MINI BAIT

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MINI BAIT
Corso di formazione
professionale
di igiene ambientale:
la disinfestazione
dr Graziano Dassi
LA DISINFESTAZIONE
È L’insieme di tutte le pratiche volte al contenimento e
al controllo delle entità infestanti (artropodi, roditori,
malerbe, ecc).
Le fasi della disinfestazione sono:
• prevenzione
• interventi di bonifica
controllo meccanico
controllo chimico
• pest - proofing
• monitoraggio post-trattamento
• certificazione; autovalutazione
PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI
(PMC)
•insetticidi, insettorepellenti, disinfettanti, topicidi e
ratticidi.
•prodotti per uso domestico, civile e industriale.
Recepita la direttiva 98/8/CEE con il D.lvo. 174/2000,
questi prodotti saranno disciplinati entro 10 anni come
biocidi.
PRODOTTI FORMULATI
=
ETICHETTA + CONTENITORE
PRINCIPI ATTIVI + SOLVENTI + COFORMULANTI
Molecole dotate
di attività
biologica nei
confronti di un
organismo
bersaglio
ritenuto nocivo.
Servono a
disciogliere e/o
diluire il
principio
attivo ed i
coformulanti.
Possono essere
acqua o
solventi
organici, cioè
idrocarburi.
Sostanze che rendono
la formulazione stabile
ed omogenea.
Possono conferire al
formulato le
caratteristiche più
consone ai vari tipi di
trattamento.
Tra questi gli
emulsionanti, gli
stabilizzanti, i
sinergizzanti, gli
adesivanti, gli
antischiuma, ecc.
I RODITORI
TOPO
•SPECIE: Mus musculus
(topolino domestico)
• COLONIE
•AMBIENTI: interni di
magazzini, industrie e
abitazioni
•ONNIVORO
•POTENZIALE VETTORE
di germi patogeni
(salmonellosi,
leptospirosi) e parassiti
(pulci, zecche)
RATTO delle
CHIAVICHE
•SPECIE: Rattus norvegicus
•DIMENSIONI: dieci volte
più grande del topolino
domestico
•COLONIE
•AMBIENTI: esterni in
prossimità di corsi d’acqua
•ONNIVORO
•ESTREMAMENTE
VORACE
•POTENZIALE VETTORE di
germi patogeni
(salmonellosi, leptospirosi) e
parassiti (pulci, zecche)
RATTO dei TETTI
•SPECIE: Rattus rattus
•DIMENSIONI: più piccolo
del ratto delle fogne
•COLONIE di 5-20 individui
•AMBIENTI: cantine, solai,
alberi - epigei
•PRINCIPALMENTE
VEGETARIANO
•POTENZIALE VETTORE di
germi patogeni
(salmonellosi, leptospirosi) e
parassiti (pulci, zecche)
PERCHE’ COMBATTERE I
RODITORI NOCIVI
DANNI
DIRETTI (ingestione alimenti)
INDIRETTI (danni a materiali e
infrastrutture)
IGIENE
trasmissione di germi, funghi e virus
parassiti (pulci, zecche)
colera
tifo murino
peste
salmonellosi
leptospirosi
BENESSERE PSICOLOGICO
LE SPECIE SINANTROPICHE DI
MURIDI:
„ Mus domesticus
D
topo domestico
„
„
Rattus norvegicus
Rattus rattus
D
D
ratto di fogna
ratto dei tetti
HABITAT
LE ATTREZZATURE PER LA
DERATTIZZAZIONE
contenitori per esche
trappole a colla
I DERATTIZZANTI: i contenitori per esche
SICURBOX
COPYRBAIT ULTRA
•impiego all’aperto e in interni
•topi e ratti
•dotata di vaschetta porta esca
•per tutti i tipi di esca rodenticida
(pellets, bustine, sfarinato...)
