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La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 12.00 del 6 aprile 2011
Sommario
La Goccia n. 7 - 9 Aprile 2011
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A QUESTO NUMERO:
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GIUSEPPE PIZZULLI
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FRANCO ROMANO
ANTONELLO LOVECCHIO
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MIKI MARCHIONNA
FLORIANA RIBECCO
LIBORIO PATIMISCO
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DON FRANCO CONTE
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VINCENZO D’ANGELO
NICOLA PASTORE
fOTO:
ERASMO MAZZONE
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
MAURIZIO FALIVENE
STAMPA
FALIGRAPH
Ricerca e …
di Giovanni Matera
pag. 32
Il Parlamento…
Noi e il Fisco
Concerto…
di Mario D’Alconzo
pag. 20
di Esseggi
pag. 35
Alluvione…
Andiamo al…
CTR…
di Miki Marchionna
pag. 21
di Baldassarre D’Angelo
pag. 36
Bcc Marina…
Cosa passa…
MEETING…
di Miki Marchionna
pag. 21
di Baldassarre D’Angelo
pag. 36
Primi interventi…
U matremogne…
Tanti auguri…
di Micheleangelo Zanelli
pag. 22
di Redazionali
pag. 37
Le favole di grim
Avis…
Step to Dance…
di Baldasarre D’Angelo
pag. 23
di addetto stampa
pag. 38
Versus di From
Pardo…
Giovanni Gentile…
di Nicola Pastore
pag. 23
di Gianluca Catucci
pag. 39
Notizie flash…
Il Mezzogiorno...
Minibasket…
pagg. 8/9
di Luca Calabrese
pag. 24
di Redazionale
pag. 39
La caricatura di…
1861 - 2011…
Agilform…
pag. 9
di Luca Calabrese
pag. 25
di Antonello Lovecchio
pag. 41
Intervista Bitetti…
Int. mons. Cacucci…
Stage…
di Liborio Patimisco
pagg. 10/11
di Don Franco Conte
pagg. 26/27
di L di Fra
pag. 41
Associazioni…
Il piacere di leggere…
Gym center …
di Esseggi
pag. 11
di Viola Lavermicocca
pag. 27
di L di Fra
pag. 42
Intervista De Palma
20 anni…
Runners…
di Liborio Patimisco
pagg. 12/13
di Aurora Cuzzolini
pag. 27
di Gianluca Catucci
pag. 43
Le Primarie
Home page…
I proverbi
di Stefano Giove
pag. 4
di Michelangelo Zanelli
pag. 5
di Michele Pacciana
pag. 6
di Uff. Stampa com. Ginosa
pag. 6
di Grim
pag. 7
di From
pag. 7
di Giulio Pinto
di Giorgio Morea
di Esseggi
pag. 14
di Roberto Muscolino
pag. 28
di Giovanni Carducci
Le interviste di RG
Int. mons. Fragnelli…
di don Franco Conte
pag. 29
Il Ginosa, sconfitta…
di Floriana Ribecco
pag. 17
Premio bontà…
Viaggio nel…
di Luca Calabrese
pag. 30
Ginosa ritorna…
di Luca Calabrese
pagg. 18/19
Festeggiata…
Comunicati Lospinuso…
TGV…
di 5ª A s G Bosco
pag. 20
di Tommaso Francavilla
pag. 31
pag. 43
di Domenico Ranaldo
pag. 44
di Domenico Ranaldo
pag. 45
di Vincenzo D’Angelo
pag. 46
3
46
4
l’editoriale
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Il Parlamento sottomesso
La campagna elettorale amministrativa sta entrando ormai nella sua fase più
delicata, con la scelta dei candidati al consiglio comunale e con la stesura dei
programmi. Eppure non sono riuscito a scrollarmi di dosso l’immagine che ieri
ci ha dato il Parlamento italiano. e non vi nascondo che ho provato una grande
e immensa vergogna. 312 Parlamentari hanno votato per il conflitto di competenza sul processo Ruby in quanto pensano che Berlusconi fosse convinto
che la ragazzina che si prostituiva nel suo lettone, fosse la nipote di Mubarak.
Insomma una stupidaggine di proporzioni immense che mette in ridicolo il
Parlamento.
Non tocca a me esprimere ulteriori valutazioni di carattere tecnico-giudiziario
sul processo che si è aperto a Milano nei confronti del premier italiano. Quello
che posso dire è che se al posto del premier ci fosse stato un qualsiasi altro cittadino a quest’ora, con tutta probabilità, avrebbe avuto un trattamento diverso
e non escluderei che fosse stato già arrestato.
Ma non è del ruolo del premier che vorrei parlare, a me interessa l’offesa arrecata all’Italia. Possibile che non ci siano limiti a questa vergognosa condotta?
Possibile che il centro destra italiano debba rimanere prigioniero di questo
padre-padrone?
In Italia si discute ormai da 17 anni di Giustizia e lo si fa perché una persona
ha utilizzato il suo potere politico, economico e mediatico solo e soltanto per
impedire che si svolgano i processi a suo carico. Siamo partiti da Previti per
arrivare al bunga bunga.
Qualcuno dirà, “il solito vetero comunista antiberlusconiano che non si rassegna al fatto che quello ha vinto le elezioni e deve governare e non può essere
distratto dai giudici”.
Tuttavia, al di là di ogni pregiudizio, una considerazione va fatta: nei 17 anni
dalla famigerata “discesa in campo”, il premier ha rivestito un ruolo di maggioranza per 10 anni e per gli altri 7 è stato il capo dell’opposizione. Quindi,
postazioni di tutto rispetto per decidere le sorti del Paese.
Ma, guardiamo a quello che è successo in Italia in questi 17 anni per capire se
questa presenza politica sia stata o meno positiva per la vita degli italiani.
Cominciamo questa disamina e partiamo dall’analizzare la condizione del Bilancio dello Stato: debito pubblico che ha raggiunto il 120% del PIL. Insomma
una montagna di debiti che lasceremo in eredità ai nostri pronipoti, questo
debito ha ricevuto delle impennate spaventose quando Berlusconi è stato presidente del Consiglio; evasione fiscale che ha raggiunto il 38% del Pil. Se poi
passiamo a considerare la situazione occupazionale ci rendiamo conto che la
disoccupazione, soprattutto quella giovanile, ha raggiunto livelli impressionanti e il 30% dei giovani è senza lavoro. Parliamo della scuola e i disastri di
una riforma fatta per “tagliare” si stanno manifestando in tutta la loro portata.
Insomma, non voglio farla lunga ma in questi 17 anni l’Italia ha iniziato un
lungo e penoso arretramento in tutti i campi, siamo al declino! Sì. questo è il
termine giusto. Berlusconi e le sue bizzarre condotte ci stanno facendo scivolare in fondo a tutte le classifiche mondiali in termini di innovazione, investimenti, sviluppo, democrazia.
Ecco perché non è possibile far finta di niente e accettare con una scrollata di
spalle quello che ha votato il Parlamento ieri in merito al “caso Ruby”. No!
Non è possibile. Il ridicolo che copre il nostro Paese è tale che non è più tollerabile e ogni coscienza democratica si deve ribellare a questo stato di cose.
Ieri sera leggevo il dato relativo alla fiducia degli italiani nel Parlamento, ebbene, solo il 15% ne esprime la fiducia. Questo dato dovrebbe farci riflettere e
farci comprendere che siamo in una condizione di estremo pericolo per le sorti
democratiche dell’Italia.
Forse sarebbe opportuno che si prendesse atto che questa cosiddetta 2ª Repubblica si è rivelata un fallimento totale e che si dovrebbe mettere mano a
una nuova fase costituente. Questo non potrebbe che avvenire con la elezione,
con il sistema proporzionale, di un Assemblea Costituente. Non si possono
confondere i due livelli: il governo del Paese e le regole del gioco; non si può
permettere che le regole fondamentali di convivenza civile e sociale possano
essere merce di scambio per la sopravvivenza di un governicchio da quattro
soldi.
Una Costituzione è un’opera di ingegneria istituzionale e come tale non può
essere manomessa e trasformata in una sorta di coperta buona per coprire gli
interessi della propria parte politica. Sono tra coloro che credono che la Costituzione possa e debba essere modificata per adeguarla alle tante novità che
65 anni hanno prodotto. Questo però non deve farci perdere di vista la necessità che tali modifiche o cambiamenti devono avere dei principi ispiratori di
grande respiro e, sinceramente, io non riesco a immaginare né Bossi e tanto
meno Calderoli, come statisti o padri della Patria. Al massimo loro possono
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fare “porcate“ come la legge elettorale che nomina i parlamentari e non li fa eleggere! Ovviamente lo stesso discorso
vale per Berlusconi che pensa di comprare tutto.
Queste questioni, credo non possono essere più disattese,
non possiamo permetterci più di correre dietro il bunga
bunga o dietro gli interessi di un vecchio manigoldo. Guardate come si è asservita la TV. Oramai la Rai è diventata
una riserva di caccia per i suoi dipendenti che imperversano a più non posso, eppure, se non ricordo male, lui aveva
giurato sulla testa di non ricordo chi, che non si sarebbe
occupato mai e poi mai di TV.
È mia convinzione che la destra italiana avrebbe tutto da
guadagnare sottraendosi alla sottomissione a Berlusconi.
Si ridarebbe al Paese la possibilità di scegliere chi deve
governare nel rispetto delle regole e della Costituzione.
Con il Caimano questo non è possibile perché è pervaso
dalla sindrome di Sansone: «Muoia Sansone con tutti i filistei». Non possiamo far morire l’Italia per difendere il suo
bunga bunga.
Un ultimo campanello d’allarme dovrebbe farci svegliare:
abbiamo appena celebrato il 150º anniversario della nostra
Unità nazionale e qualcuno pensa agli eserciti regionali
(quanto suona sinistra questa affermazione), mi riferisco
alla proposta della Lega Nord. Immaginate se la stessa affermazione l’avesse fatta un esponente del governo americano, cosa sarebbe accaduto. Sì immaginate e poi ripensate a noi e alla nostra indolenza rispetto a quello che dicono
e fanno i nostri governanti, ogni giorno.
Stefano Giove
cronaca
Mentre La Goccia va in stampa prende il via la mobilitazione del
comitato unitario in difesa della Terra Jonica, costituito dai cittadini e dalle aziende che hanno subito danni economici dall’alluvione.
L’accordo sulla mobilitazione si è reso necessario dopo le insistenti
pressioni delle persone danneggiate nei confronti del coordinamento che si manifestava più attendista e propenso ad organizzare al
meglio le forme di lotta. La mediazione ha partorito un programmino che è partito già mercoledì 6 aprile con un “blitz” congiunto alle
prefetture di Matera e Taranto e confluito il giorno dopo nel piazzale
della stazione di Marina di Ginosa. Oggi e domani saranno invece
a presidiare il piazzale delle Tavole Palatine a Metaponto.
Del resto col passare del tempo tutte le altre strade si sono precluse. A oltre un mese dall’alluvione non vi è stata alcuna risposta dal
Governo che, se pur impegnato nelle note vicende di politica estera, avrebbe dovuto almeno procedere con l’approvazione delle ordinanze per lo stato di emergenza per la Puglia. Ma si sa, il confine immaginario che Carlo Levi ha fatto passare da Eboli, riappare
spesso in queste situazioni in tutta la sua gravosa realtà. “Come
il Veneto” era lo slogan che si urlava in quei giorni da ogni parte.
L’equazione, com’era prevedibile, non è stata risolta. Anzi col tempo che è passato si è dimostrata una disequazione evidente che
irrita chi ha festeggiato l’unità d’Italia. E allora tutti in piedi a dimostrare, rimostrare, dar fastidio purché qualcuno ascolti. La mobilitazione poi è l’unico strumento in grado di far saltare i confini geografici e amministrativi tra aggregazioni che condividono e vivono
lo stesso paesaggio, con gli stessi problemi di assetto del territorio e idrogeologico. È prevedibile che movimenti di questo tipo non
creando molti disagi al movimento delle merci e delle persone non
potrà pretendere nulla più che attirare un altro po’ di attenzione da
parte dell’opinione pubblica. Con ogni probabilità questo sarà solo
l’inizio di una serie di azioni che il comitato organizzerà per ottenere
qualche risultato concreto. I copioni, in questi casi, sono più o meno
sempre gli stessi: una guerra di nervi e di attese, in una matematica alternanza di mobilitazioni e promesse. Finché non cederà una
delle due parti oppure si troverà una conciliazione tra le richieste
e le offerte. Per il momento quello che chiede il comitato è molto
semplice: che il Governo nazionale dichiari lo stato d’emergenza
per la Puglia e destini con ordinanza i fondi e gli strumenti necessari per Puglia e Basilicata; misure straordinarie come la sospensione dei pagamenti e delle scadenze per quanti hanno perso reddito; un piano di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione
per evitare altri disastri. L’invito alla mobilitazione è esteso anche a
tutti i rappresentanti istituzionali che vorranno condividere mezzi e
scopi dell’iniziativa.
Sul versante della solidarietà continuano intanto a moltiplicarsi progetti di ogni sorta. Tra questi si segnala quello dell’associazione
“Libero Gruppo di Ricerca Sostenibile” di Marina di Ginosa che, in
collaborazione col circolo Arci di Ginosa “Il Ponte” sta promuovendo, per l’emergenza alluvione, la formazione di un registro per ottimizzare la ricerca e l’invio di beni mobili di prima necessità per le
famiglie colpite e maggiormente bisognose.
Per informazioni scrivere a libero [email protected]
Michelangelo Zanelli
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Alluvione. Al via le
prime forme di
mobilitazione
5
6
cronaca
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
La Banca di
Credito
Cooperativo
Marinese a
favore degli
alluvionati
Più di un milione di euro a favore dei cittadini e delle famiglie marinesi così duramente colpite dalla recente esondazione
del Bradano. Mentre si contano ancora
i danni, che il Comune di Ginosa stima
attorno ai 50 milioni di Euro, la Banca di
Credito cooperativo di Marina di Ginosa,
rinuncia all’annuale viaggio sociale e
stanzia un Fondo di solidarietà a tasso
zero per far fronte alle prime e più urgenti
necessità della popolazione sinistrata.
“Non potevamo rimanere insensibili e
inoperosi di fronte ad una tragedia che ci
ha colpito tutti – commenta il presidente
della Bcc jonica, il dottor Franco D’Alconzo – ci sentiamo colpiti due volte, come
singoli e come comunità”.
L’intervento straordinario dell’Istituto di
Credito – come spiega D’Alconzo – si
muoverà lungo 2 direttrici. La banca ha
stanziato un milione di euro che verrà
ripartito tra i cittadini colpiti, per un prestito massimo di 10 mila euro ciascuno,
restituibile a tasso zero entro un massimo
di quattro anni. Per l’accesso al Fondo di
Solidarietà faranno fede gli elenchi stilati
dal Comune di Ginosa.
La Bcc ha inoltre deliberato di rinunciare
al consueto viaggio sociale e di devolvere
i 35mila euro accantonati a questo scopo
nel cosiddetto Fondo di Muatualità, a favore dei soci dell’Istituto di credito che abbiano subito danni a causa dell’alluvione.
Il principio solidaristico, sancito anche
dallo statuto della Banca di Credito cooperativo, si fa impegno tempestivo e concreto.
MP
PRIMI INTERVENTI PER IL PROGETTO DEL PIRP:
1 milione e 200mila euro di opere pubbliche, interamente finanziate.
Approvate in Consiglio Comunale le convenzioni ed il progetto per la
viabilità del Parco Mazzini
Pirp, Piano Integrato di Recupero delle Periferie, con finanziamenti sia pubblici che
privati: siamo alla fase conclusiva dell’iter
procedimentale dei primi interventi. Nel Consiglio Comunale del 30 marzo scorso, infatti,
sono state approvate le bozze di convenzione da sottoscrivere con i due soggetti privati,
che avevano presentato le proposte già nel
2007. Avevano risposto ad uno dei due avvisi
pubblici comunali, che prevedono la cessione gratuita al Comune dell’area a verde del
Parco di Via Mazzini, comprese le Casermette, nonché la messa a disposizione di risorse
economiche, per circa 850mila euro, per la
sua infrastrutturazione e sistemazione.
Quale il beneficio per i suddetti imprenditori?
La possibilità di realizzare edilizia convenzionata sul 20% dello standard ovvero abitazioni
da utilizzare per giovani coppie o, comunque,
come prima casa, con prezzi di vendita o di
locazione, stabiliti per legge in regime di convenzione.
Durante la stessa assise consiliare, si è anche preso atto del progetto definitivo, redatto
dall’Ufficio Tecnico Comunale, che prevede
la sistemazione dell’assetto viario e delle urbanizzazioni della zona del Parco Mazzini ed,
in particolare, l’allargamento dell’omonima
via, il consolidamento e l’allargamento di Via
Pola, tronchi idrici e fognari, pubblica illuminazione ed arredo urbano.
“L’aspetto più importante - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Di Canio, che, ormai da quattro anni, segue personalmente il PIRP - è che sia il progetto che
le stesse convenzioni, prevedono l’acquisizione gratuita al Comune e la realizzazione
del tratto di viabilità, che collega la zona di
Via Mazzini alla Circonvallazione Sud, con
innegabili benefici sia per l’intero quartiere
che per tutta la viabilità cittadina”.
Per quanto riguarda, poi, gli alloggi di edilizia sovvenzionata nel Centro Storico, si è in
attesa che la Regione Puglia invii la bozza
di convenzione definitiva da approvare e
sottoscrivere con gli oltre 20 soggetti privati, che, proprio nella zona storica, hanno
proposto interventi di recupero degli alloggi.
Mentre, per quelli da realizzare a carico del
Comune, si sta completando la ricognizione
e successiva acquisizione degli stessi. Di
fatto, ne verranno realizzati 11 comunali, da
cedere a giovani coppie ed anziani, con un
finanziamento complessivo di 1,8 milioni di
euro, tra alloggi privati e pubblici. Risultati,
questi, che appaiono ancora più importanti
se si considera che l’intera sinistra ginosina
era inizialmente contraria alla proposta di
PIRP nel Centro Storico: non solo ha interpellato l’assessore regionale all’Urbanistica
Barbanente, che sconsigliava un siffatto intervento, ma, in Consiglio Comunale, si è
anche astenuta dall’approvazione del Pirp.
Era il maggio del 2007.
“Non posso che esprimere viva soddisfazione – ha aggiunto il sindaco Luigi Montanaro
– per il raggiungimento di questi obiettivi.
L’attenzione verso il Centro Storico è stata una delle priorità del nostro programma
amministrativo. Non va, infatti, dimenticato
che il Castello è stato interamente acquisito
al patrimonio Comunale; la basolatura del
Centro Storico è ormai in stato avanzato ed
altri interventi con fondi Comunali stanno
per partire, sommandosi a quelli che i privati del Consorzio Civitas Genusia stanno
realizzando da mesi. Devo ringraziare l’assessore Di Canio che, da ‘assessore del
fare’ quale è, ha caparbiamente messo in
atto i nostri programmi, raggiungendo risultati importanti per l’intera collettività”.
Quello di Ginosa è stato uno dei primi Pirp
ad essere ammesso alla graduatoria definitiva.
scherzi a parte
VERSUS
di from
Graziezìo
Dodici voti
ad hoc,
in visibilio
il Parlamento:
Mubarak
in esilio
di Ruby
è zio acquisito.
Uno e bino
Casa
a Lampedusa,
poi a Manduria
e Oria:
bifronte,
abitante
e migrante
è il presidente.
L’Aquila
Ridono
all’unisono
o applaudono
a copione,
al telefono
o in televisione
infamie
su macerie.
Liz
Il tetto
più non scotta,
né di Iside
per aspide
mortale
consola
gli occhi viola
il posto al sole.
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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Le favole di Grim
La fila dei candidi e dati
C’era una volta, non lontano di qui, il paese di Occhiocitrullo, ben noto nella contea, non soltanto per essere
un luogo di strani abitanti ma anche per una strana credenza di popolo, che lo voleva essere paese anche di
masciari. E, a ben pensarci, i fatti che lì avvenivano, sapevano assai di più che di magia.
Ai tempi in cui fervevano i preparativi, per la disputa del Gran Torneo per la conquista della Corona e dello
Scettro, al villaggio non si contavano gli avvenimenti magici che, chissà per quale sconosciuto sortilegio,
avviluppavano le vite degli abitanti e ne determinavano i destini.
Fra i tanti sortilegi, come da un colpo di bacchetta magica ben assestato, spuntavano i Listaioli, esperti ricercatori di algidi personaggi da porre, l’un sotto l’altro in fila, per presentarli al popolo come candidi e dati
da schierare nelle truppe della contesa regale.
Era sì tanto frenetica la loro ricerca che, ormai da tempo, al villaggio tutti sapevano che nel tempo della
disputa si scatenava la caccia al candidato (così, poi il popolo aveva ribattezzato le prede, per brevità di
linguaggio!).
Per riconoscere un Listaiolo non occorreva grande acume, bastava incontrare un individuo che s’aggirava
per le vie, alquanto affaccendato, a piedi o in carrozza, con sotto il braccio una cartella dai colori sgargianti
con su scritto: “Lista dei candidi e dati” per essere certi di trovarsi di fronte a uno di loro.
Il loro impiego non era dei più semplici perché cercare e convincere candidi e dati a stare incolonnati l’un
dietro l’altro era davvero ardua impresa!
Tra i più famosi Listaioli del villaggio v’era un noto calzolaio, messer Verdeidea, da tutti conosciuto come
il signore che spacca e mette a fuoco. Lui, era un portento! E fra tutti i Listaioli deteneva il primato. Il suo
apparire precedeva la contesa assai tempo prima. Altri non apparivano ancora all’orizzonte che lui aveva
già iniziato a girovagare con la sua cartella dicendo d’avere, oltre ad un invincibile condottiero, non una
ma, due file di candidi e dati, ben in filati. E, con fare sornione, confidava: «…mi sono rimasti solo due posti
in fila, ché non si sa mai!… Ma, attenzione! Chi non decide subito poi non lo posso più accontentare!».
Tuttavia, data la sua ben nota indole, c’era chi affermava che, ad avere la possibilità di scorrere la sua in
filata, si sarebbe scoperto che in perfetto ordine di priorità erano allineati i seguenti nomi: Verdeidea 1,
Verdeidea 2, Verdeidea 3, Verd…………..
Ma non era il solo a millantare! Di Listaioli di tal guisa ne trovavi a destra e a manca.
