MINI BAIT
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Corso di formazione professionale di igiene ambientale: la disinfestazione dr Graziano Dassi LA DISINFESTAZIONE È L’insieme di tutte le pratiche volte al contenimento e al controllo delle entità infestanti (artropodi, roditori, malerbe, ecc). Le fasi della disinfestazione sono: • prevenzione • interventi di bonifica controllo meccanico controllo chimico • pest - proofing • monitoraggio post-trattamento • certificazione; autovalutazione PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI (PMC) •insetticidi, insettorepellenti, disinfettanti, topicidi e ratticidi. •prodotti per uso domestico, civile e industriale. Recepita la direttiva 98/8/CEE con il D.lvo. 174/2000, questi prodotti saranno disciplinati entro 10 anni come biocidi. PRODOTTI FORMULATI = ETICHETTA + CONTENITORE PRINCIPI ATTIVI + SOLVENTI + COFORMULANTI Molecole dotate di attività biologica nei confronti di un organismo bersaglio ritenuto nocivo. Servono a disciogliere e/o diluire il principio attivo ed i coformulanti. Possono essere acqua o solventi organici, cioè idrocarburi. Sostanze che rendono la formulazione stabile ed omogenea. Possono conferire al formulato le caratteristiche più consone ai vari tipi di trattamento. Tra questi gli emulsionanti, gli stabilizzanti, i sinergizzanti, gli adesivanti, gli antischiuma, ecc. I RODITORI TOPO •SPECIE: Mus musculus (topolino domestico) • COLONIE •AMBIENTI: interni di magazzini, industrie e abitazioni •ONNIVORO •POTENZIALE VETTORE di germi patogeni (salmonellosi, leptospirosi) e parassiti (pulci, zecche) RATTO delle CHIAVICHE •SPECIE: Rattus norvegicus •DIMENSIONI: dieci volte più grande del topolino domestico •COLONIE •AMBIENTI: esterni in prossimità di corsi d’acqua •ONNIVORO •ESTREMAMENTE VORACE •POTENZIALE VETTORE di germi patogeni (salmonellosi, leptospirosi) e parassiti (pulci, zecche) RATTO dei TETTI •SPECIE: Rattus rattus •DIMENSIONI: più piccolo del ratto delle fogne •COLONIE di 5-20 individui •AMBIENTI: cantine, solai, alberi - epigei •PRINCIPALMENTE VEGETARIANO •POTENZIALE VETTORE di germi patogeni (salmonellosi, leptospirosi) e parassiti (pulci, zecche) PERCHE’ COMBATTERE I RODITORI NOCIVI DANNI DIRETTI (ingestione alimenti) INDIRETTI (danni a materiali e infrastrutture) IGIENE trasmissione di germi, funghi e virus parassiti (pulci, zecche) colera tifo murino peste salmonellosi leptospirosi BENESSERE PSICOLOGICO LE SPECIE SINANTROPICHE DI MURIDI: Mus domesticus D topo domestico Rattus norvegicus Rattus rattus D D ratto di fogna ratto dei tetti HABITAT LE ATTREZZATURE PER LA DERATTIZZAZIONE contenitori per esche trappole a colla I DERATTIZZANTI: i contenitori per esche SICURBOX COPYRBAIT ULTRA •impiego all’aperto e in interni •topi e ratti •dotata di vaschetta porta esca •per tutti i tipi di esca rodenticida (pellets, bustine, sfarinato...) •lxpxh = 14 x 11 x 16,5 cm •chiusura di sicurezza •impiego all’aperto e in interni •topi e ratti •ideale per posizionamenti a parete •per esche paraffinate, in blocchi (con ferretti orizzontali e verticali), ovuli e bustine •lxpxh = 25 x 28 x 9,5 cm •chiusura di sicurezza MOUSE BLASTER MINI BAIT •Impiego all’aperto e in interni •topi •estremamente pratica da fissare alle pareti •per esche paraffinate, ovuli, bustine e fioccato •lxpxh = 12,5 x 7,5 x 3 cm •chiusura di sicurezza •impiego in interni •topi •per posizionamento