Un tipo di tifo chiamato più propriamente febbre
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Un tipo di tifo chiamato più propriamente febbre
Malattie endemiche presenti sul territorio: India Un tipo di tifo chiamato più propriamente febbre fluviale del Giappone, causato da Orientia tsutsugamushi, un protobatterio Gram-negativo appartenente alla famiglia delle Rickettsiaceae, isolato ed identificato per la prima volta nel 1930 in Giappone, ha una prevalenza relativamente elevata in India, dove è stato segnalato dall’Himachal Pradesh, nel settembre 2012, con centinaia di casi e 28 decessi, e dal Rajahstan nell’ ottobre 2012, con almeno 14 morti. http://tropeninstitut.de/news.php?mid=6966; http://tropeninstitut.de/news.php?mid=7032 http://tropeninstitut.de/news.php?mid=6211 . La febbre fluviale è trasmessa da acari. La malattia è caratterizzata da febbre, ingrossamento dei linfonodi, eruzioni cutanee, e un’escara, una crosta che compare nella sede del morso. La terapia di scelta è costituita dalla doxiciclina. La maggior parte dei viaggiatori sono a basso rischio. Bisogna evitare la puntura di questi artropodi attraverso il rispetto dei comportamenti idonei ad evitare le punture degli artropodi, indumenti coprenti, pantaloni rimboccanti nelle calzature, uso di sostanze repellenti. Un focolaio di epatite E è stato segnalato nel giugno 2012 dalla città sede conosciuta per la produzione tessile di Ichalkaranji nello stato del Maharashtra, che ha causato più di 4089 casi e 12 decessi. L’epatite E è causata dalla localizzazione epatica di un virus trasmesso per via oro-fecale. Attenzione all’acqua contaminata, cioè non sigillata in bottiglia e alla verdura ed alla frutta fresca, specie nelle zone rurali. Pertanto i viaggiatori dovranno prestare particolare attenzione ad evitare occasioni di contrarre la malattia, che non è prevenibile mediante vaccinazione. http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-india-18504430 Un focolaio di epatite A è stato riportato da Ramdarbar, nel Nord dell’India a dicembre del 2012 e da Kochi, nello stato del Kerala, nel dicembre 2011 . Il vaccino per l’Epatite A esiste ed è raccomandato per tutti i viaggiatori diretti in India. http://www.indianexpress.com/assembly-elections/news/hepatitis-a-strikesramdarbar/1044524/0 http://www.tmb.ie/destinations/news.asp?title=Sharp-rise-inHepatitis-A-in-Kerala-state-in-India&id=184849 Un focolaio di epidemia di leptospirosi è stato segnalato nel luglio del 2012 con tre morti da Ahmedabad nel Gujarat http://www.indianexpress.com/news/3-more-die-ofleptospirosis/980161 e dalla parte meridionale dello stato del Gujarat, nel mese di agosto 2011, che causò più di 700 casi e più di 100 morti, http://www.hindustantimes.com/Indianews/Ahmedabad/Leptospirosis-claims-137-lives-in-Gujarat/Article1-748621.aspx . La Leptospirosi è caratterizzata all’inizio da sintomi simil-influenzali e da eruzioni cutanee, talvolta si può complicare con meningite, ittero o insufficienza renale. L'infezione è acquisita da esposizione ad acqua contaminata da urine di animali infetti. I focolai si verificano di solito con l'inizio della stagione dei monsoni. La maggior parte dei casi si verifica nei lavoratori agricoli. I viaggiatori, che per motivi di lavoro possono essere esposti ad acqua potenzialmente contaminata da urina di origine animale, possono prendere in considerazione una profilassi alla dose di 200 mg di doxiciclina, o una volta alla settimana, se l’esposizione si prolunga, o una volta sola prima dell'esposizione. La maggior parte dei viaggiatori sono a basso rischio. La rabbia è un rischio sottovalutato per i viaggiatori che si recano in India, come dimostra l’episodio del recente decesso di una signora inglese a causa di tale malattia contratta per il morso di un cane nel corso di un viaggio in India.http://www.financialexpress.com/news/british-woman-dies-of-rabies-after-dogbite-inindia/955194 http://www.telegraph.co.uk/travel/travelnews/9316979/Rabies-deathprompts-travel-warning.html Un'epidemia di rabbia è stato segnalato da Chennai nel mese di aprile 2011, che ha causato 15 morti nei primi quattro mesi dell'anno http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2011-07-07/chennai/29746524_1_rabiesdeaths-anti-rabies-vaccines-dog-bites . I viaggiatori in India devono evitare il contatto con i cani randagi, che sono la fonte più comune di rabbia in India e prendere in considerazione la vaccinazione in caso di esposizione prevista a causa di qualsiasi occupazione a rischio: caccia, trekking ecc.. In India la malaria si attesta sul milione e mezzo di casi per anno, la metà circa rappresenta da Plasmodium falciparum. La malaria nel 2012 è stata segnalata in incremento a Goa, ma l’andamento complessivo è piuttosto stabile. http://www.fitfortravel.nhs.uk/news/newsdetail/3741.aspx http://nvbdcp.gov.in/Doc/malaria-situation-august12.pdf La profilassi per la malaria è consigliata tutto l'anno in tutto il paese (comprese le città di Delhi e Bombay), tranne ad altitudini superiori a 2000 mt., cioè negli stati di Himachal, Jammu, Kashmir, Pradesh, e Sikkim. Focolai sono più frequenti nel corso della stagione monsonica. La maggior parte dei casi di malaria sono segnalati da aree boschive negli stati del Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Gujarat, Rajasthan, Bihar e Karnataka. La meflochina si deve assumere una volta alla settimana alla dose di 250 mg, iniziando una a due settimane prima dell'arrivo e per tutta la durata del viaggio e fino a quattro settimane dopo il ritorno. La meflochina può causare lievi sintomi neuropsichiatrici, fra cui nausea, vomito, vertigini, insonnia e incubi. Raramente, si verificano reazioni gravi, tra cui la depressione, l'ansia, psicosi, allucinazioni e convulsioni. La meflochina non deve essere somministrata a chiunque sia portatore di una storia di convulsioni, disturbi psichiatrici, disturbi della conduzione cardiaca, o allergia al chinino o chinidina. Atovaquone/proguanil (Malarone) è un’associazione di questi due farmaci in uno stesso farmaco che si deve assumere una volta al giorno con il cibo a partire da due giorni prima l'arrivo e continuando nel corso del viaggio e fino a sette giorni dopo il ritorno a casa. Gli effetti collaterali, sono generalmente lievi, e possono includere dolori addominali, nausea, vomito, mal di testa, diarrea, o vertigini. Le reazioni avverse gravi sono rare. La doxiciclina è efficace, e ben tollerata e risulta probabilmente il farmaco di prima linea nella profilassi della malaria, ma per esteso come profilassi multi indirizzata, in quanto efficace in una nutrita serie di malattie caratteristiche delle aree più povere: enteriti di varia origine, compreso il colera, rickettsiosi, brucellosi, leptospirosi, affezioni respiratorie da intracellulari ecc.. Le misure di protezione contro gli insetti sono essenziali. Tutti i viaggiatori nati dopo il 1956 dovrebbero assicurarsi di essere stati vaccinati contro il morbillo o di avere effettuato un esame del sangue che mostra l'immunità contro tale virosi. Coloro che sono nati prima del 1957 vengono ritenuti immuni. Anche se l'immunizzazione contro il morbillo di solito è iniziata all'età di 12 mesi, ai bambini tra i 6 e gli 11 mesi deve essere somministrata una dose iniziale di vaccino MMR. Il vaccino per l’encefalite giapponese http://iictenvis.nic.in/Database/More_About_Japanese_Encephalitis_827.aspx è raccomandato per i viaggiatori a lungo termine (1 mese) soggiornanti nelle zone rurali o per i viaggiatori che comunque sono destinati a compiere ampie attività all'aria aperta non protetti nelle zone rurali, soprattutto la sera, nel corso di viaggi anche più brevi di un mese. Il picco della trasmissione avviene da maggio a ottobre, durante e subito dopo la stagione dei monsoni. In India, gli unici Stati che non segnalano casi di encefalite giapponese sono Arunachai, Dadra, Daman, Diu, Gujarat, Himachai, Jammu, Kashmir, Laccadive, Meghalaya, Nagar Haveli, Orissa, Punjab, Rajasthan, e Sikkim. Gli ultimi focolai sono stati segnalati da Uttar Pradesh nel giugno 2012, che ha causato 440 bambini morti, http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2012-10-20/lucknow/34605636_1_brd-medicalcollege-acute-shortage-japanese-encephalitis da Sivasagar nell’Assam nel luglio 2012, con 34 decessi http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2011-0716/guwahati/29780991_1_japanese-encephalitis-vaccination-sivasagar , e