Ce n’erano di veramente insuperabili anche alla Marina.
Il fachiro Tomo Tomo Lemme Lemme (per dirne uno) aveva già da tempo sbandierato ai quattro venti d’aver
già bell’è pronta la sua lista di candidi e dati e d’essere pronto per la battaglia. Ma a sbirciare nella sua cartella, si scopriva ch’era anch’essa un susseguirsi di Tomo e di Lemme. Egualmente accadeva all’altro esperto
Listaiolo, messer della Giancanicola, che a sentir lui, aveva già da mesi pronti i candidi e dati in fila , ma, a
ben vedere non c’era neanche la fila!
Così come quelli del casato dei casini della libertà: un esercito di oltre cento in filati annunciavano d’avere!
Invece… molti non erano dei candidi e dati ma solo dei dati.
I vendoliani erano quelli che di magico non avevano nulla e dovevano fare i conti con la dura realtà: a loro
mancava proprio il Listaiolo ed erano Listaioli fai da sé... ahiaiai!
Il momento della verità, però, arrivava quando al gran Giurì del Torneo bisognava consegnare per davvero
le liste dei candidi e dati ben infilati l’un dietro l’altro, perché potessero indossare le insegne e scendere
nell’agone della battaglia!
Solo allora si scopriva che v’erano candidi e dati in filati a destra e a manca, di sopra e di sotto, in alto e
in basso, di lato e d’avanti… insomma, un gran guazzabuglio! che s’ingazzabugliava ancor di più quando si
scopriva che v’erano candidi e dati padri e figli, fratelli e sorelle, mariti e mogli, cognati e cugini (quest’ultimo era il meno peggio che potesse capitare!)
In tutta quella magia listaiolana, agli occhiocitrullesi rimaneva la speranza che (almeno!) candidi e dati non
fossero stati comprati a un tanto al chilo!
Morale della favola: facite fa u pitte a ci tène u cule!
8
cronaca
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Allagamento a Marina di Ginosa: non si
muove nulla?
Ad un mese esatto da quella tragica notte, tra
il 1 ed il 2 marzo, in cui le acque del Bradano hanno allagato quasi novemila ettari della
pianura che si estende tra Marina di Ginosa
e Metaponto, non è stato resa nota la risposta che gli organi centrali governativi intendono dare alla richiesta di riconoscimento di
calamità naturale avanzata dalla Provincia di
Taranto. I marinesi si sono rimboccate le maniche ed hanno avviato i lavori di riparazione
delle proprie abitazioni, dei magazzini e delle
officine recuperando quel poco che si poteva
recuperare. La solidarietà richiesta anche dalla
BCC pare non abbia sortito un grande risultato
a differenza del comportamento tenuto dagli
italiani del nord in occasioni similari. Il comitato spontaneo si è incontrato nei giorni scorsi
con il viceprefetto di Taranto per esporre le
proprie rimostranze sull’assoluto silenzio del
governo centrale sulla tragica situazione in cui
vive buona parte della popolazione. Molti marinesi si aspettavano una mano dal ministro per
gli affari regionali, on. Raffaele Fitto, più volte
ospite della comunità marinese. La quotidianità
con la quale ha dovuta confrontarsi solo dopo
ore ha diverse facce: case ed arredi distrutti,
mancanza di un ricovero alternativo, danaro liquido, perdita dei documenti e dei libretti
bancari, rate di mutuo da pagare, ingiunzioni di
Equitalia. Ma quello che pare avvertirsi è una
condivisione di tutti di ciò che è capitato solo
ad una parte di cittadini marinesi.; il problema
non sembra di tutti ma solo di quelli che hanno
visto scomparire in poche ore sacrifici e ricordi
di una vita. Fra poche settimane si celebreranno le feste patronali di Ginosa e Marina di
Ginosa; sarebbe sicuramente un significativo
atto di solidarietà devolvere parte delle offerte dei cittadini, sacrificando magari gli inutili e
costosi fuochi pirotecnici, alle famiglie ed agli
imprenditori marinesi danneggiati.
Convegno sullo “stalking”
Nonostante deriviamo dai romani e la cultura
latina ha rappresentato nel mondo intero “la
Cultura” con C maiuscola, da un decennio,
prende sempre più piede l’introduzione, nel fraseggio quotidiano, di termini anglosassoni tipo
Stalking. Ma cosa significa stalking ed in che
cosa si concretizza lo stalking. Letteralmente
stalking in italiano si traduce con persecuzione
e sintetizza i comportamenti vessatori che un
essere vivente compie nei confronti di un altro
essere vivente. Nel convegno che si è tenuto lo
scorso 4 aprile, nel Teatro Alcanices, lo Stalking
o meglio la persecuzione di un essere umano
su di un altro essere umano è stato esaminato
in tutti i suoi aspetti. Il convegno organizzato
dalla IFOS – TA ha visto la nutrita presenza
di un pubblico qualificato soprattutto per l’importanza dei relatori. Generalmente quando si
parla di persecuzione si riferisce a quella psicologica ma anche fisica compiuta da un uomo,
posseduto dal desiderio, nei confronti di una
donna. Al saluto del coordinatore dei lavori,
avv. Giovanni Pomarico è seguito quello delle
autorità civili, tra le quali il sindaco di Ginosa,
avv. Gino Montanaro ed il coordinatore della
sezione civile di Ginosa del tribunale di Taranto, hanno fatto seguito le relazioni della d.ssa
Antonella Falavigna, dell’avv.ssa Caterina
Campanelli, del dr. Salvatore Cosentino, della
d.ssa Carmen Cafaro. I lavori si sono conclusi
con gli interventi di monsignor Fragnelli, dell’assessore provinciale Teresa Galeota e dell’assessore comunale Stefano Notarangelo.
Si è riaperto l’impianto sportivo Cooptennis
si avviano i corsi di tennis
Dopo un periodo di chiusura si riaprono i
battenti della Cooptennis, con la gestione affidata alla società JOY PARK; campo di calcetto messo a nuovo, riattivazione della sala
di ristorazione ed avvio dei corsi di tennis.
Questi saranno tenuti dal professore federale
Raffaele Tataranni, supportato dall’istruttore
tecnico Antonio Galante e si rivolgeranno a
tutti, bambini, ragazzi ed adulti. La richiesta di
informazioni sui periodi, i costi e le iscrizioni
potrà essere rivolta al n. 346.7485304.
Rapina a mano armata: arrestati
Il nucleo dell’Arma, con sede a Marina di
Ginosa, ha condotto nei giorni scorsi una brillante azione repressiva nei confronti di alcuni
malviventi nostrani. Approfittando dell’ora, due
malviventi, Francesco D’Ippolito di 59 anni ed
il figlio Cosimo di 21 anni, armati di pistola si
sono presentati nell’azienda agricola Alfonso Piccolo e Giuseppe, hanno malmenato i
presenti, rapinando gli stessi allontanandosi
precipitosamente. I carabinieri , prontamente
intervenuti, coordinati dal maresciallo maggiore, Vito Capozzi, hanno ricostruito, sulla
base delle indicazioni fornite dai signori Piccolo, l’identikit dei malviventi, procedendo infine al loro arresto
Solidarietà ai forestali
Comunicato stampa - Diversi sono i dipendenti stagionali di Ginosa e Marina di Ginosa,
che operano per il Consorzio di Bonifica Stornara e Tara. Di qui, la solidarietà incondizionata che l’Amministrazione Montanaro ha voluto garantire alla loro protesta, consumatasi
nella mattinata di ieri, a Taranto. Al loro fianco,
infatti, dinanzi alla sede del Consorzio, in Viale Magna Grecia, c’era il presidente del Consiglio Comunale di Ginosa Vito De Palma, affiancato dal consigliere regionale PdL, Piero
Lospinuso.
I 26 lavoratori stagionali hanno manifestato
contro la proposta di legge, già approvata in
cronaca
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
4^ Commissione regionale: in riferimento alle nuove norme in materia
di bonifica integrale e di riordino dei consorzi, prevede, nelle dotazioni
organiche dei consorzi, per almeno 180 giorni di ciascun anno, l’assunzione del personale, che ha prestato attività lavorativa con contratti a
tempo determinato, per almeno 453 giornate lavorative, negli ultimi 5
anni. Tra l’altro, la L.R. 1/2011, all’art. 7, com. 2, dispone che le misure in
materia di contenimento della spesa degli apparati amministrativi si applicano “oltre che alla Regione Puglia, anche alle agenzie e ai suoi enti
strumentali, nonché agli enti del servizio sanitario”, con obbligo di adeguamento anche per le “società interamente partecipate dalla Regione”,
ovvero tutti gli enti dei quali la Regione è principale ed unico finanziatore. Ed, in senso analogico ed estensivo, la legge dovrebbe comprendere, tra i soggetti richiamati, anche i Consorzi di Bonifica. Di qui, tutta una
serie di misure, per il contenimento della spesa. Quello di bonifica Stornara e Tara, ha, così, ridotto da 70 a 30 – 35 le giornate lavorative e, di
fatto, avrebbe precluso agli stagionali di accedere alla stabilizzazione,
penalizzandoli fortemente.
“Siamo all’assurdo – è stato il commento di Vito De Palma -. Lo avremmo anche compreso, qualora non ci fossero state condizioni tali da richiedere un impiego di tali unità lavorative. Ma al contrario, l’alluvione
del 2 e 3 marzo scorsi, nell’agro di Marina di Ginosa, ha sicuramente
determinato una situazione di emergenza tale da rendere necessaria ed
urgente la pulizia di canali, nei pressi di contrata Pantano e Marinella, le
aree più colpite. Servono interventi immediati nei pressi del canale della
Mezzana e per i canali attigui. Pertanto, visto lo stato in cui versano tali
9
zone, non solo sarebbe necessario l’impiego degli stagionali del Consorzio, ma addirittura, per un ritorno alla normalità, qualora fosse possibile,
sarebbe addirittura auspicabile un incremento delle loro giornate lavorative, un loro impiego straordinario, costante ed incessante. Per scongiurare il ripetersi di una nuova catastrofe, bisognerebbe rimettere in sicurezza i canali, ostruiti o in parte distrutti dalla violenza delle acque. Ed,
invece, al contrario, senza una logica razionale, di fronte all’emergenza
– conclude Vito De Palma -, assistiamo ad una progressiva riduzione
delle ore lavorative assegnate agli stagionali. Siamo al paradosso”.
Uff. Stampa comune di Ginosa
Auguri alla dottoressa
Maria Pia Pontrelli
Max Gazzè
Con la tesi in storia del pensiero economico dal titolo: “John Stuart
Mill e Harriet Taylor: il problema della donna nella società capitalistica”
Mariapia Pontrelli
si è laureata presso l’Università degli studi di Lecce - Facoltà:
Scienze Sociali, Politiche e del Territorio in Sociologia e Ricerca
Sociale.
Alla neo dottoressa gli auguri degli amici e della nostra redazione.
10
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
attualità
Intervista al dottor Felice Bitetti
Continua il nostro colloquio con coloro che Cosa crede ci sia stata alla base di quesi apprestano ad essere i protagonisti del- sta grande partecipazione popolare ?
l’imminente competizione elettorale che, «La volontà della gente di voler contare e
dobbiamo riconoscere, si sta palesando, ai partecipare nella scelta dei candidati e la
sua contrarietà a scelte calate dall’alto.»
suoi albori, non priva di colpi di scena.
È la volta del dott. Felice Bitetti, fresco vin- Qualcuno sostiene che le primarie e la
citore delle primarie del 27 marzo,
indubbiamente uno dei personaggi
Felice Bitetti
più in vista della politica locale negli
ultimi decenni. A seguire, l’intervista
al candidato sindaco del centrodestra ginosino, dott. Vito De Palma.
Dott. Bitetti, lei è un uomo noto
alla comunità ginosina sia per la
sua enorme esperienza amministrativa sia per la sua professione. Ma a titolo di promemoria,
vogliamo ricordare ai lettori de
La Goccia chi è Felice Bitetti?
«Certamente. Felice Bitetti è un
commercialista professionista nato
a Ginosa e rimasto, malgrado tutto,
molto legato alla sua terra. Nei miei
interventi ho più volte ricordato (e
mi piace farlo) l’aneddoto dell’offerta di lavoro ricevuto a Siena all’indomani del conseguimento della
laurea e il rifiuto di esso per amore
del territorio ginosino. Politicamente sono sempre stato un uomo di
sinistra, dal lontano 1968 ai giorni
nostri, e ho seguito tutte le fasi del
PCI, dunque PDS, DS e, di recenscesa in campo di SEL siano serviti ante, PD.»
Un suo giudizio circa l’andamento gene- che (e soprattutto) per legittimare la sua
candidatura. Cosa risponde a costoro?
rale delle primarie.
«Molto positivo, e non può essere diversa- «Non è affatto così. Della nascita di Sinistra
mente visto l’enorme flusso di gente che si Ecologia e Libertà a Ginosa se ne parlaè recato alle urne. 2453, per la precisione, va da tempo, e poi è vero che il partito si
partecipanti, in perfetta proporzione tra gli è formato alla vigilia delle amministrative,
abitanti di Ginosa e Marina di Ginosa (il cui ma è anche vero che si è costituito quanrapporto è 1:4), è davvero un grandissimo do tutto il PD aveva, all’unisono, optato per
risultato. A breve uscirà un manifesto (ndr è le primarie presentando, per proprio conto,
uscito) di ringraziamento rivolto a tutti colo- tre candidature. Certo, SEL ha colto l’occaro che si sono recati ai seggi e hanno mani- sione delle primarie per presentarsi e farsi
festato la loro volontà di scelta democratica. conoscere.»
Malgrado l’inevitabile competizione tra tutti La sua candidatura ha creato una scise quattro i candidati, la cui campagna elet- sione all’interno del centrosinistra ginotorale si è svolta nella massima correttezza, sino?
è stata una meravigliosa giornata di festa.» «Assolutamente no, basti considerare sia il
risultato delle primarie sia che quello che è
avvenuto dopo. Voglio dirlo per inciso: non
ci sarà un caso-Laterza, ove lo sconfitto
delle primarie ha comunque deciso di candidarsi a ruolo di primo cittadino. La sera
stessa dei risultati delle primarie ho accolto
i tre concorrenti nel mio comitato elettorale. Adesso sono tutti candidati alla carica
di consigliere comunale.»
È possibile che i risultati
ottenuti alle primarie possano far scaturire dei riflessi politici in termini di
alleanze?
«Senz’altro. La nostra coalizione verrà allargata e comprenderà non più solo SEL
e PD, ma ci sarà una lista
ufficiale dell’UDC e quasi sicuramente il coinvolgimento
degli altri movimenti presenti
sul territorio, come La Svolta
e Ambiente e Lavoro.»
Parliamo di programma.
«Uno dei temi fondamentali per cui intendo battermi è
quello dello sviluppo per il
lavoro. Quello dello sviluppo
è una questione che va affrontata a 360º col coinvolgimento di tutti, specie dei
giovani, e che deve essere
imperniata soprattutto sui settori tradizionali
della nostra economia territoriale, a partire
dall’agricoltura, ove urge promuovere tutte
le iniziative volte all’accorciamento della
filiera, all’artigianato qualificato, al turismo
con una particolare attenzione allo sviluppo di una rete al turismo enogastronomico
(cucina, vino, mare e gravina di Ginosa),
alla ricerca delle piccole industrie legate al
territorio, nel rispetto dell’ambiente ovviamente.»
A proposito di ambiente, potrebbe dirci il suo punto di vista sulla centrale a
biomassa che a breve verrà installata in
contrada Girifalco?
«Rispetteremo in pieno le direttive emanate
dalla regione Puglia circa l’utilizzo delle
attualità
energie rinnovabili nelle forme così come
specificate in una materia che manca di
direttive nazionali precise. Queste cose
dobbiamo seguirle alla lettera, approfondirle bene e legarle al nostro territorio. Per le
biomasse la regione ha stabilito che “sono
possibili solo piccoli impianti a filiera corta”,
cioè la materia prima necessaria alla produzione di energia deve essere prodotta
in loco, poiché se la si deve trasportare da
lontano per lavorarla a Ginosa il risparmio
energetico verrà sicuramente sopraffatto
dal costo del gasolio. Poiché il legname
non manca nel nostro territorio, al momento
possiamo pensare solo ad impianti da essi
alimentati; nel momento in cui avremo altro
materiale a filiera corta, potremmo installare altri impianti di questo tipo. Ma le energie
rinnovabili non sono solo biomasse, bensì
anche impianti fotovoltaici; e anche su questo tema ci atterremo in pieno alle direttive
regionali che stabiliscono la realizzazione
di pannelli sui tetti degli edifici pubblici,
abitazioni private e nelle aree o ex-aree dismesse industriali.»
Due temi di grande attualità e rilevanza:
viabilità ed edilizia nei territori urbani di
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Ginosa e Marina di Ginosa.
«Per quando concerne la viabilità, si procederà all’istituzione di isole pedonali e zone
a traffico limitato nel centro storico con una
diversa regolamentazione dei parcheggi
esistenti e la creazione di nuovi.
Sull’edilizia, secondo me è importante avviare un riordino dell’ufficio urbanistico.
Essa passa anche per quelle vie precise
di vigilanza urbanistica che a Ginosa attualmente non ci sono e che ha giocoforza
prodotto disfunzioni sul territorio, specie sui
mancati controlli nei modi di costruzione.
Quello che è avvenuto negli ultimi tempi è
uno scempio non più tollerabile.»
Come vede il progetto del porticciolo turistico?
«Sono sempre stato favorevole a quel progetto per due buone ragioni: si inserisce
pienamente nel processo di sviluppo del
territorio; inoltre penso che una località turistica come la nostra, che da dieci anni circa si fregia del titolo di Bandiera Blu, abbia
bisogno di un piccolo porto barca. Tuttavia,
alla luce della recente alluvione che ha distrutto buona parte della nostra costa ionica, credo che il progetto vada riesaminato
11
nella progettazione per alleggerirlo del suo
impatto ambientale.»
Da un po’ di tempo si avverte nella comunità ginosina un certo disagio, una certa
situazione di difficoltà che imperversa e
che giocoforza si riflette sui comportamenti che le fasce giovanili di sovente
assumono. Rispetto a queste problematiche, lei come pensa di intervenire?
«Promuovendo ed agevolando tutte quelle
iniziative in direzione della partecipazione
dei giovani ai momenti culturali che devono
essere diffusissimi nel territorio comunale,
allo scopo di assicurare un divertimento sano e partecipato.»
Al postutto, perché votare Felice Bitetti?
«Per la competenza, l’esperienza e lo slancio presente in direzione di una partecipazione ad una squadra di donne e giovani
qualificati e volenterosi di voler finalmente
cambiare l’attuale situazione cittadina. Perché sono disposto a lavorare sui giovani: da
loro bisogna ripartire, per creare la classe
dirigente del futuro.»
Liborio Patimisco
Si comincia a delineare il programma della stagione estiva
Il sindaco e il consigliere delegato Antonio Bradascio incontrano le associazioni
Le associazioni ginosine e marinesi sono
state convocate dall’amministrazione comunale. al fine di individuare la manifestazioni artistiche e gli spettacoli che coloreranno l’estate ginosina e marinese. A tal
proposito abbiamo voluto rivolgere alcune
domande al consigliere delegato Antonio
Bradascio
Quali sono gli obiettivi che si propone
l’amministrazione attraverso gli incontri
con le associazioni?
«Gli incontri che stiamo tenendo in questi
mesi, hanno una duplice valenza: fare una
verifica di come si sono svolte le manifestazioni negli anni scorsi e recepire eventuali
correttivi, programmare in modo permanente gli eventi per il futuro partendo da alcuni
eventi certi.
Gli incontri si stanno svolgendo in un clima di reciproca collaborazione, in modo
costruttivo e partecipato e a breve definiremo le linee strategiche. Tra gli altri eventi
possiamo già preannunciare che il 6 agosto
si terrà la Passio Christi estiva, manifestazione ormai da tutti definita patrimonio di
Ginosa.»
Come saranno ripartiti i contributi comunali?
«Le risorse saranno ripartite tra le Associazioni che in pianta stabile organizzano
le manifestazioni culturali e che vengono
inserite nel cartellone dell’Amministrazione
Comunale. Inoltre l’Amministrazione si riserva di valutare altre iniziative culturali che
hanno come fine la promozione e la valorizzazione del nostro territorio.»
In che modo intendete promuovere le
manifestazioni?
«L’obiettivo dell’Ente Civico è quello di promuovere nel miglior modo possibile gli eventi
che si svolgono sul territorio comunale, tanto per fare un esempio per promuovere la
Passio Christi abbiamo aderito al progetto
“Settimana Santa in Puglia”. Pertanto contiamo di chiudere presto il cartellone degli
eventi estivi e iniziare la promozione attraverso dèpliant, manifesti, emittenti radio e
televisive oltre ai mezzi informatici. Vorrei
precisare che ognuno di noi, tanto più sarà
innamorato del proprio territorio, tanto più
riuscirà a promuoverlo.»
Esseggi
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La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
attualità
Intervista al dottor Vito De Palma
Dott. De Palma, vogliamo farla conosce- Sono frutto non di una scelta di società civile ma di politica: essa non deve mai abdire ai lettori de La Goccia?
«Certamente. Sono coniugato,
due figli e lavoro come funzionario
all’agenzia delle entrate di Taranto. Mi reputo molto fortunato poiché svolgo un mestiere in perfetta sintonia con quella che ritengo
essere la mia indole personale.
Dal punto di vista politico sono
attualmente presidente del consiglio comunale dell’amministrazione Montanaro, incarico ricoperto
negli ultimi cinque anni ma svolto
anche in precedenza. Seguendo a
ritroso la mia carriera politica, nel
’97, durante il secondo mandato di
Paolo Costantino, fui eletto consigliere di minoranza e, prima ancora, agli esordi nel ’93, mi candidai
consigliere nella DC a sostegno
di Alessandro Calabrese e contro
Vito De Palma
Paolo Costantino e Felice Bitetti.
Valutate voi di come oggi è mutato
quello scenario.»
Ripercorriamo le tappe più significative care da questo ruolo, non deve mai invendi queste due amministrazioni Montana- tarsi nomi all’ultimo momento giacché sono
dell’idea che la politica deve essere fatta
ro.
