Da 45 anni lo stesso spirito Lettera ai giovani con invito speciale

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Da 45 anni lo stesso spirito Lettera ai giovani con invito speciale
la voce delle sezioni 17
TREGNAGO
PARONA
Da 45 anni
lo stesso spirito
Ricordando
Franco Dal Negro
di Federico Burro
Eccoci arrivati! FIDAS Tregnago
festeggia il 45° anniversario dalla
nascita del gruppo, nato nell’anno
1963 con la denominazione di
“Donatori di sangue S. Camillo”.
Che gioia vedere come, dopo tanti
anni, lo spirito che anima chi dona
sangue rimane immutato e contagia
chi vuole avvicinarsi a questa incredibile esperienza di solidarietà.
Avere 45 anni e non dimostrarlo,
grazie a tutti quei donatori che, anno
dopo anno rinnovano e incrementano il numero di questa famiglia arri-
di Alberto Salan
vando nel 2006 a 450 donazioni e
toccando nel 2007 le 500 sacche di
sangue. Restando ben consapevoli
di quanto fatto e degli obiettivi raggiunti, viene spontaneo ringraziare
tutti i donatori di FIDAS Tregnago
per il continuo ed incessante impegno nel regalare un sorriso e una
speranza a chi ne ha bisogno.
Nella foto: alcuni donatori di FIDAS
Tregnago hanno portato anche in
Amazzonia (Brasile) un piccolo
segno della nostra associazione
Improvvisamente, così
tanto improvvisamente
che alla notizia della
morte dell'amico Franco,
tutti pensavamo ad uno
scherzo. Con lui ci si era
dati appuntamento al
giorno dopo, ma il giorno
dopo lui già non era più
tra noi.
Tanto stupore e dolore
segnano la scomparsa
di Franco, vice presidente della sezione Fidas di
Parona: una vita nel
gruppo
Francescano
prima, grande sostenitore della
fusione e sempre in prima fila negli
impegni della Fidas, poi.
In noi della sezione di Parona, ma
non solo, in tutte le sezioni della
Valpolicella, Franco lascerà un
grande vuoto. Ricordo l'ultimo direttivo, la sua agenda piena di appunti e di date da ricordare e la sua
frase: "questi giovani, perchè facciamo così fatica a coinvolgerli?
Servono giovani nella sezione. La
prossima volta dobbiamo pensare
ad una nuova iniziativa per sensibilizzarli di più..."
Mi piacerebbe vedere questa frase
come un suo lascito: mi raccomando avviciniamo i giovani al volontariato e alla donazione!
Vogliamo ricordarti con quel tuo:
"va ben, ghe vao mi...!"
Ora tu sei andato, Franco. Spetta
a chi rimane ricordarti e non stancarsi di sostenere nel miglior modo
possibile la Fidas e la donazione.
Nella foto: la presidente della
sezione di Parona Roberta
Righetti, Franco Dal Negro e
Tomaso Adami
CASTELNUOVO DEL GARDA
Lettera ai giovani con invito speciale
di Bruno Vinco
I Donatori di sangue di Castelnuovo del Garda
hanno vissuto il 2007 in modo veramente speciale. E’ stato infatti celebrato il quarantesimo di fondazione della sezione e contemporaneamente il trentesimo della locale sezione Aido.
Durante le celebrazioni della festa
sono stati ricordati i padri fondatori
dell’allora sezione donatori di sangue San Camillo de’ Lellis e successivamente Fidas Verona.
Un ricordo particolare è stato rivolto
al professor Giancarlo Barbazeni; al
parroco di allora, il compianto don
Luciano Mazzi che diede una decisiva spinta per iniziare questo bellissimo percorso di solidarietà e che
ha ospitato la sezione nelle sale
della parrocchia per la raccolta del
sangue.
E’ stato inoltre ricordato il sindaco di
allora, il cav. Alberto Fogliari, sostenitore dell’opera dei donatori.
Memori di questi illustri fondatori, i componenti
dell’attuale consiglio direttivo della sezione, guidati dal presidente Bruno Vinco, hanno messo e
continuano a mettere in cantiere molteplici iniziative promozionali. Tra queste una merita senza
dubbio essere posta all’attenzione ed è la colla-
Nelle foto: a destra l’invito rivolto ai giovani dal Comune di Castelnuovo; sotto,
Giovanni Zanetti, il presidente Bruno
Vinco ed il sindaco ing. Maurizio Bernardi
borazione che la sezione ha attivato con
l’Amministrazione comunale di Castelnuovo del
Garda. E’ stata inviata ai giovani del Comune una
lettera e unitamente un invito da parte del
Comune a firma del sindaco ing. Maurizio
Bernardo che invita i giovani che hanno compiu-
to i 18 anni a diventare donatori di sangue.
