Informazioni tecniche sulla tecnica di collegamento - Bossard e-Shop
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Informazioni tecniche sulla tecnica di collegamento Informazioni tecniche da Pagina Generale Tabelle, Norme Tabelle, Norme Sistema internazionale di unità SI Tabelle di conversione Tabelle di conversione Unità SI – USA, USA – Unità SI Valori approssimativi di conversione tra resistenza a trazione e durezza Denominazione delle norme nei diversi paesi da Pagina Materiali per elementi di collegamento con proprietà specifiche a elevate e / o basse temperature G.002 G.002 G.002 G.002 G.004 G.006 G.007 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente e carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 a temperature elevate Dati indicativi per la massa e il modulo statico di elasticità longitudinale Dati indicativi per il coefficiente di dilatazione termica, la conduttività e la capacità termiche specifiche Materiali viti e dadi Materiali per temperature d’esercizio tra – 200 °C a – 10 °C Plasticità alle basse temperature per gli acciai plastici a freddo F.002 Terminologia nella tecnica di collegamento filettato F.002 Terminologia nella tecnica di collegamento filettato F.002 Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Caratteristiche meccaniche e fisiche delle viti Carichi minimi di rottura a trazione per viti Carichi di prova F.004 F.004 F.005 F.006 Materiali, trattamenti termici, composizione chimicaF.007 Caratteristiche a temperature elevate Caratteristiche ad elevata resistenza meccanica (≥ 1 000 N/mm2) Dadi, classi di resistenza da 04 a 12 Caratteristiche meccaniche dei dadi con filettatura a passo grosso Resistenza allo strappamento per dadi di altezza nominale ≥ di 0,5 d ma < 0,8 d Carichi di prova per dadi Carichi di prova per dadi 0,8 d Composizione chimica dei dadi F.008 F.008 F.009 F.009 F.010 F.010 F.011 F.011 Viti senza testa, classi di resistenza da 14 H a 45 H F.012 Caratteristiche meccaniche F.012 Materiali, trattamenti termici, composizione chimicaF.012 Viti, prigionieri, dadi Marcatura e caratteristiche meccaniche per le viti a testa esagonale UNC / UNF F.013 F.013 Designazione e marcatura degli elementi di collegamento filettati con capacità di carico ridotta F.014 T Carico unitario di snervamento e carico unitario di rottura a basse temperature per gli acciai plastici a freddo Allungamento elastico per collegamenti filettati tiranti con a gambo ridotto Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Designazione dei gruppi e delle qualità Composizione chimica degli acciai austenitici, INOX Composizione chimica degli acciai inossidabili, INOX Caratteristiche distintive, INOX Diagramma tempo-temperatura della corrosione intercristallina negli acciai inossidabili austenitici Resistenza agli agenti chimici Caratteristiche meccaniche degli elementi di collegamento in acciaio austenitico Resistenza minima alla torsione MB min, per viti in acciaio austenitico con filettatura da M1,6 a M16 (filettatura a passo grosso) Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 a temperature elevate in % dei valori a temperatura ambiente Marcatura delle viti e dei dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Metalli non ferrosi F.014 Materiali speciali Marcatura dei dadi – ISO F.015 Elastomeri Marcatura dei dadi – DIN Accoppiamento vite e dado ≥ 0,8 d F.015 F.017 F.017 F.018 F.018 F.019 F.019 F.020 F.021 F.021 F.022 F.022 F.023 F.023 F.024 Argomenti tecnici a favore dell’utilizzo di elementi di collegamento in acciai austenitici al nichel-cromo resistenti alla corrosione A1, A2, A4 F.024 Marcatura delle viti Marcatura delle viti prigioniere F.017 Materiali per temperature d’esercizio oltre + 300 °C F.018 Materiali raccomandati negli accoppiamenti vite e dado Tecnica di collegamento F.017 F.025 F.025 F.025 F.026 F.027 F.027 F.029 Termoplastici F.030 F.032 F.016 F.016 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 T Informazioni tecniche da Pagina Protezione dalla corrosione Protezione dalla corrosione Zincature elettrolitiche Spessori del rivestimento per elementi con filettatura metrica Altri rivestimenti elettrolitici Altri trattamenti superficiali Progetto, Costruzione, Montaggio Scelta della dimensione della vite Stima del diametro nominale della vite Resistenza a fatica Resistenza in caso di sollecitazioni dinamiche Profondità di avvitamento Lunghezze di avvitamento minime consigliate in elementi con foro maschiato Pressione superficiale Pressione superficiale ammissibile per alcuni materiali Pressione superficiale sotto la testa per viti a testa esagonale Pressione superficiale sotto la testa per viti a testa cilindrica con esagono incassato Pressione superficiale sotto la testa della vite Istruzioni per l’utilizzo di rondelle piane con viti e dadi Attrito e coefficiente d’attrito Attribuzione delle classi di coefficiente di attrito nei collegamenti filettati con valori indicativi per diversi materiali, superfici e tipo di lubrificazione Metodi di serraggio, coefficiente di serraggio αA Valori approssimativi per i coefficienti di attrito μT delle superfici a contatto Valori indicativi per il coefficiente di serraggio αA e relativi precarichi in fase di montaggio Precarichi e coppie di serraggio Valori indicativi Valori indicativi per filettature a passo grosso VDI 2230 F.033 F.033 F.033 F.034 F.035 F.036 F.037 F.037 F.037 F.038 F.038 F.039 F.039 F.040 F.040 F.041 F.042 F.042 F.043 F.044 F.044 F.045 Coppie di serraggio adatte per viti in poliam mide 6.6 Viti in acciai INOX austenitici A1 / A2 / A4 F.047 F.048 © Bossard, F-it-2017.01 F.050 Sollecitazione di taglio nelle spine elastiche Sollecitazioni statiche di taglio per collegamenti Raccomandazioni per il progettista Avvitamento diretto nel metallo con viti auto formanti Avvitamento diretto nei materiali termoplastici con viti Delta PT® F.060 F.060 F.061 F.063 F.063 F.064 F.064 F.066 Avvitamento diretto nei materiali termoplastici con viti PT® / ecosyn®-plast F.069 Resistenza a torsione minima per viti autofilettanti in acciaio F.072 Assemblaggi con viti autofilettanti Criteri per la selezione degli inserti filettati automaschianti Ensat® Impronte per viti Utensili per serraggio Tipologie di manovre e dimensioni degli utensili Filettature metriche ISO Filettature metriche ISO Generalità Definizioni e dimensioni nominali Sistema di tolleranze per accoppiamenti Tolleranze comuni per viti e dadi commerciali Dimensioni limite per filettature a passo grosso Dimensioni limite per filettature a passo fine Tolleranze ottenibili per gli elementi di collegamento in plastica Tolleranze, Tabelle, Norme Tolleranze, Tabelle, Norme Tolleranze fondamentali e scostamenti F.071 F.073 F.075 F.077 F.077 F.079 F.079 F.079 F.079 F.079 F.079 F.080 F.080 F.081 F.081 F.081 F.082 F.082 F.082 F.051 F.051 Coppie di serraggio indicative per le rondelle di sicurezza NORD-LOCK® F.055 www.bossard.com Sicurezza dei collegamenti mediante elementi aggiuntivi contro la distensione o il disserraggio oppure la perdita Serie diametri e passi per filettatura a passo fine F.052 Bulloneria strutturale ad alta resistenza per carpenteria Sintesi dei metodi costruttivi per la sicurezza dei collegamenti filettati F.045 Valori approssimati per elementi di collegamento con cava esagonale o esalobata Coppie di serraggio per viti e dadi flangiati Sicurezza dei collegamenti filettati F.045 Valori indicativi per filettature a passo fine VDI 2230F.050 Valori indicativi per tiranti con gambo ridotto da Pagina Serie diametri e passi per filettature a passo grosso F.047 T F.054 F.057 T Tabelle, Norme Tabelle, Norme Sistema internazionale di unità SI Il Sistema internazionale di unità di misura (Système international d’unités), abbreviato in SI, in Svizzera è entrato in vigore per legge il 1° gennaio 1978. Nelle tabelle seguenti troverete una panoramica sulle 7 unità fondamentali, su alcune unità derivate e sulle diverse conversioni. I valori indicati nelle tabelle di conversione sono arrotondati alla terza o alla quarta cifra decimale. Unità fondamentali SI Grandezza Lunghezza Massa Tempo Intensità di corrente elettrica Temperatura termodinamica Intensità luminosa Quantità di sostanza Nome metro kilogrammo secondo ampere kelvin candela mole Simbolo m kg s A K cd mol Unità derivate SI Grandezza Nome Simbolo Equivalenza Frequenza Forza Pressione, tensione Lavoro, energia, quantità di calore Potenza, flusso energetico Carica elettrica, quantità di elettricità Potenziale elettrico, tensione elettrica, forza elettromotrice Capacità elettrica Resistenza elettrica Conduttanza Flusso di induzione magnetica Induzione magnetica Induttanza Flusso luminoso Illuminamento Angolo piano Angolo solido hertz newton pascal joule watt coulomb volt farad ohm siemens weber tesla henry lumen lux radiante steradiante Hz N Pa J W C V F Ω S Wb T H lm lx rad sr 1 Hz 1N 1 Pa 1J 1W 1C 1V 1F 1Ω 1S 1 WB 1T 1H 1 lm 1 lx 1 rad 1 sr = 1 s–1 = 1/s = 1 kg · m/s2 = 1 N/m2 =1N·m=1W·s = 1 N · m/s = J/s =1A·s = 1 W/A = 1 A · s/V = 1 V/A = 1 Ω–1 = 1 A/V =1V·s = 1 Wb/m2 = 1 Wb/A = 1 V · s/A = 1 cd · sr = 1 lm/m2 = 1 m/m = 1 = 180°/π = 1 m2/m2 = 1 Tabelle di conversione Tabella di conversione per le unità di forza 1 newton = 1 N 1 pond = 1 p 1 kilopond = kp 1 dyn N p kp dyn 1 9,81 · 10–3 9,81 10–5 102 1 1 000 1,02 · 10–3 0,102 10–3 1 1,02 · 10–6 105 981 9,81 · 105 1 Pa N/mm2 kp/cm2 kp/mm2 1 106 10 1 1,02 · 10 10,2 Tabella di conversione per le unità di tensione 1 kp/cm2 = 1 at 1 kp/mm2 T G.002 2 9,81 · 104 9,81 · 106 –6 9,81 · 10–2 9,81 1 100 –5 1,02 · 10–7 0,102 10–2 1 www.bossard.com © Bossard, G-it-2015.08 1 Pa = 1 N/m = 10 N/cm 1 N/mm2 = 1 MPa 2 Tabelle, Norme Tabelle, Norme Tabella di conversione per le unità di lavoro, energia e quantità di calore 1J=1N·m=1W·s 1 kJ 1 kWh 1 kcal 1 kpm J kJ kWh kcal kpm 1 1 000 3,6 · 106 4,19 · 103 9,81 10–3 1 3,6 · 103 4,19 9,81 · 10–3 2,78 · 10–7 2,78 · 10–4 1 1,16 · 10–3 2,72 · 10–6 2,39 · 10–4 0,239 860 1 2,34 · 10–3 0,102 102 3,67 · 105 427 1 kcal/h 0,860 860 3,6 · 103 1 8,34 kpm/s 0,102 102 427 0,119 1 Tabella di conversione per le unità di potenza e del flusso energetico 1 W = 1 N · m/s = 1 J/s 1 kW 1 kcal/s 1 kcal/h 1 kpm/s W 1 1 000 4,9 · 103 1,16 9,81 kW 10–3 1 4,19 1,6 · 10–3 9,81 · 10–3 kcal/s 2,39 · 10–4 0,239 1 2,78 · 10–4 2,34 · 10–3 Tabella di conversione per le unità di pressione 1 Pa = 1 N/m2 1 bar = 0,1 MPa = 0,1 N/mm2 1 kp/m2 1 at = 1 kp/cm2 1 Torr = 1/760 atm Pa bar kp/m2 at Torr 1 105 9,81 9,81 · 104 133 10–5 1 9,81 · 10–5 0,981 1,33 · 10–3 0,102 1,02 · 104 1 104 13,6 1,02 · 10–5 1,02 10–4 1 1,36 · 10–3 7,5 · 10–3 750 7,36 · 10–2 736 1 © Bossard, G-it-2015.08 Conversione tra unità obsolete e unità SI Grandezza Unità obsoleta Simbolo Unità attuale Simbolo Equivalenza Lunghezza Pressione Energia Potenza Viscosità dinamica Viscosità cinematica Resilienza Capacità termica Conduttività termica Calore specifico Intensità di campo magnetico Induzione magnetica Flusso magnetico Intensità luminosa Luminanza Dose assorbita Dose ionica Ångström mm di mercurio Erg Cavallo vapore Poise Stokes kpm/cm2 kcal/°C kcal/m · h · °C kcal/kg · °C Oersted Gauss Maxwell Candela internazionale Stilb Rem Röntgen Å mm Hg erg PS P St – – – – Oe G M lK sb rem R metro pascal joule watt pascal secondo cm2/s J/cm2 J/K W/K · m J/kg · K ampere/metro tesla weber candela cd/m2 J/kg C/kg m Pa J W Pa · s – – – – – A/m T Wb cd – – – 1 Å = 10–10m 1 mm Hg = 133,3 Pa 1 erg = 10–7 J 1 PS = 735,5 W 1 P = 0,1 Pa · s/1c P = 1 m Pa · s 1 St = 1 cm2/s = 10–4 m2/s 1 kpm/cm2 = 9,087 J/cm2 1 kcal/°C = 4,187 · 103 J/K 1 kcal/m · h °C = 1,163 W/K · m 1 kcal/kg · °C = 4,187 · 103 J/kg · K 1 Oe = 79,6 A/m 1 G = 10–4 T 1 M = 10–8 Wb 1 lK = 1,019 cd 1 sb = 104 cd/m2 1 rem = 0,01 J/kg 1 R = 2,58 · 10–4 C/kg www.bossard.com G.003 T Tabelle, Norme Tabelle, Norme Tabella di conversione per sottomultipli Esempio: zolletta di zucchero disciolta in 1 ppm (part per million) è 1 parte in 1 milione di parti 1 milligrammo per kilogrammo 0,001 g/kg (10–6) 1 ppb (part per billion) è 1 parte in 1 miliardo di parti (b = billion, americ. per miliardo) 1 mikrogrammo per kilogrammo 0,000 001 g/kg (10–9) 1 ppt (part per trillion) è 1 parte in 1 trilione di parti (t = trillion, americ. per bilione) 1 nanogrammo per kilogrammo 0,000 000 001 g/kg (10–12) 1 ppq (part per quadrillion) è 1 parte in 1 quadrilione di parti (q = quadrillion, americ. per quadrilione) 1 picogrammo per kilogrammo 0,000 000 000 001 g/kg (10–15) 2 700 litri 2,7 millioni di litri 2,7 milliardi di litri 2,7 bilioni di litri Tabelle di conversione Unità SI – USA, USA – Unità SI Lunghezza Unità SI 1 millimetro 1 centimetro 1 metro 1 kilometro USA mm cm 0,039337 0,39370 inches inches in. in. km 3,2808 1,0936 0,62137 feet yards miles ft. yd. m. m 39,3700 inches in. USA Unità SI 1 inch 25,400 2,540 1 foot 1 yard 1 mile 304,800 30,480 0,3048 91,4400 0,9144 1 609,35 1,609 mm cm mm cm m cm m m km Superficie Unità SI USA 1 mm2 1 cm2 1 m2 0,00155 0,1550 10,7640 1,196 0,38614 1 km2 sq.inches sq.inches sq.feet sq.yard sq.miles sq.in. sq.in. sq.ft. sq.yd. sq.m. fluid drachms fluid ounces dr.fl. oz.fl. USA Unità SI 1 sq.inch 1 sq.yard 1 sq.mile 645,16 6,4516 929,00 0,0929 0,836 2,5889 USA Unità SI 1 fluid ounce 1 pint 2,957 4,732 1 sq.foot mm2 cm2 cm2 m2 m2 km2 Volume 1 mililitro 1 centilitro 1 decilitro 1 litro 1 ettolitro T G.004 USA ml cl dl l hl 0,27 0,338 0,0528 1,0567 0,26 26,417 pints quarts gallons gallons pt. qt. gal. gal. 1 quart 1 gallon 1 barrel (bl) 0,4732 0,9463 3,7853 119,237 1,192 cl dl l l l l hl www.bossard.com © Bossard, G-it-2015.08 Unità SI Tabelle, Norme Tabelle, Norme Massa Unità SI USA 1 grammo 1 kilogrammo g kg 1 quintale 1 tonnellata q t 15,432 2,2046 grains pounds 220,46 2204,6 1,102 pounds pounds shorttons gr. lb. lb. lb. tn.sh. USA Unità SI 1 grain 1 ounce 64,7989 28,35 1 pound 1 short 0,4536 907,200 9,072 0,9072 USA Unità SI 1 psi 1 in lb 1 ft lb 0,00689 0,113 1,35 mg g kg kg q t Varie Unità SI USA 1 N/mm2 = 1 MPa = 10 bar 1 Nm 145,14 8,85 0,74 psi in lb ft lb N/mm2 Nm Nm Temperatura © Bossard, G-it-2015.08 Conversione da Fahrenheit a Celsius: Detrarre 32 e dividere per 1,8 Conversione da Celsius a Fahrenheit: Moltiplicare per 1,8 ed aggiungere 32 °F °C °F °C °C °F °C °F 212 200 194 190 180 176 170 160 158 150 140 130 122 120 110 104 100 93,3 90 87,8 82,8 80 76,7 71,1 70 65,6 60 54,4 50 48,9 43,3 40 100 90 86 80 70 68 60 50 40 – 32 30 20 14 10 0 37,8 32,2 30 26,7 21,1 20 15 10 4,4 – 0 –1,1 –6,7 –10 –12,2 –17,8 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 212 203 194 182 176 167 158 149 140 131 122 113 104 35 30 25 20 15 10 5 – 0 –5 –10 –15 –17,8 95 86 77 68 59 50 41 – 32 23 14 5 0 www.bossard.com G.005 T Tabelle, Norme Tabelle, Norme Valori approssimativi di conversione tra r esistenza a trazione e durezza secondo ISO 18265 Resist. a trazione [N/mm2] Durezza Vickers Durezza Brinell1) [F ≥ 98 N] HB HRB HRC HRA 255 270 285 305 320 335 350 370 385 400 415 430 450 80 85 90 95 100 105 110 115 120 125 130 135 140 76 80,7 85,5 90,2 95 99,8 105 109 114 119 124 128 133 – 41 48 52 56,2 – 62,3 – 66,7 – 71,2 – 75 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 465 480 495 510 530 545 560 575 595 610 625 640 660 675 690 705 720 740 755 770 785 800 820 835 850 865 880 900 915 930 950 965 995 1 030 1 060 1 095 1 125 145 150 155 160 165 170 175 180 185 190 195 200 205 210 215 220 225 230 235 240 245 250 255 260 265 270 275 280 285 290 295 300 310 320 330 340 350 138 143 147 152 156 162 166 171 176 181 185 190 195 199 204 209 214 219 223 228 233 238 242 247 252 257 261 266 271 276 280 285 295 304 314 323 333 Durezza Rockwell – 78,7 – 81,7 – 85 – 87,1 – 89,5 – 91,5 92,5 93,5 94 95 96 96,7 – 98,1 – 99,5 (101) – (102) – (104) – (105) – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 20,3 21,3 22,2 23,1 24 24,8 25,6 26,4 27,1 27,8 28,5 29,2 29,8 31 32,2 33,3 34,3 35,5 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 60,7 61,2 61,6 62 62,4 62,7 63,1 63,5 63,8 64,2 64,5 64,8 65,2 65,8 66,4 67 67,6 68,1 Sono possibili maggiori dispersioni per acciai alto legati e/o incruditi da stampaggio a freddo (per es. 6.8, acciai inossidabili A2–A4). Resist. a trazione [N/mm2] Durezza Vickers Durezza Brinell1) [F ≥ 98 N] HB HRB HRC HRA 1 155 1 190 1 220 1 255 1 290 1 320 1 350 1 385 1 420 1 455 1 485 1 520 1 555 1 595 1 630 1 665 1 700 1 740 1 775 1 810 1 845 1 880 1 920 1 955 1 995 2 030 2 070 2 105 2 145 2 180 – – – – – – – – – – – – – – – – – 360 370 380 390 400 410 420 430 440 450 460 470 480 490 500 510 520 530 540 550 560 570 580 590 600 610 620 630 640 650 660 670 680 690 700 720 740 760 780 800 820 840 860 880 900 920 940 342 352 361 371 380 390 399 409 418 428 437 447 (465) (466) (475) (485) (494) (504) (513) (523) (532) (542) (551) (561) (570) (580) (589) (599) (608) (618) – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 36,6 37,7 38,8 39,8 40,8 41,8 42,7 43,6 44,5 45,3 46,1 46,9 47,7 48,4 49,1 49,8 50,5 51,1 51,7 52,3 53 53,6 54,1 54,7 55,2 55,7 56,3 56,8 57,3 57,8 58,3 58,8 59,2 58,7 60,1 61 61,8 62,5 63,3 64 64,7 65,3 65,9 66,4 67 67,5 68 68,7 69,2 69,8 70,3 70,8 71,4 71,8 72,3 72,8 73,3 73,6 74,1 74,5 74,9 75,3 75,7 76,1 76,4 76,7 77 77,4 77,8 78 78,4 78,6 78,9 79,2 79,5 79,8 80 80,3 80,6 80,8 81,1 81,3 81,8 82,2 82,6 83 83,4 83,8 84,1 84,4 84,7 85 85,3 85,6 Le cifre nelle parentesi sono valori di durezza fuori del campo di definizione del processo di prova di durezza normalizzata, ma sono comunque molto usati come valori approssimativi nella pratica. I valori di durezza Brinell in parentesi sono solamente validi quando la misurazione è stata effettuata con una sfera di metallo duro. 1) T G.006 Durezza Rockwell Calcolato con: HB = 0,95 · HV www.bossard.com © Bossard, G-it-2015.08 La tabella di conversione è solamente valida per acciai non legati, acciai basso legati e fusioni d‘acciaio lavorati plasticamente a caldo e trattati termicamente. Tabelle, Norme Tabelle, Norme La prova di durezza Vickers HV è applicabile per valori alti di durezza. La norma DIN ISO 898, parte 1 definisce come e quando debba essere eseguita la prova di durezza. La prova di durezza Brinell è applicabile per un ampio campo di durezze. La prova di durezza Rockwell C è applicabile con acciai bonificati, quella Rockwell A è applicabile per metalli duri, quella Rockwell B è applicabile con acciai teneri, leghe di rame e di zinco, bronzo ecc. Denominazione delle norme nei diversi paesi © Bossard, G-it-2015.08 secondo ISO Paese Abbreviazioni Paese Abbreviazioni Algeria Arabia Saudita Argentina Australia Austria Bangladesh Belgio Brasile Bulgaria Canada Cile Cina Colombia Corea del Nord Corea del Sud Cuba Cipro Danimarca Egitto Etiopia Europa Filippine Finlandia Francia Ghana Germania Giamaica Giappone Gran Bretagna Grecia India Indonesia Internazionale Iran Irlanda IANOR SASO IRAM SAI ON BSTI IBN ABNT BDS SCC INN CSBTS ICONTEC CSK KATS NC CYS DS EOS QSAE EN BPS SFS AFNOR GSB DIN JBS JISC BSI ELOT BIS BSN ISO ISIRI NSAI Israele Italia Kenya Libia Malesia Messico Mongolia Marocco Nuova Zelanda Nigeria Norvegia Olanda Pakistan Polonia Portogallo Repubblica Ceca Romania Russia/Russie Singapore Sudafrica Spagna Sri Lanka Svezia Svizzera Siria Tanzania Tailandia Trinidad Tobago Turchia Ungheria USA Uzbekistan Venezuela Vietnam SII UNI KEBS LNCSM DSM DGN MNCSM SNIMA SNZ SON NSF NEN PSI PKN IPQ CSNI ASRO GOST PSB SABS AENOR SLSI SIS SNV SASMO TBS TISI TTBS TSE MSZT ANSI UZGOST FONDONORMA TCVN www.bossard.com G.007 T Materiali viti e dadi Terminologia nella tecnica di collegamento filettato Terminologia nella tecnica di collegamento fi lettato Carico unitario di rottura Rm [N/mm2] Il carico unitario di rottura di una vite è definito come il carico a trazione a partire dal quale si puo produrre una rottura nel gambo o nella filettatura. Nel caso di una prova effettuata sulla vite intera il carico di snervamento puo essere valutato solo approssimativamente. I valori esatti del carico di snervamento e dell’allungamento dopo rottura possono essere determinati solamente con una prova eseguita su un provino ottenuto dalla vite secondo ISO 898, parte 1 – eccezione: viti in INOX da A1 a A4 (ISO 3506). Resistenza a trazione in caso di rottura nella filettatura: Rm = Carico massimo di rottura a trazione Fmax Area di sollecitazione N mm2 F Prova di resistenza a trazione sulla vite intera Prova di resistenza a trazione sul provino A rea di sollecitazione nominale della filettatura AS [mm2] Pagine F.041, F.042 Resistenza a trazione in caso di rottura nella filettatura (Vite intera oppure provino): Rm = Carico massimo di rottura a trazione Fmax Area della sezione trasversale del gambo ridotto N mm2 1 N/mm2 = 1 MPa Allungamento T F.002 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Carico a trazione max. Carico di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 [N/mm2] Per materiali con resistenza elevata il carico unitario inferiore di snervamento è difficilmente determinabile. Si definisce carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % il carico a trazione a partire dal quale si riscontra un allungamento plastico dello 0,2 % una volta rimossa la sollecitazione. In pratica le viti dovranno essere sollecitate durante il serraggio e sottoposte al carico di esercizio fino al carico unitario inferiore di snervamento oppure fino al carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 %. Carico a trazione Carico unitario inferiore di snervamento ReL [N/mm2] Il carico unitario inferiore di snervamento è il carico a trazione a partire dal quale l’allungamento comincia ad aumentare in modo sproporzionato sotto l’effetto d’un carico a trazione crescente. Rimossa la sollecitazione si riscontra un allungamento plastico. Materiali viti e dadi Terminologia nella tecnica di collegamento filettato Allungamento percentuale dopo rottura A [%] E’ l’allungamento provocato dal carico a trazione quando la vite si rompe. L’allungamento risultante viene determinato sui provini in un tratto cilindrico con dimensioni definite. Eccezione: viti INOX da A1 a A4, dove si misura l’allungamento sulla vite intera (ISO 3506). do Lunghezza iniziale Lo = 5 x do Resistenza a trazione con appoggio cuneo La prova di trazione con appoggio cuneo, che non si applica ai prigionieri, deve essere effettuata come illustrato dalla figura a destra. La vite deve essere sollecitata a trazione fino alla rottura. Per considerare conforme la prova, la rottura deve manifestarsi sulla filettatura oppure sul gambo liscio della vite e non nella zona di transizione fra la testa e il gambo liscio. F Tenacità della testa La prova di tenacità della testa viene eseguita come illustrato dalla figura a destra. Dopo alcuni colpi di martello la testa della vite si deve piegare di un certo angolo. Non deve essere rilevata nessuna traccia di rottura nella sezione di transizione fra la testa e il gambo liscio (ISO 898, parte 1). Durezza La durezza è generalmente la resistenza che offre un materiale alla penetrazione d’un corpo di prova più duro con un carico definito (consultare ISO 898, parte 1). Durezza Vickers HV: ISO 6507 Corpo di prova piramidale (durezza usata generalmente per la viteria). Durezza Brinell HB: ISO 6506 Corpo di prova sferico. Durezza Rockwell HRC: ISO 6508 Corpo di prova conico. V alori di conversione tra resistenza a trazione e durezza © Bossard, F-it-2017.01 Pagina G.006 www.bossard.com Resilienza [Joule] ISO 83 La resilienza è il lavoro d’urto dissipato nella prova di resilienza. Il provino deve essere ricavato longitudinalmente al gambo ed il più possibile in prossimità della superficie della vite. Il provino viene rotto con un solo colpo di pendolo. Si ottengono indicazioni sulla microstruttura, sui processi metallurgici, su eventuali inclusioni ecc. I valori ottenuti non possono essere presi in considerazione per eseguire dei calcoli. Difetti superficiali Questi difetti sono originari della materia prima, come per esempio l’inclusione di scorie, la sovrapposizione o rigature di lavorazione. Le cricche sono invece fratture intercristalline (Per maggiori informazioni consultare le norme EN 493 e ISO 6157). Decarburazione superficiale È in generale una diminuizione del tenore di carbonio della parte superficiale della filettatura nelle viti bonificate (consultare ISO 898, parte 1). F.003 T Materiali viti e dadi Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Caratteristiche meccaniche e fisiche delle viti secondo ISO 898, parte 1 Le viti sottoposte a prova devono avere, a temperatura ambiente, le caratteristiche meccaniche seguenti. No 1 2 3 4 5 Caratteristiche meccaniche o fisiche Classe di resistenza 4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 400 400 240 240 – – – – 400 420 – – – – 320 340e 500 500 300 300 – – – – 500 520 – – – – 400 420e nom. 225 0,94 310 0,91 280 0,93 min. 22 – min. – min. d > 16 mm b 800 830 – – 640 660 – – 9.8 d ≤ 16 mm 900 900 – – 720 720 – – 10.9 12.9/ 12.9 600 600 – – – – 480 480e 8.8 d ≤ 16 mm a 800 800 – – 640 640 – – 1 000 1 040 – – 900 940 – – 1 200 1 220 – – 1080 1 100 – – 380 0,90 440 0,92 580 0,91 600 0,91 650 0,90 830 0,88 970 0,88 20 – – 12 12 10 9 8 – – – – 52 52 48 48 44 – 0,24 – 0,22 0,20 – – – – – min. max. min. max. min. max. min. max. max. min. 120 220g 114 209g 67 95,0g – – – – 130 220g 124 209g 71 95,0g – – – – 155 220g 147 209g 79 95,0g – – – – 160 220g 152 209g 82 95,0g – – – – 255 335 242 318 – – 23 34 290 360 276 342 – – 28 37 320 380 304 361 – – 32 39 385 435 366 414 – – 39 44 Profondità della decarburazione totale nella filettatura, G, mm max. – – – – – 0,015 0,015 0,015 0,015 0,015 max. – – – – – 20 20 20 20 Coppia di rottura, MB Nm Resilienza KVk, l, J Integrità superficiale in conformità a min. min. – – – – – 27 – – Carico unitario di rottura, Rm, MPa, [N/mm2] nom.c min. Carico unitario inferiore di snervamento, ReLd, MPa, nom.c [N/mm2] min. Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità nom.c dello 0,2 % Rp0,2, [N/mm2] min. Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità nom.c 0,0048 d per elementi di collegamento di min. dimensioni complete Rpf, MPa, [N/mm2] Carico unitario di prova, Spf, MPa, [N/mm2] Rapporto di elasticità Sp, nom/ReL min oppure Sp, nom/Rp0,2 min oppure Sp, nom/Rpf min 6 7 Allungamento percentuale dopo rottura dei provini sottoposti a lavorazione di macchina, A, % Strizione dopo rottura dei provini sottoposti a lavorazione di macchina, Z, % 8 Allungamento dopo rottura degli elementi di collegamento di dimensioni complete, Af (vedere anche ISO 898-1 appendice C) 9 10 Tenacità della testa Durezza Vickers, HV F ≥ 98 N 11 12 Durezza Brinell, HBW F = 30 D2 Durezza Rockwell, HRB Durezza Rockwell, HRC 13 14 15 16 17 18 Durezza superficiale, HV 0,3 Altezza nominale del filetto nella zona filettata non decarburata, E, mm Riduzione della durezza dopo il secondo rinvenimento, HV Nessuna rottura 190 250 250 320 181 238 238 304 89 – 99,5 – – 22 – 32 h – 1 – /2 H1 h 1 /2 H1 h 1 /2 H1 h, i 2 /3 H1 – in conformità alla ISO 898-7 – 27 27 27 27 ISO 6157-1n h, j 3 /4 H1 20 m ISO 6157-3 c d I valori non sono applicabili alle viti strutturali. Per le viti strutturali d ≥ M12. I valori nominali sono specificati solo ai fini del sistema di designazione per le classi di resistenza. Vedere punto 5 della norma ISO 898-1. Nei casi in cui non può essere determinato il carico unitario di snervamento inferiore ReL è ammissibile misurare il carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2. e Per le classi di resistenza 4.8, 5.8 e 6.8 i valori di Rpf min sono allo studio. I valori attuali sono dati solo per il calcolo del rapporto di elasticità. Non sono valori di prova. f I carichi di prova sono indicati nelle tabelle a pagina F.006. g La durezza determinata nell’estremità di un elemento di collegamento deve essere 250 HV, 238 HB o 99,5 HRB al massimo. h La durezza superficiale non deve essere maggiore di più di 30 punti Vickers della durezza a cuore misurata, dell’elemento di collegamento, quando la determinazione della durezza superficiale e della durezza a cuore sono effettuate con HV 0,3. i Non è accettabile alcun aumento della durezza superficiale che indichi che la durezza superficiale è maggiore di 390 HV. j Non è accettabile alcun aumento della durezza superficiale che indichi che la durezza superficiale è maggiore di 435 HV. k I valori sono determinati a una temperatura di prova di –20 °C, vedere punto 9.14 della norma ISO 898-1. l Si applica a d ≥ 16 mm. m Il valore di KV è allo studio. n Anzichè la ISO 6157-1 può essere applicabile la ISO 6157-3 previo accordo tra il fabbricante e l’acquirente. a T F.004 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 b Materiali viti e dadi Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Carichi minimi di rottura a trazione per viti secondo ISO 898, parte 1 Carichi minimi di rottura a trazione – per filettature metriche ISO a passo grosso Filettatura1) d Area di sollecita- Carico minimo di rottura a trazione Fm min (As, nom x Rm, min) [N] zione nom. Classe di resistenza As, nom [mm2 ] 4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 8.8 9.8 10.9 12.9/12.9 M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 5,03 6,78 8,78 14,2 20,1 28,9 36,6 58,0 84,3 115 157 192 245 303 353 459 561 694 817 976 4 020 5 420 7 020 11 350 16 100 23 100 29 2002) 46 4002) 67 4003) 92 0003) 125 0003) 159 000 203 000 252 000 293 000 381 000 466 000 576 000 678 000 810 000 4 530 6 100 7 900 12 800 18 100 26 000 32 900 52 200 75 900 104 000 141 000 – – – – – – – – – 5 230 7 050 9 130 14 800 20 900 30 100 38 1002) 60 3002) 87 700 120 000 163 000 200 000 255 000 315 000 367 000 477 000 583 000 722 000 850 000 1 020 000 6 140 8 270 10 700 17 300 24 500 35 300 44 600 70 800 103 000 140 000 192 000 234 000 299 000 370 000 431 000 560 000 684 000 847 000 997 000 1 200 000 2 010 2 710 3 510 5 680 8 040 11 600 14 6002) 23 2002) 33 700 46 000 62 800 76 800 98 000 121 000 141 000 184 000 224 000 278 000 327 000 390 000 2 110 2 850 3 690 5 960 8 440 12 100 15 400 24 400 35 400 48 300 65 900 80 600 103 000 127 000 148 000 193 000 236 000 292 000 343 000 410 000 2 510 3 390 4 390 7 100 10 000 14 400 18 3002) 29 0002) 42 200 57 500 78 500 96 000 122 000 152 000 176 000 230 000 280 000 347 000 408 000 488 000 2 620 3 530 4 570 7 380 10 400 15 000 19 000 30 200 43 800 59 800 81 600 99 800 127 000 158 000 184 000 239 000 292 000 361 000 425 000 508 000 3 020 4 070 5 270 8 520 12 100 17 300 22 000 34 800 50 600 69 000 94 000 115 000 147 000 182 000 212 000 275 000 337 000 416 000 490 000 586 000 Qualora nella designazione della filettatura non sia indicato il passo, si considera il passo grosso. Per gli elementi di collegamento con una tolleranza della filettatura 6az secondo la ISO 965-4 sottoposti a zincatura per immersione a caldo, si applicano valori ridotti in conformità alla ISO 10684:2004, appendice A. 3) Per le viti strutturali 70 000 N (per M12), 95 500 N (per M14) e 130 000 N (per M16). 