dal quartiere Malkangiri nell’Odisha nel novembre 2012, che ha ucciso almeno 24 bambini http://indiatoday.intoday.in/story/japanese-encephalitis-kids-death-malkangiri-districtodisha/1/228631.html Distribuzione dei casi di JEV in India; tratto da http://lisabethmd09.blogspot.it/2012_04_01_archive.html La Febbre Chikungunya è una malattia virale trasmessa da punture di zanzara (genere Aedes). I sintomi includono febbre, dolori articolari, dolori muscolari, mal di testa, e rash cutaneo. La malattia non è quasi mai fatale, ma può essere complicata da astenia prolungata e malessere. Raramente, l'infezione è complicata da meningoencefalite, che si osserva di solito nei neonati e in quelli con condizioni di immunodepressione preesistenti. Le misure di protezione contro le punture provocate dagli insetti sono fortemente raccomandate, come descritto di seguito. A causa del rischio di contagio da madre a figlio, le donne in gravidanza devono prestare particolare attenzione a proteggersi dalle punture di zanzara. http://iictenvis.nic.in/Database/Chikungunya_nesessitating_new_insights_2009_1060.aspx I focolai più recenti sono stati segnalati nel marzo 2012, da Jalpaiguri distretto nel Bengala Occidentale a giugno 2012 con 1000 persone interessate http://www.dnaindia.com/india/report_chikungunya-outbreak-affects-1000-in-westbengal_1708846 , e da Delhi e da Shinor taluka nel Gujarat nel mese di ottobre 2012 http://indiatoday.intoday.in/story/chikungunya-virus-mutates-into-deadly-strain-indelhi/1/223476.html http://articles.timesofindia.indiatimes.com/keyword/chikungunya La dengue è una malattia simil-influenzale che a volte è complicata da emorragia o shock. L'infezione è trasmessa da zanzare Aedes, che pungono soprattutto di giorno e sono favorite dalla presenza di aree così densamente popolate, come in India, anche se hanno prevalenti abitudini rurali. Pertanto l’infezione è virtualmente presente su tutto il territorio. Nessun vaccino è disponibile in questo momento. Bisogna attenersi alle misure di protezione dalle punture di insetti. Gli epidemiologi affermano che 30.002 persone in India sono stati interessati dalla febbre dengue a ottobre del 2012, con un incremento del 59 per cento rispetto ai 18860 registrati nel corso di tutto il 2011. Ma il numero effettivo di indiani che hanno la febbre dengue ogni anno risulta di milioni, dicono molti esperti. Stime prudenziali affermano esserci 37 milioni di infezioni da dengue ogni anno in India, con 227.500 ricoveri http://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/99CE7AF1DE56F96DC125740A0044 D316-who_HLT_ind070930.pdf http://www.nytimes.com/2012/11/07/world/asia/alarm-over-indias-dengue-feverepidemic.html?pagewanted=all&_r=0 Un focolaio di febbre tifoide è stata riportato dal Punjab nel mese di aprile 2012. Un vaccino per la febbre tifoide è disponibile ed efficace. È però in modo crescente riportata la resistenza al trattamento con antibiotici: cefalosporine di terza generazione e chinolonici. Bisogna prendere in considerazione l’uso di nuovi chinolonici ed altre cefalosporine. http://www.apiindia.org/pdf/medicine_update_2012/infectious_disease_03.pdf http://www.tribuneindia.com/2010/20100515/cth1.htm La meningite meningococcica è rappresentata ampiamente, per cui è consigliata la vaccinazione antimeningococcica a causa della presenza di focolai sporadici insorgenti Un focolaio di epatite B, apparentemente trasmessa da medici che hanno usato aghi e siringhe contaminati, è stato segnalato da Sabarkantha, nel Gujarat, nel febbraio 2009. http://www.guidaindia.com/index.php? option=com_content&view=article&id=1361&Itemid=62 La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata per tutti i viaggiatori diretti in India. Un focolaio di una virosi ad interessamento congiuntivale, chaimato pink-eye è stato segnalato da Mumbai nel mese di ottobre 2007. La maggior parte dei focolai di congiuntivite sono causati da enterovirus e adenovirus. Nella maggior parte dei casi, la malattia si risolve senza complicazioni, ma può causare notevoli disagi e inabilità temporanea. La prevenzione si pratica lavandosi spesso le mani e non condividendo asciugamani e biancheria da