negli angoli •per esche paraffinate in bustine, ovuli e blocchi da 25 g •lxpxh = 14 x 12 x 4 cm •chiusura di sicurezza I DERATTIZZANTI: formulazioni FIOCCATO cereali (mais, orzo, avena, grano) in fiocchi facilmente traslocabili da parte dei roditori ESCA FRESCA viene amalgamata con grassi animali e vegetali ed antiossidanti elevata appetibilità minore durata generalmente in bustine di carta che consentono una migliore conservazione dell’esca, un posizionamento più semplice, un minor rischio di dispersione, la possibilità di stamparvi sopra informazioni adatto per luoghi umidi in interno ed esterno le bustine di carta sono spesso unte e trasudano GRANO cereali (mais, grano, avena, orzo) in grani facilmente traslocabili da parte dei roditori il p.a. tende a non essere distribuito in modo uniforme poiché si concentra sulla superficie dei grani PARAFFINATO blocchi il p.a. è mescolato agli ingredienti ed alla paraffina p.a. distribuito all’interno in modo uniforme discreta appetibilità elevata durata ideale per trattamenti in esterno e luoghi umidi possibilità di fissarlo alle stazioni BUSTINE SFARINATO •cereali (mais, orzo, avena, grano) •elevata appetibilità •generalmente in bustine di carta che consentono una migliore conservazione dell’esca, un posizionamento più semplice, un minor rischio di dispersione, la possibilità di stamparvi sopra informazioni I PRODOTTI PER LA DERATTIZZAZIONE: RATACUM Esca rodenticida pronta all’uso. Per uso domestico e civile. Presidio Medico-Chirurgico - Registrazione n. 17532 del Ministero della Sanità Composizione 100 g di prodotto contengono Difenacoum g 0,005 Sostanze appetenti ed adescanti q.b. a 100 Caratteristiche RATACUM elimina tutte le specie di topi e ratti che infestano gli ambienti domestici, imagazzini, i locali industriali, ecc. RATACUM causa la morte per emorragia interna senza provocare dolore e con azionerapida, ma non immediata, cosicché non suscita diffidenza nella colonia dei roditori e consente una completa derattizzazione. Modalità di impiego Disporre l’esca in dosi da 25-30 g ove si noti presenza o passaggio di topi e ratti o vicino alle loro tane, rinnovando, quando necessario, l’esca consumata. Avvertenze Conservare fuori della portata dei bambini. Non mangiare, né bere, né fumare durante l'impiego. Non contaminare colture, alimenti e bevande o corsi d’acqua. Evitare di respirarne i vapori. Evitare il contatto con la pelle, gli occhi e gli indumenti. Dopo la manipolazione o in caso di contaminazione lavarsi accuratamente con acqua e sapone. Rendere innocue, con i mezzi più idonei, le confezioni che contenevano il prodotto. RAT PASS Dispositivo elettronico per il controllo “numerico” dei topi e dei ratti Settori applicativi: Ditte di servizio Industrie alimentari Ospedali Scuole LINEE GUIDA DERATTIZZAZIONE Monitoraggio Posizionamento di bait-box sicure (il modello va scelto in relazione ai vincoli), meglio se fissate e in luoghi nascosti e difficilmente accessibili. Segnalazione di punti esca su planimetria. Apposizione di cartelli con avvertenze semplici e chiare. Controllo/ripristino esche e rimozione spoglie a intervalli stabiliti. Attuazione disposizioni di pulizia, disinfezione, disinfestazione e interventi di riordino e manutentivi. In caso di area a rischio attivare un calendario di mantenimento LA DESTINAZIONE D’USO CUCINA GIARDINO DISPENSA Classe ARTROPODI CARATTERISTICHE Esoscheletro