Questo continuo lavoro promozionale ha dato e
continua a dare buoni risultati.
Infatti nel corso dello scorso anno sono entrati a
far parte della sezione ben 30 nuovi giovani
donatori.
18 la voce delle sezioni
CASELLE
BADIA-SELVA DI PROGNO
La prima sede e una piazza Testimonial
per tutti i donatori
d’eccezione
di Stefano Tassini
A Caselle, i donatori di sangue sono superattivi.
Sono molte le novità proposte alla popolazione
sperando che servano per stimolare le persone ad
avvicinarsi alla donazione. Il dinamismo del
Consiglio direttivo consente lo scambio di opinioni
fra i suoi elementi e pone le basi per un volontariato che coinvolge tutti. Ecco perché, con una semplice battuta fatta durante una riunione, è nata l’idea di chiedere all’Amministrazione Comunale di
ottenere il vecchio acquedotto di Caselle per ricavarvi la nostra sede.
Da 37 anni il Consiglio di sezione del gruppo donatori si ritrova nelle sale parrocchiali per le riunioni,
ma ora, dirigenza nuova, vita nuova. “Non sarebbe
bello – ci siamo detti – se avessimo la sede nell’acquedotto, che ormai è dismesso e abbandonato
da trent’anni e, visto che la struttura è alta una ventina di metri, pensate che visibilità avrebbero delle
insegne promozionali Fidas Verona messe là in
alto”. Subito ci siamo fatti una risata, ma poi, sapete com’è, una volta lanciato un sasso nello stagno,
l’onda si propaga. Il segretario ha preparato una
bella richiesta da inviare in Comune e, nel giro di
poco, tutto era già sulla scrivania del Sindaco e
degli Assessori competenti. Il tempo è passato
veloce e, in un paio di settimane, la Giunta comunale si è espressa favorevolmente. Abbiamo
festeggiato e, sull’onda dell’entusiasmo, ci siamo
lanciati verso un nuovo sogno: un luogo pubblico
intestato ai donatori. Ed ecco la sorpresa
che non t’aspetti: gli Amministratori del
Comune si sono resi disponibili a cambiare
l’intestazione della grande piazza dov’è
situato l’acquedotto. Una zona nevralgica di
congiunzione fra due grandi aree pubbliche:
il parco del centro sociale e gli impianti sportivi, zone dove si uniscono varie forme di
volontariato sul territorio. Perbacco! Piazza
dei Donatori e la prima sede (nella foto) unite
in centro paese non si sono mai viste da
nessuna parte! Un’occasione favolosa che
abbiamo preso al volo!
Gli Amministratori di Sommacampagna hanno dato
una forte risposta alla nostra richiesta e, nel contempo, anche un segno permanente di visibilità per
la promozione dello spirito della donazione come
impegno civile. Penso a quante volte, nelle nostre
feste, hanno reso merito a tutti i donatori che,
dando il sangue, compiono un atto di giustizia dal
forte significato umano e sociale. Un esempio per
tutti i concittadini. Con questi due regali, l’Amministrazione Comunale ha ancora di più riconosciuto e, in un certo modo contraccambiato, il bene
fatto da tutti i donatori e donatrici Fidas di Caselle.
L’intestazione “Piazza dei Donatori” non è frutto di
casualità, infatti, nelle nostre intenzioni, intendiamo
avere un luogo che non riconosca l’opera di un singolo donatore, ma quella di tutti indistintamente,
siano essi di sangue, organi, midollo osseo o cellule staminali. Ci auguriamo che sia un posto che
riempia d’orgoglio ogni donatore, pensando che
quella sia anche la sua piazza che risalta la propria
benemerita attività.