Nel 2001 la prima tappa fondamentale fu dai politici.»
la vittoria al primo turno, senza ballottag- Otto partiti significano un’alleanza molgio. Traguardo importante perché tutti, me to solida, vasta. È stato difficile raggiune Montanaro compreso, venivamo da una gere l’intesa con tutti i componenti dei
esperienza di consiglieri di minoranza, era- partiti o movimenti?
vamo giovani, vogliosi di contribuire con- «La nostra alleanza è frutto di una serie di
cretamente alla crescita della comunità. passaggi. Durante la prima fase venne cerCerto, quello del consigliere di opposizione cato l’accordo tra i partiti di maggioranza
è un’esperienza che ti forma in una maniera (Pdl ed Alleanza di centro) concernete però
incredibile; si capiscono i meccanismi che solo gli aspetti programmatici. Solo in un
sono alla base delle decisioni, si acquisisce secondo momento si è deciso di allargare
un buon bagaglio che si può, giocoforza, la coalizione ad altri partiti e liste civiche. Mi
mettere in campo una volta che ci si ritro- piace lodare la coraggiosa scelta di Toma;
va ad amministrare la cosa pubblica, e non quando si mettono da parte personalismi
si ha il peso forte dell’amministratore. Nel per il superiore interesse comunitario si
secondo mandato invece ci siamo contrad- è davvero, come dire, all’esaltazione deldistinti per concretezza e realizzazione di la politica. Il signor Toma merita la nostra
opere sul territorio. Un esempio su tutti: la stima per l’audacia che ha mostrato nella
fogna bianca a Marina di Ginosa.»
rinuncia del proprio simbolo.»
Quali sono le ragioni che l’hanno spinta Dottore, parliamo ora di programma. Il
vostro sarà solo continuità con l’ammia candidarsi?
«Il diritto/dovere di servire la comunità, la nistrazione Montanaro, oppure ci sarà
voglia di mettere a disposizione della città qualche elemento in più o di diversità?
il mio impegno, le mie conoscenze, la mia «Avremo sia elementi di continuità che di
professionalità e il desiderio di dare un con- diversità. Da un lato andremo in linea con
creto contributo alla crescita del territorio. tutto ciò che di buono è stato fatto in que-
sto decennio, ci atterremo cioè a quelli che
sono stati i punti cardini del nostro agire:
programmazione,
concretezza ed efficacia. Dall’altro
raddoppieremo gli sforzi per
la realizzazione delle opere pubbliche (e qui sta la
discontinuità). Voglio ricordare che dieci anni fa non
trovammo nessun progetto
presentato dalla precedente
amministrazione. Oggi invece abbiamo non solo programmato e realizzato, ma
nei primi cento giorni della
nostra amministrazione (casomai vincessimo le elezioni) programmeremo una serie di opere pubbliche, come
rifacimento e riqualificazione
del centro storico, completamento delle acquisizioni e
fruibilità del castello, completamento del campo sportivo col manto erboso, ecc.
Necessitiamo di due sole cose: abilità di
progettazione e conti in ordine per l’accesso
ai mutui di prestito.»
Un motivo politico molto forte di avversione al dott. Bitetti sono le centrali a
biomasse …
«Anzitutto smentisco quanto affermato nella famosa intervista di 25tv. La mia contrarietà a questo tipo di impianto è documentato in consiglio comunale, così come è
documentato il parere favorevole del dott.
Bitetti. Ribadisco il mio no decisivo. Si tratta di un rifiuto, però, non campato in aria,
né espressione del gusto di andare contro
una data fazione politica, tutt’altro: prima di
prendere una posizione ho ritenuto saggio
informarmi, sono sempre stato refrattario
alle decisioni di massa. Pertanto ho seguito
documentari scientifici, la tavola rotonda dei
ragazzi di Libertà d’Azione, documentazione via web. Dopo un’esauriente conoscenza
del problema la mia opinione è questa: non
ha senso adoperarsi nella raccolta fondi per
il cancro quando poi decidiamo di aprire a
Ginosa una sezione staccata dell’Ilva. Un
buon politico deve, dopo aver programmato
lo sviluppo del territorio, valutare i pro e i
contro di un progetto, e ragionare anche (e
soprattutto) in termini di impatto ambienta
attualità
le. Inoltre, voglio ricordare che la TBM ha
emesso un’ordinanza nel quale dichiara che
se si dovesse installare un impianto di quel
tipo chiuderà i battenti seduta stante, con
l’aggravante che molti operai si ritroveranno in cassa integrazione, altro che maggior
occupazione. Dal canto nostro abbiamo già
presentato ricorso al TAR di Lecce.»
E il porticciolo? Non crede che, alla luce
della recente catastrofe che ha colpito
Marina di Ginosa, quel progetto meriti
una maggior riflessione?
«Premetto che sono un politico e non un
tecnico del settore. Da quanto riferitomi, il
porticciolo non produce danni al sistema
idrogeologico ed ambientale. Anzi, se fosse
stato presente durante l’alluvione, avrebbe
probabilmente creato un miglior sbocco
delle acque e limitato i danni. Finiamola con
sta storia porto alias erosione. L’Italia è ricca di porticcioli, e personalmente non credo
che tutti quei siti siano intaccati dall’erosione; al contrario, Metaponto ha problemi di
erosione ma non il porto. Agli ambientalisti
che contestano il nostro progetto: dov’erano quando le provincie non autorizzarono le
barriere a mare?»
Ultimamente i ginosini lamentano la
scarsa attenzione prestata all’agricoltura. Essi sostengono che se le campagne
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
non producono come devono, tutta la
cittadina ne risente, vista la nostra economia prettamente agricola. Rispetto a
questa tematica, lei come pensa di intervenire?
«L’agricoltura sarà sicuramente al centro del
nostro programma. Essa vive attualmente
una situazione di isolamento e malgrado
l’ottimo prodotto di cui disponiamo non riusciamo ad essere competenti sul mercato
internazionale. Noi siamo a fianco della
categoria, abbiamo già dato una mano alla
realizzazione dell’OP, e da adesso diamo il
nostro impegno a seguire gli agricoltori in
qualsiasi loro iniziativa. Urge fare sistema,
stare insieme per vincere la concorrenza,
aumentare i prodotti di qualità, visto che su
questo non ci batte nessuno. E naturalmente viva il biologico!»
Due temi di grande attualità e rilevanza:
la viabilità e l’edilizia nei territori urbani
di Ginosa e Marina di Ginosa.
«Per l’edilizia, ricordo che ad oggi tutti i piani di lottizzazione sono stati licenziati favorevolmente; ma secondo me si deve pensare ad un riassetto generale del territorio, col
superamento delle limitazioni PRG: perché
non si può avere un’area PIP a Marina di
Ginosa? Perché non si può, al contrario,
avere un’attività alberghiera a Ginosa? La
art FREEDOM
primavera
Lo scorso 26 marzo presso il negozio di
abbigliamento Freedom, sito in corso V.
Emanuele a Ginosa, si è svolta la festa di
presentazione e di apertura ufficiale delle collezione primavera - estate 2011. Il
primo evento invece è stato realizzato lo
scorso 19 Settembre 2010, ovviamente
per l’autunno-inverno.
È stato un evento un po’ inusuale per un
paese come Ginosa che ha permesso
agli organizzatori di ricevere tante soddisfazioni e il coinvolgimento dei tantissimi clienti ed amici.
Proprio in virtù di questo successo, il titolare, il signora Mary Russo ci ha detto: «Innanzitutto la svolta e’ arrivata con la nuova location
inaugurata a Marzo del 2009 che ha dato un
volto nuovo, un nuovo modo di presentarsi alla
clientela nel settore dell’abbigliamento. Rinnovamento, ricerca e voglia di essere al passo
con le mode delle città è stata la nostra prima
prerogativa. Inserire aziende di ricerca, di gusto
oltre che lo sportswear. Il successo del 1º evento di settembre è stato nuovamente doppiato
lo scorso 26 Marzo, data che ha ufficialmente
aperto le vetrine delle nuove collezioni primavera - estate 2011.
La scalata all’acquisizione di sempre nuove
ed importantissime aziende continua, quali
13
conformazione urbanistica è collegata alla
viabilità. Stiamo pensando a tutta una serie
di iniziative volte a smaltire il traffico cittadino: il PIRP di collegamento alla circonvallazione sud è uno di questi. Alcuni interventi
sono stati già fatti, come ad esempio la via
di collegamento di via Alfieri col ponte di S.
Leonardo.»
Un’ultima questione: le politiche giovanili per quanto riguarda il nostro Comune.
«I giovani sono al primo posto del nostro
programma, non solo per quanto concerne
il lavoro ma anche per occasioni di socialità e scambio culturale. Noi pensiamo ad
una consulta dei giovani, scevra da orientamenti politici e religiosi, vogliamo creare
le condizioni per mettere insieme tutte le
loro esperienze: condizioni che li renderà
probabilmente promotori delle loro stesse
azioni.»
Al postutto, perché votare Vito De Palma?
«I cittadini mi conoscono e sanno perfettamente che sono una persona leale e che
ha fatto della disponibilità gratuita ad intercettare le richieste di bisogno della collettività, il suo obiettivo principale è quello che
chiamo servizio disinteressato.»
Liborio Patimisco
Sun68, Carlo Chionna, Geospirit
,la nuovissima linea di PEUTEREY
“Aiguille Noire” nonché aziende
di rilevante importanza nel settore
del fashion giovanile quali Messagerie, Paolo Pecora fino ad arrivare alle ultime new entry di US Polo,
Re-Hash, AQUARAMA , Lubiam
1911, Aeronautica Militare.
Non da meno nella donna con proposte sempre nuove e accattivanti
come Twin-Set, Kaos, Who’s Who,
GUESS, Sun68 , Geospirit , ReHash, PEUTEREY “Aiguille Noire”
Siamo riusciti a generare un mixprodotto per una clientela trasversale che va dal giovane al professionista o alla donna che veste con
sobrietà ma allo stesso tempo al
passo con le mode e non trascurando l’utente che ama vestire sportswear
Immancabile la presenza ai saloni della moda di Firenze e Milano, per intercettare quelle
che sono le nuove tendenze e gusti ed essere
pronti a proporle alla nostra clientela.»
(Gianluca Catucci)[email protected]
14
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Primarie del centro sinistra: Bitetti candidato sindaco
In un clima di festa 2500 ginosini e marinesi hanno aderito alle primarie. Un successo che ha galvanizzato i promotori.
Domenica 27 marzo si sono svolte a Ginosa
e Marina di Ginosa le primarie del centro
sinistra per scegliere il candidato sindaco.
Una giornata particolare, nel corso della
quale ben 2500 ginosini e marinesi si sono recati ai seggi per esprimere la propria
volontà e indicare il nome prescelto. La si
può pensare come si vuole in merito alle
primarie ma rimangono, comunque, un dato straordinario di partecipazione democratica e per la prima volta “la base” anche a
Ginosa e Marina di Ginosa ha potuto contare nella scelta del proprio rappresentante.
Ha vinto il dottor Felice Bitetti con il 53,49%
dei consensi.
I pronostici davano per sicura la vittoria del
dottor Bitetti e alcuni partiti di centro sinistra proprio per il peso di questa candidatura hanno fatto scelte diverse (l’Italia dei
Valori) orientandosi a sostenere un proprio
candidato sindaco e fare “i conti” dopo il
primo turno.
Credo che ciò che è avvenuto il 27 marzo scorso, sia uno spartiacque importante
nella politica locale. Finalmente, con le primarie, anche per le elezioni amministrative,
si è introdotto uno strumento che consente
alla base di contare, in definitiva, uno strumento di partecipazione democratico, in un
periodo storico nel quale i “partiti di massa”
della Prima Repubblica non esistono più
. All’epoca, è bene ricordarlo, le liste e il
capolista erano indicati da assemblee alle
quali partecipavano centinaia di persone
(questo avveniva in tutti i partiti).
Ho seguito l’evento e ho avuto modo di
vedere quante persone si sono presentate ai seggi con la determinazione e con la
convinzione di essere protagonisti e non
delegare altri. Anche la competizione tra i
diversi candidati è stata di una correttezza
esemplare e tuttavia ciascuno di loro ha
cercato di portare acqua al proprio mulino
senza demonizzare l’altro.
A urne chiuse e a risultato acquisito, i quattro candidati sono diventati una squadra
sola e sosterranno gli impegni che la campagna elettorale comporta.
Se Bitetti ha vinto le primarie sul piano del
voto personale, credo che la giornata abbia avuto anche altri vincitori. Hanno vinto i segretari del PD di Ginosa e Marina di
Ginosa (Caruso e Posa) che hanno gestito
le primarie in maniera eccellente e non uno
screzio né una dimenticanza si sono verificati nel corso della giornata. I due dirigenti
possono portare a casa la soddisfazione
per la grande partecipazione di gran lunga
superiore alle previsioni. Ha vinto il neonato
partito di SEL che, sebbene si sia fermato
a meno di 150 voti (quello era l’obiettivo
dichiarato), ha svolto un ruolo importante
in questa fase pre-elettorale e nella scelta
delle primarie e se il partito dei vendoliani
intendeva utilizzare questo momento per
darsi visibilità, ci è riuscito in pieno considerando che hanno raggiunto l’intento di formare un Circolo che per statuto deve avere
almeno 20 iscritti. Hanno vinto Carmelita
Malagnini per il numero di voti conseguiti
e Enzo Giannico per il consenso che gli ha
tributato Marina di Ginosa, ha vinto Rosa
Pavone che è riuscita nell’obiettivo di farsi
conoscere.
Se ci sono vincitori ci sono anche i vinti. In
questo campo (ovviamente è una mia opinione personale) credo si debba collocare
in primo luogo il partito di Di Pietro. L’Italia
dei Valori fin dal primo momento ha dichiarato di non accettare le primarie e che il
proprio candidato è il migliore, anche perché supportato da improbabili sondaggi di
piazza che appaiono una sorta di “primaria
fatta in casa”. Ad ogni modo l’atteggiamento dell’IdV ha fortemente condizionato il
confronto politico e questo ha determinato
la divisione del centro sinistra.
Tuttavia perché penso che l’IDV abbia perso? Credo che il risultato della partecipazione alle primarie sia la dimostrazione più
evidente che la comunità ginosina e marinese aveva voglia di contare e lo ha dimostrato nell’unico modo possibile: votando.
Adesso, archiviate le primarie si passa alla
campagna elettorale vera e propria e, se
non ci saranno ulteriori colpi di scena, avremo tre candidati sindaci che si contenderanno la poltrona di primo cittadino.
Stefano Giove
foto Erasmo Mazzone
Delegazione sfollati 2 marzo
accolta dal Prefetto
Una nota dell’assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Marta Teresita
Galeota, a commento dell’incontro tra il Comitato per la difesa delle Terre
Ioniche e il Prefetto di Taranto.
La disponibilità di cui hanno dato prova il Capo di Gabinetto, Cosima di Stani, e il Prefetto, Carmela Pagano, nel dare udienza ai rappresentanti del Comitato per la difesa delle
Terre Ioniche ieri mattina (già pronto per essere pubblicato) ha segnato un “più” in una
vicenda che i cittadini vivono come non facilmente risolvibile nell’immediato. La delegazione sostenuta dal consigliere provinciale, Augusto Pardo, dall’on. Paolo Rubino e dal
delegato sindaco marinese, Leonardo Galante, ha avuto così la possibilità di manifestare direttamente al rappresentante del Governo sul territorio, il prefetto appunto, la gravità della situazione che dalla notte tra l’1 e il 2 marzo ancora oggi non ha ottenuto la declaratoria di stato di calamità né di emergenza come fatto, invece, per la vicina lucania.
L’impegno del Prefetto sembra avere, quindi, rassicurato almeno per il momento i cittadini della borgata marinese radunati in un sit in all’ingresso di Palazzo del Governo tanto
da averli dissuasi dal proposito di fare manifestazioni forti come bloccare il traffico ferroviario a Marina di Ginosa. La necessità, però, che si attivino tutte le procedure necessari
per il riconoscimento dello stato di calamità non deve far dimenticare che l’emergenza è
anche più immediata. Ridare fiducia ad un territorio che si sente bistrattato rispetto alla
vicina Basilicata diventa, ogni giorno che passa, impresa sempre più difficile.
La presenza dei tre candidati sindaci, Vito De Palma, Cristiano Inglese e Felice Bitetti è
stata una lezione di buona politica a sostegno dei cittadini in una vertenza del territorio
che non deve diventare argomento da campagna elettorale.
Assessore Marta Teresita Galeota
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Era la Pasqua 2010, il giorno in cui il mondo cattolico
festeggiava la giornata
della Resurrezione, della
rinascita. 4 Aprile 2010 un
giorno che Ginosa ricorderà per la nascita di Radio
RG Studio dopo circa 20
di assenza di una Radio
che potesse dar voce al
proprio territorio. Proprio
così, è già passato un anno e lunedì 4 Aprile 2011 RG
Studio ha compiuto 1 anno!
Una grande emozione vedere gli studi in festa e tutti
i collaboratori gioiosi di condividere questa esperienza.
Tanti sono i consensi e tanti
i successi. Ormai Radio RG
Studio è la voce che dal mare alle gravine si fa sentire
ed è vicina a tutti gli ascoltatori che copiosi ogni giorno
scrivono in redazione, mandano sms e chiamano al numero di rete fissa.
Grande soddisfazione considerando la scelta che
l’etere offre ma RG Studio
è attenta ai gusti musicali
di ogni singolo ascoltatore e
sempre aggiornata sia nelle
informazioni che nel Palinsesto.
Primo anno quindi pieno di
eventi in cui Radio RG Studio è stata presente con i propri microfoni e le
proprie telecamere: media partner di
straordinari eventi firmati “Musica &
Le interviste di
Risponde il compleanno
Parole” - che è l’organizzazione di riferimento del sud Italia per i grandi eventi
- , ricordiamo Bob Sinclar, Tommy Vee,
Fabri Fibra e tanti, tanti altri! Non poco
per un’Emittente Radiofonica di pochi
17
mesi di vita… Merito sicuramente dello Staff formato da
gente seria e competente, con
molta esperienza alle spalle
ma orfani da circa 20 anni di
questa realtà che si è fatta attendere a Ginosa.
Dopo tutto questo tempo, i nostri collaboratori sono contenti
di poter tornare a sviluppare
una delle loro più grandi passioni, la Radio e tutto quello
che gira intorno. Un luogo
sano dove poter condividere emozioni in musica e
mettersi a disposizione
della popolazione; infatti la
nostra Redazione oltre ad
accontentare le richieste
musicali che ci pervengono
dai tanti ascoltatori è attenta ai problemi che riguardano il territorio, terra di tutti, ospitando nei loro format
personaggi che sono vicini
alla politica, allo sport, allo
spettacolo, all’informazione e alla cultura cercando
di soddisfare tutte le fasce
di ascolto e di età. Crediamo che i cittadini di Ginosa
e dei comuni limitrofi, siano compiaciuti della programmazione della nostra
Emittente che si è venuta a
creare nel nostro territorio.
Grazie ascoltatori, grazie esercenti.
Auguri RG Studio!
Floriana Ribecco
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
PREMIO BONTA’ 2011
In memoria del notaio Carmine Sarno
un esempio di bontà e riservatezza
Il consiglio di amministrazione della Fondazione “Ing. Luigi Sarno”, con sede a
Ginosa e Laterza, ha organizzato l’11a
edizione del Premio della Bontà tenutasi nella splendida cornice teatro “Metropolitan”, rimasto purtroppo semivuoto dopo la simpatica e allegra esibizione degli
alunni della scuola d’infanzia dell’Istituto
Comprensivo “S. G. Bosco”, in quanto
molti, se non tutti, i genitori che gremivano il parterre sono andati via dopo la performance dei loro pargoli. Quest’anno la
serata è stata studiata con l’intento principale di ricordare il suo fondatore, notaio
dr. Carmine Sarno, deceduto il 5 gennaio
scorso all’età di 95 anni. Un insegnante delle scuole elementari, un notaio ed
un benefattore per la comunità ginosina
e non solo. Purtroppo, in diretta teatrale
e web, il direttore del quotidiano on line Piazzanews.it, Gino Dell’Orco, dopo
aver dato il doveroso e sentito benvenuto
alle molteplici autorità presenti
in sala, ha annunciato che, come promesso al Notaio Sarno,
avrebbe lasciato la conduzione
del Premio della Bontà solo dopo la sua dipartita, ovvero dopo
10 anni nelle vesti di conduttore,
perciò l’anno prossimo potrebbe
essere la prima edizione della
kermesse condotta dal giovane
e promettente Antonio, valido e
simpatico co-conduttore. Una
delle sue ultime imprese è stata
quella di aver riportato a Ginosa
le suore, attraverso l’indispensabile sostegno del vescovo della
Diocesi di Castellaneta, S.E.
mons. Pietro Maria Fragnelli.
Tante, poi, le opere che ha contribuito a
realizzare con generosi finanziamenti. Fra
tutte, ricordiamo l’attuale struttura della Ca-
sa Famiglia “Montfort” di Ginosa. Il Notaio
Sarno era un tipo riservato ma non schivo,
amava tanto il lavoro, la lettura, la buona
e discreta compagnia di pochi amici, la
preghiera. Era di principi rigorosi e retti
e la sua parola era una valida promessa
di sicuro soccorso per tutti coloro che gli
chiedevano sostegno materiale o morale.
Se fino a qualche giorno fa mi avessero
chiesto cosa significasse per me la parola Bontà, avrei risposto con una generica
affermazione un pò priva di concretezza e
piena di una sottile patina di dorata banalità: “ Secondo me la Bontà è quella d’animo, l’essere altruisti, aiutare gli altri senza
aspettarsi nulla in cambio, solo per fare
del bene e sentirsi appagati e a posto con
la coscienza, orgogliosi di aver fatto una
buona azione…”. Ora so che la Bontà
ha un nome: Carmine Sarno. ‘U Nutare
Sarn, come era chiamato con affettuosa
referenza da chi gli voleva bene, da chi
era stato destinatario delle sue generose
attenzioni. Ma in lui ho scoperto doti che
non avevo mai associato alla Bontà: la riservatezza, la modestia, la profonda Fede
in Dio ma anche negli uomini, la
semplicità… Potrei continuare
ma credo che il nostro beneamato concittadino non avrebbe
gradito molte lodi. Lui operava
nell’ombra, dietro le quinte, cercando di aiutare sempre tutti in
qualche modo, donando non la
luna ma concrete possibilità di
una vita migliore, o anche solo viveri necessari come pane,
olio, zucchero, farina… perché
nel dopoguerra, lo sappiamo
bene, mancava tutto e la gente
era impegnata a sopravvivere.
