedono più flessibilità. È stata invece reintrodotta (a partire dal 2008) la «deroga dei 12 giorni», che
permette per i viaggi internazionali che i conducenti possano guidare per 12 giorni consecutivi senza
osservare il riposo settimanale (che viene poi recuperato alla fine del periodo). Dal 2014 tale possibilità sarà
sottoposta a ulteriori condizioni: che l'autobus, ad esempio, sia dotato di tachigrafo digitale. La nuova
formulazione della deroga, osserva Anav, «è stata solo un primo passo nella giusta direzione. Tuttavia, è
ormai più che evidente che il settore passeggeri ha necessità di regole ad hoc sui tempi di guida e di riposo.
Solo così sarà possibile prendere in considerazione le peculiarità del settore e dare reale attuazione alla
flessibilità del settore autobus e pullman». D. presidente Vinella, inoltre, precisa: «Dal nostro punto di vista la
stesura del testo legislativo non deve essere la priorità, sebbene le proposte normative di revisione delle
condizioni di guida e di riposo già formulate da Anav abbiano trovato il placet della quasi totalità delle
associazioni di viaggiatori europee. Fondamentale, e non più rinviabile, è ottenere un nostro regolamento», m
IL DECALOGO UE PER GIGANTI E PICCOLI Campo di applicazione II regolamento si applica al trasporto
su strada: • di merci, effettuato da veicoli di massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Secondo l'associazione è necessario intervenire sul regolamento europeo 561/2006 che disciplina gli orari
degli autisti per truck e coach
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
semirimorchi, superiore a 3,5 tonnellate; ^ • di passeggeri effettuato da veicoli con una capacità superiore alle
nove persone compreso il conducente e destinati a tal fine. . . . . y Orario di guida giornaliero • Massimo 9
ore. Deroga di 10 ore giornaliere, al massimo due volte alla settimana, ma non in giorni consecutivi.
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
II Lazio ricapitalizza Cotral
Per mettere una toppa alla complessa situazione deficitaria di Cotral, la Regione Lazio interviene con una
ricapitalizzazione di 27 milioni, destinata a coprire la perdita totalizzata dall'azienda regionale del trasporto
pubblico che, nel 2010, ammonta a 26.705.391 euro ed è stata sancita con l'approvazione del bilancio
d'esercizio lo scorso luglio. «Con questa decisione - ha sottolineato l'assessore regionale alle Politiche per la
Mobilità e il trasporto locale, Francesco Lollobrigida - la Regione, che è socio di maggioranza di Cotral Spa,
provvede a sanare una situazione debitoria pregressa e cerca di riparare ai danni provocati dalle passate
gestioni con un sacrificio economico importantissimo, specie in questo momento». Come per Atac, anche per
Cotral è difficile individuare le responsabilità politiche delle origini del deficit economico, che affonda nella
notte dei tempi e non è certo una problematica dell'ultimo bilancio. Per risanare definitivamente l'azienda,
evitando nuove ricapitalizzazioni tra qualche anno, bisognerebbe intervenire su alcuni nodi strategici. Come
la lotta all'evasione sui mezzi Cotral che, secondo quanto informano fonti aziendali, ha un tasso quannfìcabile
intorno al 15-20% che, nel 2009, si è concretizzato in una perdita netta di 8,9 milioni. A ciò si aggiungono le
spese di manutenzione della flotta: circa il 50% dei mezzi (740 su 1.645) è di immatricolazione superiore a 12
anni e costringe l'azienda a intervenire con elevati costi di manutenzione. Per rendere la flotta più moderna e
all'altezza degli standard europei, servirebbero nuovi investimenti e un nuovo contratto di servizio che però
ora la Regione non è certo in grado di affrontare, visto che «l'ultima manovra varata dal Governo - ha detto il
vice presidente del Lazio, Luciano Ciocchetti - taglia del 77% i trasferimenti per il trasporto locale della nostra
Regione». A conti fatti, se le cose non cambiano, la Regione si ritroverà a dover nuovamente ridurre i fondi.
Sul fronte della riorganizzazione aziendale ci si muove per razionalizzare i costi e ridurre le spese.
