Calvani Antonio, Rotta M., Fare formazione in Internet. Manuale di

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Calvani Antonio, Rotta M., Fare formazione in Internet. Manuale di
Calvani Antonio, Rotta M., Fare formazione in Internet.
Manuale di didattica online, Edizioni Erickson; Trento, 2000
pp. 378
-Recensione di Cristiana Cardinali - 29 marzo 2007-
Abstract
In questo lavoro gli autori intendono chiedersi se e come Internet possa diventare un nuovo ambiente
per la formazione: come può e deve caratterizzarsi un’attività formativa che voglia valorizzare al meglio
le sue potenzialità all’interno di Internet fornendo una panoramica completa dello stato dell’arte
nell’ambito della formazione online.
In this job the authors mean to ask themselves if and as Internet can become a new atmosphere for the
formation: as it can and it must characterize itself a formative activity that it wants to value its
potentialities to the inside of Internet being supplied one panoramic completes of the state of the art in
the within of the formation online.
Recensione
Internet non nasce originariamente per la formazione, è semmai un luogo di
interazione, uno spazio per incontri e per la costituzione di nuove comunità, con
problematiche e metodologie specifiche. Il mondo della comunicazione ha sue
logiche, norme e pratiche; nella comunicazione si conversa, si chatta, dando luogo
a «comunità virtuali»; la comunicazione può assumere le forme della discussione,
del dialogo aperto, estemporaneo.
II mondo della formazione ne ha altre. Nella formazione si presuppongono
difformità di expertise tra i soggetti in gioco, anzi queste sono fondamentali per la
sua stessa ragion d’essere; si soppesano prerequisiti, si definiscono finalità,
obiettivi, verifiche; non si può non rendicontare e valutare; ci si deve orientare
verso un fine prestabilito, si selezionano intenzionalmente esperienze reputate utili
al suo conseguimento, si cerca di sviluppare competenze. Si tratta quindi di mondi
strutturalmente diversi, tra i quali non esiste una dipendenza lineare; se la
comunicazione entra necessariamente in gioco nella formazione, o per certi aspetti
ne è un presupposto, non può certamente essere identificata con la formazione
stessa: si può anche comunicare molto e apprendere poco; l’intrattenimento è ad
esempio un’attività tipicamente comunicativa, in genere piacevole, ma non
necessariamente rilevante sul piano formativo (va da sé che esso occasionalmente
può anche produrre apprendimento o comunque può concorrere a creare un
«clima» idoneo a favorirlo).
In questo lavoro gli autori intendono chiedersi se e come Internet possa diventare
un nuovo ambiente per la formazione: come può e deve caratterizzarsi un’attività
formativa che voglia valorizzare al meglio le sue potenzialità all’interno di Internet.
Molteplici problemi e interrogativi sorgono quindi appena ci si inoltra in questo
settore. Cosa cambia quando insegnanti e studenti non si vedono faccia a faccia ma
attraverso un testo o uno schermo, ovvero attraverso la mediazione di una
tecnologia? Come si modificano la natura dell’apprendimento e la relazione tra le
persone che interagiscono? Come capire quando uno studente è coinvolto, se ha
difficoltà, quali emozioni si nascondono dietro i suoi messaggi? Come si
caratterizzano le dinamiche in una classe virtuale? Come trattare gli studenti che
non partecipano? Come possiamo essere certi che non «imbroglino»? Come
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possiamo valutare e accreditare l’apprendimento? Come cambia la funzione
dell’insegnante? Come vanno riorganizzati programma e lezione in rete? Quale
grado di strutturazione è preferibile dare ai contenuti? Come si modificano i costi
della formazione se la necessità di interazioni personalizzate non permette di
attuare significative economie di scala?
Il libro si articola in tre parti: la prima più teorica (Tipologie della comunicazione in
presenza, a distanza, in rete e componenti delì’online learning) orientata a mettere
in risalto le dimensioni strutturali, culturali e metodologiche sottese al concetto di
didattica online, in un confronto con i formati più consueti della didattica in
presenza e a distanza di tipo classico; la seconda dal taglio progettuale e
applicativo (Progettazione e allestimento dei corsi online: problematiche
fondamentali), in cui si analizzano cinque aree critiche ritenute fondamentali per le
decisioni da assumere in merito alla progettazione e all’allestimento di un ambiente
online; la terza, costituita da apparati di approfondimento (Apparati).