•lxpxh = 14 x 11 x 16,5 cm
•chiusura di sicurezza
•impiego all’aperto e in interni
•topi e ratti
•ideale per posizionamenti a parete
•per esche paraffinate, in blocchi (con
ferretti orizzontali e verticali), ovuli e
bustine
•lxpxh = 25 x 28 x 9,5 cm
•chiusura di sicurezza
MOUSE BLASTER
MINI BAIT
•Impiego all’aperto e in interni
•topi
•estremamente pratica da fissare alle
pareti
•per esche paraffinate, ovuli, bustine e
fioccato
•lxpxh = 12,5 x 7,5 x 3 cm
•chiusura di sicurezza
•impiego in interni
•topi
•per posizionamento negli angoli
•per esche paraffinate in bustine, ovuli e
blocchi da 25 g
•lxpxh = 14 x 12 x 4 cm
•chiusura di sicurezza
I DERATTIZZANTI: formulazioni
„
„
„
„
„
„
„
„
FIOCCATO
cereali (mais, orzo, avena, grano) in
fiocchi
facilmente traslocabili da parte dei
roditori
ESCA FRESCA
viene amalgamata con grassi animali e
vegetali ed antiossidanti
elevata appetibilità
minore durata
generalmente in bustine di carta che
consentono una migliore conservazione
dell’esca, un posizionamento più
semplice, un minor rischio di dispersione,
la possibilità di stamparvi sopra
informazioni
adatto per luoghi umidi in interno ed
esterno
le bustine di carta sono spesso unte e
trasudano
„
„
„
GRANO
cereali (mais, grano, avena, orzo) in grani
facilmente traslocabili da parte dei
roditori
il p.a. tende a non essere distribuito in
modo uniforme poiché si concentra sulla
superficie dei grani
PARAFFINATO blocchi
„
„
„
„
„
„
il p.a. è mescolato agli ingredienti ed alla
paraffina
p.a. distribuito all’interno in modo
uniforme
discreta appetibilità
elevata durata
ideale per trattamenti in esterno e
luoghi umidi
possibilità di fissarlo alle stazioni
BUSTINE SFARINATO
•cereali (mais, orzo, avena, grano)
•elevata appetibilità
•generalmente in bustine di carta che consentono una migliore conservazione dell’esca, un
posizionamento più semplice, un minor rischio di dispersione, la possibilità di stamparvi
sopra informazioni
I PRODOTTI PER LA
DERATTIZZAZIONE: RATACUM
Esca rodenticida pronta all’uso. Per uso domestico e civile.
Presidio Medico-Chirurgico - Registrazione n. 17532 del Ministero della Sanità
Composizione
100 g di prodotto contengono Difenacoum g 0,005
Sostanze appetenti ed adescanti q.b. a 100
Caratteristiche
RATACUM elimina tutte le specie di topi e ratti che infestano gli ambienti domestici,
imagazzini, i locali industriali, ecc. RATACUM causa la morte per emorragia
interna senza provocare dolore e con azionerapida, ma non immediata, cosicché
non suscita diffidenza nella colonia dei roditori e consente una completa
derattizzazione.
Modalità di impiego
Disporre l’esca in dosi da 25-30 g ove si noti presenza o passaggio di topi e ratti o
vicino alle loro tane, rinnovando, quando necessario, l’esca consumata.
Avvertenze
Conservare fuori della portata dei bambini. Non mangiare, né bere, né fumare
durante l'impiego. Non contaminare colture, alimenti e bevande o corsi d’acqua.
Evitare di respirarne i vapori. Evitare il contatto con la pelle, gli occhi e gli
indumenti. Dopo la manipolazione o in caso di contaminazione lavarsi
accuratamente con acqua e sapone.
Rendere innocue, con i mezzi più idonei, le confezioni che contenevano il prodotto.
RAT PASS
Dispositivo elettronico per il
controllo “numerico” dei topi
e dei ratti
Settori applicativi:
„
„
„
„
Ditte di servizio
Industrie alimentari
Ospedali
Scuole
LINEE GUIDA DERATTIZZAZIONE
„
„
„
„
„
„
„
Monitoraggio
Posizionamento di bait-box sicure (il modello va scelto in
relazione ai vincoli), meglio se fissate e in luoghi nascosti
e difficilmente accessibili.
Segnalazione di punti esca su planimetria.
Apposizione di cartelli con avvertenze semplici e chiare.
Controllo/ripristino esche e rimozione spoglie a intervalli
stabiliti.
Attuazione disposizioni di pulizia, disinfezione,
disinfestazione e interventi di riordino e manutentivi.