Ringraziamo gli Amministratori di Sommacampagna
per aver creduto in Fidas Verona, inoltre, tutti gli
amici, simpatizzanti e sponsor della nostra associazione che ci stanno aiutando per fare bella e accogliente la nostra sede. La piazza è già pronta ed
inaugurata; nella nostra “casa” i lavori per la sistemazione sono già in corso. A quando l’inaugurazione? Presto, ma pazientate ancora un po’.
di Katia Aldegheri
Nella sezione di Badia - Selva di Progno possiamo proprio dire d’aver avuto un testimonial
d’eccezione. Si tratta di Michele Valdegamberi,
novello Diacono, ordinato lo scorso 30 marzo
dal Vescovo di Verona, S. E. mons. Giuseppe
Zenti.
Appena uscito dalla cattedrale, fresco di ordinazione, abbiamo colto l’occasione per fare
questa simpatica foto: il cappellino rosso
FIDAS VERONA gli sta proprio bene! È stato
un semplice gesto di promozione perchè tutte
le persone lì attorno ci guardavano!
Noi donatori siamo molto orgogliosi di lui perché Michele fa parte della grande famiglia
Fidas Verona. Ha iniziato come aspirante
donatore nella sezione di Badia ed ora, giustamente, è passato a far parte del nuovo gruppo
di donatori Fidas nato da poco in Seminario.
Ci auguriamo che lui e i suoi compagni, futuri
sacerdoti, ci aiutino a diffondere la cultura del
dono del sangue tra la gente perché abbiamo
bisogno anche di promotori importanti come
loro. Complimenti Michele! E l’anno prossimo,
quando sarai ordinato sacerdote, per la foto
ricordo ti metteremo anche la maglietta FIDAS,
oltre al cappellino!
ROSEGAFERRO
Radici profonde
e ottime prospettive
di Dimitri Busti
Per chi non lo conosce, Rosegaferro è
una piccola frazione del comune di
Villafranca posta all’incrocio tra le direttrici di Villafranca, Mozzecane e
Valeggio sul Mincio. Il nostro paese
mostra una caratteristica univoca dei
rosegaferresi, e cioè essere degli ottimi
donatori, con dei giovani fuoriclasse che
hanno al loro attivo più di 100 donazioni
e… chissà fino a che numero arriveranno. Anche gli altri del nostro gruppo non
sono da meno: donano che è una meraviglia! I numeri svelano quanto il dono
del sangue sia ritenuto un gesto importante. Circa l’11 % dei membri della
nostra comunità è donatore, o ha fatto le
prove per diventarlo, inoltre, la media
delle donazioni per singolo donatore si
attesta al 2,03 %.
Nelle foto: qui sopra la formazione
della Polisportiva con su le maglie il
logo Fidas; a sinistra, la mongolfiera
della Fidas Verona ed un gruppo
folkloristico di Rosegaferro.
La sezione di Rosegaferro è stata fondata nel 1972 e, fin da subito, ha trovato molti proseliti. Nel 2007 i nostri donatori sono arrivati ad essere 114 ed il
numero delle donazioni è arrivato a 232
unità. L’obiettivo della nostra sezione è
quello di crescere continuamente e di
utilizzare il dono del sangue anche
come elemento di unione, infatti, ad ogni
iniziativa che si svolge nel nostro paese,
FIDAS VERONA è presente con i suoi
simboli, le sue iniziative e il suo messaggio. Questa è l’occasione giusta per
salutare e ringraziare tutti i presidenti e
direttivi dei vari gruppi di volontariato
che sempre ci accolgono con entusia-
smo e ospitano nelle loro iniziative. Un
particolare ringraziamento alla polisportiva, che ha fatto proprio il nostro logo
applicandolo
sulle
sue
mute.
Concretamente appoggiano le nostre
iniziative, anche contribuendo con un
folto gruppo al servizio di assistenza al
palasport, gestito da Fidas Verona,
durante le partite interne della squadra
di pallavolo Marmi Lanza. Un sincero
augurio di buon lavoro a tutti e che l’apertura del nuovo quartiere porti ancora
altri donatori nella nostra sezione.
lettere 19
Subito un intervento per
carcinoma mammario, potrò
ancora donare sangue?
FILO DIRETTO
lettere, richieste, curiosità, opinioni in redazione
LE RISPOSTE ALLE LETTERE SONO A
CURA DELLA PRESIDENZA PROVINCIALE
Effettuato il vaccino contro
il meningococco dopo quanto si può donare sangue?
Per quanto tempo una persona è
esclusa dal poter donare sangue o
derivati se effettua il vaccino contro
il Meningococco C?
Grazie per le sempre Vostre pronte
risposte.
Silvia M.