1) 2) C alcolo dell’area di sollecitazione nominale As, nom Pagina F.041 © Bossard, F-it-2017.01 Carichi minimi di rottura a trazione – per filettature metriche ISO a passo fine Filettatura dxP Area di sollecita- Carico minimo di rottura a trazione Fm min (As, nom x Rm, min) [N] zione nom. Classe di resistenza As, nom [mm2 ] 4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 8.8 9.8 10.9 12.9/12.9 M8x1 M10x1 M10x1,25 M12x1,25 M12x1,5 M14x1,5 M16x1,5 M18x1,5 M20x1,5 M22x1,5 M24x2 M27x2 M30x2 M33x2 M36x3 M39x3 39,2 64,5 61,2 92,1 88,1 125 167 216 272 333 384 496 621 761 865 1030 31 360 51 600 49 000 73 700 70 500 100 000 134 000 179 000 226 000 276 000 319 000 412 000 515 000 632 000 718 000 855 000 35 300 58 100 55 100 82 900 79 300 112 000 150 000 – – – – – – – – – 40 800 67 100 63 600 95 800 91 600 130 000 174 000 225 000 283 000 346 000 399 000 516 000 646 000 791 000 900 000 1 070 000 47 800 78 700 74 700 112 000 107 000 152 000 204 000 264 000 332 000 406 000 469 000 605 000 758 000 928 000 1 055 000 1 260 000 15 700 25 800 24 500 36 800 35 200 50 000 66 800 86 400 109 000 133 000 154 000 198 000 248 000 304 000 346 000 412 000 www.bossard.com 16 500 27 100 25 700 38 700 37 000 52 500 70 100 90 700 114 000 140 000 161 000 208 000 261 000 320 000 363 000 433 000 19 600 32 300 30 600 46 100 44 100 62 500 83 500 108 000 136 000 166 000 192 000 248 000 310 000 380 000 432 000 515 000 20 400 33 500 31 800 47 900 45 800 65 000 86 800 112 000 141 000 173 000 200 000 258 000 323 000 396 000 450 000 536 000 23 500 38 700 36 700 55 300 52 900 75 000 100 000 130 000 163 000 200 000 230 000 298 000 373 000 457 000 519 000 618 000 F.005 T Materiali viti e dadi Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Carichi di prova secondo ISO 898, parte 1 Carichi di prova – Filettature metriche ISO a passo grosso Filettatura1) d Area di sollecitazione nom. As, nom [ mm2 ] Classe di resistenza 4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 8.8 9.8 10.9 12.9/12.9 M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 5,03 6,78 8,78 14,2 20,1 28,9 36,6 58,0 84,3 115 157 192 245 303 353 459 561 694 817 976 1 130 1 530 1 980 3 200 4 520 6 500 8 2402) 13 0002) 19 000 25 900 35 300 43 200 55 100 68 200 79 400 103 000 126 000 156 000 184 000 220 000 1 560 2 100 2 720 4 400 6 230 8 960 11 400 18 000 26 100 35 600 48 700 59 500 76 000 93 900 109 000 142 000 174 000 215 000 253 000 303 000 1 410 1 900 2 460 3 980 5 630 8 090 10 2002) 16 2002) 23 600 32 200 44 000 53 800 68 600 84 800 98 800 128 000 157 000 194 000 229 000 273 000 1 910 2 580 3 340 5 400 7 640 11 000 13 900 22 000 32 000 43 700 59 700 73 000 93 100 115 000 134 000 174 000 213 000 264 000 310 000 371 000 2 210 2 980 3 860 6 250 8 840 12 700 16 100 25 500 37 100 50 600 69 100 84 500 108 000 133 000 155 000 202 000 247 000 305 000 359 000 429 000 2 920 3 940 5 100 8 230 11 600 16 800 21 2002) 33 7002) 48 9003) 66 7003) 91 0003) 115 000 147 000 182 000 212 000 275 000 337 000 416 000 490 000 586 000 3 270 4 410 5 710 9 230 13 100 18 800 23 800 37 700 54 800 74 800 102 000 – – – – – – – – – 4 180 5 630 7 290 11 800 16 700 24 000 30 4002) 48 1002) 70 000 95 500 130 000 159 000 203 000 252 000 293 000 381 000 466 000 576 000 678 000 810 000 4 880 6 580 8 520 13 800 19 500 28 000 35 500 56 300 81 800 112 000 152 000 186 000 238 000 294 000 342 000 445 000 544 000 673 000 792 000 947 000 Carico di prova Fp (As, nom x Sp, nom4)) [N] Qualora nella designazione della filettatura non sia indicato il passo, si considera il passo grosso Per gli elementi di collegamento con una tolleranza della filettatura 6az secondo la ISO 965-4 sottoposti a zincatura per immersione a caldo, si applicano valori ridotti in conformità alla ISO 10684:2004, appendice A. 3) Per le viti strutturali 50 700 N (per M12), 68 800 N (per M14) e 94 500 N (per M16). 4) I valori del carico unitario di prova Sp, nom ed il loro rapporto di snervamento si trovano al punto 5 della tabella a pagina F.004. 1) 2) C alcolo dell’area di sollecitazione nominale As, nom Pagina F.041 Carichi di prova – Filettature metriche ISO a passo fine Area di sollecitazione nom. As, nom [ mm2 ] Carico di prova, Fp (As, nom x Sp, nom) [ N ] 4.6 4.8 5.6 5.8 6.8 8.8 9.8 10.9 12.9/12.9 M8x1 M10x1,25 M10x1 M12x1,25 M12x1,5 M14x1,5 M16x1,5 M18x1,5 M20x1,5 M22x1,5 M24x2 M27x2 M30x2 M33x2 M36x3 M39x3 39,2 61,2 64,5 92,1 88,1 125 167 216 272 333 384 496 621 761 865 1 030 8 820 13 800 14 500 20 700 19 800 28 100 37 600 48 600 61 200 74 900 86 400 112 000 140 000 171 000 195 000 232 000 12 200 19 000 20 000 28 600 27 300 38 800 51 800 67 000 84 300 103 000 119 000 154 000 192 000 236 000 268 000 319 000 11 000 17 100 18 100 25 800 24 700 35 000 46 800 60 500 76 200 93 200 108 000 139 000 174 000 213 000 242 000 288 000 14 900 23 300 24 500 35 000 33 500 47 500 63 500 82 100 103 000 126 000 146 000 188 000 236 000 289 000 329 000 391 000 17 200 26 900 28 400 40 500 38 800 55 000 73 500 95 000 120 000 146 000 169 000 218 000 273 000 335 000 381 000 453 000 22 700 35 500 37 400 53 400 51 100 72 500 96 900 130 000 163 000 200 000 230 000 298 000 373 000 457 000 519 000 618 000 25 500 39 800 41 900 59 900 57 300 81 200 109 000 – – – – – – – – – 32 500 50 800 53 500 76 400 73 100 104 000 139 000 179 000 226 000 276 000 319 000 412 000 515 000 632 000 718 000 855 000 38 000 59 400 62 700 89 300 85 500 121 000 162 000 210 000 264 000 323 000 372 000 481 000 602 000 738 000 839 000 999 000 F.006 Classe di resistenza www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 T Filettatura dxP Materiali viti e dadi Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Materiali, trattamenti termici, composizione chimica secondo ISO 898, parte 1 Acciai Classe di resistenza 4.63), 4) 4.84) 5.63) 5.84) 6.84) 8.86) Materiale e trattamento termico C P S B2) max. 0,05 max. 0,06 max. non specificati min. – 0,13 – 0,15 0,155) 0,55 0,55 0,55 0,40 0,05 0,05 0,05 0,025 0,06 0,06 0,06 0,025 0,003 425 oppure 0,25 0,55 0,025 0,025 oppure 0,20 0,55 0,025 0,025 Acciaio al carbonio con additivi (per esempio con B, Mn oppure Cr) bonificato 0,155) 0,40 0,025 0,025 0,003 425 oppure 0,25 0,55 0,025 0,025 oppure 0,20 0,55 0,025 0,025 0,205) 0,55 0,025 0,025 0,003 425 oppure 0,25 0,55 0,025 0,025 oppure 0,20 0,55 0,025 0,025 0,30 0,50 0,025 0,025 0,003 425 Acciaio al carbonio con additivi (per esempio con B, Mn oppure Cr e Mo) bonificato 0,28 0,50 0,025 0,025 0,003 380 Acciaio al carbonio con additivi (per esempio con B, Mn oppure Cr) bonificato Acciaio legato bonificato7) Acciaio al carbonio bonificato 10.96) Acciaio legato bonificato7) Acciaio al carbonio con additivi (per esempio con B, Mn oppure Cr), bonificato Acciaio al carbonio bonificato 12.96), 8), 9) 12.96), 8), 9) Temperatura di rinvenimento max. 0,55 min. Acciaio al carbonio oppure acciaio al carbonio con additivi – Acciaio al carbonio bonificato 9.86) Limiti di composizione chimica (analisi di colata, %)1) Acciaio legato bonificato7) Acciaio legato bonificato7) °C In caso di disputa si applica l’analisi del prodotto. Il contenuto di boro può raggiungere lo 0,005 % purché il boro non efficace sia controllato dall’aggiunta di titanio e / o alluminio. Per gli elementi di collegamento forgiati a freddo delle classi di resistenza 4.6 e 5.6, può essere necessario un trattamento termico del filo metallico utilizzato per la forgiatura a freddo o dello stesso elemento di collegamento forgiato a freddo per ottenere la duttilità prevista. 4) Per queste classi di resistenza è ammesso acciaio per lavorazioni automatiche con i seguenti contenuti massimi di zolfo, fosforo e piombo: zolfo 0,34 %; fosforo 0,11 %; piombo 0,35 %. 5) In caso di acciaio al carbonio boro con contenuto di carbonio minore dello 0,25 % (analisi di colata), il contenuto minimo di manganese deve essere dello 0,6 % per la classe di resistenza 8.8 e dello 0,7 % per le classi 9.8 e 10.9. 6) I materiali di queste classi di resistenza devono avere sufficiente temprabilità in modo da assicurare nella porzione filettata degli elementi di collegamento una struttura a cuore con circa il 90 % di martensite nelle condizioni di «tutta tempra» prima del rinvenimento. 7) Questo acciaio legato deve contenere almeno uno degli elementi seguenti nella quantità minima indicata: cromo 0,3 %, nichel 0,3 %, molibdeno 0,2 %, vanadio 0,1 %. Dove gli elementi sono specificati in combinazioni di due, tre o quattro e hanno contenuti di lega minori di quelli sopra indicati, il valore limite da applicare per la determinazione della classe dell’acciaio è il 70 % della somma dei singoli valori limite sopra indicati per i due, tre o quattro elementi interessati. 8) Per la classe di resistenza 12.9/12.9 non è permesso uno strato bianco arricchito di fosforo rilavabile metallograficamente. Deve essere rilevato mediante un metodo di prova idoneo. 9) Si raccomanda cautela quando si prende in considerazione l’utilizzo della classe di resistenza 12.9/12.9. Devono essere valutati la capacità del fabbricante dell’elemento di collegamento, le condizioni di servizio e i metodi di serraggio. Gli ambienti possono provocare cricche da tensocorrosione degli elementi di collegamento con finitura superficiale grezza o rivestita. 1) 2) © Bossard, F-it-2017.01 3) www.bossard.com F.007 T Materiali viti e dadi Viti, classi di resistenza da 4.6 a 12.9/12.9 Caratteristiche a temperature elevate secondo ISO 898, parte 1 Influenza delle temperature elevate sulle proprietà mecca niche degli elementi di collegamento Le temperature elevate posso alterare le proprietà meccaniche e le funzionalità degli elementi di collegamento. Fino alla temperatura di esercizio di 150 °C non sono noti effetti negativi dovuti a un’alterazione delle proprietà meccaniche degli elementi di collegamento filettati. Per temperature di esercizio superiori a 150° C e fino a massimo 300 °C la funzionalità delle viti dovrebbe essere garantita dopo un’attenta analisi. Con l’innalzamento della temperatura possono verificarsi una progressiva diminuzione del carico unitario di snervamento o del carico unitario di scostamento della proporzionalità dello 0,2 % o del carico unitario di scostamento della proporzionalità 0,0048 d e una riduzione della resistenza a trazione. L’esposizione continua di elementi di collegamento filettati ad elevate temperature di esercizio può provocare fenomeni di rilassamento sotto carico, che aumentano a temperature più elevate. Al rilassamento è associata una perdita della forza di serraggio. L’impiego di elementi di collegamento filettati ad elevate temperature per un tempo continuato può provocare un rilassamento del materiale ed una conseguente diminuzione del precarico. Gli elementi di collegamento incruditi a freddo (classi di proprietà 4.8, 5.8, 6.8) sono più sensibili al rilassamento rispetto agli elementi di collegamento bonificati o rinvenuti. Particolare attenzione dovrà essere prestata nell’impiego ad elevata temperatura di elementi di collegamento prodotti in acciaio contenente piombo. Per questi articoli dovrà essere considerato il rischio di un infragilimento da metallo liquido quando la temperatura di esercizio sia vicina alla temperatura di fusione del piombo. Maggiori informazioni si possono trovare nelle norme EN 10269 e ASTM F2281. Caratteristiche ad elevata resistenza meccanica (≥ 1 000 N/mm2) Influenza di una maggior classe di resistenza della vite in funzione delle sollecitazioni meccaniche e delle condizioni ambientali. Rischio di infragilimento da idrogeno Pagina F.033 Rottura meccanica – rottura di schianto – rottura a fatica – rottura da taglio – rottura da sfaldamento – rottura mista – rottura oscillante Sollecitazione meccanica T F.008 Materiale ad elevata resistenza meccanica Infragilimento del materiale – tensocorrosione – infragilimento da idrogeno Erosione da corrosione – corrosione uniforme – corrosione perforante – corrosione interstiziale – corrosione galvanica Ambiente – es. idrogeno, piogge acide www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Materiali viti e dadi Dadi, classi di resistenza da 04 a 12 Caratteristiche meccaniche dei dadi con fi lettatura a passo grosso secondo ISO 898, parte 2 Classe di resistenza Diametra nominale della filettautra 04 Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 05 Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 4 Carico di prova, Sp, [N/mm ] Durezza Vickers HV 5 Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 6 Carico di prova, Sp, [N/mm ] Durezza Vickers HV 83) Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 9 Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 10 Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 121) Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 122) Carico di prova, Sp, [N/mm2] Durezza Vickers HV 2 2 min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. min. max. a M4 380 188 302 500 272 353 – – – 520 130 302 600 150 302 800 180 302 900 170 302 1 040 272 353 1 140 295 353 1 150 272 353 > M4 a M7 380 188 302 500 272 353 – – – 580 130 302 670 150 302 855 200 302 915 188 302 1 040 272 353 1 140 295 353 1 150 272 353 > M7 a M10 380 188 302 500 272 353 – – – 590 130 302 680 150 302 870 200 302 940 188 302 1 040 272 353 1 140 295 353 1 160 272 353 > M10 a M16 380 188 302 500 272 353 – – – 610 130 302 700 150 302 880 200 302 950 188 302 1 050 272 353 1 170 295 353 1 190 272 353 > M16 a M39 380 188 302 500 272 353 510 117 302 630 146 302 720 170 302 920 233 353 920 188 302 1 060 272 353 – – – 1 200 272 353 Dadi tipo 1 (ISO 4032) ≈ dadi 0,9 d Dadi tipo 2 (ISO 4033) ≈ dadi 1,0 d Class 8 ≤ M16 solo tipo 1 (non bonificati) > M16 tipo 1 (bonificati) e tipo 2 (non bonificati) 1) 2) 3) © Bossard, F-it-2017.01 Informazione –La durezza minima è obbligatoria solamente se i dadi non possono essere sottoposti alla prova di carico oppure se sono bonificati. Negli altri casi la durezza minima figura solo a titolo indicativo. –I valori di durezza minima per dadi con filettatura nominale superiore a 39 e fino a 100 mm sono indicato solamente per informazione e devono essere considerati valori di riferimento. www.bossard.com Le proprietà meccaniche indicate si applicano ai dadi bonificati: Classe di resistenza 05 a 8 05 a 8 10 e 12 Dadi Filettatura Tipo 1 Tipo 1 – Filettatura a passo grosso > M16 Filettatura a passo fine Filettatura a passo grosso Filettatura a passo fine F.009 T Materiali viti e dadi Dadi, classi di resistenza da 04 a 12 Resistenza allo strappamento per dadi di altezza nominale ≥ di 0,5 d ma < 0,8 d secondo ISO 898, parte 2 Il valori dei carichi unitari di cedimento sono dati a solo titolo indicativo e si riferiscono a viti di differenti classi. Lo strappo della filettatura della vite può avvenire a causa di un accoppiamento dove la classe di resistenza del dado è maggiore della vite, quando invece la classe di resistenza della vite è maggiore ci si potrà attendere lo strappo della filettatura del dado. Classe di Carico unitaresistenza rio di prova del dado del dado [N/mm2] 04 05 380 500 Sollecitazione minima nella vite nel corso dello strappamento della filettatura per vite di classe di resistenza da [N/mm2] 6.8 260 290 8.8 300 370 10.9 330 410 12.9 350 480 Carichi di prova per dadi secondo ISO 898, parte 2 Filettatura1) Area di sollecitazione nominale del mandrino AS [mm2 ] M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 T 4 Tipo 1 5 Tipo 1 6 Tipo 1 8 Tipo 1 Tipo 2 9 Tipo 2 10 Tipo 2 12 Tipo 2 Tipo 2 1 910 2 580 3 340 5 400 7 640 11 000 13 900 22 000 32 000 43 700 59 700 73 000 93 100 115 100 134 100 174 400 213 200 263 700 310 500 370 900 – – – – – – – – – – – 97 900 125 000 154 500 180 000 234 100 286 100 353 900 416 700 497 800 2 600 3 550 4 550 8 250 11 700 16 800 21 600 34 200 51 400 70 200 95 800 121 000 154 000 190 900 222 400 289 200 353 400 437 200 514 700 614 900 3 000 4 050 5 250 9 500 13 500 19 400 24 900 39 400 59 000 80 500 109 900 138 200 176 400 218 200 254 200 330 500 403 900 499 700 588 200 702 700 4 000 5 400 7 000 12 140 17 200 24 700 31 800 50 500 74 200 101 200 138 200 176 600 225 400 278 800 324 800 422 300 516 100 638 500 751 600 897 900 – – – – – – – – – – – 170 900 218 100 269 700 314 200 408 500 499 300 617 700 727 100 868 600 4 500 6 100 7 900 13 000 18 400 26 400 34 400 54 500 80 100 109 300 149 200 176 600 225 400 278 800 324 800 422 300 516 100 638 500 751 600 897 900 5 200 7 050 9 150 14 800 20 900 30 100 38 100 60 300 88 500 120 800 164 900 203 500 259 700 321 200 374 200 486 500 594 700 735 600 866 000 1 035 000 5 700 7 700 10 000 16 200 22 900 32 900 41 700 66 100 98 600 134 600 183 700 – – – – – – – – – 5 800 7 800 10 100 16 300 23 100 33 200 42 500 67 300 100 300 136 900 186 800 230 400 294 000 363 600 423 600 550 800 673 200 832 800 980 400 1 171 000 2 500 3 400 4 400 7 100 10 000 14 500 18 300 29 000 42 200 57 500 78 500 96 000 122 500 151 500 176 500 229 500 280 500 347 000 408 500 488 000 L’assenza d’indicazione del passo grosso nella designazione di una filettatura significa che si riferisce al passo grosso (consultare ISO 261 e ISO 262). F.010 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) 5,03 6,78 8,78 14,2 20,1 28,9 36,6 58,0 84,3 115 157 192 245 303 353 459 561 694 817 976 Carico di prova (AS x Sp), [N] Classe di resistenza 04 05 – – Materiali viti e dadi Dadi, classi di resistenza da 04 a 12 Carichi di prova per dadi 0,8 d secondo DIN 267, parte 4 I dadi con carico di prova superiore a 350 000 N (valori al di sotto delle linee in grassetto) possono essere esclusi da una prova di carico. Per questi dadi dev’essere concordata la durezza minima fra produttore e committente. Filettatura1) Area di sollecitazione nominale del mandrino As [mm2 ] M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 5,03 6,78 8,78 14,2 20,1 28,9 36,6 58,0 84,3 115 157 192 245 303 353 459 561 694 817 976 1) Carico di prova (AS x Sp), [ N ] Classe di resistenza 4 5 – 2 500 – 3 400 – 4 400 – 7 100 – 10 000 – 14 500 – 18 300 – 29 000 – 42 100 – 57 500 – 78 500 76 800 96 000 98 000 122 000 121 000 151 000 141 000 176 000 184 000 230 000 224 000 280 000 277 000 347 000 327 000 408 000 390 000 488 000 6 3 000 4 050 5 250 8 500 12 000 17 300 22 000 35 000 50 500 69 000 94 000 115 000 147 000 182 000 212 000 276 000 336 000 416 000 490 000 585 000 8 4 000 5 400 7 000 11 400 16 000 23 000 29 000 46 000 67 000 92 000 126 000 154 000 196 000 242 000 282 000 367 000 448 000 555 000 653 000 780 000 10 5 000 6 800 8 750 14 200 20 000 29 000 36 500 58 000 84 000 115 000 157 000 192 000 245 000 303 000 353 000 459 000 561 000 694 000 817 000 976 000 12 6 000 8 150 10 500 17 000 24 000 34 700 43 000 69 500 100 000 138 000 188 000 230 000 294 000 364 000 423 000 550 000 673 000 833 000 980 000 1 170 000 L’assenza di indicazione del passo grosso nella designazione di una filettatura significa che si riferisce al passo grosso (consultare DIN 13). Composizione chimica dei dadi secondo ISO 898, parte 2 Classe di resistenza 4 ,5 ,6 8, 9 102) 122) 1) 1) 1) Composizione chimica (analisi sul prodotto) % – 041) 052) – C max. 0,50 0,58 0,58 0,58 Mn min. – 0,25 0,30 0,45 P max. 0,060 0,060 0,048 0,048 S max. 0,150 0,150 0,058 0,058 I dadi di queste classe di resistenza possono essere prodotti con acciai automatici a meno di un accordo diverso tra il cliente e il produttore. In questo caso è ammessa la presenza dei seguenti elementi, nelle percentuali massime indicate: Zolfo 0,34 % Fosforo 0,11 % Piombo 0,35 % 2) Per ottenere le caratteristiche meccaniche nei dadi di queste classi di resistenza sarà eventualmente necessaria la presenza di altri elementi di lega. 1) © Bossard, F-it-2017.01 Avvertenza I dadi delle classi di resistenza 05, 8 (tipo 1 sopra M16 oppure tipo 1 a passo fine), 10 e 12 dovranno essere bonificati. www.bossard.com F.011 T Materiali viti e dadi Viti senza testa, classi di resistenza da 14 H a 45 H Caratteristiche meccaniche secondo ISO 898, parte 5 Le caratteristiche meccaniche valgono per le viti senza testa e per particolari simili non sottoposti a trazione con filettatura di diametro compreso fra 1,6 e 39 mm, prodotti in acciaio legato o non legato. Per ulteriori dati sulle caratteristiche meccaniche delle viti senza testa si rimanda alla norma ISO 898, parte 5. Caratteristiche meccaniche Durezza Vickers HV Durezza Brinell HB, F = 30 D2 Durezza Rockwell HRB Durezza Rockwell HRC Durezza superficiale HV 0,3 1) Classe di resistenza1) min. max. min. max. min. max. min. max. max. 14 H 140 290 133 276 75 105 – – – 22 H 33 H 220 300 209 285 95 – – 30 320 330 440 314 418 – – 33 44 450 45 H 450 560 428 532 – – 45 53 580 Le classi di resistenza 14 H, 22 H e 33 H non sono per viti senza testa ad esagono incassato. Materiali, trattamenti termici, composizione chimica secondo ISO 898, parte 5 Classe di resistenza 14 H 22 H 33 H 45 H Materiali Acciaio al carbonio1) 2) Acciaio al carbonio3) Acciaio al carbonio3) Acciaio legato3) 4) 5) 6) Trattamento termico – bonificato bonificato bonificato Composizione chimica (analisi sul prodotto) % C min. – – – 0,19 max. 0,50 0,50 0,50 0,50 P max. 0,11 0,05 0,05 0,05 S max. 0,15 0,05 0,05 0,05 E’ ammesso l’impiego di acciaio automatico con le seguenti componenti massime di piombo, fosforo e zolfo: Pb = 0,35 %, P = 0,11 %, S = 0,34 %. E’ ammessa la cementazione per viti senza testa con cava quadra. Acciaio con Pb max. = 0,35 % ammesso. 4) L’acciaio legato deve contenere uno o più dei seguenti leganti: cromo, nichel, molibdeno, vanadio o boro. 5) Per la produzione di tiranti filettati con classe di resistenza 45 H possono essere impiegati altri acciai, a condizione che la prova di torsione sia conforme alla norma ISO 898, parte 5. Gli acciai legati al boro devono avere un contenuto dello stesso compreso tra 0,0008 e 0,005. Sono ammessi gli acciai legati con contenuto di carbonio min. 0,45 % se nella loro composizione almeno il 50 % è dato dagli elementi di lega in accordo con la norma ISO 898, parte 1. 6) Per diametri minori od uguali a M16 acciaio legato al boro con con contenuto di carbonio min. 0,35 %. 1) 2) T F.012 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 3) Materiali viti e dadi Viti, prigionieri, dadi Marcatura e caratteristiche meccaniche per le viti a testa esagonale UNC / UNF secondo SAE J429 Marcatura Classe di resistenza Specifica SAE J429 Grade 1 SAE J429 Nessuna marcatura Grade 2 Materiale Acciaio con tenore di carbonio basso o medio Diametro nominale della filettatura Caratteristiche meccaniche [in.] [psi/MPa] [psi/MPa] [psi/MPa] ¼–¾ > ¾ – 1 ½ 55 000 / 379,21 33 000 / 227,53 57 000 / 393,00 36 000 / 248,21 74 000 / 510,21 60 000 / 413,69 ¼ – 1 ½ Carico di prova 33 000 / 227,53 Carico unitario di snervamento 36 000 / 248,21 Carico unitario di rottura 60 000 / 413,69 SAE J429 Grade 5 Acciaio da bonifica con tenore di carbonio medio ¼–1 > 1 – 1 ½ 85 000 / 586,05 74 000 / 510,21 92 000 / 634,32 81 000 / 558,48 120 000 / 827,37 105 000 / 723,95 SAE J429 Grade 5.2 Acciaio martensitico bonificato ¼–1 85 000 / 586,05 92 000 / 634,32 120 000 / 827,37 SAE J429 Grade 8 Acciaio da bonifica legato con tenore di carbonio medio ¼ – 1 ½ 120 000 / 827,37 130 000 / 896,32 150 000 / 1034,20 © Bossard, F-it-2017.01 1ksi=1 000 psi = 6,8948 MPa = 6,8948 N/mm² ksi= kilopounds per square inch psi= pounds per square inch www.bossard.com F.013 T Materiali viti e dadi Viti, prigionieri, dadi Designazione e marcatura degli elementi di collegamento filettati con capacità di carico ridotta secondo ISO 898, parte 1 Da aprile 2009 è entrata in vigore la nuova edizione della norma che definisce le caratteristiche meccaniche delle viti a passo grosso e a passo fine. Impatto sull’utilizzatore finale: – Gli elementi di collegamento filettati prodotti secondo la precedente normativa non presentano differenze funzionali rispetto a quelli prodotti secondo la normativa vigente. –Le viti prodotte secondo queste normative sono sempre state caratterizzate da una capacità di carico ridotta secondo la norma ISO 898-1 a causa della particolare geometria della testa. Per tale motivo deve essere considerata una riduzione della coppia di serraggio. Le viti costruite secondo una norma di prodotto che preveda una capacità di carico ridotta devono essere marcate con la classe di resistenza preceduta dalla cifra «0». La nuova marcatura ha come obiettivo quello di dare un’indicazione per giungere ad un processo di montaggio più sicuro. Gli utilizzatori possono trovare alcune note tecniche nel catalogo Bossard. Questa marcatura è un elemento identificativo secondo la nuova edizione della normativa. Marcatura delle viti secondo ISO 898, parte 1 Marcatura Classe di resistenza Simbolo per le viti con capacità di carico completa1) Simbolo per le viti con capacità di carico ridotta1) 1) 4.6 4.6 4.8 4.8 5.6 5.6 5.8 5.8 6.8 6.8 8.8 8.8 9.8 9.8 10.9 10.9 12.9 12.9 12.9 12.9 04.6 04.8 05.6 05.8 06.8 08.8 09.8 010.9 012.9 012.9 Il punto può essere omesso nel simbolo di marcatura. La marcatura con il marchio di identificazione del fabbricante e il simbolo della classe di resistenza è obbligatoria per le viti a testa esagonale da 4.6 a 12.9 e per le viti a testa cilindrica con esagono incassato e con cava esalobata da 8.8 a 12.9 con diametronominale di filettatura d ≥ 5 mm. Sempre che la forma del prodotto lo permetta, la marcatura deve essere eseguita preferibilmente sulla testa. AB CD 8.8 8.8 Esempi di marcatura per viti a testa esagonale T F.014 ABCD ABCD XYZ 12.9 8.8 12.9 Esempi di marcatura per viti a testa cilindrica con cava esagonale o esalobata www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 ABCD Materiali viti e dadi Viti, prigionieri, dadi Marcatura delle viti prigioniere secondo ISO 898, parte 1 Per la marcatura delle viti prigioniere sono ammessi i simboli alternativi secondo la tabella a destra. 8.8 8.8 XYZ La marcatura è obbligatoria per le classi di resistenza uguali o superiori a 5.6 e va applicata di preferenza sulla parte non filettata della vite prigioniera. Se questo non è possibile, la marcatura della classe di resistenza deve essere sul lato dove si avvita il dado e può essere omesso il marchio di identificazione del fabbricante. Per le viti prigioniere con il lato radice avente accoppiamento con interferenza la marcatura della classe di resistenza deve essere sul lato dove si avvita il dado e può essere omesso il marchio di identificazione del fabbricante. La marcatura è obbligatoria per le viti prigioniere con diametro nominale della filettatura a partire da 5 mm. Classe di resistenza 5.6 8.8 9.8 10.9 12.9 Simbolo di marcatura Marcatura dei dadi – ISO secondo ISO 898, parte 2 La marcatura con marchio di identificazione del fabbricante e il simbolo della classe di resistenza è obbligatoria per i dadi esagonali con diametro nominale d ≥ 5 mm. Sempre che la forma del prodotto lo permetta, la marcatura deve essere eseguita, in profondità preferibilimente sul piano d’appoggio oppure su una faccia laterale senza sporgere oltre il piano d’appoggio. AB AB 8 8 © Bossard, F-it-2017.01 Esempi di marcatura con codice numerico della classe di resistenza www.bossard.com AB AB Esempi di marcatura con codice grafico della classe di resistenza (sistema del quadrante orario). F.015 T Materiali viti e dadi Viti, prigionieri, dadi Marcatura dei dadi – DIN secondo DIN 267, parte 4 Classe di resistenza Designazione 4 5 6 8 10 12 Simbolo |4| |5| |6| |8| |10| |12| La marcatura con il simbolo della classe di resistenza è obbligatoria per i dadi esagonali con diametro nominale d ≥ 5 mm. Sempre che la forma del prodotto lo permetta, la marcatura deve essere eseguita, in profondità preferibilmente sul piano d’appoggio oppure su una faccia laterale senza sporgere oltre il piano d’appoggio. |8| |8| I dadi esagonali DIN 934 e DIN 935 con diametro nominale d ≥ 5 mm in acciaio automatico dovranno avere una ulteriore marcatura (scanalatura) su una delle due smussature del dado (fino alla classe 6). Scanalatura Accoppiamento vite e dado ≥ 0,8 d secondo ISO 898, parte 2 Correlazioni possibili fra le classi resistenza di vite e dado Vite corrispondente Classe di resistenza Dadi Gamma di filettatura da 3.6 a 12.9 ≤ M39 con capacità di carico ridotta 3.6, 4.6, 4.8 3.6, 4.6, 4.8 5.6, 5.8 6.8 08.8 con capacità di carico ridotta > M16 ≤ M16 ≤ M39 ≤ M39 ≤ M39 8.8 ≤ M39 9.8 10.9 12.9 ≤ M16 ≤ M39 ≤ M39 1) Classe di resistenza Gamma di filettatura Tipo 1 04 – 05 – 4 > M16 5 ≤ M16 > M16 ≤ M39 6 ≤ M39 |8| ≤ M16 > M16 ≤ M391) 8 ≤ M16 > M16 ≤ M391) 9 – 10 ≤ M391) 12 ≤ M161) Tipo 2 – – – – Tipo 0,5 d < M39 < M391) – – – > M16 ≤ M39 – – > M16 ≤ M39 – ≤ M16 – ≤ M391) – – – acciaio bonificato T F.016 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Nota In generale, i dadi di classe superiore possono essere utilizzati al posto di quelli della classe inferiore. Questo è raccomandato in caso di accoppiamento vite – dado con sollecitazioni superiori al carico unitario di snervamento oppure superiori al carico di prova. Materiali viti e dadi Materiali per elementi di collegamento con proprietà specifiche a elevate e / o basse temperature Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente e carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 a temperature elevate Estratto DIN EN 10269 (ex DIN 17240) Denominazione del materiale Sigla Numero materiale Acciai bonificati C35E 1.1181 35B2 1.5511 25CrMo4 1.7218 42CrMo4 1.7225 40CrMoV4-6 1.7711 X22CrMoV12-1 1.4923 X19CrMoNbVN11-1 1.4913 Acciai austenitici solubizzati X5CrNi18-10 1.4301 X5CrNiMo17-12-2 1.4401 X5NiCrTi26-5 1.4980 Diametro Allungamento percentuale dopo rottura Amin [%] Resilienza d [mm] Carico unitario minimo di rottura Rm [N/mm2] d ≤ 60 d ≤ 60 d ≤ 100 d ≤ 60 d ≤ 100 d ≤ 160 d ≤ 160 da 500 a 650 da 500 a 650 da 600 a 750 da 860 a 1 060 da 850 a 1 000 da 800 a 950 da 900 a 1 050 22 22 18 14 14 14 12 d ≤ 35 d ≤ 35 d ≤ 160 da 500 a 700 45 da 500 a 700 40 da 900 a 1 150 15 KVmin [J] Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 [N/mm2] alla temperatura [°C] 20 100 200 300 400 500 600 55 55 60 50 30 27 20 300 300 440 730 700 600 750 270 270 428 702 670 560 701 229 229 412 640 631 530 651 192 192 363 562 593 480 627 173 173 304 475 554 420 577 235 375 470 335 495 293 100 100 50 190 200 600 155 175 580 127 145 560 110 127 540 98 115 520 92 110 490 305 430 C aratteristiche degli elementi di collegamento in acciaio austenitico Pagina F.025 Dati indicativi per la massa e il modulo statico di elasticità longitudinale Estratto DIN EN 10269 (ex DIN 17240) Denominazione del materiale Numero Sigla materiale Acciai bonificati C35E 1.1181 40CrMoV4-7 1.7711 X19CrMoVNbN11-1 1.4913 X22 CrMoV12-1 1.4923 Acciai austenitici solubizzati X5CrNi18-10 1.4301 X5CrNiMo17-12-2 1.4401 X5NiCrTi26-15 1.4980 1) Massa volumica ρ Modulo statico di elasticità longitudinale E [kN/mm2] alla temperatura [°C] [kg/dm3] 20 100 200 300 400 500 600 7,85 211 204 196 186 177 164 127 7,7 216 209 200 190 179 167 127 7,9 8,0 8,0 200 194 186 179 172 165 – 2111) 2061) 2001) 1921) 1831) 1731) 1621) Modulo dinamico d’elasticità longitudinale Dati indicativi per il coefficiente di d ilatazione t ermica, la conduttività e la capacità termiche specifiche Estratto DIN EN 10269 (ex DIN 17240) Denominazione del materiale Sigla © Bossard, F-it-2017.01 Acciai bonificati Numero materiale C35E 1.1181 40CrMoV4-7 1.7711 Acciai austenitici solubizzati X5CrNi18-10 1.4301 X5CrNiMo17-12-2 1.4401 X5NiCrTi26-15 1.4980 Coefficiente di dilatazione termica in 10-6/K fra 20 °C e Conduttività termica specifica a 20 °C W –––– ] [m · K Capacità termica specifica a 20 °C [J/(kg∙K)] 