La serata si è aperta con due
video fotografici sulla vita e le
imprese del Tenente Ing. Luigi
Sarno e di suo fratello il Notaio Carmine
Sarno, intervallati dall’Inno Nazionale dopo
il quale il presidente pro tempore della Fon
attualità
dazione “Ing. Luigi Sarno”
Pino Mele, visibilmente commosso, a nome dell’intero consiglio
di amministrazione e di tutti coloro che lo conobbero e gli vollero
bene, ha deposto un fascio di fiori su una sedia, non riuscendo
però a colmare il vuoto da lui lasciato in tutti noi, donandoci il suo
personale e sentito ricordo. L’11a edizione del Premio della Bontà 2011 inizia con un’ondata di allegra e timida spensieratezza
dei bambini della scuola d’infanzia dell’Istituto Comprensivo “S. G.
Bosco” che hanno mirabilmente eseguito l’Inno di Mameli. Il Dirigente Scolastico prof. Vincenzo Calabrese ha ritirato la targa in
memoria del Notaio Sarno e gli ha dedicato toccanti parole d’affetto e stima.Quest’anno i premiati sono stati 3: la giovane Gianna
Lucia Nunziella di Marina di Ginosa, meritevole per la sua costante abnegazione nell’aiutare i suoi compagni di classe extracomunitari ad imparare l’italiano e non solo: una bella storia in un periodo
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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di profondo, insensato e deplorevole odio, paura per “il diverso”,
la sua cultura, credo religioso e le usanze a noi estranee e sconosciute. E l’accoglienza mirabile dei lampedusani verso i tanti, forse
troppi, Africani che scappano da guerra e miseria secondo me dà
l’idea della vera indole ospitale e solidale degli Italiani. E pensare
che stupidamente, nell’anno del 150° Anniversario della sua Unità,
l’Italia è culturalmente, a causa della dialettica e le tradizioni locali
di vario genere, divisa all’altezza della capitale e anzi l’odio quasi
ancestrale e le rivalità campanilistiche corrono anche lungo i suoi
meridiani… Il secondo premiato per l’impegno assiduo e amorevole
nei confronti dei malati terminali, stile Patch Adams (ma senza naso
rosso). Il sig. Carmelo Galante, anch’egli di Marina di Ginosa, dedica tempo, affetto e attenzioni a coloro che, per forza di cose sono
irascibili, disperati o malinconici e spesso non vogliono aprire il loro
cuore e farvi uscire tutta la paura, il livore e la rassegnazione che
nascondono anche a loro stessi. Il terzo premiato è il sig. Domenico Bitella detto Mimmo di Ginosa che ha profuso il suo impegno
caritatevole servendo alla mensa dei più disagiati, presso la parrocchia dei monfortani, progettata dall’Ing. Luigi Sarno, nonché membro dei MASCI, molti dei quali lo hanno incoraggiato e applaudito
quando era sul palco. Conclusesi le premiazioni, Gino Dell’Orco
ha chiamato sul palco il sindaco di Ginosa, avv. Gino Montanaro,
per ritirare una targa meritata per le sue capacità nella gestione dei
vari e diversamente ardui ambiti che la sua carica di primo cittadino
comporta. Il suo ricordo del Notaio Sarno ben si sposa con il ricordo
commosso e pieno di gratitudine di S.E. mons. Pietro Maria Fragnelli, il quale ha reso merito alla sua immensa fede e profondo
rispetto per tutti coloro che gli tendevano una mano per trovare un
lavoro, sfamare la famiglia o anche solo per una parola gentile o un
consiglio, per imparare a leggere e scrivere… mons. Fragnelli ha
ricordato anche che il nostro Benefattore ha donato nel 2006 alle
Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, l’alloggio dove ancora
oggi ricevono i bisognosi, vivono e servono Dio e gli uomini. Suor
Clara ha reso omaggio al suo benefattore ricordando la sua bontà
d’animo e nei modi, sempre gentile e riservato. In chiusura, vibrante e coinvolgente concerto del cantautore Martino Chieffo, accompagnato al pianoforte da Flavio Pioppelli, che ha allietato l’ormai esiguo pubblico con canzoni di suo padre, Claudio. Davvero
toccanti le corde dell’animo i testi e la lieve e pur decisa melodia del
M° Flavio Pioppelli. La canzone d’apertura Martino Chieffo l’ha
voluta dedicare al Notaio Carmine Sarno: “…un’esempio di umiltà
e abnegazione!” ha detto il cantautore che, pur non avendolo conosciuto, ne ha riconosciuto e ammirato il carattere, il suo essere vicino ai suoi concittadini, il suo amore grande per la sua Terra, la sua
Parrocchia, e l’immensa malinconia che provava quando volgeva il
pensiero al Fratello disperso in mare durante la II Guerra Mondiale.
Tutti noi terremo sempre in vita il suo ricordo, le sue opere di bontà,
sempre un passo indietro la ribalta, con modestia e riservatezza…
e da lassù ancora volge il suo benevolo sguardo su noi, tendendo
la mano per risollevarci e tornare a sperare…
Luca Calabrese
foto Erasmo Mazzone
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La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Festeggiamo insieme l’Unità d’Italia
Una giornata “tricolore”
L’Ing. Alessandro Leccese dona alla nostra scuola il Gonfalone
Ginosa.Sabato 2 aprile
nel sottopalestra del nostro Istituto “S. Giovanni
Bosco”, si è svolta la cerimonia della consegna del
Gonfalone con le insegne
della nostra scuola, donato dall’Ing. Alessandro
Leccese, Presidente del
Consiglio d’Istituto.
Il Gonfalone tricolore,
molto bello, con al centro
una foto d’epoca del nostro edificio scolastico e
insegne dorate con nome
del Santo a cui è intitolata
la scuola, è stato consegnato dal Signor Leccese
al nostro Preside. Il tutto
si è svolto accompagnato
dalle note dell’Inno d’Italia, cantato da noi alunni,
che ogni volta che lo eseguiamo ci fa battere forte
il cuore.
Erano presenti alla manifestazione, il nostro
Preside, Dott. Vincenzo
Calabrese,il Sindaco, Avv.
Luigi Montanaro,l’Ass. alla Pubblica Istruzione,
Sig. Felice Vizzielli, il Direttore Amministrativo, Sig. Alessandro Rizzi e il maestro Vito Biancofiore, che ha insegnato
per molti anni nella nostra scuola. Oltre alla nostra classe erano presenti gli alunni della IV
A, della III A della Scuola Media e i bambini della Scuola dell’Infanzia.
Dopo i saluti e le riflessioni di tutti i presenti, siamo intervenuti noi alunni con la recita di
poesie sul tema risorgimentale e un canto sul Tricolore. Al termine sia il Preside che il Sindaco si sono complimentati con noi per l’impegno e la preparazione dimostrati nel presentare questi lavori.
La manifestazione è stata molto bella ed emozionante. Siamo stati contenti di aver ricevuto il Gonfalone, simbolo della scuola e di aver contribuito alla riuscita di questa breve ma
intensa celebrazione.
Un altro tassello da aggiungere al grosso lavoro che stiamo facendo quest’anno con i nostri insegnanti per festeggiare al meglio il “compleanno” dell’Unità del nostro bellissimo e
grande Paese.
Gli alunni della V^A
attualità
Noi e il Fisco
Cedolare secca
sugli affitti
Fra qualche giorno sarà disponibile sul
sito dell’Agenzia delle Entrate un software che potrà essere utilizzato dai
proprietari di immobili dati in locazione
per scegliere la tassazione applicando
la cedolare secca:
§ 21% per i canoni liberi
§ 19% per i canoni concordati.
E’ in arrivo anche il regolamento che
darà attuazione alla prima fase del federalismo fiscale, in vigore dal 7 aprile
prossimo.
Sono interessate le locazioni abitative
i cui proprietari sono soggetti privati.
La scelta spetta al proprietario, che deve avvisare l’inquilino con una lettera
raccomandata. In caso di silenzio del
proprietario, viene applicato il regime
vigente. Chi sceglie la cedolare non potrà applicare gli adeguamenti del canone indicati dagli indici ISTAT.
La cedolare sostituirà l’Irpef, le addizionali Irpef comunali e regionali, l’imposta
di registro e l’imposta di bollo, comprese le imposte per le risoluzioni e le proroghe dei contratti.
Saranno quadruplicate le sanzioni a carico di chi ometterà di dichiarare i canoni delle locazioni. Nel caso che venisse
omessa la registrazione del contratto di
locazione sarà applicata la limitazione
del canone, determinato nella misura
della rendita catastale moltiplicata per
tre.
Dott. Mario D’Alconzo
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
COSA PASSA IN TV?
Serie tv made in Italy, criminalità e poliziotti
protagonisti fissi
“Distretto di polizia’’1, 2, 3, 4 fino al 10,
“R.I.S. Delitti imperfetti’’ composto da 5 stagioni, “R.I.S. Roma Delitti imperfetti’’dall’1
al 2, e tre saghe di “Squadra antimafia
– Palermo oggi’’: questi i titoli di alcune delle tante serie televisive poliziesche made
in Italy trasmesse, e tuttora in onda, sulle
maggiori reti nazionali. A quanto pare, agli
italiani questo tipo di fiction piace veramente tanto. Lo dimostrano le continue produzioni che dai primi anni 2000 infestano i canali del nostro amato piccolo schermo. Un
circolo vizioso che sembra non finirà mai.
Probabilmente, l’intento degli autori è quello di entrare nel guinness dei primati per il
telefilm più lungo in assoluto. Solo quello
però. Già, visto che oggettivamente la qualità di trama, sceneggiatura e personaggi lascia abbastanza a desiderare, senza
contare l’originalità, pari a zero. Ma allora,
da cosa deriva il successo di simili prodotti?
La risposta è semplice: dalla scarsa concorrenza. Il telespettatore medio amante delle
fiction che Rai e Mediaset propinano, non
conosce o guarda altro che i cari vecchi poliziotti impersonati spesso da attori di serie
B, i quali si limitano a brandire una pistola,
a urlare e a dire volgarità, convinti che le
forze dell’ordine facciano effettivamente
ciò. Se poi aggiungiamo qualche inseguimento, una storia d’amore tra un commissario e la sua collega, e qualche sparatoria
in cui guarda caso muore sempre lo sbirro
dall’aria innocente, il piatto è bello e pronto.
Il fatto che dalla season numero 1 si giunga
addirittura alla 10, è la prova incontestabile che non vi è alcun ricambio mediatico.
“Squadra vincente non si cambia’’: un motto che evidentemente i piani alti delle emittenti e i registi hanno preso in parola sino
a farlo diventare un dogma. Molti saranno
rimasti di stucco diversi giorni fa vedendo
la miniserie in cui figurava Raoul Bova nei
panni di nuotatore e non di ispettore. Non si
trattava di un’allucinazione, ma forse di un
esperimento abbastanza riuscito. Torniamo
però alla fortuna di questi telefilm. È innegabile che il cattivo di ogni storia abbia il suo
fascino e susciti quasi simpatia, a volte più
del protagonista. Tuttavia, l’antagonista, almeno in questo caso, è un criminale o un
mafioso. Qualche tempo fa, un’inchiesta
rivelava che le abitudini ludiche dei bambini sono cambiate. Per alcuni di loro, non
esistono più super eroi, bensì i malavitosi.
Non è difficile, infatti, sentir uscire dalle loro bocche innocenti frasi come “giochiamo
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a fare i mafiosi?’’ oppure “facciamo che io
sono Totò Riina e tu il carabiniere’’. Si criticano tanto videogames e cartoni animati
troppo violenti, ma non si fanno i conti con il
pessimo esempio che programmi con attori
in carne e ossa possono dare. Mignotte e
poliziotti: su questo si basa una grossa fetta dei palinsesti televisivi degli ultimi tempi.
Ma è davvero tanto difficile sognare una serie italiana che si sleghi dalle mode nazionali e che affronti temi differenti dalla eterna
lotta tra legalità e illegalità in maniera così
dannatamente sciocca e scontata? Una
risposta che purtroppo non arriverà fino a
quando quei numeri accanto ai titoli non si
arresteranno.
Miki Marchionna
Andiamo al cinema
Il cinema teatro Metropolitan proietterà
dal 9 aprile i seguenti spettacoli:
-Il cigno nero di Darren Aronofsky
con Natalie Portman, Vincent Cassel,
Winona Ryder, Barbara Hershey e Mila
Kunis.
La ballerina Nina (Natalie Portman) vuole a tutti i costi ottenere la parte del cigno
bianco e del cigno nero nel classico “Il
lago dei cigni’’, in modo da conquistare
finalmente il successo. Ben presto, però,
scontri interiori, gelosie e fantasie la porteranno a calarsi perfettamente nel secondo
ruolo.
Orari: 19:30 – 21:30
Miki Marchionna
10 APRILE 2011 - A.S.D.
NEW GINOSA MOTOSPORT - ORGANIZZA
4° PROVA CAMPIONATO REGIONALE
PUGLIA E BASILICATA
DI MOTOCROSS
parteciperanno alla gara
le categorie:
MINIMX - HOBBYCROSS MX1 E MX2 AMATORI MX1 E MX2 ESPERTI MX1 E MX2 AGONISTI MX1 E MX2
La manifestazione avrà
inizio alle ore 10:30 con
le prove libere e le prime
manche di ogni categoria. durante il pomeriggio si svolgeranno le manche finali e una
“supercampione” cioè una manche con i primi 3 classificati della giornata di ogni categoria. Infine alle ore 18:00 /18:30 circa ci sarà la premiazione finale.
INFO: per la pratica di questo sport a livello agonistico si deve avere un’età minima di 8
anni. pe rinformazioni rivolgersi al presidente dell’A.S.D. NEW GINOSA MOTOSPORT
Sannelli Gerardo in via Matteotti 157.
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argomenti
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
L’Auser di Marina di Ginosa in scena col vernacolo ginosino
U’ matrimogne cumbenate:
commedia semplice ed esilarante
Grande successo di pubblico a Marina di Ginosa per la
commedia in tre atti portata
in scena dai corsisti dell’Auser, l’università della Terza
Età, nei locali messi a disposizione dalla parrocchia Maria SS Immacolata. Talmente
pieni a scoppiare nelle due
serate della rappresentazione, il 2 e 3 aprile scorsi, che
non sarebbe stato un problema poter riempire un intero
teatro normale.
“U’ matremogne cumbenate
“, nato da un’idea di Cosimo
Lepore e Luciano Baldari, è
stato il primo spettacolo in
vernacolo ginosino scritto e
messo in scena da marinesi,
al fine di raccogliere fondi a
favore dei loro concittadini
colpiti dall’alluvione. A rappresentarlo gli improvvisati,
temerari quanto simpatici interpreti diretti
da Anna Maria Cossu, regista e sceneggiatrice dell’iniziativa.
È stata una serata di divertimento puro
e sobrio per tutti. Per gli attori, innanzitutto, che si sono cimentati per la prima
volta nella loro vita, in questa avventura
teatrale. Per il pubblico che ha risposto
con risate pronte ad ogni battuta, anche
a quelle meno riuscite. Insomma un momento di aggregazione e comunicazione
di appartenenza ad una stessa identità,
di cui il bisogno sociale marinese è intriso
e lo dà a vedere in ogni occasione. Il teatro, a questo scopo, potrebbe diventarne
una buona abitudine.
La trama lineare del “matrimonio combinato” è stata intessuta da un ordito narrativo
semplice, tutto ironia e privo di intrecci. La
storia è quella di due famiglie contadine
degli anni ’20, La Rocca e Cornacchia, che
contrattano, con la mediazione di Carmelina
– ogni matremogne si cumbina – il matrimonio dei due figli zitelloni. Il tema portante
della narrazione è tutto racchiuso in un frase di uno dei genitori dei “ragazzoni”, cinquant’anni il promesso sposo, quarantenne
lei: “se n’an ascì da
nanz l’uocch”. Di qui
la satira che cuce insieme le figure della
precarietà dei figli di
ieri e quelli di oggi, con
l’unica differenza che
oggi i matrimoni non
si combinano quasi
più. Il prezzo sta tutto
in una lista reciproca
di conigli, galline, pecore e traini sottoscritta e firmata davanti al
notaio dottor Costa
Delle Crognole. Più
– ovviamente – due
caciocavallo per la
mediatrice Carmelina,
rappresentata in scialli esilaranti da Angela
Limitone. Meritevoli
di citazione anche
tutti gli altri attori: Elvira Congedo, Antonio Doria, Domenico
Marchionna, Tonia Giove, Antonio Moro,
Rino Punzi, Antonio Salluce e, infine,
Cosimo Lepore, promessa sposa molto
baffuta e quindi molto piaciuta.
Tra il pubblico presente anche il vescovo della diocesi di Castellaneta, Pietro
Maria Fragnelli che è venuto a portare
la sua solidarietà ai marinesi colpiti dall’alluvione: “la speranza cristiana con cui
stanno affrontando questo difficile momento – ha detto - gli fa onore”.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Ginosa, rappresentato in sala, dal
presidente del Consiglio comunale, Vito
De Palma che ha ricordato che “il Comune
non ha mai fatto mancare il suo apporto ad
iniziative del genere ed anzi è orientato a
favorire ancor di più tutte le manifestazioni
di promozione culturale ed aggregazione”.
Michelangelo Zanelli
Pardo (PDL): «Gravissima l’assenza
della Provincia da
Marina di Ginosa»
Sulla gravissima situazione determinatasi in
questi giorni a Marina di Ginosa il consigliere
provinciale Augusto Pardo ha presentato la
seguente interrogazione urgente al Presidente Florido per la colpevole assenza della
Provincia dallo scenario della calamità:
«Il sottoscritto consigliere provinciale Augusto Pardo, premesso
- che nella notte fra l’1 e il 2 marzo piogge alluvionali hanno provocato l’esondazione del
fiume Bradano con conseguente allagamento di parte dell’abitato di Marina di Ginosa;
- che l’allagamento ha interessato molte abitazioni costringendo alcune decine di famiglie a rifugiarsi sui tetti;
- che centinaia di animali da allevamento
sono morti e le relative carcasse scomparse
perché portate via dall’acqua, creando un
gravissimo pericolo di epidemia;
- che i danni alle persone ed alle cose sono
ingentissimi;
- che l’intero abitato di Marina di Ginosa è
senz’acqua da tre giorni per via di rotture
nelle condotte;
- che gli eventi hanno determinato, tra l’altro,
situazioni di panico e di pericolose tensioni
sociali;
considerato
- che le Province sono gi Enti preposti al
coordinamento della Protezione Civile nel
territorio;
chiede di conoscere
- per quale motivo la Provincia di Taranto è
rimasta del tutto assente dallo scenario della calamità – a parte estemporanee quanto
inutili passerelle sui mass media di qualche
suo rappresentante – tanto da costringere la
Prefettura di Taranto (attraverso la brillante
opera della d.ssa Di Stano) ed il Sindaco di
Ginosa Montanaro, ad assumersi l’onere di
organizzare i soccorsi e gli interventi attraverso un complicatissimo coordinamento
che ha coinvolto Vigili del Fuoco, Polizia,
Carabinieri, Forze Armate, volontari a vario
titolo, Genio Civile, Regione Puglia, Forestali, Acquedotto Pugliese, Acquedotto Lucano
e molti altri soggetti in qualche maniera utili
a fronteggiare l’emergenza;
- per quale motivo questa Provincia non si è
preoccupata neanche di mobilitare la Polizia
Provinciale, alle sua dirette dipendenze, cosa avvenuta soltanto in seguito all’intervento
della d.ssa Di Stano;
- per quale motivo l’organico del Settore Protezione Civile è ridotto a pochissime unità;
- per quale motivo i capitoli di bilancio relativi
alla Protezione Civile non contengono stanziamento alcuno per il suo funzionamento;
- quali iniziative e quali impegni, dopo questa grave e colpevole assenza, si intendono
assumere nell’immediato anche per essere
pronti a fronteggiare ulteriori peggioramenti
meteorologici che fanno presagire ancor più
gravi e drammatiche conseguenze.>>
Per la Segreteria
Nicola Pastore
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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Avis: MARZO DA RECORD
OLTRE 100 SACCHE RACCOLTE
Nel mese appena trascorso, ben due le
date delle donazioni, per un totale record
di 120 sacche di sangue raccolte. La prima si è tenuta il pomeriggio del giorno dieci, raccogliendo 43, la seconda, domenica
ventisette, con ben 73 sacche. Nel mezzo,
anche 4 donazioni in aferesi da parte di
quattro soci, che periodicamente si recano
a Taranto, sede più vicina per questo tipo di
donazione.
Il record delle 120 sacche poteva essere
anche superiore, ma, nella giornata del 27
marzo, ancora una volta, il personale medico del S.S. Annunziata di Taranto ( al quale
vanno i ringraziamenti) ha dovuto dire “basta” ai volontari ginosini. Non per cattiveria,
ma per limiti di tempo e per la massiccia
presenza di donatori (100 i presenti), che,
nonostante la lunghissima coda da sopportare, hanno capito e senza polemiche alcune, sono tornati a casa senza poter “regalare” il loro sangue.
Per far fronte al problema delle attese
spesso vanificate,
si stanno cercando soluzioni, come
l’aumento
delle
giornate di raccolta
e con i suggerimenti
di chiunque.
L’associazione AVIS
di Ginosa spera di
superare il record o
di bissarlo già nelle
prossime date; la
più vicina è del 14
aprile prossimo a
partire dalle 17.30.
Partecipate numerosi e ricordate che
donare il sangue è
un gesto di solidarietà e aiuta chi ha bisogno di trapianti o di primo soccorso urgente.
Un ringraziamento a tutti i volontari che
rispondono sempre “presente” e ai soci
che si rendono sempre disponibili, per le
faccende burocratiche, per l’accoglienza
prima della donazione, per l’allestimento
del primo ristoro post-donazione e per le
informazioni rese ai nuovi donatori.
Baldassarre D’Angelo
“Ad maiora semper
Dottor Gino Galli.”
Lo scorso 28 marzo 2011, presso
l’Università degli Studi di Bari, facoltà di
AGRARIA, DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA E CHIMICA AGRO-FORESTALE
si è laureato
Gino Galli
,
discutendo la tesi di laurea in :
“ Potenzialità Probiotiche dei
Lattobacilli: Meccanismi
Molecolari di Azione”
Al neo-dottore, il papà, la mamma,
le sorelle Antonella e Geni, i cognati
Vincenzo e Davide gli rivolgono i più
affettuosi auguri di vero cuore.