Il
responsabile
del
Centro
Trasfusionale di Verona ci informa
che la sospensione in caso di vaccinazione è di 15 giorni; anche per
quello della meningite.
Cordiali saluti.
Don Mario Gatti
ci scrive
da Casa Perez
Sono una donna di 43 anni donatrice
da molti anni. Nel gennaio 2007 ho
subito un intervento per un carcinoma mammario, ho fatto la radioterapia ed ora sto facendo una terapia
ormonale. E’ vero che non potrò più
donare sangue? Quali sono i motivi?
Mi farebbe piacere poter continuare a
donare, anche perché per me contribuirebbe, dal punto di vista emotivo a
sentirmi “guarita”. Vi ringrazio per la
disponibilità e vi porgo cari saluti.
L.F.
Cara donatrice, i protocolli internazionali e la legislazione italiana in atto
(D.M. 3 marzo 2005) sconsigliano il
prelievo a chi è stato colpito da malattie come il cancro. Il rischio è di trasmettere al ricevente con la donazione delle cellule neoplastiche che possono sviluppare metastasi attraverso
il sangue (tumori ai polmoni, al fegato,
alle ossa, …). Pertanto, nonostante
Lei abbia eseguito la radioterapia che
comporta la distruzione delle cellule
neoplastiche, ai fini della protezione
della salute del ricevente, non risulta
idonea alla donazione di sangue.
Un’eccezione a tal riguardo viene fatta
per il carcinoma in situ che essendo
un tumore ben localizzato, alla sua
guarigione completa, si può essere
considerati idonei alla donazione.
Recuperato il valore delle
piastrine, reinserito
tra i donatori attivi
Carissimi della Fidas, presidente,
collaboratori, soci, simpatizzanti.
Con molto piacere ho ricevuto il
Vostro magnifico periodico d’informazione - dicembre 2007.
Insuperabile!
Vi ringrazio di cuore. Vuol dire che
non mi avete dimenticato. Anch’io
non vi ho dimenticato. Prego sempre
per Voi e i Vostri cari vivi e defunti,
con amore fraterno. Vi seguo con il
pensiero, il cuore e la mia benedizione in tutte le Vostre attività e successi. Mi congratulo con Voi per il vostro
interessante bollettino, illustrato, elegante, pieno di tante interessanti
notizie, moderno, con cronache
seducenti e resoconti di tanti gruppi
attivi e generosi. Vi saluto cordialmente, con sinceri auguri di Buona
Pasqua, ecc. ecc., e un fraterno arrivederci come, dove, quando Dio
vorrà. Vostro
Don Mario Gatti
Ex-assistente spirituale
S. Camillo - Fidas Verona
Alla mia ultima donazione, fatta
poco più di un mese fa, hanno
riscontrato un valore molto basso
delle piastrine, mi hanno sospeso
dalla donazione e invitato a recarmi
ad un prelievo per effettuare una
nuova conta con un altro anticoagulante. Dal nuovo esame invece è
emerso che il numero di piastrine è
praticamente a posto. Volevo sapere se ora sono stato reinserito tra i
donatori abili o se sono ancora
escluso. Nel secondo caso cosa
devo fare per poter ritornare ad
essere idoneo.... Certo della vostra
comprensione colgo l'occasione per
porgere cordiali saluti
Federico Rudella
La dott.ssa responsabile della
gestione donatori ci conferma che,
in caso di controllo di qualsiasi
esame relativo alla donazione,
quando lo stesso risulti regolare, il
donatore è inserito automaticamente tra gli attivi. Cordiali saluti.
Consumata coca
negli ultimi 10 anni
non si può donare sangue
Volevo chiedere un’informazione: ho
sentito in tv che se si è consumata
coca negli ultimi dieci anni non si può
donare il sangue, è vero? Grazie in
anticipo per l’attenzione. Saluti.
Liana B.
Perchè nei gruppi sanguigni
si distingue A1, A2, B1, B2?
Spettabile
Redazione
“Noi
Donatori”, avrei una curiosità da
chiedere. Perché nei gruppi sanguigni si distingue A1, A2, B1, B2?
Cosa indica 1 o 2?
E poi mi potreste elencare tutti i
gruppi sanguigni esistenti?
Grazie per la cortese attenzione e
un cordiale saluto.
Silvia B.