100 °C 200 °C 300 °C 400 °C 500 °C 600 °C 11,1 12,1 12,9 13,5 13,9 14,1 42 33 460 16,0 16,5 17,0 17,5 18,0 n. a. 15 500 17,0 17,5 17,7 18,0 18,2 n. a. n. a. n. a. n. a. = nessun valore disponibile www.bossard.com F.017 T Materiali viti e dadi Materiali per elementi di collegamento con proprietà specifiche a elevate e / o basse temperature Materiali per temperature d’esercizio oltre + 300 °C secondo DIN 267, parte 13 Denominazione del materiale Sigla del materiale C35E (N)1) C35E (QT) 35B2 24CrMo5 25CrMo4 42CrMo4 21CrMoV5-7 40CrMoV4-6 X22CrMoV12-1 X19CrMoNbVN11-1 X7CrNiMoBNb16-16 X6NiCrTiMoVB25-15-2 NiCr20TiAl Numero materiale 1.1181 1.1181 1.5511 1.7258 1.7218 1.7225 1.7709 1.7711 1.4923 1.4913 1.4986 1.4980 2.4952 Temperatura limite in esercizio continuo Marcatura Y YK YB G KG GC GA GB V3), VH4) VW S SD SB + 350 °C + 350 °C2) + 350 °C2) + 400 °C + 400 °C + 500 °C + 540 °C + 520 °C + 580 °C + 580 °C + 650 °C + 650 °C + 700 °C Si applica solo ai dadi Per i dadi la temperatura di esercizio limite è solitamente di 50 °C più alta. 3) Il simbolo V indica il materiale X22CrMoV12-1 con un carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 ≥ 600 N/mm2 4) Il simbolo VH indica il materiale X22CrMoV12-1 con un carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 ≥ 700 N/mm2 1) 2) Materiali per temperature d’esercizio tra – 200 °C a – 10 °C secondo DIN 267, parte 13 Denominazione del materiale Sigla del materiale Numero materiale Marcatura 25CrMo4 X12Ni5 X5CrNi18-10 X4CrNi18-12 X2CrNi18-9 X6CrNiMoTi-17-12-2 1.7218 1.5680 1.4301 1.4303 1.4307 1.4571 KG KB A21) A21) A2L1) A51) X2CrNi17-12-2 1.4404 A4L1) Nel caso di acciai austenitici la marcatura deve riportare anche il simbolo della classe di resistenza, es. A2-70. La temperatura di esercizio fino a – 200 °C è valida per viti con classe di resistenza 70/80 e per dadi con classe di resistenza 80. Per classi di resistenza inferiori il limite è – 60 °C. 2) A causa del tenore di molibdeno, ad una temperatura inferiore a quella indicata non è più garantita una microstruttura austenitica omogenea. Viti con testa2) senza testa2) con testa2) senza testa2) Temperatura limite in esercizio continuo – 60 °C – 120 °C – 200 °C – 200 °C – 200 °C – 60 °C – 200 °C – 60 °C – 200 °C 1) Avvertenza Alla temperatura minima di esercizio indicata in tabella la resilienza (KV) del materiale deve essere minimo 40 J. Materiali raccomandati negli accoppiamenti vite e dado secondo DIN 267, parte 13 T F.018 Materiale dado C35E (N), C35E (QT), 35B2 C35E (QT), 35B2, 25CrMo4 25CrMo4, 21CrMoV5-7 21CrMoV5-7, 42CrMo4 X22CrMoV12-1 X22CrMoV12-1 X7CrNiMoBNb16-16 X6NiCrTiMoVB25-15-2 NiCr20TiAl www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Materiale vite C35E (QT), 35B2 25CrMo4, 24CrMo5 21CrMoV5-7 40CrMoV47, 42CrMo4 X22CrMoV12-1 X19CrMoNbVN11-1 X7CrNiMoBNb16-16 X6NiCrTiMoVB25-15-2 NiCr20TiAl Materiali viti e dadi Materiali per elementi di collegamento con proprietà specifiche a elevate e / o basse temperature Plasticità alle basse temperature per gli acciai plastici a freddo indicazioni del produttore 70 26 CrMo 4 X 12 CrNi 18 9 60 12 Ni 19 X 12 CrNi 18 9 X 10 CrNiTi 18 10 X 10 CrMoTo 18 10 50 40 [%] 30 12 Ni 19 26 CrMo4 20 X 12 CrNi 18 9 X 10 CrNiTi 18 10 12 Ni 19 26 CrMo4 10 0 -200 -150 -100 Temperatura [°C] -50 0 +20 Strizione K Allungamento dopo rottura A Resilienza con provetta DVM DVM [J] 200 100 0 Carico unitario di snervamento e carico unitario di rottura a basse temperature per gli acciai plastici a freddo indicazioni del produttore [N/mm2] 1300 1200 1100 1000 900 800 700 26 CrMo 4 12 Ni 19 600 CrNi 18 9 { XX 12 10 CrNiTi 18 10 CrMo 4 (fino a -120 °C) { 26 12 Ni 19 500 400 300 X 12 CrNi 18 9 X 10 CrNiTi 18 10 200 100 0 -200 -150 -100 © Bossard, F-it-2017.01 Temperatura [°C] www.bossard.com -50 0 +20 Carico unitario a rottura Rm Carico unitario di snervamento ReL o carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 F.019 T Materiali viti e dadi Materiali per elementi di collegamento con proprietà specifiche a elevate e / o basse temperature Allungamento elastico per collegamenti filettati tiranti con a gambo ridotto secondo DIN 2510 Materiale L [mm] E [103 N/mm2] 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 270 280 290 300 Prospetto dei materiali Pagina F.018 Allungamento elastico λ in [mm] con precarico a ca. 70 % del carico unitario di snervamento a temperatura ambiente YK 211 0,056 0,065 0,074 0,084 0,093 0,102 0,112 0,121 0,130 0,140 0,149 0,158 0,167 0,177 0,186 0,195 0,205 0,214 0,223 0,233 0,242 0,251 0,260 0,270 0,279 G 211 0,088 0,102 0,117 0,131 0,146 0,161 0,175 0,190 0,204 0,291 0,234 0,248 0,263 0,277 0,292 0,307 0,321 0,336 0,350 0,365 0,380 0,394 0,409 0,423 0,438 GA 211 0,109 0,127 0,146 0,164 0,182 0,200 0,218 0,237 0,255 0,273 0,291 0,309 0,328 0,346 0,364 0,382 0,400 0,419 0,437 0,455 0,473 0,491 0,510 0,528 0,546 GB 211 0,139 0,162 0,186 0,209 0,232 0,255 0,278 0,302 0,325 0,348 0,371 0,394 0,418 0,441 0,464 0,487 0,510 0,534 0,557 0,580 0,603 0,626 0,650 0,673 0,696 V 216 0,116 0,136 0,155 0,175 0,194 0,213 0,233 0,252 0,272 0,291 0,310 0,330 0,349 0,369 0,388 0,407 0,427 0,446 0,466 0,485 0,504 0,524 0,543 0,563 0,582 VW 216 0,152 0,177 0,202 0,228 0,253 0,278 0,304 0,329 0,354 0,280 0,405 0,430 0,455 0,481 0,506 0,531 0,557 0,582 0,607 0,633 0,658 0,683 0,708 0,734 0,759 S 196 0,107 0,125 0,143 0,161 0,179 0,197 0,215 0,233 0,251 0,269 0,286 0,304 0,322 0,340 0,358 0,376 0,394 0,412 0,430 0,448 0,465 0,483 0,501 0,519 0,537 Calcolo Esempio FV · L [mm] λ = E·A X8CrNiMoBNb16-16 Rp 0,2 = [S] = 500 N/mm2 Lunghezza del gambo ridotto L = 220 mm λ [mm] = Allungamento elastico con precarico FV FV [N] = Precarico della vite 2 E [N/mm ] = Modulo d’elasticità A [mm2] = Area della sezione trasversale del gambo ridotto L [mm] = Lunghezza del gambo ridotto corrispondenza: FV 0,7 A = 70 % di Rp 0,2 SB 216 0,116 0,136 0,155 0,175 0,194 0,213 0,233 0,252 0,272 0,291 0,310 0,330 0,349 0,690 0,388 0,407 0,427 0,446 0,466 0,485 0,504 0,524 0,543 0,563 0,582 Allungamento elastico λ = 0,7 · 500 220 196000 Consultare la tabella nella collonna S in corrispondenza di L = 0,394 mm = 220 mm A FV FV L T F.020 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Lunghezza del gambo ridotto Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Designazione dei gruppi e delle qualità secondo ISO 3506 1) 2) Stabilizzato per prevenire la corrosione intercristallina con l’aggiunta di titanio, possibilmente niobio, tantalio. Gli acciai inossidabili a basso tenore di carbonio, il cui contenuto di carbonio non supera lo 0,03 %, possono essere addizionalmente marcati con una L, esempio A4L-80. Simbolo del gruppo di materiale: A = Acciaio austenitico al nichel-cromo A2 – 70 Simbolo della qualità: 1 = Acciaio automatico con un tenore di zolfo 2 = Acciaio legato al nichel-cromo per stampaggio a freddo 3 = Acciaio legato al nichel-cromo e stabilizzato al Ti, Nb, Ta per stampaggio a freddo 4 = Acciaio legato al nichel-cromo e molibdeno per stampaggio a freddo 5 = Acciaio legato al nichel-cromo e molibdeno stabilizzato al Ti, Nb, Ta per stampaggio a freddo Simbolo della classe di resistenza per viti e dadi: 50 = 1/10 della resistenza alla trazione (min. 500 N/mm2) 70 = 1/10 della resistenza alla trazione (min. 700 N/mm2) 80 = 1/10 della resistenza alla trazione (min. 800 N/mm2) Dadi bassi: 025 = carico di prova min. 250 N/mm2 030 = carico di prova min. 350 N/mm2 040 = carico di prova min. 400 N/mm2 La designazione della classe di resistenza (secondo blocco) consiste di 2 cifre che indicano 1/10 del carico unitario di rottura dell’elemento di collegamento oppure 1/10 del carico unitario di prova del dado. La designazione della qualità dell’acciaio (primo blocco) è data da una delle lettere: Esempi: – A per acciaio austenitico – C per acciaio martensitico – F per acciaio ferritico A2-70 indica: acciaio austenitico, incrudito, carico unitario minimo di rottura 700 N/mm2 C4-70 indica: acciaio martensitico, temprato e rinvenuto, carico unitario minimo di rottura 700 N/mm2 La classe di resistenza è indicata da 2 cifre che indicano 1/10 del carico unitario di rottura. © Bossard, F-it-2017.01 Per gli elementi di collegamento classificati in base alla durezza, la designazione della classe di durezza è fatta secondo la scala Vickers utilizzando due cifre che indicano 1/10 del valore minimo di durezza. La lettera H si riferisce alla durezza. Esempio di designazione per una durezza minima 250 HV: A4 25 H, acciaio austenitico, incrudito a freddo www.bossard.com F.021 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Composizione chimica degli acciai austenitici, INOX secondo ISO 3506 Gli acciai austenitici sono classificati in 5 qualità principali che si differenziano per le seguenti composizioni chimiche: Più del 97 % di tutti gli elementi di collegamento in INOX sono prodotti con acciai appartenenti a questo gruppo di acciai: sono determinanti un’ottima resistenza alla corrosione combinata a caratteristiche meccaniche. Gruppo dell’acciaio Composizione chimica % (valori massimi, se non diversamente indicato) Nota C Si Mn P S Cr Mo Ni A2 0,10 1,0 2,0 0,050 0,03 15 – 20 – 8 – 19 4 A4 0,08 1,0 2,0 0,045 0,03 16 – 18,5 2 – 3 10 – 15 4 A1 A3 A5 0,12 0,08 0,08 1,0 6,5 1,0 0,200 2,0 1,0 0,045 2,0 0,045 0,15 – 0,35 0,03 0,03 16 – 19 17 – 19 16 – 18,5 0,7 Cu 5 – 10 – 1,75 – 2,25 9 – 12 2 – 3 1 10,5 – 14 1 2) 3) 4) 5) 6) 1) 7) 6) 8) 1) 7) 8) Stabilizzato per prevenire la corrosione intercristallina con l’aggiunta di titanio, possibilmente niobio, tantalio. Lo zolfo può essere sostituito dal selenio. Se il contenuto di nichel è al disotto dell’8 %, il contenuto minimo di manganese deve essere del 5 %. 4) Non c’è un limite minimo per il contenuto di rame a condizione che il contenuto di nichel sia maggiore dell’8 %. 5) Se il contenuto di cromo è al disotto del 17 %, il contenuto minimo di nichel dovrebbe essere del 12 %. 6) Per gli acciai inossidabili austenitici aventi un contenuto massimo di carbonio dello 0,03 %, l’azoto può essere presente con un massimo dello 0,22 %. 7) Deve contenere titanio ≥ 5 x C fino ad un massimo dello 0,8 % per stabilizzazione ed essere marcato in modo appropriato in accordo con il presente prospetto, o deve contenere niobio (colombio) e / o tantalio ≥ 10 x C fino ad un massimo dell’1 % per stabilizzazione ed essere marcato in modo appropriato in accordo con il presente prospetto. 8) A discrezione del fabbricante il contenuto di carbonio può essere maggiore quando necessario per ottenere le specificate caratteristiche meccaniche per i diametri maggiori, ma esso non può superare lo 0,12 % per gli acciai austenitici. 1) 2) 3) Composizione chimica degli acciai inossidabili, INOX Numero materiale Composizione chimica, % della massa C Acciai martensitici 1.4006 da 0,08 a 0,15 1.4034 da 0,43 a 0,50 1.4105 max. 0,08 1.4110 da 0,48 a 0,60 1.4116 da 0,45 a 0,55 1.4122 da 0,33 a 0,45 Acciai austenitici 1.4301 max. 0,07 1.4305 max. 0,10 1.4310 da 0,05 a 0,15 1.4401 max. 0,07 1.4435 max. 0,03 max. 0,03 1.44391) max. 0,03 1.44621) max. 0,02 1.45291) 1.45391) max. 0,02 max. 0,03 1.45651) 1.4568 max. 0,09 1.4571 max. 0,08 Si max. Mn max. P max. S max. Cr 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,5 1,0 1,5 1,0 1,0 1,5 0,04 0,04 0,04 0,04 0,04 0,04 0,030 0,030 0,035 0,015 0,030 0,030 da 11,0 a 13,5 da 12,5 a 14,5 da 16,0 a 18,0 da 13,0 a 15,0 da 14,0 a 15,0 da 15,5 a 17,5 1,0 1,0 2,0 1,0 1,0 1,0 1,0 0,5 0,7 1,0 0,7 1,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 1,0 2,0 7,0 1,0 2,0 0,045 0,045 0,045 0,045 0,045 0,045 0,035 0,030 0,030 0,030 0,040 0,045 0,030 da 0,15 a 0,35 0,015 0,030 0,030 0,025 0,015 0,010 0,010 0,015 0,015 0,030 da 17,0 a 19,5 da 17,0 a 19,0 da 16,0 a 19,0 da 16,5 a 18,5 da 17,0 a 19,0 da 16,5 a 18,5 da 21,0 a 23,0 da 19,0 a 21,0 da 19,0 a 21,0 da 24,0 a 26,0 da 16,0 a 18,0 da 16,5 a 18,5 Mo Ni Altri max. 0,75 da 0,20 a 0,60 da 0,50 a 0,80 da 0,50 a 0,80 da 0,80 a 1,30 max. 0,80 da 2,00 a 2,50 da 2,50 a 3,00 da 4,00 a 5,00 da 2,50 a 3,50 da 6,00 a 7,00 da 4,00 a 5,00 da 4,00 a 5,00 da 2,00 a 2,50 max. 1,0 da 8,0 a 10,5 da 8,0 a 10,0 da 6,0 a 9,5 da 10,0 a 13,0 da 12,5 a 15,0 da 12,5 a 14,5 da 4,5 a 6,5 da 24,0 a 26,0 da 24,0 a 26,0 da 16,0 a 19,0 da 6,5 a 7,8 da 10,5 a 13,5 V max. 0,15 V da 0,10 a 0,20 N max. 0,11 Cu max. 1,00/N max. 0,11 N max. 0,11 N max. 0,11 N da 0,12 a 0,22 N da 0,10 a 0,22 N da 0,15 a 0,25/Cu da 0,5 a 1,5 N max. 0,15/Cu da 1,2 a 2,0 N da 0,30 a 0,60/Nb max. 0,150 Al da 0,70 a 1,50 Ti 5xC ≤ 0,70 Acciai inossidabili austenitici con elevata resistenza alla tensocorrosione causata da cloruri. Il rischio di cedimento di viti e viti prigioniere dovuto alla tensocorrosione causata dai cloruri può essere ridotto utilizzando i materiali indicati. Per le piscine coperte sono particolarmente indicati e utilizzati: 1.4529 e 1.4565. T F.022 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Caratteristiche distintive, INOX Denominazione del materiale Numero materiale A1 1.4300 1.4305 Caratteristiche Per lavorazioni con asportatzione di truciolo – limitata resistenza alla corrosione – limitata resistenza agli acidi – bassa saldabilità A2 1.4301 1.4303 1.4306 Qualità standard A3 1.4541 1.4590 1.4550 A4 A5 1.4401 1.4436 1.4435 1.4571 1.4439 1.4580 Maggiore resistenza alla corrosione – resistente alla corrosione – resistente alla corrosione – resistente agli acidi – elevata resistenze agli acidi – bassa saldabilità – buona saldabilità A3, A5: come A2, A4 ma stabilzzati per prevenire la corrosione intercristallina dopo una saldatura, dopo una ricottura o per impiego a temperature elevate. P er ulteriori dati sulla resistenza agli agenti chimici degli acciai inossidabili vedere Pagina F.024 Diagramma tempo-temperatura della corrosione intercristallina negli acciai inossidabili austenitici Informazione Un basso tenore di carbonio migliora la resistenza alla corrosione intercristallina. Temperatura (C°) La figura fornisce il tempo approssimativo che trascorre, per gli acciai inossidabili austenitici, qualità A2 (acciai 18/8), con differenti contenuti di carbonio, nell’intervallo di temperatura tra 550 °C e 925 °C, prima che si manifesti il rischio di corrosione intercristallina. © Bossard, F-it-2017.01 Tempo (minuti) www.bossard.com F.023 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Resistenza agli agenti chimici indicazioni del produttore Gli acciai inossidabili austenitici Inox A1, A2, A4 diventano resistenti alla corrosione grazie ad uno strato di ossido che si forma superficialmente. Se questo strato si danneggia, si riforma immediatamente a causa dell’ossigeno presente nell’aria o mescolato all’acqua corrente. Mancando il giusto apporto d’ossigeno, a causa di un’errata progettazione o per presenza di sporcizia, anche questi acciai possono corrodere! Regole pratiche: A2 Fuori dall’acqua, clima continentale A4 Nell’acqua, clima marittimo A1 Questo acciaio contiene zolfo per ottenere una buona lavorabiltià. La sua resistenza contro la corrosione è inferiore a quella di un acciaio A2. Evitate dunque: Le fessure, le giunture, zone di ristagno d’acqua, la cattiva aerazione e le incrostazioni La resistenza alla corrosione potrà diminuire in caso di rivesti menti superficiali (mancato apporto d’ossigeno), anneritura chimica o di elevata rugosità delle superfici. Un ambiente ricco di cloro può, in certe condizioni, essere molto pericoloso, causando una corrosione intercristallina, difficilmente riconoscibile all’esterno. Questa può provocare una rottura istantanea negli elementi in acciaio inossidabile. La norma ISO 3506 definisce gli acciai resistenti alla corrosione e agli acidi e contiene dati sulle caratteristiche meccaniche, la composizione chimica e determinate avvertenze per selezionare l’acciaio giusto per un determinato settore applicativo alle alte e alle basse temperature. I dati di riferimento sulla resistenza alla corrosione vengono determinati preferibilmente sulla base di analisi di laboratorio e di prove pratiche! Contattate il nostro reparto Engineering. Avvertenza – Gli acciai martensitici al cromo (per es. 1.4110, 1.4116, 1.4122) vengono impiegati normalmente per anelli di sicurezza e rosette. La resistenza alla corrosione di questi acciai è inferiore di quella degli acciai austenitici al nichel-cromo. – Le più recenti esperienze mostrano che sono possibili fenomeni di tensocorrosione. E’ possibile ridurre questo rischio scegliendo la profondità della sede dell’anello in maniera tale da montarlo senza che lo stesso venga sottoposto a tensione. In questo modo però la resistenza dell’anello può essere ridotta. Argomenti tecnici a favore dell’utilizzo di elementi di collegamento in acciai austenitici al nichel-cromo resistenti alla corrosione A1, A2, A4 Vantaggi Possibili problemi risolti Superficie lucida di bell’aspetto Sicurezza Nessuna macchia di ruggine Nessun pericolo per la salute Adatto per alimenti Contatto con la bocca Facilità di pulizia, igiene Le viti arrugginite danno una pessima impressione. Il cliente perde la fiducia nel prodotto. La corrosione riduce la resistenza e la funzionalità della bulloneria che diventa un punto debole. Le parti in plastica bianche o i tessuti possono rovinarsi in seguito alle macchie di ruggine. Ferendosi con parti arrugginite sono possibili casi d’infezione. Le parti zincate in acciaio possono venire a contatto con gli alimenti. I bambini non devono portare alla bocca pezzi zincati o cadmiati. Sugli elementi di collegamento grezzi o zincati si creano prodotti della corrosione o efflorescenze molto difficili da eliminare. Buona resistenza alla temperatura Le viti e i dadi sono grezzi e pertanto sempre accoppiabili Nessun problema nei lavori di manutenzione Rispetto dell’ambiente attraverso l’impiego di elementi di collegamento in acciaio austenitico nelle costruzioni in legno T F.024 Nelle apparecchiature elettroniche o negli strumenti di misura, elementi di collegamento magnetici possono provocare interferenze. Le parti magnetiche attraggono la polvere di ferro e insorgono ulteriori problemi di corrosione. Per gli elementi di collegamento zincati, la cromatazione viene distrutta a temperatura superiore agli 80 °C e quindi la resistenza alla corrosione si riduce drasticamente. Se nelle viti con trattamento galvanico viene superato lo spessore ammissibile del rivestimento le parti grippano durante il montaggio. Spesso è impossibile svitare viti e dati arrugginiti. Per lo smontaggio è quindi necessario impiegare molto tempo, distruggendo gli elementi e rischiando di danneggiare tutti i componenti. L’impiego di viti zincate nel legno provoca una reazione chimica con l’acido tannico contenuto nello stesso che causa una colorazione grigio-nera che penetra il legno senza poter essere eliminata. Si sconsiglia inoltre l’impiego nel legno di elementi di collegamento ad alta resistenza in acciai martensitici a causa di una limitata e temporanea protezione anticorrosione e del rischio di tensocorrosione. Per tutte le applicazioni nel legno a rischio di corrosione si raccomanda l’impiego di elementi di collegamento in acciaio austenitico. www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 L’acciaio austenitico al nichel-cromo è praticamente amagnetico Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Caratteristiche meccaniche degli elementi di collegamento in acciaio austenitico secondo ISO 3506 Viti Gruppo Austenitico 1) 2) 3) Qualità A1, A2 A3, A4 A5 Classe di resistenza Gamma delle filettature 50 70 80 Carico unitario di rottura Rm min1) [N/mm2] ≤ M39 ≤ M393) ≤ M393) 500 700 800 Carico unitario di scosta- Allungamento dopo rottura mento dalla proporzionalità dello 0,2 % Amin2) Rp 0,2 min1) [N/mm2] [mm] 210 450 600 0,6 d 0,4 d 0,3 d Tutti i valori sono calcolati in funzione della sezione resistente della filettatura. L’allungamento dopo rottura è determinato su delle viti intere e non su delle provette con gambo ridotto. La classe di resistenza della vite è indicata dalla marcatura sulla testa ed è definita dalla norma di prodotto di riferimento. Dadi Gruppo Qualità Classe di resistenza Dadi, tipo 1 Austenitico A1, A2 A3, A4 A5 Dadi bassi Gamma del diametro nominale d Carico unitario di prova SP min [N/mm2] Dadi, tipo 1 Dadi bassi m ≥ 0,8 d 0,5 d ≤ m < 0,8 d [mm] m ≥ 0,8 d 0,5 d ≤ m < 0,8 d 50 70 80 025 035 040 ≤ M39 ≤ M393) ≤ M393) 500 700 800 250 350 400 m = Altezza del dado d = Diametro della filettatura La qualità comunemente disponibile in commercio, A2 e A4, è realizzata in classe di resistenza 70 (resistenza alla trazione 700 N/mm2). La classe di resistenza della vite è indicata dalla marcatura sulla testa ed è definita dalla norma di prodotto di riferimento. È disponibile un vasto assortimento a magazzino. Un impiego economico di viti della classe di resistenza 80 è giustificato soltanto se i componenti sono realizzati in acciaio inossidabile (di elevata resistenza). Resistenza minima alla torsione MB min, per viti in acciaio austenitico con filettatura da M1,6 a M16 (filettatura a passo grosso) secondo ISO 3506 Filettatura Resistenza minima alla torsione MB min [Nm] Classe di resistenza M1,6 M2 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M16 50 70 80 0,15 0,3 0,6 1,1 2,7 5,5 9,3 23 46 80 210 0,2 0,4 0,9 1,6 3,8 7,8 13 32 65 110 290 0,24 0,48 0,96 1,8 4,3 8,8 15 37 74 130 330 Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 a temperature elevate in % dei valori a temperatura ambiente secondo ISO 3506 © Bossard, F-it-2017.01 Qualità1) A2, A4 1) Carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2 + 100 °C 85 % + 200 °C 80 % + 300 °C 75 % + 400 °C Per l’impiego a basse temperature consultare Pagina F.018 70 % valevoli per le classe di resistenza 70 e 80 www.bossard.com F.025 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in acciai inossidabili resistenti alla corrosione ed agli acidi Marcatura delle viti e dei dadi secondo ISO 3506 Obbligo di marcatura Le viti e i dadi prodotti in acciaio inossidabile austenitico dovranno essere marcati come segue. Attenzione Solo gli elementi di collegamento marcati conformemente possiedono le caratteristiche previste dalla norma. I prodotti che non sono marcati secondo la norma sono molto spesso di una classe di resistenza A2-50 o A4-50. Viti Le viti a testa esagonale e a testa cilindrica con esagono incassato o con cava esalobata dovranno essere marcate a partire da M5. La marcatura dovrà riportare la qualità dell’acciaio, la classe di resistenza ed il marchio del fabbricante. Viti prigioniere Le viti prigioniere dovranno essere marcate, a partire da M6, sulla parte priva di filettatura e riportare la qualità dell’acciaio, la classe di resistenza ed il marchio del fabbricante. Se non è possibile realizzare la marcatura sulla parte priva di filettatura, è ammessa la sola indicazione della qualità dell’acciaio sull’estremità del lato dado. Dadi I dadi dovranno essere marcati, a partire da un diametro nominale della filettatura di M5, riportando la qualità dell’acciaio, la classe di resistenza ed il marchio del fabbricante. XYZ XYZ A2-70 A2-70 Quando la marcatura è effettuata con delle rigature e la classe di resistenza non è indicata, è applicata la classe di resistenza 50 o 025. E’ possibile che alcuni dadi non rispettino i requisiti del carico di prova a causa della filettatura a passo fine o della geometria del dado stesso. Questi dadi possono essere marcati con la qualità dell’acciaio ma non devono essere marcati con la classe di resistenza. A2-70 XYZ Marcatura alternativa tramite rigatura (solo per acciai di qualità A2 ed A4) Ø>s A2 Viti con testa esagonale A2 A4 Marchio del fabbricante Altre marcature Altre tipologie di viti possono essere marcate, quando possibile, allo stesso modo ma solo sulla testa. Sono possibili marcature aggiuntive, sempre che queste non sia causa di confusione. XYZ A2-70 Classe di resistenza Qualità Viti a testa cilindrica con esagono incassato Le viti che, a causa della particolare geometria della testa, non rispettino la resistenza a trazione o a torsione possono essere marcati con il simbolo della qualità del materiale ma non devono essere marcati con la classe di resistenza. XYZ A2 A4-80 A A4-80 T F.026 Avvertenza Dalla prossima revisione della norma ISO 3506-1, analogamente alla norma ISO 898-1, è previsto che venga aggiunto uno 0 supplementare alla classe di resistenza (es. A2-070). www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 A Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Metalli non ferrosi Caratteristiche di viti e dadi in leghe leggere Dati non vincolanti a seconda del fornitore Valori della tabella per: massa = 2,8 kg/dm3, coefficiente di dilatazione termica = 23,6 · 10–6 · K–1, modulo E = 70 000 N/mm2 Designazione del materiale EN AW- Numero materiale EN AW- Designazione Indicazione Bossard Al Mg5 5019 3.3555 AL 2 – ricotto incrudito Al Si1 Mg Mn 6082 3.2315 AL 3 – Al Mg SiCu Mn 6056 – AL 9 AI Mg Si 6060 – Al Mg1 Si 0,8 Cu Mn 6013 Al Cu4 Mg Si DIN 209-1 EN Numero 28839 materiale Stato finale delle viti / dei dadi 3) EN 515 Adatte per Rp 0,2 [N/mm2] min. 200 Rm [N/mm2] min. A [%] min. 280 – 310 6 indurito T6 250 310 7 – indurito T6 360 420 8 (∼AL 3) P40 indurito T8 240 270 6 – – – indurito T8 370 400 10 2017 3.1325 AL 4 – indurito T6 290 420 6 Al Zn6 Cu Mg Zr 7050 3.4144 – – indurito T 73 400 500 6 Al Zn5,5 Mg Cu 7075 3.4365 AL 6 – indurito T 73 440 510 7 Al Zn5,5 Mg Cu 7075 3.4364 (–) P65 indurito T6 460 530 7 (∼AL 6) P60 indurito T 73 420 490 11 2) ottima resistenza alla corrosione, resistente all’acqua di mare, bassa resistenza meccanica ottima resistenza alla corrosione, bassa resistenza meccanica elevata resistenza alla corro sione, massima resistenza meccanica con buona duttilità elementi di collegamento Bossard buona resistenza alla corrosione, elevata resistenza meccanica collegamenti ad elevata resistenza meccanica ma con minima resistenza alla corrosione 1) collegamenti ad elevata resistenza meccanica ma con minima resistenza alla corrosione 1) elementi di collegamento Bossard DIN 931, DIN 7985, DIN 975 Rischio di tensocorrosione a causa dell’elevato tenore di Cu 2) Allungamento a rottura A – Collaudo su vite con lunghezza di serraggio 2 x d 3) T6 – Solubilizzato, temprato, invecchiato artificialmente T8 – Solubilizzato, temprato, incrudito, invecchiato artificialmente T 73 – Solubilizzato, temprato, stabilizzato (invecchiato artificialmente) per ottenere una resistenza ottimale alla tensocorrosione 1) Caratteristiche dell’alluminio a confronto Dati non vincolanti a seconda del fornitore Designazione del materiale Punto di fusione [°C] m –––––– ] [Ω · mm 2,7 – 33,3 Al Zn5,5 Mg Cu P65 (∼AL 6) – 2,7 INOX 304 Rame 1 450 Ottone 1 080 890 Poliammide PA6 220 www.bossard.com Conducibilità elettrica W –––– ] [m · K 3 635 – Conducibilità termica kg ––– ] [dm Alu 7075 (AL6) Al Zn5,5 Mg Cu P60 (∼AL 6) © Bossard, F-it-2017.01 Massa volumica ρ 2,81 [N/mm2] 19,1 510 – 33,3 530 7,9 15 1,37 700 8,5 8 500 14,3 8,94 1,13 130 2 Carico unitario di rottura 390 0,24 57 10-17 490 235 240 80 F.027 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Caratteristiche di viti e dadi in leghe di rame Dati non vincolanti a seconda del fornitore Designazione del materiale 2.0065 E-Cu 58 OF-Cu Cu-ETP E-Cu57 2.0321 · 10 CuNi3Si CuNi1Si (Kuprodur) CuZn40 Mn1 Pb 2) 3) F29 ricotto 8,94 m mm –––––– ] ––––– ] [Ω · mm [mm · K 2 58,0 17,0 · 10-6 8,94 56,0 – – 8,44 15,5 20,2 · 10-6 Rm A5 2) modulo Rp 0,2 [N/mm2] [N/mm2] [%] E min. min. min. [N/mm2] 150 200 40 320 160 350 240 7 14 250 290 45 parti con elevata 110 000 conducibilià elettrica – – 110 000 fissaggi comuni 8,44 – – 250 250 370 370 27 19 – – 2.0401 – – – – 250 370 19 – – 8,67 4,4 18,0 · 10-6 290 330 40 – – 440 200 540 400 8 33 ottima resistenza alla 125 000 c orrosione color argento -6 540 590 12 780 540 830 590 10 12 Cu 3 – 1) F34 ricotto 2.0730 · 30 2.1020 Cu 4 F54 ricotto – – 2.0853 · 73 Cu 5 incrudito 8,8 > 18,0 16,0 · 10 2.0857 · 73 – 2.0853 Cu 5 incrudito – 8,8 – > 15,0 – 16,0 · 10-6 – Cu 6 2.0966 CuBe2 Cu 2 F20 – 1) [kg/dm3] Impiego per F37 – 2.0580 CuAl10 Ni5 Fe4 Cu 1 F20 ricotto Massa Conducibi- Coeff. di Caratteristiche meccaniche volumica lità elettrica dilatazione a 20 °C 3) ρ termica a 30/100 °C 2.0321 · 26 2.0321 Cu 2 2.0730 · 10 CuNi12 Zn24 (Neusilber) CuSn6 (Resistan) CuNi1,5Si Desi- Stato della gnastruttura zione EN 28839 F = Rm/10 Cu 1 2.0040 2.0060 CuZn37 (Messing) CuZn37 (MS 63) CuZn39 Pb3 (MS 58) 1) Numero materiale 2.124 · 75 Cu 7 – – – incrudito – – 8,3 – – – ~10 180 – 16,7 · 10-6 270 1 050 440 18 640 1 200 15 2 – – 140 000 collegamenti ad elev. resistenza meccanica, buona 144 000 conducibilità elettrica – resistente all’acqua di mare – – – – 125 000 collegamenti ad elev. resistenza meccanica, resist. alla corrosione, conducibilità elettrica Incrudito a freddo Allungamento a rottura A5 – Collaudo su provino tornito con lunghezza di serraggio 5 x d 1 N/mm2 = 1 MPa Coppie minime di rottura a torsione per viti fino a M5 secondo ISO 8839 Diametro nominale di filettatura M1,6 M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 T CU1 CU2 CU3 CU4 CU5 AL1 AL2 AL3 AL4 AL5 AL6 0,06 0,12 0,24 0,4 0,7 1 2,1 0,10 0,21 0,45 0,8 1,3 1,9 3,8 0,10 0,21 0,45 0,8 1,3 1,9 3,8 0,11 0,23 0,5 0,9 1,4 2 4,1 0,14 0,28 0,6 1,1 1,7 2,5 5,1 0,06 0,13 0,27 0,5 0,8 1,1 2,4 0,07 0,15 0,3 0,6 0,9 1,3 2,7 0,08 0,16 0,3 0,6 0,9 1,4 2,8 0,1 0,2 0,43 0,8 1,2 1,8 3,7 0,11 0,22 0,47 0,8 1,3 1,9 4 0,12 0,25 0,5 0,9 1,5 2,2 4,5 La prova di torsione deve essere eseguita secondo la norma ISO 898-7 F.028 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) Coppie minime di rottura a torsione1) [Nm] simboli dei materiali Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Materiali speciali Denominazione del materiale Lega al nichel-molibdeno altamente resistente alla corrosione con un’eccezionale resistenza agli agenti riducenti, in particolare agli acidi salini di ogni concentrazione fino al punto di ebollizione, al gas idroclorico, agli acidi di zolfo e fosforo, alle soluzioni alcaline. Sufficientemente resistente ai gas ossidanti e riducenti fino a 800 °C. Non consigliata per agenti fortemente ossidanti e sali di ferro e rame (vedere Hastelloy C). Hastelloy® C Lega al nichel-cromo-molibdeno altamente resistente alla corrosione con una resistenza particolarmente elevata agli agenti aggressivi, ossidanti e riducenti: liscivia per sbiancare contenente cloro libero, clorati, ipoclorati, acidi di zolfo e di azoto, acidi organici ovvero acetico e formico, soluzioni di nitrati, solfati e solfiti, cloruri e clorati, cromati e cianuri. B-2 B-3 C-4 C-22 C-276 C-2000 2.4617 2.4600 2.4610 2.4602 2.4819 2.4675 Hastelloy® G G-3 2.4619 G-30 2.4603 Inconel® 600 601 625 718 Monel® 400 K-500 2.4360 2.4375 Nimonic® 75 80A 90 105 2.4951 2.4952 2.4969 2.4634 Titanio Gr. 1 Gr. 2 Gr. 3 Gr. 4 3.7025 3.7035 3.7055 3.7065 Titanio Gr.5 Titanio Gr. 7 Gr. 11 © Bossard, F-it-2017.01 Descrizione e campo d’applicazione secondo indicazioni del produttore Hastelloy B ® 2.4816 2.4851 2.4856 2.4668 3.7164/ 3.7165 3.7235 3.7225 Applicazione: componenti esposti a forti sollecitazioni chimiche, turbocompressori di motori a reazione ecc. Applicazione: componenti esposti a forti sollecitazoni