Giungono le congratulazioni, e tanti,
tanti Auguri da tutti gli zii, amici
e parenti.
“Ad maiora semper
Dottor Gino Galli.”
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
IL MEZZOGIORNO D’ITALIA AL TEMPO DEI BORBONE
STORIA DI UNA FAMIGLIA E BILANCIO DI UN REGNO
Lo Storico Cesare Linzalone Racconta l’Italia Pre e Post Unitaria
Giovedì 31 Marzo scorso, nel piccolo e
accogliente Teatro Alcanices, si è tenuta
la Conferenza sul tema: “Il Tempo Dei
Borbone: Storia Di Una Famiglia e Bilancio Di un Regno” a cura dello Storico
di Livello Internazionale il Dott. Cesare
Linzalone che, con i suoi studi approfonditi, seguiti da pluri premiati saggi riconosciuti dagli scienziati più autorevoli di caratura
mondiale, ha dato un apporto fondamentale
per risolvere gli enigmi della Storia Italiana
e Globale.
In questa occasione, il Dott. Linzalone ha
analizzato attentamente il periodo pre unitario, ovvero quello del Regno delle due Sicilie e quello post unitario ovvero della ribellione dei Briganti soffocata nel sangue dai
Savoia. Stiamo ovviamente parlando del
Mezzogiorno d’Italia, nel periodo che va
dal 1735 al 1861; il Dott. Linzalone è partito
dalla storia della Famiglia dei Borbone che
ha regnato in questi 126 anni, praticamente da Napoli in giù. A introdurre lo storico
sono intervenuti il Direttore del Museo Civico “Santa Parasceve” il Dott. Giambattista Sassi, il Presidente dei “Lions Club
Ginosa” e, in rappresentanza del Comune
di Ginosa l’Assessore alla Cultura Antonio
Bradascio.
La conferenza inizia con un Rintocco di
Campana e con gli Inni: Americano, Euro-
peo e Italiano. Lo scopo dei quattro eventi
organizzati per promuovere l’Anniversario
dei 150 anni dell’Unità d’Italia è rafforzare il senso civico e unitario come ha
sottolineato il Pres. Dei Lions Club nonchè
di raccontare una pagina diversa della
storia del Sud Italia.
L’Assessore Bradascio ha portato all’attenzione degli astanti il fatto che la storiografia
ufficiale mette in risalto le gesta dei Borboni
e dei Savoia e allo stesso tempo il fatto che
il Sud era povero e corrotto, ma in realtà
era una fucina di talenti, con tradizioni culturali e morali peculiari e radicate.
Il Direttore del Museo G. Sassi ha mostrato
alcune diapositive in cui si alternavano volti
di uomini e re della dinastia Borbone a volti
di donne e uomini appartenuti ai Briganti.
Queste immagini erano commentate da
Autorità e Personaggi Storici Italiani e Stranieri. Durante il suo intervento il Dott. Sassi, senza nessun tipo di polemica politica
riferita all’attualità cittadina, ha chiesto di
cambiare la topografia e la toponomastica
perché, ad esempio, c’è a Ginosa una via
dedicata al Generale Cialdini che massacrò Briganti e Contadini in nome dell’Unità
d’Italia voluta dai Savoia.
Il Dott. Linzalone pur non condividendo
i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità
d’Italia, perché: “La Storia ci ha insegnato
che i cittadini hanno ricevuto dai cosiddetti
liberatori solo cose negative e poche altre
positive”. È però pienamente favorevole e
anzi fervente fautore e sostenitore dello spirito unitario del Popolo Italiano nonchè dell’Unità Culturale che però risulta incompleta
e in divenire. Contesta altresì con vigore le
velleità separatiste di Lega e soci.
Secondo il grande Tacito: “la Storia deve
essere scritta senza odio né amore”, parafrasando, la si deve raccontare in modo
obbiettivo, circostanziato e veritiero mentre,
poiché la Storia è scritta quasi sempre dai
vincitori, è molto spesso raccontata da un
punto di vista soggettivo, parziale ed è soggetta a manipolazioni ideologiche che addirittura si rispecchiano anche nei libri scolastici, con lo scopo di indirizzare le giovani
menti verso l’ideologia, i valori e la cultura
della fazione dominante.
Infatti, la storia del Sud Italia nei manuali
di storia è completamente cancellata, per
quanto riguarda il periodo pre e post Unitario. Bisogna quindi, sempre secondo il Dott.
Linzalone, Documentarsi per farsi un
opinione il più possibile obiettiva e veritiera perché, citando George Orwell: “Chi
controlla la storia controlla il Passato e chi
controlla il Passato controlla il Presente…”.
Luca Calabrese
Foto Erasmo Mazzone
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La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
1861 – 2011
GINOSA FESTEGGIA I 150 ANNI
DELL’UNITA’ D’ITALIA
CON 4 EVENTI CULTURALI
Il Comune di Ginosa, in collaborazione con i
Lions Club “Ginosa – Le Gravine” e il Museo
Civico Santa Parasceve, ha organizzato 4
eventi per festeggiare l’Anniversario dell’Unità d’Italia che si sono tenuti a partire dal
23 marzo fino al 9 aprile. Il calendario degli
eventi prevedeva per mercoledì 23 marzo
2011 presso il Teatro Metropolitan il Concerto della Fanfara Dipartimentale della
Marina Militare di Taranto diretta dal Maestro Primo Maresciallo, Luogotenente Saverio Cataldo Mele; giovedì 31 marzo, presso
il Teatro Alcanices, si è svolta la Conferenza sul tema “Il Tempo dei Borbone: Storia di una Famiglia e Bilancio di un Regno” presieduta dello storico Cesare Linzalone; gli eventi sono proseguiti il 7 aprile
con la Conferenza sul tema “Piemontesi
e Briganti: Luce ed Ombre di una Storia
Minore” tenutasi sempre presso il Teatro
Alcanices a cura dello scritto e giornalista
pugliese Raffaele Nigro; infine il 9 aprile
si è svolto al Teatro Alcanices il Concerto
per due pianoforti dal tema “Viaggio in
Italia” del Polaris Duo composto da Miro
Abbaticchio Giuseppe Massarelli con le
Immagini della storia d’Italia di Nicola
Amato.
La serata di apertura dei 4 eventi per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia
a Ginosa, come detto,
si è svolta presso il
Teatro Metropolitan
con il Concerto della
Fanfara Dipartimentale della Marina Militare di Taranto diretta
dal Maestro Primo
Maresciallo Luogotenente Saverio Cataldo Mele, che annovera tra i suoi validissimi
musicisti un ginosino:
il Maestro Leonardo
Calabria che ha magistralmente dato il suo
contributo suonando,
come tutti gli altri divinamente, la tromba.
Prima del concerto il
direttore del Museo
Civico ”Santa Parasceve” Giambattista
Sassi e il presidente
dei “Lions Club” di
Ginosa Nico Calabrese hanno dato il
benvenuto ai presenti
e hanno introdotto la
scaletta della serata e
i temi dei 4 eventi con
cui la città di Ginosa
ha celebrato l’Anniversario dell’Unità d’Italia. La Fanfara Dipartimentale della Marina Militare come
era doveroso, ha aperto il concerto con
l’Inno Nazionale che ha coinvolto lo sparuto pubblico presente che l’ha cantato e
ha accompagnato con il battito delle mani
a tempo la mirabile esecuzione. Di seguito
la Fanfara ha eseguito l’Inno di Garibaldi,
l’Ernani (coro), I Vespri Siciliani, il Nabucco
(coro), Jerusalem (valzer), l’Aida Marcia
Trionfale, Oregon, Rapsody in Blue, We
are the World, l’Inno dei Sommergibili e la
Ritirata. Al termine del concerto, il pubblico ha riservato un’autentica ovazione per
i musicisti e la direzione impeccabile e
autorevole del maestro Primo Maresciallo
Luogotenente Saverio Cataldo Mele.
Questi eventi sono stati un’occasione per
sottolineare il valore immenso, condiviso
e riconosciuto, anche se spesso criticato,
vituperato e offeso anche da coloro che
dovrebbero difenderlo e salvaguardarlo
più di noi Cittadini e mi riferisco a chi ci
governa e ci rappresenta in Italia e anche
all’estero e che dovrebbe quindi portare in
alto i valori, il nome e la bandiera della nostra amata Nazione.
Luca Calabrese
foto Erasmo Mazzone
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
INTERVISTA A MONS. FRANCESCO CACUCCI
Arcivescovo di Bari-Bitonto e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese,
in preparazione del III Convegno Ecclesiale regionale di san Giovanni Rotondo
(27 - 30 aprile 2011) sul tema: “ I laici nella Chiesa e nella società pugliese oggi”.
Perché un convegno sul laicato e come
si inserisce nella scia degli altri due precedenti, sulla comunione pastorale e la
vita consacrata?
«Il Convegno ecclesiale pugliese, su
“I laici nella Chiesa e nella società
pugliese oggi”, è stato certamente accompagnato da eventi ecclesiali quali il
Convegno nazionale di Verona (2006),
dal Convegno di Napoli delle chiese meridionali su Sud e mezzogiorno
(2009), o ancora da autorevoli documenti del Magistero, come le encicliche
di Benedetto XVI Spe salvi e Caritas in
veritate, dalla lettera dei Vescovi italiani
su Chiesa e Mezzogiorno, dai recenti
Orientamenti pastorali dell’Episcopato
italiano per il decennio 2010-2020 sulla sfida educativa. Ma direi che è stata
soprattutto l’attuale temperie sociale,
politica e culturale a spingere le Chiese, quelle di Puglia in particolar modo,
a interrogarsi, a riflettere sull’impegno
dei laici, un impegno che riguarda tutta la comunità ecclesiale. Non è perciò
un convegno dei laici, ma sui laici. E in
questo senso è in continuità con i due
precedenti Convegni ecclesiali regionali, con quello “Crescere insieme in Puglia”,
sulla Chiesa popolo di Dio, con quello sulla
vita consacrata, sui doni dello Spirito, doni
che vogliamo considerare anche in tante
aggregazioni laicali, in tante realtà che i laici vivono, che magari poco si conoscono.»
La Chiesa italiana ha lanciato la sfida
educativa. Come il laico cristiano può
raccoglierla e promuoverla?
«Dicono i Vescovi italiani: “Un’autentica
educazione deve essere in grado di parlare al bisogno di significato e di felicità delle
persone” (n. 8).La comunità cristiana con
il suo mai interrotto impegno educativo di
catechesi, di liturgia, di vita comunitaria,
oggi ancor più deve sforzarsi di rispondere
a questo bisogno di senso, di gioia, che si
tende a cercare altrove. Viviamo in una so-
cietà caratterizzata dalla frammentazione,
dalle solitudini, dagli individualismi, dagli
egoismi di gruppi politici, economici, so-
ciali, culturali, mediatici. I laici potranno rispondere a questa sfida riproponendo con
la parola e la testimonianza “la vita buona
del Vangelo”, la Parola di Dio, la vita di comunità.»
Il convegno servirà anche a riscoprire
“la grandezza della vocazione laicale”,
scrivete voi vescovi nella lettera di
indizione. Esiste oggi, piuttosto, una
tentazione nel laicato a “ripiegarsi”
sugli impegni di vita ecclesiale e nello
spiritualismo invece di aprirsi alla vita
sociale?
«Dopo la splendida stagione fiorita col
Concilio, di riscoperta della Chiesa popolo di Dio e della universale vocazione alla
santità, una stagione che ha visto anche,
nei suoi aspetti positivi, una contestazione
giovanile, anche nella Chiesa, per la costruzione di un mondo migliore, per il rinnovamento e l’aggiornamento nella Chiesa
stessa, si è avuto indubbiamente
un lungo periodo di ‘riflusso’, di
ripiegamento nel privato e, nella
comunità cristiana, una ricerca di
maggiore interiorizzazione, di spiritualità, di impegno intraecclesiale.
Oggi, sulla spinta anche di nuove
realtà di impegno, soprattutto nelle
Aggregazioni laicali, nel volontariato, si avverte forte il bisogno di vedere l’impegno dei laici a tutto campo, senza schizofrenie e divisioni,
il bisogno di vivere fino in fondo la
vocazione battesimale.»
Guardando alla storia recente
della nostra regione, così ricca
di esempi di laici, con quali sue
specificità e ricchezze il laicato
pugliese arriva a questo appuntamento?
«Direi soprattutto con una specificità e una ricchezza. La specificità
è l’attenzione al territorio, alle sue
ricchezze e potenzialità. Un Convegno svoltosi nel settembre scorso
alla fiera del Levante, all’interno della manifestazione fieristica, su Chiesa e mezzogiorno, è stato un esempio di questa attenzione che si è rivolta in questi ultimi tempi
alle realtà dell’industria, del credito, del
mondo del lavoro, della cultura. La ricchezza, poi, è senza dubbio il superamento di
contrasti e divisioni tra le tante aggregazioni laicali della nostra Chiesa: c’è ormai una
felice collaborazione, un positivo mettere
insieme le ricchezze dei diversi movimenti e
gruppi, ognuno col suo particolare carisma
di attenzione (alla famiglia, alla cultura, al
lavoro, all’impegno politico, alla comunità
cristiana); sono risorse che, messe in comune, concorrono alla comune edificazione, e
sono per tutti una preziosa testimonianza di
unità e collaborazione.»
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
20 anni insieme
17 marzo: un concentrato di emozioni, una data
magica!
In questa giornata glorificata da un bel sole primaverile, coincidevano una seria di ricorrenze molto
care ai ginosini e al popolo italiano: i 150 anni dell’Unità d’Italia, il 20° compleanno del gruppo scout
Ginosa 2 ed infine, ma non per ultimo, le promesse
di chi, entrando per la prima volta nel mondo scout
rappresenta la nuova linfa vitale per il prosieguo
del cammino di questo gruppo.
Per festeggiare una data così importante presso il
luogo di raduno designato, cioè la Chiesa Madonna d’Attoli, non potevano mancare tutti coloro che
sono stati scout anche solo per un giorno, lungo il percorso della propria vita.
La giornata si è aperta con un grande cerchio, momento rituale per noi scout, che simboleggia
la perfezione dell’unità dei nostri animi. Il momento più gradito sono state le animazioni preparate dal Clan (i più grandi). I giochi sono stati organizzati in modo tale da far comprendere
anche ai più piccoli quale ricchezza sia stata per le regioni d’Italia essere state unite in un’unica
Nazione grazie ad eroi quali Garibaldi, Cavour. Alla fine di queste animazioni abbiamo cantato
a squarciagola e con la mano sul cuore l’inno nazionale che è stato sicuramente il momento
più emozionante. Abbiamo corso, ci siamo sbizzarriti per ore, sino a che ci hanno raggiunti
padre Luigi e padre Andrea ed abbiamo assistito alla Santa Messa. Sono stati accolti nel
gruppo i nuovi lupetti e le lupette, mentre i ragazzi del Reparto, hanno rinnovato la loro volontà
davanti a Dio e ai genitori convenuti, di far parte di questa grande famiglia recitando la solenne
Promessa. “Al cader della giornata”, come recita un noto canto scout, ci siamo salutati e siamo
stati immortalati in una foto- ricordo, un unico grande gruppo, unito più che mai, per imprimere
nella nostra memoria le emozioni provate durante questa straordinaria giornata. Adesso non
mi resta che dire: “Buon compleanno, Italia!” e augurare al nostro gruppo un futuro ricco di
avventure e di buone azioni.
Aurora Cuzzolini
L’Italia e la nostra regione hanno bisogno di una nuova generazione di laici –
soprattutto giovani - impegnati in politica?
«Il papa Benedetto XVI, i Vescovi italiani,
hanno più volte di recente proposto la necessità, data la nostra tormentata situazione socio-politica, di una nuova generazione
di laici, soprattutto giovani, impegnati nella
politica. E’ un bisogno urgente. Ma è un bisogno che deve crescere insieme ad una
profonda consapevolezza degli impegni
derivanti dal Battesimo, dai sacramenti dell’iniziazione cristiana; deve nascere dalla
carità (perché anche l’impegno politico è
una forma di carità), e dalla carità eucaristica. Per questo è indispensabile che i laici
sappiano fare sintesi tra Parola, liturgia e
vita. La scelta della pastorale mistagogica
che la nostra diocesi di Bari-Bitonto sta conducendo ormai da anni, va anche in questo
senso: perché al centro ci siano la persona
e la comunità, nel solco di quel personalismo comunitario proposto da Mounier e
Maritain, da Paolo VI, e, vorrei aggiungere, anche dal nostro Servo di Dio, il prof.
Giovanni Modugno.»
Come si potrà dare seguito in futuro ai
risultati del convegno?
«Direi soprattutto continuando il lavoro di
riflessione e approfondimento che proprio la preparazione al Convegno di San
Giovanni Rotondo ha occasionato e promosso. Le relazioni del Convegno, le sue
riflessioni, le proposizioni finali saranno affidate alle singole Chiese di Puglia, perché
ognuna possa accoglierle e viverle secondo le proprie genialità, la propria vocazione. Ciò non toglie che si potranno avere
anche iniziative regionali e diocesane di
approfondimento, ma dovrà essere soprattutto la pastorale ordinaria, la catechesi, la liturgia, la vita comunitaria, a sviluppare tutto quello che questa occasione di
grazia che è il Convegno potrà, con l’aiuto
del Signore e con la buona volontà degli
uomini, donarci.»
dFC
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Il piacere di
leggere un libro
Rubrica di
Viola Lavermicocca
GABRIELLA
GAROFANO
E CANNELLA
di Jorge Amado.
Il titolo mette il buonumore. Siamo nel
porto di Ilheus, stato di Bahia negli anni
venti del secolo scorso. Siamo nel porto più importante per la distribuzione e
l’esportazione del cacao, prodotto tipico
della regione, fulcro di molti romanzi di
Amado (Ciclo del cacao). Nell’intreccio
si narrano due storie diverse ma collegate tra loro; la prima è la storia d’amore
fra Saad, proprietario onesto del Bar Vesuvio di origine siriane, e Gabriella, una
ragazza del “Sertão” (regione desertica
dell’interno di Bahia) bellissima mulatta
del colore della cannella e dal profumo
di garofano; la seconda storia invece
racconta la lotta politica tra i vecchi latifondisti (fazendeiros) delle terre del cacao guidati dal clan Bastos e le nuove
leve, guidate da Mundhinho Falcao, un
ricco e giovane uomo di San Paolo. Lo
sguardo semplice e spontaneo di Gabriella racconterà intrighi, mutamenti
sociali, l’evoluzione della mentalità e le
beghe tra i fazendeiros per la supremazia nel mercato del cacao.
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
I NUOVI
DOMINI .XXX
Sul finire della settimana scorsa, ICANN,
ovvero l’associazione internazionale che
supervisiona l’assegnazione dei domini e
dei relativi indirizzi IP, ha approvato ufficialmente il nuovo TLD (Top level domain)
“xxx” nel corso di una conferenza tenutasi
a Brussels.
Si tratta della desinenza, discussa da anni, che dovrebbe caratterizzare i contenuti “piccanti”, in maniera analoga al modo
in cui “.gov” identifica gli host governativi,
“.edu” quelli universitari, ed i vari “.it”, “.de”,
“.fr” quelli di specifici Paesi.
Sebbene, dal punto di vista tecnico, nulla
vieti di impiegare un dominio .xxx per erogare un qualsiasi servizio Internet, il mercato di riferimento principale è quello legato
ai siti web.
“È una buona notizia per coloro che voglio
trovare, oppure evitare, i contenuti per adulti”, ha commentato uno degli interessati
L’ICANN, l’autorità cui è demandato il compito di regolamentare i nomi di dominio Internet, nel corso dell’ultima riunione annuale tenuta a San Francisco ha accolto positivamente la richiesta per il top level domain
.xxx.
Sino ad ora tale estensione era stata sempre negata. Adesso l’ICANN ha invece sdoganato il suffisso ad hoc per i siti a contenuto pornografico.
Il via libera ai domini .XXX, dato di recente
dall’ICANN dopo diversi rinvii, non piace a
tutti.
I primi a esserne scontenti sono i protagonisti dell’industria pornografica, i quali temono
conseguenze negative per i propri affari.
Le perplessità riguardano innanzitutto la
necessità di registrare un dominio che non
è indispensabile: i siti porno non verranno
deportati d’ufficio verso il nuovo TLD,
ma potranno continuare a operare normalmente con gli indirizzi che hanno
sempre utilizzato.
Ci si chiede dunque perché mai acquistare nuovi domini quando quelli vecchi
funzionano così bene, finendo per spendere soldi per qualcosa che alla fine funzionerà da semplice redirect e fungerà
da barriera contro il cybersquatting.
Poi c’è il problema del ghetto: chi produce pornografia teme che il passaggio ai
domini .XXX rappresenti un ottimo modo per buttare i propri soldi a palate (dovendo acquistare molti per proteggersi
dai truffatori), dato che le soluzioni di
filtraggio non faranno alcuna fatica a impedire l’accesso a quel particolare TLD.
C’è anche una terza questione. ICM,
l’azienda che ha sostenuto l’adozione dei
domini .XXX, ha affermato che vigilerà
attentamente sulle registrazioni, consentendole soltanto a chi dispone dell’identificativo 5013c, che distingue chi opera
nel settore pornografico con intenti “seri”
(vale a dire, tra le altre cose, senza produrre o distribuire pedopornografia).
L’idea è che i titolari di questi domini offrano siti “certificati” e sicuri, non distributori
di malware mascherati da pornografia.
La conseguenza di ciò, tuttavia, è che
una normale azienda non potrà registrare un dominio .XXX con il proprio nome,
lasciando così aperta la possibilità che
qualcuno registri, per esempio, microsoft.xxx per offrire i propri servizi di intrattenimento per adulti .
A disapprovare la decisione dell’ICANN
ci sono anche rappresentanti dell’Amministrazione statunitense. Questa decisione va contro l’interesse pubblico globale
e aprirà la porta a ulteriori blocchi posti a
Internet dai governi e minerà la stabilità
e la sicurezza della Rete”.
Qualche settimana fa vi abbiamo parlato
della protesta di pornostar e gruppi cattolici contro i domini .XXX, ebbene l’ICANN
ha approvato questi domini lo scorso giovedì, ora diverse aziende del porno stanno correndo a registrare il proprio dominio con estensione .XXX.