letto. http://www.medindia.net/news/Conjunctivitis-in-Mumbai-Dont-Be-Complacent-SayDoctors-27396-1.htm Si possono verificare dei focolai di malattie da enterovirus. La hand foot mouth (mano, piede e bocca) è la più nota. La maggior parte dei focolai, che si trasmettono in seguito ad e contatto con materiale fecale di individui infetti. La maggior parte dei casi si verifica nei neonati e nei bambini piccoli, ma anche gli adulti possono essere colpiti. La malattia è caratterizzata da febbre, vesciche orali, e un rash o vescicole sul palmo delle mani e piante dei piedi. La maggior parte dei casi si risolve senza complicazioni, ma una piccola percentuale sono complicate da encefalite (infiammazione del cervello), da miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), o edema polmonare (liquido nei polmoni). La chiave per la prevenzione è una buona igiene personale e lo scrupoloso lavaggio delle mani. http://www.atmph.org/article.asp?issn=17556783;year=2012;volume=5;issue=4;spage=379;epage=380;aulast=Bhatt http://www.kessuma33.unimas.my/index.php? option=com_content&view=article&id=311:enterovirus-75-encephalitis-in-childrensouthern-india&catid=49:headlines&Itemid=355&lang=en Infezioni da virus Nipah iniziano con sintomi simil-influenzali, tra cui febbre alta e dolori muscolari, che possono successivamente guadagnare il nevrasse, con localizzazioni encefalitiche, e conseguente evoluzione, in taluni casi peggiorativa. La maggior parte dei casi di infezione da virus Nipah si verificano in coloro che per motivi vari entrano a stretto contatto con suini infetti. La malattia può anche essere trasmessa da persona a persona, soprattutto in ambito sanitario. La maggior parte dei viaggiatori però sono a rischio estremamente basso. http://healthmap.org/news/nipah-virus-fatal-emerging-infectious-disease-raises-concerns Focolai di influenza aviaria H5N1 ("influenza aviaria") sono stati sporadicamente segnalati da aziende avicole nel corso degli ultimi anni. La maggior parte dei viaggiatori sono a rischio estremamente basso per l'influenza aviaria, dal momento che quasi tutti i casi umani in altri paesi si sono verificati in coloro che hanno avuto contatti diretti con pollame vivo, infetto, o per convivenza con familiari che soffrono di questa malattia. I Centers for Disease Control (CDC) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità non sconsigliano viaggi in paesi colpiti dall'influenza aviaria, ma raccomandano che i viaggiatori evitino l'esposizione al pollame vivo, comprese le visite in allevamenti di pollame e mercati aperti con volatili vivi, dovrebbe evi tare di toccare le superfici che potrebbero essere contaminati da feci di pollame o altri animali, e deve assicurarsi che tutti i prodotti di pollame e delle uova sono ben cotti. Al momento attuale, la trasmissione della poliomielite in India è limitata all’Uttar Pradesh occidentale e agli stati di Bihar e Uttarakhand. La vicinanza del Pakistan, che è un Paese che tarda ad eradicare la malattia, determina un permanente rischio di reintroduzione. Un'unica dose di vaccino anti polio di richiamo è raccomandata per ogni viaggiatore adulto che ha ricevuto le vaccinazioni infantili obbligatorie, ma non ha mai ricevuto il vaccino antipolio da adulto. I bambini devono ricevere un ciclo completo di vaccino contro la polio prima di partire per l'India. Il colera è praticamente endemico in India, e procede in funzione della riaccensione di focolai in forma sporadica. Ad esempio nel 2012 in Assam ci sono stati 500 casi con quattro decessi. La maggior parte dei focolai sono legati all'uso di acqua potabile contaminata, in genere in situazioni di povertà, sovraffollamento e scarsa igiene. La maggior parte dei viaggiatori sono però virtualmente a rischio estremamente basso di infezione. È comunque disponibile un vaccino contro il colera, che è consigliato non solo per alcuni individui ad alto rischio, come i soccorritori, gli operatori sanitari, e per chi si reca in viaggio in zone remote in cui si verificano epidemie di colera e vi è accesso limitato alle cure mediche. Tutti i viaggiatori dovrebbero osservare attentamente precauzioni nel consumo di cibo e acqua, come indicato di seguito. http://crofsblogs.typepad.com/h5n1/2012/06/india-four-dead-in-assam-choleraoutbreak.html