L’opera inizia con il confronto tra didattica in presenza, a distanza e in rete
valutando i possibili rapporti che si stabiliranno in futuro tra questa diverse
modalità formative. come si spiega lo straordinario successo e la capacità di
sopravvivenza della lezione in presenza? Quali possibili riconfigurazioni della
didattica in presenza si prospettano con il diffondersi della comunicazione a
distanza? Successivamente si mettono a confronto le diverse modalità della
comunicazione in presenza, a distanza e in rete, valutando le possibili implicazioni
formative relative agli scenari futuri: quando le diverse modalità didattiche, legate
alle tre modalità, rappresentano la soluzione più pertinente? Come tendono a
trasformarsi i formati tradizionali della didattica nel loro trasferimento in rete? In
che modo la rete modificherà le stesse forme della didattica in presenza? Si procede
con una sintetica descrizione dell’evoluzione all’interno della formazione a distanza
soffermando l’attenzione sugli aspetti culturali, economici e strutturali che
concorrono a delineare il profilo di ciò che oggi si va configurando come e-learning.
Oggi l’e-learning ha un impatto maggiore sulla formazione degli adulti che non sulla
scuola di base, ma proprio per questo è interessante per il discente l’autonomia
notevole che l’e-learning consente in termini di scelta di tempi e di luoghi in cui
avvalersi della formazione. Da un punto di vista economico è possibile affermare
che la formazione online non solo è flessibile ma anche estremamente conveniente.
Infatti, nonostante sia vero che gli erogatori della formazione debbano affrontare
un certo impegno economico per fornirsi delle infrastrutture (hardware e software)
e delle competenze necessarie alla formazione in rete, è altrettanto vero che i costi
di organizzazione ed erogazione dei corsi calano velocemente.
La seconda parte volge l’attenzione alle problematiche facilmente incontrabili nella
fase di progettazione e allestimento dei corsi online: quale infrastruttura tecnologica
privilegiare, come trattare i contenuti adattandoli alla comunicazione a distanza,
come interagire in una classe virtuale, quale deve esser il ruolo del tutor, quanto
costa, come valutare e che qualità è possibile raggiungere con la formazione online.
Gli autori affrontano cinque aree cruciali nella progettazione e allestimento dei corsi
online.
La prima area di interesse è l’infrastruttura tecnologica. Dato il problema della
scelta dell’infrastruttura tecnologica, questo può essere affrontato mirando su due
soluzioni alternative: La soluzione “dosata” consiste nel dotarsi di un’infrastruttura
tecnologica minima, in questo caso ci si orienterà più sulle interazioni interpersonali
tutor-studente e studente-studente e conseguentemente su figure in grado di
gestire quelle stesse interazioni. [...] La soluzione “integrata” consiste nell’adottare
una vera e propria piattaforma tecnologica strutturata, calata sulle specifiche
esigenze dell’esperienza formativa e utilizzata successivamente per agevolare le
interazioni, effettuare operazioni di analisi, archiviazione di dati, ecc. Viene inoltre
illustrato il problema della selezione delle piattaforme software.
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La seconda area è lo spazio virtuale dell’apprendimento. Le problematiche
affrontate sono relative all’elaborazione di schemi per il design dello spazio virtuale
e alla gestione della partecipazione e delle interazioni dei soggetti coinvolti.
La terza area è l’elaborazione dei contenuti. Nonostante siano fortemente correlati
tra loro il problema viene analizzato sotto due aspetti distinti: le questioni relative
allo sviluppo dei contenuti del corso in sé e quelle che riguardano il modo in cui i
contenuti vengono gestiti ed erogati.
La quarta area è il ruolo del tutor. L’opera propone tre profili tipo del tutor: tutoristruttore, tutor-facilitatore e tutor-moderatore/animatore ognuno dei quali
caratterizzato da competenze specifiche. La scelta del tipo di tutor è determinata
dai diversi contesti didattici e la definizione stessa di questa figura viene fatta sulla
base sia delle caratteristiche dell’interazione, sia dell’azione svolta.
La quinta, ed ultima, area trattata è quella che si riferisce ai costi, alla valutazione e
alla qualità della formazione online. Nell’analisi dei costi dei corsi occorre trovare un
giusto equilibrio tra efficienza ed efficacia. Per quanto riguarda la valutazione
vengono distinte e analizzate quattro tipologie principali: valutazione del profitto
(cioè degli apprendimenti), valutazione del processo (come monitoraggio del
percorso e degli atteggiamenti, emozioni e apprendimenti collaterali che lo
accompagnano), valutazione di progetto (operazioni valutative sul progetto
didattico prima che entri nella fase attuata) e valutazione di sistema (operazioni
valutative sia del processo che del risultato dell’esperienza nel suo complesso). In
riferimento all’aspetto della qualità dei corsi, il libro riporta il confronto tra casi di
livelli palesemente difformi, in questo modo è più facile far emergere i fattori critici.