La situazione che potrebbe scaturire
dall’arrivo dei domini .XXX è complessa,
facilitante e pericolosa al tempo stesso,
perchè se da un lato permette di individuare al primo colpo d’occhio un sito che
opera nell’intrattenimento per adulti, dall’altro potrebbe permettere di registrare
domini con nomi di aziende famose, che
nulla c’entrano con il porno (ad esempio
sarebbe legittimo registrare “www.wintri-
cks.xxx”).
La ICM ha fatto sapere che applicherà una
politica molto restrittiva alla registrazione
di tali domini, permettendolo soltanto a chi
possiede il protocollo di gestione 5013c, cioè
l’identificativo per chi effettivamente si colloca
nell’intrattenimento per adulti.
Ma immaginatevi cosa accadrebbe se venissero registrati i siti “HP.XXX, Dell.XXX” o, ancora, “Microsoft.XXX”?
La questione è davvero molto complessa e
si articola in diversi punti che, per la brevità
della news, non ci è possibile trattare tutti, ma
potete trovare una ben fatta dissertazione nel
link di approfondimento in basso.
Internet si riempirà di domini “.xxx” negli anni
a venire? È sicuramente possibile, a giudicare dalle prime reazioni del mercato.
Resta da vedere quanto le aziende di settore
saranno interessate ad acquistare nomi sul
nuovo TLD. ICM Registry, una dei rivenditori
che ha maggiormente spinto per l’approvazione della desinenza, ha assicurato che vi
siano in essere già oltre 110.000 pre-registrazioni.
Associazioni religiose e a tutela dei minori
hanno però commentato che, in larga misura, i nuovi nomi a dominio saranno acquistati
principalmente da aziende del porno interessate a tutelare il proprio marchio da registrazioni abusive ed affiancare il .xxx all’abituale
.com. Effettivamente, è altamente improbabile che i colossi del settore possano essere
semplicemente in procinto di abbandonare
il proprio indirizzo abituale per spostarsi sui
domini .xxx.
Ad ogni modo, sarà necessario attendere ancora qualche tempo per verificare il successo
delle desinenze .xxx: nonostante il via libera
ufficiale di ICANN sia già arrivato, i siti saranno effettivamente attivabili solo dai primi mesi
del 2011.
ICM Registry prospetta l’attivazione di 500
mila indirizzi entro i primi 12 mesi di effettiva
disponibilità sul mercato. Un risultato certamente interessante, ma che rappresenterebbe comunque appena il 10% dei 5-6 milioni di
siti web dedicati al porno rintracciabili on-line
sui “vecchi” TLD.
Numerose sono le soluzioni software gratuite
in grado di bloccare i contenuti pornografici:
K9 Web Protection rimane una delle più efficenti e facili da configurare
L’idea alla base è infatti quella di rendere più
semplice identificare a priori i siti pornografici:
questo permetterà, secondo i proponenti, ai
consumatori interessati all’argomento di trovare più facilmente materiale di questo tipo
e, dal lato opposto, a chi fosse infastidito dal
porno di tenersi alla larga dai contenuti osceni.
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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Intervista a Mons. Pietro Maria Fragnelli
Vescovo di Castellaneta e Presidente dell’Istituto Pastorale Pugliese, in preparazione del III Convgeno Ecclesiale regionale di san Giovanni Rotondo (27 - 30 aprile 2011) sul tema: “ I laici nella Chiesa e nella società pugliese oggi”.
Qual è il compito più urgente che l’Istituto pastorale pugliese deve affrontare nel
contesto della nostra regione?
«Il compito istituzionale ricevuto dalla Conferenza episcopale pugliese è di coordinamento delle attività pastorali dell’intera regione. Siamo consapevoli che oggi le problematiche e le prospettive della nostra
gente non siano circoscrivibili dentro aree
giuridiche predeterminate, appartengono a
tutto il territorio. Perciò è richiesta la collaborazione dell’istituto perché porti ad attuazione le linee comuni per la crescita pastorale ma anche anche per approfondire temi
quali la solidarietà, l’evangelizzazione, la
formazione permanente di sacerdoti e laici.»
Qual è la definizione ideale di laicato
nella Chiesa e nella società?
«Il tema laicato parte dal battesimo, il popolo di Dio che riceve fisionomia dall’appartenenza a Cristo. Il laico è una persona pienamente consapevole dell’appartenenza a
Cristo e alla comunità. È nella Storia senza essere della Storia. È nella Storia con
le sue responsabilità, i suoi pesi e anche le
sue risorse, ma è cittadino, membro di un
mistero di Amore che è il Regno di Dio.»
Parlando di giovani, spesso la difficoltà maggiore è mantener viva la fede oltre i sacramenti. Come superare questo
limite?
«La fase dei sacramenti è importante, impegna molte energie. Ci vede tutti coinvolti, parrocchie e famiglie. È una fase ancora viva e feconda nel nostro territorio ma
subito dopo comincia quel percorso di allontanamento dalla pratica della fede, cade quel senso forte di appartenenza e ciò
sembra compromettere il percorso di fede.
Da più parti si dice che questa è la prima
generazione incredula. Sono giovani maturati spesso nelle grandi metropoli, in contesti sociologici che conservano meno la memoria religiosa. Il compito dunque è essere
accanto ai giovani, non avere paura di accompagnarli, vivere le loro eccentricità, le
delusioni, le loro frustrazioni, vivere percorsi dove talvolta è presente il nichilismo. Occorre trovare linguaggi nuovi, tempi nuovi
per non meravigliarsi dei percorsi che oscil-
lano tra depressioni ed esaltazioni. E poi
trovare con i giovani, e non solo per i giovani, risposte nuove soprattutto nel mondo
dei mass media che più li affascina ma allo stesso tempo li mette in difficoltà perché
non mantiene le promesse fatte. Insomma
è necessario rafforzare le nostre competenze nell’ascolto e nel potenziamento delle loro risorse.»
La fede non può essere vissuta solo nell’ambito parrocchiale. Come educare a
essere non solo fedeli ma anche testimoni della propria fede?
«È importante valorizzare i grandi testimoni che costellano la nostra realtà ecclesiale. Dobbiamo dire che purtroppo abbiamo
la memoria corta. Io pensavo in questi giorni di celebrazione dell’Unità d’Italia a quanti
uomini e quante donne con la loro santità
di vita hanno vissuto in senso unitario questo abito bello della nostra patria. Questo è
il primo percorso da illuminare e far presente ai giovani. Molti centri culturali si stanno
impegnando in questo senso.
Poi è necessario pensare a esperienze costruttive come il volontariato a servizio dei
disabili, degli emarginati, degli immigrati.
Le nostre comunità dovrebbero essere attrezzate per far fare ai giovani queste esperienze. Non bastano le idee, se non vengono tradotte in pratica.
E poi, terzo punto, considerare che la testimonianza non è un evento solitario, il
Vangelo vissuto genera sempre comunione per migliorare il mondo che abbiamo ri-
cevuto.»
Dinanzi alle famiglie poco presenti cosa può fare la comunità per insegnare ad
accogliere il Vangelo?
«Trasformare le famiglie da fruitori a soggetto attivo nella Chiesa e nella società è
la grande sfida. La pastorale è sensibilizzata continuamente ad accompagnare le giovani coppie che vivono il momento più delicato per l’acquisizione di sicurezza del percorso. Siamo certi che, se correttamente accompagnate dal calore della comunità, sono
realtà che possono superare i problemi psicologici, medici, pedagogici, spirituali che
devono affrontare. Se cresce l’attenzione sicuramente le famiglie diventano soggetti attivi per la trasmissione della fede sia verso i
figli sia nella presenza operosa che migliora
il tessuto sociale. Noi abbiamo grandi speranze.
Le proposte attuali sono scoraggianti, tendono all’individualismo non alla famiglia, siamo vittime di una “corrente fredda” che impone modelli individualistici. Siamo invece
convinti che ogni comunità familiare, sostenuta nella sua missione, diventa una grande
risorsa. Aldo Moro dopo la seconda guerra
mondiale diceva che la famiglia è riserva di
tutti i valori cui può attingere lo Stato.»
In che misura e in che modo le famiglie
pugliesi partecipano alla vita ecclesiale?
«Non è facile dirlo, ma da noi si registra una
partecipazione cospicua delle famiglie. E
questo è un fenomeno che ci fa dire ancora
che la famiglia pugliese è piena, capace di
educare attraverso il percorso parrocchiale.
Certo, avvertiamo i limiti, non basta la scuola e i sacramenti. Avvertiamo il desiderio di
rendere la famiglia sempre più protagonista,
per questo si stanno moltiplicando i percorsi di spiritualità familiare che rappresentano
un’educazione continua alla missione. Queste proposte vanno incoraggiate, sia che
provengano da aggregazioni come l’Azione
cattolica sia che si tratti di nuove realtà come i Focolari, il Rinnovamento dello Spirito,
i Neocatecumenali. La Chiesa di Puglia avverte l’urgenza di camminare con i piedi e
con la testa delle comunità familiari, sostenute da tutti i percorsi di provocazione alla
crescita.»
d FC
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Viaggio nel mondo
dell’imprenditoria
locale
INAUGURAZIONE “JOY PARK”
LIBERA LA TUA VOGLIA DI
SPORT E DIVERTIMENTO
Rubrica
di Luca Calabrese
Si inaugura, presso la ex Coop. Tennis, il
“Joy Park” di Pasquale e Pietro Di Mauro, in una veste completamente ristrutturata, nuova, dinamica, immersa nel verde,
con tanti nuovi servizi e con un calendario di eventi ricco e vario, all’insegna dello sport, del divertimento e della buona
cucina, pensato per il relax di tutta la famiglia, con tanti servizi dedicati ai bambini e ai
ragazzi ma ideali anche per i loro genitori,
con un ampio parcheggio e un panorama
mozzafiato della gravina di Ginosa.
Abbiamo incontrato Pasquale e Pietro che
ci hanno entusiasticamente detto in anteprima le tante novità, tutti i servizi e le iniziative
che sono pronti a proporre a tutti noi…
Pasquale: «La nostra idea imprenditoriale
è il frutto di un semplice ragionamento ed
è stata dettata dal desiderio di fornire alla cittadinanza un servizio che mancava e
anche di riconsegnare alla città di Ginosa
una storica struttura da tempo abbandonata a se stessa ma dalle grandi potenzialità.
L’abbiamo completamente ristrutturata, curando in modo particolare l’arredo naturale che versava in condizioni pessime. Una
grande attenzione l’abbiamo rivolta ai servizi dedicati ai più piccoli, perché lo scopo
della nostra attività è donare loro uno spazio accogliente, sicuro e divertente dove
poter giocare insieme ai loro coetanei e nel
contempo abbiamo pensato a tanti servizi i
più grandi che li accompagneranno affinchè
anch’essi possano passare delle ore diver-
tendosi, rilassandosi magari leggendo un
libro o chiacchierando. Il nostro staff li accoglierà in modo cortese, professionale e
simpatico. Gli ambienti sono stati realizzati per risultare raffinati, dalle strutture moderne e funzionali. Abbiamo in programma
tanti diversi eventi…»
Pietro: «Si, abbiamo in mente di realizzare tante iniziative diverse per dare vita alla
nostra struttura, finora utilizzata solo per il
Campo da Calcetto che noi
abbiamo completamente rinnovato con un manto di erba sintetica di ultima generazione, 2 Campi da Tennis
Professionali su cui si terranno anche Corsi di tennis per
bambini, ragazzi e adulti, tenuti dal prof. Raffaele Tataranni e dall’istruttore Antonio
Galante, Piscina all’aperto
con Corsi di Nuoto, Campo
Giochi per bambini, Campus Estivo per bambini, Area
Pic-nic, Bar, Ristorante-Pizzeria dall’ambiente elegante
e accogliente con la possibilità di gustare, tra le altre ottime pietanze, una spettacolare Carne alla Brace, ideale
per eventi e feste di ogni genere, Frizzanti Serate Disco
con Ospiti Rinomati, Grandi Serate di Musica Live con
Cover Band e tante altre sorprese che stiamo preparando
per voi…»
Pasquale: «Vorrei anche evidenziare che stiamo stabilendo una convenzione con i vari
Istituti Comprensivi di Ginosa
per ricreare un metodo di insegnamento già sperimentato e lungamente applicato da Socrate, ovvero le Lezioni all’aperto nella nostra area
Pic-nic.»
Finalmente nella nostra ridente cittadina una
struttura nuova che comprende tante diverse attività, fortemente voluta da Pasquale e
Pietro Di Mauro affinchè i nostri concittadini ma anche gli abitanti dei paesi limitrofi,
nonché i tanti turisti estivi, possano passare
un’intera giornata di relax e sport
comunicati
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Comunicati stampa
Lospinuso (PDL): “Affettuosamente vicini al
Col. Albamonte, orgoglio tarantino”
Il Consigliere Regionale PDL Pietro Lospinuso
ha diffuso la seguente nota:
“L’ignobile attentato che ha causato gravi ed irreversibili danni al Col. Alessandro Albamonte, Capo di Stato Maggiore della gloriosissima
“Folgore” ed orgoglio tarantino, non può non
farci stringere ancora una volta grati ed ammirati alle nostre splendide Forze Armate, che continuano a pagare un prezzo altissimo di sangue e
di dolore alla loro dedizione alla Patria, onorando ogni giorno il Tricolore con il loro coraggio,
la loro umanità, la loro professionalità.
Al Col. Albamonte va il pensiero solidale, grato
ed affettuoso di noi suoi conterranei, nella certezza che nemmeno le mutilazioni e le menomazioni, che ci auguriamo quanto più rimediabili,
ne condizioneranno il senso del dovere, lo spirito di servizio.”
*****
Lospinuso (PDL): “La sinistra non strumentalizzi Mantovano e Tommasino, che sono sulla linea opposta alla loro.”
Il Consigliere Regionale PDL Pietro Lospinuso
ha diffuso la seguente nota:
“Appare tanto scontato quanto patetico ed arbitrario il tentativo della sinistra pugliese di strumentalizzare le dimissioni di Alfredo Mantovano
e Paolo Tommasino.
Esse infatti sono state date- ed io mi auguro siano responsabilmente ritirate, anche per una situazione di emergenza che non consente soluzioni di continuità nei fondamentali incarichi da loro tanto efficacemente finora ricoperti- su una linea diametralmente opposta a quella di Vendola
e compagni. Mentre infatti questi vorrebbero che
l’Italia si spalanchi ad ogni genere di immigrati (D’Alema ne vorrebbe addirittura 30 milioni)
offrendo anche loro ospitalità a molte stelle, due
Servitori autentici dello Stato come un eccellente
sottosegretario agli interrni quale Mantovano ed
un valoroso Ufficiale come Tommasino ne vorrebbero il meno, per il minor tempo e quanto più
lontani possibile
Certo è che, mentre i loro gesti comunque apprezzabili si compivano, il Governo nazionale,
con Raffaele Fitto, raggiungeva un accordo con
tutte le Regioni d’Italia che smaltirà tra tutte le
Regioni d’Italia, Abruzzo escluso, l’emergenza
di questi giorni, con la Puglia che parte per pri-
ma forse anche e soprattutto per l’incontenibile
goduria di Vendola, Fratoianni e compagni nel
fare i primi della classe del buonismo sulla pelle degli altri. Ed intanto sul fronte tunisino cominciano a dare i frutti le recenti intese siglate
dai Ministri Frattini e Maroni, che pare abbiano già determinato la mancata partenza di altre
1500 persone.
La verità è che l’Italia sta pagando- come il nostro Governo nazionale, Mantovano in testa,
aveva ampiamente previsto- il prezzo più alto alle frenesie bellicistiche che la nostra sinistra ha entusiasticamente sposato dimenticando
i suoi antichi amori con tutti i tiranni, compresi
quelli che oggi finge di vituperare, e mettendo
indecorosamente in soffitta, dopo quelle rosse,
anche le bandiere arcobaleno. E che l’Europa
della puzza al naso ci ha lasciati soli a fronteggiare un’invasione che è indirizzata soprattutto oltralpe. Un compito nel quale ci stiamo mettendo, come sempre, molto più spirito di solidarietà di nostri cugini che blindano le frontiere o
sparano sulle carrette del mare, ma che sapremo
anche affrontare- superata l’emergenza dei primi giorni- nel rispetto delle nostre leggi e della
sicurezza della nostra Gente.
Di fronte a questo, occorrerebbe una grande
prova di coesione nazionale. Ma da D’Alema,
Vendola e compagni è un’attesa assolutamente
vana.
Dissento infine dal nostro addetto-stampa: lui
infatti con il suo amico Losappio sarebbe molto
più duro di me.”
*****
Lospinuso (PDL): “Con le modifiche al Parco delle Gravine raccolte le istanze del territorio.”
Il Consigliere Regionale PDL Pietro Lospinuso
ha diffuso la seguente nota:
“Con l’approvazione di emendamenti significativi e migliorativi che hanno integralmente raccolto le ultime istanze del territorio, è andata in
porto la modifica legislativa attesa ed auspicata
alle delimitazioni ed alle regolamentazioni del
Parco delle Gravine finalizzata a ridurne realisticamente l’estensione e l’impatto, al fine di assicurare adeguato respiro all’economia locale.
E’ il frutto di un lungo lavoro, nel quale non sono mancate resistenze ed ostruzionismi, ma che
infine ha raccolto la quasi unanimità dei consensi del Consiglio, a conferma degli errori della
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legge istitutiva. E’ anche l’inizio di un prezioso
processo di riflessione e di revisione sugli eccessi di una parco-mania che ad oggi ha prodotto
soprattutto abbandono e degrado dei territori.
Abbiamo anche ottenuto, sempre con la quasi
unanimità dei consenso, l’approvazione di un
ordine del giorno che determinerà, nel rigoroso
rispetto della legge, un’altra non meno significativa inversione di tendenza, a favore dei diritti
oggi obiettivamente mortificati dei cacciatori.
Di tanto sono grato all’intero Consiglio Regionale, a cominciare dai Colleghi jonici che hanno condiviso con me questa battaglia vincente.”
*****
Lospinuso (PDL): “L’on.Vico millanta ancora.”
Il Consigliere Regionale PDL Pietro Lospinuso,
Consigliere regionale e Coordinatore Provinciale PDL di Taranto, ha diffuso la seguente nota:
“L’on. Vico qualche settimana fa, scambiando
l’Ospedale di Castelllaneta per l’ufficio stampa
del PD e suo personale, vi tenne una trionfalistica conferenza-stampa in cui annunciò di avere avuto assolute garanzie sulla massima salvaguardia della Sanità pubblica dell’area occidentale della Provincia di Taranto, ivi compreso il
riconoscimento dell’Ospedale stesso come “intermedio”, ossia dotato di UTIC e rianimazione. Bastò chiedere all’Assessore Fiore di quelle tanto conclamate garanzie, per apprendere
che lo stesso non ne sapeva assolutamente nulla. Ed infatti le solenni assicurazioni del sullodato Onorevole si sono disperse puntualmente
nel nulla.
Non contento, in questi giorni il buon Vico ha
colpito ancora. Recatosi infatti in visita all’Ospedale di Grottaglie, dopo avere garantito
quel che sapevamo già tutti e che non dipende
da lui, e cioè che lo stesso non sarebbe stato per
ora chiuso (ma aspettiamo di conoscere gli altri 10 Ospedali a rischio, di cui Fiore ha parlato
senza avere il coraggio di citarli, evidentemente
aspettando le elezioni), si è rimesso a millantare
di tutto e del contrario di tutto.
Forse è il caso di smetterla con queste visite
partitiche a luoghi pubblici che dovrebbero essere destinati soltanto al lavoro ed alla cura delle sofferenze umane, e che invece sono costretti
ad ascoltare, a spese di Pantalone ed a discapito dei malati, una becera e cinica propaganda
di regime, per di più indecorosamente menzognera.”
Per la Segreteria - Tommaso Francavilla
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argomenti
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
RICERCA & FORMAZIONE
rubrica a cura di Giovanni Matera
Il Brand
L’essenza di un’azienda
Il nostro vocabolario è ormai zeppo di
parole straniere, di molte delle quali potremmo anche farne a meno, ma di alcune altre pare non sia più possibile, poiché
sono entrate prepotentemente a fare parte
del nostro linguaggio quotidiano. Una di
queste parole è “brand”; che poi sarebbe
un sinonimo mutuato dalla lingua inglese
per intendere “marca”.
Allora, vi chiederete, perché non usiamo
la nostra di parola? Perché la complessità
raggiunta dai mercati negli ultimi anni ha
reso inadeguata la definizione tradizionale, sia perché troppo simile a quella giuridica di marchio, focalizzata sugli aspetti
distintivi, sia perché non prende in considerazione le valenze funzionali e simboliche della marca. Insomma, brand funziona meglio perché significa un nome,
un simbolo, un disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di un’azienda, al
fine di differenziarli da altri offerti dalla
concorrenza. (Essendo ‘Brand’ e ‘Azienda’ due termini strettamente legati tra loro, saranno quindi citati ripetutamente in
questo articolo).
Oggi il brand è diventato un tema fondamentale per il successo di ogni business.
E’ la chiave di volta che aiuta a distinguersi in mercati sovraffollati di proposte. Il brand ha delle implicazioni profonde di carattere strategico, organizzativo e
soprattutto culturale; quindi va ben oltre
la sola scelta di un logo, di un simbolo o
di uno slogan. Il brand è qualcosa di vivo che va a toccare la parte più profonda
del cliente e può conferire all’azienda una
personalità tale da determinarne il primato e il conseguente successo nel proprio
campo. L’azienda leader è portata a sfidare
costantemente non solo la concorrenza ma
soprattutto se stessa per restare in cima alla vetta.
Il brand è il risultato di una strategia di business il cui asse portante è costituito dalle esperienze, fatte dal consumatore, le quali condizionano sensibilmente i comportamenti futuri dell’azienda.
Gli elementi cardini che ispirano le tattiche
degli affari, e quindi la relativa strategia del
brand, sono quattro: la visione, la missione,
la promessa e i principi ispiratori/valori.
- La visione è lo stato futuro desiderato dall’azienda; cioè la massima ambizione prospettica.
- La missione costituisce lo scopo nobile
dell’azienda ed esprime altresì la sua vocazione.
- La promessa è l’impegno che l’azienda
assume verso il mercato cu si rivolge: consumatori/clienti.
