Oratorio Meneghino

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Oratorio Meneghino
Oratori Berni&Bono e SNeC
Oratorio Meneghino
Relazione finale
Attraverso questa esperienza di servizio gratuito, ciascuno dei collaboratori dell’Oratorio Meneghino ha avuto la possibilità di testimoniare con gesti concreti il vangelo di Gesù, che ha preso forma
grazie alla dimensione di accoglienza, di familiarità, di forte condivisione realizzati nelle varie attività. Una seconda finalità di questo servizio gratuito è quello di offrire alle famiglie un posto sicuro
dove lasciare i loro figli nei giorni di chiusura delle scuole.
L’Oratorio Meneghino si è svolto nei tre giorni di chiusura delle scuole Elementari del quartiere, da
mercoledì 9 a venerdì 11 febbraio 2011.
La gestione delle presenze è stata svolta come per l’Oratorio Estivo, con una iscrizione lunedì 7
nel pomeriggio, dando comunque la possibilità di iscrivere i bambini anche uno dei tre mattini
dell’Oratorio Meneghino durante l’accoglienza. I referenti per questo compito sono stati Dorina e
Luciano De Bellis.
Partecipanti
Si sono iscritti 70 bambini, 66 hanno effettivamente partecipato e la loro presenza si è distribuita
come illustrato nella tabella seguente:
I elementare
2 elementare
3 elementare
4 elementare
5 elementare
1 media
2 media
TOTALI
Mercoledì 9
SGB
SB
SNEC
9
2
3
11
4
7
2
9
1
1
10
39
49
SGB
1
1
3
4
3
1
13
Giovedì 10
SB
SNEC
10
3
11
7
8
4
1 SR
1
44
57
Venerdì 11
SB
SNEC
9
3
11
7
7
4
1 SR
1
2
15
43
58
SGB
1
1
3
5
4
L’assenza di partecipanti da San Nazaro con buona probabilità è riconducibile alla novità e alla
scomodità logistica, mentre la bassa presenza di bambini di San Giovanni Bono richiede una riflessione e forse un lavoro di sondaggio fra le famiglie per capirne i motivi.
Educatori
Per una giornata e due pomeriggi era presente Enrico Caruso e nelle due mattine restanti è venuta
Anna Cardano. Sono stati un aiuto prezioso, soprattutto Enrico che ha dato un buon contributo al
lavoro degli animatori.
Animatori
Hanno collaborato:
Tutti i tre giorni: Elisa Borelli, Serena Garofoli, Federica Gritti, Chiara Gatti, Eleonora Cerri (1^
sup.), Daniele Oppedisano (2^ sup.); alcune mezze giornate: Francesca Zago (2^ superiore), Francesco Gatti (3^ sup.)
La presenza degli adolescenti come animatori dell’Oratorio è una prerogativa essenziale della nostra proposta educativa. L’esperienza permette loro di sensibilizzarsi alla cura e all’attenzione di
altri, non solo nello spendere con loro il proprio tempo, ma anche nella preparazione delle attività e
dei giochi. Inoltre offre loro anche la possibilità di fare gruppo con i propri coetanei e di lavorare insieme per la realizzazione di un obiettivo comune.
Hanno messo moltissimo impegno nel cercare di fare le cose bene e nello stare con i bambini. Si è
colta la non esperienza nella gestione dei vari momenti, ma questo non ha penalizzato la buona
riuscita. È emerso il bisogno di fare incontri su come coinvolgere i giovani nei giochi e nell'animazione, per preparare un bel gruppo di giovani animatori più carichi e festosi in vista dell’esperienze
future. Sarebbe comunque bello poter affiancare loro una persona esperta che abbia come incarico prioritario l’attenzione a loro e al coordinamento delle loro attività di servizio.
Mamme
Sono state presenti:
Patrizia Houaidi (quasi tutta l’esperienza), Susy Saitta (due giorni), Patrizia Rancati (alcuni momenti). Sono state un ottimo supporto, in particolare quando serviva il confronto con un altro punto
di vista adulto per una decisione da prendere. Una migliore organizzazione previa avrebbe permesso di valorizzare questa presenza anche per i servizi più pratici, soprattutto per il riordino e per
le pulizie. Qualche genitore al termine della giornata ha pulito spontaneamente il salone dei giochi
e i bagni, segno che il senso di condivisione sta crescendo.
Proposta educativa
Dopo un momento gioioso di accoglienza, la prima attività organizzata del mattino era la preghiera
insieme, durante il quale si è pregato anche per altre persone, e è stato proposto un piccolo impegno da vivere per la giornata. Nel pomeriggio, prima della merenda e del congedo, un breve momento di verifica guidato permetteva ai bambini di rileggere la propria giornata, il proprio impegno
e di ringraziare insieme il Signore per quanto vissuto.