Crescita attraverso mute Corpo diviso in segmenti Simmetria bilaterale SISTEMATICA Crostacei Aracnidi Insetti Chilopodi (centopiedi) Diplopodi (millepiedi) GLI ARTROPODI INFESTANTI formiche 21% zanzare 16% blatte 38% 9% acari 8% mosche 8% pidocchi GLI INSETTI STRISCIANTI SPECIE: BLATTA Blattella germanica Blatta orientalis Periplaneta americana Supella longipalpa MORFOLOGIA Corpo appiattito Antenne lunghe e filiformi Zampe spinose Due cerci Capo triangolare Metamorfosi incompleta RIPRODUZIONE estremamente rapida (30 gg) Æ 1 coppia = 400.000 individui ETOLOGIA Si spostano velocemente Sono lucifughe Sono termofile e igrofile Sono gregarie POTENZIALE VETTORE di germi patogeni Le BLATTE SPECIE Dimensioni piccole riferito agli adulti Blattella germanica colore chiaro ama il caldo umido si arrampica su superfici verticali lisce Supella longipalma colore rosso chiaro ama il caldo secco si arrampica su superfici verticali lisce Dimensioni grandi riferito agli adulti Blatta orientalis Periplaneta americana bruno-nerastra bruno-rossastra ama da caldo a fresco umido ama da caldo a fresco umido non si arrampica su superfici verticali lisce non si arrampica su superfici verticali lisce GLI INSETTI STRISCIANTI FORMICA INSETTO DOMESTICO COLONIE AMBIENTI esterni (terrazzi/giardini) interni (abitazioni/cucine/dispense) DANNOSA per le derrate alimentari POTENZIALE VETTORE di microrganismi nocivi Le FORMICHE Lasius niger formica nera comune Iridomyrmex spp. abitazioni, giardini formica argentina Monomorium faraonis formica faraone abitazioni, ricoveri di animali luoghi pubblici, industrie alimentari GLI ECTOPARASSITI PULCE Pulce ARTROPODE EMATOFAGO PARASSITA dei mammiferi AMBIENTI: locali poco puliti e con organici POTENZIALE VETTORE di germi Ctenocephalides spp. detriti patogeni capo di Ctenocephalides felis GLI ECTOPARASSITI ZECCA ARTROPODE EMATOFAGO PARASSITA di numerosi animali (cane, gatto, topo, colombo) e dell’uomo AMBIENTI: verde incolto e depositi di rifiuti POTENZIALE VETTORE di patogeni germi Zecca Ixodes spp. GLI INSETTI VOLANTI VESPA SPECIE: Vespula germanica Vespa cabro Vespula germanica VIVE IN SOCIETA’; MOLTO AGGRESSIVA: le sue punture possono risultare letali per l’uomo (soggetti predisposti) SI NUTRE di sostanze zuccherine (frutta) e proteiche (carne) SENSIBILE ALL’EFFETTO PARALIZZANTE DEL PIRETRO Vespa Crabro Le ZANZARE AMBIENTI: umidi e caldi RIPRODUZIONE in presenza di acqua stagnante FASTIDIOSA; POTENZIALE VETTORE di gravi malattie (malaria) IMPORTANTI: quantità di ossigeno nell’acqua e sua temperatura. uovo D larva (l1, l2, l3, l4) D pupa D adulto Le MOSCHE AMBIENTI: abitazioni e luoghi di lavorazione degli alimenti RIPRODUZIONE rapida fortemente dipendente dalla temperatura FASTIDIOSA; POTENZIALE VETTORE di germi patogeni uovo D larva D pupa D adulto T° C 16° C Cicli completi 45-51 giorni 25° C 35° C 14-16 giorni 8-10 giorni LE TRAPPOLE PER INSETTI •per il monitoraggio delle infestazioni (stabilire l’entità della presenza di una o più specie di insetti) •in ogni programma di difesa integrata •trappole a feromoni: feromoni sessuali o di aggregazione (molecole naturali prodotte dagli insetti e sintetizzate anche dall’industria chimica) Le tipologie •trappole elettroluminose: alcune lunghezze d’onda attraggono in modo particolare alcune specie di insetti GLI INSETTICIDI SI POSSONO DIVIDERE IN FUNZIONE DI: GRUPPO CHIMICO piretro piretroidi