In caso di area a rischio attivare un calendario di
mantenimento
LA DESTINAZIONE D’USO
CUCINA
GIARDINO
DISPENSA
Classe ARTROPODI
CARATTERISTICHE
„
„
„
„
Esoscheletro
Crescita attraverso
mute
Corpo diviso in
segmenti
Simmetria bilaterale
SISTEMATICA
„
„
„
„
„
Crostacei
Aracnidi
Insetti
Chilopodi
(centopiedi)
Diplopodi
(millepiedi)
GLI ARTROPODI INFESTANTI
formiche
21%
zanzare
16%
blatte
38%
9% acari
8%
mosche
8%
pidocchi
GLI INSETTI STRISCIANTI
SPECIE:
BLATTA
Blattella germanica
Blatta orientalis
Periplaneta americana
Supella longipalpa
MORFOLOGIA
Corpo appiattito
Antenne lunghe e filiformi
Zampe spinose
Due cerci
Capo triangolare
Metamorfosi incompleta
RIPRODUZIONE
estremamente rapida (30 gg) Æ 1 coppia = 400.000 individui
ETOLOGIA
Si spostano velocemente
Sono lucifughe
Sono termofile e igrofile
Sono gregarie
POTENZIALE VETTORE di germi patogeni
Le BLATTE
SPECIE
Dimensioni piccole
riferito agli adulti
Blattella germanica
colore chiaro
ama il caldo umido
si arrampica su superfici verticali lisce
Supella longipalma
colore rosso chiaro
ama il caldo secco
si arrampica su superfici verticali lisce
Dimensioni grandi
riferito agli adulti
Blatta orientalis
Periplaneta americana
bruno-nerastra
bruno-rossastra
ama da caldo a fresco umido
ama da caldo a fresco umido
non si arrampica su superfici verticali lisce non si arrampica su superfici verticali lisce
GLI INSETTI STRISCIANTI
FORMICA
INSETTO DOMESTICO
COLONIE
AMBIENTI
esterni (terrazzi/giardini)
interni (abitazioni/cucine/dispense)
DANNOSA per le derrate alimentari
POTENZIALE VETTORE di microrganismi
nocivi
Le FORMICHE
Lasius niger
formica nera comune
Iridomyrmex spp.
abitazioni, giardini
formica argentina
Monomorium faraonis
formica faraone
abitazioni, ricoveri di
animali
luoghi pubblici, industrie
alimentari
GLI ECTOPARASSITI
PULCE
Pulce
ARTROPODE
EMATOFAGO
PARASSITA dei
mammiferi
AMBIENTI: locali
poco puliti e con
organici
POTENZIALE
VETTORE di germi
Ctenocephalides spp.
detriti
patogeni
capo di
Ctenocephalides
felis
GLI ECTOPARASSITI
ZECCA
ARTROPODE
EMATOFAGO
PARASSITA di
numerosi animali
(cane,
gatto, topo,
colombo) e
dell’uomo
AMBIENTI: verde
incolto e depositi di
rifiuti
POTENZIALE
VETTORE di
patogeni
germi
Zecca
Ixodes spp.
GLI INSETTI VOLANTI
VESPA
SPECIE:
Vespula germanica
Vespa cabro
Vespula
germanica
VIVE IN SOCIETA’;
MOLTO AGGRESSIVA:
le sue punture possono
risultare letali per l’uomo
(soggetti predisposti)
SI NUTRE di sostanze
zuccherine (frutta) e
proteiche (carne)
SENSIBILE ALL’EFFETTO
PARALIZZANTE DEL
PIRETRO
Vespa Crabro
Le ZANZARE
AMBIENTI: umidi e caldi
RIPRODUZIONE in presenza di
acqua stagnante
FASTIDIOSA;
POTENZIALE VETTORE
di gravi malattie (malaria)
IMPORTANTI: quantità di
ossigeno nell’acqua e sua
temperatura.