Cara Silvia, grazie per la tua domanda, che è una curiosità comune a
molti Donatori. Sulla superficie dei
globuli rossi sono presenti centinaia di
proteine, che svolgono funzioni diverse (trasporto di sostanze dentro e
fuori la cellula, enzimi, molecole di
adesione, recettori per l'ingresso di
virus o parassiti ecc...). Alcune di queste molecole possono essere espresse in maniera leggermente diversa da
individuo a individuo (ad esempio A,
B, 0, AB), oppure possono essere
presenti in un soggetto e non in un
altro (ad esempio il fattore Rh): tecnicamente si dice che ciascuna di queste molecole (con le sue varianti)
forma un sistema gruppoematico. Se
volessimo elencare tutti i sistemi di
gruppo esistenti, servirebbe ben più di
questa pagina; tuttavia, la maggior
parte delle proteine gruppoematiche
non ha rilevanza clinica o perchè le
varianti sono rarissime, o perchè,
anche se si trasfondono globuli rossi
tra soggetti che hanno antigeni diversi tra loro, non si verificano reazioni
avverse. Il sistema AB0, al contrario,
ha una grossa rilevanza clinica, dal
momento che è l'unico sistema per il
Gentile signora, l’uso abitudinario di
sostanze stupefacenti è un criterio di
esclusione definitivo dalle donazioni
di sangue. Le indicazioni di tale esclusione sono legate al fatto che l’uso
abitudinario comporta sia la presenza
nel sangue di tassi elevati della
sostanza assunta con conseguente
rischio per chi riceve il sangue, sia il
rischio di trasmissione di malattie
quali epatite e AIDS, per chi fa uso di
sostanze stupefacenti assunte per via
endovenosa (promiscuità dell’uso di
quale tutti noi possiediamo anticorpi
naturali (chi è di gruppo A possiede
gli anti-B, chi è di gruppo 0 possiede
anti-A e anti-B eccetera). A causa
della presenza di tali anticorpi, la trasfusione anche di piccole quantità di
sangue AB0-incompatibile può
determinare reazioni emolitiche
acute con conseguente potenzialmente fatali. L'antigene A è presente
a sua volta in forme leggermente
diverse tra loro: le più frequenti sono
A1 (80% dei soggetti di gruppo A) e
A2 (20% dei casi), ma esistono
anche altre forme (A3, Am, Ax...) che
sono rarissime. I sottogruppi di B
sono ancor meno frequenti, per cui
non si parla di B1, B2 ecc... Alcuni
soggetti di gruppo A2 (ma non tutti)
possiedono anticorpi naturali anti-A1
e pertanto possono avere delle reazioni se ricevono globuli rossi A1. In
linea di massima si può considerare
che una persona che riceve per la
prima volta una trasfusione ha bassa
probabilità di avere reazioni anche
se il gruppo tra donatore e ricevente
non corrisponde (fatta salva la compatibilità AB0, come appena detto).
Più un paziente riceve trasfusioni,
più corre il rischio di immunizzarsi
verso proteine di gruppo a lui estranee, e pertanto di formare anticorpi
che possono creare problemi nelle
trasfusioni successive. La legge
impone la ricerca di tali anticorpi nel
siero del paziente prima di ogni singolo evento trasfusionale. Spero di
aver chiarito in parte la questione,
che è in effetti molto complessa. A
disposizione per eventuali altre
domande.
A presto. Fidas Verona
aghi), ed infine i danni fisici, psicoattivi e al sistema nervoso centrale di chi
l’assume. Per una donazione responsabile, il donatore che ha fatto uso di
sostanze stupefacenti deve parlarne
con il medico responsabile della selezione del donatore.
Sarà compito del medico, dopo attento colloquio, valutare l’uso abitudinario, saltuario e il tipo di stupefacente
assunto per conferire o meno l’idoneità alla donazione di sangue.
da “Noi in Fidas”
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potrete inviare per posta, fax o via email, e noi vi garantiamo interesse e
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MARTELLETTO GAETANO
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VERONA CENTRO
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Buttapietra, Cadidavid, Cad It, Cattolica, Città,
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Liceo Fracastoro, Mazzi S. Maria Regina, Pozzo,
Primo Maggio, Raldon, S. Massimo, S. Nazaro,
S. Lucia, S.S. Redentore Marchesino, Telecom,
Tomba, Vallese
VERONA EST
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Via Einaudi, 11 - 37036 S. Martino B.A. (Vr)
SEZIONI: Badia C. Alta Val d’Illasi, Castelletto
di Soave, Colognola, Lavagno, Mezzane,
Perzacco, S. Martino B.A., Tregnago, Velo-S.
