MARTINO SALVETTI CURRICULUM VITAE PER IL

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MARTINO SALVETTI CURRICULUM VITAE PER IL
MARTINO SALVETTI
CURRICULUM VITAE PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO NELLE
ISTITUZIONI SCOLASTICHE
AMBITO:
Ambito 10 - Liguria
POSTO O CLASSE DI CONCORSO: Lingua e letteratura francese
INDIRIZZO EMAIL:
[email protected]
COGNOME: Salvetti
[email protected]
NOME: Martino
DATA DI NASCITA: 19/03/1979
LUOGO DI NASCITA: Carrara (MS)
ESPERIENZE
Area della didattica
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CLIL (Content and Language Integrated Learning)
Didattica digitale
Didattica innovativa
Didattica laboratoriale
Educazione ambientale
Insegnamento all'estero
Legalità e cittadinanza
Pratica musicale
Progetti di valorizzazione dei talenti degli studenti
Socrates/Erasmus
Nel corso degli studi universitari, svolti presso l'Università di Pisa, ho avuto
modo di aderire al progetto Erasmus. Nell'anno accademico 1999/2000 ho
frequentato l'Università Paris 4 - Sorbonne per dieci mesi, sostenendo con
profitto esami di Storia della Francia e Storia dell'ex Yugoslavia; ho frequentato
inoltre corsi di letteratura francese sostenendo poi l'esame presso l'Università di
Pisa.
☐ Teatro, cinema, musica, attività espressive e artistiche
☐ Tutor per alternanza scuola lavoro
Area dell'accoglienza e dell'inclusione
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Aree a rischio e forte immigrazione
Bullismo
Disagio
Dispersione
Educazione degli adulti
Inclusione (disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento,…)
Sezioni carcerarie
Sezioni ospedaliere
Altro
Area organizzativa e progettuale
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Animatore digitale
Attività in collaborazione con musei e istituti culturali
Collaboratore del DS
Coordinatore/referente di disciplina/dipartimento
Progettazione per bandi (Miur, europei, 440...)
Referente per alternanza scuola lavoro
Referente per progetti di reti di scuole
Referente/coordinatore inclusione/disagio
Referente/coordinatore orientamento
Referente/coordinatore valutazione
Tutor tirocinanti/neoassunt
Tutor/relatore/moderatore in corsi di formazione
Altro
TITOLI UNIVERSITARI, CULTURALI E CERTIFICAZIONI
Certificazione linguistica B2 o superiore
Oltre alla conoscenza del francese, come attestato dal titolo di laurea
specialistica, ho sostenuto tre esami annuali di lingua e letteratura russa
presso l'Università di Pisa.
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Certificazioni informatiche
Certificazione Italiano L2
Dottorato su tematiche didattico-metodologiche ovvero alla classe di concorso
Percorso universitario specializzazione sostegno
Specializz. metodo Montessori o Pizzigoni o Agazzi
Ulteriori titoli universitari coerenti con l’insegnamento rispetto al titolo di accesso
ATTIVITÀ FORMATIVE
di almeno 40 ore svolte entro il 30 giugno 2016 presso Università e Enti
accreditati o attraverso le scuole in relazione ai piani regionali e nazionali di
formazione
☐ CLIL (Content and Language Integrated Learning)
☐ Nuove tecnologie
Didattico-metodologico, disciplinare, didattiche innovative e trasversali
Nel corso dell'anno di prova ho seguito dei corsi organizzati da Necessità
educative speciali presso l'istituto Levi-Arduino di Torino:
- Buone pratiche didattiche, ovvero sulla programmazione per competenze e
progettazione di un'unità didattica per competenze.
Inclusione
Nel corso dell'anno di prova ho seguito dei corsi organizzati da Necessità
educative speciali presso l'istituto Levi-Arduino di Torino:
- Inclusione sociale e dinamiche interculturali, ovvero un incontro dedicato alla
legislazione scolastica in rapporto all'integrazione scolastica di allievi stranieri.
Altro
Nel corso dell'anno di prova ho seguito dei corsi organizzati da Necessità
educative speciali presso l'istituto Levi-Arduino di Torino:
- Bisogni educativi speciali: incontri dedicati alla conoscenza della legislazione
riguardo ai Bes e alla corretta stesura di PDP e PEI.
- Gestione della classe e problematiche relazionali: un incontro dedicato al
fenomeno del bullismo, tradizionale e cyberbullismo.