uovo D larva (l1, l2, l3, l4) D pupa D
adulto
Le MOSCHE
AMBIENTI: abitazioni e
luoghi di lavorazione degli
alimenti
RIPRODUZIONE rapida
fortemente dipendente
dalla temperatura
FASTIDIOSA; POTENZIALE
VETTORE di germi
patogeni
uovo D larva D pupa D adulto
T° C
16° C
Cicli completi
45-51
giorni
25° C
35° C
14-16 giorni 8-10 giorni
LE TRAPPOLE PER INSETTI
•per il monitoraggio delle infestazioni
(stabilire l’entità della presenza di una o più specie di insetti)
•in ogni programma di difesa integrata
•trappole a feromoni:
feromoni sessuali o di
aggregazione (molecole
naturali prodotte dagli
insetti e sintetizzate
anche dall’industria chimica)
Le tipologie
•trappole elettroluminose: alcune
lunghezze d’onda attraggono in
modo particolare alcune specie di
insetti
GLI INSETTICIDI
SI POSSONO DIVIDERE IN FUNZIONE DI:
GRUPPO CHIMICO
piretro
piretroidi
fosforganici
microrganismi
ATTIVITA’ SVOLTA
abbattenti
residuali
snidanti
STADIO VITALE
della specie bersaglio
larvicidi
adulticidi
MODALITA’ D’AZIONE
per contatto
per ingestione
per inalazione
regolatori di crescita (I.G.R.)
IL PIRETRO
•Insetticida di origine naturale
•Estratto da una specie particolare di crisantemo: Chrysanthemum cinerariaefolium
•Non sistemico
•Spiccata azione repellente e snidante
•Agisce per contatto
•Agisce a livello del “sistema nervoso” dell’insetto bersaglio, inducendo una
condizione di iperattività, seguita rapidamente da paralisi e successiva morte
•Permette il controllo di acari e numerose specie di insetti striscianti e volanti
nell’ambito dell’igiene civile, dell’igiene zootecnica e della difesa delle derrate
immagazzinate
•Generalmente è associato a dei sinergizzanti, come il Piperonil Butossido, che
inibiscono la detossificazione negli insetti bersaglio
•Facilmente attaccabile dai sistemi enzimatici dei vertebrati a sangue caldo
(Mammiferi ed Uccelli) verso i quali, di conseguenza, la pericolosità è generalmente
bassa
•Tossico per le api e gli organismi acquatici
I PIRETROIDI
• Derivati di sintesi analoghi al piretro
• Rispetto al piretro hanno maggiore persistenza, minore degradabilità ad opera
degli agenti ambientali, in particolare della luce, e quindi un’efficacia
prolungata nel tempo
• Agiscono a livello del “sistema nervoso” dell’insetto bersaglio, inducendo una
condizione di iperattività, seguita rapidamente da paralisi e successiva morte
• Esistono vari tipi di piretroidi, generalmente caratterizzati da basse dosi
d’impiego e ampio spettro d’azione.
• Permettono il controllo di acari e numerose specie di insetti striscianti e volanti
nell’ambito dell’igiene civile, dell’igiene zootecnica e della difesa delle derrate
immagazzinate
• Generalmente sono associati a dei sinergizzanti, come il Piperonil Butossido,
che inibiscono la detossificazione negli insetti bersaglio
• Facilmente attaccabili dai sistemi enzimatici dei vertebrati a sangue caldo
(Mammiferi ed Uccelli) verso i quali, di conseguenza, la loro pericolosità è
generalmente bassa
• Tossici per le api e gli organismi acquatici
I FOSFORGANICI
Clorpirifos (etile) e Clorpirifos metile: insetticidi non sistemici che agiscono negli
insetti bersaglio a livello dell’enzima colinesterasi, inibendone l’azione
•Sono efficaci sulle specie bersaglio per contatto, per ingestione e per asfissia
•Sono lungamente residuali
•Il Clorpirifos metile è efficace anche contro gli acari
Diclorvos (ddvp): insetticida/acaricida che agisce a livello dell’enzima colinesterasi,
inibendone l’azione
•Agisce sulle specie bersaglio per contatto, ingestione ed asfissia
•È caratterizzato da un rapido effetto abbattente e non lascia residui nocivi
nell’ambiente essendo particolarmente volatile
Malation: insetticida/acaricida che agisce a livello dell’enzima colinesterasi,
inibendone l’azione
•Agisce sulle specie bersaglio per contatto, ingestione ed asfissia
•È caratterizzato da un potere lungamente residuale.
Temefos: insetticida non sistemico, inibitore della colinesterasi.
•È approvato e raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la
lotta contro le zanzare.
I REGOLATORI DI CRESCITA
Flufenoxuron: insetticida/acaricida della famiglia delle benzoiluree.
• E’ un regolatore di crescita (IGR) che agisce inibendo negli insetti
e negli acari bersaglio la sintesi della chitina, bloccando di
conseguenza lo sviluppo delle larve nella fase della muta, e
provocandone quindi la morte.