chimiche, in processi e impianti chimici, sistemi di depurazione dei gas di scarico, produzione delle fibre e della carta, smaltimento rifiuti ecc. Lega al nichel-cromo-ferro con eccellente resistenza alla corrosione degli agenti ossidanti. Applicazione: nei processi chimici, in particolare è adatta per la produzione di acidi fosforosi e nitrici, impianti di desolforazione ecc. Lega al nichel-cromo con buone caratteristiche tecnologiche ad elevate temperature fino ad oltre 1 000 °C ed eccellente resistenza all’ossidazione. Resiste anche alla corrosione provocata da sostanze caustiche. Applicazione: impianti di trattamento termico, energia nucleare, tubine a gas, rivestimenti, ventilatori e ventole, industria chimica ecc. Lega al nichel-rame con elevate proprietà meccaniche ad una vasta gamma di temperature. Eccezionale resistenza alla corrosione di acqua salina e di molte soluzioni acide e alcaline. Adatta anche per parti pressofuse e fucinate. Applicazione: valvole, pompe, elementi di fissaggio, componenti sollecitati meccanicamente dall’acqua marina ecc. I materiali a base di nichel e cromo sono leghe con una resistenza al taglio e all’ossidazione particolarmente elevata. Sono adatti a sopportare elevate sollecitazioni meccaniche a temperature fino a 1 000 °C. Tramite processi di solidificazione direzionale o indurimento per dispersione è possibile controllare il comportamento di distensione e scorrimento. Applicazione: parti in rotazione ad elevate temperature, molle, elementi di fissaggio, componenti per camere di combustione, pale, piastre, alberi ecc. Materiale reattivo con elevata resistenza meccanica in rapporto alla massa ridotta. Eccezionale resistenza alla corrosione ai metalli ossidanti, contenenti cloruri. Applicazione: componenti per costruzioni a peso ridotto con elevata resistenza a forti sollecitazioni ossidanti, in particolare in presenza di cloruri. Industria chimica, dissalamento dell’acqua marina, centrali elettriche, tecnica medicale ecc. Lega al titanio con un’elevata resistenza meccanica specifica. Applicazione: componenti per l’industria aerospaziale, processi chimici, parti in rotazione, elementi di fissaggio, autoveicoli ecc. Titanio puro legato al palladio, maggiore resistenza alla corrosione, particolarmente agli agenti clorati umidi. Il grado 11 possiede migliori caratteristiche di deformabilità. Applicazione: impianti chimici e petrochimici, alloggiamenti ecc. www.bossard.com F.029 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Termoplastici Valori indicativi delle caratteristiche fisiche secondo indicazioni del produttore Proprietà meccaniche Sigla materiale DIN 7728 Peso specifico [g/cm3] DIN 53479 Resistenza a trazione [N/mm2] DIN 53455 Allungamento a rottura % DIN 53455 PE-HD PE-LD PP POM PA 6 PA 66 0,94/0,96 0,914/0,928 0,90/0,907 1,41/1,42 1,13 1,14 18/35 8/23 21/37 62/70 70/85 77/84 100/1 000 300/1 000 20/800 25/70 200/300 150/300 700/1 400 200/500 1 100/1 300 2 800/3200 1 400 2 000 Costante dielettrica relativa Fattore di perdita dielettrica tan δ 50 Hz 10 Hz 50 Hz 10 Hz 2,35 2,29 2,27 3,7 3,8 8,0 2,34 2,28 2,25 3,7 3,4 4,0 2,4 · 10–4 1,5 · 10–4 < 4 · 10–4 0,005 0,01 0,14 2,0 · 10–4 0,8 · 10–4 < 5 · 10–4 0,005 0,03 0,08 Modulo d’elasticità E [N/mm2] DIN 53457 Durezza a impronta con sfera [N/mm2] DIN 53456 Resilienza [kJ/m2] DIN 53453 Resilienza con intaglio [kJ/m2] DIN 53453 40/65 13/20 36/70 150/170 75 100 senza rottura senza rottura senza rottura 100 senza rottura senza rottura senza rottura senza rottura 3/17 8 senza rottura 15/20 Proprietà elettriche Sigla materiale DIN 7728 PE-HD PE-LD PP POM PA 6 PA 66 Resistività di massa [Ω cm] DIN 53482 Resistenza superficiale [Ω] DIN 53482 > 1017 > 1017 > 1017 > 1015 1012 1012 1014 1014 1013 1013 1010 1010 DIN 53483 6 Rigidità dielettrica DIN 53483 Resistenza alla corrente di dispersione superficiale DIN 53480 6 [kV/25 µm] [kV/cm] KA ASTM D 149 DIN 53481 > 700 > 700 800 700 350 400 – – 500/650 380/500 400 600 3c 3b 3c 3b 3b 3b KB/KC > 600 > 600 > 600 > 600 > 600 > 600 Proprietà termiche PE-HD PE-LD PP POM PA 6 PA 66 Temperatura d’impiego °C Stabilità dimensionale °C VSP (Vicat 5 kg) DIN 53460 max. breve durata max. costante min. costante 90/120 80/90 140 110/140 140/180 170/200 – 50 – 50 0/– 30 – 60 – 30 – 30 70/80 60/75 100 90/110 80/100 80/120 Sigla Significato PE-HD Polietilene ad alta densità PE-LD Polietilene a bassa densità PPPolipropilene POM Poliossimetilene (Resina acetalica) PA 6 Poliammide 6 PA 66 Poliammide 6.6 T F.030 60/70 – 85/100 160/173 180 200 Coefficiente di dilatazione termica Conduttività termica Calore specifico [N/mm2] K–1 · 10-6 [W/mK] [kJ/kg K] 50 35 45/120 110/170 80/190 105/200 200 250 150 90/110 80 80 0,38/0,51 0,32/0,40 0,17/0,22 0,25/0,30 0,29 0,23 2,1/2,7 2,1/2,5 2,0 1,46 1,7 1,7 ASTM D 648 1,86/0,45 Avvertenza per le viti in materiali termoplastici –Le proprietà meccaniche e fisiche, in particolare la resistenza a trazione ed il precarico, così come il colore, le tolleranze della parte filettata e la geometria della testa sono soggette alle condizioni climatiche. Avvertenze e valori indicativi per tolleranze e coppie di serraggio sono riportati nelle norme ISO 4759-1 e DIN 34810. –I precarichi possono diminuire a causa di fenomeni di distensione. Raccomandiamo per la progettazione e la realizzazione di collegamenti di attenersi alle prescrizioni della VDI 2544. www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Sigla materiale DIN 7728 Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi POM PA 6 3 1 1 1 3 3 1 0 3 3 3 0 Trementina 1 1 Assorbimento d’acqua, % ASTM D 570 Idrocarburi clorurati insaturi 0 0 Grassi, olii 1 1 Olii minerali 1 1 Combustibil 1 1 Idrocarburi aromatici 3 3 Acidi organici Ammine 0 0 Chetoni 1 3 Estere 1 1 Alcoli Aldeidi Idrocarburi clorurati Alogeni, asciutti Saline soluzione Alcali, forti Alcali, debol Acido fluoridrico Acidi. ossidanti Acidi, forti 1 Acidi, deboli 1 1 Etere PP Acqua, calda PE-HD PE-LD Acqua, fredda Sigla materiale Idrocarburi alifatici Resistenza agli agenti chimici 1 3 3 1 1 0 0 1 0 0 3 3 0 0 1 1 1 3 0 3 1 1 1 3 1 0 1 3 3 0 1 1 3 3 3 1 1 0 0 1 1 3 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 0 3 1 3 3 1 3 1 1 1 1 3 1 3 0 0 0 0 1 3 1 0 1 3 1 1 1 1 3 1 3 1 1 1 0 3 3 < 0,01 < 0,01 da 0,01 a 0,03 da 0,22 a 0,25 da 1,3 a 1,9 1resistente 3resistenza da verificare 0non resistente © Bossard, F-it-2017.01 Sigla Significato PE-HD Polietilene ad alta densità PE-LD Polietilene a bassa densità PPPolipropilene POM Poliossimetilene (Resina acetalica) PA 6 Poliammide 6 www.bossard.com F.031 T Materiali viti e dadi Elementi di collegamento in materiali diversi Elastomeri Infiammabilità Sigla materiale secondo ISO 1629 Denominazione Inflammabilità Temperatura di esercizio1) 1) CR FPM NBR EPDM TPE Gomma cloroprene Gomma fluorurata Gomma nitrile butadiene Gomma etilenepropilene-diene Elastomeri termoplastici UL 94 - V2 min. – 30 °C max. continua + 100 °C non continua + 120 °C UL 94 - V2 – 20 °C + 200 °C + 280 °C UL 94 HB – 30 °C + 120 °C + 150 °C UL 94 HB – 40 °C + 130 °C + 170 °C UL 94 HB – 30 °C + 80 °C + 120 °C I valori limite di temperatura sono validi per particolari a riposo non sottosposti a sollecitazioni d’urto. Resistenza agli agenti chimici2) Sigla materiale secondo ISO 1629 CR FPM NBR EPDM TPE Denominazione Gomma cloroprene Gomma fluorurata Alcol Benzina Gasolio Olio minerale Grassi animali e vegetali Alcali deboli A C C B B A A A A A A B Gomma nitrile butadiene Gomma etilenepropilene-diene Elastomeri termoplastici C B C C C A A A A A B A A A A Alcali forti Acidi deboli Acidi forti Acqua Ozono B B C C C C A A A A A A A A A B A C C B B A A B B B A A Tutte le indicazioni riportate si basano su informazioni date dai produttori dei materiali e devono quindi essere considerate solamente come riferimenti che dovranno essere confermati da applicazioni pratiche. Per esempio, un articolo di precisione può rompersi unicamente per una piccola variazione in volume così come un agente chimico aggressivo potrebbe essere impiegato come detergente se entrasse in contatto brevemente con il materiale in questione. AResistenza molto buona agli agenti chimici. L’esposizione continua all’agente chimico non causa danni al materiale entro un periodo di 30 giorni. Il materiale può resistere all’agente chimico lungo un periodo di diversi anni. BDa buona a limitata resistenza agli agenti chimici. L’esposizione continua all’agente chimico può causare al materiale danni leggeri in un periodo compreso fra 7 e 30 giorni. A volte questi danni possono essere reversibili (rigonfiamento, ammorbidimento, riduzione della resistenza meccanica, decolorazione). CBassa resistenza agli agenti chimici. Non adatto a sopportare l’esposizione continua all’agente chimico. I danni possono essere immediati (riduzione della resistenza meccanica, deformazione, decolorazione, fessurazione, dissolvimento). 2) Componenti chimici CR FPM NBR EPDM TPE Denominazione Gomma cloroprene Gomma fluorurata senza alogeni senza fosfati senza siliconi – si si – si si Gomma nitrile butadiene Gomma etilenepropilene-diene Elastomeri termoplastici F.032 si si si si si si si si si www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 T Sigla materiale secondo ISO 1629 Protezione dalla corrosione Protezione dalla corrosione Zincature elettrolitiche Elementi di collegamento con rivestimenti elettrolitici secondo ISO 4042 Zincatura – passivazione. La zincatura seguita da passivazione è sempre stata soddisfacente per quanto riguarda la resistenza alla corrosione e l’aspetto estetico. Il nostro assortimento di articoli zincati è molto ampio e siamo in grado di fornire una vasta gamma dei prodotti più disparati. Sviluppo di nuovi processi con rivestimenti senza cromo esavalente (CrVI) dall’effetto protettivo simile o pari, in base alle direttive dell’Unione Europea 2000/53/CE (ELV) e 2002/95/CE (RoHS) di politica a tutela dell’ambiente. Finora, per la protezione anticorrosiva di elementi di collegamento erano stati utilizzati rivestimenti zincati elettrolitici (ISO 4042) con una cromatazione a base di cromo esavalente (CrVI). I nuovi trattamenti superficiali con sistemi senza cromo esavalente (CrVI) richiedono solitamente un’esecuzione del processo più dispendiosa e, ove necessario, strati aggiuntivi di rivestimento, poiché manca «l’effetto autorigenerante». Manca anche l’esperienza prolungata nella manutenzione, che viene ulteriormente influenzata da condizioni secondarie specifiche quali manipolazione, trasporto e dispositivi di alimentazione. Suggeriamo quindi di verificare in pratica le condizioni d’impiego. Post-trattamento di cromatazione o passivazione. Si tratta di un processo per la formazione di un strato cromatato o passivato tramite immersione in una soluzione a base di cromo esavalente (cromatazione) o trivalente (passivazione). Il post-trattamento deve essere effettuato immediatamente dopo il processo di zincatura attraverso una breve immersione in soluzioni a base di acido cromico. Il processo di cromatazione e passivazione incrementa la resistenza alla corrosione e previene ossidazioni e cambi di colorazione dello strato di zinco. L’efficacia dello strato di cromatazione è variabile in funzione del processo utilizzato (vedere tabella). Processi di cromatazione per le zincature elettrolitiche Azione di protezione delle zincature cromatate in condizioni di prova di resistenza in nebbia salina secondo la ISO 9227 (DIN 50021 SS) Processo Designazione Colore dello strato di passivazione Cromatazione incolore A trasparente Cromatazione blu (zincatura bianca) B Cromatazione gialla C trasparente, chiaro, con deboli riflessi bluastri (standard) giallo brillante fino a giallobruno iridescente Cromatazione oliva D verde oliva vivace fino a bruno-oliva (raro) Cromatazione nera1) BK bruno-nero vivace fino a nero (decorativo) Spessore del rivestimento Prima comparsa di ruggine bianca ruggine rossa µm 3 5 8 3 5 8 3 5 8 3 5 8 3 5 h 2 6 6 6 12 24 24 48 72 24 72 96 – 12 h 12 24 48 12 36 72 24 72 120 24 96 144 – – 8 1) 24 72 Per grandi quantità di pezzi è molto difficile ottenere una cromatazione nera impeccabile. Bisogna praticamente aspettarsi sempre un deterioramento dello strato cromatato nero e l’apparizione locale dello strato charo di zinco in corrispondenza degli spigoli dei particolari trattati in grandi quantità. © Bossard, F-it-2017.01 Riduzione del rischio di infragilimento da idrogeno (ISO 4042) In seguito ad un rivestimento elettrolitico, gli elementi di collegamento in acciaio con elevata resistenza a trazione (Rm ≥ 1 000 N/mm2) o durezza ≥ 320 HV quando sono sottoposti a trazione sono a rischio di infragilimento da idrogeno. Per gli elementi di sicurezza dovranno essere utilizzate delle protezioni anticorrosive alternative oppure dei rivestimenti particolari, per es. rivestimenti inorganici a lamelle di zinco, zincatura meccanica oppure usare degli elementi in acciaio inossidabile. Con un trattamento termico (deidrogenazione), da eseguirsi immediatamente dopo la zincatura e prima della cromatazione, è possibile ridurre il rischio di rottura. La completa eliminazione dell’infragilimento da idrogeno non può essere garantita. Nel caso non sia ammissibile un rischio di rottura da idrogeno devono essere scelte altre tipologie di rivestimento anticorrosione. Gli elementi di collegamento con classe di resistenza ≥ 10.9 (≥ HV320), quando tecnicamente possibile, verranno quindi protetti da rivestimenti inorganici a lamelle di zinco o con zincatura meccanica. L’utilizzatore degli elementi di collegamento conosce l’impiego e le esigenze degli stessi e deve specificare il corretto trattamento superficiale! www.bossard.com F.033 T Protezione dalla corrosione Protezione dalla corrosione Spessori del rivestimento per elementi con fi lettatura metrica secondo ISO 4042 Passo P Diametro nominale filettatura1) d1 Madrevite Grado di tolleranza G Scosta- Spessore mento del rivefondastimento mentale Vite Grado di tolleranza g Scosta- Spessore del rivestimento mento max.2) max.3) fonda mentale Tutte lungh. nom. [mm] [mm] [µm] max. [µm] [µm] [µm] 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 0,6 0,7 0,75 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 – 1; 1,2 1,4 1,6 (1,8) 2 2,5 (2,2) 3 3,5 4 4,5 5 6 (7) 8 10 12 16 (14) 20 (18; 22) 24 (27) 30 (33) 36 (39) 42 (45) 48 (52) 56 (60) 64 + 17 + 18 + 18 + 19 + 19 + 20 + 20 + 21 + 22 + 22 + 24 + 26 + 28 + 32 + 34 + 38 + 42 + 48 + 53 + 60 + 63 + 71 + 75 + 80 3 3 3 3 3 5 5 5 5 5 5 5 5 8 8 8 10 12 12 15 15 15 15 20 3 3 3 3 3 5 5 5 5 5 5 5 5 8 8 8 10 12 12 15 15 15 15 20 – 17 – 18 – 18 – 19 – 19 – 20 – 20 – 21 – 22 – 22 – 24 – 26 – 28 – 32 – 34 – 38 – 42 – 48 – 53 – 60 – 63 – 71 – 75 – 80 Lunghezza nom. l Grado di tolleranza f Scosta- Spessore del rivestimento mento max.2) max.3) fonda mentale Tutte lungh. nom. ≤ 5d [µm] [µm] [µm] [µm] ≤ 10d ≤ 15d [µm] 3 3 3 3 3 5 5 5 5 5 5 5 5 8 8 8 10 12 12 15 15 15 15 20 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 5 5 5 5 8 8 10 12 12 12 15 15 – – – 8 8 8 8 8 8 8 8 10 10 10 12 12 12 15 15 15 20 20 20 20 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 5 5 5 5 8 8 10 10 10 12 12 – – – – 34 – 34 – 35 – 36 – 36 – 38 – 38 – 38 – 40 – 42 – 45 – 48 – 52 – 58 – 63 – 70 – 75 – 80 – 85 – 90 – 95 Grado di tolleranza e Scosta- Spessore del rivestimento mento max.2) max.3) fonda Lunghezza nom. l mentale Tutte lungh. nom. ≤ 5d ≤ 10d ≤ 15d [µm] [µm] [µm] [µm] [µm] ≤ 5d ≤ 10d ≤ 15d – – – 8 8 8 8 8 8 8 8 10 10 10 12 12 12 15 15 15 20 20 20 20 – – – – – – 12 12 12 12 15 15 15 15 15 15 20 20 20 20 25 25 25 25 – – – – – – 12 12 12 12 15 15 15 15 15 15 20 20 20 20 25 25 25 25 – – – – – – 10 10 10 10 12 12 12 12 12 12 15 15 15 15 20 20 20 20 – – – 5 5 5 5 5 5 5 5 8 8 8 8 10 10 12 12 15 15 15 15 15 – – – 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 8 8 8 10 10 12 12 12 15 15 – – – – – – – 50 – 53 – 56 – 56 – 60 – 60 – 63 – 67 – 71 – 71 – 80 – 85 – 90 – 95 – 100 – 106 – 112 – 118 Lunghezza nom. l [µm] [µm] [µm] – – – – – – 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 12 12 15 15 15 15 15 15 Le informazioni sulle filettature a passo grosso sono fornite solo per praticità. La caratteristica determinante è il passo della filettatura. Valori massimi dello spessore del rivestimento se la misura dello spessore locale è concordata. 3) Valori massimi dello spessore del rivestimento se la misura dello spessore medio della partita di controllo è concordata. 1) 2) Nel caso di elementi filettati molto lunghi oppure di diametro piccolo (≤ M4) potrà risultare uno spessore irregolare del rivestimento che darà origine a problemi di accoppiamento. Soluzioni possibili: nichelatura chimica, impiego di elementi in acciaio inossidabile A2/A4. T F.034 Le viti sono normalmente prodotte con tolleranza 6g. I gradi di tolleranza «e» ed «f» sono insoliti e richiedono una produzione modificata delle viti. Elevati lotti minimi di produzione, termini di consegna più lunghi e prezzi più alti possono mettere in discussione l’aspetto economico della richiesta! Alternative: scelta d’elementi in acciaio Inox A2 oppure A4. Le madreviti hanno uno spessore di rivestimento ben più sottile per ragioni tecniche del processo. Questo non è tuttavia significativo per l’utilizzo pratico (maggior protezione delle parti interne e protezione grazie alla zincatura della vite montata). www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Quando il committente non prescrive alcuno spessore di rivestimento sarà applicato lo spessore più basso. Questo è comunque lo spessore normale. Protezione dalla corrosione Protezione dalla corrosione Possibili modifiche alle tolleranze per rivestimenti superficiali ISO 10684 (zincatura a caldo) Prodotto Filettatura Tolleranza Vite minorata 6 az Dado maggiorata 6 AZ Esempio di marcatura 8.8 U 8Z Punto di misura per lo spessore Punto di misura Punto di misura © Bossard, F-it-2017.01 Altri rivestimenti elettrolitici Procedimento Descrizione Nichelatura E’ decorativa e offre una buona protezione contro la corrosione. Grazie al suo strato indurito viene utilizzata per apparecchi elettrici e nelle telecomunicazioni. Specifica per viti che non devono avere abrasioni del rivestimento. L’impiego di pezzi in ferro nichelati è sconsigliato all’aria aperta. Miglioramenti della protezione contro la corrosione si ottengono mediante impregnazione. Consultare la tabella seguente. Rivestimento Veralit (Nichela tura a spessore) Si tratta di una nichelatura elettrolitica (elettrochimica) ideale per pezzi sottoposti a sollecitazioni elevate. –> Applicazione di uno strato di nichel resistente ma non duro. Cromatura Generalmente effettuata dopo una nichelatura, spessore del rivestimento ca. 0,5 – 1,0 µm. Il cromo è decorativo, riduce la possibilità di imbiancamento dei pezzi nichelati ed agisce anche come protezione contro la corrosione. Cromatura brillante: aspetto lucido. Cromatura opaca: aspetto satinato. Non è possibile eseguire la cromatura in rotobarile. Crea una superficie di elevata durezza con buone caratteristiche di resistenza all'usura e di scorrevolezza. Ottonatura Principalmente per uso decorativo, in altri casi i pezzi in acciaio sono ottonati per migliorare l’aderenza della gomma all’acciaio. Ramatura Se necessario, come sottostrato prima della nichelatura, della cromatura e dell’argentatura. Utilizzata a scopo decorativo. Argentatura Utilizzata per esigenze tecniche e decorative. Stagnatura Utilizzata sopratutto per ottenere una migliore brasatura. Serve ugualmente da protezione contro la corrosione. Non è possibile un ulteriore trattamento termico. Anodizzazione Attraverso l’ossidazione anodica dell’alluminio si ottiene uno strato protettivo anticorrosivo che impedisce la formazione di macchie. Per scopi decorativi con un successivo processo di colorazione è possibile ottenere praticamente tutti i colori. Rivestimento in lega zinco-ferro È un rivestimento superficiale realizzato con processo elettrolitico nel corso del quale una lega zinco-ferro si deposita su un particolare metallico. Al termine del trattamento vengono applicati una passivazione nera esente da CrVI ed un sigillante nero. Viene utilizzato principalmente quando si desidera una superficie di colore nero uniforme. Rivestimento in lega zinco-nichel Durante il processo elettrolitico di rivestimento in lega zinco-nichel si ottiene una percentuale di deposito di nichel variabile tra il 12 e il 16 %. È successivamente possibile applicare una passivazione trasparente o nera ed il tutto può essere ottimizzato con un'applicazione finale di sigillante. Questo rivestimento è utilizzato principalmente per le buone caratteristiche di resistenza alla corrosione durante l'impiego. www.bossard.com F.035 T Protezione dalla corrosione Protezione dalla corrosione Altri trattamenti superficiali Procedimento Descrizione Zincatura a caldo Immersione in un bagno di zinco fuso a 440°–470 °C. Spessore min. dello strato 40 µm. Superficie opaca e rugosa. È possibile un cambiamento di colore dopo un certo periodo. Ottima protezione contro la corrosione. Utilizzabile per pezzi filettati a partire da M8. Per evitare problemi di accoppiamento è necessario prevedere una minorazione delle viti prima della zincatura oppure una maggiorazione dei dadi dopo la stessa. Rivestimenti in lamelle di zinco Geomet® / Delta-Tone® / Delta-Protekt® Eccellenti rivestimenti ad elevato contenuto di zinco (di colore grigio argentato opaco) per pezzi in acciaio con una resistenza a trazione elevata superiore a 1 000 N/mm2. (Classe di resistenza ≥ 10.9, Durezza ≥ 320 HV). Eliminano il rischio di infragilimento da idrogeno. La resistenza alla temperatura è ca. 300 °C. Applicabili su diametri ≥ M4. Zincatura meccanica Procedimento meccanico / chimico. I pezzi sgrassati sono inseriti in un rotobarile contenente polvere di zinco e sfere di vetro. Queste sfere hanno la funzione di depositare la polvere di zinco sulla superficie dei particolari, alla quale resta fissata per saldatura a freddo. Anneritura (per INOX) Processo chimico in una soluzione di idrossido calda. Per scopi decorativi. Brunitura (anneritura) Procedimento chimico, temperatura del bagno: 140 °C con ulteriore bagno in olio. Per scopi decorativi, protezione contro la corrosione solo temporanea. Fosfatazione (bonderizzazione) Debole protezione. Buona preparazione per verniciature. Aspetto grigio – grigio scuro. Miglioramento della protezione con oliatura successiva. Impregnazione Post-trattamento per pezzi nichelati, che serve a sigillare i micropori tramite della cera, ottenendo un miglioramento della resistenza alla corrosione. Lo strato di cera è secco ed invisibile. Deidrogenazione In seguito ad un rivestimento elettrolitico, gli elementi di collegamento in acciaio con elevata resistenza a trazione (Rm ≥ 1 000 N/mm2) o durezza ≥ 320 HV quando sono sottoposti a trazione sono a rischio di infragilimento da idrogeno. Tramite una deidrogenazione eseguita fra i 180 °C ed i 230 °C (al disotto della temperatura di rinvenimento) è possibile ridurre il rischio d’infragilimento. Allo stato attuale della tecnologia, questo procedimento non è sicuro al 100 %. La deidrogenazione dovrà essere effettuata immediatamente dopo il rivestimento elettrolitico. Sigillatura La sigillatura è un post-trattamento per immersione successivo alla zincatura elettrolitica e alla passivazione. Le sigillature aumentano la resistenza alla corrosione. Rivestimenti tribologici1) Rivestimenti che riducono l’attrito e l’usura (protezione contro il grippaggio). Strati lubrificanti Rivestimenti lubrificanti a secco per diminuire la coppia di formatura delle viti autoformanti (trilobate). WIROX® È un rivestimento elettrolitico a base di zinco con spessore medio dello strato di almeno 8 µm. La resistenza alla corrosione è superiore di 20 volte rispetto ad una zincatura bianca convenzionale. Questo rivestimento è resistente all'abrasione ed alle sollecitazioni meccaniche ed è caratterizzato da una resistenza alla corrosione straordinariamente elevata. YELLOX® È un rivestimento elettrolitico a base di zinco con spessore medio dello strato di almeno 4 µm. La resistenza alla corrosione è superiore di 6 volte rispetto ad una zincatura bianca convenzionale. Questo rivestimento garantisce l'impiego di viti di colore giallo anche per il futuro. GreenTec® È un rivestimento elettrolitico a base di zinco-nichel con spessore medio di circa 5 µm che conferisce durezza, resistenza all'usura ed elevata resistenza alla corrosione. Bossard ecosyn®-lubric Il rivestimento tribologico a secco Bossard ecosyn®-lubric è un trattamento applicato in strati sottili con un processo non elettrolitico e che presenta proprietà lubrificanti ed anticorrosive. Il rivestimento è composto da fluoropolimeri e da particelle submicroscopiche di lubrificante solido disperse in una miscela attentamente selezionata di resine sintetiche e di solventi. Il rivestimento anti-attrito (semplicemente detto AFC, Anti-Friction-Coating) forma una sottile pellicola che compensa tutte le irregolarità della superficie ottimizzando l’effetto dell’attrito anche in condizioni operative e di sollecitazione estreme. Le resine sintetiche garantiscono inoltre una migliore protezione anticorrosiva. T F.036 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) Progetto, Costruzione, Montaggio Scelta della dimensione della vite Stima del diametro nominale della vite secondo VDI 22301) Il procedimento seguente permette una stima approssimata della dimensione della vite per un assemblaggio a temperatura ambiente (20 °C), conformemente alla direttiva VDI 2230. In tutti i casi il risultato dovrà essere verificato da un calcolo. Procedimento: A Nella colonna 1 scegliete il carico immediatamente superiore al carico operativo FA,Q che agisce sulle viti. BIl precarico minimo necessario FM min si ottiene quando da tale numero si avanza di: 4 incrementi per una sollecitazione trasversale statica o dinamica FQ oppure 2 incrementi per una sollecitazione assiale dinamica ed eccentrica FA FQ FA oppure 1 incremento per una sollecitazione assiale dinamica e centrata oppure statica ed eccentrica FA oppure 0 incrementi per una sollecitazione assiale statica e centrata FA FA FA FA FA Esempio: Un collegamento è soggetto ad una sollecitazione dinamica ed eccentrica con un carico assiale FA = 8 500 N. La vite della classe di resistenza 12.9 deve essere montata con una chiave dinamometrica. A10 000 N è il carico immediatamente superiore a FA nella colonna 1 B 2 incrementi per «sollecitazone assiale eccentrica e dinamica» portano FM min = 25 000 N C 1 incremento per «serraggio con chiave dinamometrica» porta a FM max = 40 000 N D Per FM max = 40 000 N nella colonna 2 (classe di resistenza 12.9) si trova M10 Carico [N] 250 400 630 1 000 1 600 2 500 4 000 6 300 10 000 16 000 25 000 40 000 63 000 100 000 160 000 250 000 400 000 630 000 1 2 Diametro nominale [mm] Classe di resistenza 12.9 10.9 – – – – – – M3 M3 M3 M3 M3 M3 M4 M4 M4 M5 M5 M6 M6 M8 M8 M10 M10 M12 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 3 4 8.8 – – – M3 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M20 M24 M30 M36 – C Il precarico massimo FM max si determina partendo da FM min e scalando: 2 incrementi in caso di serraggio con un semplice avvitatore regolato per una determinata coppia di serraggio oppure 1 incremento in caso di serraggio con chiave dinamometrica o avvitatore di precisione regolato e controllato mediante misurazione dinamica della coppia di serraggio o dell‘allungamento della vite oppure 0 incrementi in caso di serraggio on il metodo coppia / angolo o con il controllo computerizzato del limite di snervamento. Controllo computerizzato del limite di snervamento. © Bossard, F-it-2017.01 D A lato del numero trovato, nella tabella (colonne da 2 a 4) viene indicato il diametro delle viti per la classe di resistenza scelta. 