Altri titoli o competenze che si intendono evidenziare
Esperienza 1
Ambito dell'esperienza:
Precariato
Anno di inizio:
2007
Durata (in mesi):
70
Breve descrizione:
La mia carriera scolastica è iniziata con una supplenza di pochi mesi in una
scuola secondaria di primo grado; da quel momento in poi, mi sono trovato a
cambiare sede praticamente ogni anno. Dall'anno scolastico 2009-2010 sono
passato alla scuola secondaria di secondo grado. Considerando il fatto che ho
sempre avuto due o tre sedi di lavoro, ho avuto la possibilità di sperimentare
gli indirizzi e i contesti scolastici più diversi: Liceo Classico, Liceo Scientifico,
Liceo Economico Sociale, Liceo Linguistico e Liceo Internazionale europeo,
Istituto Tecnico Commerciale (AFM, SIA, Turistico) e quest'anno Indirizzo
Professionale Servizi Commerciali.
Cosa ho imparato?:
Ho avuto modo di spaziare tra programmi diversi: da quelli più storico-letterari
a quelli tecnico-commerciali. Ho dovuto quindi sviluppare strategie e
metodologie diverse, in base al livello e alla composizione del gruppo-classe
che mi trovavo di fronte.
Poichè le operazioni di nomina avvenivano tra la fine di agosto e i primi giorni
di settembre, ho spesso avuto pochi giorni per prepararmi e organizzare una
programmazione di massima. Qualche volta sono entrato in aula senza avere
avuto la possibilità di consultare il manuale in uso nella scuola. Ho dovuto
quindi imparare a gestire situazioni potenzialmente destabilizzanti e ad
organizzare il lavoro assai celermente.
Come ha inciso sulla mia professionalità?:
Il bagaglio di esperienze accumulato adattandomi di anno in anno alle diverse
situazioni, lavorando in contesti eterogenei per età, interessi e livello culturale
degli studenti, mi ha offerto gli strumenti per fronteggiare situazioni
potenzialmente problematiche o imbarazzanti senza perdere la calma o il
controllo della situazione.
Ho potuto inoltre sperimentare ed esperire diversi curriculi formativi,
allargando il mio bagaglio di competenze.
Esperienza 2
Ambito della esperienza:
Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento nella scuola Secondaria
Anno di inizio:
2005
Durata (in mesi):
24
Breve descrizione:
Pochi mesi dopo il conseguimento della Laurea in lingue e letterature straniere
presso l'Università di Pisa, ho avuto la possibilità di partecipare all'esame di
ammissione al corso di specializzazione per aspiranti insegnanti, la SSIS,
presso la SSIS Toscana, Università di Pisa. Il corso, di durata biennale, è stato
istituito nel 1999, contestualmente a quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo
"concorso a cattedre".
Nelle intenzioni dell'allora ministro Berlinguer, infatti, i concorsi sarebbero stati
sostituiti da una scuola di specializzazione biennale a numero chiuso.
Superato l'esame di Stato nel 2009 (dopo due anni di esperienza lavorativa
nella scuola secondaria di primo grado), mi sono abilitato per l'insegnamento
della Lingua francese presso le scuole secondarie di primo grado (A245) e per
l'insegnamento della Lingua e cultura francese presso le scuole secondarie di
secondo grado (A246)
Cosa ho imparato?:
Il corso si articolava in due aree:
1) la cosiddetta "area comune" e
2) l'area disciplinare prescelta (nel mio caso, l'insegnamento del francese).
La prima era dedicata alle conoscenze e competenze in ambito psicologico,
pedagogico, didattico e di legislazione scolastica / storia della scuola.
La seconda era dedicata alla didattica delle lingue e alla creazione di alcune
unità di apprendimento in lingua francese.
Oltre alla frequenza dei corsi, parte integrante del percorso è stata anche il
tirocinio didattico educativo di complessive 300 ore, che ho svolto in un Liceo
Scientifico di Massa, sotto la supervisione di una validissima tutor.
Come ha inciso sulla mia professionalità?:
Prima di frequentare la Ssis non avevo mai messo piede in un'aula se non da
studente. Devo dire che, purtroppo, non tutti i corsi proposti sono stati utili, o
validi, o quantomeno interessanti. Tuttavia il percorso formativo in questione
mi ha permesso di riflettere sui cambiamenti intervenuti nella società e sugli
effettivi bisogni delle nuove generazioni. Frequentare la SSIS mi ha permesso
inoltre di ampliare le mie (scarse) conoscenze di psicologia cognitivista e di
pedagogia e di riflettere sulle sue implicazioni didattiche. A questo proposito,
devo riconoscere che mi sono state utili delle indicazioni bibliografiche ricevute
da alcuni docenti dell'area comune per avvicinarmi ad alcuni autori e temi da
me precedentemente ignorati, in particolare sul funzionamento della memoria
umana (Baddeley, Treves, Sacks), sulla molteplicità delle intelligenze (cfr.