- I principi ispiratori/valori rappresentano il credo e le convinzioni profonde dell’azienda.
La visione, la missione, la promessa, i principi ispiratori e i valori, dunque, rappresentano il DNA di un’azienda, e il tutto è sintetizzato dalla cosiddetta “espressione del
brand”; ossia l’insieme di posizionamento,
identità e personalità dell’azienda stessa.
- Il posizionamento esprime il come,
l’azienda intende essere percepita e in cosa
voglia differenziarsi dalla concorrenza.
- L’identità è legata alla storia, agli scopi, ai
principi e ai valori dell’azienda.
- La personalità è il carattere, il profilo ben
definito dell’azienda.
Il valore del brand, però, non è solo legato
ad aspetti economici/finanziari, poiché pro-
dotti, idee, approcci di marketing ecc., possono essere facilmente copiabili. Ciò che è
e rimane inimitabile è l’anima dell’azienda;
vale a dire la sua vera essenza, la sua cultura. E’ sono proprio queste le prerogative che
consentono a un’azienda di creare un brand
unico, solido e affidabile con cui chiunque
ne venisse in contatto, oltre a ricevere un
prodotto e/o un servizio esclusivo e personalizzato, vivrebbe un’esperienza memorabile.
Giovanni Matera
Per consultare
gli articoli precedenti:
www.materarredamenti.it
alla rubrica
Ricerca & Formazione
attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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Concerto benefico alla Cittadella della Cultura di Laterza
Il Duo Giove-Scalcione si esibisce per l’ANT.
La sede di Laterza (Ta) dell’ANT (Assoziazione Nazionale Tumori) presenta il “Concerto Benefico”, recital
per flauto e pianoforte per la raccolta
di fondi da devolvere in beneficenza
all’organizzazione Onlus che da anni
supporta e aiuta chi è colpito dal male.
Sabato 9 aprile, presso la cittadella
della Cultura di Laterza, il duo formato
dal flautista pugliese Davide Giove e
dalla pianista lucana Loredana Scalcione si esibirà affrontando alcune
delle pagine più significative della letteratura per duo quali la “Fantasia Pastorale Ungherese” di Doppler, pagina
evocativa nella quale cultura popolare
e colta si fondono egregiamente, la
“Sonata Op.94” di S. Prokofev, vero
monumento della scrittura sovietica e
una nota trascrizione verdiana su temi
de “La Traviata”.
Davide Giove si diploma in Flauto
presso il Conservatorio “E.R. Duni” di
Matera nel 2000 con il massimo dei
voti seguito dalla Prof.ssa Rosa Martemucci. Si è perfezionato con i principali
flautisti europei tra i quali Antonio Amenduni (del quale è oggi assistente), Michele
Marasco, Davide Formisano, GianLuca
Petrucci, Bruno Cavallo, Patrick Gallois,
Jean-Claude Gerard, Carlos Bruneel, ecc.
conseguendo il diploma triennale dell’Accademia Musicale Pescarese nel 2005 e
dell’Accademia Nazionale Federiciana
nel 2007. In qualità di solista, orchestra-
le, camerista ha vinto numerosi concorsi
nazionali ed internazionali e si è esibito
in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Portogallo, Olanda, Germania e Cina. Ha inciso prime assolute e ottenuto passaggi
radiotelevisivi su diverse emittenti tra le
quali Rai Radio3. Giornalista pubblicista
ha curato recensioni e ricerche per le più
importanti testate specialistiche europea
ed asiatica. Diplomato in Didattica della
Musica presso il Conservatorio di Foggia nel 2007 e specializzato in Didattica
dello Strumento Musicale presso il
Conservatorio di Matera nel 2009,
nel 2011 ha conseguito il Diploma
Accademico di II Livello ad indirizzo
solistico con il massimo dei voti e la
lode. E’ docente di strumento musicale presso la Scuola Media “Papa
Giovanni XXIII” di Sava. Attivo nel
mondo della promozione sociale è
responsabile regionale del settore
musica per ARCI Puglia e responsabile provinciale Cultura e Welfare per ARCI Taranto. Attualmente
è flautista del quartetto che accompagna il soprano Katia Ricciarelli e
collabora, presso il Teatro “Brancaccio” di Roma, alla realizzazione del
Musical “La Bella e la Bestia”.
Loredana Scalcione si è diplomata
al Conservatorio E. R. Duni di Matera col massimo dei voti e la
lode nel 2008. Ha partecipato sia
come solista che in formazioni da
camera a diversi concorsi nazionali
ed internazionali, ottenendo primi
premi e riconoscimenti in diversi rassegne. Collabora come Pianista Accompagnatrice a masterclass e concerti con
vari ensambles strumentali e vocali. Nel
2008 ha collaborato nella masterclass
per clarinetto tenuta dai Maestri Rocco
Parisi, Bepi D’Amato, Davide Lattuada
e Vincenzo Perrone in qualità di Pianista
Accompagnatrice.
L’ingresso al concerto è gratuito e libero.
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argomenti e commenti
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
CHAMPION’S WEEK
STATISTICHE DEI SINGOLI
CTR VIAGGI E
CAMPIONI INCOMPRESI
CHAMPION’S WEEK
STATISTICHE DEI SINGOLI
MEETING POINT
E COSTAN
Per iniziare questa rubrica ho scelto la vincitrice del campionato e l’ultima classificata. Per la campionessa un voto
complessivo di 9.5, per il fanalino di coda un 6 di stima.
Ctr Viaggi ha fatto il vuoto dietro di se, lasciando solo briciole agli avversari. Unica nota stonata, l’uscita anticipata
nella Winter Week, dovuta alla pesante sconfitta contro Royal Fin.
I migliori del team sono stati il portiere Lovecchio, il quale
ha anche portato a casa il premio di portiere meno battuto
e il bomber L’Insalata. Per lui 43 reti e molti assist. Questi
numeri sono valsi il premio di Miglior Giocatore.
Il calciatore rivelazione della squadra è stato Giuseppe Di
Nanna, che, oltre a fare bene la fase offensiva (18 reti), ha
retto, spesso da solo, il peso del reparto arretrato. Per lui un
voto finale di 7.5.
In questo articolo parleremo della seconda classificata e
della penultima. Per Meeting Point il voto è 8, per i bianchi
del bomber Minerva il 7 è più che meritato.
I vicecampioni di mister Carpignano (7 di simpatia) hanno
provato a reggere fin quando hanno potuto, ma, alla fine si
sono dovuti accontentare di una seconda piazza più che
dignitosa e delle semifinali della Winter Week.
Grande merito va a Leo Delfino e Michele Papapietro. 81
gol per il duo, a mio dire il più completo del campionato,
il tutto arricchito dal premio per il “piccoletto” di giocatore
rivelazione.
Una citazione la merita anche Maurizio Riccardi, arrivato
nel mercato di riparazione, che ha alzato il tasso tecnico del
suo team. Voto 7+
Costan Srl ha chiuso al penultimo posto il torneo, ma il
I Campioni Incompresi hanno chiuso il campionato con soli
5 punti, ottenuti con una vittoria, trovata all’ultima di campionato, e due pareggi. Consolante il fatto di non essere
terminati anche ultimi nelle reti subite e la grinta mostrata
contro tutte le compagini.
I migliori del gruppo sono stati il bomber Marco Cazzetta,
arrivato troppo tardi ma autore di ben 25 gol, e Giancarlo
Rizzi, autentico leader difensivo. Per lui ottime partite in fase di interdizione e anche sei gol.
La rivelazione della squadra è Davide Lozito. Capitano e
trascinatore, secondo scorer con 19 reti e grande grinta nello spronare i propri compagni. Voto 7+.
piazzamento finale, ha nascosto il buon tasso tecnico del
reparto offensivo.
I migliori della squadra sono stati Minerva che ha battuto
tutti gli avversari, mettendo in cascina 68 reti. Umile, onesto
e collaborativo, lo paragonerei all’ Eto’o del 2010, peccato
che non abbia portato al triplete il suo lavoro. Accanto al
bomber assoluto, buon campionato anche per Mancino e
per Masi.
Il giocatore rivelazione dei bianchi è senza dubbio Nettis.
Discreto regista, buon tiro ed efficacia anche tra i pali, dove
ha sostituito parecchie volte il proprio estremo difensore.
Per lui un 6,5 d’ incoraggiamento.
Baldassarre D’Angelo
riceviamo e pubblichiamo
Nozze d’argento
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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Tanti auguri
dottor Michele Laera
Presso l’Università degli Studi
di Bari, ha conseguito la Laurea magistrale
in: Biotecnologie per la Qualità e la Sicurezza dell’Alimentazione Umana,
il
discutendo la tesi:
Lo scorso 3 Aprile, Clemente Francesco e Calabria Vita Maria hanno festeggiato il 25° anniversario del loro matrimonio. La messa è stata celebrata nella chiesa “ Cuore Immacolato” e vi hanno
partecipato gli sposi e i loro amici e parenti. Si ringrazia la sala ricevimenti “Imperatore di Puglia”
dove si è festeggiato tutti insieme. Le figlie Jennifer e Maria, augurano a Francesco e Vita tanta,
tanta felicità.
dottor Michele Laera
“Esplorazione della diversità genetica in una collezione di germoplasma viticolo e costruzione di nested core collection”
e consegunedo il voto di 110 su 110
Al dottor Michele Laera gli auguri degli amici.
AUGURI E
COMPLIMENTI
DOTTORESSA
MARIA
Lo scorso 29 Marzo presso
Università di Roma “La Sapienza” Maria Clemente si è
laureata in Scienze Applicate
Ai Beni Culturali e Alla Diagnostica Per La Loro Conservazione discutendo la tesi in: “
Tecniche di recupero sul campo e di analisi in laboratorio
dei reperti scheletrici “. Alla
Dott.ssa Maria giungano gli
auguri di Papà Francesco,
Mamma Vita e della sua dolce
sorella Jennifer.
La Redazione si scusa con
i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi
pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse,
temporaneamente sospese. Tali scelte sono state
operate a causa dei numerosi articoli giunti per i
quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio
in questo numero ma che
sicuramente saranno pubblicati prossimamente.
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attualtà
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
Asd. STEP TO DANCE MARINA DI GINOSA: DOPO DANZA IN FIERA
A FIRENZE UN PICCOLO VIAGGIO AL FESTIVAL DI BARIDANZA
Rientrati dal Concorso di danza Internazionale a Firenze, l’asd
Step to Dance propone agli allievi più piccini degli insegnanti Tina
Antonucci (danza classica e moderna) e Giacomo Ranaldo (danza hip hop), di partecipare al Concorso Baridanza per i primi giorni
di Aprile.
La richiesta viene accettata con
entusiasmo, ma ecco che con sorpresa ed gli allievi più grandi dicono… e noi?.. . Ed è così che si riparte numerosi.
Con grande sorpresa i primi a
proporre un passo a due sul palco del Palatour di Bitritto sono gli
stessi insegnanti con un meraviglioso passo a due di danza contemporanea. Gli abiti semplici e la tecnica
al contrario complessa ha dato modo di poter rivivere per l’insegnante
Tina Antonucci “l’emozione dell’esibizione”.
Per questo Tina ringrazia Giacomo
per la richiesta di ballare con lui un
passo a due. I due insegnanti dietro le quinte del palco fanno un piccolo gesto di gratitudine verso i direttori Giusy Di Canio e Tony Simone dedicando loro la coreografia, che
con tanta cura e dedizione li aiutano nel loro
lavoro. Tina e Giacomo portano a casa un
quadro come ricordo da secondi classificati.
E che dire di Ilenia Simone che si esibisce in
un assolo di danza classica con una coreografia di repertorio classico (variazione da
Paquita) eseguendola con leggerezza e ottima tecnica. E, non da meno la bellezza dell’assolo di Selenia Calabria e Martina Sorrenti, le quali anche senza un premio hanno
dato il meglio di loro.
Un passo a due di modern jazz (su una musica romantica di Tiziano Ferro) ballata da
Giacomo Ranaldo e Ilenia Simone, riscalda
la serata con una coreografia di Tina Antonucci, e, anche per questa coreografia ecco
un ricordo da terzo posto.
Le giornate e i viaggi continuano con più piccini con le coreografia di modern jazz, “Tu
vuo’ fa l’Americano” e “I am the rules” le quali
se pur non portano a casa una coppa, l’insegnante dice ”per me e’ andata bene comunque, perché avete ballato bene! E per me e
per voi questo deve sempre essere considerato più importante di un trofeo da primi
classificati”.
Vincere o perdere non lo si stabilisce da
una coppa, ma il concorso dev’essere per
voi un modo per guardare le altre scuole,
confrontarsi, emozionarvi e imparare e disimparare anche stando semplicemente
seduti ad osservare le altre scuole.
L’insegnante Giacomo Ranaldo aggiunge
il discorso che segue: “insegno hip hop da
quest’anno nella Step to Dance,uno stile
di danza che racchiude più stili di danza
per il quale gli elementi fondamentali sono comunque la tecnica, la musicalità e la
personalità, ma credo che l’elemento fondamentale e’ racchiuso in una sola parola
…la passione.
E credo che quest’ultimo elemento la
scuola Step to Dance ne e’ ricca, sia durante le lezione che durante le esibizioni in cui sportivamente sanno confrontarsi e porsi umilmente, dimostrando ciò
che io gli insegno… ossia competere per
una passione che va aldilà della pretesa
di vincere.Per questo motivo credo che i
miei gruppi si distinguono.
Sono soddisfatto dei miei allievi e dei lo-
ro risultati acquisiti in sala che hanno successivamente avuto un ottimo riscontro anche durante il Concorso a Baridanza. Partendo da
Venerdì’ 2 Aprile (categoria junior
gruppo con “SMART OUT CREW”)
con un secondo posto e continuando con Domenica 3 aprile (categoria mini junior assoli di hip hop “Little lady”) con Jasmin Vitello, una
vera piccola lady che con una coreografia di new stile ha dimostrato
di saper danzare mettendo davvero
tutta la tecnica e l’energia possibile,
classificandosi al quinto posto.
Non da meno e’ stata Serena Cristella classificata al terzo posto con
“working”, una coreografia new stile, tetris e vooking. E’ stata davvero fantastica! Il talento nel DNA!
Per concludere il gruppo mini junior di
hip hop con “the faschion crew” si sono classificati al sesto posto, cito la mascoot Rossella de Vietro, dicendo che è
davvero un minuscolo talento, o, meglio
dire, una mini bomba esplosiva. Brave
ragazze! Sono fiero di voi!
Nell’asd Step to Dance ci sono davvero dei talenti che crescono pian piano e ogni giorno di più, esperienza dopo esperienza, positiva o negativa che
sia.
Sono fiero anche della vostra sportività nel
gesto di andarvi a complimentare con altre
scuole, se pur non avete ricevuto lo stesso
atteggiamento in cambio. Ma …come si suol
dire… la classe non e’ acqua!
Dedico queste vittorie all’insegnante Maria Costantino che nella mia vita e’ stata un
punto di riferimento, ciò’ che spesso altri insegnanti non lo sono per i suoi allievi. Grazie Maria!”
Al festival Baridanza 2011 la nostra scuola
riceve nuovamente quest’anno il “Premio
del Pubblico …ossia, il premio alla scuola
più votata durante il corso di una delle quattro serate.
E, prima di concludere lo staff Step to Dance, ossia gli insegnanti e i Direttori ringraziano come sempre e di cuore gli allievi, la
collaborazione dei genitori e le costumiste
Mariella Palmisano, Francesca Spada, Antonella Caccetta e Ivana Piccinni,dandovi
appuntamento per il Saggio di fine anno che
si terrà il 18 Giugno.
Asd. Step to Dance
eventi sportivi
GIUSEPPE GENTILE TRIONFA
NEI CADETTI TAEKWONDO FITA
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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FESTA DEL MINIBASKET
Dopo la trasmissione “Lo show dei Record”, il piccolo “Fenomeno” ginosino
di 13 anni viene convocato in maglia azzurra dal Maestro Roberto Baglivo allenatore della Nazionale Italiana Cadetti.
Il pluricampione del Mondo di Kick Boxing, dopo aver partecipato alla trasmissione su Canale 5 “Lo show dei Record” battendo il record
di 60 calci in un minuto diventando il numero 1 al mondo, Giuseppe
Gentile lo scorso 20 marzo ha partecipato al Campionato Interregionale di Taekwondo FITA presso il Palazzetto dello Sport di Massafra
categoria - 49 Kg. cinture rosso-nere. Da qualche mese il piccolo “Fenomeno” ginosino ha cambiato il suo modo di gareggiare. Infatti ha
un nuovo stile di combattimento “il Taekwondo”, e gareggia con l’A.
S.D. Taekwondo Taranto FITA.WTF Federazione Olimpica, guidato
dal Maestro Domenico L’Eradio. Giuseppe, figlio del Maestro Franco
Gentile a Massafra ha conseguito il 1° Posto assoluto conquistando
la Medaglia D’Oro nella categoria cadetti. Per il Campione ginosino,
prossimo appuntamento importante, il Campionato Italiano Cadetti che si disputerà a Catanzaro il 17 aprile prossimo, dove ci sarà la
selezione per il Campionato Europeo che si svolgerà in Georgia. Per
Giuseppe Gentile si aprono le porte della Nazionale grazie al Maestro Baglivo che lo visionerà e gli consegnerà la maglia azzurra.
(Gianluca Catucci)
[email protected]
Si è svolta venerdì 25 maggio, nella palestra della scuola “Michelangelo” di Laterza, la festa del Minibasket che ha visto partecipare
i Centri di Castellaneta, Laterza, Ginosa e Marina di Ginosa.
Amatori Basket Castellaneta con l’Istruttore Andrea Stendardi,
Basket Laterza con l’Istruttore Giovanni Casarola, ASD Basket
Ginosa con l’Istruttore Rino Legrottaglie, Area 25 Marina di Ginosa
con l’Istruttore Daniele Dettore, hanno dato vita ad una serie di giochi e minipartite che hanno visto protagonisti i bambini e le bambine
di 8, 7, 6 e 5 anni.
Il Minibasket è la proposta di gioco educativo che la Federazione Italiana Pallacanestro rivolge ai bambini dai 5 agli 11 anni. Non è però,
banalmente, la pallacanestro in miniatura, ma un GIOCOSPORT
nel quale il bambino viene messo al centro di ogni proposta, azione,
riferimento; in questo modo si intende favorire l’apprendimento e la
pratica di forme educative e semplificate di una disciplina sportiva.
Il gioco sport Minibasket è adeguato ai singoli e personali ritmi di
sviluppo, di crescita e di apprendimento dei bambini, che non può
prescindere dai principi educativi, pedagogici e metodologico-didattici che ne definiscono le linee guida di riferimento.
Pronti via e subito 80 bambine e bambini appartenenti ai quattro
Centri intervenuti, si sono sfidati in gare di abilità con percorsi, giochi, staffette e gare di tiro. “Slalom pazzo”, “Il Trenino”, “All’Ultimo
Canestro” i nomi delle avvincenti gare che i bambini hanno sostenuto con il loro straripante entusiasmo, applauditi dai numerosissimi genitori presenti ai bordi del campo. Incredibile vedere la felicità
che sprizzava dagli occhi dei bambini, il loro sano agonismo e il
massimo impegno profuso, a testimonianza del fatto che i giochi, le
gare, il misurarsi con i propri coetanei sono fattori motivanti e tipici
bisogni dei bambini della seconda infanzia (6 – 11 anni).
A conclusione delle gare, una serie di minipartite 3c3, la regina dei
giochi, nelle quali ogni bambino impegna tutto sé stesso alla caccia
del pallone da mandare dentro il famigerato canestro e segnare
così due punti per la propria squadra.
Il risultato finale è stato una bella vittoria di tutti i bambini, degli
Istruttori e dei genitori presenti, che hanno passato un pomeriggio
diverso divertendosi con compagni e amici, nel vero spirito del Minibasket.
Dopo una bella sudata, tutti seduti al centro del campo per le foto di
rito e il meritato premio: succo e brioches per tutti. Ci siamo salutati
con il grido “Viva il Minibasket” e un arrivederci alla prossima.
RL
attualità sportiva
Grande successo per l’ASD
AGILFORM al campionato
italiano di Karate
Ancora eccellenti risultati per la storica palestra marinese ASD
Agilform che, lo scorso
20 marzo, ha trionfato
al campionato italiano di
Karate (FEKAM) nella
città di Verona.
Cinque gli atleti presentati dalla nostra ASD
preparati e guidati dal
maestro Nunzio Colella
che hanno conseguito importanti posizioni
nelle competizioni veronesi.
Si tratta del piccolo Serra Alessandro, grande
promessa del karate che
certamente in futuro continuerà a portare nuovi importanti risultati, che ha
conseguito un mitico 1° posto nella categoria “bambini”, Graziano Rocco, cintura nera 3° DAN e campione mondiale nel 2007 nella categoria
“cadetti”, punta di diamante dell’ASD AGILFORM che ha conquistato un
1° posto nella categoria “junior” e un 2° posto nella categoria “senior”.
1° posto nella categoria “senior” e 2° posto nella categoria “junior“ per
l’atleta Signorile Marco, cintura nera 1° DAN.
In merito a questi ultimi due campioni è da sottolineare il percorso che li
ha portati al raggiungimento dei risultati riportati, una gara che li ha visti
scontrarsi con i migliori atleti dell’intera nazione fino al trionfo nelle fasi
semifinali e finali.
A questi si aggiungono i due 3° posti conseguiti dalla bravissima Avantaggiato Iole cintura nera 1° DAN e da Montanaro Giovanni, un promettente atleta oggi cintura verde.
Soddisfazione ampia quindi per il grande maestro Colella Nunzio, certamente condivisa dai genitori che hanno accolto i loro giovani campioni al
rientro dalla competizione nazionale .
La ciliegina sulla torta che va a coronare i risultati conseguiti a livello
nazionale è la notizia della convocazione dei campioni Graziano Rocco e
Signorile Marco nella nazionale Italiana Karate FEKAM che parteciperà
alle competizioni mondiali che avranno luogo in maggio a Lignano Sabbiadoro e per quelle europee che si terranno in Ungheria in ottobre.
Anche il presidente dell’ASD AGILFORM Vito Minei ha voluto esprimere
il suo compiacimento commentando così l’esito delle gare: “Tutto ciò è
il frutto di un grande lavoro tecnico ed organizzativo da parte dello staff
AGILFORM che si contraddistingue sempre per la grande umiltà, serietà
e competenza degli istruttori di tutte le discipline praticate nella nostra
struttura”.
