Ceramica: puntare su alta gamma, qualità e design

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Ceramica: puntare su alta gamma, qualità e design
Modena Economica
Ceramica: puntare
su alta gamma,
qualità e design
Viviana Bruschi
“Difficoltà ad
esportare nell’area
dollaro, crisi dei
mutui e quindi
stasi del mercato
edile, concorrenza
elevatissima di paesi
emergenti quali
Messico, Brasile,
Cina e India – sono
le principali cause
di stagnazione del
settore enunciate
dal presidente di
Abk Group, Roberto
Fabbri, che sostiene
la necessità di
“puntare su prodotti
di alta gamma,
qualità e design
e di nicchia se
vogliamo imporci
sul mercato europeo
e tenere alta la
concorrenza a livello
internazionale”.
foto Giancarlo Ganzerla
volte, e sempre più spesso, viene da
A
l’ingegner Michelangelo Fortuna (responsabile
pensare che se l’apparato statale
settore tecnico) e Andrea Guidorzi
fosse in mano agli imprenditori forse
(responsabile commerciale). Dopo quindici anni
segnerebbe trend di rapidissima ripresa, in tutti
trascorsi in Panaria, dall’80 al ’95, come braccio
i settori. Creatività, capacità di risollevare dalle
destro del presidente, Fabbri inizia quella che
ceneri attività che parevano destinate a morte
può definirsi la sua vera vocazione manageriale:
sicura, espansione dei mercati, fatturati di
restituire valore ai grandi marchi storici di qualità.
tutto rispetto e, soprattutto, tanta voglia di fare.
Il cammino comincia nel ’93, dalle ceneri di
Doti, quest’ultime, che sembrano ritagliate a
Edera, ceramica specializzata nella bicottura.
pennello per il presidente del gruppo ceramico
Ma la data ufficiale cui fare riferimento è
Abk, Roberto Fabbri, la cui specialità è proprio
il ’95 con l’acquisizione della Ceramica
quella di risollevare le sorti di imprese altrimenti
Campeginese e la sua conversione in Abk.
destinate a chiudere i battenti. Da un passato
“Nel ’97 - racconta Fabbri - la Campeginese
di direttore di banca - “avevo 27 anni ed ero
si fonde con Abk. Due anni dopo, nel ’99, Abk
il più giovane funzionario italiano del Credito
gres stipula un accordo commerciale con la
Romagnolo, negli anni ’70” precisa - al salto
ceramica Piemme Spa e pochi mesi dopo
nel mondo imprenditoriale, con altri due soci:
acquista la Imoker di Fiorano, specializzata
in pavimenti di gres porcellanato”. Il gruppo
si consolida e passa dai 23 milioni di euro
di fatturato nel ’99 ai 43,3 milioni di euro del
2000. Ma la scalata è inarrestabile e, con essa,
l'incremento di fatturato fino a confermare il
gruppo tra i maggiori leader italiani nel campo
ceramico. “Nel 2000 - spiega il presidente
- abbiamo acquisito la ceramica Ariana di
Castellarano di Reggio Emilia, in forte difficoltà
economica e detentrice del marchio Pierre
Cardin. L’acquisto consente al Gruppo di
controllare nel 2005 anche la ceramica
Valverde di Trento. Dal 2001 al 2005 - continua
il presidente - la crescita interna di fatturato ci
consente di creare due reti di vendita: Abk e
Ariana/Valverde”. Nel 2005, poi, Abk Group ha
perfezionato l’acquisizione delle ceramiche Pisa
Flaviker, marchio storico con un fatturato 2006
di oltre 22 milioni di euro. L’accordo, stilato con
il gruppo Sirotti, è diventato operativo nel mese
di novembre 2007 e completa l’espansione
produttiva del Gruppo, che con l’acquisizione
controlla anche il 10% degli stabilimenti Sir Tile
di Solignano, “dotandosi - spiega il presidente
ABK Group,
Ceramica Ariana
- di una grande valenza industriale e di una
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Roberto Fabbri, presidente di Abk Group
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Modena Economica
ABK Group,
Ceramica Ariana
forte capacità competitiva. L’operazione, infatti, consentirà
Il Gruppo, come detto, conta di raggiungere nel 2008
ad Abk, la cui esatta denominazione è Abk Emozioni in
centotrentamilioni di euro di fatturato, suddiviso nelle tre
Superficie, di allargare la propria presenza sul mercato
reti commerciali: ABK, Ariana Valverde,
interno nazionale ed estero, con una gamma vastissima
Pisa Flaviker, senza contare una ulteriore rete
di pavimenti e rivestimenti di elevata qualità ed eccellenza
commerciale completamente separata dalle altre, che
estetica”. Con questa nuova acquisizione,
porta così a quattro il numero delle aziende e dei marchi
il Gruppo, nato nel '93, con un fatturato di 1,5 milioni di
controllati. Si tratta di Hard Koll, un marchio emergente
euro, raggiungerà nel 2008 un fatturato di oltre 130 milioni
nel settore collanti per l’edilizia, che si avvale della
di euro, considerando i 105 milioni di euro, previsti per
rete commerciale di ABK. Quattrocentotrenta dipendenti,
l’esercizio 2007 e potrà inserirsi a pieno titolo tra i primi
duecento agenti di commercio sparsi per il mondo,
dieci gruppi italiani nel settore ceramico.
ABK per il futuro ha in serbo il suo consolidamento e la
Una crescita inarrestabile, che rientra in quella che è la
sfida continua sul mercato globalizzato. Se ABK corre
filosofia aziendale di Abk dove crescita, innovazione,
a velocità supersonica, il settore ceramico risente di
formazione, investimenti tecnologici, investimenti in
una congiuntura sfavorevole che il presidente Fabbri
ricerca e in immagine, aggressività commerciale sono
evidenzia. “La difficoltà ad esportare i nostri prodotti
i motivi conduttori per essere altamente competitivi e
nell’area dollaro, dove il cambio è negativo; la crisi dei
all’avanguardia e per creare valore sia per l’azienda sia
mutui e quindi una stasi del mercato edile, con un
per i clienti, che possono contare su prodotti sempre più
annunciato rallentamento già a partire dal prossimo anno;
eccellenti, al passo coi tempi, in piena sintonia
la concorrenza elevatissima di paesi emergenti quali
con il design e le mode del momento,
Messico e Brasile, oltre che Cina e India. Senza contare
e su un servizio di assoluta efficienza.
- commenta - che le ceramiche quotate in borsa hanno
“La passione, l’entusiasmo, le emozioni che da sempre
già registrato performance negative. Da qui la necessità
ci guidano - dice Fabbri - ci consentono di affrontare le
di puntare su prodotti di alta gamma, qualità e design e
potenziali difficoltà nel modo giusto, creando le condizioni
di nicchia se vogliamo imporci sul mercato europeo e
per confermare il valore di azienda vincente”.
tenere alta la concorrenza a livello internazionale”.
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