Mauro
VERONA SUD
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Vic. Perandine, 13 - 37052 Casaleone (Vr)
SEZIONI: Bonavicina, Bovolone, Casaleone,
Cerea, Isola Rizza, Mazzantica, Ronco,
Roverchiara, Sezioni Riunite di Salizzole, S.
Pietro di Morubio
VERONA SUD-OVEST
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SEZIONI: Alpo, Caselle di Somm.,
Castelnuovo, Dossobuono, Mozzecane,
Povegliano, Quaderni, Rosegaferro,
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ORARIO APERTURA
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dal lunedi al venerdi
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Sabato ore 8.30 - 12.30
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Erbezzo, Grezzana, Lugo, Romagnano,
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VERONA NORD-OVEST
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Via Veneto, 22 - 37024 S. Vito di Negrar (Vr)
SEZIONI: Fane, Fumane, Negrar, Parona,
Pedemonte, S. Floriano, S. Ambrogio,
Marano e Valgatara
Le nostre sezioni
A.G.S.M.: Maccini Annunciato
Via Guerrina - 37033 Montorio
ALCENAGO: Rghetti Mauro
Via Coda, 47b - 37023 Alcenago
ALPO: Ferrarin Denis
Via Saluzzo, 49 - 37062 Alpo
BADIA CALAVENA: Russo Cosimo
Via Todeschini, 3 - 37030 Badia Calav.
BIASI: Padoan Andrea
Via Selenia, 57 - 37135 Verona
BONAVICINA: Moretto Agostino
Via Filzi, 2 - 37050 Bonavicina
BORGO TRENTO: Formenti Fabio
Via G. Abba, 14 - 37126 Verona
BOSCOCHIESANUOVA:
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Via Saina, 7 - 37021 Boscochiesanuova
BOVOLONE: Venturi Michele
Via del Giglio, 1 - 37051 Bovolone
BUTTAPIETRA: Peroli Luigi
Via Isola, 62a- 37060 Buttapietra
CAD IT: Salvagno Alberto
Via Ventura, 2 - 37135 Cadidavid
CADIDAVID: Tegazzini Alessandro
Via Belfiore, 32 - 37135 Cadidavid
CASALEONE: Braga Thomas
Vic. Perandine, 14 - 37052 Casaleone
CASELLE: Castioni Gilberto
Via Scuole, 108 - 37066 Caselle di Somm.
CASTELLETTO: Trettene Stefano
Via Mons. Gentilin, 42 - 37132 Verona
CASTELNUOVO: Vinco Bruno
Via 6 Fontane, 16 - 37014 Castelnuovo
CATTOLICA ASS.: Mancioppi Ivano
Via Montemezzi, 19 - 37131 Verona
CEREA: Menegatti Matteo
Via Ferramosche, 32 - 37053 - Cerea
CERRO - AZZAGO: Bertoldi Federico
Via Albrigi, 5 - 37020 - Cerro Veronese
CITTA’: Bonani Umberto
Via XXIV Maggio, 25 - 37100 Verona
COLOGNOLA: Bonifacio Massimiliano
Via Trieste, 9 - 37030 Colognola ai Colli
DOSSOBUONO: Antonini Alfredo
Via Madonnina, 6 - 37062 - Dossobuono
ERBEZZO: Grossule Roberto
Via Patuzzo, 14 - 37020 Erbezzo
FANE: Guardini Novello
Via dell’Aquilio, 11 - 37020 Fane
FERROVIERI: Boron Aldo
Via Tartaro, 6 - 37136 Verona
FUMANE: Guglielmi Dino
Via Madonnina, 25 - 37022 Fumane
GOLOSINE: Fasoli cav. Angelo
Via Rinaldo da Vill., 8 - 37131 Verona
GREZZANA: Anzolin Tarcisio
Via Scala, 4a - 37023 Grezzana
ISOLA RIZZA: Bonetti Marzio
Via Casalandri, 4 - 37050 Isola Rizza