Come in altre parti del Sud Est asiatico la peste (da Yersinia pestis) è endemica in gran parte dell’India. Vengono segnalate sporadicamente focolai che si verificano piuttosto sporadicamente, spesso prediligendo le concentrazioni di masse di persone indigenti e che abitano in condizioni di particolare precarietà nell’igiene e nello smaltimento dei rifiuti e delle acque di origine domestica. http://www.hitthetrail.com/bubonic-plague Distribuzione della peste nel mondo I viaggiatori vengono consigliati ad evitare il contatto con animali malati o morti, in particolare i roditori. Per evitare qualsiasi possibilità di esposizione alle pulci di roditori, applicare una sostanza repellente a base di DEET (dietil toluamide) sulla pelle e utilizzare repellenti per insetti sui vestiti per evitare le punture delle pulci. Fra gli antibiotici hanno una certa efficacia, oltre agli aminoglicosidi, anche i chinolonici (ciprofloxacina) e le tetracicline (doxiciclina). La Leishmaniosi viscerale, chiamata Kala Azar in India, che è un'infezione parassitaria trasmessa dalle punture dei flebotomi, coinvolge almeno 200 milioni di abitanti, considerati a rischio di contrarre la malattia, è in aumento in India e ha raggiunto proporzioni epidemiche nello Stato di Bihar. http://www.tmb.ie/destinations/news.asp?title=VisceralLeishmaniasis-outbreak-in-Bihar-region-of-India-with-over-70-deaths-during2011&id=187359 Un gran numero di casi è stato riportato anche dagli stati del Bengala occidentale e dal Jharkhand. I viaggiatori diretti nel Bihar, West Bengala, Jharkhand, come unica forma possibile di prevenzione, devono seguire con attenzione le misure suggerite per proteggersi dalle punture di flebotomi, come descritto nel sito http://www.plosntds.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pntd.0001405 http://www.oneworldhealth.org/pdf/RStmi2517.pdf http://www.leishmaniaresearchsociety.org.in/ http://www.who.int/csr/resources/publications/CSR_ISR_2000_1leish/en/index.html http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10416321 http://www.bvgh.org/Biopharmaceutical-Solutions/Global-HealthPrimer/Diseases/cid/ViewDetails/ItemID/5.aspx distribuzione nel mondo dei casi di leishmaniosi Per quanto riguarda la tubercolosi nel 2011, l'India risulta di nuovo in cima alla lista per l'incidenza (numero di nuovi casi rilevati in un anno). Se ne sono registrati un numero da 2 a 2.5 milioni,. In tale maniera l'India ha rappresentato il 26 per cento dei casi totali. La letalità è alta in India. La percentuale di pazienti affetti da tubercolosi che sono anche HIV positivi è del 6,5% in India. Inoltre si stanno diffondendo le forme caratterizzate da ceppi sempre più resistenti ai farmaci. Il viaggiatore che si reca in India deve prevenire questa infezione che è aerodiffusa, evitando di rimanere per lunghi periodi chiuso in ambienti chiusi, a scarsa o assente aerazione insieme a moltitudini di locali, o condividendo la stessa abitazione in famiglie che manifestano la presenza di condizioni di sovraffollamento e/o di corredi igienici precari. http://www.thehindu.com/health/indias-tuberculosischallenge/article4017246.ece http://www.nature.com/news/totally-drug-resistant-tbemerges-in-india-1.9797 Secondo un recente studio del British Medical Journal, l'India per quanto riguarda l’AIDS ha una popolazione di pazienti sieropositivi per HIV di circa 1,4-1.600.000 persone. Anche se è stato originariamente stimato che l'India ne avesse fino a 5,5 milioni di persone infette nel 2005, stime più accurate pongono la cifra al di sotto dei 2,5 milioni nel 2007. Questi nuovi dati sono supportati dalla World Health Organization e da UNAIDS. Secondo le Nazioni Unite, nel rapporto 2011 l'AIDS, c'è stato un calo del 50% nel numero di nuove infezioni da HIV negli ultimi 10 anni in India. Appare superfluo raccomandare al viaggiatore di evitare di avere comportamenti e/o rapporti a rischio in India, paese in cui il numero totale degli infetti è così alto (>un milione e mezzo di persone). http://www.bmj.com/content/340/bmj.c621 http://en.wikipedia.org/wiki/HIV/AIDS_in_India http://www.hindustantimes.com/India-news/NewDelhi/India-sees-50-decline-in-new-hivinfections-un-report/Article1-680333.aspx