Recentemente la Giunta ha revocato il consiglio d'amministrazione di Cotral Patrimonio (la Spa che gestisce il
patrimonio immobiliare e la flotta di Cotral) e ridotto i componenti da 5 a un amministratore unico. «La revoca
- sottolinea Lollobrigida - è maturata a causa della dissonanza del vecchio Cda alle indicazioni della Regione
, socio di maggioranza di Cotral patrimonio, con particolare riferimento ad acquisti effettuati in violazione
dell'articolo 24 dello Statuto, che prevede l'autorizzazione preventiva del socio , di maggioranza in caso di
superamento di un certo tetto di spesa, nonché attraverso promozioni inutili, effettuate in dispregio del parere
dei sindacati in un momento nel quale le indicazioni della Regione erano di risparmiare», m
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L'assessore Lollobrigida: interveniamo con 27 milioni per risanare e coprire le perdite pregresse
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
Pag. 7
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Parma tira dritto sulla gara a doppio oggetto per Tep, l'azienda per i servizi di bus controllata da Comune e
Provincia. Rimasta l'unica single tra le ex-municipalizzate dell'Emilia Romagna, la Tep è alla ricerca di un
socio che compri il 40% della quota e gestisca il servizio per almeno 5 anni. Il bando dovrebbe arrivare entro
la fine di ottobre. L'intenzione dei soci pubblici non è stata bloccata dall'esito del referendum del 12 giugno
scorso. I consulenti legali indicati daU'arnrninistrazione come advisor per la predisposizione degli atti della
gara hanno confermato che l'esito del referendum che conteneva il quesito riguardante l'abrogazione
dell'articolo 23-bis con la normativa per l'affidamento della gestione dei servizi pubblici locali a operatori
privati, non inficia la procedura di gara già istruita dagli uffici di Comune e Provincia. E nella seduta del 30
agosto scorso il Consiglio comunale ha dato il nulla osta alla prosecuzione dell'operazione. È tutto nero su
bianco in una delibera della Giunta in cui si conferma che il socio privato entrerà nella società di gestione del
servizio Tep con una quota non inferiore del 40% e gestirà il servizio per 5 anni, dal 2012 al 2017. Il sistema
del trasporto pubblico parmense è strutturato in due società: Smtp (Società per la mobilità e il trasporto
pubblico) per la gestione e lo sviluppo del patrimonio immobiliare e infrastnitturale, e Tep, per la gestione del
servizio di trasporto, entrambe partecipate al 50% da Comune e Provincia. Ma è Smtp che sta gestendo la
gara su mandato dei due enti: l'avviso è stato pubblicato il 6 giugno 2011 sulla Gazzetta ufficiale. Tra le
condizioni previste nel contratto di servizio da stipulare con chi si aggiudicherà l'appalto «è previsto che entro
un anno dall'avvio del contratto, Tep, in qualità di soggetto gestore, elabori una proposta di revisione del
programma di esercizio base presentato in sede di gara, in un'ottica di incremento della qualità ed efficacia
del servizio mediante un complessivo e migliore efficientamento gestionale». Le tariffe, invece, saranno
adeguate all'inflazione a gennaio 2014 e 2017. » De.A.
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Tep Parma alla ricerca del socio industriale
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
Pag. 10
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Arenaways, il Tar rinvia
maria chiara voci
Eslittata a gennaio l'attesa sentenza del Tar Lazio sul caso Arenaways. D tribunale amministrativo avrebbe
dovuto esprimersi, a seguito dell'udienza fissata giovedì 6 ottobre sulla congruità del provvedimento con cui
l'Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari ha impedito, fin dal primo giorno di servizio, all'operatore
privato piemontese di effettuare le fermate intermedie previste sulla linea Torino-Milano, in ragione di un
presunto danno economico al servizio regionale di Trenitalia. Nel frattempo, dopo il fallimento in proprio della
società (su richiesta di alcuni soci di maggioranza), Arenaways è in vendita e i treni arancioni sono fermi in
deposito, con la sola eccezione di quelli che stanno concludendo (in esercizio provvisorio e fino a fine
ottobre) il trasporto di treno con auto al seguito per conto delle ferrovie tedesche Db Autozug e l'operatore
privato olandese Autoslaap. Il tribunale di Torino ha autorizzato lo scorso 25 settembre l'avvio della
procedura di cessione della compagnia ferroviaria alessandrina: le offerte si possono presentare fino alle
12.30 di mercoledì 19 ottobre. Saranno esaminate il giorno successivo. «Stiamo lavorando intensamente e
siamo fiduciosi di arrivare all'affidamento se non entro il 20, per il fine settimana - spiega Leonardo Marta,
curatore fallimentare di Arenaways -. Comunque contiamo di chiudere per il 31 ottobre, data in cui è previsto
il termine dell'esercizio provvisorio». I partecipanti alla gara dovranno sottoscrivere un impegno alla
riservatezza e il regolamento per l'accesso alla dataroom, predisposta dal curatore con tutti i dati necessari a
valutare l'acquisto. Oltre la proposta economica, nella valutazione delle offerte, sarà tenuto in particolare
considerazione anche l'aspetto occupazionale. In corsa, per riconquistare la sella di'Arenaways, c'è una
nuova cordata guidata dallo stesso Giuseppe Arena, ex Ad e anima del progetto, che ha parlato di partner
italiani e non necessariamente del settore ferroviario. Ha, invece, smentito l'interesse, almeno per ora, Arriva
Italia per bocca deh"Ad Marco Piuri. Nel frattempo la Regione Piemonte si sta organizzando per rilanciare la
gara sull'affidamento del servizio ferroviario regionale dal 2017 in avanti. Si tratterà, a differenza del bando
pubblicato dalla precedente Giunta Bresso e annullata dall'attuale amministrazione Cota, di un appalto unico
per tutto il territorio. A inizio settembre la Giunta ha stabilito che sarà la Società di committenza regionale
(Scr) a predisporre il capitolato speciale di gara e tutti gli atti necessari, per attivare le procedure a evidenza
pubblica entro il 31 ottobre 2012. m
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
I Sentenza sulle fermate rinviata a gennaio - Entro ottobre la cessione della compagnia
17/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.16 - 10 ottobre 2011
Pag. 12
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Da dicembre sulla Parigi-Venezia debutta il treno notturno Thello
m.piv.