Antonello Lovecchio
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
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CLUB ONE GINOSA & GYM CENTER TAEKWONDO LATERZA
Stage con D.T. Master
VII° Dan Carmine Caiazzo
Leonardo e Alessandro Di Franco
promossi nere III° Dan di Taekwondo I.T.F.
In data 06 Marzo 2011 si è svolto a Ginosa (TA), presso il
Palazzetto dello Sport, lo Stage con il D.T. Nazionale VII°
Dan di Taekwondo I.T.F. nonché Presidente Nazionale A.S.I.
Master Carmine Caiazzo; giunto da Roma per questo grande
appuntamento. All’evento sportivo vi ha partecipato: Il numeroso Team del Club One di Ginosa e Marina di Ginosa guidati dall’ Istruttore Mancini Leonardo, composto da atleti
di Taekwondo – Kick Boxing- M.M.A.; Il Team Taekwondo
Laterza guidati dagli Istruttori Di Franco Leonardo e Alessandro, composto sia da atleti della GYM CENTER che sia
dai Bambini con situazione di disagio Famigliare- Economica,
in riferimento al progetto Finanziato dal Comune di Ginosa.
Per un totale di circa 50 atleti.
La sessione di allenamento, molto impegnativa, si è così
svolta: Dalle ore 11.00 alle ore 12.00 = Riscaldamento
e preparazione fisica; Dalle ore 12.00 alle ore 13.30 =
Tecniche di Combattimento; Dalle ore 15.00 alle ore 17.00 =
Parte Tradizionale ovvero Forme.
In quest’ultima parte della sessione di allenamento, si sono
svolti gli esami per il passaggio di grado di cintura;
De Biasi Arcangelo – Varegliano Emanuele ed Pietricola
Giuseppe promossi cintura Verde di Taekwondo I.T.F.
Infine gli Istruttori nonché atleti Di Franco Leonardo e
Alessandro dopo un arduo esame sono stati promossi
Cinture Nere III° Dan di Taekwondo I.T.F. (attualmente
Alessandro Di Franco è la cintura nera III° Dan Più
giovane d’Italia)
Alla fine della sessione di allenamento c’è stata la consegna,
da parte del Responsabile Provinciale ASI, dei Diplomi di
partecipazione; mentre gli Istruttori Mancini e Di Franco
hanno ricevuto le congratulazioni da parte del D.T. Caiazzo
nonché del Responsabile Provinciale ASI per l’ottimo lavoro
svolto e per la competenza dimostrata nel proprio settore
sportivo-agonistico. Si coglie occasione per ringraziare
Magazzino Sergio per la disponibilità del Palazzetto dello
Sport e il Responsabile ASI Provinciale Corrado Ursini per la
consegna dei Diplomi.
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attualità sportiva
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
GYM CENTER CENTRO TAEKWONDO I.T.F. LATERZA
MAXI SUCCESSO AL 28° CAMPIONATO ITALIANO 2011
Il 18 - 19 e 20 Febbraio 2011 si è svolto a Livorno il 28° Campionato Italiano di Taekwondo I.T.F. organizzato dalla F.I.TAE. ( Federazione Italiana Taekwondo).
Naturalmente a questo grande evento non
potevano mancare i ragazzi del Centro
Taekwondo Laterza (TA), molti dei quali alla
loro prima esperienza sportiva-agonistica, allenati dagli Istruttori Leonardo e Alessandro
Di Franco.
Gli atleti partecipanti alla Gara erano complessivamente circa 400 provenienti da tutte
le società di Taekwondo I.T.F. presenti su tutto il territorio Nazionale, tanto che il palazzetto ove si è svolto l’evento era stracolmo e il
tutto è stato seguito in diretta dalla T.V. e dalla
stampa locale.
I successi ottenuti dal Team di Laterza sono
stati davvero enormi e in verità inaspettati dallo stesso Istruttore Di Franco, in quanto molti ragazzi erano alla loro prima esperienza di
Gara. Ciò nonostante su SEI partecipanti
sono state VINTE 5 Medaglie e 2 Coppe!!
Alessandro Di Franco: Medaglia di Bronzo
specialità FORME cinture Nere II° Dan / Medaglia D’ Argento Specialità Combattimento
individuale cinture nere II° Dan -71 kg ( finale
non disputata a causa di un infortunio all’alluce del piede);
Perrone William: Secondo classificato nella specialità Combattimento a Squadre Seniores Gialla Verde Superiore, autore di ben
5 combattimenti;
Matarrese Domenico: Medaglia D’ Argento Specialità Combattimento individuale cinture gialla verde superiore -71 kg ( finale
persa per una discutibile decisione arbitrale) / Secondo classificato nella specialità
Combattimento a Squadre Seniores Gialla
Verde Superiore;
Verdano Valerio: Secondo classificato
nella specialità Combattimento a Squadre
Seniores Gialla Verde Superiore, autore di
ben 4 combattimenti;
Pietricola Giuseppe : Medaglia di Bronzo
Specialità Combattimento Individuale Cintura gialla -63 kg / Secondo classificato nella
specialità Combattimento a Squadre Seniores Gialla Verde Superiore;
De Biasi Arcangelo : Medaglia di Bronzo
Specialità Combattimento Individuale cintura
gialla +80 kg, unico juniores del Team Laterza.
A ciò si aggiunge la Coppa vinta per il secondo posto a Squadre nella specialità combattimento e la Coppa vinta dal Taem Laterza come seconda squadra più titolata del Torneo (in
proporzione al numero di atleti partecipanti ovviamente).
Tutti questi titoli sono riscontrabili presso il sito
www.Fitae.com
Ora il prossimo appuntamento sarà il 6 Marzo a
Ginosa con lo stage più esami Agonistico con
il Master Carmine Caiazzo D.T. della Nazionale Italiana.
Continuate così Ragazzi…………..
Leonardo Di Franco nominato Arbitro ufficiale della F.I.TAE.
In data 12-13- Febbraio 2011 si è svolto a Milano il corso Nazionale per la Nomina di ARBITRO
UFFICIALE DELLA F.I.TAE. ( Federazione Italiana Taekwondo). Detto corso era strutturato in
due sessioni giornaliere ovvero;
il Sabato era volto all’ insegnamento teorico su tutti i regolamenti FITAE inerenti sia le Forme
che i Combattimenti, Tecniche Speciali e Prove di Potenza;
la Domenica, invece, si metteva in pratica la teoria del Sabato precedente, simulando vere e
proprie scene di GARA.
L’importanza del corso è dato dal fatto che con questa qualifica si è abilitati a poter arbitrare
tutte le gare F.I.TAE. che nel corso dell’anno si svolgono in tutta Italia.
Naturalmente a fine corso l’ Istruttore Di Franco Leonardo è stato promosso e pertanto Nominato Arbitro Nazionale F.I.TAE.
attualità sportiva
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
I nostri atleti in evidenza alla SpaccaNoci
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A Noci la Runners Ginosa protagonista
Oltre 1.600 atleti presenti nella città barese. La società ginosina si è presentata
con 36 podisti che hanno raggiunto tutti il traguardo in una 10 Km. fantastica.
L’associazioe podistica ginosina si dimostra, gara
dopo gara, un sodalizio compatto, ben organizzato e molto forte sul piano agonistico. Queste nostre considerazioni derivano dai risultati sempre
più convincenti che i Runners ginosini riescono
ad ottenere in tutte le manifestazioni. Ultima in
rodine di tempo, la 4ª gara valida del Corripuglia
che si è svolta a Noci, domenica scorsa, denominata “SpaccaNoci”.
Come dicevo prima, si è svolto domenica scorsa
il campionato regionale del Corri Puglia 2011. Dopo la tappa di Ginosa, questa volta è stata Noci
ad organizzare la 4° Prova del Corri Puglia 2011.
La Runners Ginosa è stata protagonista con degli
ottimi tempi, grazie ai 36 podisti ginosini che sono riusciti tutti a centrare il traguardo dei 10 Km.
Oltre 1.600 atleti si presentavano alla partenza in
una splendida giornata di sole.
Organizzazione perfetta, grazie alla società dell’A.S.D. Montedoro Noci che ha organizzato nei
minimi particolari una bellissima gara.
Per gli atleti ginosini in evidenza Vincenzo Leone primo dei ginosini, a seguire Mimmo Sannelli, Lorusso Domenico, Giacumbo Giuseppe, Bitella Vincenzo, Carmine Malvani, Pino
Salluce, Nico Bitetti, Massimiliano Giannuzzi,
Giovanni Bozza, Cosimo Riccardi, Federico
Luisi, Vito Ribecco, Gaetano Basta, Nino Rosato, Tonino Lamanna, Sergio Galante, Anna
Francione, Tonino Galante, Mimmo Mancino,
Giacoma Galante, Roberto Guarise, Mimmo
Gigante, Francesco Pizzulli, Mino Luisi, Nicola
Delfino, Mario Stigliano, Domenico Maggiore,
Pino Mele, Mario Sangiorgio, Vincenzo Pizzulli, Michele Carpignano, Vincenzo Lovecchio,
Giuseppe Maggiore, Antonio Perrone e Vito
Armento. Prossimo appuntamento per i nostri
podisti, domenica prossima a Canosa per la 5°
Prova del Corri Puglia 2011.
(Gianluca Catucci)
[email protected]
I proverbi
secondo
Giovanni Carducci
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La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
eventi sportivi
PRIMA CATEGORIA / Debacle in terra barese contro gli uomini di Mr. Patella
Ginosa, prestazione incolore contro il Gravina
I biancazzurri, complice una prova sottotono, incassano l’ennesimo ko (il diciottesimo stagionale) sul campo del Gravina e prenotano un posto nei play-out.
Prestazione incolore dei biancazzurri a
Gravina, dove incassano un netto ko per
2-0 e sentono il fiato sul collo del Montalbano ultimo in classifica. Sin dalle prime
battute i ginosini sembrano con la
mente negli spogliatoi e partono
subito con l’handicap di una rete
di svantaggio. Al 3’ i baresi sbloccano il risultato grazie a Cardano
abile a raccogliere in area un invito di Graziadei e girare al volo
in rete alle spalle di Portoghese.
Gli uomini di Pizzulli accusano il
colpo ed al 5’ Cardano scodella
in area per l’accorrente Graziadei
la cui conclusione esalta i riflessi
di Portoghese, con la sfera che
carambola sull’incrocio e torna
in campo. Il Gravina insiste ed al
25’ Graziadei ci prova dal limite
con la sfera che sorvola di poco
la traversa. La prima occasione
per gli ospiti giunge al 39’ quando
Caggianelli, di controbalzo, lascia
partire dal limite un fendente che
si spegne alto di poco sulla traversa. La ripresa vede da subito
un Ginosa più determinato ma
poco incisivo in fase avanzata.
Al 5’ sugli sviluppi di una punizione calciata da Perrone, la palla
giunge a Basile che da buona
posizione angola troppo la mira
sciupando una ghiotta occasione.
Al 18’ Caggianelli raccoglie una
palla vagante al limite e conclude
a rete, ma la mira risulta centrale e Bellocchio para senza problemi. Alla mezzora il Gravina mette al sicuro il risultato:
uno svarione della retroguardia ginosina
permette a Di Benedetto di involarsi verso l’area dove trova un dubbio contatto
con Orfino, inducendo l’arbitro ad assegnare il penalty che Cirrottola trasforma
con freddezza. Sino alla fine non
accade più nulla, con i biancazzurri che fanno un mesto ritorno
a casa.
Tabellino della gara (GravinaGinosa 2-0)
GRAVINA: Bellocchio, Pestrichella, Centonze, Cirrottola, Piccininno, Genco (45’ st Cirrotti),
Cardano, Abbruzzese, Picerno
(38’ st Pellicciari), Graziadei (31’
st Di Gennaro), Di Benedetto. A
disp.: Cucuglielli, Vicino, Abbrescia. All. Patella
GINOSA: Portoghese, Giosuè,
Zicari, Bozza (30’ st Locantore),
Orfino, Pagone, Presicci, Perrone (11’ st Dimatera), Caggianelli
(24’ st Proggi), Lomagistro, Basile. A disp.: Larocca, Pizzolla. All.
Pizzulli
ARBITRO: D’Addato di Barletta.
RETI: pt 3’ Cardano; st 30’ Cirrottola (rig.).
NOTE: Ammoniti Abbruzzese
(Gra.), Orfino e Pagone (Gin.).
Espulso al 47’ st Piccininno
(Gra.) per fallo di reazione.
Domenico Ranaldo
([email protected] www.asginosa.it)
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
eventi sportivi
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PRIMA CATEGORIA / Ritrovata la vittoria contro la quinta forza del torneo
Ginosa piega il Noci e risale al terz’ultimo posto
Gli uomini di Pizzulli ritrovano il successo piegando al “Madonna delle Grazie” un ostico Noci,
grazie alle reti di Lomagistro e Basile e risalgono in classifica occupando il terz’ultimo posto. A
due giornate dalla conclusione della regular-season, i biancazzurri portano a +5 il vantaggio sul
Montalbano ultimo in classifica, che sarà di scena a Laterza proprio nell’ultima giornata. Domenica, per il penultimo atto, i ginosini faranno visita al Sammichele con l’intento di portare a casa
un risultato positivo ai fini del miglior piazzamento nella griglia dei play-out.
Torna al successo il Ginosa grazie ad una
prova convincente contro il Noci quinto in
classifica. Una vittoria importante che respinge il Montalbano a -5 e consente ai
biancazzurri di risalire in terz’ultima posizione. Partenza decisa dei padroni di casa
che nei primi quindici minuti confezionano
già due occasioni da rete. Al 9’ Basile, ben
servito al limite dell’area, si coordina e di
prima intenzione lascia partire una fiondata che non sorprende l’estremo difensore
barese. Passano due minuti ed all’11’ Basile serve in area Caggianelli la cui incornata sorvola di un palmo la traversa. Nel
finale di tempo, al 43’ si vede il Noci che
si rende pericoloso sugli sviluppi di un angolo: traversone tagliato in area di Sciatta
per la testa di Salamida con la sfera che
fa la barba al palo. Nella ripresa gli uomini
di Pizzulli entrano ancora più determinati
e vengono premiati. Al 5’ Caggianelli, ben
servito dal neo entrato Perrone, conclude
dalla lunetta con la sfera che, leggermente deviata da un difensore, sibila accanto
al palo. Al 22’ Perrone ci prova su calcio
piazzato dall’out destro trovando Netti in
vena di prodezze. I biancazzurri insistono
ed al 25’ passano in vantaggio: Caggianelli, dal limite, impegna severamente
l’estremo difensore ospite che nulla può
sul tap-in vincente di Lomagistro. Sulle ali
dell’entusiasmo, i ginosini vanno vicini al
raddoppio al 27’ quando Caggianelli con
un tiro a giro da distanza ravvicinata non
inquadra di un niente lo specchio della
porta. Nell’ultimo quarto d’ora il Ginosa
controlla con ordine ed al 45’
sigla il raddoppio mettendo
la parola fine al match: sugli
sviluppi di un angolo battuto
dal Noci, i biancazzurri recuperano palla e ripartono
in contropiede con Caggianelli che fa velo per Basile, il
quale si invola solo verso la
porta e dopo aver dribblato
il portiere insacca per il 2-0
finale. Domenica il Ginosa
sarà ospite del Sammichele, con l’intento di portare a
casa un risultato positivo ai
fini del miglior piazzamento
nella griglia dei play-out.
Tabellino
della
gara
(Ginosa-Noci 2-0)
GINOSA: Portoghese, Castellano, Locantore (4’ st
Perrone), Giosuè (10’ st
Bozza), Casalingo, Pizzolla, Dimatera (42’ pt Lomagistro), Saponieri,
Caggianelli, Basile, Presicci. A disp.: Larocca,
Proggi, Zicari. All. Pizzulli
NOCI: Netti A., Palmisano, Calà, Muraglia (20’
st Giacovazzo), Panarese, Ritella, Fatalino,
Sciatta (31’ st Laera F.), Roberto (4’ st Notarnicola), Laera P., Salamida. A disp.: Paolillo,
Paragà, Netti G., Costa. All. Perillo
ARBITRO: Cascella di Barletta.
RETI: st 25’ Lomagistro, 45’ Basile.
NOTE: Ammoniti Dimatera e Bozza (G), Calà,
Fatalino e Giacovazzo (N). Espulso al 46’ st
Calà (N) per somma di ammonizioni.
Domenico Ranaldo
([email protected]
www.asginosa.it)
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attualità
La Goccia n. 7 - 9 aprile 2011
TGV...Team Ginosa Vola
Il Team Ginosa trova la quarta vittoria consecutiva in casa e rimane agganciato al
treno playoff, superando il Cocoon Fasano, dando una dimostrazione di forza che
fa ben sperare per le prossime partite che
sulla carta appaiono difficilissime.
Le prime occasioni capitano sui piedi del
n°10 ginosino, Pedullà, fermato magistralmente da Maglionico che si supera in
diverse occasioni. I padroni di casa spingono fortissimo e non lasciano rifiatare il
Fasano che pur di allentare la morsa ginosina, tentano conclusioni velleitarie dalla
distanza, che non creano difficoltà al portiere ginosino Ferrini. La partita si sblocca
grazie ad un’azione in velocità GianniniVizzielli che triangolano splendidamente e
Giannini segna l’1-0. Il Fasano tenta una
modesta reazione ma Ferrini è attento e
non si fa sorprendere. Il 2-0 arriva grazie
ad un’azione personale dell’under Santantonio, che dopo aver rubato palla a centrocampo, scaglia un tiro da fuori area alla sinistra del portiere che non può nulla.
Brivido per il T.Ginosa quando Martino,
con un velenoso tiro ad incrociare, sfiora il
palo di poco. Il t. Ginosa gioca bene e arrotonda il punteggio grazie ad un’azione di
contropiede magistrale: Russo filtrante per
Cammiscia che l’appoggia in mezzo dove
Carrera non può sbagliare, 3-0. Il portiere
fasanese Maglionico nonostante i 3 gol fin
qui presi, è nettamente il migliore in campo
grazie alle sue parate che mantengono a
galla una squadra che altrimenti sarebbe
stata sommersa di gol. In chiusura di primo
tempo gli ospiti accorciano le distanze con
un bel gol di Ferrara nell’angolo basso, 31.
La seconda parte di gara si apre con l’ìmmediato gol di Vizzielli su assist di Pedullà
dopo 2 minuti dall’inizio del 2°T, 4-1. Giannini tenta subito di ristabilire le distanze,
ma il portiere ospite è ancora protagonista con le sue parate. Russo sale palla al
piede dalla difesa la mette in mezzo ma
non c’è nessuno a sfruttare la situazione
di superiorità. Nel miglior momento ginosino gli ospiti siglano il loro secondo gol con
Giannocaro, che insacca dopo la respinta di Ferrini, da distanza ravvicinata, 42. Il T.Ginosa non ci sta e Giannini dopo
una cavalcata sulla fascia destra, crossa
in scivolata, ma il capitano fasanese, De
Donato salva sulla linea il tiro-cross. Il gol
arriva di lì a poco, ancora con Vizzielli su
assist di Cammiscia, 5-2. La partita ormai è saldamente in mano dei padroni di
casa che tentano di realizzare gol strappaplausi, con Cammiscia che tenta due
volte di beffare di tacco Maglionico ma
non riesce a superarlo. Dopo vari mesi
di stop, rientra un veterano del T.Ginosa,
Castellano, che si rende subito pericoloso con un tiro da fuori che lambisce
il palo alla destra del portiere. I ragazzi
terribili di mister Noia producono azioni
da standing ovation non finalizzate a dovere dagli attaccanti. Contropiede dei pa-
droni di casa, uscita di Maglionico e gol di
Pedullà, che riesce a rubar palla a centrocampo e insacca a porta vuota, 6-2. Ancora
Pedullà supera il portiere ospite, ma l’under
Bello è sfortunato a trovarsi sulla traiettoria
della palla e blocca il gol del suo compagno
di squadra. Giannini s’invola sulla destra e
serve su un piatto d’argento l’assist per il gol
di Bello, che chiude qui la gara, 7-2.
TEAM GINOSA: Ferrini(Casamassima),
Russo, Santantonio, Giannini, Carrera, Pedullà, Vizzielli, Cammiscia, Bello, Miccoli,
Castellano.
COCOON FASANO: Maglionico, De Donato, Micoli, Ferrara, Giannocaro, Martino, De
Mola, Pertosa, Cito, Buzzerio, De Blasio,
Pantaleo.
Addetto Stampa
Vincenzo D’Angelo
Invito Progetto
‘Negozi e imprese in sicurezza’.
Gentile Collega,
come avrà appreso dalla stampa, il 22 dicembre scorso, abbiamo sottoscritto con la
Prefettura di Taranto, un PROTOCOLLO D’INTESA attinente le linee guida di un ‘SISTEMA DI
VIDEO ALLARME ANTIRAPINA’, collegato telematicamente alle sale operative di Carabinieri
e Polizia di Stato. I fatti recenti riportati dalla cronaca confermano, in tutta la provincia
di Taranto, una recrudescenza degli episodi criminosi nei confronti soprattutto delle
imprese, ponendo dunque la necessità di migliorare i livelli di sicurezza.
A tal fine, Confcommercio ha fissato un calendario di incontri itineranti in tutta la provincia, finalizzati a favorire il confronto sul delicato ed ampio tema della sicurezza delle
imprese tra operatori e Forze dell’ordine. A tal scopo stiamo somministrando agli operatori del commercio, dei servizi e del turismo un questionario (che troverà in allegato)
finalizzato ad acquisire, attraverso un’articolata serie di domande, informazioni utili per
tastare il livello di problematicità del comparto. L’occasione sarà altresì utile per porre
domande ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e per conoscere, attraverso l’intervento dei tecnici, il funzionamento ed i vantaggi del Sistema di video allarme.
Giovedì, 14 aprile, sarà la volta di Ginosa, con un incontro che si terrà, alle ore 16.30,
presso il Teatro Alcanices sito in Corso Vittorio Emanuele, al quale prenderanno parte
il Sindaco, i responsabili di Confcommercio e i rappresentanti locali delle Forze dell’ordine con i quali intendiamo avviare un filo diretto.
La Sua presenza sarà particolarmente gradita.
ConfCommercio Ginosa