1) VDI = Associazione degli Ingegneri Tedeschi www.bossard.com F.037 T Progetto, Costruzione, Montaggio Resistenza a fatica Resistenza in caso di sollecitazioni dinamiche secondo VDI 2230 Le viti sono considerate degli elementi intagliati a causa della loro filettatura. In casi di sollecitazioni ripetute e irregolari le viti possono subire rotture a fatica, che si verificano nel 90 % dei casi vicino al primo filetto, all’ingresso nella madrevite. In questi casi si deve tenere in considerazione durante la progettazione anche della resistenza a fatica ± σA delle viti che, indipendentemente dalle sollecitazioni statiche, ammonta ad una frazione della resistenza a trazione! La resistenza a fatica delle viti zincate a caldo è inferiore di ca. il 20 % rispetto alle viti bonificate. Ulteriori misure costruttive atte ad aumentare la resistenza: Fondamentalmente tutte le misure che riducono effettivamente i picchi di sollecitazione o le sollecitazioni combinate (su più assi) sono adatte ad aumentare la durata dei collegamenti filettati. Viti lunghe anziché corte, viti con gambo scaricato anziché viti rigide, spine o viti con gambo calibrato rinforzato per assorbire le sollecitazioni di taglio, precarico sufficiente e soprattutto controllato delle viti. La resistenza a fatica delle filettature a passo fine diminuisce con l’aumento della resistenza a trazione e con la diminuzione del passo. La resistenza a fatica per gli elementi di collegamento in acciaio 12.9 con filettatura a passo fine può essere ridotta anche del 30 % rispetto agli elementi con filettatura a passo grosso. Grafica VDI 2230, edizione 1986 1 viti bonificate: rullatura della filettatura e poi bonifica (esecuzione normale) 2 viti incrudite: bonifica e poi rullatura della filettatura a b c d e f g Rottura a fatica Rottura a fatica Foro passante possibile Foro cieco a Rischio di rottura a fatica anche nella madrevite bRiduzione del rischio di rottura a fatica – nella madrevite grazie alla vite che fuoriesce dal foro – nel primo filetto portante grazie all’esecuzione con gambo ridotto flessibile c Riduzione del rischio di rottura a fatica nella madrevite grazie al raggio di raccordo ed alla vite che fuoriesce dalla madrevite dRischio di rottura a fatica a causa del serraggio dei filetti incompleti della vite e Riduzione del rischio di rottura a fatica rispetto a (d) grazie all’esecuzione flessibile, alla vite che fuoriesce dalla madrevite e all’impiego di vite con estremità a colletto fcome e, però con uno scarico centrale per ridurre la flessione sulla filettatura della vite g Riduzione del rischio di rottura a fatica grazie all’appoggio del bordino contro la superficie del foro di scarico della madrevite, il quale riduce la flessione sulla filettatura della vite T F.038 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Rottura a fatica Progetto, Costruzione, Montaggio Profondità di avvitamento Lunghezze di avvitamento minime consigliate in elementi con foro maschiato secondo le indicazioni del produttore, sulla base dei valori sperimentali da M6 a M16 Se le viti devono essere avvitate in componenti con foro maschiato e se ci si attende una completa resistenza, sarà necessario stabilire la lunghezza minima di avvitamento in funzione della resistenza a trazione del materiale dei componenti. D’altra parte gli elementi con foro maschiato in molti casi hanno una resistenza a trazione inferiore rispetto ai dadi normalizzati con classe di resistenza corrispondente a quella delle viti impiegate. La ridotta elasticità rispetto ai dadi normalizzati fa si che non si debbano temere allargamenti durante il serraggio, che possano impedire una presa corretta dei filetti. Da ciò ne consegue che è necessario prestare attenzione soprattutto alla lunghezza minima di avvitamento necessaria, al fine di garantire una sufficiente durata del collegamento filettato. I seguenti dati sono stati ricavati da esperimenti pratici. Materiale degli elementi con foro maschiato tolleranza 6g/6H Lunghezza minima di avvitamento suggerita smusso escluso per le classi di resistenza delle viti Rm in [N/mm2] S235 (St37-2) 2C15 N (C15) 8.8 Filettatura Filettatura a passo grosso a passo fine 10.9 Filettatura Filettatura a passo grosso a passo fine 12.9 Filettatura a passo grosso > 360 (Struttura ferritica / perlitica) 1,0 · d [1,5 · d]1) 1,25 · d 1,25 · d [1,8 · d]1) 1,4 · d 1,4 · d [2,1 · d]1) E 285 (St50-2) S 355 (St52-3) 2C35 N (C35 N) > 500 (Struttura ferritica / perlitica) 0,9 · d [1,3 · d]1) 1,0 · d 1,0 · d [1,6 · d]1 1,2 · d 1,2 · d [1,8 · d]1) C45 V 35Cr4 V 34CrMo4 V 42CrMo4 V > 800 (Struttura bonificata) 0,8 · d [0,9 · d]1) 0,8 · d 0,9 · d [1,1 · d]1) 0,9 · d 1,0 · d [1,2 · d]1) GJL 250 (GG-25) > 220 1,25 · d > 180 > 180 > 330 > 330 > 550 > 550 1,25 · d [1,6 · d]1) 1,4 · d Al 99,5 AlMg3 F18 AlMgSi1 F32 AlMg4,5Mn F28 AluMg1 F40 1 AlZn MgCu 0,5 F50 1,0 · d [1,3 · d]1) 1,4 · d [1,8 · d]1) GMgAl9 Zn1 > 230 1) – 2 · d [3 · d]1) 1,4 · d 1,4 · d 1,1 · d 1,0 · d 1,4 · d – 2 · d [3 · d]1) 1,4 · d 1,4 · d – – 1,4 · d 2,0 · d – 1,6 · d 1,6 · d – – 1,6 · d 2,5 · d 2,0 · d 2,0 · d – – 2,0 · d – – – – – – – I valori riporati tra parentesi sono calcolati secondo la formula del VDI 2230 [valori teorici] I valori suggeriti in tabella per la lunghezza minima di avvitamento con tolleranza 6g/6H presumono una sufficiente profondità di maschiatura all’interno del foro. Per ottenere i valori esatti è necessario eseguire dei calcoli secondo la VDI 2230. Per lunghezza minima di avvitamento s’intende l’effettivo ricoprimento delle filettature senza considerare lo smusso del foro e la lunghezza della filettatura incompleta all’estremità della vite. Per lunghezze di avvitamento superiori a 1,5 d in caso di viti e fori maschiati con dimensioni agli estremi del proprio campo di tolleranza è possibile il grippaggio della vite. La norma ISO 965-1 definisce la qualità delle tolleranze per le viti e le madreviti ed il rispetto della stessa garantisce il montaggio regolare delle viti. © Bossard, F-it-2017.01 Classificazione delle lunghezze di avvitamento secondo ISO 965-1 Scorte N normali Llunghe www.bossard.com F.039 T Progetto, Costruzione, Montaggio Pressione superficiale Pressione superficiale ammissibile per alcuni materiali Ai sensi della direttiva VDI 2230, edizione 1986 con valori limite collaudati I valori indicati sono validi a temperatura ambiente e si riferiscono a fori senza smussi e a diametri esterni sufficientemente grandi dei particolari assemblati. Materiale dei particolari Resistenza a trazione assemblati Rm [N/mm2] St 37 St 50 C 45 42 CrMo 4 30 CrNiMo 8 X 5 CrNiMo 18 10 X 10 CrNiMo 18 9 Titanio, non legato GG 15 GG 25 GG 35 GG 40 GGG 35,5 DG MgAl 9 GK MgAl 9 AlZnMg Cu 0,5 4) T 370 500 800 1 000 1 200 da 500 a 700 da 500 a 750 da 390 a 540 150 250 350 400 350 300 200 450 Pressione superficiale ammissibile4) PG [N/mm2] 260 420 700 850 750 210 220 300 600 800 900 1 100 480 220 140 370 ondizioni secondarie che influiscono sulla pressione C superficiale ammissibile Smusso Realizzando lo smusso del foro (superficie di contatto con il bullone) per l’acciaio è possibile ottenere valori di pressione superficiale ammissibili (effetto di sostegno) più elevati del 25 %. Avvitatore Durante il serraggio con avvitatore la pressione superficiale ammissibile può risultare inferiore fino al 25 %. F.040 Ai sensi della direttiva VDI 2230, edizione 2003 con valori indicativi determinati sperimentalmente Denominazione del materiale Sigla EN Numero materiale USt 37-2 (S235 JRG1) St 50-2 (E295) St 52-3U (S355 JO) Cq 45 34 CrMo 4 34 CrNiMo 6 38 MnSi-VS 5-BY 16 MnCr 5 X5 CrNi 18 12 X5 CrNiMo 17 12 2 X5 NiCrTi 26 15 NiCr20TiAl GG-25 (GJL-250) GGG-40 (GJS-400) GGG-50 (GJS-500) GGG-60 (GJS-600) AlMgSi 1 F31 (AW-6082) 1.0036 1.0050 1.0553 1.1192 1.7720 1.6582 1.5231 1.7131 1.4303 1.4401 1.4980 2.4952 0.6020 0.7040 0.7050 0.7060 3.2315.62 AlZnMgCu 1.5 (AW-7075) Resistenza a trazione Rm min Pressione superficiale ammissibile1) 4) [N/mm2] PG [N/mm2] 340 470 510 700 1 000 1 200 900 1 000 500 510 960 1 000 250 400 500 600 290 490 710 760 6302) 8702) 1 0802) 8102) 9002) 630 4602) 8602) 700 8502) 3) 6002) 3) 7502) 3) 9002) 3) 2602) AlMgSi 1 F28 AlMg4.5Mn F27 (AW-5083) 3.2315.61 3.3547.08 260 260 2302) 2302) 3.4365.71 540 4102) GK-AlSi9Cu3 GD-AlSi9Cu3 GK-AlSi7Mg wa AZ 91 TiAl6V4 3.2163.02 3.2163.05 3.2371.62 (3.5812) 3.7165.10 180 240 250 310 890 2202) 2902) 3802) 2802) 8902) A seguito di procedimenti di incrudimento, ad effetti di sostegno o al comportamento di materiali anisotropi, può essere ammesso spesso un valore di pressione notevolmente più elevato rispetto al limite di compressione del materiale stesso. Le pressioni superficiali ammissibili chiaramente più elevate si basano sull’esperienza pratica e devono essere verificate per ogni applicazione specifica. 2) I valori numerici indicati in corsivo non sono ancora stati verificati ai sensi dei nuovi risultati della ricerca e della pratica (Politecnico di Darmstadt). 3) Pressione superficiale ammissibile determinata con sollecitazione assiale e continuata a temperatura ambiente. 1) www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Durante il serraggio della vite o del dado, nella superficie di appoggio non deve essere superata la pressione superficiale ammissibile, poiché in caso contrario il collegamento a vite può bloccarsi a seguito di assestamenti. Progetto, Costruzione, Montaggio Pressione superficiale Valori di riferimento per le condizioni delle superfici di contatto Rugosità e tolleranze di forma e posizione Tavola comparativa dei possibili simboli, classi e valori Rz della rugosità superficiale secondo DIN 4768 Filettatura (ISO 4288 Stato della superficie: regole e procedure per il rilevamento dello stato della superficie.) Distanza minima dal bordo c [mm] M4 M5 M6 M8 M10 M12 M16 M20 6 7,5 9 12 15 18 24 30 Deviazione massima del0,04 0,08 0,08 0,09 0,11 0,13 0,17 0,21 la perpendicolarità z [mm] Rugosità Ra massima Ra x [µm] 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 6,3 Descrizione max. Rz (≅ Rt) max. Ra Classe di rugosità Vecchi segni grafici Campo di misura 40 6,3 N9 25 3,2 N8 25 2 N8 16 1,6 N7 10 1,6 N7 Unità µm µm – – Pressione superficiale sotto la testa per viti a testa esagonale secondo DIN 931/933 (ISO 4014/4017) con filettatura a passo grosso Diametro nom. Apertura della filettatura in chiave . Diametro della superficie d’appoggio d dw min [mm] 5,9 6,9 8,9 11,6 14,63 15,6 16,63 17,4 19,64 20,5 22,5 25,3 28,2 30 31,71 33,6 38 42,7 M4 M5 M6 M8 M10 M10 M12 M12 M14 M14 M16 M18 M20 M22 M22 M24 M27 M30 1) Smax [mm] 7 8 10 13 16 (ISO) 17 18 (ISO) 19 21 (ISO) 22 24 27 30 32 (ISO) 34 36 41 46 Diametro del foro passante (ISO 273) serie media H13 dh [mm] 4,5 5,5 6,6 9 11 11 13,5 13,5 15,5 15,5 17,5 20 22 24 24 26 30 33 Superficie d’appoggio Area di sollecitazione Pressione superficiale sotto la testa1) [N/mm2] nominale Ap [mm2] 11,4 13,6 28 42,1 73,1 96,1 74,1 94,6 114,3 141,4 157,1 188,6 244,4 254,5 337,3 355,8 427,3 576,7 As nom [mm2] 8,78 14,2 20,1 36,6 58 58 84,3 84,3 115 115 157 192 245 303 303 353 459 561 Classe di resistenza 8.8 10.9 385 568 528 777 364 532 442 649 405 594 308 452 580 853 454 668 517 759 418 613 515 756 541 769 532 761 637 908 480 685 528 750 576 821 520 740 12.9 665 909 625 761 695 529 999 782 888 718 885 901 888 1 065 803 880 960 865 I valori di pressione superficiale indicati in tabella sono validi per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 e per un coefficiente di attrito µG = 0,12 (riferimento: VDI 2230: 2003) © Bossard, F-it-2017.01 d dh da dw A s nom = π/4 ∙ ((d2 + d3)/2)2 d2 =diametro medio della vite secondo ISO 724 d3 =diametro di nocciolo della vite dh > da www.bossard.com F.041 T Progetto, Costruzione, Montaggio Pressione superficiale Pressione superficiale sotto la testa per viti a testa cilindrica con esagono incassato secondo DIN 912 (ISO 4762/14579) con filettatura a passo grosso Diametro nom. della filettatura Diametro della testa Diametro della superficie d’appoggio Diametro del foro passante (ISO 273) serie media H13 Superficie d’appoggio Area di sollecitazione nominale d dK [mm] dw min [mm] dh [mm] Ap [mm2] As [mm2] M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 7 8,5 10 13 16 18 21 24 27 30 33 36 40 45 6,53 8,03 9,38 12,33 15,33 17,23 20,17 23,17 25,87 28,87 31,81 34,81 38,61 43,61 4,5 5,5 6,6 9 11 13,5 15,5 17,5 20 22 24 26 30 33 17,6 26,9 34,9 55,8 89,5 90 130,8 181,1 211,5 274,5 342,3 420,8 464 638,4 8,78 14,2 20,1 36,6 58 84,3 115 157 192 245 303 353 459 561 1) Pressione superficiale sotto la testa1) [N/mm2] Classe di resistenza 8.8 10.9 12.9 250 268 292 333 331 478 452 447 482 474 473 447 530 470 432 461 502 574 567 822 776 767 804 791 792 744 884 782 370 394 427 489 485 702 663 656 686 678 675 635 756 669 I valori di pressione superficiale indicati in tabella sono validi per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 e per un coefficiente di attrito µG = 0,12 (riferimento: VDI 2230: 2003) Pressione superficiale sotto la testa della vite Non è possibile definire con precisione la pressione superficiale ammissibile per un determinato materiale. In questo caso, la procedura di fabbricazione, l’andamento delle fibre del materiale, la finitura superficiale e le variazioni di temperatura giocano un ruolo molto importante. La pressione superficiale può essere ridotta adottando le seguenti misure: – Utilizzo di viti flangiate e di dadi flangiati. – Fori con smusso. Ricerche pratiche hanno mostrato fino al 20 % di aumento della pressione superficiale ammissibile. – Fori passanti secondo ISO 273, serie fine. Vantaggi delle viti flangiate e dei dadi flangiati: – Assestamenti ridotti. – Contenimento della riduzione del precarico di montaggio. – L’utilizzo dei prodotti flangiati risulta più ragionevole rispetto all’utilizzo di grosse rondelle da posizionarsi sotto viti e dadi (meno elementi di giunzione utilizzati e montaggio più veloce). – Le viti ed i dadi flangiati consentono tolleranze maggiori e più economiche per i fori. – Le viti flangiate offrono una migliore sicurezza contro le vibrazioni rispetto alle viti ed ai dadi normali. T F.042 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Esempio di applicazione Progetto, Costruzione, Montaggio Pressione superficiale Istruzioni per l’utilizzo di rondelle piane con viti e dadi secondo ISO 887 Panoramica sulle combinazioni possibili di accoppiamento delle rosette piane con viti e dadi in funzione delle diverse classi di resistenza (classi di durezza). Viti Classe di resistenza Dadi Classe di resistenza Durante la selezione devono essere tenuti in considerazione fattori quali la resistenza meccanica, la struttura superficiale, il processo produttivo, l’allineamento delle fibre e la temperatura di esercizio dei componenti. Impiego consentito Rosette – corrispondente resistenza a trazione [N/mm2] secondo ISO 18265 100 HV 200 HV 320 640 Pressione superficiale ammissibile (valori indicativi) [N/mm2] © Bossard, F-it-2017.01 Viti autoformanti in acciaio cementato Viti e dadi in acciaio inossidabile ≤ 6.8 ≤6 8.8 8 9.8 9 10.9 10 12.9 12 www.bossard.com 200 – 300 si – si no no no no 300 – 500 si si si si no no no 300 HV 965 500 – 800 si – si si si si no F.043 T Progetto, Costruzione, Montaggio Attrito e coefficiente d’attrito Attribuzione delle classi di coefficiente di attrito nei collegamenti filettati con valori indicativi per diversi materiali, superfici e tipo di lubrificazione secondo VDI 2230 I valori dei coefficienti d’attrito µG, µK hanno grande dispersione, di fatto ciò dipende da più fattori come per es. l’accoppiamento dei materiali, la rugosità delle superfici, la finitura superficiale, il rivestimento superficiale (fosfatazione, brunitura, zincatura elettrolitica, rivestimenti a lamelle di zinco ecc.) e il tipo di lubrificazione (con oppure senza olio, bisolfuro di molibdeno MoS2, pasta Molycote® ecc.). Le tabelle seguenti indicano i valori del coefficiente d’attrito per le filettature e le superfici d’appoggio. La tabella vale per temperatura ambiente Valori per Selezione, esempi tipici per: A µG ed µK 0,04 – 0,10 B 0,08 – 0,16 Materiale / superfici metallo grezzo bonificato-brunito fosfatato rivestimenti elettrolitici in Zn, Zn/Fe, Zn/Ni rivestimenti a lamelle di zinco metallo grezzo bonificato-brunito fosfatato rivestimenti elettrolitiche in Zn, Zn/Fe, Zn/Ni rivestimenti a lamelle di zinco leghe di Al e Mg zincato a caldo rivestimento organico acciaio austenitico C D E 0,14 – 0,24 0,20 – 0,35 ≥ 0,30 acciaio austenitico metallo grezzo fosfatato rivestimenti elettrolitici in Zn, Zn/Fe, Zn/Ni rivestimenti a lamelle di zinco adesivo acciaio austenitico rivestimenti elettrolitici in Zn, Zn/Fe zincato a caldo rivestimenti elettrolitici in Zn/Fe, Zn/Ni acciaio austenitico leghe di Al e Mg Per garantire un montaggio sicuro è importante definire con precisione le condizioni di attrito e mantenere ridotta il più possibile la dispersione dello stesso. Se la dispersione è molto ampia il precarico può variare moltissimo. La normale tolleranza della coppia di serraggio invece ha un‘influenza ridotta. T F.044 Lubrificanti Lubrificanti solidi come MoS2, grafite, PTFE, PA, PE, Pl sotto forma di vernici lubrificanti, Sigillanti o pasta, Cerature Lubrificanti solidi come MoS2, Graphit, PTFE, PA, PE, Pl sotto forma di vernici lubrificanti, sigillanti o pasta, grassi oli, condizioni di fornitura MoS2, grafite, dispersioni di cera con lubrificante integrato o ceratura Lubrificanti integrati o, ceratura Cerature, paste Condizioni di fornitura (leggermente oliato) nessuno Oli nessuno nessuno 0,9 Rp 0,2 Rp 0,2 min . min . www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Classe di coeff. di attrito Progetto, Costruzione, Montaggio Metodi di serraggio, coefficiente di serraggio αA Valori approssimativi per i coefficienti di attrito μT delle superfici a contatto secondo VDI 2230 Accoppiamento dei materiali Acciaio – Acciaio / Acciaio in gelti Acciaio – Ghisa grigia Ghisa grigia – Ghisa grigia Bronzo – Acciaio Ghisa grigia – Bronzo Acciaio – Leghe di rame Acciaio – Leghe leggere Alluminio – Alluminio Coefficiente di attrito statico allo stato secco da 0,1 a 0,23 da 0,12 a 0,24 da 0,15 a 0,3 da 0,12 a 0,28 0,28 0,07 da 0,1 a 0,28 0,21 lubrificato da 0,07 a 0,12 da 0,06 a 0,1 0,2 0,18 da 0,15 a 0,2 – da 0,05 a 0,18 – Valori indicativi per il coefficiente di serraggio αA e relativi precarichi in fase di montaggio secondo VDI 2230:2003 Il coefficiente di serraggio αA (incertezza di montaggio) tiene conto degli errori di valutazione dei coefficienti di attrito, del procedimento di serraggio, delle tolleranze delle apparecchiature, degli errori di manovra e delle imprecisioni degli strumenti di lettura. αA tiene quindi conto della dispersione dei precarichi in fase di montaggio tra il valore FM max ed il valore FM min. Il dimensionamento delle viti viene effettuato in base alla coppia massima di serraggio – MA max – in modo che la vite durante il montaggio non venga sollecitata eccessivamente. Il coefficiente di serraggio αA è quindi definito come: 0,9 Rp 0,2 Rp 0,2 min . min . massimo precarico possibile in fase di montaggio FM max α = A precarico minimo necessario in fase di montaggio FM min Al giorno d’oggi anche le più semplici chiavi dinamometriche disponibili consentono di ottenere coppie di serraggio con tolleranze molto piccole. I dati normali riferiti dai produttori prevedono dispersioni massime di coppia nell’ordine ± 2 %. Nonostante ciò i precarichi derivanti in fase di montaggio mostrano una dispersione compresa tra ± 9 % e ± 60 % in funzione del coefficiente di serraggio. © Bossard, F-it-2017.01 – I metodi di serraggio idraulici basati sulla misurazione dell’allungamento sono praticamente indipendenti dall’attrito. Il loro coefficiente αA è più basso. – I metodi di serraggio con coppia controllata subiscono l’influenza dell’attrito: i coefficienti αA sono generalmente più elevati. Nel caso i coefficienti di attrito possano essere determinati in pratica si ottengono dispersioni ridotte e quindi coefficienti αA più bassi. Lo stesso vale per collegamenti rigidi con lunghezze di serraggio corte e per i metodi di serraggio rapidi. Nel caso i coefficienti di attrito siano teorici, i collegamenti siano flessibili o i metodi di serraggio non siano rapidi, ad es. con avvitatori a impulsi e con il montaggio manuale, si ottengono coefficienti αA più elevati. www.bossard.com F.045 T Progetto, Costruzione, Montaggio Metodi di serraggio, coefficiente di serraggio αA Coefficiente di serraggio αA da 1,2 a 1,4 da 1,2 a 1,4 Metodo di serraggio Δ FM/2∙FM media da ± 9 % a ± 17 % Serraggio con controllo del limite di snervamento, manuale o motorizzato da ± 9 % a ± 17 % Serraggio con controllo dall’angolo di rotazione manuale o motorizzato da 1,2 a 1,6 da ± 9 % a ± 23 % Serraggio idraulico da 1,4 a 1,6 da ± 17 % a ± 23 % da 1,6 a 2,0 (Classe del coefficiente d’attrito B) da ± 23 % a ± 33 % da 1,7 a 2,5 (Classe del coefficiente d’attrito A) da ± 26 % a ± 43 % da 2,5 a 4 da ± 43 % a ± 60 % Metodo di regolazione Spiegazioni Prescrizione dei coefficienti della coppia di serraggio – angolo di rotazione Determinazione sperimen tale della coppia di serraggio preliminare e dell’angolo di rotazione (in gradi) Regolazione mediante misurazione della lunghezza o della pressione Determinazione sperimen tale della coppia di serraggio necessaria con i particolari originali del collegamento, es. mediante misura della lunghezza della vite La dispersione dei valori del precarico dipende essenzialmente dalla dispersione del carico unitario di snervamento nella partita di viti da montare. In questo caso le viti vengono dimensionate per FM min, il coefficiente di serraggio αA non è applicabile per questi metodi di serraggio. Valori più bassi per viti lunghe (lk/d ≥ 5) Valori più elevati per viti corte (lk/d ≤ 2) Serraggio con controllo dalla coppia, con chiave dinamometrica, o chiave ad emissione di segnale o avvitatore di precisione con misurazione dinamica della coppia Serraggio con controllo dalla coppia, con chiave dinamometrica, o chiave ad emissione di segnale o avvitatore di precisione con misurazione dinamica della coppia Valori più bassi in caso di un elevato numero di prove di controllo e di regolazione (es. 20) Ridotta dispersione (es. ± 5 %) delle corrispondenti coppie necessarie. Determinazione della coppia Valori più bassi per chiavi di serraggio necessaria dinamometriche con scala mediante stima del di lettura coefficiente d’attrito – serraggio uniforme (condizioni della superficie – avvitatrice di precisione e della lubrificazione) Valori più elevati per chiavi dinamometriche con dispositivo di segnalazione o meccanismo di sgancio. Serraggio con avvitatore ad impulsi Regolazione dell’avvitatore con una coppia superiore a quella necessaria (in base al coefficiente d’attrito stimato). Valori più bassi per – angoli di rotazione piccoli, ossia giunti relativamente rigidi – s uperfici di contatto1) relativamente tenere – superfici di contatto che non tendono a grippare, es. fosfatate o lubrificate Valori più elevati in caso di – angoli di rotazione grandi,ossia giunti relativamente flessibili e filettature a passo fine – superfici di contatto dure, rivestimenti ad alta rugosità – deformazioni Valori più bassi se – il numero di prove di controllo è elevato (coppia superiore) – si resta sul tratto orizzontale della caratteristica della vite – la trasmissione dell’impulso è senza gioco Superfici di contatto: sono le superfici degli elementi da serrare che entrano in contatto con l’elemento di collegamento (testa della vite o dado). F.046 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) T Dispersione Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Valori indicativi Precarichi e coppie di serraggio Questo procedimento non può sostituire il calcolo eseguito ai sensi della direttiva VDI 2230 e non corrisponde allo stato attuale della tecnica. Tuttavia è in grado almeno di impedire la rottura durante il montaggio di viti per le quali non è stato eseguito il calcolo. La causa principale di queste rotture è da attribuire a coefficienti di attrito più bassi di quelli supposti. asso 1: Coefficiente di attrito µK = µG P In caso di dubbi sulle caratteristiche esatte della superficie e delle condizioni di lubrificazione della filettatura e della superficie di appoggio, dovrà essere scelto nelle tabelle il coefficiente di attrito µK = µG più piccolo possibile che si presenta in pratica (primo montaggio, manutenzione, riparazione …) vedere F.044. Esempio: Scelta di una vite e di un dado con caratteristiche superficiali zincatura elettrolitica coefficiente di attrito µK = µG = 0,14 – 0,24, coefficiente minimo µK = µG = 0,14 Passo 2: Coppia di serraggio in fase di montaggio MA max uesta coppia massima ammissibile di serraggio in fase di monQ taggio per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % (Rp 0,2) è riportata nelle tabelle a partire da pagina F.048. Queste è la coppia di serraggio in fase di montaggio in caso di utilizzo di un avvitatore moderno con una dispersione di coppia max. 5 %. Esempio: Viti a testa esagonale ISO 4017, M12x40, classe di resistenza 8.8, zincate. Cercare a pagina F.049, in corrispondenza di «filettatura» M12, sulla riga «µK = µG = 0,14» In questa riga nella parte destra della tabella «Coppia massima di serraggio», nella colonna «Classe di resistenza 8.8» si trova la coppia di serraggio in fase di montaggio MA max. = 93 Nm Tuttavia, poiché la vite M12x40 è corta, durante il serraggio si avrà un angolo di rotazione piccolo ed un collegamento relativamente rigido e quindi è possibile scegliere un valore leggermente più basso. Perciò scegliamo αA = 1,8 Precarico minimo ipotizzabile in fase di montaggio: FM min = FM max/αA = 41,9 kN/1,8 FM min = 23,3 kN Passo 5: Controllo Il controllo con i calcoli ai sensi della direttiva VDI 2230 corrisponde allo «Stato della tecnica» – Il precarico minimo ipotizzabile in fase di montaggio FM min è sufficiente per i carichi massimi che si sviluppano in pratica? – La pressione sulle superfici di appoggio non è troppo elevata? – In condizioni operative quanto è grande il precarico residuo? – Non viene superata la resistenza a fatica della vite? Se per qualsiasi motivo si utilizza per la coppia di serraggio MA un valore inferiore a quello indicato nella tabella, anche i corrispondenti precarichi in fase di montaggio FM ed FM min risulteranno ridotti della stessa percentuale! L’utilizzatore dovrà poi verificare se le proprietà del collegamento saranno comunque sufficienti. Possibili cause di questo procedimento: – coefficienti di attrito imprevedibilmente inferiori di quelli specificati e quindi rischio di rottura della vite in fase di montaggio – eventuale impiego di chaivi dinamomentriche più imprecise di quelle specificate e quindi rischio analogo – elementi nel collegamento che potrebbero deformarsi in modo imprevisto ecc. – mancata formazione del personale addetto al montaggio Passo 3: Precarico massimo in fase di montaggio FM max ssieme alla coppia di serraggio MA max nella stessa tabella è A possibile leggere anche il precarico massimo FM max corrispondente. Passo 4: Precarico minimo in fase di montaggio FM min Il precarico minimo si ottiene dal precarico massimo applicando il coefficiente di serraggio αA – vedere F.046. Rp 0,2 min . dispersione del precarico Esempio: Nella parte sinistra della tabella nella colonna «Classe di resistenza 8.8» e sulla riga «M12/0,14» si trova il precarico massimo corrispondente FM max = 41,9 kN. 0,9 © Bossard, F-it-2017.01 Esempio: Se la vite viene serrata con una chiave dinamometrica moderna comunemente disponibile in commercio e se viene stimato il coefficiente di attrito, bisogna utilizzare un coefficiente di serraggio αA = 1,6–2,0 – vedere tabella a pagina F.046. Se la chiave, come presupposto nell’esempio, è ad emissione di segnale, va considerato il valore maggiore 2,0. www.bossard.com F.047 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Valori indicativi per filettature a passo grosso VDI 2230 Indicazione sulla base della direttiva VDI 2230, edizione 2003: coppie di serraggio massime ammesse e relativi precarichi massimi per viti a testa esagonale ISO 4014–4018, viti con esagono incassato ISO 4762 e per viti con resistenza della testa e superfici d‘appoggio della testa analoghe per classi di resistenza da 3.6 a 12.9 per un utilizzo al 90 % del del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp0,2. Fori passanti per viti secondo ISO 273 serie media. La tabella riporta i valori massimi ammessi e non contiene altri fattori di sicurezza. Essa presuppone la conoscenza delle direttive e dei criteri di dimensionamento. M4 M5 M6 M8 T F.048 Coppia di serraggio massima MA max [Ncm] Classe di resistenza secondo ISO 898/1 Classe di resistenza secondo ISO 898/1 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 176 171 165 292 283 274 485 471 457 726 706 685 235 228 220 390 378 366 647 628 609 968 941 914 294 285 275 487 472 457 809 785 762 1 210 1 177 1 142 470 455 441 779 756 732 1 294 1 257 1 219 1 936 1 883 1 827 627 607 588 1 039 1 008 976 1 725 1 676 1 625 2 582 2 510 2 436 882 854 826 1 461 1 417 1 373 2 426 2 356 2 285 3 631 3 530 3 426 1 058 1 025 992 1 754 1 701 1 647 2 911 2 828 2 742 4 357 4 236 4 111 4,2 4,7 5,2 9 10 11 18 21 23 32 36 40 5,7 6,3 6,9 11,9 13,3 14,7 24 27 30 42 48 53 7,1 7,9 8,7 14,9 16,7 18,4 30 34 38 53 60 66 15,1 16,9 18,5 31,7 35,6 39,2 65 73 81 112 127 141 21,2 23,7 26 44,5 50 55 91 103 113 158 179 198 25,5 28,5 31,2 53,5 60 66 109 123 136 190 214 237 11,3 12,6 13,9 23,8 26,7 29,4 49 55 60 84 95 105 Coeff. d’attrito µK = µG Precarico massimo FM max [kN] Coppia di serraggio massima MA max [Nm] 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 – 1,26 1,22 1,19 – 2,06 2,00 1,94 – 2,90 2,82 2,74 – 5,3 5,15 5,0 – 1,68 1,63 1,58 – 2,74 2,67 2,59 – 3,87 3,76 3,65 – 7,1 6,9 6,7 – 2,10 2,04 1,98 – 3,43 3,33 3,23 – 4,84 4,71 4,57 – 8,8 8,6 8,3 – 3,36 3,26 3,17 – 5,48 5,33 5,18 – 7,74 7,53 7,31 – 14,2 13,8 13,4 4,6 4,5 4,4 4,3 7,6 7,4 7,2 7,0 10,7 10,4 10,2 9,9 19,5 19,1 18,6 18,1 6,8 6,7 6,5 6,3 11,1 10,8 10,6 10,3 15,7 15,3 14,9 14,5 28,7 28,0 27,3 26,6 8,0 7,8 7,6 7,4 13,0 12,7 12,4 12,0 18,4 17,9 17,5 17,0 33,6 32,8 32,0 31,1 – 0,73 0,82 0,91 – 1,4 1,6 1,8 – 2,5 2,8 3,1 – 6,0 6,8 7,5 – 0,97 1,09 1,21 – 1,9 2,2 2,4 – 3,3 3,7 4,1 – 8,0 9,1 10,1 – 1,21 1,37 1,51 – 2,4 2,7 3,0 – 4,1 4,7 5,2 – 10,0 11,3 12,6 – 1,94 2,19 2,42 – 3,8 4,3 4,8 – 6,6 7,5 8,3 – 16,1 18,2 20,1 2,3 2,6 3,0 3,3 4,4 5,2 5,9 6,5 7,7 9,0 10,1 11,3 18,5 21,6 24,6 27,3 3,3 3,9 4,6 4,8 6,5 7,6 8,6 9,5 11,3 13,2 14,9 16,5 27,2 31,8 36,1 40,1 3,9 4,5 5,1 5,6 7,6 8,9 10,0 11,2 13,2 15,4 17,4 19,3 31,8 37,2 42,2 46,9 Classe di resistenza secondo ISO 898/1 Classe di resistenza secondo ISO 898/1 www.bossard.com 0,024 0,028 0,032 0,031 0,035 0,040 0,037 0,044 0,050 0,044 0,051 0,058 0,50 0,58 0,67 0,76 0,58 0,70 0,81 0,93 0,72 0,86 0,99 1,14 0,95 1,13 1,32 1,51 © Bossard, F-it-2017.01 Filettatura M1,6 0,10 0,12 0,14 M2 0,10 0,12 0,14 M2,5 0,10 0,12 0,14 M3 0,10 0,12 0,14 Precarico massimo FM max [N] Fattore di conversione X Filettatura Coeff. d’attrito µK = µG Fattore di conversione X Coppia di serraggio tabelle F.048 e F.049 Per MA = FM · X la coppia di serraggio potrà essere determinata con un altro precarico. Valori indicativi tabelle F.048 e F.049 I valori in tabella sono leggermente superiori rispetto alla precedente versione della direttiva VDI 2230:1986, perché è possibile un miglior sfruttamento di tutta la resistenza della vite utilizzando precarichi maggiori in fase di montaggio. È necessario fare riferimento alle direttive VDI 2230:2003! Progetto, Costruzione, Montaggio M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 © Bossard, F-it-2017.01 M39 Coeff. d’attrito µK = µG Precarico massimo FM max [kN] Coppia di serraggio massima MA max [Nm] 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 3.6 4.6 5.6/4.8 6.8 8.8 10.9 12.9 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 0,08 0,10 0,12 0,14 – 8,4 8,2 8,0 – 12,3 12,0 11,6 – 16,9 16,5 16,0 – 23,2 22,6 22,0 – 28,2 27,5 26,7 – 36,2 35,3 34,3 – 45,1 44,0 42,9 – 52,1 50,8 49,4 – 68,4 66,7 65,0 – 83,2 81,2 79,0 – 103,5 101,0 98,4 – 121,6 118,7 115,6 – 145,9 142,4 138,8 – 11,3 11,0 10,7 – 16,4 16,0 15,5 – 22,5 21,9 21,3 – 30,9 30,1 29,3 – 37,7 36,7 35,7 – 48,3 47,0 45,8 – 60,1 58,7 57,1 – 69,5 67,7 65,9 – 91,2 89,0 86,7 – 111,0 108,3 105,3 – 138,0 134,7 131,2 – 162,1 158,2 154,1 – 194,5 189,9 185,0 – 14,1 13,7 13,3 – 20,5 20,0 19,4 – 28,2 27,4 26,7 – 38,6 37,6 36,6 – 47,1 45,8 44,6 – 60,3 58,8 57,2 – 75,2 73,4 71,4 – 86,9 84,7 82,4 – 114,0 111,2 108,3 – 138,7 135,3 131,7 – 172,5 168,4 164,0 – 202,7 197,8 192,6 – 243,1 237,4 231,3 – 22,5 21,9 21,3 – 32,8 32,0 31,1 – 45,1 43,9 42,7 – 61,8 60,2 58,6 – 75,3 73,4 71,3 – 96,5 94,1 91,6 – 120,3 117,4 114,3 – 139,0 135,5 131,8 – 182,4 178,0 173,3 – 222,0 216,5 210,8 – 276,0 269,4 262,5 – 324,3 316,4 308,1 – 389,0 379,8 370,0 31,0 30,3 29,6 28,8 45,2 44,1 43,0 41,9 62,0 60,6 59,1 57,5 84,7 82,9 80,9 78,8 107 104 102 99 136 134 130 127 170 166 162 158 196 192 188 183 257 252 246 240 313 307 300 292 389 381 373 363 458 448 438 427 548 537 525 512 45,6 44,5 43,4 42,2 66,3 64,8 63,2 61,5 91,0 88,9 86,7 84,4 124,4 121,7 118,8 115,7 152 149 145 141 194 190 186 181 242 237 231 225 280 274 267 260 367 359 351 342 446 437 427 416 554 543 531 517 652 638 623 608 781 765 748 729 53,3 52,1 50,8 49,4 77,6 75,9 74,0 72,0 106,5 104,1 101,5 98,9 145,5 142,4 139,0 135,4 178 174 170 165 227 223 217 212 283 277 271 264 327 320 313 305 429 420 410 400 522 511 499 487 649 635 621 605 763 747 729 711 914 895 875 853 – 12 13,7 15,2 – 20 23 26 – 33 37 41 – 50 57 64 – 70 80 89 – 98 112 125 – 132 151 172 – 170 193 215 – 248 284 318 – 338 386 431 – 456 523 585 – 587 672 752 – 758 870 974 – 16,1 18,3 20,3 – 27 31 34 – 44 50 55 – 67 76 85 – 93 106 118 – 131 150 167 – 176 202 225 – 222 257 287 – 331 379 424 – 450 515 575 – 608 697 780 – 783 897 1 002 – 1 011 1 160 1 299 – 20,1 22,9 25,3 – 34 39 43 – 55 62 69 – 84 96 107 – 117 133 148 – 164 187 209 – 220 252 284 – 280 322 359 – 414 474 530 – 563 644 719 – 760 871 975 – 979 1 121 1 253 – 1 264 1 450 1 624 – 32,3 36,5 40,6 – 55 62 69 – 88 100 111 – 134 153 171 – 187 212 236 – 262 300 334 – 353 403 454 – 450 515 574 – 662 759 848 – 901 1 031 1 151 – 1 216 1 395 1 560 – 1 566 1 793 2 005 – 2 022 2 321 2 598 36 43 48 54 63 73 84 93 100 117 133 148 153 180 206 230 220 259 295 329 308 363 415 464 417 495 567 634 529 625 714 798 772 915 1 050 1 176 1 053 