fosforganici microrganismi ATTIVITA’ SVOLTA abbattenti residuali snidanti STADIO VITALE della specie bersaglio larvicidi adulticidi MODALITA’ D’AZIONE per contatto per ingestione per inalazione regolatori di crescita (I.G.R.) IL PIRETRO •Insetticida di origine naturale •Estratto da una specie particolare di crisantemo: Chrysanthemum cinerariaefolium •Non sistemico •Spiccata azione repellente e snidante •Agisce per contatto •Agisce a livello del “sistema nervoso” dell’insetto bersaglio, inducendo una condizione di iperattività, seguita rapidamente da paralisi e successiva morte •Permette il controllo di acari e numerose specie di insetti striscianti e volanti nell’ambito dell’igiene civile, dell’igiene zootecnica e della difesa delle derrate immagazzinate •Generalmente è associato a dei sinergizzanti, come il Piperonil Butossido, che inibiscono la detossificazione negli insetti bersaglio •Facilmente attaccabile dai sistemi enzimatici dei vertebrati a sangue caldo (Mammiferi ed Uccelli) verso i quali, di conseguenza, la pericolosità è generalmente bassa •Tossico per le api e gli organismi acquatici I PIRETROIDI • Derivati di sintesi analoghi al piretro • Rispetto al piretro hanno maggiore persistenza, minore degradabilità ad opera degli agenti ambientali, in particolare della luce, e quindi un’efficacia prolungata nel tempo • Agiscono a livello del “sistema nervoso” dell’insetto bersaglio, inducendo una condizione di iperattività, seguita rapidamente da paralisi e successiva morte • Esistono vari tipi di piretroidi, generalmente caratterizzati da basse dosi d’impiego e ampio spettro d’azione. • Permettono il controllo di acari e numerose specie di insetti striscianti e volanti nell’ambito dell’igiene civile, dell’igiene zootecnica e della difesa delle derrate immagazzinate • Generalmente sono associati a dei sinergizzanti, come il Piperonil Butossido, che inibiscono la detossificazione negli insetti bersaglio • Facilmente attaccabili dai sistemi enzimatici dei vertebrati a sangue caldo (Mammiferi ed Uccelli) verso i quali, di conseguenza, la loro pericolosità è generalmente bassa • Tossici per le api e gli organismi acquatici I FOSFORGANICI Clorpirifos (etile) e Clorpirifos metile: insetticidi non sistemici che agiscono negli insetti bersaglio a livello dell’enzima colinesterasi, inibendone l’azione •Sono efficaci sulle specie bersaglio per contatto, per ingestione e per asfissia •Sono lungamente residuali •Il Clorpirifos metile è efficace anche contro gli acari Diclorvos (ddvp): insetticida/acaricida che agisce a livello dell’enzima colinesterasi, inibendone l’azione •Agisce sulle specie bersaglio per contatto, ingestione ed asfissia •È caratterizzato da un rapido effetto abbattente e non lascia residui nocivi nell’ambiente essendo particolarmente volatile Malation: insetticida/acaricida che agisce a livello dell’enzima colinesterasi, inibendone l’azione •Agisce sulle specie bersaglio per contatto, ingestione ed asfissia •È caratterizzato da un potere lungamente residuale. Temefos: insetticida non sistemico, inibitore della colinesterasi. •È approvato e raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la lotta contro le zanzare. I REGOLATORI DI CRESCITA Flufenoxuron: insetticida/acaricida della famiglia delle benzoiluree. • E’ un regolatore di crescita (IGR) che agisce inibendo negli insetti e negli acari bersaglio la sintesi della