"Formae mentis" di H. Gardner) e sull'approccio culturalista all'educazione
(vedi, soprattutto, "La cultura dell'educazione" di J. Bruner).
Per quanto riguarda la mia disciplina di insegnamento, invece, interessante,
anche se troppo breve, è stato il corso di glottodidattica e il relativo
manualetto di agile lettura ("Dal formato didattico allo scenario" di D.
Coppola).
L'esperienza che ho trovato più utile in assoluto è stata quella del tirocinio,
(anche se troppo lungo): mi ha dato la possibilità di entrare in classe e
confrontarmi con una collega esperta e preparata, e soprattutto con delle
classi "in carne ed ossa".
Esperienza 3
Ambito della esperienza:
Acquisizione / Apprendimento della lingua francese
Anno di inizio:
1996
Durata (in mesi):
240
Breve descrizione:
Nell'anno scolastico 1996/1997 ho avuto la possibilità di frequentare un intero
anno scolastico in un liceo francese ( Lycée Victor Hugo du Poitiers) e
sostenere e superare con successo l'esame di Stato francese (Baccalauréat
série Littéraire). In seguito, nell'anno accademico 1999/2000, nell'ambito del
programma di mobilità studentesca Socrates, ho potuto studiare storia e
letteratura presso l'università di Paris 4 - Sorbonne.
Inoltre ho soggiornato più volte in Francia nel corso di questi anni, per periodi
di durata più o meno lunga (da qualche giorno a più di un mese), tra i quali
quello più significativo risale al 2009 in Normandia, Parigi e Poitiers (ho
collaborato con il tutor SSIS a uno scambio linguistico e altro).
Cosa ho imparato?:
Nel corso dei due anni passati in Francia posso dire di avere imparato la lingua
e la cultura francese sotto una prospettiva altra e complementare a quella
della cultura "alta, libresca" e della lingua "corretta".
La scoperta di una prospettiva diversa non mi ha però portato a sottovalutare
la cultura "colta o accademica", anzi: grazie alla lettura delle Lettres persanes
di Montesquieu, ad esempio, mi sono divertito ad applicare particolari
procedimenti interpretativi della realtà alla cultura francese e alla cultura
italiana; e non sarei stato in grado di fare il contrario; oppure, grazie alla
lettura di Rabelais in medio francese, in genere raccomandata nelle università
italiane, scoprire che alla Sorbona la stragrande maggioranza degli studenti
leggeva il testo tradotto in francese moderno per la mancanza di basi
filologiche invece previste dall'Università di Pisa.
Infine, in prospettiva didattica, ho imparato la sostanziale diversità e la
necessaria complementarietà dell'acquisizione e dell'apprendimento (vedi
oltre).
Come ha inciso sulla mia professionalità?:
La conoscenza piuttosto ampia dei vari aspetti della lingua e della cultura
francese ha fatto sì che, soprattutto nei primi tempi di insegnamento, non ho
mai provato timore di sbagliare e che, nei casi in cui mi accorgessi di aver
detto qualcosa di errato o impreciso, dopo una verifica personale, ho
comunicato senza alcun problema il mio errore alla classe, senza che la classe
mettesse in dubbio le mie conoscenze.
Invece, per quanto riguarda i processi di apprendimento della L2 (lingua
straniera o seconda), grazie alla mia esperienza di soggiorno di due anni in
Francia ho avuto modo di riflettere su una riflessione centrale nel modello
psicolinguistico di Krashen, ovvero l' ipotesi dell'acquisizione / apprendimento.
Secondo questa ipotesi, infatti, esistono due diversi modi di impadronirsi delle
strutture linguistiche: l'acquisizione, inconscia e dunque involontaria, tipica di
chi impara la lingua in un ambiente naturale, e l'apprendimento, consapevole
e volontario, caratteristico delle situazioni, come quella scolastica, di
insegnamento esplicito della L2. A differenza di quanto sostenuto da Krashen,
però, non ritengo il primo processo di gran lunga il più importante: i due
processi sono, a mio avviso, complementari, il primo centrato sulla L2, il
secondo sulla riflessione metalinguistica, che può essere di preziosissimo aiuto
anche e soprattutto nel rafforzare le conoscenze della L1, in una chiave di
lettura tipica di una grammatica contrastiva (ad es. italiano/francese).
Le informazioni inserite nel presente Curriculum hanno valore di autocertificazioni
secondo quanto previsto dal DPR 445/2000 e s.m.i. e sono sottoposte a verifica
secondo le stesse modalità di cui all’art. 4 commi 15 e 16 dell’O.M. dell’8 aprile 2016.
Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del d. lgs. n. 196
del 30 giugno 2003 recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
17 agosto 2016
Martino Salvetti