Si chiamerà Thello il primo treno lanciato dall'alleanza italofrancese Trenitalia-Veolia Transdev e correrà di
notte sulla rotta ParigiMilano-Venezia a partire dall'I 1 dicembre. Mentre la nuova società ferroviaria costituita
tra il principale operatore pubblico italiano, il Gruppo Fs, e il grande privato francese il 19 gennaio di
quest'anno è stata battezzata Tvt. Lo scorso 30 settembre il ministero francese dei Tarsporti ha rilasciato la
licenza di impresa ferroviaria a Tvt che diventa così la prima società ferroviaria privata autorizzata ad operare
in Francia nel trasporto passeggeri. Per Thello i biglietti sono in vendita dal 6 di ottobre, a partire da 35 euro: i
passeggeri potranno effettuare le prenotazioni attraverso tutti i canali di vendita. Dal 17 ottobre sarà
disponibile anche un sito dedicato: www.thello. com. Il nuovo collegamento punta a sfidare la concorrenza
dell'aereo facendo leva sulla convenienzam sul comfort, sulla qualità dei servizi e sulla comodità di partire ed
arrivare in centro città. Dalla centralissima Gare de Lyon a Parigi alla Stazione centrale di Milano fino a
Venezia Santa Lucia. Insomma dalla Torre Eiffel al Canai grande, dormendo in treno, riposando e
risparmiando sul pernottamento in albergo. La nuova linea sarà giornaliera e fermerà nelle stazioni di Parigi,
Digione, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia (Mestre e Santa Lucia). Si parte da Parigi alle
20.43, si arriva a Milano alle 5.38 e a Venezia alle 9-34. Dalla città lagunare il convoglio lascia la banchina
alle 19,57 per approdare nella capitale francese alle 8.14 del mattino dopo. Al momento l'offerta prevede tre
livelli di servizio: cabine a 6 cuccette, cabine a 4 cuccette e cabine letto da 1 a 3 passeggeri. Più avanti verrà
offerto anche un ulteriore livello, con cabine letto comprensive di bagno e doccia. L'accoglienza a terra, prima
della partenza e a bordo sarà gestita da personale qualificato della società Lsg Sky Chefs, che garantisce il
servizio di ristorazione per oltre 300 compagnie aeree in tutto il mondo. Sui convogli Thello sarà possibile
cenare nella carrozza ristorante e consumare la colazione al tavolo. A cena si potrà scegliere tra varie
proposte di menù elaborate dai grandi nomi della gastronomia regionale e internazionale. Durante il viaggio
sarà comunque aperto uno spazio bar e si potranno acquistare panini, bevande e altri prodotti alimentari, m
M.Piv.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Tre livelli di servizio a partire da 35 euro - Tra le fermate Milano
16/10/2011
La Stampa - Alessandria
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(diffusione:309253, tiratura:418328)
Anche nell'Acquese pendolari preoccupati dai tagli del governo «Più attenzione alla manutenzione delle
vetture». Lo chiedono i molti viaggiatori della linea ferroviaria Alessandria, Acqui Terme, San Giuseppe di
Cairo che a volte devono affrontare situazioni a dir poco singolari, anche per la semplice apertura a mano di
una porta interna dei corridoi delle carrozze. «L'altro giorno per aprire una porta scorrevole ho dovuto fare
uno sforzo sovraumano in quanto era semi bloccata - racconta un giovane venticinquenne -. Pensate se a
dover aprire quella porta fosse stata una persona anziana». Al problema della difficoltà di scorrimento di
alcune porte, le cui ante risultano essere bloccate o semi bloccate, se ne aggiunge un altro, anch'esso
curioso: «La situazione igienica e di pulizia dei treni in questi ultimi tempi è molto migliorata, tanto che vi sono
anche servizi igienici puliti e profumati. L'unico problema è che a volte manca l'acqua anche per lavarsi le
mani» spiega un'anziana pensionata che frequentemente utilizza i treni lungo questa linea . Sul tema
interviene il presidente dell'Associazione pendolari dell'Acquese, Alfio Zorzan: «A volte ci vengono segnalati