chitina, bloccando di conseguenza lo sviluppo delle larve nella fase della muta, e provocandone quindi la morte. • Riduce inoltre la fertilità negli adulti. • Agisce per contatto e per ingestione. IL TIPO D’AZIONE DI UN INSETTICIDA SNIDANTE che ha la capacità di far uscire l’insetto dal proprio rifugio o nido ABBATTENTE capacità di uccidere un insetto in un breve lasso di tempo (knock down) RESIDUALE effetto prolungato nel tempo REPELLENTE che ha la capacità di tenere gli infestanti lontani dall’ambiente in cui è stato applicato I TIPI DI FORMULAZIONE i formulati concentrati •concentrati emulsionabili (EC) •sospensioni concentrate (SC) •paste fluide (FLOW) •microincapsulati •microemulsioni acquose i formulati pronti all’uso •aerosol •liquidi (L) - veicolati in acqua o solventi organici •fumiganti •gel GLI ASPETTI TOSSICOLOGICI /1 DL50: dose letale (mg/kg) È la quantità di principio attivo (in mg) che causa la morte del 50% dei soggetti trattati (di peso corporeo medio - in kg) Ex.: considerando 4 ratti di peso corporeo totale pari a 1 kg (cioè 250 g x 4) si valuta quanta sostanza attiva porta alla morte 2 individui Aumentando la tossicità di un prodotto diminuisce la sua DL50 (ovvero, basterà una piccola quantità di quel principio attivo per condurre a morte il 50% del campione trattato). La DL50 è determinata da: • tipo di principio attivo presente nel formulato • concentrazione di principio attivo (a parità di principio attivo, più un formulato è concentrato maggiore sarà la sua tossicità) • coformulanti e solventi utilizzati nella formulazione •più un prodotto viene diluito (in acqua) e minore diventerà la tossicità della soluzione d’uso GLI ASPETTI TOSSICOLOGICI /2 Esposizione al principio attivo attraverso Parametro di valutazione della tossicità •ingestione DL50 orale •contatto DL50 dermale •inalazione CL50 (4h) inalatoria CL50: quantità di principio attivo (in mg) presente nell’aria ambiente che dopo 4 h di esposizione per inalazione causa la morte del 50% dei soggetti trattati (di peso corporeo medio - in kg) VECTOBAC DT – Bacillus thuringiensis israelensis Bacillus thuringensis var. israelensis • batterio a forma di bastoncino con proprietà insetticide • efficace solo sulle larve di zanzara: solo in ambiente altamente basico si forma la delta-endotossina dai cristalli parasporali • innocuo verso uomo, animali, pesci e altri insetti, compresi gli insetti utili • efficace • ad ampio spettro: agisce contro le larve delle più comuni specie di zanzara in diversi stadi di sviluppo (età) VECTOBAC DT – Bacillus thuringiensis israelensis •Bacillus thuringiensis var. israelensis sierotipo (H-14) 3,4 g •tavolette effervescenti (12x2) •1 tavoletta/50 litri d’acqua •effetto larvicida manifesto nell’arco di 12-18 ore dall’applicazione •trattamento dei focolai larvali in acque stagnanti non luride: bacini di raccolta dell’acqua, caditoie stradali, tombinature varie •trattamento vasche di raccolta liquami •applicazioni in fontane, piccoli specchi d’acqua, sottovasi •applicazione come pastiglia o con pompa previo scioglimento in acqua •da aprile ad ottobre, ogni 7-14 giorni AVERT: Esche per Scarafaggi Principio Attivo – ABAMECTINA L’Abamectina appartiene alla famiglia chimica dei lattoni macrociclici, composti antibiotici con proprietà insetticide, acaricide Agisce per contatto e ingestione Introdotta nel 1985 Scoperta da uno scienziato Giapponese