Voglio un`Europa che veda la vita, la libertà e la sicurezza come
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Voglio un`Europa che veda la vita, la libertà e la sicurezza come
Voglio un’Europa che veda la vita, la libertà e la sicurezza come diritti inalienabili di ogni essere umano. Voglio un’Europa senza discriminazioni, senza ricatti, senza tensione. Voglio un’Europa dove siano tutti liberi di scegliere, di pensare, di esprimersi. Voglio un’Europa che sappia correre, ma che sappia anche andare al passo dei più deboli. Voglio un’Europa che non dica “Prima noi” ma “Prima chi ha bisogno”. Voglio un’Europa che guardi alle persone che arrivano come un potenziale e non come un numero. Voglio un’Europa che ci dia la speranza che sognare in grande sia possibile, affinché i sogni non restino solo utopie. Voglio un’Europa che dia importanza all’amore come fondamento per ogni relazione, a discapito di chi crede ancora di vivere nel Medioevo. Voglio un’Europa che capisca che i bambini hanno solo bisogno di amore, di certezze, di qualcuno che dia loro il bacio della buonanotte e che prometta loro di non lasciarli soli, e non importa se a far questo siano due mamme o due papà. Voglio un’Europa attenta all’ambiente, al fine di preservare la natura e la bellezza che ci circondano prima che sia troppo tardi. Voglio un’Europa che si preoccupi dell’aria che respiriamo e che educhi i cittadini alla civiltà e al rispetto del territorio. Voglio un’Europa che punti sulla felicità delle persone e non sul loro conto corrente. Voglio un’Europa democratica, che profumi di giustizia e legalità. Voglio un’Europa che punti sui giovani, che abbia fiducia in loro e che guardi ai ventenni non come degli stupidi sognatori, ma come fondamento su cui costruire il futuro. Voglio un’Europa che punti sull’istruzione, che la garantisca a tutti, per far sì che la fame di cultura non passi mai. Voglio un’Europa che metta al primo posto educazione, rispetto ed uguaglianza, aldilà di razza o religione. Voglio un’Europa civile, umana e solidale, aldilà di ogni colore politico. Voglio un’Europa che tuteli le tradizioni di ogni paese, che costruisca il futuro senza dimenticare le origini. Voglio un’Europa che investa nella scuola, nella sanità, nel lavoro e non nelle armi, perché la guerra la ripudiamo e ne siamo stanchi tutti. Voglio un’Europa aperta ai cambiamenti mondiali. Voglio un’Europa che collabori, che si integri con il resto del mondo e che non rimanga indietro in nessun campo. Voglio un’Europa che mi faccia sentire fiera di farne parte. Voglio un’Europa che mi faccia sentire parte di un qualcosa di grande, ma allo stesso tempo non distante. Voglio un’Europa che faccia scegliere i cittadini e che non prenda le decisioni in quattro mura. Voglio un’Europa che si metta in gioco, che scenda in campo, che combatta l’indifferenza. Voglio un’Europa fresca e giovane, che lasci posto alle nuove idee e non alle raccomandazioni. Io, diciotto anni compiuti da tre giorni, voglio un’Europa così. Prometto che mi metterò in gioco, che coltiverò le mie idee, che studierò e leggerò tanto, che non starò in silenzio a guardare, perché delle volte le cose non basta volerle, bisogna stringere i denti e andarsele a prendere. Federica Nestola