problemi legati proprio alla manutenzione del materiale rotabile che potrebbero essere facilmente risolti
intensificando l'attività di manutenzione. In questi ultimi tempi, oltre al miglioramento delle condizioni
igieniche, gli orari vengono sovente rispettati e questo denota un miglioramento del servizio». Ma c'è un
timore: «Se le cose stanno andando meglio, la nostra preoccupazione è rivolta ai prossimi mesi quando ci
sarà il cambiamento degli orari. Il rischio è che possano venire tagliati molti treni a causa del mancato
trasferimento da parte dello Stato dei fondi destinati alla Regioni per il trasporto pubblico locale». Per quanto
riguarda le infrastrutture di terra, si segnala l'inizio del rifacimento della facciata esterna della stazione di
Acqui, mentre il prossimo anno, i lavori di manutenzione potrebbero interessare anche le storiche pensiline
metalliche che si trovano lungo i binari. Rimane aperto il problema dei continui danneggiamenti da parte dei
«writers» dei muri del sottopassaggio che conduce ai binari.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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Timore dei pendolari sui tagli "Si rischia con il nuovo orario"
15/10/2011
La Stampa - Torino
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(diffusione:309253, tiratura:418328)
A Torino rivoluzioni a bordo. Da un lato i trasporti pubblici che per assicurarsi il pagamento della tratta
rispolverano il bigliettaio, dall'altro i taxi che per stare al passo coi tempi si sbarazzano di contanti, bancomat
e carte di credito: dalla prossima settimana le corse si pagheranno col telefonino, a patto che contengano il
sistema Nfc cioè la possibilità di connettersi ad altri marchingegni tecnologici in modalità wireless, senza fili.
«Saremo operativi - dice Pier Giovanni Bestente, presidente della cooperativa Radio Taxi 5730 - a novembre.
Ma già da lunedì partiremo con una prova campione». Che prevede il cellulare del cliente e il lettore Pos del
tassista. Dopo aver indicato con un sms le modalità di addebito avviene il trasferimento di dati mettendo vicini
i due apparecchi. Sì perché la crisi è crisi anche per i tassisti che con la richiesta di aumento delle tariffe
hanno voluto rendere più appetibili i trasporti privati grazie a metodi di pagamento non proprio avveniristici ma
certamente di ultima generazione: «Pensiamo ai clienti più giovani e ai manager - dice Bestente -. Ormai
fanno tutto col telefonino. E poi un cambiamento era indispensabile, specie dopo il flop dei bancomat». E
delle carte di credito che non hanno riscosso successo né tra i clienti né tra i tassisti. Colpa della «fobia da
commissione». Un euro e dieci per il versamento da bancomat, due euro per chi usa la Visa, tre euro e
cinquanta per l'American Express e la Diners. «Sono consapevole - ammette Pier Giovanni Bestente - che
qualche tassista storce il naso davanti alla richiesta di clienti che intendono pagare corse da pochi euro con
carte e bancomat. Perciò siamo voluti correre ai ripari prima di arrivare a certi exploit. Come quello dei
colleghi romani che hanno chiesto di poter aumentare la tariffa del cinque per cento a chi non paga in
contanti». Una soluzione che è un adeguamento ai tempi ipertecnologici e per di più, a breve, diventerà
democratica: entro il prossimo mese gli oltre settecento taxi del 5730 saranno dotati di un «qr code», un
codice a barre bidimensionale che identifica la macchina su cui si viaggia e la corsa effettuata. Non sarà
indispensabile, quindi, il sistema Nfc nel cellulare e nemmeno il lettore Pos sull'auto. Basterà il ben più diffuso
collegamento a Internet per scaricare un'applicazione: s'inquadrerà il codice, si digiterà l'importo e pagare col
telefonino sarà possibile a tutti.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 18/10/2011
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La corsa si pagherà con il telefonino