durante studi su particolari terreni contenenti diversi micro-organismi, tra i quali l’Abamectina Modalità d’azione Stimola il rilascio di GABA che inibiscono l’attività delle cellule muscolari Questa modalità d’azione consente ai prodotti a base di Abamectina di essere utilizzati per controbattere i fenomeni di resistenza agli insetticidi Risultati Gli insetti contaminati da abamectina mostrano sintomi di INATTIVITÀ (al contrario della ipereccitazione causata dagli altri insetticidi). L’insetto si immobilizza e non mostra i tipici segni di knock down. AVERT Gel Scarafaggi Confezioni: Siringa da 30 g (imballo: 5 x 4 x 30g) Barattolo a stantuffo da 120g (imballo: 6 x 30g) Dosi d’impiego: Infestazione lieve – fino a 0,15 g/m2 Infestazione pesante – fino a 0,6 g/m2 AVERT Esca Secca Scarafaggi scrizione – Polvere scorrevole nfezione – tubetto da 30g mballo: 5 x 4 x 30g) Dosi d’impiego: Infestazione lieve – fino a 0,09 g/m2 infestazione pesante – fino a 0,36 g/m2 AVERT: Efficacia AVERT Esca Secca Scarafaggi 100 Blattella germanica 90 80 MORTALITY, % 70 60 AVERT GEL 50 Fipronil 40 Hydramethylnon 30 CONTROL 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 TIME, days Estremamente efficace e rapido PERTRIN S permetrina 5% tetrametrina 0,5% •microemulsione acquosa •azione abbattente e residuale •target: mosche (adulti e larve), scarafaggi, cimici, pulci, zanzare •Dosi: 2% - 1 lt x 10-15m2 •ideale in collettività, industria, verde pubblico •flacone da 1 - 5 litri DECAPY FLOW deltametrina 1.33% piretrine naturali 1.25% •suspo-emulsione •azione abbattente, snidante e residuale •target: insetti striscianti, volanti, delle derrate •Dosi: 2% striscianti 1% volanti 0.5% verde pubblico •ideale in collettività, industria anche alimentare, verde pubblico •flacone da 1 litro IL CALCOLO DI DOSAGGIO QUANTITA’ DI SOLUZIONE PER UNITA’ DI SUPERFICIE IMPORTANTE: leggere attentamente le modalità di impiego riportate in etichetta. ESEMPIO: insetticida concentrato emulsionabile - diluizione d’uso: 2% attrezzatura impiegata - pompa a spalla da 5 litri di capacità 1- riempire il serbatoio con 2,5 litri di acqua 2- aggiungere (5 l per 2%)= 0,1l = 100 ml di prodotto (pari a 100 cc) 3- portare a livello aggiungere 2,5 l di acqua meno la quantità di insetticida impiegata: 2,5 - 0,1 = 2,4 l di acqua Con 5 l di soluzione si devono trattare da 50 a 100 mq di superficie, pari a 50/100 ml/mq LE ATTREZZATURE PER LA DISINFESTAZIONE nebulizzatori/atomizzatori pompe a precompressione formulazioni pronte all’uso termonebbiogeni trappole fumiganti / aerosol LA DESTINAZIONE D’USO SALA DA PRANZO CUCINA DISPENSA LA DESTINAZIONE D’USO TAVOLI GIARDINO MURO PERIMETRALE LA DESTINAZIONE D’USO LAVORAZIONE ALIMENTI MAGAZZINO AREA CARICO / SCARICO LA DESTINAZIONE D’USO MAGAZZINO AREA CARICO / SCARICO LAVORAZIONE ALIMENTI LA DESTINAZIONE D’USO CUCINA DISPENSA MAGAZZINO LAVORAZIONE ALIMENTI D.P.I. E DINTORNI TESTA: cappello casco occhiali maschera naso-bocca maschera facciale cuffie o tappi acustici CORPO: abiti da lavoro tute impermeabili tute in tessuto tute usa e getta camici in tessuto camici usa e getta MANI: guanti in gomma guanti in materiali polime PIEDI: scarpe chiuse stivali IN CASO DI EMERGENZA: antincendio, kit di assorbimento rapido, scopa e paletta, procedure scritte, numero schede tecniche e di sicurezza dei prodotti, tanica di acqua pulita, abiti di ricambio PRUDENZA e BUON SENSO!