•
Riduce inoltre la fertilità negli adulti.
•
Agisce per contatto e per ingestione.
IL TIPO D’AZIONE DI UN
INSETTICIDA
SNIDANTE
che ha la capacità di far uscire l’insetto dal proprio rifugio o nido
ABBATTENTE
capacità di uccidere un insetto in un breve lasso di tempo (knock down)
RESIDUALE
effetto prolungato nel tempo
REPELLENTE
che ha la capacità di tenere gli infestanti lontani dall’ambiente
in cui è stato applicato
I TIPI DI FORMULAZIONE
i formulati concentrati
•concentrati emulsionabili (EC)
•sospensioni concentrate (SC)
•paste fluide (FLOW)
•microincapsulati
•microemulsioni acquose
i formulati pronti all’uso
•aerosol
•liquidi (L) - veicolati in acqua o solventi organici
•fumiganti
•gel
GLI ASPETTI TOSSICOLOGICI /1
DL50: dose letale (mg/kg)
È la quantità di principio attivo (in mg) che causa la morte del 50% dei
soggetti trattati (di peso corporeo medio - in kg)
Ex.: considerando 4 ratti di peso corporeo totale pari a 1 kg (cioè 250 g x 4)
si valuta quanta sostanza attiva porta alla morte 2 individui
Aumentando la tossicità di un prodotto diminuisce la sua DL50
(ovvero, basterà una piccola quantità di quel principio attivo per condurre a
morte il 50% del campione trattato).
La DL50 è determinata da:
• tipo di principio attivo presente nel formulato
• concentrazione di principio attivo (a parità di principio attivo, più un
formulato è concentrato maggiore sarà la sua tossicità)
• coformulanti e solventi utilizzati nella formulazione
•più un prodotto viene diluito (in acqua) e minore diventerà la tossicità della
soluzione d’uso
GLI ASPETTI TOSSICOLOGICI /2
Esposizione al principio
attivo attraverso
Parametro di valutazione
della tossicità
•ingestione
DL50 orale
•contatto
DL50 dermale
•inalazione
CL50 (4h) inalatoria
CL50: quantità di principio attivo (in mg)
presente nell’aria ambiente che dopo 4 h di
esposizione per inalazione causa la morte
del 50% dei soggetti trattati (di peso
corporeo medio - in kg)
VECTOBAC DT – Bacillus thuringiensis israelensis
Bacillus thuringensis var. israelensis
• batterio a forma di bastoncino con proprietà insetticide
• efficace solo sulle larve di zanzara: solo in ambiente altamente basico si forma
la delta-endotossina dai cristalli parasporali
• innocuo verso uomo, animali, pesci e altri insetti, compresi gli insetti utili
• efficace
• ad ampio spettro: agisce contro le larve delle più comuni specie di zanzara in
diversi stadi di sviluppo (età)
VECTOBAC DT – Bacillus thuringiensis israelensis
•Bacillus thuringiensis var. israelensis sierotipo (H-14) 3,4 g
•tavolette effervescenti (12x2)
•1 tavoletta/50 litri d’acqua
•effetto larvicida manifesto nell’arco di 12-18 ore dall’applicazione
•trattamento dei focolai larvali in acque stagnanti non luride: bacini di
raccolta dell’acqua, caditoie stradali, tombinature varie
•trattamento vasche di raccolta liquami
•applicazioni in fontane, piccoli specchi d’acqua, sottovasi
•applicazione come pastiglia o con pompa previo scioglimento in acqua
•da aprile ad ottobre, ogni 7-14 giorni
AVERT: Esche per Scarafaggi
Principio Attivo – ABAMECTINA
L’Abamectina appartiene alla famiglia chimica dei lattoni macrociclici, composti
antibiotici con proprietà insetticide, acaricide
„ Agisce per contatto e ingestione
„ Introdotta nel 1985
„ Scoperta da uno scienziato Giapponese durante studi su particolari terreni
contenenti diversi micro-organismi, tra i quali l’Abamectina
„
Modalità d’azione
Stimola il rilascio di GABA che inibiscono l’attività delle cellule muscolari
Questa modalità d’azione consente ai prodotti a base di Abamectina di essere
utilizzati per controbattere i fenomeni di resistenza agli insetticidi
Risultati
Gli insetti contaminati da abamectina mostrano sintomi di INATTIVITÀ (al
contrario della ipereccitazione causata dagli altri insetticidi). L’insetto si
immobilizza e non mostra i tipici segni di knock down.