1 246 1 420 1 597 1 415 1 679 1 928 2 161 1 825 2 164 2 482 2 778 2 348 2 791 3 208 3 597 53 63 71 79 92 108 123 137 146 172 195 218 224 264 302 338 314 369 421 469 438 517 592 661 595 704 807 904 754 890 1 017 1 136 1 100 1 304 1 496 1 674 1 500 1 775 2 033 2 274 2 015 2 392 2 747 3 078 2 600 3 082 3 535 3 957 3 345 3 975 4 569 5 123 62 73 83 93 108 126 144 160 171 201 229 255 262 309 354 395 367 432 492 549 513 605 692 773 696 824 945 1 057 882 1 041 1 190 1 329 1 287 1 526 1 750 1 959 1 755 2 077 2 380 2 662 2 358 2 799 3 214 3 601 3 042 3 607 4 136 4 631 3 914 4 652 5 346 5 994 Classe di resistenza secondo ISO 898/1 www.bossard.com Classe di resistenza secondo ISO 898/1 Fattore di conversione X Filettatura Precarichi e coppie di serraggio 1,16 1,42 1,65 1,89 1,39 1,65 1,94 2,22 1,60 1,94 2,26 2,58 1,80 2,17 2,54 2,92 2,06 2,48 2,90 3,32 2,26 2,71 3,18 3,65 2,46 2,95 3,46 3,97 2,70 3,25 3,80 4,36 3,00 3,63 4,26 4,89 3,36 4,06 4,76 5,46 3,64 4,41 5,17 5,95 3,99 4,83 5,67 6,51 4,28 5,20 6,11 7,02 F.049 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Valori indicativi per filettature a passo fine VDI 2230 Indicazioni in base alla direttiva VDI 2230, edizione 2003: precarichi e coppie di serraggio per viti in classe di resistenza da 8.8 a 12.9 per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2. Filettatura M8x1 M10x1,25 M12x1,25 M14x1,5 M16x1,5 M18x1,5 M20x1,5 M22x1,5 M24x2 La tabella non tiene conto di alcun fattore di sicurezza e presuppone la conoscenza dei criteri di dimensionamento. Coeff. d’attrito µK = µG Precarico FM max [kN] Coppie di serraggio MA max [Nm] Classe di resistenza secondo ISO 898/1 8.8 10.9 12.9 Classe di resistenza secondo ISO 898/1 8.8 10.9 12.9 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 0,10 0,12 0,14 20,7 20,2 19,7 32,4 31,6 30,8 49,1 48,0 46,8 66,4 64,8 63,2 89,6 87,6 85,5 120 117 115 151 148 144 186 182 178 213 209 204 22,8 26,1 29,2 44 51 57 79 90 101 124 142 159 189 218 244 283 327 368 392 454 511 529 613 692 666 769 865 30,4 29,7 28,9 47,5 46,4 45,2 72,1 70,5 68,7 97,5 95,2 92,9 131,6 128,7 125,5 171 167 163 215 211 206 264 259 253 304 297 290 35,6 34,7 33,9 55,6 54,3 52,9 84,4 82,5 80,4 114,1 111,4 108,7 154,0 150,6 146,9 200 196 191 252 246 241 309 303 296 355 348 339 33,5 38,3 42,8 65 75 83 116 133 149 182 209 234 278 320 359 403 465 523 558 646 728 754 873 985 949 1 095 1 232 39,2 44,9 50,1 76 87 98 135 155 174 213 244 274 325 374 420 472 544 613 653 756 852 882 1 022 1 153 1 110 1 282 1 442 Per informazioni dettagliate relative al coefficiente di attrito µ Pagina F.044 Valori indicativi per tiranti con gambo ridotto Tiranti in acciaio 21 CrMo V 5 7 (DIN 2510 L foglio 3) Valori indicativi per i precarichi in fase di montaggio e le coppie di serraggio per un utilizzo al 70 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2. M20 M24 8,5 8,5 12 12 15 15 18 18 FM [N] MA [Nm] 0,10 21 600 38 0,12 21 600 44 0,10 43 500 98 0,12 43 500 115 0,10 67 800 190 0,12 67 800 220 0,10 97 800 320 0,12 97 800 370 µK = µG T M16 Diametro gambo F.050 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Filettatura a passo grosso M12 Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Coppie di serraggio adatte per viti in poliammide 6.6 Valori indicativi per le coppie di serraggio adatte per viti in poliammide 6.6 a 20 °C, dopo lo stoccaggio in locali con clima normale (umidità relativa dell’aria ai sensi della norma DIN 50014) fino alla regolazione dell’equilibrio dell’umidità. Il precarico può diminuire a seguito di fenomeni di distensione. Coppia di serraggio ΜA max [Nm] Filettatura M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 Viti Dadi 0,1 0,1 0,2 0,25 0,5 0,6 1 1 2 2 3 3,5 4 5 6 7,5 7,5 9 Viti in acciai INOX austenitici A1 / A2 / A4 Precarichi / coppie di serraggio (filettature metriche a passo grosso) per viti delle classi di resistenza 50/70/80 per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2. Filettatura M1,6 M2 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 © Bossard, F-it-2017.01 M16 µK = µG 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 Precarico FM max [kN] Classe di resistenza Coppia di serraggio MA max [Nm] Classe di resistenza 50 70 80 50 70 80 0,21 0,18 0,15 0,35 0,3 0,25 0,58 0,5 0,42 0,86 0,75 0,64 1,5 1,3 1,1 2,4 2,1 1,8 3,4 3 2,5 6,2 5,4 4,6 9,9 8,6 7,4 14,4 12,6 10,7 19,8 17,3 14,8 27,2 23,7 20,3 0,45 0,39 0,33 0,74 0,64 0,55 1,23 1,06 0,9 1,84 1,6 1,36 3,2 2,76 2,35 5,2 4,51 3,85 7,3 6,4 5,5 13,4 11,6 9,9 21,3 18,5 15,8 31 27 23 42,6 37 31,7 58 51 43,5 0,6 0,5 0,44 1 0,85 0,7 1,64 1,42 1,21 2,5 2,12 1,81 4,2 3,6 3,1 6,9 6 5,1 9,7 8,4 7,2 17,9 15,5 13,3 28,4 24,7 21,1 41,4 36 30,8 56,8 49,5 42,3 77,7 67,9 58,2 0,05 0,08 0,09 0,11 0,16 0,2 0,22 0,34 0,42 0,37 0,59 0,73 0,86 1,35 1,66 1,6 2,6 3,3 2,9 4,6 5,7 7,1 11,2 13,9 14 22,2 27,6 24 38 47 38 61 76 58 95 119 0,11 0,17 0,2 0,23 0,35 0,43 0,46 0,72 0,89 0,8 1,26 1,56 1,85 2,9 3,6 3,6 5,7 7 6,3 10 12,2 15,2 24,1 30 30 47,7 59,3 51 82 102 82 131 163 126 204 255 0,15 0,22 0,27 0,30 0,46 0,57 0,62 0,97 1,19 1,1 1,7 2,1 2,4 3,8 4,7 4,8 7,6 9,4 8,4 13,2 16,3 20,3 32,1 40 39 63 79 68 109 136 109 175 217 168 272 340 La tabella non tiene conto di alcun fattore di sicurezza e presuppone la conoscenza dei criteri di dimensionamento. Filettatura M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 Precarico FM max [kN] Classe di resistenza Coppia di serraggio MA max [Nm] Classe di resistenza 50 70 80 50 70 80 33,2 28,9 24,7 42,5 37,1 31,8 52,9 46,3 39,7 61,2 53,5 45,8 80,2 70,3 60,3 97,6 85,5 73,3 121 106 91 143 125 107 171 150 129 71 62 53 91 79,6 68 113 99,3 85,2 131 115 98 – – – – – – – – – – – – – – – 94 82 70 121 106 90 151 132 114 175 153 131 – – – – – – – – – – – – – – – 82 131 164 115 187 234 157 257 323 198 322 403 292 478 601 397 648 831 536 880 1 108 690 1 130 1 420 890 1 467 1 848 176 282 352 247 401 501 337 551 692 426 690 863 – – – – – – – – – – – – – – – 235 376 469 330 534 669 450 735 923 568 920 1 151 – – – – – – – – – – – – – – – Gli elementi d’assemblaggio di questi acciai hanno la tendenza a grippare durante il serraggio. Questo rischio può essere diminuito mediante delle superfici filettate liscie (filetti rullati), con una lubrificazione, con un rivestimento preapplicato Molykote (nero), con una minor velocità dell’avvitatore, oppure con un serraggio senza interruzione (un avvitatore ad impulsi non è adatto). www.bossard.com µK = µG Per i coefficienti d’attrito µ Pagina F.044 F.051 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio La sicurezza nella tecnica dei collegamenti filettati presume una corretta specifica delle condizioni di lubrificazione Il coefficiente di attrito è influenzato soprattutto dall’accoppiamento fra i materiali, dallo stato delle superfici di contatto e dalle condizioni di lubrificazione. La conoscenza del coefficiente d’attrito, insieme alla relazione che intercorre tra la coppia di serraggio ed il precarico, è un pre-requisito per la sicurezza nel montaggio. Per un processo di montaggio sicuro è raccomandabile lubrificare mediante un rivestimento tribologico a secco Il rivestimento tribologico a secco è la soluzione per gli elementi di collegamento sottoposti a sollecitazioni meccaniche (dadi, viti, rosette). Questo rivestimento, che viene applicato in strati sottili con un processo non elettrolitico, offre una lubrificazione integrata ed una protezione supplementare dalla corrosione. Conosciuti anche come AFC (Anti-Friction Coatings) sono lubrificanti solidi asciutti al tatto ed hanno la formulazione e l’aspetto di una verniciatura industriale. Bossard ecosyn®-lubric è la soluzione economica per garantire un coefficiente di attrito costante e contribuisce a semplificare il processo di montaggio. La corrosione della filettatura o delle superfici di contatto modifica il comportamento del collegamento filettato dopo un certo tempo. Accoppiamento di materiali diversi, elevate temperature di esercizio e umidità favoriscono il grippaggio e rendono difficoltose le operazioni di manutenzione. Valori approssimati per elementi di collegamento con cava esagonale o esalobata ISO 7379 DIN 6912 DIN 7984 Bossard Bossard ISO 14580 ISO 14583 ~ISO 14583 ISO 7380-1 ~ISO 7380-1 Acciaio 012.9 BN 1359 08.8 BN 15 BN 20737 08.8 BN 16 BN 17 ∼08.8 BN 9524 08.8 BN 4850 08.8 BN 20005 08.8 BN 20228 BN 84405 – – – – – 5,2 9 21,6 43 73 – 180 363 – – – – 1 – 2,3 4,6 8,1 19,4 38,7 65 105 162 330 – 560 – – 0,9 – 2,1 4 7,2 17,3 34,4 58 – 144 290 – 500 0,19 0,4 0,7 – 1,6 3,2 5,4 13 23 – – – – – – 0,25 0,5 0,9 – 2 4 7,2 17 34 – – – – – – 0,25 0,5 0,9 – 2 4 7,2 17 34 – – – – – – – – 0,9 – 2 4 7,2 – – – – – – – – 010.9 BN 19 BN 13 255 BN 30102 0,27 0,6 0,95 – 2,3 4,6 8 19 38 65 – – – – – 08.8 BN 6404 M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M20 M22 M24 ∼010.9 BN 1206 BN 20697 BN 20698 0,22 0,45 0,8 – 1,95 3,8 6,6 16 32 – – – – – – A2 BN 20146 A2-70 BN 15857 A2-70/A4-70 BN 5687 BN 20038 0,14 0,28 0,19 0,37 0,19 0,37 – – A2-70/A4-70 BN 1593 BN 6971 BN 8699 0,19 – 0,37 – Norma a Tipologia della vite M3 M3,5 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M20 M22 M24 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,5 2,9 5 12 24 40 65 100 200 – 340 C apacità di carico ridotta Pagina F.053 T F.052 a A2-70/A4-70 A2-70/A4-70 BN 33001 BN 2844 BN 1350 INOX M2 M2,5 a – – 0,6 – 1,3 2,6 4,5 10 21 36 – 90 180 – 310 – – – – – – – – – – – – – – – c 0,5 – 1,1 2,2 3,8 9,1 18 – – – – – – c 0,64 – 1,5 3 5 12 24 – – – – – – c 0,64 – 1,5 3 5 12 24 – – – – – – k – – – – – – – – – – – – – a 0,64 – 1,5 3 5 12 24 40 – – – – – c 0,25 0,5 0,9 – 2 4 7,2 17,3 34,5 58 – – – – – – – – – – – – – – – – – – Fare particolare attenzione alle condizioni limite! Le viti non sono idonee a trasmettere carichi elevati. A causa della tipologia di manovra è necessario serrare queste viti con una coppia di serraggio ridotta. www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Valori indicativi per coppia di serraggio ridotta MA [Nm] Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Capacità di carico ridotta A causa della geometria della testa e / o della forma dell’impronta, le viti secondo queste specifiche di prodotto presentano una capacità di carico ridotta secondo ISO 898-1 ed è quindi necessario utilizzare le coppie di serraggio ridotte indicate. A causa del tipo di impronta potrebbe non essere sempre possibile applicare la coppia di serraggio indicata: in questo caso potrebbero essere utili degli inserti conici. Valori indicativi per coppia di serraggio ridotta MA [Nm] Norma Tipologia della vite Bossard Bossard ecosyn®- ∼ISO7380-2 ∼ISO7380-2 fix c a c ecosyn®fix f SN 213307 ISO 14583 f c SHEETtracs® DIN 7991 c a DIN 7991 a ISO 14581 c ecosyn®fix DIN/ISO a c DIN 913/ISO 4026 DIN 34827 FL DIN 914/ISO 4027 DIN 915/ISO 4028 DIN 916/ISO 4029 DIN 34827 CP Acciaio 08.8 BN 20367 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 – 1 2,5 5 8 20 40 66 – – – – – – INOX A2 BN 2058 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 – 0,64 1,5 3,0 5,0 12,0 – – – – – – – – © Bossard, F-it-2017.01 1) ∼010.9 BN 11252 30104 – 1 2,5 5 8 20 40 66 – – – – – – 4.8 BN 5128 4.8 BN 4825 0,4 0,7 1,6 3,2 5,4 – – – – – – – – – 0,3 0,5 1,2 2,4 4 – – – – – – – – – 0,3 0,5 1,2 2,4 4 – – – – – – – – – BN 5952 BN 2845 0,4 0,8 1,6 3,2 6 – – – – – – – – – 0,4 0,8 1,6 3,2 6 – – – – – – – – – A2 BN 10649 – – – – – – – – – – – – – – 0,5 0,8 1,8 3,6 6,3 – – – – – – – – – 4.8 BN 380 381 4.8 BN 30503 – 0,7 1,6 3,2 5,4 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – BN 20191 – 1,3 3 6,5 11 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 08.8 BN 30105 0,5 0,9 2 4 7,2 17 35 58 93 144 – – – – – – – – – – – – – – – – – – 010.9 BN 20 21 1422 08.8 BN 4851 0,55 0,95 2,3 4,6 7,9 19 38 65 100 158 220 310 420 530 0,5 0,9 2 4 7,2 17 35 58 93 144 205 290 400 500 A2/A4 BN 616 4719 0,23 0,4 0,9 1,8 3,1 7,6 15 25 40 63 85 120 160 200 BN 3803 20039 0,23 0,4 0,9 1,8 3,1 7,6 15 25 40 63 85 120 160 200 4.8 BN 5950 45 H1) – 0,5 1,2 2,4 4,1 10 20 34 – – – – – – – 0,5 1,5 3 5 12 24 40 60 100 120 180 210 310 A2 BN 5951 A2/A4 Vari – 0,8 1,8 3,6 6,3 15,2 30 51 – – – – – – Vari – 0,2 0,7 1,5 2,5 6 12 20 30 50 90 105 150 – Le classi di resistenza e le proprietà meccaniche secondo la norma ISO 898, parte 5 non sono applicabili alle viti senza testa sottoposte a sollecitazioni di trazione. www.bossard.com F.053 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Coppie di serraggio per viti e dadi flangiati Coppie di serraggio MA [Nm] e precarichi indicativi FM [kN] per viti e dadi VERBUS RIPP® e per viti INBUS RIPP® viti, per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 Flangia con nervature Denominazione Classe di resistenza VERBUS RIPP® BN 2797, BN 9727 Classe di resistenza 100 BN 2798, BN 14527 Classe di resistenza 10 INBUS RIPP® BN 3873 Classe di resistenza 100 Materiale del componente Coefficiente d’attrito ~μG Valori indicativi per le coppie di serraggio MA [Nm] M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 Acciaio Rm ≥ 800 N/mm2 0,13 a 0,16 10 18 37 80 120 215 310 Acciaio Rm < 800 N/mm2 0,12 a 0,18 11 19 42 85 130 230 330 Ghisa grigia Rm ~150 a 450 N/mm2 0,125 a 0,16 9 16 35 75 115 200 300 Lega leggera non incrudita 0,14 a 0,2 16 28 65 120 190 320 450 0,13 a 0,18 14 25 55 100 160 275 400 74 102 Lega leggera incrudita ~Precarico indicativo FM [kN] 1) 9 12,6 23,2 37 54 Acciaio Rm ≥ 800 N/mm2 0,13 a 0,16 11 20 42 85 140 0,12 a 0,18 13 24 45 90 150 Ghisa grigia Rm ~150 a 450 N/mm2 0,125 a 0,16 10 19 39 80 120 Acciaio Rm < 800 N/mm2 ~Precarico indicativo FM [kN]1) 9 12,6 23,2 37 54 Coppie di serraggio MA [Nm] e precarichi indicativi FM [kN] per viti e dadi VERBUS TENSILOCK® per un utilizzo al 90 % del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità dello 0,2 % Rp 0,2 Flangia con corona esterna dentellata Materiale del componente Coefficiente d’attrito ~μG Denominazione Classe di resistenza Acciaio Rm ~500 a 900 N/mm2 Lega leggera non incrudita VERBUS TENSILOCK® BN 73 Classe di resistenza 90 Ghisa grigia Rm ~500 a 900 N/mm2 Valori indicativi per le coppie di serraggio MA [Nm] M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 0,14 a 0,18 9,5 16,5 40 79 137 218 338 0,12 a 0,18 7,6 13,2 31,8 63 108 172 264 0,16 a 0,24 10,5 18,2 44 87 150 240 372 ~Precarico indicativo FM [kN]1) 6,35 9 16,5 26,6 38,3 52,5 73 BN 190, BN 30312, BN 20230, BN 80014 Classe di resistenza 8 Viti a testa esagonale con flangia dentellata BN 20170, BN 20226, BN 80007 Classe di resistenza 8.8 Acciaio Rm ~500 a 900 N/mm2 0,12 a 0,18 6,5 11,3 27,3 54 93 148 230 0,12 a 0,16 5,9 10,1 24,6 48 84 133 206 Lega leggera non incrudita 0,14 a 0,2 7,8 13,6 32,7 65 112 178 276 41,9 57,5 78,8 Ghisa grigia Rm ~500 a 900 N/mm2 ~Precarico indicativo FM [kN]1) 7 18,1 28,8 Valori di riferimento per viti senza rivestimento superficiale accoppiate con particolari in acciaio con carico unitario di rottura ≤ 800 N/mm2 Attenzione I valori di precarico indicativi dovranno essere confermati con prove pratiche. T F.054 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) 9,9 Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Coppie di serraggio indicative per le rondelle di sicurezza NORD-LOCK® Le coppie di serraggio suggerite sono basate su prove di laboratorio, sono fornite senza impegno e dovranno essere verificate per ogni singola applicazione. In determinate condizioni pratiche è possibile raggiungere dei valori inferiori per il coefficiente di attrito! η = coefficiente del punto di snervamento (percentuale di utilizzo del carico unitario di snervamento del materiale della vite) μg = coefficiente di attrito nella filettatura μs = coefficiente di attrito sulla rondella Rondelle di sicurezza NORD-LOCK® rivestite in lamelle di zinco utilizzate con viti 8.8 zincate passivate bianche Passo w NL3 NL4 NL5 NL6 NL8 NL10 NL12 NL14 NL16 NL18 NL20 NL22 NL24 NL27 NL30 NL33 NL36 NL39 NL42 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 M42 Oliate Lubrificate con pasta di grafite Senza lubrificante η 0,75 μg 0,10 μs 0,16 η 0,75 μg 0,08 μs 0,15 η 0,62 μg 0,15 μs 0,18 Coppia Precarico Coppia Precarico Coppia Precarico [mm] [Nm] [kN] [Nm] [kN] [Nm] [kN] 0,5 0,7 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2 2,5 2,5 2,5 3 3 3,5 3,5 4 4 4,5 1,3 3,1 6 10,5 25 49 85 135 205 288 402 548 693 1 010 1 379 1 855 2 394 3 087 3 820 2,4 4,2 6,8 9,7 18 28 40 55 75 92 118 146 169 221 269 333 392 468 538 1,2 2,8 5,4 9,5 23 45 77 122 185 260 363 494 625 910 1 243 1 669 2 156 2 777 3 439 2,4 4,2 6,8 9,7 18 28 40 55 75 92 118 146 169 221 269 333 392 468 538 1,3 3,1 6 10,2 25 50 85 136 208 291 408 557 703 1 028 1 401 1 889 2 436 3 145 3 890 2 3,5 5,6 8 15 23 33 46 62 76 97 120 140 182 222 275 324 387 445 Rondelle di sicurezza NORD-LOCK® rivestite in lamelle di zinco utilizzate con viti 10.9 senza rivestimento Passo © Bossard, F-it-2017.01 w NL3 NL4 NL5 NL6 NL8 NL10 NL12 NL14 NL16 NL18 NL20 NL22 NL24 NL27 NL30 NL33 NL36 NL39 NL42 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 M42 Oliate Lubrificate con pasta di grafite η 0,71 μg 0,13 μs 0,14 η 0,75 μg 0,08 μs 0,13 [mm] Coppia Precarico Coppia Precarico [Nm] [kN] [Nm] [kN] 0,5 0,7 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2 2,5 2,5 2,5 3 3 3,5 3,5 4 4 4,5 1,8 4,1 8,1 14,1 34 67 115 183 279 391 547 745 942 1 375 1 875 2 526 3 259 4 203 5 202 3,2 5,6 9,1 12,9 23 37 54 74 100 123 157 194 225 294 358 443 522 624 716 1,6 3,6 7 12,3 30 58 99 158 240 337 470 639 809 1 176 1 608 2 157 2 788 3 588 4 445 3,4 5,9 9,6 13,6 25 39 57 78 106 130 165 205 238 310 378 468 551 659 757 www.bossard.com F.055 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Rondelle di sicurezza NORD-LOCK® rivestite in lamelle di zinco utilizzate con viti 12.9 senza rivestimento Passo w NL3 NL4 NL5 NL6 NL8 NL10 NL12 NL14 NL16 NL18 NL20 NL22 NL24 NL27 NL30 NL33 NL36 NL39 NL42 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 M42 Oliate Lubrificate con pasta di grafite η 0,71 μg 0,13 μs 0,12 η 0,75 μg 0,08 μs 0,11 Coppia Precarico Coppia Precarico [mm] [Nm] [kN] [Nm] [kN] 0,5 0,7 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2 2,5 2,5 2,5 3 3 3,5 3,5 4 4 4,5 2 4,6 9,1 15,8 38 75 128 204 311 437 610 831 1 052 1 533 2 091 2 815 3 633 4 683 5 799 3,9 6,7 10,9 15,4 28 44 65 89 120 148 188 233 270 352 430 532 626 748 860 1,7 4 7,7 13,5 32 64 109 174 263 370 515 699 887 1 288 1 761 2 362 3 053 3 925 4 866 4,1 7,1 11,5 16,3 30 47 68 94 127 156 198 246 286 372 454 562 662 790 908 Passo w NL3ss NL4ss NL5ss NL6ss NL8ss NL10ss NL12ss NL14ss NL16ss NL18ss NL20ss NL22ss NL24ss NL27ss NL30ss NL36ss T F.056 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M36 A4-70, Lubrificate con pasta di grafite A4-80, Lubrificate con pasta di grafite η 0,65 μg 0,14 μs 0,15 η 0,65 μg 0,14 μs 0,15 Coppia Precarico Coppia Precarico [mm] [Nm] [kN] [Nm] [kN] 0,5 0,7 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2 2,5 2,5 2,5 3 3 3,5 4 0,9 2 3,9 6,9 17 33 56 89 136 191 267 364 460 671 915 1 591 1,5 2,6 4,1 5,9 11 17 25 34 46 56 72 89 103 134 164 239 1,2 2,7 5,3 9,2 22 43 75 119 181 254 356 485 613 895 1 220 2 121 2 3,4 5,5 7,8 14 23 33 45 61 75 95 118 137 179 219 319 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Rondelle di sicurezza NORD-LOCK® in acciaio INOX utilizzate con viti INOX lubrificate con pasta di grafite Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Bulloneria strutturale ad alta resistenza per carpenteria Il regolamento UE 305/2011, entrato in vigore per i prodotti da costruzione, introduce l’obbligo di una dichiarazione di prestazione e della marcatura CE. Il Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) sostituisce la precedente direttiva sui prodotti da costruzione (direttiva 89/106/CEE). La norma DIN 18800-7, che definisce i criteri per ottenere l’omologazione per i costruttori di carpenteria in acciaio, viene sostituita dalla norma EN 1090. La norma EN 1090 specifica i requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strutturali in acciaio immessi sul mercato come prodotti da costruzione. I singoli requisiti per gli elementi di collegamento sono definiti dalle norme armonizzate EN 15048 ed EN 14399-segg. rispettivamente per la carpenteria strutturale e per le strutture metalliche. Occorre sottolineare che la marcatura CE è obbligatoria solamente nei casi in cui gli elementi di collegamento siano utilizzati in un edificio per rimanervi incorporati permanentemente e influenzino in maniera fondamentale i requisiti di base dell’edificio stesso. E’ necessario indicare nelle richieste di offerta e / o negli ordini la norma armonizzata o l’obbligatorietà della dichiarazione di prestazione per gli elementi di collegamento che devono rispettare i requisiti specifici per i prodotti da costruzione. La classe di resistenza di viti e dadi ed eventualmente il trattamento superficiale devono essere definiti nell’ambito di tutte le possibilità ammesse dalla rispettiva norma di prodotto Gli Eurocodici sono lo standard europeo di riferimento per la progettazione strutturale di edifici e altre opere di ingegneria. Per la progettazione delle strutture in acciaio si applica la norma EN 1993. Categorie dei collegamenti filettati secondo EN 1993-1-8 Collegamenti a taglio Collegamenti a trazione Cat. A Collegamenti a contatto Cat. B Collegamenti ad attrito allo stato limite di esercizio Collegamenti ad attrito allo stato limite ultimo Cat. C Precarico a norma non necessario Precarico necessario Cat. D Non precaricati Cat. E Precarico Precarico a norma non necessario Precarico necessario Precarico necessario Bulloneria strutturale ad alta resistenza per carpenteria secondo EN 14399 Tipo di assieme per collegamenti filettati Sistema HR Idoneità al precarico EN 14399-2 e, se necessario, test addizionali specificati nella norma di prodotto Requisiti generali Marcatura Viti e dadi Viti Marcatura Indicatore diretto di carico, rondella appoggiata al dado e / o rondella appoggiata alla vite Indicatore diretto di carico Rondella appoggiata al dado Rondella lappoggiata alla 2) © Bossard, F-it-2017.01 3) HR10.9 HR10 EN 14399-7 HR8.8 HR8 o HR10 HR10.9 HR10 EN 14399-51) o EN 14399-6 EN 14399-51) o EN 14399-6 Marcatura 1) EN 14399-3 HR8 o HR10 Rondella / e Sistema HRC EN 14399-1 HR8.8 Dadi Sistema HV EN 14399-4 HV10.9 HV10 EN 14399-8 HVP10.9 EN 14399-10 HRC10.9 HR10 HRD10 EN 14399-6 EN 14399-6 EN 14399-51) o EN 14399-6 H o HR2) o HD3) H o HR2) H o HR2) H o HV2) H o HR2) EN 14399-9 EN 14399-9 EN 14399-9 Non applicabile H8 H10 H8 H10 H10 HN HN HN HB Non applicabile HB Le rondelle secondo EN 14399-5 possono essere utilizzate solo sotto il dado. A discrezione del produttore. Marcatura obbligatoria solo per rondelle con diametro esterno maggiorato secondo EN 14399-5. www.bossard.com F.057 T Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Corrispondenze norme DIN/EN Norma Prodotto Dimensioni Materiale Sostituita da DIN 6914 DIN 6915 DIN 6916 DIN 6917 DIN 6918 DIN 7999 Viti a testa esagonale ad alta resistenza HV Dadi esagonali ad alta resistenza HV Rondelle (rotonde) ad alta resistenza HV Piastrine a cuneo per appoggio su profilati IPN Piastrine a cuneo per appoggio su profilati UPN Viti a testa esagonale e gambo calibrato ad alta resistenza HV M12 – M36 M12 – M36 13 – 37 13 – 37 13 – 37 M12 – M30 10.9 10 295 – 350 HV 295 – 350 HV 295 – 350 HV 10.9 EN 14399-4 EN 14399-4 EN 14399-6 resta in vigore resta in vigore EN 14399-8 Lunghezza di serraggio, filetti completi liberi e sporgenza della vite Secondo la norma EN 14399-4 la lunghezza di serraggio si misura tra la superficie di appoggio della testa della vite e quella del dado. La distanza fra le rondelle è chiamata spessore dei componenti. In caso di viti non adatte a precarico, oltre ai filetti incompleti e allo spessore dell’eventuale rondella, deve rimanere almeno un filetto completo libero tra il piano di appoggio del dado e la parte non filettata del gambo della vite. In caso di viti adatte a precarico, secondo EN 14399-3, EN 14399-7 ed EN 14399-10, oltre ai filetti incompleti e allo spessore dell’eventuale rondella, devono rimanere almeno quattro filetti completi liberi tra il piano di appoggio del dado e la parte non filettata del gambo della vite. Lunghezza di serraggio Spessore dei componenti Filetti completi liberi Metodo di serraggio Assiemi per collegamenti filettati non a serraggio controllato Gli assiemi per collegamenti filettati non a serraggio controllato, realizzati con acciai non legati, legati e inossidabili austenitici, devono essere conformi alla norma EN 15048-1. Gli assiemi secondo EN 14399-1 possono essere utilizzati anche per collegamenti filettati non a serraggio controllato. Assiemi per collegamenti filettati a serraggio controllato La bulloneria strutturale ad alta resistenza a serraggio controllato è costituita dai sistemi HR, HV e HRC. Deve essere conforme ai requisiti della norma EN 14399-1 e della relativa norma europea. Le viti in acciaio inossidabile non possono essere utilizzate in applicazioni strutturali a serraggio controllato, se non specificato altrimenti. Quando vengono utilizzate, devono essere considerate come elementi di collegamento speciali. Se non specificato diversamente, il valore nominale del precarico minimo prescritto Fp,C è dato da: Fp,C = 0,7 x fub x As, dove fub è il carico unitario di rottura nominale del materiale della vite e As è l’area di sollecitazione nominale della vite. Metodi di serraggio per le classi k Sporgenza della vite superiore a un filetto completo Metodo di serraggio Precarico Classi k Metodo della coppia Fp,C K2 Metodo modificato Fp,C* K1 Metodo combinato Fp,C K1 (o K2) T F.058 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Le cosiddette classi k sono definite per gli assiemi HV consegnati ed indicano indirettamente il coefficiente di attrito dell’assieme fornito. Per esempio, la classe K1 specifica, come elemento decisivo di un assieme, le condizioni di lubrificazione del dado, garantendo un processo affidabile per ottenere il precarico minimo. Le classi k ed eventualmente anche le coppie di serraggio per il metodo modificato secondo EN 1993-1-8/NA per Fp,C* sono indicate sulla confezione. Tutti gli elementi di un assieme HV sono quindi combinabili illimitatamente fra ogni lotto di produzione di uno stesso costruttore e vengono forniti in confezioni separate. Le coppie di serraggio e i precarichi corrispondenti sono indicati nella norma EN 1993-1-8/NA. Progetto, Costruzione, Montaggio Precarichi e coppie di serraggio Metodo di serraggio combinato con coppia di pre-serraggio e rotazione aggiuntiva per la classe di resistenza 10.9 secondo EN 1090 Metodo della coppia Le viti devono essere serrate con un dispositivo di serraggio che disponga di un campo di impiego adeguato. Possono essere utilizzati avvitatori manuali o automatici. Gli avvitatori ad impulsi possono essere utilizzati solo per la prima fase di serraggio per ogni vite. Il processo di serraggio con il metodo della coppia è composto al minimo dalle due fasi seguenti: Le coppie di serraggio e gli angoli di rotazione aggiuntiva dipendono dal metodo selezionato. Nel caso del metodo di serraggio combinato per assiemi HV 10.9 e della classe K1 secondo EN 1090-2 per ottenere il precarico minimo prescritto Fp,C durante la prima fase si applica una coppia di serraggio di ca. = 0.75 x Mr,1 (Mr,1 = 0.13 x d x Fp,C). Prima fase di serraggio: l’avvitatore viene impostato con una coppia di serraggio di ca. 0,75 Mr,i dove Mr,i = Mr,2 o a Mr,test. Questa prima fase di serraggio deve essere completata per tutte le viti di un collegamento, prima di iniziare con la seconda fase di serraggio. Seconda fase di serraggio: l’avvitatore viene impostato con una coppia di serraggio pari a 1,10 Mr,i dove Mr,i = Mr,2 o a Mr,test. Nel caso del metodo di serraggio modificato per assiemi HV 10.9, secondo EN 1093-1-8/NA, per ottenere il precarico minimo modificato Fp,C*, si applica una coppia di pre-serraggio utilizzando il metodo di serraggio della coppia. Il metodo descritto non è ammissibile nel caso di precarichi prescritti inferiori ai valori riportati in tabella. Nota: in sostituzione della formula di calcolo esatta (1 + 1,65 Vk) con Vk = 0,06 per la classe K2 è anche possibile utilizzare in modo equivalente il fattore 1,10 insieme a Mr,2. Questa prima fase deve essere completata per tutte le viti di un collegamento, prima di iniziare con la seconda fase di serraggio e applicare la rotazione aggiuntiva prescritta. Diametro della vite in mm EN 1090-2 DIN EN 1993-1-8/NA (DIN 18800-7) Precarico minimo prescritto Fp,C in kN Coppia di riferimento (classe K1) Mr,1 in Nm Coppia di pre-serraggio in Nm Precarico minimo modificato Fp,C* in kN Coppia di riferimento (classe K1) MA in Nm Coppia di pre-serraggio in Nm 12 16 20 22 24 27 30 36 59 92 69 50 100 75 110 229 172 100 250 190 172 447 335 160 450 340 212 606 455 190 650 490 247 771 578 220 800 600 321 1 127 845 290 1 250 940 393 1 533 1 150 350 1 650 1 240 572 2 677 2 008 510 2 800 2 100 Rotazione aggiuntiva per il metodo di serraggio combinato per gli assiemi in classe di resistenza 10.9 Spessore nominale totale «t» dei particolari da serrare (inclusi tutti gli spessori e le rondelle) d = diametro della vite Angolo di rotazione aggiuntivo da applicare durante la seconda fase di serraggio Gradi Rotazione t<2d 2d≤t<6d 6 d ≤ t ≤ 10 d 60° 90° 120° 1/6 1/4 1/3 © Bossard, F-it-2017.01 Nota: Se la superficie del sottotesta della vite o la superficie di appoggio del dado (tenendo conto dell’eventuale impiego di piastrine di appoggio a cuneo) non risultano perpendicolari all’asse della vite, l’angolo di rotazione richiesto deve essere determinato tramite prove sperimentali. www.bossard.com F.059 T Progetto, Costruzione, Montaggio Sicurezza dei collegamenti filettati Sintesi dei metodi costruttivi per la sicurezza dei collegamenti filettati Per la sicurezza dei collegamenti filettati si definiscono generalmente i seguenti due fenomeni: distensione e disserraggio. Distensione Nei collegamenti filettati, avvitati correttamente, può verificarsi una distensione (diminuzione del precarico di montaggio), dovuta all’assestamento dei materiali o all’allungamento della vite, a causa di un carico assiale d’esercizio FA maggiore di quella prevista. Disserraggio Le viti sottoposte a sollecitazioni dinamiche di taglio FQ perpendicolari all’asse della vite, possono svitarsi nel caso d’un precarico insufficiente (dimensionamento troppo debole, errore di montaggio, distensione) permettendo il movimento relativo dei pezzi. Per tale motivo si perde la componente bloccante dell’attrito sulla filettatura e sulle superfici d’appoggio della vite e del dado. SG FA FM lK FV fpM FV FQ FV FM min. FZ FA d fZ FM = Precarico di montaggio fSM = Allungamento della vite a causa di FM fPM = Compressione dei pezzi a causa di FM FV = Precarico necessario FZ = Riduzione del precarico a causa dell’ assestamento f Z = Valore dell’assestamento (irreversibile, causato della deformazione plastica) FA = Carico assiale d’esercizio FM min.