Laboratori
La prima mattina si sono svolti quattro laboratori:
1. teatrale (Enrico Caruso): tecniche clown per le cadute e le sberle
2. musicale (don Paolo): elaborazione di un ritmo semplice con l’utilizzo di lattine
3. creativo 1 (Mina Ardemagni): costruzione di un folletto di pannolenci
4. creativo 2: (Romano Calzi) costruzione di una marionetta di carta
E’ stata una esperienza positiva, erano tutte attività che non richiedevano particolari abilità e che
hanno permesso l’impegno di tutti i bambini contemporaneamente. Alcuni bambini, dopo la conclusione delle attività di laboratorio, hanno chiesto di proseguire i lavori iniziati invece di partecipare al
gioco libero, segno che è stata una attività anche rilassante e piacevole.
Compiti delle vacanze
Tutti e tre i pomeriggi, al termine del gioco libero, è stata dedicata un’ora o un’ora e mezza allo
svolgimento dei compiti assegnati a scuola per questi giorni. Nonostante fosse un’attività che ha
trovato qualche comprensibile resistenza, la proposta di lavorare per classe con qualche adulto o
animatore in aiuto ha permesso di far vivere bene anche questo momento. Non è stato possibile
verificare la correttezza di tutti i compiti svolti dai bambini più piccoli (un genitore ha segnalato che
erano stati eseguiti in modo errato). Bisognerà prestare più attenzione a questo aspetto ed eventualmente avvisare i genitori nel caso non fosse stato possibile farlo, in modo che possano provvedere loro stessi al controllo.
Momenti di svago
Durante il preoratorio, una mezz’oretta prima di pranzo e un’ora dopo pranzo i bambini potevano
scegliere di svolgere una attività ricreativa di propria scelta. Se si stava al chiuso, i bambini hanno
scelto di disegnare o di colorare disegni predisposti, di giocare ai calcetti e al ping pong, di ballare
o di giocare a calcio nel saloncino video con la palla di spugna. Quando si è data la possibilità di
uscire, i bambini più piccoli stavano nel parchetto giochi o passeggiavano, i più grandicelli giocavano a calcio o a pallavolo. Si è sempre riusciti a garantire una sorveglianza. I momenti di autogestione hanno permesso di osservare meglio le dinamiche di gruppo, e si è colta qualche difficoltà
nella relazione tra i più piccoli e i ragazzi delle medie che in questi momenti non partecipavano ai
giochi di squadra e non trovavano una attività che li interessasse.
Gioco organizzato
Per due mezze giornate è stato proposto un gioco organizzato dagli animatori: una caccia al tesoro
e un torneo a squadre. La suddivisione nelle squadre (tipo oratorio estivo) se da un lato ha permesso di conoscere la figura di Meneghino e di sfruttarla per dei messaggi educativi, dall’altro lato
ha richiesto troppo tempo, sproporzionato rispetto al tempo che è servito per i giochi.
Film
L’ultimo pomeriggio alcuni bambini avevano ancora compiti da svolgere, mentre altri li avevano
ormai terminati. Si è preferito proporre come attività alternativa ai compiti la visione di un film piuttosto del gioco e questa modalità ci pare sia stata positiva. Meno felice la scelta del film, più adatto
a bambini più grandi.
Mensa
Il pranzo insieme è un’occasione di condivisione e di confronto con alcune piccole norme di convivenza. Ogni giorno è stato preparato il primo caldo (pastasciutta al sugo) e i bambini provvedevano al secondo. L’incarico è stato affidato a Rita Brusa, alla quale si sono affiancate nei vari giorni
persone diverse, o venute appositamente o le mamme presenti. La preparazione del tavolo era
compito di una delle mamme presenti.
Pulizie
Come già detto precedentemente, le pulizie dell’ambiente destinato alla mensa e dei bagni sono
state affidate a chi spontaneamente si offriva, ma sarebbe meglio organizzare dei turni precisi, anche per il riordino degli ambienti al termine delle attività (laboratori, svolgimento compiti, …).
In generale
L’esperienza “Oratorio Meneghino” si è chiusa, a parere di chi scrive, con un bilancio decisamente
positivo, sia per i ragazzi e gli animatori, sia per le famiglie che in più occasioni hanno espresso
apprezzamento per questa iniziativa di vicinanza e di servizio al quartiere, oltre che di gioia e di
crescita per i loro bambini.
La relazione educativa instaurata con i bambini e con gli animatori è stata buona. I bambini sapeva che i momenti di conflitto fra di loro potevano essere gestiti tramite l’intervento degli animatori o
degli adulti, ed alcuni di loro si sono avvalsi di questo aiuto. Un paio di dinamiche faticose sono
state affrontate anche con il supporto dei genitori dei ragazzi coinvolti in modo costruttivo.
Per quanto riguarda la struttura e gli ambienti a disposizione, sono risultati rispondenti alle esigenze ed allo svolgimento delle attività. Il tempo atmosferico ha aiutato, nel senso che è stato possibile sfruttare anche gli spazi esterni. Nel caso di freddo o di pioggia probabilmente sarebbe stato necessario organizzare i momenti di svago per i bambini più “vivaci” o ridurre il tempo dopo pranzo.
Una perplessità riguarda la presenza dei pochi ragazzi delle medie nei due giorni finale, per i quali
non è stato possibile proporre un percorso ad hoc proprio a causa del numero ridotto e hanno trovato poco stimolanti i giochi proposti e la relazione con il gruppo dei piccoli.