L’opera si conclude con una interessante serie di schede di approfondimento nelle
quali sono riportati alcuni suggerimenti per progettisti di formazione in rete, un
esempio di corso realizzato, un intervento concernente i cambiamenti nell’offerta
formativa universitaria con l’introduzione delle tecnologie della comunicazione, una
panoramica sulle iniziative europee di impiego di internet nella formazione degli
adulti e per finire la presentazione delle tecniche ROI.
Questo libro si avvale di una ricca bibliografia e di dettagliati riferimenti fornendo
una panoramica completa dello stato dell’arte nell’ambito della formazione online
ponendo in risalto come la didattica basata su Internet modifica sensibilmente i
modi, fondamentalmente «erogativi», dell’istruzione a distanza classica, integrando
in forma originale caratteristiche fisiche della didattica a distanza e caratteristiche
psicologiche della «presenza», facendo esplodere le implicazioni quantitative e
qualitative dell’interazione, con una accentuazione di nuove dimensioni, che di volta
in volta o congiuntamente possono essere chiamate in causa: un ruolo maggiormente attivo e partecipativo assegnato ai soggetti coinvolti e alle attività negoziali e
cooperative, un forte senso di presenza e appartenenza (gruppi, comunità di lavoro,
classi virtuali), la possibilità di una maggiore personalizzazione del percorso di
apprendimento, una concezione ermeneutica e dialogica dell’apprendimento, un
sistema articolato di supporti e risorse umane e strumentali a disposizione, il
formarsi di una ipertestualità di rete come luogo, mezzo e contesto sociale
dell’apprendimento quello che può comunque essere rifiutato è l’idea che una
formazione online significhi necessariamente abbassamento della qualità e che
quest’ultima rimanga intrinsecamente connessa a una didattica in presenza.
All’opposto, la formazione online ha in sé elementi che possono costituire un buon
antidoto contro il rischio di un abbassamento qualitativo; proprio il carattere
dialogico e testuale su cui essa può basarsi offre, almeno teoricamente, una buona
opportunità per dar origine a una didattica intesa come costruzione critica,
argomentata, pluriprospettica del sapere. Tra gli autori che hanno acquisito
maggiore esperienza nel settore è condivisa l’idea, che «l’apprendimento online non
è secondo all’insegnamento in presenza. E non è semplicemente insegnare a
distanza. Apprendimento online è un modo interamente differente di apprendere; la
didattica online ha in sé elementi che le forniscono potenzialità per risultare in certi
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ambiti di qualità anche superiore a quella in presenza. Non è la distanza fisica che
agisce in sé come fattore intrinsecamente negativo, in quanto questa può essere
sostituita da diverse forme di «prossimità virtuale» e da interazioni più frequenti e
più articolate di quelle che si possono avere in presenza (anche nella didattica in
presenza esiste comunque una «distanza transazionale», come ha sottolineato
Moore): ciò che decide della soluzione qualitativamente più o meno valida è
un’adeguata progettazione, capace di valorizzare i punti di forza che la specifica
situazione formativa (in presenza, a distanza, in rete) riesce a offrire, realizzando
una opportuna integrazione di risorse umane e tecniche, in funzione del
perseguimento degli obiettivi preposti.
Indice
Introduzione
Parte Prima. Tipologie della comunicazione in presenza, a distanza, in rete e
componenti dell’online learning
Cap. 1 I formati della didattica tra “presenza” e “assenza”
Cap. 2 Tipologie della comunicazione e implicazioni formative
Cap. 3 Verso la società dell’online learning: componenti culturali
Cap. 4 Verso la società dell’e-learning: aspetti economici e strutturali
Parte Seconda. Progettazione e allestimento dei corsi online: problematiche
fondamentali
Cap. 5 L’infrastruttura tecnologica
Cap. 6 Interagire nella classe virtuale
Cap. 7 I contenuti
Cap. 8 Il ruolo del tutor
Cap. 9 Costi, valutazione, qualità della formazione online
Parte Terza. Apparati: schede di approfondimento, bibliografia ragionata, risorse e
in rete e bibliografia
Bibliografia essenziale dell’autore
Rotta Mario, Calvani Antonio, Progettare multimedia. Linee guida per insegnare con
gli ipertesti, Garamond, 2000.
Rotta Mario, Calvani Antonio, Fare formazione in internet. Manuale di didattica
online, Centro Studi Erickson, 2000
Rotta Mario, Calvani Antonio, Comunicazione e apprendimento in Internet. Didattica
costruttivistica in rete, Centro Studi Erickson, 1999
Links
Il sito del Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione diretto da A. Calvani
http://www.scform.unifi.it/lte/
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