= FV + FZ FV FQ lK SG d Prevenzione della distensione: Prevenzione del disserraggio: =Precarico = Forza di taglio = Lunghezza di serraggio = Spostamento dei pezzi serrati = Diametro nominale Misure Effetto ottenuto Misure Effetto ottenuto Superfici lisce e pulite Poche superfici di separazione Nessun elemento deformabile nel collegamento Riduzione delle possibilità d’assestamento Viti con diametro maggiore Classe di resistenza più alta Precarico più elevato; diminuzione del movimento relativo (accoppiamento per attrito) Scelta di viti lunghe (lK > 5 ∙ d) Viti con gambo ridotto Impiego di bussole Viti e dadi con flangia Rosette speciali con durezza 200 HV T FQ F.060 Flessibilità elevata Perdita minima del precarico per effetto dell’assestamento Resistenza alla fatica elevata Le superfici d’appoggio più ampie permettono di non superare le pressione superficiale ammissibile Fori passanti con tolleranze maggiori Stessi vantaggi come sopra. Adatte per classi di resistenza fino a 8.8 Viti con gambo calibrato rinforzato Spine, cilindriche ed elastiche Scelta di viti lunghe (lK > 5 ∙ d) Viti con gambo ridotto Impiego di bussole Viti, dadi e rosette con nervature sulle superficie d’appoggio Prevenzione del movimento relativo fra i particolari del collegamento (accoppiamento geometrico) Collegamenti flessibili con capacità di compensare gli assestamenti. L’effetto rullante porta ad una compressione della superficie con l’incorporamento delle nervature www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 fSM Progetto, Costruzione, Montaggio Sicurezza dei collegamenti filettati Sicurezza dei collegamenti mediante elementi aggiuntivi contro la distensione o il disserraggio oppure la perdita Osservazione L’efficiacia delle soluzioni indicate nella tabella seguente per prevenire la distensione, il disserraggio e / o la perdita, è unicamente basata su esperienze pratiche. E’ responsabilità dell’utilizzatore di verficare con precisione questi elementi differenti in funzione dei casi specifici di impiego. Denominazione / Classe di resistenza Sicurezza contro Spiegazioni La distensione fino a Il diserraggio fino a div. 5.6 div. 5.6 8.8 Viti a testa esagonale, cilindrica e dado con flangia e nervature (VERBUS RIPP®) 10.9 8.8 0 10.9 Perdita Aumento della coppia di disserraggio grazie alla flangia e alle nervature 1 Viti e dadi esagonali con flange dentellate (VERBUS TENSILOCK®) La superficie dentellata della flangia impedisce il disserraggio 1 Viti a testa esagonale e testa bombata con flangia elastica (ecosyn®-fix) 3 Aumento della coppia di disserraggio grazie alla flangia elastica di maggiore diametro 3 Precote® tipo 30/80/85, Scotch-Grip® 2353, Loctite®, DELO®, Three Bond® 1 1 1 1 Viti con trattamento Tuflok® (rivestimento in poliammide) 1 1 Viti autoformanti per metalli DIN 7500 3 3 3 Viti autoformanti per termoplastici PT®, DELTA PT® e ecosyn®-plast 3 1 1 Dadi esagonali autofrenanti DIN 982/985 ecc. 1 Dadi esagonali autofrenanti DIN 980/ISO 7042 ecc. 1 Dadi esagonali autofrenanti a tenuta stagna (Seal-Lok®) ecc. Dadi esagonali autofrenanti elastici (Serpress®) ecc. 1 3 3 Dadi esagonali autofrenanti con rosetta elastica pre-assemblata 3 1 0 Rosette elastiche dentate e rosette elastiche con dentatura sovrapposta DIN 6798/6797 ecc. Evita la perdita. L’anello di poliammide funge anche da guarnizione (max. 120 °C) La copiglia impedisce la perdita, è possibile un disserraggio limitato Coppia di disserraggio più elevata sulle superfici d’appoggio tenere 3 0 Sicurezza contro la perdita per l’attrito maggiore sulla filettatura Leggero aumento della coppia di disserraggio per l’effetto elastico 0 Rosette elastiche con nervature su ambedue le superfici Sicurezza contro la perdita grazie all’inserto autofrenante in poliammide (max. 120 °C) Pressione superficiale ridotta e maggior attrito superficiale 0 3 3 Sicurezza globale grazie al filetto senza gioco formato dalla vite Coppia di disserraggio più elevata con la rosetta dentellata mobile imperdibile 0 Rosette elastiche con nervature (Rip-LockTM) Sicurezza globale grazie al filetto senza gioco formato dalla vite La rondella elastica pre-assemblata compensa la distensione Dadi esagonali autofrenanti con rosetta dentellata imperdibile (BN 1364) Rosette elastiche DIN 127/128/7980 ecc. 3 3 Viti e dadi con flangia Prevenzione della perdita mediante l’effetto frenante del poliammide, max. 120 °C Sicurezza per effetto elastico 0 Dadi esagonali ad intagli (a corona) DIN 935 ecc. Adesivi pre-applicati che eliminano il gioco nella filettatura e sigillano la stessa. 0 Rosette elastiche coniche DIN 6796 ecc. 1 3 Rondelle di sicurezza NORD-LOCK® 3 3 3 0 1 3 Coppia di disserraggio più elevata per l’effetto elastico e le nervature su materiali non temprati Coppia di disserraggio più elevata per l’effetto elastico e le nervature di ambedue le parti Alte forze di pressione: consultare la documentazione per il calcolo 1 1 Le rondelle di sicurezza NORD-LOCK® utilizzano il principio geometrico del piano inclinato per rendere le viti autobloccanti ed evitare il disserraggio anche in caso di vibrazioni elevate e di sollecitazioni dinamiche estreme. © Bossard, F-it-2017.01 Efficacia: 1 eccellente 3buona 0 mediocre www.bossard.com F.061 T Progetto, Costruzione, Montaggio Sicurezza dei collegamenti filettati Indicazioni pratiche Lunghezza di serraggio Lk Filettatura Ø d Sollecitazione assiale trasversale assiale trasversale Corta Lk < 2 d Elemento di sicurezza non necessario Da verificare Da verificare Lunga Lk ≥ 5 d Elemento di sicurezza non necessario Elemento di sicurezza non necessario Elemento di sicurezza non necessario Da verificare in funzione delle condizioni limite Elemento di sicurezza necessario T F.062 Elemento di sicurezza non necessario dinamica Elemento di sicurezza non necessario Elemento di sicurezza necessario Da verificare in funzione delle condizioni limite www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Media 5 d > Lk ≥ 2 d statica Progetto, Costruzione, Montaggio Sollecitazione di taglio nelle spine elastiche Sollecitazioni statiche di taglio per collegamenti Diametro nominale [mm] 0,8 1 1,2 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 6 8 10 12 13 14 16 18 20 Sollecitazione di taglio F min. [kN] Spine elastiche a spirale Spine elastiche esecuzione normale secondo ISO 8750 esecuzione pesante secondo ISO 8748 Acciaio per molle bonificato da 420 a 545 HV 0,2 0,3 0,45 0,72 1,25 1,95 2,25 3,75 4,8 – 7,5 11 19,5 31 44,5 – 60 77,5 – 125 Diametro nominale da 10 mm Diametro nominale da 10 mm – 0,35 – 0,79 1,41 2,19 3,16 4,53 5,62 7,68 8,77 13 21,38 35,08 52,07 57,55 72,36 85,51 111,27 140,32 F F F F – – – – 0,75 1,2 1,75 2,3 4 4,4 5,2 9 12 20 24 33 42 49 63 79 Orientamento della scanalatura delle spine Collegamento a sezione singola 2xF F esecuzione leggera ISO 13337 Diametro nominale fino a 8 mm Acciaio per molle bonificato da 420 a 560 HV – – – 0,95 1,75 2,75 3,8 – 6,75 – 10 15 26,5 42 60 – 82,5 105 – 170 Spine elastiche a spirale esecuzione pesante ISO 8752 Diametro nominale fino a 8 mm F Per collegamenti rigidi Elevate sollecitazioni Collegamento a sezione doppia © Bossard, F-it-2017.01 1. Rappresentazione schematica dell’elastici- tà radiale 2. Spina prima dell’inserimento 3. Spina inserita 4. Spina dopo l’estrazione con le spire ritor- nate nella posizione originale 5. Giunto cardanico per chiave a tubo 6. Spina elastica a spirale www.bossard.com F 2F F F F Per collegamenti flessibili, basse sollecitazioni, con possibilità di minime deformazioni nella direzione della sollecitazione F.063 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Avvitamento diretto nel metallo con viti autoformanti secondo DIN 7500 Di cosa è necessario tenere conto al momento del dimensionamento e della progettazione? – Le viti autoformanti secondo DIN 7500 (trilobate) formano plasticamente, senza produzione di trucioli, un filetto metrico in tolleranza. – Le viti sono cementate con resistenza a trazione di ca. 800 N/mm2. – La viti autoformanti possono essere utilizzate con metalli duttili come acciaio, metalli non ferrosi e leghe leggere con durezza massima da 140 a 160 HV. – La viti autoformanti non sono adatte ad essere utilizzate con materiali fragili come la ghisa grigia. – Le viti autoformanti in INOX A2 possono essere utilizzate, con un processo sicuro, solo con le leghe leggere. E’ però necessario scegliere prefori del 5 % più grandi rispetto ai valori indicati nella tabella. – Non sono necessari altri elementi aggiuntivi di sicurezza, come per es. rosette elastiche. La sicurezza contro le vibrazioni è garantita dall’attrito della filettatura. – Ê possibile effettuare da 10 a 20 montaggi ripetuti – Nel caso delle lamiere sottili munite di fori di punzonatura possono ssere migliorate le caratteristiche meccaniche del collegamento. – Per i fori al laser si consiglia di effettuare alcune prove (le superfici di taglio possono essere troppo dure). – Per le applicazioni critiche effettuare alcune prove. Se possibile contattare il nostro reparto di Engineering in una fase iniziale dello sviluppo dei prodotti. – Per adempiere alla funzione di formatura del filetto le viti autoformanti devono essere lubrificate. Può essere utilizzato un sistema di lubrificazione integrato nel trattamento superficiale così come una lubrificazione addizionale. – Nel caso di rivestimento superficiale elettrolitico esiste il rischio di rottura dovuto all’infragilimento da idrogeno. Per ridurre questo rischio è necessario che il trattamento superficiale sia eseguito secondo la norma ISO 4042. Le viti in acciaio ad alta resistenza, classe 8.8 e superiori, non possono essere sostituite con viti autoformanti in acciaio cementato senza aver prima eseguito dei collaudi approfonditi. Osservazione Premesse per un collegamento filettato sicuro sono la configurazione corretta dei componenti e la scelta degli elementi di collegamento più adatti. Caratteristiche meccaniche e prestazionali delle viti autoformanti secondo DIN 7500 e ISO 7085. A C s Per determinare la lunghezza della vite è necessario tener conto della lunghezza conica dell’estremità della vite, non completamente portante. B A = Estremità conica della vite di max. 4 P B= Lunghezza utile della filettatura C= Lunghezza totale, tolleranza js 16 s = Spessore del materiale T F.064 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 0,5–1 x P Configurazione dei prefori In seguito alla compressione del materiale durante la formatura del filetto sullo spigolo del foro si forma un piccolo cordone che puo risultare d’impedimento in caso di assemblaggio di parti liscie. Si consiglia percio una svasatura a 90° degli spigoli del foro, con una profondita da meta fino ad un passo della filettatura oppure una lamatura cilindrica. Progetto, Costruzione, Montaggio La lamatura cilindrica ha il vantaggio di mantenere costante la profondità di avvitamento in caso di pezzi da fissare di spessore diverso. Consente inoltre di mantenere costante la coppia di serraggio in caso di stessi materiali e uguali dimensioni delle viti. min. 0,5 x P Raccomandazioni per il progettista 1,05 x Ø-nominale Ø-nominale Nelle lamiere sottili un’imbutitura aumenta la tenuta del collegamento. Richiedere informazioni dettagliate al reparto di Engineering Bossard. Caratteristiche meccaniche, configurazione del preforo nell’acciaio Dettaglio tecnici Diametro nominale della filettatura Passo della filettatura P Coppia di serraggio max. Coppia minima di rottura1) Resistenza minima a trazione Spessore del materiale s 2 e inferiore 4 6 8 10 e superiore [mm] [Nm] [Nm] [kN] [mm] M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 M6 0,4 0,45 0,5 0,6 0,7 0,8 1 ca. 80 % della coppia minima di rottura 0,4 1 1,8 2,8 4,1 8,7 15 1,65 2,7 4 5,4 7 11,4 16 Diametro del preforo d – H11 for per acciaio, HB max. 135, forati oppure punzonati 1,8 2,25 2,7 3,2 3,6 4,5 5,4 1,85 2,3 2,75 3,2 3,65 4,55 5,5 – 2,35 2,75 3,2 3,7 4,6 5,5 – – – – 3,7 4,65 5,55 – – – – – 4,65 5,6 M8 1,25 37 29 – 7,3 7,4 7,4 7,5 1) Prova di torsione secondo ISO 898, parte 7: La coppia di rottura di una vite viene determinata utilizzando il dispositivo di prova secondo la norma ISO 898, parte 7. La vite dovrà subire esclusivamente una torsione con la quale dovrà essere raggiunta la coppia minima di rottura prevista dalla norma ISO 898, parte 7. Prefori nei particolari pressofusi Tutte queste raccomandazioni dovranno essere verificate con delle prove di montaggio pratiche. Generalmente t1 [mm]:Parte superiore del preforo, con conicità accentuata, per migliorare l’esecuzione dello stampo e rinforzare le spine, per aiutare il centraggio delle viti, impedire il rigonfiamento del materiale ed utilizzare viti di lunghezza normalizzata e più economiche. t2 [mm]: Lunghezza portante del preforo, conicità a max. 1° t3 [mm]: Lunghezza portante del preforo, conicità α max. 1° 1-2 x d 1,05 x ∅-nominale Foro cieco Foro passante 1-2 x d © Bossard, F-it-2017.01 dh www.bossard.com F.065 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Valori di riferimento per la geometria del preforo nelle pressofusioni di alluminio e di zinco Massa [mm] Filettatura dh H11 d1 1,81 2,3 2,75 1,85 2,33 2,84 1,91 2,39 2,90 1,75 2,22 2,70 1,81 2,28 2,76 1,80 2,28 2,75 1,86 2,34 2,83 variabile, minimo 1 x il passo P della filettatura 4 5 6 2 2,5 3 d2 d3 t1 t2 t3 M2 min. max. min. max. min. max. M2,5 M3 Di cosa è necessario tener conto al momento del montaggio? – Collegamenti sicuri ed economici possono essere realizzati solo con avvitatori con controllo della coppia e / o dell‘angolo. – La velocità dovrebbe essere tra 300 e 1 000 giri al minuto. Possono essere utilizzati avvitatori elettrici o pneumatici. – Nelle prove sugli elementi costruttivi dovrebbe essere verificata la precisione di ripetibilità degli avvitamenti per tenere conto eventualmente di effetti non ancora considerati. M3,5 M4 M5 M6 M8 3,25 3,31 3,39 3,13 3,21 3,22 3,30 3,65 3,74 3,82 3,56 3,64 3,65 3,73 4,65 4,72 4,80 4,50 4,58 4,61 4,69 5,5 5,66 5,74 5,40 5,48 5,5 5,61 7,5 7,61 7,69 7,27 7,35 7,44 7,52 7 3,5 8 4 10 5 12 6 16 8 – Se si desidera utilizzare le viti su linee automatiche di montaggio, è necessario contattarci per definire e poter far realizzare le viti in qualità adatta al montaggio su linee automatiche (tempi di consegna da definire). L’utilizzo di «viti commerciali» su linee automatiche di montaggio purtroppo si dimostra spesso una soluzione tutt’altro che economica! D eterminazione delle coppie Pagina F.068 Avvitamento diretto nei materiali termoplastici con viti Delta PT® La vite Delta PT® ha tutte le note caratteristiche della vite PT®. Inoltre la vite Delta PT® presenta i seguenti vantaggi: – La nuova geometria dei fianchi della filettatura, con angolo principale di 20°, semplifica la deformazione della materia plastica – A parità di diametro nominale, un maggior diametro di nocciolo consente una resistenza a trazione e a torsione superiore in alcuni casi fino al 50 % – Elevata sicurezza contro le vibrazioni grazie al passo ridotto della filettatura – Aumento della resistenza a fatica – Minori tolleranze sul diametro – Elemento di collegamento a vite robusto, in grado di permettere precarichi superiori. – DELTA PT® permette una progettazione basata sull’ingegnerizzazione orientata al precarico (equivalente a VDI 2230). Dal confronto tra vite DELTA PT® e vite PT®, si deduce che utilizzando una vite DELTA PT® questa può essere di diametro minore o più corta e quindi più economica. T F.066 140° ° AFL P d [mm2] [mm] [mm] [mm] PT® K 50 35 2,24 4 13,24 Delta PT® 50 35 1,8 4 10,42 Delta PT® 40 35 1,46 3,2 11,75 AFL = (d12 – d2)∙ te π te ∙ 4 P www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Collegamenti filettati più economici L’esempio seguente dimostra che, a parità di ricoprimento AFL, grazie al passo ridotto P della filettatura è possibile impiegare una profondità di avvitamento te inferiore. Partendo da un ricoprimento AFL definito della vite PT®, è possibile calcolare la profondità di avvitamento te necessaria per la vite DELTA PT®. 20 Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Raccomandazioni per la progettazione – Per i fissaggi semplici sono sufficienti le raccomandazioni qui riportate. – Per collegamenti soggetti a carichi di esercizio, saremo lieti di aiutarvi nel dimensionamento, tra l’altro anche con l’aiuto del programma DELTACALC®. – Scelta di viti con testa di maggior diametro (BN 20040) per il collegamento filettato di particolari in plastica. Un maggior attrito sotto testa aumenta la sicurezza di processo durante il montaggio; una ridotta pressione superficiale consente una minore distensione e quindi un maggior precarico residuo. – Evitare di utilizzare viti a testa svasata per il collegamento filettato di particolari in plastica. L’angolo a 90° provoca non solo una distensione assiale ma anche una distensione radiale che, in presenza di una distanza troppo piccola dal bordo, provoca una notevole diminuzione del precarico e può causare anche la rottura dei particolari. – Evitare di eseguire asole nei particolari in plastica che dovranno essere collegati con viti. A causa del ridotto appoggio per la testa, la coppia di formatura potrebbe essere superiore alla coppia di attrito della testa, cosa che renderebbe impossibile un montaggio sicuro. – Le forze trasversali dovrebbero essere assorbite dagli elementi costruttivi mediante accoppiamento di forma. – Prevedere dei fori di scarico de (per evitare formazione di cricche di tensione). Il foro di scarico de è particolarmente importante poiché esso consente una ottimale distribuzione delle tensioni interne e impedisce quindi la rottura della borchia, soprattutto nel caso di termoplastici particolarmente sensibili alle tensioni, come per es. il policarbonato. Esso garantisce anche il contatto corretto dei particolari del collegamento nonostante il rigonfiamento della materia plastica in corrispondenza della formatura del primo filetto. Nel corso dell’ottimizzazione del collegamento filettato il diametro del preforo non dovrebbe superare il valore d = 0,88 x d1. Nella pratica possono esservi alcune differenze rispetto a queste raccomandazioni, per i seguenti motivi: – Condizioni di lavorazione del materiale in plastica – Configurazione dello stampo ad iniezione – Posizione del punto di iniezione – Formazione di linee di giunzione – Strutture locali ad es. a causa di materiali aggiuntivi e di riempimento come pigmenti colorati e fibre. – I materiali termoplastici possono essere diversi a seconda del produttore. © Bossard, F-it-2017.01 de te = 2 x d1 0,5 x d1 d = 0,8 ∙ d1 de = d1 + 0,2 mm D = 2 x d1 0,3 - 0,4 x d1 Configurazione della borchia per viti Delta PT® Il massimo precarico ottenibile serrando una vite fino alla rottura costituisce il criterio per stabilire il diametro d ottimale del preforo. Questo non dipende tanto dal materiale della borchia e dalla profondità di avvitamento te, quanto dal passo della filettatura P e dal diametro nominale d1 della vite. Durante la progettazione, per tutti i materiali comuni con modulo di elasticità E = 15 000 N/mm2 (Ø d del preforo per materiali speciali a richiesta), è valido: www.bossard.com D d te de d1 d = 0,8 x d1 Ø della borchia Ø del preforo lunghezza di avvitamento Ø del foro di scarico Ø nominale della vite Osservazione Si raccomanda di esegure degli avvitamenti di controllo con i primi pezzi ricavati da uno stampo. Contattate il nostro reparto Engineering. F.067 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Nel caso di collegamenti filettati sottoposti a carichi di esercizio potete compilare il modulo seguente per richiedere il supporto del nostro reparto Engineering. Per informazioni sul programma di calcolo DELTACALC® potete rivolgervi al vostro contatto commerciale oppure scrivere a [email protected]. sull’avvitatore, viene determinata in base ai requisiti specifici del cliente. Gli esperimenti vengono documentati mediante una «Relazione tecnica». rottura serraggio Coppia [Nm] Valutazione delle prestazioni Con il programma di calcolo DELTACALC® è possibile simulare le caratteristiche dimensionali per i collegamenti filettati di particolari in plastica. A sensi della VDI 2230 è possibile realizzare un progetto che tenga conto del precarico. Le possibilità del programma comprendono il dimensionamento, il carico ammissibile e la durata del collegamento filettato. appoggio della testa inserimento = formatura del filetto Tempo [sec] Modello PT 10 (Acciaio, bonificato, resistenza analoga 10.9) Dimensioni nominali Diametro (d1) Delta PT® 20 22 25 30 35 40 45 50 60 70 80 100 [mm] 2 2,2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 6 7 8 10 Minimo carico di rottura alla trazione [kN] 1,6 1,9 2,7 3,8 5,2 6,8 8,6 10 15 21 28 44 Di cosa é necessario tener conto al momento del montaggio? –C ollegamenti sicuri ed economici possono essere realizzati solo con avvitatori con controllo della coppia e / o dell’angolo. Il calore necessario alla formazione del filetto senza produzione di trucioli si sviluppa nel termoplastico grazie all’attrito durante l’avvitatura. – La velocità dovrebbe essere tra 300 e 800 giri al minuto. –P ossono essere utilizzati avvitatori elettrici o pneumatici. –N elle prove sugli elementi costruttivi dovrebbero essere verificati i valori calcolati e la precisione di ripetibilità degli avvitamenti per tener conto eventualmente di effetti non ancora considerati. –S e si desidera utilizzare le viti su linee automatiche di montaggio, è necessario contattarci per definire e poter far realizzare le viti in qualità adatta al montaggio su linee automatiche (tempi di consegna da definire). L’utilizzo di «viti commerciali» su linee automatiche di montaggio purtroppo si dimostra spesso una soluzione tutt’altro che economica! Determinazione della coppia di montaggio Al fine di raggiungere una sicurezza di processo ottimale la differenza tra coppia di formatura del filetto (Me) e coppia di rottura (Mü) deve essere la più grande possibile. I parametri reali di avvitamento possono essere determinati con pezzi originali nel «Laboratorio per le applicazioni tecniche» di Bossard. La coppia di montaggio ottimale MA che deve essere impostata T F.068 Dati necessari per la valutazione preliminare di un collegamento filettato autoformante Attenzione I risultati documentati da Bossard dovranno essere confermati in pratica con componenti prodotti in serie. Caratteristiche della vite Vite . .............................................................................................. Norma di riferimento ..................................................................... Forma della testa .......................................................................... Ø della testa [mm] ......................................................................... Ø nominale della Filettattura [mm] ............................................................................ Lunghezza [mm] ........................................................................... Caratteristiche del particolare da fissare Materiale ....................................................................................... Nome commerciale ....................................................................... Spessore del particolare da fissare [mm] ............................................................................. ∅ del foro [mm] ............................................................................. Caratteristiche della borchia Materiale ....................................................................................... Nome commerciale ....................................................................... Ø del preforo [mm] ........................................................................ Ø della borchia [mm] ..................................................................... lunghezza di avvitamento [mm] . ........................................................................ Ø del foro di scarico [mm] ............................................................. Profondità del foro di scarico [mm] . .............................................. Caratteristiche e condizioni di servizio del collegamento Coppia di serraggio richiesta [Nm) ................................................ Precarico richiesto [kN] ................................................................. Sollecitazione operativa (assiale) [N] ............................................ Sollecitazione dinamica della borchia [si / no] ...................................................................... Sollecitazione statica della borchia [si / no] ...................................................................... Temperatura di esercizio [°C] . ...................................................... periodo di servizio [h] .................................................................... Configurazione della borchia Pagina F.067 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Carico di rottura alla trazione Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Avvitamento diretto nei materiali termoplastici con viti PT® / ecosyn®-plast rottura Coppia [Nm] serraggio appoggio della testa inserimento = formatura del filetto Vantaggi della vite PT® / ecosyn®-plast – Bassa coppia di formatura del filetto ed elevata coppia di rottura – Elevata sicurezza di montaggio e di collegamento – Estrema sicurezza alle vibrazioni – Ridotto rischio di formazione di cricche di tensione – Ridotto assestamento del collegamento a causa di distensione eccessiva del materiale termoplastico – Elemento di collegamento a vite economico per l‘avvitamento diretto in materiali termoplastici 30° P Tempo [sec] La vite PT® è la versione precedente sperimentata a livello internazionale della vite PT®. Essa, così come la vite ecosyn®plast, possiede già tutte le caratteristiche che rendono molto sicuro il suo montaggio in materiali termoplastici e che conferiscono un‘elevata resistenza ai collegamenti filettati. © Bossard, F-it-2017.01 Raccomandazioni per la progettazione – Scelta di viti con testa di maggior diametro (BN 13578) per il collegamento filettato di particolari in plastica. (Un maggior attrito sotto testa aumenta la sicurezza di processo durante il montaggio; una ridotta pressione superficiale consente una minore distensione e quindi un maggior precarico residuo). – Evitare di utilizzare viti a testa svasata per il collegamento filettato di particolari in plastica. L‘angolo a 90° provoca non solo una distensione assiale ma anche una distensione radiale che, in presenza di una distanza troppo piccola dal bordo, provoca una notevole diminuzione del precarico e può causare anche la rottura dei particolari. – Evitare di eseguire asole nei particolari in plastica che dovranno essere collegati con viti. A causa del ridotto appoggio per la testa, la coppia di formatura potrebbe essere superiore alla coppia di attrito della testa, cosa che renderebbe impossibile un montaggio sicuro. – Le forze trasversali dovrebbero essere assorbite dagli elementi costruttivi mediante accoppiamento di forma. – Prevedere dei fori di scarico de (per evitare formazione di cricche di tensione). www.bossard.com F.069 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Configurazione della borchia per viti PT® / ecosyn®-plast Al fine di realizzare un progetto ottimale e che possa essere ritenuto valido nella pratica è assolutamente necessario adeguare la geometria della borchia ai diversi materiali. I dati riportati accanto si basano su prove di laboratorio realizzate su modelli. Nella pratica possono essere necessarie delle variazioni. Materiale Ø preforo d Ø esterno D miscela PC/ABS ASA PA 4.6 PA 4.6 – GF 30 PA 6 PA 6 – GF 30 PA 6.6 PA 6.6 – GF 30 PBT PBT – GF 30 PC PC – GF 30 PE (tenero) PE (duro) PET PET – GF 30 PMMA POM PP PP – TV 20 PPO PS PVC (duro) SAN 0,80 x d1 0,78 x d1 0,73 x d1 0,78 x d1 0,75 x d1 0,80 x d1 0,75 x d1 0,82 x d1 0,75 x d1 0,80 x d1 0,85 x d1 0,85 x d1 0,70 x d1 0,75 x d1 0,75 x d1 0,80 x d1 0,85 x d1 0,75 x d1 0,70 x d1 0,72 x d1 0,85 x d1 0,80 x d1 0,80 x d1 0,77 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 1,85 x d1 1,85 x d1 1,85 x d1 2,00 x d1 1,85 x d1 2,00 x d1 1,85 x d1 1,80 x d1 2,50 x d1 2,20 x d1 2,00 x d1 1,80 x d1 1,85 x d1 1,80 x d1 2,00 x d1 1,95 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 2,50 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 Profondità di avvitamento te 2,00 x d1 2,00 x d1 1,80 x d1 1,80 x d1 1,70 x d1 1,90 x d1 1,70 x d1 1,80 x d1 1,70 x d1 1,70 x d1 2,20 x d11) 2,00 x d11) 2,00 x d1 1,80 x d1 1,70 x d1 1,70 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 2,00 x d1 2,20 x d11) 2,00 x d1 2,00 x d1 1,90 x d1 d1 = Ø nominale della filettatura 1) Foro di scarico D ll s = d 2/3 ll s s s Avvallamenti Forma della borchia non adatta Forma corretta della borchia Resistenza a trazione per viti PT® Acciaio, bonificato, resistenza analoga a 10.9 Diametro (d1) Minimo carico di rottura a trazione PT® [mm] [kN] K18 K20 K22 K25 K30 K35 K40 K50 K60 K70 K80 K100 1,8 2 2,2 2,5 3 3,5 4 5 6 7 8 10 1,1 1,3 1,6 2 2,7 3,6 4,6 7 9,8 13 16 25 te = de = 1,05 x d1 0,3–0,5 x d1 D Fori di scarico D s d Dimensioni nominali Poiché si tratta di materiali sensibili alle cricche di tensione dovrebbero essere eseguiti i test raccomandati da parte del produttore. Il foro di scarico de è qui particolarmente importante poiché garantisce una ottimale distribuzione delle tensioni interne. L = 1,1–1,2 x Le Modifiche di forma Se, a causa della forma della borchia, si producono cavità da ritiro, avvallamenti o cicli di iniezione prolungati, questa può essere modificata come segue: – Ridurre il diametro esterno D della borchia – Aumentare il diametro d del preforo – Aumentrare la profondità del preforo e quindi la profondità di avvitamento della vite al fine di compensare le perdite di resistenza allo strappo. Prevedere prefori sufficientemente profondi in modo che, in nessun caso, una volta montate le viti vadano a contatto con il fondo degli stessi. D i cosa è necessario tenere conto al momento del montaggio? Pagina F.068 Conicità 0,5–1,0° Determinazione della coppia di montaggio T F.070 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Pagina F.068 Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Assemblaggi con viti autofilettanti Applicazione secondo DIN 7975 Le indicazioni sotto indicate sono delle raccomandazioni generali per l‘utilizzo delle viti autofilettanti. I differenti tipi d‘avvitatura presentati non sono che degli esempi. Le viti autofilettanti forma C, con punta conica (detta anche punta di centraggio) sono le più utilizzate, soprattutto per avvitare più lamiere con prefori che possono essere decentrati. Valore minimo dello spessore totale delle lamiere da assemblare s Lo spessore totale delle lamiere da assemblare dovrà essere maggiore del passo della filettatura della vite utilizzata, altrimenti non sarà possibile trasmettere una coppia di serraggio sufficiente a causa della mancata presa della filettatura sotto la testa della vite. Se questa condizione non è soddisfatta si raccomanda d‘effettuare gli assemblaggi secondo le figure da 3 a 6. s 1. Assemblaggio semplice (due fori di nocciolo) 2. Assemblaggio semplice (con foro passante) ~s 4. Preforo imbutito (lamiera sottile) ~s s 3. Preforo derformato (lamiera sottile) ~s 5. Assemblaggio su foro predisposto ~s 6. Assemblaggio con dado rapido di sicurezza Osservazione © Bossard, F-it-2017.01 – Le viti autofilettanti non sono progettate per trasferire carichi elevati. Non esistono valori di riferimento per i precarichi. –L’assemblaggio su foro predisposto può essere utilizzato con lamiere sottili, specialmente nel caso di produzione di serie. Nel preforo, realizzato per stampaggio, viene predisposta una spirale corrispondente al passo della filettatura. – Utilizzando i dadi in gabbia è possibile utilizzare le viti autofilettanti indipendentemente dallo spessore o dal materiale delle lamiere. – Per l’avvitamento in lamiere austenitiche le coppie di serraggio devono essere definite in seguito a prove pratiche. –Le viti autofilettanti in acciaio inossidabile possono essere avvitate con un processo sicuro solamente in lamiere di lega leggera. Nel caso di avvitamento in lamiere di acciaio o di acciaio inossidabile i parametri di avvitamento possono essere definiti solo dopo opportune prove pratiche. www.bossard.com F.071 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista In caso d‘impiego di altre tipologie di viti o di lamiere di materiali diversi dovranno essere eseguite delle prove. I prefori punzonati dovranno essere eventualmente da 0,1 a 0,3 mm più grandi. Si dovrà avvitare solo nella direzione della tranciatura. Collegamenti con viti autofilettanti / Spessore della lamiera / Diametro del preforo I valori indicativi seguenti sono validi solamente per viti in acciaio cementato temprato che sono avvitate secondo la figura 2 della pagina F.071. La coppia di serraggio dovrà essere il 50 % max. della coppia di rottura minima. Filettatura Passo Resistenza a trazione del materiale Diametro di nocciolo del foro db per viti da ST 2,2 a ST 6,3 Spessore lamiera s [mm] P [mm] Rm [N/mm2] 0,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 1,7 1,8 1,9 2,0 2,2 2,5 2,8 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 ST 2,2 0,8 ST 2,9 1,1 ST 3,5 1,3 ST 3,9 1,4 ST 4,2 1,4 ST 4,8 1,6 ST 5,5 1,8 ST 6,3 1,8 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 da 100 a ca. 300 fino 500 1,7 1,7 1,7 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,7 1,7 1,7 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,7 1,7 1,7 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,7 1,7 1,8 2,2 2,2 2,2 – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,7 1,7 1,8 2,2 2,2 2,2 – – – – – – – – – – – – – – – – – – 1,7 1,7 1,8 2,2 2,2 2,3 2,6 2,6 2,7 2,9 2,9 3,0 – – – – – – – – – – – – 1,7 1,8 1,9 2,2 2,2 2,3 2,7 2,7 2,8 2,9 2,9 3,1 3,1 3,1 3,3 – – – – – – – – – 1,7 1,8 1,9 2,2 2,3 2,4 2,7 2,7 2,8 3,0 3,0 3,1 3,2 3,2 3,3 – – – – – – – – – 1,7 1,9 1,9 2,2 2,3 2,4 2,7 2,7 2,9 3,0 3,0 3,2 3,2 3,2 3,4 3,6 3,6 3,9 – – – – – – 1,7 1,9 1,9 2,2 2,3 2,4 2,7 2,7 2,9 3,0 3,1 3,2 3,2 3,2 3,4 3,6 3,7 3,9 – – – – – – 1,8 1,9 1,9 2,2 2,4 2,4 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,3 3,2 3,3 3,4 3,6 3,8 4,0 4,2 4,3 4,6 4,9 5,0 5,3 – – – 2,2 2,4 2,5 2,7 2,8 2,9 3,0 3,2 3,3 3,2 3,3 3,4 3,6 3,8 4,0 4,2 4,4 4,6 4,9 5,1 5,4 – – – 2,2 2,4 2,5 2,7 2,9 3,0 3,0 3,2 3,3 3,2 3,4 3,5 3,6 3,9 4,0 4,2 4,4 4,6 4,9 5,2 5,4 – – – 2,3 2,4 2,5 2,7 2,9 3,0 3,0 3,2 3,3 3,2 3,4 3,5 3,6 3,9 4,1 4,2 4,5 4,7 4,9 5,3 5,5 – – – – – – 2,8 3,0 3,1 3,1 3,3 3,4 3,2 3,5 3,6 3,7 4,0 4,1 4,2 4,7 4,8 5,0 5,4 5,6 – – – – – – 2,9 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,3 3,6 3,6 3,8 4,1 4,2 4,4 4,7 4,8 5,2 5,5 5,7 – – – – – – – – – 3,3 3,3 3,5 3,4 3,6 3,6 3,9 4,1 4,2 4,5 4,8 4,9 5,3 5,6 5,7 – – – – – – – – – – – – 3,5 3,6 3,7 4,0 4,2 4,2 4,6 4,8 4,9 5,4 5,7 5,7 – – – – – – – – – – – – – – – 4,1 4,2 4,3 4,7 4,9 5,0 5,5 5,7 5,8 – – – – – – – – – – – – – – – – – – 4,8 4,9 5,0 5,6 5,8 5,8 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 5,7 5,8 5,8 Resistenza a torsione minima per viti autofilettanti in acciaio secondo ISO 2702 (precedentemente DIN 267, parte 12) Viti autofilettanti [mm] Resistenza a torsione minima1) 1) [Nm] ST 2,2 ST 2,6 ST 2,9 ST 3,3 ST 3,5 ST 3,9 ST 4,2 ST 4,8 ST 5,5 ST 6,3 ST 8 ST 9,5 0,45 0,9 1,5 2 2,7 3,4 4,4 6,3 10 13,6 30,5 68 Resistenza a torsione determinata con dispositivo di serraggio secondo ISO 2702 Coppie di serraggio per viti autofilettanti Valori approssimativi devono essere derivati dalla norma ISO 2702 (precedentemente DIN 267-12). Valori di riferimento per la coppia di serraggio: MA = ca. 80 % della resistenza a torsione minima ovvero della coppia di rottura con cedimento della vite o del componente. T F.072 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 La coppia massima di formatura del filetto non dovrebbe superare il 50 % della coppia di rottura (resistenza a torsione minima della vite). Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Criteri per la selezione degli inserti filettati automaschianti Ensat® Raggruppamento dei materiali, tipologie degli inserti ed esecuzioni Ensat® Tipo 302 Gruppo di materiali I II III IV V VI © Bossard, F-it-2017.01 VII Ensat® Tipo 305 Ensat® Tipo 307/308 Materiale del pezzo Leghe leggere invecchiate artificialmente con resistenza a trazione sopra 350 N/mm2 Ghise con elevata durezza, ottone, bronzo e altri metalli non ferrosi Ensat® Tipo 337/338 Tipologie raccomandate Esecuzioni Ensat® raccomandate 302/337 307/338 308 Acciaio cementato zincato 302 Acciaio cementato zincato Leghe leggere con resistenza a trazione fino a 350 N/mm2 302/337 307/338 308 Acciaio cementato zincato Ghise 302 Termoindurenti duri e fragili 302/337 307/338 308 Acciaio cementato zincato Leghe leggere con resistenza a trazione fino a 300 N/mm2 302/337 307/338 308 Acciaio cementato zincato Ghise tenere 302 Termoindurenti con durezza media 302/337 307/338 308 Acciaio cementato zincato Leghe leggere con resistenza a trazione fino a 250 N/mm2 Ensat® Tipo 309 302 302 Acciaio cementato zincato oppure ottone Acciaio cementato zincato Ottone Acciaio cementato zincato Metalli teneri e leghe leggere con resistenza a trazione fino a 180 N/mm2 302 Termoindurenti teneri Laminati in resina 302 Acciaio cementato zincato oppure ottone oppure INOX A1 Termoplastici teneri Legni duri 302 Acciaio cementato zincato oppure ottone oppure INOX A1 309 Ottone 305 Ottone Legni duri Legni teneri, pannelli di compensato o di masonite Termoplastici teneri www.bossard.com 309 Acciaio cementato zincato oppure INOX A1 Ottone F.073 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista II III IV Ricoprimento ottenibile 30 % – 40 % 40 % – 50 % 50 % – 60 % 60 % – 70 % M2,5 M2,6 M3 M3,5 M4 M5 M6a M6 M8 M10 M12 M14 M16 M20 M24 4,3 – 4,2 4,3 – 4,2 4,8 – 4,7 5,7 – 5,6 6,2 – 6,1 7,6 – 7,5 8,6 – 8,5 9,4 – 9,2 11,4 – 11,2 13,4 – 13,2 15,4 – 15,2 17,4 – 17,2 19,4 – 19,2 25,4 – 25,2 29,4 – 29,2 4,2 – 4,1 4,2 4,7 5,6 – 5,5 6,1 – 6 7,5 – 7,3 8,5 – 8,3 9,2 – 9 11,2 – 11 13,2 – 13 15,2 – 15 17,2 – 17 19,2 – 19 25,2 – 25 29,2 – 29 4,1 4,1 4,6 5,5 – 5,4 6 – 5,9 7,3 – 7,2 8,3 – 8,2 9 – 8,8 11 – 10,8 13 – 12,8 15 – 14,8 17 – 16,8 19 – 18,8 25 – 24,8 29 – 28,8 4,1 – 4 4,1 – 4 4,6 – 4,5 5,4 – 5,3 5,9 – 5,8 7,2 – 7,1 8,2 – 8,1 8,8 – 8,6 10,8 – 10,6 12,8 – 12,6 14,8 – 14,6 16,8 – 16,6 18,8 – 18,6 24,8 – 24,6 28,8 – 28,6 Prof. del foro cieco Bmin I 6 6 6 8 8 10 12 14 15 18 22 24 22 27 30 8 8 8 10 10 13 15 17 18 22 26 28 27 32 36 Ensat® Tipo 307/308/337/338 I II III Ricoprimento ottenibile M3,5 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 50 % – 60 % 60 % – 70 % 70 % – 80 % 5,7 – 5,6 6,2 – 6,1 7,7 – 7,6 9,6 – 9,5 11,5 – 11,3 13,5 – 13,3 15,4 – 15,2 17,4 – 17,2 5,6 6,1 7,6 – 7,5 9,5 – 9,4 11,3 – 11,2 13,3 – 13,2 15,2 – 15,1 17,2 – 17,1 5,6 – 5,5 6,1 – 6 7,5 – 7,4 9,4 – 9,3 11,2 – 11,1 13,2 – 13,1 15,1 – 15 17,1 – 17 Prof. del foro cieco Bmin Diametro del preforo D [mm] Per gruppo di materiale Spessore del materiale Amin Filettatura 5/8 6/8 7/10 8/12 9/14 10/18 12/22 14/24 7/10 8/10 9/13 10/15 11/17 13/22 15/26 17/28 VI Ricoprimento ottenibile M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 85 % – 90 % 90 % – 95 % 3,8 – 3,6 4,3 – 4,2 5,3 – 5,2 6,9 – 6,7 7,9 – 7,7 10,3 – 10,1 12,8 – 12,6 15,8 – 15,6 3,6 – 3,5 4,2 – 4,1 5,2 – 5,1 6,7 – 6,6 7,7 – 7,6 10,1 – 9,9 12,6 – 12,4 15,6 – 15,4 F.074 6 6 10 12 14 20 23 26 8 8 13 15 17 23 26 30 Ensat® Tipo 305 Filettatura Diametro del preforo D [mm] Per gruppo di materiale VII M3 M4 M5 M6 4,6 – 4,7 6 – 6,1 7,3 – 7,4 9 – 9,2 6 8 10 14 7 9 11 15 Prefori Il preforo può essere eseguito di foratura oppure essere già previsto durante la pressofusione. Generalmente la svasatura del foro non è necessaria, tuttavia tale operazione è consigliata ai fini di un corretto avvitamento dell’Ensat®. Spessore del materiale: Lunghezza dell’Ensat® = minor spessore del materiale ammesso A Profondità del foro cieco: profondità minima B Distanza dal bordo: La distanza minima consentita dal bordo dipende dalla sollecitazione prevista e dall’elasticità del materiale in cui viene avvitato l’Ensat®. Valori indicativi per le leghe leggere: S ≥ 0,2 a ≥ 0,6 d2 Valori indicativi per la ghisa: S ≥ 0,3 a ≥ 0,5 d2 d2 = Diametro esterno [mm] dell’Ensat® DA = + 0,2 a 0,4 mm a = da 1 a 1,5 x passo della filettatura esterna T Prof. del foro cieco Bmin V www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Diametro del preforo D [mm] Per gruppo di materiale Spessore del materiale Amin Filettatura Diametro del preforo D [mm] Per gruppo di materiale Prof. del foro cieco Bmin Ensat® Tipo 302 Filettatura Spessore del materiale Amin I materiali duri e fragili richiederanno dei prefori maggiori rispetto ai materali teneri ed elastici. Il diametro ottimo del preforo dovrà essere determinato nelle prove. Ensat® Tipo 309 Spessore del materiale Amin Raccomandazioni sui prefori, sugli spessori del materiale e sulle profondità del foro cieco per gli inserti automaschianti filettati Ensat® Il diametro del preforo soggetto alla filettatura esterna dell’inserto, dipende dalla resistenza e dalle caratteristiche fisiche del materiale dell’elemento di costruzione. Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Impronte per viti Il progresso tecnico e le considerazioni economiche fanno sì che in tutto il mondo si stia passando progressivamente dalle viti con intaglio a quelle con impronte. Viste le tante possibilità offerte, è oggi importante conoscere le più diffuse impronte per viti al fine di pianificare la costruzione, la preparazione del lavoro, gli acquisti e il montaggio. Impronta a croce H (Phillips) secondo ISO 4757 – L’impronta a croce Phillips è quella più diffusa in tutto il mondo. – Impronta a croce normale con tutte le pareti e le nervature inclinate, mentre il cacciavite presenta estremità trapezoidali. – Le più importanti misure d’identificazione sono contenute nelle descrizioni dei prodotti del rispettivo gruppo di catalogo. Impronta a croce Z (Pozidriv) secondo ISO 4757 – L’impronta a croce Pozidriv ha assunto una certa importanza soprattutto in Europa. – Le quattro «pareti di serraggio» a croce su cui si appoggia il cacciavite durante l’avvitatura sono verticali. Le restanti pareti e nervature sono inclinate. Questo rende più agevole il montaggio se le impronte a croce sono realizzate in modo ottimale. – Le più importanti misure d’identificazione sono contenute nelle descrizioni dei prodotti del rispettivo gruppo di catalogo. Esagono incassato – Le viti con esagono incassato dimostrano da anni la loro validità nel settore della costruzione delle macchine e delle apparecchiature. – Le viti con esagono incassato hanno un’apertura in chiave ridotta rispetto alle viti a testa esagonale, infatti esse consentono di realizzare costruzioni più economiche grazie alle dimensioni ridotte. – Le più importanti misure d’identificazione sono contenute nelle descrizioni dei prodotti del rispettivo gruppo di catalogo. © Bossard, F-it-2017.01 Cava esalobata secondo ISO 10664 – Lo sviluppo della cava esalobata ha rappresentato una tappa importante nella ricerca di sistemi di applicazione della forza commisurati alle esigenze di applicazione per il montaggio manuale e automatico. Il suo utilizzo continua a diffondersi in tutto il mondo. – Rispetto alle tradizionali impronte a croce ed all’esagono incassato, questa impronta si contraddistingue per un’usura ridotta e la necessità di basse pressioni di appoggio. E’ stato possibile eliminare il tipico effetto «cam out» di distacco dell’utensile e migliorare la trasmissione della forza. – Le più importanti misure d’identificazione sono contenute nelle descrizioni dei prodotti del rispettivo gruppo di catalogo. www.bossard.com F.075 T Progetto, Costruzione, Montaggio Raccomandazioni per il progettista Torx plus® –Rispetto alla cava esalobata (Torx®), che viene definita da una sequenza di raggi, l’impronta Torx plus® viene definita mediante ellissi ottimizzando il design originale della cava esalobata stessa. –L’impronta Torx plus® è compatibile con gli utensili impiegati per la cava esalobata (Torx®)! –Gli speciali vantaggi della geometria Torx plus® sono evidenti soltanto utilizzando avvitatori automatici con inserti Torx plus® (utensile). –Le più importanti misure d‘identificazione sono contenute nelle descrizioni dei prodotti del rispettivo gruppo di catalogo. Vantaggi tecnici ed economici della cava esalobata e dell’impronta Torx plus® – Nessuna pressione di appoggio assiale come durante il montaggio di viti con intaglio a croce. –Idoneità perfetta per le coppie di serraggio di tutte le classi di resistenza normalizzate. –Nessun danno all’interno dell’impronta, la vite può essere perciò sempre svitata senza problemi. Usura dell’utensile estremamente ridotta. –Elevato potenziale di razionalizzazione nella tecnica di collegamento poiché il sistema è sicuro per tutti i tipi di vite. –Piccola testa circolare, che consente di risparmiare materiale e spazio, simile a quella delle viti a testa cilindrica DIN 84, DIN 7984, ma comunque in grado di sostenere completamente il carico e di soddisfare tutti i requisiti della massima pressione superficiale ammessa. –Nessun problema per il montaggio di viti a testa cilindrica con calotta ISO 7380 e di viti a testa svasata DIN 7991. L’elevata resistenza di queste viti, 010.9 unicamente per evitare una rapida usura dell’esagono incassato, può essere ridotta ad 08.8 in caso di viti con cava esalobata, a vantaggio di una maggiore plasticità. La cava esalobata e il sistema Torx plus® offrono vantaggi per le loro particolari caratteristiche costruttive Angolo di applicazione della forza di 15° per la cava esalobata –L’angolo effettivo di applicazione della forza è di 15° per la cava esalobata e di 0° per il Torx plus®. In questo modo la forza applicata viene impiegata effettivamente per avvitare la vite. La geometria della cava esalobata e del Torx plus® allungano pertanto la durata degli inserti per avvitatore fino al 100 %. T F.076 Angolo di applicazione della forza di 0° per il sistema Torx plus® –La sezione del Torx plus®, rispetto alla cava esalobata, è ulteriormente rinforzata. In questo modo viene incrementata la resistenza alla torsione degli utensili impiegati. –La ridotta inclinazione della forza applicata consente agli utensili di disporre di una sede migliore anche ad una profondità di penetrazione ridotta. www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Angolo di applicazione della forza di 60° per l’esagono incassato 0° 15° 60° Progetto, Costruzione, Montaggio Utensili per serraggio Tipologie di manovre e dimensioni degli utensili Chiavi maschio ed inserti esagonali Filettatura M1,4 M1,6 M2 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M42 M48 Norma DIN 912 ISO 4762 DIN 6912 DIN 7984 DIN 7991 DIN 913/914 DIN 915/916 ISO 4026/4027 ISO 4028/4029 ISO 7379 ISO 7380 1,3 1,5 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 12 14 14 17 17 19 19 22 24 27 32 36 – – – – 2 2,5 3 4 5 7 8 10 12 12 14 14 17 – – – – – – – – – 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 10 12 12 14 14 – – – – – – 0,7 0,7 0,9 1,3 1,5 2 2,5 3 4 5 6 6 8 10 10 12 12 – – – – – – – – – – – – – 3 4 5 6 – 8 – 10 – 12 – – – – – – – – – – 2 2,5 3 4 5 6 8 – 10 – – – – – – – – – – Chiavi maschio ed inserti esalobati1) Viti metriche Viti per legno / pannelli truciolari Filettatura Impronta M2 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 T6 T8 T10 T20 T25 T30 T40 T50 X6 X8 X10 X20 X25 X30 X40 X50 Diametro nom. Impronta 3 3,5 4 4,5 5 6 7 – T10 T15 T15 T25 T25 T25 T30 – Viti autofilettanti X10 X15 X15 X25 X25 X25 X30 – Filettatura Impronta ST 2,2 ST 2,9 ST 3,5 ST 3,9 ST 4,2 ST 4,8 ST 5,5 ST 6,3 – – – – – – – – X6 X10 X15 X15 X20 X25 X25 X30 Tipologia di cava esalobata: – T = Torx® – X = cava esalobata secondo ISO 10664 © Bossard, F-it-2017.01 1) Valori di riferimento basati sugli standard di prodotto. Esecuzioni speciali o articoli commerciali possono essere tecnicamente diversi. www.bossard.com F.077 T Progetto, Costruzione, Montaggio Utensili per serraggio Apertura in chiave per viti a testa esagonale e dadi esagonali Filettatura M1,6 M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 M42 M45 M48 T Viti a testa esagonale / dadi esagonali flangiati DIN ISO DIN ISO DIN DIN DIN/ISO/EN 558 601 931 933 934 960 961 7990 7968 (571)1) 4018 4016 4014 4017 4032 8765 8676 6914 6915 7999 7412 7414 561 serie pesante ≤ M10 serie leggera > M10 6921 serie leggera ISO 4162 EN 1662 – – – – – – – – – – 16 18 21 – – – 34 – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 22 – 27 – 32 36 41 46 50 – 60 – – – – – – – – – – – – – – – 21 – – – 34 – – – – – – – – – – – – – – – – – 8 – 10 13 16 – 18 – 24 – 30 – 36 – 46 – 55 – 65 – – – – – – 8 10 – 13 15 16 18 21 – 27 – – – – – – – – – – – – – – – – 7 8 – 10 13 15 (EN16) 18 21 – 27 – – – – – – – – – – 3,2 4 5 5,5 6 7 8 10 11 (12)1) 13 17 19 22 24 27 30 32 36 41 46 50 55 60 65 70 75 serie pesante EN 1665 Dadi esagonali ISO 4161 EN 1661 EN 1663 EN 1664 DIN 6923 DIN 6926 DIN 6927 – – – – – – 8 10 – 13 15 (EN16) 18 21 24 – 30 – – – – – – – – – – per viti per legno F.078 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) Norma Viti a testa esagonale / dadi esagonali Filettature metriche ISO Filettature metriche ISO Generalità Dipende dalle dimensioni della filettatura e della precisione del profilo: – se sarà possibile applicare un rivestimento protettivo sulla superficie della filettatura –se sarà possibile avvitare i pezzi senza problemi o necessità di ripassatura –se la filettatura potrà sopportare le sollecitazioni per le quali sono stati dimensionati i componenti del collegamento. Il campo delle dimensioni per l‘esecuzione della filettatura è molto ridotto. Le definizioni ed i sistemi sono difficili da immaginare. Le seguenti illustrazioni possono aiutare a capire le tolleranze e le definizioni. Definizioni e dimensioni nominali Madrevite 60° P Passo d Ø esterno Vite d2 Ø medio D1 Ø di nocciolo D2 Ø medio Dado D Ø esterno Il sistema dimensionale delle filettature è basato sul diametro nominale, sul diametro medio e sul diametro di nocciolo. D Ø nominale di filettatura secondo ISO 724 Vite Sistema di tolleranze per accoppiamenti secondo ISO 965 Viti e madreviti hanno filettature con tolleranze in posizioni differenti rispetto alla dimensione nominale (al di sotto del valore nominale per le viti, al di sopra per i dadi). Questo permette di ottenere il gioco necessario all‘ accoppiamento, ed una zona definita che permetta l’applicazione di rivestimenti con un certo spessore. Dopo il rivestimento le dimensioni della vite non devono essere superiori a quelle nominali e quelle del dado non devono essere inferiori alle stesse. S pessori del rivestimento per elementi con filettatura metrica Pagina F.034 Tolleranze comuni per viti e dadi commerciali secondo ISO 965 © Bossard, F-it-2017.01 La norma ISO 965 raccomanda campi di tolleranze per viti e dadi che apportino il gioco desiderato. Per misure ≥ M1,4 i seguenti campi di tolleranze sono comuni: Dado 6H Vite 6g Finitura superficiale 6G 6e grezzo (con grande gioco) oppure per rivestimenti galvanici a grande spessore grezzo, fosfatato oppure per rivestimenti galvanici con spessore normale La filettatura delle viti grezze dovrà essere controllata con calibri ad anello «6g», quella delle viti zincate con calibri ad anello «6h». www.bossard.com F.079 T Filettature metriche ISO Filettature metriche ISO Dimensioni limite per filettature a passo grosso secondo ISO 965 Viti, tolleranza 6g (*6h) Filettatura M1* M1,2* M1,4* M1,6 M1,8 M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 Dadi, tolleranza 6H (*5H) Lunghezza d’avvitamento normale Diametro esterno Diametro medio d [mm] sopra fino max. min. max. min. min. 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 1 1,3 1,5 1,7 2 2,5 3 3 4 5 6 8 8 10 10 10 12 12 15 15 18 18 1,7 1,7 2 2,6 2,6 3 3,8 4,5 5 6 7,5 9 9 12 15 18 24 24 30 30 30 36 36 45 45 53 53 1,000 1,200 1,400 1,581 1,781 1,981 2,480 2,980 3,479 3,978 4,976 5,974 6,974 7,972 9,968 11,966 13,962 15,962 17,958 19,958 21,958 23,952 26,952 29,947 32,947 35,940 38,940 0,933 1,133 1,325 1,496 1,696 1,886 2,380 2,874 3,354 3,838 4,826 5,794 6,794 7,760 9,732 11,701 13,682 15,682 17,623 19,623 21,623 23,577 26,577 29,522 32,522 35,465 38,465 0,838 1,038 1,205 1,354 1,554 1,721 2,188 2,655 3,089 3,523 4,456 5,324 6,324 7,160 8,994 10,829 12,663 14,663 16,334 18,334 20,334 22,003 25,003 27,674 30,674 33,342 26,342 0,785 0,985 1,149 1,291 1,491 1,654 2,117 2,580 3,004 3,433 4,361 5,212 6,212 7,042 8,862 10,679 12,503 14,503 16,164 18,164 20,164 21,803 24,803 27,462 30,462 33,118 26,118 0,031 0,031 0,038 0,044 0,044 0,050 0,056 0,063 0,075 0,088 0,100 0,125 0,125 0,156 0,188 0,219 0,250 0,250 0,313 0,313 0,313 0,375 0,375 0,438 0,438 0,500 0,500 d2 [mm] Raggio di nocciolo [mm] Filettatura M1* M1,2* M1,4* M1,6 M1,8 M2 M2,5 M3 M3,5 M4 M5 M6 M7 M8 M10 M12 M14 M16 M18 M20 M22 M24 M27 M30 M33 M36 M39 Lunghezza d’avvitamento normale Diametro esterno Diametro medio D2 [mm] D1 [mm] sopra max. 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 1 1,3 1,5 1,7 2 2,5 3 3 4 5 6 8 8 10 10 10 12 12 15 15 18 18 fino 1,7 1,7 2 2,6 2,6 3 3,8 4,5 5 6 7,5 9 9 12 15 18 24 24 30 30 30 36 36 45 45 53 53 min. 0,894 1,094 1,265 1,458 1,658 1,830 2,303 2,775 3,222 3,663 4,605 5,500 6,500 7,348 9,206 11,063 12,913 14,913 16,600 18,600 20,600 22,316 25,316 28,007 31,007 33,702 36,702 0,838 1,038 1,205 1,373 1,573 1,740 2,208 2,675 3,110 3,545 4,480 5,350 6,350 7,188 9,026 10,863 12,701 14,701 16,376 18,376 20,376 22,051 25,051 27,727 30,727 33,402 36,402 max. min. 0,785 0,985 1,142 1,321 1,521 1,679 2,138 2,599 3,010 3,422 4,334 5,153 6,153 6,912 8,676 10,441 12,210 14,210 15,744 17,744 19,744 21,252 24,252 26,771 29,771 32,270 35,270 0,729 0,929 1,075 1,221 1,421 1,567 2,013 2,459 2,850 3,242 4,134 4,917 5,917 6,647 8,376 10,106 11,835 13,835 15,294 17,294 19,294 20,752 23,752 26,211 29,211 31,670 34,670 Serie diametri e passi per filettature a passo grosso secondo ISO 262 Colonna 1 Diam. nominale M1,2 M1,6 M2 M2,5 M3 M4 M5 M6 M8 M10 M12 M16 M20 M24 M30 M36 M421) M481) Passo P [mm] 0,25 0,35 0,4 0,45 0,5 0,7 0,8 1 1,25 1,5 1,75 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 Colonna 2 Diam. nominale M1,4 M1,8 M3,5 M7 M14 M18 M22 M27 M33 M39 M451) Passo P [mm] 0,3 0,35 0,6 1 2 2,5 2,5 3 3,5 4 4,5 T Non è contenuto nelle norme ISO 262:1973 F.080 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 1) Filettature metriche ISO Filettature metriche ISO Dimensioni limite per filettature a passo fine secondo ISO 965 Viti a passo fine, tolleranza 6g Dadi a passo fine, tolleranza 6H Filettatura Lunghezza Diametro esterno Diametro medio d’avvitamento normale d [mm] d2 [mm] M8x1 M10x1 M10x1,25 M12x1,25 M12x1,5 M14x1,5 M16x1,5 M18x1,5 M18x2 M20x1,5 M20x2 M22x1,5 M22x2 M24x2 M27x2 M30x2 M33x2 M36x3 M39x3 sopra 3 3 4 4,5 5,6 5,6 5,6 5,6 8 5,6 8 5,6 8 8,5 8,5 8,5 8,5 12 12 fino 9 9 12 13 16 16 16 16 24 16 24 16 24 25 25 25 25 36 36 max. 7,974 9,974 9,972 11,972 11,968 13,968 15,968 17,968 17,952 19,968 19,962 21,968 21,962 23,962 26,962 29,962 32,962 35,952 38,952 min. 7,794 9,794 9,760 11,760 11,732 13,732 15,732 17,762 17,682 19,732 19,682 21,732 21,682 23,682 26,682 29,682 32,682 35,577 38,577 max. 7,324 9,324 9,160 11,160 10,994 12,994 14,994 16,994 16,663 18,994 18,663 20,994 20,663 22,663 25,663 28,663 31,663 34,003 37,003 min. 7,212 9,212 9,042 11,028 10,854 12,854 14,854 16,854 16,503 18,854 18,503 20,854 20,503 22,493 25,483 28,493 31,493 33,803 36,803 Raggio di nocciolo Filettatura [mm] min. 0,125 0,156 0,156 0,156 0,156 0,188 0,188 0,188 0,188 0,188 0,188 0,188 0,188 0,250 0,250 0,250 0,250 0,375 0,375 M8x1 M10x1 M10x1,25 M12x1,25 M12x1,5 M14x1,5 M16x1,5 M18x1,5 M18x2 M20x1,5 M20x2 M22x1,5 M22x2 M24x2 M27x2 M30x2 M33x2 M36x3 M39x3 Lunghezza d’avvitamento normale Diametro esterno Diametro medio D2 [mm] D1 [mm] sopra max. 3 3 4 4,5 5,6 5,6 5,6 5,6 8 5,6 8 5,6 8 8,5 8,5 8,5 8,5 12 12 fino 9 9 12 13 16 16 16 16 24 16 24 16 24 25 25 25 25 36 36 7,500 9,500 9,348 11,368 11,216 13,216 15,216 17,216 16,913 19,216 18,913 21,216 20,913 22,925 25,925 28,925 31,925 34,316 37,316 min. 7,350 9,350 9,188 11,188 11,026 13,026 15,026 17,026 16,701 19,026 13,701 21,026 20,701 22,701 25,701 28,701 31,701 34,051 37,051 max. 7,153 9,153 8,912 10,912 10,676 12,676 14,676 16,676 16,210 18,676 18,210 20,676 20,210 22,210 25,210 28,210 31,210 33,252 36,252 min. 6,917 8,917 8,647 10,647 10,376 12,376 14,376 16,376 15,835 18,376 17,835 20,376 19,835 21,835 24,834 27,835 30,835 32,752 35,752 Serie diametri e passi per filettatura a passo fine secondo ISO 262 Colonna 1 Diam. nominale M8 M10 M12 M16 M20 M24 M30 M36 Passo P [mm] 1 1,25 1,25 1,5 1,5 2 2 3 – 11) 1,51) – 21) – – – Colonna 2 Diam. nominale M14 M18 M22 M27 M33 M39 Passo P [mm] 1,5 1,5 1,5 2 2 3 – 21) 21) – – – 1) Non è contenuto nelle norme ISO 262:1973 © Bossard, F-it-2017.01 Tolleranze ottenibili per gli elementi di collegamento in plastica Misura Viti Madreviti Ø nominale Ø nocciolo Ø medio Passo e8 2 x g8 2 x g8 ± 5 % 2 x G7 H7 2 x g8 ± 5 % www.bossard.com – Le tolleranze indicate dovranno essere rispettate durante una misurazione eseguita 24 ore dopo la produzione. – Per tutte le altre tolleranze, i valori indicati nella norma ISO 4759, parte 1 dovranno essere raddoppiati. – Queste informazioni tecniche rivestono carattere generale. Per maggiori dettagli si rimanda alla VDI 2544. F.081 T Tolleranze, Tabelle, Norme Tolleranze, Tabelle, Norme Tolleranze fondamentali e scostamenti Estratto della norma ISO 286-2 fino 3 oltre 3 fino 6 oltre 6 fino 10 oltre 10 fino 18 oltre 18 fino 30 oltre 30 fino 50 oltre 50 fino 80 oltre 80 fino 120 oltre 120 fino 180 oltre 180 fino 250 oltre 250 fino 315 oltre 315 fino 400 oltre 400 fino 500 T Tolleranze fondamentali [mm] Scostamenti per fori [mm] IT11 IT12 IT13 IT14 IT15 IT16 IT17 D12 F8 H6 H7 H8 H9 H10 H11 H12 H13 H14 H15 0,06 0,1 +0,02 +0,006 +0,028 +0,01 +0,035 +0,013 +0,043 +0,016 +0,053 +0,02 +0,004 +0,025 +0,076 +0,03 +0,09 +0,036 +0,106 +0,043 +0,122 +0,05 +0,137 +0,056 +0,151 +0,062 +0,165 +0,068 +0,006 0 +0,008 0 +0,009 0 +0,011 0 +0,013 0 +0,016 0 +0,019 0 +0,022 0 +0,025 0 +0,029 0 +0,032 0 +0,036 0 +0,04 0 +0,01 0 +0,012 0 +0,015 0 +0,018 0 +0,021 0 +0,025 0 +0,03 0 +0,035 0 +0,04 0 +0,046 0 +0,052 0 +0,057 0 +0,063 0 +0,014 0 +0,018 0 +0,022 0 +0,027 0 +0,033 0 +0,039 0 +0,046 0 +0,054 0 +0,063 0 +0,072 0 +0,081 0 +0,089 0 +0,097 0 +0,025 0 +0,03 0 +0,036 0 +0,043 0 +0,052 0 +0,062 0 +0,074 0 +0,087 0 +0,1 0 +0,115 0 +0,13 0 +0,14 0 +0,155 0 +0,04 0 +0,048 0 +0,058 0 +0,07 0 +0,084 0 +0,1 0 +0,12 0 +0,14 0 +0,16 0 +0,185 0 +0,21 0 +0,23 0 +0,25 0 +0,06 0 +0,075 0 +0,09 0 +0,11 0 +0,13 0 +0,16 0 +0,19 0 +0,22 0 +0,25 0 +0,29 0 +0,32 0 +0,36 0 +0,4 0 +0,1 0 +0,12 0 +0,15 0 +0,18 0 +0,21 0 +0,25 0 +0,3 0 +0,35 0 +0,4 0 +0,46 0 +0,52 0 +0,57 0 +0,63 0 +0,14 0 +0,18 0 +0,22 0 +0,27 0 +0,33 0 +0,39 0 +0,46 0 +0,54 0 +0,63 0 +0,72 0 +0,81 0 +0,89 0 +0,97 0 +0,25 0 +0,3 0 +0,36 0 +0,43 0 +0,52 0 +0,62 0 +0,74 0 +0,87 0 +1,0 0 +1,15 0 +1,3 0 +1,4 0 +1,55 0 +0,4 0 +0,48 0 +0,58 0 +0,7 0 +0,84 0 +1,0 0 +1,2 0 +1,4 0 +1,6 0 +1,85 0 +2,1 0 +2,3 0 +2,5 0 0,14 0,25 0,4 0,075 0,12 0,18 0,3 0,6 1,0 0,48 0,75 1,2 0,09 0,15 0,22 0,36 0,58 0,9 1,5 0,11 0,18 0,27 0,43 0,7 1,1 1,8 0,13 0,21 0,33 0,52 0,84 1,3 2,1 0,16 0,25 0,39 0,62 1,0 1,6 2,5 0,19 0,3 0,46 0,74 1,2 1,9 3,0 0,22 0,35 0,54 0,87 1,4 2,2 3,5 0,25 0,4 2,5 4,0 0,29 0,46 0,72 1,15 1,85 2,9 4,6 0,32 0,52 0,81 1,3 2,1 3,2 5,2 0,36 0,57 0,89 1,4 2,3 3,6 5,7 0,4 0,63 0,97 1,55 2,5 4,0 6,3 0,63 1,0 1,6 +0,12 +0,02 +0,15 +0,03 +0,19 +0,04 +0,23 +0,05 +0,275 +0,065 +0,33 +0,08 +0,4 +0,1 +0,47 +0,12 +0,545 +0,145 +0,63 +0,17 +0,71 +0,19 +0,78 +0,21 +0,86 +0,23 Gruppi dim. [mm] d12 f9 h6 h7 h8 h9 h10 h11 h12 h13 h14 h15 h16 h17 js14 fino 3 oltre 3 fino 6 oltre 6 fino 10 oltre 10 fino 18 oltre 18 fino 30 oltre 30 fino 50 oltre 50 fino 80 oltre 80 fino 120 oltre 120 fino 180 oltre 180 fino 250 oltre 250 fino 315 oltre 315 fino 400 oltre 400 fino 500 –0,02 –0,12 –0,03 –0,15 –0,04 –0,19 –0,05 –0,23 –0,065 –0,275 –0,08 –0,33 –0,1 –0,4 –0,12 –0,47 –0,145 –0,545 –0,17 –0,63 –0,19 –0,71 –0,21 –0,78 –0,23 –0,86 –0,006 –0,031 –0,01 –0,04 –0,013 –0,049 –0,016 –0,059 –0,02 –0,070 –0,025 –0,087 –0,03 –0,104 –0,036 –0,123 –0,043 –0,143 –0,05 –0,165 –0,056 –0,185 –0,062 –0,202 –0,068 –0,223 0 –0,006 0 –0,008 0 –0,009 0 –0,011 0 –0,013 0 –0,016 0 –0,019 0 –0,022 0 –0,025 0 –0,029 0 –0,032 0 –0,036 0 –0,04 0 –0,01 0 –0,012 0 –0,015 0 –0,018 0 –0,021 0 –0,025 0 –0,03 0 –0,035 0 –0,04 0 –0,046 0 –0,052 0 –0,057 0 –0,063 0 –0,014 0 –0,018 0 –0,022 0 –0,027 0 –0,033 0 –0,039 0 –0,046 0 –0,054 0 –0,063 0 –0,072 0 –0,081 0 –0,089 0 –0,097 0 –0,025 0 –0,03 0 –0,036 0 –0,043 0 –0,052 0 –0,062 0 –0,074 0 –0,087 0 –0,1 0 –0,115 0 –0,13 0 –0,14 0 –0,155 0 –0,04 0 –0,048 0 –0,058 0 –0,07 0 –0,084 0 –0,1 0 –0,12 0 –0,14 0 –0,16 0 –0,185 0 –0,21 0 –0,23 0 –0,25 0 –0,06 0 –0,075 0 –0,09 0 –0,11 0 –0,13 0 –0,16 0 –0,19 0 –0,22 0 –0,25 0 –0,29 0 –0,32 0 –0,36 0 –0,4 0 –0,1 0 –0,12 0 –0,15 0 –0,18 0 –0,21 0 –0,25 0 –0,3 0 –0,35 0 –0,4 0 –0,46 0 –0,52 0 –0,57 0 –0,63 0 –0,14 0 –0,18 0 –0,22 0 –0,27 0 –0,33 0 –0,39 0 –0,46 0 –0,54 0 –0,63 0 –0,72 0 –0,81 0 –0,89 0 –0,97 0 –0,25 0 –0,3 0 –0,36 0 –0,43 0 –0,52 0 –0,62 0 –0,74 0 –0,87 0 –1,0 0 –1,15 0 –1,3 0 –1,4 0 –1,55 0 –0,4 0 –0,48 0 –0,58 0 –0,7 0 –0,84 0 –1,0 0 –1,2 0 –1,4 0 –1,6 0 –1,85 0 –2,1 0 –2,3 0 –2,5 0 –0,6 0 –0,75 0 –0,9 0 –1,1 0 –1,3 0 –1,6 0 –1,9 0 –2,2 0 –2,5 0 –2,9 0 –3,2 0 –3,6 0 –4,0 0 –1,0 0 –1,2 0 –1,5 0 –1,8 0 –2,1 0 –2,5 0 –3,0 0 –3,5 0 –4,0 0 –4,6 0 –5,2 0 –5,7 0 –6,3 F.082 Scostamenti per alberi [mm] js15 js16 js17 m6 ±0,125 ±0,2 ±0,3 ±0,5 ±0,15 ±0,24 ±0,375 ±0,6 ±0,18 ±0,29 ±0,45 ±0,75 ±0,215 ±0,35 ±0,55 ±0,9 ±0,26 ±0,42 ±0,65 ±1,05 ±0,31 ±0,5 ±0,8 ±1,25 ±0,37 ±0,6 ±0,95 ±1,5 ±0,435 ±0,7 ±1,1 ±1,75 ±0,5 ±1,25 ±2,0 ±0,575 ±0,925 ±1,45 ±2,3 ±0,65 ±1,05 ±1,6 ±2,6 ±0,7 ±1,15 ±1,8 ±2,85 ±0,775 ±1,25 ±2,0 ±3,15 +0,008 +0,002 +0,012 +0,004 +0,015 +0,006 +0,018 +0,007 +0,021 +0,008 +0,025 +0,009 +0,03 +0,011 +0,035 +0,013 +0,04 +0,015 +0,046 +0,017 +0,052 +0,02 +0,057 +0,021 +0,063 +0,023 ±0,8 www.bossard.com © Bossard, F-it-2017.01 Gruppi dim. [mm] © Bossard, F-it-2017.01 Copyright La presente documentazione è protetta dalle leggi sul diritto d’autore. Tutti i diritti sono riservati, compresa la duplicazione, la traduzione, la memorizzazione e l’elaborazione con sistemi elettronici. © Bossard SA, CH-6301 Zugo, 2017.01 www.bossard.com F.083 T