IST. GIORGI: Fossati Fabio
Via Rismondo, 10 - 37129 Verona
ITIS G. MARCONI: Toninel Bruno
Via Romagnoli, 45 - 37139 Verona
LAVAGNO: Bonetti Gianpaolo
Via degli Alpini, 10 - 37030 Lavagno
LICEO FRACASTORO:
Vedovi Daniela
Via Fontana del Ferro, 4 - 37129 Verona
LUGO: Bertagnoli Giorgio
Via Bombieri, 18a - 37023 Lugo
MARANO e VALGATARA:
Bussola Gianantonio
C.so S. Lorenzo, 42b - 37026 Pescantina
MAZZANTICA: Zanca Gianfranco
Via Villa Fontana, 136 - 37051 Bovolone
MAZZI-S. MARIA REGINA
Gherardi Giorgio
Via Lung. Catena, 13 - 37138 Verona
MEZZANE: Colombari Simone
Via Capovilla, 35b - 37030 Mezzane
MOZZECANE: Montresor Elisa
Via Ponte, 8 - 37060 Mozzecane
NEGRAR: Giacopuzzi Enzo
Loc. Caviazzo, 1 - 37020 Prun
PARONA: Righetti Roberta
Via Salazzari, 119 - 37060 Lugagnano
PEDEMONTE: Savoia Gianmarco
Via D. N. Mazza, 8a - 37029 Pedemonte
PERZACCO: Biondani Giovanni
Via Rocchi, 34 - 37059 Perzacco
POVEGLIANO: Donisi Alberto
Via Buonarroti, 6 - 37064 Povegliano
POZZO: Antonini Giovanni
Via C. Lombroso, 3
37057 S. Giovanni Lupatoto
PRIMO MAGGIO: Fusari Giuseppe
Via Spina, 10 - 37134 Verona
QUADERNI: Olivieri Gilberto
Via Leopardi, 4 - 37069 Quaderni
RALDON: Sandri Marco
Via Speranza, 171 - 37057 Raldon
ROMAGNANO: Bombieri Roberto
Via Belvedere, 9c - 37023 Romagnano
RONCO ALL’ADIGE: Cantachin
Francesco
Via XX settembre, 16
37055 Ronco all’Adige
ROSEGAFERRO: Busti Dimitri
Via Croce, 10 - 37069 Rosegaferro
ROVERCHIARA: Tavella Loris
Via S. Teresa, 28 - 37050 Roverchiara
ROVERE’ VERONESE: Michela Scardoni Alessandra Ravelli
37028 - Roverè Veronese
S. AMBROGIO: Lavarini Lino
Via Ca’ del Diavolo, 15 - 37015
S. Ambrogio
S. FLORIANO: Ferrari Pierangelo
Via del Muratore, 4 - 37020 Valgatara
S. GIORGIO in SALICI: Benato Luigi
Via Donizetti, 49 - 37060 Sona
S. LUCIA: Acconcia Flavio
Via Dora Baltea, 205 - 37136 Verona
S. NAZARO: Maddalena Flavio
Via G. Dionisi, 28 - 37131 Verona
S. PIETRO DI MORUBIO: Favalli Gardino
Via Monzambani, 6
37050 S. Pietro di Morubio
S.S. REDENTORE: Bielli Laura
Via Lago di Garda, 2 - 37060 Buttapietra
SEMINARIO VESCOVILE: Selmo Matteo
Via Bacilieri, 1/a - 37139 S. Massimo
SEZ. RIUNITE DI SALIZZOLE:
Trevisani Marcellino
Via N. Chiaramonte, 18 - 37056 Salizzole
SAN MARTINO B.A.: Zanini Micaela
Via Manzoni, 9 - 37036 S. Martino B.A.
SAN MASSIMO: Pasquetto Loris
Via Br. Piemonte, 6 - 37139 Verona
STALLAVENA: Rossin Emanuele
Via Canova, 8 - 37020 Stallavena
TELECOM: De Biasi Giovanni
Viale Sicilia, 12a - 37138 Verona
TOMBA: Mantelli Franco
Via Perlini, 1 - 37135 Verona
TREGNAGO: Rigamonti Daniele
Via Carlo Cipolla, 71f - 37039 Tregnago
VALEGGIO: Gamba Silvio
Via S. Rocco, 13 - 37067
Valeggio sul Mincio
VALLESE: Falsiroli Gianpietro
Via dei Fiori, 6 - 37050 Vallese
VELO - S. MAURO: Varalta Erminio
Via Monte Alto, 52 - 37030 S. Mauro di S.
VILLAFRANCA: Troiani Silvano
Via Milazzo, 8 - 37069 Villafranca