AVERT Gel Scarafaggi
Confezioni:
Siringa da 30 g
(imballo: 5 x 4 x 30g)
Barattolo a stantuffo da 120g
(imballo: 6 x 30g)
Dosi d’impiego:
Infestazione lieve – fino a 0,15 g/m2
Infestazione pesante – fino a 0,6 g/m2
AVERT Esca Secca Scarafaggi
scrizione – Polvere scorrevole
nfezione – tubetto da 30g
mballo: 5 x 4 x 30g)
Dosi d’impiego:
Infestazione lieve – fino a 0,09 g/m2
infestazione pesante – fino a 0,36 g/m2
AVERT: Efficacia
AVERT Esca Secca Scarafaggi
100
Blattella germanica
90
80
MORTALITY, %
70
60
AVERT GEL
50
Fipronil
40
Hydramethylnon
30
CONTROL
20
10
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TIME, days
Estremamente efficace e rapido
PERTRIN S
permetrina 5%
tetrametrina 0,5%
•microemulsione acquosa
•azione abbattente e residuale
•target: mosche (adulti e larve),
scarafaggi, cimici, pulci, zanzare
•Dosi: 2% - 1 lt x 10-15m2
•ideale in collettività, industria,
verde pubblico
•flacone da 1 - 5 litri
DECAPY FLOW
deltametrina 1.33%
piretrine naturali 1.25%
•suspo-emulsione
•azione abbattente, snidante e residuale
•target: insetti striscianti, volanti, delle
derrate
•Dosi:
2% striscianti
1% volanti
0.5% verde pubblico
•ideale in collettività, industria anche
alimentare, verde pubblico
•flacone da 1 litro
IL CALCOLO DI DOSAGGIO
QUANTITA’ DI SOLUZIONE PER UNITA’ DI SUPERFICIE
IMPORTANTE: leggere attentamente le modalità di impiego
riportate in etichetta.
ESEMPIO:
insetticida concentrato emulsionabile - diluizione d’uso: 2%
attrezzatura impiegata - pompa a spalla da 5 litri di capacità
1- riempire il serbatoio con 2,5 litri di acqua
2- aggiungere (5 l per 2%)= 0,1l = 100 ml di prodotto (pari a
100 cc)
3- portare a livello
aggiungere 2,5 l di acqua meno la quantità di insetticida
impiegata: 2,5 - 0,1 = 2,4 l di acqua
Con 5 l di soluzione si devono trattare da 50 a 100 mq di
superficie, pari a 50/100 ml/mq
LE ATTREZZATURE PER LA
DISINFESTAZIONE
nebulizzatori/atomizzatori
pompe a
precompressione
formulazioni
pronte all’uso
termonebbiogeni
trappole
fumiganti / aerosol
LA DESTINAZIONE D’USO
SALA DA PRANZO
CUCINA
DISPENSA
LA DESTINAZIONE D’USO
TAVOLI
GIARDINO
MURO
PERIMETRALE
LA DESTINAZIONE D’USO
LAVORAZIONE
ALIMENTI
MAGAZZINO
AREA CARICO / SCARICO
LA DESTINAZIONE D’USO
MAGAZZINO
AREA CARICO / SCARICO
LAVORAZIONE
ALIMENTI
LA DESTINAZIONE D’USO
CUCINA
DISPENSA
MAGAZZINO
LAVORAZIONE ALIMENTI
D.P.I.
E DINTORNI
TESTA:
„cappello
„casco
„occhiali
„maschera naso-bocca
„maschera facciale
„cuffie o tappi acustici
CORPO:
„abiti da lavoro
„tute impermeabili
„tute in tessuto
„tute usa e getta
„camici in tessuto
„camici usa e getta
MANI:
„guanti in gomma
„guanti in materiali polime
PIEDI:
„scarpe chiuse
„stivali
IN CASO DI EMERGENZA:
antincendio, kit di assorbimento rapido, scopa e paletta, procedure scritte, numero
schede tecniche e di sicurezza dei prodotti, tanica di acqua pulita, abiti di ricambio
PRUDENZA
e
BUON SENSO!